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.^/^rA^
lAnJ^ftA
R^^?^?? a,a(M'W^;,i^\r...^'^y
>"
ci
ROBARTS
^!
>
DOMENICO
M0]IF.LL1NT
AMALFI
SPIGOLATURE STORICHE
(a proposito
LETTERARIE
CESENA
TIPOGRAFIA
G.
VTGNUZZI e"C
1906.
All'amico Francesco
Re
dedico.
* * *
Le
re di
Primo
Re
con
titolo
di
marchese
di Gerace, e
mori
Ruffo.
Caterina,
Giovanna
don Carlo.
nel
1474,
e,
come primogenito,
nel
reame.
Roma
Innocenzo Vili
da
e poi
papa Alessandro,
gli
fu assegnata
"
d''
Aragona
Lamento
(estr.
6
la
diaconia di
la
S.
Maria in Cosmedin,
Accompagn
in
Ispagna
come
cardinalato
Don
una
il
titolo di
marchese di Gerace,
figliuola naturale di
nome
donna Eleonora,
Caterina spos
alla
penultima di questa
prole.
delle
giovanissima,
*)
contrasse
con Alfonso
Fu
si
mini
presenti
di
all'
incoronazione
Federico
II
nel
duomo
attacco
ritir nel
e,
castello di Capistrano in
di
Abruzzo,
colto da
un violento
gotta,
la
il
lasciando
giovane
il
figliuolo,
che
suc-
vide
la
luce
al
^),
anno 1499,
fu
cedette
genitore, in ricordo
quale
chiamato
Alfonso
Davalos,
ne ebbe numerosa
*).
prole
si
spense vecchio
per podagra
1)
2)
nuto
e
il
3)
MoRONi, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Secondo il Leostbllo questo matrimonio sarebbe avvegiorno 25 luglio 1490. V. Prcopo, Op. cit., p. 6, n. 4. M. Cambra, Memorie storico-diplomatiche dell'antica citta
ducato di Amalfi, Salerno, 1882, voi. II, p. 78 e segg. 4) LiTTA, Famiglia Piccolomini, tav. II. Di questo figlio di Griovanna trovo qualche altra notizia nella Vita della Principessa
N
i
(li
luco pi viva
illuiiiiiia
la
giorni
(li
La prima
notizia intorno
dal
ad
ossa risale
Scafati,
al
si
1508;
in
quest'anno
suo feudo di
ove
trovava a villeggiare,
al
convento di
S.
Elena
il
Cardinale e
di
di
lei,
in
compagnia
notabili
Andrea
almeno
Ma
agli
Amalfitani
la
un cronista
anonimo contemporaneo
suo
diario
^).
registr
con
diligenza nel
fu
poco
pi
di
Vite
Claudio Filomarino) che trovasi in Ms. X, e. e, 21 della Bibliot. Naz. di Napoli. Il giovane duca fu scelto dalla principessa di Francavilla per marito di sua nipote Costanza.
relazione
Quantunque bella, il duca non am molto la moglie ebbe amorosa con Isabella Brisegna, e si attir pi volte i
;
della irincipessa di Francavilla per la sua vita Pare fosse anche assai pronto di mano: un giorno, insultato dal marchese c'! Vasto, suo cognato, che, nell' ardore di un alterco lo chiam " figlio di una putta , percosse con violenza lo sconsiderato ed incauto parente. Rimasta vedova. Costanza si
motti satirici
libertina.
compagna
la figliuola
Beatrice, che
1)
infatti
"
di
Andrea
de Aragona et suo fratello don Carlo colla duchessa de Amalfi Giovanna et suo figlio don Alfonso de Amalfi de anni dieci, insieme col marchese de Iliceto e col vescovo di Bisignano
don Francesco
Camera, Op.
e loc. cit.
).
Giovanna temendo,
non
un voto
al
santuario
le
di
e
di
fatti e
con tutte
pompe
con tutti
donna
della
casa d'Aragona.
Da Loreto pervenne
sensi
religiosi,
Non
gli
non sacre
spingevano
lasciare
le
incantevoli
spiaggie, e
ad intraprendere
viaggio non
breve
ma
a
uomo
quale
inferiore
nobilt
di
censo, e
per
il
rinunciava a rava
s
titoli
ed
cittadino
di
Nido, pronipote
del
celebre Panormita
1)
La famiglia
ma
fuggi dalla patria e ripar a Palermo, ove la sua famiglia crebbe e per numero e per censo, assumendo il cognome di Bologna, a
della lontana citt madre. Antonio Beccadelli, detto Panormita, il pi gloioso della famiglia, passato ai servigi di Alfonso d'Aragona re di Napoli, si stabili in questa citt, e dal Re munifico fu ascritto fra i nobili del seggio di Nido. v. Col ANGELO, Vita di A. Beccadelli, Napoli, Trani, 1820. pp. 6 e Suo figlio Antonino pare non sia stato aflTatto seg., e 132. degenere dal padre (Colangelo, Op. cit., p. 225 Wolff, Leben
ricordanza
il
und Werke
p.
69
dea A. Beccadelli genannt Panorviita. Lipsia. 1894, e R. Starabba Notizie coicernenti A. ranormita, estr.
;
&lVArch. stor. sicil. XXVII, 1902, pp. 1-4-16). Figlio di Antonino fu Antonio Bologna. Il Mugnoz ( Teatro genealogico, I, 140-141 ) lo dice nato da Aloisa Caracciolo, mentre nei Mss. Corona, di cui si far cenno pi avanti, esso appare figlio di Giulia di Sangro il Camera, al luogo citato, crede sia figlio invece di una Camilla
;
Ni' ad
Amalfi
si
potevan fare
le
nozze, poicli
il
lo
brare
il
ben ardita
allo
formavano
al
iti<;enuamente creduto
pretesto religioso
perch, spaventate
colosa
risoluzione,
al
spalle
ed
a ritornare
La nuova
ed
nel
il
della
diffuse,
cronista
diario
raccolse
\).
suo
novembre 1510
le
mie
alla pi
un
la
ci
pubblica opinione
alla
scomparsa di Giovanna
le
non
Antonio Bologna, dalla relazione con Giovanna figli, dei quali sopravvisse solo il primogenito di nome Federico, o, secondo qualche Ms. Corona, Lodovico. 1) " Correva fama in Napoli che la illustre Signora Ioanna de Aragonia duchessa de Amalfe, figliola del quondam illustre Signore don Herrico de Aragonia et sorella carnale del Reverendissimo lo cardinale de Aragonia, havendo data fama de volere andare ad Sancta Maria de Loreto per devocione, nce and con multi cariagi e dalla se partio con Antonio de Bologna figliolo de Messer Antonino de Bologna et andossene con el predicto con dire che era suo marito in Ragosa laxando uno figliolo mascolo de X anni ....,,
d Sangro. Quest'
10
essi
se ne fosse
al
di
del mare,
improbabile
credesse ad Amalfi ed a
si
facessero
investigazioni
fosse
in
Ragusa.
a
usasse, a
il
poco
poco
crudele verit
si
fece strada, ed
svelato.
dell' infelice
Giovanna fu
si
Ed
anche probabile
della catastrofe
svolse
una parte
dramma
il
diffondessero
tempo
solo
sussur-
giacch
il
Comunque
un
sia, il
primo che
ci lasci
una completa
n
esposi-
non
uno
di
I.
storico
n
il
ma un
:
fecondo
scrittore
novelle,
26.
Eccone
un rapido riassunto
La duchessa
et,
d'
conduceva vita
educaessa
governo dello
stato.
Venuta
nell' esiglio
fedelmente
servito
la
1'
infelice
Federico
ritirato, lo
mand
a chiamare
alle
di
essere suo
maggiordomo. Avvezzo
corti,
giovane bellissimo
n
della
persona,
di
in
Of^ni
buon musico,
e
e
le
gentildonna
di
poca
et,
gagliarda
bella
splendore
le
alla
corona
duchessa.
Il
Bologna,
non
la
di resistere a tanto
amore
Iddio
che
si
[)otesse,
ad
la
indi
far
dovesse
nascere,
chiuder
via,
senza
amor
avvisato, non
amante
seco
del Bologna,
ma
moglie divenire, e
tacitamente
a
godersi
le
del
loro
< fosse seco
manifestar
nozze
e
Chiamatolo pertanto
un giorno,
come
spesso faceva,
,
quando
che non
divisava
gli confid
si
che,
solo
ma
adatto per
l'et,
ben
conveniva
le
per
schivare
mor-
per
il
momento almeno,
Muto
e pallido ascoltava
l'amante la confidenza, ed
.
invece di consigliare
fieramente sospirava
la
Ma
tosto
Duchessa, commossa
12
mata una
.fin
dalla culla
aveva
altri
non v'essendo
sua
.
che lor
presenza
della
Bologna per
parecchi
moglie
sposata
Marito
moglie vissero
del
segreto trapelasse,
bambino. Federico.
Ma
una
secondo
parto
le
della
Duchessa
questa volta
bambina
Si cominci a
mormorare, ed
mormorii che
fratelli della
si
fecero,
pervennero
i
due
Duchessa,
ritenendo
corruccio
lei,
che
dei
soltanto
su
di
lui
dovesse
ricadere
il
cognati, consigliatosi
dolore,
con va
in
la
moglie,
da
con
reciproco
i
parte
Ancona
seco
portando
figliuoli.
Ma
distacco.
poich pi che
ebbe pensato
ai casi suoi,
dubitando
luce,
i
questo
le
fratelli
non
avessero fatto
tosto,
andando a ritrovare
gentildonna
.
marito, con
lui
viver
privata
Fingendo pertanto
di
dover
e
sciogliere
un voto
manda nascostamente
che pu poi
figliuolo,
danari
roba ad Ancona pi
cura
al
lasciata
buona
molta
governo
e
del
con onorata
di
compagnia
Loreto
.
muli,
si
port a
Quivi, offerti
suo seguito
quindici
accompagnarla
ad
Ancona
distante
solo
come
naturale, allo
scalco
il
mandato innanzi
la
di
buon
mattino
per
ordinare
l'
pranzo
disse
che
esso
aveva gi
Di
clie
preparato
ostello per
signora duchessa.
il
lo scalco si content:
partito di corto,
Bologna
non
sapeva dagli
.
altri
la cagione,
la
ed egli era
Giunse
Duchessa,
maggiordomo non gi
come
ma come
tutti
i
padrona
per
dopo
il
il
pranzo,
fatti
chiamare
e
matrimonio
di
contratto
manifesta
il
ferma
decisione
rimanere
marito.
Raccomanda
a tutti di avere a
lui
buona cura
leali,
del
fedeli e
dice
come abbia
le
provveduto
sul
alle
sue
donzelle
depositando
lascia
loro doti
ai
banco di
di
Paolo Tolosa e
libera scelta
e
servitori
tutti,
seguirla.
Tranne
la
cameriera
due
staffieri,
sebbene
e di
le
con
dolore,
suo fratello,
per
poste a
Roma
uno che
quanto
accaduto.
Dopo
per
i
sei o sette
segreti
maneggi dei
volevano ad
Vanno
Siena,
ma
esi-
gliati dal
da
Tentano
essi di
fuggire
a Venezia,
prezzolati.
riesce
ma
con lagrime
persuadere
che
di lui solo
che
esso infatti
con
il
entrambi
14
avevano ottimi
Duchessa con
Alfonso,
era
cavalli,
si
rifugiano
Milano.
La
gli altri
due bambini
ed
il
minore
il
di essi,
nato
in
Ancona
il
seguito, fatti
prigionieri,
seguono docilmente
vendetta,
ma
il
il
go-
verno
del signor
duca
figliuolo
castelli
del
primo marito.
appunto
i
che erano
quest' ultimo, la
Duchessa
con
piccoli
nel maschio
della
rocca e
si
poi con
casa del
cognati, dai
quali
sottomano,
per
assicurarlo
che
non
si
moglie
scossero
punto
sua profonda
il
fiducia.
Non
vi
riusci
nemmeno
di
Delio, cio
Bandelle
le
stesso, cui
un signore
e di
quei del
Regno
narr
cose
come stavano
voleva
esso
Bologna,
ma
che
non
diventare
l'aveva
modo
che di certo
state
la
moglie con
.
figliuoli e la
cameriera
Delio,
erano
strangolate
d'
Infatti
un giorno
il
Ippolita Bentivoglio
Bologna
un pietoso
ed
dei
suoi
aveva
composto
intonato
...
lo
15
chiam
("ho
morto della
mop^lie,
in
Milano erano
pjenti
per
a
a)nnm///nrlo
Ma
Roma
sfatta,
gli
aHinch
sollecitamente
soddi-
passarono
incarico
dell'
uccisione di Antonio a
in
Daniele
<
da
Bozzolo,
Ed
il
essendo
Milano un
di
mona-
giannetto,
che andava a
mano
1'
altro
1'
Ecco
il
Bologna. Parve
smarrito in
Attellano che
:
il
Bologna
fosse tutto
viso, e disse
Per Dio
egli farebbe
una
altra
arme
d' asta,
che
quello
essendo
in sospetto com'.
S.
Non
erano l'Atellano
Delio giunti
;
ge
un gran rumore
S.
per-
Bologna arrivato a
Frantre
fu
dal
capitano
Daniele da Bozzolo
con
assalito e passato di
banda
in
banda
...
