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Numero 55 febbraio 2007

Periodico in rete a cura della Associazione Culturale Idee e contributi per lALTERNATIVA Punto Rosso

Acqua bene comune


E' in corso in tutta Italia la raccolta di firme per la legge d'iniziativa popolare che chiede la ripubblicizzazione dell'acqua. Nella sola giornata di inizio campagna, a met gennaio, sono state raccolte pi di 15.000 firme. E' una battaglia per un bene comune, l'acqua. Ma anche una battaglia per la democrazia, quella dello spazio pubblico e dei diritti sociali, e contro le politiche neoliberiste. Per questo dobbiamo partecipare tutti/e, non solo firmando ma anche organizzando la raccolta di firme con banchetti e altre iniziative. Su http://www.acquabencomune.org/ c' il testo della legge, molto materiale e tutti i contatti nazionali, regionali e locali.

SOMMARIO Lacqua a Nairobi di Emilio Molinari e Marco Iob


Il tema dellacqua si imposto come elemento forte in tutta la sua concretezza e drammaticit, ma anche nella sua proposta politica, nella sua vertenzialit non pi confinata a un asse tematico, ma pronta per essere assunta dallintero Forum.

Caso Dal Molin. Chi capisce il Nordest? di Loris Caruso


Quello che certo che per i cittadini di Vicenza non si arrenderanno facilmente, che qualcuno sia allestero sia in Italia ha fatto male i propri conti e che anche nelle zone pi difficili non vero che domini un pensiero unico impenetrabile.

Kapucinsky. Una lezione di stile a cura di Alda Radaelli


Kapucinsky stato uno dei pi grandi reporter della storia del giornalismo, autore di libri e reportage straordinari dall'Africa, dall'Asia e dall'Est Europa, testimone dei pi grandi avvenimenti della storia degli ultimi cinquanta anni.

Gianni Alasia. Una vita nel movimento operaio di Sergio Dalmasso


Per ripercorrere, attraverso 80 anni di vita, una pagina di storia non solamente locale e per limportanza della realt torinese e per le ovvie implicanze di questa sulla realt nazionale.

Europa in Movimento - Vittorio Agnoletto Miami 5. Una detenzione ingiusta


A imprigionare i cinque cubani, accusati di aver cercato di verificare le reali intenzioni di gruppi sospettati di terrorismo, proprio quel governo USA che della lotta al terrorismo ha fatto, da anni, la sua bandiera. E la sua giustificazione per guerre e bombardamenti.

Autofinanziamento - Iniziative - LUP - Edizioni


Per andare ai testi cliccare sui titoli del Sommario

Redazione: Bruno Carchedi (339/2237866), Roberto Mapelli, Giorgio Riolo presso Associazione Culturale Punto Rosso di Milano tel e fax: 02/874324 - 02/875045 - carchedi@puntorosso.it Per approfondimenti: Archivio del Sapere Condiviso su www.puntorosso.it

Emilio Molinari e Marco Iob *

Lacqua a Nairobi
(Nairobi 25 Gennaio 2007)

Per valutare il risultato complessivo del Forum Sociale di Nairobi ci vorr un po di tempo e di ponderatezza nella riflessione. Di certo possiamo affermare che non stato un forum di occidentali che sono andati a ragionare in Africa, bens lAfrica finalmente entrata nei Forum. La seconda affermazione che il tema dellacqua si imposto come elemento forte in tutta la sua concretezza e drammaticit, ma anche nella sua proposta politica, nella sua vertenzialit non pi confinata a un asse tematico, ma pronta per essere assunta dallintero Forum. Ci emerso ancor prima dellinizio del Forum alla riunione della delegazione italiana dove lintero movimento italiano dellacqua ha posto con forza proprio questa questione per assumerla come battaglia unitaria di tutto il forum e come elemento per superare le difficolt presenti. Il seminario sullacqua organizzato dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dellAcqua diventato il luogo di confronto tra tutte le reti ricostruendo in questo modo quello spirito unitario di Caracas rappresentato dal confronto orizzontale tra movimenti, che in questo caso ha inglobato la nuova rete africana dellacqua nata in questi giorni e che rappresenta pi di 40 Paesi. Ma non solo questo. Il seminario stato anche il luogo di incontro e di confronto tra una pluralit di soggetti. Basti pensare che attorno alla proposta avanzata nella relazione iniziale che ha definito un percorso e una strategia, hanno discusso e si sono pronunciati, oltre agli esponenti di tutte le pi significative reti mondiali dellacqua, parlamentari, amministratori locali e la rete Nuovi Municipi, sindacalisti internazionali, Ong, esponenti del Forum sociale mondiale, con la presenza anche di imprese pubbliche e - per la prima volta - un esponente di un Governo europeo, quale Patrizia Sentinelli, viceministra della Cooperazione del Governo Italiano. Il suo non stato un intervento formale, bens entrata nel merito del dibattito e ha assunto limpegno di portare il governo italiano a riconoscere lacqua come diritto umano nellambito delle Nazioni Unite e inoltre a deligittimare il Consiglio Mondiale dellAcqua, organismo privato che organizza i Forum Mondiali dellAcqua. Il risultato importante del seminario stato la definizione di un percorso globale composto da diverse tappe la pi ravvicinata delle quali lAssemblea dei Cittadini e degli Eletti per lAcqua (AMECE) che si terr a Bruxelles dal 18 al 20 marzo. Questo sar il luogo dove i molteplici soggetti dellacqua che hanno iniziato a incontrarsi a Nairobi, definiranno gli impegni da mettere in atto per assicurare laccesso allacqua a tutti gli abitanti del pianeta e la sua gestione pubblica. Inoltre, in vista del prossimo Forum Mondiale dellAcqua di Istanbul 2009, si assumer una strategia per la ridefinizione di un organismo rappresentativo che governi il destino dellacqua su tutto il pianeta. In mezzo ci saranno le mobilitazioni del 2008 in vista del 60 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dove nella giornata del 10 dicembre alcuni governi dichiareranno lacqua diritto umano mentre il Forum Sociale Mondiale dedicher allacqua un evento specifico in Brasile. Lacqua ha conquistato il Forum Mondiale e ha tracciato anche un modello di relazioni tra le reti e tra queste e la politica. Per chi come noi si batte da molti anni per il diritto allacqua, possiamo pensare, forse con eccesso di ottimismo e presunzione, che con lo sforzo di tutti siamo vicini a ottenere significativi risultati per il futuro del pianeta e dellumanit. Torniamo da Nairobi con questa convinzione e chiediamo a tutti, soprattutto a quelli che hanno partecipato, un particolare impegno per la campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare e per fare dellincontro di Bruxelles una tappa fondamentale verso il mondo possibile. * Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dellAcqua
info@contrattoacqua.it - www.contrattoacqua.it
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Loris Caruso

Caso Dal Molin. Chi capisce il Nordest?


