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Stima dellimpatto della pesca nei confronti della tartaruga marina comune (Caretta caretta L.

) nel Mare Adriatico settentrionale

Contesto generale
La tartaruga marina comune (Caretta caretta L.) una specie a distribuzione cosmopolita, usualmente presente in tutti i mari delle zone temperate e talvolta anche in quelle tropicali e subtropicali (Pritchard & Mortimer, 1 ). Le tartarughe marine nascono da uova deposte sulle spiagge! subito dopo la schiusa raggiungono l"acqua, dove trascorrono il resto della loro esistenza, con l"unica eccezione delle poche ore necessarie alle #emmine adulte per deporre le proprie uova ($alletto, %&&'). (ata l"elevata mobilit) degli inividui, risulta di##icoltoso delimitare l"areale delle singole popolazioni ($alletto, %&&'). *nalisi genetiche hanno evidenziato che il bacino mediterraneo ospita una popolazione propria, anche se noto che esemplari di tartaruga marina comune in #ase pelagica attraversano lo stretto di +ibilterra, in entrambe le direzioni ($alletto, %&&'). ,l principale habitat mediterraneo di Caretta caretta quello delle acque al disopra della piatta#orma continentale, #ino alla pro#ondit) massima di %&& m ($alletto, %&&'). -ono note aree di nidi#icazione di Caretta caretta in gran parte delle coste sud.orientali del bacino del Mediterraneo! le pi/ importati sono localizzate in +recia, 0urchia e 1ipro ($alletto, %&&'). *l giorno d"oggi gran parte delle popolazioni di tartaruga marina comune sono a rischio d"estinzione e dunque molto pressante il problema della loro conservazione (1rouse et al, 1 23). 0ale specie protetta, in particolare, da convenzioni e direttive internazionali (convenzione di $arcellona, convenzione di $erna, convenzione di $onn, ecc.), rati#icate in ,talia a livello nazionale e regionale da una serie di leggi e direttive ministeriali ($alletto, %&&'). , principali #attori di minaccia delle popolazioni di Caretta caretta sono la scomparsa dei siti adatti all"ovoposizione e l"impatto della pesca ($alletto, %&&'! 4allini et al, %&&')! di#atti, anche se prive di interesse commerciale, alcune specie marine possono rimanere intrappolate nei dispositivi di pesca (Le5ison et al, %&&6). , grossi vertebrati marini sono particolarmente vulnerabili agli e##etti negativi della pesca, a causa della tarda et) alla quale raggiungono la maturit) sessuale e del basso tasso riproduttivo (Le5ison et al, %&&6). La mortalit) indotta dalla pesca considerata la principale minaccia nei con#ronti delle popolazioni di tartaruga marina, ci7 particolarmente vero nel Mare Mediterraneo ($alletto, %&&'! 1ami8as et al, %&&9! 1asale et al, %&&6! Lazar & 0vrt:ovic, %&&'b). ;onostante stia aumentando l"interesse verso i problemi delle catture accidentali di Caretta caretta e della mortalit) associata alle di##erenti tecniche di pesca (1ami8as et al, %&&9), nel Mediterraneo le interazioni tra le tartarughe marine e la pesca sono studiate in modo ancora insu##iciente (1asale et al, %&&6). 0ra i principali sistemi di pesca adottati nel Mediterraneo, quelli che normalmente danno luogo al maggior numero di catture accidentali sono< i palangari (lunghe lenze con elevato numero di ami lasciate alla deriva), le reti a strascico e le reti da posta. Per quanto riguarda la pesca tramite palangari, il Mediterraneo considerato uno dei quattro luoghi al mondo in cui viene pro#uso il maggior s#orzo di pesca (Le5ison et al, %&&6)! in quest"area stato stimato che vengano catturate 9&=&&& . 2&=&&& tartarughe all"anno, con una mortalit) che va dal 13> al 6%> (Le5ison et al, %&&6). -econdo alcuni autori, quella del palangaro, la tecnica di pesca pi/ pericolosa 1

