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OECD Health Data 2013 Dove si colloca lItalia

In Italia, la spesa sanitaria rappresentava il 9.2% del PIL nel 2011, una percentuale leggermente inferiore alla media dei paesi dellOCSE (9.3%.). La quota della spesa sanitaria nel PIL in Italia rimane tuttavia assai inferiore a quella degli Stati Uniti (17.7%) come pure a quella di alcuni altri paesi europei come i Paesi Bassi (11.9%), la Francia (11.6%) e la Germania (11.3%). LItalia si colloca al di sotto della media OCSE in termini di spesa sanitaria pro-capite, con una spesa di 3012 USD (corretta per il potere dacquisto), rispetto ad una media di 3339 USD nei paesi dellOCSE.
% del PIL
18
17.7

Quota del PIL destinata alla spesa sanitaria, paesi OCSE, 2011
Spesa corrente Investimenti fissi

16 14 12 10 8 6 4
2
11.9 11.6 11.3 11.2 11.1 11.0 10.8 10.5 10.3 10.2

9.6 9.5 9.4 9.3 9.3 9.3 9.2 9.1 9.0 9.0 8.9 8.9 8.9

8.2 7.9 7.9 7.7 7.5 7.5 7.4

6.9 6.2 6.1 5.9

1. Include gli investimenti fissi bench non distinti dalla spesa corrente. 2. Esclusi gli investimenti fissi .

US$ PPA pro-capite


9000 8000 7000 6000
5000
5669 5643 5099
8508

Spesa sanitaria pro-capite, pubblica e privata, paesi OCSE, 2011


Spesa sanitaria pubblica Spesa sanitaria privata

4755

4546 4522 4495 4495


4118 4061

4000 3000
2000

3925 3800

3700 3405 3374 3339 3305 3213 3182 3072


3012 2619

2421 2361

2239 2198

1966 1915

1689 1568

1452 1303

1000
0

977 906

1. Per Paesi Bassi non possible distinguere la spesa pubblica dalla spesa privata in investimenti fissi. 2. Esclusi gli investimenti fissi. Fonte: OECD Health Data 2013, Giugno 2013.
I dati sono espressi in dollari US corretti per il potere dacquisto (PPA) i quali forniscono uno strumento per confrontare le spese tra nei diversi paesi. I tassi di conversione PPA permettono di confrontare il costo di uno stesso paniere di beni e servizi nei diversi paesi.

In media, la spesa sanitaria in Italia aumentata in termini reali del 2.2% allanno nel periodo 2000-09. Nel 2010 il tasso di crescita ha registrato un primo rallentamento (1.8%) al quale seguita nel 2011una sostanziale riduzione (-1.6%). Il settore pubblico la principale fonte di finanziamento della sanit in tutti i paesi dellOCSE, fatta eccezione per Chile, Stati Uniti e Mexico. In Italia, il 77.8% della spesa sanitaria stato finanziato da fonti pubbliche nel 2011, un tasso superiore alla media dellOCSE (72.2%) ma inferiore alla quota registrata in alcuni paesi nordici (Danimarca, Islanda, Norvegia e Svezia), nel Regno Unito e in Giappone. Risorse nel settore sanitario (umano, fisico, tecnologico) Nel 2011, lItalia aveva 4.1 medici ogni 1000 abitanti mentre la media OCSE si attestava al 3.2. Tuttavia, il numero dinfermieri era in Italia molto inferiore alla media OCSE nel 2011 (6.3 per 1000 abitanti contro 8.7 negli altri paesi OCSE). Se ne evince un eccesso di medici e una mancanza dinfermieri da cui risulta uninsufficiente allocazione delle risorse in Italia. In Italia, il numero complessivo di posti letto ospedalieri era del 3.4 per 1000 abitanti nel 2011 cio meno della media OCSE pari 4.8 posti letto. Come nella maggior parte dei paesi dellOCSE, anche in Italia il numero di posti letto ospedalieri per abitante diminuito nel tempo. Tale diminuzione coincisa con una riduzione della degenza media ed un aumento nel numero dinterventi chirurgici eseguiti nello stesso giorno (o interventi ambulatoriali). Negli ultimi dieci anni, la maggior parte dei paesi OCSE ha registrato una rapida crescita nella disponibilit delle tecnologie diagnostiche quali la tomografia assiale computerizzata (TAC) e limaging a risonanza magnetica (IRM). In Italia, il numero di IRM aumentato nel tempo fino a raggiungere il numero di 23.7 apparecchi per milione di abitanti nel 2011, ben al di sopra della media OCSE di 13.3. Allo stesso modo, il numero di TAC in Italia era pari a 32.1 per milione di abitanti nel 2011, una cifra superiore alla media OCSE di 23.2. Stato di salute e fattori di rischio Negli ultimi decenni, la maggior parte dei paesi dellOCSE ha visto aumentare significativamente la speranza di vita alla nascita, grazie al miglioramento delle condizioni di vita, agli interventi di sanit pubblica e ai progressi nelle cure mediche. Nel 2011, la speranza di vita alla nascita in Italia era di 82.7 anni (media uomini e donne) valore superiore alla media OCSE (80.1 anni) ed inferiore solamente alla media registrata in Svizzera. La percentuale di adulti che fumano quotidianamente diminuita fortemente negli ultimi due decenni nella maggior parte dei paesi dellOCSE. LItalia ha ottenuto buoni risultati nella riduzione del consumo di tabacco facendo registrare nel 2011 un tasso di fumatori del 22.5%, contro il 27.8% nel 1990. Tuttavia, la percentuale di fumatori in Italia rimane leggermente superiore alla media OCSE (pari al 20.9%). La Svezia, lIslanda, il Canada, gli Stati Uniti e lAustralia forniscono esempi di paesi che hanno raggiunto un notevole successo nella riduzione del consumo di tabacco, con tasso di fumatori inferiore al 16%. Nello stesso tempo, i tassi di obesit sono aumentati drasticamente negli ultimi decenni in tutti i paesi dellOCSE, sebbene esistano differenze notevoli tra paesi. In Italia, il tasso di obesit tra gli adulti basato su dati dichiarati (ma non misurati) di altezza e di peso era del 10% nel 2011, contro 7.0% nel 1994. Questa percentuale rimane molto inferiore a quella degli Stati Uniti (28.5% nel 2011 anchesso basato su dati dichiarati). Laumento della prevalenza dellobesit lascia prevedere un aumento di patologie croniche tali il diabete e le malattie cardiovascolari e maggiori costi di assistenza sanitaria nel futuro. Altri informazioni su OECD Health Data 2013 sono disponibili sul sito: www.oecd.org/health/healthdata. Per informazioni sui lavori dellOCSE sullItalia, siete pregati di visitare il sito: www.oecd.org/italy.

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