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MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili

Progetti Stage presso il Dipartimento di Energetica della facolt di Ingegneria di Pisa

Analisi comparativa di strumenti informatici per la pianificazione e lanalisi macroeconomica e territoriale di fonti di energia rinnovabile. Studio di scenari sullimpatto di misure di intervento pubblico nellincentivazione di fonti di tipo solare.

Candidato Ing Giovanni Andreoli Tutor Ing Testi Daniele Relatore Prof Walter Grassi

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MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili

Indice
Introduzione........................................................................................................................................................................3 PARTE 1 ANALISI COMPARATIVA APPLICAZIONI..............................................................................................4 Metodologia di analisi.....................................................................................................................................................4 Comparazione Appicativi................................................................................................................................................5 PARTE 2 PROGRAMMAZIONE LOCALE..................................................................................................................8 LETIT (2007)...................................................................................................................................................................9 LEAP (2008)..................................................................................................................................................................10 Grass (2008)..................................................................................................................................................................11 LETIT IN DETTAGLIO.................................................................................................................................................13 Step 1 Identificazione dei soggetti e delle necessit-priorit locali ............................................................................14 Step 2 Identificazione delle risorse e dei beni e la loro prioritizzazione....................................................................14 Step 3 Identificazione delle Tecnologie.......................................................................................................................15 Step 4 Valutazione dei rischi delle tecnologie selezionate...........................................................................................15 Step 5 Identificazione dei costi e benefici ....................................................................................................................16 Step 6 Elaborazione di una strategia energetica i di un Piano dAzione Energetico..................................................17 LEAP IN DETTAGLIO...................................................................................................................................................18 APPLICAZIONE............................................................................................................................................................20 SCENARI.......................................................................................................................................................................22 IL CONSUMO FINALE DI ENERGIA NELLA PROVINCIA DI PISA.........................................................................23 DATI UTILIZZATI.........................................................................................................................................................24 KEY ASSUMPTION.......................................................................................................................................................25 TRANSORMATION.......................................................................................................................................................27 CONSUMO FINALE.....................................................................................................................................................28 CONSUMO FINALE PER TIPOLOGIA DI FONTE....................................................................................................30 PRODUZIONE ENERGIA............................................................................................................................................31 GLOBAL WARNING.....................................................................................................................................................32 FOTOVOLTAICO e EOLICO.......................................................................................................................................33 INCENTIVAZIONE e DEFISCALIZZAZIONE ............................................................................................................35 SOLARE TERMICO................................................................................................................................................36 AUTOVETTURE.....................................................................................................................................................38 SINTESI............................................................................................................................................................................41 ABSTRACT......................................................................................................................................................................43

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Introduzione
Lenergia rappresenta una premessa indispensabile per garantire un elevato livello di qualit della vita in accordo ad un adeguato sviluppo economico di un Paese. Il fabbisogno mondiale di energia in continua crescita e la disponibilit di tale fattore deve essere assicurata nel tempo. Se si considera che nei prossimi ventanni la popolazione del pianeta aumenter di un miliardo e mezzo di individui e tutti, legittimamente, vorranno accedere allenergia per una vita migliore, fornire tali quantit a coloro che la chiederanno, riducendo al contempo gli impatti sullambiente, sar una sfida alquanto complessa. Lo sviluppo industriale ed il progressivo aumento della popolazione mondiale rendono indispensabile ogni anno una maggiore quantit di energia e tale esigenza ha assunto oramai proporzioni preoccupanti, tanto che le previsioni sul progressivo esaurirsi delle tradizionali fonti di energia ed il livello di inquinamento raggiunto impongono per il futuro un cambiamento delle attuali politiche energetiche. I nostri modelli di consumo sono divenuti insostenibili e sono fra le principali cause del progressivo degrado delle risorse ambientali a livello globale. necessario, dunque, sviluppare e perfezionare interventi per modificare gli attuali modelli di consumo rafforzando nello stesso momneto approcci e strategie a favore di modelli sostenibili, applicando incentivi per i comportamenti virtuosi, penalizzando gli sprechi, promuovendo la responsabilizzazione delle imprese produttrici e sensibilizzando gli utenti finali. Nellultimo decennio dei cambiamenti importanti nelle decisioni di politica energetica si sono gi registrati attraverso alcuni provvedimenti nazionali e comunitari, per, nel nostro Paese, resta ancora molto da fare per raggiungere un riequilibrio energetico che sia duraturo nel tempo. La domanda di energia in Italia in continua crescita e la sua struttura la conseguenza di una complessa combinazione di fattori sociali, economici, tecnologici e politici che si sono succeduti negli anni. Per rispondere a questa domanda le Energie Rinnovabili possono contribuire concretamente al raggiungimento di obiettivi di fabbisogno e di risparmio energetico su scala globale. Il nostro approccio sar quello di ricondurre su scala locale quello che stato il tradizionale approccio orientato al global warning. Infatti una delle caratteristiche delle Energie Rinnovabili la distribuzione delle fonti che permettono di ricondurre le esigenze globali alle esigenze del singolo. Nella realt socio-economica italiana le esigenze e le possibilit del singolo passano attraverso la comprensione delle dinamiche e dellinterazione con le realt locali, e quindi per quanto possibile cercheremo di valutare gli strumenti e gli impatti nella relazione singolo realt locale. Il contributo di questo lavoro consiste nellanalisi di diversi pacchetti software per analisi energetiche e modellizzazione di sistemi energetici, con particolare attenzione alla programmazione locale ai fini di una riduzione dei consumi e delle emissioni. Verranno selezionati un numero limitato di applicazioni per le quali sar presentato uno studio pi approfondito e verranno affrontati alcuni esempi reali di utilizzo. pag 3

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PARTE 1 ANALISI COMPARATIVA APPLICAZIONI


In questa parte viene mostrata una sintetica analisi comparativa di applicazioni software facilmente reperibili attraverso la rete Internet. Le fonti sono svariate, come istituti e dipartimenti europei e americani, progetti internazionali. Le applicazioni che sono state prese in considerazioni sono in alcuni casi specifici per la programmazione locale, e in altri casi sono applicazioni adatte ad un singolo argomento che pu essere ricondotto alle esigenze di un analisi pi vasta.

Metodologia di analisi
Bench la maggior parte di queste applicazioni siano capaci di svolgere un certo numero di funzioni che possono ricoprire diversi campi di applicazioni abbiamo preferito suddividere in specifichi settori, dando preferenza a quel settore per il quale lapplicazione ha mostrato dare risultati pi interessanti. I settori che abbiamo individuato sono:

SOLARE FOTOVOLTAICO EDILIZIA EOLICO PROGRAMMAZIONE LOCALE

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Comparazione Appicativi SOLARE


Nome applicativo 3E Plus Descrizione calcolo e ottimizzzione isolamento termico con misura delleffetto sulle emissionni, valutazioni economiche Calcolo ombreggiamenti di una finestra e valutazione del BOS Simulazione oraria e stagionale dell fabbisogno energetico di un edificio Simulazione delle condizione di luminosit Database di dati climatici mondiali Dimensionamento di un impianto solare fotovoltaico Dimensionamento impianti complessi e integrazione cad Prodotto completo, anche per sistemi a girasole. Basato su Excel, prodotto per dimensionamento e calcolo del budget economico disponibilit Fonte free NIA - IEAE giudizio ottimo

Awnshade Comfie

free free

Florida Solar Energy Center IZUBA Energies

Semplice e molto specifico sufficiente

DAYSIM CLIMATE-1 FindSolare PVcad PV-DesignPro Simulare

free Non free free free Non free

National Research Council Canada Eclim FindSolar.com ISET e V

buono Mmolto specifico Di origine commerciale Prodessionale per studi

Maui Solar Energy Professionale Software Corporation per progettazione Free fino Alessandro Caffarelli Ottimo per alla litalia poich versione 8.2 tiene conto della normativa italiana e del conto energia

