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IN MORTE

D E L C AVA L I E R E

G I A M B AT T I S TA
BODONI
SOMMO TIPOGRAFO
AV V E N U T A

IL 3 0 NOV EMBR E l 8l 3.

PEST

MMXII.

PR E S S O LO F F I C I N A FA U ST

IN MORTE
D E L C AVA L I E R E

G I A M B AT T I S TA
BODONI
SOMMO TIPOGRAFO
AV V E N U T A

IL 3 0 NOV EMBR E l 8l 3.

PA R M A

PR E S S O L A V E D OVA BO D O N I
M D C C C X I V.

Alle rechte, besonders das der ubersetzung, vorbehalten. 2012 Faust Officina Typographica Gesellshaft m. b. h. Wien und Budapest

faust

Officina Typographica

ORAZIONE
FUNEBRE
C O M P O S TA

D A L L AV V O C A T O

VINCENZO JACOBACCI
PA R M I G I A N O CONSIGLIERE DI PREFETTURA
E R E C I TATA
NELLA

C AT T E D R A L E D I PA R M A
IL 3 DECEMBRE l8l3.

pompa lugubre, il foneral mausoleo, i mesti cantici de sacerdoti, e la numerosa frequenza di tutti gli ordini vi appalesan bens, o Signori, choggi tutto qui sacro alla memoria ed al pianto dun
a

II uomo grande ; ma non possono appalesarvi qual grande ei si fosse, quale amico, quale sposo, qual cittadin, qual cristiano. Se non che a rammemorare la sublimit dellingegno e lampiezza del cuore del Cavaliere Giambattista Bodoni, quale havvi contrada che del suo nome non suoni ? Di lui parla il Piemonte e Saluzzo, ovebbe i natali e lammaestramento nelle prime liberali discipline. Di lui parla Roma, ove per anni sette il sublime

III suo ingegno nutrissi darti e di lettere, ed in quell arte segnatamente si esercit che si esprime in tutte le lingue con tutti i popoli a tutte le et. Di lui parla la Patria nostra, darti lettere e scienze antica madre ed altrice; Parma chegli chiamava seconda sua patria siccome quella che gli decret medaglia donore con pubblica solennit; Parma chei non volle cangiare con le pi famose metropoli overa invitato, e solo, dicea, se fosse stato me-

IV stieri, avrebbe cangiato con la diletta sua Roma; Parma che per nove lustri fu come il tempio, ovegli eresse, opera di sua mano, monumenti perenni di gloria e di virt. Di lui parla la nostra bella Italia e la culta Europa che piangeranno lo estinto. Ed oggi di lui, che pi non spira questaura e questo cielo, deve oggi parlare di lui anche un amico? deve parlarne in questo tempio sacrato? deve parlarne al cospetto delle disanimate sue

V spoglie? ad un amico era dunque serbato ladempirne il mestisimo uffizio ? a me che, varcati gi molti lustri, mi dava a credere di non avere a spargere sulla sua tomba lagrime amare? Adempirollo, o Signori, questo incarico doloroso, e non sar questo lultimo tributo dellamicizia, finch lo spirito regger queste membra affievolite ; ma, deh, mi siate indulgenti e cortesi, se in tanto tumulto daffetti, se in tanta perturbazione didee saranno disa-

VI dorni e confusi i brevi detti, che, perduto ierlaltro lincomparabile amico, ha potuto vergar la mia mano col cuore dal dolor costernato. Oh giorno, funestissimo giorno, in cui suon pocanzi allorecchio degli amici e de Parmigiani, e diffuse per la citt lo squallore quella terribile voce: Bodoni muore: Bodoni morto! Oh amico ! tu sei morto ! ma tu vivi eterno nella memoria e nel cuore di tutti i buoni, come eterno vive il tuo spi-

V II rito nel regno decieli, ove a conforto del nostro rammarico le tue cristiane virt ci danno speranza che tu riposi in grembo dun Dio che padre pietoso. Fu uomo grande il Cavaliere Giambattista Bodoni per la sublimit dellingegno e per lampiezza del cuore ; e luna e laltra maravigliosamente apparivano nella sua fronte spaziosa e serena, negli occhi suoi vivacissimi, messaggieri dellanima, nella sonora sua voce, e nel

