Sei sulla pagina 1di 45

FONDAZIONI PER EDIFICI

N ti tti li di d tt li Normativa: aspetti generali e di dettaglio


Le scelte progettuali per le opere di
f d i d ff tt t fondazione devono essere effettuate
contestualmente e congruentemente con
quelle delle strutture in elevazione.
Le strutture di fondazione devono rispettare
le verifiche agli stati limite ultimi e di le verifiche agli stati limite ultimi e di
esercizio e le verifiche di durabilit.
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
Fondazioni superficiali Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
Fondazionisuperficiali Verificheaglistatilimiteultimi(SLU)
Gli stati limite ultimi delle fondazioni superficiali si riferiscono allo
il di i i di ll d t i ti d ll bilit i sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione
della resistenza del terreno e al raggiungimento della resistenza degli
l ti t tt li h l f d i t elementi strutturali che compongono la fondazione stessa.
Le verifiche devono essere effettuate almeno nei confronti dei seguenti Le verifiche devono essere effettuate almeno nei confronti dei seguenti
stati limite:
- SLU di tipo geotecnico (GEO) p g ( )
- collasso per carico limite dellinsieme fondazione-terreno
- collasso per scorrimento sul piano di posa
stabilit globale - stabilit globale
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
Fondazioni superficiali Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
Fondazionisuperficiali Verificheaglistatilimiteultimi(SLU)
Gli stati limite ultimi delle fondazioni superficiali si riferiscono allo
il di i i di ll d t i ti d ll bilit i sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione
della resistenza del terreno e al raggiungimento della resistenza degli
l ti t tt li h l f d i t elementi strutturali che compongono la fondazione stessa.
-SLU di tipo strutturale (STR)
i i t d ll i t li l ti t tt li - raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali
seguendo almeno uno dei due approcci: g pp
Approccio 1:
- Combinazione 1: (A1+M1+R1)
- Combinazione 2: (A2+M2+R2) Combinazione 2: (A2+M2+R2)
Approccio 2:
(A1+M1+R3).
Nelle verifiche effettuate con lapproccio 2 che siano finalizzate al dimensionamento Nelle verifiche effettuate con l approccio 2 che siano finalizzate al dimensionamento
strutturale, il coefficiente
R
non deve essere portato in conto.
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li Normativa: aspetti generali e di dettaglio
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li Normativa: aspetti generali e di dettaglio
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li Normativa: aspetti generali e di dettaglio
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
Gli elementi strutturali delle fondazioni, che devono essere
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
Gli elementi strutturali delle fondazioni, che devono essere
dimensionati sulla base delle sollecitazioni ad essi trasmesse dalla
struttura sovrastante (v. 7.2.5), devono avere comportamento non ( ), p
dissipativo, indipendentemente dal comportamento strutturale
attribuito alla struttura su di esse gravante. g
Le azioni trasmesse in fondazione derivano dallanalisi del
comportamento dellintera opera, in genere condotta esaminando la
sola struttura in elevazione alla quale sono applicate le azioni
statiche e sismiche.
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
Per le strutture progettate sia per CD Asia per CD B il
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
Per le strutture progettate sia per CD A sia per CD B il
dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di
sicurezza del complesso fondazioneterreno devono essere eseguiti p f g
assumendo come azioni in fondazione le resistenze degli elementi
strutturali soprastanti. p
Pi precisamente, la forza assiale negli elementi strutturali verticali
derivante dalla combinazione delle azioni di cui al 3 2 4 deve essere derivante dalla combinazione delle azioni di cui al 3.2.4 deve essere
associata al concomitante valore resistente del momento flettente e
del taglio; si richiede tuttavia che tali azioni risultino non maggiori di del taglio; si richiede tuttavia che tali azioni risultino non maggiori di
quelle trasferite dagli elementi soprastanti, amplificate con un
Rd
pari a 1 1 in CD B e 1 3 in CD A e comunque non maggiori di pari a 1,1 in CD B e 1,3 in CD A , e comunque non maggiori di
quelle derivanti da una analisi elastica della struttura in elevazione
eseguita con un fattore di struttura q pari a 1. eseguita con un fattore di struttura q pari a 1.
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
