Sei sulla pagina 1di 24

a le t t u r a

un intelligente...
Come leggere la bibbia e preparare uno studio biblico induttivo

‘Questo libro della legge non si


allontani mai dalla tua bocca,
ma meditalo, giorno e notte;
abbi cura di mettere in pratica
tutto ciò che vi è scritto; poiché
allora riuscirai in tutte le tue
imprese, allora prospererai.’
Giosuè 1.8

festa gbu 2009

gruppibibliciuniversitari
una lettura intelligente... 1 festa gbu 2009

introduzione...
Lo scopo di questo workshop è di far crescere la nostra capacità di capire la Bibbia. Ecco il perchè.

Dall’ inizio della Bibbia è chiaro che le cose che Dio dice sono essenziali per l’esistenza. Lui parla e tutta la
creazione si genera. Più tardi vediamo che l’ubbidire a cosa dice Dio è di fondamentale importanza per la
vita, alla luce di quanto Dio comanda a Giosuè:
Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo,
giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto;
poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. (Giosuè 1.8)

Venendo al Nuovo Testamento è evidente l’importanza delle Scritture e lo studio di esse. Mediante la Bibbia
possiamo capire completamente l’offerta della salvezza di Dio tramite Gesù Cristo.

Il Signore Gesù stesso fu l’insegnante della Bibbia per eccellenza. Egli aiutò la gente a conoscere Dio
dall’Antico Testamento e gli fece capire che Lui era la realizzazione di ciò che Dio aveva promesso. “Oggi, si
è adempiuta questa Scrittura, che voi udite”, egli spiegò facendo riferimento a sè stesso dopo aver letto una
parte delle pergamene del profeta Isaia nella sinagoga di Nazaret (Luca 4.21)

Il primo studio biblico dopo la risurrezione ci conferma che la Bibbia è importante per capire il piano di Dio
per la salvezza. Dopo la Sua morte e risurrezione Gesù fece la strada per Emmaus assieme a due dei Suoi
seguaci. Ascoltando la loro tristezza sulla Sua morte, egli disse loro,
“O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno
dette! Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?“
E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le
Scritture le cose che lo riguardavano. (Luca 24.25-27)

L’importanza di conoscere, attraverso la Bibbia, il piano di Dio per la salvezza dell’uomo continuava ad
essere un segno distintivo della chiesa primitiva. Nel secondo capitolo degl’ Atti vediamo l’apostolo Pietro
che parla alla folla in Gerusalemme. In quella circostanza egli spiegò dall’Antico Testamento il significato
di Gesù e della Sua morte, e sempre rivolgendosi alla folla disse: “vi (Gesù n.d.r.) fu dato nelle mani per il
determinato consiglio e la prescienza di Dio”(Atti 2.23) Più tardi leggiamo che in Tessalonica Paolo “tenne
loro ragionamenti tratti dalle Scritture, spiegando e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare
dai morti”. (Atti 17.2-3) Poco dopo la gente di Berea veniva lodata, “perché ricevettero la Parola con ogni
premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.” (Atti 17.11)

La Bibbia è centrale alla fede Cristiana. Le basi di fede dei GBU sostengono questo credo chiaramente. È per
questo motivo che oggi vogliamo spiegare agli studenti come si legge la Bibbia, dandogli anche gli strumenti
per studiarLa assieme ai loro coetanei. Questo workshop vuole presentare il “metodo induttivo” di studio
biblico come uno modo per farlo. Questo metodo è stato introdotto nell’ IFES (International Fellowship of
Evangelical Students) da Ada Lum, e continua ad essere un segno distintivo del movimento internazionale.

Ricordiamoci che non possiamo capire quello che Dio ci dice senza l’illuminazione dello Spirito Santo.
Dobbiamo chiedere in preghiera per l’aiuto di Dio prima che cominciamo a leggere la bibbia o fare un esercizio
come questo.

Pregiamo
una lettura intelligente... 2 festa gbu 2009

Quali sono i passaggi di uno studio


biblico induttivo?
Perché è importante essere attenti durante la nostra lettura della Bibbia? Quello che troviamo scritto nella
Bibbia è inserito nel contesto in cui Dio l’ha trasmesso. Dunque, per capire e rispondere a Dio in un modo
giusto, dobbiamo capire questo contesto così che potremmo capire le intenzioni di Dio.

Nella vita quotidiana, se attraversiamo la strada (”sta arrivando una macchina?”, ” a che velocità sta arrivando?”,
“Posso attraversare la strada prima che passi la macchina o è meglio farla passare?”) o facciamo la spesa (ci
sono tre formaggi francesi diversi, quali sono i prezzi, sono prodotti artigianali o industriali?), capiamo quello
che vediamo perché conosciamo il contesto; interpretiamo i fatti sulla base del loro contesto e traiamo delle
conclusioni per le nostre decisioni e per il nostro agire.

