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Comunicato stampa

Fisco: TARES, le imprese chiedono pi efficienza dagli enti locali


Dardanello Tariffa trasparente e criteri ragionevoli per non penalizzare la tenuta delle imprese e delloccupazione Previsti aumenti anche superiori al 50% per bar, ristoranti e mense
Roma, 4 gennaio 2013 Potr costare anche il 50% in pi della Tarsu, per alcune categorie di imprese, la nuova tassa comunale sui rifiuti e i servizi la Tares - entrata in vigore dal 1 gennaio di questanno in tutti i comuni dItalia. Il conto sar pi salato per le aziende dei settori dellortofrutta, bar, mense e ristoranti (circa 360mila imprese). Sono queste, infatti, le attivit che il Dpr 158 del 1999 - la cosiddetta Legge Ronchi, tuttora il riferimento normativo per il calcolo della Tares - individua come quelle a maggior contenuto potenzialmente inquinante. Ad essere penalizzate, con rincari compresi tra il 20 e il 50% rispetto a quanto finora pagato con la Tarsu, saranno anche le scuole e le case di cura che, fino ad oggi avevano beneficato di tariffe molto contenute. Ad avvantaggiarsi della redistribuzione del carico tributario, invece, saranno le attivit considerate a bassa producibilit di rifiuto tra le quali i cinema, le autorimesse, gli espositori, le banche, i negozi e le attivit industriali e artigianali. La vera differenza rispetto a quanto pagato finora, per, legata allapplicazione della seconda componente della tassa, quella che riguarda i servizi comunali indivisibili - tra cui illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e del verde, polizia locale, ecc... - che dal 1 gennaio sono inclusi nella Tares. Poich i comuni avranno lonere di coprire al 100% i costi dei servizi erogati con quanto incassato dalla nuova tassa, a seconda dellefficienza di gestione di cui sar capace il singolo comune laumento di questa quota che si applica allo stesso modo a tutti i tipi di imprese potr oscillare da un minimo del 2% fino ad un massimo del 15%. E' quanto emerge da uno studio realizzato da Unioncamere sugli impatti attesi a seguito dell'entrata in vigore della Tares per il mondo delle imprese. La Tares un tassello importante nellattuazione del federalismo fiscale e deve portare ad una forte responsabilizzazione degli enti locali per una gestione pi efficiente delle risorse e per una maggiore trasparenza delle tariffe ha commentato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. La logica europea secondo cui paga di pi chi produce pi rifiuti deve servire per passare da una mera gestione delle tariffe locali ad una in cui le tariffe diventano una leva capace di incentivare i
Per ulteriori informazioni: 06.4704 264-370-287-350 / 348.9025607 - 3480163758

comportamenti pi virtuosi e penalizzare, invece, quelli pi nocivi e meno sostenibili. Per fare questo, per, serve un salto di qualit nelle capacit di monitoraggio e di gestione da parte dei comuni, perch siano individuati criteri pi realistici e meno presuntivi rispetto alleffettiva produzione di rifiuti. Nella situazione in cui siamo, ogni aggravio di costi per le imprese rischia di peggiorare le prospettive della ripresa e minacciare ancora di pi la tenuta dei territori e dei livelli occupazionali.

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Secondo lo studio, le variazioni della spesa dovuta allintroduzione della Tares saranno piuttosto differenziate in relazione alla tipologia di attivit economica. Con riferimento ai comuni (poco meno di 7mila) che al 1 gennaio adottavano ancora la TARSU, la tavola seguente mostra gli impatti che in media si potranno verificare sulle imprese, derivanti dallobbligo di copertura integrale dei costi con il gettito del nuovo tributo e alla conseguente rimodulazione del carico tributario tra le attivit economiche. Per quanto concerne limpatto del corrispettivo a copertura dei costi dei servizi indivisibili dei comuni esso sar differenziato tra le diverse attivit produttive sulla base degli attuali livelli di tassazione sostenuti: le stime vanno da un +2% circa per le attivit ad elevata producibilit di rifiuto (ristoranti, bar, ortofrutta che gi pagano corrispettivi pi elevati) al 15% per alcune attivit a bassa producibilit di rifiuto (scuole, autorimesse, esposizioni che, al contrario, pagano ad oggi aliquote unitarie contenute). Comuni a TARSU: stima dell'impatto dell'introduzione della TARES sulla spesa delle imprese
Variazione % Attivit dei corrispettivi economiche: autorimesse, esposizioni, alberghi senza ristorante, Cinema, <0% attivit banche, attivit artiginali Negozi di tende, industriali, Distributori, alberghi con ristorante, negozio abbigliamento, edicola, 0-10% parrucchiere, falegname 10%-20% Uffici, autofficine, plurilicenze alimentari, ipermercati, discoteche Scuole, case di cura, ospedali, supermercati Bar, ristoranti, mense, ortofrutta C o rr is p e tt iv o s e r vi zi in di vi si bi li Tutte le attivit economiche min: 2% 20%-50% >50% max: 15%

o p er tu ra in te gr al e d ei c o st i e ri m o d ul a zi d o el n c e ar ic o tr ib ut ar io
Fonte: Unioncamere

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