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di Daniele Gasparri
4) Attrito:
Nelle situazioni reali l’attrito è
una forza sempre presente ed è
quella resistenza che ogni
corpo incontra nella direzione
del moto, come ad esempio on
oggetto che striscia su un
tavolo o le ruote di una
macchina che rotolano
sull’asfalto. L’attrito pur
opponendosi al moto è in
realtà ciò che lo permette:
immagina per un attimo un
mondo senza attrito: i nostri
piedi scivolerebbero sulla
strada senza fare presa e non potremmo muoverci, così come ogni
macchina non potrebbe spostarsi di un centimetro ed ogni corpo, che
casualmente possiede un moto, non potrà mai fermarsi. Esistono 2 tipi di
attrito: statico e dinamico. L’attrito statico è la forza che un corpo fermo su
una superficie oppone al moto; quello dinamico è la resistenza incontrata
durante il moto. Per cause di natura principalmente elettrostatica, questi
due attriti sono diversi, in particolare la forza d’attrito è minore quando il
corpo è in moto. In ogni caso la forza è sempre diretta lungo la direzione
del moto con verso contrario ad esso. L’attrito, a prescindere dai due casi,
dipende sostanzialmente da 2 fattori: prima di tutto un coefficiente che in
qualche modo tiene conto della forma e composizione chimica delle due
superfici a contatto, e l’altro è il peso del corpo stesso, espresso secondo
una forza, detta normale (N) che è uguale e contraria alla forza peso che il
corpo esercita sulla superficie: Fa , s ≤ µ s N . Il segno minore o uguale sta
ad indicare che la forza di attrito varia con l’aumentare della forza con cui
il corpo è spinto. Quando la spinta è sul punto di muoverlo, la forza di
attrito statico è massima ed ha valore di: Fa , s = µ s N . Un aumento
ulteriore della forza impressa al corpo provocherà il suo spostamento e
l’attrito diventerà dinamico. L’attrito dinamico ha un’espressione simile
ma cambia il coefficiente, detto coefficiente di attrito dinamico che è
minore del rispettivo statico: Fa , D = µ D N
L’attrito volvente è
caratteristico invece della
famiglia di corpi che rotolano.
Per questi in effetti non si può
parlare dei due casi visti fino
ad ora ma occorre considerare
un nuovo tipo di attrito. In
questa situazione la forza di
attrito dipende sempre da un
coefficiente di attrito, questa
volta volvente e dal raggio del
N
corpo che rotola: Fa ,v = µ v
R