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l'K^M.
LIBIA
INTERNA
ROMA
PRESSC) LA SOCIET
GEOGRAFICA
l'IAI.IANA
I9I2
Prof. (GIUSEPPE
RTCCHIERI
LIBIA
INTERNA
ROMA
PRESSO LA SOCIET GEOGRAFICA ITALIANA
VIA DEL PLEBISCITO, 102
I9I2
Roma
--
Libia interna
Conferenza tenuta
il
Magna
del Collegio
Romano
I.
Nome,
Sahara
Cenni
storici sulla
Gran De-
Geologia e mortogeiia.
Se
il
nome
di Libia,
si
nuova regione
suo dominio,
(Ai^-jr,
r,
da Tolomeo
vr?)
In questa zona
Cireiica
largamente intesa, s da abbracciare l'altopiano mal nota sua pendenza meridionale fino al solco delle oasi di Augila, Giarabub, Siuah, nonch la Marmrica, che dell'altopiano di Barca appare quasi appendice, fino al valico tra
di
Barca e
la
il
golfo di
Solum
e
Discesa (KaTapa^a;
el-Kebira)
gitto
limiti
stinti
(i)
e dagli
Arabi
in
la
Grande
Salita (Akabat-
considerato
anche
antico
non bene
perch
si
aventi caratteri
abbastanza
di-
ad esse riconobbero
(i)
et fructilrus
tiqua Honumenia
cum
recentioribus
collata
nobis tradiderint.
1894,
LIBIA
INTERNA
essere suddivisa in parti o regioni minori per differenze e particolarit inevitabili del suolo e delle genti, presenta per nel suo
complesso una tale unit di caratteri fisici ed antropogeografici, da rendere necessaria un'unica denominazione. Per essa tuttavia non mi 'pare opportuno ricorrere, come altri ha proposto, all'antico nome Fasania, che s'incontra la prima volta in Plinio e da cui derivato l'attuale di Fezzn, perch esso indica propriamente un arcipelago di oasi abbastanza precisato e distinto, dal quale non si pu estendere su tutto il territorio che consideriamo, senza che perda, nonch precisione, l' intrinseco suo significato. Le oasi del deserto infatti, come apparivano allo stesso Erodoto, sono in tutto simili alle isole del mare unit singole o
:
caratteri
del
frazionamento e del
Anche per
e in
si
muove qualche
obbie-
da cui deriva
omaggio
ai quali fu
rebbe
gli
ristretto
al
territorio
il
che
del
futuri
trattati
riconosceranno
dominio
d' Italia. la
Ma
antichi
significazione
nome
;
maggiore frequenza lo si trova usato per la parte orientale del Gran Deserto, dov' rimasto fino ai giorni nostri (i). Ed ci appunto che permette di applicarlo ad una nuova circoscrizione politica, senza urtare
zione sopra tutto verso occidente
solo con
(i)
il
a quello A' Africa Aq\ Latini, ed entrambi hanno due significati: uno pi generale per indicare
il
meno
che non
stretta,
si
includeva nell'Asia;
per indicare
meno largamente intesa intorno a Cartagine. Anche in latino per Plinio (V, 9) adopera il nome Lybia e precisamente Libyae nomos per indicare, come in Tolomeo (IV, 5), distretto
corrispondente alla regione pi o
il
fra l'Egitto
e la Marmrica.
Quanto
alla
FoKBiGER, Handbtich der Alien Geographie, i ed., voi. IJ, pag. 877; ViviEN DE Saint-Martin, Le Nord de l'Afrique dans l'antiquit grecque et romaine, Paris, 1863; Henri Duveyrier, Les Touareg du Nord, Paris,
Challamel, 1864, Appendice, pag. 55 e segg.
LIBIA
INTERNA
criteri storici
comunque
scientifici,
o in
ogni
modo
urtancioli
assai
meno
di quel
proposti.
Del resto codesta circoscrizione quali che siano le ragioni politiche ed anche amministrative che serviranno a fissarla e a suddividerla non potr non riuscire artificiosa e convenzionale dal punto di vista della pura scienza, poich la superficie da essa compresa, considerata nei riguardi della genesi e delle altre condizioni fisiche, biologiche ed anche antropogeografiche, non pu
Gran Deserto,
questo
:
anzi
la
dell'Africa.
Il
primo punto da
fissare infatti
che
Libia tutta,
lito-
ranea e interna, veramente una terra africana in ogni suo carattere, a differenza dall'attigua
riguardi
si
pu invece
infatti,
qualificare quasi
una
fascia dell'
Europa me-
Per quanto,
Sahara ed assolutamente
si
alcune conclusioni
Il
sommerse
e nelle
emerse,
si
sprofondamenti successivi
tuttora continuano
repentini
che
di
corrugamenti
catene
pi
meno
parallele,
ziaria, in
deciso
massa
africana, che di
la Libia,
mentre
il
gamento evidente della Sicilia e dell'Appennino, originato da un medesimo corrugamento, cui si deve anche la scarsa profondit
della soglia del canale di Tunisi, che separa
il
bacino occidentale
(2).
(i)
i,
Ved. sull'argomento T.
Fischer, Entstehung
uttd
Eniwicklung des
LIBIA
INTERNA
in
gran parte al mar Jonio, inabissatosi a pi di 4000 e pi di 4400 metri, determin la grande insenatura delle due Sirti o Triil
politana,
solo
Ancora nell'epoca quaternaria l'Atlante bagnava il piede meridionale, almeno nella parte d'oriente, in un'ampia distesa d'acqua, pur non essendo, a quanto pare, anche allora un'insenatura che marina, bens un grandissimo lago salato, diviso dal mare a Gabs per un cordone litorale (i) e ridotto poi per disseccamento agli at-
segna
la
sotto
il
livello
l'acqua del Mediterraneo su vasta area del deserto. Gli studi suc-
anche una missione della nostra Societ ma non si pu negare che anche se non voglia mettersi in la depressione degli Chotts relazione collo sprofondamento del golfo Tripolitano e con l'altro solco gi citato, a mezzod dell'alto piano del Barca, scendente anch'esso nell'oasi di Siuah sotto il livello marino e con tutta pr serve tuttora babilit braccio di mare fino ad epoca recente assai bene a distinguere dal punto di vista fisico, morfografico, la
cessivi, ai quali contribu
Geografica
(2),
modo non
il
suolo,
umana,
la si
considera nel suo pi naturale complesso, nei suoi rapporti col resto dell'Africa e specialmente col Sahara. E perci innanzi tutto necessario richiamare in rapido quadro le conclusioni pi
recenti sulla genesi del Sahara stesso e quanto
si
sa intorno alle
Mittelmeergebiet in Mittelmeer-Bilder,
cartografico 'relativo
; ;
Neue
A. Philippson, Das Mittelmeergebiet, 2* ed., 1907, E. Suess, Das Antlitz der Erde nella trad. frane, di E. de pag. 6 e segg. Margerie, La face de la Terre, s ed., 1905, voi. I, pag. 358 e segg.; A. De Lapparent, Legons de gographie physique, 3 ed., 1907, specialmente pa-
gine 533, 568 e segg. de gographie, (1) Ved. E. F. Gautier, Etudes Sahariennes in Amtales voi. XVI, 1907, pag, 46; Suess, op. cit., voi. i, pag. 458; De Lapparent, op. e luogo cit.; E. Reclus, Gographie Nouvelle, voi. XI, pag. 166 e 346. Hai., anno 1895, pag. 453 (2) Ved. a proposito Boll, della Soc, Geogr,
e 615.
LIBIA
INTERNA
LIBIA
INTERNA
Tra
il
libri di scienza,
non
ces-
non
in generale
deserti, quali
Renato
regione per-
come avente l'aspetto delle ondulazioni del mare, forse il fondo d'un mare senz'acqua e alcuni armi prima il Ritter, nel volume sull'Africa della sua Erdkuide, definiva il Sahara una
corsa
;
completamente orizzontale con alture e depressioni inoceano di sabbia mobile (i). Pi tardi Charles Martins (2) giungeva fino ad esclamare: Si tagli la soglia di Gabs e il Sahara ridiventer un mare, un Baltico del Mediterraneo . Ma fu quello il momento culminante del dominio dell' idea, che i primi grandi viaggi moderni nella regione non bastarono a demolire ma che doveva completamente cadere per le esplorazioni veramente scientifiche della seconda met del secolo passato
superfi(;ie
significanti,
tedesco
1700
quando appunto
l'Africa interna
inizia
il
fu due volte
la
Murzk
e di l si spinse fino al
Ritchie, Laing, che nel periodo Lyon, Clapperton, Denham, Oudney, fra il 1818 e il '26, quasi tutti con sacrifizio della vita, traversarono il Sahara centrale, come due anni dopo il gi citato Caillj l'occiBorn, dove trov
morte
ma,
in parte
Fu
cogli
invece
viaggio da Trpoli
compiuto tra il 1849 ^ '^ '55 insieme Sudan sventurati compagni Richardson, gi provato al deserto,
(i) Ved. H. ScHiRMER, Le Sahara, Paris, Hachette, Die Erdkunde, voi. I, 1822, pag. 1019 e 1022. (2) Citato da Rhclus, Gogr. Nouv., voi. XI, pag.
1893, pag. 6;
Ritter
346.
LIBIA INTERNA
OvERWEG
e poi
VoGEL,
ai quali
aperse
problemi scientifici (i). Poi Enrico Duveyrier, anche restando in un campo pi ristretto, nel Sahara algerino e tunisino, presentava un materiale
1
860-61 di importan^a egualmente canon meno per la etnografia, che per la geografia fisica della regione (2) ed altre ne aggiungeva la missione ufficiale franpitale,
cese a
Ghadams
del 1862
(3).
Successivamente
alle oasi di
Gherardo Rohlfs,
e
fra
il
1863 e
il
'69, coi
viaggi in varie parti del Sahara e del Sudan, e dieci anni dopo
Cufra
(4);
gloriosa traveril
sata (1869-74)
da Trpoli
Cordofn
(5),
emulavano
Barth,
somma
che
una profonda preparazione scientifica permetteva loro di raccogliere. Altri non meno arditi esploratori, che in quegli anni medesimi e nei successivi percorsero
(
1
la
regione,
( 1
86
-63), la
stessa
Alessandrina Tinne
il
(1875-77),
DouRNEAUX-DuPR (i874)'
ters (1881) ecc., avrebbero forse recato un contributo alla scienza ugualmente importante se non fossero periti in viaggio per malattia o trucidati dai Tuareg da qualche altro, invece, ad esempio dal capitano francese Monteil, che negli anni 1890-92 compi la
;
(i)
Ved. H. Barth
Nord und
Central Afrika,
ecc., Gotha,
Ved. H. Duveyrier,
1864.
Paris, Challamel,
(3) Ved. MiRCHER, De Polignac, Vatonne, Hoffmann, Mission de Ghadams. Rapports officiels et docutneuts l'appui, Alger, 1863. (4) Ved. di Gerhard Rohlfs specialmente Reise durch Nord- Afrika vom
:
von Tripoli nach Kuka [Fessati, Sahara, Bornu), fase. 25 dei Supplementi delle Peterm. Mittetl., 1868 e Kufra, Reise von Tripolis ncch der Oase Kufra, ecc. nebst Beitrgen von P. Ascherson, J. Hann, F. Karsch^ W. Peters, A. Steckery Leipzig, Brockhaus, 1881, tradotta anche in italiano. Nel viaggio a Kufra furono compagni del Rohlfs e collaboratori particolarmente benemeriti l'astronomo Jordan, il geologo Zittel, il botanico Ascherson. Leipzig. 1879. Noi ci(5) Ved. Gustav Nachtigal, Sahara und Sudan, teremo la traduzione francese, pubblicata da Hachette, iSSi.
