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INTRODUZIONE Il DOTTOR William H.

Bates, inventore di un nuovo metodo, fondato sul principio del rilassamento e volto a rendere normale il visus degli occhi difettosi, ha conseguito ampi riconoscimenti merc le sole prove da lui fornite: i risultati del suo sistema, che ha compiuto veri miracoli per aiutare le persone dalla vista imperfetta. Ilmondo non pu non ammirarlo! e Ilmondo scientifico, in particolare, dovre""e rendere omaggio a un uomo che ha rinun#iato ad una attivit$ di oftalmologia e chirurgica estremamente rimunerativa, per sviluppare e migliorare un metodo volto a soccorrere l%umanit$ sofferente. &rande stato Ilsuo sacrificio, sia dal punto di vista pecuniario che da 'uello del suo personale prestigio. I pro"lemi insoluti, gli errori della pratica ortodossa, e ci che a lui parve la verit$, lo hanno spronato a percorrere la via della grande scoperta che, con la sua capacit$ di rendere normale una vista difettosa, infonde speran#a agli esseri scoraggiati e prostrati. Il dottor Bates consegu( titoli accademici presso l%universit$ di )ornell e la facolt$ medicochirurgica di *e+ ,or-. .u medico dell%ospedale oculistico e otoiatrico di /anhattan, dell%ospedale Bellevue, della clinica oculistica di *e+ ,or-, del dispensario nordoccidentale e dell%ospedale di Harlem. 0i guadagn nel mondo oftalmologico una cos( alta stima da ottenere la cattedra di oftalmologia presso l%ospedale e presso la scuola medica di perfe#ionamento di *e+ ,or-. 1gli e""e, all%attivo, cin'ue anni di ricerche svolte presso l%universit$ di )olum"ia e, prima di presentare le sue scoperte all%2ssocia#ione medica americana% comp( 'uarant%anni di esperimenti. 2ll%ini#io della sua carriera oftalmologica, il dottor Bates avvert( il "isogno di migliorare il principio, universalmente accettato, di prescrivere gli occhiali per correggere i vi#i di rifra#ione. In un paesetto del /ontana, egli prescrisse gli occhiali a una "am"ina miope, figlia di un amico, ma ammon(: r3 4ortali solo 'uando ne hai necessit$, /arguerite. )oncedi ai tuoi occhi la li"ert$ pi5 spesso che puoi. Tieni in eserci#io la vista. .issa i pagliai che si ergono lungo la strada e contane ogni giorno 'uanti pi5 potrai vederne %%. 4oi, scuotendo tristemente il capo, profeti## : &li occhiali non servono, e'uivalgono alle grucce. 6n giorno troveremo un sistema migliore %%. 0e""ene fosse un erudito nel campo della oftalmologia ortodossa e i colleghi lo considerassero un%autorit$, il dottor Bates pregava spesso gli altri medici di prendere in esame le sue scoperte, prima di condannarle. 2sseriva che se i suoi princ(pi erano giusti, i dottori avre""ero dovuto adottarli universalmente! in caso contrario, avre""ero dovuto smascherarlo per proteggere il pu""lico. 0osteneva, inoltre, che non rendendo noti metodi tanto semplici ed efficaci per la cura delle malattie degli occhi, gli scien#iati commettevano una scorrette##a professionale. *on pot7, finche visse, veder adempiuto il suo desiderio! pot7 per indicare la via giusta a molti discepoli che si sono sfor#ati di perfe#ionare il suo metodo di correggere difetti della vista per me##o del rilassamento. Il metodo naturale di ricostitu#ione del visus si fa ormai strada per i propri meriti. 1sso viene insegnato alla 0cuola di educa#ione oculare di /argaret D. )or"ett a 8os 2ngeles, e in scuole consorelle del nordovest da provetti specialisti. Ogni insegnante di 'uesta organi##a#ione, che in continuo sviluppo, contri"uisce, con costanti ricerche, al miglioramento della tecnica

dell%applica#ione dei princ(pi del dottor Bates. I risultati di tali ricerche vengono resi di pu""lica ragione in occasione di riunioni e congressi periodici per rendere il metodo Bates sempre pi5 celere, efficace e perfetto. 8e varie scoperte cui si giunti sono illustrate nel presente volume. 9uanti hanno letto il mio primo li"ro: Ho+ to Improve ,our 1:es ;<=>?@, noteranno nella tecnica un notevole progresso. Ora che il metodo Bates ha raggiunto una portata interna#ionale, ci giungono richieste di installa#ione di scuole distaccate da molti stati e da lontani paesi! in particolare dal /essico, dal 0ud 2merica, dall%India, dalla Iugoslavia e dalla Russia. 2""iamo gi$ nostri insegnanti nel )anada, a Buenos 2ires, nella *uova Aelanda, in Inghilterra e nelle Ha+aii. 8a scuola di 8os 2ngeles invia istruttori nei luoghi pi5 lontani al fine di soddisfare ogni richiesta nel campo dell%educa#ione oculare. 2gisce inoltre in stretto collegamento con la scuola londinese .erris per l%eserci#io della vista, scuola che ha adottato il metodo Bates. 0u vari 'uotidiani e riviste sono apparsi molti articoli sul /etodo Bates, e la 0cuola di educa#ione oculare di 8os 2ngeles citata nell%ultima edi#ione dell%1nciclopedia della "iografia americana. Dal <=<?, data della pu""lica#ione del li"ro del dottor Bates Better 1:esight Without &lasses, sono stati scritti molti volumi su 'uesto argomento! il pi5 notevole The 2rt of 0eeing dell%Illustre autore inglese 2ldous HuBle:, che offre una descri#ione attua"ile e comprensi"ilissima delle possi"ilit$ di miglioramento individuale mediante il metodo Bates, nonch7 dei me##i con i 'uali tale miglioramento pu essere raggiunto. HuBle: scrive: &li occhi ci forniscono le impressioni visive sensoriali che costituiscono la materia prima della vista. 8a mente si impadronisce di 'uesta materia prima e la ela"ora fino a tramutarla in prodotto finito, cio nella perce#ione normale degli oggetti esterni %,. Durante la seconda guerra mondiale, un%infinita di soldati migliorarono la propria vista col metodo Bates. Dopo la guerra, la 0cuola di educa#ione oculare di 8os 2ngeles ottenne dal )omitato dei reduci l%autori##a#ione a partecipare all%opera di ria"ilita#ione dei reduci e, 'uale parte integrante del programma di aiuto ai militari smo"ilitati, l%intera nostra organi##a#ione ha accentrato i propri studi sul miglioramento del visus di coloro che possiedono solo una mediocre perce#ione. /2R&2R1T D2R0T )ORB1TT

CAPITOLO PRIMO 4RI*)I4I D18 /1TODO B2T10 6na vista chiara il risultato di una dosata sensi"ilit$ e di una corretta perce#ione. Ogni miglioramento del potere di perce#ione tende ad essere accompagnato da un miglioramento della sensi"ilit$, e di 'uel frutto della sensi"ilit$ e della perce#ione che la vista. C 28DO60 H6D81,.

Il 01&R1TO del miglioramento della vista risiede nel rilassamento dell%occhio e della mente. 9uesta elementare verit$ la "ase del sistema che ha consentito al dottor William H. Bates e a coloro che hanno insegnato i suoi metodi, di

riportare un successo 'uanto mai lusinghiero nella loro opera, che consiste nell%aiutare uomini, donne e "am"ini a veder meglio. Il "isogno di migliorare il visus naturale si fatto sentire con particolare intensit$ negli ultimi anni. 8a seconda guerra mondiale, col suo intensificato programma di lavori per la difesa del paese, ha sottoposto ad intensi sfor#i sia gli occhi dei militari che 'uelli dei civili. Inoltre, la pedagogia moderna tende ad avvalersi di tavole dimostrative, ci che richiede agli studenti una vista efficiente. *ell%attuale mondo ultracivili##ato, un "uon visus costituisce una dote che, come ogni altra, va coltivata. Il dottor Bates dimostra che 'uesta dote pu essere sviluppata e i miracoli compiuti nel migliorare la vista rappresentano i risultati del suo metodo. )oloro che, in tutto il mondo, hanno tratto giovamento dal metodo Bates, appartengono ad ogni classe sociale. Ei sono tra essi anche scolaretti, militari e reduci.

0.ID2 2881 T1ORI1 TR2DIAIO*28I Il metodo Bates ha sfidato con successo gli antichi, ed universalmente accettati, dogmi della oftalmologia. 4er anni ed anni, si ritenuto impossi"ile migliorare la vista. )%era chi aveva una "uona vista e chi l%aveva difettosa! chi disponeva di un campo visivo ampio e chi di un campo visivo limitato, e nulla modificava, vita natural durante, 'uesto stato di cose a meno di non fare ricorso agli occhiali. 6n%altra teoria tradi#ionale era 'uella secondo la 'uale gli occhi, "uoni o cattivi che fossero, erano destinati ad inde"olirsi con l%et$, e 'uesto "ench7 molte persone di et$ avan#ata conservassero una "uona vista fino alla tom"a o riscontrassero un miglioramento del visus ;seconda vista@ 'uando, cessata la lotta per la vita, si appartavano, limitandosi al ruolo di semplici osservatori. )i hanno detto che F tutti %%, a 'uarant%anni, hanno "isogno degli occhiali per leggere. 2 molti occhi occorrono lenti "ifocali o, peggio, trifocali. 0i affermato che ci dovuto all%inevita"ile indurimento del cristallino prodotto dall%et$, indurimento che rende difficoltosa la visione delle cose vicine. /a noi conosciamo ormai gli errori insiti in 'ueste teorie. Il dottor Bates ha dimostrato che si pu facilmente esercitare l%occhio, ed ha inoltre sta"ilito il principio che gli occhi non sottoposti a sfor#i e a"ituati alla luce del sole non sono alterati dall%et$. 1gli ha dimostrato non soltanto che si pu addestrare l%occhio, ma che, con l%educa#ione, si pu migliorare il visus, e cio la coordina#ione tra l%occhio e la mente. Ottimo esempio dell%applica#ione pratica di 'uesta teoria il successo del programma in "ase al 'uale le varie avia#ioni hanno impartito una istru#ione visiva scientifica ai loro piloti. ponendoli in grado di riconoscere con precisione e pronte##a 'ualsiasi aereo. 8%occhio e la mente possono raggiungere una pi5 rapida ed esatta coordina#ione per il fatto che il nervo ottico una dirama#ione del cervello e 'uindi parte integrante sia del cervello che dell%occhio. Il nervo ottico si sfiocca. nell%interno dell%occhio, in una tunica denominata retina la cui a#ione corrisponde a 'uella di una lastra sensi"ile, simile alla pellicola di una macchina fotografica, e convoglia al cervello le immagini per i successivi sviluppi.

Il dottor Bates ha sta"ilito anche che la vista "uona o la vista difettosa, la miopia o la pres"iopia, non derivano dalla forma del cristallino. 1gli tolse all%occhio di un ammalato il cristallino ;opera#ione della cataratta@ e fu ugualmente in grado di insegnare all%occhio a vedere sia da vicino che da lontano, proprio nello stesso modo in cui la pi5 rudimentale macchina fotografica pu , sen#a lente, riprendere fotografie. 1gli scopr( che ci era possi"ile perch7 l%occhio si comporta secondo il principio sul 'uale si "asano tutti gli strumenti ottici di proie#ione: "inocoli, telescopi, macchine fotografiche. 9uando si legge, l%intero glo"o oculare allunga il proprio asse, mentre si appiattisce 'uando si guardano oggetti lontani. 9uesta fun#ione si chiama accomodamento. 9uando l%accomodamento oculare "uono e l%occhio fissa direttamente un oggetto, si dice che l%occhio a fuoco. Il dottor Bates sta"il(, inoltre, che noi non possiamo controllare 'ueste modifica#ioni della forma del glo"o oculare, che si accomoda a seconda delle varie distan#e, poich7 esse sono prodotte da muscoli involontari. I muscoli involontari agiscono come e 'uando vogliono. 0i comportano in modo normale se rilassati, in modo anormale se contratti. 0iccome ogni muscolo involontario non che l%estensione di uno dei lunghi muscoli inseriti all%esterno del glo"o oculare, designeremo l%intero gruppo col nome di muscoli involontari estrinseci. 8a parte principale di ogni muscolo estrinseco , per , volontaria! vale a dire, possiamo controllarla. Di 'uesti muscoli volontari ci serviamo 'uando ruotiamo gli occhi lateralmente, o in alto e in "asso. 9uesto eserci#io di rota#ione non produce l%accomodamento, che generato solo dal rilassamento. Inefficaci sono 'uindi risultati i tentativi di migliorare l%accomodamento oculare mediante eserci#i meccanici e cio usando i muscoli volontari. 8a ragione 'uesta: l%eserci#io un%attivit$ volontaria, ma non raggiunge un effetto diretto su 'uei muscoli che a""iamo interesse a raggiungere, e cio sui muscoli involontari, da cui dipende la fun#ione dell%occhio di accomodarsi a tutte le distan#e. &li eserci#i meccanici, perci , non fanno parte degli insegnamenti del metodo Bates e come tutti 'uelli che svolgono un controllo cosciente sull%occhio possono an#i aumentare i difetti della vista. Il metodo Bates mira ad insegnare a svolgere ogni attivit$ nelle condi#ioni di rilassamento sotto l%influsso delle 'uali l%occhio e la mente si coordinano normalmente, restituendo cos( la fun#ione della vista al sistema involontario e permettendo l%attua#ione del meccanismo della visione.

D61, TI4I DI RI82002/1*TI@ Il rilassamento, che il segreto della visione normale, dovre""e 'uindi essere la "ase dell%addestramento oculare. 1sistono due tipi di rilassamento: <. 9uello che si attua 'uando ci riposiamo e non usiamo gli occhi. G. 9uello che do""iamo conservare a"itualmente 'uando. lavorando, ci necessario poter vedere chiaramente e rapidamente. 9uando l%a"itudine all%attivit$ visiva rilassata diventer$ automatica, gli occhi diverranno, con l%uso, pi5 acuti e pi5 forti! come avviene con 'ualsiasi altra

parte del corpo che, se usata correttamente, migliorer$ in salute e vigore. Il rilassamento, ad esempio, una parte integrante della terapia per le persone dure d%orecchio. *essun atleta pu fornire un rendimento soddisfacente se non si rilassa. .ilm girati al rallentatore mostrano che un "ravo pugilatore o un "ravo podista, anche se i loro muscoli si tendono per un istante per sprigionare la necessaria energia, com"attono o corrono in stato di rilassamento. 9uesta la ragione principale dell%a"itudine degli atleti di riscaldarsi, prima delle gare, con leggeri eserci#i. 8a fun#ione normale e rilassata dell%occhio messa seriamente a repentaglio dalla tensione che regna nel nostro mondo ultracivili##ato. )oloro che affrontano la vita con calma non accusano sfor#i visivi. Il nostro primo compito 'uello di insegnare a conservare l%interesse per la vita e a svolgere sen#a tensione attivit$ che richiedono applica#ione mentale. 1 in realt$, il sapere lo si ac'uista, e il lavoro mentale creativo lo si compie, soltanto 'uando la mente rilassata e a suo agio. /olti scrittori mi hanno confidato che i migliori intrecci e le scene pi5 vivide vengono loro alla mente 'uando sono in stato di completo rilassamento e riposo e non 'uando si torturano il cervello per spremerne un%idea. Il dottor Bates ha dimostrato che gli occhi non sfor#ati ed esposti ad una "uona illumina#ione non risentono dell%et$ perch7 conservano, durante l%attivit$, 'uel rilassamento che costituisce il segreto di ogni a"ile lavoro. 8a magnifica capacit$ visiva dei popoli incivili ;anche se si tratta di esseri di et$ avan#atissima@ esaurientemente dimostrata dal seguente racconto. 6n mio discepolo, che era riuscito ad ottenere una vista acutissima, compi alcuni studi su una tri"5 di indiani nel deserto. /entre passeggiava con un vecchio capo, scorse all%ori##onte, per me##o di un "inocolo potentissimo, un daino. Indicata la localit$ al suo venera"ile compagno, gli chiese se vedesse nulla. Il vecchio indiano inclin il capo all%indietro e, messi a fuoco gli occhi, a"ituati al deserto, rispose: 6gh, daino diretto a sud %%. Ritenendo che l%indiano fosse pres"ite e non vedesse "ene da vicino ;la cosiddetta vista dell%et$ avan#ata ,, della civilt$@, il mio allievo raccolse un pi##ico di sa""ia, se lo sparse sul palmo della mano e interrog il vecchio, il 'uale, esaminato ci che l%altro gli mostrava, ne forn( un%accurata descri#ione. Il dottor Bates opera sul visus% non sugli occhi. 9uando la visione migliora, i difetti degli occhi tendono a scomparire. )ontra#ione, sfor#o visivo e decentrali##a#ione, cio l%uso della #ona muta della retina invece dell%uso della #ona sensi"ile, determinano una visione difettosa. nota tecnicamente come vi#io di rifra#ione. 0e eliminiamo lo sfor#o visivo il vi#io di rifra#ione si risolve da solo. Il metodo ortodosso sostiene invece il contrario e cio che il vi#io di rifra#ione produce lo sfor#o visivo. )urano 'uindi il vi#io di rifra#ione, ma tuttavia lo sfor#o visivo permane. 0e""ene il dottor Bates fosse medico e chirurgo, il 06O metodo essen#ialmente educativo. *oi, suoi seguaci, non ci occupiamo di pro"lemi fisiologici o di malattie. )i non necessario poich7 l%esperien#a dimostra che 'uando le persone dalla vista imperfetta ac'uistano l%arte di vedere, gli organi della visione tendono a li"erarsi dei loro difetti fisici. &li organi rilassati godono di una circola#ione migliorare degli organi usati n maniera errata e sottoposti a sfor#o Il miglioramento della circola#ione offre all%organo la possi"ilit$ di raffor#are la propria resisten#a, di guarire dalla malattia e di correggere i propri difetti.

.orse vi chiederete ora che cosa potrete fare voi stessi per i vostri noiosi occhi che vi forniscono una visione invaria"ilmente imperfetta. 0tudiate attentamente gli eserci#i descritti in 'uesto volume, scegliendo 'uelli che vi sem"rano pi5 direttamente consoni ai vostro pro"lema particolare. Ricordate soprattutto che la tensione la causa principale di tutti i vi#i di rifra#ione, nonch7 di complica#ioni anche pi5 gravi, e prendete la decisione di li"erarvene. 1seguite 'uotidianamente e coscien#iosamente gli eserci#i con la stessa regolarit$ con cui consumate i pasti. Rimarrete stupiti dei risultati che otterrete non solo nel campo visivo, ma anche nell%aumento del controllo dei vostri nervi e della resisten#a con la 'uale soddisferete le esigen#e della vostra esisten#a. la tran'uillit$ della mente e del corpo si manifester$ allora in prospettive pi5 ottimistiche e in espressioni pi5 radiose. &li allievi che miglioreranno la propria vista solo fino ad un certo grado dovranno continuare gli eserci#i di rilassamento per consolidare i risultati ottenuti. 9uanti otterranno un completo ritorno alla normalit$, si avvedranno che si tratta di una con'uista permanente e che i loro occhi non avranno "isogno di ulteriori cure poich7 avranno raggiunto, in modo durevole, le "uone a"itudini della vista normale, a"itudini che, d%altronde, sono inconsce.

CAPITOLO SECONDO 0TR6TT6R2 1 .6*AIO*1 D188%O))HIO .. 8a natura non avara. *on ha riservato alla ra##a umana un misero retaggio. *on ha errato 'uando ha forgiato il corpo umano, n7 ha concesso allo spirito dell%uomo di creare una civilt$ alle cui richieste il corpo non possa far fronte: il suo motto sem"ra essere dovun'ue. 4rovvedi ai casi fortuiti con larghe##a e generosit$ . CH. 2. H2)I0O*:. Out+itting Or *ervose.

8%intima e diretta connessione col cervello fa dell%occhio uno degli organi pi5 complicati e affascinanti del corpo umano. &li em"riologi affermano che uno dei primi sviluppi della vita fetale costituito dal prolungamento del nervo ottico dal cervello. 9uando l%occhio si sviluppa nell%em"rione, rimane connesso al cervello mediante il nervo ottico che si sfiocca in una delicata tunica mem"ranosa: la retina. 9uesta, che risiede nella parte posteriore dell%occhio, la lastra sensi"ile sulla 'uale, in condi#ioni normali, cade l%immagine per essere interpretata dal cervello. J allo stesso modo che, sulla pellicola della macchina fotografica, viene registrato un ritratto che poi verr$ sviluppato. *ell%occhio normale, la retina consta di dieci strati. Il nono, prossimo alla parte pi5 interna, il pi5 importante e contiene le termina#ioni del nervo, che, a forma di coni e di "astoncini sono fondamentali nella fun#ione della vista. I coni, che si ritiene distinguano i colori, sono dislocati verso il centro della retina! i "astoncini, che si presume agevolino la visione al "uio, si trovano invece ai "ordi esterni. In 'uesto strato della retina situata, in posi#ione al'uanto eccentrica, una macchiolina gialla, la macula lutea o centro della vista. l: 'ui che la visione pi5 acuta. 8a macula 'uasi interamente composta di coni e presenta nel me##o una piccola depressione, chiamata fovea centralis o fossa centrale, e cio un gruppo ancora pi5 sensi"ile di nervi a forma di cono, il cui compito 'uello d i CcercareC la luce.

1 la macula che presenta alla mente una visione distinta per la successiva interpreta#ione, mentre gli altri nervi retinici ricevono impressioni meno chiare. Tutti possono rilevare la differen#a tra la visione del centro della vista e 'uella delle termina#ioni retiniche meno sensi"ili che lo circondano. 0i effettui il seguente esperimento: portare le mani aperte alla distan#a di dodici centimetri dal capo in dire#ione delle orecchie, i palmi volti in avanti e paralleli alle spalle. Tenere lo sguardo fisso su un oggetto 'ualsiasi, ad esempio sulla maniglia di una porta, e agitare le dita. Eedremo 'ualcosa muoversi ad ogni lato del viso, ma se non sapessimo in preceden#a che si tratta di mani e di dita, non riusciremmo ad individuarle, poich7 la visione periferica o laterale non sare""e in grado di precisarlo. 8e termina#ioni del nervo che circondano il margine esterno della retina non permettono una visione distinta. 0postando le mani avanti di dodici centimetri, potremo vedere le dita in movimento, anche se lo sguardo ancora fisso sul pomo della porta. 0i potranno distinguere le mani e le dita. 0i spostino le mani in avanti di altri dodici centimetri. In 'uesta posi#ione si possono contare le dita e distinguere gli eventuali gioielli, perch7 le mani sono pi5 vicine al centro della vista. )omun'ue, se la vista 'uasi normale, continueremo a vedere il pomo della porta pi5 chiaramente e vividamente che non le dita che riusciamo a contare al lato del viso. )i dimostra l%importan#a di raggiungere una messa a fuoco tale che il centro della vista di ogni occhio sia fissato sullo stesso oggetto nel medesimo tempo. 0e la messa a fuoco vien meno e il controllo assunto dai nervi retinici esterni, l%immagine risulta confusa e indistinta.

.6*AIO*1 D1882 R1TI*2 4ur possedendo un%infinit$ di no#ioni sulla retina, a""iamo ancora molto da imparare. 1ssendo anch%essa materia vivente, in un cadavere la retina si trasforma, si pu dire, prima che gli scien#iati possano anali##arla e naturalmente non offre nulla che possa aiutare le ricerche sul suo fun#ionamento, ed in particolare sul modo nel 'uale convoglia l%immagine luminosa al cervello e su 'uello nel 'uale l%immagine viene interpretata o

diviene visione conscia nel cervello in virt5 della memoria di immagini anteriori. 8%occhio non che la macchina fotografica che coadiuva la visione, mentre 'uesta , fondamentalmente, un processo mentale. 2d esempio, l%immagine cade sulla retina rovesciata, come in una camera oscura, eppure il cervello la percepisce diritta. )he si tratti di un processo prettamente mentale dimostrato da un esperimento psicologico nel corso del 'uale, per me##o di lenti, l%immagine proiettata sulla retina diritta. 9uesto esperimento dovre""e indurre il pa#iente a vedere l%immagine rovesciata. Eiceversa il cervello impara su"ito ad interpretarla correttamente. Ho gi$ detto che la retina corrisponde alla pellicola di una macchina fotografica. )ome la pellicola, essa rivestita di sostan#e chimiche che agevolano la capta#ione delle immagini e costituiscono la cosiddetta porpora visiva o rodopsina. 9uando la pellicola di una macchina fotografica viene esposta ad un%immagine, la patina con la 'uale stata resa sensi"ile viene immediatamente consumata. *ell%occhio normale, invece, 'uando un%immagine cade sulla retina, la sostan#a chimica ;porpora visiva@ viene immediatamente sostituita, in modo che la retina sia pronta a ricevere la susseguente immagine luminosa. &li scien#iati ritengono tutti che sulla retina normale la porpora visiva venga esposta e sostituita con grande rapidit$, permettendo cosi all%occhio di ricevere una serie continua di immagini vlsive, ma sono di parere discorde a proposito del compito della porpora visiva e della sua fun#ione all%atto della vista. 9uesto poich nella parte pi5 importante della retina, e cio al centro della vista, nella macula, non esiste porpora visiva. )osa piuttosto strana, la macula sprovvista anche di vasi sanguigni. Osserviamo pure che, se""ene i "astoncini e i coni siano disseminati in 'uasi tutta la retina, vi sono pochi "astoncini nella macula e nessuno nella fovea, la parte della macula in cui la vista pi5 acuta. I "astoncini aumentano di numero nei pressi del margine esterno della retina e attendono alla visione periferica permettendoci di possedere una coscien#a visiva tale da non lasciarci cogliere di soprassalto da ci che ci passa al fianco. I "astoncini ci aiutano anche a vedere di notte, prendendo il sopravvento 'uando i coni della macula e della fovea. i cercatori di luce, sono insensi"ili. 8o studio della fovea, di 'uesta #ona di grandissima intensit$ visiva, viene effettuato osservandola, attraverso la pupilla dell%occhio vivente, con un oftalmoscopio. Il dottor Bates si impadronito della maggior parte delle no#ioni riguardanti il suo fun#ionamento mediante il metodo della retinoscopia simultanea. 1gli pot7 studiare la retina, da una distan#a di circa due metri, mentre il pa#iente esplicava le normali attivit$ visive, e scopr( che la fovea, il gruppo pi5 sensi"ile dei filamenti nervosi, pu , 'uando in a#ione, fornire una visione netta solo se l%occhio in stato di attivit$ rilassata! scopri pure che, perdurando 'uesto stato di rilassamento dinamico, la fovea pu assolvere le sue fun#ioni individuando rapidamente ogni raggio luminoso intorno e dentro l%oggetto osservato. In 'uel caso, e solo in 'uel caso, si otteneva una visione acuta. D%altro canto, se la mente in uno stato d%eccita#ione, i muscoli volontari dell%occhio sono contratti e 'uesto porta l%occhio fuori fuoco, deviando i raggi luminosi dal punto pi5 acuto della macula ai nervi periferici meno sensi"ili. 8a macula registra immagini chiare e nette, mentre i nervi periferici registrano soltanto immagini vaghe e confuse che provocano da parte della mente uno sfor#o nel tentativo di interpretare ci che non definito. )osi il circolo vi#ioso

completo. 0i vede, ma con uno sfor#o mentale e visivo, e sen#a chiare##a. 0e, invece, la macula nella posi#ione giusta e la fovea fun#iona, non si verifica nessuno sfor#o da parte dell%occhio e della mente, e la visione perfetta. In sostan#a, 'uindi, la retina la parte pi5 pre#iosa dell%occhio e richiede la massima considera#ione, la massima atten#ione e la massima prote#ione. 8a natura sempre prudente nella forma#ione degli organi umani e lungi dall%affidarsi ad un%unica "arriera protettiva, ha generosamente elargito molti strati o rivestimenti. 1ssa ha avuto cura di rivestire la retina di due mem"rane protettive esterne! le stesse mansioni di prote#ione sono espletate dai li'uidi che riempiono la cavit$ dell%occhio. 8a mem"rana esterna, o sclerotica, la cora##a opaca, o "ianco dell%occhio, formata di numerosi strati. 0e anche uno di 'uesti strati venisse graffiato, scalfito o "ruciato, l%occhio rimarre""e sempre protetto. 2ttraversata posteriormente dal nervo ottico, 'uesta mem"rana ;che circonda completamente l%occhio@ presenta, sul davanti, una apertura trasparente, che fa pensare ad un vetro da orologio, ed chiamata cornea. 8a cornea, essendo la parte pi5 esposta dell%occhio. formata di cin'ue strati, che costituiscono una spessa guaina corneificata e cio una ulteriore prote#ione contro punture od offese. 0otto la sclera, che il rivestimento esterno, sita una seconda tunica, la coroide, di colora#ione oscura e non trasparente, che fornisce all%occhio la camera oscura. 8a coroide si compone di molti strati, i 'uali ospitano i vasi sanguigni che convogliano i li'uidi necessari al nutrimento della retina. Ei si trovano anche le vene che trasportano il sangue utili##ato e i rifiuti. 8a coroide contiene anche uno strato pi5 duro, una lamina che ricorda un%unghia sottilissima e rappresenta un%ulteriore prote#ione per i delicati tessuti della pre#iosa retina. 9uesti tessuti sono a contatto della coroide e ad essa uniti per il loro nutrimento. 2 due ter#i, circa, della parte anteriore dell%occhio, la coroide si trasforma in #ona ciliare.% innan#i alla 'uale troviamo l%iride, un segmento colorato che dell%occhio costituisce la "elle##a e, cosa pi5 importante, regola la 'uantit$ di luce da esso richiesta per poter ricevere le immagini. 8%iride, il corpo ciliare e la coroide fanno parte della medesima tunica. 8%iride stata paragonata al diaframma di una macchina fotografica poich7 dilata il proprio orifi#io per captare un%immagine 'uando la luce scarsa, mentre lo contrae fino a ridurlo a un minuscolo puntolino, 'uando la luce viva. I%orifi#io rotondo dell%iride si chiama pupilla. &li scien#iati non sono d%accordo sulla fun#ione del corpo ciliare cos( che sussistono tre contrastanti teorie.

