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Sistema comune di imposta sul valore aggiunto (IVA) ("la direttiva IVA")

Il sistema comune dell'IVA si applica alla produzione e alla distribuzione di beni e servizi acquistati e venduti ai fini del consumo nellUnione europea (UE). Per garantire la neutralit dell'imposta, indipendentemente dal numero delle operazioni effettuate, i soggetti passivi di IVA possono detrarre dal proprio conto IVA l'importo dell'imposta da essi pagata ad altri soggetti imponibili. In definitiva, l'IVA a carico del consumatore finale sotto forma di percentuale sul prezzo finale del bene o servizio.

ATTO
Direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto [Cfr. atti modificativi].

SINTESI
L'imposta sul valore aggiunto (IVA) un'imposta generale sul consumo, che si applica alle attivit commerciali che comportano la produzione e la distribuzione di beni e la prestazione di servizi. Le disposizioni riguardanti l'istituzione del sistema comune di IVA dellUnione europea (UE) sono codificate dalla citata direttiva IVA. Il sistema comune dell'IVA si applica ai beni e ai servizi acquistati e venduti ai fini del consumo nellUE. L'imposta calcolata in funzione del valore aggiunto ai beni e ai servizi in ogni fase della produzione e del circuito di distribuzione. La riscossione dell'imposta avviene in forma frazionata attraverso un sistema di pagamenti parziali in base al quale i soggetti imponibili (le imprese identificate ai fini dell'IVA) possono detrarre dal proprio conto IVA l'importo dell'imposta da essi pagata ad altri soggetti imponibili sugli acquisti necessari alle loro attivit commerciali nella fase precedente. Questo meccanismo permette di garantire la neutralit dell'imposta, indipendentemente dal numero delle operazioni effettuate. L'IVA, in definitiva, a carico del consumatore finale sotto forma di percentuale applicata al prezzo finale del bene o servizio. Tale prezzo finale costituisce la somma degli incrementi di valore intervenuti nelle singole fasi della produzione e della distribuzione. Il fornitore di beni o il prestatore di servizi (il soggetto passivo) versa all'amministrazione fiscale nazionale l'IVA relativa alle cessioni o prestazioni effettuate, dopo averne detratto l'IVA corrisposta ai propri fornitori. Ambito di applicazione

Sono soggette all'IVA le operazioni effettuate a titolo oneroso sul territorio di uno Stato membro da un soggetto passivo che agisce in quanto tale, nonch le importazioni effettuate da qualsiasi persona. Le operazioni imponibili comprendono:

le cessioni di beni da parte di un soggetto passivo; gli acquisti intracomunitari in uno Stato membro di beni provenienti da un altro Stato membro; le prestazioni di servizi da parte di un soggetto passivo; le importazioni di beni provenienti dell'esterno dellUE (da un territorio terzo * o da un paese non europei).

Un acquisto intracomunitario di beni si ha solo se i beni sono trasportati fra Stati membri diversi. Esso ha luogo quando i beni, venduti da un soggetto passivo nello Stato membro di partenza, sono acquistati in un altro Stato membro di destinazione da un soggetto passivo che agisce in quanto tale, o da un ente non soggetto passivo. Esso ha luogo anche qualora si tratti di mezzi di trasporto nuovi * e di prodotti soggetti ad accisa * acquistati da altre persone. Se l'importo globale degli acquisti intracomunitari di beni effettuati da persone giuridiche non soggetti passivi e da certe categorie di soggetti passivi esenti non supera la soglia minima di 10 000 EUR l'anno, tali acquisti non sono soggetti all'IVA, salvo il caso in cui l'acquirente decida di registrarsi. Gli acquisti intracomunitari di beni d'occasione, di oggetti d'arte, da collezione o d'antiquariato non sono soggetti all'IVA quando il venditore un soggetto passivo-rivenditore o un organizzatore di vendite all'asta che ha pagato l'imposta su tali beni utilizzando il regime speciale del margine. Ambito di applicazione territoriale L'IVA comunitaria non si applica nei territori terzi, vale a dire:

isola di Helgoland, territorio di Bsingen, Ceuta, Melilla, Livigno, Campione d'Italia e acque italiane del Lago di Lugano (territori che non fanno neanche parte del territorio doganale dellUE);

Monte Athos, isole Canarie, dipartimenti francesi d'oltremare, isole land e isole AngloNormanne (territori che fanno parte del territorio doganale dellUE).