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EDILIZIA
Nome applicativo ZADELINE Descrizione Analisi integrata luminosita solare e sitemi elettrici di illuminazione, integrazione CAD Rendering e studio delle caratteristiche della luce in sistemi integrati Modello energetico di una abitazione di tipo domestico. Dimensionamento e ottimizzazione del fabbisogno energetico di una abitazione, con analisi grafiche su base mensile Modello e simulazione di sistemi energetici per le abitazioni, Integrato con DOE-2, un sistema integrato di simulazione per i babbisogni energetici di un edificio disponibilit Fonte free Fraunhofer-Institut Bauphysik giudizio Buono, nasce per lanalisi di grandi strutture Prodotto professionale Molto buono ma condizionato dalla normativa locale Buono ma commerciale

ABI32

Non free

Lighting Analysts Inc

Z-AKWarm AUDIT

free Non free

Alaska Housing Finance Corporation Elite Software

Building Energy Energy pro

free

Technische Universiteit Eindhoven

Buono, con materiale per autoapprendimento ottimo

Possibile Gabel avere copia Dodd/EnergySoft di Inc valutazione

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PROGRAMMAZIONE LOCALE Nome applicativo LETIT Descrizione disponibilit Fonte SEI-Boston/Tellus Institute 11 Arlington Street Comunit Europea giudizio Ottimo, versatile e in attuale sviluppo Ottimo

Applicazione per l free analisi di scenari di consumo e di emissione Metodogia di approccio Non free ad un piano energetico locale Sistema GIS basato su free linux

LEAP GRASS

Open source GNU ottimo PGL

EOLICO Nome applicativo WindForce Descrizione disponibilit Fonte giudizio

Simulatore tecnico Non free economico, ha integrato un db delle caratteristiche tecniche delle turbine pi diffuse

Instituto di Oslo di buono Ingeneria energetica

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PARTE 2 PROGRAMMAZIONE LOCALE


La programmazione energetica locale si basa sulluso di modelli ad approccio globale per la rappresentazione dellintero sistema energetico. Lobiettivo del modello di determinare lallocazione ottimale delle risorse in accordo a vincoli tecnologici, sociali, economici, ambientali e normativi. Una non perfetta conoscenza dei dati iniziali e dei dati storici introduce una inevitabile incertezza che pu essere contenuta con un approccio adattivo dei risultati che si ottengono.

Grazie alle attivit dei dipartimenti universitari sparsi sul territorio mondiale, grazie alle organizzazioni che operano attivamente nel settore ambientale sono disponibili una grande quantit di applicazioni per analisi energetiche. Eviteremo le applicazioni ottimizzanti di tipo MACROECONOMICO come il MARKAL, e il TIMES poich il nostro obiettivo concentrato su scala locale e non su scala globale. Gli strumenti che analizzeremo talvolta permetteranno anche di fare delle considerazioni macroeconomico, ma non come la soluzione di una funzione obiettivo quando piuttosto la valutazione degli effetti globali al variare delle condizioni iniziali di analisi.

Prodotti esaminati Nome LETIT LEAP GRASS Tipo Programmazione locale Simulatore di scenario GIS open source Descrizione Metodogia di approccio ad un piano energetico locale Proiezione temporale offerta domanda Rispetto al GIS ha maggiori opportunit di sviluppo grazie ad una folta comunica che lo utilizza attivamente integrandolo e sviluppando nuovi moduli.

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LETIT (2007)
LETIT, Local Energy Planning for New Technology Implementation, un progetto finanziato dalla comunit europea che consiste in una metodologia di approccio al problema che si avvale di un insieme di applicazioni: fogli Excel, Documenti Word, Documenti Acrobat, Presentazioni Powerpoint. Letit il frutto di un progetto Europeo per la valorizzazione energetica del patrimonio a disposizione delle Autorit Locali attraverso: la riduzione delle barriere allo sviluppo degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili a livello locale e lo sviluppo di metodologie innovative. Una delle premesse di LETIT la necessit di coinvolere, con vari strumenti, il maggior numero possibile di persone di enti e di strutture nel processo decisionale alla base delle scelte che possono essere fatte per lottenimento di risultati concreti in termini di risparmio energetico e riduzione dei consumi. Grazie a questo approccio metodologico innovativo le autorit locali non hanno a disposizione un applicazione software ma piuttosto un piano di intervento che coinvolge le parti sensibilizzando opportunamente le persone che vengono direttamente e indirettamente coinvolte da questo progetto.

Esso pu essere usato efficacemente per:

Identificare il potenziale delle energi sostenibili dei principali assets che le autorit locali controllano. Definire i Costi e i benefici delle tecnologie energetiche che possono essere applicati a questi assets. Identificare ed esaminare i rischi per tutte le parti nellimplementare soluzioni di politica energetica sostenibile attraverso collaborazioni publico-privato Intergrare lenergia nella programmazione locale di sviluppo.

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LEAP (2008)
Il LEAP ( Long- Range Energy Alternative Planning) uno strumento di simulazione usato per proiettare lofferta e la domanda energetica e per valutare i possibili effetti delle politiche economiche. Il sistema energetico simulato attraverso risorse, produzione, trasformazione, distribuzione ed uso finale dellenergia. LEAP permette lo studio di sistemi energetici locali, regionali o nazionali, dettagliati nelle strutture sociale, economiche e tecnologiche dei diversi settori della domanda e dellofferta di energia. Sviluppato in origine dallo Stockholm Environmental Institute, sede di Boston, ora parte di un progetto di sviluppo cooperativo con la partecipazione di vari altri centri di ricerca nel mondo. La metodologia utilizzata per lelaborazione degli scenari basata sulla comprensione e considerazione delle interrelazioni esistenti tra sistema energetico, sistema socioeconomico ed ambiente. Essa permette la modellazione dellevoluzione di alcune variabili fondamentali, come la popolazione, il livello di attivit economica, la disponibilit di risorse energetiche, i prezzi dellenergia, le caratteristiche e i costi delle tecnologiche energetiche, le emissioni di gas climalternati per ogni specifica tecnologia. Si passa attraverso una descrizione fisica del sistema energetico, effettuando unanalisi a mediolungo termine della domanda di energia, dei processi di trasformazione, delle risorse energetiche, dei costi e delle emissioni nellambiente. Grazie al dipartimento di energetica di Pisa stato possibile ottenere una chiave di licenza per uso non commerciale dallo sviluppatore Charlie Heaps (Boston), il quale oltre ad essere persona competente e disponibile, mantiene un vivace forum di discussione. Lapplicativo stato supportato da 4 nuove release solo nel 2008.