8%O))HIO 42R2&O*2TO 2D 6*2 /2))HI*2 .OTO&R2.I)2 Dietro l%iride, in una piccola capsula di li'uido, galleggia la lens cristallina. 9uesta lente assomiglia all%o"iettivo di una macchina fotografica. /entre, per , nella macchina fotografica, la lente costituita da un solido pe##o di cristallo, nell%occhio adulto normale, il cristallino costituito da una serie di strati di tessuto trasparente, attraverso i 'uali la luce, ammessa dalla pupilla, pu essere convogliata alla retina nel fondo dell%occhio.

6n li'uido incolore e limpido riempie gli spa#i sottostanti alla cornea, davanti all%iride. dietro di essa e intorno al cristallino. 9uesto li'uido si chiama umor ac'ueo ed ha la fun#ione di preservare la forma e la posi#ione delle parti suddette. 8a grande cavit$ compresa tra il cristallino e la retina piena di un li'uido pi5 denso, simile all%al"ume dell%uovo. 9uesta massa trasparente si chiama corpo vitreo e preserva i contorni sferici di due ter#i dell%occhio, occhio che essa mantiene teso, allo stesso modo nel 'uale l%aria mantiene gonfio un palloncino. Il corpo vitreo una ulteriore prote#ione della retina. Troviamo cos( che la pre#iosa retina ;estensione del nervo otticoK situata, per motivi protettivi, in fondo al glo"o oculare come una tunica interna. la cornea, il cristallino e due tipi di li'uido la proteggono dalla parte anteriore, e inoltre due resistenti tuniche o rivestimenti l%avviluppano completamente. )on i nervi visivi cos( protetti, a""iamo il diritto di sperare di poter vedere per tutta la vita. Il lavoro meccanico dell%occhio compiuto da sei muscoli, inseriti, all%esterno del glo"o oculare, sul "ianco dell%occhio o sclera. 9uattro di essi partono dalla cornea e si estendono fino alla struttura ossea sita dietro il glo"o oculare: si trovano uno sopra, uno sotto, uno a destra e uno a sinistra del glo"o oculare e si chiamano retti. &li altri due muscoli circondano o"li'uamente gli occhi ;sono appunto chiamati o"li'ui@ e si inseriscono uno in "asso sulla sclera, e l%altro sul 'uadrante superiore del glo"o oculare stesso. I sei muscoli sono tutti lunghi e striati, tranne nei punti in cui si inseriscono sulla sclera. Ir. 'uesti importanti punti di connessione essi sono infatti lisci. *ella parte striata, il muscolo volontario e pu essere comandato. 8e parti lisce sono involontarie, cio operano sen#a direttive coscienti. /erc la lunga parte striata di 'uesti muscoli esterni o estrinseci, noi roteiamo gli occhi, ossia li solleviamo in alto, li a""assiamo o li muoviamo da lato a lato. 8e parti lisce dei muscoli involontari allungano o appiattiscono il glo"o oculare per accomodarlo a seconda che la visione sia ravvicinata o distante. I due gruppi di muscoli lisci compiono a meraviglia il loro lavoro, allungando ed appiattendo l%occhio con perfetta sincronia ove non intervenga la tensione e cio se rimangono rilassati! proprio come avviene per 'ualsiasi altro gruppo di muscoli antagonisti del nostro corpo che, colla"orando, ci permettono di muoverci. 8a prote#ione chimica della parte esterna del glo"o oculare assicurata dall%apparato lu"rificante e disinfettante: le ghiandole lacrimali. 9ueste sono situate sopra il glo"o oculare, sotto la palpe"ra superiore, e la palpe"ra formata in modo da poter diffondere il li'uido prodotto dalle ghiandole sulla superficie dell%occhio. 8e ghiandole secernono un li'uido chimico, chiamato liso#ima, e cos( efficace contro i "atteri degli occhi che gli scien#iati affermano che un cucchiaio e'uivale a 'uattrocentocin'uanta litri di ac'ua salata. *on c% da stupirsi, 'uindi. se su migliaia e migliaia di occhi che vediamo pochissimi glo"i oculari sono infetti. 8%occhio dispone di un sistema circolatorio rapido ed esteso. Il nervo ottico possiede un suo proprio vaso sanguigno. 4er 'uesto, 'uando facciamo s( che l%occhio si rilassi e i vasi sanguigni si aprano, la circola#ione migliora. 8%occhio ha cos( migliori possi"ilit$ di normali##arsi.

2""iamo descritto gli elementi principali dell%occhio, di 'uesto organo tanto simile ad una macchina fotografica. Eediamo ora come esso si comporti 'uando fun#iona perfettamente. 8a parte volontaria dei muscoli! estrinseci o esterni volge il glo"o oculare in modo che la pupilla possa essere rivolta o messa a fuoco sull%o"iettivo della visione. 8a parte involontaria invece, allunga il glo"o se l%o"iettivo vicino l%appiattisce se lontano. L un conveniente allungamento ed appiattimento del glo"o oculare che permette all%immagine luminosa di cadere sul punto giusto della retina: la macula 8%immagine entra attraverso la cornea ;un vetro da orologio, per cos( dire@ attraversando successivamente l%umor ac'ueo, la pupilla formata dall%iride, il trasparente cristallino che concentra la luce e infine il li'uido pi5 spesso della camera oscura. Dopo di che, va a colpire i coni e i "astoncini della retina. Il raggio luminoso dell%immagine stimola la macula e attiva i coni della fovea. 9uando l%occhio rilassato, i coni foveali vi"rano con fulminea rapidit$ ricercando la luce intorno e dentro l%o"iettivo della visione, incidendolo, letteralmente, ad altorilievo e illuminando ogni minimo particolare in un vivido contrasto di luce e di om"ra. 8%immagine cos( scolpita trasmessa dal nervo ottico ai centri visivi del cervello, dove la mente ha la possi"ilit$ di esaminare l%immagine e di interpretarla. I%immagine si trasforma in visione cosciente merc un processo strettamente mentale del cervello. *on si sa per in che modo le impressioni retiniche, una volta registrate, si trasformino in visione cosciente. 8%interpreta#ione di un oggetto nuovo resa possi"ile da impressioni gi$ accantonate in preceden#a e che vengono risvegliate dalla memoria. 4oi, con l%aiuto dell%immagina#ione, la nuova immagine viene formata oppure viene ricostituita merc esperien#e visive ac'uisite in passato. 8a coordina#ione dell%occhio e della mente allora completa e ne risulta una giusta visione.

0.ORAO EI0IEO 1 0T2*)H1AA2 &li occhi stanchi menomano del novanta per cento la vitalit$ del corpo. 9uando il sistema nervoso logorato, la stanche##a si fa sentire costantemente, e prima ancora che si ini#i la giornata si pu cadere in uno stato di esaurimento. 0e la mente e gli occhi sono rilassati, la for#a nervosa pu tornare a sprigionarsi normalmente e le varie facolt$ e poten#ialit$ ne sono incredi"ilmente aumentate. Tutti sappiamo per esperien#a che un lavoro normale pu sem"rare eccitante, affannoso e sfi"rante se a""iamo ini#iato la giornata con i nervi tesi. 9uando invece ci sentiamo riposati otto ore di attivit$ incessante, un%infinit$ di pro"lemi e molte noie possono essere superate con il solo strascico di una stanche##a non eccessiva. )i accade solo se e 'uando ci manteniamo rilassati durante il lavoro. Il nervo ottico e il sistema nervoso vegetativo sono in tale rapporto di simpatia che l%uno pu sconvolgere o eccitare l%altro. 6n attacco di indigestione acuta pu influire sugli occhi diminuendone il potere visivo. D%altro canto, la stanche##a degli occhi pu sconvolgere lo stomaco determinando indigestione o nausea. I "am"ini che risentono del moto dell%automo"ile e i disegnatori e i

conta"ili che avvertono un senso di nausea lavorando, provano un vero sollievo 'uando imparano a servirsi dei propri occhi rilassandoli. *oi possiamo rilassare gli occhi sen#a rilassare, al tempo stesso, l%intero sistema nervoso, ma il vantaggio si estender$ ad ogni organo e parte del corpo, li"erando i vasi sanguigni dalla tensione e accelerando cos( la circola#ione. 2ll%opposto, il corpo pu influen#are gli occhi. 0e una persona anemica e il conteggio dei glo"uli rossi "asso, anche la retina sar$ anemi##ata e gli occhi difetteranno di for#a e di resisten#a. 9uesto vale anche per il tono muscolare. 6na persona dai muscoli ipotonici nel resto del corpo, disporr$, negli occhi, di un tono muscolare povero, ci che potr$ concretarsi in scarsa resisten#a. e deficiente capacit$ di conservare una "uona messa a fuoco. 0e la crasi sanguigna e il tono muscolare migliorano, si potr$ notare un marcato miglioramento nella visione. &li occhi, comun'ue, possono essere influen#ati assai pi5 dalle emo#ioni che dalle condi#ioni fisiche. 9ueste, dal canto loro, sono influen#ate dalle emo#ioni poich7 lo sfor#o mentale genera tensione in tutto il sistema. 8%occhio protetto dai pericoli e dagli accidenti provenienti dall%esterno e possiede una notevole a"ilit$ nel proteggersene, ma estremamente vulnera"ile e pu essere gravemente offeso internamente da 'uanto accade nella mente e si verifica nel corso delle varie emo#ioni. 0i sa "ene che occhi, se scalfiti, punti, graffiati o "ruciati, riescono a guarire, ma si sa anche che occhi apparenterete normali hanno sofferto di distacco di retina e di gravi emorragie in seguito a dispiaceri, choc o sfor#i mentali. 1liminate le cause di 'ueste emo#ioni , con'uistato il rilassamento mentale, pu esservi una speran#a di miglioramento perfino per 'uesti occhi.

CAPITOLO TERZO RI82002/1*TO &1*1R281 .I0I)O C 8e persone dal visus imperfetto presentano uno sfor#o e una tensione costanti in tutti i nervi e muscoli del corpo. 1seguendo correttamente i movimenti oscillatori del corpo si alleviavo stanche##a, dolore, stordimento e altri distur"i. Il movimento oscillatorio ci li"era infatti dallo sfor#o di cercare di vedere e di fissareC. WI88I2/ H. B2T10. Eederci meglio sen#a occhiali

01)O*DO il dottor 0. Weir /itchell, non esistono che una sola malattia, la congestione, ed una sola cura, la circola#ione. *oi affermiamo che la fonte di ogni fastidio la tensione, che provoca la congestione, e che la sua cura il rilassamento, che favorisce la circola#ione. 1minenti medici dichiarano concordemente che il rilassamento migliora 'ualsiasi condi#ione fisica e 'ualsiasi fun#ione, poich7 lo stato naturale del corpo normale. 1sistono due tipi di rilassamento: il primo lo si prova. 'uando ci si affloscia come un fantoccio di pe##a sen#a compiere alcun tentativo di agire o di pensare! l%altro, il segreto di ogni successo, la capacit$ di conservare una costante agilit$ di mente, di nervi e di muscoli mentre si lavora. 2ldous HuBle: ha definito con

estrema precisione, nel 06O li"ro, 'uesti due tipi di rilassamento, chiamando l%uno rilassamento passivo, l%altro rilassamento dinamico. 6n essere pu avere la capacit$ di gettarsi sul letto in uno stato di rilassamento paragona"ile a 'uello del "am"ino che dorme, ma nell%istante in cui il dovere lo chiama o in 'uello in cui gli viene richiesto di s"rigare un determinato compito, ogni nervo e ogni muscolo del suo corpo, occhi inclusi, possono essere tesi al punto da su"ire l%altera#ione delle proprie fun#ioni. 8a con'uista della capacit$ di rimanere rilassati 'uando da un periodo di riposo si passa ad un periodo di attivit$, vale a dire la costru#ione di un ponte sull%a"isso che separa il rilassamento passivo da 'uello attivo, appunto il fine del metodo Bates. 8e successive fasi di 'uesto passaggio risultano vividamente 'uando si proiettano al rallentatore pellicole concernenti atleti. 6n esempio tipico costituito da una ripresa del defunto *urmi, il campione olimpionico di corsa. I movimenti di *urmi facevano pensare, nel lento ritmo col 'uale si susseguivano, pi5 ad una persona li"rata nell%aria che ad un uomo in corsa! i piedi sfioravano a malapena il suolo e non vi era traccia di tensione, pesante##a o agita#ione. 9uesto perfetto coordinamento della mente e del corpo lo si pu raggiungere solo con l%attua#ione del rilassamento dinamico. *essuno, per , pu pretendere di raggiungere 'uesto rilassamento con la semplice volont$ Bisogna cessare di comandare e di decidere, ma, con una congrua comprensione ed una "uona tecnica, si pu far s( che il rilassamento permei la mente e il corpo. 2llora, e soltanto allora, si verificheranno il coordinamento e la fun#ione. HuBle: scrive: 8%arte di vedere migliora la tecnica poich7 provoca due effetti: il rilassamento passivo degli organi visivi durante il riposo e il rilassamento dinamico nel normale e naturale fun#ionamento dei periodi di attivit$ K3. *ell%apprendere le no#ioni concernenti 'uesti due tipi di rilassamento, do""iamo prendere in esame prima il lato fisico della 'uestione, e cio la distensione dei nervi e dei muscoli, poi 'uello mentale, e cio la distensione della mente. 2m"edue gli aspetti della 'uestione presentano talune difficolt$ per un essere nervoso. *ulla rende pi5 eccita"ile una persona che soffra di tensione nervosa, delle parole: Rilassatevi, per amor del cielo, rilassateviK %% I< pa#iente o""edire""e certamente, se potesse, poich7 nessuno pi5 di lui cosciente del suo stato nervoso e del "isogno del rilassamento, ma come fareM Innan#i tutto, non riesce di alcuna utilit$ ad un essere nervoso sedere o sdraiarsi per tentare di rilassarsi e, an#i, ci gli pu riuscire impossi"ile. I< pa#iente dovre""e, per contro, compiere 'ualche attivit$ muscolare e solo cos( potre""e calmare i propri nervi. 9uando i muscoli avvertiranno stanche##a e fatica, i nervi si saranno calmati tanto 'uanto occorrer$ per assicurare alla persona sofferente un tran'uillo periodo di riposo. 3 'uesto uno dei principi dei movimenti ondulatori, espedienti meravigliosi per determinare il rilassamento. In realt$, non si tratta che di un ritorno alla natura, per la 'uale vige la regola del ritmo nel movimento. I cavalli da corsa si muovono, nel chiuso delle stalle, da lato a lato, e gli animali dello #oo ondeggiano avanti e indietro non per impa#ien#a, ma per calmare i nervi e diminuire la tensione. &li elefanti selvaggi della giungla rollano da lato a lato e dondolano la pro"oscide ritmicamente, muovendosi come se dan#assero. 8%immo"ilit$ e la rigide##a sono portati della civilt$ e costituiscono la prima fase della tensione e del nervosismo. 8i"eriamo

'uindi i muscoli scheletrici dalla loro tensione, an#itutto con un movimento ritmico. I muscoli scheletrici volontari trasferiranno per simpatia le loro vi"ra#ioni ai muscoli involontari pi5 piccoli ;inclusi 'uelli degli occhi@ che inconsciamente ini#ieranno gli infiniti movimenti che compiono ogni secondo, i movimenti necessari per la visione. 2 'uesto scopo indichiamo taluni eserci#i utili per il rilassamento sia fisico che mentale. 2ccostatevi ad essi sen#a pregiudi#i e con lo stato d%animo di chi s! accinge a "allare un val#er.

O*D1&&I2/1*TO D188%181.2*T1 /ovimento ondulatorio fisico. Restando diritti, i piedi paralleli e divaricati di 'uel tanto che occorre per mantenere l%e'uili"rio, spostate il peso del corpo da un piede all%altro, nello stesso armonioso movimento ondulatorio che avrete notato negli elefanti dei circhi. Dondolandovi dolcemente da un lato all%altro, voltate anche la testa e le spalle. Tenete le "raccia a""andonate lungo i fianchi e le spalle mor"ide, sollevandole e dondolandole lievemente mentre vi girate da lato a lato. )ontate ad alta voce ritmicamente, a tempo col movimento ondulatorio. 9uesto importante poich7 'uando si parla o si canta riesce impossi"ile trattenere il fiato, e il respiro trattenuto significa tensione aggravata. 4er il rilassamento ed una "uona visione necessario un profondo respiro ritmico. dimenticate che l%ondeggiamento un eserci#io e pensate invece che vi state piacevolmente a""andonando al ritmo, come se "allaste un val#er. 2scoltare il disco di un val#er e canticchiarne la melodia agevola il rilassamento. 2ssicuratevi che i muscoli del collo, delle spalle e del petto siano sciolti ed a loro agio. Dondolatevi, spostando tutto il peso del corpo prima su un lato, poi sull%altro. 9uando avrete contato fino a sessanta, avrete raggiunto il desiderato grado di rilassamento. Da sessanta a cento raggiungerete un vero e completo rilassamento dei nervi e dei muscoli, poich7 ogni verte"ra sar$ sciolta e gli organi interni saranno rilassati, prima di tutti gli occhi, i 'uali cominceranno a compiere spontaneamente le piccole e infinite vi"ra#ioni involontarie che servono a migliorare la visione. *on prestate alcuna atten#ione agli occhi poich7 non potete avvertire 'uesti movimenti involontari. 0aprete per che essi si verificano 'uando Ei parr$ che tutta la stan#a si muova intorno a voi nella dire#ione opposta, come se si trattasse di una fila di vagoni ferroviari che vanno avanti e indietro. Ei muovete da un lato, vi muovete dall%altro! non vi sem"ra che la stan#a si muova intorno a voiM 2vvertimento: non trasformate 'uesto ondeggiamento in un eserci#io meccanico. 6n%allieva un giorno rifer(: 2doro l%ondeggiamento dell%elefante, perch7 mi assottiglia la vita e mi li"era dal doppio mento. 4oi, con estrema violen#a, prese a lanciare le "raccia con 'uanta pi5 for#a poteva, muovendo rapidamente la testa e gli occhi da lato a lato. 1lla sciupava cos( tutto il "eneficio del movimento ondulatorio, la distensione dei muscoli involontari, il lieve massaggio spinale, il salutare rilassamento del cuore, dei polmoni, del sistema digerente e la distensione dei vasi sanguigni dovuta al miglioramento della circola#ione. Trasformando l%ondeggiamento in un eserci#io, tutti 'uesti "enef(ci vanno perduti. 8%allieva fu invitata a compiere gli eserci#i per la linea in un%altra occasione, lasciando invece che il movimento ondulatorio dell%elefante l%aiutasse, cos( come aiuta l%elefante, a conseguire la calma e il rilassamento.

0e doveste avvertire un lieve stordimento. vuol dire che non fate lavorare gli occhi. 2ssicuratevi 'uindi di provare, muovendovi, la sensa#ione del movimento. 9uando la mente e gli occhi lasciano che il mondo passi loro innan#i sen#a fissare nulla e sen#a concentrarsi su alcun oggetto, cessano le sofferen#e provocate dall%automo"ile, dall%ascensore e persino dal mal di mare. 0postate tutto il corpo da lato a lato, ritmicamente, dolcemente, gaiamente, come se "allaste un val#er. C8asciate che il mondo proceda per la sua strada C dice il dottor Bates. 1seguite l%ondeggiamento cento volte la mattina e li"ererete il corpo da ogni tensione ac'uisita durante il sonno. 9uesto perch7 molte persone si innervosiscono dormendo. )ompite altri cento ondeggiamenti prima di riposare e dormirete un sonno cos( profondo e pesante che avrete la sensa#ione che il letto si curvi sotto di voi, in luogo di 'uella che siate voi a sostenerlo.

O*D1&&I2/1*TO D18 /2RI*2IO Tenendovi ritti, e divaricando i piedi di trenta centimetri, intrecciate mollemente le mani e sollevate le "raccia al viso in una linea parallela alle spalle, ma ad una alte##a che vi consenta di vedere al di sopra di esse. )i fatto, spostate tutto il peso sul piede destro e spingete il naso il pi5 lontano possi"ile verso il gomito destro, mantenendo le "raccia al livello delle spalle. .ate poi scorrere il viso sulle "raccia tese verso il gomito sinistro, spostando il peso del corpo sul piede sinistro. Ripetete 'uindi il movimento avanti e indietro, ritmicamente, da gomito a gomito e spostando il peso da lato a lato. Otterrete il risultato che tanto la parete che le "raccia si muoveranno davanti a voi e di nuovo, sen#a che ve ne accorgiate, i vostri occhi saranno indotti a rilassarsi e ad interrompere la fissit$ dello sguardo, che verr$ rimpia##ata da settanta movimenti al secondo.

104O0IAIO*1 28 0O81 CDavvero dolce la luce, e piacevole per gli occhi fissare il soleC 1))810I20T1 <<, N. 6n esploratore tornato dall%interno dell%2frica con un resoconto cinematografico delle proprie esperien#e, ha illustrato, nel film 1stasi nera, le condi#ioni di salute e le a"itudini delle varie tri"5 indigene da lui visitate. 1gli ha riferito che gli indigeni che vivono presso i fiumi pescano con le mani nelle rapide dei torrenti africani sen#a alcuna prote#ione dal sole, che "rilla sen#a posa, e dal riflesso intenso ed a""agliante dell%ac'ua. I loro corpi meravigliosi erano, come risultava dal film, atletici esempi di salute e di vista acutissima. Rapidi nello sguardo e nelle moven#e, afferravano la preda con le mani nude sen#a aiuto di uncini o reti. I pigmei, che a"itano nell%interno della giungla dove il sole non penetra mai, tra radici, fango ed esseri striscianti, sono malaticci, rachitici e de"oli di vista. I< sole fa "ene alla salute e agli occhi! il dono di Dio alle creature. 0e lo scintillio del sole vi distur"a, ci pu essere una conseguen#a della vecchia ed errata conce#ione che "isogna proteggere gli occhi dalla luce! una conce#ione che, per , sta, per fortuna, passando rapidamente nel novero delle supersti#ioni. 9uella sensa#ione di fastidio pu per dipendere anche dal fatto che avete trasformato i vostri occhi in piante di serra, inde"olendone la capacit$ di accettare ed utili##are la luce loro necessaria per la visione. &li occhi sono ricettori di luce. 8a retina deve essere stimolata dalla luce in modo da poter registrare l%om"ra. 0e siete nervosi, il riflesso di una luce forte viene amplificato e gli occhi ne avvertono come un colpo. )i contrae ogni parte dell%occhio e interrompe la circola#ione. Risultato: un senso di dolore e di disagio. 1% possi"ile per insegnare pa#ientemente agli occhi ad accettare il sole sen#a contrarsi, ed essi devono imparare a farlo poich7 il sole e la luce

sono necessari alla loro salute ed alla loro normale attivit$. 6na "uona visione ha luogo alla luce, non al "uio. I< sole compie a#ioni meravigliose sugli occhi. 2n#itutto scioglie i muscoli tesi. )hiun'ue suole prendere "agni di sole, sa che, sotto la calda radia#ione del sole, nessun muscolo pu conservare troppa rigide##a. *ervi, tendini e muscoli si a""andonano naturalmente, e cos( i muscoli del glo"o oculare. I< sole stimola il nervo ottico e aiuta la retina a sostituire rapidamente la porpora visiva. &li occhi che vedono raramente il sole hanno una visione s"iadita, e il loro nervo ottico presenta una circola#ione pigra e non fruisce di stimoli, mentre la retina lenta nella sostitu#ione della porpora visiva. I< sole placa le menti eccitate. 0iete preoccupatiM I gravi pro"lemi che dovete risolvere non potranno a""attervi completamente se sarete in grado di uscire o di compiere una rapida passeggiata al sole. I< sole regola le ghiandole lacrimali in modo che esse forniscano agli occhi una lu"rifica#ione sufficiente, ma non superflua, e un%adeguata disinfe#ione. I condotti lacrimali che convogliano il li'uido oculare attraverso la narici, sono aperti e li"eri 'uando viene offerto loro molto sole. I< risultato che gli occhi "ene esposti al sole non soffrono di irrita#ioni alle palpe"re o di pruriti. 9uella di Cavere gli occhi pieni di sa""ia %% una lamentela fre'uente di coloro che de""ono servirsi continuamente degli occhi. 4osto che i vostri occhi non siano a"ituati alla luce e all%aria, e a""iano avversione per ogni luce viva, e specialmente 'uella "rillante del sole, rieducateli, ma fatelo con gar"o. *on precipitatevi all%aperto, cercando di fissare il cielo. *on dovreste mai fissare nulla, e meno che meno il sole. Diminuite invece il contrasto, a"ituando gli occhi alla luce per gradi. 0ostate sulla soglia della porta o in una strada soleggiata, al limite dell%om"ra di un muro. 8e palpe"re serrate e la faccia rivolta al sole, eseguite un ondeggiamento dell%elefante, volgendo il capo alternativamente verso l%om"ra e verso il sole 0e necessario, appoggiatevi con una mano per mantenervi in e'uili"rio. 2vrete la sensa#ione che il sole vi passi sul volto. Respirate profondamente, mentre ondeggiate, e concentratevi fino a provare l%illusione che il sole vi colpisca un%orecchia, attraversandovi poi il viso fino a giungere all%altra. In poco tempo, la luminosit$ cesser$ di rappresentare un sacrificio e sarete in grado di interdire al viso e alle palpe"re a""assate ogni contra#ione. 0arete allora pronti a compiere un ulteriore passo e cio il seguente eserci#io. )opritevi un occhio con il palmo della mano in modo da interdire totalmente l%ingresso alla luce, con l%avverten#a, per , di tenere la mano in modo che l%occhio coperto possa aprirsi e chiudersi all%unisono con l%altro. Incominciate ora l%ondeggiamento dell%elefante e, rammentando di respirare regolarmente, fissate il suolo con gli occhi socchiusi. 4oi, sempre continuando l%ondeggiamento, sollevate la testa e il gomito e, tenendo gli occhi socchiusi, fissate il sole. )on vostra enorme sorpresa, non avvertirete alcun fastidio o disagio. Ripetete l%eserci#io con l%altro occhio. *on cercate di fissare su"ito il sole con entram"i gli occhi socchiusi, anche se ci non nocivo agli occhi. 4er via dell%intensit$ dei raggi solari, a""iamo tutti avvertito il "agliore di un%infinit$ di lampi in entram"i gli occhi ;trovandoci sul mare o su una strada@ sen#a nessuna conseguen#a dannosa o disastrosa. &uardare per il sole con entram"i gli occhi socchiusi, an#ich7 con uno solo, implica uno sfor#o maggiore. :in tutti i nostri eserci#i di rilassamento, la via pi5 facile sempre la migliore.

I< vostro stesso discernimento sta"ilir$ di volta in volta la durata di 'uesti eserci#i. 8e esposi#ioni al sole fre'uenti, ma di "reve durata, sono le migliori. Regolatevi a seconda della gradevole##a delle sensa#ioni che provate e a seconda del grado di resisten#a raggiunto dai vostri occhi all%esposi#ione al sole. 1vitate di giungere al punto di avvertire "ruciore alle palpe"re. 0i pu "eneficiare del sole pi5 in una fredda giornata invernale che in un rovente meriggio estivo. 4oco sole preso spesso giova pi5 di una esposi#ione continuata. *on spaventatevi per i puntini e le lineette provocati dalla vista del sole: non sono che la traccia delle immagini rimaste sulla retina. 4ochi attimi di oscurit$ li faranno scomparire. 8e retine pigre perdono, dopo la prima esposi#ione al sole, la propria torpide##a di visione. 1ntrate in casa e copritevi gli occhi con il palmo delle mani per un periodo di tempo doppio rispetto a 'uello trascorso al sole. 9uando i vostri occhi diverranno pi5 forti, la sensa#ione di a""agliamento scomparir$ su"ito sen#a costringervi a ricorrere a 'uesto riposo che si chiama palming. )onvincetevi che non la luce viva che danneggia gli occhi, ma la scossa provocata da contrasti improvvisi. 1sponete perci gli occhi chiusi al sole 'uando uscite da una stan#a o da un edificio "uio, e prima di salire in automo"ile per guidare ad una luce a""agliante. 0e eseguirete fedelmente gli eserci#i di esposi#ione al sole, nessuna luce e nemmeno i fari delle automo"ili potranno a""agliarvi. I< sole levigher$ i vostri occhi che "rilleranno come gemme. *on offuscateli e non inde"oliteli con occhiali neri. I< sole , per la vista, ci"o e "evanda.