Con la Bibbia non è diverso. Se lasciamo che Dio ci parli, come è sua intenzione, attraverso la Bibbia,
abbiamo bisogno di leggerla usando l’intelligenza che ci ha dato. Come Fee e Stuart hanno scritto in un
libro molto famoso ‘Come Leggere la Bibbia in tutto il suo valore’, ‘La chiave per una lettura intelligente
della Bibbia è imparare a leggere il testo attentamente e fare le domande giuste al testo.’ Dunque, come lo
facciamo? Ci sono tre passaggi principali:

Osservazione interpretazione applicazione


cosa dice qual è il significato come rispondiamo
il testo del testo per i al testo, nella
esattamente? lettori del tempo in nostra vita, ai
cui fu scritto? giorni nostri?

Il contrario di una lettura induttiva della Bibbia è una deduttiva, in cui veniamo al testo con le nostre idee già
formulate o con le nostre conclusioni e cerchiamo di trovare i versetti che sostengano quelle idee. Finiamo
per avere autorità sul testo piuttosto che lasciare che il testo ci parli e che la parola di Dio abbia autorità su
di noi.

Prima di cominciare
Inizialmente, prima di cominciare a leggere il testo, dobbiamo porre due domande:
Che tipo di testo stiamo leggendo? Qual è il suo contesto?

1. che tipo di letteratura sto leggendo?


Ogni giorno quando leggiamo qualcosa, sappiamo che ciascun tipo di letteratura deve essere letto in un
modo diverso. Ovviamente non leggiamo una cartolina come leggiamo un romanzo. Ma in questi tipi di
letteratura abbiamo altri elementi che ci indicano come i testi vanno letti.
una lettura intelligente... 3 festa gbu 2009


� �

Cara Tina,
sono qui a Parigi da lunedì.
É così bella! Nella chiesa Tina Fanelli
evangelica ho incontrato un
bel gruppo di ragazzi. via Garibaldi, 46
Perché non vieni? Il volo 20100 Milano
non era molto lungo... Italie
Un bacio
Anna xxx

La forma, il titolo, la copertina ecc.

Con la bibbia, dobbiamo essere più attenti perché il modo in cui è stampata non indica che letteratura
contenga diversi stili letterari. Ogni categoria però deve essere trattato diversamente se vogliamo leggere la
bibbia intelligentemente. Alcuni devono essere interpretati letteralmente, mentre altri usano delle immagini
poetiche. Se leggiamo un passaggio di poesia, non ci aspetteremmo di poter rispondere a delle domande di
storia o di architettura attraverso di esso. La poesia è emotiva e la sua forma è spesso ripetitiva. Il modello o
il genere del testo è uno delle prime chiavi per interpretare correttamente un passaggio.

I diversi modelli includono:

apocalittico = Apocalisse Vangelo = Marco


- immagini di Dio, di giudizio, di - l’identità, le priorità, la morte
speranza e la realtà spirituale e la risurrezione di Gesù
Legge = Levitico Parabole = 2 Samuele 12
- i requisiti per vivere in
relazione con Dio - metafora e similitudine

Profezia = Isaia sermone = Ebrei


- quello che Dio intende fare e perché - provare, spiegare o esortare

epistola = Romani storia = Esodo e 1° e 2° Re


- l’origine e la progressione
- discussioni e cura dei rapporti
del popolo di Dio

narrativo = Rut Poesia = Giobbe e Salmi


- una risposta emotiva e l’oggetto
- trama e caratterizzazione
che ha evocato quella risposta
canto o preghiera = Salmi saggezza = Ecclesiaste
- comunicazione con Dio o
- come vivere bene nel mondo
canzoni di lode

Quindi, dobbiamo chiederci sempre ‘Che tipo di letteratura sto leggendo?’


una lettura intelligente... 4 festa gbu 2009

2. Qual è il contesto?
L’altra cosa con cui dobbiamo essere attenti è il contesto del brano che leggiamo. Perché? Perché, come
Don Carson dice sempre, ‘un testo senza un contesto è un pretesto per un testo di prova’. Cioè, senza capire
il contesto, possiamo forzare qualsiasi passo, dandogli qualsiasi significato o peggio ancora,facendogli dire
qualsiasi cosa vogliamo. Ovviamente, questo è un problema che vogliamo evitare.

L’approccio che segue è quindi valido,e possiamo seguirlo.

Leggi il brano
Leggi il brano, nel suo contesto
Leggi il brano, nel suo contesto, nel suo libro
Leggi il brano, nel suo contesto, nel suo libro, nel suo testamento
Leggi il brano, nel suo contesto, nel suo libro, nel suo testamento, nella bibbia

Dopo vedremo che questo è molto importante.