Per anni i soloni riformisti del centrosinistra sono corsi dietro alla gente del Nordest. Lobiettivo era quello di strappare alla destra il consenso della cosiddetta locomotiva economica e allora si sono riempiti programmi locali e nazionali di federalismo, sicurezza, difesa dei valori cattolici, identit locali, ecc. per inseguire i cavalli di battaglia leghisti e forzisti. Nel Nordest per le aspirazioni pi conservatrici e istintive nonch di bassa lega sono state affiancate anche dal consolidarsi di unanima e di unideologia pacifista e solidarista, che ha visto numerosi cittadini di queste terre partecipare attivamente ai movimenti di questi ultimi anni, da Genova ai Notav passando per la straordinaria mobilitazione contro la guerra in Irak. Questa anima alternativa per sempre stata sottovalutata dal centrosinistra istituzionale. La stragrande maggioranza dei politici e dei partiti di centrosinistra che ha fatto propaganda qui ha pensato solo a dare di s un'immagine il pi possibile vicina allideologia affarista e individualista propagandata dalla destra, pensando cos di accaparrarsi consensi, con il risultato di lasciare la destra quasi senza contraddittorio e alternativa. In questo clima, lopposizione alla base Usa quindi nata dai cittadini che, giorno dopo giorno, hanno voluto vederci sempre pi chiaro e quando hanno capito che gli Usa avrebbero devastato e militarizzato Vicenza ancora di pi di quanto non lo sia, hanno deciso di dire basta. Si sono autoorganizzati. La spinta propulsiva innescata nel territorio dalla protesta spontanea ha fatto aprire gli occhi ai politici locali i quali coraggiosamente hanno assunto finalmente posizioni coerentemente pacifiste e anche ambientaliste (la base devasterebbe un territorio gi in sofferenza) votando no in sede comunale alla mozione favorevole allampliamento. Il movimento riuscito a far breccia persino in ambienti del centrodestra e a Caldogno, laltro comune coinvolto nel nefasto progetto Usa, il consiglio comunale a guida Udc si pronunciato per il no. Il 2 dicembre si riusciva cos a organizzare una manifestazione di 20.000 persone che per Vicenza un record. A questo punto anche a Roma si sono accorti che il Nordest non era tutto come lavevano raccontato Gentilini, Bossi e Berlusconi e anche molti maitre penser del centrosinistra veneto come Cacciari, sempre pronti a rimproverare i politici che non capiscono gli imprenditori e i commercianti veneti. Ma la risposta del governo ha ancora una volta dimostrato come esso sia incapace di pensare un Nordest diverso dando il suo consenso agli Usa, tentando maldestramente di allettare i mitici lavoratori del Nordest con la prospettiva di nuovi posti di lavoro gentilmente concessi dai marines, e svilendo la protesta pacifista a questione urbanistica. Cos facendo stato inferto un altro colpo sulla via di un possibile ricongiungimento tra movimenti veneti (e forse italiani) e politica. Quello che certo che per i cittadini di Vicenza non si arrenderanno facilmente, che qualcuno sia allestero sia in Italia ha fatto male i propri conti e che anche nelle zone pi difficili non vero che domini un pensiero unico impenetrabile. Le contraddizioni - come la sinistra dovrebbe ben sapere - ci sono, esistono ovunque e sarebbe compito di una classe politica che si dice alternativa coglierle e metterle a frutto. Sempre che ci sia la volont di farlo.
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Kapucinsky. Una lezione di stile


Ryszard Kapucinsky morto nella sua Polonia, dopo aver girato il mondo in lungo e in largo. Aveva 75 anni ed stato uno dei pi grandi reporter della storia del giornalismo, autore di libri e reportage straordinari dall'Africa, dall'Asia e dall'Est Europa, testimone dei pi grandi avvenimenti della storia degli ultimi cinquanta anni. Il suo luogo di lavoro fu sempre la strada, da dove traeva le storie pi incredibili e interessanti, raccontate e vissute dalla "gente", la base - secondo lui - indispensabile per il giornalismo d'inchiesta. Il vero giornalismo per lui era dare alle persone il proprio diritto ad essere informate, senza tanti sensazionalismi, spogliandosi dei pregiudizi e mantenendo il rispetto per le fonti. Principi che rimangono validi per i reporter di tutto il mondo. (NdR) DA "KAPUCINSKI - PROFESSIONE REPORTER" - FELTRINELLI 2006 (a cura di Alda Radaelli) P. 18 - Perch sono scrittore? Perch tante volte ho rischiato la vita e sono stato a un passo dalla morte? Per dimostrare lesistenza del fato? Per guadagnarmi lo stipendio? Il mio lavoro una vocazione, una missione. Non mi sarei esposto a rischi del genere se non avessi sentito che si trattava di qualcosa che riguardava la storia e noi stessi, qualcosa di talmente importante da costringermi ad affrontarli. Questo qualcosa di pi del giornalismo. P. 21 - Secondo me, il corso della storia non si cambia. Il punto non sta nellaccettare o meno la guerra, ma nel limitarne la crudelt. Essendo uno scrittore e non un uomo politico, il mio parere di fare in modo che la gente venga ascoltata, soprattutto da chi non vuole ascoltarla, in particolare dagli uomini politici. P. 45 - Ritengo - come dimostrano del resto sia lesperienza che la storia - che i bravi reporter siano persone modeste, capaci di rispetto e di stima per gli altri. Essere reporter significa prima di tutto rispettare la privacy, la personalit e i valori degli altri. P. 44 - Scrivere deve essere qualcosa di responsabile, di serio e di importante: responsabilit, seriet e importanza, tre caratteristiche che si conquistano testimoniando con il proprio destino e il proprio comportamento. P. 50 - Quando sei l, non chiedi niente. Basta guardare. Fare domande significa assumere automaticamente il ruolo del giornalista differenziandosi dalla gente di l. P. 51 - Il mio un lavoro interculturale e penso che la mia missione letteraria - se cos posso dire stia nel tentare di sconfiggere e superare gli stereotipi. P. 56 - Lavoro molto su ogni singola frase. Una volta formate le frasi, lavoro sui paragrafi, poi sulla pagina e, infine, sul capitolo: il mio sforzo principale consiste nel dire il pi possibile con la minima quantit di parole e di immagini. P. 89 - Qual la prima vittima della guerra? La verit. P. 89 - Vediamo gente che muore, un carro armato in fiamme, ma non sappiamo che cosa succede intorno. P. 90 - Tutto un settore della nostra immaginazione - lo spazio - viene annullato. Ci che abbiamo visto accaduto in ore diverse del giorno e della notte, mentre noi lo riceviamo alla stessa ora, alle sette di sera, col risultato di veder annullato anche il senso del tempo. Lo spettatore si trova di fronte al problema di come ordinare o collocare tutti questi fatti.

P. 91 - Ci stiamo avviando verso un mondo in cui tutto, persino il libro e il film, sar un prodotto collettivo. Quando unopera anonima, sparisce il problema della responsabilit e aumenta la generale relativizzazione postmoderna. E luomo, non potendo vivere in un mondo del genere, reagisce con il nazionalismo, il razzismo e il fondamentalismo. P. 93 - Da un lato diventiamo un villaggio globale, disponiamo di un numero illimitato di dati sul mondo; dallaltro la gente sempre meno interessata a quanto accade fuori del suo paese. P. 95 - Con quali motivazioni, se non con quelle di tipo culturale, spiegare il fatto che oggi certi paesi dellAfrica si trovano a un livello superiore di altri, pur essendo partiti alla pari? La cultura si manifesta pi nella vita quotidiana che nei rivolgimenti, per cui proprio a essa che bisogna guardare. P. 97 - Guardando la televisione, siamo autorizzati a pensare che i principali problemi del mondo siano il terrorismo, i vari fondamentalismi, il narcotraffico e la criminalit organizzata. Non vero. Il principale problema del mondo consiste nel fatto che i due terzi dellumanit vivono in miseria Duecentosessantotto persone al mondo possiedono un patrimonio pari a quello di mezza umanit. P. 99 - Lo scopo di ogni grande network non quello di informare, ma di non essere da meno delle altre reti. E se subito dopo si verifica un fatto nuovo, ecco che tutti si trasferiscono da unaltra parte. P. 101 - I media non rappresentano pi unopposizione al sistema. Un tempo la stampa smascherava i fatti, combatteva accanitamente contro questo o quel fenomeno. Oggi i media hanno modificato la loro posizione. Si sono affiancati al potere e non contestano, non polemizzano pi su questioni di principio. P. 103 - Luomo moderno non riesce ad ancorarsi nella storia perch gli eventi passati svaniscono dalla sua coscienza. P. 105 - E il comune utente televisivo a influenzare perfino il modo di riferire le cose: il suo gusto a dettare lo stile dei programmi, che devono essere sempre pi concisi e fulminei. P. 106 - Il goal di Wembley ha lo stesso peso qualitativo di un massacro nello Zaire. P. 107 - Se si toglie al giornalista la possibilit di scoprire le informazioni per conto proprio, il giornalismo cessa di essere giornalismo e diventa il comunicato ufficiale del comando militare; con lunica differenza che, invece di venire trasmesso dalla base, viene trasmesso da un reporter. P. 109 - Quando otterremo degli utenti consapevoli, che si rifiutino di guardare programmi televisivi demenziali e di leggere giornali mediocri, lemittente televisiva scadente, a secco di contratti pubblicitari, sar costretta a cambiare o a sparire. P. 110 - Il vero giornalismo intenzionale, vale a dire che si prefigge degli scopi e cerca di produrre qualche cambiamento. P. 110 - I buoni media sono sempre interessati a mostrare almeno una parte di quanto accade e a trovare persone disposte a svolgere questo compito. Non credo che andr mai in pensione, per la semplice ragione che nel nostro mestiere non esiste. Fare il reporter la mia vita. Anzi, un modo di vedere il mondo: un modo di vedere che non cambierei con nessun altro.
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Sergio Dalmasso