;
LIBIA INTERNA
traversata da Saint-Louis del Senegal a Trpoli, si sarebbe attesa una relazione scientificamente pi notevole (i). Ma in compenso
risultati
ottennero
altre
spedizioni
che
sia
sia
per lo studio
re-
problemi
scientifici
Esse restan
sideriamo;
fuori, a occidente,
ma
quale presentano
l'ori-
anche per noi fonti preziose di consultazione. Speciale ricordo, ad esempio, merita quella che si conosce col titolo di Mission Saharienne Foureau-Lamy (1898-900), documenti cartografici e illustrativi della quale, raccolti tra le maggiori difficolt e salvati negli scontri sanguinosi colle popolazioni insorte, che costarono la vita anche al comandante Lamy, pubblicati dalla Societ Geografica di Parigi, sono monumento ammirevole di valore e di scienza (2). E con essa gareggia per importanza di risultati
i
la
Gautier
Chudeau,
(3).
in seguito ai
anche da osservare per che gran parte di merito dei risultati ottenuti nella conoscenza del Sahara spetta al nuovo indirizzo di studi, ai nuovi concetti coi quali negli ultimi decenni
geografi e geologi americani, tedeschi e francesi
si
diedero a
in-
(i)
Ved. P, L. MoNTEiL,
1894.
De
Saint-Louis
Tripoli
par
del
le
lac
7'chad,
Paris, Alcan,
Ugualmente
superficiale la relazione
viaggio assai
Hanns Vischer, Across the Sahara front London, 1910. (2) La pubblicazione composta di tre fascicoli (in realt grossi volumi) pi uno di carte, ha per titolo Documents scientifiques de la Mission saharienne, Mission Foureau Lamy D' Alger aii Cofigo par le Tchad> par F. FouRKAU, Paris, Masson, 1905. Il Foureau pubblic anche un volume di divulgazione col medesimo titolo D' Alger au Congo, Paris, Masson, 1902. (3) Ved. E. F. Gautier et R. Chudeau, Missions au Sahara, tome I Sahara alger ien del Gautier; t. H: Sahara sondanais e\ Chudeau, Paris, Colin, 1908 Delle altre spedizioni francesi qualcuna interessa direttamente anche la Libia, per riguardo a Ghadams ad esempio due viaggi di V, Largeau del 1875 e 1877, intorno ai quali v. le relazioni, non sempre per profonde, dell'autore Le Sahara algrien, Hachette, 1881, e Le Pays de Rirha, Hapi recente (1906-7) dello svizzero
Tripoli to Bornu,
: : ; :
chette,
1899.
LIBIA
INTERNA
fatti
principi
morfogenia topografica, hanno infatti servito nuove esplorazioni a scopo pi preciso e con-
come a
e osservazioni non complete ed oscure di esploratori precedenti. Ed in tal modo che, nonostante la grande deficenza ed anche
totale
mancanza
modo
particolare della
sufficiente
sicurezza
per
lo
meno
le
dizioni geografiche.
meno
ormai
semplici e
vent'anni addietro
in pi
ENRICO Schikmer e Giorgio Rollaxd, vanno punti ritoccati (i). Come cadde il concetto del De-
serto fondo di
coperta di
mare disseccato e superficie -tutta uniforme, tutta sabbia, quando in mezzo di esso i viaggiatori si tro-
Hachette, 1893; G. Rollano, Sahara algrien et aper^ii gologique sur le Sahara, de V Ocean Atlantique la Mer Rouge, Paris, 1890. Per le cognizioni pi recenti v. Ch. Vlain, tat actuel de nos connaissances sur la gographie et la geologie du Sahara in Revue de ge'ographie a.muelle, anno 1906907, pag. 447-517; Em. Haug, La structure gologique du Sahara centrai d'' aprs les documents de M. F. Foureau in La Gographie, 1905, pag. 297, oltre, naturalmente, all'opera cit. di Gautier e Chudeau. Del Chudeau ved. anche l'art. tudes sur le Sahara et le Soudan in Ann. de Gogr., 1908, pag. 34-55 con una carta. Il Chudeau poi tornato quest'anno con un'altra importante spedizione nel Sahara; ved. Boll. Soc. Geogr. Ital., aprile 1912, pag. 413. I risultati delle ultime ricerche si trovano utilizzati anche in Suess, La face de la Terre cit., voi. I, pag. 458 e specialmente voi. Ili, pag. 663 e segg. Per la geologia del sistema dell'Atlante ved. il pi recente articolo di L. Gentil, La geologie du Maroc et la gnse de ses grandes chaines in Ann. de Gogr., 15 marzo 1912. Per quello della Libia ved. il succoso Aperqu gologique sur la Tripolitaine di S. Meunier nell'opera di E. Durano e G. BarHATTE, Florae Libycae Prodromus, ecc., Genve, Romet, 1910 e le pubbli(i)
Paris,
dti
cazioni del
ViNASSA DE Regny,
la
LIBIA
INTERNA
varono davanti al potente sollevamento lungo ed aspro del Tascui il Barth assegnava da 4 a 5 mila piedi, del Tibesti, dove Nachtigal trovava cime superiori a 2500 m., dei massicci dell'Air, dell' Ahaggr, dell' Adrr e di altri rilievi numerosi, dei quali le nuove esplorazioni mettono sempre pi in luce la complessit e le differenze di forma e perfino di clima; cos anche dal punto di vista geologico la distesa del Sahara si rivela sempre
sili,
meno semplice
cronologicamente differenti e quella dei fenomeni tettonici osservati. Infatti le opere e le carte geologiche pubblicate poco pi di un ventennio fa (i) segnavano sulla superfcie Saharica largamente estesi i terreni arcaici e cristallini (grareni litologicamente e
niti,
le quali
nea: quanto
gessi)
ai terreni
medio e supe-
localizzando
coste e qualificando
non
gli
di origine marina,
ma
subaerea, le distese
;
per
la tettonica
poi consideravano
strati,
su tutto
il
Sahara, orizzontali.
Ora
invece,
dopo
le esplorazioni francesi,
l'
lembi di terreni
ter-
ziari (eocene) si
interno, specialmente
di struttura, cui naturalmente si associa quello di una uniforme emersione in blocco, viene ora modificato in pi luoghi da profili, che rivelano non solamente forti dislocazioni, discordanze di strati,,
faglie,
nica,
anche tracce di veri e propri corrugamenti, di pieghe d'et antichissima, che per questo e per la loro direzione sono dai geologi francesi identificate con le cos dette pieghe Erciniche e Caledoniche e intitolate gi Altaidi africarte e Saharidi (2). Ma tutto ci, ad ogni modo, se modifica i particolari, non ha distrutto la sostanza dei concetti fondamentali, che ci permettono
ma
(i)
Ved.
la tav. 12
cit.
Berghaus,
cit.
logica nella
(2)
voi.
Ili
LIBIA
INTERNA
13
Si
ammette
infatti
che
il
come
una
superficie di
JlilUci Jr//a
lihit
dtl
SshM
J^U
ia^Al
Lom'^'ltCor.^l,
t
Et "
.
JfiKf
[,'\
FlG.
2=1
pendenza
1
lieve, di
superiore ai
000 metri. Di
tali rilievi,
sono
pi
anche
fra quelli di
rialti
14
LIBIA
INTERNA
l'altro staccati.
Soltanto il Tassili, i monti Tmmo e il Tibesti, formano un sollevamento continuo che si presenta come l'asse orografico centrale del Sahara in direzione N.W.-S.E, anch'esso
per spezzato.
Di
(V.
ci causa precipua
;
certamente
la
configurazione originaria
fig. 2)
ma
eolica, poste
appunto
in
Gi
cati,
fin
Le
ulteriori
non fecero che confermare tale scoperta e apparvero ben tosto caratteristici disegni di solchi
di solchi affluenti e subaffluenti, designati ciascuno
carte
principali e
da nn nome
proprio, per
viali
:
modo da
la
offrire
immediata l'idea
ad esempio,
quelli dell'uadi
Mya,
a nord, verso
sorse
spontanea
che
in
domanda: Non si tratta in realt di arterie fluviali tempi remoti dovevano convogliare masse d'acqua alimenla
?
Or non
attuali della
soltanto
al lavoro e
logoro di
acque dilavanti e scorrenti, esercitatosi per millenni sulle roccie di varia compattezza e resistenza, in quello che poi divent il
gran campo dell'azione desertica.
Tali
si
dimostrano, nei
rilievi
le valli
le scarpate tipiche,
ma
anche
semipiani
vazione una serie di forme, dalle cavit maggiori corrispondenti agli antichi bacini fluviali disseccati, fino a quelle singolari rupi
(i)
Con
tale
termine traduco
il
mente accolto anche in Francia, non ha trovato molta simpatia ed ospitalit in Germania e fra noi. Ricordo poi che nello schizzo cartografico del Fischer (pag. 845) ho tradotto il termine tedesco Rumpfscholle con blocco residuale.
LIBIA
INTERNA
15
o colline isolate tanto frequenti nel Sahara, che gli Arabi chia-
mano gur (singolare gara) e i Francesi espressivamente tmoins, perch evidenti avanzi di pi vasti rilievi (fig. 3). Neil' interno del Sahara non v' dubbio che non manca anche attualmente del tutto
la
si
rovesciano di tratto
in tratto, sia
montuose
Fig. 3^
(Da
fot.
del
Non
cammelli ed uomini.
seccati
Ma
dell'interno deserto
nelle
pu ben
dal
distin-
guere tutto
il
stadi chiamati
Davis
di
non possibile senza un regime di precipitazioni atmosferiche ben pi regolari e un deflusso di acque ben pi costante. Nel deserto, cio, dovette regnare anche in epoche geologiche a noi vicine un clima ben diverso
giovinezza, di maturit, di vecchiaia
dall'attuale.
Quando
cominci
e perch succedette
un
tale
cambiamento climatico e
l'era del
l6
LIBIA
INTERNA
nuovi caratteri
le
di trasforma-
zione topografica?
va-
condensa e cade in pioggia sopra i versami esteriori della cinta montuosa; superata la quale il vento cala completamente o quasi completamente secco e provoca l'evaporazione delle acque, che nel paese si trovano fluenti o stagnanti. Altrove, anche territori non separati dal mare per alcuna catena di monti e perfino, talvolta, a contatto immediato con esso, possono diventare aride steppe e deserti, quando una corrente oceanica fredda, o almeno pi fredda della superficie marina attraversata, proceda verso la zona equatoriale e lambisca una costa. In tal caso l'aria che sovrasta alla corrente acquista man mano nel suo cammino una secchezza relativa sempre maggiore, che si comunica al retropore acqueo
si
Ma
tutte, in
grado maggiore
Lungo
bassa e
Senegambia, della schiena della Guinea, degli stessi rialti Sudan impedisce ai monsoni dell'Atlantico di penetrare nel Sahara, senza spogliarsi prima della loro umidit. Analogamente dalla parte orientale, la zona altissima dell'acrocoro etiopico arresta l'umidit dei monsoni provenienti dall' Oceano
della
interni del
Indiano. Verso
settentrione
invece, eccetto
la
all'angolo
di
N.W.
Libia e l'Egitto Un
paese interno.
dei venti.
Ma
regime
spirano
all'
le
correnti
d'aria
in assoluta
al
ma
LIBIA
INTERNA
17
trionali, in
prevalenza da N. e N.E.
