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21.7.

2012

IT

Gazzetta ufficiale dellUnione europea

C 217/11

Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di La Spezia (Italia) il 14 maggio 2012 Simone Gardella/Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) (Causa C-233/12) (2012/C 217/22) Lingua processuale: litaliano Giudice del rinvio Tribunale di La Spezia Parti nella causa principale Ricorrente: Simone Gardella Convenuto: Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) Questioni pregiudiziali 1) Se gli artt. 20, 45, 48 e 145-147 del Trattato sul Funzio namento dellUnione europea (T.F.U.E.) e lart. 15 della Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea(C.D.F.U.E.) deb bano essere interpretati nel senso che ostano ad una nor mativa nazionale o ad una prassi amministrativa nazionale che non consentono, al lavoratore di uno Stato membro, di trasferire al regime pensionistico di un Ente a statuto inter nazionale situato nel territorio di un altro Stato dellUnione europea, ove egli lavora ed assicurato, i contributi pensio nistici accreditati nel regime previdenziale del proprio Stato, ove in precedenza era stato assicurato. 2) Se, anche conseguentemente a quanto sopra ritenuto, il di ritto al trasferimento dei contributi deve essere reso possibile pure in difetto di un accordo specifico tra lo Stato membro di appartenenza del lavoratore, o del suo Ente pensionistico, da una parte e lEnte a statuto internazionale, dallaltra.

Questioni pregiudiziali 1) Se lart. 4 della direttiva 2010/13/UE (1), il principio generale di eguaglianza e le regole del Trattato sul funzionamento dellUnione Europea in materia di libera circolazione dei servizi, di diritto di stabilimento, e di libera circolazione dei capitali, debbano essere interpretati nel senso che ostano alla disciplina contenuta nellart. 38, comma 5, dlgs. n. 177/2005, la quale prescrive limiti orari di affollamento pubblicitario pi bassi per le emittenti a pagamento rispetto a quelli stabiliti per le emittenti in chiaro;

2) se lart. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dellUnione Europea, interpretatao alla luce dellart. 10 della Conven zione Europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali, e della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dellUomo, ed in particolare il principio del pluralismo dellinformazione, ostino alla disciplina con tenuta nellart. 38, comma 5, d.lgs. n. 177/2005 la quale prescrive limiti orari di affollamento pubblicitario pi bassi per le emittenti a pagamento rispetto a quelli stabiliti per le emittenti in chiaro introducendo una distorsione concorren ziale e favorendo la creazione, ovvero il potenziamento, di posizioni dominanti nel mercato della pubblicit televisiva.

(1) GU L 95, pag. 1.

Ricorso proposto il 16 maggio 2012 Commissione europea/Repubblica francese (Causa C-237/12) (2012/C 217/24) Lingua processuale: il francese Parti

Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Italia) il 14 maggio 2012 Sky Italia Srl/AGCOM (Causa C-234/12) (2012/C 217/23) Lingua processuale: litaliano Giudice del rinvio Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Parti nella causa principale Ricorrente: Sky Italia Srl Convenuta: Autorit per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM)

Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: B. Simon e J. Hottiaux, agenti)

Convenuta: Repubblica francese

Conclusioni della ricorrente dichiarare che la Repubblica francese, non avendo garantito la corretta e completa attuazione di tutti i requisiti di cui agli allegati II e III alla direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dal l'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole (1), venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dellarticolo 5, paragrafo 4, e degli allegati II (A.1, A.2, A.3 e A.5) e III (1.1, 1.2, 1.3 e 2) a detta direttiva;

condannare la Repubblica francese alle spese.

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