CONTATTI
Name: CHARLIE HEAPS Phone: 617-266-5400 Fax: 617-266-8303 Email: leap at tellus.org Contact Address: SEI-Boston/Tellus Institute 11 Arlington Street City: Boston Province or State: MA Postal Code: 02116-3411 Country: USA

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Grass (2008)
GRASS l'acronimo di Geographic Resources Analysis Support System. GRASS un Geographical Information System (GIS) software libero , rilasciato sotto la licenza GNU GPL. Esistono versioni per diverse piattaforme GRASS nasce all'inizio degli anni '80 come progetto dellesercito degli Stati Uniti (US Army Corp of Engineering Research Laboratory - USACerl). Lo sviluppo avviene in particolare utilizzando il linguaggio C ed UNIX come sistema operativo di riferimento. Nel 1996 lesercito degli Stati Uniti prende la decisione di abbandonare lo sviluppo di GRASS. Gli utenti sono invitati a migrare verso sistemi commerciali, mentre l'ultima versione di GRASS (4.1) rimane nel pubblico dominio. Alla fine del 1997, dopo oltre un anno, riesce a formarsi un nuovo team internazionale che si fa carico di continuare lo sviluppo. L'aggiunta di nuovi moduli e porzioni di codice al software di pubblico dominio pone per il problema del diritto d'autore. Nell'ottobre 1999 dopo un'ampia discussione il GRASS Development Team (GDT) decide di rilasciare GRASS (5.0b) con la licenza GNU GPL. Nonostante la sempre crescente disponibilit di dati digitalizzati utilizzabili direttamente in GRASS, la digitalizzazione da base cartografica e l'editing dei dati rimangono aspetti fondamentali nella costruzione di un database, sia per la qualit che per la quantit delle operazioni che condizionano l'affidabilit dei dati e i tempi diesecuzione. In GRASS sono disponibili strumenti estremamente efficientu per l'acquisizione e l' editing dei dati vettoriali, come v.digit, un modulo con interfaccia grafica che rende disponibile un'ampia gamma di funzioni ad accesso rapido e intuitivo.

AMBITI DI INTERESSE: Telerilevamento per lo studio ecologico del territorio, con particolare riferimento alla vegetazione. Realizzazione GIS per la pianificazione ambientale.Pianificazione forestale e cartografia ambientale. Utilizzo di Blackland GRASS per analisi territoriali ed ambientali, con particolare riferimento all'uso del suolo. Gestione delle risorse idriche, fonti diffuse di inquinamento, integrazione GIS-modelli. Analisi automatica della variazione del paesaggio e dell'uso del suolo in ambiente montano. Viabilit e reti tecnologiche a livello comunale; reti sentieristiche e gestione del territorio alpino. Applicazioni ambientali e modellistica con particolare riguardo alla climatologia, meteorologia e all'agricoltura. Analisi economiche microterritoriali, analisi geografica, modelli di statistica spaziale Telerilevamento, pianificazione urbanistica e cartografia catastale. Modelli di propagazione dell' inquinamento acustico in ambiente urbano. Applicazione di tecniche dendrocronologiche alla mappatura delle aree di valanga. Sviluppo di modelli di rischio ambientale per valanghe e incendi. Sviluppo di modelli di pericolosit da frane. pag 11

MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili Divulgazione nel mondo della scuola del software professionale e scientifico open source; utilizzo di GIS per l'analisi territoriale su base dati scolastico/amministrativa. Didattica innovativa dei GIS. Realizzazione GIS geodetico. Realizzazione di mappe di visibilit di satelliti per i metodi di posizionamento satellitari sia per rilievi statici che cinematici con sviluppo di nuovi moduli in GRASS. Geodesia/topografia, cartografia, urbanistica, fotogrammetria e relative tecniche, tecnologie e metodologie. Geologia, geologia strutturale.

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LETIT IN DETTAGLIO
Lo scopo di LETIT di sviluppare strumenti di supporto destinati alle amministrazioni locali, attraverso i quali, le stesse Amministrazioni, possono essere in grado di sfruttare al meglio i beni e le risorse, da loro controllate e gestite, che presentano significative potenzialit dal punto di vista della sostenibilit energetica, spesso non pienamente utilizzate. Esaminiamo velocemente i vari step di letit, sottolineando lo scopo di ogni fase e i benefici che si possono ottenere in relazione alle esigenze delle amministrazioni locali e gli strumenti disponibili per raggiungere degli obiettivi concreti. Ogni step corredato da vari documenti ( ppt, word, xls) che facilitano lottenimento dei risultati che lo step vuole raggiungere.

Step 1 -Identificazione dei soggetti e delle necessit-priorit locali Step 2 -Identificazione delle risorse e dei beni e la loro prioritizzazione Step 3 -Identificazione delle Tecnologie Step 4 -Valutazione dei rischi delle tecnologie selezionate Step 5 -Identificazione dei costi e benefici Step 6 -Elaborazione di una strategia energetica i di un Piano dAzione Energetico

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Step 1 Identificazione dei soggetti e delle necessit-priorit locali


Scopo: Questa fase cruciale per assicurare che i progetti sulle energie sostenibili, che verranno identificati al termine dellapplicazione degli strumenti offerti da LETIT rispondano alle priorit locali e siano supportati dalle comunit locali, ma prendano anche in considerazione le priorit dei consumatori, dei potenziali investitori ed dei partners. La fase 1 sostanzialmente una guida per identificare gli attori locali e per promuovere le tecniche di partecipazione degli attori coinvolti negli eventi. Identificare e coinvolgere i soggetti locali; identificare le priorit di sviluppo locale; tenere Workshop pubblici; organizzare gruppi di lavoro e preparare un piano di partecipazione degli soggetti locali. I soggetti locali vengono coinvolti nel progetto e nello stesso momento abbiamo un piano della loro partecipazione.

Attivit:

Risultati:

Materiale disponibile Guida su come coinvolgere vasti gruppi di persone in workshop Guida su come definire e coinvolgere i soggetti ( autorit,enti, agenzie locali,) Presentazione per coinvolgere i soggetti coinvolti Guida alla definizione dei soggetti e del metodo di comunicazione

Step 2 Identificazione delle risorse e dei beni e la loro prioritizzazione


Scopo: Le autorit locali controllano e gestiscono numerose risorse che, dal punto di vista della sostenibilit energetica, sono significative e non pienamente utilizzate. La prima cosa da fare per sfruttare il loro potenziale, quella di identificare tutte le risorse che l autorit locale, controlla e gestisce (es: fiumi, parchi, edifici, ecc..). Una volta individuata la risorsa, si pu definire quali sono le priorit per il suo sviluppo. Identificare le risorse locali, prioritizzare le risorse, considerando le necessit dello sviluppo locale. Individuazione delle risorse a disposizione delle autorit locali ed scelta delle risorse che verranno prese in considerazione dal punto di vista dellenergia sostenibile.

Attivit: Risultati:

Materiale disponibile Foglio Excel con tool grafici per la definizione e la prioritizzazione degli asset sui quale intervenire 14

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MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili Foglio Excel con tool grafici per la definizione e la identificazione degli asset Foglio word per la presentazione degli asset e delle risorse individuate

Step 3 Identificazione delle Tecnologie


Scopo: Identificate le risorse locali che possono essere sviluppate, si possono identificare anche le tecnologie energetiche sostenibili appropriate per le esigenze dell amministrazione locale.. La fase 3 permette di valutare quale possibile tecnologia pu essere applicata alle risorse e quali sono le caratteristiche e lapplicazioni della tecnologia in esame. Esaminare la lista completa delle tecnologie disponibili per le risorse; avere informazioni pi dettagliate sulle tecnologie che possono essere utilizzate con le risorse. Conoscere quali tecnologie sono tecnicamente utilizzabili in relazione alle risorse chesono state prioritizzate.

Attivit:

Risultati:

Materiale disponibile Foglio Excel per la definizione delle tecnologie utilizzabili Foglio Excel con tool grafici per la definizione e la identificazione degli asset in relazione alle tecnologie Guida sulle tecnologie di energie disponibili disponibili Lista degli asset e delle tecnologie correlate

Step 4 Valutazione dei rischi delle tecnologie selezionate


Scopo: In aggiunta alle possibilit tecniche, fondamentale considerare i rischi associati allutilizzo delle tecnologie selezionate. La fase 4 permette di effettuare un analisi dei rischi basata sulla partecipazione dei principali soggetti locali, aiutando a identificare e classificare i fattori di rischio, a seconda dei diversi soggetti, ad identificare le aree di consenso e/o di conflitto e suggerire una discussione su come poter risolvere i rischi evidenziati. Questa fase rappresenta un importante base per stabilire le giuste collaborazioni per lo sviluppo futuro del progetto di energia sostenibile. Identificare i possibili rischi delle tecnologie energetiche sostenibili; compiere ulteriori ricerche sui rischi identificati; coinvolgere i soggetti locali nelle analisi dei rischi.

