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CONSIGLIO

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Trento, 25 giugno 2013

Critico il consigliere Morandini (Pdl), favorevole la Giunta provinciale

TESTO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI PER LORIENTAMENTO SESSUALE: PARERE POSITIVO IN COMMISSIONE

La IV Commissione permanente del Consiglio provinciale, presieduta da Mattia Civico, si riunita stamattina ed ha vagliato il testo unificato in materia di discriminazioni per lorientamento sessuale. Il testo coordina due iniziali disegni di legge: il ddl 351/XIV di iniziativa popolare e il ddl 353/XIV di Mattia Civico e gruppo Pd, presentato dichiaratamente per supportare la proposta del comitato Firma Love guidato da Paolo Zanella. Il parere di oggi stato positivo a maggioranza: s di Mattia Civico e Sara Ferrari (Pd), Gianfranco Zanon (Gruppo misto), Salvatore Panetta (Upt) e Michele Dallapiccola (Patt). Contrario il voto di Pino Morandini (Pdl) e Marco Sembenotti (Civica). Il testo stato promosso con alcuni emendamenti alla versione originaria, proposti da Paolo Zanella, da Sara Ferrari, da Mattia Civico. Il presidente ha ringraziato il comitato Firma Love per limportante lavoro, svolto sulla scorta di quasi settemila firme di trentini. Dibattendo sul testo, il consigliere Pino Morandini (Pdl) si dichiarato molto perplesso sulla proposta legislativa, che promuove la discutibile cultura del gender. La situazione delle discriminazioni ha detto, citando riferimenti statistici non cos grave da giustificare un intervento legislativo. Siamo lottavo Paese al mondo per accettazione dellomosessualit, un recente sondaggio Swg non vede traccia degli omosessuali tra le categorie pi odiate (a differenza ad esempio degli immigrati). Esiste daltro canto ha aggiunto Morandini una tutela che viene dalle ordinarie norme penali, non c quindi alcun bisogno giuridico, sociale e culturale di una specifica legge su questa materia. Lesponente di minoranza ha poi espresso forte preoccupazione per il progetto che avanza di educazione, anche scolastica, favorevole alle pi varie tendenze sessuali e potenzialmente dannosa per la solidit dellistituto familiare. Ha replicato Mattia Civico (Pd) rovesciando i dati statistici: se solo il 65% dichiara di rispettare senza problemi i diversi orientamenti sessuali, significa che un problema c eccome. Liniziativa legislativa ha la valenza di lanciare un segnale culturale, di