Ricordiamoci che facciamo questo workshop perché vogliamo esporre correttamente la parola della verità,
come Paolo scrisse a Timoteo (2 Tim 2:15).

Arriviamo fra poco alla parte pratica. Ma nel frattempo vediamo la prima delle idee principali che vogliamo
prendere in considerazione in questo workshop.

1 Osservazione: –
cosa dice il testo esattamente?
Tenendo in mente quello che abbiamo notato del tipo di letteratura e contesto, il nostro lavoro in questa parte
è esaminare i fatti e le affermazioni per vedere con esattezza il contenuto del testo.

1. I fatti:
Chi ha scritto il brano/libro? Chi sono i partecipanti nella storia o epistola?

Qual è il luogo dove gli eventi sono successi o dove l’epistola è stata indirizzata?
una lettura intelligente... 5 festa gbu 2009

Quando è stato scritto?

Qual è il centro del testo?

Come? Qual è il metodo e l’approccio all’argomento o al fatto narrato

Perché? Perché viene scelto un certo argomento o avvengono determinati fatti?

Quindi? Qual è il punto o il climax del testo?

2. La struttura grammaticale del brano


Quali sono i tempi dei verbi?

Ci sono cambiamenti nei nomi (sono singolari o plurali?),

3. enfasi
Ci sono parole ripetute?

Confronti o contrasti?

Quanto spazio è dato ad un argomento rispetto ad altri,

4. come sono usate le congiunzioni, gli avverbi (ma, siccome, dunque, ecc.)?
una lettura intelligente... 6 festa gbu 2009

5. esercizio: efesini 1:1-14 - Leggiamo e facciamo l’osservazione

1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso e ai fedeli in Cristo

Gesù.

2 Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo.

3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione

spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché

fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati

per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 6 a lode

della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 7 In lui abbiamo la redenzione

mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha

riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d’intelligenza, 9 facendoci

conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di

sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo

capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.

11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che

compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 12 per essere a lode della sua gloria;

noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della

verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito

Santo che era stato promesso, 14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di

quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.


una lettura intelligente... 7 festa gbu 2009
2
una lettura intelligente... 8 festa gbu 2009

Interpretazione:
quale era il significato del testo per
i lettori del tempo in cui fu scritto?
È essenziale cercare il significato che i fatti narrati e le affermazioni fatte nel brano avevano per l’autore
stesso e per i lettori dell’epoca in cui il brano è stato scritto. Per capire le intenzioni dell’autore dobbiamo
chiederci:

Perché questo brano esiste nella sezione della Scrittura che sto studiando?

Qual è il suo scopo?

Perché questi fatti e questi concetti?

Qual è la loro importanza?

C’è una spiegazione delle affermazioni contenute nel brano già nel brano stesso? (per esempio, la spiegazione
della parabola dei semi e del seminatore è data nel testo).

Quali reazioni o cambiamenti si aspettava l’autore dai suoi lettori?

È molto importante procedere nell’interpretazione del brano seguendo alcuni principi fondamentali, che
possiamo raggruppare come segue:

1. Principi generali.
a. L’importanza del contesto

b. Le forme letterarie: la forma scelta metterà in luce un aspetto particolare.

c. Lo scenario o ambiente storico-geografico.

d. I fattori sociali.

e. L’uso del linguaggio: terminologia tecnica, frasi idiomatiche (ebraiche o greche), parole o frasi legate alla
forma letteraria scelta (per esempio, alla forma figurativa, cf. Salmo 98:8).

2. Principi che si riferiscono nello specifico alla Bibbia:


a. Armonia della Scrittura - riconoscere l’unità della Bibbia, la sua struttura coerente.

b. Verifica se ci siano nella Bibbia referenze incrociate per lo stesso argomento (può essere utile una chiave
biblica o un programma come “Accordance” o “La parola”.)
una lettura intelligente... 9 festa gbu 2009

c. Ricordarsi della centralità di Gesù, il Cristo. La Bibbia è una Sua rivelazione progressiva e quindi in ogni
brano dobbiamo considerare a che punto della storia della salvezza è inserito – prima o dopo la croce di
Cristo?

at nt
Vedi quello che Gesù dice in Luca 4:16-21; 24:27, 44; Giovanni 5:46. Anche 2 Corinzi 1:19-20.

La croce diventa la lente attraverso la quale noi, come credenti del NT, guardiamo tutto l’Antico Testamento.

d. Notare gli aspetti diversi della verità, rivelati nelle Scritture; per esempio, cf. Apocalisse 5: 5 e 5: 6 (Cristo
descritto come Agnello e come Leone) Giovanni 6: 37 e 44 (sovranità di Dio, scelta dell’uomo).

e. Notare i limiti della rivelazione e il suo scopo. (2 Pietro 1:3-4)

3. Quando abbiamo considerato tutto di questi aspetti, possiamo elencare tutti i


significati possibili.