(i).
Se non che
tali
venti,
pur venendo dal mare, arrivano all'Africa partendo dalle distese interne continentali dell' Europa e dell'Asia, dove non hanno modo
di caricarsi di
umidit
e,
se traversano poi
la
il
Mediterraneo, non
poca larghezza d esso e per altre ragioni, non tutte note, vapore acqueo in quantit sufficiente da vincere le conseguenze del loro progredire verso regioni sempre pi calde; nelle quali, cos, non intervenendo altre circostanze, si
possono acquistarvi, per
allontanano sempre pi
dell'attuale secchezza del
dal
punto
di
saturazione.
questa
la
ha
Sahara (2). sempre cos ? In altri periodi geologici, quando un mare ben pi vasto del Mediterraneo presente, sia pur con successive alternanze di avanzate e di ritiro, si stendeva su gran parte della superficie ora emersa e montuosa dell'Europa e dell'Asia a settentrione del continente africano, naturale che i venti di N. e N.E. arrivasil sero a questo carichi di vapore acqueo quale, precipitando specialmente sui rilievi pi alti del Sahara centrale, vi originava e vi alimentava i corsi dei fiumi. Ma tale sorgente marina di umidit and sempre pi restringendosi, man mano che le terre dell'Europa e dell'Asia emersero, fino ad acquistare l'estensione
Ma
in passato fu
attuale.
Se non che anche in tempi a noi pi vicini, un' altra causa doveva continuare a fornire quantit notevole di vapore acqueo ai venti diretti all'Africa dalle terre europee ed asiatiche. Queste, come a tutti noto, durante lunghi e reiterati periodi, anche in principio dell'epoca quaternaria, furono per gran parte coperte dai ghiacci l'umidit atmosferica doveva essere allora sovr'esse grandissima, e venti la trasportavano a sud, provocando sul Sahara attuale piogge abbondanti e regolari, che cessarono col cessare dell'epoca glaciale. Secondo questa ipotesi, che ha tanti elementi di probabilit, l' inizio del disseccamento attuale del Sahara dunque geologicamente affatto recente risale a poche, forse due
;
(i)
cit.,
n. 4, febbraio 191 2.
cit.,
pag. 26 e segg.
LIBIA
INTERNA
tre,
fattori eolici di
gessero
impronta
alla
superficie
gi lavorata profonda-
mente
dalle acque.
infatti
notte, che
i fortissimi sbalzi di temperatura dal giorno alla sono propri del clima desertico, cominciarono a disgregare le roccia, a fenderle, a farle cadere in frantumi sui fianchi; i venti operarono con la duplice azione di trasporto delle parti
Allora
FiG.
4''
Esempi d corrasione
che si pu paragonare all'incisione a smeriglio. Soffiando con estrema violenza sulle superficie pi alte e spianate, i venti ne spazzano la sabbia, mentre rotolano e sfaccettano in modo singolare i massi di roccia e i ciottoli di cui sono coperte (fig. 4) e intanto per azione chimica una patina oscura e lucente quasi
;
vernice ricopre codeste aree, che gli Arabi chiamano hamviada se sparse di massi e di ciottoli grossi, serir se di ghiaia minuta,
e sulle quali non
animale.
dovunque i venti possano una valle, un corridoio, con la sabbia che trasportano e che rimane per a poca altezza da terra, simile a un getto di rmeriglio, incidono le roccie in modo caratteristico.
Lungo
infilare
un qualche
(i)
voi.
Ili,
pag. 1168.
LIBIA
INTERNA
19
dando spesso
(fig5).
alle
giganteschi
Non meno
tolta agli
hammada, s'accumula
La
particolarit di
delle
forme svariate
dune
sono state oggetto di molte indagini degli studiosi, ed hanno provocato una ricca, immaginosa nomenclatura degli abitanti.
Non
per
la
si
crede.
Fig. 5^
effetto
di erosione eolica,
Penck
nel Geog.
Handbuch
dello Scobel).
rilievi
come
sugli
hammada. L'acqua
pio-
vana
infatti
che cade,
filtra
improvvisi,
si
afiPerma
per anni
si
pu
ad esse
inutili,
razione
stenti,
LIBIA
INTERNA
del resto la reiama, specie di ginestra (fig. 6), qualche variet anche gommifera d'acacia, qualche tamarisco, lo hd [cornulaca ino?ioaca?ith), che l'erba favorita del cammello, ed altre poche sono sulle dune sabbiose le sole rappresentanti del regno vegetale,
soltanto i rettili, specialmente certe lucertole e le vipere e gli artropodi, in particolare gli scorpioni, sono quelU del regno animale (i). Ma l'acqua anche, allorch trova nel sottosuolo
come quasi
uno
strato
non permeabile
in
pendenza,
lo
FlG
6*.
Cespuglio di retama
in
(Da
fot.
di
FouREAU
Schirmer Le Sahara).
rendo,
e, quando arriva a un solco di tiadi o a qualche pccola conca, affiora, determinando una sorgente o raccogliendosi in copia
Ed
bench
di solito
si
la vita nel
deserto
(i) Ved. in Schirmer, op. cit., l'interessante capitolo Za ;?>r<r ^/ /a/a^. Ved. inoltre in Nachtigal, Sahara et Soudan, cit., passim, e in Dureyrier, Les Towareg du nord, cit., passim e nei supplementi. A. Bguinot, nella sua
conferenza
La
L'opera
citata di
Durano
MBIA INTERNA
sviluppa e
si
accentua
sono
soli
luoghi dove
il
verde d'una
con
la
(i) ristora
la vista e
spiriti:
sono
dove
gli
dimore
stabili e
FiG
{Ain-Taib
in
7*
civilt,
dove s'annodano
interessi
mondo
secondo
lontano,
del
deserto.
Le
oasi
di figura, varie
la
d'importanza, secondo
si
malaria e nuvole d'insetti fastidiosi e micidiali, l'elemento prezioso da cui tutto dipende, ogni manifestazione di vita della natura
(i)
palma
,
dattilifera,
vedi la classica
monografia
Ved.
:
uttd cultiirhislorische
(2)
J.
Brunhes, L'irrigaiion,
Naud
ed., 1902,
specialmente
cap. Ili
LIBIA
INTERNA
Una
pu
fare
i
secndo che
si
siano
ed arcipelaghi. Ma un esame pi approfonargomenti relativi alla plastica ed ai caratporterebbe troppo lontano, mentre
Sahara
in generale ci
II-
Hanimada
Homra
Ghadames, Ghat
Deserto Libico
oasi di Cufra.
Una
struire
De
La
suo viaggio (1903), descritto nel volume, Tripolitaine d'hier et de demain (i), ci permette d'immagil'ultimo
la
dopo
originaria
struttura
verticale
:
della
almeno
una successoltanto,
tutti
presentano
una lenta pendenza verso sud e un'erta scarpata a nord, con una disposizione perci che l fa paragonare ai denti d una sega (fig. 8). Il gradino costiero, che corrisponde al bassopiano o Gefara di Trpoli, da concepire dovuto all'abrasione marina esercitata
durante
i
sommerso
ma
gli altri
pi
in-
una
e in sguito
quando avvenne
mare uno
sforzo
zona costiera dell'Africa, quasi per contraccolpo dello sprofondamento, che form il bacino centrale del Mediterraneo inclinatisi, e scivolati l'uno sull'altro, come una pila
di sollevamento della
di libri
che
s'inalzi
da un
lato.
(i) Tale opera del De Mathuisieulx (Hachette ed., Paris, 1912) senza dubbio meno superficiale dell'altra: A traversia Tripolitaine, nella quale, tra altro, a pag. 266, si accenna come possibile che l'acqua sotterranea della zona litoranea provenga dal Sudan.
LIBIA
INTERNA
Certo quella che vista dal mare di Trpoli sembra una catena
di
monti
come
tale stata
geografi pi recenti
e le altre simili,
incontrano pi o
altro
meno
non sono
che
non si sono non per eccezione e su brevissimi tratti, mentre in pi luoghi sono evidenti le intrusioni vulcaniche, come nel Gbel Gharin (i) e specialmente nell'alluninclinati.
a corrugamenti tettonici
se
SUCCESSIONt
OEI
dRADlNI
SECONDO
DE
MATHUISIE ULX
__.aiiiiiiiiiiiiaiiiiiiiiiiii
,<..
NiVEAU
FlG.
DE LA
MEU
MOi^i)
S\
;Ma
la
l'aspetto di creste
montuose e che
l'antica superficie
alta e pia-
neggiante ha diviso
l'erosione
detta,, quello
in brani dall'aspetto di
catene e contrafforti,
delle
Tripolitania
l'orlo
propriamente
dell'altopiano, costi-
tuisce ora
col
il
il
quale a
Homs
arriva fino al
mare
prende poi successivamente verso occidente, lungo la linea arcuata che prospetta la Gefara di Trpoli, i nomi di Msellata, Tarhuna, Gharin, Jefren, Nefusa e finalmente Monti di Duirai, che terminano al
nostri, e
golfo di
Gabs
(fig.
g).
ricchi di acque,
in
ma
momentanei
torrenti diretti al
mare
vicino,
hanno scavato
dei
mano mano
pene-
(i)
Il
spento, e
il
m. Tekut, alto circa 600 m. a N. del Kasr Gharin, m. Tsh, circa 700 m., un po' pii a S., presenta
il
le
un vulcano
colate nere
di lava tra
24
LIBIA
INTERNA
ad oriente verso
Superato
ancora
l'orlo del
Gebel
centrale arriva a
si pu per dire mentre assai pi basso a oriente e occidente comincia la lenta pendenza interna del primo gradino, conosciuta complessivamente col nome di Tahr {\). Parecchi 7^/d?/ l'attra-
versano con una rete di solchi confluenti, ma con generale direzione da W. a E., verso il golfo di Sidra o da E, a W. verso la depressione degli Chotts tunisini sono, per usare la terminologia
:
cessivo
tali
il
il
pi noto di
costiera
di
uidin
Ala
Sofegn,
che
termina
nella
sehka
Tauarga o Tauargia.
fin
vi
cadono
pure
dal
mare
in
e rade,
anche
secoli passati
abbastanza frequente di
Questa comincia, venendo da Trpoli, alla seconda scarpata, che dista dal mare circa 250 km. ed chdixmXdi El mudhar mta el Hammada (2), cio orlo settentrionale di quel tavolato vastissimo
a
si
calcola 100,000
km/
tutti
noto col
media,
si
nome
di
Hammada-el-Homra, deserto
di
Alto
in
figura orizzon-
tendesi verso
S.W. sempre
quasi forma di
anche a sud da una scarpata, esso propi restringendosi, fino ad acquistare lungo e largo argine, che prende il nome di Hame
7nada di Tinghert.
La parte pi larga
pi
alta
dello
Hammada
il
rosso
da
(i)
Di esso ved.
V.
la
la
De Mathuisieulx,
La
carta del
Barth
a pag. 85 dell'op.
cit.
LIBIA INTERNA
oriente,
in brani allungati,
dove per ben tosto la superficie del tavolato spezzata che assumono l'aspetto di catene e contrafforti
protesi
e
tabulari,
degradanti verso
la
Srtica,
in
causa degli
che con-
FlG.
(f-
Scala approssimativa
4 000 000.