*
:
Subito noi
ci
domandiamo
quale fede
si
deve pre-
vero
nella
quello che
il
nostro
domenicano racchiude
a
sua novella
distanza, di
se
di
no, sar
le
noi possibile, a
del
tanta
sollevare
fitte
pieghe
velo,
16
scevrare
il
Nessun novellista
loro
forse ritrasse
quanto
storica,
i
il
Bandelle,
nella
apparenza
ed
essenza
fatti
che
supera
di
gran lunga
1'
arte con
gli
cui
compose
le
dubbio
elementi drammatici
abbondano,
le
ma
dei
ricerche
Gli argomenti
ricavati direttamente
da storie
sue narrazioni,
impostatura, lo
in
una parola
1'
abito
esteriore.
della
Signora di
Challant, di
?
Ugo
Il
Bandello
cronaca
am
trascrivere,
mi
si
passi
1'
espressione,
1'
la
apprendeva nelle
1'
ospite
dei
nostri periodici
;
cotidiani sotto
la
rubrica
cronaca
in
con
espressione veramente
felice
Max
da
Nordau
Bandello
un suo
abboccamento
chiam
eroi
gli aristocratici
^).
tragedie domestiche
di
Non
uno
1)
17
d'ftvor visto
con
come fantasma
le
pI
primo
del
secolo
XVI
ci
la
preso a
la let-
considerare
strettamente
ad
essa connessa
questa lettera
e
dopo aver
ed
con
opinioni
al
inveterate
ingiuste
intorno
all'onore
matrimonio,
il
dice:
signor Antonio
fu
il
e della
magnifico narrato,
io,
che gi minutamente
il
signor
Cesare
Fieramosca aveva
ci
composi
Riscontriamo ora
la
la
novella con
la
storia
esatta
Francesi
Milano
\)
in
chese
di
1)
M. Santtdo, Diari,
XVI,
col. 609.
18
Francesi
nella
battaglia
di
Ravenna
')
nel
*),
cavaliere
Con
tate,
le
ricavandole
napoletani
contemporanei,
concorda ordinatamente
duchessa Giovanna ed
il
17 no-
vembre 1510, passa per Loreto, giunge ad Ancona e vi dimora alcuni mesi indisturbata con il Bologna;
ne viene
poi
E
al
siccome
ed
il
il
papa Giulio II
a
mor
il
13 febbraio 1513,
fino
Bologna, portatosi
^)
6 ottobre 1518,
dobbiamo
data
della
1511
de'
permanenza
due
del
sposi in
Ancona.
L' efficacia
quadro
tanto
pi suggestiva in
quanto che
naggi
che
1'
ne
formano
lo
sfondo
*).
vero
che volle
velo
celarsi sotto lo
pseudonimo
di Delio
ma non
cosi
fitto
Scrive
infor-
come minutamente
1)
(Lucca,
Giuntini,
1764)
voi.
X,
2)
3)
LiTTA, Famiglia Visconti, tav. Vile JF'am. Bentivoglio, tav.V. D. MoRELLiNi. M. Ba7idello novellatore lombardo, Sondrio
1899, p. 58, n.
4) Un' altra volta soltanto il Bandello ci si presenta in persona nelle sue novelle, ed anche questa volta nella Nov. I, 28, sotto lo pseudonimo di Delio, che comunemente usa nelle Rime. V. Giorn. stor., XLII, 445.
19
mato
casi
dal
della
fido
iiniico
Cesare
d'
Fieramoaca
fjjli
')
intorno
ai
ducliessa
Amalfi,
prese
vaghezza
di
coin])orne
una
novella.
(Jirolanio Visconti,
narrando
questa
trascorso un
Av-
venne
che un
signore
d'
[di
Napoli]
arme
al
nel ducato
Milano, narr
e
tutta
istoria
nostro
Delio,
di
pi
gli
Bologna
e poi
Aveva Delio
1'
pione Attellano
tutta
istoria
certo
povero Bologna
il
sarebbe
ammazzato
Non
ci
si
mostra vivo
di
e parlante, nelle
sue
caratteristiche
pi spiccate pi
:
confidente e di consigliere.
si
Ma
v' di
pu
dire, della
morte
Bologna.
1'
La mattina
del
ottobre
al
si
1513,
monarecava
Bologna, che
messa a
S.
non
so che smarrimento
ed osserv
Per Dio
egli
farebbe
meglio
far
portar
una
altra
arme
.
d'asta
fratelli
di
G-iovanna
d'
nio Bologna.
Muratori, Annali
d' Italia,
loc
cit.
^0
Dovremo
l'unica volta
schietta dichiarazione ?
che
il
Bandello
afferma
testimonio di
quanto narra,
e perch
fuor
di
dubbio
che
il
Bandello
per
il
primo
-scrisse nel
1514
la storia della
Come
d'
tutte
novelle bandelliaue,
si
ma
parecchie altre
argomento
In
questa
citt
nel
secolo
XVI
XVII, mentre
sorge
gli
la
smania
anonimi
tutti
scandali delle
dei
pi
aristocratiche
famiglie, compresa
piccanti, con
e
rico-
quella
re
aragonesi. Questi
letti
racconti
r intento di denigrare,
piati,
avidamente, copiati
noi
in
pervennero
sino
numerosi
sotto
il
esemplari
manoscritti,
comunemente conosciuti
autori
di
nome
di
di cui furono
od
attingendoli
Il
successo
Amori
Antonio Bologna
Bandello,
del
fu copiato
dalla
novella
il
I." 26
del
come
,
lo
dimostra
pienamente
raffronto
brano
che
caso trascelgo:
Notizia dei
MSS. Corona
ecc.
Torino,
21
Handki.i.o
JOgli
:
Mh. (Jorona
')
corti,
molto divoto
alla
l'ail
fail
ziono
Aragonese,
accett
zione
partito,
Aragonese,
e
accett
Era
la
du-
and
servire
la
chessa
giovane,
governava
un
fi-
poca
et,
gagliarda e
bellis-
marito aveva
il
sima,
e
vivendo
li
delicatamente,
ducato
di
non
parendo rimaritarsi e
il
Amalti
ritrovandosi
lasciar piccolo
altrui
figliolo sotto
governo,
pens
volersi
a-
vivendo delicatamente, n
le
trovare
qualche
valoroso
la
si
s'
pens
esser
di
volersi
trovare,
valo-
poteva,
qualche
sua giovent.
E
me
esaminati, se
intorno
all'
origine
della
la
Duchessa,
ma venne
societ
completamente
milanese
;
ommessa
descrizione
della
la
cameriera
lo
chiamata per
pi Macedonia, mentre
;
novella
ad Amalfi, e non
un suo
Visconti dato
il
nome
ci
di
Ermes, ed
fatto la
che dimostra
1)
Cod.
I.
22
perch
novella
ad
Ermes Visconti
nella quale
si
precisamente
al
dedicata
la
I.* 27,
accenna
principal perso-
naggio
di
copiato, con
nomi
racconto
termina con
in
un accenno
cadavere del
al
Bologna, trasportato
suo
figlio
Federico, chiamato
sarebbe
mente
il
Camera
')
non a Milano,
ma
a Padova
rifugia, e,
il
seguente epitaffio
decusque
Lux Antenore!
lars
Hic
Non
avuto
saprei
per
dire
origine.
invece
il
notevole
;
1'
accenno che
Filonico
e
pendente
dalla
novella
dai
Corona.
Secondo
dova,
del
si
questo ignoto
scrittore,
Bologna, con
fuggi
^).
ad
Ancona ove
dai
suoi
fratelli fu fatta
avvelenare
1)
D. MoRELLiNi,
La
XIV, pag. 77 e 89. M. Camera, Ice. cit. FiL )Nico, Vita di Dorotea d'Avalos principessa di Fran:
Questa....
30
le
Vite
Filonico annot
la
non
conosce n
Ammirato
secolo
').
decennio del
disperde
la
XVI,
tradizione
altera, e
l'
oblo
rimasta vedova, cominci a menar vita spirituale, fino ad usar ma vinta poi dalle tentazioni diaboliche, se lasci si fattamente pervertir dall' amore d' un suo gentiluomo di casa chiamato Antonio di Bologna .... cavaliero di Nido, e cosi essendo
ciligii,
detto Antonio di bellissimo aspetto, e gran musico, che segretamente se la spos, e con esso lui gener pi figliuoli, si che scoverta dalle donne di casa ed anche dagli altri corteggiani odiosi d'Antonio, fu palese al cardinale d'Aragona suo fratello, da cui ella, chiamata in Roma et insospettita per, penz di
il
pretesto
oro,
di
gire
alla
Madonna
dello
danari e gioie pot cumulare con Antonio, il quale egli (!) a marinari et a tutti gli altri il mostrava per legitimo sposo aditando anche i figliuoli che di lui senza
peccato generato avea, lodandolo per
altre sue parti lionoratissimo,
uomo
di
per ad Ancona, ella fu l' infelice per opera del cardinale avvelenata insieme con i suoi piccioli figliuoli e poco doppo fu anche il marito Antonio per strada dal ferro ucciso .
marito, pervenuta
1) S.
degno
49
di famiglie nobilissime.
La prima
d'
;
il quale molto si dilett della Musica mentre con infelice augurio tirato alle nozze di donna di sangue reale, et per titolo et grandezze molto illustre, sopragiunti amendue in straniero paese, con tragico esempio furono crudelmente fatti morire. Rest di loro un piccol fanciullo, il cui nome fu Lodovico di maravigliosa et eccellente bellezza, il quale a pena a pena havendo finito gli anni della fanciullezza, si mori d'infermit naturale.
et
ma
24
breve
pagina che
la
storia
aveva strappato
a questo
Fortuna straordinaria
nel
secolo
XVI
ebbero
in
saoi
amici
la
con
una
dedica
forma
di
la
lettera.
Naturalmente
comuni-
nicava tosto ad
in
si
altre,
1'
salotto,
tra
ammirazione
universale,
rapidamente
diffondevano
le
tore,
provocando dovunque
ed
occhiate procaci,
melanozi
coniche
tristi.
Quando da
vecchio,
nei
placidi
membra
sparse
a
in
raggruppare
un discreto numero
Un
dopo
la
manc neppure
se
ne fecero
le
nel
XVI
nei seguenti, e
molte
novelle
furono
traduzioni. Pi vennero
ammirate
le
elementi dramdel
fatto,
realt
i
storica
pi grandi dram-
Giacosa
ai giorni nostri.
26
Lo
l'argomento
o
.
))cr
V'A
una
sue
la
ComediaH
heroicas
raayordomo do
Duquesa
de Amalfi
di questo
svolgimento
dramma
con
Camilla,
et vedova
un
di
figlio,
si
innamora
la
d'
Antonio suo
maggiordomo, che
Ottavio
de'
pari
amore
ricambia.
corte
d'
Anche
Amalfi,
le
Medici, gentiluomo
la bella
della
spasima per
larghe
pi
promesse
le
di
rivolge anzi
di
ad
Antonio,
perch
la
faccia
proposte
dolore,
matrimonio.
lo
Frenando
gelosia
ed
il
questi
nel
compiace.
del
Ma
la
Duchessa, che
ben
legge
rifiuto,
cuore
1'
suo
maggior-
domo, oppone un
altro
allegando
il
uomo
sue
siccome
pudore
le
parlare
fin
delle
attendere
che Livia,
cameriera, non
esso legger
il
gli
abbia consegnato
dell'
un
foglio
su
di
nome
uomo che
il
da Urbino,
che
il
suo
geloso
il
innamorato,
pretende
da
Antonio
di
leggere
di esso
biglietto. Antonio,
scritto
non
che
il
per
liberarsi
gli
ad
una ad una
le
quattro
ultime
lettere del
nome,
prima
a
<
scervellarsi
per
risolvere
?
l'enigma
dovr
intendere
oy-no - oggi no
26
r ultima
parte del
nome
Antonio
scambievole amore,
il
dispongono
a celebrare segretamente
notte, travestiti
da contadini, escono
villici alle
si
recano da certi
i
quali, al loro
giungere,
il
svolge
Melampo insegue
se
figlio
persiste
a voler
sposare
Arsindo.
presto
frap-
Ma quando
madre,
porre
il
Doristo
confessa
che
Bortola
e,
sar
per non
indugi,
manda
tosto
per
il
prete
del vicino
il
villaggio.
Allora, sulla
proda di
prete
passa,
Antonio, fingendosi
le
Camilla
con
le
lagrime e
loro
amore ha
la
sanzione divina.
;
Dal primo
al
Alessandro,
si
sgrava ora
Nelle
la
una seconda
tenebre
della
volta
notte,
la
d'
una fanciulla,
consegner
Eleonora.
Livia
ad
Antonio
neonata perch
porti alla
medesima nutrice
di Ales-
E Urbino
che,
mentre geloso
aggira nell'oscurit,
la
neonata, rite-
amicizia tradita,
l'
onta recata
Camilla,
Mentre questi
casa
si
sollecito corre
27
dalla
suoi
il
sospetti
fatto,
amore
di
Tiivia
p;li
ed
Antonio, a
|)iu
riferirle
lascia
tradimento.
Duchessa com[)rende
ma comprendo
il
medesimo
tempo
il
al
palazzo. Io
chiama nella
pubblicamente
sala
lo
delle
con
parole
aspre
scaccia,
ma
che dovr
svolge
parte
di
in
Ancona
si
e parte
in
Camilla,
ritirato
la
che
lo
moglie,
lui,
voleva ragla
frattanto
Duchessa
loro
al
suo servizio
di tornarsene ad Amalfi.
Doristo,
che
d'
un
tratto
tramutato
da
bifolco
rivali.