1..1TTI D1882 R104IR2AIO*1 06882 EI0IO*1 %Tutti sanno che necessario, per il "enessere del corpo, respirare profondamente. 2lcune sofferen#e fisiche vengono sanate ac'uistando l%a"itudine di respirare "ene. 4ochi per sanno che un respiro profondo essen#iale ai fini della vista. Ognuno pu constatare che trattenere il respiro troppo a lungo offusca le cose che si trovano davanti agli occhi %%. 1ppure le persone dalla vista de"ole trattengono invaria"ilmente il respiro, 'uando fissano 'ualche cosa, o, nel migliore dei casi, respirano poco profondamente, come se dovessero immettere nei polmoni soltanto l%aria sufficiente a mantenerli in vita. I disegnatori si innervosiscono o si stancano 'uando sono al tavolo da disegno. Interrogati, ammettono che la loro atten#ione cos( spasmodica che dimenticano di respirare. )i vale anche per gli scrittori, per i conta"ili, per gli stenografi e per tutti coloro che lavorano al tavolino. Bisogna fornire agli occhi l%ossigeno e migliorare la circola#ione. 8%unico me##o una respira#ione profonda. 1sistono molti metodi per respirare, ma noi a""iamo imparato che il tipo di respira#ione che avvantaggia la visione il sospiro. 8%inspira#ione, l%atto di prendere fiato, pi5 o meno uno sfor#o, giacch compiuto da muscoli. Trattenere il respiro costituisce una tensione! infatti il viso diventa rosso e, in caso estremo, cianotico. Tutti a""iamo assistito a scene di "am"ini recalcitranti che trattengono il respiro per spaventare la "am"inaia e indurla ad esaudire 'ualche loro capriccio. 8%emissione del respiro o

espira#ione per un completo e assoluto rilassamento. 6n respiro profondo scioglie ogni parte del corpo: tutto l%essere si a""andona. 2""andonandosi a loro volta, i polmoni si li"erano dell%aria desossidata, epurando cos( il corpo dai rifiuti. gli occhi se ne giovano immediatamente. 2d esempio, un uomo che aveva sfiorato la cecit$ era in grado di rendere chiara, ogni volta che respirava, l%immagine dell%oggetto che desiderava vedere. *aturalmente, per espirare, doveva inspirare profondamente. 8o s"adiglio, che un "isogno imperioso di ossigeno, stimola la circola#ione ed eccitante e rilassante al tempo stesso. 1sso ha per un unico effetto, un unico o"iettivo: l%allentamento, il rilassamento di ogni tensione. I< sospiro una cosa naturale. I< "am"ino sospira, prima di voltare il viso sul guanciale e sprofondarsi nel sonno. I< cucciolo emette una specie di sospiro dopo essersi gettato su un tappeto per schiacciare tran'uillamente un pisolino. I "am"ini, dopo un impeto di pianto provocato da paura o da ra""ia, sospirano convulsamente, mentre il loro corpo lotta per rilassarsi e 'ualcuno asciuga le loro lagrime. /ediante il sospiro essi si preparano a tornare dell%umore normale. 4otranno 'uindi sorridere. *egli ospedali si usa affermare che, dopo un intervento chirurgico, il primo sospiro indica che la crisi passata. 0e una persona, desiderando vedere con chiare##a, espirasse profondamente, la visione diverre""e pi5 vivida e perfino gli occhi offuscati potre""ero consentire un "arlume di vista. Ricordate di respirare profondamente e ritmicamente, specie 'uando vi servite degli occhi. I< respiro essen#iale alla visione, giacch ossigena il sangue avvelenato dal malve##o di trattenere il fiato nei momenti di tensione.

428/I*& &li occhi lavorano per contrasto. 0ono gli organi della luce e perci il contrasto pi5 grande che possono su"ire 'uello tra la luce e l%oscurit$. 9uando sono aperti, ricevono la luce e la riflettono. 9uando sono chiusi e coperti, la retina e i< nervo ottico assor"ono la luce, dopo il suo ingresso, e ne vengono raffor#ati, poich7 la porpora visiva viene sostituita con maggiore rapidit$. &li animali hanno un%istintiva no#ione del vantaggio che deriva dal contrasto luceJoscurit$. 6n famoso veterinario mi ha detto che egli suole esporre i cani malati al sole, specie se hanno gli occhi offesi o sofferenti. &li animali godono il sole per un certo periodo di tempo, poi si ritirano in un luogo "uio appositamente predisposto e in 'uell%oscurit$ concedono agli occhi un completo riposo. In seguito tornano al sole, e insomma continuano ad alternare la luce all%oscurit$. I< veterinario afferma che, da 'uando ha adottato 'uesta terapia, gli animali da lui curati compiono progressi estremamente soddisfacenti. I< modo migliore per assicurare agli occhi umani il riposo dell%oscurit$ completa ci e stato elargito dalla grande scoperta del palming. Tutti gli occhi, anche i pi5 normali, hanno "isogno di riposo. I popoli primitivi riposavano gli occhi mediante fre'uenti e "revi sieste. *oi, frenetica e precipitosa com% la nostra esisten#a, non troviamo il tempo per concederci 'uesto genere di rilassamento. In pratica, non riserviamo agli occhi nemmeno la considera#ione che riserviamo ai piedi. 0e i :nostri piedi avvertono un senso di stanche##a, ci affrettiamo a

trovare un posto ove sedere per riposarli. 0e invece a""iamo gli occhi stanchi, andiamo al cinematografo, leggiamo una rivista o giochiamo alle carte. 0olo il palmo della mano pu procurare un riposo assoluto, escludendo ogni sia pur minimo filo o raggio di luce. I< palmo della mano si adatta perfettamente al cavo dell%or"ita, nonch7 la sua struttura ossea corrisponde a 'uella della cavit$ or"itaria. 8e 'uattro dita di una mano si sovrappongano lievemente alle 'uattro dita dell%altra, incontrandosi ad angolo presso la radice del naso, l$ dove si sogliono appoggiare gli occhiali. /entre il cavo della mano former$ un piccolo vuoto sopra la cavit$ or"itaria, la linea esterna di ogni palmo si adatter$ esattamente alla forma del naso, lasciando uno spa#io che permetta eventualmente agli occhi di aprirsi e chiudersi ed escluda ogni pericolo di compressione sul glo"o oculare. 8%occhio avvertir$ la vicinan#a del palmo, ma non ne verr$ toccato. 8a lieve pressione sulla fronte avr$ l%effetto di un leggero massaggio ai delicati nervi che circondano le or"ite! cosa importante, 'uesta, giacch tali nervi sono in rapporto di simpatia con il nervo ottico. I< calore della mano ci doner$ calma, il "uio ci doner$ riposo. Inoltre i muscoli si allenteranno e la circola#ione sar$ stimolata attraverso i vasi rilassati dell%occhio. Il palming offre all%occhio la possi"ilit$ di li"erarsi dalle scorie e di correggere i propri difetti. Inoltre il riposo stimola i nervi e cos(, mentre gli occhi sono coperti dal palmo della mano. il nervo ottico viene stimolato. 9uando allontaneremo il palmo delle mani dagli occhi, vedremo meglio e il mondo ci parr$ pi5 luminoso.

6na allieva che era stata sul punto di diventare cieca, ogni volta che allontanava le mani dagli occhi dopo un palming, esclamava, invaria"ilmente sorpresa: C1% uscito il soleM 2vete acceso la luceMC 8a stan#a appariva tanto vivida, ai suoi stimolati nervi retinici, che ella credeva che la luce fosse cam"iata. 1ra invece la sua visione che era migliorata. 1sercitatevi nella posi#ione del palming per perfe#ionarla e raggiungere il desiderato "enessere. 4osate il palmo sinistro sull%occhio sinistro ad angolo col naso e cercate di raggiungere una posi#ione perfetta. 2ssicuratevi che il sopracciglio sia leggermente inarcato, in modo che non pesi sulla palpe"ra. 4iegate un poco la mano tra la fronte e la guancia, cos( da formare una piccola cavit$. Tenete la mano mor"ida e sciolta e le dita flessi"ili. 0e il palmo della

mano non rappresenta una prote#ione perfetta, "adate a che le dita non siano congiunte strettamente in una rigide##a da artiglio. 6na mano irrigidita non si adatter$ mai al vostro viso. 0crollate la mano finche non si scioglier$ e le dita non torneranno flessi"ili. Ora, la fronte alta, coprite gli occhi chiusi con un palmo caldo e mor"ido e lasciateli riposare. 4oi, sen#a muovere la sinistra, cercate di posare la destra sull%occhio destro, chiuso con la stessa cura. )i possi"ile e se farete in modo di coprire l%occhio non con le dita serrate, ma col palmo della mano, vi riuscirete presto. Tenete le mani in modo che formino un angolo sufficiente ad evitare che il naso resti compresso e la respira#ione sia ostacolata. Durante il palming, tenere i gomiti sollevati provochere""e stanche##a e neutrali##ere""e il rilassamento. Inclinate perci il "usto e situate i gomiti sui ginocchio sul piano di uno scrittoio o di un tavolo. 4rocurate che il collo segua la linea della spina dorsale, poich7 la testa non deve essere n piegata in avanti, neF gettata all%indietro. 2ffondate gli occhi chiusi nel palmo mor"ido e caldo, e riposate. L anche molto riposante compiere il palming stando sdraiati. In tale posi#ione dovremo per sistemare alcuni cuscini sotto i gomiti, per sostenerli. Tenete gli occhi chiusi, giacch lo scopo del palming 'uello di riposarli. Dovreste, al tempo stesso, riposare la mente, ed facile farlo anche nel corso di una giornata faticosa che non ci consenta di ru"are al lavoro che pochi minuti. 4ensate a 'ualche "el ricordo o a 'ualche immagine mentale ;rappresenta#ione visiva@, o a 'ualche eserci#io mentale, ad esempio a 'uelli indicati nel capitolo 'uarto. Rammentate che eseguire il palming in uno stato d%animo dominato da preoccupa#ioni, assilli o dolori vorre""e dire neutrali##are tutto il "enessere derivante dall%atto di proteggere gli occhi chiusi. &li occhi e la mente lavorano insieme. 0e la mente eccitata, anche gli occhi si eccitano. 0e invece la mente rilassata, si rilassano anche gli occhi. )almate 'uindi gli occhi col palmo mor"ido e caldo della mano, e fateli riposare al "uio e con la mente tran'uilla. Il palming si riveler$ pi5 efficace se prima potrete compiere per 'ualche tempo gli ondeggiamenti del corpo. 4oi, dieci o venti minuti di palming completeranno l%opera. 2nche due o tre minuti di palming, 'ualora non si a""ia maggior tempo a disposi#ione, saranno di ristoro. 0pesso un po% di riposo impedisce l%esaurimento. &li occhi afflitti da sofferen#e gravi trarranno da un%ora di palming, durante la 'uale potrete ascoltare la radio o conversare con amici, un grande "eneficio. Ini#iate la giornata compiendo in letto un palming di cin'ue o dieci minuti e terminatela nello stesso modo, prima di accingervi ad addormentarvi. &li studenti possono intercalare allo studio periodi di palming. Dopo aver letto un capitolo, possono coprire con il palmo delle mani gli occhi chiusi per lasciarli riposare e ripassare mentalmente 'uanto hanno letto. Dovendo imparare a memoria una poesia, possono leggere un verso, coprire gli occhi chiusi e mandarlo a memoria, poi aprire gli occhi per controllare se 'uanto hanno imparato esatto e cos( via. 1ffettuate il palming se avete gli occhi stanchi o doloranti e se vi accorgete che si approssima un%emicrania. )ome gli occhi sfor#ati fiaccano la vitalit$ e sfi"rano il sistema nervoso, cos( il lasciar riposare gli occhi infonde un senso di

"enessere e di rilassamento a tutto il corpo, e vivifica e ringiovanisce i nervi tesi e i muscoli stanchi. I< palming eseguito correttamente determina rilassamento. 1 il rilassamento non tanto un me##o 'uanto un fine.

CAPITOLO QUARTO RI82002/1*TO &1*1R281: /1*T281 ,C 0ensa#ione e perce#ione non sono la stessa cosa. 2lla prima attendono gli occhi e il sistema nervoso! alla seconda la mente. 8a facolt$ di percepire in fun#ione delle esperien#e accumulate da ciascun individuo! in altre parole, della memoria. 2ldous HuBle: Il. DOTTOR Bates ha scoperto il metodo per rilassare, in pochi istanti di riposo, nel "el me##o dell%attivit$ di una giornata sfi"rante, una mente tesa e affaticata. 2 ci si giunge mediante il ricordo di avvenimenti o di esperien#e gradite e felici, ovvero di cose "elle che piacere""e rivedere. I< principio fondamentale il seguente: con la mente non si possono compiere due cose contemporaneamente. 4, impossi"ile ricordare scene piacevoli e, simultaneamente, preoccuparsi di pro"lemi capaci di determinare stanche##a. Rammentare scene o eventi piacevoli un%occupa#ione che causa gioia e, 'uindi, rilassante. 8a preoccupa#ione, invece, un%attivit$ spiacevole e 'uindi procura tensione. Rientra nelle nostre possi"ilit$ decidere di rivivere per alcuni istanti una gioiosa esperien#a o di ricordare 'ualche "ella cosa gi$ vista! decidere, in altri termini, di dedicarci alle immagini mentali, di scrutare il passato per dimenticare cos(. per un attimo, il tedioso presente. 4er citare il dottor Bates: C I< ricordo perfetto di 'ualsiasi oggetto aumenta il rilassamento mentale che si traduce in un rilassamento degli occhi, i 'uali, dal canto loro, migliorano entram"i la loro visione C, In altre parole, la memoria fonte di vista. *el processo visivo, i raggi luminosi sono riflessi da un oggetto sui nervi della retina e gli impulsi vengono convogliati dal nervo ottico alle cellule cere"rali. *ella forma#ione dell%immagine mentale, se un allievo pu ricordare un oggetto, il processo invertito e l%impulso proceder$ nella dire#ione opposta. &li psicologi ci insegnano che, per vedere una statua, l%occhio deve esaminarne ogni parte. 4er ricordare la statua, poi, l%occhio esamina l%immagine nella immagina#ione, non in senso fotografico, ma suscitando, nella memoria, le sensa#ioni e i movimenti che ci hanno permesso la prima volta di vedere la statua dalla sommit$ alla "ase. 9uesto atto puramente mnemonico d$ ini#io, entro l%occhio, ai movimenti o alle vi"ra#ioni dei nervi retinici come se, anche ad occhi chiusi, tali nervi venissero impegnati per una visione perfetta. 9uesto processo prepara gli occhi alla visione 'uando le palpe"re sono al#ate. I< pericolo della immagina#ione visiva di un oggetto immo"ile come una statua rappresentato dal fatto che la mente pu astenersi dal percorrerlo tutto, per rimanere invece fissa su un punto unico. 0errando gli occhi possi"ile tenere lo sguardo "asso e sfor#arsi con la mente fino a raggiungere sofferen#a e stanche##a. 8a mente e gli occhi non sono fatti per pensare o per vedere pi5 di una sola cosa alla volta. 1ssi devono vedere ogni singola parte di una cosa in una rapida successione, o cose differenti l%una dietro l%altra. 4er evitare il pericolo di una fissit$ mentale meglio esaminare cose o persone in movimento. 9uesto fa s( che il pensiero e la visione cam"ino rapidamente. Immagini mentali corrette offrono riposo sia agli occhi che alla mente, perch7 non possi"ile in tal modo

sfor#arsi e ricordare nello stesso tempo. 6na visione imperfetta provoca sfor#o mentale, poich7 riesce difficile alla mente interpretare una immagine confusa. D%altro canto, una memoria imperfetta, un offuscamento mentale, causa stanche##a agli occhi poich7 l%occhio deve lottare con la confusione mentale. 2vvalendoci di una memoria perfetta in una mente acuta, possiamo migliorare la visione in occhi difettosi. 9uando la mente pensa ad una forma, anche gli occhi partecipano a tale attivit$. I due organi lavorano in coordina#ione perfetta! 'uindi noi do""iamo occuparci non degli occhi, ma della visione, nonch7 della mente, che la completa! poich7 la visione, infatti, un prodotto della mente. 2lcuni si dichiarano privi di immagina#ione visiva, affermando che. nell%attimo stesso in cui chiudono gli occhi, non riescono a vedere nulla. )i dipende dal fatto che costoro e'uivocano sul significato del termine immagina#ione visiva. *aturalmente, 'uando gli occhi sono chiusi, impossi"ile vedere, ma ci si riferisce, naturalmente, all%occhio fisico. 0i pu , per , ricordare 'ualcosa che si gi$ visto. 1 in 'uesto consiste l%immagine mentale, o visiva. 0are""e meglio definirla Crappresenta#ione visiva C. <//2&I*1 EI0IE2 )ORR1TT2 1 0)ORR1TT2 )hiesi una volta a una "am"ina miope che stava facendo il palming di ricordare un picnic durante il 'uale si era molto divertita 'ualche tempo prima. Intervenne la madre: F0(, 2lice, sa"ato prossimo offrirai un picnic! organi##alo in ogni suo particolare %. .ui costretta a spiegare che sare""e stato facile e divertente, e 'uindi riposante, ricordare un avvenimento felice, mentre organi##are una cosa ancora da fare sare""e stato come scrivere un saggio o 'ualsiasi altra composi#ione, ossia avre""e rappresentato lavoro e stanche##a e 'uindi non riposo .8e immagini mentali, la memoria e l%immagina#ione possono essere usate per determinare il rilassamento anche in condi#ioni disperate. 6na donna, addolorata dalla morte improvvisa del marito, era in uno stato di completa prostra#ione. &li amici erano incapaci di confortarla ed ella non riusciva a mangiare n a dormire. I< dolore non le dava tregua. 1lla non faceva che percorrere a gran passi la sua stan#a, notte e giorno. /i offrii di provare ad aiutarla. 8a invitai a sedere accanto a me su una poltrona, le presi una mano e le chiesi se era capace di rammentare un viaggio da lei compiuto col marito, anni addietro. 9uando mi e""e narrato 'ualche particolare, l%aiutai a ricostruire 'uel felice periodo. Rammentando i giorni lieti che avevano preceduto la tragedia, reclin il capo sulla spalliera della poltrona e il suo viso gonfio si distese. 2d un certo punto non rispose ad una mia domanda e mi accorsi cos( che si era tran'uillamente addormentata. 6n altro drammatico esempio di rilassamento apportato dalle immagini mentali, rappresentato dal caso di un giovane che perdette improvvisamente la vista di un occhio. I dottori gli dissero che la retina si era staccata e che sare""e stata necessaria un%opera#ione, il cui risultato appariva incerto. I< giovane, angosciato e terrori##ato dalla prospettiva che la cecit$ si estendesse all%occhio sano, che, del resto, non era mai stato perfetto, non riusc( per una settimana n a mangiare n7 a dormire, ma fum e si agit continuamente fino a sfiorare il collasso nervoso. )ome eBtrema ratio, la moglie lo condusse da me. 8o feci sdraiare sul dorso e fattigli coprire gli occhi chiusi col palmo delle mani, gli dissi di ascoltare. 4er venti minuti gli esposi una serie di immagini mentali vivide, ma tran'uilli##anti. &radualmente, la tensione del giovane diminu(, e cos( la contra#ione delle mascelle. 0e""ene, poi, egli non dormisse, il respiro divenne ritmico e regolare. Infine dissi: C0i dri##i a sedere lentamente, con disinvoltura e sospirando %,. Immediatamente il giovane copr( l%occhio migliore e grid : F 8e persianeK OhK vedo le persiane, ma forse sto prendendo un a""aglio. *oK Io vedoK EedoK ,% Durante il lavoro d%immagina#ione, gli occhi del giovane si erano rilassati e la retina, tornata nella posi#ione normale, si era riattaccata.

FFRiattaccamento spontaneo %,, sare""e stata la diagnosi esatta. 0e la memoria e la immagina#ione possono, mediante le immagini mentali, essere di tanto aiuto in casi cos( disperati, pensate 'uali "enef(ci esse siano in grado di apportare in casi pi5 lievi, 'uando per esempio si tratti di vi#io di rifra#ione. 8eggete attentamente gli esperimenti che seguono. 0ceglietene uno di vostro gradimento, poi sedete in una posi#ione comoda, coprite gli occhi chiusi col palmo della mano e provate ad eseguirlo. *on fate lavorare gli occhi, an#i non pensate neppure ad essi. Rammentate che le immagini mentali sono rappresenta#ioni visive la cui sede nel fondo della mente e non alla superficie dell%occhio fisico. I//2&I*I /1*T28I 41R I8 RI82002/1*TO <. 0iete sulla veranda di una casetta che sorge ai margini di un profondo "osco, sulla riva di un laghetto di montagna chiaro come il cristallo. 0ullo impiantito della veranda c% un cesto che contiene alcune pesanti palle di varie dimensioni. Raccogliete la palla pi5 grande e lanciatela nella placida ac'ua! scomparir$ con un tonfo provocando una serie di cerchi concentrici che si allargheranno verso la spiaggia. 4oi le crespe scompaiono e l%ac'ua ritorna liscia e riflette il cielo e gli al"eri circostanti. Ora, gettate un%altra palla, ma pi5 piccola dell%altra! osserverete che i cerchi non sono estesi e marcati come i precedenti. 8anciate palle sempre pi5 piccole, una dopo l%altra, prestando atten#ione al tonfo e alle crespe. 2rriverete alla palla pi5 piccola di tutte, che avr$ il peso e la forma di una pallina di vetro colorato. 9uesta provocher$ cerchi piccolissimi che scompariranno rapidamente, permettendo allo specchio dell%ac'ua di placarsi e di riflettere 'uindi il "atuffolo di una nuvola. G. 6n allievo, attore cinematografico, amava ricordare una giornata estiva trascorsa seduto sotto un om"rellone, sul "ordo di una profonda piscina. *el ricordo, egli sorseggiava "i"ite ghiacciate, seguendo una gara femminile di tuffi. Eedeva le partecipanti salire l%una dopo l%altra la scaletta, raggiungere il trampolino e accingersi al tuffo! osservava il gaio colore del costume da "agno di una raga##a che si e'uili"rava con le "raccia, poi immaginava che ella compisse un "el tuffo, tagliando nettamente l%ac'ua e scomparendo. Infine, sempre nel ricordo, la vedeva ricomparire dal lato opposto della piscina e unirsi alle altre. >. 6na signora an#iana amava rammentare la "ottega di un fioraio da lei visitata in passato e ricordava tutti i magnifici fiori ivi ammirati in primavera, estate, autunno e inverno. O. 6na appassionata giocatrice di "ridge pensava ad un ma##o di carte ricordando le singole com"ina#ioni e il loro valore. Ricostruiva poi un rur""er vinto 'ualche tempo addietro. P. 6n giovane giocatore di "occe rammentava una partita in cui aveva superato un avversario con un largo margine di punti. Q. 2 una "am"ina piaceva colpire con arco e frecce alcuni "ei palloni colorati che, a""andonati al vento l%uno dopo l%altro, si li"ravano nel cielo. N. 2 un pa#iente che amava l%oceano, piaceva rivedere, nel ricordo, il mare scintillante sotto il sole estivo e ricco di grosse onde che si infrangevano sulla riva lanciando al vento spru##i simili a merletti

0e per non siete in condi#ioni di spirito che Ei consentano di pensare a delle "elle scene, ma avete cin'ue minuti di tregua nel corso di una affannosa giornata, e li potete dedicare al palming con la sola possi"ilit$ di rilassare la mente, eccovi un suggerimento: ricordate la forma di 'ualche oggetto familiare, tenendo anche presente che le forme pi5 familiari della nostra civilt$ sono le lettere o i numeri. Riuscite a rammentare che aspetto avre""e una staccionata di tavole "ianche se vi trovaste ad una sua estremit$ ed osservaste le fila delle trenta tavole di cui compostaM 0i tratta di tavole larghe, situate esattamente a cin'ue centimetri di distan#a l%una dall%altra. *on per una delle solite staccionate di legno dipinte alla "ell%e meglio in "ianco, si tratta di tavole che dopo essere state levigate e rese lisce come raso. sono state verniciate con uno smalto "ianco e scintillante, e "rillano letteralmente al sole. Riuscite a vedervi mentre vi avvicinate alla prima tavola "ianca, un pennello in una mano e un secchio di smalto nero nell%altraM 2ffondate il pennello nella tinta nera e scrivete accuratamente a stampatello il numero < sulla tavola, per poi passare a 'uella successiva. 0u 'uesta dipingerete il numero G, poi passerete oltre e dipingerete il numero >. 9uando sul pennello finisce la tinta, tornate a immergerlo nel secchio in modo che i numeri delle tavole "ianche siano tutti ugualmente neri. 1% pro"a"ile che, prima che arriviate al numero >R, la mente e gli occhi si rilassino. 9uesto perch7 non possi"ile compiere due cose ad un tempo: agitarsi e distendersi, preoccuparsi e rilassarsi.

101R)IAI /1))2*I)I 41R I8 RI82002/1*TO ;Da compiere mentalmente, ad occhi chiusi@ Ei esporremo adesso alcuni eserci#i meccanici che corrispondono a narcotici mentali e sono tanto efficaci, ai fini del rilassamento, da alleviare le sofferen#e. Infatti non possono essere eseguiti se non con una completa concentra#ione mentale e 'uindi impediscono alla mente di locali##arsi sul dolore che vi assilla. 8a scoperta del dottor Bates si fonda sul principio che le oscilla#ioni di un puntino nero neutrali##ano il dolore. I movimenti continui dell%occhio accelerano la circola#ione e li"erano l%organo della vista dai residui e dalle macchie, tanto reali che immaginarie. 9uando l%occhio si muove. vede, e gli eserci#i che seguono servono ad ini#iare i movimenti. 1seguite gli eserci#i con le palpe"re a""assate, ma non serrate. 0e lo ritenete opportuno, copritele col palmo della mano, ma se vi trovate in un luogo in cui il palming potre""e richiamare su di voi l%atten#ione altrui, potrete ometterlo! "eneficerete ugualmente degli eserci#i. *on pensate agli occhi. 8asciate che l%occhio fisico rimanga inattivo e non cercate di vedere tra le palpe"re socchiuse. 8a vostra mente compir$ gli eserci#i mediante la memoria. Rivolgete mentalmente il viso nella dire#ione alla 'uale state pensando.

0postamento della F O %. <. )on gli occhi della mente e cio ad occhi chiusi e con la memoria, tracciate una O ,, nera e grande. Rammentate, vero, 'uale la forma di una OM G. 0ulla curva di sinistra, tracciate un puntino nero, e fate altrettanto sulla curva di destra. I puntini neri si confonderanno col tracciato della O, ma voi conoscerete il punto in cui li avrete collocati e potrete ritrovarli. >. Dovete limitarvi a trasferire l%atten#ione da un puntino all%altro, da una curva della O all%altra, da un lato all%altro, finch la O parr$ porsi in movimento in senso opposto. O. Tracciate ora un puntino nero sulla sommit$ della O , e un altro sulla "ase. . 9uesta volta concentrate l%atten#ione sul punto della sommit$, poi su 'uello della "ase: dalla sommit$ alla "ase. Ei parr$ che la O si al#i e si a""assi. 2vvertite 'uesta illusione di movimentoM 9uando l%avvertirete, essa si riveler$ 'uanto mai riposante.

8a "ilancia della &iusti#ia. 4ensate ad una "ilancia di precisione del genere di 'uelle usate per pesare metalli pre#iosi. 2lla sommit$ del fulcro c% un giogo "ene e'uili"rato, dai "racci uguali, alle cui estremit$ sono appesi piccoli piattl dorati, sostenuti da tre catenelle pure dorate. )oncentrate l%atten#ione sul giogo trasferendola poi su un piatto che il peso della vostra visione far$ a""assare, sollevando automaticamente l%altro. Ora tornate al giogo e scendete nell%altro piatto che si a""asser$ mentre il primo si al#er$. 1seguite 'uesto eserci#io con raccoglimento e ritmicamente, ricordando sempre come si comporta un piatto se a""assate l%altro. /olti trovano 'uesto eserci#io estremamente

riposante.

8a civetta e l%oscilla#ione crescente. )hiudete gli occhi e immaginate un cartone a##urro cielo, di circa nove centimetri per 'uindici. 2l centro del cartone tracciata una piccola luna crescente color argento, le punte rivolte verso l%alto. 2< centro della luna, sta appollaiata una piccola civetta nera che si staglia contro l%a##urro. Ora, nella memoria, fissate una punta della falce, poi percorretela fino all%altra curva. 8a piccola luna osciller$ come una culla e la civetta scivoler$ prima verso un lato, poi verso l%altro. /oltissime persone hanno ricavato grande sollievo da 'uesta rappresenta#ione visiva.

