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Nomenclatura
Si definisce sistema o processo un insieme di pi elementi interagenti tra loro, connessi in modo tale da costituire ununica entit e organizzati al fine di ottenere un obiettivo prefissato. I problemi di controllo consistono nellimporre una modalit di funzionamento desiderato ad un processo assegnato. Si definisce modello di un sistema una rappresentazione matematica che descriva il comportamento dinamico del sistema in modo sufficientemente accurato per progettare il sistema di controllo. Si definisce sistema di controllo un insieme di pi elementi connessi tra di loro (controllore, processo,) e interagenti in modo tale da autoregolarsi. Il sistema di controllo pu essere manuale o automatico a seconda che lazione di controllo sia esercitata dalluomo o da un dispositivo progettato appositamente.
Corso di Azionamenti elettrici Dr. N. Salvatore
Nomenclatura
Dr. N. Salvatore
Obiettivo ideale di un problema di controllo si pu sintetizzare nella formula: variabile controllata=segnale di riferimento per tutto il tempo in cui il funzionamento del processo di interesse.
Corso di Azionamenti elettrici Dr. N. Salvatore
Dr. N. Salvatore
Dr. N. Salvatore
v ( t ) =Ri ( t )
dv ( t ) i ( t ) =C dt
di ( t ) v ( t ) =L dt
Dr. N. Salvatore
F ( t ) =Kx ( t )
dx ( t ) F ( t ) =B dt
F ( t ) =M
Corso di Azionamenti elettrici
d2x ( t ) dt 2
Dr. N. Salvatore
I sistemi dinamici invarianti e lineari possono essere studiati, nel dominio del tempo, attraverso equazioni differenziali, che ne descrivono il comportamento e nelle quali lincognita una funzione del tempo.
Dr. N. Salvatore
LA TRASFORMATA DI LAPLACE
Studiare un sistema significa determinare come varia nel tempo luscita in funzione dellingresso applicato. Il modello matematico spesso complicato a causa della presenza di derivate e integrali. La trasformata di Laplace un operatore matematico che consente di semplificare lo studio dei sistemi.
Dr. N. Salvatore
LA TRASFORMATA DI LAPLACE
Se f (t ) definita almeno per t 0 allora L f ( t ) = F (s)
Propriet significative
f ( t ) e st dt con s = + j
definizione
L Mf ( t ) + Ng ( t ) = MF ( s ) + NG ( s )
. L f ( t ) = sF ( s ) f 0 . .. 2 L f ( t ) = s F ( s ) sf 0 f 0
linearit
( )
( ) ( )
derivazione
t F (s) L f ( ) d = 0 s
Corso di Azionamenti elettrici
integrazione
Dr. N. Salvatore
Teoremi fondamentali
Teorema del valore iniziale
t 0
lim f ( t ) = lim sF ( s ) +
s
lim f ( t ) = lim sF ( s )
s 0
Dr. N. Salvatore
Segnali canonici
0 se t < 0 u (t ) = 1 se t 0 0 se t < 0 r (t ) = t se t 0
u (t )
0 se t < 0 f (t ) = sin (t ) se t 0
f (t )
r (t ) f (t )
0 se t < 0 p ( t ) p (t ) = t 2 se t 0 2
0 se t < 0 f (t ) = cos (t ) se t 0
( t ) = lim p ( t )
0
0 se t < 0; t > p ( t ) = 1 se 0 t
( t ) dt = 1
0 se t < 0 ( t ) = 0 se t > 0 se t = 0
Dr. N. Salvatore
p ( t ) dt = 1
Corso di Azionamenti elettrici
Tabella di trasformazione
Dr. N. Salvatore
Tabella di trasformazione
Dr. N. Salvatore
Tabella di trasformazione
Dr. N. Salvatore
Dr. N. Salvatore
Funzione di trasferimento
Molti sistemi dinamici SISO (Single Input Single Output) possono essere rappresentati da modelli lineari e tempoinvarianti per mezzo di equazioni differenziali lineari e a coefficienti costanti, che esprimono una relazione fra la variabile di ingresso x (forzante) e la variabile di uscita y (risposta).