Gianni Alasia. Una vita nel movimento operaio


Mercoled 7 febbraio, Gianni Alasia compie 80 anni. Lappuntamento per chi lo conosce e lo stima fissato alle 11, presso la sala Viglione, palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, via Alfieri 15, Torino. Interverranno con lui Sergio Dalmasso, Luciano Boccalatte (Istituto regionale per la storia della Resistenza e della societ contemporanea), Vittorio Rieser (gruppo ricerca del PRC), Renato Lattes (gi dirigente della CGIL torinese e regionale). Sar presentato il quaderno frutto di una lunga intervista ad Alasia ad opera di Vittorio Rieser, Fabio Dalmasso, Sergio Dalmasso, Claudio Vaccaneo. Lappuntamento non nasce da alcun culto della personalit n da alcuna volont agiografica. E nostro intento, al contrario, ripercorrere, attraverso 80 anni di vita, una pagina di storia non solamente locale e per limportanza della realt torinese e per le ovvie implicanze di questa sulla realt nazionale. Lintervista inizia da pagine, su un mondo lontano, quello della Torino operaia tra gli anni 20 e 30, in particolare di Borgo S. Paolo. Cultura operaia, amore per lo studio, padre deamicisiano e zio gandhista, differenze di classe visibili nellabbigliamento (le scarpe), mestieri e gerghi scomparsi, leducazione in un ambiente sotterraneamente antifascista e in una scuola fascista (bella la fotografia di Gianni balilla). La lontana eco dalla guerra civile spagnola. I primi lavori, la guerra, gli scioperi operai del marzo 43, i primi, parziali, incontri, di un giovane che non sa, ma che cerca di capire con lantifascismo e i comunisti. La guerra partigiana che Gianni ha il merito di raccontare senza retorica, nel marasma, nellintreccio fra ruolo militare e politico e nella baraonda del PSI, il primo partito cui si avvicina per conoscenze personali pi che per chiara scelta. I giorni dellinsurrezione e quelli immediatamente successivi: anche qui nessuna marcia trionfale, ma gioie, esaltazioni che si intrecciano con scelte difficili e contraddizioni su cui riflettere ancora oggi. Lingresso in fabbrica, una comunit, un modo di essere comune, la ricostruzione i consigli di gestione, la speranza che londa di rinnovamento penetri nella societ tutta e nei rapporti di produzione. Non sar cos. La sua azienda, la Ferroviaria, ridimensiona, licenzia, chiude (Gianni ha raccontato i drammi, anche individuali, in un libro recente). Lattivit di partito progressivamente sostituita da quella sindacale in anni difficilissimi (la repressione e non solamente alla FIAT) e in quelli del boom, nei quali ritorna la spinta operaia, compare una nuova generazione, cambia il quadro del proletariato torinese (limmigrazione che quasi raddoppia la citt e riempie le periferie). Anche qui nessuna lettura apologetica. La classe operaia fatta di uomini e donne in carne ed ossa, la realt non mai riassumibile in formule, gli stessi scontri di piazza Statuto (1962) presentano letture non univoche. Molti i riferimenti agli anni successivi, quelli del difficile rapporto tra movimento sindacale e studenti, dei tentativi di inchiesta ( Torino la citt dei Quaderni rossi), dellesplodere della realt dei lavoratori studenti (ancor oggi il libro di Foa tra i pochi, se non lunico, dedicato al tema), della ricca rete di rapporti internazionali, primo fra tutti quello con le commissioni operaie della Spagna franchista. In questo quadro sociale, le esperienze partitiche (PSI, PSIUP, PCI, infine Rifondazione) sembrano avere minore spazio e risultano sempre subordinate q quelle sociali. Anche le esperienze amministrative e parlamentari sono lette in questa luce. Gianni segretario della Camera del lavoro torinese dal 1959 al 1974. Quindi consigliere regionale. Dal 1976 al 1980 assessore al lavoro. Il ricordo su questi anni non volto alla crescita del PCI, alle polemiche sul compromesso storico, neppure agli episodi pi drammatici di quelli che per comodit vengono definiti anni di piombo. Lattenzione volta alle centinaia di ristrutturazioni di

aziende, alla difesa dei posti di lavoro, ai casi umani, alla crescente separazione tra questi e una politica di palazzo lontana se non assente. Quindi, lattivit (1983- 1987) di parlamentare, in un costante collegamento con la realt locale, le delusioni per la svolta del PCI, la fondazione di Rifondazione che, a distanza di 15 anni, non ha superato tante contraddizioni iniziali. E ancora linteresse per questioni ambientali (il solare), per temi spesso trascurati nonostante la loro dimensione (apprendistato, formazione professionale), lintreccio fra lavoro e politica di pace (la riconversione delle fabbriche di armi). Il quaderno non opera di storia asettica, ma racconto soggettivo. E lincontro di mercoled 7 non ha intenzioni n di santificazione, n di giubilazione, ma semplicemente di riflessione collettiva su passato, presente e futuro. Oltre che di festa. Auguri Gianni.
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Europa in Movimento
Vittorio Agnoletto - segreteria@vittorioagnoletto.it

Miami 5. Una detenzione ingiusta


Da otto anni cinque cubani sono detenuti negli Stati Uniti, dove sono stati dichiarati colpevoli - tra laltro - di cospirazione finalizzata ad azioni di spionaggio e di complicit in omicidio. Amnesty, lOnu e migliaia di attivisti hanno denunciato irregolarit nel processo e nel trattamento dei prigionieri. Di recente al Parlamento europeo sono stato firmatario insieme a altri sette deputati di una lettera indirizzata allambasciatore Usa presso lUnione. Nel documento dopo aver espresso profondo disappunto per quello che sembra essere un errore giudiziario strumentalizzato dalla politica chiediamo che sia ricelebrato un processo equo e giusto. Sono cinque cittadini cubani. Si chiamano Gerardo Hermindez Nordelo, Antonio Guerrero, Raman Labafiino, Fernando Gonzalez e Rene Gonzalez. Sono noti in tutto il mondo come i Miami 5. Sono stati arrestati a Miami nel settembre 1998, processati nel novembre 2000 e condannati l8 giugno del 2001 con pene che vanno dai 15 anni fino all'ergastolo (per due di loro). Le accuse principali che sono state loro rivolte sono cospirazione finalizzata ad azioni di spionaggio e complicit in omicidio. Il punto che a questi uomini, realmente inviati negli Stati Uniti per infiltrarsi e informare il governo di Castro sugli sviluppi di organizzazioni di esiliati cubani gi sospettate di terrorismo, quali Alpha 66, Omega 7 e Fratelli del riscatto, stato negato un processo giusto e imparziale. Tale denuncia non arriva da qualche gruppo filo-cubano, bens da Amnesty International. Anche il Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite, facente parte della Commissione dei Diritti Umani dellONU, era giunto ad una conclusione simile nel 2005, sentenziando che i vizi del processo erano di tale gravit che conferiscono alla privazione della libert di queste cinque persone un carattere arbitrario. Ad alcuni dei cinque prigionieri stata inoltre negata la possibilit di vedere i propri familiari, un diritto sancito da pi di una convenzione internazionale, ratificata anche dagli stessi Usa. Un altro esempio emblematico della discutibilit del procedimento che coinvolge i cubani riguarda laccusa di cospirazione per commettere spionaggio. Il governo federale ha infatti convinto la giuria che questi uomini si stavano organizzando per spiare in futuro il governo degli Stati Uniti. Durante il processo, per, nessuna prova stata presentata per sostenere questa accusa. Ci nonostante sono stati giudicati colpevoli anche di questo capo dimputazione. L'assurdit di questa situazione appare ancora pi evidente se consideriamo che ad imprigionare i cinque cubani, accusati di aver cercato di verificare le reali intenzioni di gruppi sospettati di terrorismo, proprio quel governo USA che della lotta al terrorismo ha fatto, da anni, la sua bandiera. E la sua giustificazione per guerre e bombardamenti. A seguito delle prese di posizione di Amnesty e di molti altri gruppi di attivisti, dunque, anche il Parlamento europeo si mobilitato. Pochi giorni fa ho inviato, insieme ad altri sette eurodeputati, una lettera a Clayland Boyden Gray, ambasciatore degli Stati Uniti per lUnione Europea. La nostra iniziativa non nata, come abbiamo scritto, per essere una dichiarazione sul decennale embargo degli Stati Uniti verso Cuba, n una difesa del regime cubano, argomenti sui quali vi gi un'ampia discussione in tanti e differenti ambiti. Ma quello che abbiamo voluto esprimere ufficialmente un profondo disappunto per quello che sembra essere un errore giudiziario strumentalizzato dalla politica negli Stati Uniti. Lintero caso danneggia limmagine degli USA in tutto il mondo, oltre a causare la sofferenza di cinque uomini in prigione da otto anni. Per questi motivi chiediamo che sia rifatto un processo equo e giusto.
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Campagna di autofinanziamento 2007