Sulla base delle disposizioni del trattato, l'IVA non si applica neppure a Gibilterra, n alla parte di Cipro non soggetta al controllo effettivo del governo della Repubblica di Cipro. Detti territori sono considerati come territori terzi.

Il Principato di Monaco, l'Isola di Man e le zone di sovranit del Regno Unito di Akrotiri e Dhekelia, non essendo considerati paesi terzi, costituiscono territori non europei in cui l'IVA applicabile. I soggetti passivi Si considera "soggetto passivo" chiunque eserciti, "in modo indipendente" e in qualsiasi luogo, a prescindere dallo scopo o dai risultati, un'attivit economica. Per "attivit economica" si intende ogni attivit di produzione, di commercializzazione o di prestazione di servizi, comprese le attivit estrattive, agricole, nonch quelle di professione libera o assimilate. Non sono considerate come esercitate in modo indipendente le attivit dei lavoratori dipendenti e di altri soggetti che siano vincolati al rispettivo datore di lavoro da un contratto di lavoro subordinato o da un qualsiasi altro rapporto giuridico che preveda vincoli di subordinazione. Si considera inoltre soggetto passivo chiunque effettui, a titolo occasionale, la cessione di un mezzo di trasporto nuovo trasportato a destinazione di un altro Stato membro. Uno Stato membro pu altres considerare soggetto passivo chiunque effettui, a titolo occasionale, un'operazione relativa a un'attivit economica e, in particolare, la cessione di un fabbricato o di una frazione di fabbricato e del suolo pertinente, effettuata anteriormente alla prima occupazione, o la cessione di un terreno edificabile. Gli Stati, le regioni, le province, i comuni e gli altri enti di diritto pubblico non sono considerati soggetti passivi per le attivit che svolgono o le operazioni che effettuano in quanto pubbliche autorit, tranne quando il loro non assoggettamento provocherebbe distorsioni della concorrenza di una certa importanza. Tali enti sono tuttavia considerati soggetti passivi quando effettuano talune operazioni commerciali. Operazioni imponibili La cessione di beni il trasferimento del potere di disporre di un bene materiale come proprietario. Si considera prestazione di servizi ogni operazione che non costituisce una cessione di beni. L'acquisto intracomunitario di beni l'acquisizione del potere di disporre, come proprietario, di un bene mobile materiale trasportato da uno Stato membro a destinazione dell'acquirente in un altro Stato membro. L'importazione di beni l'ingresso nellUE di un bene che non in libera pratica. L'ingresso di un bene in libera pratica proveniente da un territorio terzo costituisce anch'esso un'importazione. Luogo delle operazioni

considerato luogo di una cessione di beni:

il luogo in cui i beni si trovano al momento della cessione (se non vengono spediti o trasportati); il luogo in cui i beni si trovano al momento iniziale della spedizione o del trasporto a destinazione dell'acquirente (se vengono spediti o trasportati); il luogo di partenza del trasporto di passeggeri (se i beni sono venduti a bordo di una nave, di un aereo o di un treno); il luogo in cui si trova l'acquirente (se si tratta di fornitura di gas mediante un sistema di distribuzione del gas naturale allinterno dellUE o una qualsiasi rete collegata a tale sistema, di fornitura di energia elettrica o di energia da riscaldamento o raffreddamento mediante reti di riscaldamento o raffreddamento).

