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1

Introduzione
Le considerazioni che qui sono riportate e gli appunti, che seppur scritti in modo incompleto, sono
rivolti a tutti gli studenti, in particolare ai miei ragazzi.
Sono dellopinione che i ragazzi devono essere messi in grado di acquisire un sufficiente livello di
astrazione per affrontare e descrivere, attraverso opportuni modelli, la realt che li circonda in
tutti i suoi aspetti.
La geometria delle trasformazioni relegata, quando presente, in un capitolo a parte nei testi di
matematica del biennio. Essa viene vista come unappendice opzionale e non come parte integrante ed
essenziale nello studio della geometria del piano. al mio punto di vista la geometria delle trasformazioni
offre un ottimo percorso alternativo a quello tradizionale.
Studiando alla !vecchia maniera" la geometria, quanti studenti riescono ad ottenere risultati soddisfacenti
per la propria formazione#
$na percentuale di ragazzi piuttosto bassa e lontana dalla media riesce ad affrontare un problema e a
completarne la dimostrazione in modo corretto.
Si cambi, allora, percorso didattico e si studi la geometria con le trasformazioni. % ragazzi imparano meglio e
vengono stimolati ad affrontare lo studio della geometria con piacere. Essi acquisiscono pi& consapevolezza
dellimportanza della geometria nella loro formazione' acquisiscono pi& strumenti per indagare la realt
che li circonda' si impossessano di pi& tecniche nella soluzione dei problemi proposti attraverso metodi e
concetti nuovi e, a mio avviso, potenti.
%l problema non tanto nei ragazzi che non capiscono, ma nella matematica per come viene insegnata' essa
va cambiata sia nel metodo sia nei contenuti rendendoli moderni, attuali e, possibilmente, concreta e
agganciata alla realt.
(isogna incuriosire i ragazzi con un buon metodo di insegnamento della matematica ed evitare che scatti in
loro la ripulsa allo studio della disciplina.
urante la spiegazione non sarebbe male far ricorso a metafore scherzose e divertenti ma appropriate cosi
da consentire allallievo che ascolta di !) abbassare la guardia ) per il tempo sufficiente a instillargli il
dubbio che vi sia qualcosa che valga la pena di capire ) senza chiudersi a riccio di fronte alla matematica".
*da !+arrare matematica nel fumetto" di ,arco -bate, ipartimento di ,atematica, $niversit di .isa/

Nicola Filipponio





0


Trasformazioni geometriche
1. 1onsideriamo un insieme non vuoto - e una funzione f bigettiva che va da - ad -
f2 - 3-,
ebbene, una tale bigezione si chiama trasformazione di - in s4.
Sia, ora, il piano euclideo 5 e consideriamo una funzione f bigettiva da 5 a 5
f2 5 3 5,
tale bigezione si dice trasformazione geometrica del piano in s4.
Le trasformazioni geometriche consentono di definire, come vedremo in seguito, ogni oggetto geometrico
*punto, retta, figura in generale / in un proprio sistema di riferimento. Loggetto finale,risultato della
trasformazione, eredita tutte le propriet *attributi / geometriche di quello di partenza *oggetto iniziale/.
%n una figura geometrica soggetta a trasformazione ci sono propriet che variano e propriet che si
conservano * distanza fra punti, allineamento, parallelismo, ecc. /. +oi siamo interessati a riconoscere le
propriet che non variano.
Definizione Le propriet che una trasformazione conserva si chiamano invarianti della trasformazione.
%ntanto opportuno riportare le altre seguenti definizioni.
Definizione Si dice isometria una trasformazione del piano in s che conserva la distanza di due punti.
La distanza fra due punti - e ( viene indicata con la scrittura d!"#$%. %ndichiamo con - e ( i punti
corrispondenti nellisometria rispettivamente di - e di (. 1onservare la distanza fra due punti - e ( significa
che
d!"#$% & d!"'#$'%.
Definizione Si dice collineazione una trasformazione del piano in s che conserva l'allineamento dei
punti# nel senso che ad una retta fa corrispondere una retta.

Ogni isometria una collineazione.
Le trasformazioni geometriche vengono classificate in base ai loro invarianti in2
6rasformazioni isometriche'
6rasformazioni affini'
6rasformazioni simili'
6rasformazioni proiettive'
6rasformazioni topologiche.
Le trasformazioni geometriche di cui ci occuperemo in questa unit sono quelle isometriche2
La simmetria centrale'
La simmetria assiale'
La traslazione'
La rotazione.


