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Strumenti e nuove esigenze per il ripristino del servizio del sistema elettrico dopo black-out
C.A. Nucci
Universit di Bologna Dipartimento di Ingegneria Elettrica
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
Introduzione
Il problema di ripristino del servizio dopo un black-out un problema tradizionale dei sistemi elettrici. Un certo rischio di un disservizio pi o meno ampio del sistema sempre presente necessit di predisporre piani di ripristino del servizio affidabili e rapidi atti a coordinare le azioni dei diversi operatori coinvolti nel processo in questione.
Introduzione
Liberalizzazione del mercato dellenergia elettrica diversa gestione dei sistemi elettrici rispetto alle modalit per le quali sono stati progettati; ora portati a funzionare per pi tempo in condizioni prossime al limite delle loro capacit. esigenza di sempre pi efficienti sistemi di difesa contro i black-out, e di predisporre piani di ripristino del servizio (minimizzando tempi ed energia non fornita)
Introduzione
Di importanza cruciale, dopo un black-out che coinvolge parte della rete di trasmissione, il riavvio dei grandi gruppi termoelettrici, reso possibile dal riavvio iniziale ed autonomo di gruppi predisposti, denominati di prima riaccensione o di blackstart.
Durante questa fase, questi ultimi si trovano ad operare su isole del rete di trasmissione, di limitata estensione e soggette a variazioni significative dei valori di frequenza e tensione.
Introduzione
Introduzione
Difficolt di effettuare prove di riavvio direttamente sugli impianti, (peraltro estremamente costose) i piani di ripristino del servizio richiedono un esteso lavoro di messa a punto, in parte eseguito mediante opportuni simulatori numerici del comportamento dinamico degli impianti di produzione e della rete in fase di riaccensione. Oltre a tali strumenti tradizionali, ne sono stati proposti altri, basati su tecniche informatiche pi innovative (sistemi esperti), come ausilio per le attivit di ripristino del servizio da parte degli operatori dei gestori delle reti di trasmissione (ad es. Cigr-38.06.04 1993, Barsali et al. 2001).
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
Build-Down Build-Down
ripristinato il servizio della rete di trasmissione prima di aver provveduto ad effettuare il parallelo della maggior parte dei generatori;
Build-Up Build-Up
si ha il ripristino autonomo del servizio in sottoparti del sistema che poi vengono opportunamente interconnesse
Build Down
La rete di trasmissione viene rialimentata mediante le interconnessioni con sistemi in servizio e mediante impianti di black start. Maggiori difficolt: alti valori di potenza reattiva in gioco ( ST). Adatto se il sistema interessato dal disservizio di limitate dimensioni, (linee di modesta lunghezza), e quando si dispone di numerose interconnessioni con sistemi elettrici contigui e di un adeguato numero di centrali di prima riaccensione. Include le seguenti fasi:
a) riconoscimento dello stato del sistema, ossia dellestensione della parte interessata dal disservizio e dello stato delle centrali; b) ripristino servizio linee della rete di trasmissione, evitando linsorgenza di st; c) fornitura della necessaria potenza di avvio alle centrali che non hanno capacit di riavvio autonomo; d) messa in parallelo dei gruppi; e) completo ripristino del servizio con lalimentazione dei carichi.