considerato luogo di un acquisto intracomunitario di beni il luogo in cui i beni si trovano al momento dell'arrivo del trasporto a destinazione dell'acquirente. considerato luogo di una prestazione di servizi a soggetti passivi in linea di principio il luogo in cui il cliente ha stabilito la sede della propria attivit economica o, se i servizi sono resi a una stabile organizzazione del cliente in un altro luogo, il luogo in cui situtata la stabile organizzazione o, in mancanza di tale stabile organizzazione, il luogo in cui il cliente ha il suo domicilio o la sua residenza abituale. considerato luogo di una prestazione di servizi a non soggetti passivi il luogo in cui il prestatore ha stabilito la sede della propria attivit o, se i servizi sono resi a partire da unorganizzazione stabile del prestatore in un altro luogo, il luogo in cui situata la stabile organizzazione o, in mancanza di una stabile organizzazione, il luogo in cui il prestatore ha il suo domicilio o la sua residenza abituale. Esistono tuttavia alcune eccezioni a queste regole generali. I servizi interessati comprendono quelli relativi a beni immobili, al trasporto di passeggeri e merci, quelli connessi ad attivit svolte nell'ambito della cultura, dell'arte, dello sport, della scienza, dell'educazione e del divertimento, quelli connessi alla ristorazione e al catering nonch quelli di noleggio di mezzi di trasporto di breve durata. Queste eccezioni hanno come obiettivo principale quello di garantire l'imposizione nel luogo in cui il servizio sar effettivamente consumato. Nelle relazioni con paesi terzi, al fine di evitare casi di doppia imposizione, di non imposizione o di distorsione della concorrenza, gli Stati membri possono considerare:

il luogo di talune prestazioni di servizi, situato all'interno di uno Stato membro, come situato al di fuori dellUE, quando l'effettiva utilizzazione e l'effettivo impiego hanno luogo al di fuori dellUE;

il luogo di talune prestazioni di servizi, situato al di fuori dellUE, come situato all'interno di uno Stato membro, quando l'effettiva utilizzazione e l'effettivo impiego hanno luogo all'interno di uno Stato membro.

Il luogo d'importazione dei beni lo Stato membro in cui il bene si trova nel momento in cui entra nellUE. Fatto generatore ed esigibilit dell'imposta Il fatto generatore * dell'imposta si verifica, e l'imposta diventa esigibile *, all'atto della cessione di beni o della prestazione di servizi, fatta eccezione per alcuni casi precisi. Per gli acquisti intracomunitari di beni, il fatto generatore dell'imposta si verifica quando viene effettuato l'acquisto. L'imposta diventa esigibile il 15 del mese successivo a quello in cui si verificato l'acquisto. Tuttavia, se una fattura emessa prima di questa data, l'imposta diventa esigibile al momento dell'emissione di detta fattura. Tuttavia, dal 1 gennaio 2013, quando la direttiva 2010/45/UE entrer in vigore, l'imposta diventer esigibile al momento dell'emissione della fattura, o alla scadenza del termine di cui all'articolo 222 della presente direttiva se nessuna fattura stata emessa entro tale termine. Per quanto riguarda l'importazione di beni, il fatto generatore dell'imposta si verifica, e l'imposta diventa esigibile, nel momento in cui il bene entra in uno Stato membro dellUE. Base imponibile La base imponibile per le cessioni di beni e servizi e gli acquisti intracomunitari di beni comprende tutto ci che costituisce il corrispettivo versato al fornitore o al prestatore, da parte dell'acquirente, per le operazioni effettuate, comprese le sovvenzioni direttamente connesse con il prezzo di tali operazioni. La base comprende inoltre le imposte, i dazi, le tasse e i prelievi (ad eccezione della stessa IVA), e le spese accessorie addebitate dal fornitore o dal prestatore all'acquirente. Non comprende invece taluni sconti, ribassi e riduzioni di prezzo, n le somme ricevute quale rimborso delle spese sostenute. Per le importazioni di beni, la base imponibile costituita dal valore definito come valore in dogana. Le imposte, i dazi, i prelievi e le altre tasse dovuti fuori dello Stato membro d'importazione, nonch quelli dovuti per l'importazione (ad eccezione dell'IVA stessa) e le spese accessorie (di imballaggio, di trasporto ecc.), devono essere inclusi nella base imponibile. Aliquota dell'IVA

