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Luca Beltrami Gadola GRILLO E LA POLITICA A KM ZERO Massimo Cingolani IL PD E IL PROGRAMMA DI GRILLO Valerio Onida GOVERNO: ECCO UNA VIA DUSCITA Giulia Mattace Raso TUTTO EXPO SALVO IL DOPO Valentina Magri QUELLO CHE LE DONNE NON STUDIANO Giovanni Cominelli PER VINCERE IN REGIONE NON BASTA LARANCIONE Carlo Alberto Rinolfi TEKNE CULTURA E GRILLO: LINVINCIBILE BUROCRAZIA Sergio Vicario SINISTRA: CAPIRE NON PER SOPRAVVIVERE MA PER VINCERE Domenico Muscianisi VISTI DA EST: LE ELEZIONI 2013 E LA STAMPA GRECA Giuseppe Rotondo CRESCERE IN LOMBARDIA COI FONDI EUROPEI Ileana Alesso GIUNTA AL 50, VEDERE PER CREDERE Ilaria Li Vigni CYBERBULLISMO E SOLITUDINE
VIDEO UMBERTO AMBROSOLI: LA MIA OPPOSIZIONE suggerimento musicale THE ROAD canta Emmylou Harris Il magazine offre come sempre le sue rubriche di attualit MUSICA a cura di Paolo Viola ARTE a cura di Virginia Colombo LIBRI a cura di Marilena Poletti Pasero TEATRO a cura di Emanuele Aldrovandi CINEMA Marco Santarpia e Paolo Schipani www.arcipelagomilano.org
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una della novit interessanti della nuova situazione politica. Sarebbe importante, se ci sar un congresso, anche la partecipazione ad alcune fasi, penso a quelli che una volta si chiamavano congressi di sezione, con momenti di discussione in rete, utilizzando skype, il PD pieno di competenze disponibili a connettersi ma non ad andare in un circolo, non per snobismo, ma solo perch magari abitano a 100 Km. Lunico che queste potenzialit le ha valorizzate il M5S. Non ho minimamente le idee chiare su come uscire da questa situazio-
ne ma ho letto il programma di Grillo. Su diversi temi, dal ruolo dellauthority, che spesso in questi anni con regolamenti attuativi si sono sostituite al legislatore senza che il parlamento se ne accorgesse, sino alla fiscalit e alle politiche per il rilancio della piccola impresa, si nota come siano state valorizzate le competenze specifiche di chi conosce i problemi dallinterno, cosa che non si nota in altri programmi. Certo ci sono anche posizioni bizzarre su alcune argomenti forti, per credo che, proprio per la composizione professionale e culturale degli
eletti siano possibili prove di dialogo, e comunque nella prima repubblica un partito come il PCI aveva ancora in agenda, come si dice adesso, la Dittatura del Proletariato, il Centralismo Democratico, guardava a Mosca come un faro e questo non gli ha impedito di essere una forza riformista che ha contribuito a migliorare questo paese. Nella seconda repubblica, un partito di governo, che ha espresso ministri e vicepremier, ha addirittura come obiettivo lindipendenza della Padania.
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www.arcipelagomilano.org grado di ben rappresentare lunit nazionale. Come si vede, dal punto di vista istituzionale non c una situazione di stallo irrisolvibile: o nuovo Governo, o nuove elezioni consentono comunque di uscire dallimpasse entro la primavera. *** COSA NON SI DEVE FARE. In questa situazione, lipotesi sciagurata che il centrosinistra dovrebbe ad ogni costo evitare quella di cercare un accordo con Berlusconi, il quale non a caso lo cerca e lo offre. Dopo che il paese si liberato fortunosamente del predominio, non della destra, ma di quella destra, rimetterla in gioco con accordi di governo o peggio di spartizione di posti, arroccandosi col PDL nel vecchio fortino assediato dai Cinque Stelle, sarebbe un errore fatale e suicida. C anche ci dovrebbe essere una discriminante etica: non si pu cercare laccordo con chi, ad esempio, ha versato, alla luce del sole, un milione di euro per sostenere lattivit politica di un transfuga dal partito di Di Pietro passato a sostenere Berlusconi. Una nuova destra (quella di Monti e dei suoi) nata, anche se per ora troppo asfittica per consentire un confronto o una collaborazione a tutto