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Sistemi di elaborazione delle informazioni - Prof.

Davide Riboli Appunti del corso


01-02/10/2009
Concetto di informazione

Informazione: azione risultante dall’atto di informare, risultato di un fare.


I responsabili della comunicazione visiva, non sono responsabili solamente per la parte grafica del proprio lavoro, ma anche
dei contenuti/dell’informazione che il lavoro incorpora.
Per il web designer è fondamentale la conoscenza dei contenuti che vanno comunicati attraverso la rete, mezzo attraverso il
quale l’informazione viene visualizzata da tutti.

HTML

Acronimo di "Hyper Text Mark-up Language".


Si tratta di un linguaggio di definizione e non di programmazione.
HTML è un linguaggio usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili nel web. Tutti i siti web presenti su Internet
sono costituiti da codice HTML, il codice che è letto ed elaborato dal browser, il quale genera la pagina come noi la
vediamo. L'HTML non è un linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di markup.
Punto HTML (.html) o punto HTM (.htm) è anche l'estensione comune dei documenti HTML.
Esso è quindi un linguaggio di definizione, non serve a costruire un software ma piuttosto a definire la posizione degli attributi
e degli elementi della pagina web:
• testo;
• immagini;
• hyperlink.

Linguaggio di programmazione → linguaggio formale, dotato di un lessico, una sintassi e una semantica ben definite,
utilizzabile per il controllo del comportamento di una macchina formale, o di una implementazione di essa (tipicamente, un
computer). Se durante il processo di programmazione vengono commessi errori nella scrittura del software, esso non
funzionerà a dovere bloccandosi.
Linguaggio di definizione → sistema virtuale che si occupa della definizione degli attributi di una pagina web. L’unica cosa
che l’HTML “fa fare” alla macchina sono i collegamenti ipertestuali.
Se durante il processo di definizione vengono commessi errori nella scrittura dei tag, il browser leggerà ugualmente il file
saltando gli eventuali tag errati.

La struttura del linguaggio HTML è di tipo nidificato.

Ecco un esempio:

<html> definizione della pagina


<head> istruzioni di previsualizzazione della pagina
<title>Pagina di prova</title> titolo che apparirà come nome della pagina
</head>
<body>Ciao!</body> corpo della pagina, in questo caso, testo visualizzato
</html> chiusura

Se si scrive quanto sopra riportato in un qualsiasi editor di


testo, lo si salva con estensione .html e lo si apre con un
browser internet, questo sarà il risultato:

NB. La prima pagina di un sito si deve chiamare


“index.html”.

Oggi un linguaggio HTML puro genera un sito statico.


Un linguaggio HTML generato da altre tecnologie genera
un sito dinamico.

CSS
Fogli di stile a cascata (dall'inglese CSS Cascading Style Sheets), detti semplicemente fogli di stile, vengono usati per
definire la rappresentazione di documenti HTML e XHTML. Le regole per comporre i fogli di stile sono contenute in un
insieme di direttive (Recommendations) emanate a partire dal 1996 dal W3C. L'introduzione dei fogli di stile si è resa
necessaria per separare i contenuti dalla formattazione e permettere una programmazione più chiara e facile da utilizzare,
sia per gli autori delle pagine HTML che per gli utenti.

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Una pagina web è formata fondamentalmente da due elementi: i contenuti veri e propri e la formattazione ovvero l'aspetto
con cui i contenuti sono mostrati all'utente. Il linguaggio HTML ha come scopo quello di gestire i contenuti, specificandone la
struttura attraverso tag diversi. Ogni tag specifica un diverso ruolo dei contenuti che contrassegna. I CSS hanno il compito di
gestire quello che è lo stile della tipografia, nonché gli attributi.
CSS di tipo interno → sta dentro una sola pagina html e la definisce.
CSS di tipo esterno → non sta scritto dentro una sola pagina html, ma è scritto a parte e dà la stessa informazione a più
pagine; se si cambia l’informazione nella pagina dove sono scritte le caratteristiche, cambia automaticamente anche il layout
di tutte le pagine.

Separare il contenuto dalla forma

Tempo fa sul web c’era il problema della gestione dei contenuti; la soluzione è stata l’elaborazione di programmi in grado di
separare il contenuto dalla forma.
I linguaggi di programmazione che fanno questo sono:
- NET (a pagamento);
- PHP (open source).