;
in
Giunge ad Amalfi
la
nuova
della fuga
il
giovane
Duca
ed
largo di
perdono,
ma
scandalo
nel
sangue.
raggiunti
separarsi.
da
loro
tracce,
devono
ed
Camilla
jDure
tosto
ricondotta
lusingato
ad
Amalfi,
Antonio
vi
la
ritorna
da lettere
baciando
fallaci.
le
Quivi succede
catastrofe. Antonio,
mani
assorbe
con
le
poter
rente
questa, accor-
per abbracciare
la
su un bacile
figliuoletti.
due suoi
ferocia,
'
La
misera, imprecando
all'
immane
il
Non
tarsi
vi
un
filo
nella
gran
selva
si
produzione veghiana
ma
certe
ci
date generali
autore
in
dall'
stesso,
che
talvolta
le
si
compiacque di
allora
sfilare,
come
al
parata,
tutte
comedios fino
licenziate
che
la
1603
').
In
questi
anni
le
Spagna
stessa
avevano avuto
1603.
1'
Del
resto
relazioni
fra
la
ha potuto derivare
la
sua
comedia o diretta-
mente
fece menzione.
la
La
sta
comedia,
nella
in
XVI
K. KiESOW, Die verschiedenen Bearheitungen der Novelle des Bandello in den Literatiiren dea und XVll lahrhunderts in. Anglia, XVII, 1896, p. 215.
29
Ma
del
la tradizione, elio
la
lenata, vivevji
liaiidt'llo
in
suo
derivazioni
fu
si
noi
manoscritti
Corona, o
(jtiosta
Il
tradizione non
Filonico,
il
certo ignorata
da
Lope de Voga.
servata.
come
Per tutto
e
resto
che
il
novella
comedia, due
si
generi
cho
De Voga giudic
haver dado
se
alHni
da
scrivere
Tienen
ias
fin
su
autor
el
contento y gusto
').
al
pueblo,
aunque
ahorque
arte
La Duchessa
mentale,
italiana.
pi senti-
ma non
Il
quella
della
novella
Bandello
uno
scrittore verista
nel
buon
senso anche
della parola, e
accurato
la
studiato
in
ogni
manifesta
dramma d'amore
interessare
in
rappresentata,
riesce
ad
ed
commuoverci senza
e
Madre
che
vedova,
rimaritandosi
essere
gentildonna
cristiana,
non vuole
amante senza
poesia dell'
tutta la profonda
la
adamantina
Tra Francesca
Beatrice
TiKNOR, Hist. de la liti, espagnole, Paris, Hachette, 1870, I medesimi precetti reggono commedie e novelle, dovendo essere fine all' autore di entrambe il divertire e soddi1)
:
sfare
il
30
tiene
onesta,
il
posto
di
mezzo.
la
donna appassionata ed
la
che
soffoca
nel
cuore
passione,
le
ha
della
amore
il
e virt. e
Nulla vi dice
delle
prime nozze
ma
e
dal
immaginarla
amante,
fanciulla
rispettosa
non
sposa,
forse
non
ma
devota.
La natura sua
il
esube-
rante, che
contraccambio
e
neir amicizia
troppo
freddi
compassati,
prodigare
tanto pi
al figliuolo.
madre,
difficile e
il
scabrosa poich
figliuolo
si
un giorno
trova in
deve essere
capo
d'un
dedica completamente.
il
Non
non
le
par bene
rimaritarsi e lasciare
,
figliuolo
sotto
r altrui governo
ma
e
rinunzia
se
ad
ogni pompa,
ad
sue
donzelle,
nelle
pratiche
religiose
cerca
il
riposo
dell'attivit
che
essa dispiega
il
ed
del
adopera
figlio,
nei
del
negozi
per
ristabilire
patrimonio
ad
aumentare
le rendite.
Ma
ecco
severa.
Un
lettore
... e ritrovandosi
e bella, e
maritarsi si
Duchessa) di poca
le
et,
gagliarda
vivendo
e
delicatamente, n
il
parendo ben
governo,
lasciar
figliuolo
sotto
esser
la
altrui
pens
di
volersi
e
trovare,
s'
poteva,
qualche
,
valoroso
amante,
sua giovent
m
[K)tit'l)l)e
pensare che,
amando Antonio,
una
la
Duchessa ceda
fisiof^\o-
ad
UM
impeto dei
sensi, ad
volpjare necessit
Mancavano
suoi istinti
sol-
La morale
XVI)
sarebbe assai
meno
suoi parenti
il
indulgenza
diadema
di regina le
due Giovanne?
il
Le
Bandello,
si
si
spiegano
])ensando
immaginano
pronunciate.
La Duchessa, determinata
decisiva, soffocando con
a prendere
una risoluzione
tutte le
uno sforzo
di volont
confessato
il
loro
si
creda che
tratti, del
affare
qualunque.
scere
E
se
siccome principalmente
nel cuore d'
preme
di cono-
bene
Antonio
amore ha radici
profonde
suir
modo
animo
poetiche,
che
ripugnerebbero anche
o
sua
indole, e
temendo
forse di apparire
di essere
sia,
proferisce
fin
gentildonna, alla
le
fine
tutte
altre.
Non
ricordo
m
d'Aragona nella terra
d'esigilo, dal
venenza
il
e dall'eleganza del
conversare
con
il
colto e gentile
maggiordomo dovette
che
batezza ed
essa
il
si
non
s'
fiamme divoranti.
silen-
Ma non
in
ziosamente
lunghi
Il
corridoi, cercher
refrigerio
di
alle
sue
pene.
suo
amore
verace.
1'
non
un capriccio
sensi,
ma
affezione
figliuoli,
La
volutt deve
essere
di
il
essere santificata
da
amante deve
essa la dignit
duchessa, di donna, di
cade in
amore
ma
all'
imperverdarsi ad
se
non pu
madre
di
un duca, osserva
pu essere
pertanto
quando
si
persuasa
che
felice
senza
essere
felicit
non sar
di
danno ad
le
altri,
decide di rimaritarsi.
La
coscienza pura
suggerisce
che
ed
1'
amore non
un peccato,
ma una
del giu-
gioia
d'
santa
in
lei,
amore
un impeto
dell'
di vivacit
affettuosa
degna
dal
!
nobile riserbo
dicare
calcoli,
amante. Guardiamoci
per
calcolatrice
suoi
.scrupolosa.
Nelle
oon.siderazioni
pratiche, che
non
di-
e pi
s|)irito d'
amore che
costituisce
pi gran
gradini
Allorquando decide
di
raggiungere
spie,
il
marito in Ancona,
innanzi
riesce a spedire
danari.
ai
Come
se al
avrebbero
potuto
diversamente
i
provvedere
Nello
figli,
beni?
alle
la
sicari
spalle, essa
non dimentica
d'oro.
di
borsa
piena
se
il
mai
precedettero la morte,
dubbio
a
che
lui
essa dovette
incontanente
assolversi.
?
Non aveva
parte
i
bligo seguire
marito
non era
la
d" altra
prima
collera,
fratelli
casa
i
essa
sarebbe stata la
madre prospera
e felice di tutti
d'
suoi figliuoli.
alcuni
amici bastarono
gli
un
artistico
componimento, questa
e di
donna degna
elementi
di tanta
ammirazione
tanta compassione.
Lope de Vega
trasse
quando
conturbata dall'amore.
84
noi
siamo
certamente
costretti
ad
ammirare
la
sua
finezza di psicologo.
Quanto
sospetto
ingiustificato e morboso,
e
ma
che
si
Diich.
1)
me ha
Que
a
el
No me ha dado
menos aunque
ver tu desassosiego
te tiene
mortai
fuego.
mi me deshaze en
Conozco en
la libertad.
enuiudar en mocedad,
Diich.
majordomo ?
Dtch.
Lib.
La vida
te
ha de costar
Duch.
Quieresle tu
materne
il
cielo la
tal
hora
que tenga
pensam lento.
quanti
io,
1)
Duch. Livia,
ti
in
Liv.
che tu
angosciata, io
e sei
tanto
e vedendoti
86
hnrii.
Miicliu,
Liliiii,
Ir
111'
liliilo,
muclii)
Lih.
J)uc/i.
tlol
tiliiui
ine dovo.s.
lo
me huolgo que me
te
prueves.
he dado,
quo
fijijardava
de mi,
si
de
ti
imagin,
ti,
es porque su entendimiento
su persona, su valor,
pienso que engendron
amor
en
el
mas
elado intento.
habla, que bien mira
Que bien
No
te
espanta su buen
modo
gura
per
una donna
degli
anni.
adunque, o mia Livia, cbe per rispetto umano, recherei oftesa a Dio prima, poi all'onor mio. Liv. Ebbene, perch vuoi tu parlare ad Antonio tuo maggiordomo V Dich. Penso che ben lo sai. Liv. Ti coster la vita questo indegno matrimonio. Ducl. Lo ami tu forse? Liv. Io, signora, il cielo mi fulmini quando abbia a pensar a ci. Dtch. Molto in te o Livia, ho confidato, e dal cuore mi devi essere grata. Liv. Oh mi mettessi tu alla prova! Duch. Ti ho dato tutto ci che ho potuto; nella passata notte ti ho aperto tutto il mio cuore; e se io ho pensato che tu accarezzassi l' immagine di Antonio, il feci perch credo che il suo ingegno, la sua persona, il suo valore, ingenerino in tutti amore. Come parla bene che dolce sguardo come scrive! come riesce in ogni sua impresa Non fa meraviglia
Dt(ch. Considera
,
36
los pies
un
A
le
mi mas me espanta
des
.
.
')
Se
al teatro
di
le
il
coro,
non
vi
mancano per
soverchiamente
scena
dilungandosi
sul
punto
d'
annoiarci, ecco
che
e
nuovo ravvivata
di
da squarci di
al
possente, che
elevano
ci
trasportano
di l delle
contingenze presenti
in
un
dove
lo spirito si
sublima e
si
ritempra.
di dialogo
liriche pi che
da versi
drammatico
Antonio
reciproco
sioni
e
e
lo
Camilla, quando
diventano
1'
consapevoli
tutte
le
del
amore.
non
affetti
:
solo
amore,
il
ma
pas-
gli
umani
analizz
De Vega
colla sua
poderosa intelligenza
dell'amante,
il
della
Duchessa
la
ritrasse l'abbandono
Ad
nelle
fasce,
tenebre gli
porta
:
da
Livia
una bambina
in
te ?
Non
il
ti
abbagliano
suoi
modi
cortesi
la
schiettezza,
l'onest,
come cavalca bene! come canta bene! quanta grazia! Liv. Questi elogi mi atterriscono, (a. I). 1) Seguo la grafia dell'ediz. Doze comedias de Lope de Vega
sacadas de sus
orig'inales,
Barcelona, 1618.
87
Itiirli.^)
l'i'l.
Si Huefio ra
V assi
nrrt'jr
Iha-l.
com
lii
lioinltril'ii
ijiio
sofuimlo tMtiiva,
acfcniia.
rrialiira
una
Mal Cliristiano,
<|iii',
(|Uf
iniporla
i|Ui'
cu la
lo
arrojasse
[)or
ondeggia davanti
Pi avanti
ricchezze
la
s|)osa fedele
rinuncia
il
splendori
ed
])ur di
vivere con
:
marito, che
essa stessa
iiaziciiria
Poudremos
iiiiestra casilla,
una ropa de
sajal,
Ma
di
moderazione
animo suo
essa
mostrava
degna
un sogno quello che racconti. Urb. Un come uomo che sognasse ho gettato quella creatura in un canale. Duch. Che dici mai, cattivo cristiano ? Urb. Se era un sogno, che t' importa se nell' acqua io l' ho 1)
Duch. Certo
;
sogno
diffatti
scagliata
2)
a.
Ili
).
;
tare,
tutto quello che con me potr poraggiunger a quello che voi possedete. Che dolce famiglia noi comporremo Con te, che perpetuamente amer, il bigello e la tela pi rozza, mi sembreranno tessuti di Milano, (a. III).
Fuggiamo, l'uggiamo
!
38
devono
separarsi.
Quando
la
donna
lei,
si
trova
sola
le
come unico
')
Mi
Duque me
dexa,
lulio de
Aragon me
sigue,
El cardenal me persigue,
Mi Antonio de mi
Pues venga
la
se alexa,
muerte va,
pensiero
tosto
la
per
che
il
suo
Antonio
di
fuori
s,
di
pericolo
rasserena,
e,
dimentica
pronta
ad ogni
Duch.
*)
sacrificio,
esclama
tener caiitiva,
sefior
Antonio viva.
!
E
sono
i
fosse
venuta allora
la fine
Ma
di
no,
troppo barbari
suoi carnefici.
La speranza
i
essere perdonata
lusinghieri
nell'
anima
di Camilla, per
si
prima che
nel
arrestino
palpiti, essa
dovr
mozze
fratelli.
Come
tere
il
protagonista. Il suo
carat-
non
lo
avrebbe consentito.
Ha un'anima
nobilissima,
sacrificio,
m' insegue,
mio figlio, m'abbandona, Giulio d'Aragona mi perseguita, il mio Antonio deve da me allontanarsi, venga adunque la morte, l'estremo rimedio, (a. III). 2) Duch. Nulla m'importa; so che mi volete tener prigioniera; trucidatemi, s volete, ma viva Antonio, il mio signore. ( a. Ili ).
1) Dtich. Il
il
duca,
cardinale
89
ma ama
n
la
iropj)o
porfottu
;
coriif^iaiio.
op;iii
A[)[)aHsioi)atiiiiioiito
si
Duchessa
ma
in
circustaii/a
ricorda che
che esso
nell' esigi io
ha
fedelmente servito.
l'amore
immenso che
n dagli
tglio
atti
bens
ma
r etichetta
spagnuola, che
ha
e
appresa
nella
corte
napoletana,
prevarr
e
sopratutto
sempre,
facendolo
apparire compassato
ogni slancio di
pas-
ogni
ardita
intrapresa.