4. commentari - cosa dicono gli esperti? Dopo aver fatto tuo tutto questo lavoro
si possono leggere i commentari, ma non prima!

5. esercizio: efesini 1:1-14 - rileggiamo e facciamo l’interpretazione


una lettura intelligente... 10 festa gbu 2009
3
una lettura intelligente... 11 festa gbu 2009

applicazione:
come rispondiamo al testo, nella
nostra vita, ai giorni nostri?
È importante non confondere l’interpretazione con l’applicazione: si deve passare dal significato del brano
nel tempo in cui fu scritto al significato per il nostro tempo. Si deve, cioè, trovare il rapporto, il legame fra
l’ambiente e le situazione di allora ed il nostro ambiente ed il nostro momento storico, e applicare poi lo
stesso messaggio ai nostri tempi.

Per trovare il senso del brano per noi oggi ci si può chiedere: se la verità del brano è applicata alla mia
vita personale, o alla vita della chiesa o della società di oggi. Quali saranno i suoi effetti? Quali differenze
porterà?

C’è da ricordarsi che l’applicazione del messaggio del Signore tocca tutti gli aspetti della vita: a volte ci porterà
ad un’azione pratica nella società; a volta esigerà una confessione, altre l’accettazione di un insegnamento,
altre ancora un ringraziamento, una lode, un cambiamento nel pensiero, ecc.

Nel cercare l’applicazione ci si deve ricordare di non tenersi nel vago, ma di trovare uno o due punti precisi.

1. una serie di domande possiamo fare al testo:


· C’è forse un peccato da confessare?
· C’è forse una promessa da fare mia, applicare alla mia vita? Ne ho rispettato le condizioni?
· C’è forse un comportamento che io debbo modificare? Sono disposto a lavorare su me stesso per
risolvere un atteggiamento negativo e svilupparne uno positivo?
· C’è forse un comandamento a cui ubbidire? Sono disposto ad ubbidire non importa quali siano i
miei sentimenti a riguardo?
· C’è forse un esempio da seguire? C’è un esempio negativo da non seguire?
· C’è forse qui una preghiera da rivolgere al Signore?
· C’è forse qui un errore da evitare? C’è un problema al quale debbo prestare particolare attenzione?
· C’è forse qui una verità a cui credere? Che cosa posso apprendere di nuovo su Dio Padre, su Dio
Figlio, su Dio Spirito Santo? Qualche altro insegnamento biblico?
· Vi sono forse delle cose per cui lodare Dio? Qualcosa per cui debbo essere riconoscente?

2. esercizio: l’applicazione di efesini 1:1-14


una lettura intelligente... 12 festa gbu 2009

ultimo passaggio:
l uso del materiale in uno studio biblico

in gruppo
Adesso vogliamo usare il materiale in modo pratico. Il passaggio da uno studio a casa o personale ad uno
in gruppo è molto importante. Come possiamo comunicare le cose più importanti che abbiamo imparato dal
testo? Lo studio biblico non è un opportunità per fare lunghi discorsi o per predicare. Vogliamo che i membri
del gruppo possano scoprire insieme il messaggio essenziale del testo. La chiave in tal senso è l’uso di
buone domande.

Le domande seguono la stessa struttura del nostro studio a casa:

1. Domande di osservazione che motivino i partecipanti ad esaminare il passaggio per ciò che
riguarda i fatti importanti ed a comprendere la situazione. Queste domande ci aiutano a scoprire ciò che è
descritto dall’autore.

2. Domande di interpretazione che ci guidino tutti insieme nel dare interpretazioni più profonde ai
fatti; ci aiutino a scoprire qual è l’intenzione principale dello scrittore.

3. Domande di applicazione che ci invitino a pensare alla maniera in cui possiamo applicare le cose
che abbiamo imparato.
una lettura intelligente... 13 festa gbu 2009

Le domande buone dovrebbero:


- essere vaste ma non troppo dispersive;

- essere chiare e puntuali, ma non troppo scontate;

- puntare ad alcuni fatti importanti e non solo ad alcuni dettagli corretti;

- motivare le persone a studiare il testo e non mezzi per evidenziare la loro ignoranza;

- essere aperte a più punti di vista e a più risposte(le domande che sono troppo ovvie o domande a risposta
chiusa possono uccidere la conversazione);

- incoraggia un pensiero critico e non ricercare giusto il consenso.