7


E opportuno ricordare che

$na figura geometrica un insieme di punti.
$na figura piana un insieme di punti di un piano.
Si ha la seguente
Definizione Si dice elemento unito di una trasformazione l'elemento che corrisponde a se stesso.

(. Le trasformazioni isometriche.
(.1 Simmetria centrale
8issiamo un punto , nel piano 5, consideriamo un punto .9 5' a . facciamo corrispondere il punto .9 5 di
modo che , risulti punto medio del segmento ..
,
)********+ ********)'
8ig. 0.1.1
Si ottiene, cosi, la simmetria centrale. Si ha, dunque, la seguente
Definizione Si dice simmetria centrale la trasformazione del piano in s la ,uale# fissato un punto - # ad
ogni punto ) fa corrispondere il punto )' tale che - risulti punto medio di ))'. Il punto - dicesi centro
di simmetria.

La simmetria centrale , di solito, viene indicata con il simbolo S
-
dove , indica il centro. E ovvio che,
fissato un punto nel piano, automaticamente viene fissata una simmetria centrale.
"% )ropriet invarianti della simmetria centrale.
La simmetria centrale
1. 1onserva le distanze. E, dunque, una isometria.
-: :(
:, d*-,(/;d*-,(/
(: :-
8ig. 0.1.0
0. 6rasforma retta in retta. La retta r, corrispondente di r, parallela ad r.
r r
,: r r

8ig. 0.1.7
<


7. 1onserva il parallelismo. 1io, a rette parallele fa corrispondere rette parallele.

r s s r
, : r s r s

8ig. 0.1.<
<. 1onserva la perpendicolarit. 1io, a rette perpendicolari fa corrispondere rette perpendicolari.

r s r s
,: r s r s

8ig. 0.1.=
=. 1onserva lampiezza degli angoli.
> b a
8ig. 0.1.?
,: avb a
i
v
i
b
a b >
La simmetria centrale involutoria perch scambia tra loro punti corrispondenti2 a . corrisponde . e a .
corrisponde .. 1io
S
-
*./ ; . e S
-
*./ ; ..
$% .lementi uniti della simmetria centrale.
+ella simmetria centrale ogni retta che passa per il centro / un elemento unito. Lunico punto unito il
centro.
(.( Simmetria assiale
8issiamo una retta a nel piano 5, consideriamo un punto .9 5' a . facciamo corrispondere il punto .9 5 di
modo che a risulti asse del segmento ...
.: a


.:
8ig.0.0.1
Si ottiene, cosi, la simmetria assiale.
=


Si ha, dunque, la seguente
Definizione Si dice simmetria assiale la trasformazione del piano in s la ,uale# fissata una retta r del
piano# ad ogni punto ) fa corrispondere il punto )' tale che r risulti asse del segmento ))'. La retta r si
dice asse della simmetria.
La simmetria assiale , di solito, viene indicata con il simbolo S
a
dove a indica lasse di simmetria. E ovvio
che, fissata una retta nel piano, automaticamente viene fissata una simmetria assiale.
"% )ropriet invarianti della simmetria assiale.
La simmetria assiale
1. 1onserva le distanze.
-:
a d*-,(/;d*-,(/
(: :-
(: fig. 0.0.0
0. 6rasforma retta in retta.
0.1. La retta r, corrispondente di r, parallela ad r se r parallela allasse'
r a r
r a r r
fig.0.0.7
Se la retta r interseca a in un punto @ allora anche r, corrispondente di r, interseca a nel punto @.
r a r
fig. 0.0.< @ r a ; {Q] r a ; {Q]

0.0. Se la retta r perpendicolare ad a allora r, corrispondente di r, coincide con r.
a
r r r o S
a
* r/ ;r;r
fig. 0.0.=
@uesto ci dice che2 ogni retta perpendicolare all'asse di simmetria / elemento unito.
7. 1onserva il parallelismo. 1io, a rette parallele fa corrispondere rette parallele.
a
r s s r
fig.0.0.? r s r s
?



<. 1onserva la perpendicolarit. 1io, a rette perpendicolari fa corrispondere rette perpendicolari.

r s s r
a r s r s

fig. 0.0.A
=. 1onserva lampiezza degli angoli, ma ne cambia lorientamento.
> a >

svi i
i
v
i
s
s r r s
fig. 0.0 B

La simmetria assiale involutoria: ad r corrisponde r e ad r corrisponde r.

$% .lementi uniti della simmetria assiale.
0gni punto appartenente all'asse / elemento unito. L'asse stesso / elemento unito.
0gni retta perpendicolare all'asse !come gi si / visto pi1 sopra% / elemento unito.