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La tessera di Punto Rosso un piccolo atto concreto per essere nel movimento e contribuire alla costruzione della sinistra alternativa; per non arrendersi al liberismo e alla guerra e per costruire un mondo migliore. Tesserandoti sostieni il contributo attivo di P.R. al Forum Sociale Italiano, Europeo e Mondiale e contribuisci economicamente alle attivit di Punto Rosso - FMA: l'organizzazione dei grandi convegni e di centinaia d'occasioni di confronto tra le forze della sinistra alternativa; le edizioni Punto Rosso e la Libera Universit Popolare. Per iniziare bene il nuovo anno, diventa socio di Punto Rosso. Segnatelo in agenda. Non hai ancora l'agenda 2007? Ragione di pi per diventare socio. Ai nuovi tesserati Punto Rosso regala, sino a fine 2006, un'agenda Smemoranda o Moleskine. Tesserarti semplice: puoi passare in Via Pepe e portati via la tessera, puoi mandarci una email o farci una telefonata e riceverla via posta, puoi rivolgerti a qualche socio che penser a fartela avere. Infine, puoi fare la tua tessera con un versamento sul c.c.p. n 37398203 intestato a Associazione Culturale Punto Rosso. Indicando la causale tesseramento 2007. La tessera ha un costo di 20 euro annui, poco pi di 1,6 euro il mese. E' un impegno minimo e sostenibile per tutte le tasche. Naturalmente, puoi versare di pi; stabilisci tu il valore che puoi e vuoi dare alla tua tessera. Se sei gi socio, per facilitare il rinnovo della tessera, abbiamo deciso di concentrare tutti i rinnovi a fine anno e non abbiamo quindi sollecitato il rinnovo a quanti avevano tessere in scadenza nei mesi precedenti. Da oggi, tutti possono rinnovare acquisendo direttamente la tessera 2007. A tutti i soci chiediamo di aumentare il loro contributo richiedendo la tessera sostenitore. La quota minima di 50 euro e pu essere versata in due rate semestrali con RID, un ordine di pagamento alla propria banca che si fa una sola volta e resta valido sino a disdetta. Con questa modalit si instaura un automatismo che elimina a voi la necessit di ricordare la scadenza e a noi quella di verificare e sollecitare i rinnovi: meno carichi e maggiore tranquillit per entrambi. In segreteria potete trovare i moduli precompilati da consegnare alla vostra banca. Per voi e per i vostri regali: il dolcetto che celebra la sconfitta di Berlusconi. Due bottiglie in confezione regalo: 9 euro; cartone da 6 bottiglie 24 euro. Agende Smemoranda e Moleskine: 10 euro anzich 12. La tessera annuale di Punto Rosso contempla l'iscrizione automatica nella mailing list di informazione e l'abbonamento a Lavori in Corso, periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso diffuso via posta elettronica. Inoltre, nuovi e vecchi tesserati godranno, per tutto il 2007, di uno sconto del 15% sull'acquisto delle Edizioni Punto Rosso (oltre 60 titoli in catalogo) e del 10% sull'iscrizione ai corsi della Libera Universit Popolare.

Via Pepe a Milano: una sede pi grande e pi funzionale che anche unopportunit di finanziamento
La nuova sede di Milano da tempo operativa. Con la sua apertura abbiamo fatto un altro importante passo avanti. Lattivit generale, le iniziative politiche di Punto Rosso e i corsi della LUP hanno trovato uno spazio pi consono e pi funzionale. Per fare ci, abbiamo sostenuto costi significativi di ristrutturazione e dobbiamo, ogni mese, fare fronte ad un affitto per noi consistente. E necessario che le potenzialit offerte dai locali e dalla loro ubicazione, facilmente raggiungibile, nel centro di Milano, siano adeguatamente sfruttate, per contribuire alla coperture delle spese sostenute e a quelle di mantenimento. Anche quest'anno puntiamo a realizzare una cena al mese. Il costo non superer i 18 euro, comprensivi di vino e caff. Tutte le volte che sar possibile abbineremo alla cena uno spettacolo, una proiezione, una narrazione o quanto altro riusciremo ad approntare o ci verr proposto (attendiamo suggerimenti). Il costo non subir variazioni. Continueremo a dedicare grande attenzione alla scelta dei men e alla qualit della cucina. Una scelta, questa, che ha trovato un puntuale riscontro, come pu testimoniare chi ha partecipato, nelle cene organizzate nel 2005. Per una buona riuscita delle iniziative importante raggiungere i 60 coperti ( utile passare la voce e organizzarsi per partecipare, ogni tanto, con amici). La prenotazione importante e deve essere presa sul serio: abbiamo avuto casi di prenotazioni a cui non seguita alcuna presenza. Altre opportunit. Il salone sar presto ulteriormente rinnovato con interventi che ne miglioreranno lestetica e la funzionalit. E a disposizione di enti, associazioni e privati con costi daffitto contenuti. Il salone ha una pedana rialzata di circa quattro metri per due, dispone di impianto di amplificazione, ospita circa 100 persone se organizzato a platea e circa 60 se allestito a sala ristorante. Sono inoltre a disposizione schermo e video proiettore oltre a una cucina professionale completa con quattro fuochi e forno. Incontri e assemblee, corsi di ogni genere, iniziative commerciali, cene dassociazione, feste di compleanno, spettacoli e mostre sono alcuni dei possibili utilizzi. Invitiamo compagni e amici di Punto Rosso a sfruttare questa opportunit e a diffondere presso quanti possono essere interessati la comunicazione della disponibilit di questo spazio. Eleonora (bonaccorsi@puntorosso.it) ogni giorno a disposizione per la verifica della disponibilit e per illustrare il tariffario.

Harissa
Harissa, cena livornese-tunisina
Sabato 17 febbraio, Punto Rosso, Milano
Davide e Marika vivono nel 13 arrondissement di Parigi, il quartiere cinese. Il loro monolocale, al 27 piano di uno di quattro grattacieli di un complesso intitolato alla Magna Grecia, zeppo di ricordi di Tunisi e di un enorme mobile cinese di legno scuro che hanno comprato "per quando saranno in una casa pi grande." Attorno a loro le insegne dei negozi sono solo cinesi, il supermercato al centro dei palazzi ha il tetto a pagoda; nei parcheggi, al quinto piano sottoterra, ci sono negozi e templi cinesi. Lui studia legge, e, nel frattempo, guadagna qualcosa come agente immobiliare. Marika, che a Tunisi faceva la hostess per TunisAir, ora, a Parigi, dove voleva fare la stilista, lavora in un'agenzia di viaggi, e vende crociere per il Medio Oriente. Part-time. Non le piace molto. Parigi stata forse uno sbaglio. I loro amici sono marocchini, tunisini, algerini. Donne bellissime, e uomini asciutti, severi. Parigi, per loro, probabilmente non uno sbaglio, ma certo solo un passaggio ... Sulla tavola bassa, al centro del monolocale, un aperitivo li divide tra chi beve alcool e chi no: Coca Cola, Martini e un liquore cinese derivato dai Lichees, dolcissimo. Solo Marika, tra le donne presenti, beve alcool ... proprio lei! che, da tre anni nella capitale francese, Parigi non l'ha nemmeno visitata e, proprio lei!, che anni fa ha voluto a Tunisi un matrimonio supertradizionale, con anche la serata per sole donne, transessuale incluso. A cena mi portano al vietnamita ... camminando, per, alcuni profumi ci fanno fermare, tutti insieme. (...) Da www.socialpress.it Menu

Bricche e verdura varia (caponata e/o mesciua) Cuscus e - probabile - meloha! Frutta e dolci Pane, acqua e vino

