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rilevare fotograficamente) di una di queste tavole offre. Cos, scrivevo nel mio diario gnomonico nel 1994, con gli occhi ancora pieni della celeberrima visione gnomonica che avevo avuto poche ore prima. Sono passati oltre quattro anni ormai dalla "scoperta gnomonica" di queste quattro eccezionali tavole di ardesia che si sono salvate dallincuria delluomo solo grazie alla sensibilit del dott. Mario Monaco, Conservatore del citato Museo il quale per la prima volta ne diede anche una descrizione completa. Oggi sempre pi evidente il significato di quellantico sincretismo gnomonico inventato da Kircher che con le splendide tavole botanologiche ed astroiatriche sembrava cercasse ( e ci appena dopo la grande peste che nel 1630 entr in Firenze, mentre le tavole sono del 1635) una sorta di rimedio gnomonico alle malattie, un aiuto per mezzo delle cure erboristiche o astroiatriche che lorologio solare con la sua ombra, derivata dalla benigna luce solare, consigliava allutente. Gli orologi solari che ho conosciuto allinizio della mia passione, nel 1988, sono tuttaltra sterile cosa. Essi sembrano, al confronto con gli orologi di Kircher, una sorta di stilizzazione, ridotti alle sole linee dei tracciati orari, senza altro significare che lora, i minuti, le stagioni. Il sincretismo gnomonico, invece, prevede una gnomonica veramente integrale, a tutto campo, in cui ognuno pu sbizzarrirsi, con le facili metodologie inventate da Kircher, nel progettare ogni sorta di orologi solari infusi degli elementi di una o pi discipline. Trascendendo dalla piena e vera utilit, e anche dalla veridicit di alcuni elementi (altrimenti si potrebbe anche dire che le meridiane non si debbono fare perch pi comodo consultare un cronometro da polso), possibile realizzare orologi solari che offrono una quantit di informazioni con caratteristiche diverse (con molto diletto dellutente) come le effemeridi astronomiche, i calendari annuali civili e religiosi, i rimedi della medicina erboristica e astroiatrica, operazioni geometriche e via dicendo. Prima di concludere questa lunga premessa, mi sia concesso di mostrare al lettore un primo segnale che dimostra come qualcuno stia gi muovendosi in tal senso, avuto direttamente dallo gnomonista, insegnante, Giovanni Bellina di Ragusa, che si imbattutto in un mio articolo sullargomento mentre navigava in Internet. Cos mi scriveva il 27 luglio 1997 : ...ho finito di leggere larticolo sulla gnomonica kircheriana pubblicato su Internet che insieme a quelli sullo stesso argomento usciti sulla rivista Astronomia U.A.I., rappresentano, secondo me, una notevole svolta nel campo della pubblicistica sulla gnomonica e portano alla superficie quelle sensazioni che chiunque si sia accostato ad un antico trattato scientifico o ad uno strumento antico ha provato. Grazie alle sue ricerche gli orologi solari non sono pi esclusivamente ancorati alla misura e al calcolo, ma cominciano a volare "sulla punta di uno stilo" verso una naturale funzione rieducativa delluomo tecnologico... Il metodo Per tutto ci che riguarda la figura di Kircher, il suo ruolo nella scienza e soprattutto il significato della sua gnomonica, rimando naturalmente al mio studio approfondito dal titolo Gnomonica Kircheriana, del 1995. In queste pagine, invece, vorrei prendere in esame qualche esempio che aiuti a capire in che modo le concezioni gnomoniche di Kircher possono oggi essere sfruttate, sia artisticamente che come soluzioni per nuove indicazioni, oltre a quelle orarie e calendariali. Mi sembra indubbio, infatti, che nella realizzazione di nuovi orologi solari, sia murali di grandi dimensioni che orizzontali o di piccole dimensioni, le soluzioni che prenderemo in esame costituiscano la spinta per la nascita di una nuova generazione di quadranti solari che mai, prima doggi e a parte quelli di Kircher, sono stati realizzati da alcun autore di gnomonica. Prender in esame solo il caso degli orologi solari orizzontali. Va da se, per, che il metodo risulta facilmente applicabile anche agli orologi solari verticali, specie se di grandi dimensioni e a tutti quelli in cui sia possibile descrivere uno spazioso calendario zodiacale. Infatti, lidea principale di Kircher quella di rendere idealmente mobile a livello spazio-temporale il piano dello zodiaco per poter facilmente collocare una moltitudine di eventi temporali. Come se si trattasse di molteplici piani sovrapposti, ognuno dei quali utilizzato per uno spazio per esempio di un anno con i relativi eventi (qualcosa del genere fu realizzato con gli astrolabi dalle piastre intercambiabili). Noi oggi siamo abituati a pensare lo spazio dellorologio solare compreso tra le due curve diurne solstiziali, che da ora chiamer, come Kircher, spazio eliodromo, come un unicum temporale in cui fissare gli eventi relativi ad un solo anno solare, come lingresso del Sole allinizio dei segni zodiacali (le classiche sette curve diurne di declinazione), oppure, in qualche caso, la data di nascita di qualche persona.