Build Up
Suddivisione del sistema in sottosistemi, ognuno dei quali ripristinato singolarmente mediante le unit di riavvio autonomo. Solo successivamente i sottosistemi stabili sono interconnessi fra loro. Adatto quando il disservizio coinvolge un sistema di grande dimensioni senza la possibilit di ricorrere alle interconnessioni con altri sistemi non interessati dal black-out. Comprende le seguenti fasi:
a) determinazione dello stato del sistema, come per la procedura precedente; b) sezionamento dei sottosistemi in modo tale che ciascuno sia dotato di gruppi con capacit di riavvio autonomo e di gruppi termoelettrici che necessitano lausilio della rete per la messa in servizio;
Build Up
Suddivisione del sistema in sottosistemi, ognuno dei quali ripristinato singolarmente mediante le unit di riavvio autonomo. Solo successivamente i sottosistemi stabili sono interconnessi fra loro. Adatto quando il disservizio coinvolge un sistema di grande dimensioni senza la possibilit di ricorrere alle interconnessioni con altri sistemi non interessati dal black-out. Comprende le seguenti fasi (Cont):
c) riavvio delle grandi unit di produzione termoelettrica a partire dai gruppi di prima riaccensione attraverso percorsi nella rete detti direttrici di riaccensione, entro i tempi massimi previsti per il parallelo dei gruppi che hanno effettuato con successo la manovra di rifiuto di carico, e quindi si trovano in funzione sullisola di carico costituita dai propri servizi ausiliari, o per il riavvio cosiddetto a caldo;
Build Up
Suddivisione del sistema in sottosistemi, ognuno dei quali ripristinato singolarmente mediante le unit di riavvio autonomo. Solo successivamente i sottosistemi stabili sono interconnessi fra loro. Adatto quando il disservizio coinvolge un sistema di grande dimensioni senza la possibilit di ricorrere alle interconnessioni con altri sistemi non interessati dal black-out. Comprende le seguenti fasi (Cont):
d) allinterno di ogni sottosistema, sincronizzazione ed interconnessione dei gruppi di generazione appartenenti al sottosistema, quando hanno raggiunto almeno il livello di produzione minimo; e) interconnessione fra i diversi sottosistemi, con la rialimentazione parziale del carico per aumentare la stabilit; f) riavvio dei rimanenti impianti di produzione, ripristino delle interconnessioni e rialimentazione di tutto il carico della rete.
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
Le unit di produzione che presentano maggiori problemi sono quelle termoelettriche a vapore, sia convenzionali sia nucleari. Richiedono, per il riavvio, tempi e potenze considerevoli, dipendenti oltre che dal tipo di centrale, anche dal tempo di arresto. scelta pi opportuna delle unit di riavvio autonomo per poter effettuare la riconnessione dei grandi gruppi termoelettrici, con particolare riguardo a quelli che hanno effettuato con successo la manovra di rifiuto di carico. In genere gruppi idroelettrici o turbine a gas. Per le centrali nucleari si usano gruppi di emergenza, diesel o turbogas collocati allinterno della centrale stessa.
Le unit di riavvio autonomo devono avere le seguenti caratteristiche: - avviamento rapido e completamente autonomo - significativa potenza concentrata su poche unit - possibilit di erogare P (e Q) in regime di sovra e sottoeccitazione con buona regolazione della tensione necessarie alla rialimentazione delle direttrici di riaccensione e delle utenze, compresi i servizi ausiliari dei gruppi a vapore; - possibilit di regolare la frequenza in regime di rete separata, in particolare regolare la frequenza (e la tensione) delle direttrici durante la fase di rampa di carico dei gruppi termoelettrici connessi nuovamente alla rete.
Il problema complesso dato il comportamento dei carichi quando rialimentati dopo una interruzione pi o meno lunga. I carichi (zavorra) infatti presentano un picco iniziale di potenza che pu essere diverse volte superiore alla richiesta a regime, a causa del contemporaneo riavvio delle utenze. Entit di tali picchi difficilmente prevedibile pu provocare improvvisi cali di frequenza, che richiedono sia unadeguata riserva di potenza ripartita fra i gruppi in parallelo sulla direttrice di riaccensione sia appositi sistemi di regolazione. occorre ricorrere, anche in questa fase, a distacchi automatici del carico.
5s
300 s
1,7 s
Si hanno comunemente sovratensioni (ST) - sostenute alla frequenza di rete, - dovute ai transitori di manovra degli interruttori o a - fenomeni di risonanza di armoniche della frequenza di rete.
ST SOST prevenibili mediante studi di ripartizione ottima del carico, ed in particolare della potenza reattiva richiesta, fra i gruppi in parallelo importante la determinazione dei limiti di capacit dei generatori (alti valori di Q necessari alla rialimentazione di lunghe linee di trasmissione e dei motori elettrici che azionano i servizi ausiliari delle grandi centrali termoelettriche). Ai sistemi d'eccitazione dei gruppi di riaccensione si richiedono inoltre ampi margini di sovraccaricabilit in tempi brevi, per far fronte alle elevate cadute di tensione che si manifestano allo spunto ai motori elettrici di grossa taglia tipici di alcuni ausiliari delle centrali a vapore.
