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Francesco Lamendola

Come nata la dittatura mondiale sulla salute e sulla medicina


Sono tre i poteri occulti mondiali che esercitano una dittatura sulla salute e sulla medicina: le multinazionali farmaceutiche, con i loro brevetti; le lobbies accademiche, con le loro prebende e i loro privilegi; le banche e le loro emanazioni mascherate, ossia le fondazioni per la ricerca scientifica e culturale. Sono loro a spartirsi la colossale torta del mercato della salute, grazie a un sistema di controllo capillare perfettamente organizzato, ma aberrante, che ha creato una funesta distorsione intellettuale: invece di puntare allacquisizione dei principi che conservano la salute e prevengono la malattia, questi tre poteri consolidati, che agiscono in sincronia, fanno s che lattenzione venga spostata sulla malattia stessa (tipico esempio, la psicanalisi freudiana) e sulla pretesa crociata contro di essa: crociata che, in realt, serve ad alimentarla. Nulla di strano: semplicemente, non nel loro interesse il raggiungimento delle condizioni atte ad assicurare la salute delle persone; e non sarebbe ragionevole aspettarsi che le cose stiano altrimenti, cio che essi lavorino per il bene comune, dal momento che i principi su cui si reggono e gli scopi che perseguono sono esclusivamente quelli dellinteresse privato. Che poi milioni di persone in tutto il mondo, per esempio in un Paese di antichissima civilt come lIndia, si curino con la medicina tradizionale e rifiutino i farmaci prodotti mediante la sintesi chimica, non li turba minimamente: si tratta di una fetta di mercato tropo povera per invogliarli ad investirvi i loro capitali; perci si limitano a conservare gli alti profitti che provengono loro dal brevetto per i farmaci delle malattie pi gravi, come lA.I.D.S. Situazione paradossale: coloro i quali dovrebbero assicurare la salute sono gli stessi che ricavano enormi profitti dalla diffusione delle malattie. Sarebbe come se coloro che devono proteggere lambiente dagli incendi fossero gli stessi che producono i materiali e le tecniche per il loro spegnimento: forse che avrebbero il bench minimo interesse a prevenirli? Al contrario, sarebbe comprensibile che essi, nascostamente, incoraggiassero i piromani: solamente finch ci fossero gli incendi, ci sarebbe anche il loro vantaggio. La classe medica di formazione accademica svolge, in questo sistema aberrante, il ruolo della bassa manovalanza: anchessa non avrebbe nulla da guadagnare e tutto da perdere da una diversa impostazione delle problematiche relative alla salute. Per questo i suoi membri si sono costituiti in casta chiusa e hanno chiesto e ottenuto linterventi delle leggi e dei tribunali per mettere al bando ogni possibile forma di concorrenza: il tutto, si capisce, dietro il nobile paravento della difesa dellingenuo cittadino, minacciato da praticoni, maghi e ciarlatani. Con le debite eccezioni, i medici occidentali di formazione accademica si considerano i nobili custodi della vera scienza e si sono perci auto-nominati i soli legittimi difensori della salute pubblica; di fatto, agiscono con la boria e con la supponenza di una casta sacerdotale intollerante e fanatica, decisa a mettere al bando qualunque religione diversa dalla loro. Quello della malattia , probabilmente, il maggiore business a livello mondiale, anche perch si autoalimenta continuamente. Gli effetti collaterali dei farmaci di sintesi e le malattie iatrogene, proliferanti dalla impostazione invasiva, farmacologia e chirurgica, della medicina ufficiale, garantiscono possibilit di profitto pressoch inesauribili: risolto un problema per la salute del paziente, ecco che ne sorge un altro, di natura organica o di natura psichica; ed ecco la necessit di nuovi interventi, di nuove sostanze chimiche, di nuovi psicofarmaci, ansiolitici e antidepressivi. 1

