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INTRODUZIONE

CAPITOLO I

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L'avvento del veicolo a motore ha portato ad una radicale evoluzione dei sistemi di trasporto, rendendo accessibili all'uomo un numero sempre maggiore di vie di comunicazione, consentendogli gradualmente una pi elevata velocit ed offrendogli quindi la possibilit di percorrere grandi distanze. Sin dall'inizio del secolo, il numero, la velocit e la lunghezza dei viaggi effettuati con autoveicoli hanno costantemente subito un aumento, dapprima notevole e poi addirittura vertiginoso, s che i vantaggi economici e sociali resi alla comunit dai nuovi mezzi di trasporto hanno davvero del prodigioso. Ma d'altra parte, se vero che i benefici recati dall'automobile alla societ sono immensi, pur vero che, per effetto dei mezzi motorizzati, si sono avute perdite che incidono gravemente sulle risorse dell'umanit. Su numerose arterie, e principalmente nelle zone urbane, si verificano ormai situazioni di congestione del traffico tali da ridurre notevolmente gli innegabili benefici della motorizzazione; inoltre lo sviluppo sempre maggiore del traffico motorizzato (tab.1.1 e fig.1.1) ha imposto ed impone quotidianamente alla societ un grave tributo, costituito da danni materiali e perdite di vite umane a causa degli incidenti stradali. Soltanto considerando, accanto ai vantaggi della motorizzazione, gli inconvenienti e le perdite relative, si pu avere un'idea concreta sulla effettiva utilit e importanza dei trasporti meccanizzati su strada e dei vantaggi sociali ed economici che ne derivano. Tuttavia questi vantaggi sono stati cos rilevanti sin dai primordi della motorizzazione, che l'aumento nell'uso degli autoveicoli ha ormai rivoluzionato la vita sociale, al punto di poter definire l'automobile come uno dei simboli pi caratteristici del nostro tempo. La meccanizzazione dei mezzi di trasporto,

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iniziatasi all'inizio del ventesimo secolo, ed il contemporaneo sviluppo della tecnica

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di costruzione delle strade, hanno reso effettivamente alla societ servizi impagabili, per i quali la domanda sempre crescente sembra talvolta inesauribile. La richiesta di autoveicoli sempre pi potenti e veloci un chiaro indice del favore incontrato dall'automobile come mezzo di trasporto individuale e collettivo e quindi come fonte di progresso sociale. L'enorme aumento del traffico motorizzato ha portato gravi inconvenienti, dovuti alla crescente difficolt e pericolosit della circolazione. Gli incidenti mortali variano attualmente tra venti e venticinque ogni centomila abitanti ogni anno, cio raggiungono circa il livello di cinque per ogni cento milioni di veicoliKm., I casi di lesioni personali causate da incidenti stradali sono circa 35 volte il numero dei casi mortali; ed infine, bench le perdite dovute alla congestione del traffico non siano facilmente valutabili, chiaro che anch'esse, per effetto delle ripercussioni indirette sullo svolgimento delle normali attivit cittadine, sono enormi.

1.1 Natura dei problemi relativi al traffico stradale. I problemi del traffico inducono, dunque, ad un duplice ordine di considerazioni: da un lato il raggiungimento di un sistema di trasporto sempre pi progredito ed efficiente, dall'altro la necessit di garantire la sicurezza della circolazione. Questi due aspetti del traffico stradale sono inseparabili e dipendono da tre elementi: 1) l'uomo quale utente della strada; 2) il veicolo, con le sue condizioni di carico; 3) la strada, come complesso di infrastrutture destinate a permettere il movimento di veicoli ed a custodirli durante la sosta. Tutte le questioni relative al traffico e tutte le loro possibili soluzioni sono determinate da questi tre elementi fondamentali e si deve, pertanto, tener conto delle possibilit concrete e dei limiti da essi imposti. Ne deriva che il traffico stradale costituisce in complesso un problema veramente arduo, in quanto investe fattori di natura umana unitamente ad altri di natura meccanica; ogni qualvolta, pertanto, si intraprende uno studio di traffico stradale, ci si presentano due metodi fondamentali di trattazione: il primo che tenderebbe a far adattare il comportamento dell'uomo alle condizioni ambientali del traffico e alle caratteristiche tecniche del veicolo e della strada; il secondo che ammetterebbe un comportamento dell'uomo praticamente indipendente da vincoli esterni, con la 4