Il menu adatto ai palati pi curiosi e anche a quelli pi cauti: basta stare attenti a quanta harissa si mette!!! Seguono dettagli e istruzioni in loco.
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MILANO
Associazione Culturale Punto Rosso Associazione Fonti di Pace Onlus in collaborazione con ICS e Provincia di Alessandria Presentano il volume LA TERRA DEL SILENZIO Il trasferimento forzato dei curdi in Turchia (Edizioni Infinito) Milano, MARTEDI 6 FEBBRAIO ORE 21 Presso Punto Rosso in via G. Pepe 14 Sar presente l'autore Mahemet Barut

La "Terra del silenzio" riporta i risultati di un'indagine sociologica condotta con grande rigore scientifico da Mehemet Barut (professore di sociologia generale), intervistando 17.875 persone, distribuite in 2.139 famiglie, forzatamente trasferite in Turchia da oltre 3.400 villaggi curdi. Sefika Gurbuz, direttrice del Goc-der, l'Associazione dei migranti per la cooperazione sociale e la cultura di Istanbul, che ha commissionato questa ricerca, finanziata dalla Provincia e dal Comune di Alessandria attraverso l'Istituto ICS, e che ha visto la partecipazione anche di altri enti ed istituzioni, afferma che il quadro numerico assolutamente impressionante, perch oltre quattro milioni di persone che sono state costrette a trasferirsi altrove dal Kurdistan, in genere in squallide periferie di grandi citt, con conseguenti condizioni di vita ed economiche disastrose. A causa di questa ricerca Sefika Gurbuz e Mehmet Barut hanno subito numerosi processi e condanne, a partire dall'articolo 312 del codice penale turco, che tratta dell'istigazione all'odio razziale. Mehmet Barut, bench assolto, stato licenziato dall'universit di Mersin. Marco Revelli nella sua introduzione scrive: "Per quelle donne, per quegli uomini, per quei bambini, non c' stata giustizia. Nessun tribunale internazionale, nessuna Corte dell'Aja si mossa. Quanti hanno osato intentare causa per i crimini subiti, hanno ricevuto in cambio dinieghi e minacce. Infatti il 35% degli intervistati sono stati accusati di reati politici. Il che la dice lunga su quanto l'oppressione e l'arroganza del potere trionfino ancora l, proprio dietro l'angolo del nostro cortile di casa. E di quanto, in un mondo ancora dominato dalla ragione della forza, le parole stesse perdano senso."

MILANO
XXVI Giornata della solidariet

La precariet in et adulta
Inutili a 45 anni
Convegno della vigilia Sabato 10 febbraio, ore 15 - 18 Seminario Arcivescovile - Milano, corso Venezia 11
Introduzione Don Raffaello Ciccone, direttore ufficio diocesano per la vita sociale e il lavoro Tavola rotonda Luigi Campiglio, pro-rettore Universit cattolica del Sacro Cuore di Milano, ordinario di politica economica Francesco Totaro, docente di filosofia e scienze umane Universit di Macerata Antonio Pizzinato, gi senatore della Repubblica Rosa Rinaldi, sottosegretario Ministero del lavoro e della previdenza Interventi programmati Armando Rinaldi, presidente Atdal (Associazione per la Tutela dei Diritti Acquisiti dei Lavoratori) Giusepppe Zaffarano, presidente Lavoro over 40
Un fenomeno sconcertante si sta verificando tra noi, a seguito della flessibilit e della precariet degli adulti, e ha caratteristiche particolarmente nuove: molte persone vengono espulse dal lavoro, pur con qualifiche, professionalit ed esperienze significative, in et di piena maturit. Cos si ritrovano disoccupati, senza risorse, vecchi per il lavoro e troppo giovani per ricevere una pensione. Si parla degli Over 45. Questo anno, di fronte all'impegno pastorale di tutta la diocesi che ha rivolto la propria attenzione specificamente al tema della famiglia, ci sentiamo coinvolti e responsabilizzati, poich la famiglia, nei cambiamenti del mondo del lavoro, viene particolarmente penalizzata. Cos il Convegno della Giornata della Solidariet del 2007 vuole portare un contributo di riflessione e di ricerca in rapporto a questo particolare fenomeno di precariato e, quindi, aiutare a ripensare a situazioni difficili che si sono profilate in questi anni, per trarre, insieme, soluzioni ed operativit. Ci si pone allora la domanda, squisitamente etica, di come si possa tradire una sana umanit, accettando l'incapacit di valorizzare ci che c' di ricco e di competente nel lavoratore. Significa che la scienza economica diventata cieca e che non c' capacit di affrontare il futuro? Il mancato utilizzo del patrimonio di relazioni ed esperienza di questi lavoratori rappresenta un segnale di inadeguatezza e spreco di risorse umane invece preziose, specialmente per l'Italia. Quali sono allora i criteri di una economia che non sa difendere i fattori che ha scoperto validi e carichi di promesse? Quale attenzione viene data alla cultura, al futuro? Quale attesa viene maturata verso la politica se non richiedere aiuto per sostenere queste ricchezze come, in fondo, almeno teoricamente, si disposti a rispettare e a sorreggere la vita umana stessa, lottando contro la morte? La questione non solo economica, nel senso quantitativo, ma di tipo culturale e coinvolge la natura dei rapporti e delle consuetudini all'interno delle imprese. Per questo motivo le ragioni della convenienza economica non sono di per s sufficienti ad aprire un mercato del lavoro laddove oggi non esiste, mentre invece pu essere di grande utilit una norma sociale o legislativa che spinga le imprese verso una trasformazione della loro cultura, delle loro prassi, consuetudini e modi di valutare realmente le risorse umane.
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LIBERA UNIVERSIT POPOLARE


PROSSIMI CORSI - PRIMO SEMESTRE 2006-2007 Tutti i corsi si terranno dalle 18.30 alle 20.30 presso Punto Rosso, via G. Pepe 14 (ang. via Carmagnola) a Milano (MM2 Garibaldi) La Lup completamente autofinanziata. Per partecipare ai corsi, oltre alla quota di iscrizione singola, occorre fare la tessera annuale (da settembre ad agosto) che costa 3 euro. Attenzione! Chi intende partecipare ai nostri corsi pregato di avvisarci per tempo. La prenotazione per noi importante al fine di permetterci di meglio organizzare lattivit della Lup. Potete prenotare per telefono o via email.

CICLO MONOGRAFICO (3 CORSI) Una societ alternativa possibile? Rompendo il velo della rassegnazione e l'idea della fine della storia, i grandi movimenti sociali degli ultimi anni hanno rilegittimato l'idea che un altro mondo possibile. Tuttavia la societ capitalistica sembra oggi pi che mai capace di riassorbire le spinte pi radicali al cambiamento ed a neutralizzare mutamenti sociali veri e duraturi. I corsi che costituiscono il ciclo monografico della Lup 2006-2007, sono una ricerca attraverso i luoghi sociali, i grandi cambiamenti ed i soggetti collettivi per cercare di capire se oggi sia ancora possibile pensare davvero una societ alternativa ed immaginare una nuova teoria della trasformazione, ed a partire da quali fenomeni reali.

1) Comunit, territorio e nuove forme del conflitto sociale. Da Scanzano alla Val di Susa I territori e le comunit locali sono attraversati e cambiati dai processi di globalizzazione. Le reti ed i flussi economici, materiali ed immateriali, o ne annullano l'identit e la storia o le piegano a forme stereotipate adatte solo alla competitivit. I processi politici sempre di pi li escludono da vere forme di partecipazione alle scelte che riguardano la loro stessa vita. Proprio da qui, per, sembrano ripartire negli ultimi anni forme di conflitto che parlano a tutti. Durata: 4 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 5 ottobre Globalizzazione, identit e territorio Relatore: Enzo Colombo (Universit di Milano) Luned 9 ottobre Territorio, crescita economica, capitalismo contemporaneo Relatori: Aldo Bonomi (Consorzio Aaster), Paolo Cacciari (deputato Rifondazione comunista) Gioved 19 ottobre La coscienza di luogo sta sostituendo la coscienza di classe? I conflitti delle comunit locali Relatori: Alberto Magnaghi (Univ. di Firenze, Rete nuovo municipio), Roberto Biorcio (Universit Bicocca) Gioved 26 ottobre Comunit locali e democrazia partecipata Relatore: Antonio Ferrentino (presidente Comunit montana bassa Val di Susa) 2) Il nuovo controllo sociale Nella societ contemporanea, il controllo sociale diventa sempre pi sottile, meno evidente e per questo pi pervasivo. Ma contemporaneamente, per assoggettare nuove sfere dell'individualit e delle reti sociali, deve garantire nuove forme di autonomia almeno apparente ad individui e gruppi.