campo. Con essa e solo con essa, non col PDL di oggi - certo possibile e anche se del caso necessario dar vita ad accordi da grande coalizione, che per per via dei numeri non bastano per governare senza lapporto dei Cinque Stelle. E tuttavia si pu continuare a sperare che in futuro questa nuova destra riesca a emarginare definitivamente lanomalia berlusconiana. Da respingere nettamente anche lidea di inseguire la vecchia destra berlusconiana sulla via di riforme istituzionali di stampo antiparlamentare e presidenzialistico (allitaliana), che esattamente il modello da essa perseguito. Occorre invece confermare, rafforzare e consolidare le condizioni di una convivenza democratica nello spirito della Costituzione. Quindi: sul piano immediato del Governo, ricominciare da cinque (stelle), spingendo questo movimento a uscire dalla posizione di puro rifiuto e a misurarsi sulle cose da fare per governare il paese. Sul piano delle istituzioni, farle funzionare al meglio liberandole del peso della cattiva politica, e in prospettiva puntare sulle riforme di manutenzione che da tempo sono state individuate come utili (struttura del Parlamento, non svuotato ma potenziato e reso efficiente; efficienza della giustizia e sana divisione dei poteri; rafforzamento delle autonomie regionali e locali in un quadro di unit nazionale e non di spinte secessionistiche; costruzione di amministrazioni pubbliche amiche dei cittadini e formate alla cultura del risultato). **** UN NUOVO SISTEMA POLITICO? Nel frattempo, il compito che attende a medio termine le forze politiche quelle almeno che sono capaci di prendere atto della morte del sistema politico attuale e del connesso presunto bipolarismo fra PD e PDL (basta pensare che i due poli contendenti, insieme, hanno avuto meno del 60% di voti, da un elettorato che ha votato solo per tre quarti) sar quello di ricreare le condizioni perch il paese esprima delle scelte e realizzi gli strumenti per dare vita a un nuovo sistema politico, dialettico ma concorde sui presupposti della convivenza democratica. Questa sar limpresa pi ardua, ma necessaria.
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che l'Expo sar a Milano. Forse ancora pi inquietante quanto racconta Stefano Boeri a margine di una assemblea cogestita al liceo Volta: solo 5 ragazzi su 300 sanno quale il tema di Expo. Lo impareranno presto visto anche il numero di progetti che coinvolgono le scuole con il Ministero dellIstruzione sui temi della alimentazione sana e sostenibile. al milanese medio che manca qualche tassello: per ora ha visto il viale delle bandiere tra Cairoli e il Duomo e ha capito che la sera potr andare allExpo a cena fuori, imbarazzato per la scelta tra le culture gastronomiche del mondo, potendo
assistere a spettacoli conditi di son et lumire. Ma poco pi: si dovr conquistare e coinvolgere anche la platea pi vicina, oltre che costruire i pacchetti turistici per quella lontana. E alla citt intera manca la consapevolezza di cosa sar il dopo Expo: che fine faranno i padiglioni? Rester un parco o si potr costruire? Risposte sospese. Sappiamo che come eredit permanente dopo la conclusione dellEsposizione Un iversale, il progetto prevede la realizzazione di un polo internazionale di studio, ricerca e divulgazione, centro di attrazione per tutte le eccellenze dell'ecologia e della sicu-
rezza alimentare, un soggetto senza eguali al mondo, come afferma il comunicato stampa relativo allintesa firmata tra ministero dellAmbiente ed Expo 2015, ma sembra di intuire che gallegger nel vuoto, tanto indistinto il paesaggio circostante. Lipotesi del parco tematico, di cui si parlato molto anche in queste pagine, non pare pervenuta. Emerge qualche dettaglio ai margini: nelle aree ex Alfa Romeo ad Arese, limitrofe al sito, verr realizzato un parcheggio, con la promessa a fine esposizione di un cambio di destinazione. Predichiamo bene, ma razzoliamo cos cos.