Attivit:

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MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili Risultati: Ottenere una lista delle tecnologie energetiche sostenibili che tenga in considerazone i rischi ad esse correlati. Per questa lista, sono inoltre identificati i problemi che devono essere risolti nel caso in cui decideste di andare avanti.

Materiale disponibile Foglio Excel con tool grafico per la valutazione dei richi per tecnologia Matrice per lanalisi dellimpatto ambientale e sociale per tecnologia Documento per la presentazione dei risultati di impatto ambientale e sociale Documento per la presentazione dei risultati di impatto economico

Step 5 Identificazione dei costi e benefici


Scopo: Avendo considerato i rischi, anche utile considerare il possibile impatto finanziario, ambientale e sociale delle tecnologie energetiche sostenibili incluse nella lista. La valutazione dellimpatto aiuter ad identificare le tecnologie che supportano in maniera significativa lo sviluppo locale. Gli strumenti forniti nella fase 5, aiuteranno a comparare i costi delle diverse tecnologie, a discutere sullimpatto della loro sostenibilit e su come i progetti, se sviluppati, potranno meglio rispondere ai bisogni dello sviluppo locale. Stimare i costi finanziari e i benefici; considerare limpatto ambientale, sociale e sulleconomia locale; identificare problemi per ulteriori ricerche/azioni. Identificazione delle tecnologie energetiche sostenibili rispondenti meglio alle specifiche priorit di sviluppo locale. Questo il punto di partenza per attrarre sponsor per la loro implementazione.

Attivit: Risultati:

Materiale disponibile Foglio Excel per analisi finanziaria di costi e benefici Matrice per la discussione dellimpatto ambientale, sociale ed economico Documento per la presentazione dei dati Documento per la discussione dellimpatto sociale ed economico delle tecnologie selezionate.

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Step 6 Elaborazione di una strategia energetica i di un Piano dAzione Energetico


Scopo: Dopo aver deciso quali tecnologie energetiche sostenibili sviluppare, diventa necessario considerare come implementarle. I progetti di energia sostenibili possono essere finanziati, implementati e gestiti in molti modi diversi, con molti partners diversi e la fase 6 aiuta a capire i vantaggi e gli svantaggi dei diversi modelli di sviluppo. Offre inoltre esempi di casi studiati che possono illustrare come questi modelli di sviluppo sono stati applicati con successo negli altri paesi europei. Questa fase permette di presentare quello che stato ottenuto seguendo il processo di LETIT e d una chiara descrizione di come la strategia stata sviluppata. Il piano sviluppato nella fase 6 un documento fondamentale, dal momento che definir le prossime fasi che devono essere considerare per sviluppare le tecnologie energetiche sostenibili selezionate, incluse anche le azioni specifiche, le responsabilit e le tabelle di marcia. Discutere il modello di sviluppo che pu essere applicato alle tecnologie selezionate; esaminare i casi studiati che illustrano i diversi modelli; preparare una strategia per lo sviluppo delle risorse. Riassumere i risultati delle fasi 1-5; presentare una lista delle tecnologie energetiche sostenibili; definire le azioni, responsabilit e tabelle di marcia per limplementazione; ottenere lapprovazione del piano di azione energetico. E stata definita la strategia che descrive non solo quali tecnologie energetiche sostenibili si vogliono implementare, ma anche come svilupparle. E stato definito un piano di azione energetico sostenibile che contiene azioni e accordi per massimizzare il potenziale energetico sostenibile delle risorse, in accordo con gli obiettivi di sviluppo locale. Poich questo progetto di intervento stato sviluppato compartecipando molti soggetti, compresi le persone residenti, la possibilit di una realizzazione e di un certo grado di diffuzione effettivamente concreto.

Attivit:

Risultati:

Materiale disponibile Foglio Excel per analisi dei singoli progetti in relazione al budget dell amministrazione locale, o attraverso pi ambiziose progetti di patnership pubbblico-privato. Disponibilit di 20 progetti realizzati con LETIT in ambito internazionale.

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LEAP IN DETTAGLIO
Il LEAP un modello del tipo Accounting Framework, un sistema di accounting energeticoeconomico ambientale in cui i flussi di energia allinterno di uneconomia vengono analizzati a partire da unanalisi dettagliata delle strutture dei settori della domanda e delle tecnologie di utilizzo finale. Lapproccio del tipo bottom-up e costituisce un valido strumento sia per le analisi del tipo forecasting che per le analisi del tipo backcasting. Lanalisi del tipo forecasting effettua una rappresentazione di come il sistema energetico si potrebbe evolvere in futuro mediante la continuazione delle relazioni passate e delle drivings force. In genere questa tipologia di proiezione utilizza scenari tipo business-as-usual. Lanalisi del tipo backcasting parte da unimmagine del sistema energetico futuro che vogliamo ottenere cercando di identificare gli interventi possibili per raggiungere gli obiettivi prefissati Rispetto a modelli puramente macroeconomici, quali quelli della famiglia Markal, il LEAP e gli altri strumenti ispirati alla metodologia bottom-up si differenziano soprattutto nella capacit di rappresentare la struttura fisica delle infrastrutture energetiche e dei settori della domanda e nella trasparenza delle assunzioni operate nel modello. Queste caratteristiche sono fondamentali per la loro applicazione in analisi discenario.

La formula generale delle metodologia per lanalisi della domanda di energia descritta nella forma: Consumo di Energia= X Q i I i
i

Equazione (1)

che, considerando Qi = Ni Pi Mi . pu essere riscritta come: Consumo di Energia = X N i P i M i I i


i

Equazione (2)

Dove: pag Ni numero di utenti finali aventi accesso alluso finale i Pi penetrazione del servizio energetico di uso finale i (o della tecnologia di uso finale impiegata per erogarlo) Mi misura di estensione dellutilizzo della tecnologia di uso finale i Qi quantit di servizio energetico i 18

MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili Ii intensit energetica di uso finale per il servizio energetico i

Per valutare i costi economici e gli impatti sullambiente associati con un particolare uso finale i, le espressioni sopra descritte vanno moltiplicate per i seguenti parametri: Ci fattori di costo associati alla fornitura del servizio energetico i EFi fattori di emissione associati alluso finale i

A queste formule di base possono essere associati diversi modelli variando la definizione dei parametri descritti ed adottando, per ognuno di essi, diversi livelli di aggregazione (per combustibile, tecnologia di uso finale, classe di utenti, area geografica ecc.). I parametri nelle equazioni (1) e (2) vanno definiti in accordo con lunit di misura considerata per definire la quantit del particolare servizio energetico. Per una maggiore comprensione dell applicazione delle equazioni indicate riportimamo come esempio, la formulazione di questo tipo di analisi per una particolare classe di veicoli. Per questa definiamo: Ni come il numero dei veicoli nella particolare classe (ad esempio i veicoli leggeri); Pi come la quota rappresentata dalla particolare tecnologia del motore (es. diesel); Mi come misura dei km percorsi in media per anno dai veicoli della classe i; Ii come il consumo medio di combustibile per km nella classe di veicoli.

