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Progetto casa Mamre

Processo di cammino e di condivisione

1. La chiamata di Dio
La Chiesa soprattutto tra i giovani ha bisogno di unit e concordia. Da soli pi difficile andare contro corrente e diventare santi, pi rischioso invece omologarsi e conformarsi allo stilo e al modo di pensare definito normale nel mondo in cui viviamo. Spesso molti giovani si sentono soli e poco sostenuti nel professare la propria fede, ma insieme e uniti in Lui e con Lui si ha la forza di contaminare il mondo. Non siamo noi che per primi abbiamo scelto Lui ma Lui stesso che ci ha scelti e ci ha dato dei doni che dobbiamo far crescere e fruttare. La rassegnazione, n tantomeno laccontentarsi del poco, non fa parte dellidentit che nasce dal senso di appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Fiduciosi che nell essere stati scelti ci ha dato anche tutte le potenzialit per costruire quel molto che sentiamo nel cuore e che Lui stesso come piccoli semi ci ha messo dentro perch possiamo render gloria al Suo Regno, vogliamo impegnarci nellunit a divulgare la tendenza tra i giovani cristiani nel mondo che si ritrovano a dover lasciare la propria casa di origine per ragioni varie a vivere insieme e in unit la loro fede. Crescere insieme togliendo lo sguardo da noi stessi e guardare pi laltro per diventare noi stessi per laltro un motivo di crescita. A questo il signore ci chiama. Sono molti i giovani innamorati del Signore ma spesso si ritrovano inseriti in contesti scristianizzati in cui si sente di meno la loro voce.

2. La situazione attuale
Il nome e lo spirito della casa
La casa porta con se un nome: Mamr, che biblicamente significa il luogo in cui Abramo accolse tre misteriosi viandanti e li accompagn per un tratto del loro cammino e loro gli annunciarono che Sara sarebbe stata feconda e che il Signore avrebbe realizzato per lui quanto gli aveva promesso (Gn. 18, 1-22). Questo vuole essere lo spirito della casa: un posto di accoglienza ad impronta cristiana con un senso di appartenenza a Cristo e alla Chiesa, impostato su un clima di amicizia in Lui e solidariet che spingano le persone che abitano in essa al rispetto e alla condivisione, nonostante le differenze caratteriali e culturali.

Motivazioni del progetto della casa


La casa Mamre un progetto che nasce dalla lettura dei bisogni e desiderio dei giovani laici di voler vivere insieme in un ambiente cristiano, accogliente e fraterno,

condividendo con altri giovani il dono della fede, nellattesa di un discernimento e realizzazione della propria vocazione o comunque di portare a termine gli studi o di raggiungere degli obiettivi lavorativi. Molti giovani lasciano le loro famiglie, i loro paesi e i loro affetti per poter intraprendere un cammino che li porter ad una crescita personale, professionale e cosa molto importante ad un discernimento vocazionale e ad un approfondimento della fede e sperimentazione dellAmore di Dio nella propria vita. Vivendo fuori dal proprio contesto di appartenenza ci si immette nel mondo e si ha la possibilit di crescere, sperimentandosi e conoscendosi meglio, ma non sempre facile trovare un ambiente che risponda in modo adeguato alle proprie esigenze anche di crescita nella fede. A volte il rischio quello di doversi adattare e vivacchiare in un ambiente in cui nessuno parla con nessuno e reprimere cos il desiderio di poter esprimere se stessi e condividere i propri tratti valoriali e di fede allinterno del proprio stesso ambiente abitativo. La casa Mamre vuole in particolare curare laspetto della condivisione, dello scambio, dellespressione libera della fede nellarricchimento reciproco con la relazione, pur rimanendo ognuno con il proprio taglio spirituale . Ognuno di noi essendo unico agli occhi di Dio ha unesperienza unica di fede e il condividere tutti insieme i vari tratti particolari che Lui ha tracciato nella nostra vita e di cui ci ha riempiti diventa patrimonio di ricchezza e occasione per allargare i propri orizzonti. E importante inoltre, considerando laridit spirituale dei vari contesti della societ in cui nel quotidiano ci si trova inseriti, vivere in un ambiente che possa fare da contenitore: dove poter caricare le batterie per affrontare nellarco della giornata le piccole difficolt che si presentano sentendosi reciprocamente sostenuti, in un clima dove ognuno pu potenziare le proprie capacit di relazione e di scambio con una maggiore possibilit di crescita e arricchimento, sviluppando nel contempo la capacit di anticipare i bisogni e i desideri dellaltro.

