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Linizio della nuova et doro: Michele III (842-867)

La crisi iconoclastica fu il periodo decisivo per lo sviluppo spirituale del impero. La particolarit religiosa e culturale greca riesce a dominare quella asiatica cosi limpero anche dal punto di vista culturale aveva una collocazione propria tra lOr. e Occ. Let che si apre una di un risorgimento culturale seguito subito dallo sviluppo politico. Questa et si apre dunque con il movimentato regno di Michele III, lultimo degli Amoriti (Asia Minor). Le tre grandi figure che annunciano linizio di questa nuova era sono: il cesare Barda, il patriarca Fozio e Costantino di Tessalonica (diventato monaco Cirilo). Se Costantino V aveva compiuto il primo passo nella separazione tra Bisanzio e lOcc. con la sottomissione della pen. Balcanica e lItlaia meridionale sotto il patriarcato di Cons., Roma risponde con la fondazione dello Stato della Chiesa e lincoronazione di Carlo Magno adesso il patriarca di Cons. si poteva contrapporsi al papato e lottare contro Roma, e qui abbiamo il caso di Fozio. Allinterno dello spazio orientale si erano presentati grandi problemi dello Stato e della Chiesa. Con la cristianizzazione degli Slavi meridionali e orientali sotto il patriarcato di Fozio, opera dei fratelli Costantino e Metodio, si allarga il orizzonte del nuovo mondo bizantino. Allespansione culturale segue certo loffensiva politico-militare che riesce a sottomettere la pen. Balcanica e ristabilire la potenza sul Mediterraneo. Alla morte di Teofilo (829-842), Michele III aveva tre anni e la reggenza venne assunta da parte di sua madre Teodora II e della sorella pi vecchia di Michele III, Tecla anche se essa si mantiene fuori degli affari governativi. Il Consiglio di Teodora II, formato da figure come i suoi fratelli Barda e Petronas, il magister Sergio Nicetiate (un zio di Teodora) e il favorito logoteta del Dromos Teoctisto messi insieme hanno restaurato il culto delle immagine. Dopo che il logoteta Teoctisto, uomo di grande erudizione che favori lo sviluppo della cultura e prepara la futura rinascita culturale del impero, mette da parte il rivale Barda e rimane con la direzione politica statale e unico consigliere dellimperatrice. Teodora insieme
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con il logoteta Teoctisto e il patriarca Metodio mostrando una moderazione nei confronti dei ex-iconoclasti riaprono la lantica scisma e il patriarca Metodio dopo una critica da parte dei monaci studiti fu costretto a scomunicarli. Teodora e il patriarca Metodio non considerarono necessario chiedere lapprovazione di Roma per la restaurazione del culto delle immagine. Il 14 giugno 847 Metodio mori e sul trono patriarcale sali il monaco Ignazio (che fu castrato dopo la caduta del suo padre limperatore Michele Rangabe) messo per eliminare i contrasti della politica ecclesiastica. Invece di riuscire a ristabilire la normalit venne trascinato, essendo un avversario di Fozio, in una lotta pi violenta. Nel piano militare della guerra contro i arabi il logoteta Teoctisto restauro il dominio bizantino su Creta per una anno poi subisce per terra una schiacciante sconfitta a Mauropotamo (vicino a Bosforo). Le lotte interne del Califfato costrinsero a larmistizio con Bisanzio e lo scambio di prigionieri sul fiume Lamos (845-46); Lelemento turco riesce a paralizzare il Califfato e le forze feudali riescono a formare i regni separati. Un'altra lotta e quella contro la setta dei pauliciani che dopo il trasferimento nel territorio dellemiro di Melitene diventano i alleati dei arabi. Infatti le persecuzioni contro di essi sono molto aspre e vengono deportati in massa verso Tracia. Un'altra campagna e quella di sottomettere, fare pagare il tributo e la conversione delle trib slave della Grecia meridionale (Peloponneso), campagna che ebbe un successo con laiuto delle forze dei temi di Tracia, Macedonia e altre teme occidentale. Nell853 una grande flotta imperiale riesce a sconfiggere e incendiare le forze arabe egiziane della citt di Damietta (vicino alla foce del Nilo). Lepoca del grande slancio politico-culturale comincia con il colpo di stato di Michele III contro il regime di Teodora II, colpevole anche della separazione di esso da Eudocia Ingerina e il matrimonio forzato con Eudocia Decapolitissa (855), e Teoctisto e il passaggio della direzione nelle mani del suo zio Barda. Anche se passa da parte di Michele III, Teoctisto venne ucciso e Teodora dopo il passaggio del potere al suo figlio condivide la stessa sorte del suo logoteta.