(.2 3ettori
.er introdurre la traslazione abbiamo bisogno di fare un cenno ai vettori.
Si hanno le seguenti definizioni2
Definizione Si dice vettore ogni segmento orientato di cui si conosce la direzione# il verso e il modulo !la
lunghezza%.
$n vettore viene indicato con lettere minuscole con una freccina sopra u.
Definizione Si dice vettore nullo il vettore di modulo zero# e viene indicato con

.

Definizione Due vettori si dicono equipollenti ,uando hanno stessa direzione# stesso verso e stesso
modulo.


a h

a equipollente a h


8ig. 0.7.1
A


E opportuno osservare che lequipollenza una relazione di e,uivalenza. .ertanto, nel piano ogni vettore
rappresenta una classe di e,uivalenza. La classe di equivalenza viene indicata con il simbolo | u ].
Definizione Due vettori si dicono opposti ,uando hanno stessa direzione# stesso modulo ma verso
opposto.


8ig. 0.7.0 a h

a opposto a h



(.4 Traslazione
8issiamo un vettore u nel piano. 1onsideriamo un punto .95, al punto . facciamo corrispondere il punto .
tale che il segmento PP

sia equipollente al vettore :. %l punto . subisce, cosi, una traslazione assumendo la


posizione di ..
Si ha la seguente
Definizione Si dice traslazione la trasformazione del piano in s la ,uale# fissato un vettore u nel piano#
ad ogni punto ) fa corrispondere il punto )' di modo che PP

sia e,uipollente al vettore u.



)'+
u
) + fig. 0.<.1
La traslazione, di solito, viene indicata col simbolo Tu. 8issato un vettore nel piano, automaticamente si ha
una traslazione.
"% )ropriet invarianti della traslazione.
La traslazione
1. 1onserva le distanze.
-: :(
u d*-,-/ ; d*(,(/
-: :(
8ig.0.<.0
0. 6rasforma retta in retta parallela.
(: :(
u "+ +"' Tu !r% & r'# r r'
8ig. 0.<.7 r r
La retta r, corrispondente di r, parallela ad r.
B


0.1. Se la retta r parallela a u allora r, corrispondente di r, coincide con r.
u
r r ru Tu * r/ ;r;r
fig. 0.<.<
@uesto ci dice che2 ogni retta parallela al vettore / elemento unito della traslazione.
7. 1onserva il parallelismo. 1io, a rette parallele fa corrispondere rette parallele.

r r s s
-: u (: r s r s
-: (:
8ig. 0.<.=
<. 1onserva la perpendicolarit. 1io, a rette perpendicolari fa corrispondere rette perpendicolari.
s s
-: u r s r s
r -: (:
r (: fig.0.<.?
=. 1onserva lampiezza degli angoli, compreso lorientamento.
> >
u (: :(
-: :- svi s
i
v
i
i
s r s r
fig. 0. <.A

$% .lementi uniti della traslazione.
+on ci sono punti uniti nella traslazione.
,entre, come abbiamo visto pi& sopra, ogni retta parallela al vettore / unita nella traslazione.





C


2. 5otazione
8issiamo un punto D nel piano 5 e consideriamo un angolo E' fissiamo anche un verso di rotazione, per
esempio in senso antiorario . -l punto .95 facciamo corrispondere il punto .95 tale che langolo .D.
sia congruente ad E e D. sia congruente a D.. %l punto . subisce, cosi, una rotazione di ampiezza E * di
raggio D./ fino ad assumere la posizione di ..
.:
. : .0

. = u , D. = D.
D: fig.7.1
Si ottenuta una rotazione nel piano. %l punto D detto centro della rotazione ed E angolo di rotazione.
Si ha, pertanto, la seguente
Definizione Si dice rotazione la trasformazione del piano in s la ,uale# fissato un punto 0 e considerato
un angolo 6 orientato# ad ogni punto ) fa corrispondere il punto )' di modo che l'angolo )0)' sia
congruente all'angolo 6. Il punto 0 si dice centro della rotazione.