Le fondazioni superficiali devono essere progettate per
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
Le fondazioni superficiali devono essere progettate per
rimanere in campo elastico.
Non sono quindi necessarie armature specifiche per ottenere
un comportamento duttile. p
Le travi di fondazione in c.a. devono avere armature
longitudinali in percentuale non inferiore allo 0,2 %, sia
inferiormente che superiormente, per lintera lunghezza.
FONDAZIONI PER EDIFICI
N ti tti li di d tt li
7.2.5.1 Collegamenti orizzontali tra fondazioni
Normativa: aspetti generali e di dettaglio
g
Si deve tenere conto della presenza di spostamenti relativi del terreno di
fondazione sul piano orizzontale e dei possibili effetti da essi indotti nella
t tt sovrastruttura.
Il requisito si ritiene soddisfatto se le strutture di fondazione sono collegate q g
tra loro da un reticolo di travi, o da una piastra dimensionata in modo
adeguato, in grado di assorbire le forze assiali conseguenti. In assenza di
l t i i i t i ti t l valutazioni pi accurate, si possono conservativamente assumere le
seguenti azioni assiali:
0,3 N
sd
a
max
/g per il profilo stratigrafico di tipo B ,
sd max
g p p g p
0,4 N
sd
a
max
/g per il profilo stratigrafico di tipo C
0,6 N
sd
a
max
/g per il profilo stratigrafico di tipo D
dove N
sd
il valore medio delle forze verticali agenti sugli elementi
collegati, e a
max
laccelerazione orizzontale massima attesa al sito. g ,
max
FONDAZIONI PER EDIFICI
El t di ll t t l t tt i l i Elemento di collegamento tra la struttura in elevazione
ed il suolo
funzione:
trasmettere al terreno il peso della struttura e le sollecitazioni derivanti dalle
altre forze esterne altre forze esterne
classificazione:
Superficiali o dirette: trasmettono i carichi al terreno attraverso la base Superficiali o dirette: trasmettono i carichi al terreno attraverso la base
dellopera di fondazione (resistenza struttura/resistenza terreno)
continue (ordinarie, travi rovesce, platee)
isolate (plinti, zattere)
Profonde o indirette: trasmettono i carichi al terreno attraverso la base e la
fi i l t l d i li di f d i superficie laterale dei pali di fondazione
palficate
problematiche in fase progettuale:
suolo: resistenza e deformabilit (carico di sicurezza o portanza) ( p )
fondazione: progetto e verifica
FONDAZIONI PER EDIFICI
APPROCCI PROGETTUALI APPROCCI PROGETTUALI
Analisi dellinsieme STRUTTURA FONDAZIONE TERRENO Analisi dell insieme STRUTTURA FONDAZIONE TERRENO
Analisi separata della STRUTTURA, della FONDAZIONE e del
TERRENO
approccio classico
CONOSCENZA MECCANICA E MORFOLOGICA DEL SUOLO
Il grado di conoscenza del terreno di fondazione spesso
l t lli t d ll legato allimportanza dellopera
opere di modesta entit: esperienza, analogie, ecc.
opere importanti: relazione geologica (geologo) e relazione
geotecnica (strutturista)
FONDAZIONI PER EDIFICI
TERRENO
Parametri caratterizzanti lo stato del terreno
Porosit
Indice dei vuoti
Grado di saturazione
Contenuto dacqua
Peso dellunit di volume
Peso secco dellunit di volume Peso secco dell unit di volume
Peso specifico dei granuli solidi
Peso specifico dellacqua
Peso dellunit di volume di terreno immerso in acqua Peso dell unit di volume di terreno immerso in acqua
Parametri caratterizzanti la natura del terreno
l i ( ill li bbi hi i i li) Granulometria (argilla-limo-sabbia-ghiaia-ciottoli)
Plasticit (limiti di Attemberg)
Mezzi di indagine (ruolo del progettista)
Prove in sito
P i l b t i Prove in laboratorio
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE FONDAZIONI DIRETTE
PLINTI: ISOLATI O CON TRAVI DI COLLEGAMENTO
TRAVI ROVESCE SINGOLE O A GRATICCIO TRAVI ROVESCE: SINGOLE O A GRATICCIO
PLATEE: LISCE O NERVATE
FASI DEL PROGETTO
I SCELTA DEL PIANO DI POSA I SCELTA DEL PIANO DI POSA
II CALCOLO DEL CARICO LIMITE
III CALCOLO DEI CEDIMENTI
IV PROGETTO DELLA FONDAZIONE IV PROGETTO DELLA FONDAZIONE
I SCELTA DEL PIANO DI POSA
attraversare lo strato di terreno vegetale
attraversare lo strato di terreno soggetto allazione del gelo e
a variazioni stagionali del contenuto dacqua
disporre il piano di posa allo stesso livello disporre il piano di posa allo stesso livello
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE FONDAZIONI DIRETTE
II CALCOLO DEL CARICO LIMITE
il valore del carico a cui corrisponde la rottura del complesso
terreno-opera di fondazione
Nellipotesi di piano di posa orizzontale posto a profondit D dal piano di Nell ipotesi di piano di posa orizzontale posto a profondit D dal piano di
campagna (anchesso orizzontale), soggetto a carichi verticali centrati,
nellipotesi ulteriore di meccanismo di rottura di tipo globale:
TERZAGHI q
lim
=N
q