Considerando intervalli annuali, la (2) diventa allora: ;

Veicoli Km fffffffffffffffffffffffffffffffffffff LDVDiesel O fffffffffffffffffffffffffffffffffffffff Energia = X VeicoliLDV O Veicoli veicolo Oanno i LDV

g
LDV

MJ O ffffffffff Km

Equazione (3)
LDVDiesel

Le emissioni sono allora calcolate moltiplicando i termini in (3) per un fattore di emissione per unit di energia consumata (g/MJ), metodo comunemente impiegato nella stima dei gas climalteranti. Nella valutazione delle emissioni di sostanza macroinquinanti pi utile moltiplicare per un fattore di emissione per unit di distanza percorsa (g/km). Le emissioni totali di macroinquinanti associati al particolare uso finale i sono ottenute moltiplicando per il fattore di emissione cos definito i primi tre termini a destra in (3). Considerazioni del tutto analoghe valgono nella valutazione dei costi monetari, in cui vengono introdotti fattori di costo dinvestimento ed altri costi fissi e variabili. Ladozione, tra laltro, di proiezioni ottenute da altri studi, interpolati da serie storiche o in semplici assunzioni di modello, per ciascuno dei parametri nella (2) rendono questa metodologia particolarmente adatta per la formulazione di previsioni di medio e lungo termine e per analisi di scenario. pag

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APPLICAZIONE
Lapplicazione basata su Win32, come basi dati utilizza dei File Excel esterni, ma si integra ottimamente tramite ODBC su dabatase esterni come MYSQL. Linterfaccia grafica piuttosto completa e ben funzionante.

Come si pu notare dalla figura precedente ogni singolo centro di consumo usa dei combustibili o dei vettori specifici, per ognuna delle tecnologie utilizzate sono riportare tutte le emissioni associate. Sono disponibili un grande numero di tecnologie disponibili, dove sono stati definiti i consumi e le emissioni, inoltre possibile personalizzare queste tecnologie ai probi fabbbisogni. Nella figura seguente vediamo la caratterizzazione di un autovettura europea per quanto riguarda i consumi e le emissioni:

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Ottime anche le possibilit di rappresentazione grafica dei risultati:

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SCENARI
Viene scelto un arco temporale che partendo da un dato anno precedente allanno corrente arriva sino all anno corrente, chiameremo questo arco di anni CURRENT ACCOUNT, in questo arco di tempo inseriamo i dati che sono a nostra conoscenza , oltre allandamento nel tempo certo di questi dati limitatamente alla nostra capacit di disaggregazione dei dati globali e di reperimento dei dati specifici per ogni fonte e per ogni unit di consumo. SCENARIO BASELINE Questo scenario costituito dagli anni che seguono quello corrente, in questo lavoro lavoremo per proiezioni che arivano massimo al 2030 ma non vi nessun problema ad estenderli oltre. Nello scenario BASELINE sostanzialmente estendiamo in trend che avevamo verificato nel CURRENT ACCOUNT. SCENARIO MITIGAZION In questo scenario vedremo di effetti di specifi interventi sui consumi e sul risparmio energetico. Interventi sulla riduzione dei consumi elettrici per illuminazione, incentivazione autovetture ibride , incentivazione solare termico. SCENARIO RINNOVABILI In questo scenario vedremo leffetto di uno sviluppo sostenuto delle energie rinnovabili, con un incremento del 20 % su base annuale per il solare e del 15% per l eolico. Lo scenario Mitigation caratterizzato da una notevole riduione della intensit energetica come si pu vedere sinteticamente nel grafico seguente:

ncia di Pisa 01. ABITAZI ONI : Final Energy Intensity (Gigawatt-Hour per Household)
Scenario: Mitigation
< ATTUALE PREVISIONE>

0,20 0,18 Gigawatt-Hour per Household 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 2005 2007 2010 2013 2016 2019 2022 2025 2028

Wood LPG Electricity CHEROSENEeOLIO

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IL CONSUMO FINALE DI ENERGIA NELLA PROVINCIA DI PISA


In questo caso studio ci limitiamo ad un approccio di tipo forecast, in pratica partiamo dalla conoscenza dei nostri consumi e della nostra produzione attuale per valutarne gli andamenti nel tempo futuro. Definiamo un modello LEAP relativo allarea della provincia di Pisa, i dati in nostro possesso provengono dal Programma Energetico Provinciale (2005) e dal Piano Energetico della Regione Toscana. Siamo in possesso anche di dati che sono relativi agli anni dal 2005 al 2009, grazie alle funzioni di interpolazione possibile inserire tutti questi dati nell applicazione creando un andamento storico il pi possibile vicino alla realt. Il nostro modello LEAP utilizza degli alberi personalizzabili dove vengono definiti e strutturati i dati relativi ai consumi e alla produzione e distribuzione dellenergia. Gli alberi che abbiamo definito sono KEY ASSUMPTION ABITAZIONI (Rete gas e Rete non-gas) SERVIZI (ospedali, scuole, enti publici) INDUSTRIA AGRICOLTURA TRASPORTO COMMERCIALI TRANSORMATION ( produzione e distribuzione) RESOURCES

Inoltre definiamo degli scenari da oggi fino al 2030 nel quale potremmo valutare gli effetti dei possibili interventi, valutandone gli effetti energetici e di Global Warning SCENARI DEFINITI BASELINE MITIGATION RINNOVABILI

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DATI UTILIZZATI
Popolazione Numero di persone per abitazione Ipotesi di crestita ISTAT PIL PROCAPITE 134.679 (2005) 2,83 (2001 ISTAT) 2,2% 16.000 euro (1997)

CONSUMO PROVINCIA DI PISA (2001) Consumo elettrico 1530 Gwh (2005) (commercio 55%, ospedali 5%, alberghi 10%) Consumo riscaldamento abitazioni 4.634.842 GJ Consumo alberghi 73728 Gje 9192 GJt Consumo Commercio 107.286 GJt e 131127 Gje ( totale 238.000 GJ) (100.000 metri quadrati) Consumo Ospedali 165.337 GJt e 6.889 Gje Consumo scuole 212.000 GJt e 8700 Gje Metano 189.000 tep (residenziale 80%, terziario15%, industriale 5 %) Benzina tep 171.464 Olio 23890 tep Gpl 21.000 tep

CONSUMO ELETTRICO PROVINCIA DI PISA (2001) in Gwh Agricoltura 13 Gwh Industria 573 Gwh Commerciale e Servizi 451 Gwh Domestico 424 Gwh Totale 1.462 GHw Gwh CONSUMO GASOLIO PROVINCIA DI PISA (2001) in tep Trasporto 94791 tep Riscaldamento 4247 tep Agricolo 3693 tep PRODUZIONE PROVINCIA DI PISA FOTOVOLTAICO 634 kwp installati nel 2008 EOLICO 20 MW (2008) IDRICO 300 kw di potenza installata nel 2000 Geotermico 2.000 Gwh ( 2000)

Totale produzione provincia 2412 Gwh nel 1998 Totale consumo provincia 1638 Gwh nel 1998 pag 24

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KEY ASSUMPTION
Per quanto riguarda la popolazione abbiamo assunto che cresce fino al 2012 raggiungendo 486 mila abitanti per poi decrescere fino a 440 mila al 2030 (i dati sono estratti dallipotesi centrale delle previsioni della crescita della popolazione residente www.istat.it);

ABITAZIONI Poiche la rete gas non raggiunge tutte le abitazioni della provincia di pisa, dividiamo le abitazioni in due gruppi: RETE GAS RETE NON GAS Poi interpoliamo questi dati, considerando un opportuna share: RETE GAS raggiunge il 90 % delle abitazioni nel 2005 RETE GAS raggiunge il 98% nel 2020

Consumo elettrico 424 Gwh (2001) Consumo riscaldamento e per acqua calda e cucina 5.000.000 GJ Questa suddivisione ci permette di differenziare i consumi per tipologia di abitazione, infatti le abitazioni che non sono raggiunte dalla rete gas hanno una tipologia di consumi molto diversa. E stata inoltre considerata la variazione dello share di questi due gruppi, portando lestenzione della rete GAS a coprire la quasi totalit delle abitazioni entro il 2030.