Y ( s ) =G ( s ) X ( s )
X (s)
G (s)
Y (s)
Un sistema SISO lineare e tempoinvariante modellato da una equazione differenziale lineare a coefficienti costanti o, equivalentemente, dalla sua funzione di trasferimento.
Dr. N. Salvatore
v ( t ) =Ri ( t ) z R ( s ) =R
dv ( t ) i ( t ) =C dt 1 zC ( s ) = Cs
Corso di Azionamenti elettrici
di ( t ) v ( t ) =L dt z L ( s ) =Ls
Dr. N. Salvatore
F ( t ) =M
Corso di Azionamenti elettrici
d2x ( t ) dt 2
(s z j ) j =1
m n
( s pi ) i =1
k una costante data dal rapporto tra i coefficienti di s di grado pi elevato a numeratore e denominatore; z sono le radici del numeratore chiamate zeri; p sono le radici del denominatore chiamate poli.
Dr. N. Salvatore
Analogamente, si ha che la risposta alla rampa lineare unitaria lintegrale della risposta al gradino unitario e che la risposta alla rampa parabolica unitaria lintegrale della risposta alla rampa lineare unitaria. Evidentemente, la risposta allimpulso la derivata della risposta al gradino, questultima la derivata della risposta alla rampa lineare unitaria, che a sua volta la derivata della risposta alla rampa parabolica unitaria.
Corso di Azionamenti elettrici Dr. N. Salvatore
Antitrasformata di Laplace
Definizione matematica
st f t = F s allora f t = L F s F s e ds se L = ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) 2 j - j -1
+ j
se si impone f(t) = 0 per t < 0 allora tra f(t) e F(s) la corrispondenza biunivoca.
Dr. N. Salvatore
Nota luscita del sistema in funzione di s, per risalire all'uscita in funzione del tempo t, si ricorre solitamente a: 1) uso delle tabelle di trasformazioni con le funzione corrispondenti; 2) metodo dello sviluppo in fratti semplici.
Dr. N. Salvatore
An A1 A2 F ( s) = + + ..... + s p1 s p2 s pn
Corso di Azionamenti elettrici Dr. N. Salvatore
An A1 A2 F ( s) = + + ..... + s p1 s p2 s pn
I coefficienti A1, A2, A3,... An, chiamati residui, si ricavano uguagliando le due equazioni della F(s). Si possono usare le formule:
A1 = ( s p1 ) F ( s ) s= p
A2 = ( s p2 ) F ( s ) s = p2 ....................................... ....................................... An = ( s pn ) F ( s ) s= p
n
Corso di Azionamenti elettrici Dr. N. Salvatore
X (s)
G (s)
Y (s)
Il blocco corrisponde ad un generico elemento del sistema e rappresenta loperazione di moltiplicazione, ossia lingresso X(s) moltiplicato per il fattore presente nel blocco (il guadagno o pi generalmente la funzione di trasferimento) per produrre luscita Y(s).
Un segmento orientato rappresenta un segnale, e l'orientamento, indicato da una freccia, specifica il verso di percorrenza del segnale stesso.
X (s)
Lunico segnale uscente dal nodo sommatore la somma algebrica dei segnali entranti. Il nodo sommatore indicato con un cerchietto in cui arrivano due o pi segmenti orientati e da cui esce un segmento orientato. I segni + e - accanto ai segmenti indicano se si tratta di somma o di differenza (indicano cio il segno dei segnali).
