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10 A T T U A L I T

Blitz a Torino. False eredit e raggiri legali Paritarie. Gigli: Ora il Governo

Domenica 22 Dicembre 2013

Forl. Addio a Marco Ancarani

Sgominata la banda che truffava i religiosi


Torino. Raggiravano parroci, suore e religiosi di conventi e monasteri di tutta Italia, inducendoli ad effettuare vaglia postali o versamenti in loro favore per coprire spese legali per lo sblocco di inesistenti lasciti o eredit donate da persone defunte. La truffa stata scoperta dalla Polizia postale, che aveva notato nelle agenzie postali di Torino prelievi di denaro contante, anche per importi ingenti, ordinati proprio da religiosi. In manette finito un 19enne di Torino mentre altre 5 persone, tutte torinesi, sono state de-

mantenga gli impegni sui fondi


Roma. Un piccolo passo avanti per il diritto di scelta delle famiglie, ha commentato il deputato Gian Luigi Gigli (Per lItalia), firmatario dellordine del giorno alla legge di Stabilit in materia di finanziamenti alle scuole paritarie fatto proprio dalla Camera. E ha aggiunto: Ora vigileremo affinch il Governo onori il suo impegno a garantire il celere trasferimento alle scuole delle risorse

per 13 anni capocronista di Avvenire


Forl. morto ieri mattina a Forl Marco Ancarani, 83 anni, a lungo giornalista di Avvenire. Romagnolo, da tempo residente a Predappio, aveva iniziato come corrispondente locale per lItalia, il cui direttore monsignor Pisoni laveva poi chiamato a Milano. Dopo una lunga parentesi al Resegone, settimanale cattolico di Lecco, Ancarani era entrato ad Avvenire dove dal 1973 al 1986 era stato apprezzatissimo capocronista. I colleghi di quegli anni difficili tra

nunciate. Trenta i casi di truffe accertati finora con un guadagno stimato in circa 200mila euro. Denaro che sarebbe poi stato speso in giochi dazzardo online. Le indagini sono iniziate la scorsa estate. A agosto un uomo era stato arrestato mentre incassava un vaglia postale proveniente da un convento di Rieti, confessando di aver agito per conto di altri soggetti. Nel corso delle perquisizioni, sono state sequestrate somme di denaro, materiale informatico e telefonico, schede sim utilizzate per contattare le vittime e altra documentazione.

(223 milioni) gi previste nella manovra economica e a stanziare entro quattro mesi i fondi per il 2014 (220 milioni), sganciandoli dal Patto di stabilit e permettendo al Miur di assegnarli direttamente alle scuole. Secondo Gigli si tratta di un piccolo passo di avvicinamento allEuropa, dalle cui risoluzioni in tema di libert di educazione siamo per ancora troppo lontani.

crisi economica e terrorismo ne ricordano ancora il rigore professionale, linstancabile capacit di lavoro, il rispetto assoluto per i fatti e le persone: regole imparate dai tanti cronisti cresciuti al suo esempio, molti dei quali hanno poi portato la sua sensibilit in altre testate quotidiane e radio-tv. Marted i funerali alle 10 a Forl in Santa Caterina. Alla moglie Paola e ai figli Alberto e Adriana le affettuose condoglianze della famiglia di Avvenire.

Io, ex camorrista vi dico: cambiare vita possibile


Sparava agli ordini dei boss. Oggi fa il volontario
PINO CIOCIOLA
INVIATO A TRANI ta finendo di preparare un centinaio di calze per altrettanti bambini. Caramelle, dolcetti, cioccolata e cos passeranno una bella Epifania almeno i pi piccoli di tante famiglie, grazie ad alcune altre che mi mettono a disposizione le loro donazioni. Perch c sempre unaltra occasione. Anche se nella camorra nemmeno sei stato proprio bassa manovalanza. Capii che non mai troppo tardi per cominciare una nuova vita. Napoletano, 54 anni, ne aveva 18 quando venne arrestato la prima volta, dopo aver cominciato a far seri danni a 14. Un anno pi tardi evase dal manicomio criminale di Aversa. Cerca molte volte di scappare dal carcere, anche aprendomi la pancia e tirando fuori lintestino, per essere portato durgenza in ospedale, dovera pi facile fuggire. In realt da l non ci riesce mai. Su lui a un certo punto pendono centoventi mandati di cattura. Provano a ucciderFortunato Ferrara lo, un paio di volte accade anche in carcere, gli sparano addosso un centinaio di colpi. Una pallottola ancora dentro il suo osso sacro: Credo che Qualcuno abbia deciso non do- Su di lui pendevano 120 ordini di cattura vessi morire. condanne per due secoli. Poi la svolta e