Sono
l'uadi
Khil assai pi importante per la lunghezza, per la larghezza del solco e per la sua direzione. Esso
20
LIBIA
INTERNA
parallelo al Sofegn,
che nel tratto inferiore detto U. Bei ed pi o meno ha invece nel tratto superiore, dov' chiamato U. Ertim, direzione alquanto arcuata, ma da S. a N., perch
infatti,
si pu segna il limite orientale. Questa parte dell'altopiano, tutta accidentata dall'antica erosione torrenziale, fu traversata nel 1865 dal Rohlfs, che vi misur in pi punti oltre 600 ed oltre 700 m. e vi segnal una vetta Nabet-esDirug, alta 4000 piedi (circa 1300 m.) in quell'angolo
dire che
Hammada, che
(i).
orograficamente e idrograsi
pu considerare
il
il
nodo centrale
della Libia
sollevamento
d
altri
Montagna nera
(forse
il
Mons Ater
che
si
Monti
con gli Harugi-es-Soda (fig. i o). Tale sollevamento mal noto, bench in pi punti traversato dallo Hornemann (nel 1798) e dal Duveyrier (1861), dal von Beurmann (1862), dal Nachtigal (1869), dal Monteil (1892); si pu dire soltanto che deriva il suo nome dal colore della roccia indubbiamente vulcanica; che in qualche punto ha l'aspetto di vera catena aspra ed arriva secondo Nachtigal a 900 m., e pi secondo Rohlfs (2); ma in generale un intrico di cime, di rupi isolate erte e nude, di piccoli tronchi male allineati, mano mano scemanti d'altezza verso est, fino a confondersi, a mezzod della Cirenaica, coli' immenso serir del Deserto libico, propriamente detto. In ogni modo il sollevamento delle Montagne Nere, che dista in media dalla costa del golfo di Sidra circa 295 km., pu ben essere consideneri, cio
assai
i)
cit.,
nale, la prefazione.
.
(2)
Nachtigal
in
Sahara
et Sondati cit.,
pag. 48, d
da
del
lui
mezzod di Sokna, una quota 736 metri. Rohlfs in Kufra, pag. 154, dice che monti a S. di Sokna sono alti da 500 a 600 m., ma crede che l'altezza della catena possa arrivare a 1000 e 1500 m. Sulla destra dell'U. Ertim colloca il Khortn Ifrish, con 2982 piedi inglesi (909 m.].
sullo stesso tratto del Gebel-es-Soda, a
i
DuvEVRiER
LIBIA
INTERNA
27
rato
come
il
perci inclusi
di Zella, oltre
V'atit
-Tu
tu V*>i
-,
"
tr'tciil
@ '"-W
FiG.
lo^^
(Scala approssimativa
4 000 000).
:
H =
V.
Hornemann 1797-98.
Barth 1850. Duveyrier 1861-62. von Beurmann 1862. Rohlfs 1^65. Nachtigal 1870. Erwin von Bary 1876. Monteil 1892.
V.
B = D = B = R = N = B = M =
alla
Cirenaica
si
possono
Maradeh
e Gihbena, di
LIBIA
INTERNA
L'angolo di S.E. dello Hammada-el-Homra anche importante, perch i suoi fianchi meridionali scendono nel Fezzn propria-
mente
detto.
Nonostante
ricordi che se ne
il
di cui circondato
hanno fin dall'antichit e la fama nome, nonostante che sia stato sempre la
il
numero
anche lungo soggiorno), il Fezzn una regione, la cui geografia ancora estremamente incerta. Si hanno particolari copiosi d'ogni genere per talune sue localit e specialmente per il centro abitato principale, Murzk; ma essi appaiono come dati staccati in mezzo all'ignoto, che le stesse carte denunciano colle
fatto
quasi a imsi stende, in quelle pi accuratamente eseguite, mediato contatto colle linee percorse dai viaggiatori. Nel complesso si pu dire che nel tratto pi conosciuto si
presenta, procedendo da N. a S.,
solchi, di uidin, separati
di sabbia e di dune,
di larghi
uno
dall'altro
alti,
coperti
oppure rocciosi. Coperto di sabbia e d' incroma poich l'acqua stazioni saline pure il fondo degli uidin ) vi si trova a poca profondit nel sottosuolo ed in pi luoghi affiora, formando anche piccoli laghi e stagni per quanto fortemente salati (2), codesto fondo che ospita i lunghi rosari di oasi verdeggianti e i centri pi o meno abitati, che danno importanza
( i
;
alla regione.
Tre sono
da ovest ad est, ma disposti fra loro quasi una enorme Z maiuscola: Xuadi Shiati pi
della
parti,
modo da
indicare
settentrionale, appi
discesa
dello
Hammada
diviso in due
Gharbi
(3)
(occidentale),
rama
'i)
(2)
Ved. DuvEYRiER, op. cit., p. 67; Nachtigal, op. cit., pag. 85. Tra laghi del Fezzn noto il Bahar el Dub o Lago dei vermi, descritto dal Vogel e dal Douveyrier, nel quale abbondano certe larve di ditteri, di cui sono ghiotti gli abitanti. Ved. anche Rbclus, op. cit., pag. 97. Duveyrier e (3) Ora Germa antica e nuova. Tale uadi mediano dal poi dal Reclus chiamato nel suo complesso ouadi Lajal, che dovrebbe corrispondere nella ortografia francese al Ladchal del Nachtigal. Ma noi come trascriveremo tal nome? Lagil o Lazi non sarebbero trascrizioni esatte.
i
LIBIA
INTERNA
29
Hofra, cio depressione) con gli iiidin che ne dipendono, a Ma tanto poco si conosce ancora il paese circostante, che non sappiamo dove veramente cominciano e dove finiscono
{el
mezzod.
codesti uidin, anzi neppure con sicurezza verso qual parte sia in
realt la loro pendenza.
Ad
la
ogni
modo una
allo
sua direzione
Hammada
una
stri-
Fic.
ii'^
[Grand Erg
dal
FOUREAU).
fino
media da 40 a 50 km., deserto e pedi Hammada di Murzk verso S.W., a congiungersi quasi ad angolo retto col gi ricordato grande
stende col
nome
chiamo argini, questi Murzk, evidenti residui dell'antico tavolato eroso dalle acque, hanno grande importanza geografica anche perch racchiudono e insieme dividono le grandi aree dedai
e dal Tihesti. Questi che
di
Monti Tilmmo
di
Hammada
Tinghert e
Ham-
mada- el-Homra e del Fezzan prevalgono in questa parte del Sahara (fig. 1 1). Lo Hammada di Tinghert divide infatti il Grande Erg dalle Edeien: due nomi equivalenti, perch significano entrambi, uno
30
LIBIA
INTERNA
dune due regioni che per medesimo grande bacino di fiume disseccato, l'Igharghar; il quale doveva passare dall'una all'altra traverso lo Hammada di Tinghert in una gola tortuosa, evidentemente da esso scavata (i). Il Grande Erg, la vastissima distesa di dune settentrionale,
in arabo, l'altro in berbero, sabbie e
;
principale
campo
Sahara algerino e tunisino ed in pendenza verso la depressione degli Chotts. Al limite orientale delle sabbie, dove comincia la scarpata dello Hammada-el-Homra e
parte integrante
del
un'acqua sorgiva
topiano,
si
affiora
dall'al-
trova Giadmes
il
l'antica
rinomata per
Tassili e lo
La regione
di
Hammada
forme d'erosione, che presenta nelle valU di Issaun e degli Ighargharn e nei rialti isolati (Eghle, Monte Khanfusa, ecc.) chiamata dal Foureau Erg di
esploratori. Interessantissima perle
Issaun (3). Invece la parte maggiore orientale, che passa poi nel Fezzn ed a cui pi propriamente si riserba il nome di Edcie/i,
quasi completamente sconosciuta, bench l'attraversino le caro-
vane che vanno da Ghadames a Ghat (4). E quest'ultima oasi, Ghat, che il Duveyrier vuole a ragione identificare colla Rapsa dei Romani, conquistata da Cornelio Balbo
(i)
occidente
II
di
reau-Latny,
(2) Si
scrive spesso
scient. de la
Mission Foiireau-Lamy,
fase.
II,
pag. 174
e segg.
nome Eghele
(4) La regione delle Edeien fu traversata da W. a S. da Giacomo RiCHARDSON nel primo suo viaggio da Tripoli all'oasi di Ghat nel 1845-46, nar-
rato nell'opera Travels in the Great Desert of Sahara in the year 1845-46, ecc., Londra, 2 voi. di 440 e 482 pag. con carta e illustrazioni: la quale per
inferiore per
importanza
scientifica all'opera
del
Barth,
relativa
al
viaggio
del 1849-55, cui pure Richardson prese parte, senza farne ritorno, perch lo
Sudan
orientale.
onde
si
LIBIA
INTERNA
3^
FlG. 12^
(^Scala
approssimativa
ooo ooo).
:
Rich
V.
= = D = B =
B-
Richardson 1845.
Barth 1850.
Duveyrier 1861.
32
LIBIA
INVEUNA
che mettono al Sahara meridionale e al Sudan. Ed essa si trova in una valle montuosa a imbuto, formata dallo Hammada di Murzk, che ivi si collega col Tassili (fig. 12). Erte ne sono le pareti laterali: quella d'oriente ha nome di Monti Akakus, e si pu considerare l'ultima
nel 19 av. C.
(i)
una
testata dello
al Tassili e
Hammada
mezzo
di
Murzk
sorge un monte, alto circa 800 m., chiamano Idinen o Kasr Genn, cio Castello dei demoni. Questi, nelle credenze popolari,
Isolato in
che
gli abitanti
da mille miglia
il
d' intorno
per prepararvi
loro malefizi
il quale volle salire il monte, fu a un punto d perirvi; e Barth, che pure ne tent la scalata, vi si smarr, e dopo lungo errare cadde spossatola terra, febbricitante, senz'acqua per calmare la sete,
un giorno e una
il
notte, finch
(2).
La
(Ved.
al
valle di
1
Ghat
la
ghert
fig.
3)
per
quale appunto
traversa
il
Tassili e
discende
Sahara meridionale. In questo, a pie del Tassili, non molto lonma non sulla via delle carovane, giace la piccola oasi d Gianet{7,), non certo di grande importanza, occupata di fatto
Francia dopo
l'
ma gi da tempo considerata da essa come inclusa nella propria zona d'influenza. L'oasi di Ghat invece, nonostante rimaneggiamenti dei confini politici del Sahara degli ultimi decenni, era sempre rimasta
inizio
della
guerra italo-turca,
alla
Turchia.
Ci resta ancora una terza regione di dune da ricordare.
Non
meno
il
sollevamento
Tmmo e lo Hammada
la linea delle
tra
Murzk
il
(i)
(2)
Ved. DuvEYRiER, op. cit., pag. 267. Ved. Barth, op. cit., pag. 214 e segg.
3)
Secondo
LIBIA
INTERNA
33
nel 1885,
Hanns Vischer
al
Gatrun e
al
di
Tegerri arriva
Tiimmo
e poi
di
alle oasi d
Cauar e
Bilma e
lago Ciad.
r ignoto
si
carovaniera fino
FiG.
13
Gola di gheri.
(Dal Barth).
Montagne Nere
alla
sopra
superficie
ster-
e mezzo di
minata del Deserto Libico propriamente detto, circa un milione km/, che perci una delle pii vaste macchie tutnel
1862 vi penetr da
Rohlfs ne attravers l'angolo di N.E., prima nel 1874, partendo dall' Egitto in direzione delle oasi di Cufra, arrestato per dall'orrida distesa di sabbie; poi nel 1879, quando, partendo
da Augila,
piano e orizzontale,
piselli.
come
34
LIBIA
INTERNA
ancora diventato
il
la
sede dello
dagli Arabi
volte pe-
campo depredato
compagni corse pi
ora
Ed
Lama
pi^i
natura
il
fanatismo
ostile e intransigente?