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MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili SERVIZI Sotto la voce servizi racchiudiamo Scuole, Ospedali , strutture alberghiere e strutture pubbliche, definite dai metri quadri di superficie occupata, pertando identifichiamo i consumi come consumi a metro quadro. Consumo complessivo alberghi 73728 Gje e 9192 GJt Consumo complessivo Ospedali e 6.889 Gje e 165.337 GJt Consumo complessivo scuole e 8700 Gje e 212.000 GJt

INDUSTRIA Per industria intendiamo le attivit di tipo industriale relative alle PMI e dalle grandi industrie, definite dai metri quadri di superficie occupata, pertando identifichiamo i consumi come consumi a metro quadro.

Consumo elettrico 40% del totale provinciale Gas metano il 14 % del totale provinciale Consumo elettrico 573 Gwh

AGRICOLTURA Per agricoltura indichiamo tutte le attivit agricole idenficate dalla superficie coltivata in Km quadrati Consumo elettrico 13 Gwh Consumo diesel 3693 tep

COMMERCIALI Vi sono tutte le attivit di tipo commerciali, definite dalla superficie occupata in metri quadri Consumo termico 107.000 GJ Consumo elettrico 131.000 GJ, incidenza 55% del totale

TRASPORTO Consideriamo 0,8 autovetture per individuo residente. Diesel Trasporto 94791 tep Benzina 142887 tep

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TRANSORMATION
In questo nuovo albero viene considerata la produzione e la distribuzione dei vettori energetici Consideriamo una perdita del 12 % per la trasmissione di energia elettrica, per quanto riguarda la produzione abbiamo: FOTOVOLTAICO 734 kwp (2000) che corrispondono a 954 Mwh /anno EOLICO 20 MW (2008) che corrispondono a 40 Gwh/anno IDRICO 300 kw (2000) che corrispondo a 2,4 Gwh /anno GEOTERMICO 535 MW installati , produzione 3000gwh nel 2000

Il fotovoltaico e leolico date le loro caratteristiche sono stati considerati in priorit di dispacciamento. Per il fotovoltaico abbiamo ipotizzato un rendimento finale annuale di 1250 Kwh per ogni Kwp installato ( relativo ad un Balance of system del 14% ed un rendimento di pannello del 14%) Per lidrico abbiamo considerato un paramentro di 8.000 ore equivalenti Per leolico essendo tutte macchine di grossa dimensione abbiamo considerato 2.000 ore equivalenti alla potenza nominale. Per il geotermico facciamo notare che la tecnologia geotermica caratterizzata dalle sue emissioni in riferimento ad un impianto americano, vi comunque la possibilit di aggiornarlo con i dati dei nostri impianti tenendo in considerazione lAMIS.

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CONSUMO FINALE
Nella figura 1 raffigurata la proiezione del consumo finale di energia nella provincia di Pisa fino al 2030 per macrosettori .

Provincia di Pisa 01.RICHIESTA FI NALE ENERGIA


Scenario: Current Accounts
32 30 28 26 24 22 Million Gigajoules 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2005 2007 2010 2012 2015 2017 2020 2022 2025 2027 2030 ABITAZIONI SERVIZI INDUSTRIA AGRICOLTURA TRANSPORTO COMMERCIALI

Figura 1. Consumi finali di energia nella provincia di Pisa proiezione fino al 2030 - Scenario CURRENT ACCOUNT.

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Per quanto riguarda il consumo delle abitazioni abbiamo suddiviso i consumi per due distinte tipologie di abitazioni.

Provincia di Pisa 01. CONSUMI ABITAZIONI CIVILI


Scenario: Current Accounts
6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 Million Gigajoules 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 ABITAZIONI SENZA RETE GAS ABITAZIONI RETE GAS Wood Oil {unspecified} Natural Gas LPG Electricity

Figura 2. Consumi finali di energia delle abitazioni civili nella provincia di Pisa relativa alla tipologia delle fonti e della tipologia di abitazione.

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CONSUMO FINALE PER TIPOLOGIA DI FONTE


Nella figura seguente sono raffigurati i consumi per settore e per tipologia di fonte energetica:

Provincia di Pisa 01. CONSUMI Per settore


Scenario: Current Accounts
8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 Million Gigajoules 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 COMMERCIALI AGRICOLTURA SERVIZI Wood Oil {unspecified} Natural Gas LPG Gasoline Fuel Oil Electricity Diesel

Figura 3. Consumi finali di energia nella provincia di pisa - Scenario CURRENT ACCOUNT E evidente che data le caratteristiche delle attivit della provincia di pisa il trasporto e le abitazioni private determinano la maggior parte dei consumi. .

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PRODUZIONE ENERGIA
La produzione di ENERGIA nella provincia di PISA determinata per la maggior parte dalla fonte geotermica. Ma nel 2008 si sono realizzati alcuni importanti impianti per lo sfruttamento eolico e fotovoltaico. Per lo sfruttamenteo geotermico non abbiamo previsto potenziamenti nei prossimi anni.

Provincia di Pisa 01. PRODUZIONE ENERGIA


Scenario: Baselina
< ATTUALE PREVISIONE>

13,0 12,0 11,0 10,0 Million Gigajoules 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029

Hydro Solar Wind Wood Geothermal

Figura 4: Produzione di energia elettrica suddivisa per fonte nello scenario BASELIN.

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GLOBAL WARNING
La Produzione di CO2 equivalente nei prossimi anni, mantenendo il trend attuale nello scenario BASELINE raffigurato nella figura seguente:

Provincia di Pisa 01. Global Warning CO2


Scenario: Baselin
1.600 1.500 1.400 1.300 1.200 Million Kilogrammes 1.100 1.000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029
< ATTUALE PREVISIONE>

Wood Natural Gas LPG Gasoline Fuel Oil Diesel

Figura 5 A parte una piccola flessione per il consumo di benzina notiamo un sostanzuale incremento nei prossimi anni.

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FOTOVOLTAICO e EOLICO
Supponendo per la Provincia di Pisa un tasso di crescita della produzione Fotovoltaica del 20% annuo, metre per lEOLICO una crescita del 15%

Provincia di Pisa 01. Exogenous Capacity (GW)


Scenario: RINNOVABILI
13.000 12.000 11.000 10.000 9.000 Gigawatt-Hours 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2005 2007 2010 2013 2015 2018 2021 2023 2026 2029
< ATTUALE PREVISIONE>

Hydro Solar Wind Wood Geothermal

Figura 6: Capacit Produttiva suddivisa per fone nello scenario RINNOVABILI Questo uno scenario decisamente ottimistico, nel quale il trend mondiale di crescit di produzione statoe steso fino al 2030. Nella figura seguente vediamo la riduzione di emissioni equivalenti

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Provincia di Pisa 01. Global warting C02 eq


Scenario: RINNOVABILI
1.300 1.200 1.100 1.000 Million Kilogrammes 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2020 2022 2024 2026 2028 2030
< ATTUALE PREVISIONE>

Oil Products Natural Gas Biomass

Figura 7 Global Warning in CO2 equivalente nello scenario RINNOVABILI Si pu notare una diminuzione di circa 1000 tonnellate di C02 equivalente dal 2009 al 2030. Questo dato non cumulativo.

