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La camorra analisi sociologica Osservatorio sulla camorra, n.

1, 1993 di Amato Lamberti

Della camorra bisogna cominciare a parlare in termini che superino gli stereotipi imposti dalla pubblicistica giornalistica, anche se, ad essa, va riconosciuto il merito di aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica la necessit di una riflessione articolata sull'intreccio di cause e condizioni che originano e alimentano un fenomeno di cos rilevante estensione e gravit sociale. L'uso di categorie interpretative semplificate, mutuate spesso dalla pratica giornalistica, non solo non servito alla comprensione e alla chiarificazione di un fenomeno cos complesso come uello della camorra, ma ha introdotto, nel dibattito e nella riflessione, elementi considerevoli di distorsione che rischiano, attraverso spostamenti di ottica e slittamenti d'attenzione !non sempre "ingenui"#, di far perdere l'oggetto vero d'analisi e di riconsegnare alla riflessione un fenomeno gi di direzioni di lettura e schemi di interpretazione. L'elemento di distorsione $forse pi% consistente$ uello che tende ad accreditare la camorra come "corpo estraneo" rispetto all'organismo sociale nel uale essa alligna e prolifera. L'estensione del campo delle attivit criminose, indica, da sola, che ha poco senso insistere sulla tesi del "corpo separato". &nche a volersi limitare agli aspetti macroscopici del problema, evidente che uando si parla di camorra si fa riferimento ad una serie di attivit che, se pure disomogenee, sono tra loro strettamente collegate. 'i fermiamo ad una semplice elencazione delle attivit pi% rilevanti, corredata da alcuni dati illustrativi, che vale solo a rendere le dimensioni della presenza della criminalit organizzata nell'area napoletana. il contrabbando di sigarette( )i calcola che sono circa *+.+++ le persone coinvolte a vario titolo, nel settore. il mercato della prostituzione( )ono circa ,+.+++ gli addetti al settore. il commercio e lo spaccio di droga( )i tratta dell'attivit che realizza i capitali pi% consistenti. La gestione del traffico ha dato origine ad una situazione conflittuale che si pu-, verosimilmente, attribuire alla non riuscita regolamentazione tra i diversi clan delle zone di distribuzione e dei settori di attivit. .on si posseggono dati sufficientemente indicativi sulla consistenza numerica degli addetti al settore, ma essi non dovrebbero essere meno di ,/.+++. le attivit estorsive( 0' un fenomeno che ha raggiunto dimensioni eccezionali, di cui non sembrano esserci precedenti nemmeno negli )tati 1niti. Le dimensioni del fenomeno fanno stimare il numero degli addetti $anche part-time$ attorno alle ,+.+++ unit. il contrabbando di armi( Di uesta attivit non si conoscono neppure le dimensioni, che sono per- considerate preoccupanti dagli organi di controllo istituzionali. il contrabbando di merce rubata( )ono centinaia i 234 che ogni anno vengono svuotati da bande organizzate, che agiscono anche lontano dall'area napoletana, e che provvedono $attraverso una rete di ricettatori$ alla collocazione sul mercato del prodotto. 5a egualmente assunto dimensioni industriali il riciclaggio delle auto rubate6 oltre a collegamenti nazionali, sono stati recentemente individuati punti di vendita in citt europee ed e7traeuropee. 0sistono precisi collegamenti tra attivit estorsive e traffico di merce rubata.

Le indicazioni fornite riguardavano le attivit dichiaratamente illegali, ma esse non esauriscono il campo d'azione della camorra. 8anno prese in considerazione anche le attivit legali

gestite in modi e forme illegali. 'i si limita nuovamente ad un elenco parziale e puramente indicativo. imprese edilizie abusive( 'ostruiscono non solo senza licenza edilizia, ma anche senza licenza all'esercizio dell'attivit. )i calcola che negli ultimi cin ue anni siano stati costruiti, nell'area metropolitana di .apoli, oltre un milione di vani abusivi ad opera di ditte abusive. imprese di trasporto abusive( 3nteressate al trasporto merci ma anche al trasporto passeggeri. 9asti un solo dato6 i collegamenti e7traurbani nell'area metropolitana sono controllati per almeno il :+; da intraprese di uesto tipo. 3noltre, il movimento terra, collegato all'edilizia abusiva, completamente gestito in forme abusive. imprese produttive abusive( 3nteri settori produttivi, come uelli che riguardano calzature, pelletterie, abbigliamento, scatole di cartone, ecc., sono "sommersi" ed abusivi. Le modalit di sfruttamento della mano d'opera, a domicilio e non, insieme con uelle di gestione dell'attivit $oltre alla provenienza dei capitali$ configurano vere e proprie imprese criminali. )tando alla cronaca, molte delle attivit di uesto secondo settore risultano collegate al primo. )ono, infatti, fre uenti le figure di imprenditori abusivi con precedenti nel campo della estorsione, del contrabbando e dello sfruttamento della prostituzione. 8iceversa, molti dei personaggi arrestati, o ammazzati per attivit collegate al traffico di droga, risultano essere imprenditori di attivit abusive, oltre che legali.