Si possono individuare due diverse strategie I) apertura di tutti gli interruttori nel momento di identificazione del black-out, II) aprire solo alcuni interruttori appositamente scelti
Numerosi sono gli studi intrapresi per determinare la scelta della pi opportuna configurazione dei percorsi di riaccensione. I metodi pi recentemente proposti si basano in genere sullapplicazione di tecniche di intelligenza artificiale.
La variazione continua della configurazione del sistema durante la fase di riavvio e le sue particolari condizioni operative possono provocare lintervento indesiderato di alcune protezioni. In letteratura sono analizzati i ritardi legati a ci e sono proposti alcuni provvedimenti correttivi ad es. apposite protezioni che consentono di isolare parti del sistema in cui si raggiunge il bilanciamento fra P generata e richiesta. Particolarmente importanti sono le tecniche che consentono il contenimento dellangolo di fase fra due sottosistemi da interconnettere ridurre lentit delle fluttuazioni di potenza scambiata fra le due reti allatto della chiusura degli interruttori per la interconnessione evitare linsorgere di fenomeni di instabilit.
Sia del gestore della rete sia di tutti gli impianti di produzione dellenergia coinvolti nel processo di riaccensione essenziale. Gli operatori si trovano infatti ad affrontare situazioni impreviste che si verificano molto raramente e mai con modalit identiche. Non possono quindi fare affidamento sulla propria esperienza diretta e si trovano a dover prendere rapidamente le decisioni pi opportune in condizioni di grande incertezza e confusione. fondamentale laddestramento del personale mediante opportuni simulatori in tempo reale che consentano di presentare agli operatori tipici scenari di emergenza e di ripristino del servizio.
(sono stati proposte anche soluzioni in cui listruttore sostituito da sist. esperti)
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
a) riconoscimento del black-out e sua estensione; b) predisposizione delle direttrici di riaccensione; c) interconnessione fra le direttrici, con graduale ripristino della magliatura della rete AAT; d) messa in servizio dei restanti gruppi generatori e rialimentazione graduale dell'utenza con rimagliatura di tutta la rete AT.
b)
c) + d)
HV Network
Ballast loads
TRASMISSION
CUSTOMER
In una struttura deregolamentata come quella di libero mercato molto pi complicata leffettuazione di manovre sugli impianti di terzi
Utility C
Generator A
Mercato libero
Diviene Divieneimportante importante limpiego limpiegodi ditutte tuttele lecentrali centrali che chehanno hannocaratteristiche caratteristichedi di riavvio riavvioautonomo autonomo(black (black start) start)
Possibile contributo dei gruppi termoelettrici con caldaia ad attraversamento forzato UP? Sono stati fatti studi in passato (Mariani et al, 1984): apparentemente, anche se la manovra di rifiuto di carico viene eseguita con successo occorre il contributo di altri gruppi.
Negi anni scorsi lENEL ha ripotenziato diversi gruppi a vapore da 320MW con caldaia UP ad attraversamento forzato ciclo combinato. Turbina a gas (GT) da 120MW e scambiatore che utilizza i gas di scarico e sostituisce parte dei riscaldatori acqua alimento ad AP (Anzano, Guagliardi,
Pastorino, Pretolani, & Ruscio, 1990).
by-pass
to atmosphere
Limpianto ripotenziato provvisto di una valvola di bypass che pu essere usata per deviare i gas di scarico della turbina dallo scambiatore, rendendo le due sezioni (VAP e GAS) indipendenti.
Sh2 Sh1
HP
synchronous generator MP
La Lapresenza presenzadella della valvola valvoladi diby-pass by-passe e della dellasezione sezionea agas gas giustifica giustificalo lostudio studio affrontato affrontatoda daCESI CESIe e Uni UniBo: Bo:verificare verificarese seun un tale taleimpianto impiantopossiede possiede caratteristiche caratteristichedi diBSU BSU..