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INCENTIVAZIONE e DEFISCALIZZAZIONE
Nei prossimi anni le fonti rinnovabili continueranno a rivestire un ruolo marginale, nonostante lo sviluppo di tali tecnologie sia fondamentale per il nostro Paese, infatti, se si trovasse il modo di diminuire i costi di produzione, queste fonti potrebbero generare consistenti benefici economici, energetici ed ambientali. Limpatto sullambiente insieme alla possibilit di sviluppare tutt una filiera economica legata alle energie rinnovabili e al risparmio energetico dovrebbo spingere senza dubbio versa la scelta chiara di incentivare e velocizzare questa tipologia di interventi. Lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia dovrebbe aumentare sia perch il loro utilizzo una risposta adeguata ai problemi legati alla diversificazione energetica ed alla riduzione della dipendenza dallestero, sia per il minor impatto ambientale ed il rispetto degli impegni internazionali sulla riduzione dei gas climalteranti. Lefficienza energetica deve essere una strategia comune ad ogni settore da perseguire in tutte le direzioni possibili attraverso unazione incisiva che agisca in modo sinergico, essendo lenergia una materia trasversale a tutti i settori socioeconomici e produttivi di un territorio. Le azioni da intraprendere per incentivare luso razionale dellenergia e lapprovvigionamento da fonti rinnovabili, devono affidarsi a strumenti ed interventi molto diversificati, al fine di rispondere alle specifiche caratteristiche che settori strategici come agricoltura, industria, residenziale e trasporti presentano. Passando ad esaminare limposizione fiscale sui prodotti energetici, piuttosto preoccupante notare che attualmente lo Stato tende a tassare i combustibili e lelettricit disinteressandosi dellutilizzo di questi ultimi. Al fine di alimentare lefficienza energetica in ogni settore sarebbe auspicabile la modifica di tale criterio attraverso degli incentivi e/o sgravi fiscali che incoraggino comportamenti di consumo virtuosi e sistemi di produzione efficienti e, viceversa, imposizioni fiscali che scoraggino comportamenti di consumo poco virtuosi e sistemi di produzione non efficienti. Lo Stato dovrebbe incentivare i prodotti e le tecnologie pi efficienti ed ecologiche mediante un sistema fiscale pensato in funzione dellefficienza e dellambiente. Un intervento politico che punta in questa direzione potrebbe essere lintroduzione di una nuova norma fiscale che modifica le aliquote dellimposta sul valore aggiunto in funzione dellefficienza e dei vantaggi ecologici di un prodotto. A livello locale possibile intervenire con incentivi, defiscalizzazione, esaminiamo alcuni specifici interventi nel solare termico e nel parco autovetture:

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SOLARE TERMICO
Dal lato della domanda vi sono delle potenzialit non sfruttate nel solare termico, una fonte rinnovabile che gi oggi largamente competitiva dal punto di vista economico. Nella figura seguente raffigurato lo scenario di come sar prodotta lacqua calda per usi domestico sanitario fino al 2030 senza interventi pubblici.

Figura 8 Domanda di energia per il riscaldamento di acqua sanitaria per usi domestici inella provincia di pisa- Scenario BASELINE Un intervento efficace potrebbe essere, ad esempio, quello di rendere obbligatorio lutilizzo di un impianto solare termico ogni sette abitazioni. Nella figura seguente rappresentato il consumo di energia per la produzione di acqua calda per usi domestici qualora sia introdotta una norma che imponesse dal 2008 lutilizzo di pannelli solari per le abitazioni di nuova costruzione e per le abitazioni in restauro. In tale ipotesi, si raggiungerebbe nel 2030 lobiettivo di un impianto solare termico installato ogni sette abitazioni utilizzate.

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Figura 9 Domanda di energia per il riscaldamento di acqua sanitaria per usi domestici in Italia per effetto dellintroduzione a partire dal 2008 di una norma che obbliga luso del solare termico per le abitazioni in costruzione ed in restauro.

Interventi sono possibili nel risparmio relativo all illumnazione pubblica e privata, ad esempio sarebbe possibile eliminare lIVA per le lampade a risparmio energetico e raddoppiare laliquota per le lampade ad incandescenza.

Analoghe misure fiscali potrebbero essere realizzate per gli elettrodomestici, i condizionatori (che incideranno sempre pi s ui consumi futuri del settore civile), per le automobili, ecc. Interventi di natura fiscale che tendono ad incentivare lacquisto di beni efficienti dal punto di vista energetico non causano impegnativi trade-off fra gli obiettivi politici, in quanto, incentivano la produzione dei beni succedanei efficienti ed ecologici e disincentivano quella di beni succedanei non efficienti e non ecologici, originando una sorta di effetto economico compensativo fra produzioni che non influisce sul valore finale del PIL.

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AUTOVETTURE
Passando ad unanalisi del parco autovetture si rileva come negli ultimi anni si sia verificata una forte espansione del consumo di energia finale legata soprattutto alla crescita del numero di autovetture circolanti e del chilometraggio medio percorso. In futuro si prevede, al contrario, un sostanziale rallentamento della crescita dei consumi a causa di una minore crescita del numero di autovetture ed un aumento del rendimento medio del parco circolante. Nelle figura raffigurata la proiezione del consumo finale di energia del parco autovetture circolante nella provincia di PISA:

Provincia di Pisa 01. GPL:TRASPORTO


Scenario: Baseline
< ATTUALE PREVISIONE>

200 180 Thousand Tonne of Oil Equivalents 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029

BENZINA Electricity Diesel GPL Natural Gas

Figura 10 Domanda di energia del parco autovetture nella provincia di pisa. (Scenario Baseline)

In tale scenario si ipotizza che lattuale parco autovetture circolanti nella provincia di pisa, composto da circa 354 mila auto (0,8 autovetture per abitante), cresca fino 500 mila auto nel 2030 Le autovetture a benzina passano dal 71% del 2004 al 44,5% del 2030. Le auto a gasolio passano dal 23,8% del 2004 al 40% del 2030 (tendenza riscontrata negli ultimi anni per lintroduzione dal motore common rail). Le auto a GPL conservano la loro percentuale (4%) per tutto il periodo di riferimento, mentre le auto a metano passano dal 1,2% del 2004 al 4% del 2030. Le auto ibride pag 38

MASTER Programmazione e Pianificazione Energie Rinnovabili raggiungono il 7% (3% benzina, 3% gasolio e 1% metano) del parco autovetture nel 2030, a differenza delle auto elettriche che non hanno una grande diffusione (solo lo 0,5% a fine periodo).

Nella figura successiva presentato leffetto di sostituzione in termini energetici di un intervento pubblico che a partire dal 2008 riduca laliquota IVA al 4% per lacquisto di autovetture ibride con unefficienza media superiore ai 22 km/litro5. Tale intervento potrebbe consentire una riduzione progressiva del consumo annuo di energia fino a raggiungere 50 mila tep nel 2030.

Provincia di Pisa 01. TRANSPORTO


Scenario: Mitigation
200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
< ATTUALE PREVISIONE>

BENZINA Electricity Diesel GPL Natural Gas

Thousand Tonne of Oil Equivalents

2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029

Figura 11 Domanda di energia del parco autovetture della provincia di pisa dopo intervento di modifica delle aliquote IVA a partire dal 2008 (Scenario MITIGATION). La riduzione dellaliquota comporterebbe per lo Stato, in base alla stima effettuata ed ipotizzando un prezzo medio netto per autovettura ibrida di 20.000 euro, un mancato introito di circa 880 milioni di euro/anno. Tale ammanco potrebbe essere rimpiazzato con un aumento del bollo auto, a partire dal 2008. Ad esempio, si riscuoterebbe la medesima cifra aumentando di 80 euro/anno il bollo delle auto di cilindrata compresa fra 1600cc e 2000cc e di 120 euro/anno il bollo delle auto con cilindrata superiore a 2000 cc. La tassa resterebbe, invece, invariata per le cilindrate pi diffuse e a minor consumo (<1600cc).

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Infine vediamo il confronto in termini di emissioni nel settore trasporto fra i due scenari che abbiamo considerato: Baseline e Mitigation.