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necessit di realizzare le misure necessarie per garantire obiettivamente lo svolgimento del traffico. L'esperienza ha dimostrato che entrambi i sistemi sono necessari e che, anzi, ciascuno di essi complementare dell'altro. Viene spesso citata, da parte degli esperti, la regola delle tre E (Education, Enforcement, Engineering) cio educazione, disciplina e tecnica: effettivamente, in queste tre parole possono compendiarsi tutti i sistemi di risoluzione dei problemi del traffico. I metodi educativi sono rivolti al miglioramento delle attitudini e dell'abilit individuale, al fine di ottenere, attraverso la persuasione, i chiarimenti, i consigli e la pratica, un corretto comportamento dell'uomo quale utente della strada. Anche i metodi coercitivi sono diretti verso l'elemento uomo: essi tendono a modificare le attitudini dell'utente della strada ed il suo comportamento attraverso il controllo del traffico, individuando e punendo coloro che violano le norme regolamentari. Infine, la tecnica del traffico si occupa principalmente delle caratteristiche dei veicoli e delle costruzioni stradali, al fine di conseguire le pi idonee modalit di progetto e di realizzazione, in armonia con le esigenze degli utenti e le limitazioni ad essi imposte.

1.2 L'ingegneria del traffico. Con l'espressione ingegneria del traffico si suole intendere quel ramo dell'ingegneria che si occupa dello studio delle caratteristiche dei veicoli e della rete dal punto di vista delle esigenze della circolazione stradale. Scopo di questo settore della tecnica quello di raggiungere e garantire uno svolgimento del traffico sufficientemente intenso, fluido e sicuro. Mediante l'applicazione di procedimenti di analisi e di risoluzione basati su norme scientifiche e tecniche, la ingegneria del traffico si propone di trattare, su basi razionali, da un lato la disciplina ed il controllo del traffico e dall'altro la pianificazione e la progettazione delle strade da un punto di vista urbanistico, oltre che costruttivo. Attraverso lo studio sistematico delle condizioni effettive di svolgimento del traffico, si possono ottenere miglioramenti sostanziali delle diverse situazioni particolari, sia con l'applicazione di metodi generali per la regolazione del traffico su strade gi esistenti, sia con un'adeguata progettazione per la costruzione di nuove infrastrutture. Ci vuol dire che dai rilevamenti pratici sul traffico derivano 5