La rotazione, di solito, viene indicata col simbolo 5
!0#6%
, dove D il centro di rotazione ed E langolo di
rotazione. Dvviamente, viene fissato anche il verso di rotazione2 in senso antiorario oppure orario.
"% )ropriet invarianti della rotazione.
La rotazione
1. 1onserva le distanze.
(
-: -: d*-,(/;d*-,(/
: (
D: fig. 7.0
0. 6rasforma retta in retta.
r
D: r'
8ig. 7.7

7. 1onserva il parallelismo. 1io, a rette parallele fa corrispondere rette parallele.

r s s r
D: r s r s
8ig. 7.<
1F


<. 1onserva la perpendicolarit. 1io, a rette perpendicolari fa corrispondere rette perpendicolari.

r
r s r s r s
D: s

8ig. 7.=
=. 1onserva lampiezza degli angoli.
r s

s :D ivs s
i
v
i
i
r > >
fig.7.?
$% .lementi uniti della rotazione.
+on ci sono elementi uniti nella rotazione *escludendo il centro/.
Una particolare rotazione la simmetria centrale di centro lorigine degli assi e angolo = 180.















11


4. .,uazioni delle trasformazioni
4.1 .,uazioni della simmetria centrale.
)remessa.
ati due punti -*G
1
'H
1
/ e (*G
0
'H
0
/ nel piano cartesiano, sappiamo che le coordinate del punto medio , di -(
sono date dalle relazioni
I
,
;
x1+x2
2
' H
,
;
y1+y2
2

Dra, indicati con .*G,H/ e .*G'H/ i due punti corrispondenti nella simmetria centrale e con ,*G
,
'H
,
/ il
centro di simmetria *cio il loro punto medio/, si ha che
I
,
;
x+xi
2
da cui 0G
,
;GJG
e quindi 7'& (7
-
*7.
mentre da K
,
;
y+yi
2
da cui 0H
,
; HJH
e quindi 8'& (8
-
*8 .
Le relazioni ottenute
_
x
i
= 2x
M
-x
y
i
= 2y
M
-y
*<.1.1/
rappresentano le equazioni della simmetria centrale di centro un punto qualsiasi del piano.
Esempio2 siano ,*<'7/ il centro di simmetria e -*7'L1/ un punto del piano cartesiano. Le coordinate di -
corrispondente di - rispetto ad , sono date da
_
x
i
= 2 - 4 -S = S
y
i
= 2 - S(-1) = 7

' -*='A/.
Se, invece, il centro della simmetria lorigine D si ha2
H . :
.*G'H/ , .*G'H/
D G
_
x
i
= - x
y
i
= - y

*<.1.0/ .: fig.<.1.1
4.( .,uazioni della simmetria assiale.

1/ Mispetto allasse delle G *riflessione rispetto allasse delle G/. H
.*G'H/ , .*G'H/
_
x
i
= x
y
i
= -y

*<.0.1/ . :
8ig. <.0.1 D .: G
10


0/ Mispetto allasse delle H *riflessione rispetto allasse delle H/.
H
.*G'H/ , .*G'H/ .: :.
D G
_
x
i
= - x
y
i
= y

*<.0.0/ fig. <.0.0



4.2 .,uazione della traslazione.
Si fissi un vettore : *m'n/ dove m ed n sono le componenti di : lungo rispettivamente lasse delle G e lasse
delle H' sia .*G'H/ un punto del piano cartesiano. >ogliamo determinare le coordinate del punto .
corrispondente di . nella traslazione Tu 9 poich4 .. equipollente a : si ha che
: )+
_
x
i
= x +m
y = y +n

*<.7.1/ 8' +)'


n
:

D m G G G
fig. <.7.1
Esempio2 Sia
Tu la traslazione di vettore :*L7'0/ e .*L0'L</ un punto del piano cartesiano' vogliamo
determinare le coordinate del punto . corrispondente di . nella traslazione.
Ebbene _
x
i
= -2 +(-S) = -S
y
i
= -4 + 2 = -2

' .*L='L0/.

;. <omposta ! o prodotto % di trasformazioni geometriche.
Le trasformazioni, come tutte le funzioni, si possono comporre tra di loro, dando luogo ad altre
trasformazioni. E ovvio che le trasformazioni * e quindi le relative equazioni / vengono applicate in
sequenza, cio una dopo laltra seguendo lordine di composizione2 prima quella scritta per ultima, poi la
precedente e cosi via.
La composta di due o pi isometrie fra quelle esposte ancora una isometria.
%noltre, facile verificare che
La composta di due traslazioni di vettori rispettivamente a e h

una traslazione di vettore


c somma vettoriale di a e h

.
La composta di due rotazioni aventi lo stesso centro O ed angoli orientati e , una rotazione
attorno allo stesso centro ed angolo +.
La composta di due simmetrie centrali con centri O e O una traslazione di vettore u ! OO

.
La composta di una simmetria centrale di centro O e di una traslazione di vettore u una
simmetria centrale di centro O tale c"e OO


1
2
u.
17


La composta di due simmetrie assiali con assi a e # paralleli una traslazione di vettore
perpendicolare agli assi,con modulo il doppio della distanza fra essi, di verso c"e va dallasse
della prima simmetria allasse della seconda.
La composta di due simmetrie assiali con assi a e # c"e si intersecano in un punto $ e formanti un
angolo una rotazione con centro $ ed angolo !.
La composta di tre simmetrie assiali con assi paralleli oppure passanti per uno stesso punto una
simmetria assiale.

