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L America Latina: dallindipendenza ottocentesca alle dittature militari alla democrazia incompiuta.

Fine XVIII secolo Allinizio dellet contemporanea la situazione dellAmerica Latina dominata ancora dalla presenza degli imperi coloniali di Spagna e Portogallo, che sfruttano le terre per le loro risorse minerarie e agricole, instaurando un proficuo triangolo commerciale atlantico grazie al commercio degli schiavi neri dAfrica, barattati con i manufatti e venduti alle piantagioni americane, tornando in Europa carichi di merci preziose. Le terre ed i villaggi (encomiendas) erano controllati da encomienderos, tenuti a rispondere alla madrepatria solo sul fronte economico, mentre avevano una notevole autonomia politica. Gli indigeni o civilt pre-colombiane (Aztechi nel Messico, Maya nello Yucatan e Incas nelle Ande) furono quasi completamente sterminati nellarco di due secoli anche a causa dellintroduzione di malattie che non erano pronti a fronteggiare. Perci agli inizi del 1800 la popolazione dellAmerica Latina suddivisa in 20% di Creoli (discendenti dei colonizzatori), 20% di indigeni, 30% di meticci, 30% di neri. I Creoli avevano tutto il potere economico, ma quello politico era riservato ai vicer e ai loro funzionari. Indipendenza Nel corso del 700 lopposizione dei Creoli alla madrepatria era stata appoggiata e finanziata dagli Inglesi, che avevano linteresse di incrinare il florido commercio spagnolo. Quando Napoleone occup la Spagna (1808), si determin nelle colonie un vuoto di potere, che i Creoli, determinati a porre fine allo sfruttamento economico della madrepatria, riempirono, creando i primi governi locali. In Paraguay e in Venezuela si giunse alla proclamazione di indipendenza sin dal 1811. Dopo il Congresso di Vienna (1814) venne restaurata la monarchia spagnola, che liquid tutti i regimi indipendenti. Dal 1817 il movimento indipendentista riprese vigore, avvalendosi di personalit come Jos San Martin con lepica marcia attraverso le Ande delle truppe rivoluzionarie argentine e la conseguente liberazione del Cile, la cui indipendenza venne proclamata nel 1818. Presero vita nuove ondate autonomiste che portarono allaffrancamento della totalit dei Paesi del Centro e Sud America. Intanto Simon Bolivar, principale leader del movimento indipendentista venezuelano, nel 1819 proclama la nascita della repubblica colombiana, occupando Bogot. Insieme poco tempo dopo i due conquistano il controllo di Venezuela, Colombia ed Ecuador. Per il Brasile il processo di liberazione dalle colonie avvenne prevalentemente per via amministrativa in modo pacifico. Il Messico invece vide una larga partecipazione degli indigeni alla lotta per lindipendenza, condotta principalmente dal sacerdote Miguel Hidalgo. Lo stesso generale spagnolo Augustin, incaricato di sedare i rivoltosi, fin col proclamarsi imperatore del Messico. In generale gli sbocchi della guerra di liberazione sulla carta si indirizzarono verso il modello repubblicano, ma nel nuovo assetto dei Paesi latino-americani, spiccava la figura autoritaria del caudillo, sintesi di monarca e presidente, eletto dalle oligarchie creole regionali.

Progressiva egemonia degli USA Il successo dei movimenti indipendentisti nellAmerica Latina fu favorito dallatteggiamento assunto dallInghilterra e dagli Stati Uniti, che con Monroe dichiaravano (1823) che avrebbero opposto la forza ad ogni intervento europeo nel continente americano. Era la dottrina dellAmerica agli Americani, la quale, presentata come una dichiarazione intesa a salvaguardare lintegrit territoriale del continente, mirava di fatto ad assicurare agli Stati Uniti un ruolo politico ed economico preminente su tutto il Nuovo Mondo. Da l in avanti, (1947 Patto di Rio de Janeiro) gli Stati Uniti affermano progressivamente la propria tutela economica sullAmerica Latina, che per un secolo vede scontrarsi tra loro i neo-Stati. Nel caso del Messico, uscendo vittoriosi dalla guerra, gli USA strapparono la futura California e New Mexico (1846-48). Dittatura Agli inizi del 900 il quadro della societ era caratterizzato da formidabili sperequazioni: grandi latifondi con rapporti di lavoro di tipo semi-feudale. La crisi del 29 ebbe effetti devastanti sulla fragile economia sudamericana: il crollo delle grandi aziende svuot le campagne e folle di contadini disoccupati si riversarono nelle citt. La crisi innesc una situazione di instabilit politica e, contro i ripetuti tentativi rivoluzionari, si profil una serie di soluzioni reazionarie, con linsorgere negli anni Trenta di dittature militari appoggiate dai latifondisti, sulla scia del fascismo europeo. Queste cercarono di controllare la spinta rivoluzionaria alternando dure repressioni di polizia alla strategia delle riforme, allargando gradualmente il suffragio, promovendo lavori pubblici, creando i primi servizi sociali nel tentativo di stabilire una sorta di legalit di facciata, sempre pronta a stroncare ogni forma di opposizione, ma adoperandosi per risollevare leconomia. Tuttavia una reale modernizzazione stentava a decollare e la produzione restava ancorata al latifondo e alle condizioni semi-servili della manodopera, impedendo che lo sviluppo economico divenisse fonte di emancipazione.

Democrazia incompiuta Sola eccezione in questo cupo quadro della lotta politica dellAmerica Latina, costituita dal Messico, ove la democrazia, dopo la vittoriosa rivoluzione del 1910-17, non ha ricevuto pi attacchi da parte di giunte militari. Il socialista Lazaro Cardenas, presidente della repubblica (1934-40), distribu ai contadini met delle terre coltivabili, nazionalizzando le miniere e i pozzi di petrolio, espropriati ai capitalisti statunitensi. Tuttavia oggi il Messico si trova in una situazione economica, che al pari del resto dellAmerica Meridionale, pesantemente debitrice dei capitali statunitensi. A Cuba un impetuoso movimento popolare, guidato da Fidel Castro, abbatt la dittatura fascista di Batista (1959), sostenuta dagli Stati Uniti, e dette vita ad un regime di tipo comunista. La rivoluzione castrista ebbe ripercussioni in vari Paesi dellAmerica Latina, dove il governo cubano promosse azioni di guerriglia, che portarono le masse a mitizzare figure di ribelli come Ernesto Che Guevara e costituirono un nuovo termine di riferimento per i Paesi insofferenti dellegemonia statunitense. In generale fu la minaccia dellordine pubblico e del comunismo a spingere i ceti borghesi su posizioni di conservazione che aprirono la strada a nuove dittature militari negli anni 60-70. I militari liquidarono le proteste con una brutale repressione che cost la vita a decine di migliaia di oppositori, uccisi o fatti scomparire (desaparecidos ). Un caso esemplare quello cileno del 1973, in cui il generale Pinochet realizz un colpo di stato contro il governo del socialista Allende, cercando immediatamente dopo di ripristinare formalmente la legalit, auto-nominandosi presidente della Repubblica e stendendo un velo sul passato, ma di fatto stroncando ogni ipotesi democratica. Questi passaggi sono tipici delle repubbliche dellAmerica Latina, dove il potere dei militari ha per tutto il Novecento reso particolarmente instabili le democrazie e anche i cauti ritorni a governi civili vivono in verit ancora oggi una vita molto precaria.

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