Apre a Casal di Principe

Un centro immigrati Il regalo di Natale per don Peppe Diana


Natale che pi tormentava il suo cuore, perch rivedeva nei pi poveri il rifiuto della stessa famiglia di Ges. Cos, superando tutti gli ostacoli, riusc ad aprire nei locali deln regalo per don Peppe Diala parrocchia un centro di accona, uno sportello informatiglienza dove faceva mangiare e dorvo e di segretariato sociale mire gli immigrati. Non poche fuper gli immigrati nella parrocchia rono allora le critiche ancora il di San Nicola di Casal di Principe, ricordo di don Franco di chi a Caproprio l dove venne ucciso il 19 sal di Principe pensava che ognuno marzo 1994. Un regalo non solo perdeve restare dove nato, non deve ch nascer oggi nella sua parrocsottrarre lavoro. Ma don Peppe chia e porter il suo nome, ma soand avanti spiegando che i disagi prattutto perch cos un suo sogno delle ingiustizie diventa realt, come mondiali dovevano spiega don Franco essere considerati Picone, vicario epiresponsabilit anscopale, successore che dei Paesi pi di don Peppe alla ricchi. E dopo i priguida della parrocmi immigrati africhia e suo amico. cani il centro ha acPerch don Peppe gi colto anche tante 25 anni fa era molto donne dellEst Euimpegnato nellaiuto ropa, sfruttate dalla agli immigrati. Molprostituzione. Le to prima di altri a facevano lavorare conferma della sua Don Peppe Diana di giorno come baattenzione ai probleriste denuncia mi della sua terra. E don Franco e la proprio questo lo le portavano port in rotta di colIl vescovo Spinillo sera sulla strada. Ora a lisione con gli inteinaugura oggi ventanni dalla ressi della camorra. morte di don PepAnche linauguraziola struttura che pe si completa la ne di oggi si lega al il sacerdote ucciso sua opera con lo drammatico omicidio di venti anni fa. dalla camorra aveva "sportello" che nasce nellambito del la prima iniziativa per il ventennale sognato ventanni fa progetto Akwaba promosso dalla Casottolinea il vescovo ritas di Aversa e daldi Aversa, Angelo Spilassociazione di nillo che oggi inauvolontariato Dadaa Ghezo. Lo scogurer lo "sportello" il modo mipo rispondere alle crescenti esigliore per ricordarlo, con un fatto genze degli immigrati su integraconcreto, piccolo ma molto signifizione scolastica, socializzazione, agcativo perch si lega al suo impegregazione e sostegno sociale. Ogno e alle reali esigenze di questa biettivi che il progetto punta a ragterra. Proprio come faceva don Pepgiungere attraverso la creazione di pino insiste il vicepresidente deluna rete territoriale di solidariet la Cei . E poi con le piccole cose, che trova la partecipazione di tutta tante piccole cose che si cambia la comunit locale: le parrocchie davvero. Insomma, aggiunge con della Forania di Casal di Principe, la soddisfazione don Franco ricorCaritas, lassociazione Dadaa Ghedando don Peppe, una sua vittoria zo, i comuni e lAsl Ce. Un impegno e uno dei modi pi belli per tenere corale nello spirito che animava don viva la sua memoria. Gi un quarPeppe. Il prossimo passo, annuncia to di secolo fa il sacerdote aveva cadon Franco, sar il problema della pito il nuovo fenomeno migratorio. casa per gli immigrati che vivono Don Peppe ricorda ancora don ammucchiati in locali presi in affitFranco lamentava lassenza di uto. Dobbiamo far capire ai cittadini na concreta possibilit di accoche in questo modo non li aiutano glienza per chi veniva da lontano. ma li sfruttano. "Non cera posto per loro", una delle frasi del Vangelo dei giorni di RIPRODUZIONE RISERVATA INVIATO A CASAL DI PRINCIPE (CASERTA)