- stimolare le persone a rispondere in maniera pratica all’insegnamento del testo.

allora, tocca a voi. Provate a scrivere una serie di domande su efesini 1:1-14
una lettura intelligente... app.1 festa gbu 2009

lo studio biblico evangelistico


- David Burt, ‘come dirglielo?’ (edizione gbu)
Lo studio biblico evangelistico si realizza in piccoli gruppi; vengono presi in esame testi biblici selezionati
col proposito immediato di dirigere l’attenzione su Gesù Cristo e col proposito finale che Gesù Cristo sia
riconosciuto Salvatore e Signore.

La composizione
Idealmente il gruppo dovrebbe essere composto da un minimo di due persone a un massimo di dieci. I
partecipanti già credenti non dovrebbero essere più della metà, altrimenti i non credenti si sentono oppressi
e si pongono sulla difensiva perché, quando la maggioranza dei partecipanti è cristiana, lo studio diventa
artificialmente evangelistico e vi si percepisce una certa pressione psicologica.

Il contenuto
Il contenuto dello studio non è l’apologetica, né la condivisione di un’esperienza, ma l’esame di un testo biblico.
Nelle prime esperienze sarà utile trarre il testo dai Vangeli, perché sono essi a insegnare più direttamente chi
era Gesù, come era la sua personalità, la ragione per cui è morto, e qual è il significato della sua vita per noi,
gente di oggi. Ogni studio si limiterà a un singolo brano: in un episodio a sé stante si vedrà più chiaramente il
comportamento di Gesù. Chi non è ancora giunto alla fede non si fida di passi citati fuori dal loro contesto non
potendo seguire i ragionamenti e le conclusioni di chi ha già una buona conoscenza biblica; gli riuscirà più
facile concentrarsi su un unico brano e correggerà il preconcetto errato che la Bibbia sia troppo complicata
per uno che non sia un esperto. Se invece scopre che è un libro ben comprensibile, più facilmente inizierà a
leggerlo per suo conto.

Il procedimento
Uno dei credenti fornisce i dati relativi allo sfondo socio-storico e guida la discussione, con l’uso flessibile
di domande attentamente preparate che aiutino i partecipanti a recepire e ritenere i particolari del brano e
li portino a comprenderne le implicazioni; ma soprattutto non dovrà indicare quali siano le risposte “giuste”,
perché queste devono scaturire dal testo. È importante che siano i partecipanti stessi a scoprire le verità
ivi contenute; se saranno inclini a rifiutare le nostre opinioni perché giudicate “di parte”, si lasceranno però
convincere più facilmente dalle verità da essi stessi trovate nella Bibbia. La stessa cosa accade riguardo
all’ispirazione della Bibbia. È la Scrittura stessa a dimostrare il suo carattere e la sua autenticità; è il suo
contenuto a convincere. Dio parla direttamente per il tramite della sua Parola. La discussione permette ai
credenti di seguire passo dopo passo le reazioni degli amici alle dichiarazioni dell’evangelo e quali sono i
punti che necessitano ulteriori chiarimenti.

È meglio usare una sola versione della Bibbia, e dare il numero di pagina insieme a quello del capitolo
e del versetto. Sarà utile che i credenti si accordino preventivamente di non consentire che ci si svii dal
testo; in questo modo si eviteranno polemiche e digressioni inutili. Chi guida incoraggerà i partecipanti a
fare domande, e promuoverà la discussione, sempre attenendosi al brano allo studio. L’atmosfera dovrà
mantenersi rilassata e dovranno essere evitati linguaggi troppo “pii”. Non si dovrà prolungare la riunione oltre
un periodo di tempo precedentemente concordato. Si potrà passare dopo alla conversazione personale.
una lettura intelligente... app.2 festa gbu 2009

guida della discussione in un gruppo


- L’importanza della discussione
Non è mai troppa l’importanza data ad un buon tempo di discussione all’interno di un gruppo. È per mezzo
della discussione che i membri imparano a conoscersi meglio e a crescere nell’affetto cristiano reciproco. La
discussione sulla Bibbia è una parte vitale del processo di discepolato e della crescita nella vita del credente.
Le cellule offrono quella discussione interattiva che manca nei gruppi più numerosi. Lo Spirito Santo si serve
di queste discussioni tra i credenti e i non credenti per attirare le persone a Cristo.

Il compito del capocellula è di facilitare una discussione valida e di mostrare ai membri del gruppo come
essere un buon ascoltatore, come fare domande costruttive, e come evitare quei problemi che potrebbero
nascere. In questo modo, il capocellula continua ad aiutare i membri della cellula a crescere e a maturare
nella loro fede e nelle loro capacità per il ministero.

Seguono delle semplici ed efficaci chiavi alla comunicazione:

a. ascolto
Una delle più importanti tecniche di guida della discussione è l’ascolto. L’ascolto coinvolge sia a livello
fisico che a livello emotivo portando ad una concentrazione sulla persona parlante. Ricordate che i gesti e
gli atteggiamenti del corpo spesso “parlano” più forte delle parole. Guardate il parlante negli occhi, e non
preoccupatevi di altre cose mentre una persona parla.

