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dicembre 2008
terza stesura
2
Cammina intorno al furgone fino ad arrivare alla portiera del passeggero. Dopo
averla aperta, estrae a fatica il corpo inerte di un UOMO di mezza età che
indossa vestiti eleganti ed è apparentemente morto.
CAROS trascina l’UOMO per qualche metro e lo corica supino sulla prima
sterpaglia al limite dell’asfalto.
Riprende fiato.
Ritorna al furgone ed estrae il corpo di una BAMBINA di circa dieci anni. Anche
lei è vestita in modo elegante, sebbene più protetto. Tenendola saldamente in
braccio si allontana dalla strada.
Marcia fino a quando della macchina non rimane che un punto lontano.
Si inginocchia e, da dietro, predispone con cura il corpo sul lato sinistro in
posizione quasi fetale, come se dormisse.
Si alza e cammina per qualche metro, lentamente. Il suo volto lascia trasparire
una smorfia di dolore. Tiene lo sguardo fisso verso un punto dinanzi a lui.
Si ferma.
Ai suoi piedi è posto un altro corpo. Si tratta di una DONNA di mezza età.
Anch’ella è coricata in posizione quasi fetale rivolta verso CAROS. I suoi
vestiti sono eleganti ma logorati dal tempo. Il cuscino sopra il quale poggia la
sua testa è ricoperto di macchie e polvere.
CAROS ha gli occhi lucidi e trattiene a fatica singhiozzi di pianto.
Fissando il volto di lei, si inginocchia lentamente.
Le si sdraia accanto.
Stacco.
- Il Silenzio dell’Uomo -
3
MOUNIN si corica sulla sedia di fronte a PRIMO dall’altra parte del tavolo. Li
osserva con aria assorta.
PRIMO sfiora con due dita il proprio vocalizzatore e questo emette una voce che
parla per lui.
Vocalizzatore PRIMO
Signor Mounin. Se è pronto, cominciamo.
MOUNIN annuisce. PRIMO sfoglia delle carte sul tavolo. Sfiora nuovamente il
vocalizzatore.
Vocalizzatore PRIMO
Lei è indagato per abbandono e conseguente uccisione.
Vocalizzatore PRIMO
Inoltre, ci sono diversi testimoni che affermano di averla sentita
parlare durante lo svolgimento delle sue mansioni.
Cos’ha da dire?
Vocalizzatore PRIMO
Non crediamo che fingere sia costruttivo. Avanti, parli.
Stacco.
La luce invernale è ancora tenue. MARCEL sta camminando rannicchiato nel suo
lungo cappotto; attraversa un prato disadorno circondato da edifici industriali
logorati dal tempo.
Si ferma presso un enorme portone di ferro scrostato e si approssima davanti ad
un piccolo cilindro bianco posto ad altezza del suo viso.
Aspetta.
Il portone scorre per lasciare un varco di circa mezzo metro dal quale si
affaccia CHANDRA, capelli lunghi castani, indossa un maglione grigio scuro largo
ed avvolgente e dei pantaloni aderenti neri.
MARCEL attende un istante.
MARCEL
Sono venuto per… dicono che lei paga per la voce.
CHANDRA
Prego.
- Il Silenzio dell’Uomo -
4
Stacco.
CHANDRA (studiandolo)
Ora mi serve che spalanchi la bocca. (pausa)
Come si chiama?
MARCEL (guardandola)
Marcel…
CHANDRA
Io Chandra.
CHANDRA
Se è pronto, provi ad emettere un suono, il più a lungo possibile.
MARCEL esegue.
Questi cominciano ad emettere una frequenza acuta che si somma alla voce
di lui.
MARCEL continua.
Stacco.
- Il Silenzio dell’Uomo -