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le basi per un intelligente e coordinato sviluppo dei sistemi e dei mezzi atti a migliorare le condizioni di viabilit. La prima fase della tecnica del traffico quindi quella di individuare la vera natura e le caratteristiche dei fenomeni del traffico. Questo l'aspetto sperimentale e analitico del problema, che richiede cio la raccolta e la valutazione di elementi di fatto; dalla analisi di tali elementi si perviene poi alla conoscenza delle diverse componenti del traffico motorizzato e delle sue relazioni con l'ambiente esterno, e si determinano quindi le caratteristiche funzionali del traffico stesso. Tali caratteristiche riguardano da un lato le attitudini, le esigenze e le prestazioni degli uomini quali utenti della strada, e dall'altro le doti essenziali degli autoveicoli. Nello svolgimento del traffico queste due componenti, l'uomo e la macchina, costituiscono una unit di traffico, della quale occorre individuare e studiare le caratteristiche principali, vale a dire la velocit, il volume di traffico, le relative variazioni nel tempo, i punti di origine e destinazione ed il luogo dove il traffico si svolge, lo spazio necessario e le direttrici di marcia. La possibilit pratica di attraversamento delle varie correnti di traffico nelle intersezioni stradali determina poi i valori di capacit e di prestazione delle strutture viarie, mentre le caratteristiche dei parcheggi e delle altre aree destinate alla sosta dei veicoli costituiscono, sia pure come aspetto integrante del traffico su strada, elementi altrettanto essenziali per lo svolgimento della circolazione motorizzata. Vengono infine studiati gli aspetti statistici degli incidenti stradali, poich essi costituiscono il metro reale della efficienza della rete viaria e degli impianti di regolazione del traffico. Le caratteristiche del traffico costituiscono dunque il fondamento sul quale si basa la sua razionale organizzazione: su questo fondamento si innesta ogni concreta possibilit per la formulazione di una politica dei trasporti su strada, come pure di programmi di nuove costruzioni stradali o di regolazione del traffico. E' attraverso l'applicazione dei metodi della tecnica del traffico che si perviene allo scopo finale: la circolazione di un flusso di veicoli imponente e veloce, col minimo rischio possibile. Il raggiungimento di questo risultato si pu dire costituisca l'effettivo banco di prova dell'ingegneria del traffico. Regolamentazione del traffico. - La disciplina della circolazione stradale rientra fra i poteri dello Stato e non deve naturalmente oltrepassare i limiti della sicurezza, del benessere e della convenienza dei cittadini. In primo luogo occorre definire le limitazioni imposte agli utenti ed ai loro veicoli, cio stabilire a chi pu essere data facolt di condurre autoveicoli, e quali tipi di veicoli debbano essere 6

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autorizzati a circolare su strada od area pubblica. La fase successiva della disciplina del traffico implica la formulazione di norme generali e fondamentali, sia per l'uso della strada, sia per la condotta dei veicoli, ivi comprese le soste ai lati della strada stessa, nonch le norme sulla velocit, sul sorpasso, sulla precedenza, sui diritti e doveri dei pedoni, e discipline analoghe, che costituiscono il complesso delle norme di comportamento dell'utente della strada. Per completare le norme della disciplina del traffico, si debbono infine tener presenti quelle norme che si applicano soltanto in particolari circostanze di tempo e di luogo, come ad esempio le limitazioni di velocit, l'istituzione di strade a senso unico o di speciali piazzole per la sosta di determinate categorie di autoveicoli, nonch particolari divieti relativi alla sosta od alla svolta dei veicoli. Dispositivi di controllo e regolazione del traffico. - Le norme che riguardano la disciplina della circolazione stradale in particolari circostanze di tempo e di luogo, unitamente alle segnalazioni necessarie per condizioni stradali o situazioni di traffico particolari, impongono l'uso di speciali dispositivi per il controllo del traffico. Ne consegue che un ramo particolarmente importante dell'ingegneria del traffico riguarda i mezzi per una razionale regolazione del movimento dei veicoli ossia: 1) la segnaletica orizzontale e verticale; 2) i semafori; 3) l'illuminazione delle strade. E' bene peraltro osservare subito che, per il raggiungimento degli scopi prefissi, indispensabile garantire il conseguimento della dovuta efficacia di percezione, la realizzazione di segnali il cui significato sia chiaro a prima vista, la previsione di un tempo adeguato perch l'utente della strada reagisca alla segnalazione in tutte le possibili condizioni di traffico, ed infine il rispetto assoluto dei segnali da parte di tutti gli utenti. Progetto della viabilit. - La costruzione delle strutture stradali di grande importanza per l'ingegnere del traffico, poich dette strutture influenzano in modo determinante lo svolgimento della circolazione dei veicoli. L'ammodernamento o la nuova costruzione di strade si dovrebbero pertanto progettare in modo da adattarsi perfettamente alle esigenze del traffico, dato che vi sono infatti molti fattori di traffico che vincolano un progetto di strade: sono particolarmente significativi, ad esempio, la composizione, il volume e la velocit del traffico, come pure i requisiti di spazio indispensabili per l'effettuazione delle diverse ma7