L'ultimo settore $che contribuisce a dare alla attivit della criminalit organizzata un peso anche politico, oltre che economico$ uello delle attivit legali, finanziate con i proventi delle intraprese criminose, che si inseriscono in modo apparentemente legale sul mercato. Le imprese pi% importanti sono uelle edilizie e uelle per la fornitura di servizi, in uanto si inseriscono nel meccanismo degli appalti pubblici e finiscono coll'esercitarne il controllo a livello amministrativo e decisionale. &nche se sommarie, le indicazioni fornite, mostrano chiaramente che, la criminalit organizzata, per le dimensioni assunte, per l'estensione del controllo esercitato sulle attivit economiche, per il potenziale di delegittimazione delle istituzioni, si talmente inserita nel tessuto sociale da rendere difficile la stessa individuazione della sua presenza. <uesto processo di invasione $che stato cio capace di occupare tutte le zone del sociale sfruttando sempre i varchi che offrivano minore resistenza$ per assumere tali dimensioni, ha dovuto usufruire di pi% di una facilitazione. La nostra tesi che il fenomeno pu- essere meglio compreso solo a partire da una riflessione su ueste facilitazioni, che distinguiamo in ambientali, culturali, economiche, e politiche. Facilitazioni ambientali 3l contesto metropolitano napoletano $vale a dire l'area territoriale che gravita economicamente attorno alla citt e si estende anche oltre i limiti della provincia$ caratterizzato da un aumento progressivo e costante della disgregazione sociale. )e si pensa alle situazioni abitative e di vita, alle dimensioni assunte dallo sfruttamento attraverso l'offerta di lavoro nero, al degrado delle strutture scolastiche, alle distorsioni che caratterizzano l'amministrazione pubblica e l'erogazione dei servizi, alla carenza di sbocchi occupazionali per le giovani generazioni, ci si rende facilmente conto che sono uesti i fattori che hanno contribuito a solidificare un livello insostenibile di disgregazione e di ingiustizia sociale. 0' uesta situazione che genera la caduta della solidariet sociale e il diffondersi di livelli in uietanti di incertezza normativa, che alimentano il riprodursi e il rafforzarsi della subcultura deviante gi esistente ed operante. =a anche uesta situazione che assicura la riproduzione e l'ampliamento di un sottoproletariato marginale, economicamente e culturalmente, che,

contemporaneamente, alimenta il diffondersi di una criminalit sempre pi% organizzata e pervasiva !si pensi alle forme di assistenza, alla distribuzione delle occasioni di lavoro...#, ed esercita una pressione costante sulle istituzioni per la soluzione immediata di problemi vitali ma in forma particolaristica !la casa, l'occupazione, l'assistenza#.

Facilitazioni culturali Le dimensioni assunte dal fenomeno della delin uenza organizzata a .apoli riposano su una realt che uella della solida presenza di una subcultura deviante in vaste aree del territorio urbano e metropolitano. La nostra convinzione che senza uesta presenza, cos estesa e radicata, di una subcultura deviante, il fenomeno avrebbe altre caratteristiche e sicuramente una diversa virulenza. 3n altre parole, il degrado economico, lo sfacelo urbanistico, l'incapacit, spesso colpevole, della classe politica a gestire ed amministrare il funzionamento della macchina istituzionale, generano ed alimentano fenomeni di distorsione criminale cos vistosi, perch a tutte le altre forme di arretratezza si aggiunge la presenza di una subcultura deviante perch arretrata ed in contrasto, in uanto a obiettivi e finalit, con la cultura industriale. L'assoluta mancanza di attenzione ai problemi sociali che sono causa, nutrimento e sostegno della criminalit diffusa e organizzata, deriva chiaramente dall'enfatizzazione delle distorsioni politico$istituzionali che la camorra produce, ma anche il segno di una incapacit complessiva a gestire $e comprendere$ i processi sociali. La prova di uesta incapacit a .apoli sotto gli occhi di tutti. =olti dei problemi della citt, in ordine alla diffusione e al radicamento di una criminalit cos tracotante, vanno ascritti all'atteggiamento assunto dalle istituzioni nei confronti del contrabbando. <uesta attivit $apparentemente cos innocua e piena di "colore"$ ha fornito alle nuove forme di criminalit urbana, non solo il denaro necessario a nuove intraprese illegali, ma le strutture organizzative territoriali, una mano d'opera pronta ad ogni incombenza e, soprattutto, la base culturale necessaria ad una diffusione cos rapida di nuovi modelli di gestione della attivit criminale.