Provincia di Pisa 01. TRANSPORTO Global Warning


Scenario:Confronto Mitigazion e Baseline
600 550 500 450 Thousand Tonnes 400 350 300 250 200 150 100 50 0 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029
< ATTUALE PREVISIONE>

Mitigation Baseline

Figura 12 Con lintervento indicato si potrebbe risparmiare 100.000 tonnelate nel 2030, che cumulativi corrispondono a 4 milioni di risparmio di C02 equivalente.

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SINTESI
Il forte peso delle fonti primarie non rinnovabili frutto di una politica nazionale che ha le origini nelle crisi energetiche degli anni 70. E necessario individuare gli strumenti pi adatti per attrarre investimenti e per promuovere un ciclo energetico basato su un mix che rappresenta il miglior compromesso possibile in termine di prezzi finali, disponibilit energetica e qualit dellambiente. Per tale motivo opportuno incentivare tutte le tecnologie attualmente pi efficienti includendo in tale definizione anche le fonti di energia rinnovabile. Tale riorganizzazione richiederebbe unaccurata conoscenza degli attuali consumi specifici, delle tecnologie utilizzate, dei progressi tecnologici, dei processi produttivi e dei sistemi organizzativi per ogni settore. Essa dovrebbe consentire la modifica degli attuali modelli di consumo dellenergia per ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico senza rinunciare alla qualit della vita ed alla crescita economica. A tal fine lintroduzione di misure politiche per incrementare lefficienza energetica ritenuta fondamentale per perseguire dei process mdi modernizzazione in modo da utilizzare macchine tecnologicamente avanzate ad alto rendimento. In questo lavoro sono stati analizzati diversi strumenti per analizzare ed affrontare il problema di uno sviluppo sostenibile che avesse come obiettivi la riduzione delle emissioni climalteranti. E stato mostrato uno strumento di pianificazione e programmazione locale, il LETIT, che mette in evidenza come sia indispensabile coinvolgere tutte le parti nella scelta delle modalit di intervento possibili. Troppo spesso abbiamo assististo ad interventi fatti senza aver considerato limportanza del coinvolgimento e nella sensibilizzazione del consumatore stesso, delle parti che forniscono le tecnologie e i servizi. Poi sono stati proposti a titolo esemplificativo ed approfondito mediante scenari energetici elaborati con il modello Long-range Alternatives Planning System (LEAP) alcuni interventi economici e pubblici che consentono di ridurre i consumi finali di energia e, conseguentemente, di diminuire le emissioni e i fattori di pressione sulle infrastrutture energetiche. Tali misure pubbliche sono state predisposte al fine di dimostrare che possibile migliorare la situazione energetica esistente senza creare dei conflitti fra gli obiettivi di politica economica, energetica ed ambientale. Infatti, anche limitandosi ad un territorio di estensione limitata come la provincia di Pisa, abbiamo verificato che con speciche incentivivazioni fiscali possibile ridurre in maniera sensibile le emissioni di gas climalteranti senza ridurre il PIL, anzi piuttosto dando una spinta alle aziende locali che operano nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico.

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Lefficienza energetica deve essere una strategia comune ad ogni settore da perseguire in tutte le direzioni possibili attraverso unazione incisiva che agisca in modo sinergico, essendo lenergia una materia trasversale a tutti i settori socioeconomici e produttivi di un territorio. Le azioni da intraprendere per incentivare luso razionale dellenergia e lapprovvigionamento da fonti rinnovabili, devono affidarsi a strumenti ed interventi molto diversificati, al fine di rispondere alle specifiche caratteristiche che settori strategici come agricoltura, industria, residenziale e trasporti presentano. Passando ad esaminare limposizione fiscale sui prodotti energetici, rilevante il fatto che attualmente lo Stato tende a tassare i combustibili e lelettricit disinteressandosi dellutilizzo di questi ultimi. Al fine di alimentare lefficienza energetica in ogni settore sarebbe auspicabile la modifica di tale criterio attraverso degli incentivi e/o sgravi fiscali che incoraggino comportamenti di consumo virtuosi e sistemi di produzione efficienti e, viceversa, imposizioni fiscali che scoraggino comportamenti di consumo poco virtuosi e sistemi di produzione non efficienti. Lo Stato, ad esempio, potrebbe incentivare i prodotti e le tecnologie pi efficienti ed ecologiche mediante un sistema fiscale pensato in funzione dellefficienza e dellambiente. Un intervento politico che punta in questa direzione potrebbe essere lintroduzione di una nuova norma fiscale che modifica le aliquote dellimposta sul valore aggiunto in funzione dellefficienza e dei vantaggi ecologici di un prodotto. Nella tabella 1 stato descritto, per grandi linee, un possibile intervento di variazione delle aliquote IVA in funzione dellefficienza energetica. Ovviamente tale intervento andrebbe approfondito dal punto di vista economico, al fine di mantenere invariato il prelievo fiscale da parte dello Stato.

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ABSTRACT
The strong weight of non-renewable sources is the result of a national policy that has its origins in the energy crises of the 70s. E 'need to identify the most suitable for attracting investment and to promote energy cycle based on a mix that represents the best possible compromise in terms of retail pricing, availability and quality of energy. For that reason should be encouraged all the more efficient technologies currently include in that definition also sources of renewable energy. This reorganization would require a thorough knowledge of current consumption specific technologies used, advances in technology, production processes and organizational systems in each area. It should allow the modification of current consumption patterns of energy to reduce energy needs without sacrificing quality of life and economic growth. To that end, the introduction of policy measures to increase energy efficiency is considered essential to pursue the modernization process MDI to use technologically advanced machines with high efficiency. In this work were analyzed several tools to analyze and address the problem of sustainable development which had as their objectives the reduction of emissions climate. was shown a tool for planning and local programming, the LETIT, which highlights how it is essential to involve all parties in the choice of ways and means possible. Too often we assististo additional facts without having considered the importance of involvement and awareness in the same party providing technologies and services. Then they were proposed by way of example and deepened through scenarios energy produced by the model Long-range Alternatives Planning System (LEAP) some economic and public interventions to reduce the consumption of energy and, consequently, reduce emissions and factors pressure on energy infrastructure. These public policy measures have been prepared to demonstrate that you can improve the energy situation exists without creating conflict between the objectives of economic policy, energy and environment. Indeed, even merely an extension of territory as the limited province of Pisa, we verified that with specic incentivivazioni tax can significantly reduce emissions of climate gases without reducing the GDP, rather than giving a boost to local firms operating in the area of renewables and energy conservation. Energy efficiency should be a common strategy for each sector to be pursued in all possible directions through action acting in a mutually reinforcing way, being an energy field across all socio-economic sectors and production of a territory. The actions to be taken to encourage the rational use of energy from renewable sources and procurement, must rely on instruments and interventions very diversified in order to respond to the specific characteristics that strategic sectors such as agriculture, industry, residential and transport present. Turning to examine the taxation of energy products, significant is the fact that currently the state tends to tax the fuel and electricity ignore the use of the latter. In order to feed energy efficiency in all sectors would be desirable to modify this policy through incentives and / or tax breaks that encourage virtuous behavior of consumption and production efficiency and, conversely, taxes that discourage consumption behavior of little virtuous and production systems are not efficient. The State, for example, could stimulate the products and technologies more efficient and environmentally friendly means of a tax system designed on the basis of efficiency and the environment. A policy that points in that direction could be the introduction of a new rule that amends the tax rates of value added depending on efficiency and ecological benefits of a product. Table 1 has been described by broad lines, a possible intervention of variation in VAT rates as a function of energy efficiency. Obviously such action should be deepened in economic terms, in order to maintain the tax levy by the state. pag 43

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