1
D+N
c
c+N
2
B/2
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE FONDAZIONI DIRETTE
II CALCOLO DEI CEDIMENTI
I ti l i di ti diff i li i li In particolare preoccupano i cedimenti differenziali, i quali sono
difficilmente valutabili numericamente (relazioni empiriche)
C l l d i di ti d ll f d i ifi di tibilit l Calcolo dei cedimenti della fondazione e verifica di compatibilit con la
struttura in elevazione
III PROGETTO DELLE FONDAZIONI
Calcolo delle sollecitazioni e verifica della struttura di fondazione
Consideriamo soltanto interazione terreno/fondazione (modello
valido quando la struttura in elevazione meno rigida di quella in q g q
fondazione)
Modello della struttura in elevazione: fisso alla base
Modello del terreno:
Winkler (1867): fondazione deformabile e soggette a carichi
concentrati
semispazio elastico: fondazioni rigide e/o soggette a carichi
ripartiti
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI
Economia del sistema di fondazione basso grado di sicurezza strutturale
L
B
L
B
Ipotesi: distribuzione lineare delle pressioni di contatto
N
L B
N
P

=
W
M
L B
N
P
1
+

=
W L B
L/6) (
2N
P > L/6) (e
u B 3
P
max
>

=
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI
CALCOLO DELLE DIMENSIONI DELLA BASE DI APPOGGIO
Area di base (di tentativo): A=F/q
es
controllo B, H
CALCOLO DELLALTEZZA CALCOLO DELLALTEZZA
1. Verifica a flessione
modello di mensola e carico uniformemente distribuito M
max
d
1
=r(M/B)
0.5
2. Verifica a taglio
Vsd=Vrd d
2
L
B
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI
CALCOLO DELLALTEZZA
3 V ifi t 3. Verifica a punzonamento
altezza plinto: min (d
1
, d
2
, d
3
)
oppure: min (d
1
, d
2
)
to punzonamen a armatura
) d , min(d d , p (b V V
2 1 c w Rd,1 sd

= = >
V
A
to punzonamen a armatura
sd
=

sin f
A
yd
sw

=
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI
ARMATURA
d
f
f d
M
A

=
9 0
: flessione
yd
f d . 9 0
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI FONDAZIONI DIRETTE: PLINTI
PLINTO ZOPPO: un caso ricorrente
Come si interviene?
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
Comportamento prevalente longitudinale
Ipotesi di base: Ipotesi di base:
suolo alla Winkler
trascuriamo interazione terreno/fondazione trascuriamo interazione terreno/fondazione
Modello di suolo alla Winkler:
4
0
4
0
IV
d W
k B EI q equilibrio
W W
dx
EI

+ =

4 0
4
: 4 0
4
IV
k B
posto W W
EI
= + =
0
EI
q kW B

2
W d
EI M
) cos sin ( ) cos sin (
4 3 2 1
x C x C e x C x C e W
x x


+ + + =

d
dW
kW q
=
=
o
3
2
W d
EI V
dx
EI M =
dx
3
dx
EI V =
Lunghezza caratteristica:
0
4
4
c
k B
L
EI
t
t

= =
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
Definizione della costante di sottofondo (funzione del terreno e
della fondazione) della fondazione)
W
q
k =
Prove eseguite su piastra quadrata di lato B1
W
Per una trave di fondazione di lato B segue: Per una trave di fondazione di lato B, segue:
B B
2
1
|
|

|
+
B k
sabbie
B
B B
k k
2
1
1

|
.
|

\
|
+
=
lidate sovraconso ille
B
B k
k arg
5 . 1
1 1

=
espressione semplificata: k=100 q espressione semplificata: k=100 q
es
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
Definizione della costante di sottofondo (funzione del terreno e
della fondazione) della fondazione)
Se non si dispone di k e per carichi minori di 1/3 del carico limite Se non si dispone di k
1
e per carichi minori di 1/3 del carico limite,
si possono adottare i valori riportati in tabella:
Sciolto
(kN/ )
Medio
(kN/ )
Denso
(kN/ ) (kN/mc) (kN/mc) (kN/mc)
Sabbia secca o umida 14000 47000 180000
Sabbia satura 90000 29000 110000
argille 58000 g

FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
CRITERIO DI PROGETTO
kB
4
4EI
kB
L
c
= = t

t
I: dipende sia dalla rigidezza della trave sia dalla rigidezza della struttura in
elevazione
k: dipende dal terreno dalla forma della fondazione e dai carichi applicati
B: dipende anche dalla capacit del terreno di trasferire i carichi
CRITERIO DI FASCIA
( ) L L E I k B ifi t
,max max min min
( , , , )
c c
L L E I k B verifica trave =
Trave pi rigida con ripartizione del carico su un tratto di lunghezza
maggiore riducendo le pressioni sul terreno ma aumentando le sollecitazioni maggiore riducendo le pressioni sul terreno ma aumentando le sollecitazioni
sulla trave
,min min max max
( , , , )
c c
L L E I k B verifica terreno =
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
CRITERIO DI FASCIA
I I I
min
=I
t
I
max
=I
t
+n
i
(in generale I
max
=1.25I
min
)
B
min
=B
B
max
=1.20 B
K
min
e K
max
dipendono dal terreno
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
DIMENSIONAMENTO SEZIONE
b
s10 cm
b=Bpil+10cm s
D
altezza D schema a mensola
B*
B
s
base B* schemi limite sulla distribuzione delle tensioni
P
j

lineare diagramma q
B L
tot
j
j

*
'
lim
=

o
o=1.2-1.3
P
j
iscont.
2
*
' '
lim
d diagramma q
L L
B
P
d s
j
=
|
.
|

\
|
+
o
o=1.3-1.5
2
. \
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
DIMENSIONAMENTO SEZIONE
altezza H I
trave,fondazione
> 4-5 I
travi,elevazione
ANALISI STRUTTURALE ANALISI STRUTTURALE
VALUTAZIONE SOLLECITAZIONI
VERIFICHE e CALCOLO ARMATURE
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
5,80 3,00 5,80 1,40
4
0
1,40
0
,
7
0
17,40
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
PIANTA FONDAZIONI
1 4 3 2
1
,
7
0
1
,
4
0
3
0
PIANTA FONDAZIONI
5
6 7
8
4
,
3
,
1
,
4
0
9
10 11
12
4
,
0
0
2
,
6
0
1
6
,
0
0
1
9
,
3
0
9
10 11
12
4
,
5
0
1
,
4
0
3
,
1
0
1
13 14
15 16
1
,
4
0
50
17 18
3
,
3
0
1
,
4
0
1
,
9
0
1
,
4
0
,
7
0
150
10
35
45
75
50
5
0,70 1,40 4,40 1,40 1,60 1,40 4,40 1,40 0,70
0
,
8,60 8,80
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
A B C D
Staffe 10 /15 per l=1.20m Staffe 10 /10 per l=2.00m Staffe 10 /15 per l=3.35m Staffe 10 /15 per l=2.50m Staffe 10 /10 per l=0.95m Staffe 10 /15 per l=4.45m Staffe 10 /15 per l=1.20m
13 14 15 16
1
.2
0
A B C D
1.20 0.80 5.00 0.80 2.20 0.40 5.40 0.40 1.20
16 15
14 13
1
.4
0
A B C D
A B C D
L 7 15 3 18
L = 6.70 m
L = 7.15 m
L = 7.00 m
L = 8.35 m L = 9.55 m
L = 3.35 m L = 3.70 m
40
40
40
40
40
795
660 630
915
330
3 18
3 18
3 18
1 20 2 20
5 20 3 20
630
L = 6.75 m FERRI DI PARETE
L = 6.80 m
L = 7.15 m
L = 6.50 m
40
20 20
15
15
3 14 L = 7.15 m FERRI DI PARETE
3 14 L = 6.45 m FERRI DI PARETE
660
660 630
2 14
2 14
2 14
3 14
L = 6.80 m
L = 7.15 m
L = 6.50 m
20 20
15
15
3 14 L = 6.75 m FERRI DI PARETE
FERRI DI PARETE L = 7.15 m 3 14
FERRI DI PARETE L = 6.45 m 3 14
630
630
660
660
2 14
2 14
2 14
L = 3.70 m
L = 6.70 m
L = 7.15 m
L = 7.00 m
L = 2.90 m 40
40 40
40
330
630
755
660
250
L = 6.10 m
L = 2.35 m
4 20
5 20 1 20
3 18
3 18
3 18
8 20
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
Scala 1 : 20
i
L = 3.16 m
10
Staffa 10
Sezione C : C
10
L = 0.53 m
tirantino 8
43
5
5
104
legature
3 18 2 20
Tarve rovescia
B = 1.40 m H = 1.10 m
50
L = 3.46 m
Staffa 10 44
6 14
45
75
10
134
29
2 14
2 14
3 18 2 20
Magrone
10
5
35
45
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE FONDAZIONI DIRETTE: TRAVI ROVESCE
GRATICCIO DI TRAVI DI FONDAZIONE
1. Analisi strutturale dellintero graticcio
1. Analisi delle singole travi ripartizione approssimata dei carichi
0.5P P 0.5P; P : i nodi
y x
= =
0.5P P 0.8P; P : p nodi
0.5P P 0.5P; P : a nodi
y x
y x
= =
= =
i
Ripartizione del carico el generico nodo
0.5P P 0.8P; P : p nodi
y x
i
in quote proporzionali allabbassamento
dedotto con riferimento allo schema di
trave con lunghezza infinita senza
a
p
considerare linfluenza dei carichi
applicati sugli altri nodi
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI DIRETTE: PLATEA DI FONDAZIONE FONDAZIONI DIRETTE: PLATEA DI FONDAZIONE
PLATEE NERVATE
PLATEE LISCE PLATEE LISCE
METODI DI ANALISI
modello di Winkler: ipotesi di platea rigida
metodo agli elementi finiti metodo agli elementi finiti
FONDAZIONI INDIRETTE O PROFONDE
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE O PROFONDE
FONDAZIONI SU PALI
REAZIONE PALO-TERRENO: portanza della palificata funzione
dellattrito laterale e della resistenza
alla punta alla punta
Interazione tra i pali: portanza della palificata Interazione tra i pali: portanza della palificata
Distanza minima tra i pali: 3d
Di t ti i l di difi i 40 50 Diametro tipico nel caso di edifici: 40-50 cm
Tipologia: pali battuti e pali trivellati
Portanza del singolo palo: resistenza alla punta e laterale
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A UN PALO
S ll it i t t d l li t f t t t f it d l Sollecitazione sostenuta dal plinto: forza centrata trasferita dal
palo
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A UN PALO
P bl l di t i it I i t d ll t i di Problema nel caso di eccentricit. Inserimento delle travi di
collegamento
FONDAZIONI PER EDIFICI FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A DUE PALI
Schema di mensola incastrata nel pilastro e soggetto alla forza
concentrata trasferita dal palo H
11
Schema ad arco, ovvero di plinto alto, V
sd
=V
Rd1
H
2
H
P
L
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A DUE PALI: ARMATURE
M
3 D
flessione:
yd
f
f d
M
A