Come si sta evolvendo questa contraddizione, quali spazi apre? Durata: 5 incontri Quota di partecipazione: 15 euro Gioved 16 novembre Dai corpi alle menti. Come cambia il controllo sociale? Dove immaginare nuovi spazi di libert? Relatori: Andrea Fumagalli (Universit di Pavia), Cristina Morini (saggista) Gioved 23 novembre Le reti dell'immaginario. Media e nuovi media tra manipolazione ed informazione diffusa Relatori: Giovanni Cesareo (sociologo della comunicazione), Roberto Rosso (Attac) Gioved 30 novembre Famiglie di individui. La modificazione della famiglia nell'epoca della centralit dell'individuo Relatrice: Silvia Vegetti Finzi (psicanalista, saggista) Luned 4 dicembre Educare chi? La scuola da formatrice del cittadino a fabbrica dell' individuo asociale Relatori: Paolo Giovannetti (Iulm), Francesco Muraro (Lup), Daniela Strona (insegnante) Gioved 14 dicembre Chi governa la societ? La privatizzazione della societ ed il ruolo dei media, della finanza e delle nuove agenzie di socializzazione Relatore: Oscar Marchisio (Universit di Bologna) 3) Natura umana, forme di vita contemporanee, istituzioni politiche Nella storia del pensiero moderno, diverse idee sulla natura umana sono state la base per costruire diverse teorie politiche, democratiche o autoritarie. Oggi la natura umana, le caratteristiche fondamentali dell'essere umano, sembrano diventare sempre pi esposte e visibili nelle forme di vita contemporanee, nella produzione, nel consumo, nella costruzione dell'immaginario collettivo. E' possibile, allora, ripensare al rapporto tra natura umana e politica ed immaginarlo come premessa teorica per una trasformazione radicale della societ? Durata: 3 incontri Quota di partecipazione: 10 euro Marted 30 gennaio Le basi materiali della vita e le istituzioni politiche. Il rapporto tra natura umana, condizione umana e trasformazioni politiche. Relatori: Paolo Virno (Universit della Calabria), Giuseppe Pirola (Istituto Aloisianum) Marted 6 febbraio Linguaggio, forme di vita contemporanee e trasformazioni sociali. Un passaggio d'epoca? Relatori: Felice Cimatti (Universit della Calabria), Carlo Casalone (Rivista Popoli) Marted 13 febbraio Le grandi mutazioni scientifiche e tecnologiche. L'ambivalenza tra intensificazione del controllo ed apertura all'autogoverno. Relatori: Massimo De Carolis (Universit di Salerno), Gianni Tamino (Universit di Padova)

ATTUALIT E FORMAZIONE Sociologia del calcio Il calcio cambiato. Lo scandalo di calciopoli ha fatto emergere, oltre ad un sistema fondato su una sorta di oligopolio criminale organizzato, una rete di rapporti e alleanze tra calcio, finanza, media e politica. Come fatta questa rete? E perch si fatto diventare il calcio una delle cose fondamentali (e immancabili) della nostra vita quotidiana? A cosa (a chi), serve? Durata: 3 incontri Luogo: Punto Rosso, via G. Pepe 14 (angolo Carmagnola), mm2 Garibaldi Orario: 18.30-20.30 Quota di partecipazione: 10 euro Gioved 18 gennaio Economia e comunicazione del sistema calcio contemporaneo Gioved 25 gennaio La centralit sociale e culturale del calcio in Italia. Gioved 1 febbraio Il tifo, le tifoserie e le curve: caratteristiche e trasformazioni recenti Il corso a cura di Antonio Smargiasse (collaboratore Il Manifesto)

Associazione Culturale Punto Rosso Libera Universit Popolare Via Pepe 14, 20159 Milano Tel. 02/874324 - 02/875045 (anche fax) lup@puntorosso.it - www.puntorosso.it
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Edizioni Punto Rosso


I libri si possono chiedere direttamente alleditore pagandoli con un versamento sul conto corrente postale n. 37398203 intestato a Associazione Culturale Punto Rosso (specificando la causale) I nostri libri sono distribuiti nelle librerie anche da: Diest Distribuzione, Via Cavalcanti 11, 10132 Torino. Tel. 011/8981164. I libri si possono acquistare on-line su www.consorzioequilibri.com e www.365bookmark.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------GIUSEPPE PRESTIPINO

La memoria del futuro


Ridefinire il capitalismo, ripensare il comunismo
A partire dalla convinzione che occorra una nuova cultura politica per il socialismo del XXI secolo, dopo le sconfitte del socialismo reale e della socialdemocrazia, e che per costruirla occorra guardare ai movimenti reali in campo e alla nostra tradizione come libera eredit, il libro traccia una analisi attenta dei problemi aperti, sia teorici che politici, che abbiamo di fronte, indicando alcune proficue linee di proposta. Indice del volume I. Nodi irrisolti della teoria e disfatte reali (1. Vita, coscienza e coscienza sociale, 2. Agenti individuali e intelletto generale, 3. Autosufficienza dell'economia?, 4. Cercare ancora? sul "socialismo reale", 5. Un ciclo concluso) II. Ridefinire il capitalismo (1. Il carattere del capitalismo, 2. Il capitale come capitale cognitivo, 3. La follia incendiaria del capitale globale, 4. Scienza-tecnica e antipolitica, 5. Guerra permanente e violenza diffusa, 6. Crisi globale dell'Impero e/o dell'imperialismo) III. Ridefinire la libert comunista (1. L'idea di comunismo, 2. Sapere individuale e sapere comune, 3. Beni comuni e beni pubblici, 4. Per la nonviolenza, non contro ogni statualit, 5. Utopia dell'universalismo) IV. Ripensare la transizione (1. Avanzamenti e impedimenti nella transizione, 2. Il vecchio e il nuovo, 3. Nuova e diversa lotta di classe, 4. Culture e generi, 5. Partito e movimento, 6. Porre fine ai cattivi ricorsi storici) Collana Il presente come storia, pp. 160, 11 Euro, ISBN 88-8351-067-4 Giuseppe Prestipino ha insegnato nell'Universit di Siena come ordinario di Filosofia della storia e di Filosofia teoretica. Il pi diretto impegno politico risale al 1944. In seguito, ha svolto attivit di giornalista, di sindacalista in Libia, di sindaco, facendo parte dell'Assemblea regionale siciliana e poi del Comitato centrale nel Pci. Tra le molte sue opere: Natura e societ (Editori Riuniti, 1973) e Da Gramsci a Marx (Editori Riuniti, 1979), Modelli di strutture storiche (Bibliotheca, 1993), Narciso e l'automobile (La Citt del Sole, 2000), Realismo e Utopia. In memoria di Lukcs e Bloch (Editori Riuniti, 2002), Tre voci nel deserto. Vico Leopardi Gramsci (Carocci, 2006). Ha lavorato per diverse riviste italiane e straniere, per l?Istituto Gramsci e per la Fondazione Basso. E' Presidente onorario del Centro per la Filosofia Italiana e Direttore della rivista filosofica "Il Contributo".

ANDREA FUMAGALLI

LAVORO - Vecchio e nuovo sfruttamento Pubblicato in collaborazione con Carta


Nei tempi della flessibilit che si trasforma in precariet, il tema del lavoro sempre pi centrale nella vita degli individui. Ma che lavoro ? E che trasformazioni ha subito nella rivoluzione informatica degli ultimi trent'anni? Ci hanno sempre detto che il lavoro rende liberi e a maggior ragione dovrebbe essere vero oggi, dove la fatica della fabbrica sempre pi sostituita dalle capacit mentali. Ma proprio cos? Andrea Fumagalli insegna Economia Politica all'Universit di Pavia. Svolge attivit di ricerca sui temi del mercato del lavoro e della distribuzione del reddito. Collabora con Punto Rosso e scrive su numerose riviste di movimento. E' uno degli animatori della EuroMayDay precaria. I Tascabili Punto Rosso, pp. 210, 7 Euro, ISBN 88-8351-065-8

MARIO VITIELLO

TRASPORTI Mobilit, qualit della vita, democrazia


(in collaborazione con Attac-Italia)
La mobilit un diritto? Se lo , rientra tra quelli fondamentali di cittadinanza. Ma un diritto negato! L'ingorgo blocca la Ferrari e la Panda, e a suo modo rende democratica la congestione. Il mito dell'automobile inarrestabile, o le relazioni pi autentiche viaggiano su una bicicletta? La privatizzazione del trasporto pubblico obbligatoria? Oppure esiste un modo alternativo, partecipato, democratico e solidale per far funzionare autobus e tram? E cosa c'entrano le lotte in Val Susa con gli scioperi dei ferrotranvieri? E le mobilitazioni contro il Ponte con le proteste dei pendolari di Lodi? Questo libro, in modo semplice e chiaro, offre percorsi alternativi di analisi e delinea uno scenario di proposte non scontate che restituiscono a mobilit e territorio la dignit di beni comuni.