X3 (s) X1 ( s )
+ +
Y (s)
In questo caso abbiamo:
X2 (s)
Y ( s ) = X1 ( s ) + X 3 ( s ) X 2 ( s )
Dr. N. Salvatore
Un particolare nodo sommatore il nodo di confronto in cui luscita la differenza dei due segnali entranti:
Y ( s ) = X1 ( s ) X 2 ( s )
X1 ( s )
Y (s)
X2 (s)
Il punto di ramificazione viene rappresentato con un punto. usato quando un segnale entra contemporaneamente in pi nodi sommatori o in pi blocchi: si ha un segmento orientato che si ramifica in pi segmenti orientati nella stessa direzione. I segnali uscenti dal punto di diramazione sono tutti uguali allunico segnale
Dr. N. Salvatore
Lalgebra degli schemi a blocchi permette di semplificare gli schemi a blocchi in modo da ottenere schemi equivalenti via via pi semplici fino a ridurli ad un unico blocco, caratterizzato da una funzione di trasferimento che coincide con quella complessiva del sistema rappresentato dallo schema a blocchi di partenza. Il metodo di riduzione degli schemi a blocchi del tutto analogo a quello seguito in elettrotecnica quando si voglia calcolare limpedenza di una rete elettrica piuttosto complessa, si comincia col semplificarla calcolando le impedenze degli elementi in serie o in parallelo, in modo da ottenere reti elettriche equivalenti via via pi semplici. Le operazioni principali, che possono essere effettuate sugli schemi a blocchi, dipendono dai tipi di connessione dei blocchi stessi. Si possono avere:
X1 ( s )
G1 ( s )
Y1 ( s ) = X 2 ( s )
G2 ( s )
Y2 ( s )
Lo schema dei due blocchi in cascata equivalente ad un unico blocco la cui funzione di trasferimento data dal prodotto delle funzioni di trasferimento dei singoli blocchi. Dimostrazione La funzione di trasferimento totale del sistema data da
Y2 ( s ) G (s) = X1 ( s )
Y2 ( s ) Y2 ( s ) = G2 ( s ) X 2 ( s ) = G2 ( s ) G1 ( s ) X 1 ( s ) = G2 ( s ) G1 ( s ) X 1 ( s ) 14243 G( s )
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Due blocchi si dicono in parallelo quando hanno lo stesso segnale dingresso e i rispettivi segnali di uscita vanno a sommarsi in un nodo sommatore.
X (s)
G1 ( s ) G2 ( s )
Y1 ( s )
Y2 ( s )
+ +
Y (s)
G ( s ) = G1 ( s ) + G2 ( s )
Dimostrazione
Lo schema dei due blocchi in parallelo equivalente ad un unico blocco la cui funzione di trasferimento data dalla somma algebrica delle funzioni di trasferimento dei singoli blocchi.
Y ( s ) = Y1 ( s ) + Y2 ( s ) = G1 ( s ) X ( s ) + G2 ( s ) X ( s ) = Y (s) = G s + G s X s = G1 ( s ) + G2 ( s ) ( ) 2 ( ) 1( ) 4 244 3 X ( s ) 14 G( s )
Corso di Azionamenti elettrici
Y (s) X (s)
Dr. N. Salvatore
X (s)
G (s) H (s)
Y (s)
Retroazione positiva
X (s)
+ +
G (s) H (s)
Y (s)
Dr. N. Salvatore
D (s) F (s)
G (s) H (s)
Y (s)
Dimostrazione
F ( s ) = H ( s )Y ( s )
D ( s ) = X ( s ) F ( s ) = X ( s ) H ( s )Y ( s )
Dr. N. Salvatore
+ +
G (s)
Y (s)
X1 ( s ) X2 (s)
X2 (s)
G (s) G (s)
+ +
Y (s)
X1 ( s )
G (s)
+ +
Y (s)
X1 ( s )
+ +
G (s)
1/ G ( s )
Y (s) X2 (s)
Dr. N. Salvatore
X2 (s)
Corso di Azionamenti elettrici
X (s) X (s)
G (s)
Y (s)
X (s) X (s)
G (s)
1/ G ( s )
Y (s)
X (s)
G (s)
Y (s) Y (s)
X (s)
G (s) G (s)
Y (s) Y (s)
Dr. N. Salvatore