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concep la matematica come modello di tutte le scienze ed estese il metodo dellanalisi e della sintesi a ogni campo del sapere

per ricondurre la conoscenza a un fondamento assolutamente certo, chiaro e distinto: su tali basi, decise di respingere qualunque credenza, finch non fosse stato in grado di dimostrarne la verit. Pur fautore di una concezione meccanicistica, accett la dottrina dell'immortalit dell'anima e sostenne che spirito e materia sono due sostanze distinte. Questa posizione, nota come dualismo, sollev il problema del rapporto mente-corpo. Agli inizi dellet moderna si avvert un disagio profondo nei confronti della concezione del sapere cui si era attenuta nel Medioevo la filosofia scolastica: il problema del metodo venne ad acquisire una nuova fisionomia che lo distingueva dal concetto tradizionale di logica, per il quale si intendeva soprattutto la logica sillogistica, fondata da Aristotele e sviluppata dai filosofi scolastici. Per i grandi innovatori del XVII secolo, come Francesco Bacone e Cartesio, tale logica era utile tuttal pi per esporre conoscenze gi acquisite, ma non per conquistare e scoprire nuove verit; allopposto, si trattava in primo luogo di avviare una riforma e un ampliamento del sapere, che esigeva appunto un metodo per ben condurre la propria ragione e cercare la verit nelle scienze (come recitava il sottotitolo del cartesiano Discorso sul metodo).
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