V III maestoso suo volto, che fu la compiacenza e lo studio de pi celebri dipintori. Da queste inseparabili qualit, come da due forze insieme associate, ne emersero quegli effetti che son largomento della nostra ammirazione e del nostro cordoglio. Era il sublime suo ingegno squisitamente versato nelle lettere italiane e latine, e in ogni maniera di arti belle ; e con immensa erudizione, e con intelligenza profonda ne ragionava. Ma la sola tipogra-

IX fia sedea sempre in cima de suoi pensieri ; e per lei sola arse ed alse tutto il corso della sua vita, onde recarla a quellaltezza di perfezione, a cui per opra dalcun tipografo non era per anco salita. Ed a buon dritto il Signor Barone di Pommereul, Consigliere di Stato e Direttor Generale della Stamperia e della Libreria in tutto limpero, scrivendo non ha molto al Cavaliere Bodoni, qualificollo patriarca della tipografia francese. E chi

X pi di lui possedette in s alto grado la pratica e la teorica di tutte le parti, onde larte tipografica si compone ? Chi fu di lui pi ammirabile nel dar forma alle sue edizioni? nellassegnarne a ciascuna la conveniente qualit decaratteri ? nel disporli con tale gusto squisito ed esatta proporzione netitoli e ne frontispizj che ha potuto renderne imitatrici le altre nazioni ? Chi di lui fu pi grande non solo nella esecuzione dellarte, ma nella mul-

XI tiplice formazion de punzoni, delle matrici, e denitidi eleganti caratteri latini, greci, ed esotici ? Chi ne ignora la suppellettile immensa ? A qual parte dEuropa non conosciuta la collezione de Classici greci, latini, italiani, e quella deClassici francesi, destinata alla educazione di un giovane Principe, figlio di un gran Re ? Che dir del pi antico e del pi celebre de poeti della Grecia, il quale, se ha il vanto dessere stato la delizia del grande Ales-

X II sandro, ora si gloria di essere impresso da Bodoni sotto gli auspicj del Grande NAPOLEONE? Che dir dellOrazione Dominicale, stampata in cento cinquanta cinque lingue , onde quella sublime Orazione divinamente inspirata fosse profferita ed intesa da tutti i popoli delle quattro parti del Mondo? Ma non ha per anco veduto, e vedrallo un giorno lEuropa, altro lavoro immortale che tutte le Bodoniane edizioni avanza ed oscura.

X III Parlo del suo vastissimo Manuale tipografico, dietro cui fino agli ultimi periodi della sua vita instancabilmente saffaticava, onde accrescere la squisita bellezza, la quantit prodigiosa, e la variata gradazion decaratteri dogni lingua. Sebbene, o Signori, a che esaltarlo in questo sacro asilo per la sublimit dellingegno e dellarte, e non piuttosto per lampiezza del cuore, ovebbero sede tante virt? Oh Bodoni ! tu fosti ami-

X IV co raro, tu fosti tenero incomparabil marito, tu fosti cittadino fedele, tu vero cristiano. Come allaspetto de tuoi amici, cui usavi largit di bei doni ed ufficj dospitalit generosa, rasserenatasi la tua fronte, sfavillavano i tuoi sguardi, sorrideva il tuo labbro, da cui la prodigiosa memoria schiudea tesori di tanto variati ed eruditi parlari che teco scorrevano rapidamente come lampi di luce i giorni e lore! Come dolente per lavversit detuoi amici,

XV o vicini o lontani, la tua amicizia anzi che venir meno singagliardiva, e, a temperar la durezza della fortuna, con soccorsi segreti e validissimi uffizj fervidamente sadoperava! Oh inconsolabile sposa ! tu sai se vebbe pi indivisibile ed amoroso consorte. Deh, cerca alleggiamento al tuo rammarico nella coscienza di quellaffetto, fido, costante, operoso, che tu avesti per lui. Cercalo nellampiezza di quel cuore, che di te niun meglio

XVI conobbe ; tu che mi dicesti di avervi scorto altre esimie virt, che agli occhi sfuggirono degli altri mortali. Tu sai sei fu cittadino fedele e vero cristiano. Con quale fermezza danimo giusto ei ricusava di contaminare i suoi caratteri con le bestemmie, stravaganze, lordure defalsi sapienti, de faziosi politici, degli empj poeti! Con quale giustizia parlava egli dell ultimo nostro buon Principe! Con quale riconoscenza ed ammirazione esaltava il

