Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
HTML
Linguaggio di programmazione → linguaggio formale, dotato di un lessico, una sintassi e una semantica ben definite,
utilizzabile per il controllo del comportamento di una macchina formale, o di una implementazione di essa (tipicamente, un
computer). Se durante il processo di programmazione vengono commessi errori nella scrittura del software, esso non
funzionerà a dovere bloccandosi.
Linguaggio di definizione → sistema virtuale che si occupa della definizione degli attributi di una pagina web. L’unica cosa
che l’HTML “fa fare” alla macchina sono i collegamenti ipertestuali.
Se durante il processo di definizione vengono commessi errori nella scrittura dei tag, il browser leggerà ugualmente il file
saltando gli eventuali tag errati.
Ecco un esempio:
CSS
Fogli di stile a cascata (dall'inglese CSS Cascading Style Sheets), detti semplicemente fogli di stile, vengono usati per
definire la rappresentazione di documenti HTML e XHTML. Le regole per comporre i fogli di stile sono contenute in un
insieme di direttive (Recommendations) emanate a partire dal 1996 dal W3C. L'introduzione dei fogli di stile si è resa
necessaria per separare i contenuti dalla formattazione e permettere una programmazione più chiara e facile da utilizzare,
sia per gli autori delle pagine HTML che per gli utenti.
pag. 1
Sistemi di elaborazione delle informazioni - Prof. Davide Riboli Appunti del corso
01-02/10/2009
Una pagina web è formata fondamentalmente da due elementi: i contenuti veri e propri e la formattazione ovvero l'aspetto
con cui i contenuti sono mostrati all'utente. Il linguaggio HTML ha come scopo quello di gestire i contenuti, specificandone la
struttura attraverso tag diversi. Ogni tag specifica un diverso ruolo dei contenuti che contrassegna. I CSS hanno il compito di
gestire quello che è lo stile della tipografia, nonché gli attributi.
CSS di tipo interno → sta dentro una sola pagina html e la definisce.
CSS di tipo esterno → non sta scritto dentro una sola pagina html, ma è scritto a parte e dà la stessa informazione a più
pagine; se si cambia l’informazione nella pagina dove sono scritte le caratteristiche, cambia automaticamente anche il layout
di tutte le pagine.
Tempo fa sul web c’era il problema della gestione dei contenuti; la soluzione è stata l’elaborazione di programmi in grado di
separare il contenuto dalla forma.
I linguaggi di programmazione che fanno questo sono:
- NET (a pagamento);
- PHP (open source).
pag. 2
Sistemi di elaborazione delle informazioni - Prof. Davide Riboli Appunti del corso
01-02/10/2009
CMS
Il CMS è un sistema molto rapido anche per il cambiamento dei contenuti anche nelle pagine a impatto dinamico. Il Content
management system (CMS), letteralmente "Sistema di gestione dei contenuti" è una categoria di sistemi software che serve
a organizzare e facilitare la creazione collaborativa di documenti e di altri contenuti.
Tecnicamente il CMS è un'applicazione lato server, divisa in due parti: il back end, ovvero la sezione di amministrazione, che
si occupa di organizzare e supervisionare la produzione del contenuto, e il front end, cioè la sezione dell'applicazione che
l'utente usa per realizzare fisicamente modifiche, aggiornamenti ed inserimenti.
Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza necessità di scrivere una riga di
HTML e senza conoscere linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un apposito database.
L'aspetto può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS appositamente progettato per un determinato CMS.
Esistono CMS specializzati, cioè appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (un'enciclopedia on-line, un blog,
un forum ecc...) e CMS generici, che tendono ad essere più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di
contenuti.
CMS - SoftWare:
Font end = cosa vede il fruitore;
Lato Admin /back end = cosa vede l’amministratore.
pag. 3
Sistemi di elaborazione delle informazioni - Prof. Davide Riboli Appunti del corso
15-16/10/2009
Il metodo di lavoro
COSA 1. Analisi dei media (testi, immagini, musica, ecc...). Queste fasi (1 e 2)
Analisi degli “ingredienti” di cui dispongo. è sempre bene
affrontarle passo
COME 2. Tassonomia: come ordino il materiale di cui dispongo? passo con l’aiuto
DIVIDERE Valutare i principi di ordinamento. del committente.
PREVISIONE 3. Prevedere il margine di crescita/decrescita che il materiale avrà nel Queste fasi (3, 4, 5)
tempo. riguardano la
navigabilità del sito
STRUTTURA 4. Stabilire una gerarchia per quanto riguarda i contenuti. in costruzione.
Quanti click fare per arrivare al tal argomento... NB. La struttura
e la navigabilità
NAVIGAZIONE 5. Montare un prototipo del sito su un server di studio.
del sito NON sono
In questo modo è semplice apportare le modifiche richieste dal
funzione della
committente. È molto importante apportare le modifiche più consistenti
impostazione grafica!!!
in questa fase e non a lavoro concluso!
IMPOSTAZIONI 6. Elaborazione delle impostazioni grafiche del sito web: Solo questa fase
GRAFICHE - loghi; riguarda l’impostazione
- scale colore; grafica/ l’aspetto che il
- tipografia (web) sito in costruzione
- ecc... assumerà.
POST ✴ Il sito, una volta terminato, va in ogni caso monitorato per un minimo Per ogni tipo di
PRODUZIONE di sei mesi. commissione è bene
Questo tipo di analisi, corredata da una relazione scritta, sapere cosa fare:
permette di monitorare gli accessi e verificarne la fruibilità e se se indicizzare il sito web
necessario apportare le modifiche di finitura. su google o meno ecc...
0.0 Verificare che se immettendo su un navigatore internet l’indirizzo http://127.0.0.1 non si apra nessuna pagina.
(Nel caso in cui si dovesse aprire una pagina provvedere ad eliminare il server già presente).
2.0 Dopo averla scaricata espandere la cartella compressa Wordpress, rinominarla oppure no (le si può dare un nome
diverso solo ora o mai più; NB. niente spazi né lettere maiuscole!), fare attenzione che la cartella decompressa di
Wordpress non contenga una sottocartella con dentro i file utili all’installazione, in questo caso spostare
tutti i file nella cartella principale.
2.1 Inserirla la cartella Wordpress decompressa nella cartella di collegamento precedentemente creata www (Windows)
oppure htdocs (Mac).
3.0 Avviare EasyPHP/MAMP, cliccare sull’icona del programma e poi su
Sito locale (EasyPHP) oppure Apri la Home Page (Mac).
Si aprirà una pagina internet in cui è presente una banda grigia in alto.
Cliccare sull’icona della casetta e nella pagina successiva sul pulsante PHPMYADMIN (Windows)
cliccare su PhpMyAdmin nella pagina che apre MAMP (Mac)
3.1 Crea nuovo database, ed inserire il nome della cartella appena incollata su www/htdocs
es. wordpress oppure nomecartella.
pag. 1
Sistemi di elaborazione delle informazioni - Prof. Davide Riboli Appunti del corso
15-16/10/2009
4.3 Alla fine cliccare su INSTALL
5.0 Inserire il titolo del blog e l’indirizzo e-mail (verosimile, es. qualcosa@qualcosa.com).
Non spuntare la casella motori di ricerca in modo da non essere indicizzati su Google e simili.
6.0 Verrà generata una password, NB. copiarla nel blocco note e conservarla accuratamente.
In seguito sarà possibile modificarla.
8.0 Cliccare su LOGIN ed inserire come username ADMIN e come password la password creata durante l’installazione
(come da punto 6.0). Da questo momento sarà possibile accedere e modificare i contenuti e i temi del sito.
pag. 2