Possibilit di utilizzare il GT di ripotenziamento per eseguire il black start di un gruppo a UP a vapore senza alimentare gli ausilari dalla rete. Ci consentirebbe di: 1. Risparimare tempo se la manovra di LR fallisce 2. ed evitare lalimentazione dei SA del gruppo a vapore dalla rete (operazione complessa). 3. Rendere possibile lalimentazione di altre centrali mediante il gruppo GT/VAP, fornendo un contributo sostanziale al riavvio del sistema (come vedremo)
RossanoCalabro Station
320 MW Steam Sections with UP boyler Repowered by 120 MW Gas Turbines
Steam turbine
Il simulatore
Its core consists of: an efficient and reliable implicit solver of large sets of algebraic-differential equations, CAD-like user-friendly tools for building and managing models a large library of mathematical models in the field of energy production processes. A run-time executive enables to run together the various parts and the MMI.
The model of the electrical system of the station is conceived to reproduce the slow electromechanical transient phenomena. The auxiliaries of the gas section are simply represented by a static load model fed by its relevant generator through transformer GT-AT; those of the steam section are modelled with greater detail.
220 kV 126.5 km
220 kV
Laino
380 kV
30 MW
30 MW
30 MW
30 MW
73.6 km
73.6 km
GT
SPP
Scanzano
60 km
Nova Siri
5 MW
60 km
Acri
30 km
45 km
Cosenza
Cosenza
50 km
Feroleto
10 km
10 MW
30 MW
30 MW
15 MW
Cir
50 km
15 MW
Crotone
5 MW
Speed governor
Speed governor
+ +
GT
Fuel system Turbine
1
GT load demand
GT load programmer
1 1+sTG
+ -
1 1+sTf
1 1+sTcd
Compressor discharge
0,25 0,22 1
mech
FLI
(0.3 Hz)
1 0.1 0.3
+ -
f1
1 1+sTl
1 sTl1
1/droop
f fn
Kd
sTd 1+sT d
+ -
1 sTd1
Max acc.
speed governor time constant valve time constant (opening) fuel system time constant compressor time constant accel. control transfer function ceff. FLI transfer function coeff.
The temperature control is not represented and it is approxim by reducing the maximum fuel limit. The fuel valve positioner has two different actuation speed. Valve position 22% balance between gas turbine and compressor power
GT model validation
Comparison of calculated and measured values of active power and frequency following a load rejection of 110MW: Top: field tests carried out on November 11, 1996 at a GT section of the Montalto di Castro power station; Bottom: simulation results
The simulator
closed during SU and opened when load> 110MW (and 207 closed)
no return
controls the boiler pressure at 170 bar or at a lower value if the FT pd exceeds 14 bar
assures the control of the steam temperature at the reheater outlet during start-up
controls at 60 bar the steam pressure inside the flash tank by discharging the steam in excess to the condenser
Thermal balance equations are not represented: load connections generate Tmax=5-10 C Feedwater flow rate proportional to fuel flow rate at each load Steam production proportional to feedwater flow rate; time constant greater at diminishing loads Neglected F.T. drainings (but oil was increased by program at low load) Mass accumulation has been considered in: SH1, FT, SH2
Il simulatore: la caldaia UP
SPP load demand Relief valve
SH1
200 valve steam flow rate 207 valve position
+ + + -
SH2
superheater 2
1 1+0.5s
1 195.5 204
1 sTsh2 1
1
Q sh2
+ -
Relief valve
k
182 190.4
1 1+sTb
boiler
+ -
1 sTsh1
superheater 1
1+s
k207
+
boiler
flash into the boiler
Q sh1
+ -
Qft
1 sTft
flash-tank
s kd 1+sTd
+
k 270
270 valve position
sh1 output pressure Tb Tsh1 = 7,5 s Tsh2 = 2,8 s Tft = 3 s boiler time constant superheater 1 time constant superheater 2 time constant flash tank time constant
k 240
240 valve position
Start-up circuit
Admission
Main steam pressure EHC load reference
+
40%
Qhp
Fhp
reheater RH
1
HP control valve positioner
+
p
-
crossover
1-y sTCH
HP steam chest
CH
1 1-y
1 sTRH
RH
Qlp 1 1+sT CO
F lp
+ + -
mech
60%
mechanical losses function
Steam chest
Tpr = 0,1 s Tcv = 0,8 s TCH = 0,15 s TRH = 11 s TCO = 0,4 s y Fhp = 0,4 Flp = 0,6 pressure reg. time const. control valve time const. HP chest time const. RH time const. crossover time const. constant (prh,nom./pch,nom) fraction of total power generated by HP and LP sections
intercept valve positioner
Intercept
f fn
fuel adjustment + + +
0.1(1+1/10s)
+ + bias
-f
1/droop
15MW load pick-up: Top: Field test carried out on September 26, 1980 at a steam section of the Rossano power plant; Bottom: simulation results.