La nostra identit
Piccoli nuclei domestici per giovani laici che vogliono vivere insieme la testimonianza di Cristo nella quotidianit edificando la Chiesa nel mondo. E questa lidentit degli abitanti della casa Mamre: vivere insieme e non da soli la nostra fede e il nostro senso di appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Credere in Colui che al centro e che muove la nostra vita dando insieme agli altri la testimonianza di una vita cristiana. Ges ha vissuto la sua umanit nella sua pienezza sotto tutti gli aspetti, come un prisma che si apre evidenziando diversi colori. Ognuno secondo la sua chiamata riproduce alcuni aspetti della vita di Ges. Il laico chiamato a riprodurre quel momento della vita di Ges che nascosto, a Nazaret quando lavorava con il padre. Ges che lavorava la materialit, che metteva le mani dentro la natura per umanizzare quel pezzo di legno per rendere la casa pi bella. Il laico deve riprodurre questo aspetto della vita di Ges nel silenzio, nel lavoro, nella quotidianit, riproducendo nella propria originalit limmagine di Ges nella vita della chiesa (Corinzi 12,12 in poi). La cosa pi importante non cosa vogliamo fare ma come dobbiamo essere, partendo da un Dio

che d la vita. Vivere nellamore pi possibile, seminare e poi lasciare i frutti a Dio, sar lo Spirito a decidere cosa fare. Ci sono diversi modelli di santit e non tutti hanno lo stesso epicentro. Il laico deve imparare a vivere questa santit che non si ispira solamente al modello eroico ma una santit nascosta (a meno che il Signore lo chiami ad una missione particolare) riproducendo quei 30 anni della vita di Ges che sono oscuri, ma vissuti nel mondo e nel quotidiano. Il laico ha una luce e una spiritualit propria, e deve poter esprimere questa luce, egli il punto di intersezione tra la Chiesa e il mondo e questo vuol dire impegnarsi a portare la chiesa al mondo e il mondo alla chiesa. E questo il nostro protagonismo: essere corresponsabili della missione della chiesa, non solo come ricettori della pastorale, ma come costruttori, costruire insieme per auto-edificare la Chiesa. Se uno entra in un convento si aspetta di vedere delle persone dedite alla santit, entrando nella casa Mamre, essendo abitata da giovani laici non ci si aspetta di vedere ci, ma il nostro impegno quello di vivere insieme nella quotidianit in piccolezza la propria umanit. Venite e vedrete (Gv. 1,39). La casa Mamre e una casa autogestita da giovani laici che vogliono vivere cercando di mettere Cristo al centro e di prendere sul serio il desiderio di santit e di impegno nella preghiera rimanendo inseriti nel mondo dentro il proprio laicato. Una casa per laici che vuole essere una via di mezzo tra lambiente protetto delle varie comunit o istituti religiosi e il caos della societ stessa in cui, come laici, siamo esposti e viviamo. Essere come il Sale della terra vivendo insieme inseriti nel mondo la nostra testimonianza e portandola nel nostro piccolo al bar, al cinema, discoteca, calcio Un punto di riferimento sia per i vari amici dei ragazzi che abitano la casa, che per i vari abitanti di essa che concluso il loro cammino di studi, lavoro, vocazionale ritornano nei loro paesi. Sarebbe auspicabile allargare a macchia dolio la nostra esperienza (che oramai dura da quasi due anni) formando altri piccoli appartamenti che siano messi tra di loro in rete, sia allinterno della stessa citt che nei vari paesi del mondo, di modo che a sua volta si possano superare i confini geografici e diventare sempre pi nella fede stessa cittadini del mondo. Durante le vacanze universitarie o lavorative, si potrebbe avere la possibilit di utilizzare le diverse piccole case Mamre sparse per il mondo come occasione per viaggiare e scambiare le esperienze. Vogliamo contagiare il mondo facendo girare la nostra esperienza per trasmettere a tutti i giovani il messaggio che vivere tutti insieme le proprie promesse battesimali mettendo Lui al centro non solo bello e produce gioia ma anche possibile (si pu).