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novre. Sono questi fattori dinamici del traffico che rappresentano gli elementi critici per una buona rispondenza delle strade ai criteri di progetto. Per questa ragione appunto, ci si riferisce spesso a questo aspetto delle costruzioni stradali come al progetto funzionale o geometrico della viabilit. In conclusione, si pu affermare che il progetto della viabilit interessa i seguenti elementi: 1) la superficie stradale nei riguardi delle propriet meccaniche ed ottiche che rispettivamente influenzano da un lato l'avviamento e la stabilit dei veicoli in curva ed in fase di frenatura, dall'altro le condizioni di visibilit; 2) la sezione trasversale delle strade; 3) le distanze di visibilit; 4) l'andamento planimetrico; 5) l'andamento altimetrico; 6) le caratteristiche geometriche delle aree di manovra della strada; 8) la configurazione delle intersezioni e dei raccordi stradali; 9) il progetto di parcheggi capilinea, con riferimento alle esigenze del traffico ed alle caratteristiche dei veicoli, sia nei riguardi della sosta e della partenza dei veicoli, sia nei riguardi degli indispensabili movimenti all'interno del parcheggio per la funzionalit ricettiva degli impianti. Disciplina e pianificazione del traffico. Come in tutti i campi della pubblica attivit, la possibilit di una efficace soluzione dei problemi del traffico dipende anzitutto dall'impegno con i quali detti problemi sono affrontati dalle autorit competenti. Fatta forse eccezione per il settore delle finanze, non vi campo di pubblica attivit che richieda tanti uffici ed organi tecnici comunali e statali come il traffico, e ci naturalmente tanto pi vero quando si tratta dei grandi centri urbani. Quasi tutti i settori governativi hanno le loro responsabilit ed il loro interesse nelle questioni di traffico, dato che, essendo il problema dei trasporti intimamente connesso con lo sviluppo sociale ed economico del Paese, inevitabile che il traffico stradale tocchi ed influenzi una grande variet di interessi e di competenze. Da ci inevitabilmente deriva che la disciplina del traffico comporta una organizzazione complessa e difficile, per la quale occorre una vasta conoscenza degli affari pubblici ed una visione generale che contempli sia le esigenze dei diversi gruppi interessati al traffico, sia le limitazioni e le competenze degli uffici pubblici per far fronte ai particolari problemi ed alle varie situazioni che possono derivare dal traffico, per cui, in ultima analisi, la

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costituzione di un organismo amministrativo che rivolga la dovuta attenzione e dia il giusto sviluppo ai problemi del traffico si presenta in genere molto difficile. Tab. 1-2 La proposta di organizzazione di un ufficio comunale del traffico del Ministero dei Lavori Pubblici - 1961

L'applicazione dell'ingegneria del traffico richiede in primo luogo accurate previsioni e programmi tempestivi: mentre l'organizzazione generale del traffico potrebbe svolgersi in diverse forme e con diverse strutture governative, vi sono alcuni obbiettivi fondamentali e talune premesse indispensabili che condizionano tutto il successivo svolgimento di adeguati programmi di attivit nel campo dell'ingegneria del traffico. Bisogna fare molta attenzione nello stabilire il giusto equilibrio tra i provvedimenti di costruzione e quelli di regolazione; occorre che tanto i problemi immediati, quanto quelli a lunga scadenza vengano tenuti nella dovuta considerazione. La sicurezza del traffico deve essere considerata altrettanto importante quanto il suo stesso svolgimento, ed naturalmente essenziale che le funzioni tecniche dell'ingegneria siano adeguatamente integrate da tutte le altre attivit amministrative che hanno attinenza col traffico. Risulta chiaro pertanto che un punto essenziale per l'applicazione sistematica dell'ingegneria del traffico costituito dalla disponibilit di personale tecnico adeguatamente preparato; tecnici del traffico specializzati sono essenziali per lo sviluppo e per l'esecuzione pratica di un programma attinente alle questioni di traffico. Mentre si dice comunemente che tutti sono esperti del traffico, bisogna invece assolutamente evitare che i programmi essenziali dell'ingegneria del traffico siano lasciati ai capricci e alla responsabilit di persone non tecniche, prive di preparazione specifica e di esperienza. Nelle questioni del traffico non