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Nel 856 lo stratega della Tracia Petronas intraprese una campagna in territorio di Samosata e Amida. La figura di Michele III Ubriacone e vista male attraverso la storiografia macedonica. Esso infatti si preoccup della difesa e condusse personalmente larmata sul campo. Non possedeva una volont propria ferma e chiara essendo guidato sempre dagli officiali della corte. Il suo regno fu ricco attraverso delle due figure: Barda che aveva nelle mani il governo e il patriarca Fozio. Proprio in questo periodo di Barda si e fatta visibile la rinascita politico e la fioritura culturale. Barda fond lUniversit (verso 850), dove venero coltivate le scienze del tempo e dove furono chiamati i migliori scienziati messi sotto la direzione del matematico Leone (nipote del patriarca iconoclasta Giovanni Gramatico), nel palazzo Magnaura. Nel ambito ecclesiastico come il patriarca Ignazio, legato al vecchio regime, non riesce a collaborare con il nuovo governo viene costretto a dimettersi nel 25 dicembre 858 e Fozio divenne patriarca. Anche se comincia un et agitata per la Chiesa essa fu la pi grande. Nella figura patriarcale di Fozio si vede un spirito significativo, il politico pi eminente e il diplomatico pi accorto essendo nella linea di Tarasio, Niceforo e Metodio. Fu di fatto anche esso combattuto dagli monaci studiti che avevano come testa Nicola e che contestarono la sua elezione contraria ai canoni e restarono fedeli a Ignazio, cosi abbiamo due partiti: filofoziani e filo-ignaziani. Per contrastare il fatto che i monaci studiti hanno fatto da sempre appello a Roma, Fozio considera come necessit storica la liberazione dalla sovranit della Chiesa romana. Anche se Fozio manda il synodyka a Roma nella speranza che papa li venne in aiuto contro i zeloti, Nicolo I che era un promotore del universalismo romano e del principio che lui era capo supremo della cristianit, rifiuta il riconoscimento del nuovo eletto e sostiene Ignazio. Dopo la deposizione di Ignazio da parte del concilio di Fozio e la sua confermazione, papa Nicola I non recedette e convocando nel 863 un sinodo dichiarando deposto Fozio. Esso accetto la sfida e considera che adesso il momento di affermare la
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indipendenza di Costantinopoli, si doveva abbandonare lideale che Roma ha la direzione della pentarchia, la Chiesa Bizantina aveva un solo capo-il patriarca. Nell860 i russi appaiano per la prima volta intorno alla capitale de devastarono terre dintorno sono sconfitti dal imperatore con lattribuito intervento della Vergine. Il patriarca aveva compreso che la conversione al cristianesimo dei russi era il pi efficace mezzo di tenere lontano il pericolo. Anche se la guerra contro i arabi era portata dai energici generali di Michele III verso la fine del regno di esso le uniche citt rimaste in Sicilia erano Siracusa e Taormina. In Asia Minore cera una offensiva si ricostruiscono le fortificazioni di Angora e Nicea e nell863 riesce respingere lattacco di Omar di Melitene che fu ucciso. Una volta con laggressione russa si rinnovarono anche le relazioni con i cazari con linvio di una ambasciata. Alla testa della ambasciata fu messo il giovane Costantino di Tessalonica che grazie alle sue capacit filologiche e culturale poteva sostenere la religione cristiana. Con lappello del principe di Moravia Rostislao si chiedevano i missionari bizantini per resistere al influenza del clero franco-bulgaro. Cosi partirono i due fratelli di Tessalonica per predicare il vangelo in lingua slava. Il merito della conquista missionaria dei slavi alla fede cristiana si deve condividere con il patriarca e con il cesare Barda. Costantino creo il alfabeto glagolitico e comincio a tradurre la Sacra Scrittura in dialetto macedonico-slavico. Anche le funzioni liturgiche vengono celebrate in slavo. Nel 14 febbraio 869 Costantino sotto il nome monastico di Cirilo si spende in un monastero greco di Roma. Lopera di Metodio e del suo fratello radic profondamente la cultura bizantina nelle regioni slave, per loro diventano i apostoli. Dopo Moravia venne il posto di Bulgaria di dare una basse solida alla propria esistenza statuale e culturale. Essa si rivolge pero ai Franchi per ricevere una missione ma il potente esercito bizantino fecce Boris a ripensare ancora una volta a chi riferirsi cosi nel 864 Boris riceve il nome cristiano di Michele insieme con il suo popolo. Il clero greco procedette subito allorganizzazione della Chiesa bulgara. La cristianizzazione dei bulgari rappresenta non soltanto un sviluppo
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culturale ma anche la conclusione del processo di slavizzazione e del unificazione statuale ed etnica. Il principe decapito cinquanta nobili che si opponevano alla slavizzazione. Adesso per la sua chiesa il principe voleva un patriarca proprio non un vescovo greco che si sottomete al patriarca di Costantinopoli. Non essendo ascoltato da Costantinopoli si rivolge a Roma che manda subito i missionari e Roma riesce per il momento di essere il vicino del cuore del impero, cosi assistiamo dunque al culmine del conflitto. Il patriarca essendo sostenuto dal cesare Barda e dal imperatore invi una lettera a Roma in quale esprime la sua indipendenza e superiorit e si chiede la revoca della deposizione di Fozio e la rinuncia al primato. Si va oltre e il patriarca giudica adesso anche i errori in problemi liturgici e disciplinari e dogmatici di Roma. Nell867 in un concilio preseduto dal imperatore papa Niccolo I fu condannato per Filioque e li fu chiesto di non intervenire pi nei affari della Chiesa bizantina. La circolare ai patriarchi orientali conteneva la condanna della dottrina di Filioque. Nella scena di palazzo appaia adesso un amico intimo del imperatore, il stalliere Basilio della tema di Macedonia, che voleva arrivare al potere supremo. Esso entra subito in conflitto con il cesare Barda che fu portato in una trappola preparata da imperatore e Basilio. Nel 21 aprile 865 Basilio uccide Barda mentre limperatore era in una campagna in Creta. Michele II offre al suo amico il posto di coimperatore nel 26 maggio 866. La tragedia del imperatore Michele III si finisce dopo che esso entra nella disgrazia di Basilio ed esso nella notte dal 23 al 24 settembre 867 dopo un banchetto fecce uccidere limperatore ubriaco nella sua camera.

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