Questo v'ha chi afferma e chi nega, come pi oltre diremo; il fatto che solo un arabo, El-Hachaichi, ci diede ulteriori, bench scarse e scientificamente poco importanti notizie su quella regione, che nel i8q6 travers, recandosi dalla costa a Cufra e di l a Murzk ed a Ghat (i), mentre invano tentarono di penetrarvi negli ultimi anni parechi inglesi, partendo dal Nilo, (2).
ma
(i) Ved. Cheikh Mohammed ben Otsmane El-Hachaichi, Voyage au pays des Senoussia iravers la Tripolitaine et les pays Touareg, traduit par V. Serres et Lafratn, 2 ed., Paris, Challamel, 1912. Questo arabo doveva
accompagnare a Ghat il marchese di Mors, che fu poi ucciso. (2) Ricordiamo tra essi specialmente il maggiore Comyn (1906) del quale V. Geogr. Journal 1908, pag. 442-44; H. E. Hurst(i9io), del quale v. Geogr. Journal, febb. 1911, pag. 212 e W. J. Harding, (1909 e 1911), del quale v.
Travels in the Libyan desert in Geographical Journal,
tativi di
febbr.
191 2.
Sui ten-
Frank
oasi,
al
R.
Cana, Prodovrebbero
blents in exploration
oj AJrica
Darfur e
in
Lo HuRT
tali oasi,
il
CoMYN
il
raccolsero
nuove
che
si
l'oasi
Selim, prossima
Nilo. L'esistenza di
t'altro
tutto raignote agli Europei e perci non collocate sulle carte, tutche improbabile e spiegherebbe come le carovane continuino a traversare il deserto libico da Cufra e dalla regione prossima al Nilo all' Uadai.
Harding King tuttavia, come gi nel 1874 il Rohlfs, non pot spingersi, partendo dal Nilo, se non poche decine di chilometri a ovest dell'oasi di Dakhla, in causa degli ostacoli opposti dalle dune. Un viaggio d'esplorazione del Deserto Libico e del Tibesti era stato progettato, con validi appoggi, anche dal noto viaggiatore e orientalista austriaco Artbauer, che doveva partire da Tripoli nel settembre 1910; ma non ebbe neppur principio, causa le difficolt opposte anche dal governo turco ved. Peter. Mitt., 1910, 2 seme;
pag. 195, e 1911, 2 sem., pag. 86. Non manc anche l'idea di una esplorazione in dirigibile, intorno alla quale ved. Peter. Mitt., 1911, 1 sem
stre,
pag. 137-
LIBIA
INTERNA
spazio ignoto potr
35
Quando
Certo
l'esplorazione dell'
immenso
la
dunque
li-
essere compiuta?
gli Italiani,
che per
anche assunto
in faccia al
mondo
il
dovere
di
darne
altre
non meno
difficili
e gloriose, n
conquista scientifica.
stato sbito inteso.
Lo dimostrano
si
lo dimouna speciale Societ per lo studio della Libia. Auguriamo che le opere seguano alle intenzioni. E ci sia stimolo ricordare che gli Italiani, se hanno dato un contributo notevole alla conoscenza della zona libica litoranea, nessuna parte hanno preso finora all'esplorazione della interna ci sia stimolo l'esempio delle altre nazioni, che vanno esplorando con costanza e preparazione mirabili i loro possedimenti anche l dove al presente non hanno alcuna speranza di profitti economici, ed estremamente incerto che possano sj>ealtri
fatto
che a Firenze
anzi costituita
il
III.
La preistoria
nel Sahara e la
mutamento
Ostacoli
attuali;
nomadi
e sedentari
Gi
cercato
schematica descrizione
che ho
desumere
sia
dalle
notizie
perch
ci
mancano
l'area
si
dati pi elementari.
Se
di
qualche oasi
si
valutata
(i),
per
il
la
pi parte
di
quando
per
le,
riferisca
(1)
il
Behm
dal Rohlfs.
Ved. Behm und Wagner, Die Bevlkerung der Erde, VI, Supplemento 62, anno 1880, delle Pel. Miit., pag. 63.
36
LIBIA
INTERNA
approssimativo
delle
palme
dattilifere,
da cui traggono
nutri-
mento
Il
in
modo
Vi sono oasi che maggiori appena alcune ne contano meno interi arcipelaghi ne mettono insieme solo qualche centinaia
numero
un centinaio
le
migliaio.
il
DuvEYRiER
di cinta,
muro
7000
Ghat 4000;
turco
cifre gi
troppo
intero
elevate, perch
l'ultimo censimento
assegnava
all'
Caz di Ghadames 6250 ab. (i) e perch il Rohlfs non oltrepassava per Murzk 3500 ab., compresi i soldati turchi di guarnigione, e per l'intero arcipelago di Cufra appena 700 abitanti. Nachtigal, del resto, per tutte le oasi del Fezzn, nei limiti larghissimi da lu considerati con tale denominazione, non superava un totale di 30,000 ab. Complessivamente, adunque, per la Libia interna, quando si prendano per base le cifre degli esplo-
anche se poche, varie, e di necessit incertissime per i metodi primitivi di valutazione, non si arriva a pi di 50 o 60 mila abitanti sopra una superficie che, restando entro i vecchi confini amministrativi e politici turchi, non sarebbe minore di 600 o
ratori,
700 mila km.* e arrivando fino alle oasi di Cufra sale ad oltre un milione di km.*; in quest'ultimo caso appena un abitante
ogni 20 km.*
(2).
da credere che nei secoli passati tale popolazione maggiore, e che possa aumentare nell'avvenire?
(i)
sia stata
Ved.
del
in Riv.
risultati
del
turco
nell'archivio della
censimento Direzione
cir-
dell'Ufficio dello
al
Restano naturalmente
zona litoranea,
abbiamo
Un primo
del Sahara,
non modificata del resto da posteriori dati, si trova nel cit. Behm u. Wagner, Bevlkerung d. E., VI, pag. 62 e segg., fondato specialmente sulle informazioni di Nachtigal e Rohlfs. Ecco del resto le poche cifre che
sulla popolazione della Libia interna
ratori
:
si
DuvEYKiER, op. cit., pag. 263, Ghadamcs 7000 ab,; pag. 270, Ghat 4000 ab.; pag. 283, Murzk 2800 ab., secondo le notizie del Vogel, e tutto il Fezzan 54,000 ab. Rohlfs, Reise durch Nord-Afrika, in Supp. delle Pet. Mitt. compresa la guarnigione; Cufra., pag. 33, cit., pag. IO, Murzk 3500 ab. Giof 200 ab. e tutto l'arcipelago 700 ab. Barth, op. cit., pag. 177, per tutto il Fezzan esteso fino all'oasi di Giofra 60,000 ab. Nachtigal, o/>. cit., pag. 105,
Fezzan 30,000 ab.; particolarmente pagg.
51, 52 e 68 per le oasi di Zirhen
LIBIA
INTERNA
37
Una
di vario
delle scoperte
genti
nella
decine e decine
lavorate,
in
tutto
simili
FiG,
14*
nel Sahara.
Europa e perfino
seghe
d'America, cuspidi e
lavorati
punte
800-1000
ab.;
Seninu
ab.
1200-1500
ab.;
Temenhint 800
cit.,
ab.;
Sebha 600
219,
ab.;
Murzk 3600
pag. 134,
Largeau,
Sahara Algrien
Hanns Vischer,
pag.
Ghadames
op. cit.,
che da credere di seconda mano. Nelle cifre del Reclus, op. cit., pag. 113, non manca qualche inesattezza nel riportare le cifre degli esploratori. L'ultimo fascicolo della Bevlk. d. Erde, fase. XII, 1904, pubb. dal Supan, assegna al Fezzan 43,000 ab., a Ghadames
Murzk 3000
ab., cifra
Ved.
in proposito
e loro relazioni coi popoli d' Africa, d' Asia e d' Oceania, Torino, F.lli Bocca, 1908.
Ivi a pag. 155 e segg. sono riferiti gli studi sopra tutto dei Francesi, relativi all'uomo preistorico del Sahara. Delle selci lavorate parlano del resto, tra gli esploratori, Rohlfs, Kufra, pag. 333 V. Largeau, Pays de Rirha, cit.
;
pagg.
1S5,
327;
FouREAU
in
voi.
Hamy
38
LIBIA
INTERNA
Hammada
di
Murzk
il
Barth,
nello Air,
Hanns
VlSCHER
atteggiamenti
di
(i)
monti e
perch
possono distintamente riconoscere figure di animali, buoi, che nel deserto non possono oramai pi vivere onde sorta la questione non soltanto sulle genti cui si debbano attribuire queste prime manifestazioni artistiche, non ignote del resto anche in altre parti dell'Africa, ma anche sulla epoca a cui rimontano. Alcuni degli archeologi, paletnologi ed antropologi che se ne sono occupati ritengono che le figure non si potessero incidere
vi si
ad esempio
;
non fossero esistiti sul luogo gli animali rappresentati altri ammettono invece la possibilit che l'artista abbia potuto vederli
se
;
Sudan, e li abbia poi riprodotti a memoria. Per quanto ci sembri meno verosimile, ad ogni modo positivo che l dove si trovano cos interessanti testimoni dell'attivit anche intellettuale degli antichissimi abitanti del Sahara, le condizioni di vita dovevano essere ben diverse dalle attuali, e la popolazione non cos dispersa ed esigua come ora. N questi soli avanzi abbiamo di essa perch si sono scoperte anche tombe indubbiamente antichissime (2) e rovine, che si collegano con i ben
altrove, specialmente nel
;
monumenti megalitici, dolmen, 7nenhir, cromlech, ritrovati in gran numero nella Libia litoranea, uguali a quelli dell'Europa occidentale, di Spagna, Francia, Irlanda, che hanno offerto materia a tanti dibattiti sul tempo e sulla direzione delle migrazioni
noti
il
rapporto interessante, anche se di molti anni addietro, di G. Bellucci, in Tunisia in Boll. Soc. Geogr. Ital., 1875, nel quale si
(i)
Ved. Barth,
197,
furono trovate
le incisioni,
de VArme, foglio
12.
Per
che scoperse le incisioni cit., pagg. 151 e 157 e Dociiments Scient. cit., voi. Ili, pag. 1087 e segg. per H. ViscHER, Across the Sahara cit., pagg. 232 e 246.
(2)
Nachtigal, v. op. cit., pag. 178; per Foureau a Tagazi e Tidek nell'Air, v. D'Alger au Congo
;
1065.
LIBIA
INTKKNA
39
attraverso lo stretto
umane
Il
dall'Africa
il
all'Europa o viceversa,
di Gibilterra e
mar Mediterraneo.
ha richiamato l'attenzione anche sopra il valore i fgagir delle oasi di Tut e di
Gautier
(i)
Sono
pozzi orizzontali tuttora in uso in ogni parte dell'Africa settentrionale, dei quali l'esploratore francese
Nieger ha
Tut una
2000
rete,
!
il
enorme
di
km/
Ritiene
alla superficie in
i
ma
man mano
la scarsit dell'acqua, le
sempre pi
nell' interno,
sforzo
umano apparve
la
e gli abitanti
Or
domanda
?
rinnova:
Quando
avvenisse
gli
archeologi e
geo-
conclusioni.
E ammesso
infatti
ai
possono trovare d'accordo nelle dagli uni e dagli altri che l'uomo
si
preistorico fu
contemporaneo
meno
agli
(2).