Non si vuol dire che i medici siano i macabri operatori di una congiura deliberata e consapevole contro la salute dellumanit; generalmente sono persone in buona fede, ma la loro presunzione e la loro ignoranza li spingono a escludere ogni approccio diverso dal loro e a fare quadrato intorno alle loro orgogliose certezze: cresciuti alla scuola del pi piatto conformismo intellettuale, nella costante sopravvalutazione del proprio sapere e nella costante svalutazione delle medicine alternative, non si rendono conto di essere gli inconsapevoli strumenti della avidit e del cinismo dei tre poteri mondiali sopra ricordati: le case farmaceutiche, le lobby accademiche e le banche. Tutto ci ha avuto un inizio ben preciso ed possibile fare dei nomi per individuare i responsabili: la Fondazioni Carnegie, sorta nel 1905 e approvata dal Congresso degli Stati Uniti nel 1906, e la Fondazione Rockefeller, sorta nel 1913; e il rapporto Flexner, commissionato dalla Carnegie e approvato dallAssociazione Medica Americana (A.M.A.) e dallAssociazione dei Colleges Medici Americani (A.A.M.C.), i quali, fra il 1910 e il 1925, con laiuto del potere legislativo, eliminarono tutte le forme di medicina alternativa, che solo in anni recenti sono riemerse dalle catacombe, grazie a un movimento di crescente consapevolezza da parte dellopinione pubblica. Ecco come Harvey e Marilyn Diamond, due dietologi e nutrizionisti americani, hanno rievocato quella vicenda, che dovrebbe essere conosciuta meglio in tutto il mondo, perch getta una luce eloquente su una situazione che un po tutti tendono a considerare assolutamente normale, mentre il frutto di una autentica inversione del concetto del bene comune (da: H. e M. Diamond, A tutta salute; titolo originale: Living Health, 1987; traduzione dallinglese di Giovanni Sacchi, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 1989, pp. 23-24): Nei primi anni del secolo ventesimo le fondazioni Rockefeller e Carnegie cominciarono a concedere forti sovvenzioni filantropiche alle scuole di medicina. Il loro scopo era quello di creare una rispettabile classe medica fata di individui maschi dalto ceto, che basassero la loro filosofia sulla terapia effettuata con mezzi farmacologici. (Guarda caso, a quelepoca i Rockefeller operavano gi nel settore dei medicinali). A quel tempo, esistevano atteggiamenti molto diversi riguardo alla salute: da un lato vi era la classe benestante, che faceva prevalentemente uso di medicinali e dallaltra una larga parte della popolazione che ricorreva a metodi di cura pi naturali. Nel 1909 la Fondazione Carnegie incaric Abraham Flexner di visitare tutte le scuole americane che operavano nel settore della salute, dalle pi rinomate alle pi modeste. Fu quindi Flexner, UNICO portavoce di ununica filosofia, a stabilire quali scuole avrebbero beneficiato dei sussidi filantropici (per potersi quindi rafforzare) e quali no. Flexner scelse come destinatarie delle generose sovvenzioni solo le scuole pi grandi e benestanti, che erano disposte ad attenersi al modello medico di terapia farmacologica preferito dai Carnegie e dai Rockefeller. Per le scuole pi piccole e per quelle che adottavano un approccio naturale, il messaggio era chiaro: Attenetevi al modello medico, oppure chiudete. Nel giudizio di Flexner queste scuole non erano degne di essere salvate. Il desiderio della libert di scelta della popolazione non fu nemmeno preso in considerazione. Linfame Rapporto Flexner del 1910 pose fine, negli Stati Uniti, a un approccio alternativo alla salute. Le scuole alternative chiusero i battenti, incluse sei delle otto scuole di medicina frequentate da gente di colore e tutte le scuole che ammettevano la frequenza da parte delle donne. Gli istituti che si opposero alla chiusura vennero devastati e distrutte da apposite squadre di ostruzionisti. La nuova classe medica, approvata dalle Fondazioni Rockefeller e Carnegie, . non desiderava spartire il compito di curare con chiunque portasse avanti filosofie diverse dalla sua e non aveva intenzione di mettere a disposizione di negri, donne o guaritori profani le sue costose strutture educative. (Nel suo rapporto, Flexner lamentava infatti che, in seguito alla pressione popolare, nel secolo precedente qualsiasi rozzo giovanotto poteva farsi una preparazione in campo medico.) Ora le porte si chiudevano a tutti, tranne che ai maschi bianchi appartenenti al ceto medio e alla borghesia. Come risultato della forza posseduta dalle Fondazioni Rockefeller e Carnegie in campo legislativo, vennero approvate severe norme e regolamenti statali e federali che limitavano il riconoscimento ufficiale dellapproccio medico preferito. Questo fu fatto con il preciso intento di precludere la 2