B. Interpellare
In un gruppo spesso saranno i più estroversi a parlare. Qualora questo accada, interpellate gli altri membri
del gruppo riguardo alle loro idee e opinioni. Non permettete che una o due persone monopolizzino la
conversazione.

c. chiarificazione
Talvolta sarà necessario chiarificare qualcosa che è stato detto. “Giovanni, cosa intendevi esattamente
quando hai utilizzato il termine ‘salvato’?” Non supponete di aver capito quello che qualcuno ha detto, senza
prima ripetere il concetto a parole vostre. Oppure chiedete alla persona di ripetere la cosa in altri termini.
“Rebecca, sono un po’ confuso—potresti ripetere la cosa in altre parole?”

D. sostegno delle opinioni


È spesso utile chiedere alle persone di sostenere le proprie opinioni. Chiedete perché la pensano così, su
quale passo della Bibbia basano la loro opinione, ecc. “Giuseppe, questo versetto della Bibbia non mi porta
alla tua stessa opinione. Potresti aiutarci a comprendere meglio il tuo punto di vista?”

e. estensione della discussione


Sarà talvolta necessario estendere la discussione chiedendo se qualcuno ha qualcos’altro da dire, o
chiedendo come ciò che è stato detto si riallacci a pensieri affrontati precedentemente.

f. rimandare le domande ad altri


Quando un qualche membro del gruppo sta rivolgendo domande soltanto al capocellula, rimandate le
domande o i commenti ad altri membri del gruppo. “Francesco, ho capito perché la pensi così. Laura,
cosa pensi del pensiero di Francesco?” Se la discussione è sempre tra il capocellula e un membro soltanto,
allora gli altri non hanno niente da contribuire e si sentono tagliati fuori. La comunicazione nel gruppo
dovrebbe avvenire tra tutti i membri del gruppo e non soltanto unilateralmente tra il capocellula e ciascun
membro della cellula.
(cont...)
una lettura intelligente... app.3 festa gbu 2009

g. riassunto
In vari punti della discussione sarebbe utile fermarsi e riassumere ciò che si è detto, indicando le principali
idee e i principali contributi apportati dalle varie persone. Questo aiuterà a mantenere la discussione fissa
sull’argomento principale, dando un senso di compimento ai membri della cellula.

h. Incoraggiamento
Ricordate di incoraggiare ciascun membro del gruppo, riconoscendo e apprezzando ciò che ciascuno dice.
Ringraziateli per il loro contributo alla discussione. “Elisa, sappi che apprezzo il fatto che hai condiviso con
noi il tuo pensiero.” Anche se il commento fatto da una persona ha richiesto una correzione, tuttavia la
persona è importante e deve essere riconosciuto l’impegno mostrato nel partecipare alla discussione.

Diversi risorsi utile per il nostro studio


della bibbia
1. Utile è confrontare diverse versioni della Bibbia in Italiano: Riveduta e Nuova Riveduta, Diodati e Nuova
Diodati, la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), quella delle Edizioni Paoline, la versione
interconfessionale in lingua corrente.

2. La Chiave biblica, che elenca le parole contenute nella Bibbia italiana, in ordine alfabetico, con il riferimento
su dove possono essere trovate nella Bibbia.

3. La Concordanza biblica per argomenti, che elenca i molti temi trattati nella Bibbia in ordine alfabetico,
con i rispettivi riferimenti.

4. La Bibbia commentata, in un solo volume, dove al testo biblico vengono aggiunti brevi commenti
esplicativi.

5. Commentari ai vari libri della Bibbia.


6. Il Dizionario biblico, che contiene spiegazione per ogni parola rilevante o concetto biblico.
7. Un Atlante dei luoghi e dei tempi della Bibbia.
8. Un’enciclopedia biblica che spiega il contesto sociale, politico, storico di ogni testo biblico, le scoperte
dell’archeologia, ecc.
una lettura intelligente... app.4 festa gbu 2009

Presupposti dello studio biblico


Perché noi dobbiamo leggere, conoscere, e studiare la Bibbia? La risposta a questa domanda può sembrare
ovvia e scontata.