D'altra parte
ficazione
abbiamo gi detto come il principio della attuale del Sahara si possa far coincidere con
desertila fine
Pi
difficile
ultimi secoli, in tempi storici, sieno cambiate, peggiorate le condizioni del clima sulle contrade africane e asiatiche
il
che ricingono
e taluno arriva
mento
(i)
contrade, un
E. F.
La
conqtite
du Sahara. Essai
Geikie, Prehistoric Europe, London i88r, e The Great Ice u. Bruckner, Die Apen 7i Eiszeiialier, voi. in, pag. 1172; Penck, Mensch und Eiszeit in Archiv fiir Anthropologie XV, 1884; Die alpine Eiszeitbildungen und der prhistorische Mensch, Ib. 1904.
il)
Ved.
ed..
J.
Age,
40
deserto.
LIBIA
INTERNA
Ma
altri
per, con
all'incuria
ed
all'opera
al
devastazione degli
l'
uomini,
diboscamento,
invasione delle
in antiche oasi. Essi lasciano cos sperare che opportuni provvedimenti e nuovo lavoro umano possano ridare fecondit al
suolo inaridito
(i).
Questo
in og-ni
modo
per
la
monumenti
sepol-
Barth
lungo
le
Fezzan, fino
fossero
all'antica
testimoniano solo
che
la
potenza di
Roma
non
s'arre-
memoranda
N
trire,
per
la
lavoro
umano
come
Fr. 15^
Monumento
sepolcrale
romano
Barth).
anni consecutivi,
informazioni raccolte dagli
abitanti
4,
5,
6 e,
secondo
le
(i) Ved. ScHiRMER, op. cit., pag. 120 e segg.; Ch. Tissot, Gographic compare de la Province Romaine d' Afrique pubb. dal Ministero dell'Istruzione Pubb. di Francia, 1884 87, voi. I, pag. 251 e segg.; J. Partsch, Ueber den Nachweis einer Klimanderung der Mittelmeerlnder in geschichtliche Zeit, in Verhaiidlungen desVIII deutschen Geographentages, Berlin, 1889, pagg. 116-125; T. Fischer, Studieti ilber das Klima der Mittelmeerlnder, Supp. 58 delle Pel. Mitteil. 1879, pag. 41-46; e Aufgaben und Streitfragen der Lnderkunde des
LIBIA
INTERNA
4I
pi
(i).
cos
la
case con
gli
(2).
come
allo stesso
L'acqua per
per
la
le
umana
di cui prova,
non per-
mette di credere che sia possibile generalizzarlo e che acquisti un reale valore economico.
Lo nega anche
piene d'entusiasmo
il
Souf e del M'zab nel Sahara algerino per mezzo alle sabbie e alle roccie del deserto (3).
mezzi penosissimi e periabitanti delle oasi scavano e conservano i
i
Certo
colosi,
la tecnica
con
quali gli
meergebiet
cit.,
Partsch nega
il
clima nell'Africa litoranea, fondandosi sulla posizione delle rovine delle antiche
livello delle
agli attuali Chotts tunisini, che dimostrano come il acque non sia in essi mutato dai tempi storici in poi, mentre il Fischer sostenne un aumento di secchezza del clima negli ultimi secoli per le terre a mezzod del 34 parallelo, e perci per tutta la Libia. Alla sua volta il Tissot attribu le peggiorate condizioni di abitabilit nella zona litoranea
agli
uomini.
latti,
J.
Un riassunto delle varie opinioni e dei Hann, Handbuch d. /Climatologie, 3" ed.,
il
su cui
si
fondano, ved.
I,
i>
1908-1911, voi
pagg. 345-386.
il peggioramento del clima nell'Africa setGautier, Mission au Sahara cit., I, pag. 58 e H. Leiter, Die Frage der Klimanderung whrend geschichtlicher Zeit in Nordafrikan Abhandlungen d. K.K. Geograph. Gesellsch.Wien. voi. Vili, 1909. Quest'ultimo, anzi, confrontando dati del passato coi presenti, afferma che vi sarebbero perfino tracce di una recente variazione climatica in senso di aumentata quantit di pioggia. Anche questa conclusione per non pu essere
che presuntiva.
(ij
V. ScHiRMER, op.
cit.,
pag. 88 e segg.;
Duveyrier,
op.
cit.,
pa-
Y>ag. 2j[i.
L'araba
El-Hachaichi, op. cit., pag. 112, afferma che a Cufra non era piovuto, quando and, da 42 anni a Murzk da 35 Evidentemente si tratta di una delle
;
!
solite
esagerazioni orientali.
Ved. anche El-Hachaichi, op. cit., pag. 109. Ved. J. Brunhes, La gographie hutnaine, Paris, Alcan, 1910, cap. VI. A pag. 566 egli conclude che la nostra vita economica attuale porta alla < condamnation mme plus ou moins longue chanche de ces zones o le travail fournir est aussi grand que mince le resultai
(2)
(3)
42
pozzi
LIBIA
INIERNA
(i),
;
assai
maggiori
ma
il
la falda
compenso troppo sproporzionato alle spese, per avere una vera trasformazione economica del deserto. Anche l dove l'acqua pi abbondante, come a Ghadames, essa viene distribuita a misura di secchi e scodelle (2) n il pi delle volte si pu scavare un nuovo pozzo senza impoverire, talvolta inaridire del tutto, quelli vicini, onde sorgono liti feroci fra i proprietari di orti contigui. La distribuzione dell'acqua ha cos creato nel deserto tutto un sistema intricato e interessante di rapporti giuridici (3). dei quali anche la Francia ha dovuto tener conto nei lavori di trivellazione artesiana, in pi punti del suo dominio saharico eseguiti, ma per questa e per altre ragioni non riusciti ai risultati che ne aspettavano. Nelle stesse plaghe desertiche
sottile, e
speranza
di
mezzo
anche un
elemento: quello
umano.
Continuano
delle
gli
antropologi
loro rapporti
con
le
antiche
popolazioni ricordate dai classici, dei Libi, dei Gtuli, dei Garamanti, degli Etopi, con
le
dell'
interno
Di sicuro
Sudan si pu
(4).
nomadi e le Barth,
si
sedeniarie.
del
Duveyrier,
del
sa intorno
ai
popoli nomadi.
Sono
(1)
essi
Tiiareg
(5)
sion de Ghaddtns, pag. 265 e altrove. Gli escavatori dei pozzi costituiscono
speciali corporazioni.
(2)
Ved.
Largeau, Le Sahara
J.
cxX..,
pag. 229;
cit.,
Mircher,
in
Mission de
pag. 286.
Ved.
Brunhes, Virrigation,
V Afrique du Nord.
Paris,
Naud,
(4) (5)
Ved. G, Sergi, Africa, Torino, F.ili Bocca, 1897. Tuareg (al sing. Targhi) il nome dato loro dagli Arabi quando non
LIBIA
INTERNA
43
centrale
del
camiti,
di
razza
fin
Gran Deserto
e
i
Ghadames a N.
;
fin
Murzk
al
e sono
Tchi, o
Tab, o
le
intermedi fra
le
genti
S.
caucasiche e
del Tibesti.
Sahara orientale a N. e a
I Tuareg che, com' noto, tengono sempre la faccia coperta, conservando cos intorno al corpo gli umori che andrebbero perduti con la libera traspirazione, e i Teb sono fra loro nemici ma il comune ambiente di vita d loro qualit comuni, somatiche,
;
morali e sociali
istinto
indomabile
che
cosa
in
molta considerazione
(i).
soprat-
Questa
del resto
la
mancanza quasi
totale di terreno
coltivabile e di pascoli, la pe
erano amora maomettani e vale abbandonati, s'intende da Dio. Imhagh, Imoshagh, Imsharh e simili, sono nomi che danno a s stessi e sono in
i
fondo, con trascrizione diversa, lo stesso termine, che vuol dire tanto
liberi
quanto
che molto significativo. (1) Intorno ai Tuareg ed ai Teb v. Sergi, Africa, pag. 432 e segg, e 346 e segg., dove sono riportate le notizie che se ne hanno; Schirmkk, op cit., capitoli XII, XIII, XIV, XV, interessantissimi. Le fonti del resto sono per i Tuareg: Bakth, op. cit., specialmente pag. 233 e segg.; Duvey
predoni
il
la
cit.
li
morale, esaltando
i
parola
Contro
tale
colon. Flatters,
marchese Mores e
tanti altri.
Ben
altra d.escrizione
ne
fa pi
recentemente
il
Foureau
in
e segg.,
ria.ssunti
voi. Ili,
Anche H. Vischer,
Tuareg,
i
165,
si
esprime in
modo
sfavorevole
ai
appunto dal Duveyrier, una certa istruzione dimostrata dalla lingua temhag o temashek che parlano e dalla scrittura iepinagh che usano anche nelle iscrizioni. Quanto ai Tebii o Teda la fonte quasi esclusiva Nachtigal, op. cit., pag. 245 e segg.; molto egli ha potuto aggiungere a quello che ne aveva detto il Behm in Das Land und Volk der Tebu in Suppl. 8, anno 1862, delle Pel. Miti,
quali per possono vantare
una
storia, narrata
44
LIBIA
INTERNA
in tutto
altro
(2).
di sussistenza se
non
le
carovane e pi con
le oasi,
novate contro
sia esercitate
di
chilometri
tali razzie,
modo
di
scambi commerciali, senza resistenza, come un tributo inevitabile (3). Ma naturale che ci impedisce sempre pi l'estendersi delle culture anche nelle oasi dove sarebbe, entro certi limiti, possibile, perch il maggior frutto non farebbe che accrescere le pretese e il bottino dei rapinatori. Del resto anche le popolazioni
sedentarie delle oasi, accanto a certi caratteri
goli distretti,
particolari ai sin-
biente ed al fatto che le oasi principali sono state fino dai tempi
nota, ad esemsi
un grande miscuglio
di
spiega con
la schia-
passaggio
con
vit.
i
Abbondante specialmente
speciali
sangue negro, anche perch dai tempi antichi, hanno potuto resivi
condizioni climatiche,
assai diffe-
da quelle dell'aperto ed arido deserto. Per quanto privo di risorse, questo ha infatti clima sanissimo, mentre l'acqua delle oasi conserva con la vegetazione la malaria, resa manifesta dallo stesso aspetto fisico degli abitanti. Prevalgono tra i seden-
(i) Il
Nachtigal
la cifra
al
calcola
il
totale
i
dei
Tebii
il
di
20,000,
Tuareg
Behm,
ma
non
nel
si
Duyevrier,
hanno.
Ved. ScHiRMER, op. cU., pag. 276 e altrove. Il Gautier nella recente conqute du Sahara. Essai de psychologie politique, Paris, Colin, 19 IO, mostra per quali mutamenti psicologici pu ottenere una saggia poliTuareg, unendo la forza alla diplomazia per tenerli sogtica francese verso getti, ma insieme per legarli con interessi economici, traendo profitto dalle loro qualit e affidando ad essi per dir cosi la polizia, la pubblica sicurezza del deserto, la protezione delle carovane, mediante adeguati compensi. In nomadi una e.'timazione morale sufondo anche il Gautier manifesta per
(2)
opera.
La
Ved. Nachtigal,
cit.
104 e segg
E. F. Gautier, La con-
qute du Sahara,
LIBIA INTERNA
45
labbra scolorite,
gli
occhi smorti
si
mancanza
possono
si
ospitale, la
centri
hanno im-
presso una propria fisionomia ed hanno dato una importanza particolare che, se fu troppe volte esagerata,
sciuta
Ghaddmes,
il
Fezzan,
Ghat
e Cufra.