Il disco di metallo. <. Immaginate di avere in una mano un pesante disco di metallo della forma di un dollaro d%argento. I< disco presenta nel centro un foro nel 'uale infilerete una cordicella "ianca della lunghe##a di trenta centimetri. 0tringete una estremit$ della cordicella tra il pollice e l%indice della sinistra e l%altra estremit$ tra le corrispondenti dita della destra. Tenete la corda tesa in modo da formare una linea "ianca, col disco nel centro, sistemata ad una congrua distan#a davanti al vostro volto. .issate ora le dita di una mano, poi fate scorrere lo sguardo lungo la cordicella "ianca fino all%altra mano, lentamente, ritmicamente, avanti e indietro. I< disco, che si trova al centro, parr$ muoversi leggermente, da un lato all%altro, nella dire#ione opposta a 'uella seguita dal vostro sguardo.J G. 2llentate ora leggermente la corda in modo che il pesante disco si trovi nel me##o. )ominciate a muovere lievemente il disco verso di voi, poi allontanatelo come se muoveste un%amaca, ritmicamente, avanti e indietro, avanti e indietro, non troppo in fretta. >. 2ccelerate a poco a poco il movimento, spingendo il disco sempre pi5 in alto, finch non gli farete percorrere tutto un circolo, come se si trattasse di una corda per i saltelli. 8a vostra atten#ione dovr$ essere sempre concentrata sul disco e sui suoi movimenti. O. Interrompete ora il movimento e il disco

continuer$ a muoversi lievemente, avvicinandovisi e allontanandosi, come un%amaca. Troverete divertente far compiere 'uesto movimento ondulatorio nella parte opposta e poi interromperlo di nuovo. P. .inalmente, sen#a movimenti "ruschi, tirate la corda in modo da formare di nuovo una linea "ianca tesa davanti al vostro viso, il disco nel centro. .ate scorrere mentalmente lo sguardo lungo la corda, con lente##a, da una mano all%altra. 2ncora una volta, il disco si muover$ ritmicamente da un lato all%altro. 0e avrete compiuto l%eserci#io con interesse e tran'uillit$, riaprendo gli occhi li sentirete riposati e distesi, e la visione ne sar$ migliorata.

Ondeggiamento del triangolo. <. Immaginare che su un cartone "ianco collocato davanti a voi sia disegnato un triangolo e'uilatero nero, la cui alte##a misuri tre centimetri con un vertice rivolto verso l%alto. 0ulla sinistra della "ase tracciate un puntino nero! poi tracciatene uno anche sulla destra. G. Ora, con un sospiro, volgete l%atten#ione ad un puntino, poi passate all%altro, avanti e indietro. *on fate atten#ione al triangolo che mentre passate da un puntino all%altro vi parr$ scivolare nella dire#ione opposta. Riuscite a cogliere l%illusione del movimentoM >. )apovolgete il triangolo in modo che il vertice sia rivolto verso il "asso. 9uesta volta, disponete i puntini neri a destra e a sinistra del

vertice. O. 0postate l%atten#ione ritmicamente, da puntino a puntino. I< vertice del triangolo vi sem"rer$ muoversi lievemente da lato a lato, nella dire#ione opposta. I< triangolo si allontaner$ dal vostro campo visivo in modo che vedrete prima un puntino poi l%altro. 1% riposante vedere e pensare a un puntino poich7 ci non richiede alcuna interpreta#ione mentale.

/ovimento della spola. <. 0upponete che al centro di un foglio di carta "ianca sia stata tracciata una grossa linea ori##ontale. 2i due lati, sono stati anche tracciati due puntini e'uidistanti. )on gli occhi chiusi, spostate l%atten#ione da un puntino all%altro. Ei parr$ che la linea nera si muova in senso contrario. G. Ora raddri##ate la linea in modo che i puntini si trovino l%uno in alto, l%altro in "asso. Tornate a trasferire l%atten#ione da un puntino all%altro. 8a linea nera si al#er$ e si a""asser$ nella dire#ione opposta. >. Disponete la linea in senso diagonale inclinata a destra e a sinistra, e ancora una volta spostando il vostro sguardo, mentalmente, da un puntino all%altro, avrete l%impressione che la linea si muova nella dire#ione opposta.

0postamento del domino <. )on gli occhi chiusi, immaginate un piccolo pe##o da domino di e"ano, diviso in parti uguali da una piccola linea. 2< centro di ciascuna delle due parti cos( ottenute, c% un puntino "ianco. G. Ora, collocato mentalmente il pe##o da d mino innan#i a voi, in senso ori##ontale e ad una congrua distan#a, fissate prima un puntino, poi l%altro, avanti e indietro. Ei parr$ che il domino si muova nella dire#ione opposta. >. )i fatto, sistemate mentalmente il d mino in senso verticale. I due puntini si troveranno, ora, l%uno nella met$ superiore, l%altro in 'uella inferiore. O. .issate mentalmente prima il puntino superiore, e poi l%inferiore. Ei parr$ che il d mino si al#i e si a""assi. 2lcuni di 'uesti eserci#i vi piaceranno e 'uindi ne ritrarrete "eneficio! altri invece non vi andranno a genio. 0cegliete 'uelli che vi infondono un senso di riposo, e scartate 'uelli che vi affaticano. Ei "aster$ un attimo, restando seduti al vostro tavolo di lavoro, per socchiudere gli occhi e dedicarvi all%eserci#io che neutrali##er$ la stanche##a. 1 ricordate: un po% di riposo non mai uno spreco di tempo. Dopo il riposo. potrete s"rigare maggior mole di lavoro, e pi5 rapidamente di prima.

CAPITOLO QUINTO CEN7RALIZZAZIONE E LUCE C&li occhi sono le finestre dell%animaC, e si potre""e aggiungere: si ha la visione 'uando la mente vi si affaccia.

*oi vediamo, sentiamo, gustiamo e percepiamo gli odori mediante la mente. 0e tenterete di applicarvi, ma, distratti, non potrete riconcentrarvi, non imparerete nulla. 0e, durante un concerto, vi lascerete crucciare dal pensiero di 'ualche vostro pro"lema, la musica non sar$ che un fastidioso rumore. 0e attraverserete un roseto con la mente volta ad altri pensieri, non percepirete il profumo dei fiori. 0e, mangiando, leggerete un articolo interessante, il ci"o vi parr$ insapore. &li organi dei sensi non sono che gli assistenti dei rispettivi centri cere"rali e la mente che percepisce. 0e la mente tesa o stanca o temporaneamente assente, i sensi non possono fun#ionare. 4er contro, non v% stanche##a agli occhi che non sia preceduta dalla stanche##a mentale, da una tensione o da uno sfor#o della mente. L stato dimostrato che una persona afflitta da miopia o ipermetropia pronun#iate, si corregge dal vi#io di rifra#ione se riposa la vista su una superficie chiara, dove non vi sia nulla da interpretare. *ell%attimo stesso, per , nel 'uale su 'uella superficie vengono tracciati dei segni, sopraggiunge lo sfor#o mentale provocato dall%intento di interpretarl( e 'uesto ha per conseguen#a la ricomparsa del vi#io di rifra#ione. 8a causa prima di una visione imperfetta il timore: il timore di non essere in grado di vedere. 8a tensione e lo sfor#o che ci determina si traducono in una visione difettosa. 6n giovane aspirante aviatore con visus perfetto si concentr talmente sulla ta"ella di prova, per leggerne le lettere alla perfe#ione, che divenne marcatamente astigmatico e lesse la maggior parte delle lettere malamente, confondendo la 1 con la A, la . con la 4, la & con la ). 4erci fall( la prova, fu respinto e venne inviato in fanteria. 8a paura di non vedere perfettamente aveva menomato due occhi in ottime condi#ioni. D%altro canto, un raga##o di dieci anni dagli occhi stra"ici diede la dimostra#ione che, una volta sgom"rata la mente dal timore, la visione diviene incredi"ilmente chiara. 9uando il "am"ino venne da noi, uno dei suoi occhi era affetto da uno stra"ismo cos( pronun#iato da non poter essere usato. conseguentemente, la visione era 'uanto mai offuscata. /erc il rilassamento, ottenemmo che il raga##o fosse in grado di vedere, con 'uell%occhio, prima a dieci centimetri di distan#a, poi a trenta e, con l%andar del tempo, a sessanta. 6na mattina in cui il sole era particolarmente splendente, gli chiesi: C Hac-ie, vorresti leggere 'ueste frasi rimanendotene all%estremit$ opposta della stan#aM C Il raga##o su"( una crisi di paura. Il pensiero di dover sostenere la prova della distan#a provocava in lui un terri"ile panico. CC Eia, Hac- C, gli dissi con dolce##a, C se, guardando da lontano, non sfor#i lo sguardo pi5 di 'uanto non lo sfor#i per vedere da vicino, leggerai "enissimo. C C DavveroM.C chiese il "am"ino vivacemente. C4uoi sincerartene C, risposi. Il "am"ino, ritto all%estremit$ opposta della stan#a, gli occhi serrati, prese ad ondeggiare spostando il peso del corpo da un piede all%altro. C )he cosa faiM 0ei stanco di stare in piediM C chiesi.C *o C, rispose. C )erco solo di avvicinarmi, mentalmente. C 9uando, cori fede infantile, si f5 avvicinato mentalmente, apr( gli occhi e lesse alla perfe#ione le frasi da me preparate.

4urtroppo, non altrettanto facile per un adulto "andire il timore ed ottenere la visione. 6na persona im"evuta di preconcetti deve con'uistare la visione per vie meno immediate. 8a visione un impulso, e agli impulsi non si comanda. 0i pu vedere o non vedere, aver fame o no, adirarsi o essere insensi"ili all%ira, ma non possiamo imporci di vedere, di aver fame, di adirarci. 0i pu o prevenire la rea#ione di un impulso o soffocarlo o lasciarlo sfogare. Ogni volta che si d$ li"ero corso ad un impulso, 'uesto ne risulta raffor#ato! 'uando invece soffocato, frustrato o annientato, l%impulso si presenter$ una seconda volta con minore intensit$ e minore insisten#a. I nervi visivi della retina reagiscono ad un impulso. 8a visione o si verifica o non si verifica. 8a macula, la parte visiva pi5 acuta della retina, pu o non pu reagire all%impulso della vista, ma si tratta di un procedimento inconscio. 4erch7 il fenomeno possa aver luogo, occorre il rilassamento. 9uando l%occhio e la mente sono rilassati e a loro agio, i nervi retinici fun#ionano.

)1*TR28IAA2AIO*1 Il dottor Bates ha coniato l%espressione C fissa#ione centrale C intendendo, con tale frase, Cvedere meglio 'uando si. guarda C fino a raggiungere il massimo fuoco mentale e visivo. 9uesta centrali##a#ione definisce perfettamente il fenomeno della vista con visus perfetto e cio la completa attivit$ dei nervi retinici che hanno il compito di produrre la visione pi5 chiara. 8a fovea che la parte pi5 sensi"ile del centro della vista o macula ;vedi p. GN e segg.@, stata definita cercatrice di luce, figlia dell%impulso. 1ssa si distende per s"rigare il proprio compito solo 'uando l%occhio e la mente sono rilassati e cio li"eri dalla costri#ione esercitata dalla mente. 9ualsiasi costri#ione esercitata dalla mente o dai muscoli oculari contrae i nervi a forma di cono della fovea come se essi facessero parte di una pianta sensitiva, e in tal caso si ha soltanto una visione vaga o offuscata poich7 gli altri nervi della retina non sono attre##ati per vedere con chiare##a. 9uando i nervi sensitivi, i cercatori di luce della fovea, diventano attivi, ogni parte dell%oggetto osservato emerge con estrema vivide##a, mentre i coni vi"rano con tale rapidit$ che si ha l%impressione di poter a""racciare in un attimo con lo sguardo tutto l%oggetto. 4ertanto, se vi imponete di vedere una cosa, o una parte di essa, meglio delle altre, tentate di compiere l%impossi"ile, giacch cercate di dettare legge ad un impulso. 0e, invece, rilassate gli occhi e la mente sottraendoli ad ogni costri#ione e lasciando semplicemente che si effettui la visione ;dando cio li"ero corso all%impulso@ gli occhi assumeranno la loro forma normale e i coni cercatori di luce vi"reranno per la luce riflessa su di essi da ogni parte della superficie dell%oggetto osservato. In tal caso, l%oggetto si mostrer$ nettamente delineato come si trattasse di un%om"ra. )os(, per la fra#ione di un secondo ;tanto 'uanto occorre alla fovea per essere stimolata dalla luce emanata da ogni parte dell%oggetto@ vedrete C 'uella C parte pi5 chiaramente di ogni altra e la mente, essendo rilassata, ne dar$ un%accurata interpreta#ione ;tanto per ci che concerne forma e dimensioni, 'uanto per ci che concerne profondit$ e distan#a, giacch si verificata una visione chiara. 0e, invece, intendendo vedere, meglio di 'ualsiasi altra parte di un 'uadro, un determinato angolo, fisserete su di esso, coscientemente, la vostra atten#ione, irrigidirete la mente e i muscoli in uno sguardo fisso! ci che provoca tensione

mentale, impedisce le vi"ra#ioni foveali e sposta la visione sui coni e sui "astoncini meno sensi"ili della retina rendendola estremamente imperfetta. .issare lungamente e con ostina#ione pu addirittura ottene"rare la vista di una persona, almeno per 'ualche tempo. 0e 'uella di fissare diventa un%a"itudine permanente, il visus si a""assa poich7 i nervi, la mente e i muscoli si ri"ellano. 6na allieva, ad esempio, ci ha raccontato che, "am"ina, soleva trascorrere ogni settimana diverse ore nell%istituto di arte di )hicago, ammirando i 'uadri esposti nelle gallerie. 6n giorno, colpita dal pensiero che forse non avre""e pi5 avuto la possi"ilit$ di tornare in 'uel luogo, decise di scolpirsi nella memoria il 'uadro favorito e sost innan#i ad esso, fissandolo, decisa a "erlo, ad assor"irlo indele"ilmente. per non dimenticarlo pi5. )os( facendo, si accorse che gli occhi le si stancavano e che il 'uadro diventava sempre pi5 indistinto, finch non si offusc completamente. 8a vista le si ottene"r del tutto e la "am"ina dovette raggiungere a tentoni una poltrona sita al centro della sala. Terrori##ata, si convinse che Dio non voleva ch%ella ricordasse 'uel tale 'uadro ed e""e paura di tornare a fissarlo. 2ncor oggi, l%allieva non ha la minima idea di 'uale fosse il soggetto del 'uadro. 8o sfor#o visivo e 'uello mentale ad esso parallelo erano stati cos( intensi che la memoria e la visione furono completamente neutrali##ate. 8a visione, naturalmente, torn 'uando gli occhi si furono ripresi da 'uella fissit$ prolungata, ma la paura cancell ogni ricordo del 'uadro. 9uesto esempio dei danni arrecati alla vista dal fissare a lungo un oggetto 'uasi paradossale, ma un fatto che molti menomano permanentemente le loro capacit$ visive costringendo il loro sguardo, continuamente, 'uasi ad ogni occhiata, ad una fissit$ da miniatura. Ricapitolando, la fovea una ricercatrice di luce! la mente l%interprete delle om"re. 1ntram"e agiscono in coordina#ione soltanto se rilassate. &li argomenti dei capitoli seguenti riguardano chi soffre di stanche##a e mirano ad insegnargli a distendersi e a rilassare lo sguardo, determinando la centrali##a#ione e la coordina#ione dell%occhio e della mente. 1 cio la visione.

86)1 8a luce stimola la retina, l%om"ra l%offende. 2lla fovea interessa solamente la luce, che essa ricerca ai margini dell%om"ra, nelle fessure, nelle aperture, negli spiragli, agli angoli e alle curve. 4i5 vivida e splendente la luce, pi5 netta l%om"ra determinata dall%oggetto osservato. L 'uindi necessaria una "uona illumina#ione. 2ldous HuBle: afferma: C *egli insetti, nei pesci, negli uccelli, nelle "estie e negli uomini, gli occhi si sono sviluppati con lo scopo precipuo di reagire alle onde luminose. 8a luce e il loro elemento e 'uando ne sono in tutto o in parte privati, perdono il loro potere e sono perfino afflitti da gravi malattie C. 8a mente, interprete dell%om"ra, "landita dalla luce non interrotta da om"ra, poich7 in tal caso non le viene richiesto alcun lavoro interpretativo. 1cco perch7 il "agno di sole riposa e rilassa una mente tesa. 2lla mente interessa solo l%om"ra da anali##are. 4i5 forte la luce, pi5 netto il contrasto tra la luce e l%om"ra che cadono sulla retina per stimolare la ricercatrice della luce ed eccitare l%interprete dell%om"ra. 6na "uona luce 'uindi essen#iale per una

"uona visione. tutti lo sappiamo. Eediamo infatti "ene in una giornata luminosa e a stento in una notte profonda. /a le case hanno pesanti tendaggi e sono tutte circondate da al"eri. &li uffici, le "anche, le "i"lioteche, tutti luoghi nei 'uali una visione perfetta una necessit$, sono famosi per la de"ole##a della loro illumina#ione, che ricorda 'uella delle cattedrali. /olti avvocati mi hanno raccontato di aver avvertito i primi fastidi agli occhi all%epoca degli studi universitari, 'uando si curvavano sui tomi in "i"lioteche male illuminate. /olti scolaretti fanno i compiti col solo ausilio di una fioca lampadina appesa al soffitto, sen#a "adare se o come la luce colpisca la pagina. /olti leggono nella stan#a di soggiorno della loro casa, presso lampade che diffondono la luce verso il soffitto e non sulla grigia stampa dei 'uotidiani, dove pure l%occhio avre""e "isogno fosse concentrata la luce. 8a luce fioca diminuisce i movimenti anche in occhi normali e, di conseguen#a, li stanca con maggiore rapidit$. 0e, in tali condi#ioni, si impone a degli occhi efficienti di lavorare a lungo, ne risulter$ uno sfor#o sia mentale che visivo. &li indiani compivano i lavori che richiedevano precisione ;ricami con perline, decora#ioni con penne, fa""rica#ione di frecce, pitture su terrecotte@ durante il giorno, alla luce del sole. Dopo il tramonto, i guerrieri sedevano a fumare intorno ai fuochi del campo, le s'ua+s masticavano il cuoio, e n gli uni n le altre compivano mai un lavoro di precisione sen#a una "uona illumina#ione. 2i nostri giorni, a""iamo spesso "isogno di vedere con la maggior chiare##a o nottetempo o in stan#e mai visitate dal sole. .ortunatamente, la scien#a ci ha donato la luce elettrica, ma sono pochi coloro che si servono di lampadine tanto potenti da corrispondere, non dico alla luce solare, ma ad una fioca luce diurna. Il dottor /atthe+ 8uc-iesh, direttore del la"oratorio per le ricerche sull%illumina#ione della &eneral 1lectric )ompan: di )leveland, scrive nel suo eccellente volume: 8uce, visione e vista: C &li occhi umani e gli esseri umani, che operano come macchine visive umane, sono stati creati dalla natura e si adattano ottimamente ai gradi di luminosit$ della natura... 8%esatta fun#ione e l%o"iettivo della luce artificiale sono 'uelli di competere con la luce diurna e non con il "uio C. In una monografia compilata per la &eneral 1iectric, il medico dichiara:: C i vostri occhi sono fatti per sfruttare l%energia solare C. 1 ancora: C 8a natura vi invita a lavorare e a divertirvi con una illumina#ione di cin'uecento, mille e diecimila candele C. In una fa""rica moderna il dottore scopr( che la migliore illumina#ione presso i davan#ali delle grandi finestre in una giornata di sole, non era che di cento candele! a tre metri dalla finestra, era di venti candele e alla parete opposta solo di due. 4ensate che cosa sare""e diventata 'uella luce, che doveva servire a svolgere un lavoro di precisione di otto ore al giorno, in una giornata nuvolosa. *on c% da meravigliarsi se la vista delle persone che lavorano viene sottoposta a sfor#i. /ediante un fotometro stato possi"ile porre a confronto su una pagina stampata gli effetti visivi di luci differenti. 2lle dodici di una "ella giornata, la luce solare riflessa da una carta "ianca stampata ha registrato milletrecento candele! sempre all%esterno, ma all%om"ra, il riflesso era ridotto a centotrenta candele. 2ll%interno, una lampadina da centocin'uanta +att registrava ancora centotrenta candele, come all%aperto, all%om"ra di una giornata di sole. /a una lampadina da sessanta +att, che rappresenta pi5 di 'uanto possano permettersi molte persone che lavorano con gli occhi, registrava, alla stessa distan#a e riflessa dalla stessa carta, solo due candele. 8a luce riflessa di un

lume contenente una lampadina da trecento +att riversava dal soffitto sulla carta solo me##a candela, nonostante tutta la sua poten#a. 8a luce fluorescente registrava da un 'uarto a due candele. 4ensando al ristretto numero di scolari e di studenti che possono permettersi durante i loro faticosi studi una luce che si avvicini almeno approssimativamente a 'uella diurna non do""iamo stupire se 'uasi tutti coloro che tentano di istruirsi de""ono ricorrere agli occhiali. 6na illumina#ione adeguata ridurre""e grandemente lo. sfor#o oculare e preverre""e l%affievolimento della vista. In genere, invece, si attri"uisce la colpa di 'uesto inconveniente al fatto che C si legge troppo C.. 6na "uona illumina#ione necessaria se vogliamo conservare integre le nostre facolt$ intellettive 'uando leggiamo o studiamo. 8o sfor#o mentale che ci costa il tentativo di leggere ad una luce fievole una pagina stampata menoma le nostre facolt$ di interpreta#ione poich7 la mente assimila soltanto se rilassata. 8%occhio lavora per contrasto: in una pagina a stampa, il contrasto dato dalla luce e dall%om"ra, dalle linee dritte e da 'uelle curve, da 'uelle alte e da 'uelle "asse. 0e l%illumina#ione cos( de"ole da non determinare un marcato contrasto tra la stampa e lo sfondo "ianco ;che, ad una luce fioca, non sem"ra "ianco, ma grigio@ la mente deve compiere uno sfor#o per decifrare le lettere. Il sole, percuotendo la pagina stampata, rende lo sfondo "ianco, "ianchissimo, e la stampa nerissima. 6na insufficiente luce artificiale riduce 'uesto contrasto al minimo. )osa ancor peggiore, se la luce tale da eliminare le om"re ;esempio tipico la luce fluorescente@ viene soppresso anche il netto contrasto tra la stampa nera e la pagina "ianca. )os( come s"iadisce le om"re, la luce fluorescente sem"ra schiarire la stampa al punto che la mente deve compiere uno sfor#o per interpretarla, ci che provoca, fre'uentemente, stanche##a di vista ed esaurimento cere"rale. 6n allievo dal visus eccellente era disegnatore, durante la guerra, in uno sta"ilimento "ellico e lavorava tutto il giorno sotto una luce che eliminava le om"re. Eenne da me molto addolorato. C 9uando sto al tavolo da disegno gli occhi mi si chiudono C, spieg . C 9uando poi ho terminato il lavoro e rincaso in automo"ile, mi sento cos( insonnolito che spesso devo fermarmi e dormicchiare per 'ualche minuto per evitare di addormentarmi sul volante. C. 9uel giovane conduceva una vita morigerata, dormiva, di notte, un numero sufficiente di ore, si al#ava, alla mattina, riposato e amava il suo lavoro. 0ennonch, non appena si curvava sul tavolo da disegno, era assalito da una terri"ile sonnolen#a. )hiestogli con 'uale luce lavorasse, appresi che usava 'uella che, eliminando le om"re, a"olisce Ogni contrasto. 0u mio consiglio, il disegnatore si procur una lampada da studio forte e vivida, non accus pi5 fastidi e torn a godere del "enessere procuratogli da una ottima vista. 8a fotofo"ia un termine medico che significa paura della luce ed ha luogo 'uando il sole o la luce dei fari fanno male agli occhi! la paura provocata dalla sensa#ione violenta della luce improvvisa. 9uesta paura contrae prima i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni, poi l%occhio, che, cos( contratto, non riesce a sopportare la luce e accusa sofferen#a e fastidio. &li occhi, per vedere, hanno "isogno della luce. 1ssi sono gli organi della luce. 9uanto pi5 l%occhio de"ole, di tanta pi5 luce a""isogna. /a tutti gli occhi, "uoni o cattivi che siano, risentono del riflesso a""agliante della pagina o

dell%oggetto che osservano. 6no dei riflessi a""aglianti pi5 consueti e costanti della nostra civilt$ 'uello prodotto dalle lavagne scolastiche che recano scritte che gli studenti de""ono interpretare con molta cura. 1d pro"a"ile che proprio a scuola si verifichino i primi sfor#i visivi e si contraggano le prime a"itudini della C vista vi#iata C, a"itudini che possono esercitare una triste influen#a sulla vita degli scolari, arrecando a 'uesti ultimi danni di cui dovranno sopportare le conseguen#e sino all%et$ avan#ata. Di regola, la lettura della lavagna rappresenta uno sfor#o sotto ogni punto di vista. In primo luogo, da 'uando il sistema spenceriano giudicato sorpassato, si tratta di frasi 'uasi sempre scritte con grafie di massima scadenti. In secondo luogo, 'uanto l%insegnante scrive sulla lavagna con una grafia mediocre, rappresenta sempre 'ualcosa di importante per gli studenti! lo sfor#o mentale ne risulta 'uindi aumentato. /a, circostan#a ancor pi5 deleteria, un alunno si trova una sola volta, durante il giorno, nella posi#ione esatta rispetto alla luce che colpisce lo scritto di una lavagna. &li altri, intanto, si trovano di fronte ad un riflesso che devono sfor#arsi di vincere. 2 tutte 'ueste difficolt$ si aggiunge il solito velo di polvere di gesso "ianco, ogni molecola del 'uale capta e riflette la luce, tanto che la maggior parte degli alunni si trova nella necessit$ di sfor#arsi per distinguere e interpretare i ne"ulosi e misteriosi geroglifici che si fondono sulla splendente superficie grigiastra. )% 'uindi da meravigliarsi se lo sfor#o degli occhi incomincia nelle scuole elementari e aumenta, con l%intensificarsi del lavoro, in volume ed importan#a, durante il cammino che lo studente percorre fino all%universit$M Bisognere""e sostituire le lavagne con 'ualche altra cosa o, almeno, migliorarle. &li occhi hanno "isogno di luce, di una luce ecce#ionalmente "uona, per compiere il loro lavoro, specie se esso richiede particolare atten#ione! e gli studenti sono sottoposti a lunghe ore di applica#ione o di lavori speciali che richiedono una visione completa. I genitori dovre""ero dedicare la massima atten#ione alle stan#e in cui i figlioli studiano e fornirle di luce sufficiente, installandovi un lume dotato di una lampadina di centocin'uanta +att e sistemato sulla sinistra, dietro le spalle dello studente, a circa un metro di distan#a da lui. Inoltre il lume dovre""e essere disposto ad angolo per eliminare il riflesso prodotto dalla pagina. 2nche gli impiegati dovre""ero poter fruire della stessa 'uantit$ di luce. lampade da tavolo con forti lampadine per leggere in casa o a letto dovre""ero rappresentare una regola, non un%ecce#ione! cos( si porre""e fine alla crescente diminu#ione della capacit$ visiva della nostra na#ione. In genere, la salute della popola#ione americana migliorata! se gli occhi venissero usati saggiamente e trattati umanamente, migliorere""e anche la vista. &li occhi amano il lavoro, ma risentono degli sfor#i. 8a cattiva o inadeguata illumina#ione una delle pi5 fre'uenti cause della stanche##a visiva. &li occhi si ri"ellano alle sensa#ioni forti e improvvise. Occorre sempre 'ualche tempo perch7 essi si a"ituino a grada#ioni e tipi di luce disparati. Durante la guerra, i soldati che rimpatriavano dopo un lungo servi#io prestato nelle 2leutine trovavano la luce diurna degli 0tati 6niti terri"ilmente "rillante. &li occhi dei londinesi, avve##i alle foschie e alle ne""ie, trovano la luce diurna di *e+ ,or- troppo vivace. &li occhi a"ituati al riflesso del sole sul mare e offuscati dalle ne""ie dell%oceano, de""ono assuefarsi allo splendore del sole di alta montagna. 0e si sottopongono gli occhi agli eserci#i dell%esposi#ione al sole, descritti nel capitolo ter#o, 'ueste impressioni potranno essere presto dominate e l%occhio gradir$ ogni tipo di luce naturale sen#a provare risentimenti o fastidi.

CAPITOLO SESTO SVILUPPO DELLA VISTA IN DISTANZA " Circa il settantacinque per cento ei !a"!ini sono su##iciente"ente e'uili"rati da compiere gli studi scolastici sen#a rovinarsi la vista. &li altri escono dal ci"ento ell$e uca%ione con la "iopia o altri i#etti &isi&i' 28DO60 H6D81,.