X V II grande Imperatore nostro Sovrano, che fu de suoi rari talenti conoscitore profondo e munifico proteggitore ! Quale ancor ne sentiva per la munificenza compartitagli da quel Principe, di quel giovane eroe, che allontana col valore e col senno il flagello della guerra da queste belle contrade ! Bodoni onorarono pontefici , vescovi, e cardinali. Bodoni onorarono monarchi, ministri , e guerrieri. Bodoni onorarono i filosofi, i lette-

X V III rati, e gli artefici pi famosi. Ma tanti onori non impedirono che nel silenzio de Suoi pensieri ei non sentisse la vanit delle cose. E soggi vedete, o Signori, questo lugubre pomposo apparato, fu giusto volere dellesimio Magistrato che ci amministra, fu giusto desiderio degli amici e de cittadini ; ma lultima volont del Trapassato, quale di propria sua mano sta scritta, fu di essere seppellito senza pompa alcuna alla guisa de poveri: more pau-

X IX perum, sono parole di lui ; ch voi foste, o poveri, a lui pi cari, perch pi cari a Dio. Ed oh! poteste alzar qui la voce, ch ben sareste pi eloquenti di me. Oh quanto dalle vostre lagrime la sua memoria e la sua tomba sono meglio onorate ! Voi ben vel sapete, o povere segrete famiglie, se lampiezza del suo cuore, avvalorato e schiarito dai lumi della religione, gli faceva sentire il soave dover di soccorrervi. Oh amor di prossimo! oh carit, carit!

XX oh vero carattere dellaugusta religione chei professava! E qui mi suonano ancora teneramente nel cuore le memorabili parole, quandegli, giacente in letto, ricevendo gli ultimi spirituali conforti, e sollevando il capo e lusata voce sciogliendo, disse al cospetto desacerdoti, degli amici, de servi : Udite e sappiate eh io muoio e morir voglio qual sempre ho vissuto nella cattolica religione che fu la religion de miei padri Oh Bodoni! tu sei morto....

XXI Deh,sciogliete, o sacerdoti, linno funebre, e dal Dio delle misericordie implorate a lui pace e riposo.

DESCRIZION E
DELLE

ESEQU I E.

Sono

state, quali potevansi in tanta angustia di tempo desiderare, solenni le esequie per la morte avvenuta il di 30 novembre 1813 nella persona del sommo Tipografo G i a m b at t i s ta b od on i , Cavaliere dell Ordine Imperiale della Riunione e dell Ordine Reale delle due Sicilie, Aggiunto al Maire di Parma, Membro di varie Accademie

XXVI
e di molte Societ letterarie. Furono esse decretate dal Corpo Municipale, e vennero celebrate il 2 dicembre dellanno stesso nel pi magnifico tempio della Citt, qual la Chiesa Cattedrale. N per la esecuzione di si nobil pensiero fu risparmiata alcuna spesa dalla superstite afflitta consorte; ed ora dessa intenta a far erigere una lapide marmorea sormontata dal Busto in marmo del suo illustre defunto marito, esimio lavoro del celebre scultore Comolli piemontese, il quale ne fece a lui vivente lofferta in pegno damicizia e dammirazione.

XX V II
Il tempio maestoso era coperto a lutto; sorgeva verso lestremit della nave di mezzo il funereo Altare ; e stava dirimpetto verso laltra estremit il grandioso Catafalco, formato da parecchi gradini sormontati da un vasto zoccolo, sulla cui sommit giaceva lUrna contenente le spoglie del Defunto coi simboli degli Ordini ond era fregiato e dellarte chei professava. Pendevano dai quattro lati altrettante Inscrizioni rappresentanti le sue precipue doti ; ed altra leggevasi all ingresso del tempio; tutte scritte in bello stile lapidario ed aurea latinit dal chiarissimo

X X V III
Abate Ramiro Tonani, parmigiano. La breve Inscrizione apposta al sarcofago, e laltra chiusa in un picciolo tubo di piombo, sono dellerudito concittadino Pietro Casapini. Nell urna del Defunto fu rinchiusa in un tubo di piombo una Memoria scritta sopra una pergamena; ed questa un epilogo de suoi meriti e delle sue virt, concepito e disteso dal Signor Giuseppe De Lama, parmigiano, versato nella bella letteratura e nelle matematiche discipline, uno dei tre Esecutori testamentarii ed intimi amici di si granduomo. Le funzioni ecclesiastiche furono eseguite dal