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rafforzare gli anticorpi sociali contro lomofobia e il bullismo a sfondo sessuale. Anche Sara Ferrari (Pd) ha ribaltato la lettura dei dati: un quarto del campione demoscopico dice di avere ricevuto discriminazioni per lorientamento sessuale? Allora tanto, troppo. Lo sforzo del resto di affermare nella societ non una semplice tolleranza, sopportazione dellomosessualit, ma invece laccettazione. No allItalia in cui solo il maschio bianco cattolico ed eterosessuale merita piena approvazione sociale. Paolo Zanella ha riconosciuto che per un gay e una lesbica vivere in Italia e non in Iran - una fortuna. Ci non toglie che arretratezza culturale e anche normativa resistono: il primo step verso una parit piena di diritti coerente con larticolo 3 della Costituzione - contrastare le discriminazioni. Ci sono diritti da garantire, come quello a una sepoltura comune o alla visita del compagno malato in ospedale. C ancora un 10% di omosessuali che in quanto tali trovano difficolt a trovare un alloggio in affitto. Sul tema intervenuto anche lassessore alla salute Ugo Rossi. Ha sottolineato che c un lavoro da fare sul piano culturale e che il testo unificato viene positivamente giudicato dalla Giunta provinciale. Giuseppe Filippin (Gruppo misto) ha espresso il favore del collega Mario Magnani, sostituito per la seduta. Marco Sembenotti (Civica) ha detto di stare con Morandini e di non condividere affatto questa legge manifesto, che si basa su un generico concetto di discriminazione e apre a una cultura pericolosa per i valori capitali della nostra societ. Favorevole al testo lUpt, rappresentato da Salvatore Panetta. LE SCHEDE dei due ddl allorigine del testo unificato.
Una legge per difendere omosessuali, transgender e intersessuali DISEGNO DI LEGGE 8 NOVEMBRE 2012 n. 351 TITOLO: Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale, dall'identit di genere o dal'intersessualit. PROPONENTI: comitato promotore diniziativa popolare, coordinato da Paolo Zanella. MATERIA: politiche sociali COMMISSIONE LEGISLATIVA: Quarta NUMERO ARTICOLI: 16 OBIETTIVI: Sono 6.858 le firme valide presentate dal comitato promotore Firma Love (www.firmalove.info), guidato da Paolo Zanella. Il disegno di legge diniziativa popolare punta a dotare il Trentino di una legge contro le discriminazioni legate allorientamento sessuale. Una legge allavanguardia in Europa rivendica il comitato che tuteli dai pregiudizi sociali ancora molto forti le persone omosessuali, ma anche i transgender e le persone intersessuali (caratterizzate da ambiguit sessuale, ossia sviluppo non armonico delle diverse componenti del sesso). La relazione al ddl dichiara la precisa volont di tutelare principi come linviolabilit del corpo umano, il diritto alla salute e allautodeterminazione in tema di trattamenti sanitari. NORME: a) si afferma anzitutto il principio delluguaglianza e della parit di diritti e di opportunit anche in riferimento agli orientamenti sessuali delle persone; b) si impegna la Provincia Autonoma a garantire percorsi di formazione e riqualificazione delle persone discriminate o esposte al rischio di esclusione sociale per motivi legati allorientamento sessuale (il rischio viene riconosciuto appunto per transessuali e trans gender); c) si prevedono azioni di contrasto alla discriminazione, per mezzo di un lavoro di rete tra soggetti pubblici e privati, monitoraggio del benessere delle persone, campagne informative e formative (in particolare del personale Pat), ricerca di buone prassi nellambito delle politiche pubbliche, impiego dei punti dascolto per i cittadini (gi attivi in base alle leggi provinciali sulla sanit e sulle politiche sociali); d) si stabilisce che la Pat garantisce la tutela della vita familiare sia alle coppie omosessuali stabilmente conviventi, sia ai loro figli, e tutela la relazione fra il co-genitore sociale di fatto e i figli; e) in ambito sanitario, si introduce la possibilit per i maggiorenni di designare una persona (ad esempio il partner omosessuale) titolata al pari di un coniuge ad accedere alle strutture per scopo assistenziale; f) si prevede che lAzienda sanitaria provinciale

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dia un diritto daccesso alle strutture alle associazioni rappresentative dei diversi orientamenti sessuali, secondo modalit concordate; g) si introducono nelle leggi provinciali di settore (lavoro, scuola, edilizia abitativa, salute, benessere familiare) precisi riferimenti allimpegno contro la discriminazione per ragioni legate al sesso, un impegno portato quindi in tutti i settori della comunt; h) in tema di edilizia abitativa pubblica, si modifica la norma della l.p. 15/2005, che prevede la possibilit di graduatorie Itea separate per la locazione di alloggi a giovani coppie di coniugi o conviventi more uxorio: ebbene, si sostituisce questultima categoria con persone stabilmente conviventi, indipendentemente dal genere. Identica estensione riguardo al diritto di ricevere un alloggio Itea quando il convivente assegnatario abbandoni lalloggio. In sostegno al ddl popolare sulle discriminazioni sessuali DISEGNO DI LEGGE 3 DICEMBRE 2012 n. 353 TITOLO: Interventi contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identit di genere. PROPONENTI: Mattia Civico, Michele Nardelli, Sara Ferrari, Andrea Rudari, Luca Zeni, Margherita Cogo (Pd), Roberto Bombarda (Verdi), Mario Magnani e Mario Casna (Gruppo misto), Caterina Dominici (Patt), Bruno Firmani (Idv), Salvatore Panetta, Giorgio Lunelli e Gianfranco Zanon (Upt). MATERIA: politiche sociali COMMISSIONE LEGISLATIVA: Quarta NUMERO ARTICOLI: 14 OBIETTIVI: come ha detto il consigliere Civico in aula consiliare durante il dibattito sulla finanziaria 2013, il ddl n. 353 serve ad accompagnare liter del disegno di legge di iniziativa popolare sul tema della discriminazione legata allorientamento sessuale. Larticolato si sofferma soprattutto sui temi del diritto al lavoro e allelevazione professionale, nonch delle discriminazioni nei luoghi di lavoro pubblico, proponendosi quindi come complementare rispetto al ddl 351/XIV <..>

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