Questa
figura
molto
quale magistralmente
Milano.
i
lo
in
L' infelice
maggiordomo
sembra
la
converga
tutti
suoi
impossibile
nemmeno
a Delio.
di
Eppure Delio
frate, ed troppo
le
intimo amico
persone
essere
potenti, perch
sue inforin
mazioni
possano
e
false.
un
sogno
come
il
novellista lombardo
di
quell'
!
seppe ritrarre la
malinconia desolata
una
maschera
di
gelida
compostezza
volto
le
la
pene
sul
e le
angosciose
e intanto
accompagna
liuto
ai casi suoi, la
quale
40
agguati, e pensiamo
cuore,
gli
i
deve rodere
il
non
li
pericoli? Assai
Vega
d del carattere
di
sempre debole
e titubante. All'
amore ed
nel
al
cavalleresco
il
cuore,
poeta, ad
la gelosia
per Ottavio.
innamorato
diventano
Duch.
')
da far dire
alla
Duchessa:
que
te pusiese
inuy loca
la boca,
la
los favores
en
y que tu fuesses
falta de
dama
hombres discretos
y
encoi^idos.
ser turbados
allo
svolgimento del
dramma
non
fa
la
nozze,
lei
lei
che vede
il
pericolo
dimora in Amalfi,
fa
che consiglia
la fuga.
Antonio
non
il
che
ubbidire
sempre
nel
il
maggiordomo, mai
nel-
consigliare, sollecito
r operare.
quando,
e
la
si
al
primo lusinghiero
ai
cenno
di
perdono, accorre
Giulio e vi trova
prosterna
piedi
del
cognato
1)
prema
che gli
io
Duch. Vuoi forse che, folle, dimentica d' ogni pudore, le mie sulle tue labbra, quasi tu fossi la donna ? Oh uomini discreti errano, trojjpo turbandosi ed umiliandosi
! !
41
la
virt
di
t|iu)8('
uomo,
iilln
elio
non
lui
iiuii
pensato
di
oppori'o la
vioifiiz-ii
violeii/a,
ii
proviamo non
so die
Insomma,
d'
nei nostri
no entra alcuno
ammirazione.
elio
mera concezione
di
Lopc de Voga.
dei
quale, felice
come
ci
sempre
nella
in
creazione
caratteri
femminili,
presenta
Livia, la cameriera
ha alcuna importanza, ed
cente
dei
segreti
la solita depositaria
il
compia-
amorosi,
migliore
dalla
dei
personaggi
in
secondari
del
])o'
dramma.
indefnito,
Scompare
scena
un
spolieto
modo un
ser
fine
i
ma
ben
si
comprende che
Urbino. Al
suoi
De Vega
un
intrecci, e
non a torto
finisce
suoi
col
prender moglie, ed
Dei
due
fratelli
;
della
esso
Duchessa
il
sulla
dell'
scena
non
vindice
onore
offeso,
la strage.
al
Animo
fratello
non
al
cardinale
Giulio
-)
Si lo supiesse el cardenal
mi liermauo
que todo el mundo resistiesse en vano que no le hiziesse atravessar el peclio mas yo vengar por propria mano sin que lo sepa el cardenal mi liermano.
.
1) E. GrORRA,
Fra drammi
il
p. 18.
2) " Se lo sapesse
42
Ripugn
sulla scena
forse
Lope, religiosissimo,
1'
introdurre
un cardinale
n l'uditorio bigotto, n
comportato.
Due
tipi
di
gelosi
ben
delineati
sono Urbino ed
poeta, che
Ottavio, personaggi
ama
rendere
le
le
appunto
desiderava
il
pubblico.
Anche
secondaria importanza,
cui carattere
non
le
n appro-
commedie
rappre*).
dalla loro
sentazione
certo
della
dignit
reale venisse
menomata
gli
Ed
per
far
dimenticare
alquanto
tratto a
odiati
fratelli
il
ne viene introdotto
suscitare
la
figliuolo
simpatia
fratellastri.
;
le
perversit
degli zii
ma come
dovevano scrosciare
le
fieri hidalgos,
ardenti minacce:
Amalfi^)
il
petto
ma
io
compir
la
il
cardinale lo
sappia
1)
(a. III).
TiKNOR, Op.
2) " Amalfi.
Che guardi,
48
(|ii-
(i(ts(l(^
la pdiita al
pomo
ino<,'o,
yo he
l)iielto
por viioHtro
lioiior.
a viu'stra
Am.
Viles,
todos oa desalio,
la
y a est Cruz
mano
ponj^o
en mesa alta
al
ni el tuson
ponerme
ombro
. .
sentimenti di compas-
figli di
Antonio, Alessandro
rivolgono
allo
ed
Eleonora
che
solo
poche
parole
zio Giulio.
la
novella
1'
azione pretta-
qui,
come
nella
drammi
quasi
Camilla
ad Antonio, Melampo
figlio,
Ogni volta
Antonio deve
affidare
ai
come un fanciullo
ho preso
te.
per
questa vendetta l'ho compiuta Am. Vili, infami tutti; tutti quanti vi sfido; e su questa
le difese dell'onor tuo, e
Croce giuro, che non la deporr dal mio fianco, n vestir abiti di seta o d'oro, n mi sieder a pranzo d'onore, n cinger il
tosone,
sia vendicato
,,
( a.
Ili
).
u
suoi villici.
di
Non nacque
Lo[)e
nella terra
di
Sancho
don Quijote?
da prima
i
Ma
furono
introdotti
personaggi
comici,
detti graciosos,
per
il
Come
di solito,
graciosos sono
campagnuoli
i
dipendenze
tipi
:
dell'
eroe principale, e
il
rappresentano
soliti
Melampo
al
ma
pronto
perdono
che vuol
Doristo
il
giovane
figlio scaltro,
;
gaio, lascivo,
prender
furba
Bortola,
la
contadinotta
civettuola che
assai
presto sa trovarsi
del
resto
si
caratteristica
distingue
i
dramma
nel vasto
teatro
veghiano.
invariati interesse
Vi sono
in
personaggi,
;
che
troviamo
essi
non suscitano
Il
indipendentemente
dall' intreccio,
dall' orditura.
pubblico
giudicava
creazione
autori
i
per
di
caratteri
sforzi,
ben
delineati
cos
rivolgevano
in
gli
loro
procedendo
guisa
ben
diversa
dai
assomiglia un po'
un
po' capricciosa
da
principio, poi
sposa amorosa
tenera
madre
per
l'umile marito,
i
figli;
amante sfortunato
e vendicativo,
ed Urbino
innamorato geloso
per chi gli
nulla osa
e
;
gelosia
superiore e contro
1'
il
quale nulla
pu
perch
donna
onesta
dalle
sue
inquietudini. Il fratello
della
Duchessa
il
46
I
iniiiiK
siiii^uiiiario
in
altro coininodic
sur
I<j
zio od
altro parente.
Neppure
guano
;
1'
la distin-
le
scene succedono
vincolo
scene in
le
modo
una
fiacco e
slegato;
l'unico
che
unisca
all'altra
la butta gelosia di
Urbino. Espediente
troppo fievole
sebbene soddisfa-
Del
resto
capolavori.
scrivere, ed
K un
il
che
lo
muove
che
gli fa
com-
porre
arte
poetica, che
intitol
dice
che
)
.... iiuien
las coinedias
Miiere sin
T
Para que no
me den
voces
que suele
Dar
T
mudos
escribo
Los que
el
Porque conio
paga
el
vulgo, es justo
').
Lope de Vega
lenza
;
il
alla
prima impressione
mette a comporre,
Chi ora le scrive con arte ( le comedie ) muore senza perci, quando scrivo una comedia, senza guiderdone rinchiudo le regole con sei chiavi porto via dal mio studio Plauto e Terenzio perch non protestino che dai muti libri grida la voce
1) "
fama
della verit, e
il
plauso
del
il
46
non
si
inevitabilmente
intorno
ci la
conduca
alla
catastrofe,
conglobandovi
scene secondarie
di
ed
Da
mancanza
lunghi
organica unit,
ed
squarci
altri
di
poesia
prosastica
accanto
ad
di
mirabile potenza
lirica.
i
Ma come
avrebbe
potuto
in
pensare ponderatamente
suoi singoli
drammi
tra
modo da raggiungere
e
la perfetta correlazione
forma
contenuto, che
il
fecondo
moltissime
opere
poetiche di vario
e quattro-
commedie
per
cento autos
Non
in
era
cosa insolita
e si
lui lo scrivere
un dramma
far colazione
un giorno,
anche
il
tempo
di
i
forma,
le
non mancano, n
;
passaggi
tutto
il
suo sangue
si
La misma sangre
matrimonio
al
invece poi
unisce in
gestante
di
un
terzo
figliuolo,
la
cui
FiTZMAURiCE Kelly, Hisi. de. la Ut. espanola desde los hasta el ano 1900, traducida del ingles x^or Adolfo BoNiLLA y San Martin con un estndio preliminar por Marcelino Menndez y Pelayo, Madrid, 1901. p. 346.
1)
oririfies
47
due
suo
fratellini; e la
madre disperata
invano
chiama
il
Abehn
Nell'atto
UT
ai
legge
Concludendo,
adunque,
sotto
il
rispetto
d'
artistico,
El maifordomo
de In diK/uesa de
Amalfi
importanza
dubbio cbe quest'errore debba collegare un'altra assai pi famosa di Lope de Vega, con Kl castigo sin venganza, che in parte si svolge a Ferrara se non si sapesse che quest'ultima fu scritta assai pi tardi sul finire della vita del fecondo scrittore. (Tiknor, Op. cit., pag. 271). In questa commedia si narra la storia di Ugo e Parisina, storia che l'autore afterma, nel prologo, d'aver trovato
1)
Potrebbe sorgere
il
in qualche
modo
la nostra
commedia con
'
48
* *
*
d'
Amalfi trasse
pure ispirazione
nel
il
secondo decennio
XVII. Di
lui,
come
di
documenti
cos scarsi
;
da non
ci
la
che
potenza
dell'
:
sue
tragedie
il
ci
sono rimaste
le
fascino,
loro autore
le
ha subito. D'ar:
gomento
tragedie
:
Appius
and Virginia
che svolge
il
noto episodio
,
The White
i
Devil, or Vittoria
Corombona
duca
che rappresenta
la
delitti
ed
il
castigo
dell'
Accoramboni,
di
seconda
moglie di
e
la
Paolo
Giordano
Orsini,
la
Bracciano,
The
Duchess of Malfy
di questa
:
trama
La
si
il
sala
dei
ricevimenti
nel
palazzo
in
ducale
di
Amalfi
poich
va riempiendo di persone
modo
insolito,
fratelli della
prender
commiato
sorella
dai
cortigiani.
Due
della
personaggi osservano
sala
:
essi
sono
e
Antonio
suo
Bologna,
fedele
maggiordomo
Questi,
sulle
Duchessa,
Delio,
amico.
nuovo
persone
arrivato, chiede
ad
Antonio informazioni
presenti, ed in questo
modo
fin
da principio Antonio fa
una
4i>
ci pilli
personagfiji
della
il
Cardinale e Fordinand*^.
nialvafj;i(>
iniiiio,
un
hoK)
avan/.o di galera,
In
:
perverso,
die
pregia
ricchezze,
e,
cieco strumento
in cui
importuna
misfatti
commessi per un
impiego
e riesce ad ottenere
da
essi
presso
la
Duchessa,
ma
[)atto
corte
d'Amalfi.
Gli
altri
due,
avidi
delle
lei, le
impongono
di
non
pi
lui
riprendere
marito
si
scelga
goda
la
sua giovent;
ma
l'o-
non svelino
in nessun
modo
di s
la
sua lussuria.
La coscienza
fa
chiama presso
perch
Maggiordomo,
il
lo
porsi
al
tavolino,
la
Duchessa
sangue:
guarisca;
dicono
ed
che
si
comprimendovi un anello
leva dal dito l'anello del
di
l'occhio
essa
non
toglierselo
lo
come rimedio,
giuramento
com-
cosi
rotto.
La
comprende che
essa gli
la scelta
della
Duchessa
caduta su di
lui;
pone
Intanto Cariola,
nascosta dietro
4
50
suo nascondiglio e
celebrato
si
mostra
ai
due
amanti. Cosi
il
matrimonio
il
Nell'atto II.
Bosola
si
offre
perci
donna gestante;
ma
tosto
si
manifestano
segni
ed
inquietanti, malessere,
i
nausea, vomito,
svenimento,
prodromi
del parto.
il
vero.
Sparge
la voce,
che nel
somme
si
e gioie di
grande
rigorosa inchiesta;
ognuno quindi
propria
camera, vi
lei,
si
Du-
chessa
alla
luce
un bambino, ed
;
il
Bologna corre
!
ma ahim
la risposta
non
quale
la
Tornando
dalla
che, sospettoso,
non crede
qual cosa
si
Con rapido
uomini
si
scambiano aspre
Maggiordomo
il
fatto,
che conil
Antonio
lascia cadere
foglio
61
il
foralo responso
al
(loll'oro8co[)0, e
st
ne va concodondo
^li
il
perdono
ordini
(l(>lla
Questi allora
nuto,
racc()jj;lio
foglio, e,
It)
leggendone
1501
la
il
conte-
ap|)rendo
olio
il
dicembre
e
Duchessa
divenne madre
a
di
un bambino,
manda
tosto
un avviso
Roma
ai
sue indagini.