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soltanto essenziale una sana organizzazione tecnica con funzioni e responsabilit definite; ma bisogna anche considerare la necessit di effettuare rilevamenti pratici per raccogliere elementi di fatto relativi al traffico, prima di prendere provvedimenti amministrativi in materia di strade, di controllo del traffico o di direttive generali di governo in tema di trasporti. La disciplina del traffico richiede infine perfetta conoscenza dei relativi problemi finanziari e delle fonti potenziali dalle quali provengono o possono provenire i fondi da destinare al miglioramento delle strade. In effetti, come per qualsiasi altra attivit pubblica, anche per il traffico si pone il problema del reperimento dei fondi per svolgere qualsiasi programma: fortunatamente abbastanza semplice mostrare, in questo caso, i benefici diretti che possono derivare dal miglioramento delle condizioni di svolgimento del traffico cosicch appare giustificato un corrispettivo di spesa per l'effettuazione di studi sui procedimenti generali da applicare per la risoluzione dei problemi inerenti la circolazione dei veicoli. Vi sono poi molte connessioni tra l'ingegneria del traffico e l'urbanistica: l'origine e lo svolgimento del traffico dipendono anzitutto dall'entit della popolazione e dalla sua distribuzione nell'abitato; dal canto loro l'uso della strada e la distribuzione della popolazione sono influenzati dalla disponibilit e dalle caratteristiche degli itinerari stradali e dal relativo grado di accessibilit e di efficienza. Ne segue pertanto che i dati di traffico sono di grande importanza nella elaborazione dei piani regolatori per lo sviluppo e l'ampliamento futuro delle citt, delle regioni, e forse anche dell'intera nazione. Gli ingegneri del traffico delle citt generalmente lavorano in stretta collaborazione con gli urbanisti: tutti gli aspetti della circolazione costituiscono clementi importanti nella progettazione dei piani regolatori delle zone urbane, in quanto si tratta di pianificare una razionale utilizzazione del territorio. Il coordinamento dell'opera dell'ingegnere del traffico con quella degli urbanisti locali indispensabile per tutti i programmi di opere pubbliche, di sviluppo urbanistico e di progettazione del sistema viario principale: nessuna di queste opere pu essere realizzata correttamente senza tenere presenti gli elementi fondamentali del traffico nella formulazione dei piani regolatori e cio precisamente: 1) composizione delle correnti di traffico, che determina le caratteristiche delle strade; 2) i volumi di traffico, in base ai quali deve essere commisurata la capacit delle strade; 3) l'origine e la destinazione del traffico, che indicano le direttrici principali del movimento dei veicoli e l'ubicazione pi opportuna dei capilinea e dei parcheggi.

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Ma si deve anche osservare che l'integrazione del lavoro dell'ingegnere del traffico con quello dell'urbanista consigliabile non solo per le zone urbane: il problema del traffico metropolitano un problema che stato ampiamente riconosciuto da tutti meritevole della massima cura per una adeguata organizzazione del traffico ed un coordinato sviluppo delle strade; ma anche lo studio delle vie d'accesso alle zone rurali e delle strade che congiungono i luoghi di produzione ai mercati, costituisce un fattore altrettanto vitale per lo sviluppo di reti stradali primarie e secondarie di sufficiente funzionalit per assicurare lo sviluppo economico della nazione. Il progetto e la realizzazione del sistema viario extraurbano, con particolare riguardo all'entit presente e futura del numero dei veicoli in circolazione, sono un aspetto essenziale dell'intero processo di pianificazione del traffico. Bisogna studiare con la massima attenzione anche i sistemi stradali minori, per coordinarli nel modo migliore ai progetti per la costruzione delle arterie principali, e ci sia nelle zone extraurbane che in quelle urbane. Lo sviluppo futuro della vita delle citt, delle regioni e dello Stato fondato su una attenta analisi delle esigenze del traffico in tutti i settori.