Il nostro interesse nella Bibbia, il fatto stesso che noi ne promuoviamo la lettura, la conoscenza e lo studio
presso ogni sorta di persone, non è una motivazione culturale, storica, archeologica, o di altra natura, ma si
basa su una precisa persuasione sulla natura e scopo di questo libro, su una precisa confessione di fede.
1. È la Parola di dio. Noi crediamo e confessiamo che le Scritture canoniche dei santi profeti e apostoli
dell’Antico e del Nuovo Testamento sono la vera Parola di Dio, cioè che il Dio vivente e vero, Creatore e
Signore del cielo e della terra, parli a noi, creature umane, in modo privilegiato, attraverso di essa. Dio
ha infatti parlato personalmente ai padri, profeti ed apostoli, e parla ancora a noi oggi attraverso le Sacre
Scritture.
2. La sua autorità non è derivata. L’autorità della Sacra Scrittura, che si deve credere ed ubbidire,
non dipende dalla testimonianza di un uomo o di una chiesa. Essa è tale non per decreto di autorità umane,
ma si è imposta al popolo di Dio per l’azione sovrana ed efficace di Dio che così ha disposto.

Possiamo certo essere spinti dall’autorità della chiesa, ad attribuire alla sacra Scrittura una considerazione
profonda e piena di rispetto; inoltre la natura divina del contenuto, la portata pratica della dottrina, la maestà
dello stile, la coerenza di tutte le sue parti, lo scopo dell’insieme (rendere ogni gloria a Dio), la piena rivelazione
che essa fa dell’unica via di salvezza e i molti altri incomparabili preghi, in breve, la sua perfezione, sono
altrettanti elementi che mostrano ampiamente che essa è la Parola di Dio. Ciononostante, la nostra piena
convinzione e certezza circa la sua infallibile verità e divina autorità, derivano unicamente dall’azione interiore
dello Spirito Santo, il quale rende testimonianza, mediate e con la Parola, nel nostro cuore.
3. sufficienza ed efficacia. Per questo, la Chiesa universale di Cristo vede pienamente compreso in
questa santa Scrittura:
a) tutto ciò che appartiene sia a quanto dobbiamo credere per essere salvati, cioè per poter essere pienamente
in comunione con Dio ed essere liberati da tutto ciò che deturpa e guasta la vita umana,
b) sia a quanto serve a condurre la nostra vita in modo da renderla gradita a Dio.

È questo il motivo per cui Dio ha espressamente proibito di aggiungervi o togliervi qualsiasi cosa, sia mediante
nuove rivelazioni dello Spirito, sia attraverso tradizioni umane.
4. contenuto. Noi crediamo che si deve cercare e trarre dalle Scritture:
a) tanto la vera sapienza (per poter condurre una vita armoniosa e realizzata) e pietà (le modalità e qualità
del nostro rapporto con Dio),
b) quanto la vera riforma e il vero governo delle chiese (perché la Chiesa cristiana, nata per servire fedelmente
il Dio vero e vivente, è ad essa soltanto deve conformare la sua vita ed identità),
c) con l’insegnamento di tutti i doveri del cristiano, e similmente l’approvazione di tutti i punti ed articoli che
bisogna professare, con il rifiuto di tutti gli errori che possono insorgere per contraddirla o pregiudicarla, e
anche gli avvertimenti.

Tutto questo o è espressamente annunciato o deve esserne dedotto, come una buona e necessaria
conseguenza.
5. affermazioni apostoliche. Dice l’apostolo: “Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile
a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo,
pienamente fornito per ogni buona opera” (2 Ti. 3:16,17). E inoltre: “Ti scrivo queste cose nella speranza di
venire presto da te, affinché, se dovessi tardare, tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è
la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1 Ti. 3:14,15). E ai Tessalonicesi dice: “Anche per
questo non cessiamo di render grazie a Dio perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l’avete accolta
una lettura intelligente... app.5 festa gbu 2009
non come parola di uomini, ma come è veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che
credete” (1 Ts. 2:13). Il Signore stesso ha detto infatti nel Vangelo: “Poiché non sarete voi a parlare, ma lo
Spirito del Padre vostro che parla in voi. ... Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi
disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato ... In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che manderò,
riceve me, e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato” (Mt. 10:20; Lu. 10:16; Gv. 13:20).
6. Indispensabile (l illuminazione privata non basta).
’ Così noi non riteniamo che la
predicazione esteriore e la lettura e studio comunitario e privato delle Sacre Scritture debba sembrare inutile
per il fatto che l’insegnamento della vera religione dipende dall’illuminazione dello Spirito Santo. Infatti,
sebbene nessuno venga al Cristo se non è attratto dal Padre celeste e illuminato interiormente dallo Spirito
Santo[1], noi sappiamo tuttavia che Dio vuole assolutamente che la Sua Parola sia predicata e ricevuta
privatamente, esteriormente e a viva voce.