;.1 <omposta di due simmetrie centrali.
Siano S
-
e S
N
due simmetrie centrali di centro rispettivamente ,*G
,
'H
,
/ e +*G
+
'H
+
/' sia .*G'H/ un punto del
piano cartesiano. >ogliamo determinare il punto corrispondente di . nei due modi possibili2
-ttraverso la composta S
,
oS
+
, cio S
,
oS
+
*./ ; .
1

.:
+ :
P
1
: ,: :.
8ig.=.1.1
-ttraverso la composta S
+
oS
,
, cio S
+
oS
,
*./ ; .
0
.
0
:

.:
+:
,:

. :
8ig. =.1.0
Dsservazione importante2 assemblando le due figure precedenti si ottiene la fig. =.1.7 nella quale .
1
e .
0
risultano simmetrici rispetto al punto di partenza .. .er cui basta trovare uno dei due punti corrispondenti
di . * per esempio .
1
/ per trovare laltro * cio .
0
/.



:.
0


.:
+ :
P
1
: ,: . :

. : fig. =.1.7


1<


.sempio.
Siano S
,
, di centro ,*1'7/, e S
+
, di centro +*0'L1/, due simmetrie centrali' sia .*7'=/ un punto del piano
cartesiano.
1alcoliamo S
,
oS
+
*./ ; .
1
, applicando le equazioni della simmetria centrale e utilizzando il seguente facile
schema2
S
+
S
,

.*7'=/ *1'LA/ .
1
*1'17/
1alcoliamo, ora, S
+
oS
,
*./ ; .
0
allo stesso modo2
S
,
S
+

.*7'=/ *L1'1/ .
0
*='L7/
+otiamo che .
1
e .
0
sono simmetrici rispetto a ..
%nfatti2
1+5
2
; 7 ; G
.
'
13+(-3)
2
; = ; H
.

.ertanto, sufficiente calcolare uno dei due, per esempio .
0
, per ottenere .
1
.

;.( <omposta di una simmetria centrale e di una simmetria assiale.
%ndichiamo con
S
-
la simmetria centrale di centro ,*G
,
'H
,
/'
S
7
la simmetria assiale rispetto allasse delle G'
S
8
la simmetria assiale rispetto allasse delle H'
.*G
1
' H
1
/ un punto del piano.
Si hanno i seguenti casi2
1. S
7
oS
-
*./ ; .*G'H/. -pplichiamo il solito schema2 H .:
.*G
1
' H
1
/ S
-
*0G
,
LG
1
' 0H
,
LH
1
/ S
7
.*G ; 0G
,
LG
1
' H ; H
1
L0H
,
/ .: : ,
D : G
unque S
7
oS
-
2 _
x' = 2x
M
-x
1
y' = y
1
-2y
M

*=.0.1/ fig.=.0.1
(. S
-
oS
=
*./ ; .. -pplichiamo lo schema2
H .:
.*G
1
' H
1
/ S
7
*G
1
'LH
1
/ S
-
.*G ; 0G
,
LG
1
' H ; 0H
,
JH
1
/ , : :.
D : G
unque S
-
oS
7
2 _
x' = 2x
M
-x
1
y' = 2y
M
+y
1

*=.0.0/ fig.=.0.0
1=


2. S
-
oS
8
*./ ; .. -pplichiamo lo schema2 : H :.

.*G
1
' H
1
/ S
8
*LG
1
'H
1
/ S
-
.*G ; 0G
,
JG
1
' H ; 0H
,
LH
1
/ :,
D :. G
unque S
-
oS
8
2 _
x' = 2x
M
+x
1
y' = 2y
M
-y
1

*=.0.7/ fig.=.0.7
4. S
8
oS
-
*./ ; .. -pplichiamo lo schema2

.*G
1
' H
1
/ S
-
*0G
,
LG
1
' 0H
,
LH
1
/ S
8
.*G ; G
1
L0G
,
' H ; 0H
,
LH
1
/
K .:
unque S
H
oS
-
2 _
x' = x
1
-2x
M
y' = 2y
M
-y
1