3. Obiettivi generali e strategie


(da allestire e sviluppare) Il vivere insieme potr trasmettere un nuovo stile, una nuova tendenza che sar di esempio anche a quanti ancora non hanno avuto la grazia di riconoscere e accogliere il dono della fede nella propria vita. Vivere insieme in Lui bello d gioia e questo potr creare degli interrogativi nelle menti dei giovani che pur avendo il desiderio di Dio nel cuore ancora non lo riconoscono o sfuggono ad una adesione completa e totale a Lui.

4. Organizzazione e Programmazione
Regolamento della Casa Mamr
Nel vivere tutti insieme in questo modo importante organizzarsi e stabilire delle piccole regole di convivenza. Il concetto prioritario da tener conto quello della condivisione, della compartecipazione e del protagonismo da parte di tutti gli abitanti della casa. Per questa ragione ci siamo organizzati fissando ogni luned una riunione (che viene svolta durante lorario di cena per evitare di togliere tempo allo studio o ai vari impegni) in cui si mette in pubblico quello che ognuno vuole dire e poi si decide insieme. Lidea di fondo che le regole esistono per dare libert ed anche un invito per ognuno per prendere delle responsabilit. A parte le piccole regole fisse della casa, ci che viene stabilito in riunione non un decreto ma sono cose pensate che possono essere provvisorie e possono essere modificate nel tempo adattandole di volta in volta ai nuovi bisogni e alle nuove situazioni secondo un criterio di flessibilit e verifica in itinere.

Destinatari
I destinatari della casa Mamre sono studenti e/o lavoratori che arrivano nella casa o attraverso lo Sportello Orientamento delle varie Universit pontificie, Istituti religiosi, Centri per giovani laici o attraverso vari amici e conoscenti della casa stessa. Prima di entrare nella casa viene fatto loro un colloquio in cui viene spiegato il progetto, lorganizzazione, il regolamento e vengono nel contempo valutate lidoneit e la motivazione della persona a vivere insieme ad altri in un ambiente ad impronta familiare in una omogeneit di valori e di condivisione della fede. Tra gli abitanti della casa c una svariata tipologia geografica di provenienza (America, Africa, Asia, Europa, Oceania) ed et che in genere va dai 20 anni ai 40. La lingua comune parlata nel rispetto delle difficolt di apprendimento litaliano.

Numero dei componenti della casa Il numero dei componenti della casa di 10 persone (la casa abbastanza grande per permettere una cos numerosa coabitazione).

Doveri e responsabilit degli abitanti della casa Gli abitanti della casa sono tenuti a improntare il loro comportamento su criteri di condivisione, protagonismo, socialit, correttezza, buona educazione e reciproco aiuto, mirando a realizzare una comunit solidale e ad impronta familiare.