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a quello che le donne non studiano. Che finisce per rendere difficile la
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grandi assenze percettive e disturbi comportamentali che richiamano i sintomi dellanomia. I valori introiettati e tramandati dalle liturgie burocratiche, perdono la capacit di definire lidentit e guidare le relazioni con gli altri. Tutti i leader tradizionali e i re sono nudi di fronte allimpeto del cambiamento . Elisabetta sta al gioco e si paracaduta dallelicottero di James Bond. Papa Ratzinger sceglie la via della meditazione rigorosa e pellegrina a bordo di un bianco Augusta che vola sopra gli occhi umidi dei suoi fedeli. C chi si sfoga nel suo harem personale, chi torna alla vecchia casa e chi nuota nello stretto di Messina. Che cosa sta accadendo? Uomini di potere di lungo corso si estinguono in silenzio, altri si ritirano dalla scena nellintento di rielaborare una situazione che troppo complessa da governare. Molti per insistono nel ripresentare il loro copione impolverato. I seguaci frastornati oscillano tra furiose regressioni adolescenziali e gioconde partecipazioni collettive che nascondono un profondo smarrimento. Il virus colpisce ovunque e merita di essere messo sotto osservazione. La prima evidenza del contagio si registra con la rottura del linguaggio abituale. Il modo di parlare di chi resiste al cambiamento diventa obsoleto, insignificante, falso e scontato per chi ascolta, stonato e ridicolo anche per chi lo usa. Il linguaggio che possedeva un significato, si fa rumore. Lascolto si trasforma in formale osservazione di chi, nellistante dellentrata in scena dellinterlocutore, prevede subito lo spartito gi sentito. La trama nota e senza senso alcuno, il gioco delle parti nelle apparizioni pubbliche di vecchi attori urlanti appartiene ormai a una liturgia che lascia indifferenti. Come
ridare sacralit a una parola cos falsificata? Il rifugio in una lingua antica sconosciuta ai pi lultimo artificio per ricreare il senso del segreto per la Chiesa, lo anche il ritorno allincomprensibile politichese, ma il maggiordomo e il magistrato intercettano segreti sconosciuti anche ai re e li diffondono al mondo in lingua contemporanea. Tutto ci avviene in Italia mentre VikiLeaks svela i segreti della Cia e Youtube mostra citt che bruciano in Medio Oriente. Ormai tutto cambiato per le burocrazie di questo mondo. Ogni data base pu essere penetrato, ogni falso pu essere svelato, ogni informazione pu essere resa pubblica. questa una delle regole imposte dal contagio. I data base delle istituzioni sono colmi dinformazioni sulla corruzione e le incapacit gestionali si sono accumulate generando montagne di debiti impossibili da sostenere. Come per tutte le organizzazioni, il punto critico per le burocrazie scatta quando i bilanci sfondano il rosso delle perdite e il ricorso al debito precluso anche sul mercato nero. Carlo Maria Vigan chiamato a risistemare i conti del Vaticano e tocca a Mario Monti a evitare la catastrofe finanziaria dellItalia. Monti arriva al punto di far scatenare la reazione dei grandi interessi e si convince che senza una societ civile capace di far da contrappeso allinvasione dello Stato da parte dei partiti impossibile ricreare condizioni di sviluppo. Vigan scrive la sua lettera di denuncia dei poteri della curia, sconfessato e finisce a New York mentre il segretario di Stato chiude a chiave la stanza dellex Pontefice. Lappello di Benedetto a non usare Dio per ottenere il potere assomiglia allinvito ad adottare comportamenti trasparenti sul piano della moralit che Napoli-
tano rivolge in modo accorato ai partiti. Parole al vento? Tutti sanno tutto ma nessuno sembra possedere il linguaggio adatto per tradurre il verbo in azione efficace. Ci sono parole che nessuno dei vecchi leader vuole, sa o pu pronunciare. a questo stadio del contagio che appaiono le metafore tragicomiche. Per taluni solo un modo per spiegarsi meglio a un pubblico che simmagina incapace di intendere e volere, in realt il modo per cercare una improbabile via uscita nellimprovvisazione della furbesca commedia italiana. Tutto avviene mentre i data base gerarchici, top down, che ancora strutturano la pi parte delle burocrazie, sono ormai carcasse preistoriche seppellite da quelli relazionali. Il ritardo culturale da recuperare notevole mentre moltitudini di fedeli, di cittadini esperti ma anche di speculatori intelligenti accedono liberamente a data base strategici che stanno per migrare nella nuvola. Le nuove forme organizzative si cibano ormai di reti multipolari e collaborative, ma i movimenti si creano attorno a pochissime persone che lavorano sulle attese delle moltitudini. Nel gioco ci sono anche gli speculatori che sanno di poter mettere in ginocchio un intero Paese in pochi giorni. La posta in gioco molto alta. Soggetti pi potenti delle stesse burocrazie nazionali hanno gli occhi sul Paese. Per adottare soluzioni strategiche senza demagogia si richiede limmediato sforzo di capire il nuovo da parte di chi non lha ancora fatto e molto realismo da parte di tutti. Occorrono competenze capaci di concepire soluzioni innovative nel rispetto dei vincoli di un rigoroso bilancio sociale. Bisogna innovare radicalmente mantenendo un continuo controllo sociale dei flussi di cassa.