I vantaggi dei software open source

1. Il software open source è Affidabile


Il software è un'entità altamente complessa. Alcuni programmi come Mozilla (un browser web) possono arrivare a decine di
milioni di linee di codice, il che significa un alto indice di complessità.
Dall'altro lato c'è la possibilità che errori nel programma permettano ad "intrusi" di penetrare nel proprio sistema o ottenere
dei diritti in modo "illegittimo". Il che apre dei varchi nella sicurezza del sistema.
In entrambi i casi la comunità open source si è dimostrata Efficace e Veloce nella risoluzione dei problemi. Errori nei
programmi vengono corretti in genere nella giornata stessa nella quale si presentano, e le correzioni (patch) vengono rese
immediatamente pubbliche. Questo rende non solo più stabili i programmi che si utilizzano, ma anche più sicuri i sistemi. La
sicurezza del paradigma open source è ormai nota a tutti gli "addetti del settore".

2. Il software open source è efficiente


Avendo una comunità di persone che controlla ed ottimizza il software, si ottiene un prodotto molto efficiente.

3. Il software open source garantisce la riservatezza


Avendo a disposizione il codice dei programmi che utilizziamo, abbiamo la certezza che sul nostro computer non vengano
fatte operazioni a nostra insaputa.

4. Il software open source non lega al fornitore


La possibilità di non essere legati ad uno specifico fornitore di software, libera il privato, ed ancora più l'azienda da eventuali
politiche ""protezionistiche"" del fornitore.

5. Il software open source ha un basso TCO


Il Total Cost of Ownership (TCO) è uno dei parametri per valutare il costo di un prodotto. Partendo dal modello di costo del
prodotto, si identificano la varie voci di costo e si stimano. Non bisogna dimenticare tutte quello voci di costo "nascoste",
come per il supporto tecnico, l'amministrazione del sistema, l'upgrade.
Il software open source ha, in genere, un basso costo d'acquisto del prodotto. Spesso il costo è ridotto a quello per
scaricare il programma da internet, o del supporto di memorizzazione. Ci sono però costi per il supporto tecnico, il training
del personale, l'amministrazione del sistema. Ma tutti questi costi sono comuni a qualunque tipo di sistema open source e
non. Il basso costo d'acquisto del prodotto, contribuisce ad abbassare le barriere all'ingresso di determinati settori, nei quali
il software open source è determinante. Il caso di Internet, esplosa in modo rapidissimo in pochi anni ne è un esempio.
Il software open source ha un basso costo di upgrade. Anche in questo caso il costo è quasi sempre ridotto a quello per
scaricare l'aggiornamento da internet.
Il software open source non ha costi legati al numero di licenze. È possibile utilizzare il software open source su un numero
qualunque di macchine, senza dover acquistare ulteriori licenze.
Il software open source riesce ad utilizzare hardware datato in modo più efficiente dei sistemi proprietari, abbassando così i
costi per l'hardware ed eliminando spesso i costi per l'acquisto di nuovo hardware.

6. Il software open source da flessibilità


La possibilità di personalizzare ogni aspetto di un programma, aumenta la flessibilità del sistema complessivo. Aumenta così
anche il range di possibilità applicative di un programma. Avendo il codice a disposizione si può "portare" un'applicazione su
una nuova architettura, aprendo così nuove possibilità. Un'applicazione nata per essere eseguita su un PC, ad esempio, può
essere adattata a lavorare su un palmare

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Di cosa è il risultato un sito web?

+ Dati presenti in un database MYSQL;


+ Istruzioni su PHP (che genera in automatico l’HTML);
+ Attributi in flusso CSS.

CMS

Il CMS è un sistema molto rapido anche per il cambiamento dei contenuti anche nelle pagine a impatto dinamico. Il Content
management system (CMS), letteralmente "Sistema di gestione dei contenuti" è una categoria di sistemi software che serve
a organizzare e facilitare la creazione collaborativa di documenti e di altri contenuti.
Tecnicamente il CMS è un'applicazione lato server, divisa in due parti: il back end, ovvero la sezione di amministrazione, che
si occupa di organizzare e supervisionare la produzione del contenuto, e il front end, cioè la sezione dell'applicazione che
l'utente usa per realizzare fisicamente modifiche, aggiornamenti ed inserimenti.
Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza necessità di scrivere una riga di
HTML e senza conoscere linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un apposito database.
L'aspetto può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS appositamente progettato per un determinato CMS.
Esistono CMS specializzati, cioè appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (un'enciclopedia on-line, un blog,
un forum ecc...) e CMS generici, che tendono ad essere più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di
contenuti.

CMS - SoftWare:
Font end = cosa vede il fruitore;
Lato Admin /back end = cosa vede l’amministratore.

CMS più validi:


- Wordpress →.org (siti personalizzabili), .com (blog);
- Joomla;
- Drupal.

Wordpress funziona grazie ad un AMP (acronimo):


Apache → un server;
Mysql → database;
Php → software.

Diversi AMP per diversi sistemi operativi:


- Windows: EasyPHP (free);
- Mac: Mamp (free) e MampPro (a pagamento);
- Win / Mac / Linux : Xamp (molto solido).