=
9 . 0
max
1
10 cm
10 cm
taglio:
P
A
P
V = =
taglio:
yd
f
f
A V

= =
2 2
2
H
f
L P
A

=
2
3
yd
f
f d
A
9 . 0
3
P
L
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A DUE PALI: ARMATURE
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A TRE PALI
M
A
1
max
o COS f d
A
yd
f
2 9 . 0
max
1


=
P
A
1
o COS
f
A
yd
f
2
2
2

=
L P 1 2
o COS f d
L P
A
yd
f
2
1
9 . 0
2
3


=
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PIANTA FONDAZIONI PIANTA FONDAZIONI
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: PLINTI SU PALI
PLINTO A PIU PALI
COMPORTAMENTO A TRAVE O A PIASTRA
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: TRAVI E PLATEE SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: TRAVI E PLATEE SU PALI
CALCOLO ANALOGO AL CASO DELLE FONDAZIONI DIRETTE
SOLLECITAZIONI DERIVANTI DAI PALI LA CUI DISPOSIZIONE
DETERMINA LE DIMENSIONI IN PIANTA.
SCHEMI STATICI ANALOGHI MA FORZE CONCENTRATE: SI
TRASCURA IN GENERALE IL CONTRIBUTO OFFERTO DAL TERRENO A
CONTATTO CON LE FONDAZIONI SUPERFICIALI CONTATTO CON LE FONDAZIONI SUPERFICIALI.
ARMATURE CONCENTRATE NELLE ZONE DEI PALI: PUNZONAMENTO
FONDAZIONI PER EDIFICI
FONDAZIONI INDIRETTE: TRAVI ROVESCE SU PALI FONDAZIONI INDIRETTE: TRAVI ROVESCE SU PALI

Potrebbero piacerti anche