Mario Vitiello, 38 anni, ingegnere, ferroviere, socio di Attac Italia dal 2001. Collabora con il comitato locale di Milano. Per lavoro ha a che fare stabilmente con binari, stazioni, cantieri di lavori pubblici. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-061-5

ROBERTO ROMANO

ECONOMIA PUBBLICA Stato, mercato, diritti


Presentazione di Alessandro Santoro Postfazione di Luigi Cavallaro
La globalizzazione ha tolto agli Stati ogni possibilit di un vero intervento nell'economia? Davvero il mercato pi efficiente e pi capace di garantire la crescita e lo sviluppo economico? In Italia ed in Europa molte cose sembrano dimostrare il contrario. Questo libro vuole essere un contributo per riaprire un grande dibattito sull'economia pubblica, sul ruolo dello stato nell'economia reale e su come sia possibile costruire un nuovo contratto sociale nelle nostre societ.

Roberto Romano lavora presso il dipartimento contrattazione della Cgil Lombardia con incarichi di studio ed collaboratore del quotidiano Il Manifesto. E' stato assistente del Presidente della Commissione Attivit Produttive della Camera dei Deputati Nerio Nesi nella legislatura 1996-2001. I Tascabili Punto Rosso, pp. 112, 6 Euro. ISBN 88-8351-062-3

AAVV

ENERGIA Rinnovabilit Democrazia


Aria, Acqua, Terra e Fuoco, i quattro elementi fondamentali impiegati da Empedocle per descrivere il mondo in cui viviamo, sono tra loro interconnessi. Il Fuoco lenergia viene oggi utilizzato dalluomo e consumato cos dissennatamente, in particolare nelle sue forme fossili, da compromettere i cicli della biosfera, dando luogo ad un inarrestabile degrado dellaria, dellacqua, della terra. C' bisogno di una alternativa. Questo libro cerca di fare delle proposte in questa direzione. "Nessuno potr pi dire che i movimenti non avanzino proposte positive e realizzabili.... Un documento di notevole lucidit e compattezza, che fornisce una coerente prospettiva di riferimento!" (Wolfgang Sachs, Wuppertal Institut) Energia vita e non solo, come avvenuto nella crescita del mondo ricco, consumo per il superfluo. Laccesso ad essa indispensabile affinch le parole democrazia e lotta alla povert si trasformino nel cuore di un programma di cambiamento. Ma abbiamo ancora molto da imparare (padre Alex Zanotelli, missionario comboniano) Sta crescendo impetuosa la consapevolezza che la riappropriazione dei beni comuni un diritto dellumanit. Il movimento per lacqua ha gi conquistato un posto rilevante nellagenda politica dei movimenti e attraversa ormai le istituzioni. Benvenuto al contratto per lenergia e il clima. (Riccardo Petrella, Contratto mondiale per lacqua)

Hanno collaborato alla stesura del presente saggio: Guido Agostinelli, Mario Agostinelli, Ugo Biggeri, Orsola Bolognani, Roberto Brambilla, Paolo Cacciari, Nicola Cipolla, Sandro Finardi, Maurizio Gubbiotti, Paola Iannizzotto, Gianni Naggi, Vincenzo Naso, Lorenzo Pagliano, Maurizio Pallante, Ciro Pesacane, Debora Rizzuto, Karl Ludwig Schibel, Massimo Serafini, Gianni

Tamino, Pierattilio Tronconi, Renato Valota, Antonio Vermigli. Collana I Tascabili di Punto Rosso pp. 112, 6 Euro - ISBN 88-8351-053-4

STAI VIVENDO UN EQUILIBRIO PRECARIO La precariet nella vita e nel lavoro delle donne
A cura di Linda Santilli Atti del III Campeggio di Scuola di Politica del Forum delle donne. Palermo, 3-8 settembre 2005
Il volume raccoglie gli atti del 3 Campeggio nazionale di Scuola di politica organizzato dal Forum delle donne di Rifondazione comunista a Palermo dal 3 all8 settembre del 2005. Al centro del dibattito un tema di straordinaria attualit, quello della precariet del lavoro e della vita delle donne, affrontato attraverso molteplici angolature dai partecipanti alliniziativa: donne e uomini di differenti generazioni, cittadinanza, provenienza geografica. La precariet sul lavoro, la precariet della propria identit, delle proprie relazioni e delle proprie collocazioni nel mondo, dei propri saperi per leggerlo e trasformarlo facendo tesoro della pratica femminista del partire da s e degli strumenti politici dellinchiesta/autoinchiesta il filo conduttore che attraversa i sette seminari, nel moltiplicarsi di domande. Quale il rapporto oggi tra riproduzione sociale, lavoro, reddito? Tra produzione e riproduzione? Quale peso hanno oggi queste sfere nella vita delle donne? In che misura e a quali condizioni il lavoro continua ad essere un canale di liberazione dentro cui si costruisce il senso di s? 24 punti di vista che dialogano tra loro tentando una narrazione che dia conto della complessit. Voci narranti non sulla precariet ma dalla precariet, attraverso le tematiche della femminilizzazione del lavoro, delle trasformazioni del mercato globale, dellimmigrazione, della cittadinanza europea, dei saperi e della scuola, del processo di militarizzazione della vita, del riemergere di ideologie identitarie.

Linda Santilli. Nata il 13 settembre 1966 allAquila. Laureata con una tesi in storia contemporanea sul progetto politico e culturale del Fronte Sandinista. Lavora presso lufficio nazionale del Forum delle donne. E responsabile scientifica dellArchivio femminista Rosa Luxemburg del Prc e coordinatrice del gruppo di ricerca Patriarcato del partito. Ha pubblicato articoli e saggi su tematiche ispirate al femminismo in varie riviste ed ha curato diverse pubblicazioni. Pubblicato in collaborazione con il Forum delle Donne del Partito della Rifondazione Comunista Collana I quaderni del mare, pp. 184, 10 Euro. ISBN 88-8351-064X

IL MIRACOLO CINESE Visto dallinterno, dal punto di vista di autori cinesi


Il titolo dell'edizione inglese di questo libro China Reflected. Esso va inteso in due sensi. Il primo rinvia allimmagine della Cina riflessa dallo sguardo degli autori cinesi. Che cosa succede oggi nellinterno del paese? Quali sono i problemi pi importanti agli occhi degli intellettuali? Le informazioni veicolate dai media dominanti non permettono di rispondere a queste domande. Il secondo senso rinvia alla riflessione propriamente detta, a quella necessaria per lavorare a una migliore comprensione delle tendenze di fondo, allo scopo di dare slancio alla nostra militanza. Pubblicare questopera non significa semplicemente mettere insieme una serie di articoli, ma anche incoraggiare e facilitare le interazioni fra i diversi autori. Questo libro daltronde un derivato dellazione di Arena (Asian Regional Exchange for New Alternatives). Praticamente tutti gli autori qui riuniti hanno gi partecipato alle nostre attivit in quanto personerisorsa su differenti problematiche di interesse generale per la Cina e il resto dellAsia. (dallintroduzione di Lau Kin Chi).