A Roma
riannoda
gi
ghiera di Antonio,
per fare
ci,
invigila
la
fratelli della
Duchessa, e
L'atto IIL
pi
tardi;
la
si
svolge ancora
ad
Duchessa
intanto
altri figli,
non per
la citt.
tanto
ne
e
mormori per
la
si
Apertamente
di
sparlava di
riputava
una donna
penetra
greta;
una notte
nella
sola,
stanza di
lei
ma
la
trova
minacce del
fratello, essa
macchiato
l'onore, essendosi
d' ira,
sposata, e a quest'annunzio
Ferdinando, pieno
le
pi
furiose
Roma.
Duchessa,
col
consenso
magnanima
62
ma
andr
ari
Ancona ed
ivi essa
i
raggiunger
cortigiani
di
Interrogando poi
quel
che
Bosola,
il
quale
le
buone
qualit, che la
Duchessa intene-
gli
dice
il
ch'esso
confidenza,
Bosola
la consiglia
un
pellegri-
naggio a Loreto,
cosi
potr
raggiungere
Antonio con
Roma
ad informare di tutto
fratelli di lei.
Nel tempio
della Vergine
il
di
Loreto
si
compie una
giunto, dee la
strana funzione:
Cardinale d'Aragona,
per
lui,
ivi
pone
la
porpora
cingersi
la
spada;
Antonio
Duchessa sono da
citt di
Ancona. Fuggono,
ma
Non
ci
riesce;
fuggono,
ma
di
nuovo
il
Bosola
li
raggiunge con
chessa, Cariola e
vendetta,
ne strazia
lume
di
fiaccole,
raffiguranti
cadaveri
di
Antonio
dei
figli,
e le fa
baciare la
mano
staccata della
maggiore
di quelle statue,
una schiera
di pazzi.
5.M
t;li(>,
ini
r<(;(;iiiii(l()
daii/.d
(iiscoi'si.
disordiuait!
s'
ini ratteiigoiu
in
il
slnini n
i(U-rilili
hasla,
\hiv
ordine suo,
una
spititatu ostcita'/ioiio
sLrmnonti ubo
l'iinebre.
la
dovranno
la
uccider, e le
mormora
ina
un
cani)
K
il
calma
o serona, oifre
collo al capestro.
La
stessa sorte
tocca a Cariola ed
a<2jli
iniuxx^nti fanciulli.
L'atroce
misfatto
Ferdinando, cbe, in
vera aspramente
al, Jiosola
sincero pentimento, o
percb
sfumare
suoi
la
tiranni.
non aveva
orecchio la
sussurra
;
all'
intorno ad Antonio ed
al figlio
essa, udito
che
si
personaggi superstiti
tragedia:
Antonio, sempre
il
illuso
che
la
trova pure
il
Cardi-
nale
con
tutti
con
lui, e
fratricidio,
trova
Delio,
sempre
ma
Ed
per
a Milano
giunge
anche
il
rivolge
ricompensa
al
Cardinale
questi promette,
ma
nale
il
1'
ritata
mercede,
s'
incontra
con
54 in
un impeto
di lascivia, gli
egli accunsente
purch strappi
suo signore
il
segreto
che
lo
rende
il
da
qualche
il
tempo
melanconico, ed essa
accetta
il
patto.
Nasconde
la
confessione dell'assassinio
della
le
sorella;
ma
questi,
libro
appena svelato
sacro
l'orribile segreto,
fa
baciare
un
con
giuramento
sull'atto
era
co-
nuove
impone
menti,
notte
il
ai
cortigiani
di
di
mezza
ode
il
Bosola
origliando
all'
uscio,
si
amore
o per forza,
il
trafitto. Questi,
in
animo
Cardinale
il
e lo ferisce
delirante
Ferdinando,
quale,
menando
colpi
all'
im-
Bosola;
ma
da questi a sua
il
figlio di
La
non
fonte
diretta
della
tragedia
indubbiamente
si
la
attiene pi che
abbia
fatto
Lope de Vega,
sia nel
successivo svol-
55
rimonto
[ter
(loll'uzioiic,
sia
lol
ripnjdurro
il
perMOiuipjgi,
cui
lo
pi non
muta
nop[iure
vella,
mente
inglese,
Duchess
,,
ed
sceno
ci
cui adorna:
com-
miati,
tenti,
si
fino
[(rossimo
oi fa
Non
di
si
nell'atto
accomiatarsi
da
lei,
le
impongono
non passare
essi
anzi arguta:
are
oi'
inost vaine,
')
They
say, that
Ma, rimasta
carattere
sola,
rivela
fiero:
improvvisamente tutto
vinta dall'amore per
le oltraggiose
il
il
suo
nobile
Magsono
minacce dei
le
che ne spegneranno
:
la
Shall
tliis
move
iiic?
If ali
my
royal kiudred
Lay
I'
in luy
way
Even
make them my low footsteps; and even now, in this hate, as men in some great battles,
danger, have achieved
(I
By apprehendiug
so)
1)
iellieri
Dicono che
le
mani
di
molti
gio-
66
So
Ma
poi, quasi
mestamente a Cariola:
Wish me good speed am going into a wilderness
:
For
Where
To be
I shall find
nor
patii
nor friendly
due
my
guide.
")
si
smarrisce in un pudico
turbamento;
ma
rinfrancatasi
e
il
poi
con
l'espediente
di
un'artificiosa galanteria,
in
The misery
We
And And
woo us;
fearfully equivocates, so
to express
we
Are forced
Of simple To
virtue,
is not.
;
Go, go brag
is
You bave
me heartless mine
in
your bosoui
1)
parenti
li
Potranno smuovermi questi comandi? Se tutti i miei mi si pai-assero davanti per vietarmi queste nozze, io
reali tutti
appunto, fra qviest'odio e queste paurose minacce, come talora in grandi battaglie i soldati hanno compiute azioni quasi impossibili davanti al pericolo (dalla bocca di loro stessi ho udito ci) voglio tentare questa pericolosa ventura, (a. I.) 2) Fammi l'augurio di buona fortuna, poich ora sto per entrare in un deserto, ove non trover n un senticre u un bandolo amico che mi serva di guida, (a. I.).
calpesterei.
Ed
ora
7
I
liopti
Voii lo
oi'
riMiil)!*;
Makc
To
Wliafc
Hesh,
Sir, he
conHdent:
you? This
do
litin^
put
oli' ali
vaili (Uroinony,
to
clainis
l)ut
you
l'or
uso
lialf a
blush
E
esclama
colmo della
felicit,
let
me sbrowd my
'tis
bluslies in
your i)osom,
secrets
").
Since
my
Due quadri
nella
loro
rappresentano
felicit.
questi
sposi
segreti
al
pi
grande
La Duchessa,
vicina
Oh, la miseria di noi nate grandi siamo costrette a fare nessuno osa farla a noi, e, come il tiranno parla con parole doppie e terribilmente sibilline, cosi noi dobbiamo esprimere le nostre violenti passioni con enimmi ed in guise indefinite, abbandonando cosi la via semplice della virt, che non permette finzioni Su via, siate orgoglioso d'avermi lasciata senza cuore, poich il mio nel vostro petto spero che ivi centuplicher 1' affetto. Voi tremate non voler fare del vostro cuore un brano morto di carne, die sappia temermi pi che amarmi Abbiate fiducia che cos' che vi conturba ? Questa che vi sta d' innanzi carne e sangue, e non la statua genuflessa d' alabastro, scolpita sulla tomba di mio marito Su via, su via, scuotetevi, io qui faccio getto d' ogni mia vana etichetta, e voglio apparire a voi solo come vedova giovane, che brama voi per marito, e, come vedova, non arrossisco che per met, (a, I.) che io possa nascondere il mio rossore nel vostro 2) Oh petto, poich esso 1' arca d' ogni mio segreto (a. I.)
1)
I
la corte, poich
58
lei e
dice
d' altri
Duch.
Wear
Ant.
I
have seen
te
Duch.
Ant.
In
presence
Yes.
Duch.
Why
'Tis
should not
we
first.
rifiuto
rispettoso
di
Antonio, previene
le ciarle
Una
carsi
sera
la
camera da
somma
ed un'insolita gaiezza.
Nay,
that' s but
one
soft
doves
risponde
il
marito, mentre
un secondo
la
bacio.
La
anche
Duchessa:
i cortigiani in Francia tengono davanti al Re. Ant. E vero, fanno cosi. Duch. Proprio alla sua presenza ? Ant. Si. Duch. E perch non introduciamo anche noi una simile usanza ? Il rimuovere un pezzo di feltro dal capo non forse etichetta pi che azione rispettosa ? Date voi l' esempio agli altri cortigiani, ponetevi per primo il vostro cappello in testa, (a. II. scena I.)
1)
il
cappello
60
Wlicn wcni wc ho
iiirrry ?
')
Ma
(|ii08Ui
s'accorge ad un tratto
;
ulie
suoi cajiolli
la colpisce
sono aggrovigliati
dolorosamente.
in
un
triste pronostico
che
La
potenza,
(juando
duo
compagni
la
lasciano
sola
essi
furtivamente, ad essa
da
udita. Acconciandosi le
al
cuore, poich
s'
accorge per
mincia ad incanutire;
trova tosto
ma
la
un rimedio ingenuo
i
tutti in corte
porteranno
a turbarle
capelli incipriati.
Due
1'
se
il
Antonio non
l'amasse pi?
fratelli
scoprissero
matrimonio?
Ma
tosto
li
scaccia
:
dicendo
ad
to love
my
heart
assure you,
till
You
'Tis
my
brotliers
lost
your tongue
welcome
am doomed
^).
to live or die,
Vi voglio chiudere la bocca. (Lo bacia). Ani. No, Venere ha due morbide colombe, che le trasciDuch. Dimmi, quando nano il carro ne voglio un secondo noi fummo cosi allegri ? (a. III. scena II.) 2) Duch. Avete ben ragione d'amarmi, poich io vi ho posto nel mio cuore assai prima che voi osaste chiederne le chiavi .... ma io vi assicuro che voi non avrete pi tgli da me tn che i miei (fratelli non acconsentiranno a far loro da padrini. Avete perduto la favella? E ci sta bene, poich sia io destinata a vivere od a morire, mi comporter sempre da principessa (a. III. scena II.)
questo uno solo
;
60
ma
mente
rizione
uno scherzo
come
infatti
1'
esli
avrebbe
accesso
che
1'
onor suo
sempre puro
ma
tosto le cade
fratello
le
il
fa
nome
,
del
marito.
se venisse
scoperto? ogni
sua cura
in questo
frangente, diretta
subito
gerisce
un ottimo
;
consiglio.
di
il
lo
sug-
1'
amore
Olindo e Sofronia
short syllables
Must stand
for periods. I
Magnanima menzogna
it
noble
lie,
^).
'Cause
must
sliield
our honours
Delicatissima nota
quanto grande
sia
mento drammatico
hanno
spettatore o lettore
dilettosa,
Le
di prezioso, di affettato;
si
ma
trasporta
regna con
la poesia,
2)
rebbe
"
m^au.nanima menzogna"
(a. III.
proteggere
il
nostro onore,
scena
II.)
fenuiniiil', scii/ii
olm
Mt-piiiiic
lontatiamentc
si
possa so-
spettaro in
ns.sii
unii
non
sini|iiit icu
disposizione all'astu/ia.
Al Ncndictativo Konliiuindo
nere
celata
la
condizione
di
la
Antonio;
ma
si
l'ingenua
confidenza
tradisce ancora
marito, che
ritirato
si
rivolge essa
al
per
fianco
consiglio?
Bosola, che
;
le
fu messo
come
spia
dai fratelli
cos
1'
duraturo
e tranquillo, la
che
non
sa
sospettare
spingono,
come
Abbandonata dai
cortigiani, bandita da
il
Ancona, nella
condanna
del
marito.
La
il
accompagna
della
tramonta
anch' essa
lei,
col
disparire
sua
felicit.
Come
stata
la
donna, che
ha
cielo lo consente,
. .
ne sar
la vittima,
my
love
Te take your
eldest son,
ali
and
towards Milan.
1) Ducli. ...
1'
il
Non
vogliate permettere
fato. (a. III.
infelici,
62
col
maggior
al
figlio
ormai
in
consegna
Bosola soprag:
giunto,
e,
Duch.
Bos.
DucJi.
Come,
what prison
To none.
Whither, then
?
Bos.
To your
I
palace.
Duch.
have heard
s
That Charon'
ali o' er
The dismal
Bos.
Duch.
With such
man preserve alive Pheasants and quails, when they are not
a pity
^).
fat
enough
To be eaten
per
il
marito
per
gli
sventurati
figli
dalla
fede
incrollabile
de'
dall' artiglio
suoi
lamenti, la sua
sorte
ma quando
per mezzo
allora
le fa credere,
morte
de' suoi
cari,
non
ma
la
maledizione.
Let them, like tyrants,
Duch.
for the
ili
1) Duch. Or su, via, a qual prigione ? Boa. A nessuna prigione. Duch. Dove dunque? Bos. Al vostro palazzo. Duch. Ho sentito dire che la barca di Caronte trasporta tutte le anime al di l della lugubre palude, ma non ne riporta indietro nessuna. Bos. I vostri fratelli sentono piet di voi, e vi vogliono salva. Duch. Piet quella piet per cui si mantengono vivi fagiani e le quaglie, quando non
I
(a. III.
scena V.)
r.ft
Ldt
ali
tliu
/MilouH
i'orf;<t
j)ray;rs
)t'
morti fiod
('liurcliinrii
lliom!
Let Hoavi'n a
little
!
w
*)
li
ilo
To
piiiiisli
toni
Ma
calmo e
dopo
1'
rassegnato, e
mantiene attraverso
la
lunga, troppo
lunga serie di
strazi, cui
costringe
furente fratello.