81 41R0O*1 dalla vista corta temono non solo la distan#a, ma, nel loro intimo, perfino il dover guardare una cosa distante. 9uesto timore implica uno sfor#o mentale che contrae i muscoli dell%occhio, 'uelli cosiddetti o"li'ui! e impedisce la visione da lontano. L appunto il timore di essere incapaci di vedere ci che la mente afferma dovre""e esser visto, ad elevare davanti ai nostri occhi una sorta di "arriera che si frappone tra essi e l%o"iettivo della visione. Di conseguen#a, anche la mente si arrester$ d( fronte ad una "arriera 'uando dovr$ interpretare tale o"iettivo. 6no scrittore dal pensiero lucidissimo ha recentemente affermato, su una rivista, che l%accettare la visione di un oggetto 'uale , il vederlo sen#a idee preconcette circa le sue caratteristiche, costituisce la "ase di una "uona vista. 0e una persona fissa un oggetto sen#a essere in preda alla paura, che uno stato mentale, l%oggetto stesso assumer$ una forma e la mente avr$ la possi"ilit$ di sviluppare l%immagine registrata. 0i raggiunger$ cio la coordina#ione dell%occhio e della mente. Do""iamo vedere con la mente! prima con il fuoco mentale, poi con 'uello visivo. In altre parole, 'uali che siano le condi#ioni della nostra vista, impariamo a vedere meglio mentalmente che fisicamente.

)H1 )O0%L 82 DI0T2*A2M *on "isogna temere la distan#a. *el lontano <NRR, il vescovo &eorge Ber-ele: scrisse che la distan#a non che una linea retta che, partendo dagli occhi, attraversa lo spa#io. L impossi"ile vedere la distan#a e, 'uindi, non do""iamo sfor#arci di vederla. 1ssa non che l%espressione di un giudi#io "asato sul ricordo di esperien#e passate, un paragone effettuato mediante l%immagina#ione, un processo di ragionamento per me##o del 'uale possiamo concepire lo spa#io e gli oggetti che vi si trovano. 2d esempio, 'uando viaggiamo a "ordo di una nave, se l%ac'ua calma e non sono in vista n terre n altri o"iettivi che consentano paragoni o valuta#ioni, l%ori##onte ci parr$ vicinissimo. 9uesto perch7 la mente non ha nulla a disposi#ione su cui dare le sue valuta#ioni di spa#io e di distan#a. 4er a 'ualche chilometro si scorge un faro oltre di esso una nave, allora l%ori##onte pare spingersi sempre pi5 lontano e noi ci rendiamo veramente conto della sua distan#a. 8e nostre precedenti esperien#e ci dicono che il faro, che appare grande, deve essere vicino e il transatlantico che, al confronto, appare piccolissimo deve essere lontano! ci perch7 sappiamo che un transatlantico , in realt$, molto pi5 grande di un faro. )omprendiamo infatti che la distan#a che crea l%illusione ottica. 8a distan#a 'uindi una valuta#ione mentale, non una sensa#ione visiva! un pro"lema per la mente, non per l%occhio che si posa su un oggetto.

Il vescovo Ber-ele: enunci , molti anni fa, il principio del dottor Bates che la visione un%attivit$ inconscia, che non possiamo comandare agli occhi n volgerli in un determinato modo, n costringerli coscientemente a vedere in distan#a poich7 la distan#a costituisce un atto mentale, l%espressione di un giudi#io o di una analisi che deve prendere in esame tutti i dati di fatto presentati dall%occhio, e Organi##arli poi nella mente.

Dovete saper distinguere mentalmente l%aspetto diverso che assumere""e un uomo 'uando fosse guardato alla distan#a di un chilometro e 'uando a 'uella di tre metri. )i sare""e una rilevante differen#a nelle propor#ioni, nella chiare##a, nella massa, nei particolari. Dovete 'uindi servirvi dell%immagina#ione per decifrare ci che vedete e sta"ilire che si tratta di un uomo e non di un palo, ma di un uomo visto da una grande distan#a.

82 /1*T1 )H1 RI0I1D1 DI1TRO 8%O))HIO 8a mente che risiede dietro l%occhio normale compie tale valuta#ione inconsciamente. 1ssa individua un oggetto, fa un%infinit$ di congetture circa la sua identit$ e finalmente, dopo una serie di esperimenti e di errori, la verit$, corro"orata dalla memoria delle cose gi$ viste, diviene dominio dell%occhio. 2llora sopraggiunge 'uesto pensiero: C /a s(, certo, un uomo. *on potre""e essere altro! strano che non l%a""ia riconosciuto su"itoK C 8a mente che risiede dietro un occhio difettoso non compie un simile lavoro! non pensa nemmeno minimamente di poter osare di compierlo. 4ossiede il concetto errato che de""a essere l%occhio, da solo, a portare le immagini alla mente, e che 'uesta de""a attendere in uno stato di iner#ia e di languido o#io. 6n miope ritiene che servirsi della memoria o dell%immagina#ione per agevolare la visione, non significhere""e vedere, ma indovinare. 1gli, invece, per vedere da lontano, sfor#a i de"oli occhi e serve dei muscoli per tentare di con'uistare con la for#a la visione. 9uesto tentativo non riesce mai e, an#i, inde"olisce il visus. invece di lasciare agire da soli gli occhi inde"oliti, nella speran#a che possano identificare un oggetto, Il miope dovre""e lasciar agire la mente e cercare di sapere che cosa l%oggetto ricordi, facendo poi sopravvenire la visione. L cos( che si comporta l%occhio normale. Il miope dovre""e piegarsi ad accettare l%immagine cos( come gli si presenta, in modo che la mente possa poi anali##arla ed interpretarla. 6n uomo pu pensare di vedere la lettera ), ma la mente attende, distratta, che gli occhi, lottando strenuamente, riescano a identificare la lettera o a""andonino la partita. Invece dovre""e dirsi: C Eedo una lettera tondeggiante, potre""e essere una ), una O oppure una 9 C. 4oi la mente, aiutata dall%occhio, dovre""e interpretarla. L la lotta per colmare la distan#a che determina la miopia. )onseguentemente, se vogliamo li"erare gli occhi da ogni fastidio, do""iamo desistere dall%a"itudine di sfor#arli. 0ar$ allora che si verificher$ la visione. L incoraggiante il fatto che nessuno sfor#o pu essere costante. 2 volte, 'uando ci sfor#iamo di meno, la visione migliora immediatamente! 'uando invece ci sfor#iamo di pi5, la visione diminuisce. Tutti. i miopi che di tanto in tanto a"oliscono gli occhiali avvertono che la visione da lontano si svela loro,

talvolta, con una improvvisa chiare##a, pari a 'uella apportata dagli occhiali. 0i tratta di una fuggevole parentesi di vista normale O pi5 che normale, pro"a"ilmente di "reve durata, poich7 sopravverr$ immediatamente la vecchia a"itudine dello sfor#o per vedere. 4er 'uesti transitori assaggi della visione di cui godono le persone dotate di vista normale incoraggiano il miope a sviluppare un rilassamento sufficiente a conservare il fun#ionamento normale degli occhi. &li psicologi sono concordi nell%affermare che la paura provoca contra#ione muscolare. I due muscoli o"li'ui che circondano l%occhio, permettendogli di allungarsi, sono, nell%occhio miope, contratti. 1ssi si allenteranno e colla"oreranno con i muscoli antagonisti, i retti, solo 'uando gli occhi e la mente saranno rilassati! una "uona visione, 'uindi, consiste nella "uona a"itudine di guardare in stato di rilassamento. 8e "uone a"itudini possono essere ac'uisite solo mediante eserci#i sull%uso corretto degli occhi, in modo che 'uesti si comportino normalmente e sen#a essere costretti ad una continua atten#ione. Il dottor Hohn De+e: ci dice che la visione avr$ luogo 'uando gli eserci#i pratici integreranno l%a"itudine della coordina#ione occhioJmente fino al punto di renderla spontanea. &li occhi miopi provano un cos( grande timore della distan#a da perdere ogni velleit$ di vedere da lontano e lasciare che il mondo si esaurisca, per loro, in uno spa#io vicino. 9uesta mancan#a di atten#ione mentale una pessima a"itudine. 2 occhi di 'uesto tipo "isogna insegnare a tornare a pensare in termini di distan#a e ad interessarsi alle cose lontane. )i rappresenta appunto il primo passo per li"erarli dallo sfor#o. 6n giorno una raga##a miope diceva in tono di rammarico: C /a io non riesco a vedere all%estremit$ opposta della stan#aK C 8e chiesi allora: C )he cosa non riesce a vedereM 0corge la pareteM *e a""raccia l%alte##a e la larghe##aM Eede la porta e le finestre munite di persianeM )he altro c% poiM &uardi e me lo dicaC.. Ricevuto l%ordine di anali##are ci % che vedeva, la raga##a descrisse un 'uadro ad olio appeso alla parete, il soggetto in esso ritratto, una li"reria, il vaso e i soprammo"ili posati su di essa, un lume, una poltrona, la scrivania e, infine l%occorrente per scrivere cio una penna, una matita e una riga disposte su una cartella. 8e venne 'uindi spiegato che il difetto non consisteva nella sua vista, ma nella sua mente, incapace di servirsi con profitto degli occhi. 8a stessa alunna entr un giorno in una stan#a della sua casa dove erano stati sistemati un divano e alcune poltrone nuove color verde smeraldo. I mo"ili precedenti erano di color marrone e sciupati, e il contrasto doveva 'uindi colpire l%atten#ione di chiun'ue conoscesse la stan#a. C 8e sono piaciuti i mo"ili nuovi, che ha visti passandoM C le chiesi. C Oh, li hanno portatiM C rispose la raga##a, sorpresa. 2veva attraversato la stan#a sen#a notare il cam"iamento. Il divano e le due enormi poltrone non potevano sfuggire nemmeno ad una persona miope. 8a raga##a si era semplicemente rifiutata di guardare. 1 cos( che tutti i miopi trascorrono l%esisten#a: le loro menti si astengono dal guardare. 8o sfor#o oculare 'uestione molto delicata! non si sa mai 'uando o come si verifica, n come lo si possa reprimere. 9uando ha luogo, il male gi$ avvenuto. 8o sfor#o depaupera il sistema visivo del novanta per cento della sua energia nervosa. *emmeno gli occhiali riescono a diminuire la tensione e ad allentare i muscoli oculari, che continuano a rimanere contratti. &li occhiali si limitano ad assolvere il lavoro che dovre""ero compiere i muscoli dell%accomodamento. /a 'uando la tensione a"olita e l%energia compressa

viene li"erata e restituita ad un uso normale, la poten#a, la resisten#a e la vitalit$ aumentano in modo sorprendente.

/IO4I2 P!ima "i ese#ui!e $ues%i ese!ci&i, %o#lie%e #li occ'iali.( i miopi de""ono imparare varie cose, per poter vedere gli oggetti, in distan#a, sen#a occhiali:

<. 8%occhio miope deve imparare an#itutto a pensare in termini di forma, poich7 cos( che l%occhio normale vede: mediante paragoni. 2nali##ate 'uello che vedete, osservate se si tratta di un oggetto grande o piccolo, dritto o curvo, alto o "asso, spesso o sottile, largo o stretto. &li occhi a"ituati a vedere le cose distanti pi5 di tre metri come macchie confuse, sogliono ignorare i contorni ;vale a dire i precisi punti in cui la luce a""andona l%oggetto@ n pensano mai di anali##are le forme, ci che agevolere""e la mente nel compito di interpretare l%oggetto osservato. 6n "uon eserci#io consiste nel disegnare, ad occhi chiusi, con l%indice, le lettere maiuscole dell%alfa"eto sul palmo della mano, e di ripetersi il contorno sommario di ogni lettera. 8a 2 un angolo, la B, la ), la D, sono curve, la 1 un rettangolo, la . alta, ecc. Rimarrete sorpresi dall%interesse che le lettere susciteranno in voi. G. 2"ituatevi a scrutare un oggetto in ogni sua parte e dettaglio. /olti miopi sogliono osservare: C0(, ora che avete richiamato la mia atten#ione su 'uell%oggetto, riesco a vederlo "enissimo, ma prima non l%avevo notatoC. Il motivo per il 'uale non l%avevano notato risiede nel fatto che i loro occhi non avevano percorso tutto l%oggetto, non si erano mossi. 0i erano completamente fissati su un solo punto, cercando di assor"irlo come un tutto unico, di inghiottirlo, se cos( si pu dire. * gli occhi, n la mente possono fun#ionare in condi#ioni del genere. 1ssi de""ono spostarsi in una rapidissima successione su ogni parte dell%oggetto, vedendone ogni propor#ione separatamente per la fra#ione di un secondo, sen#a lasciarsi sfuggire nessuna particella. In altre parole, insegnate agli occhi a muoversi. 6n "uon eserci#io consiste nel contare rapidissimamente una serie di cose. *on adatte alla precisione, ma imponetevi di contare. 0coprirete che l%occhio, esercitandosi ogni giorno, salter$ un numero sempre minore di componenti di ogni serie di oggetti. 9uali cose dovete contareM I festoni e le ripeti#ioni di un modello, i fiori di una tappe##eria, le righe di una stoffa, i li"ri su uno scaffale, i finestrini di un treno o di un tram che passa, le teste degli spettatori davanti a voi durante uno spettacolo, gli uccellini appollaiati sui fili del telefono. 0e non siete fisionomisti, ci dipende pro"a"ilmente dal fatto che non osservate i volti nel senso vero della parola. Insegnate alla vostra atten#ione a percorrere tutti i lineamenti, da un occhio all%altro, da un sopracciglio all%altro, dal naso alla "occa, al mento e poi, di nuovo, agli occhi. 4aragonate la forma e l%espressione degli occhi alla forma e all%espressione di altri occhi. *otate la propor#ione o la disarmonia delle sopracciglia e delle orecchie. 0tudiate il naso, la "occa, il mento. Osservate se entram"i i lati del viso sono identici. )ompiendo tale esplora#ione, scoprirete particolari affascinanti. 9uando avrete

visto tutto il viso, potrete rammentarlo. &li occhi sfor#ati cercano di assommarlo in un%occhiata. 0i fissano su una sola parte e, naturalmente, non riescono a ricordare il resto. >. Insegnate alla mente ad interessarsi alla distan#a e alle cose lontane. &Si occhi miopi si sentono tanto intimiditi dagli oggetti distanti che non vogliono correre il rischio di un insuccesso a##ardando un%occhiata. 4er tale motivo il mondo si restringe intorno ad essi in un campo sempre pi5 limitato fino a che i miopi non pensano neppure a guardare 'uanto potre""ero scorgere. *emmeno gli occhiali riescono a correggere 'uesta a"itudine mentale. 8%occhio deve costantemente cercare la visione e il desiderio di conoscere la risposta alla domanda: C )he cos%M C deve essere sempre pi5 ardente. O. Insegnate agli occhi a studiare la differen#a tra l%aspetto di uno stesso oggetto, visto prima da vicino, poi da lontano! a riconoscere, cio, le differen#e create dalla prospettiva. 9uelli che seguono sono eserci#i atti ad interessare gli occhi alla distan#a.

101R)IAI 41R 82 DI0T2*A2 Ese!ci&io "ei "ieci )i!illi. 4er prepararvi, fate prima cadere sugli occhi il sole o una luce vivida, poi effettuate il *almin#, estendendo il fuoco mentale per me##o della immagine visiva dei "irilli. Disponete, nella memoria, dieci "irilli in linea retta. )olorateli accuratamente, rammentando il colore attri"uito ad ognuno di essi. 2fferrate 'uindi una palla e seguitela mentre lascia la vostra mano e rotola sul pavimento facendo cadere il primo "irillo. Ripetete l%eserci#io finch tutti i "irillli non saranno caduti. Ese!ci&io "ell+i"en%ifica&ione. <. 0edete all%estremit$ di una stan#a illuminata e osservate tutto ci che vi si trova. Incominciate col fissare i due oggetti pi5 vicini a voi, alla vostra destra e alla vostra sinistra, voltando la testa prima da un lato, poi dall%altro. )i fatto, chiudete gli occhi e imprimetevi nella mente l%aspetto dei due oggetti. G. Ora allontanate un poco i due oggetti, spostando accuratamente lo sguardo dall%uno all%altro e girando la testa da lato a lato. )hiudete gli occhi e volgete il capo verso ci che avete visto prima da un lato, e poi dall%altro. >. Rammentando 'uanto avete visto, aprite gli occhi, tornate a guardare e spostate i due oggetti un po% pi5 lontano. O. )ontinuate a spostare ogni oggetto sempre pi5 lontano, interessandovi solo a 'uanto state guardando. )oncentratevi su ogni particolare degli oggetti, anali##andone la forma e afferrando 'uanti pi5 dettagli potrete. P. 4resto collocherete gli oggetti in punti cos( lontani che non potrete distinguerli e vi sem"reranno sconosciuti. Tornate allora ad esaminarli, avvicinandovi prima all%uno, poi all%altro. Rammentate di chiudere spesso gli occhi, per riposarli, e di respirare profondamente e ritmicamente. *on sfor#atevi: "landite la visione! lasciate che gli occhi presentino volontariamente 'uello che vogliono. 4ensate a come si comportere""e un occhio normale.

8%uno o l%altro oggetto potr$ rivelarsi o nella coscien#a o nella visione. In 'ualsiasi modo vi si presenti, accettatelo: esso sar$ una visione pi5 chiara. Q. 0e non si verificasse nulla, avvicinatevi agli oggetti per esaminarli. 4er 'uale motivo non li avete vistiM 2vete forse anali##ato in maniera poco accurata, da lontano, la forma e la dimensioneM O avete omesso di scrutarne tutti i particolariM )he differen#a passa tra i due oggetti 'uando sono visti da vicino e da lontanoM N. Tornate ora alla sedia, eseguite il *almin# e ricordate l%oggetto come l%avete visto 'uando vi siete avvicinati per osservarlo. Inspirate profondamente, espirate ed aprite contemporaneamente gli occhi: possi"ile che a""iate la sorpresa di un lampo di visione nitida. *on esercitatevi a lungo, "ens( un poco ogni giorno. 8e cose che il primo giorno vi parranno impossi"ili, in seguito diverranno facili.

Ese!ci&io "el cinema%o#!afo. Il cinematografo rappresenta un "uon eserci#io per sviluppare la visione in distan#a. &uardate lo schermo sen#a occhiali, dopo esservi seduti nei posti pi5 centrali della prima o della seconda fila, e cio tanto vicino da non sfor#arsi gli occhi. Rammentate di "attere spesso e palpe"re, di respirare e di percorrere con sguardo tutto lo schermo, osservando ogni particolare. Di tanto in tanto, chiudete gli occhi per 'ualche tempo o fissate il "uio per concedere loro il riposo determinato dal contrasto luceJoscurit$. 0e il soggetto del film si svolge all%aperto, profittate di ogni occasione per fissare lo sfondo, la distan#a che la pellicola offre. )ontrariamente a 'uanto comunemente si crede, il cinematografo utile agli occhi e pu essere sfruttato per correggere una vista miope. 4oich7 i film si fondano sul movimento, impossi"ile tenere lo sguardo fisso e 'uesto agevola, di conseguen#a, il movimento degli occhi. 0e, la prima volta che assistete alla proie#ione sen#a occhiali, sarete in prima fila, scoprirete che, col passar delle settimane, potrete sedere sempre pi5 distanti dal telone. 4rima di ogni vostra previsione potrete sedere nella prima fila della galleria e vedere "enissimo il film. &uardare dall%alto riposa sia gli occhi che il collo. 1 il vostro cavaliere ipermetrope torner$ a sedersi volentieri accanto a voi. Ricordate la nostra regola: CIl riposo la prima cosaK C e non stancate gli occhi. 0e il programma include due pellicole, non avrete, in principio, la resisten#a necessaria a trascorrere tutta la serata sen#a occhiali. 0iete stati per troppo tempo schiavi delle grucce. Dovrete 'uindi o effettuare il *almin# oppure rimettere gli occhiali. 9uando per gli occhi si saranno maggiormente a"ituati a lavorare privi di lenti, potrete farne a meno, sen#a stancarvi per periodi sempre pi5 lunghi. 0e possi"ile, atteggiate il capo in modo da poter guardare lo schermo dall%alto in "asso! guardate sen#a sfor#arvi e non dimenticate di respirare regolarmenteK 1ccellente eserci#io 'uello di recarsi al cinema da soli per vedere un film interessante, poi rivederlo, effettuare il Palmin# e seguire mentalmente la pellicola, limitandosi ad ascoltare. 9uando scosterete il palmo delle mani dagli occhi, la vostra visione sar$ sicuramente pi5 vivida.

Ese!ci&io "el #ioco "elle )occe. 4er la messa a fuoco e lo sviluppo della vista, il gioco delle "occe impareggia"ile I moderni campi di "occe sono "ene illuminati e "en ventilati. 0e il giocatore fissa la palla mentre porta la mano indietro prima del lancio e poi passa rapidamente lo sguardo dalla palla ai "irilli! se, in altre parole, porta prima la palla indietro per prendere la mira e poi la osserva mentre la lancia, la mira ne risulta migliorata gli occhi seguiranno la palla in movimenti fino a che essa non raggiunger$ i "irilli. 4er gli occhi miopi un altro eccellente eserci#io 'uello di lanciare un rapido sguardo ai "irilli rimasti in piedi e calcolare 'uanti sono. )ol procedere del gioco, 'uesto calcolo diverr$ sempre pi5 esatto. 2nche il registrare il punteggio pu arrecare "enefici. In alcuni moderni campi di "occe, il punteggio, tracciato a matita a tavolino, splende simultaneamente su uno schermo luminoso, sito lontano da chi effettua il computo dei punti. )onfrontando le cifre vergate a tavolino con 'uelle che "rillano sullo schermo, in distan#a, si compie uno splendido eserci#io visivo che apporter$ agli occhi miopi diversi lampi di visione distinta.

Ese!ci&io "el *alo %elefonico. 4rima e dopo 'uesto eserci#io, effettuate il *almin# ed esponete gli occhi al sole o alla luce. <. 0cegliete un punto della strada in cui possiate scorgere una lunga fila di pali telefonici. )on l%atten#ione fissa sul primo palo e il viso volto al punto prescelto, spostate lo sguardo, sollevando il capo, lungo la parte sinistra del palo fino alla sommit$, poi fatelo discendere, lungo la destra, fino a terra. *otate 'uanti pi5 dettagli potrete. 2d esempio i nodi o le fessure nel legno, vicino al terreno, le s"arre trasversali, pi5 in alto, e gli isolatori di vetro alle loro estremit$. G. )ontate i fili e passate poi ai fili del palo vicino. > )oncentrandovi, ripetete lentamente l%osserva#ione del secondo palo come avete fatto col primo. O. 4aragonate il secondo al primo: rendetevi conto che esso pi5 lontano, assaporate la sensa#ione della distan#a. P. )hiudete gli occhi, riposate e respirate. Q 9uando riaprite gli occhi, passate dal primo palo al secondo percorrendo con lo sguardo i fili, avanti e indietro, diverse volte. N. 4assate al ter#o palo e ripetete l%eserci#io. Otterrete ogni giorno immagini sempre pi5 chiare e particolareggiate, e ad un certo punto potrete esaminare il settimo e l%ottavo palo meglio di 'uanto, ini#ialmente, non a""iate esaminato il primo e il secondo.

Ese!ci&io "el #ioco "elle ca!%e. 9uesto eserci#io mira a far accettare agli occhi l%aspetto che le cose familiari assumono in distan#a. 4rima e dopo averlo eseguito, esponete gli occhi al sole o alla luce. < 4rendete due ma##i di carte e prelevate da ognuno di essi tutte le picche. Disponete le carte di un ma##o, in scala, contro una parete, in terra o su un tavolo, in modo da poterle vedere da lontano. G. 4roiettate su di esse una forte luce e sedetevi a una distan#a tale da non potete distinguere con eccessiva chiare##a le singole figure. >. 0tringendo in una mano le picche de altro ma##o, scegliete l%asso ed esaminatelo accuratamente, in ogni suo dettaglio, portandolo prima vicinissimo al naso, 'uindi reggendolo col "raccio teso e paragonando diverse volte la visione da vicino e 'uella da lontano. O. )hiudete gli occhi delicatamente e rammentate come l%asso vi appare 'uando tenuto col "raccio disteso! respirate profondamente aprite gli occhi e fissate, mentre espirate, l%asso contro la parete. 0crutatelo attentamente come avrete scrutato 'uello che avete in mano. P. 0e siete troppo distanti per individuare la carta, dopo 'ualche tentativo, avvicinatevi un poco. *on sfor#ateviK Q. )ontinuando ad esaminare le carte, il due, il tre, il 'uattro, e via dicendo, potrete forse allontanarvi di nuovo e individuare le singole figure ugualmente "ene. Avve!%imen%o, invitate la visione! non fissate, non sfor#atevi. 8a visione un impulso. *on potete esercitare imposi#ioni. 0e vi rilassate ed espirate, l%otterrete. *on socchiudete le palpe"re! non corrugate le ciglia per cercar di vedere chiaramente. )i sare""e un "arare, un ingannare la visione, e rappresentere""e un danno per gli occhi. N. 9uando una carta vi appare chiaramente, percorretela con una rapida occhiata. .issandola, annullereste la chiare##a della vostra visione. /uovete lo sguardo. contando ogni segno, e osservate "ene i 'uattro angoli. )i intensificher$ la visione.

?. 9uando vedete chiaramente una carta, passate rapidamente lo sguardo su tutta la fila. 8a chiare##a della visione potre""e durare sia per alcune carte che per tutte. /an mano che progredite nel modo di usare gli occhi e sarete ricompensati da una migliore visione, potrete variare l%eserci#io. 0cegliete altri semi ;i rossi riusciranno pi5 difficili@ oppure mescolate i semi che avete in mano e riconoscete la carta gemella in distan#a. 4otrete anche mescolare entram"i i semi. /escolate infine i ma##i e servitevi di tutti i semi dall%asso al cin'ue. Ogni volta che avvertite sfor#o o stanche##a, non allontanatevi troppo dalle carte, an#i, avvicinatevi. Rammentate che lo scopo dell%eserci#io 'uello di confrontare, l%aspetto che la stessa cosa assume 'uando vista da vicino e 'uando da lontano! si tratta, insomma, di un%attivit$ mentale. Inventate nuovi eserci#i per imparare:

<. a pensare alla forma! G. a percorrere interamente con lo sguardo un oggetto! >. ad interessarvi alla distan#a! O. ad anali##are la prospettiva. Ricordate: la noia annulla la visione perch7 uccide l%interesse. Interessatevi sempre a tutto ci che vi circonda. Ravvivate l%interesse che portate al vostro mondo particolare. &li occhi miopi si lasciano sfuggire un%infinit$ di particolari, che pure sono nel loro campo visivo, perch7 omettono di guardarli. 4ensate a guardareK 2nali##ate poi la cosa che guardate: sostenete la visione con la mente. &uardate con interesse e atten#ione! il contrario, cio, del fissare e del sognare ad occhi aperti.