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www.arcipelagomilano.org e Consiglieri di maggioranza, la Lega Nord e il presidente Formigoni in primis, il Centrosinistra ha perso politicamente e amministrativamente la grande occasione che gli si presentava davanti dopo oltre 17 anni. Politicamente perch nelle elezioni per la Camera, a fronte del crollo della Lega e del PDL, il Centrosinistra perde oltre 330.000 voti rispetto alle elezioni del 2008, politicamente e amministrativamente perch i 550.000 voti in pi conquistati da Umberto Ambrosoli e dal suo schieramento, rispetto al voto politico, non sono stati sufficienti a conquistare Palazzo Lombardia, nonostante ci fosse un bacino potenziale di altri 1,2 milioni di voti (i 400mila voti in pi conquistati da Roberto Maroni rispetto alle politiche e i quasi 800mila voti conquistati dal M5S) dentro di cui pescare quei 150/200mila voti necessari per vincere la partita. Le prime riflessioni autocritiche sono state per lo pi di tipo organizzativo: non eravamo radicati nel contado, bisognava schierare il sindaco di Firenze, avevamo bisogno di pi tempo, ecc. Tutte spiegazioni con qualche fondamento, ma riconducibili alla sola comunicazione elettorale. Nessuno, per, si ancora posto il problema se lofferta politica del Centrosinistra e, in particolare del PD, in quanto partito egemone nella coalizione, fosse adeguata alla domanda sociale maggioritaria che si manifesta nella pi importante regione italiana. La mia opinione che, ancora una volta, la questione settentrionale, evidenziata dalle ricerche di Ilvo Diamanti e di Aldo Bonomi, sostenuta con articolate argomentazioni politiche da Massimo Cacciari e raccontata con chiarezza sul Corriere della Sera da Dario Di Vico, non abbia trovato posto nellofferta pol itica del Centrosinistra, offrendo cos praterie per le scorribande del Movimento di Beppe Grillo. Del lavoro, per fare un esempio, si molto parlato in termini di diritti, con lo scontato riferimento allarticolo 1 della Costituzione, ma quasi mai lo si affrontato in termini di impresa, se non nelle riunioni di categoria o tra esperti. Dimenticando, un dato di fatto che sotto gli occhi di tutti, che la stragrande maggioranza dei lavoratori delle piccole-medie imprese lombarde, la colonna portante del lavoro dipendente, proprio nei momenti pi duri della crisi, si identificata con le sorti delle proprie imprese e dei tantissimi e diffusi imprenditori e non con i sindacati di categoria. Con un cambio culturale stratosferico: il lavoro si difende rischiando. Unaltra rilevante questione, che non problema unicamente del PD, riguarda la partecipazione della cosiddetta cittadinanza attiva nella quotidianit e non solo durante i periodi elettorali. Si tratta di una disponibilit che coinvolge un numero ampio e crescente di cittadini ma alla quale, anche nelle esperienze civico - politiche pi innovative come quella di Milano, non si saputo ancora dare risposte, contribuendo cos alla mancata intercettazione del voto dopinione in mobilit. In estrema sintesi, per lofferta politica che il PD ha presentato per le elezioni politiche che si rivelata il vero piombo nelle ali che ha impedito il successo di Umberto Ambrosoli e della sua proposta di Patto civico, rimasto recintato in quel cono dombra. Con il M5S, in corso d'opera, saranno sicuramente possibili e auspicabili convergenze su singole questioni, dubito per che si possano costruire alleanze strategiche. Anche perch il M5S, oltre a non volere fare alleanze, al momento, solo una lista di obiettivi senza una scala di priorit. Soprattutto per chi vuole fare politica, bisognerebbe mettere al primo posto la comprensione dei punti deboli delle risposte date dalla propria parte politica alle domande di cambiamento che il voto ha evidenziato. Io ripartirei da l, cercando di rimettermi in sintonia con la maggioranza dei cittadini lombardi (se ci si propone di governare alle prossime elezioni). Il rapporto con il M5S, come lintendenza napoleonica, eventualmente, suivra.
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www.arcipelagomilano.org Solo un quotidiano on-line Alithia Verit parla della Lega Nord al governo in Lombardia come di una minoranza secessionista (la parola greca che definisce il partito sottende questi due concetti) Forse questo deve far riflettere noi su come siamo visti dai nostri vicini.