Infine essa strappata con violenza anche da Oariola,
1'
unica
persona che
le
rammenti
le
1'
adorata famiglia, e
;
nell'
estrema separazione
I
fa questa preghiera
st
Some syrup
and
the girl
Le
nato
ai
da madre
innocenti
creature.
Dopo aver
o
perdo-
non fanno
che farebbe
apoplessia,
il,
il
catarro
:
la
grida,
offrendo al laccio
Pul,
candido collo
Must
Yet stay
As
princes' palaces
il
1) Duch. Come tiranni non siano giammai ricordati, che per male che hanno commesso che le fervide preghiere dei penitenti religiosi li dimentichino Cessa, o cielo, per un istante di
!
coronare
2)
al
(a.
il
IV. scena
I.)
il
Duch. Bada,
prego di dare
siroppo per
le
raffreddore
mio piccino, e che la bambina dica sempre prima di addormentarsi, (a. IV. scena II.)
sue preghiere
84
Must go upon
Come, violent
deatli,
feed
quiet.
')
La
nel
beli'
anima sua
di
aleggia,
come quella
1'
di
Cesare
atto,
capo lavoro
al
Shakspeare, in tutto
ultimo
ed appare
Bosola e ad Antonio.
e
la
chessa,
un personaggio secondario
dramma
al pari
Ma
nel Webster,
come
nelle tragedie
di Shakspeare, le parti
impronta
che non
il
originale, sono
si
con arte
la
si
maestra,
dimenticano pi.
del
lei
Duchessa confida
estrema racco-
segreto
suo amore, a
di
lei
nell'
ora
al
manda quanto
impareggiabile
1'
pi caro
le
rimane
mondo,
suoi
istanti di vita
:
tratteggiata con
a viva
naturalezza
dalla
giustizieri
forza
hanno staccata
with her
padrona, mentre
lei!
essa grida I
will die
1'
ma poi,
giunto
vita, e
Cari.
My tum
Is't
is
next,
not so ordered?
Boa.
Yes, and I
am
glad
for't.
You
are
so
well prepared
1) Stringete, e
stringete
fortemente, poich
cielo. Per,
la vostra
abile
;
forza deve
tirare su di
me
il
fermate un istante
le
non tanno
l'arcata
come quella
io
possa dor-
Cttri.
iiiii
noi
prcpiirod lur't,
my
an.swnr,
kiiou
Hiiw
liiis.
liavo ofl'ondpfl.
licr.
('ulne, <lrs|ni(cli
Voli
lUiri.
l
k'])l
lior coimHc^l;
I
now you
;
sliall
I
kecp ours.
fontracted
will
iiot dio,
must not
am
'Po a yoiiiijj;
\st
^i-ntloinaii.
vveddinfij-rinfi;.
Kxer.nf. Hero's
your
liiit
('((//.
Let ino
speak witli
per.son.
tlie
duki>:
1' 11
<Iis<ov<'r
Trcason to his
lios.
ixt
Delays
throttlo ber.
Execit.
davi.
|to Execntioners|.
I
Wben
Cari.
am
Bos.
Why,
Your
bandelliana
la
timidezza
lo
zelo ci
hanno
fatto
di-
menticare
la
1)
Si,
Car.
la
mia
volta,
non
cosi
comandato? Bos.
!
:
sono lieto cbe siate si ben preparata. Car. Oh vi siete ingannato, signore, non sono punto disposta, non voglio morire voglio prima sapere in cbe cosa io ho peccato. Bos. Andiamo, giustiziatela! Voi aveste il consiglio di lei, ora avrete nostri.
e
Car.
al
Non
!
gentiluomo.
f,'iusti~iere. Eccovi l'anello nuziale. Car.. Che io parli devo svelare una congiura contro la sua persona. Bos. Indugia: strozzala! I*^ Gitstiz/ere. Essa morde e graffia. Car. Sono dannata, se mi uccidete ora; non mi son confessata da due anni Bos. (al I"' G-iustiz.) Quando ? Car. Sono gestante Bos. Eb-
Duca
gli
bene,
il
(a.
IV. scena
II.)
(56
ma
si
la
filosofia di
cui
atto,
dercelo
E un uomo
superstizioso
cui la
sventura
il
ha
fatto un mistico;
ma
prima
di
ammirare
oftesi.
col-
impreparato
affatto,
di
non
lei
:
sa
e
che
cosa
rispondere
1'
alle
ardenti espressioni
postogli
in
dito,
anello
ohe
la
caduta su
di lui, tutto
tremante non
ai fratelli della
Duchessa, che
vendicheranno
ed alla
nascone
la
suo
lo
terrore
che grida
Ha !
Duchessa
Dich.
deve rassicurare.
;
Be not amazed
r
this
woman's of
my
counsel
havo
l'er
verha
absolute niarriagc.
')
Poi
resoluto
:
ma non mai
smarrisce, e
dopo
la
si
non
At.
amazement:
gli
to think on't.-)
il
Delio che
suggerisce d'accusare
Bosola
di
il
i
aver avvelenata
consiglio, prende
la
il
Duchessa
bel
ma
invece di seguirne
tutti
donna conosce il mio segreto: da avvocati, che un matrimonio concluso in una camera per verha i^reseiiti, un matrimonio indissolubile, (a. I.) 2) Ant. Sono smarrito, sono perduto, e non so a qual partito
1)
Non
vi spaventate, questa
Io
Ilo
sentito dire
appigliarmi,
(a. II.
scena
II.)
r,7
cortipfiiiiii
V(Ui/j;()iin
riiuiliiuai,
|iii(lr',
tramio
|)i'o[)rio
il
liosola.
A
ed
pf'ini
Sii,
(V csseru
in
circoataii/e
un astrologo,
su
cui sta
iiuivvodut(-'//a di
perdnr'
il
foglio
i;i
pi
iiiiiniti-slii
;ilIiisi<)nM
Tornando coll'omscopo,
nolto, nel
incajj])ii, Ira
lo
tenebre della
Hosola, o
(|U('st'
incontro
i
lo
abbatte talmente
che
gli si
lano sudore
A/if.
Jios.
1
heiird
some
iioise.
art
tlioiiy s])eiik,
To
1
suoli a t'orced
expression of fear
am
Ai/t.
Bosola
[As.\
A
Bos.
noise even
now
Ani.
Bos.
lodgi ng.
you?
I
Ant.
Boa.
Aiti.
I did,
or else
dream ed.
it.
Let's
walk towards
it
No
may
be 'twas
Methinks
'tis
verv
coki,
You
Ant.
I
look wildl}-.
Ah, and
how
falla
your question
i)
Bos. 1) Ant. Ho udito del rumore; chi ? chi sei tu? parla Antonio, non esprimere col volto e con i gesti vina cosi grande
!
68
fra quei
;
due perso-
ma Antonio
essere
non
sa
\Aside.]
My
nose bleeds.
superstitiou.s
it
One that
Tliis
Avere
would count
ominous, when
letters, that are
Two
Mere
N
Bosola
il
pare
che
in
seguito
abbia
concepito
per
il
Per
la
consigli e le preghiere
di Delio, a
Milano incontra
la morte.
Perfino
1'
Eco, in
mura
d'
un cadente
castello,
Antonio
:
non
recarsi
espressione di spavento
(a parte).
io,
Questa talpa mi tende un'insidia. Non avete udito un rumore or ora? Bos. Da dove? Ant. Dall'appartamento della Duchessa. Bos. lo no, e voi ? Ant. Io si, o che abbia sognato ? i?o.s'. Avviciniamoci. Ant. No: potrebbe essere stato solo una folata di vento. Bos. molto probabile. A me pare freddo, e voi sudate! sembrate spaventato! Ant. Ho interrogato l'oroscopo per le gioie della Duchessa. Bo.f. Ah! e come fu la risposta? (a. I. scena III.) 1) Ant. (a parte) Il mio naso fa sangue: un superstizioso prenderebbe questo per un cattivo augurio, mentre non che un puro caso. Le due lettere che furono scritte qui per mio nome, sono cadute nel sangue mero accidente (a. II. scena III.)
!
9
l'U'Ito.
'
F)oaflly arciMi).
,,
/h-/ni.
lold
voli
'( \\
UH a pretty
trio:
yun
iiiay
jiiakc
it
A
(
liiiiit.siiuiii,
or a
l'alconor, a iiiiisician,
)r
II
in fi; ol'
ol"
sormw.
so ITO w. snits
it
,.
I\rll(>.
"
lllillfjf
Ani.
h'.chn.
A\, suro,
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llial
\)vs[.
Thal suits
likt;
it
lu'st.
\
Ani.
F.rliii.
"Fis vcry
'"
in
witu's voice.
,,
Ay,
wil't's
voici-.
Delio.
Oomo,
1
let
us walk
liavi'
l'iirt
liur
Irom'l.
woiilil nut
you
<^o
Do
l-'.rho.
not.
"
Do
not.
,,
Delio.
t'or't; Ijc
Krhd.
'
AiU.
Necessity compels
me:
Make
To
Edio.
Delio.
scruti ny throughout the passages Of your own lite, you'll lind it iinpossible
tly
your your
tlie
fate. fate.
,,
" 0. ty
Hark
dead
.stoues seein to
bave
]>ity
on you,
And
.1///.
Edio,
For thou
Echo.
''
art a dead
i)
dead thing.
1) Del.
i;einito,
Ora l'Eco
ti
ha raggiunto. Avi. Mi
])are
una voce
di morte. Eco.
"Voce
un falconiere
una voce
di dolore. Eco.
"Voce
di
"Riesce benissimo.,, Ant. Mi pare la voce della mia sposa! Del. Via, lungi di qui! questa notte non vorrei che andaste dal Cardinale, non andare. Eco. "Non andare.;. Del. lia saggezza non pi del tempo deve moderare il dolore; prendete
sicuro, riesce benissimo. Eco.
Ant.
il
fato
70
Colpito in sbaglio
come un eroe
rievocata, or
del
Bosola,
nel
La
Signora di Ohallant
secondario, e che
nel
il
Webster
ha voluto
mantenere anche
alla fonte,
suo
dramma. Fedele
com' in generale
carattere,
non tragico
e
;
non necessario
al
progredire
efficace,
1'
e al precipitare dell'azione
non
che un mezzo
come
si
azione
svolge.
modo
di fare del
i
presentazione
:
al
pubblico
dei
vari
fin
personaggi
dramma
in
tal
modo conosciamo
da
principio
Neppure
completo
e
nella
il
carattere
infatti?
ben delineato
chi egli
una persona
indefinita, che
mostra
e che, per
molto addentro
natura pietosa,
uomini grandi,
tenta invano
11
Antonio Bologna.
Webster non
passi della vostra vita, e vi che mi spinge. Indagate voi tutti persuaderete che non possibile sfuggire il fato. Eco. "Oh! sfuggite
i
mostrano compassione danno un buon consiglio. Ant. Eco, non voglio pi parlare con te, poich tu sei una cosa morta. Eco. " Tu sei una cosa
il
fato!
,,
di voi, e vi
morta.
(a.
V. scena IV.)
VI
I();^i(r:i,
di
ha
picscmiIhIu
un
Dolio
ii^diiliiioiit e
il
iiihI
(Itlinilu,
elio
sen/iii
comvia
mento,
mai, su quanto
ora,
vienr^
via
conoscendo.
oi'a
.sia
jo
troviamo
si
ad
Ainalli, ora a
Roma,
n(f\i
sappia esattamente
e
chi
al
perche viaggi;
non ha famiglia,
|)iii
non
soldo
alti
i
e no frequenta liberamente
lo
palazzi; donnaiuolo
come
XVT.
mora-
Kgli a})ro
leggianti.
dramma,
e lo
chiudo
con
riHossioni
Probabilmente
il
l'autore
della
Signora di Challant
trasport
certi
nel
suo
dramma, attribuendoli
tolti
Bandello,
nostra
tratti
caratteristici
dal
Delio
(Iella
novella,
legata.
(*)
della
Challant
intimamente
Ferdinando, duca
nelle crisi
di
del
pi grotsquilibrio
Lo
si
sempre maggiore
specialmente
alla
manifesta
intorno
ogni
volta
che apprende
notizie
primo
Ferd.
1
up a inundrake.
1)
Bandello, Novelle.
I.
4.
l'id.
('(ini.
And
Read
ani
grown
niml with't.
What's
tlie
prodigy?
Fcnl.
there,
a sister dauiued
Grown a
Card.
notorious strunipet.
Is't possible ?
Can
Ferd.
tliis
be
(;ertaiii ?
Rhubarb, 0,
for rhubarl
I
To purge
this cboler
day
and
I
heart
uiake a spenge
To wipe
Card.
it
out.
Why
do you
make
your.self
. . .
So wild a tempestV
Ferd. Applj^ desperatc physic
We
fire,
a kind of pity in
it
mine
;
ve.
'ts
l'U give
to
my
tliis
handkercher
and now
bere.
l'U bequeath
to her bastard.
Card.
What
to
do
Ferd. AVhy, to
make
liave
I see
wounds,
When
hewed
lier to
pieces
Ferd. Methinks
her laughing
!
Excellent hyena
Talk
to
Or
my
to,
me somewhat me
.
quickly,
To
Go
'Tis not
my
wild
fij-e,
But your
Ferd.
...
mad ?
with
tlie
ventage stopped,
to
Heaven
in pitch or sulphur,
7B
Wrap
Or
lliriii
ti)
iii'l,
uik
llitiii
l;;lil
tinnii
ii
likc a
iiuitc.li
oIhh
lioii
lii.s
tlmir biiNtanl to
IccliorouH futlicr.
ci
cullis,
.