Ese!ci&i "el calen"a!io. P!e*a!a&ione, 2ttaccate il calendario allegato a 'uesto li"ro ad un attaccapanni, in modo che si trovi in "uona luce e ad una giusta distan#a da voi. ;Il calendario dovr$ essere stirato con un ferro caldo perch7 sparisca ogni piega della carta.@ 9uesto eserci#io, che stato ideato da HuBle: e va eseguito in casa, d$ eccellenti risultati poich7 costringe gli occhi a muoversi rapidamente prima nella visione da vicino, poi in 'uella da lontano, e fa s( che in am"edue i casi essi si centrali##ino. L un eserci#io divertente. 8a mente, interessata, cessa di affaticarsi n sottoposta a sfor#i! gli occhi sono 'uindi li"eri da ogni contra#ione visiva. Imparate a compiere giochi di destre##a con due palle di gomma o, se non avete le palle a portata di mano, con altri due oggetti rotondi. Tenete una palla in ogni mano. 8anciate una palla in alto con la destra e afferratela con la sinistra che avr$ nel frattempo passato rapidamente l%altra palla nella destra, e sar$ pronta a ricevere 'uella che discende. 0em"ra una faccenda complicata, ma un po% di eserci#io vi render$ a"ili giocolieri. Ini#ialmente tenderete a guardare in alto in attesa della palla, tenendo lo sguardo fisso. Badate, invece, di seguire con l%atten#ione e con lo sguardo la palla mentre sale e scende. 0eguitela mentre lanciata da una mano e ricade nell%altra, e non s"aglierete mai perch7 diventerete giocolieri provetti. Ese!ci&io A, 1ffettuate an#itutto il *almin# ed esponete gli occhi alla luce o al sole. )ollocatevi 'uindi ad una giusta distan#a dal calendario, di fronte ad esso, la testa alta. 0eguite con lo sguardo la palla, il naso puntato verso di essa, dal momento del lancio a 'uello in cui ricadr$ nella sinistra! su"ito dopo, guardate in fretta il numero < del calendario fissando lo sfondo "ianco che appare ai suoi due lati )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate regolarmente. 8anciate la palla due volte e fissate lo sfondo "ianco all%uno e all%altro lato del numero G. )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate regolarmente. 8anciate la palla tre volte e ripetete il solito procedimento col >, aumentando il numero dei lanci man mano che leggete le cifre pi5 alte. Bisogna assolutamente reprimere la tenta#ione di spostare lo sguardo dalla palla al numero prima di aver osservato il giro completo della palla da una mano all%altra. /entre giocate, pro"a"ile che i numeri vi appaiano pi5 chiari. In tal caso, arretrate di un passo. )oll%andar

dei giorni potrete forse arretrare di vari altri passi. 4er raffor#are un occhio de"ole, eseguite l%eserci#io tenendo 'uello pi5 forte "endato, ma procurando che, sotto la "enda, esso resti aperto. Immedesimatevi nel gioco, e, mentre le lanciate, spostate sempre lo sguardo dalle palle al calendario. Ese!ci&io - ;1seguite il *almin# ed esponete gli occhi al sole o alla luce@. 4er 'uesto eserci#io avvertirete forse la necessit$ di avvicinarvi al calendario perch7 dovete essere in grado di vedere i numeretti dei due mesi che si trovano in "asso. 1seguite gli esperimenti per la distan#a e scegliete una posi#ione che vi permetta di leggere sen#a sfor#o anche se i numeri non vi appaiono completamente chiari. 8anciate ora una volta a palla, guardate l%< grande, 'uindi portate celermente lo sguardo prima sull% < piccolo del mese di sinistra e infine, sempre rapidamente sull< piccolo del mese di destra. )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate profondamente. 8anciate la palla due volte e guardate prima il G grande poi, sempre rapidamente, il G piccolo di sinistra e il G di destra. )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate. Dopo la lettura di ogni numero, chiudete sempre gli occhi e ondeggiate. .ermatevi prima di avvertire stanche##a ed eseguite il *almin#. Ese!ci&io ). l( glo"o oculare si allunga come una macchina fotografica! per i primi piani, l%occhio miope assolve "ene il suo compito. Deve invece imparare ad appiattirsi, vale a dire a raccorciarsi nell%asse! come una macchina fotografica per le vedute da lontano. 8%eserci#io che segue stato ideato per insegnare ai muscoli che appiattiscono e allungano il glo"o oculare a prestare la loro colla"ora#ione in modo che il glo"o oculare miope possa cam"iare di forma e divenire da lungo appiattito, ac'uistando cos( l$ capacit$ di vedere le cose distanti. <. 4rendete un calendarietto che corrisponda, per la disposi#ione dei giorni del mese, al calendario grande e, come prepara#ione, eseguite il *almin# e la esposi#ione al sole. 0e 'uesto manca, esponete gli occhi chiusi ad una luce artificiale. 0edetevi di fronte al calendario grande, ma ad una distan#a che non vi consenta di vederne con chiare##a i numeri pi5 marcati. G. 4ortate il calendarietto alcuni centimetri davanti al volto e fate scorrere lo sguardo ai due lati del numero < ivi stampato, spostandolo rapidamente sul numero < distante. >. )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate. *on preoccupatevi se il numero lontano non diventa immediatamente chiaro. *on insistete, non tentate. 8a visione migliorer$ mentre voi passerete in rassegna tutta la serie dei numeri. O. &uardate ora lo sfondo "ianco che compare ad ogni lato del numero G del calendarietto e ripetete l%osserva#ione per il G del calendario lontano. P. )hiudete gli occhi, ondeggiate e respirate. 2ttenti a non trattenere il respiro, guardando. )ontinuate nello stesso modo con ogni numero e scoprirete che gli

occhi avranno la sensa#ione di guardare lontano. )he 'uesta sensa#ione sia piacevole, gli occhi lo dimostreranno fornendovi una visione pi5 chiara. Rammentate, e 'uesto vale per tutti i nostri eserci#i, che il tempo dedicato al riposo non mai sciupato. 8a visione si avvantaggia del riposo e l%occhio conseguentemente in grado di assolvere maggiori compiti. 9uanto vi a""iamo suggerito non che l%ini#io degli eserci#i per occhi miopi. 1 difficile, per un miope, eseguire tali eserci#i da solo. 0e potesse ricorrere all%aiuto di un amico o di un parente comprensivo che leggesse le nostre istru#ioni e ne sorvegliasse l%attua#ione, ci gli sare""e di grande aiuto ai fini del raggiungimento della visione normale.

&8I O))HI28I 0pesso i nostri allievi miopi ci chiedono :CDovrei togliermi gli occhiali immediatamente e non inforcarli mai pi5MC 8a risposta : no. *on lasciate gli occhiali se non 'uando la vostra vista non sia in grado di fun#ionare ugualmente sen#a di essi. certo che non vi avvicinereste mai ad uno storpio, desideroso di imparare a camminare, per afferrargli le grucce e gettarle via. &li insegnereste invece a servirsi gradualmente delle mem"ra e ad ac'uistare una resisten#a capace di farlo rimanere in piedi e di farlo camminare sen#a aiuto. 2llora s( che lo storpio non avvertire""e pi5 il "isogno delle grucce. 2nalogo ragionamento vale per gli occhiali! col raffor#arsi della visione saranno fre'uenti le occasioni in cui non avvertirete il "isogno degli occhiali. Do""iamo emancipare gli occhi dalle grucce a misura che la visione si sviluppa. *ormali##andosi la vostra visione e risultando gli occhiali da voi usati troppo forti, dovrete consultare l%oculista circa l%opportunit$ di passare a lenti pi5 de"oli. &li occhi miopi vedono "ene da vicino. 4er essi non 'uindi gravoso leggere anche una stampa minuta, purch7 il li"ro sia tenuto a""astan#a vicino. 8eggere da vicino con lenti da miopi riservate alla visione da lontano e'uivale a, leggere un li"ro col "inocolo. )ercate invece di leggere ad occhio nudo. /entre la visione da lontano si andr$ regolari##andosi scoprirete che gradualmente potrete allontanarvi il li"ro dagli occhi, sino ad una distan#a normale. Avve!%imen%o, non arrischiatevi a guidare l%automo"ile privi di occhiali, a meno che non a""iate superato l%esame di guida sen#a lenti. Rammentate che, finch non raggiungono un grado di vista sufficientemente acuto, gli occhi sono non soltanto lenti nella perce#ione ma pigri nei movimenti. *el pieno del traffico, gli incidenti si verificano in una fra#ione di secondo. *oi non imponiamo di togliere gli occhiali 'uando si guida! noi ricostituiamo il visus. 0ar$ lo stato ad esentarvi dall%o""ligo delle lenti 'uando avrete ac'uistato una visione sufficiente a superare l%esame di guida. &li occhi miopi in fase di raffor#amento, possono servirsi di occhiali forti per scorgere un oggetto che al di l$ del loro campo visivo! non diversamente il capitano d%una nave si serve del "inocolo per scorgere cose che sfuggono alla vista di occhi normali. 0iate giudi#iosi: non correte rischi ed evitate gli sfor#i. Ei sono molti luoghi e molte situa#ioni che non richiedono una concentra#ione mentale, e un occhio miope pu servirsi del proprio potere a suo piacimento! ad esempio, 'uando ci si veste, al mattino.

CAPITOLO SETTIMO SVILUPPO DELLA VISTA DA VICINO C )he vale ad un uomo con'uistare il mondo intero e divenirne il padrone se soffre di ulcera gastrica... e deve usare lenti "ifocaliM HOH* 0T1I*B1)I. 2i nostri giorni, 'uasi tutte le persone sui 'uarant%anni si avvedono che, leggendo, avre""ero "isogno o di "raccia pi5 lunghe per reggere il li"ro o di una visione migliore per decifrare i caratteri. &li occhi che incontrano difficolt$ nella lettura possono essere ipermetropi o astigmatici, ovvero possono presentare 'uella che i dottori chiamano pres"iopia o C vista dell%et$ avan#ata C. Tali difetti vengono attri"uiti all%indurimento del cristallino. &li occhi che ne sono affetti sostano a lungo sulle righe della stampa e non sanno muoversi come gli occhi normali. 4ossono per imparare a farlo. 4ossono cio ringiovanire la loro visione imparando a leggere in stato di rilassamento. 1% la tensione, non l%et$ ad influire sulla visione da vicino. 9uasi tutti conosciamo persone d%et$ avan#ata che hanno conservato la capacit$ di leggere sen#a occhiali. 4ersone che hanno visitato il Belgio prima della guerra, hanno narrato che le vecchie "eghine dei conventi, cui si de""ono i famosi pi##i di BruBelles e che hanno trascorso l%intera vita eseguendo tali lavori, non portano occhiali pur avendo Ottant%anni o pi5. 1sse hanno lavorato in condi#ioni eccellenti di illumina#ione ;naturalmente, pi5 alla luce del giorno che a 'uella artificiale@ e sen#a che sfor#i mentali, am"i#iosi o costri#ioni influissero sui loro nervi. 1, 'uesto, un meraviglioso esempio di ci che gli occhi umani possono compiere 'uando, durante la loro attivit$, ci si mantenga in stato di rilassamento. 8a tensione la causa dell%incapacit$ di leggere! si tratta, pi5 precisamente, della tensione dei 'uattro muscoli retti che appiattiscono l%occhio. 9uando, in seguito ad un rilassamento mentale, i muscoli retti si distendono, i due muscoli antagonisti, gli o"li'ui, sono capaci di assolvere il loro compito che consiste nel provocare l%allungamento del glo"o oculare. )i rende possi"ile una lettura facile, comoda e non accompagnata da sfor#i. Il cristallino rimane 'uello che e il fatto che sia duro o mor"ido una circostan#a evidentemente irrilevante giacche possi"ile leggere sia nell%uno che nell%altro caso. 0e il rilassamento viene praticato con seriet$ e tenacia, una "uona visione da vicino pu divenire una capacit$ permanente 'uale che sia la nostra et$. 4er esprimerci in termini pi5 tecnici, diremo che gli occhi che hanno perduto i loro potere di accomodamento dovre""ero essere rieducati per recuperarlo. )I*961 R1&O81 eccellen%i *e! c'iun$ue *ose!. la cosi""e%%a vis%a "ell+e%. avan&a%a.( <. 0ta"ilite di respirare pi5 profondamente e con maggiore fre'uen#a 'uando vi servite degli occhi per guardare da vicino. Respirate 'uando guardateK G. /entre leggete, cercate di conservare una sensa#ione di mor"ide##a nei glo"i oculari, allentando la palpe"ra. )i ridurr$ la pressione or"itale esercitata sui glo"i, li"erando gli occhi dall%a"itudine di restare socchiusi ;vedi capitolo nono@. )hiudete gli occhi spesso per accertarvi che 'uesta mor"ide##a permanga e, 'ualora l%a""iate persa, per riac'uistarla.

>. Battete spesso le palpe"re e lu"rificate gli occhi. In tal modo gli occhi non proveranno, durante la lettura, la sensa#ione di essere pieni di sa""ia o di pagliu##e. O. Ogni volta che, durante il giorno, volgete gli occhi verso 'ualche punto lontano, gettate a titolo di compenso, una rapida occhiata a 'ualche cosa che vi sia vicina: ed esempio alle unghie o all%orologio da polso. P. 2"ituate gli occhi a misurare e a controllare gli oggetti che guardate )i migliorer$ il vostro potere di osserva#ione, radicando in voi l%a"itudine di muovere gli occhi 'uando li applicate alla visione in distan#a, che vi riesce pi5 agevole. Il risultato sar$ che gli occhi finiranno col conservare 'uesta a"itudine durante la visione da vicino, che per voi pi5 difficoltosa. Il primo passo della rieduca#ione consiste nella elimina#ione dello sfor#o mentale, sfor#o che determina la contra#ione degli occhi. Ricorrete perci agli eserci#i spiegati nel capitolo 'uarto per riac'uistare il rilassamento mentale. &li occhi del tipo di 'uelli di cui ci stiamo occupando, hanno sia lo sguardo mentale che 'uello fisico alterato, perch7 chi se ne serve pensa e legge fissando successivamente ogni punto di uno scritto. Do""iamo istradare la mente e la visione e leggere "ene sia con la mente che con gli occhi. 2nche coloro che praticano il metodo ortodosso hanno adottato 'uesta teoria e insegnano ora che C vedere 'ualcosa pi5 importante della acute##a visiva C. Il passo seguente consiste nel provocare il rilassamento degli occhi. 1seguite tutti gli eserci#i di rilassamento del capitolo nono e specialmente 'uelli mattutini, poich7 sono proprio gli occhi pres"iti ad avere "isogno di allentarsi e di aprirsi, allo scopo d( risparmiare alla sommit$ del glo"o oculare il peso delle palpe"re e delle sopracciglia a""assate. Riservate particolare importan#a all%esposi#ione al sole e ai *almin#. )osa strana, proprio le persone che ne hanno pi5 "isogno si ri"ellano all%esposi#ione al sole e lesinano il tempo occorrente per sviluppare il rilassamento mediante il *almin#. /a la tenacia recher$, con l%andare del tempo, l%accetta#ione della luminosit$ solare e il godimento della calma originata da un *almin# "en riuscito. 06&&1RI/1*TI 41R &8I O))HI D1881 41R0O*1 2*AI2*1 1ffettuate l%ondeggiamento dell%elefante alla luce o prendendo un "agno di sole. 9uesta attivit$ fisica placa i nervi e rende il *almin# pi5 gradito. 1 non fate che il *almin# vi annoi o, peggio ancora, non costringetevi a rimanere immo"ile per un mero sfor#o di volont$: dovete evitare di tormentarvi al pensiero delle molte cose che potreste fare in 'uel periodo di riposo di dieci minuti. Rammentate che un po% di rilassamento rappresenta un effettivo guadagno di tempo. Dopo un *almin# "en riuscito, il vostro pensiero sar$ meglio organi##ato, la vostra a#ione diventer$ pi5 efficiente e l%esplica#ione delle vostre mansioni richieder$ un tempo minore. In altre parole, non agitatevi inutilmente, n in senso mentale n in senso fisico. 2ccendete la radio e captate 'ualche musichetta, 'ualche conversa#ione, 'ualche commedia interessante, tenendo il palmo delle mani appoggiato sugli occhi serrati, in una posi#ione tale da formare una coppa scura e calda su ogni occhio. 2ppoggiate i gomiti su un cuscino, in modo che le "raccia non si stanchino. /antenete la mente agile, interessata e lieta. Di tanto in tanto, respirate profondamente, decisi a godere di 'uesto momento di riposo.

1ccovi cos( pronti a servirvi degli occhi. Rammentate sei cose: <.1vitate 'ualsiasi tentativo di vedere la stampa, poich7 'uanto pi5 tenterete di farlo, tanto pi5 i caratteri si offuscheranno e vi riuscir$ penoso o impossi"ile leggere. G.*on ricorrete ad alcun trucco, ad alcuna pressione o distorsione delle palpe"re e delle sopracciglia per distinguere meglio la stampa. 0imili artifici sono deleteri per l%occhio: ne annullano il miglioramento e gli impediscono di ac'uistare definitivamente una "uona visione. >.Rammentate che la memoria di una visione imperfetta od offuscata render$ la visione ancora pi5 imperfetta! non permettete perci alla mente di sostare su ricordi di a"erra#ioni astigmatiche. )hiudete invece gli occhi e ricordate 'ualche cosa vista precedentemente ma chiara e nettamente definita. Indiri##ate la mente verso il ricordo di una vista perfetta. O. Durante la le#ione esponetevi al sole o alla luce, ed eseguite fre'uentemente il *almin#. Riposatevi prima ancora di essere stanchi. )onoscerete certo il vecchio detto che afferma C meglio prevenire che curare C. Dite invece: C se ci si riposa prima di essere stanchi non ci si esaurisce mai C. P. 4rocuratevi la luce migliore di cui potete disporre ;migliore di tutte 'uella solare specie se cade sulla pagina di stampa@! dun'ue, una "uona luce diurna o il suo e'uivalente, cio una forte luce artificiale ;vedi capitolo 'uinto@. 0e farete s( che il sole cada sulla pagina, 'uesta dovr$ essere inclinata, in modo da non ricevere riflessi. Q. 8eggendo, ricorrete fre'uentemente agli eserci#i mentali, ottimi per il rilassamento e per allentare la tensione dei muscoli oculari. 6n%eccellente prepara#ione per l%eserci#io di lettura dopo l%esposi#ione al sole e il *almin# l%eserci#io del calendario. descritto nel capitolo sesto. 9uando vi servite del calendarietto, ;eserci#io )@ passando lo sguardo dai numeri piccoli a 'uelli grandi, in distan#a, non usate ini#ialmente un calendario troppo piccolo, ma uno che possiate vedere facilmente. 0e necessario, potrete leggere il calendario tenendo il "raccio disteso. )ol passare dei giorni, potrete avvicinarlo agli occhi man mano che la visione migliorer$. &uardate l%< del calendario che avete in mano e il corrispondente numero del calendario lontano, poi tornate al calendario vicino. 9uesto movimento offre al glo"o oculare appiattito due occasioni di allungarsi, per la visione da vicino, ogni volta che spostate lo sguardo. Badate di chiudere gli occhi, di ondeggiare e di respirare dopo ogni serie di spostamenti dello sguardo. &uardate ogni volta i numeri con disinvoltura, sen#a tenere gli occhi fissi e sen#a pretendere la chiare##a. 2ccettate 'uanto vi si presenta al primo sguardo, chiarendo, 'uando chiudete gli occhi per riposare, la vostra immagine mentale del numero considerato. 8eggere significa interpretare segni neri su spa#i "ianchi o viceversa! la lettura , in altre parole, il contrasto tra il nero e il "ianco. 4rima di ogni altra cosa, 'uindi, insegniamo agli occhi a guardare e a rilevare il "ianco. 1straete la tavola < dalla "usta della copertina posteriore del volume e volgetela dalla parte "ianca. 1sponete 'uesto foglio "ianco al sole o ad una "uona luce, tenendolo innan#i al viso e fate scorrere lo sguardo da un angolo della superficie a 'uello opposto, avanti e indietro. 2vete automaticamente tenuto la tavola distanteM )ercate di avvicinarla sempre di pi5 mentre continuate a scorrerla con lo sguardo. 9uesto non pu arrecarvi fastidio, anche se tenete la

tavola molto vicino, giacche guardate soltanto una superficie "ianca e, 'uindi, non entrano in campo n gli occhi n la mente. Il glo"o oculare, per , si allunga ugualmente per effetto della vicinan#a della tavola. *on tentate nulla, non sfor#atevi, fate soltanto scorrere lo sguardo sulla tavola. 9uando avrete la sensa#ione del "ianco, chiudete gli occhi e rammentatelo, continuando, mentalmente a scorrere la tavola con lo sguardo. Imparate a percorrere le piste: 'uando aprite gli occhi, voltate la tavola dalla parte opposta 'uella che corrisponde ai C 4rincipi di eserci#i oculari C. Invece di leggere, fate scorrere la visione sull%intervallo "ianco che separa le singole righe dei paragrafi a caratteri minuti che figurano in calce alla tavola, spostando anche lo sguardo da un margine all%altro del foglio. *on fate tentativi, ma lasciate scorrere lo sguardo e aprite e chiudete gli occhi alternativamente, come avete fatto col retro della tavola. 2lla fine, gli spa#i "ianchi tra le righe a caratteri minuti scintilleranno come se fossero piccole piste. In un primo tempo, pro"a"ile che teniate il foglio piuttosto lontano dagli occhi. 4er la distan#a, lasciatevi guidare dalla vostra comodit$ e non sfor#ate mai la visione. 0e 'uesta si svilupper$, vi parr$ che la tavola si avvicini da sola. 8a stampa dovre""e sem"rarvi tanto pi5 chiara 'uanto pi5 vi approssimerete alla fine della tavola. )ontrariamente alle teorie tradi#ionali, la lettura di caratteri a stampa minuti richiede uno sfor#o pi5 lieve che non la lettura di grossi caratteri, poich7 lo spa#io che occorre dominare minore e 'uindi non ci si stanca. Rammentate di respirare regolarmente e di "attere spesso e leggermente le palpe"re. )ercate di evitare agli occhi il peso delle sopracciglia e delle palpe"re. Ora percorrete le piste "ianche tra i paragrafi =, <R e <<, alternando 'uesto movimento a ondeggiamenti ad occhi aperti e chiusi. Rammentate di respirare regolarmente e non cercate di leggere. *on si tratta di un eserci#io di lettura, ma di un espediente per distendere i muscoli contratti. /an mano che gli spa#i tra ogni gruppo di righe stampate diventano "ianchi, spostate l%atten#ione sugli spa#i pi5 larghi dei gruppi superiori. )ontinuate ad alternare ondeggiamenti ad occhi aperti ad ondeggiamenti ad occhi chiusi, e "adate alla respira#ione. 9uando sarete arrivati agli spa#i pi5 ampi, sarete forse sufficientemente rilassati per leggere. 4ercorrete le piste lentamente, lievemente e riflessivamente. )oncentrate l%atten#ione sullo sfondo "ianco e non sulla stampa. 8%osserva#ione di una superficie uguale richiede uno sfor#o cos( lieve che, praticandola, il vi#io di rifra#ione diminuisce e scompare addirittura. 9uando sarete capaci di leggere, tenete la tavola a una distan#a a voi comoda e continuate a muovere lentamente il capo, da lato a lato. 8asciate per che gli occhi corrano 'uanto vogliono. Infatti tanto pi5 celere la lettura, tanto minore lo sfor#o, giacche non si contrae l%a"itudine di tenere lo sguardo fisso. 0iate o no stanchi, chiudete gli occhi alla fine di ogni paragrafo o anche pi5 spesso, se ne avvertite il "isogno. Il tempo dedicato al riposo non mai sciupato. )hiudete gli occhi, riposate e ondeggiate. Rammentate tutto ci che avete visto, respirate e tornate alle parole, giacche potrete continuare. 8a memoria apporta la visione e un respiro profondo li"era dalla tensione. 4assate in rassegna le vostre a"itudini visive. 8e palpe"re e le sopracciglia si sono forse a""assate per aiutarvi a vedere la stampa con chiare##aM /ale, maleK L una visione alterataK Tenete gli occhi aperti. 2perti, ma comeM *on certo s"arrati fino alla fissit$. 2l#ate il viso e percorrete con lo sguardo il soffitto, da parete a parete. Ora saprete come dovrete tenere aperti gli occhi e potrete rileggere la prima riga.

*otate "ene che v% differen#a tra "attere le palpe"re e chiudere gli occhi. &uardate la prima parola, contrassegnata dal paragrafo <, e "attete lievemente le ciglia. &li occhi rimangono a fuoco, la palpe"ra si limita semplicemente ad a""assarsi e ad al#arsi. )hiudete ora gli occhi, lievemente, e, con un respiro, tornate alla stessa parola. Ei parr$ che gli occhi tornino a fuoco da luoghi lontani, con un senso di riposo pi5 completo. Rammentate, 'uindi, di "attere spesso le palpe"re e di chiudere gli occhi almeno al termine di ogni paragrafo. 0e non vi sentite perfettamente a vostro agio e avvertite spesso la necessit$ di riposare, eseguite 'uesti eserci#i con un occhio solo alla volta, fino a 'uando non vi renderete conto di essere pi5 forti e di poter usare am"edue gli occhi. 4rima, per , di usarli entram"i contemporaneamente, esponeteli al sole ed eseguite prima il *almin# poi, riposando, l%ondeggiamento del C disco di metallo C. 9uesti eserci#i, eseguiti con gar"o, con riflessione e 'uotidianamente, dovranno con assoluta certe##a rilassarvi gli occhi. Eerificatosi il rilassamento, la visione potr$ migliorare. I RIT2&8I /olte persone che non riescono a leggere, non conoscono la forma delle lettere di cui le parole si compongono. Ora, riesce sempre difficile vedere cose non familiari. 4rima, 'uindi, di passare ad un altro eserci#io, eseguite il seguente esperimento. /unitevi di carta e matita e, sen#a avere sotto gli occhi n li"ri n giornali, scrivete tutte le lettere minuscole imitando i caratteri a stampa. 0e non farete atten#ione, mescolerete le lettere maiuscole a stampa ad altre in corsivo o, almeno, non riuscirete a ricordare la forma di talune lettere. L veroM 1 la ), la ', la !, la g, la ", la i, le avete scritte "eneM 1cco, avete, per anni ed anni, letto parole composte di lettere a voi non familiari. 1straete ora la tavola G dalla "usta della copertina del li"ro ed esaminate le lettere. )ompite l%esame nella maniera che vi dir e le lettere vi si imprimeranno nella mente per sempre. &uardate il ritaglio "ianco o cavit$ che splende nella c. )hiudete gli occhi e rammentate la forma della parte "ianca. Tornate ancora a guardarla poi passate alla a. )hiudete gli occhi e ricordate! aprite gli occhi, guardate di nuovo e passate alla i. &uardate il "ianco che si trova sotto il puntino alla sinistra e alla destra della i. )hiudete gli occhi, pensate e tornate a guardare, continuando finche non siate giunti al limite consentito dalla vostra vista. Ora, leggerete con maggiore facilit$ le parole della tavola <. 4rovate adesso di nuovo a leggere il paragrafo <. L pi5 chiaroM I vostri glo"i oculari si rifiutano forse di allungarsi e di accettare la vicinan#a della pagina "iancaM Imponete loro il seguente eserci#io: 101R)IAIO D188%2EEI)I*2/1*TO <. )oprite un occhio con il palmo della mano ;ma sen#a premerlo, in modo che possa aprirsi insieme al compagno@ e distendete il palmo dell%altra mano, allo stesso modo di una chiromante che interpreta le linee. G. Tenendo il "raccio teso, percorrete con lo sguardo, ripetutamente, tutte le piccole linee tracciate sul palmo. >. )hiudete gli occhi e continuate mentalmente a scrutare la mano e a ricostruire le linee che avete osservato.

O. Respirate, avvicinate la mano al volto, aprite gli occhi e tornate a guardare. P. Ripetete: scrutare la mano, chiudere gli occhi, rammentare di avvicinare il palmo finche non sia prossimo al naso. 4otrete tuttora scorgere 'ualche linea e sen#a alcuno sfor#o, perch7 avete gradualmente allungato il glo"o oculare. Q. Ripetete ora l%eserci#io con l%altro palmo e l%altro occhio. N. Riposate esponendo gli occhi al sole o alla luce ed eseguendo il *almin#. ?. Ripetete l%eserci#io con entram"i gli occhi. Dovreste essere immediatamente in grado di leggere meglio. Avve!%imen%o, guardando con entram"i gli occhi non tentate di portare il palmo troppo vicino al naso, come facevate 'uando eseguivate l%eserci#io con un occhio alla volta! potreste avvertire un senso di disagio. 9uando avrete compiuto con successo 'uesto eserci#io, potrete permettervi di passare a 'uello delle impronte digitali. 101R)IAIO D1881 I/4RO*T1 DI&IT28I <. )oprite un occhio col palmo di una mano. 2llungate il "raccio destro e fissate il polpastrello dell%indice in modo da individuare e scrutare i minuscoli solchi che di solito interessano gli esperti di impronte digitali. G. )hiudete gli occhi, rammentate i particolari che avete appena notato e, sempre ad occhi chiusi, avvicinate l%indice di tre centimetri. >. )on un profondo respiro, aprite languidamente gli occhi fissando il polpastrello e studiandone ogni piccolo segno. O. Ripetete l%eserci#io, avvicinando l%indice all%occhio. astenetevi da 'ualsiasi sfor#o e costri#ione e limitatevi ad invitare la visione. P. 9uesto eserci#io allunga lievemente il glo"o oculare, allentando i muscoli retti. *el contempo, gli o"li'ui sono costretti a contrarsi gradualmente schiacciando il glo"o oculare ci che assicura una migliore visione da vicino. L, 'uesto, un eserci#io di facile esecu#ione, poich7, non essendovi nulla da interpretare, non si compiono n inutili tentativi, n sfor#i mentali. Il sole, illuminando il polpastrello, vi sar$ di aiuto. 9uesto semplice eserci#io, che pu essere eseguito ovun'ue e in 'ualsiasi momento sen#a attirare l%atten#ione degli astanti, allenter$ gradualmente la tensione del glo"o oculare.