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www.arcipelagomilano.org discrezionalit, ha ricordato il giudice amministrativo, ha un limite. Vi ovviamente una scelta effettuata su un rapporto di fiducia ma nellambito delle norme vigenti che impediscono che la discrezionalit si trasformi in arbitrariet e impunit, personale e di casta. Come componente del gruppo di avvocati che ha curato la causa al Tar e al Consiglio di Stato mi fa piacere ricordare che quel principio di legalit pronunciato per la giunta regionale divenuto operante dallagosto del 2012 anche per le societ partecipate degli enti locali e territoriali, con lentrata in vigore della legge Golfo Mosca, e costituisce un inequivoco avviso ai naviganti approdati a Palazzo Lombardia dopo lesito elettorale perch nellinteresse pubblico siano costituite squadre miste, unanimemente individuate come il mix migliore per pi soddisfacenti innovazioni e risultati specie in ambito pubblico istituzionalmente preposto a occuparsi del bene comune. In tema di merito quel che invece rileva non il dato biologico di entrambi i generi che costituiscono le squadre miste ma le competenze, i curricula e, non ultimo i requisiti personali oltre che professionali di coloro che vengono designati. Se per gli appalti pubblici debbono essere presenti entrambi i requisiti lo stesso da pretendersi per le designazioni e le nomine per chi a sua volta stipula contratti e patti in nome della comunit e degli enti che la rappresentano. In tema di innovazione, che ovviamente non riguarda il solo soggetto designante, sia esso il Presidente della Regione, il Consiglio Regionale o la Giunta, la questione attiene allevidenza a un diverso atteggiamento dei partiti che tali nomine e designazioni propongono, attiene a nuova modalit della gestione della cosa pubblica, attiene alla imparzialit ed efficacia della azione amministrativa e quindi ai conseguenti risultati che cos si possono raggiungere a favore della collettivit.
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www.arcipelagomilano.org compositori contemporanei, una selezione dei molto pi numerosi incontri che lautrice ha curato per Radio Classica, ogni settimana, negli ultimi sette anni. Una presentazione svoltasi nella meravigliosa Villa Necchi - Campiglio del FAI, e un libro che hanno consentito prima a Daverio e poi a Quirino Principe di compiere un'analisi esplicita e senza sottintesi di un grande tab culturale dei nostri giorni: il rapporto del pubblico colto (forse non coltissimo) con la musica contemporanea, la sua "incomprensibilit" o la fatica estrema di gustarne o almeno di coglierne il senso (se non da parte di pochissimi eletti e addetti ai lavori). Lontani ormai dal tempo delle "cattedrali" - ha ragionato Daverio - alcune delle espressioni artistiche hanno mantenuto la loro leggibilit, la comunicazione con platee pi o meno vaste, altre si sono rinchiuse in un rapporto con i chierici, con i rispettivi popoli degli eletti, perdendo il loro senso sociale. Fra queste la musica colta contemporanea. L'opera instancabile della Belgiojoso, aiuta a capire, usando un linguaggio meno esoterico e complesso - quello della parola piuttosto che quello musicale - il senso della ricerca dei suoni che questi autori portano avanti, per la maggior parte indifferenti all'incomprensione del pubblico e agli insuccessi. Una trib, dice la Belgiojoso e confermano Daverio e Principe, molto diversa dalle avanguardie storiche che hanno sempre consapevolmente giocato un ruolo di innovazione "impegnata" (nel senso dell'engagement sartriano) imponendo la ricerca nell'ambito di battaglie e di sfide culturali volte a sostituire i vecchi idiomi con nuovi stili; mentre i chierici della neue musik appaiono rassegnati e paghi degli spazi minimali e rarefatti che le istituzioni culturali riservano loro. Leggete questo disarmante e candido brano del dialogo tra la Belgiojoso ed Eliot Carter, uno dei pi celebrati musicisti della contemporaneit, seguace e allievo di Schnberg, Berg e Webern: B.: la tua musica sempre stata considerata difficile" / C.: " vero". / B.: "ma in questi anni diventata pi chiara, meno complessa" / C.: non lo faccio consapevolmente, scrivo semplicemente quello che mi piace". Parole in cui sembra assente qualsiasi progetto, qualsiasi illusione o speranza di riallacciare i fili con chi non gi parte dell'lite. O meglio, come dichiara un altro compositore, Luca Francesconi, scrivo per la mia storia. Come coniugare questa sorta di autismo con la nozione stessa di arte che sicuramente inscindibile dalla comunicazione - un problema che rimane aperto anche dopo la piacevole serata trascorsa ascoltando le illuminanti dissertazioni dei due critici. Se non una chiave, almeno una parziale spiegazione viene dal considerare la differenza strutturale tra i media attraverso cui le diverse forme darte vengono veicolate. Ricorda ancora Daverio, riprendendo una riflessione di Pierre Boulez, che una delle ragioni della difficile comunicazione / comprensione sta nella differenza tra il modo in cui si pu fruire unopera di pittura e un brano musicale: la prima, esposta in un museo, ancorch a prima vista incomprensibile, pu diventarlo con il muto colloquio che, in un tempo pi o meno lungo, losservatore pu instaurare con essa. Inoltre losservatore sa che quellopera, anche se per motivi a lui incomprensibili, ha un valore