Le operazioni imponibili sono assoggettate all'imposta secondo le aliquote e le condizioni dello Stato membro in cui sono effettuate. L'aliquota IVA normale fissata, fino al 31 dicembre 2010, a una percentuale della base imponibile che non pu essere inferiore al 15%. Gli Stati membri possono introdurre una o due aliquote ridotte a una percentuale che non pu essere inferiore al 5%. Le aliquote ridotte si applicano esclusivamente alle cessioni di beni e prestazioni di servizi di cui all'allegato III della direttiva IVA (come da ultimo modificata dalla direttiva 2009/47/CE). Gli Stati membri possono tuttavia applicare, a certe condizioni, una delle aliquote ridotte alle forniture di gas naturale, di elettricit e di teleriscaldamento. Infine, in deroga alle regole normali, alcuni Stati membri sono stati autorizzati a mantenere delle aliquote ridotte, comprese le aliquote "ultraridotte" e le aliquote zero, in alcuni ambiti. Alcune di tali deroghe previste dall'atto di adesione dei dieci Stati membri che sono entrati a far parte dell'Unione europea il 1 maggio 2004 si applicano fino al 31 dicembre 2010. Altre sono state prorogate o riprese nelle regole generali dalla direttiva 2009/47/CE. Esenzioni I beni e i servizi esenti da IVA sono venduti al consumatore finale senza applicazione dell'IVA alla vendita. Tuttavia, essendo la cessione di beni o la prestazione di servizi esente da IVA, per il fornitore risulta impossibile detrarre l'IVA sugli acquisti. Con una tale esenzione senza diritto a detrazione, un'IVA "occulta" resta pertanto compresa nel prezzo pagato dal consumatore. Bisogna operare una netta distinzione fra detta esenzione e "l'IVA ad aliquota zero", mantenuta in base a deroga in alcuni Stati membri. In quest'ultimo caso il prezzo finale richiesto al consumatore non comprende alcuna IVA residua. Esistono inoltre esenzioni con diritto a detrazione il cui scopo principale tener conto del luogo in cui si ritiene che i beni o i servizi vengano consumati e dunque tassati. Tali transazioni sono esentate dall'IVA nello Stato membro di origine, visto che saranno tassate nel paese di destinazione. Esenzioni senza diritto a detrazione Per ragioni socioeconomiche sono state previste esenzioni a favore di:

alcune attivit di interesse pubblico (come per esempio l'ospedalizzazione, le cure mediche, i beni e i servizi connessi con l'assistenza e la previdenza sociale, l'insegnamento scolastico o universitario, certe prestazioni di servizi culturali);

alcune operazioni riguardanti, tra l'altro, l'assicurazione, la concessione di crediti, alcuni servizi bancari, le cessioni di francobolli, i giochi d'azzardo con poste di denaro e talune cessioni di beni immobili.

Per facilitare lo scambio di beni, alcune importazioni di beni provenienti dall'esterno dellUE sono esentate. Questo vale per esempio per le importazioni definitive di beni la cui cessione esente nello Stato membro d'importazione, come pure per i beni la cui importazione disciplinata dalle direttive 2007/74/CE (merci contenute nei bagagli dei viaggiatori), 2009/132/CE (beni importati a fini non commerciali) e 2006/79/CE (merci oggetto di piccole spedizioni a carattere non commerciale). Esenzioni con diritto a detrazione Per tenere conto del luogo in cui si ritiene che i beni o i servizi vengano consumati e dunque tassati, le operazioni esentate con diritto a detrazione sono:

le cessioni intracomunitarie di beni, compresi i mezzi di trasporto nuovi e i prodotti soggetti ad accisa, spediti a partire da uno Stato membro a destinazione di un altro Stato membro; le esportazioni di beni dallUE a destinazione di un territorio terzo o di un paese terzo; alcune operazioni connesse ai trasporti internazionali o assimilate alle esportazioni; le prestazioni di servizi effettuate da intermediari quando intervengono nelle operazioni connesse all'esportazione; alcune operazioni connesse con il traffico internazionale di beni come, per esempio, nel caso di beni destinati ad essere collocati in depositi doganali e altri depositi.