ANTONIO MARIA MIRA

La storia

limpegno in una struttura di accoglienza Colpa mia Fortunato Ferrara ha com- per tossici e malati psichici messo molti reati e molto pesanti: a mettere insieme le sue condanne si superano i duecento anni, pi unaltra decina za, di forza. Non si nasconde, Fortunato: di manicomio criminale. Ne sconta venLa colpa di quanto ho fatto solo mia. totto in galera e un paio appunto in maIn genere si dice che della famiglia, delnicomio, avendo la seminfermit menleducazione Non vero niente. Ha tale. Passa un bel pezzo anche nelle carstudiato fino alla terza. La licenza eleceri speciali: prima Pianosa, poi Fossommentare e quella media le ha prese in carbrone, Novara, Porto Azzurro e infine il cere. supercarcere di Trani. Passo indietro: Quando entravi a PogNon potevo tradirli giorale (carcere napoletano, ndr) dovevi Una vita assurda quella di Fortunato. Alandare da una parte o dallaltra e non polucinata, allucinante. Cattiva. Violenta. tevi dire "non appartengo a nessuno". Eppure non ancora persa. Perch c semDunque organico ai cutoliani o alla nuopre unoccasione. Una volta il magistrava famiglia. Ti piacesse o no, fossi un cato di sorveglianza a Trani e il direttore del ne sciolto o no, la camorra tingoia. supercarcere mi chiesero se, con altri deI suoi genitori erano poveri e onesti: Da tenuti, volessi partecipare a una gita nelpiccolo rubavo i giocattoli natalizi, ma li lo zoo di Fasano di Puglia. Pensa a uno regalavo, perch se li avessi portato a cascherzo. Invece vero. Qualcuno gli avesa mio padre mi avrebbe ammazzato di va dato fiducia e non era mai successo. botte. Lo fa per un senso di onnipotenNon dorme per questo. Proprio a lui, il

camorrista senza scrupoli, quello i cui tentativi di fuga neppure si contano pi, permettono di uscire, sia pure con tanto di scorta? Lidea di scappare in quelle due ore gli balena nella mente pochi istanti, scompare e non torner mai pi. Non potei tradire quel magistrato e il direttore. Fu il suo onore ritrovato a cambiarlo: Che uomo sarei stato? Non potevo tradire la loro fiducia, non potevo tradirla. Se quello stesso magistrato fosse stato lui, avrebbe dato la stessa fiducia a Fortunato? Penso di no. Non rifarei nulla Su se stesso non usa mezzi termini. Non rifarei niente di quanto ho fatto. Non una sola cosa. Furono errori i miei, lo ripete ogni volta che pu. E non credo di avere saldato il mio debito con la societ. Oggi il suo sguardo s addolcito e sorride. Ha una grande statua della Madonna nel suo negozietto grondante confusione e oggetti usati, abbigliamento di seconda e terza mano: La protettrice dei disgraziati. Dei reietti. Io penso che la mia vita sia cambiata per volere di Dio. I miei anni di carcere non sono certo stati colpa sua. Quando gli concedono la semilibert, nelle ore diurne va a fare il volontario in una

comunit. Un anno dopo a Trani diventa necessario creare una struttura di accoglienza: Accettavamo tossici, ubriachi, senza fissa dimora, malati di mente, chiunque avesse bisogno. I "difettati", come li chiamo io. E per seguirli ci vuole un "difettato" come loro!. Nessuno voleva toccarla Tutto comincia con una donna ricoverata nellospedale di Triggiano, paesino non lontano da qui. Ha una gravissima malattia infettiva e nessuno vuole occuparsene, nessuno vuole toccarla. La presi e la portai a Trani, promettendole che non lavrei mai lasciata in strada. Rimane alcuni giorni nella comunit, poi Fortunato affitta un "basso" e la porta l per assisterla, insieme a un ragazzo appena uscito dalla comunit, al quale fu lui a dare fiducia. In quel momento nasce un centro di accoglienza per emarginati (messo su insieme a un parroco tranese, don Mimmo De Toma). Che esiste ancora oggi
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La videointervista di Pino Ciociola allex boss Ferrara vai sul sito

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Madre in coma. Lei nasce sana