101R)IAIO D188O 0T6AAI)2D1*TI 9uesto eserci#io persegue la centrali##a#ione! mira cio a far vedere all%occhio, per una fra#ione di secondo, un punto piccolissimo. 9uanto pi5 piccolo il punto visto, tanto pi5 perfetta la visione. *on cercate di chiarificare voi stessi i punti. 8asciate che si chiariscano da soli, come pro"a"ile che avvenga mentre vi muoverete ondeggiando prima verso l%uno, poi verso l%altro. <. 4rocuratevi due stu##icadenti, preferi"ilmente colorati. 0ceglietene uno rosso e uno verde e tenete il primo dritto nella mano sinistra e il secondo dritto

nella destra. 8e mani devono essere a circa me##o metro di distan#a l%una dall%altra. G. )hiudete ora gli occhi e fate ondeggiare lievemente la testa da lato a lato, volgendo il viso e concentrando la mente prima sulla punta di uno stu##icadenti, poi su 'uella dell%altro. >. 2prite gli occhi e guardate per 'uattro volte prima la punta di uno stu##icadenti, 4oi la punta dell%altro. O. Tornate a chiudere gli occhi, continuando ad ondeggiare, e ricordate ci che avete visto, avvicinando, al tempo stesso, i due stu##icadenti. 9ualora vi sem"rino confusi, offuscati o doppi, non preoccupatevene. Eoi C sapete C che le punte sono, in realt$, acuminate e chiare. Ogni volta, 'uindi, che chiudete gli occhi, cercate di vederle "en chiare nella mente. 4u darsi che, riaprendo gli occhi, vi sem"rino pi5 nette. 4rima di a""andonare una punta per passare all%altra, "adate a distogliere lo sguardo da essa. Ogni volta che chiudete gli occhi, girando il capo, avvicinate di un poco le punte, fino a che la distan#a che le separa non sia maggiore della lunghe##a di uno stu##icadenti. 4otete ora concentrare il fuoco visivo e la mente prima su una punta, poi sull%altraM 0e lo potete, vuol dire che avete raggiunto una piena centrali##a#ione e che, aprendo un li"ro, pro"a"ile che la stampa vi paia pi5 chiara. In tutti 'uesti eserci#i, fate s( che la vostra coscien#a sia pervasa dalla sensa#ione del rilassamento. 9uesto , infatti, una sensa#ione. Durante un%attivit$ che richiede atten#ione, non si perde mai del tempo se si chiudono gli occhi e ci si a""andona per un istante. Dopo 'uesti eserci#i di ravvicinamento, potrete forse leggere fino in fondo la tavola < e anche 'ualche pagina di li"ro. 8%2RT1 DI 81&&1R1 4reparate gli occhi alla le#ione con esposi#ione al sole ;o alla luce@, ondeggiamenti e Palmin#. 9uando sarete in grado di leggere i paragrafi O e P della tavola <, effettuate 'uesto eserci#io: 0ulla tavola > troverete, stampato in caratteri nitidi e perfettamente leggi"ili, l%articolo C 8%arte di leggere C imperniato sugli insegnamenti di William H. Bates. 0ulla tavola O ;non importa se non siete in grado di leggerlo@ lo stesso articolo riportato in caratteri microscopici. 4i5 minuta la stampa, minore lo sfor#o richiesto per leggerla. 4otrete fornire a voi stessi, e ai vostri occhi, la prova della fondate##a di 'uesta afferma#ione. Reggete le due tavole l%una accanto all%altra, esponendole ad una "uona luce, preferi"ilmente a 'uella solare. I. C In'uadrate C 'uella stampata a caratteri nitidi, spostando il viso e facendo scorrere lo sguardo lungo i margini, partendo dal "asso e seguendo successivamente il lato sinistro, 'uello superiore, 'uello destro e la "ase. Ripetete tutto 'uesto diverse volte, limitandovi a guardare i margini "ianchi che circondano lo stampato.

G. Ripetete l%in'uadramento con lo stampato microscopico finch7 non appaia "en incorniciato dal "ianco dei margini. >. Ora che gli occhi hanno ac'uisito la sensa#ione dello sfondo "ianco, scorrete con atten#ione lo stampato dai caratteri nitidi! vi identificherete irregolari striscette "ianche che fanno pensare a riscelti o a sentieri "ianchi e "rillanti. Osservatele per un poco, concentrando l%atten#ione ma sen#a sfor#i, or 'ui or l(. O. .ate ora lo stesso con lo stampato minuto dell%altra tavola. *ello stampato, se""ene microscopico. splenderanno gli stessi ruscelletti o sentieri "ianchi in miniatura. P. 2desso, con un movimento lento e "reve del capo, che vi permetter$ di spostare il viso da un margine all%altro, fate scorrere lo sguardo lungo la riga "ianca che si presenta immediatamente sotto il titolo dello stampato a caratteri nitidi. 0arete in grado di contare le parole. Q. 4assate immediatamente allo stampato minuto e contate le parole del titolo. N. Tornate allo stampato pi5 grande, che vi apparir$ "en chiaro. 8eggete il titolo. ?. Ripetete le parole, facendo scorrere Io sguardo avanti e indietro sotto la stampa minuta! pu darsi che esse prendano forma e si illuminino. 0e ci non avvenisse, non preoccupatevene. 4resto o tardi si chiariranno. =. 1saminate la prima frase dello stampato grande: C 9uando leggete, dovreste guardare C e, portando lo sguardo sullo stampato minuto, pronun#iate le parole della stessa frase come se le leggeste. 1vitate di annoiarvi, soffermandovi troppo su una frase! tentate invece con le frasi che seguono. 4otre""e esservi di giovamento porre, sotto ogni riga da voi esaminata dello stampato a caratteri minuti, un foglietto "ianco che assecondi l%allineamento. 1saminate le righe con disinvoltura! non siate testardi e non pretendete troppoK )onoscendo le parole per averle apprese dallo stampato pi5 grande, fingete di leggerle sullo stampato a caratteri minuti. 8asciate che esse si rivelino spontaneamente. 6n giorno, 'uando meno ve l%aspetterete, esse vi appariranno vivide come 'uelle dello stampato grande. 9uando ci accadr$, i vostri occhi si sentiranno splendidamente e tutti i vostri nervi assaporeranno un rilassamento mai provato in preceden#a.

101R)IAIO D18 /OEI/1*TO 82 )2))I2 2I )ORI2*DO8I 4reparate gli occhi come per una le#ione di lettura, esponendoli al sole ed eseguendo il *almin#. <. )ollocate in "uona luce, su uno scrittoio o su un tavolo, un foglio di carta "ianca. G. 0pargete sulla carta una manciata di coriandoli dai colori vividi e diversi. >. )on un leggero moto ondulatorio del capo spostate lentamente lo sguardo da un "ordo all%altro della carta attraversando lo spa#io coperto dai coriandoli.

0iccome non dovete vedere nulla, 'uesto ondeggiamento induce gli occhi a muoversi sen#a fatica. O. )hiudete ora gli occhi e pensate a 'ualcosa di rosso: il rosso della "andiera, il rosso dei papaveri, il rosso del fuoco. P. 2prite gli occhi e, volgendo lievemente il capo da lato a lato, individuate e scegliete, tra i coriandoli, 'uelli rossi. Q. )hiudete gli occhi e riposate, continuando a muovere, per 'uattro o cin'ue volte, il capo. Ora pensate al verde: il verde dell%er"a, il verde della lattuga, il verde del trifoglio. N. 2prite gli occhi e individuate e scegliete i coriandoli verdi. 9uesto eserci#io pu essere ripetuto con ogni colore. )ercando un determinato colore, non pensate ad altro. )i metter$ a fuoco la mente e una mente messa nettamente a fuoco il primo passo verso la centrali##a#ione visiva. Trasformate la ricerca dei colori in un gioco e non interrompetela se non 'uando avvertirete stanche##a o noia. Durante l%esperimento, curvatevi sempre pi5 sui coriandoli. )i indurr$ gli occhi ad adattarsi alla visione ravvicinata. 9uando avrete individuato 'uanto desiderate, eseguite il *almin# per riposare gli occhi e poi aprite un li"ro. 8a lettura risulter$ molto pi5 spedita e vi coster$ uno sfor#o infinitamente pi5 lieve del solito. I caratteri sem"reranno pi5 neri e pi5 chiari. 101R)IAI 41R 4R10BITI &li occhi pres"iti ;'uelli ai 'uali la lettura fa provare un senso di disagio@ che riescono a vedere nitidamente e a leggere caratteri minuti da vicino, compiono tutto il lavoro effettuato da occhi normali. I caratteri minuti, 'uindi, sono una "uona unit$ di misura del progresso raggiunto. )ome prepara#ione dell%eserci#io che segue, passate in rassegna e imprimetevi nella memoria la forma delle lettere minuscole a stampatello. 0crivete tutto l%alfa"eto minuscolo e poi correggetelo confrontandolo con le lettere stampate sulla tavola G, in modo da conoscere esattamente l%aspetto di tutte le minuscole e non confonderle con le lettere dello stampatello maiuscolo o con 'uelle calligrafiche. 8a vostra scarsa familiarit$ con 'ueste lettere, che pure leggete 'uotidianamente sulla carta stampata, vi sorprender$. <. 0e, una volta imparati a leggere i paragrafi <R e << della tavola <, non riuscite a decifrare lo stampato microscopico in calce alla tavola, servitevi di una lente di ingrandimento o fatevi dettare da 'ualcuno il testo del paragrafo. 0crivetelo accuratamente con una matita e con lettere tanto grandi da poter essere lette facilmente. )opiate poi lo scritto riga per riga, e in modo che 'uanto avrete tracciato sia disposto esattamente come lo stampato. G. 4reparate gli occhi alla lettura con l%esposi#ione al sole e il *almin# e fate cadere sulla tavola la luce solare o una "uona illumina#ione. >. 8eggete le prime 'uattro o cin'ue parole di 'uanto avete scritto. *on cercate di leggere una frase intera poich7 vi riuscir$ pi5 facile vedere col pensiero poche parole e pi5 facile l%eserci#io, meglio .

O. )hiudete gli occhi e mutate mentalmente le 'uattro o cin'ue parole che avete scritto, in caratteri di stampa, ricordando la forma di ogni lettera minuscola mentre C traducete C i caratteri calligrafici in 'uelli a stampatello. P. Respirate profondamente e, respirando, guardate la prima frase della stampa minuscola da voi copiata. 8e vediate o no, leggete le parole che avete composto mentalmente con caratteri a stampatello pronun#iandole una per una. L possi"ile che la stampa vi si riveli nitidamente, ma se non avvenisse, non preoccupatevene. Q. .ate altrettanto con la frase successiva, "adando di rammentare o di vedere col pensiero la forma di ogni lettera mentre la mutate da scrittura a mano in scrittura stampata. N. 9uando avrete preparato me##a do##ina di frasi, la memoria delle parole stampate si perfe#ioner$ ed pro"a"ile che, scorrendo la carta con lo sguardo, esse vi si rivelino 'ua e l$. ?. 2lla fine di ogni frase, eseguite il palming per riposare gli occhi. Dopo, ogni *almin#, esponete gli occhi al sole o alla luce viva e poi provate una nuova frase. =. 0e il primo giorno 'uesto eserci#io non vi riuscir$, non scoraggiatevi. Tornate a provarlo la settimana seguente, migliorando nel frattempo la visione mediante molti altri eserci#i di rilassamento. 0e riuscirete a leggere la stampa a caratteri minuti, vuol dire che avrete imparato a rilassare completamente gli occhi e la lettura della stampa normale non rappresenter$ pi5 per voi un pro"lema. 0e leggerete un paragrafo della stampa minuscola ogni giorno, gli occhi saranno pronti ad assolvere il compito della visione ravvicinata e conserveranno la facolt$ di leggere la stampa normale. I//2&I*1 R6DI/1*T281 Tenete tra le mani una mor"ida palla di gomma. 0chiacciatela in senso ori##ontale e poi lasciate che torni a gonfiarsi. 0chiacciatela 'uindi in senso verticale in modo che si allunghi e lasciate che si rigonfi. Osservatela mentre cam"ia forma e prende l%aspetto prima di una losanga e poi di un uovo. Ripetete l%eserci#io ritmicamente, dicendo ad alta voce: 0chiacciala in senso ori##ontale e falla gonfiare di nuovo Sc'iacciala in senso ve!%icale e falla #onfia!e "i nuovo. Eoi, ora, mentre la palla si muta sotto la pressione delle vostre dita, state pensando alla forma. )onoscete la sensa#ione provata dalle dita mentre premono, prima in un senso, poi nell%altro, la mor"ida gomma. 4onete 'uindi la palla da un canto e a""andonate le mani sul grem"o, il palmo rivolto verso l%alto. 2d occhi chiusi, concentrandovi, ripetete l%eserci#io pronun#iando le parole:

Sc'iacciala in senso o!i&&on%ale e falla #onfia!e "i !innovo Sc'iacciala in senso ve!%icale e falla #onfia!e "i nuovo. Rammentate costantemente la sensa#ione prodotta dalla mor"ida palla di gomma e la forma che 'uesta prende 'uando si schiaccia e 'uando si allunga. Dopo aver eseguito 'uesto eserci#io di immagina#ione, aprendo gli occhi li sentirete li"eri e a loro agio. 8a visione risulter$ chiara sia da vicino che da lontano. 28TRI 101R)IAI 41R 4R10BITI 2lcuni, 'uando col migliorare del loro visus tentano per la prima volta di leggere sen#a occhiali, si lamentano perch7 distinguono s( le parole, ma ogni parola, e talvolta ogni lettera, appare raddoppiata, triplicata o addirittura moltiplicata. 6na donna che lamentava un distur"o del genere disse, guardando la luna: C Risplendono tutte e dodici C. 9uesta visione multipla di un solo oggetto denota solo un fatto: la presen#a dello sfor#o accomodativo, ossia uno sguardo sfor#ato. L molto pi5 facile, invece, guardare sen#a sfor#o e come lo si possa fare ve lo dir$ l%eserci#io seguente che dar$ ai vostri occhi la sensa#ione della visione rilassata. Ese!ci&io loo-. <. 4reparate gli occhi con cento ondeggiamenti dell%elefante, come 'uelli descritti a pagina OP, poi sedetevi ed estraete dalla "usta della copertina del li"ro la tavola P. G. 4ensando a 'ualcosa di piacevole, eseguite un *almin# piuttosto lungo, cos( da avvertire una sensa#ione di "enessere fin nel fondo degli occhi e da sentire che le palpe"re si sono sciolte, che il peso delle ciglia diminuito e che gli occhi sono riposati. Durante l%eserci#io, non dimenticate di respirare regolarmente. >. 2""assate ora le mani e osservate il primo loo/0 poi chiudete gli occhi e rammentate accuratamente la parola con le sue due piccole o tra l e /. )on gli occhi ancora chiusi, spostate l%atten#ione, mentalmente, dalla l alla /, sen#a soffermarvi sulle due o. 0fiorandole, per , rammentate i loro due centri "ianchi. O. 2prite gli occhi e continuate a spostare lo sguardo dalla l alla / della prima riga della carta. 4er un istante, la parola dovre""e chiarirsi e fondersi in un%immagine sola. P. )hiudete gli occhi e muovete la testa da lato a lato, respirando regolarmente. 2prite ora gli occhi e guardate, alternativamente e in rapida successione, gli sfondi "ianchi e tondi che "rillano nell%una e nell%altra o. &uardate sen#a fissare lo sguardo, le palpe"re mor"ide, passando da una o all%altra sei volte! poi riposatevi e muovete il capo. Ripetete 'uesta fase dell%eserci#io Tper sei volte.

Q. )hiudete gli occhi e guardate mentalmente prima il "ianco di una o, poi 'uello dell%altra. 6n lieve movimento del capo ;come se voleste volgere il viso dall%una all%altra@ aiuter$ il ricordo del tondino "ianco delle due lettere N. Ripetete l%eserci#io ad occhi aperti, evitando scrupolosamente di restringere le palpe"re o, ci che rappresentere""e un identico espediente, di "atterle troppo in fretta. ?. 9uando potrete avere una "uona visione del primo loo- passate al secondo e ripetete l%eserci#io ad occhi chiusi e ad occhi aperti finch7 la parola non diventi chiara. 4assate 'uindi al ter#o loo/ e cos( via. =. 9uando vi saranno chiarite diverse parole, spostate immediatamente lo sguardo sulle frasi stampate in calce alla tavola. 8e leggerete con maggiore facilit$, e se ci non avvenisse, eseguite il Palmin# per riposare gli occhi e tornate a provare. Dedicatevi a 'uesto eserci#io due volte al giorno, con "uona illumina#ione.

Ese!ci&io 1. Eolendo variare l%eserci#io loo/, provate il seguente: <. 2d occhi chiusi, pensate al loo-, scritto a lettere pi5 grandi. 0ituate mentalmente un piccolo puntino nero sul lato sinistro della prima piccola o, poi fatelo girare intorno alla lettera, come se percorresse una piccola pista. G. 2prite gli occhi e immaginate di fare lo stesso con la visione, spostando il puntino tutto intorno alla o. >. Ripetete l%eserci#io ad occhi chiusi con la seconda o0 poi aprite gli occhi. 0e riuscirete a compiere l%eserci#io, la stampa vi apparir$ chiara. O. Ripetete l%eserci#io con le o di ogni loo/ *i2 piccolo spingendovi il pi5 possi"ile verso il fondo del foglio.

Ese!ci&io 3. 9uesto eserci#io mentale pi5 difficile, ma sar$ ancor pi5 utile dei precedenti se riuscirete ad eseguirlo! vale 'uindi la pena di tentare. <. )oprite la tavola del loo/ con un foglio "ianco, in modo che si possa leggere solo la prima parola. G. Imprimetevi nella mente ogni lettera di tale parola, che poi il loo/ pi5 grande. )hiudete gli occhi e rammentate con la massima precisione la parola, notando la forma, le dimensioni, la posi#ione, la distan#a delle lettere sulla stampa e ricordando particolarmente il tondino "ianco delle due o. >. 2prite gli occhi, guardate il foglio "ianco e controllate se, ad occhi aperti, riuscite a ricordare la forma, le dimensioni e lo spa#io delle due lettere cos(

vividamente come ad occhi chiusi. 0e non vi riusciste, ripetete l%eserci#io ad occhi chiusi, per raffor#are la memoria. O. 9uando vi parr$ di essere a "uon punto con la parola pi5 grande, ripetete il tutto col secondo loo/. 0copo dell%eserci#io 'uello di a"ituare la memoria ad essere ugualmente efficiente, tanto ad occhi aperti che ad occhi chiusi. 9uando avrete migliorato la memoria, anche la vostra visione migliorer$ e lo stampato in calce alla carta apparir$ pi5 chiaro.

)R12AIO*1 DI 6*2 I//2&I*1 /1*T281 1cco un esempio di una "uona immagine mentale da usare durante il *almin#. *ell%2ri#ona esiste un grande fiume sotterraneo scoperto per caso da alcuni operai di una societ$ mineraria addetti allo scavo dei po##i. Immaginate di essere ospite della societ$. 6na guida vi accompagna al montacarichi che discende nella miniera. Ei afferrate alla ringhiera. 6n motore si mette in moto e il montacarichi comincia lentamente a scendere. *on esiste luce elettrica e, a misura che scendete, la luce del giorno svanisce e le tene"re si fanno sempre pi5 fonde, sempre pi5 nere. L, 'uesto, il vostro primo contatto con l%oscurit$ completa. 6dite lo stridore del montacarichi che scende sempre pi5 in fondo e avvertite, nell%aria, l%odore della terra umida. Infine, il montacarichi si arresta con un sordo rumore sulla sa""ia, in fondo al po##o. 6scite, sempre nell%oscurit$, dal montacarichi, e vi si accompagna in una galleria. *on tardate ad udire, davanti a voi, sempre pi5 distinto, il mormorio dell%ac'ua e, dopo circa sessanta metri, vi rendete improvvisamente conto aver raggiunto il fiume. 8%udito vi fa comprendere che non vi trovate pi5 in uno stretto passaggio, "ens( in una grande caverna. 2vvertite il mormorio ed il flusso dell%ac'ua, e l%eco di 'uesti suoni riprodotta dalla volta della caverna. 8e vostre scarpe calpestano la sa""ia con un rumore sordo e vi accorgete di essere sulla riva del fiume poich7 vi giunge alle orecchie il suono di piccole onde che lam"iscono la sa""ia ai vostri piedi. /ai vi siete trovati in un%oscurit$ cos( completa. L un "uio umido, fresco, vellutato, un%oscurit$ cos( fitta da darvi l%impressione che potreste scostarla da voi con un gesto. 8e vostre orecchie percepiscono ora un rumore nuovo. 2vvertite un de"ole suono ritmico che giunge dal fiume. *on si tratta di un suono prodotto dall%ac'ua, ma di un acuto scricchiolio seguito da istanti di silen#io. Il rumore sem"ra intensificarsi sempre pi5, come se vi si avvicinasse e, infine, risveglia un ricordo nel vostro intimo. 0(, ora rammentate. L un rumore di remi. 9ualcuno rema, in una "arca, sul fiume. 2scoltate affascinato. Ormai potete distinguere il suono dei remi che s%affondano nell%ac'ua e il marcato scricchiolio ch%essi producono facendo muovere la "arca. Infine percepite anche uno scricchiolio pi5 de"ole, mentre i remi escono dall%ac'ua. Il rumore si approssima sempre pi5. 4resto la "arca sar$ vicino a voi, presso la riva del fiume. 2scoltate con estrema atten#ione, separando i suoni dagli echi. Ormai vicinissima! le orecchie vi dicono che proprio di fronte a voi. 4otete udire lo sgocciolio dell%ac'ua che cade dai remi.

/a gi$ la "arca si allontana e la velocit$ della corrente e la for#a dei remi la spingono via. Ogni remata sem"ra sempre pi5 de"ole, ma riuscite ancora ad avvertirla. Infine la "arca si dilegua. 6dite solo il mormorio dell%ac'ua, gli echi formati dalla volta della caverna e il de"ole suono della risacca. 0ostate ancora 'ualche tempo, godendo di 'uesta esperien#a ecce#ionale. 4oi la guida vi riconduce al montacarichi che comincia lentamente a salire. Durante l%ascesa, le tene"re prendono a sfaldarsi. 8e pareti rocciose del po##o assumono colore, scorgete il viso della guida e infine distinguete i suoi lineamenti. .inalmente uscite dall%ascensore e vi incamminate sotto il sole caldo e "rillante del deserto dell%2ri#ona.

O))HI I41R/1TRO4I /olte persone dagli occhi ipermetropi posseggono una visione eccellente sia da lontano che da vicino, ma siccome ogni occhiata rappresenta per loro uno sfor#o, soffrono tutte le volte che fissano un oggetto, vicino o lontano che sia. 9uesta sofferen#a provoca un lavorio mentale cos( furi"ondo e una tensione cos( tormentosa che gli occhi riducono in condi#ioni pietose se stessi e i loro proprietari. In altre parole, 'ueste persone non sanno adoperare i loro occhi sani e il loro visus eccellente. 6n motivo, apparentemente sorprendente di 'uesta eccita#ione risiede nel fatto che occhi di 'uesto genere sono rigidi e fissi, cio non sanno muoversi e cercano di inghiottire, per cos( dire, tanto gli oggetti lontani che la pagina di li"ro o di giornale che osservano. 4er 'uanto non a""iano pro"lemi visivi da risolvere, 'uesti occhi trovano la salve##a nel rilassamento dinamico. 4er correggere il vi#io di ipermetropia, provate il seguente eserci#io: <. 4rendete la tavola < e capovolgetela. G. Tenetela poi a circa 'uindici centimetri dal volto, concentrando l%atten#ione sull%ultimo 'uarto dello spa#io riempito dalla stampa. >. 4ortate lo sguardo sul margine "ianco della tavola, a sinistra, e, volgendo il capo, spostate la visione attraverso gli spa#i "ianchi fino a raggiungere il margine "ianco a destra. Non #ua!"a%e la s%am*a0 potreste avvertire un senso di fastidio. Osservate solo gli spa#i, poich7 il guardare una superficie uguale, sia essa vicina o lontanaU non determina sfor#o. O. )ompite 'uesto movimento avanti e indietro sugli spa#i "ianchi per 'uattro volte, sempre ignorando le righe stampate. P. )hiudete gli occhi e ripetete, per 'uattro volte, il moto ondulatorio avanti e indietro, rammentando gli spa#i "ianchi. Q. )ontinuate 'uesto movimento ondulatorio per cin'ue minuti, 'uattro volte ad occhi chiusi e 'uattro ad occhi aperti, alternativamente, non dimenticando di respirare ritmicamente. N. Tornate a girare la tavola e cominciate a leggere. Ei riuscir$ pi5 facile poich7 gli occhi hanno imparato a scorrere la stampa e cio a muoversi invece di fissare. Hanno una visione fluente invece di una lettura fissa.

4ur possedendo un visus ottimo, gli occhi affetti da 'uesto tipo di ipermetropia sono sottoposti ad un tale sfor#o che necessario insegnar loro a vedere 'uando si guardano attorno, e a notare ci che vedono. 4ersone fornite di occhi siffatti possono entrare in una stan#a affollata e, all%uscita, essere incapaci di riferire 'uale era l%aspetto delSa stan#a e di descrivere il mo"ilio ovvero gli a"iti delle persone che la occupavano! e 'uesto "ench7 la loro visione sia a""astan#a acuta per poter notare ogni cosa. 8a madre di una "am"ina dagli occhi ipermetropi rifer( che spesso inviava la figlia in un%altra stan#a a prenderle 'ualcosa. 8a "im"a o""ediva, correva nella stan#a, la percorreva due o tre volte e si affrettava a tornare dalla madre, affermando di non esser capace di trovare nulla. 6na accurata indagine dimostr che il fare uso degli occhi per cercare un determinato oggetto le riusciva cos( penoso e la rendeva talmente nervosa che, per evitare sfor#i, ella si limitava a guardare sen#a concentrarsi. 2d una persona fornita di vista normale, 'uesto episodio potr$ sem"rare una esagera#ione, ma chi soffre di un simile sfor#o visivo ravviser$ in esso una esperien#a personale. 2 un altro individuo ipermetrope fu dato un pacchetto di venti cartoline illustrate, ognuna contrassegnata in calce da una parola descrittiva. &li venne chiesto di esaminare il pacchetto, guardando ogni parola ed ogni soggetto. 1gli scorse il pacchetto rapidamente e poi lo mise da un canto. Bench7 avesse visto ogni cartolina, egli non fu capace, 'uando gli vennero rilette le pagine, di ricordare un ter#o dei soggetti delle cartoline. I suoi occhi avevano visto e avevano letto, ma non avevano notato, poich7 lo sfor#o di guardare era stato tanto grande che la coordina#ione occhioJmente era mancata. In parole povere, il proprietario della macchina fotografica non aveva sviluppato la pellicola. 6n "uon eserci#io pratico che pu essere eseguito da occhi di 'uesto tipo, 'uello di imporsi di notare, di osservare per un%intera giornata 'ualsiasi oggetto rosso che si presenti allo sguardo. Oggetti visti in strada o in casa, oppure a"iti di persone incontrate. Il giorno seguente potre""e essere dedicato a notare l%a##urro: nei giardini, nelle case, nelle automo"ili, ecc. 6n altro giorno l%o"iettivo potre""e essere il giallo, e cos( via, per tutti i colori dello spettro. 4er rendere pi5 efficace 'uesta specie di gioco, compilate alla fine del giorno una lista delle cose osservate. 0e avete occhi ipermetropi sofferenti tenderete, pro"a"ilmente, a ricorrere all%ali"i s"andierato da tutte le persone afflitte da tensione: /a io non ho tempo per fare tutti 'uesti eserci#i di rilassamento. Ho molto da fare, ioK 1siste un detto: C *el mondo c% oggi tanto tempo, 'uanto ce n% stato sempre C, e ora non ci sono certo pi5 cose da compiere che ai giorni dei nostri antenati pionieri. *oi sprechiamo del tempo agitandoci inutilmente e non riusciamo a sfruttare le nostre possi"ilit$ personali perch7 pensiamo confusamente e disordinatamente. 4er guardare con tran'uillit$ e rilassamento non occorre certo pi5 tempo di 'uello che si impiega a contorcere il viso, socchiudere gli occhi e sfor#are la vista. Rammentate che, in pratica, il nostro esaurimento dovuto in "uona parte pi5 alla tensione che ad una legittima stanche##a. Dedicatevi 'uindi sempre, durante il lavoro 'uotidiano, 'uali che siano le vostre occupa#ioni, ad una visione tran'uilla. 8a vostra for#a e i vostri nervi saranno pi5 saldi e disporrete di una riserva di energie che vi permetter$ di terminare la giornata con una sensa#ione di "enessere.

Imponetevi l%a"itudine di guardare con disinvoltura e con i glo"i oculari riposati, e prolungherete la durata del tempo in cui potrete fare uso degli occhi sen#a fastidi. In un%ora, inoltre, potrete compiere pi5 cose perch7 'uando gli occhi sono rilassati anche la mente e pi5 rilassata e il pensiero pi5 organi##ato. 6n pensiero creativo e costruttivo su"ordinato al rilassamento mentale.

8%I8860IO*1 D18 /OEI/1*TO 4er creare l%illusione del movimento in occhi ipermetropi, eseguite il seguente movimento ondulatorio: on"e##iamen%o "el co!!i"oio. < Dritti, con i piedi divaricati di trenta centimetri e paralleli per conservare <%e'uili"rio, assumete la medesima posi#ione ini#iale dell%ondeggiamento dell%elefante ;pag. OP@. 4rotendete le "raccia in avanti, ad angolo retto col corpo, palmi rivolti l%uno verso l%altro alla distan#a d( circa tre centimetri. 8e "raccia e i palmi delle mani formeranno cos( un corridoio attraverso il 'uale dovrete guardare. G. Eoltatevi dolcemente da lato a lato. facendo descrivere alle "raccia tese un semicerchio. 8imitate la vostra atten#ione allo spa#io contenuto fra le vostre mani che descrivono l%arco da sinistra a destra. Ei parr$ che tutto ci che vi cade sotto lo sguardo entri in movimento. >. 1seguite l%ondeggiamento fino a raggiungere la netta sensa#ione che il mondo si muova intorno a voi. O. 2""andonate ora le "raccia lungo i fianchi, tenendo le spalle mor"ide e sciolte. )ontinuate ad ondeggiare e riproverete lo stesso effetto di movimento ottenuto 'uando guardavate attraverso il corridoio dei due palmi tesi. *on formali##atevi! un eserci#io semplice, "asato sul principio della relativit$. Eoi passate davanti al mondo e il mondo passa davanti a voi, avanti e indietro, mentre ondeggiate a semicerchio. Il raggiungimento di 'uesta illusione di movimento il primo passo per affrancare gli occhi dallo sguardo fisso. 1sso ini#ia il movimento degli occhi che un%attivit$ involontaria cui altrimenti non potreste mai costringere, ad onta di tutti gli sfor#i, l%apparato visivo. *on dovete poi nemmeno provare a individuare i movimenti degli occhi poich7 le attivit$ involontarie non producono sensa#ioni. )he 'uesti moti si effettuino, ve lo garantisce il rapido movimento di 'uanto vi circonda.