Detrazioni Se un soggetto passivo acquista beni o servizi, ha il diritto di detrarre l'importo dell'IVA nello Stato membro nel quale effettua le sue operazioni se i beni e i servizi in questione sono utilizzati ai fini della sua attivit economica professionale. Se ha pagato l'IVA in uno Stato membro in cui non stabilito, il soggetto passivo pu ottenerne il rimborso tramite una procedura (EN) elettronica speciale. Il diritto a detrazione non si applica quando si tratta di un'attivit economica esentata o quando il soggetto passivo usufruisce di un regime speciale (esenzione IVA per le piccole imprese, per esempio). La detrazione pu, in certi casi, essere limitata o rettificata. Per poter esercitare il diritto a detrazione bisogna soddisfare certe condizioni, in particolare l'obbligo di essere in possesso di una fattura. Obblighi dei soggetti passivi e di alcune persone non soggetti passivi

L'IVA dovuta:

dal soggetto passivo che effettua una cessione di beni o una prestazione di servizi imponibile, eccetto in alcuni casi specifici in cui l'imposta dovuta da una persona diversa, segnatamente dal cliente che utilizza la procedura dell'inversione contabile;

dalla persona che effettua un acquisto intracomunitario di beni imponibili; all'importazione, dalle persone designate o riconosciute come debitrici dallo Stato membro d'importazione.

Il soggetto passivo deve dichiarare l'inizio, la variazione e la cessazione dell'attivit da lui svolta in qualit di soggetto passivo ed obbligato a tenere registri sufficientemente dettagliati. Un soggetto passivo deve assicurare che una fattura (DE)(EN)(FR) sufficientemente dettagliata sia emessa per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi che effettua nei confronti di un altro soggetto passivo o di un ente non soggetto passivo. Una fattura deve essere emessa anche in altri casi. Deroghe Gli Stati membri possono, a determinate condizioni, essere autorizzati ad introdurre misure di deroga per semplificare la riscossione dell'IVA o evitare frodi o evasioni fiscali. Regimi speciali Esistono regimi IVA speciali per quanto riguarda:

le piccole imprese; i produttori agricoli (regime comune forfettario); i beni doccasione, gli oggetti darte, da collezione o dantiquariato; loro da investimento; le agenzie di viaggio; i servizi prestati per via elettronica.

Consumatori Alcuni regimi IVA riguardano non soltanto direttamente gli operatori economici, ma anche gli individui e i consumatori finali. Si tratta per esempio del caso in cui un individuo acquista dei beni in un altro Stato membro. Quando il bene trasportato dal consumatore al suo domicilio, l'IVA pagata nello Stato membro in cui il bene stato venduto e acquistato (vale a dire "all'origine").

Anche taluni soggetti passivi esenti o enti non soggetti passivi hanno il diritto di acquistare una quantit limitata di beni in un altro Stato membro. Ci la conseguenza delle norme attuali di imposizione degli scambi tra Stati membri. Per queste persone il regime si basa gi sul principio dell'imposizione nello Stato membro di origine dei beni ceduti e dei servizi prestati (si veda la fine della presente sintesi). Tuttavia il principio "dell'origine" non si applica quando i beni sono venduti a distanza, ossia quando il venditore e l'acquirente si trovano in Stati membri diversi e i beni vengono spediti. Se il valore dei beni venduti annualmente supera un dato massimale (35 000 EUR o 100 000 EUR a seconda dello Stato membro), il cedente deve applicare il principio della "destinazione". Tale principio deve comunque essere applicato per le vendite a distanza di prodotti soggetti ad accisa. Secondo detto principio, il cedente contabilizza l'IVA nello Stato membro di destinazione all'aliquota applicabile in detto Stato membro. Il principio "dell'origine" non si applica neppure quando mezzi di trasporto nuovi sono acquistati in un altro Stato membro. In questo caso l'IVA corrisposta dall'acquirente nello Stato membro di destinazione. Lotta alla frode La frode fiscale ostacola il buon funzionamento del mercato interno, creando flussi di beni non giustificati ed immettendo nel mercato beni a prezzi anormalmente bassi. Per contrastare questo problema la direttiva 2008/117/CE propone di adottare le misure seguenti:

fissare un termine di un mese per le informazioni sulle cessioni intracomunitarie di beni; far s che sia il fornitore sia lacquirente o il destinatario dichiarino le operazioni intracomunitarie per lo stesso periodo dimposta; ridurre gli oneri amministrativi; autorizzare gli operatori a presentare a cadenza trimestrale gli elenchi riepilogativi relativi alle cessioni intracomunitarie di beni.

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