per le tartarughe marine comuni (1ami8as et al, %&&9). La pesca a strascico ha anch"essa un importante impatto, nell"*driatico settentrionale, in particolare, stata stimata la cattura di %&&& . 2&&& esemplari all"anno, con un mortalit) del ,6> (1asale et al, %&&6). L"impatto della pesca tramite reti da posta ancora poco studiato, si tratta in#atti di una tecnica di##icilmente monitorabile poich? praticata da numerosi piccoli battelli in vari porti, anche in maniera dilettantistica (Lazar & 0vrt:ovic, %&&'b)! ciononostante, dai pochi studi condotti si evince che la mortalit) diretta molto elevata, con valori del @&. &> (Lazar et al, %&&'! Lazar & 0vrt:ovic, %&&'b). La regolare presenza di Caretta caretta nel Mare *driatico con#ermata da numerosi studi (*##ronte & -caravelli, %&&1! Lazar & 0vrt:ovitc, 1 @). 0ale bacino considerato in#atti un"importante area di svernamento e di #oraggiamento! l"*driatico settentrionale, in particolare, caratterizzato da un #ondale poco pro#ondo e da una ricca comunit) bentonica e sembra quindi essere una zona #avorevole alla presenza di Caretta caretta (Lazar & 0vrt:ovic, %&&'a! Lazar et al, %&&'). ,l recupero di numerosi individui marcati dimostra che quest"area rappresenta un"importante rotta migratoria per le tartarughe nidi#icanti in +recia (Lazar et al, %&&&). ,l Mare *driatico ospita dunque degli habitat critici per Caretta caretta ed un"area chiave per la conservazione di questa specie nel Mediterraneo (Lazar & 0vrt:ovic, %&&'a! 1asale et al, %&&6). *nche nell"*driatico la mortalit) indotta dalla pesca considerata la maggiore minaccia per la tartaruga marina (1asale et al, %&&6)! le catture accidentali nell"*driatico nord.orientale sono stimate in numero di %@&& esemplari all"anno (Lazar & 0vrt:ovitc, 1 @), per quanto riguarda l"*driatico nord.occidentale la stima va dai %&&& agli 2&&& esemplari all"anno, solo a causa della pesca a strascico (1asale et al, %&&6). (a queste considerazioni si pu7 capire quanto sia importante approntare un piano per il monitoraggio dell"impatto della pesca nei con#ronti della tartaruga marina comune nell"*driatico settentrionale, sia al #ine di corroborare i dati riguardanti l"importanza di quest"area per la biologia di Caretta caretta, sia per approntare un adeguato piano d"azione per la protezione di questa specie nell"*driatico. Antrando pi/ nel dettaglio si riscontra un mancanza di dati sull"impatto della pesca con i palangari nell"*driatico settentrionale! deve essere poi esteso alle coste italiane uno studio appro#ondito delle conseguenze della pesca con reti da posta! vanno raccolte in#ine in#ormazioni sulla pesca con reti a strascico operata dalle #lotte croate. (ato che gli operatori del settore della pesca saranno coinvolti nella raccolta delle in#ormazioni, sar) opportuno a##iancare alla raccolta dei dati delle attivit) di sensibilizzazione al problema della conservazione di Caretta caretta.

Obiettivi del progetto


1. -tima dell"impatto della pesca nell"*driatico settentrionale nei con#ronti della tartaruga marina comune, con particolare attenzione nei con#ronti dei metodi poco studiati, quali ad esempio la pesca con le reti da posta. %. Baccolta di dati biometrici ed eco.etologici di esemplari di tartaruga marina comune. '. -ensibilizzazione degli operatori del settore della pesca nei con#ronti del problema della conservazione della tartaruga marina comune.

Metodologia
Cbiettivo 1 , dati inerenti alla pesca saranno raccolti con due strategie di##erenti< tramite ricercatori imbarcati sui pescherecci (1ami8as et al, %&&9! 1asale et al, %&&6) e tramite questionari ed interviste condotte ai pescatori (Lazar et al, %&&&). , ricercatori saranno imbarcati su pescherecci salpanti dai principali porti dell"*driatico settentrionale, in territorio italiano, sloveno e croato! saranno raccolti< dati ambientali (temperatura super#iciale dell"acqua, distanza dalla costa, pro#ondit) e condizioni atmos#eriche), parametri di pesca standardizzati (coordinate spaziali e temporali, numero e tipo di luci attrattive, tipo e dimensioni della barca, strategie di pesca, dinamica della #lotta), il numero di tartarughe catturate, la biomassa del pescato commerciale e di scarto (1ami8as et al, %&&9! 1asale et al, %&&6). *l #ine di poter comparare i tassi di cattura nell"ambito di questo progetto e poterli poi con#rontare con quelli di altri studi, sar) di #ondamentale importanza la raccolta di dati inerenti allo s#orzo di pesca pro#uso, al #ine di standardizzare il tasso di cattura (1asale et al, %&&6). 1ome gi) evidenziato in precedenza, stata riscontrata una certa carenza di dati riguardanti alcune tecniche che sembrano essere notevolmente impattanti (la pesca tramite reti da posta) (Lazar & 0vrt:ovic, %&&'b), perci7 le osservazioni dirette saranno #ocalizzate perlopi/ in ambiti poco studiati. -aranno inoltre raccolte in#ormazioni tramite interviste condotte a pescatori, operatori del settore e capitani di barche, adeguatamente sensibilizzati al problema della conservazione di Caretta caretta. -i tratta in questo modo di raccogliere una buona quantit) di dati a costi piuttosto contenuti! c" da notare inoltre che, nonostante i limiti interpretativi dei dati provenienti da interviste, alcuni studi sottolineano la notevole concordanza tra le osservazioni raccolte direttamente dai ricercatori e quelle riportate dai pescatori (Lazar & 0vrt:ovitc, %&&'a). Cbiettivo % , ricercatori imbarcati sui pescherecci raccoglieranno inoltre dati biologici degli esemplari di Caretta caretta catturati incidentalmente! in particolare annoteranno lo stato di salute dell"esemplare (vitale, comatoso o morto) (1asale et al, %&&6) e la lunghezza standard del carapace, al #ine di stimare le classi di et)Ddimensioni degli esemplari coinvolti ($olten, 1 ). +li esemplari vivi saranno quindi marcati e rilasciati, avendo cura di #ar riprendere gli esemplari comatosi prima di reintrodurli in acqua (1asale et al, %&&6). -ugli individui trovati morti sar) e##ettuata un"autopsia per rimuovere il contenuto di eso#ago, stomaco ed intestino! tali campioni di cibo saranno quindi classi#icati ed identi#icati al pi/ basso rango tassonomico possibile (Lazar et al, %&&%). Cbiettivo ' *ppro#ittando dell"occasione o##erta dalla raccolta delle interviste, sar) avviata un"operazione di sensibilizzazione degli operatori del settore della pesca al problema della conservazione di Caretta caretta. ,n particolare sar) spiegata la criticit) della situazione delle popolazioni di tartaruga marina comune, l"impatto che ha la pesca su questa specie e l"importanza dell"*driatico settentrionale per la sua conservazione. -aranno distribuiti anche opuscoli e materiale in#ormativo a riguardo.