XX IX
Corpo de Consorziali Residenti nella Chiesa, ove intervennero il Signor Barone Dupont Delporte, Prefetto del Dipartimento del Taro, le Autorit civili e militari, ed ogni pi cospicuo ceto; e fu grande laffollamento del popolo accorso. Fu in appresso recitata una breve funebre Orazione tessuta nel pi angusto intervallo di tempo da un antichissimo amico del Defunto, e premessa a questa Descrizione.

INSCRIZIONI
POSTE ALLA PORTA MAGGIORE DELLA CATTEDRALE ATTORNO AL FERETRO E SULLURNA.

D E L S I G . A B AT E

D. R AM I RO T ONA N I
PA R M I G I A N O .

Sulla porta maggiore della Cattedrale al di fuori.

IOHANNI BAPTISTAE BODONIO


IAMDIVAMORISMERITORVMQVECAVSSA PATRIBVS ADSCRIPTO MAGISTERIO VRBIS HVIVS VOTISANTIQVIORIBVSPROXIMEADMOTO HONORIBVS MAGNIS INSIGNITO INTERFAMAS TANTAS PARMENSIS INCOLATVS AMATORI

PARENTALIA PVBLICE
CIVESHONORISDILECTIONISHOSTIMENTYM ADVENAE VEL REMOTISSIMI PIGNVS OBSERVANTIAE SVPREMVM VIRO ECCVINAM IGNOTO LVBENTES PERSOLVITE

X X X IV
Al Feretro, rimpetto alla porta.
PERFECTORI ARTIS TYPOGRAPHICAE VNI OMNIVM VETERVM RECENTIVMQVE APVD PRINCIPES OPTIMATES VVLGVS VEL VLTRA EVROPAE TERMINOS CELEBRATISSIMO

Dal lato dellEpistola.


VIRO MVLTIMODIS EXCVLTO PRO ERVDITIONE VBERRIMA EIVS ET IVDICIO MEMORIAE TENACISS CONIVNCTO APVD DOCTISSIMOS QVOSQVE MAGNI SEMPER VBIQVE HABITO

XXXV
Verso lAltare.
NON FLVXA HAEC

BODONIVM

TETIGERE NEC TANGVNT

PROBITATE CHRISTIANA IMMOBILI AMORE IN CONIVGEM SANCTISSIMO CARITATE IN OMNES EFFVSA CAELI PRAEMIA INDIPISCITVR

Dal lato del Vangelo.


HEV QVEM

BODONIO

INVENIET HOMINVM SOCIETAS PAREM INTEGRITAS CANDOR FIDES ALLOQVIVM FACVNDVM VIVAX IAM NON POSTHAC MORTALES IVVERINT VNVS TOT BONA CLAVSIT DIES

XXXVI
Destinata pel Sepolcro, di cui si fa cenno nella Descrizione.
PRO DORMITIONE ET MEMORIA

IOHANNISBAPTISTAEBODONII
DOMO SALVTIIS EQVITIS ORDD IMPERAT GALL ET REGIS NEAP PATRICII PARMENSIS ADDITI MAGISTERIO HVIVS VRBIS QVAM ANNOS XLV PERPETVOS INCOLVIT TYPOGRAPHI OMNIVM CELEBRATISSIMI HIC AB DVCC NN ACCITVS ET RR HISP AB OFFICINA TYP OB INCREMENTVM HARMONIAM VENERES ARTIS TOTA EVROPA FORISQVE NOTVS ALIOR PRINCIPVM ET OPTIMATVM BENEVOLENTIA

XX X V II
NVMISMATE AVREO ICONICO HEIC AB SVIS CIVIBVS VRBIVM NOBILISS INVITAMENTE EXORNATVS EST SVMMOQVE PARISIENSI CERTAMINE PRIMAS TVLIT IDEM INGENIO PERACYTO MEMORIA SVPRA FIDEM CVLTV LITTERARVM ERVDITIONE INSIGNIS RELIGIONE FIRMA OPITVLATOR VLTRO EGENORVM ANIMO MAGNO SIMVLATIONIS NESCIO ANNORVM LXXIII M VIII D XVII NECDVM FESSVS AD SVAE ITALOR Q SVORVM GLORIAE CVMVLVM SPECIMEN QVO TYPORVM SERIES CCLXX FORMAE AMPLIVS I I EXHIBENTVR MOX EDITVRVS CCC CCC