1-3. Evoluzione dell'ingegneria del traffico. La rivoluzione dei trasporti su strada, dovuta all'avvento dell'automobile ed alla costruzione di strade a superficie rigida, ha portato con s, come ben noto, problemi di sicurezza e di organizzazione del traffico che per la loro soluzione richiedono il coordinamento degli adeguati provvedimenti costruttivi della sede stradale con la opportuna regolazione del traffico. Poich il traffico costituito dall'uomo e dalla sua macchina, il campo dell'ingegneria del traffico deve estendersi, per la risoluzione dei suoi problemi, sia alle scienze sociali che a quelle fisiche: mentre le varie discipline dell'ingegneria sono applicabili agli aspetti fisici del traffico, tutti i caratteri variabili dell'elemento umano, che sono sempre presenti, molto spesso costituiscono i fattori decisivi che ostacolano il raggiungimento dei risultati prefissi. Poich sono interessate sia le scienze fisiche che quelle sociali, i problemi teorici e sperimentali come pure le relative implicazioni pratiche richiedono, per la loro analisi ed il loro svolgimento, matematica, statistica e fisica da un lato, ed urbanistica, psicologia, legislazione e scienze economiche dall'altro: di modo che, mentre per la parte tecnica l'ingegneria del traffico consiste nella

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stretta applicazione di discipline scientifiche, essa anche soggetta a nuovi indirizzi e teorie in molti dei suoi aspetti che non sono ancora ben definiti. Se vero che gli scopi principali dell'ingegneria del traffico sono connessi direttamente con l'esercizio della rete stradale da parte delle diverse categorie di utenti, vi sono molti suoi aspetti che riguardano argomenti collaterali: cos, ad esempio, il progetto dei piani regolatori delle citt, alcuni aspetti particolari della legislazione, la pianificazione della rete stradale ed il relativo finanziamento, le operazioni di carico e scarico delle merci, l'assicurazione per la responsabilit civile e perfino le operazioni militari sono influenzate direttamente o indirettamente dal traffico stradale. Mentre i codici della circolazione automobilistica e le norme generali sul traffico richiedono una legislazione diretta, i dati statistici del traffico servono a loro volta di base per una regolamentazione ulteriore, per quanto concerne, ad esempio, la creazione di parcheggi o di autostrade a pedaggio, la formulazione di programmi relativi alle strade ed al loro finanziamento, od altri provvedimenti adottati da autorit locali. Poich l'accessibilit delle strade e la possibilit di parcheggio sono di grande importanza, la scelta di luoghi dove sorgeranno zone commerciali deve essere fatta in base all'andamento del traffico: i dati di traffico, la loro analisi e la loro attenta valutazione sono inoltre necessari per l'effettuazione di autoservizi di trasporto su strada, siano essi adibiti al trasporto di merci od al trasporto di persone. Infine, le ricerche e gli studi sull'origine e lo svolgimento del traffico, potranno essere utili a tutte le autorit civili e militari la cui attivit si basa interamente o parzialmente sulla circolazione stradale. Lo studio dell'ingegneria del traffico comporta, per i tecnici, la necessit di adeguare la propria preparazione per approfondire tutti gli aspetti della professione. E' essenziale acquisire una conoscenza effettiva delle caratteristiche del traffico ed eseguire studi ed analisi per la pratica applicazione delle nozioni acquisite. Soltanto uno studio assiduo, combinato con la necessaria esperienza pratica, rende possibile raggiungere gli obbiettivi dell'ingegneria del traffico, dando prestigio e dignit alla professione dei tecnici specializzati in questo campo.

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