diffusione di filosofie della salute alternative, garantendo cos un monopolio in questo delicato settore. Le affermazioni del dottor W. A. Evans, commissario della sanit di Chicago, pubblicate sul Journal of the American Medical Association del 16 settembre 1911 chiariscono questo aspetto: Dal mio unto di vista, i medici farebbe bene a controllare e dirigere ogni grande movimento della salute. Dovrebbero presidiare gli uffici sanitari, le associazioni per la cura della tubercolosi, le opere di assistenza per linfanzia, le associazioni per la concessione di una casa, e cos via. Il futuro della professione medica sta nel tenere le cose sotto controllo, in modo che quando lopinione pubblica pensa a determinate cose, pensi automaticamente ai medici e non ai sociologi o ai tecnici sanitari (termine da lui usato per indicare gli igienisti naturali, N. d. A.). La classe medica non pu permettere che questi posti vengano occupati da persone che non siano medici Come si vede, non si trattato di un normale processo in cui, a parit delle condizioni date, prevalse la filosofia medica pi nobile e disinteressata, o quanto meno quella che godeva effettivamente dellapprovazione della maggior parte della popolazione e degli stessi operatori nel campo della salute; ma di un disegno metodico, lucido, inesorabile, tendente a porre la salute sotto il controllo esclusivo di forze che avevano ben poco interesse ad un suo effettivo miglioramento, dato che si reggevano (e tuttora si reggono) sul florido mercato della malattia. E quel che accaduto, nei primi anni del XX secolo, negli Stati Uniti dAmerica, si poi esteso a tutto il mondo occidentale e di l, almeno al livello della medicina accademica, praticamente al mondo intero, con lattiva collaborazione della stampa, delleditoria, della televisione, della scuola, delluniversit e di quasi tutti i liberi esponenti del mondo della cultura. Sar stato proprio un caso che, pochi anni dopo la stesura del Rapporto Flexner, si diffondesse una delle epidemie pi micidiali e pi misteriose nella storia dellumanit, linfluenza spagnola, che fece non meno di venti 20 milioni di vittime; e ci proprio quando la medicina ufficiale gridava trionfalmente che lepoca delle grandi epidemie era finita per sempre, grazie ai progressi che essa aveva realizzato a favore della salute mondiale? Ma non vogliamo fare del cospirazionismo a buon mercato e lasciamo aperta la questione per coloro che avessero il desiderio di approfondirla per proprio conto. Sta di fatto che un modello totalitario di medicina aveva trionfato e che, per decenni, le medicine alternative furono costrette a nascondersi e ad essere praticate in condizioni di semiclandestinit, con lo spettro del carcere per quanti vi operavano. Non si vuole dire, con questo, che tutte le filosofie mediche alternative a quella accademica siano valide e buone; sappiamo bene come vi siano, in esse, molte scorie, molta confusione, molta colpevole impreparazione. Tuttavia, a prescindere dal fatto che non si parla mai abbastanza della confusione e della impreparazione che regnano nella medicina ufficiale, perch essa funziona come un sistema blindato nel quale vige la pratica di lavare i panni sporchi in famiglia e, quindi, i suoi errori vengono nascosti allopinione pubblica), il punto non questo; il punto che, in una societ che si pretende democratica, ogni persona dovrebbe avere il diritto di scegliere liberamente come curarsi e a chi affidarsi, invece di essere praticamente costretta a mettersi nelle mani di un sistema sanitario, specialmente pubblico, che si ispira ad una sola filosofia e che irreparabilmente compromesso con interessi finanziari tuttaltro che limpidi. Riappropriarsi della propria salute, potendo contare su un sistema sanitario pluralista e su un orizzonte culturale inclusivo di tutte le filosofie mediche, e non limitato ad una soltanto, , dunque, per ogni persona capace di libert di giudizio, un obiettivo fondamentale, non solo nellambito specifico della guarigione dalle malattie, ma, pi in generale, in quello dellassetto democratico della societ, che passa necessariamente attraverso una netta separazione fra gli interessi economici privati e le istituzioni mediche preposte alla tutela del bene comune. strano che si parli cos poco di questo problema, da parte dei nostri intellettuali, dei nostri amministratori e dei nostri uomini politici; ed strano che lopinione pubblica, talvolta cos sensibile a delle questioni di secondaria importanza, sia poi cos distratta rispetto ad esso, che investe in prima persona ogni singolo cittadino e da cui dipende la trasparenza dellintero sistema economico, politico e sociale. Molti, troppi sono gli interessi privati in gioco; ma, appunto per questo, doveroso aprire gli occhi. 3

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