Ami
V]
^ivo't
i^li
*j
cosi
iistiiiiti
descrivono
fratelli,
I'
attef^giamoritu
sconvolto, traffico
la
(lei
duo
luttora
invelatricc del
l'riiifo
nonio di
:
Antonio Bologna.
/V'.v.
Murk
Funliimml
A
Sii. Tlial
iii's
oyi,',
of
fre.
more bad
i'nc.vH
witli
liis
:
he
Card. 4) Ferii. Questa notte lio strappato una mandragola Che cosa? Ferd. E mi ha fatto divenire matto. Card. Che prodigio mai questo? Ferd. Le,i::gi qui! La sorella nostra dannata!.... diventata una donna pubblica!.... Card. E mai possibile? ma dici il vero ? Ferd. Rabarbaro: ah, andate per rabarbaro, che io mi possa
!
Ecco
il
mia mente
lei non Card. Perch vi lasciate trasportare da cosi violenta tempesta?.... /<'(?/yZ. Applicare un rimedio disperato; non balsamo, ma il fuoco e la straziante ventosa; questo il rimedio per purificare il sangue corrotto il sangue come il suo! Ecco una specie di piet ne' miei occhi la voglio affidare al
:
cuore sanguinante di
via!
sia diventato la
fazzoletto eccola qui e la lascer al suo bastardo per eredit. Card. Perch ? Ferd. Si, perch sia la soffice benda alle ferite di sua madre, quand'io l'avr fatta a pezzi.... Mi pare di vederla ridere! iena Dimmi qualche cosa, e presto, o la mia mente me la far vedere nello sconcio atto del peccato !... Ebbene, donna, non sar il vostro latte di putta che spegner il fuoco che mi divora, ma il vostro sangue di putta !... Card. Ma siete matto davvero ? Ferd. Vorrei che loro corpi fossero arsi in una fornace, collo sbocco otturato, perch il loro m.aledetto fumo non possa elevarsi al cielo, o immergere il lenzuolo in cui essi si trovano in pece o zo'fo, e avvolgerli in esso, e accenderli come una fiaccola; oppure far
:
;
!
mio
bollire
bastardi
in
una
alla
mensa
del
lascivo padre,
(a. II.
scena V.)
74
l'c.s.
lauglis.
Delio.
smokes.
deatli,
Pes.
The pangs of
life,
Dopo
odio,
il
delitto
avviene nell'animo
vedere
di
le
Ferdinando un
vittime del suo
che
riposo,
ma
non ne
della
pu sopportare
Duchessa,
pj
essendo fratello
gemello
avrebbe
dovuto
morire
nell' istesso
giorno,
commesso un simile
delitto? ora
soltanto
una ingente
come
se la sorella
Bosola aspra-
di
lei
innocenza.
Ora
non
si
j)otr
tener
il
celato.
Nel grave
stato di
sulla
demenza
in cui
appare poi
princi[)e delirante
scena,
l'orrore
il
delFatroce
vendetta,
che
esso ha
compito ed insieme
commozione.
il
1) Pese.
Osserva
il
princi]e
salamandra per burlarsi della violenza del fuoco. Delio. Quel Cardinale, come oppresso! non ha fatto tanti bei visi Michelangelo, quante brutte facce ha fatto lui arriccia il suo naso come un porco marino innanzi la burrasca. Pe,<ic. Il signor Ferdinando ride. Delio. Come il cannone mortale, che manda bagliori ]irima che fumo. Pese. Queste sono davvero le vostre contrazioni
;
dell'agonia, l'angoscia della vita che lotta coi potenti della terra.
Delio. In cos tetro silenzio, le streghe sussurrano
i
loro incante-
75
l'iito elio (iHl.eniiiiia.
1
umana?
Fei'd.
Ijoavo
\\\v.
MtiL
Fer<{.
Why
dutli y<ur
lortl.sliiii
love
tliia solituriiioss ?
:
Kii^jlos
coininonly
that
?
lly
alone
tliey
are
liook,
crows,
uliat's
iIuwh, an<l
tliut
f'ol-
stiirliiifjis
llock
togctluT.
lows
Mti/. Notliiiifi;,
I''ei'd.
.!/<//.
me
my
Inni.
Yes.
'Tis yoiir
shudow.
it
Fenl. Stay
it; lei
Mal.
Ferd.
Inii)0.s.sible,
1
if
suii sliiue.
will tlirottle
Itiinself
doirn
oit
liLs
shadow)
in
un accesso
di delirio^
muore sospirando:
Ferd.
My
sister,
my
sister
Wliether
\ve fall
by amhitioii. blood, or
uith
cui-
lust.
Like diamonds
Il
own
dust.
-')
ardente
seguace
della
Riforma,
l'
lo
de-
1)
Le aquile per
lo pi
volano in frotte. Che cosa (juello che mi segue? ^[alat. Nulla, signore. Ferd. Si. Malat. la vostra ombra. Ferd. Fermatela, non lasciate che mi segua Malat. Impossibile se voi vi movete e il sole splende. Ferd. La voglio strozzare (si china sulla sua ombra) (a. V. scena II.) Sia che noi cadiamo 2) Ferd. Mia sorella, o mia sorella! par ambizione, o per sangue, o per lussuria, come il diamante, siamo corrosi dalla nostra polvere
corvi, le cornacchie e gli storni che
!
76
Some
po.ssesserl
al>lc
')
-witli
tlie tlic
rievil,
Imt
tliis
fellow
werc
to
])ossess
greatest devil,
and
Dopo
essere
stato
1'
istigatore
segreto
definita,
dei
si
delitti
di
Ferdinando,
senza
una ragione
soldato,
il
trasforma
improvvisamente in
e,
come
tale,
senza tener
bando,
due
pellegrini,
come
commentano
gesti,
met-
tendone in evidenza
il
La pi grande sollecitudine
quanto avviene:
gli
])erci
chiedeva per-
it
grew.
You have heard it rumoured, for these inany years None of our fainily dies but tbere is seen
Tbe shape of an old womai), whicb
is
given
By By
One
up
Appeared
wben crying
out for
bel]),
Tbe gentlenien
of's
cbamber found
bis grace
in face
mudi
And language since wbicb apparition, He liatb grown worse and worse and I He cannot live. ")
miicb fcar
molti mariuoli siano stati posseduti dal demonio, grande mariuolo, saprebl)r impadronirsi del ]>iii gran diavolo, e renderlo anche ~|ieggiore. (i\. i. scena I.) 2) Card, (a parte) Qui bisogna ricon-ere a qualche finzione. Ecco in qual modo pare sia stata causata; avrete ben sentito dire
1) Si dice clic
ma
[Liesto
77
Quando
Miliiiio
si
il
l)Osi)lii,
dopo
1'
uctnaione della
iivorn
il
Ducliessa,
rivolpjo a lui
pi-)-
la
rioompousH cdnesta
s:
invaiu) al dniiiniito
|/l.s/*/c.
I
Kordiniiiido.
Hot
I
'l'Iiis
folliiw
imisl
kiiow
intelligence
;
By
aiiy m'aiiH
liad
dt-atli
in our durlii'ss'
tbr,
though
(uiiscllfil
it,
engagement seeraed
(o
grow
From
Feniiiiainl.
';
Now,
sir,
do net
tliink
hut sorrow
makes
:
licr
look
Like to au
ot't-dyed
garment
*)
slie shall
now
La
il
a fianco di
marito
Castruccio,
il
un
tipo
un
po' sciocco e
un
po'
buffone, e segue
che nella nostra famiglia nessuno muore da molti anni; pure in casa nostra si vede il fantasma d'una vecchia, che, secondo la tradizione,
stata uccisa dai nepoti
Ed una
notte,
mentre
i
principe era ancoi'a a tavolino, apparve a lui; e quando gentiluomini suoi accorsero alle sue grida, lo trovarono tutto in
il
nella
parola; dopo
queir apparizione egli andato sempre pi peggiorando, e temo ohe abbia presto a mancare, (a. V. scena II.) Costui non deve in nessun modo sapere che io ebbi 1) parte nella morte della nostra Duchessa, poich, quantunque ne sia stato io l' istigatore, sembr essere opera di Ferdinando tutto il complesso del misfatto, (a. V. scena II.) 2) Card Ebbene, signore, come sta la nostra sorella ? Voglio
.
. . .
credere che
il
dolore
non
la
me ....
essa
78
vivamente scolpite
del
trat-
di gelosia:
thou art
my
What
hi Ho. Wliy,
I
come
to
me Rome
my
lord. I told
him
Here
mean, to him.
me
:
Beyond
my
strongest thoughts
To such a voluntary
Out of your own
lidia.
torture,
whirh proceeds
guilt.
Card.
lord.
My
Julia.
Did you
e'er find
them?
A man
lulia. So,
might
strive to
make
glass malleable
fixd.
my
lord.
Card.
We
i'
And
lulia.
woman
This
is
very well,
my
?
lord.
Card.
Why
do you weep
justification
A^^ith a
loud protestation
7'J
ril
I
liivo yoii
wiscly.
ji'iilouHly
silici"
imi
vi-ry
'i
certain
Mu,
moiitr)
la
(l:i
dolci
parole,
un snrvo annuncia a
il
naturalinnnto
Cardinale
t.i
f'u^ffe
impor-
tuno visitatore,
Delti),
l
fatto entrare:
cunu'
iiiul
wiis liold
yoii iirc
si'o
you.
lidia.
Sii-,
wulconif.
V
Delio.
Do you He here
lidia. Sure,
our
Roman
.
])relates
. .
Lady,
busband?
di grazia, con
Card. Siedi, sei davvero l'ottimo de'miei desideri: ma dimmi, quale astuzia sei venuta a Roma senza il marito ? (iiid. Cbe volete, signor mio, gli dissi che sarei venuta qui per visitare divotamente un veccbio anacoreta. Card. Siete davvero una bugiarda di spirito. Glie la dir io la verit. Giul. Voi mi
1)
avete vinta
incostante. Card.
non vorrei ora trovarvi ad un tormento cbe procede direttamente dalla vostra colpa. Giul. Come, signore ? Card. Voi temete della mia costanza, perch anche voi stessa avete
olti-e
i
Non
sofferto
sempre
sconvolgimenti vertiginosi. Giul. E li trovaste voi Card. Certo in generale pi facile all' uomo rendere malleabile il vetro, cbe fisse le donne. Giul. Ma bene, signore Card. Bisognerebbe avere quel fantastico vetro che invent Galileo Fiorentino, e con esso osservare un altro spazioso mondo nella luna, e veder di trovare ivi una donna costante. Giul. Ma benissimo, o mio signore! Card. Perch piangete? Son forse le lagrime le vostre giustificazioni ? le stesse lagrime cadranno
tali
?
; !
1'
amate pi
scena IV.)
amare davvero,
cio gelosamente;
(a. II,
80
Delio. No,
Julia,
l
be boiind tu take
it.
Delio.
Look
hath
Iiilia. I
Delio.
Al bagliore
resistere,
non
sa
ben
comprende,
al
e fa
uno strappo
alla
fede
porporato protettore.
questa donna, giunge
che, con vivacissimo
alla
Ma
al
la volubilit e la lascivia di
colmo
nell'atto
in
una scena,
catastrofe
immi-
ha annunziato
cace
al
l'ora
del
pasto, lancia
Bosola. e pensa:
Julia. [A.'iide.]
What
^)
svolge
fra
essi
questo
Bos.
How now
Now,
lulia.
I will
make you
Bo.H.
Treacherv
5) Delio.
il
Mi son presa la libert di venire a visitarvi. Givi. benvenuto, signore. Delio. Abitate qui ? Givi. Come la vostra stessa esperienza non vi persuade: nostri prelati romani non danno alloggio alle donne. Dello. Signora, non so se avete
Siete
! i
.
penuria di danari ma io ne tengo per voi. Givi. Da parte di mio marito ? Delio. No, son danari della mia propria borsa. Giiil. Ditemi a quali condizioni, prima che io mi impegni di accettarli. Delio, Osservate; questo oro; non smagliante il colore? Giul. Io ho
;
un
il
I
suono ....
Che bell'uomo
costui
81
liti in.
^'('s,
coiiroNH to
<>f
inr-
Wliicli
mv
woincii 'twa.s
iiito
iiiy
you
?
liire<l
to pul
Love-powder
noa.
drink
Lovo-powder
Ve, wlu'n
Iiiliit.
wus
I
ut
^^llIli.
WliN' .sliouid
I
l'ali
in
love w
itli
siu'li
a fare (dsoV
iiaiii.
ino
good
Excellent lady
You bave
disarm you,
And
luliit.
arni
you thus
yet this
is
wondrous strange
Compare
thj- forni
and
my
eyes together,
You'll find
my
:
Now
I
you'll say
am wanton
Know
The
you me,
better
:
am
a blunt soldier.
lula.
Sure, there
wants
fire
livelj-
sparks
Of roughness.
to
do well.
Bos.
You
lulia.
Nay,
I
to
my
ebarge,
Bos.
Than sunbeams.
82
lulia.
You
will
Put yourself
Whereas now
Giulia ed
il
woo you.
che
la
dal
una parola
di
pentimento per
del
il
nome
Bosola,
,
nel
dramma
Webster
il
tipo del
villain
il
of blood
non
un carattere
originale,
ma un
1)
le
Ghd. Ebbene,
Bos.
Come ?