Per cominciare da quest'ultimo, sperduto quasi nella immenprima del Rohlfs noto appena di nome (2), il carattere e l'importanza gli vengono ora dall'essere la sede del gran Senusso. Delle cinque oasi che formano l'arcipelago (fig. 16), dominato un tempo dai Teb, poi dagli Arabi Zuia, soltanto la pi meridionale, Kebabo, aveva al tempo del viaggio di Rohlfs una
stabile,
popolazione
convento
senussa, eslstat
(3).
Ma
e segg.
Ved. Nachtigal, op. ct., pagg. 106-108; Schirmer, op.ciL, pagg. 251 Reclus, op. cii., pag. 121; Gautier, La conqute du Sahara. (2j Per arrivarvi Rohlfs impieg io giorni, dal 5 al 15 luglio 1879, da Bengasi ad Augila i giorno da Augila a Battifal, dove rimase fino al 28 luglio
(i)
; ;
finalmente 4 giorni e io ore di marcia veramente forzata traverso lo serir senz'acqua fino a Taiserbo. Presso a poco lo stesso numero di giorni impieg
nel ritorno: 9-13 ottobre
da Taiserbo a
a Bengasi.
(3)
La
Behm
Rohlfs,
la seguente {Bevlker. d.
Erde
VI, cit.):
km.*
6343,2
2053,8
....
.
3i3i9
3I3j9
8793,5
17818,5
Totale
km.^
46
nel 1895,
LIBIA
INTERNA
dimora lasciando Giarabub, che gli pareva ancora troppo a contatto del governo turco e troppo accessibile all' invi port la sua
fluenza degl'infedeli?
Soltanto un arabo, Er. Hachaichi, di cui abbiamo ricordato 'opera recentemente tradotta, ci forn dopo il Rohlfs notizie di
FlG.
16*
A. Stecker, iSjg.
4,000,000.
Cufra.
Ma
anche
il
il
viaggio di
lui rsale al
un
anno dopo
s
come capo
nipote
il
Amed
el-Serif.
commercio
delle
{i)
Non
per
da confondere
col
la
rivoluzione del
Sudan.
LrUIA
INTKRNA
47
ma
l'at-
numero
condizione noi
veduto nella capo dei Senussi verso la Turchia e verso le potenze occidentali sulla sua vera potenza e sul carattere della sua propaganda. Mentre infatti alignoriamo.
lo si
FlG.
17=^
Castello di
cuni ripetono
fu
il
le
primo a
litti
propaganda tutti i decommessi nell'Africa settentrionale contro gli Europei negli ultimi tempi e le insurrezioni continuate per quasi un ventennio (i),
e l'influenza politica, attribuendo alla loro
Vedasi H. Duvevkir, La coiifrrie viusiilmane de Sidi Mohammed ben et son domaine gographque en l'annee 1300 de l'hgire'=zi88j de notte re, in Bull, de la Soc, de gogr., Paris, VII srie, toni. V, 1884. Altre opere fondamentali sui Senussi sono: Rinn, Marabouts et Kkouan, Alger, 1884, pagg. 481-515; Le Chathuer, Les confrries musulmanes dti Hedjaz, Paris, 1887, pag. 12 e segg. e 257 e segg. Depont-Coppolani, Z<f^
(i)
Ali Es-Senoussi
Les confrries Musulmafies, Parigi, 1902, pag. 24 e segg.; Lieutenant FerRANDi, Les oasis et les Notnades du Sahara orientale in Renseigfiements coloniaux, II, pag. 44 e segg. Lo scritto pi recente di A. L. C, Les Senoussiya
en
Tripolitaine in
la
Mission scienti-
fique
du Maroc,
Paris, Leroux,
I,
1907, pagg.
48
LIBIA
INTERNA
altri
non soltanto
religiosa,
ma
di edu-
cazione morale
(i).
Comunque
litico,
sia, l'importanza di Cufra dal punto di vista poben superiore senza confronto a quello demografico ed economico, non si pu disconoscere; cos come non si pu dimenticare che, pur volendosi in-
cludere entro
interna,
essa
da considerare
come
territorio
amministrativa-
mente legata a Tripoli, nonostante che per arrivarvi si debbano superare circa 500 km. di strada
faticosa,
in
il
direzione
di
S.-W.,
traverso
principale,
il
cui
nome
sto
estende
al distretto,
queoasi
comprende
parecchie
Hammada
dirigono verso S.-W. alle sabbie del grande Erg; tra esse le
LIBIA
INTERNA
49
Ghadmes,
per merito specialmente dei viaggiatori francesi, che l'hanno in gran numero visitata (i). Nonostante la vetusta origine e la storia
che se ne conserva,
la citt
ora in
strade strettissime
e buie
come
gallerie di miniere
comunicanti
brberi, di
e riservate unicamente
alle
donne, di cui
atra
si
vanta
il
buon costume
di
e l'elegante abbigliamento.
arabi, di turchi, di negri,
La popolazione mista
di
(schiavi
affrancati
;
o nati da
attende alla
ma
specialmente
al
stringe
dell'Africa interna.
Abbondanti
delle
abbiamo anche delle principali localit abidove il miscuglio delle genti, dovuto al passaggio carovane, ha raggiunto si pu dire il colmo, anche per
femminile,
che
viaggiatori concor-
demente descrivono d'indole assai facile e gaia. Nei tre lunghi solchi di iiidin, che nella regione abbiamo
tuzione di parte degli oggetti rubatigli all'intervento in suo favore dello Sheik dei Senussi, dimorante allora a Giarabub. E il maggiore Andrea PeDRETTi, nello scritto Un'escursione iti Cirenaica (191 1), pubblicato nel Bollettino della Societ Geografica Italiatia,
il
novembre 1903, pag. 893 e 894, attesta benefico influsso dei Senussi dal punto di vista morale. Vedasi inoltre l'in-
propaganda
difensori dei poveri per liberarli dalle tasse e perci nemici del
il
suolo, dichiarando
terreni della
da imposte e dal catasto. Ricordiamo principalmente: Duveyrier, op. cit, pag. 249 e segg. MiRCHER, ecc., Mission de Ghaddms, pag. 97 e segg. Largeau, Le Sahara alge'rien citato, pag. 199 e segg. Assai recentemente vi and Leon Pervi nQUIRE pei la delimitazione dei confini tra la Tunisa e la Tripolitania ne scrisse ne La Gographie Bulletin de la Socit de Gographie de Paris 15 giugno 191 1, e nella Lllustrazione Ltaliana, 19 novembre 1911; ora si annuncia un suo volume, ed. Hachette. Finalmente vedasi E. Bfrnet, En Tripolitaine Voyage Ghadmes, Paris, 1912, recentissimo, che per ben poco aggiunge al gi noto.
;
LIBIA
INIEKNA
fig.
io),
lungo
quali
si
distendono
l'Africa, parecchie
meno
scarsa
resistente
:
sono le localit con edifici in muratura pi o con popolazione stabile, accentrata, per quanto Ederi e Brak nell'Uadi Shiati e molto pi a N.-E. Fughaa,
v.
che continua
presso
le
la
serie
settentrionale
delle
oasi
Ubari,
Germa
rovine dell'antica
G arama,
Ji^
,--:ti\jk,
i4i.
Fig.
19=*
La
il
gruppo
delle oasi di
ha aspetto
di tipo
vera
citt, diffe-
Ghadmes, perch
che
nome
(i) Ved. Barth, pag. 164 e segg.; Duveyrier, pag. 275 e segg.; NachTiGAL, pag. 105 e segg.; Rohlfs, Reise diirch Nord-Afrika, cit., pag. 9. (2) Duveyrier, loc. cil., ed El Hachaichi, op. cit., pag. 153, dicono
circa 600;
Barth, pag.
LIBIA
INTERNA
51
con foglie
di
intorno.
Ha
i
sizione tra
cipali;
monti
ma non pu
dista dal
un migliaio
di chilometri
anche
in
FiG.
20'''
Ghat secondo
il
come
sente per
mezzo
ai
tore europeo
vi mor(i).
IV.
La
porto col
Sudan
La
Spe-
Conclusione.
coll'Africa
interna, traverso
in
avvenire
il
commercio
e in generale alla
(i)
Ved. Barth, pag, 223 e segg.; Duvevrier, pag. 266 e segg.; Reclus,
Tripoliiania, pag. 424.
52
LIBIA
INTERNA
(i)
esposi le rain
un futuro non
credevo di poter nutrire speranze nello sviluppo d'importanti scambi col Sudan. Codeste mie ragioni furono oppugnate anche
ma devo dire che gli argomenti opponon mi hanno persuaso; che anzi l'esperienza ulteriore dell'ultimo decennio mi ha rafforzato nella mia opinione. Innanzi tutto, anche le nuove informazioni degli esploratori e i nuovi dati positivi hanno confermato che il valore economico del'Africa interna e particolarmente nel Sudan assai pi modesto di quanto ritenga l'opinione comune, incline a giudicare per tradizione ed a priori. Ci del resto gi prima di me avevano detto,
in questo Bollettino (2);
stimi
tra altri,
il
Chisholm
Marcel Dubois
di
(3).
Anche
al di l
del
vegetazione lussuregil
ma
di
come nelle Indie e nell'America Aleridionale (4). La stessa cifra della popolazione dell'Africa stata negli
sempre pi nei
attribuito
alle
ultimi
calcoli
il
coeffi-
ciente
regioni
interne,
G. RiccHiERi,
Albrighi, Segati e
(2)
della
in
Bollettino
con modi-
medesimo autore
e nel
medesimo
Sahara,
Ved. G. G. Chisholm, Hajidbovk of commercial Geography IV ediM Dubois, Pre'cis de la gographe conomique, Masson, 1890, pag. 135 e poi 3^ ediz, pnbblieata in collaborazione con I. G. KerGOMARD e L. Laffitte, 1809, pag. 656. Acuta la spiegazione della tradizione di fertilit del Sudan, che d il Dubois: essa dovuta agli Arabi che, dopo traversato il deserto, arrivando a Timbuttu, potevano credere di trovarsi in una terra promessa. (4) Ved. Chisholm, op. cit., passim.
(3)
.
LIBIA
INTERNA
53
quarantennio addietro,
nuzione riguarda
la
si
ora discesi a
(i).
meno
di
40
e la dimi-
zona tropicale
Quanto
alle statistiche
commerciali
fra
i
dell' Atrica e
specialmente
compresa
tropici, certo
;
ma anche tali, hanno un non si pu disconoscere. Nella citata mia pubblicazione, dieci anni or sono, ero indotto
il
imporcalco-
tropicale,
che E.
Heawood
(2)
aveva
poco prima solamente 20 milioni di sterline (500 milioni di franchi). Attualmente la cifra, quale si pu dedurre dalle Hilbners Geographisch-Statistiche Tabellen (3) certo di molto salita
:
il
da esse per i paesi tropicali africani di circa 1300 milioni; ma con ci ancora meno di Vj del totale dell'America meridionale compresa fra i tropici che pure ha una superficie tanto minore ed ancora tanto poco popolata e sfruttata (4) men
;
di 74 del
commercio
e,
se
si
voglia
(r)
Ecco
le cifre
fascicoli della
al
Bevolkerun^ der
Behm
Wagner,
1880
1882
1891
SuPAN
1872
192,520,000
203,300,000
205,679,000
1874
1875 1876
205,823,260
163,953,000
140,700,000
206,007,500
199,921,600
1904
1878
203,219,500
nel 1903, nella 7* ediz. del suo Lehrbuch der Geog.,
Ma
il
a pag. 684 accettava per l'Africa 175 milioni di ab., nell'ultima edizione, sulla
quale fu
stische
traduzione
li
il
italiana
soli
del
135.
ten.