X X X V III
MORTE INTERCEPTVS EST PR K DEC A MDCCCXIII FVNERE ET LAVDATIONE DECR MVNICIP HONESTATVS

MARGARITA DALLAGLIO
MARITO INCOMPARABILI QVICVM VIXI ANNOS XXII CONCORDISSIME EFFVSA IN LACRIMAS POSVI AVE IOHANNES COLYMEN MEVM VALE

DEL SIGNOR

P IETRO C A SA P I N I
PA R M I G I A N O .

HEIC

Al Sarcofago.

IOHANNESBAPTISTABODONIVS
VBIQVE FAMA

Sullurna in un tubo di piombo.


IN BEATA IN CHRISTO SIT ANASTASIS PETRVS CASAPINI PARMENSIS C L

MEMORIA
DEL SIGNOR

GIUSEPPE DE LAMA
PA R M I G I A N O .

Fu posta nellurna del Defunto in un tubo di piombo.

Questo il cadavere di Giambattista

Bodoni nato a Saluzzo, citt del Piemonte, il giorno 16 febbrajo 1740; passato a Roma nel 1758 per far ivi il suo tirocinio tipografico; poscia chiamato in Parma per opera dell illustre suo amico il P. Paolo M.a Paciaudi dal Reale Infante D. Ferdinando Duca di Parma per erigervi nel 1768, e dirigere la Reale sua Stamperia.

X L II
Tipografo esimio, a cui le sue edizioni meritarono, malgrado i suoi emuli, il primato nellarte sua. Letterato insigne, coltissimo epistolografo, immenso nella erudizione, copioso, facondo. Religiosissimo verso Dio ; amoroso e liberale di soccorso pronto e spontaneo coi poverelli. Modesto, ingenuo, magnanimo; veritiero in ogni detto ed azione; delizia degli amici; affettuoso consorte. Tipografo di Camera del Monarca Cattolico Carlo I I I ; accetto al Grande Napoleone, al Monarca delle Due Sicilie, ed al Vice-Re dItalia il Principe Eugenio; decorato dellOrdine Imperiale della Riunione, e di quello delle Due Sicilie.

X L III
Caro a parecchi altri Sovrani dEuropa, ai Grandi, ai Dotti. Cess di vivere in Parma il giorno 30 novembre dellanno 1813 alla mattina, compianto da tutti i suoi concittadini dadozione, i quali diedero a lui un secondo pubblico attestato di amorevolezza, stima ed ammirazione, avendone ottenuto il primo nel 17 agosto 1803, quando gli decretarono il solenne onore della Medaglia, e lo ascrissero alla nobile classe deloro Cavalieri Piazzesi. Lamorosa e inconsolabile sua consorte Margherita DallAglio, che per ventidue anni allevi le sue fatiche col vivace, equabile e dolce suo carattere, ed abbell il viver suo, e prolungonne il corso merc le pi assidue e tenere

X L IV
cure, pose questultimo testimonio di conjugale affetto, e dindelebile gratitudine: al quale applaudirono concordemente i tre Esecutori dellultime testamentarie volont del marito Gaetano Z iliani , Giuseppe D e l ama , VincenZo Jacobacci .

Vu et permis dimprimer.
Parme, le 4 dcembre 1813.

l e p rfet

Du

D part.t

Du

taro ,

b aron

De le mpire

Delporte .

uesto libro testimonia lammirazione pel Sommo Tipografo Giambattista Bodoni, e vien composto a seguito di lunghe e sofferte meditazioni che diremo, appunto, bodoniane. Vien dal tipografo dedicato alla bella citt di Parma, dolce rifugio dalle troppo mondane mie occupazioni. E dedicato, infine, a S.S., chebbi lonor di accompagnare nelle vie e nelle stanze ove lArte Nera fu tanto perfezionata da Bodoni da riuscir, infine, a bastaer a se stessa. Tipographus lectori. Vale. MMXII Faust typographus cum tipis bodonianis E X C U D E B AT

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