The simulator
Frequency control is one of the most critical problems during a power system restoration avoid that load energisation transients cause a significant frequency degradation such to involve generators protections intervention. In case the GT and SPP perform contemporarily the restoration manoeuvre, the two relevant frequency regulators must be suitably coordinated.
TG: greater time constant between fuel and power The power is immediately available
SPP smaller time contant between amm and power Great inertia between fuel and steam production
Using UsingGT GTto totake takeload loadrapidly rapidlyand andbring bringto tozero zerothe the frequency frequencyerror error(FLI) (FLI) When Whenfrequency frequencyand andboiler boilerpressure pressureare are correct, correct,unload unloadGT GTin infavor favorof ofSPP SPPso sothat thatGT GT preserves preservesenough enoughmargin marginfor forsubsequent subsequentload load connections connections
Il simulatore
GT
SPP
Il simulatore
SPP and GT load programmers elaborate operator requests, transforming them in ramps with a given gradient (3MW/min for SPP, 9MW/min for GT). The primary frequency regulation is a droop speed (proportional) control a secondary frequency regulation is needed in order to compensate the steady-state frequency error frequency local integrator (FLI). The single FLI device is associated to the GT section because, at very low loads, its dynamics provides a faster and more reliable response than the SPP one. When the local frequency error exceeds a given threshold, the FLI supersedes the GT load programmer and remains active, until the frequency error is adequately near to zero. In order to operate the GT in the part-load range during the whole restoration manoeuvre, so to allow an efficient action of the primary frequency governor and of the FLI the load request is progressively transfered from the GT section to the SPP one. Role of the simulated load scheduler to modify the amount of power produced by the two machines, by increasing the SPP output while contemporarily decreasing the GT output, so to maintain constant the total required power.
Pick-up of a 30 MW load
Simulations
The simulator
The simulations here presented are aimed at assessing the load following capability of the steam section during the frequency transient caused by ballast-loads connection, at outlining the effective contribution of the GT unit during a black-start-up manoeuvre, and at showing the crucial role played by the load scheduler.
Pick-up of a 30 MW load
SPP alone
The simulator
The very critical condition for the steam turbine is when the HP valve is fully open and the steam pressure is coming down so the mechanical power decreases. The mechanical torque balance is negative the frequency drops rapidly causing turbine trip.
Pick-up of a 30 MW load
(after other four loads of less than 15 MW) SPP alone
The simulator
Pick-up of a 30 MW load
The simulator
SPP and GT synchronized
GT outputs
At every ballast-load pick-up this procedure is repeated, but the delay in which the steam pressure returns to a good value is diminishing, due to the faster response of the boiler.
Rete Superstite Costruzione tramite contornamento grafico dei componenti della rete elettrica
Calcolo della potenza di corto circuito a ogni nodo di confine Circuito equivalente di Thvenin ad ogni nodo
Sommario Introduzione La ripresa del servizio: obiettivi e mezzi per raggiungerla Principali problemi di natura tecnica Il piano di riaccensione del sistema italiano: stato attuale e nuove esigenze Considerazioni conclusive
Considerazioni conclusive
I mercati liberalizzati e competitivi dellenergia elettrica recentemente introdotti in Italia e in altri paesi sono caratterizzati dalla presenza di numerose societ di produzione e di distribuzione, nonch di gestori della rete e dei servizi di trasmissione. necessaria la definizione di regole precise per la suddivisione dei compiti e lassegnazione delle responsabilit fra i diversi partecipanti. Mentre forme contrattuali affidabili sono state definite per regolare i rapporti fra le societ di distribuzione e gli utenti finali, maggiore attenzione deve essere posta nella regolamentazione dei compiti delle societ di produzione soprattutto per quel che riguarda i cosiddetti servizi ausiliari di sistema, sia in condizioni normali sia in condizioni di emergenza o di ripristino del servizio dopo un evento di black-out.