*=.0.</ D :, G
.: : fig.=.0.<
;.2 <omposta delle due simmetrie assiali !rispetto agli assi%.
1alcoliamo S
7
oS
8
*./ ; .*G'H/. -pplichiamo lo schema che conosciamo2 H
.*G
1
' H
1
/ S
8
*LG
1
'H
1
/ S
7
.*G ;LG
1
' H ;LH
1
/ : : .
D
unque S
7
oS
8
2 _
x' = -x
1
y' = -y
1

*=.7.1/ .: fig.=.7.1
1alcoliamo S
8
oS
7
*./ ; .*G'H/.
.*G
1
' H
1
/ S
7
*G
1
'LH
1
/ S
8
.*G ;LG
1
' H ;LH
1
/ H
unque S
8
oS
7
2 _
x' = -x
1
y' = -y
1

*=.7.0/ .: :
8ig.=.7.0 D .: G
0sservazione> Micordiamo che la simmetria centrale S
0
di centro lorigine degli assi D*F'F/ ha equazioni2
S
0
2 _
x' = -x
1
y' = -y
1

: H :.
E queste sono le stesse equazioni di S
8
oS
7
e di S
7
oS
8
. .ertanto si ha che D G
S
8
oS
7
; S
7
oS
8
& S
0
. )' + +
8ig.=.7.7



1?


;.4 <omposta di una simmetria centrale e di una traslazione.
Siano S
-
la simmetria centrale di centro ,*G
,
' H
,
/, T

la traslazione di vettore :*m'n/ e .*G


1
' H
1
/ un punto
del piano.
1. 1alcoliamo S
-
oT

*./ ; . *G' H/, applicando lo schema che conosciamo. H



.*G
1
' H
1
/ T

*G
1
Jm ' H
1
Jn/ S
-
.*G ;0G
,
N*G
1
Jm/

' H ;0H
,
N*H
1
Jn/

: n :
unque S
-
oT

2 _
x' = 2x
N
- (x
1
+ m)
y' = 2y
N
- (y
1
+ n)

*=.<.1/ .: ,: D m G
:. fig.=.<.1

0. 1alcoliamo T

o S
-
*./ ; . *G' H/, applicando lo schema

.*G
1
' H
1
/ S
-
*0G
,
LG
1
' 0H
,
NH
1
/ T

.*G ;0G
,
NG
1
Jm

' H ;0H
,
NH
1
Jn/ H

.:
unque T

oS
-
2 _
x' = 2x
N
- x
1
+ m
y' = 2y
N
- y
1
+ n

*=.<.0/ :, :.n :
fig.=.<.0 : D m G
;.; <omposta di una simmetria assiale e di una traslazione.
Sia S
7
la simmetria assiale rispetto allasse delle G, T

la traslazione di vettore :*m'n/ e .*G


1
' H
1
/ un punto
del piano.
1. 1alcoliamo S
7
oT

*./ ; . *G' H/, applicando lo schema che conosciamo. H



.*G
1
' H
1
/ T

*G
1
Jm ' H
1
Jn/ S
7
.*G ;G
1
Jm

' H ; NH
1
Ln/
: n :.
unque S
7
oT

2 _
x' = x
1
+ m
y' = - y
1
- n
*=.=.1/ :
8ig.=.=.1 m D :. G
0. 1alcoliamo T

o S
7
*./ ; . *G' H/, applicando lo schema
H
.*G
1
' H
1
/ S
7
*G
1
' NH
1
/ T

.*G ;G
1
Jm

' H ; NH
1
Jn/
:.
unque T

oS
7
2 _
x' = x
1
+ m
y' = - y
1
+ n
*=.=.0/ : n :
fig.=.=.0 m D .: G
7. 1alcoliamo S
8
oT

*./ ; . *G' H/, applicando lo schema



.*G
1
' H
1
/ T

*G
1
Jm ' H
1
Jn/ S
8
.*G ; LG
1
Lm

' H ; H
1
J n/ H
.: :
unque S
7
oT

2 _
x' = -x
1
- m
y' = y
1
+ n

*=.=.7/ fig.=.=.7 : n :.
1A


<. 1alcoliamo T

o S
8
*./ ; . *G' H/, applicando lo schema
H
.*G
1
' H
1
/ S
8
*LG
1
' H
1
/ T

.*G ; LG
1
Jm

' H ; H
1
Jn/ : n :.