economico e quindi portato a sforzarsi per apprezzarla. Per la musica, invece, il tempo della fruizione limitato, fuggevole e quindi o si stabilisce unimmediata empatia o non c modo di recuperarla. Per di pi il suo valore economico , nella maggior parte dei casi, nullo e quindi non c da preoccuparsi: nella societ di massa, ci che il mercato non apprezza (cio non ha prezzo) non ha valore. Pu darsi che questo influisca sul problema, ma certamente non lo esaurisce, poich siamo nel tempo della riproduzione meccanica della musica, oggi accessibile in ogni tempo e in ogni dove. Infine un tema che il dibattito non ha toccato o ha toccato molto di sfuggita: il rapporto fra la musica contemporanea e il computer. Ne parlano molti, fra i musicisti intervistati, dicendone ovviamente meraviglie: il computer apre uno scenario infinito alla creazione di suoni, consente di superare i limiti degli strumenti fisici, apre alla creazione di timbri, colori, suoni, intervalli che lesecuzione con strumenti manuali non consente. Lallargamento delle possibilit creative ed espressive grazie allinformatica un tema generale, che riguarda anche la progettazione architettonica, le pratiche diagnostiche e mille altre attivit. Ma mentre luso del computer in genere ha avvicinato gli artisti al pubblico, rendendo lespressione artistica pi comprensibile ed efficace, al limite banalizzandola, nella musica contemporanea lelettronica ha portato a sperimentazioni ancora pi esoteriche e sempre pi lontane dal comune sentire. Insomma il mistero, anche se ben indagato dal libro della Belgiojoso, rimane. Che i clerici ci perdonino. (Andrea Silipo)
ARTE questa rubrica a cura di Virginia Colombo rubriche@arcipelagomilano.org Leonardo e le macchine ricostruite
Come faceva Leonardo Da Vinci a progettare le sue macchine volanti? Potevano davvero volare? Che cosera il famoso Leone Meccanico? Perch non venne mai portato a termine il colossale monumento equestre di Francesco Sforza? Queste sono solo alcune delle domande che potranno avere risposta grazie allinnovativa - e unica nel suo genere - mostra che si appena aperta in una location deccezione: gli Appartamenti del Re nella Galleria Vittorio Emanuele. Tutto nasce dallidea di tre studiosi ed esperti, Mario Taddei, Edoardo Zanon e Massimilano Lisa, che hanno saputo mettere insieme e creare un centro studi e ricerca dedicato a Leonardo, alle sue invenzioni e alla sua attivit, con risultati sorprendenti sia sul fronte delle esposizioni, sia su quello della divulgazione. Leonardo3 (L3) parte di un progetto pi ampio, di un innovativo centro di ricerca la cui missione quella di studiare, interpretare e rendere fruibili al grande pubblico i beni culturali, impiegando metodologie e tecnologie allavanguardia. Sia i laboratori di ricerca sia tutte le produzioni L3 (modelli fisici e tridimensionali, libri,
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www.arcipelagomilano.org supporti multimediali, documentari, mostre e musei) sono dedicati allopera di Leonardo da Vinci. E i risultati sono stati straordinari: L3 ha realizzato il primo prototipo funzionante al mondo dellAutomobile di Leonardo, hanno ricostruito il Grande Nibbio e la Clavi-Viola, il primo modello fisico della Bombarda Multipla, il primo vero modello del Pipistrello Meccanico, il Leone Meccanico e il Cavaliere Robot, oltre a interpretazioni virtuali e fisiche inedite di innumerevoli altre macchine del genio vinciano. Non solo macchine per. Fondamentali per la riscoperta e la creazione dei prototipi sono stati i tanti codici leonardeschi, tra cui il famoso Codice Atlantico interamente digitalizzato, cos come il Codice del Volo, presentato in Alta Definizione, in cui ogni singolo elemento interattivo. E queste tecnologie diventeranno, in futuro, sempre pi utili per studiare manoscritti antichi e fragilissimi, come i diversi Codici e taccuini, gi molto rovinati dallusura e dal passare dei secoli. Una mostra che divertir grandi e bambini, che potranno toccare con mano le macchine e i modellini ricostruiti, testarsi sui touch screen per comporre, sezionare o vedere nel dettaglio, tramite le ricostruzioni 3D, i vari pezzi delle macchine di Leonardo, far suonare la Clavi-Viola e costruire, davvero, un mini ponte autoportante. Una delle ultime sezioni poi dedicata ai dipinti di Leonardo, su tutti la famosa Ultima Cena. Una ricostruzione digitale e una prospettica permettono di ricostruirne strutture e ambienti, di capirne perch Leonardo sbagli di proposito la prospettiva e di approfondire alcuni dettagli. I modelli sono stati costruiti rispettando rigidamente il progetto originale di Leonardo contenuto nei manoscritti composti da migliaia di pagine, appunti e disegni. Il visitatore avr anche la possibilit di leggere i testi di Leonardo invertendo la sua tipica modalit di scrittura inversa (da destra a sinistra). L3 si gi fatto conoscere nel mondo, le mostre sono state visitate da centinaia di migliaia di persone in citt e Paesi come Torino, Livorno, Vigevano, Tokyo, Chicago, New York, Philadelphia, Qatar, Arabia Saudita e Brasile. Occasione imperdibile. Leonardo3 Il Mondo di Leonardo -piazza della Scala, ingresso Galleria Vittorio Emanuele II, fino al 31 luglio, orari: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 23:00, biglietti: 12 intero, 11 studenti e riduzioni, 10 gruppi, 9 bambini e ragazzi, 6 gruppi scolastici.