ANNALISA GUGLIELMINO
a sua mamma in coma da quattro mesi, ma lei nata lo stesso. Maria Emiliana venuta alla luce laltro ieri allospedale Cardarelli di Napoli. Piccola ma tenace, il suo desiderio di vita stato pi forte della violenza. La madre, Carolina Sepe, 25 anni, chiusa nel suo mondo dal 25 agosto: era stata colpita alla testa da un vicino di casa che per futili motivi a Lauro, in provincia di Avellino, ha sparato al padre della giovane, uccidendo lui e ferendo gravemente altre quattro persone, di cui una spirata in ottobre. Carolina era appena al terzo mese di gravidanza. Eppure Maria ha continuato a crescere dentro di lei fino a quando i medici, alla 27esima settimana di gestazione, hanno deciso che fosse venuto il momento di nascere. Accolta dallamore del

La vita che vince


Il "miracolo" al Cardarelli di Napoli. La donna quattro mesi fa era stata colpita alla testa da un proiettile vagante
pap e del fratellino, che non si sono mai allontanati dal letto di Carolina, e che pregano che possa rinascere anche lei. Una storia che ha pochi precedenti e che dimostra i progressi della scienza, che pu mantenere le funzioni vitali della mamma, e garantire al nascituro di venire al mondo quando i rischi non sono pi alti, dopo la 23esima settimana di

vita. Lo afferma Carlo Valerio Bellieni, segretario del Comitato di Bioetica della Societ italiana di pediatria e membro di Scienza e Vita, che aggiunge: I rischi della nascita prematura sono inferiori al diritto alla vita. Un caso simile, accaduto in Ungheria, ha sollevato qualche polemica: qualcuno ha sostenuto che cos la la mamma sia considerata unincubatrice. Ma i primi a non accettare questa visione sono i familiari di Carolina. Per il marito Giampiero, Maria un regalo immenso. Per festeggiare, aspetteremo il risveglio di Carolina. A cui lui e il figlio Eliseo parlano di continuo da mesi. Maria si chiama cos in onore della Madonna, che il pap invoca tutti i giorni al capezzale della moglie. Come la sua mamma, e per la sua mamma, ha tutto il diritto di vivere.
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Dalle mutue alle cure senza confini I primi 35 anni del Servizio sanitario
Universale e solidaristico. su questi due principi che il 23 dicembre 1978 fu varato il Servizio sanitario nazionale. Trentacinque anni dopo la spending review interna promessa dal ministro della Salute, Lorenzin, a preoccupare. Potrebbe infatti mettere a rischio la sostenibilit del sistema, gi provato dai tagli alla spesa - cresciuta in modo esponenziale e spesso fuori controllo - e dal federalismo incompiuto che, secondo molti osservatori, ha accentuato le differenze regionali nellofferta delle cure. Mettendo cos a rischio anche lattuazione del diritto alla salute sancito dalla Costituzione e garantito dalla legge 833 approvata quandera ministro Tina Anselmi. Come se non bastasse con il 2014 scatter la competizione internazionale perch i cittadini potranno scegliere di curarsi anche in altri Paesi dellUnione. Ispirata al modello britannico, la prima grande riforma mand in archivio gli enti mutualistici per dar vita alle Unit socio-sanitarie locali (Ussl), strutture territoriali che dovevano garantire una capillare erogazione delle prestazioni. Nel 92 (ministro De Lorenzo), per tenere sotto controllo la spesa e migliorare lefficienza, lUnit divent Azienda (Asl). Nel 99 (ministro Bindi) furono introdotti i Livelli essenziali di assistenza (Lea) per garantire equit di accesso e omogeneit di cure. Lultimo tentativo di manutenzione straordinaria fu del ministro Balduzzi, ma tramont con il governo tecnico.

La classe preti 91 vicina con la preghiera e laffetto a don Francesco per il passaggio alla vita eterna della sua cara mamma

I funerali si terranno luned 23 dicembre alle ore 14.00 presso la parrocchia di Santo Stefano in Tradate. MILANO, 22 Dicembre 2013

SILVANA GALVALISI IN PALUMBO

NECROLOGIE
Per E-MAIL: necrologie@avvenire.it Per FAX allo 02/6780.202
PER TELEFONO dalle ore 14 alle ore 19.30 al numero 02/6780.200

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