unque T

oS
8
2 _
x' = -x
1
+ m
y' = y
1
+ n

*=.=.</ .: :
8ig.=.=.< m D G

;.? @lissosimmetria !o antitraslazione%.
La glissosimmetria la composta tra una traslazione T

di vettore : *m'n/ e una simmetria assiale S


r
con
asse r avente la stessa direzione del vettore :. >iene detta anche antitraslazione.
: .: :
r S
r
oT

*./ ; .
fig.=.?.1 . :
oppure
: . :
r T

o S
r
*./ ; .
fig.=.?.0 : :.
alle due figure si ricava che2
S
r
oT

; T

o S
r

%nfatti, indicato con il colore blu il percorso di . applicando S
r
oT

e con il colore rosso il percorso di .


applicando T

o S
r
# il punto finale che corrisponde a . operando con ciascuna di esse lo stesso ..
: . : :
r S
r
oT

*./ ; T

o S
r
*./ ; .
fig.=.?.7 : :.







1B


"))50F0NDI-.NT0
?. Simmetria assiale con asse una generica retta del piano cartesiano.
K Sia S
r
la simmetria assiale di asse r di equazione H;mGJq, sia
.*G ' H/ un punto del piano e . *G ' H/ il suo corrispondente
K;mGJq nella S
r
. %ndichiamo con , il punto medio di .. per cui
H :.
K A :. ,*I
,
;
x+xi
2
' H
,
;
+i
2

/.
r D G G G %l punto , appartiene ad r, quindi applichiamo la condizione di
appartenenza di , ad r2
fig.?.1

y+yi
2
;
x+xi
2
m J q *1/'

%noltre, langolo E che la retta r forma con lasse delle G congruente allangolo OP

. *si osservi che O.O.


e ..r /
*1/
. i conseguenza si ha

tang*E/ ; m ;
x
|
-x
y-yi
*0/.

,ettiamo a sistema la *1/ e la *0/


`
1
1
y +y
2
=
x +x
2
m + q
m =
x
i
-x
y -y



Misolviamo rispetto a G e H 2

_
y
i
+y -mx
i
-mx -2q = u
x
i
-x +my
i
-my = u

' _
mx
i
-y
i
= y -mx -2q
x
i
+my
i
= x +my

da cui, risolvendo il sistema, si ottengono le
equazioni della simmetria assiale S
r



S
r
2 _
x
i
=
x(1-m
2
)+2my-2mq
1+m
2
y
i
=
y(m
2
-1)+2mx+2q
1+m
2

*?.1/





*1/ -ngoli formati da rette a due a due perpendicolari tra loro sono congruenti *vedi fig.?.0/.
a b

P a a a e b b
fig.?.0 b E E;P
1C


B. .,uazioni della rotazione.

@ui si propone un procedimento per ricavare le equazioni della rotazione.
Sia 5
*D,E/
la rotazione di centro D, angolo di rotazione E e verso di rotazione antiorario .

K

K :.

K :.
8ig.A.1 r r
E
P
D G G G


alla figura si ricavano le seguenti

I ; r cos*P/'
H ;r sen *P/'
G ;r cos*EJP/ ; r cos*E/cos*P/Lr sen*E/sen*P/ ; Gcos*E/LH sen*E/'
H ;r sen*EJP/ ; r sen*E/cos*P/Jr sen*P/cos*E/;G sen*E/JH cos*E/.
unque le relazioni

5
*D,E/
2 _
x
i
= x cos(u) -y sen(u)
y
i
= x sen(u) +y cos(u)
*A.1/

esprimono le equazioni della rotazione di centro D e di ampiezza E con verso di rotazione antiorario .
Se il centro di rotazione un punto qualsiasi @*a'b/ allora alle *C.1/ bisogna applicare le equazioni della
traslazione degli assi2

y



y :.

y :.
r r
fig.A.0 E
P
b @ X X X
D a x x x


Si ha per .2 _
X = x -a
= y -b
e per .2 _
X = x -a
= y -b


.er cui le *A.1/ diventano, con ovvio significato dei simboli usati2

_
x
i
-a = (x -a) cos(u) -(y -b) sen(u)
y
i
-b = (x -a)sen(u) +(y -b) cos(u)



0F


E quindi 5
*@,E/
2 _
x
i
= (x -a) cos(u) -(y -b)sen(u) +a
y
i
= (x -a)sen(u) +(y -b)cos(u) +b

*A.0/

@ueste sono le equazioni di una rotazione di centro un punto generico @*a'b/, di ampiezza E e verso di
rotazione antiorario .