Risultati attesi e loro applicazione


* partire dalle osservazioni dirette e dalle interviste sar) stimato il tasso di cattura accidentale di tartarughe marine, associato alle diverse tecniche di pesca! nei casi in cui sar) disponibile lo s#orzo di pesca pro#uso (osservazioni dirette) sar) possibile standardizzare il tasso di cattura per renderlo con#rontabile (1asale et al, %&&6). (al numero di esemplari morti o comatosi sar) calcolata la mortalit) diretta e potenziale causata da ciascuna tecnica (1asale et al, %&&6), riuscendo quindi a comprendere quali sono le pi/ impattanti nei con#ronti della tartaruga marina. -ar) possibile capire, inoltre, quali classi di et) sono maggiormente colpite dalla pesca. -aranno de#inite le aree a maggior densit) di esemplari di Caretta caretta, nelle quali la pesca pu7 produrre e##etti dannosi pi/ rilevanti. (ai dati biometrici sar) possibile caratterizzare ulteriormente il popolamento di Caretta caretta nell"*driatico settentrionale! l"eventuale cattura di esemplari gi) marcati nel corso di altri studi potr) servire a ra##orzare l"ipotesi che il Mare *driatico svolga un importante ruolo nei movimenti migratori di questa specie (Lazar et al, %&&&). ,n#ine dall"analisi dei resti di pasto sar) possibile ottenere ulteriori in#ormazioni sulla dieta di Caretta caretta, e quindi sui tipi di habitat da essa prediletti (Lazar et al, %&&'). 0utti i dati raccolti potranno servire ad approntare al meglio un piano d"azione per la riduzione del danno che la pesca produce sulla tartaruga marina comune, tale riduzione potr) passare attraverso l"utilizzo delle tecniche meno impattanti e la riduzione dello s#orzo di pesca nelle zone o nei periodi pi/ critici (1asale et al, %&&6). (a alcuni studi risulta che l"attitudine da parte dei pescatori nei con#ronti della tartaruga marina neutrale o positiva (1asale et al, %&&6), l"opera di sensibilizzazione potr) servire a ra##orzare questo l"atteggiamento positivo, per poter quindi contare sulla collaborazione dei pescatori nella raccolta di in#ormazioni e nel recupero di individui #eriti o in di##icolt). 1" da sottolineare che le eventuali misure di riduzione dell"impatto della pesca andranno stabilite di comune accordo con gli operatori del settore! per limitare i danni economici e per non #ar peggiorare, di conseguenza, l"attitudine nei con#ronti della specie (1asale et al, %&&6). En elevato numero di individui recuperati #eriti od in cattive condizioni, potr) giusti#icare la realizzazione di un centro di recupero per le tartarughe marine nell"*driatico settentrionale.

empistica
Lo studio di svolger7 lungo un arco temporale di @ anni, dal gennaio %&&2 al gennaio %&1'. , ricercatori imbarcati osserveranno direttamente almeno 1@&& operazioni di pesca (%@ al mese)! saranno condotte almeno 9&& interviste (1& al mese). L"opera di sensibilizzazione si svolger) contestualmente alla raccolta delle interviste.Ena relazione dei risultati dello studio sar) presentata entro cinque mesi dalla #ine della raccolta dei dati sul campo (quindi entro il giugno %&1').

Costi
-tipendio di % ricercatori per @ anni F *nalisi di laboratorio F Materiale divulgativo F 0otale F %&&=&&& G H @=&&& G H 1=&&& G F %&9=&&& G

!ibliografia
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