Facilitazioni economiche e politiche La prima causa, cui va ascritta l'escalation, dello scontro armato e, contemporaneamente, la diffusione della visibilit sociale del fenomeno, sicuramente l'estensione assunta dal mercato della droga, che non solo ha alterato gli e uilibri e i rapporti di forza preesistenti fra organizzazioni criminali, ma ha incentivato la capacit di orientamento delle aspettative della carriera criminale6 ha, cio, diffuso e socializzato un atteggiamento ancora pi% favorevole nei confronti di scelte di vita devianti. 0 uesto, perch ha reso molto visibile il successo che si associa alla carriera criminale, in termini di disponibilit di denaro, impunit, bella vita, ecc. L'estendersi del mercato della droga agisce, uindi, non solo da incremento del serbatoio di manovalanza pronta poi a tutte le incombenze, ma anche da rinforzo della subcultura deviante, gi largamente socializzata nel sottoproletariato urbano napoletano, e in via di radicamento nel neo$sottoproletariato, di recente e continua formazione, dell'hinterland metropolitano. La seconda causa di ampliamento e diffusione della criminalit organizzata, va ricercata nell'incapacit di dirigere e controllare uel complesso di modificazioni avvenute nell'amministrazione pubblica in conseguenza del decentramento politico$amministrativo e soprattutto l'aumento delle competenze degli 0nti locali in ordine alla gestione dei programmi di intervento e di spesa pubblica. <ueste modificazioni hanno fatto diventare molto importante il controllo delle amministrazioni locali e degli organismi decentrati di decisione politica e amministrativa per la uantit di denaro gestita, ma anche per le possibilit offerte di dirigere a fini utilitaristici il processo di decisione politica. La presenza sul territorio campano di grosse organizzazioni criminali con radicati agganci a

livello amministrativo, con una grossa rete di attivit legali interessate alle diverse forme di intervento pubblico !appalti edilizi, ospedalieri, scolastici, provvidenze al commercio, incentivi all'industria...# ha favorito sia il moltiplicarsi degli intrecci tra organizzazioni criminali e amministrazioni locali, con il conseguente in uinamento della vita politica ed economica( e sia un ulteriore aumento dei livelli di conflittualit tra organizzazioni criminali. 3l livello cos elevato dello scontro tra le diverse organizzazioni criminali , forse, da collegare anche al processo in atto di progressivo ampliamento delle attivit criminose, che non si muove pi% per ambiti territoriali, ma per settori economici. &l contrabbando di sigarette, allo sfruttamento della prostituzione e al controllo degli appalti edilizi pubblici, che erano i settori privilegiati dell'attivit differenziata della camorra, si sono via via aggiunti, il commercio e lo spaccio di droga, il contrabbando di armi, le attivit estorsive su larga scala, il controllo delle forniture agli enti pubblici, l'edilizia abusiva, il trasporto abusivo( e, ultimamente, il controllo degli investimenti destinati alle zone terremotate. >gnuna di ueste attivit socialmente pericolosa, ma alcune si configurano come vere e proprie forme di delegittimazione dello )tato. Le attivit estorsive $che nell'area napoletana riguardano non solo le imprese produttive e gli esercizi commerciali, ma gli studi professionali, i condominii e, perfino, i proprietari di singoli appartamenti$ si configurano come un vero e proprio prelievo fiscale finalizzato alla sicurezza individuale, che rende visibile il sostanziale esautoramento dello )tato rispetto ad un suo diritto !il prelievo fiscale# e a un suo dovere !la sicurezza dei cittadini#. 2ra le facilitazioni economiche e politiche andrebbero compresi anche tutti i meccanismi che consentono la formazione e la circolazione sommersa del capitale finanziario. 'ome recenti indagini $rese possibili dall'applicazione della legge anti$mafia$ stanno dimostrando, uno degli aspetti pi% preoccupanti del fenomeno della criminalit organizzata, uello della avvenuta riconfigurazione legale di molti dei centri decisionali !persone e gruppi# dell'attivit criminosa. <uesti dati costringono anche a porsi in modo diverso il problema del rapporto tra organizzazioni criminali e apparati amministrativi e decisionali dello )tato. Le connessioni tra criminalit e istituzioni tendono sempre pi% a realizzarsi per il tramite di imprese, societ, studi professionali forniti di tutti i re uisiti della legalit, e che, per uesta ragione, ac uisiscono una capacit di intervento, anche direzionale, sempre pi% articolata e differenziata. &nche se i dati pi% visibili sembrano uelli della delegittimazione delle istituzioni, del controllo dei meccanismi economici di intervento pubblico, della gestione speculativa del mercato finanziario, insieme con l'escalation della violenza e il ricorso a metodi sempre pi% efferati di eliminazione dell'avversario, ormai necessario dirigere l'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze politiche, economiche e culturali pi% attente e consapevoli, verso i guasti sociali che la presenza e la vitalit delle organizzazioni criminali stanno producendo nell'area napoletana. .umerosi sono ormai i segnali che indicano come la subcultura deviante, con i suoi valori, le sue aspettative, i suoi orientamenti sulla societ e sui processi di interazione sociale, si vada diffondendo nel contesto napoletano, fino ad interessare anche fasce sociali che, per cultura, tradizioni e condizioni di vita, ne erano estranee. )i tratta di una indicazione di estrema gravit, in uanto mostra come il fenomeno della criminalit si avvia a produrre danni sociali non facilmente controllabili.

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