137,
riduceva a
191
1
Tabellen
per
hanno 138
milioni.
un articolo dello Scottish Geograph. Mjgazine, novembre 1900. (3) Fascicolo per il 191 1 pubblicato dopo la morte del prof, von JraSCHEK, dal prof, von Schultern zu Schrattenhofen. Poco diverse sono le cifre del fascicolo 1912 per le importazioni ed esportazioni dell'anno 1910. (4) Per l'America meridionale fra tropici calcolo, deducendo dalle cifre delle Geog. Stai. Tab., per il 1909 circa 4200 milioni di franchi. L'intera America meridionale dava per il 1909 un totale di 8666 milioni, cio 509 franchi per km.'^, mentre l'intera Africa dava un totale di 6572 milioni, 219 per km.^
(2) In
54
LIBIA
INTERNA
temperata,
confrontare coi
dei
paesi
della
zona
inferiore al
di
'/^
totale
commerci
della stessa
Danimarca, poco pi
si
di quello
dell'Italia.
Ma
il
pu dubitare che
altri
sia
pur
senza raggiungere
proporzioni esuberanti da
sognate
suoi sbocchi.
principalmente
quali
porti della
al
Cirenica,
ai
arrivavano traverso
deserto le carovane.
ormai
le
:
ben altri mezzi di trasporto richiamano merci del Sudan alla costa della Guinea ed alla valle
i
Ma
del Nilo
tratti
mente
le ferrovie
appena
in pro-
s'arrester.
Chartum a El-Obeid, E gi da un
legata colla strada ferrata al porto di Lagos e col tratto del Niger
Del pari nei possedimenti francesi la ben presto fino a SegSikoro e gli altri tronchi gi costruiti nella Guinea francese e nel Dahomey arriveranno ugualmente al gran fiume. Finalmente il Cmerun tedesco, tanto pi ora dopo i nuovi acquisti, sar certamente ben presto traversato dalla ferrovia, in parte gi costruita, fra la costa e il Binu e poi il lago Ciad. Come possono i porti del Mediterraneo contendere oramai con
navigabile fino alla foce.
ferrovia dal Senegal al Niger proseguir
quelli dell'Atlantico di fronte al moltiplicarsi di cos potenti
di
mezzi
essi le po-
piegano nel solo tragitto da Trpoli a Cano e in generale al Sudan non meno di 3 o 4 mesi, ma talvolta ben io, 11 e pi, per un complesso di merci, il cui valore molto quando arriva a qualche
decina di migliaia di
lire
Anche
di
in passato
commercio carovaniero
Trpoli
non
superavano da
a 3 milioni di franchi all'anno, escluso naturalvalore degli schiavi, la vera merce di trasporto econo2
in
conduttori di
LIBIA
INTERNA
55
carovane e
Sudan
(i).
Ben
altra
la
concorrenza
alla costa
Ma
l'ardita
proposta lanciata
mezzo secolo
fa,
concretata in un progetto pi
un calore e una costanza nientemeno che da Paolo Leroy-Beaulieu con articoli innumerevoli e con un volume speciale (2), se ha provocato da parte del Governo francese una serie di spedizioni di studio riuscite altamente benemerite per la scienza (3), non ha fatto ancora un passo verso la reale sua esecuzione. E che neppur l'autorit e la calda, suggestiva parola del Leroy-Beaulieu ha potuto dare alla grandiosa impresa una base di preventivi economici abbastanza persuasivi, perch si trovassero i capitali necessari, nonostante che in Francia le risorse finanziarie inesauribili della nazione siano sempre pronte a rispondere all'appello di qualunque progetto appena appena tentatore e promettente (4). Troppo le cifre esposte dall'eminente
di trent'anni addietro,
sostenuta con
(i)
Il
Medana
// vilayet
il
Min. degli
stimava
com-
mercio carovaniero solo i milione e mezzo all'anno e la durata del viaggio delle carovane da 70 a 90 giorni. Il De Mathuisieulx in appendice alla sua Tripolitaine d'hier et de demain, pag. 187 e segg., d un resoconto particolareggiato della composizione,
della durata del tragitto e del valore delle merci di una carovana da Trpoli a Cano. R. Chudeau, tudes sur le Sahara
et le Soiidan in
Annales de Gog., 1908, pag. 954, dichiara insignificante il commercio carovaniero traverso il Sahara dopo abolita la tratta degli schiavi al
;
massimo
3 milioni di
fr.
si
tien
conto di ci che pu
cit.,
sfuggire alla
sorveglianza.
fi-,
Leon Pervinquire,
gli affari
il
Ghaddms,
calcola al
massimo
piuttosto
cit.,
milione di
all'anno
meno che
il
pi.
Per
passato ved.
Si
J/ission
de Ghadins (1862)
commercio pu vedere anche E. Bernet, Eh Tripolitaine: Voyage a Ghadins, cit., pag. 142, e l'art, di D'Attonoux, Tripoli et les voies commerciales du Sondati in Ann.de Gogr.^ 1895-96, eh ' per di
nella quale
Mircher d
col
carattere generico,
12)
P.
Lerov-Beaulieu, Le Sahara,
le
Soudan
nota,
et les
11,
si
la
56
LIBIA
INTERNA
economista per le spese di costruzione e manutenzione di ferrovie lunghe loo e 2000 km. attraverso il deserto, e quelle dei proftti sperati appaiono in contrasto colla realt dichiarata nelle relazioni degli esploratori, che invano si cerca di volgere a favore
di
una
riabilitazione del
Sahara
(i).
Mediterraneo al Niger e prima 100 milioni di franchi e per la seconda da 150 a 160 milioni. Per questo per calcola un costo unitario della linea che varia da una pagina all'altra del volume, ma in media calcolato da 50 a 60 mila fr. per chilometro. Or tale costo, anche tenendo conto della gratuit del suolo, troppo in contrasto con quello verificatosi per tutte le altre ferrovie del globo. Il prof. Federico Flora, di cui nota la particolare competenza in argomenti di finanze ferroviarie mi scrive: Sono perfettamente del tuo parere circa il costo chilometrico della famosa linea transsahariana, sebbene le condizioni speciali del terreno, essenzialmente gratuito, possano apparentemente giustificarlo. Ed invero il costo chilometrico
ferrovie transsahariane
l'altra al
lui
da
massimo
di
900,000
lire fino al
di
sotto di
100,000
lire,
376,250
130,000
al
km.
per l'Asia
per l'Africa
per l'America
di di
di
di
156,000
196,000 145,000
per l'Australia
lire al
si
km.
il
costo pi
basso eh'
io
.sole
VArchiv fir Eisenbahnwesen . devono preoccupare le condizioni di esercizio e manutenzione in un paese come il Sahara. Su di esse il LeroyBeaulieu non si ferma, mentre calcola il reddito lordo nientemeno che 11 o 12 mila franchi per km. (i) Nel cit. M. DuBois, Kergomard, Laffitte, Prcis de gographie ecolire
pone con
Ma
in
Francia
ma
il
costruzione,
di
sorveglianza,
il
di
alimentazione,
traffico
per
deserto,
rimuneratore.
Il
Sudan non
costoso
.
abbastanza ricco
di
quando
vi
sono due o
tre porte
uscita
facili
per
le
quali
il
trasporto
sar assai
meno
le
Lerov-Beaulieu, sono
le
Foureau
LIBIA
INTERNA
57
Siccome per
suscettibili
la
Transsahariana
si
presenta
ai
Francesi, cos
all'amor proprio
nazionale,
pur come un'opera di civilt e di alta possiamo credere che tosto o tardi essa avr esecuzione, mettendo naturalmente capo ad un porto dell'Africa mediterranea francese. E quali saranno in tal caso le conseguenze economiche per la Libia interna ognuno facilmente intende.
impresa economica,
ma
importanza
politica,
l'avvenire
la
il
FouREAU
sue conclusioni
rieine (i). Il
Scienti/iqiies de la Mission Sahaben diseredato, superficie di spaventosa nudit, calcinata dal sole infuocato, che non lascia speranza alcuna
Docments
Sahara
ai
capitali e al lavoro
che vi
si
Ma
si
lente, pazienti,
metodiche ricerche
modo
assoluto la
non
si
ben nascondere nelle viscere loro giacimenti e filoni di minerali o metalli preziosi. Ma la possibilit generica non autorizza pi
precise conclusioni.
date tra
altri
dal nostro
della
le
Srtica,
ricor-
tracce di
rocce
significative,
data
Tunisia,
non bastano a
giustificare la leggerezza
il
colla quale
se
ne scritto
cit., pagg. 1157 a 1173, che dovrebbero esser lette da tutti anche in Italia, perch applicabili pure alla Libia interna. Finalmente lo stesso Gautier nell'ultimo capitolo della sua cit. Conqule du Sahara intitolato appunto Le Transsaharien dichiara illusorie le speranze di profitti economici, che dalla impresa si aspettano. (i) Ved. fase. Ili, pag. 1158 e segg. (2) Ved. Della Cella, Viaggio da Tripoli ecc., Genova, 1819, pag. 84. (3) Ved. G. RiccHiERi, Sulle prelese miniere di solfo in Tripolitania in La Vita Internazionale 5 gennaio 19 12 e ved, anche Boll. d. Soc. Geog. /tal.
Documents
scieniifiqttes,
ma
tali
febbr.
58
LTBIA
INTERNA
diffusi
carbone
qualche localit
sfruttare
(i),
si
da trovare
nella Libia
Cos per
i
metalli, dato
che se ne scopra
la presenza.
Anche
speranze.
Libia interna non
Accontentiamoci dunque di dire che codeste speranze per la si devono escludere ed esse anzi valgano a
;
non appena
Nello sviluppo della zona Libica litoranea da riporre, anche a parer mio, fondate speranze che in avvenire pi o meno prossimo con saggio impiego di lavoro e di capitali, con opportuna politica e amministrazione possano venir ripagati i sacrifizi di sangue e di danaro che la nostra nazione vi ha sostenuto finora e certamente dovr essere ancora disposta a sostenervi. La Libia interna invece non potr essere per ora altro che un campo, in cui avr modo di misurarsi l'ardire, la tenacia, la pre-
ben possibile che fortuna arrida e che per essi la terra desolata acquisti un reale valore economico. Auguriamolo ma nel tempo stesso pensiamo che accanto ai compensi materiali ve ne sono altri d'ordine morale, che dobbiamo ugualmente desiderare. Se ad esempio nelle terre libiche l'opera di viaggiatori e di
;
(i)
Tra
gli stessi
nere o no possibile l'esistenza di depositi notevoli Gentil nel fase. Ili, pag. 816 dei Docutn. Scient.
carbone nel Sahara. Mission Saharienne Foureau-Latny diceva senz'altro in proposito: prsent que l'ge moscovien et ouralien de ces calcaires est tabli, il n'est plus permis de garder des
d.
l.
il
Flamand
carbone,
i
letti di
ma
lasciano aperta
la
Le Haut Pays Oranais et le Sahara d'aprs M.r G.-B.-M. Flamand de Gogr. 15 marzo 1912, pag. 161.
Ann.
LIBIA
INTERNA
59
ad emulare, a superare
soddisfatti.
al
risultati,
anche
il
non potremo
nuova ma da
modo
migliore di provare
mondo che
altrui,
:
che
il
parare
PLEASE
DO NOT REMOVE
TORONTO UBRARY
QE
334 R5
P&ASci
'"'-'M,