Regole della casa


Le uniche regole centrali e fisse della casa, per una buona organizzazione, possono essere riassunte in: divisione delle aree di responsabilit condivisione dei pasti e turni per la preparazione della cena preghiera comunitaria orario fisso per la cena e per la compieta riunione settimanale (il luned ora di cena) condivisione della spesa settimanale della casa turni delle pulizie

Divisione delle aree di responsabilit


La casa suddivisa in aree di responsabilit e ogni componente della casa incaricato di unarea ben precisa. In particolare le responsabilit riguardano i seguenti ambiti:

RESPONSABILITA: Colloquio dingresso per i nuovi arrivati Economia della casa (borsellino della spesa) Settore pulizie Compieta Affissioni in bacheca e bollette delle utenze Manutenzione della casa

INCARICATI

(In bacheca viene affissa una tabella con i settori di responsabilit e accanto ad ognuno di essi il nome del responsabile per settore di modo che ogni componente della casa sa a chi fare riferimento per ogni area specifica di responsabilit)

Questo sistema di suddivisione delle aree di responsabilit permette un miglior funzionamento generale che va a vantaggio sia di una equa distribuzione dei compiti che del protagonismo da parte di tutti. Naturalmente, questo porta anche
allunit e integrazione dellazione e, soprattutto, al senso di comunione.

Ogni incaricato ha una responsabilit assoluta nella propria area specifica di competenza.

Condivisione dei pasti e turni per la preparazione


Ogni sera per la cena a turno una persona cucina per tutti, viene incluso nella turnazione anche il pranzo del sabato e della domenica.

TURNI CUCIN Luned A


PRANZ O CENA

Marted

Mercol ed

Gioved

Venerd

Sabato

Domen ica

(Tabella affissa in bacheca con dentro ogni spazio vuoto i nomi delle persone che ricoprono il turno)

Se per svariati motivi una persona non pu per quel giorno svolgere il proprio turno si organizza chiedendo una sostituzione e scambiandosi di turno con un'altra persona evitando cos di lasciare scoperto il proprio turno. Per il pranzo dal luned al venerd c invece una turnazione pi o meno provvisoria, questo perch lavorando e avendo lezioni sono pochi e non sempre gli stessi i ragazzi presenti per il pranzo. Chi ha il turno della cucina alla fine della cena lava i piatti e butta il sacchetto della spazzatura di modo che poi per tutta la settimana dispensato dal fare questo lavoro che deve assolvere pertanto una sola volta alla settimana. Per facilitare il compito di chi cucina, ogni mese, viene affisso in bacheca un foglio contenente delle tabelle dove viene riportato in verticale lelenco dei nomi dei singoli abitanti della casa e in orizzontale i giorni della settimana, divisi per pranzo e cena.

Mese: Ott./Nov. da.al. NOMI Lune d P . . C

Presenza: X Mart. P C Merc P C

Assenza: / Giov P C Vene r P C Saba to P C Dom P C

Settimana

. . . . . . .

Ogni giorno la persona che abita nella casa segna con una x nella riga del proprio nome la sua presenza per il pranzo o per la cena, o con una / la sua assenza. Se ci sono in previsione degli ospiti si aggiunge accanto al proprio nome una x tanti quanti sono il numero degli ospiti. Con questo sistema chi deve cucinare sa per quante persone cucinare e apparecchiare e come organizzarsi.

Orario fisso cena e compieta


Lorario della cena fissato per le 20.30, per la compieta le 21.15

Riunione
Se uno ha altri impegni di lavoro, di studio o altro pu anche talvolta non essere presente per la cena, tranne che per il luned in quanto durante la cena stessa si svolge la riunione pertanto non sono previste assenze se non in casi straordinari o per motivo di vacanza. E importante che durante la riunione si cerchi di arrivare a conclusioni con il consenso, o meglio, con la convergenza dei membri. Convergenza non vuol dire unanimit, ma che ognuno dei membri, anche se non trova la conclusione o la decisione a sua completa soddisfazione, ciononostante sente di dare il suo appoggio ad essa. Naturalmente, arrivare alla convergenza tra un gruppo di persone richiede tempo e fatica, ma ha il grande vantaggio di superare le differenze di opinione, di creare una visione comune dei problemi e delle soluzioni, e, conseguentemente, di promuovere lunit. In questo modo, il progetto diventa il prodotto di tutto il gruppo; ognuno dei membri si ritrova in esso. I temi oggetto della riunione sono diversi e vengono di volta in volta proposti liberamente dai vari componenti della casa tenendo conto di suggerimenti ipotetici, problematiche da affrontare in comune, ricorrenze e festivit da organizzare insieme ecc .