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www.arcipelagomilano.org diante luso di iconografie pagane in oggetti darte di destinazione uffici ale o privata, e che spesso si mescolano ai simboli e alle immagini cristiane. Oltre ad approfondire la figura di Costantino e della sua famiglia, ampio spazio dato anche a tre istituzioni importanti per la vita pubblica romana: lesercito, la chiesa e la corte imperiale. Cos grandi ritratti ufficiali, monete, medaglie e oggetti quotidiani documentano il nuovo aspetto pubblico e sempre pi presente dellimperatore, della corte, dei grandi funzionari, dellesercito, della Chiesa e dei suoi vescovi, fino ad Ambrogio. Oggetti preziosi e di lusso che testimoniano, con le loro figurazioni, il passaggio graduale che il Cristianesimo compie allinterno della soci et, da devozione lecita ma privata a una dimensione pubblica e ufficiale, per arrivare infine a essere lunica religione dellImpero. Gemme e cammei, argenterie, gioielli in oro e fibule auree consentiranno di tracciare un quadro dello splendore che caratterizzava la vita della corte e la nuova devozione verso la Chiesa. Chiude la mostra una grande sezione dedicata a Elena, madre di Costantino, santa e imperatrice. Fu proprio Elena che si rec in Terra Santa e trov, secondo la tradizione, dopo averla riconosciuta, la Vera Croce di Cristo, riportandola in Europa e inserendo nella corona imperiale del figlio uno dei Sacri Chiodi, come protezione e dichiarazione ufficiale della nuova, vera Fede. Imperdibile la bellissima Sant Elena di Cima da Conegliano, proveniente dalla National Gallery di Washington, 1495 c. Sulla conversione di Costantino si scritto molto: fu frutto di una decisione presa per convenienza o il suo spirito era sincero? Il battesimo in punto di morte, il celebre sogno, avvenuto la notte prima della Battaglia di Ponte Milvio, nel 312, in cui si preparava a combattere il suo nemico Massenzio, sono storie ben note. Quel che certo che, da quel momento, inizia a diffondersi liconografia del Krismon, le due iniziali greche di Cristo incrociate tra loro, dapprima sugli scudi dellesercito di Costantino, poi su monili e gioielli, per approdare infine in tutto lImpero. Si diffonde a simbolo di unepoca intera il signum crucis di Costantino. Costantino 313 d.C. Palazzo Reale, fino al 17 marzo 2013 orari: lun 14.30 19.30 mar, mer, ven, dom: 9.30 19.30 giov, sab: 9.30 22.30 ingresso: intero euro 9,00 ridotto euro 7,50 10.00 19.00. Chiuso il marted.