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Come noto, il Sole percorre lo spazio eliodromo in un anno solare, dal 23 dicembre al 21 giugno. Ci si osserva sul piano dellorologio solare (verticale in questo caso) attraverso il moto discendente (23 dicembre - 21 giugno) e ascendente (21 giugno - 23 dicembre) dellombra dello stilo che per compiere il ciclo completo impiega appunto un anno. Questo movimento discendente ed ascendente dellombra dello stilo per si compie solo in senso verticale (sempre in un orologio verticale) e non in senso longitudinale perch, come ovvio, il moto longitudinale dellombra sul piano di un orologio solare legato al trascorrere delle ore e non dei giorni. Cio, potremmo chiamare movimento annuo dellombra dello stilo, il moto discendente ed ascendente; movimento diurno dellombra quello in senso longitudinale dello scorrere delle ore durante una giornata. Kircher pens di suddividere lo spazio eliodromo in vari settori verticali, in modo da far corrispondere ognuno di essi al percorso annuale discendente e ascendente dellombra dello stilo. Con questo semplicissimo espediente, egli otteneva su un solo piano dellorologio, un calendario zodiacale valido per diversi anni (30-50 anni nel caso delle tavole planetarie) su cui poteva inserire, in ogni suddivisione, ovvero settore, informazioni calendariali di vario genere, anno per anno, per la durata di mezzo secolo !
Ma prima ancora di questo metodo, egli aveva trovato il modo di ricavare numerose informazioni dalla suddivisione in settori circolari dello stesso zodiaco gnomonico, come si vede nello Sciatericon Astronomicon Hemerologium Totius Motus Primi Mobilis rappresentato in Fig.1 come una versione "moderna" di una delle tavole costruite da Kircher. Le curve diurne sono intervallate di circa 7 giorni dal 23 dicembre al 21 giugno. Lo spazio tra le linee diurne stato suddiviso in otto settori da una parte e dallaltra, centrando il compasso nel piede dellortostilo. Il primo e secondo spazio (1 e 2 a destra e a sinistra) contiene il calendario civile con le date relative ad ogni curva diurna ed i nomi dei santi e di alcune festivit. Poi, da sinistra, il 3 settore riporta lascenzione retta del sole, sempre riferita alle singole linee diurne; il 4 lora in cui inizia al mattino il crepuscolo civile; nel 5 lora in cui termina, la sera, il crepuscolo civile; nel 6 lora approssimativa del sorgere del sole in alcuni periodi dellanno, nel 7 la durata del giorno; nell8 la declinazione del sole e nel 9 la posizione delle case celesti con il dominio dei pianeti. A destra, nel 3 la declinazione del sole, nel 4 lascensione retta del sole; nel 5e nel 6 linizio e la fine del crepuscolo civile, la mattina e la sera; nel 7 lora del tramonto del sole; nell8 la durata della notte; nel 9 la posizione delle case celesti. Inoltre, sono state tracciate le ore astronomiche principali. Un orologio del genere, in versione verticale (per esempio murale), a mio avviso non mai stato realizzato nella storia della gnomonica. Eppure evidente lutilit ed il diletto che si ricava dalle numerose informazioni che esso riesce ad indicare con la sola ombra dello stilo. Chi ha pi fantasia pu ovviamente aggiungere, o sostituire, il contenuto dei vari settori semicircolari per inserire altri tipi di informazioni che siano per in relazione con la data a cui fa riferimento la curva diurna. Lo Sciatericum Iatrico-Georgico-Oeconomicum Electionum, costituisce un esempio di come usare la stessa metodologia per ottenere un orologio che indichi cose completamente diverse. Nella Fig. 2 visibile una rappresentazione moderna delloriginale di Kircher, e quindi anche un esempio di come potrebbe essere oggi realizzato un simile orologio, su di un muro o su di un piano orizzontale. Lo spazio eliodromo viene ancora suddiviso in settori semicircolari, centrando nel piede dello stilo. In questo caso sono descritti otto settori a destra e a sinistra della linea meridiana. Un tracciato orario astronomico centrale completa lorologio concepito per indicare, essenzialmente, le varie electiones relative alle attivit elencate allinizio di ogni settore. Queste sono : Phlebotomia (praticare i salassi), Medicinae sumptio (prendere medicinali) , Balnea, (fare bagni) Aedificatio,(costruire case) Piscatio,(pescare) Caesura ligni,(tagliare legna), Plantasio semi (seminare). Ogni settore, relativo ad ogni curva diurna (in questo caso sono sette curve diurne, ma per un calendario pi fitto si pu adottare una suddivisione dello spazio eliodrono con le curve diurne ad intervalli di sette giorni), riportata una lettera che sta ad indicare (quando lombra marca appunto quella zona del piano dellorologio in senso ascendente o discendente) se bene, male o indifferente, praticare lattivit riportata in