/OEI/1*TI O*D682TORI I* 28TO 1 I* B200O <. Da 'uesto ondeggiamento ritrarrete molti "enefici. 8e persone in possesso di sopracciglia sporgenti, pesanti e tali da coprire, 'uasi, la palpe"ra superiore, e comprimere i glo"i oculari, possono riportarle nella giusta posi#ione.

G. )oloro che soffrono di mal d%auto e di mal di mare possono ac'uistare la sensa#ione di movimento che elimina tali rea#ioni. >. 9uando si ottiene realmente la sensa#ione del movimento, gli occhi incominciano a muoversi in modo pi5 confacente all%occhio normale. O. 9uesto movimento ondulatorio aiuta a mantenere il capo esattamente imperniato sulla colonna verte"rale.

Is%!u&ioni, <. 0tringete ad una estremit$ una lunga matita e portatela ori##ontalmente, davanti al viso, alla distan#a di 'uindici centimetri dalla punta del naso, sen#a pi5 muoverla. G.. )hiudete gli occhi e inclinate dolcemente il capo all%indietro fino a puntare il naso contro il soffitto! inclinate poi dolcemente il capo in avanti finch7 il naso non sia puntato contro il pavimento. /entre al#ate il capo, la matita sem"ra scendere fino a raggiungere il livello del mento, 'uando il capo si a""assa, la matita sem"ra salire fino a superare il livello della fronte. 1sercitatevi ad occhi chiusi, fino a riuscire a C pensare C correttamente il movimento. >. 2prite gli occhi, continuando il dolce moto ondulatorio in alto e in "asso, sen#a prestare atten#ione alla matita tranne che per notare che essa pare muoversi. 4otete vederla scendere a livello del mento e salire fino al livello della fronte. O. 4ensate, e dite ad alta voce: C da matita scende, la matita sale C. 1seguite 'uattro movimenti ad occhi aperti e poi 'uattro ad occhi chiusi. P. Deponete la matita e congiungete i due indici per la punta, ori##ontalmente, in sostitu#ione della matita. /entre eseguirete il movimento ondulatorio, anche le due dita saliranno e scenderanno. Q. *oterete che tutta la stan#a, nel vostro campo visivo, si muove con la matita o con le dita tenute ori##ontalmente, nella dire#ione contraria al movimento del capo. 1seguite coscientemente 'uesto eserci#io tutti i giorni ogni 'ualvolta a""iate gli occhi socchiusi o le palpe"re pesanti. *on solo otterrete un notevole miglioramento del vostro aspetto, ma avvertirete la scomparsa della tensione e una maggiore li"ert$ nell%attivit$ degli occhi. 4ochissimi ipermetropi sanno dormire. L facile che occorrano loro intere ore per scivolare nel dormiveglia, e il minimo rumore e il minimo soffio d%aria "astano a riportarli "ruscamente in pieno stato di veglia. 2llora essi si tormentano e si agitano nel letto sino al mattino, per trascinarsi poi, esausti, durante il giorno. 8a sera, prenderanno un sonnifero. /olti non riescono a dormire, da dieci o da venti anni, sen#a l%aiuto di droghe. 0ar$ dun'ue di conforto per 'uanti soffrono d%insonnia l%apprendere che gli eserci#i di rilassamento che esporremo potranno aiutarli. )almati i nervi, coloro che soffrono d%insonnia avvertiranno un miglioramento agli occhi e scopriranno che il sonno una fun#ione naturale come il respiro. 9uesto risultato sar$ raggiunto pi5 presto se ricorderanno l%insegnamento impartito dal dottor H. 2. Hac-son in Ou%4i%%in# ou! Ne!ves e vi crederanno: C *on a""iamo "isogno di una 'uantit$ di sonno maggiore di 'uella richiesta dai nostri corpi. 0e si mantiene il corpo immo"ile e le emo#ioni

vengono eliminate, gli effetti della stanche##a scompaiono C. 8a natura ci rimette a punto per il giorno seguente.

RI82002/1*TO D1I )I*961 01*0I 0e coloro che avvertono fastidi durante la lettura eseguissero l%eserci#io che ora descriveremo, raggiungere""ero un alto grado di rilassamento. Tutti i sensi ;vista, udito, olfatto, gusto, tatto@ fanno capo allo stesso sistema di gangli nervosi. 0e un senso eccitato, sono eccitati tutti gli altri, e tutte le rispettive fun#ioni sono ritardate e tutti i poteri sminuiti. 0e un senso rilassato, sono rilassati anche tutti gli altri e il loro potere intensificato. Ricordare e rivivere nell%immagina#ione esperien#e sensoriali, stimolare con la memoria e l%immagina#ione 'uello tra gli organi dei sensi che , in voi, il pi5 forte, migliorer$ il fun#ionamento dell%organo pi5 de"ole. 1sempi: <. 0e siete duri d%orecchio, ma godete di "uona vista, avvicinate all%orecchio una sveglia. Il ticchettio vi pare de"oleM 0edete allora comodamente, chiudete gli occhi e copritevi le orecchie con il palmo delle mani, per offrire alle immagini visive campo li"ero. Ricordate ora vividamente e con ogni particolare: a@ l%ac'ua a##urra di un golfo, punteggiata di "archette dalle vele "ianche come neve. "@ l%oro di un tramonto. c@ il giallo cupo dei campi di grano maturo ondulati dalla "re##a. d@ l%a##urro dei fiordaliso. e@ il "ianco delle montagne incappucciate di neve. f@ il velluto violetto ed oro di una viola del pensiero. Tornate ora ad ascoltare l%orologio. Il ticchettio un po% pi5 distintoM *on solo udrete meglio, ma vedrete pi5 vividamente. G. 1sperimentate ora con la memoria tattile il senso del tatto. 0eduti tran'uillamente, ad occhi chiusi, rammentate: a@ la sensa#ione che provate accare##ando il raso. "@ 'uella che provate passando le dita sul tessuto di un maglione di lana. c@ la levigate##a di una superficie di legno lucido sfiorata dalla vostra mano. d@ la fredda leggere##a di un oggetto di alluminio. e@ la pesante##a sca"ra di una s"arra di ferro. f@ la sensa#ione prodotta da un pugno di sa""ia che vi scorre fra le dita.

9uando aprite gli occhi i colori vi sem"rano pi5 viviM 1 il ticchettio dell%orologio pi5 distintoM )oncentrate poi la memoria e l%immagina#ione sui suoni. 2spirate un paio di volte profondamente. )hiudete gli occhi, copritevi le orecchie e ricordate: a@ il frullio delle ali degli uccellini. "@ lo scricchiolio della neve da voi calpestata percorrendo un viale. c@ lo schianto delle onde sulla spiaggia. d@ il canto stridulo del grillo nella macchia, al tramonto. e@ il suono delle campane in una tran'uilla mattinata invernale. f@ il campanaccio di una mucca, in distan#a, nella sera.

9uando aprite gli occhi, vedrete pi5 chiaramente e udrete meglio.

Il medesimo rilassamento pu essere raggiunto con il ricordo di odori e profumi come: a@ il fieno appena tagliato. "@ un "osco dopo la pioggia. c@ la fragran#a di una rosa. d@ un tacchino che arrostisce in forno. e@violette fresche in primavera. f@ caff "ollente che filtra nella macchinetta. g@granoturco arrostito appena im"urrato.

2vete migliorato, con il ricordo di 'uesti profumi, la vista e l%uditoM P. 0e avete fame, il ricordare e il risvegliare il senso del gusto produrranno una "enefica rea#ione. 4ensate a: a@ una "istecca ai ferri spessa e succulenta. "@ pan pepato. c@ cioccolatini. d@ panini alla cannella. e@ caramella di menta.

f@ torta di fragole. 0e avrete evocato coscien#iosamente 'uesti gusti, non solo avrete l%ac'uolina in "occa, ma stimolerete la visione e l%udito.

)O*0I&8I )IR)2 82 81TT6R2 6TI8I 41R T6TTI &8I O))HI Posi&ione "ello s%am*a%o. /olti hanno la pessima a"itudine di poggiarsi il li"ro sullo stomaco o sulle ginocchia e di chinare la testa in avanti per leggere. 9uesta posi#ione interrompe la circola#ione del sangue che dovre""e fluire li"eramente nel capo e ritarda anche la respira#ione, privando gli occhi dell%ossigeno loro necessario. 4er impedire una visione errata, il li"ro dovre""e essere tenuto davanti agli occhi. 9ualora fosse troppo pesante, ci si dovre""e servire, per mantenere la posi#ione corretta, di un cuscino, di un leggio o di 'ualche altro sostegno. Dis%an&a "ella *a#ina s%am*a%a "a#li occ'i. 8a teoria ortodossa sostiene che una pagina stampata deve essere tenuta ad una determinata distan#a, e non pi5 vicina, n pi5 lontana. *oi invece insegniamo che gli occhi si possono rilassare sino a raggiungere un grado tale di flessi"ilit$ da poter allungarsi e leggere la stampa normale tenuta a dodici centimetri dagli occhi! appiattirsi e leggere una pagina tenuta da un "raccio teso, e, infine, essere in grado di decifrare i caratteri a 'ualsiasi altra distan#a intermedia. &li occhi meglio dotati possono poi a""racciare un%estensione anche maggiore. Rilassate 'uindi gli occhi! rendeteli e manteneteli flessi"ili.

Resis%en&a. /an mano che la vostra capacit$ di leggere ad occhio nudo si sviluppa dovete anche raffor#are la vostra resisten#a. 6no storpio, che impara a camminare sen#a grucce, deve percorrere 'uotidianamente un tratto sempre pi5 lungo e dedicare sempre maggior tempo alla passeggiata. )ompir$ 'uesti progressi a poco a poco, riposandosi fra un tratto e l%altro. 2ltrettanto dovete fare voi con la lettura. Dapprima, il limite massimo sar$ rappresentato da un paragrafo. Dopo un *almin# e l%esposi#ione al sole o alla luce, sarete forse in grado di proseguire. 9uando potrete leggere un intero capitolo, procurate di riposarvi "ene, prima di procedere oltre. *ei periodi di riposo, ripassate mentalmente l%argomento gi$ letto e la memoria se ne avvantagger$ non meno del rilassamento e della visione. Al%i*iani. /entre i vostri occhi, merc gli eserci#i, migliorano, non dovete scoraggiarvi se la loro acute##a visiva non ogni giorno uguale. *emmeno gli occhi normali sono sempre normali: una preoccupa#ione, un malessere fisico, sono in grado di deprimere l%umore e, contemporaneamente, di offuscare la visione! ma 'uesto stato di depressione soltanto transitorio. )on l%avvento, poi, del rilassamento generale, vi saranno gli altipiani: i periodi, voglio dire, durante i

'uali la natura riorgani##a le proprie con'uiste e ridistri"uisce il novanta per cento della vitalit$ precedente fiaccata dallo sfor#o, ed ora ripristinata. Dopo un arresto nella marcia ascensionale, potrete aspirare finalmente ad una doppia con'uista. In conclusione, non a""iate timore di usare gli occhi. &li occhi vogliono vedere perch7 'uesta la loro missione nella vita ed essi sono ansiosi di compierla, sia da vicino che da lontano. 1 'uesto pu dimostrarvelo l%esperien#a. 0e, mentre siete in una sala ed ascoltate una conferen#a con la mente intenta all%argomento svolto dall%oratore, sale sulla pedana 'ualcuno, gli occhi si volgono immediatamente all%estraneo, se""ene la mente non desideri minimamente osservarlo. 2ccadr$ lo stesso se la persona che vi siede accanto al#er$ una mano o agiter$ una carta o compir$ altri gesti che non vi interessano minimamente *on a 'uesta attivit$ che gli occhi si ri"ellano, ma allo sfor#o e cio alla tensione mentale e fisica. )oncedere perci agli occhi ci cui essi aspirano: molta attivit$, una esen#ione dagli sfor#i.

CAPITOLO OTTA(O 0EI8644O D1882 EI0T2 *1881 R1TI*1 DE-OLI E POCO USATE " Il conta ino isso a il terreno e pianta la se"en%a) "a non pu* in#luire sul suo s&iluppo) che affidato nelle mani della *atura. )on la nostra vista, avviene lo stesso. *oi prepariamo +li occ,i con il rilassa"ento #isico e "entale) poi solle&ia"o le palpe!re e la Natura elar+isce la visione.C -ARNET Mc-A(IN'

POC.I ignorano la storia di Raffles, il ladro le cui dita avevano le termina#ioni nervose talmente sensi"ili che, posandole sull%esterno della serratura di una cassaforte, poteva, voltando il disco, sentire i movimenti del congegno, all%interno, e risolvere cos( 'ualsiasi com"ina#ione. 0i narra che la poli#ia lo acciuff e che fu rinchiuso in un carcere e condannato ai lavori for#ati. 6n giorno, per , il governatore dello stato aveva "isogno di alcune carte importanti e perci chiam in tutta segrete##a Raffles perch7 for#asse la serratura della cassaforte che nascondeva i documenti. Raffles, felice di poter di nuovo valersi della antica capacit$, rimase di stucco 'uando scopr( che la punta delle sue dita era callosa e torpida. *on riusciva a sentire nulla. 0%affrett allora a chiedere della carta vetrata e si strofin le dita a sangue cos( che le termina#ioni nervose potessero affiorare. Dopo di che le dita poterono fun#ionare come prima. *ei nervi retinici poco sviluppati e poco usati si verifica lo stesso: essi de""ono essere sensi"ili##ati, passati, per cos( dire, alla carta vetrata, mediante la visione, fino a che non sappiano trovare la luce e registrare l%om"ra come i nervi retinici degli occhi normali. I dottori affermano essere infinite le cause del mancato sviluppo dei nervi retinici. Talvolta un occhio pi5 valido dell%altro sin dalla nascita e il cervello, che sceglie sempre la via pi5 facile, ignora la finestra pi5 "uia. 8%uso del solo

occhio valido fa s( che l%altro si inde"olisca sempre di pi5 per l%inattivit$. 1 anche possi"ile che il nervo ottico sia talmente teso da provocare una circola#ione insufficiente a stimolare e a nutrire la retina, la 'uale di conseguen#a diventa de"ole e anemica e determina una visione fioca. Oppure, se taluni muscoli oculari sono cos( tesi da porre l%occhio fuori fuoco ;stra"ismo@ si d$ il caso che l%occhio stra"ico rinun#i alla lotta per vedere, oppure sviluppi un visus scadente in una parte della retina che non il centro della vista. In tale evenien#a, l%immagine cade sulla parte periferica della retina, con la conseguente costitu#ione di una falsa macula o falso centro della vista. 4oich7 la maggior parte degli occhi non usati tendono a portarsi fuori centro, prenderemo in esame la visione degli occhi stra"ici, cio di 'uelli che si portano fuori centro con diversa inciden#a.

O))HI .6ORI .6O)O 0e un occhio, o am"edue, tendono a spostarsi in fuori o in dentro, in alto o in "asso, sen#a muoversi in sincronismo, occorre an#itutto farli muovere insieme. 9uando gli occhi sono fuori fuoco, si ritiene, generalmente, che un gruppo di muscoli sia troppo corto e 'uello antagonista troppo lungo! "isogna 'uindi incidere il muscolo corto e accorciare il muscolo lungo. 2utorevoli fonti mediche ci insegnano per che sotto il completo rilassamento dell%anestesia gli occhi stra"ici su"iscono un temporaneo raddri##amento. )i dimostrere""e che la lunghe##a dei muscoli non ha alcuna influen#a e che, inoltre, in stato di rilassamento, la contra#ione muscolare che porta l%occhio fuori fuoco cessa e permette al l%occhio di riassumere la posi#ione normale. 4erci , tutti coloro che, a causa di un muscolo oculare rattrappito, hanno un occhio fuori fuoco, imparino a rilassare il muscolo sen#a anestesia. Il muscolo, a sua volta, cesser$ di spostare l%occhio. 9uasi tutte le persone fornite di occhi del genere sanno che la tra#ione del muscolo a volte grande e a volte lievissima, ma non si rendono conto che la differen#a dipende dal grado di tensione o di rilassamento. Eolete esercitarvi per migliorare l%allineamento dei vostri occhi e la visioneM 0ar$ un lavoro che richieder$ davvero decisione e tenacia. 6n muscolo, in stato di contra#ione o convulsione, che si distende sotto il rilassamento artificiale, pu fortunatamente imparare a distendersi anche per me##o del rilassamento cosciente. 9uesto, poi, se viene praticato fino a mutarsi in un 'a)i%us su"conscio, diventa permanente. Il pro"lema si risolve mantenendo gli occhi rilassati o in allineamento e nell%insegnar loro a veder meglio in 'uello stato. Toglietevi gli occhiali, eseguite tutti gli eserci#i fisici e mentali e gli ondeggiamenti per il rilassamento descritti nella prima parte del volume. Badate di volgere lo sguardo al lato verso il 'uale intendete indiri##are l%occhio. Imparate poi il seguente moto ondulatorio:

On"e##iamen%o "ell+occ'io )en"a%o.

Tenete le mani aperte con le dita divaricate sopra le spalle ed il palmo a livello degli occhi e ad essi parallelo. )on la testa eretta sulla spina dorsale, ini#iate un lieve movimento ondulatorio, voltandovi da lato a lato, guardando le dita e concentrando su di esse il pensiero. *on sfor#atevi, non fissate, non stancatevi. *on compite alcuna attivit$ cosciente con l%occhio fisico, ma limitatevi a guardare ci che vi cade casualmente sotto lo sguardo. )i far$ provare ad entram"i gli occhi la sensa#ione di pensare e di guardare simultaneamente nella stessa dire#ione. In un primo momento, pro"a"ilmente, non otterrete una rea#ione molto rilevante, ma persistete e, man mano che la mente e gli occhi ac'uisteranno una sensa#ione di armoniosa colla"ora#ione, noterete un miglioramento. 9uesto ondeggiamento, insieme agli altri, produrr$, effettivamente, una differen#a nel vostro aspetto, in fase di rilassamento. 6na "am"ina dagli occhi molto stra"ici mi ha riferito: C 9uando termino l%eserci#io, guardo il "a""o che mi dice: % /a, cara, i tuoi occhi sono perfettamente drittiK % C. 9uesto ondeggiamento, distendendo a poco a poco i muscoli ;non esercitandoli@ rende possi"ile l%allineamento muscolare. 9uesto, per , solo l%ini#io della vostra faticaK 4rima che un occhio stra"ico si raddri##i e mantenga la giusta posi#ione, voi dovete, per cos( dire, C passare alla carta vetrata C i nervi retinici di 'uella por#ione della retina che non usate nell%occhio dal 'uale vedete pi5 de"olmente. 4er insegnare agli occhi a lavorare, dovete coprire con una "enda 'uello valido e far fun#ionare il pi5 de"ole. .ate uso della "enda per periodi di "reve durata e solo per vedere cose facili e familiari! in caso contrario diverreste nervosi e vi stanchereste. 0e avrete il desiderio e la tenacia di esercitarvi seriamente ogni giorno, noterete un grande miglioramento. 2ccentuate l%esposi#ione al sole e il palmin#. 8a por#ione pi5 de"ole della retina di un occhio stra"ico il centro della vista, la macula. 9uesta de"ole##a deriva da una accentuata iner#ia e 'uindi da mancan#a di stimoli. I nervi della macula possono essere stimolati solo 'uando l%occhio rilassato e mentre in movimento! si tratta 'uindi di un%attivit$ involontaria e inconscia. )ome possiamo costringere l%occhio a muoversiM 1ccovi un suggerimento. Eolgete la pagina di un li"ro in modo che le righe della stampa siano, rispetto a voi, verticali an#ich7 ori##ontali. Bendate l%occhio valido e portate la pagina vicinissima all%occhio stra"ico e nella dire#ione verso la 'uale desiderate indiri##are lo sguardo. 0e l%occhio diverge verso l%interno, dovete tenere la pagina vicina alla tempia! se diverge verso l%esterno dovete tenerla davanti all%occhio "endato in modo che l%altro de""a guardare al di sopra del naso. )on un leggero movimento del capo, percorrete con lo sguardo la pagina finche le righe e gli spa#i non evochino il ricordo di una staccionata. )hiudete gli occhi e rammentate 'uanto avete visto, continuando il lieve movimento del capo. 4oi, aprite gli occhi e guardate di nuovo. 2lternando i movimenti con gli occhi aperti e chiusi per cin'ue minuti alla volta, ora avvicinando la pagina, ora allontanandola, potrete ottenere ottimi risultati. 2desso, capovolgete la pagina per non provare la tenta#ione di leggerla e fate scorrere allo stesso modo lo sguardo lungo la staccionata ori##ontale. Ei parr$ che le righe si al#ino e si a""assino. &irate poi la pagina in senso o"li'uo e percorrete le righe "ianche e nere. 0e alternerete coscien#iosamente gli ondeggiamenti ad occhi chiusi a 'uelli ad occhi aperti, pro"a"ile che, dopo l%eserci#io, la stan#a vi sem"ri pi5 luminosa: infatti avrete passato alla carta vetrata i nervi retinici, e cio li avrete

stimolati. 8o stimolo, poi, si verificato sen#a sfor#o, poich7 il lavoro da voi svolto non ha richiesto alcuna interpreta#ione. Ei siete infatti limitati a scorrere le righe sen#a curarvi di fissarle. Bisogna eseguire l%eserci#io anche con l%altro occhio, il 'uale richiede la vostra atten#ione anche se a voi non sem"ra che si comporti male.

Ese!ci&io "ella s*ola. 8o scopo di 'uesto eserci#io e 'uello di influire direttamente sul centro della vista. <. Tracciate con l%inchiostro un puntino nero al centro dell%unghia del pollice e lasciatevelo tutto il giorno, giacche vi aiuter$ a sviluppare la visione 'uando avrete un momento li"ero. G. )hiudete gli occhi e pensate prima alla parte dell%unghia che si trova alla sinistra del puntino, poi a 'uella che si trova alla destra. Riuscite a spostare l%atten#ione avanti e indietro, dalla parte destra a 'uella sinistra dell%unghia, tenendo gli occhi chiusiM >. 2prite ora gli occhi e spostate rapidamente lo sguardo dalla sinistra alla destra dell%unghia, avanti e indietro. *on tarderete ad avere l%impressione che il puntino si muova cos( da lasciarvi vedere, prima alla sua sinistra, poi alla sua destra, tutta l%unghia. 9uesto eserci#ietto fa lavorare il centro della vista e stimola la visione rilassando al tempo stesso i nervi fino a li"erarvi del mal di capo o a prevenirlo. &li occhi si centrali##ano solo in condi#ioni di rilassamento, e ci determina controllo mentale. &li eserci#i di centrali##a#ione sono 'uindi importanti anche per la mente poich7 un perfetto fuoco visivo ;fuoco maculare@ produce un chiaro fuoco mentale che si concreta in un pensiero ordinato an#ich7 in uno disordinato.

101R)IAIO /1*T281 41R R2EEIE2R1 6* O))HIO TOR4IDO 4oich7 la mente pigra e le piace guardare da finestre chiarissime, un occhio de"ole si inde"olisce ancora di pi5 con la mancan#a dell%uso. Do""iamo 'uindi insegnare alla mente a guardare attraverso l%occhio pigro. )hiudete am"edue gli occhi e coprite 'uello pi5 forte col palmo della mano, in modo che la mente si renda conto che da 'uella via nessuna visione possi"ile. 4ensate poi ad un oggetto che sapete si trovi davanti a voi. 2vvertirete che l%occhio scoperto, per 'uanto chiuso, si accolla il compito di pensare o vedere mentalmente. 0i insegna ad un occhio de"ole a vedere durante il *almin#, allentando il palmo che lo copre. Ei accorgerete che la mente, per 'uanto teniate l%occhio chiuso e coperto leggermente, indiri##a la sua atten#ione verso di esso. 4er contrasto, coprendo accuratamente l%occhio de"ole, e poggiando lievemente il palmo sull%occhio forte avvertirete che il potere mentale viene rovesciato. 1seguiti per circa una settimana gli eserci#i test7 esposti, e 'uelli di rilassamento, sarete pronti ad addestrare l%occhio a vedere realmente e la mente ad interpretare 'uanto vedete, attraverso il centro della vista. Bendate l%occhio valido ed eseguite il gioco del calendario per occhi miopi ;capitolo

sesto@. *oterete una rea#ione leggermente differente da 'uella dell%occhio miope. 9uando guarderete per la prima volta un numero del calendario grande, stenterete a vederlo, ma se applicherete l%eserci#io del puntino sul pollice dell%unghia a ci che non pare che una macchia confusa, 'uesta comincer$ a delinearsi e a chiarirsi e, prima di volgere lo sguardo altrove per lanciare la palla, possi"ile riusciate a vedere il numero seguente. Talvolta, 'uando si attua la visione, par 'uasi che ogni numero sia stato illuminato col riflettore. 1 'uesto il risultato dell%attivit$ foveale. In altre parole: a""iate la pa#ien#a e la volont$ di usare la carta vetrata fino a raggiungere le termina#ioni sensi"ili dei nervi e ad ottenere la visione. 1% tenendo presente 'uesto principio che dovete seguire le istru#ioni per gli occhi miopi.

101R)IAIO D1882 RIEI0T2 Pe! occ'i %o!*i"i <. 2d una estremit$ della stan#a situate dritta, in "uona luce. una pagina di rivista dal titolo cu"itale. .issatela "ene prima di allontanarvene! notate ogni lettera del titolo in modo che possiate ricordarne la forma. G. 2rretrate, adesso, di 'ualche metro. sen#a ancora fissare il titolo. &uardate, invece, tutti gli oggetti che si trovano nel lato della stan#a pi5 prossimo al titolo della rivista. /entre fate scorrere rapidamente lo sguardo fino alla rivista "adate a tutto ci che notate. 0correte ora, finalmente, il titolo. *on chiaroM >. )hiudete gli occhi e rammentate come appariva il titolo e 'uale era la forma di ogni lettera 'uando avevate la rivista in una mano e i caratteri erano perfettamente nitidi. O. Respirate profondamente e fate scorrere di nuovo lo sguardo sul lato della stan#a presso il 'uale situata la rivista. 0correte il titolo diverse volte, avanti e indietro, "attendo spesso le palpe"re e respirando regolarmente. 1% pro"a"ile che le lettere vi si rivelino chiaramente per un "reve istante. 0e ci non avvenisse, muovete 'ualche passo avanti! potrete aumentare la distan#a col migliorare della visione. Eariate gli eserci#i ogni settimana, scegliendo 'uelli che vi si confanno di pi5 nelle altre parti del li"ro. 8 %ondeggiamento dello specchio descritto nel capitolo decimo, e adatto ai "am"ini stra"ici, eccellente. Ottimo anche l%eserci#io dello stu##icadenti ;capitolo settimo@.

101R)IAIO D188%26TO/OBI81 1cco un interessante eserci#io da eseguire in automo"ile. 0e possi"ile, sistemate due specchietti su ogni lato del para"re##a. 9uando andate in auto sen#a guidare, toglietevi gli occhiali e spostate lo sguardo da uno specchio all%altro, guardando poi innan#i a voi. )i determiner$ un movimento ritmico e vi far$ provare interesse per tutto ci che avrete intorno. 0e i vostri occhi risulteranno tanto sfor#ati da non consentire la fusione della visione, dovrete eseguire l%eserci#io prima con un occhio, poi con l%altro. 8a fusione si ha 'uando le due immagini offerte dagli occhi, esattamente messi a fuoco, si fondono, e non si vede che un%immagine sola. 9uando in ogni occhio il centro della vista sar$ stimolato al punto da vedere meglio innan#i a se che ai

lati, rimarrete sorpresi nell%avvedervi che i due occhi lavorano insieme. Talvolta 'uesto fenomeno si presenta spontaneo 'uando gli occhi si muovono li"eramente fino a centrali##arsi, e ci significa che essi hanno ormai imparato a rimaner rilassati durante l%attivit$. 6na volta raggiunto, il rilassamento dinamico diventa, per gli occhi, una a"itudine costante, che si manterr$ anche inconsciamente e che, salvo malattie o incidenti, si conserver$ per sempre. 8%occhio pu ripetere sempre 'uanto ha imparato ad eseguire. 2nche la mente che ha imparato a rilassarsi durante l%a#ione pu sempre ripetere ci che ha appreso. * si pu dimenticare l%uso corretto degli occhi una volta che lo si sia appreso. &li stimoli che le retine su"iscono nelle #one maculari ;centro della vista@ sono di carattere permanente e determinano visione esatta e sviluppo mentale.

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