0sservazione.
.er convenzione gli angoli ruotati in senso antiorario sono considerati positivi, mentre quelli ruotati in
senso orario sono considerati negativi .
.ertanto, per le rotazioni di angoli negativi si fa ricorso alle identit2

cos*LE/ ; cos*E/, sen*LE/ ; Lsen*E/


C. .,uazioni della rotazione degli assi.

Sia 5
*@,E/
la rotazione di centro @ e ampiezza E con verso antiorario .

Sia . un punto del piano cartesiano di coordinate *x; y) rispetto al sistema di riferimento x0y e di
coordinate *X'/ rispetto al sistema di riferimento X0 . Dsserviamo che2

y y ; .+ ; .LJL+ ;
PR
cos (u)
JD+:tang*E/ ;

cos (u)
J x :
scn(u)
cos (u)


da cui ; y cos (u) N x sen(u) *1/
X
S :. -nalogamente2
8ig.B.1 L M
6 E x;D+;DL:cos*E/;*DMNLM/cos*E/;DM:cos*E/LLM:cos*E/;
D + x
; Xcos*E/L sen*E/,
essendo LM:cos*E/;.M:tang*E/:cos*E/;.M:
scn(u)
cos (u)
:cos*E/;.M:sen*E/; sen*E/.

Sostituendo la *1/ in questultima relazione si ha2

x= Xcos*E/L sen*E/* y cos (u) N x sen(u)/; Xcos*E/L ysen*E/ cos (u) Jx sen
0
*E/ da cui

Xcos*E/; xLx sen
0
*E/J ysen*E/ cos (u) e quindi

Xcos*E/; x*1L sen
0
*E//J ysen*E/ cos (u); xcos
0
*E/J ysen*E/ cos (u) e semplificando per cos*E/ si ha2

X ; xcos *E/J ysen*E/ *0/

Maccogliendo la *1/ e la *0/ si ottengono le equazioni della rotazione.

52 ]
X = xcos (u) + ysen(u)
= y cos (u) - x sen(u)

*B.1/




01


D. .,uazione della rototraslazione degli assi !composta di traslazione con una rotazione %.

y Si hanno tre sistemi di riferimento xDy, XD, XD.

X 1onsiderato un punto ., questo ha coordinate2
S :. .*x'y/ in xDy,
8ig.C.1 L M .*X'/ in XD,
6 E .*X'/ in XD.
n D + X ,entre D*m'n/ rispetto al sistema xDy.

D m x
.er la traslazione degli assi da xDy a XD si ha2 _
X = x -m
= y -n

'

.er la rotazione degli assi da XD a XD si ha2 _
X = Xcos (u) + sen(u)
= cos (u) - X sen(u)

'
.er la rototraslazione degli assi da xDy a XD si ha2

_
X = (x - m)cos (u) + (y - n)sen(u)
= (y - n) cos(u) - (x - m) sen(u)

*C.1/

1E. %n questo paragrafo si vogliono riproporre le equazioni della simmetria assiale di asse una retta
generica viste da unaltra angolazione.
-lla luce di quanto detto a proposito della rototraslazione e delle relative equazioni, possibile ricavare le
equazioni della simmetria in modo diverso.

y
X
y :.
X
:. fig.1F.1
D
E n
r D x x

Lasse di simmetria assume il ruolo di asse delle ascisse X rototraslato. Lorigine del sistema rototraslato
puQ essere lintersezione della retta con lasse delle y, oppure lintersezione della retta con lasse delle
x..er fissare le idee consideriamo come origine del sistema rototraslato il punto D intersezione di r con
lasse delle y. isegniamo lasse perpendicolare allasse X.
Dsservato che D ha coordinate *F'n/ rispetto a xDy, nel sistema di riferimento XD rototraslato di xDy le
coordinate di . sono date dalle relazioni che gi conosciamo
_
X = xcos (u) + (y - n)sen(u)
= (y - n) cos(u) - x sen(u)

*con m;F/
@uindi il simmetrico di . rispetto a X . le cui coordinate sono date dalle note relazioni

]
X
i
=

i
= -

X = xcos (u) +(y -n)sen(u)


= -(y -n) cos(u) +x sen(u)
*1F.1/

che sono equivalenti alle *?.1/ di pagina 1B. La diversit fra le due formule sta nel fatto che la *?.1/ pi&
comoda nellapplicarsi poich4 di essa si conoscono tutti le quantit ivi presenti2 le coordinate del punto .,
il valore del coefficiente angolare m e di q. ,entre nella *1F.1/ bisogna calcolarsi sen*E/ e cos*E/.

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