Giul. No,
mio signore, mi confesserete Tradimento Giul. Si, ditemi, quale il delle mie ancelle, comprata da voi, mi gett polvere amorosa nelle mie bevande ? Boa. Polvere amorosa Giul. Si, quando io viveva ad Amalfi; come mi sarei io diversamente innamorata d'una tal faccia ? Ho gi molto sofferto per te, e per rendermi felice non v' altro rimedio che il consumare in me la mia brama. Bos. Sicuro, la vostra pistola non contiene altro che profumi e confetti per baci. Che eccellente signora conoscete bene la via maestra per far manifesto quello che bramate via, via, vi voglio disarmare ed armarvi cosi pure una cosa meravigliosa e strana. Giul. Paragonate la vostra persona ed i miei occhi, e vi persuaderete che il mio amore non poi una si grande stranezza. Direte che io ma questa bella modestia nelle signore non sono una sfacciata altro che una seccante compagnia che le perseguita. Bos. Sapete che io sono un rude soldato. Giul. Tanto meglio, fuoco occorre l dove non v' nessun sprazzo di rozzezza. Bos. E non so fare complimenti. Giul. Ebbene, la vostra ignoranza in cortigianeria non vi pu far male operare, se avete cuore da far bene. Bos. Quanto siete bella! Giul. No; se della bellezza mi fate una colpa, bisogna che preghi perch non sia colpevole. \Bo.v. I vostri occhi sfolgoranti, hanno una faretra di dardi pi acuti che quelli del sole. Giul. Mi
sono ben chiuse vostro tradimento. Bos.
porte
ora,
fratello i)in o
di Flaininoo
meno
o
di
aiitlpatiro di .Teronimo,
rli
Anrlrougio,
riesce pi inesplicabile
qualunque altro:
sarebbe
una con.scellerato,
la
sug-
come
due
fratelli della
di
ricchezza.
del
All'aprirsi del
dramma
lo
lo
tro-
viamo
al
servizio
Cardinale; Delio gi
il
conobbe
stato
il
mandante era
suo signore:
ma
suo
umor
contro
suoi
He and
his
them. Could
be one of their
flattering
panders,
till I
like a horseleech,
were
off.
')
Ad un
gli
il
fa
ricompense
finalmente
:
la sete di
ricchezza
1) Bos. Questi e suo fratello sono come quei prugni che crescono contorti sovra i pantani sono ricchi e stracarichi di frutti, ma tranne le cornacchie, le gazze ed i bruchi, nessuno ne mangia: se io potessi essere uno de' loro adulatori ruffiani, vorrei pendere da una delle loro orecchie come una mignatta, finch io fossi ben
:
(a. I
scena
I.)
84
What
must
I
folloAvs ?
Withoiit tliunderbolts
cut
?
')
whose throat
ma
Take
j'our devils,
Which You a
liell
would make!
corrupter,
me an impudent
traitor;
me
:
to hell.
*)
Bos. Let good men, for good deeds, covet good fame,
^)
Tuttavia comincia
le
sentenzioso,
concetto
del Webster,
fingersi
matto o
si
giun-
gerebbe
suoi
aver
di
:
scoperto quanto ai
sapere,
padroni
doveva interessare
non
prova
compiacenza
Bos.
ma un
my
dolore profondo
What
Ali to
lord
1)
? (a. I. scena I.) pure i vostri demoni, che l'inferno chiama angeli, questi maledetti doni faranno di voi un corruttore, di me
un
vile traditore
se io
li
accettassi, essi
mi trarrebbero
fama per
si
all'inferno,
(a. I.
scena
'J)
I.)
le
buone
I.
azioni,
poich gli
di azioni
vergognose; talvolta
demonio
fa frate (a.
scena
I.)
86
Ol'
iiifclli^jjniciT
!
i'
tlit;
wurlii
l'rolors
Now
Ami
Tuttavia
lor
int'u
Hct
ani cortaiii to
1^
raisi'il,
tliul
puiiit
weods
to
tlit-
life
un- praiscfl.
'j
proprio
ora
MComincia
la
parte
(juel
odiosa
dell'appuzzino, o di (|ui
appare pi strano
suo dua-
lismo
di
mentre
pazzi ordini
Ferdinando,
cuore
:
gli
sanguina di dolore
il
per
lo
consiglia persino
tiranno a
Faith, eud
liero,
And go no
Next
"Witli
l'arllier in yoiir
cruelty
to put
on
Per, e
mi sembra
il
colmo
dell'ipocrisia,
mutando
prosegue
le
una maschera
di
sul viso,
r opera
sua, per
gemere
Sbe
is
wluit
ber.
You'd baA'e
Bui
liere
\iihoiCi>
1) Bos. ... E che mai mi resta se non rivelare ogni segreto mio padrone? oh, il vile ufficio di spia! Ebbene, ogni professione nel mondo procura o guadagno o lode Io, per questa mia azione, sicuramente sar innalzato; cosi gli uomini che sono causa di gra-
al
maglie alla
2) Bos.
vita,
sono lodati,
!
Deb
cessate
;
nella
vostra crudelt
lo
mandatele
delicate
un
perch se
ponga
sulle
carni,
86
Alas,
how ha ve
these offended?
')
E
in
la
speranza
delitti, al
quei
per
cui
aveva perpetrati
la
tanti
poich
promessa
suo
tliee
l'I)
What
Bo.s.
give
tliee.
Do.
Ha!
2)
Tutti
al
al
il
suoi
calcoli
sono sventati
invano ricorda
suo
aggiunge
Bo^. Let
me know
Wlieretbre I should be tlius neglected.
I
Sir,
To
world
And though I loathed the evil, yet I loved You that did counsel it and rather sought
;
What would
I
I do,
were this
to do again?
my
peace of couscience
^)
For
1)
Ferd.
ormai
ma
bam-
bini strangolati]
2)
Ahim! come
Ferd.
Ferd. Te lo dir io il perdono per quest'assassinio. Bos. Ah! (a. IV. scena II.) 0) Bos. Che io conosca almeno perch debba essere cosi negletto Signore, io fui servo della vostra tirannia, e feci di tutto per soddisfare voi pi che qualunque altro al mondo e quantunque
Il
!
possono essi avere offeso? compenso che ti dar. Bos. Dillo dunque.
io odiassi
il
87
III
MiliiiH,
fii<2;o
(l
alln
iiu()V('
proposte
ti
pniriifs.so riol
Car-
fliiialf
uimiiiiT,
ma
fra ar dico:
iii's
llo.s.
liiisilisks
l'yoH,
Noi
"l'is
liiive
noi ice
:
ot' tlie
liis
(iiiiniug
must
'Pliere
cnnnot be a suror
tliat
way
')
lo trace
Tlian
V]
of an old fox.
dopo
r avventura
galante
con
Giulia,
all'
uscito
dal
istigatore ed al
turbine e rugge
si
il
Cardinale
compie
la
catastrofe,
:
ed
il
Bosola
muore
dicendo
Bos.
ai
cortigiani accorsi
for the
Revenge
By
for
Antonio
Poisoned by this
man and
That
main
of ali
i'
Much
'gainst
-)
the end
Neglected.
zandomi di essere piuttosto un servo fedele che un uomo onesto.... Che cosa farei io, se questo misfatto fosse da compiersi di nuovo? non vorrei mutare la pace della mia coscienza con tutto l' oro
IV. scena II.) Questo gagliof'o nutre basilischi nell'occhio; non che un volgare assassino e tinge di non aver nulla inteso della inorte della Duchessa; questa la sua furberia: ma io seguir il suo esempio non vi da battere via pi sicura che quella della volpe vecchia, (a. V. scena II.) 2) Bos. Vendetta por la Duchessa di Amalfi fatta assassinare dai suoi fratelli per Antonio ucciso da questa mia mano per la lussuriosa Giulia avvelenata da quest'uomo ed infine vendetta per me, che fui strumento in mano di tutti, contro la mia buona indole, e negletto sempre, (a. V. scena V.)
d'
(a.
Europa,
1)
jBo,s'.
88
Alcuni
altri
personaggi spiccano
tela del
con
mirabile eviessi
dramma; ma
potr
sono
durre
nel
proprio
Chi
dimenticare quel
Bosola scaglia
struccio,
il
La
tragedia
The Duchess
of
Malfi
la
prima
volta stampata
nel
celebre
Burbadge sosteneva
Ferdinando.
Ebbe
nel
1648
nel 1678;
il
rifacimento intitolandolo
sentata
The
ancora
all'
Haymarket
questa
nel
1707
e,
credo per
rappresentazione,
^)
secondo
il
Diremmo
mente
direi
di
Quella
lotta
esagerata di violenti
di tormenti fisici
xXr[jia^
morali,
quella
strage
completa
al
dei
personaggi,
se
La
superiore al
1)
dramma
di
Lope de Vega;
jDersonaggi ci
Prefazione alla
Tragedia
Mer-
m^id
80
diiio
mnimi
particolari
sempre stringata
da
ha
pi
colorita
immagini vivissimo
tralasciato
il
metafore assai
le
ardite; nulla
sue
scene
del
impressionanti. Certo,
tutto
originali;
suoi personaggi
non
sono
ditiicilmente
l'arte
avrebbe
potuto
quando
drammatica aveva
Shakspere
:
raggiunte
le
cime pi sfolgoranti
collo
l'i-
nota facilmente.
')
Cosi
troviamo
il
solito
tipo
meno
antipatico di tanti
uso
delle
dei veleni,
solito
l'ostentazione
delirante,
tormenti
sulla
scena,
il
tiranno
umane,
ma
lo
studio
del
poeta
ovunque profondo.
neppure
al
clas-
al lettore della
tragedia
una tragedia
se bellissima, e
1'
Oraziano
Haec hodie
Il
porcis
commedenda
reliuquo.
suo
concetto
perfettamente
consono a quello
espresso da Lope
1)
de
Vega
nell'
Symonds
Vedasi la prefazione al Wliite devil ed anche I. A. Shaksperes Predecessors. - cap. 11.'^ London - Smith,
Elder 1900.
90
coraedias
rente,
(1609).
')
Il
Webster
tragedia
Duchessa
convinzione
d'
un'attenta lettura.
dell' Italia
Ora
il
culto per
si
il
Webster, che
fu tanto
innamorato,
fatto pi vivo,
almeno
in
Inghilterra;
umano, da farne
uno dei pi
ragione A. C. Swimburne
tra
Shakspere e Webster
se dai loro con*)
non
vi posto
un
terzo,
neppure
temporanei scendiamo
*
il
Il
suo
dramma
inglese
apparsa nel
in
Palace of
li-
Pleasure
bera
del
Paynter,
francese
che
delle
tradusse
inglese la
versione
dal Belleforest;
ma
tra, la,
coniedia di
si
Lope de Vega
escludere
i
e la
tragedia di John
Webster
Il
deve
qualsiasi
legame
di
dipendenza?
Kiesow') ritiene
due drammi
1) I. E. Spingarn. La critica Letteraria nel Rinascimento. Saggio sulle origini dello spirito classico nella letteratura moderna. Traduzione italiana del Dott. Antonio Fusco e prefazione di B.
Crcoe.
2) 3)
Laterza, 1905.
giugno
pag, 266,
iillalfo
iinlipniidiMiti;
|i(r')
l'fipoua in
cui essi
f'uroiif
Spagna
Inghilterra
a
nei
[)rinn
decenni
del
secolo
XVTI mi
ed
il
indussero
ripetere,
senza
preconcetti,
l'esame
confronto
gi
fatto
dal Kiesovv. I
ch
il
primo atto
perfettamente uguale, e
due ultimi
al
atti di
Proseguendo
nell'
indagine,
le
somi-
numerose
di quello che a
prima
troppo
frequenti
mi sembrarono anche
due drammi,
se si
nei
eccettuano
inglese
e
le
spagnuolo,
come
graciosos, e
pazzi,
sono
le cui
due protagonisti,
mano
come
Ottavio
de' Medici:
sempre
la
cameriera
con-
dama
come
s' visto,
due drammi
che
finisce
si
presen-
tazione
un inno
un mezzuccio che
e
rivela l'amore
nome Antonio,
l'anello, e la
scena
di
92
questa rivelazione
si
svolge in
modo troppo
simile per
Quando
la
Antonio non
le
stia
pi
davanti
capo
scoperto,
il
dramma
spagnuolo,
della
cosi
pure
di
quando
essa
si
lagna
dell' infelicit
donna
elevata
condizione, che,
libera-
pu mai manifestare
mente
Una
ne'
di Camilla ed
una
della
Du-
parto
Antonio davanti
Bosola
parla ed agisce
perta,
tale sco-
sempre
allontanare
accusa,
che poi
chiede
ai
radunati
maggiordomo;
sigliere di
lei,
ricompensa
Bosola diventa
il
il
con-
come Urbino
aveva ottenuto
posto di
Antonio.
Il
Giulio,
sono
disposti a perdonare
lettera
dai cognati
il
entrambi
drammi. La morte
di
Giulia
le
riflesso
di quella
d'Antonio nel
dramma
spagnuolo, e
immagini
di cera, opera di
offre allo
un Vincenzo
fanno
di Lauriola,
che Ferdinando
istanti
di
pensare
alle
teste presentate a
dramma
il
Webster
ci
trasporta col
la
pensiero
alla
muta comparsa
del figlio
giovano Amalfi,
il
figlio di
primo
letto
di
il
Camilla.
Concludendo, (luuntunque
sia
molto pericoloso
difficile,
dare un
mio parere
di
Webster non
.solo
conobbe
trasse
la
famona
coinedin
Lope de Vega, ma no
Tlio
anche
partito s(Tvendo
Dnchoss of
Ma Hi.
(^~^
f University
1
of Toronto
Library
ai
H
P <
di
ca ni
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Ci
oi
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Ci Oi
ail
POCKET
e o
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