Considerazioni conclusive
La molteplicit dei centri decisionali e la non uniformit degli obiettivi aumentano il rischio che il sistema elettrico si trovi a funzionare in condizioni di emergenza occorre aumentare laffidabilit e la rapidit dei piani di riaccensione - incrementando il numero e le tipologie di centrali in grado di avviarsi in modo autonomo - e aumentando la flessibilit delle procedure anche mediante lutilizzo di sistemi informatici innovativi di ausilio degli operatori.
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Ora 03:42 03:47 03:48 04:05 04:21 04:37 04:52 05:17 05:30 06:00 06:27 06:18 06:48 07:00 08:00 08:05 08:23 08:48 09:00 10:00 11:00 12:45 16:00 16:40 23:52 16:48 16:50 17:10 23:52 17:30
Descrizione (Lintero servizio ripristinato alle ore 23:00) Inizio delle procedure di ripristino delle interconnessione del sistema italiano con il sistema UCTE Ripristino del servizio della linea 380 kV Soazza Sils (CH ) Ripristino del servizio della linea 220 kV Airolo Ponte (CH - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Pallanzeno Serra (CH - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Le Broc-Carros - Menton - Camporosso (F - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Divaca - Padriciano - Divacia (SI -I) Ripristino del servizio della linea 380 kV Soazza - Bulciago (CH - I) Ripristino del servizio della linea 380 kV Divaca - Redipuglia (SI - I) Ripristino del servizio della linea 380 kV Albertville - Rondissone 1 (F - I) Ripristino del servizio della linea 380 kV Lavorgo - Musignano (CH - I) Livello di potenza in importazione dellestero: 2100 MW Ripristino del servizio della linea 220 kV Gorduno - Mese (CH - I) Ripristino del servizio della linea 380 kV Villarodin - Venaus (F - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Robbia - Sondrio (CH - I) Livello di potenza in importazione dellestero: 3490 MW Livello di potenza in importazione dellestero: 3800 MW Ripristino del servizio della linea 220 kV Riddes - Vallpelline (CH - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Lienz Soverzene (A - I) Ripristino del servizio della linea 220 kV Riddes - Avise (CH - I) Livello di potenza in importazione dellestero: 4440 MW Livello di potenza in importazione dellestero: 5620 MW Attivazione procedure di distacco carico di utenze interrompibili con e senza preavviso da parte degli operatori dei centri di controllo di MI, TO e VZ. Dalle 11:00 alle 17:00 ELES (gestore della rete slovena) rende disponibile al GRTN una riserva di potenza di 50 MWh/h Ripristino del servizio della linea 380 kV Albertville - Rondissone 2 (F -I) Livello di potenza in importazione dellestero: 6545 MW Attivazione procedure di distacco del carico, per un massimo di 60 MW, di utenze interrompibili con e senza preavviso da parte degli operatori dei centri di controllo dellItalia centro-meridionale, anche a causa degli alti flussi di potenza nella sezione a nord di Firenze. Alimentazione delle sbarre della stazione 380 kV di Brindisi Cerano. Accordo con il gestore greco per limportazione di 500 MW fino alle ore 7:00 del 29 settembre 2003. Attivazione di procedure di distacco del carico, per un massimo di 47 MW, di utenze interrompibili con e senza preavviso da parte degli operatori del centri di controllo in Toscana, anche a causa degli alti flussi di potenza nella sezione a nord di Firenze. Ripristino della interconnessione con la Sicilia mediante la riattivazione della linea Sorgente - Corriolo.