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corrispondenza in alto. Per esempio, quando lombra entra in senso ascendente (lorologio in figura orizzontale) nel quinto settore corrispondente alla Bilancia (siamo quindi in settembre), la lettera M (malum) indica che sconsigliato pescare in quel periodo. Se si pensa, con un po di fantasia, con quale diletto sia possibile riportare le informazioni pi disparate su un orologio seguendo questo metodo, c davvero da restare sbalorditi. Si pensi, infatti, alla possibilit di poter realizzare in questo modo un orologio solare agenda-diario delle principali attivit dellutente. Se questi fosse un cantante lirico potrebbe inserire nello spazio eliodromo (come nella planetografia che segue), suddiviso in curve diurne settimanali, il calendario dei suoi concerti principali! Oppure scrivere un piccolo commento degli stessi. Uno gnomonista potrebbe costruirne uno che ricordi i principali orologi solari costruiti durante un particolare anno! E chi astrofilo potrebbe realizzarne uno con la programmazione delle sue osservazioni, oppure che riporti i principali eventi astronomici da seguire durante uno o pi anni! Un lavoro del genere sarebbe facilmente realizzabile con la nuova metodologia della Planetografia Sciaterica (Fig. 3). Allo stesso modo, lo spazio eliodromo tra le due curve solstiziali, pu servire come calendario delle effemeridi di alcuni pianeti. Kircher realizz una tavola con vari orologi orizzontali, ognuno dei quali indicava le effemeridi di un singolo pianeta. Nella Fig. 3 sono riportate le sette curve diurne relative allingresso del Sole nei segni zodiacali. Nello spazio tra le due curve solstiziali stata inserita una "serpentina", che parte dal punto A, che rappresenta linizio del 1986, e termina dalla parte opposta fino allanno 2003 per un totale di 18 anni. La serpentina, che pu essere realizzata suddividendo la linea equinoziale in tanti punti quanti anni si desiderano avere come calendario per riportare gli eventi, descrive il movimento ascendente e discendente del vertice dombra dello stilo sul piano dellorologio, per cui si muover da A verso B dal 23 dicembre al 21 giugno, e da B verso C dal 21 giugno al 23 dicembre. Tutti gli eventi che nel compiersi hanno una relazione con qualsiasi data compresa tra questo intervallo annuale di tempo, possono essere collocati sulla linea serpentina in corrispondenza della relativa data (curva diurna). E ovvio che pi fitto il calendario delle curve diurne, maggiore sar la precisione nel collocare levento temporale nel giorno preciso in cui esso si compir. Nel caso della planetografia, lombra dello stilo, percorrendo le linee di declinazione e toccando lanno desiderato, consente di individuare il simbolo della costellazione zodiacale in cui visibile il pianeta. Si possono aggiungere alcune lettere che indicano se il moto del pianeta retrogrado o diretto e se lo stesso stazionario; inoltre, si possono riportare anche i gradi della posizione del pianeta nella costellazione e laltezza sullequatore. Nella figura, le effemeridi del pianeta Giove sono riferite agli anni 1986-1996. Poi sono riportate alcune principali eclissi di sole e di luna. Luso di questo strumento semplicissimo. Per esempio, quando lombra dello stilo tocca il cerchietto con il simbolo del Capricorno (sotto la lettera A), indica che il pianeta Giove, in quel periodo (circa 10 gennaio) visibile nella costellazione del Capricorno. La lettera D indica che ha moto diretto. Il pianeta resta visibile in quella costellazione finch non passa in quella dellAcquario, nello stesso anno, verso inizio marzo, e vi resta fino al 23 gennaio del 1987, quando entra nella costellazione dei Pesci. E ovvio che per realizzare un simile orologio necessario avere a disposizione le effemeridi astronomiche per il periodo di anni che si vuole utilizzare.