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Il metodo di lavoro

COSA 1. Analisi dei media (testi, immagini, musica, ecc...). Queste fasi (1 e 2)
Analisi degli “ingredienti” di cui dispongo. è sempre bene
affrontarle passo
COME 2. Tassonomia: come ordino il materiale di cui dispongo? passo con l’aiuto
DIVIDERE Valutare i principi di ordinamento. del committente.

PREVISIONE 3. Prevedere il margine di crescita/decrescita che il materiale avrà nel Queste fasi (3, 4, 5)
tempo. riguardano la
navigabilità del sito
STRUTTURA 4. Stabilire una gerarchia per quanto riguarda i contenuti. in costruzione.
Quanti click fare per arrivare al tal argomento... NB. La struttura
e la navigabilità
NAVIGAZIONE 5. Montare un prototipo del sito su un server di studio.
del sito NON sono
In questo modo è semplice apportare le modifiche richieste dal
funzione della
committente. È molto importante apportare le modifiche più consistenti
impostazione grafica!!!
in questa fase e non a lavoro concluso!

IMPOSTAZIONI 6. Elaborazione delle impostazioni grafiche del sito web: Solo questa fase
GRAFICHE - loghi; riguarda l’impostazione
- scale colore; grafica/ l’aspetto che il
- tipografia (web) sito in costruzione
- ecc... assumerà.

POST ✴ Il sito, una volta terminato, va in ogni caso monitorato per un minimo Per ogni tipo di
PRODUZIONE di sei mesi. commissione è bene
Questo tipo di analisi, corredata da una relazione scritta, sapere cosa fare:
permette di monitorare gli accessi e verificarne la fruibilità e se se indicizzare il sito web
necessario apportare le modifiche di finitura. su google o meno ecc...

Come attivare WORDPRESS in locale

0.0 Verificare che se immettendo su un navigatore internet l’indirizzo http://127.0.0.1 non si apra nessuna pagina.
(Nel caso in cui si dovesse aprire una pagina provvedere ad eliminare il server già presente).

1.0 (Windows) Scaricare da internet ed installare EasyPHP


(Mac) Scaricare da internet ed installare MAMP
1.1 (Windows) Andare su Programmi/EasyPHP e creare un collegamento sul desktop della cartella www
(Mac) Andare su Applicazioni/MAMP e creare un collegamento sulla scrivania della cartella htdocs

2.0 Dopo averla scaricata espandere la cartella compressa Wordpress, rinominarla oppure no (le si può dare un nome
diverso solo ora o mai più; NB. niente spazi né lettere maiuscole!), fare attenzione che la cartella decompressa di
Wordpress non contenga una sottocartella con dentro i file utili all’installazione, in questo caso spostare
tutti i file nella cartella principale.
2.1 Inserirla la cartella Wordpress decompressa nella cartella di collegamento precedentemente creata www (Windows)
oppure htdocs (Mac).
 
3.0 Avviare EasyPHP/MAMP, cliccare sull’icona del programma e poi su
Sito locale (EasyPHP) oppure Apri la Home Page (Mac).
Si aprirà una pagina internet in cui è presente una banda grigia in alto.
Cliccare sull’icona della casetta e nella pagina successiva sul pulsante PHPMYADMIN (Windows)
cliccare su PhpMyAdmin nella pagina che apre MAMP (Mac)
3.1 Crea nuovo database, ed inserire il nome della cartella appena incollata su www/htdocs
es. wordpress oppure nomecartella.

4.0 Aprire un navigatore internet, inserire l’indirizzo http://127.0.0.1/nomecartella


4.1 Cliccare su Crea configurazione. Verrà visualizzata una pagina in cui poter leggere le regole per la creazione del sito.
4.2 Database name: nomecartella
Database username: root
Database password: non mettere alcuna password (o al massimo dare un colpo di barra spaziatrice)
Database host: 127.0.0.1 oppure localhost
Table prefix: wp_
NB. non cambiare assolutamente i prefissi di tabella.

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4.3 Alla fine cliccare su INSTALL

5.0 Inserire il titolo del blog e l’indirizzo e-mail (verosimile, es. qualcosa@qualcosa.com).
Non spuntare la casella motori di ricerca in modo da non essere indicizzati su Google e simili.
6.0 Verrà generata una password, NB. copiarla nel blocco note e conservarla accuratamente.
In seguito sarà possibile modificarla.

7.0 Aprire un navigatore internet, inserire l’indirizzo http://127.0.0.1/nomecartella.


Verrà visualizzata la home del sito in Wordpress.

8.0 Cliccare su LOGIN ed inserire come username ADMIN e come password la password creata durante l’installazione
(come da punto 6.0). Da questo momento sarà possibile accedere e modificare i contenuti e i temi del sito.

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