ORARI VARI Cena Compieta

20.30 (Puntuale) 21.15

Riunione settimanale

20.30 (Luned)

(tabella affissa in bacheca) Chi ha lincarico della cucina alla fine della preparazione dei pasti e per la cena alle 20.30 suona il campanello per avvisare i vari abitanti della casa che la tavola pronta. La stessa cosa fa il responsabile della preghiera per invitare tutti ad andare dopo la cena in salotto per la recita della compieta.

Condivisione della spesa settimanale della casa


La responsabilit del borsellino della spesa viene gestita dal Responsabile delleconomia della casa, che alla fine della riunione del luned raccoglie, dai vari componenti della casa, i soldi per coprire la spesa dellintera settimana (vanno fatti rientrare nella spesa oltre alle provviste per coprire la colazione, il pranzo e la cena dellintera settimana anche i detersivi per la lavatrice e per le pulizie generali dei vari ambienti della casa).

Per la spesa sono incaricati due ragazzi della casa, che insieme effettuano la spesa in due giorni fissi della settimana: il sabato e il mercoled. La quota della settimana da pagare per la spesa di 15 euro (a persona) per un totale di 150 euro settimanali, essendo 10 il numero degli abitanti. Tale totale generale va diviso in due quote; una prima quota, un po pi cospicua, va utilizzata per la spesa del sabato e laltra nellintermezzo della settimana, solitamente il mercoled, in cui si compra ci che manca fino al sabato, quando si fa le spesa pi grossa. L economia della casa, sebbene piccola, deve prendere in considerazione: tutto ci che riguarda la spesa dellintera settimana, il prezzo delle cose da comprare, il tipo di cibo che ognuno mangia o non pu mangiare. Di solito, per, si fa quello che si pu, normalmente si va al supermercato di zona pi economico per comprare la maggioranza del cibo, mentre la frutta e le verdure vanno comprate (sempre nellottica di puntare sul risparmio) in un mercato. Gli scontrini della spesa, vengono spillati in un libro da registro, dove viene tenuta, da parte del responsabile delleconomia della casa, la contabilit sulle entrate e le uscite al fine di darne trasparenza e presa visione agli altri abitanti della casa.

Responsabilit per la pulizia della casa Larea delle pulizie della casa prevede un responsabile che ha il compito di organizzare il lavoro e di vigilare sul buon mantenimento della casa. Tale settore suddiviso in aree (vedi schema) e per ogni area vengono incaricate due o tre persone che un giorno a settimana si occupano della pulizia della sola area a loro assegnata.

AREE PULIZIA: Cucina Salotto Scala Giardino

INCARICATI

Guasti Gli assegnatari dovranno segnalare i guasti al Responsabile della manutenzione il quale si occupa della manutenzione generale della casa.

Ricevimento ospiti Metodologia (da completare)

Perdita del posto nella casa se le persone dopo un mese di prova.. (Da completare) Annunci
Per gli annunci vari (turni, orari, aree di responsabilit e i relativi incaricati, tabelle delle presenze per i pasti, comunicazioni interne generali, date dei compleanni, ricorrenze particolari e feste) viene tenuta in cucina una bacheca dove vanno affisse le varie comunicazioni. Tale bacheca viene gestita da un apposito responsabile il quale ha anche la responsabilit della comunicazione dei conti delle bollette delle varie utenze della casa (luce, gas. Tel+internet).

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