Sciatericon Eclipsis
Come per i pianeti, con lo stesso metodo si possono riportate le eclissi di Sole e di Luna che nellesempio della figg. 3-4 coprono lo spazio di tempo che va dal 1996 al 2011. Ma, restringendo le distanze scelte arbitrariamente tra le linee verticali della "serpentina" (cio effettuando una suddivisione pi fitta dei punti sulla linea equinoziale), si pu aumentare il numero di anni che si desidera avere come calendario. Per la costruzione di questo orologio (fig. 4)
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mi sono avvalso del libro "Eclissi di Sole e di Luna dal 1996 al 2026", di J. Meeus, S. De Meis, pubblicato dalla rivista Nuovo Orione nel dicembre del 1995. Allo stesso modo si possono realizzare altri tipi di orologi solari verticali e murali con simili caratteristiche, come la Botanologia Sciaterica, (fig.5)
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che un insieme di medicina celeste e terrestre con i relativi influssi sul corpo umano e i rimedi medici; lorologio Planetario (fig.6che unisce le indicazioni delle case celesti secondo gli antichi usi indicati da Regiomontano e Giovanni Campano, insieme agli influssi sulla vita delle singole ore temporarie. E per fare questo Kircher disegna sette orologi planetari ed uno di grandi dimensioni centrale. Lo Sciathericon phisico-medico-matematico una variante astroiatrica della Botanologia.
Conclusioni
Si introdotto in questo articolo il nuovo concetto di sincretismo gnomonico basato, sullesempio storico di Athanasius Kircher, e rivolto a fondere con la gnomonica elementi di diverse discipline. Chi ha letto in maniera non superficiale il mio testo "Gnomonica Kircheriana", gli sar parso subito chiaro che il lavoro di Kircher apriva una nuova strada nel campo delle realizzazioni pratiche degli orologi solari. E non solo per quanto riguarda i pochi esempi qui esaminati in quanto tutto il libro Ars Magna Lucis et Umbrae rappresenta un inedito nella storia degli orologi solari ed in particolare nelle realizzazioni di nuovi strumenti e nella terminologia gnomonica. Tutto ci oggi molto pi evidente e spero che questo modesto contributo possa ispirare gli artisti pi sensibili a considerare le ampie possibilit artistiche offerte dalle metodologie kircheriane qui descritte, nella realizzazione dei futuri orologi solari. Bibliografia Christophoro Clavius, Gnomonices Libri Octo, Romae, 1581Athanasius Kircher, Ars Magna Lucis et Umbrae, Romae, 1646Pierre de S. Marie Magdleine, Horlogiographie, Paris, 1691Michnick, Kostruktion einer siderischen sonnenuhr, Astronomische Nachrichten, april, 1922M.L.S., Construccion de un reloj solar que indica el tiempo sidereo, Analema, Boletin de la Asociacion de Amigos de los Relojes de Sol, n 1, enero-april, Madrid, 1991. Nicola Severino, Christophoro Clavio: Magister Gnomonicae, Nuovo Orione, gennaio 1994. Nicola Severino, Quattro tavole gnomoniche di A. Kircher, ATTI del VI Seminario Nazionale di Gnomonica, S. Benedetto del Tronto, 1994. Nicola Severino, Gnomonica Kircheriana, Roccasecca, 1995 Nicola Severino, Dizionario di Gnomonica, Roccasecca, 1995 Nicola Severino, Il mondo sulla punta di uno stilo, Astronomia UAI, 1995. Nicola Severino, Il mondo sulla punta di uno stilo: atto secondo, Astronomia UAI, 1996 Nicola Severino, Gnomonica Kircheriana, ATTI del VII Seminario Nazionale di Gnomonica, Bocca di Magra, 1996 Nicola Severino, Gnomonica Kircheriana, Cortina Astronomica (Ass. Astr. Cortina dAmpezzo), 1996 Nicola Severino, Gnomonica Kircheriana, pagine Web in Internet dellAssociazione Astronomica Cortina dAmpezzo Nicola Severino, La Gnomonica, comera una volta, in corso di pubblicazione. Nicola Severino, Il sincretismo gnomonico negli orologi solari di Kircher, settembre 1997
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