LIBRI questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero rubriche@arcipelagomilano.org Lina Sotis Libretto di risparmio
Ricominciamo da zero Rizzoli, nov. 2012 pp 180,10 euro
Mercoled 6 marzo, ore 18, il libro verr presentato a cura di Unione Lettori Italiani Milano a Palazzo Sormani, sala del Grechetto, via F. Sforza 7, Milano, relatore Antonio Calabr dello scrittore-sociologo sapere fiutare l'aria del suo tempo, l'esprit du temps, e segnalare al lettore distratto i cambiamenti in atto nella societ. Maestra in questo genere di esercizio intellettuale, come in Modi e Mode di Gillo Dorfles, senza dubbio Lina Sotis, che dal suo arrivo a Milano, giovane sposa, a oggi, ci delizia con i suoi acuminati ritratti di costume, illuminati dal suo occhiolaser, dalle pagine del Corriere e dei suoi libri. E come allora si impose, con quel caso editoriale che fu Bon ton, un vademecum per proporsi con stile e sicurezza nei salotti e nel lavoro (libro dedicato alle donne emergenti ed emancipate dal ruolo di casalinga) oggi la Sotis pubblica, con quel suo piglio telegrafico, ironico e mordace, un sapiente Libretto di risparmio, dal titolo in linea con le problematiche del nostro tempo, naufragato in una crisi mondiale. L'autrice ora volge il suo sguardo soprattutto all'etica, per orientare tutti noi a un vivere all'insegna dell'essenziale e della semplicit, un vivere scevro dall'inutile e dalle frivole apparenze. Quelle che abbondavano nella Milano da bere e ancora fino al 2008. Si evidenzia cos che i costumi, anche se trattati con proverbiale leggerezza, sono una questione molto seria da analizzare, sono specchio della salute economica e morale di un luogo e dei suoi abitanti, e affondano in meccanismi psicologici dettati dalle circostanze storiche e dall'assetto di ogni specifica societ. E se all'epoca di Dante, aggiungiamo noi, si andava affermando il dolce stil novo e poi il gusto delle Corti, dei Comuni, delle Signorie (il cui eco risuona ancora in quelle meravigliose sequenze di dame a cavalieri, con ghirlande nei capelli e lunghe maniche, negli affreschi gotico rinascimentali del Castello della Manta a Cuneo) solo nel 1558 si codifica il comportamento dei notabili, nel Galateo di Monsignor della Casa, come sinonimo di appartenenza. Il Cinque -Seicento, scosso dai dubbi della controriforma e della scienza, impone nuove regole, rivisitate nell'illuminismo con l'affermazione della ragione e della libert individuale. Spetter a Georg Sand, amica di Chopin, nell'800, scardinare l'uso sacrale della gonna, con l'introduzione dei pantaloni, che lei indossava spesso con spavalderia, come segno di una nuova consapevolezza di s, verso l'uguaglianza tra i sessi. Nel '63 Bon ton suggella un'epoca che stava per finire, spazzata via dalla rivoluzione del '68. Mentalit e stili dirompenti azzerano baciamani e inchini. sintomatico che oggi, debellati tutti gli ismi del passato, in un tempo senza certezze e denso di ansie per un futuro oscuro, con i giovani deprivati del posto fisso, Lina Sotis sappia individuare una nuova estetica, non gi relativa a un viso ritoccato, ma alla fisionomia dell'anima, per affermare il valore dell'understatement e il disvalore dell'opulenza. Invita a scrutare i moti interiori, per tradurli in azioni concrete di solidariet verso il prossimo, e per riconoscere, nelle sole qualit umane di una persona, il segreto di una nuova amicizia.
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www.arcipelagomilano.org barattare, riciclare, non sprecare. Un nuovo modo di vivere insomma, per noi e per i nostri figli, per una felicit pi consapevole, l'unica oggi possibile. Con meno soldi, ma pi
Gi l'amicizia, stessa radice di amore, la chiave del libro, il sapere l'unica cosa che dobbiamo mettere in cassaforte perch non si svaluta, e imparare a condividere, aiutare,
sorrisi. Perch ove si chiude una porta, si apre un portone (si pu aprire, chiss). Il tutto suggerito con la consueta gioiosa levit.
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www.arcipelagomilano.org coli come nei sogni dell'ingenuo protagonista. Il buon esito della truffa rimane, tuttavia, facilmente intuibile. Il proprietario manifesta cos palesemente incompetenza e rozzezza, da non mettere mai in dubbio la fine in mani meritevoli dei Covoni di Monet. La sceneggiatura gioca cos sulla perdita di dignit del povero Harry, costretto prima sul lastrico dai vizi della sua ospite, poi realmente senza pantaloni nel pi lussuoso albergo della citt. Il punto di forza di Gambit dovrebbe essere la coesistenza, per un'ora e mezza, di tre personaggi agli antipodi, ma il tentativo di divertire sconfina presto nella ridicolaggine. I dialoghi ricorrono troppo spesso al doppio senso pi prevedibile, perdendo cos l'occasione di sfruttare in modo originale le scene pi divertenti. D'altronde il Maggiore (Tom Courtenay), fedele compagno di truffa di Harry, ci aveva avvertito: la storia sarebbe stata sciocca e coraggiosa. E il coraggio, di un pur convincente pedone come Colin Firth, non bastato. Marco Santarpia In sala a Milano: Ducale, Plinius, The Space Cinema Odeon, UCI Cinemas Bicocca.
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