È ben vero che, come sta scritto negli Atti[2], che Dio avrebbe potuto ammaestrare Cornelio o attraverso il Suo
Santo Spirito o mediante il ministero di un angelo, senza servirsi di Pietro, e tuttavia Egli lo rinvia a Pietro, il cui
angelo gli disse: “Egli ti dirà quel che devi fare”. In effetti, Colui che ci illumina di dentro, ha anche comunicato ai
Suoi discepoli di andare per il mondo intero e di predicare l’Evangelo a tutte le creature (Mr. 16:15). Per questo
motivo Paolo ha predicato nella città di Filippi la parola esteriore a Lidia, mercante di porpora, e il Signore ha
aperto interiormente il cuore di quella donna (At. 16:10,14).

Lo stesso apostolo Paolo, indicando in progressione i mezzi della nostra salvezza, ha concluso che la fede
viene dall’udire e l’udire dalla Parola di Dio. Confessiamo che Dio può illuminare gli uomini anche senza alcun
ministero esteriore, chi e quando vuole, questo è in Suo potere (Ro. 10:13-17). Ma noi parliamo del mezzo e
del modo che Egli segue abitualmente nell’ammaestrare gli uomini e del comandamento e dell’esempio che
ci ha dato da parte di Dio.
7. comprensibilità delle scritture. Riconosciamo la necessità dell’illuminazione interiore dello
Spirito Santo per la comprensione ai fini della salvezza di ciò che è rivelato dalla Scrittura. Certo non tutto
ciò che si trova nella Scrittura è ugualmente evidente in sé né ugualmente chiaro per tutti. Tuttavia ciò che si
deve necessariamente conoscere, credere e osservare per la salvezza è così chiaramente esposto e rivelato
nell’uno o nell’altro passo della Scrittura che non solo l’uomo di studio, ma anche l’ignorante può, usando
debitamente i mezzi ordinari, pervenire ad una sufficiente comprensione al riguardo.
8. accessibilità. Poiché le lingue originali della Bibbia non sono conosciute da tutto il popolo di Dio, che
ha diritto alla Scrittura, esse devono essere tradotte nella lingua corrente di ogni nazione in cui giungono, in
modo che, essendo la Parola di Dio ampiamente diffusa[3] in mezzo a tutti, tutti possano rendergli il culto che
Gli è gradito e possedere, nella pazienza e consolazione che danno le Scritture, la speranza.
9. Interprete di sé stessa. La regola infallibile dell’interpretazione della Scrittura è la stessa Scrittura.
Pertanto, quando sorger un problema riguardo al senso vero e pieno di un qualsiasi testo della Scrittura
(la quale non è incoerente, ma una) esso deve essere investigato e spiegato aiutandosi con altri brani più
chiari[4].

(Dalle confessioni di fede riformata elvetica posteriore e di Westminster)

[1] “Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv. 6:44).
[2] “Egli si trova presso un certo Simone, conciatore di pelli, che ha la casa vicino al mare; egli ti dirà ciò che devi fare” (At. 10:6).
[3] “La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici
spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore” (Cl. 3:16).
[4] “sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. Nessuna profezia infatti
è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo” (2 Pi. 1:20,21). “Con
questo si accordano le parole dei profeti, come è scritto: “Dopo queste cose, io ritornerò e riedificherò il tabernacolo, di Davide che è
caduto, restaurerò le sue rovine e lo rimetterò in piedi” (At. 15:15,16).
una lettura intelligente... app.6 festa gbu 2009
����������������
© GBU Italia 2009

Materiale preso da:


Certezza No. 23, Rivista dei Gruppi Biblici Universitari, 1980
© GBU Italia 2008
Come Dirglielo, David Burt, Edizioni GBU, 1995
Materiale preso da:
Bringing
Certezza No.the
23, Bible
Rivista to
dei Life,
GruppiAda
BibliciLum, IFES,1980
Universitari, 1987

Creative Ideas for Lively Bible Studies, Ada Lum, Bible Institute of Hawai’i, 2005
Come Dirglielo, David Burt, Edizioni GBU, 1995

Bringing the Bible to Life, Ada Lum, IFES, 1987


Getting Excited About Jesus, Ada Lum, Martin Haizmann & Werner Baderschneider,
IFES Europe & Eurasia, 2005
Creative Ideas for Lively Bible Studies, Ada Lum, Bible Institute of Hawai’i, 2005

How to Read the Bible for all its Worth, G.D. Fee & D. Stuart, Zondervan, 1993
Getting Excited About Jesus, Ada Lum, Martin Haizmann & Werner Baderschneider,
IFES Europe & Eurasia, 2005
Leading Better Bible Studies, K. & R. Morris, Aquilla Press, 1997
How to Read the Bible for all its Worth, G.D. Fee & D. Stuart, Zondervan, 1993
Il Corso Omega – www.missioneperte.it
Leading Better Bible Studies, K. & R. Morris, Aquilla Press, 1997
www.riforma.it
Il Corso Omega – www.missioneperte.it

www.riforma.it

gruppibibliciuniversitari
gruppibiblici������������

Potrebbero piacerti anche