Indice:Introduzione. Condizioni della critica intellettuale in Cina di Lau Kin Chi. Rappresentazioni della Cina rurale nei discorsi della modernizzazione di Lau Kin Chi. Bilancio e prospettive dello sviluppo rurale in Cina allalba del ventunesimo secolo di Wen Tiejun. Problematica rurale e sviluppo diseguale in Cina di Huang Ping. Tavola rotonda sullo sviluppo rurale e lamministrazione locale in Cina con Lau Kin Chi, Bai Nansheng, Chen Xin, Huang Ping, Wen Tiejun, Jeannie Manipon e Lot Felizco. Repressione del movimento sociale di Tienanmen e nascita del neoliberalismo cinese di Wang Hui. Logiche e difficolt della cultura consumistica e della crescita cinese di Chen Xin. Ruolo e funzioni dei sindacati in Cina: realt e impressioni evolutive di Feng Tongqing. Classi e rapporti di genere nel discorso dominante in Cina di Dai Jinhua. Intellettuali, Stato, media e ideologia neoliberale in Cina di Dai Jinhua Le Edizioni Punto Rosso pubblicano in italiano i Cahiers di Alternatives Sud del Centro Tricontinentale di

Louvain-la-Neuve (Bruxelles) e diretti da F. Houtart. I quaderni di Alternatives Sud hanno lobiettivo di far conoscere il pensiero e le analisi del Sud sui rapporti sociali mondiali e sullevoluzione delle societ del Sud. La parola Alternatives indica una prospettiva diversa rispetto a quella delleconomia dominante nella fase attuale di ristrutturazione dellaccumulazione capitalistica con le sue conseguenze sociali, politiche, culturali. La parola Sud sostituisce linadeguata espressione Terzo Mondo. Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp. 160, 11 Euro. ISBN 88-8351-063-1

AQUI MANDA EL PUEBLO! Chiapas: resistenza e autonomia dai caracoles zapatisti


Testi di: Miguel Alvarez Gndara - Marta Duran de Huerta - Giunta del Caracol di Morelia - Magdalena Gmez - Onsimo Hidalgo Dominguez - Mani Tese Lucca - Emilio Molinari - Carlos Montemayor - Miguel Pickard - Pablo Romo - Don Samuel Ruiz Garcia - Jorge Santiago Santiago - Serapaz
"Qui comanda il popolo e il governo obbedisce". I protagonisti del conflitto chiapaneco, e gli osservatori pi attenti, raccontano la storia e le caratteristiche della ribellione che svegli il mondo e che si trova ancora intatta a rinnovare sfide e ad accendere gli animi di milioni di persone unite nel grande movimento contro la globalizzazione neoliberista. Fotografie di volti coperti, che incarnano una proposta politica diversa, capace di rinnovarsi anche a distanza di 12 anni col nuovo slancio della VI Dichiarazione della Selva Lacandona. I concreti sentieri dell'autonomia che centinaia di migliaia di indigeni costruiscono quotidianamente in mezzo al silenzio dei grandi media, esempio di resistenza e di affascinante alternativa. L'esperienza di un dialogo fra due mondi che propongono un modo di fare solidariet che parte dal basso e cammina verso la dignit e la giustizia dei popoli.

Formato 21x26, pp. 296 - 100 foto, 25,00 - ISBN 88-8351-052-6

SAMIR AMIN

PER UN MONDO MULTIPOLARE In appendice l'Appello di Bamako


Il momento attuale della globalizzazione caratterizzato dallemergere dellimperialismo collettivo della Triade, composta da Stati Uniti, Europa e Giappone, attraverso la quale si esprime la solidariet fondamentale del capitale dominante. Contemporaneamente, attraverso il controllo militare del pianeta, gli Stati Uniti subalternizzano i loro alleati per costruire un mondo unipolare. I popoli non possono avanzare i loro progetti di progresso sociale e di democratizzazione se non contrapponendosi al progetto di Washington e cercando di imporre la ricostruzione di un mondo multipolare. In questa prospettiva, il libro analizza gli ostacoli e i dilemmi che interpellano il movimento mondiale. LEuropa sar in grado di rompere con latlantismo e con la sua subalternit agli Stati Uniti? La Cina riuscir a perseguire il suo sviluppo sulla base di un socialismo di mercato, nonostante la sua adesione al Wto conprometta le sue potenzialit? Il Sud riuscir a ricostruire una sua autonomia e alleanza allaltezza della sfida in corso? La prospettiva multipolare richiede una riforma radicale dellOnu che qui formulata nello spirito del rispetto della sovranit dei popoli e della democratizzazione della societ. Questa analisi evidenzia le interdipendenze che legano le opzioni politiche e sociali, peculiari delle diverse nazioni e regioni del mondo, con le loro implicazioni geostrategiche.

Collana libri/FMA n. 14, pp. 234, 12 Euro

GLOBALIZZAZIONE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE


Atti del corso sulla cooperazione organizzato dalla Provincia di Milano - Assessorato alla pace e alla cooperazione, in collaborazione con la Libera Universit Popolare e lAssociazione delle Ong Lombarde (gennaiogiugno 2005) Saggi di: Gildo Baraldi, Andrea Baranes, Guido Barbera, Davide Bazzini, Augusta Borghi, Giampaolo Calchi Novati, Marco Capodaglio, Francesco Castelli, Janiki Cingoli, Ada Civitani, Jos Luiz Del Roio, Fabrizio Eva, Fabiana Folloni, Giorgio Garelli, Maria Gatti, Giordano Golinelli, Silvia Jelmini, Gian Paolo Morelli, Isidoro Mortellaro, Mauro Perini, Lele Pinardi, Giuseppe Pirola, Elena Pisano, Rosa Riboldi, Carla Ricci, Maurizia Russo Spena, Raffaele K. Salinari, Roberto Savio, Javier Schunk, Lorenzo Sola, Andrea Stocchiero, Luigi Vinci, Alberto Vitali, Angelo Zorzoli Collana Libri/FMA n. 15, 12 Euro

Il libro stato realizzato con il contributo della Provincia di Milano - Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale

IL DIRITTO ALLA SALUTE


a cura di Fulvio Aurora e Erminia Emprin Gilardini
Il libro prova a definire una alternativa credibile all'antitesi tra la "libert del mercato" e "l'opprimente burocrazia dello stato", in cui il diritto alla salute per tutti si coniughi con il diritto di ognuno ad essere preso in carico individualmente dal sistema sanitario nazionale. La necessit di garantire il carattere pubblico del sistema sanitario si coniuga quindi con la necessit di garantire l'individualizzazione delle prestazioni. Per questo si propone che la programmazione pubblica si intrecci con il controllo sociale sulla macchina sanitaria: per questo si propone che la gestione statale si integri con meccanismi di controllo che incorporino la partecipazione dei cittadini, che valorizzino le mille esperienze di organizzazione e di autotutela a cui il popolo dei cittadini ha dato vita in questi anni. Alla barbarie di uno stato succube del mercato si contrappone una socializzazione dello stato, un processo di partecipazione dal basso che possa correggere i burocratismi statali e determinare il pieno rispetto dell'individuo dentro il processo di prevenzione, di cura e di riabilitazione.

Questo libro stato realizzato dal Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Area tematica Lavoro e Diritti sociali. Con il contributo di: Gruppo consiliare del Prc - Regione Emilia Romagna; Gruppo consiliare del Prc - Regione Piemonte; Gruppo consiliare del Prc - Regione Toscana Le autrici e gli autori: Fulvio Aurora, Franco Berrino, Marco Caldiroli, Silvana Cesani, Luciano Cristaldi, Patrizia Dicaccamo, Erminia Emprin Gilardini, Paolo Fierro, Walter Fossati, Matteo Gaddi, Julian Tudor Hart, Paolo La Marca, Andrea Micheli, Angelo Minghetti, Mauro Perino, Francesco Piobbichi, Dorino Piras, Nicoletta Pirotta, Roberto Polillo, Elio Rossi, Gabriella Stramaccioni, Pippo Torri, Mario Valpreda, Arduino Verdecchia, Anna Villarini. Introduzione di Paolo Ferrero. Coedizione Punto Rosso / Carta, pp. 360, 12 Euro

FABRIZIO GIOVENALE

LA RISALITA
Oltre che libro di indagine sul degrado ambientale globale, La Risalita pu essere considerato un semplice e lineare manifesto per il nuovo governo dell'Unione. Un auspicio, una speranza, una necessit. Il mondo sta andando per il verso sbagliato. Sembra che non ci sia la possibilit di sopravvivenza per la nostra specie. A meno che non si cambi paradigma rispetto a quello imposto dal mercato e da un'idea perniciosa di sviluppo e si cominci ad occuparci di fatti concreti: l'acqua, l'aria, le risorse, la flora, la fauna. A preoccuparci della salute del mondo. Per il futuro. Fabrizio Giovenale con parole facili ci indica la strada possibile dopo l'ubriacatura della "Terza via" in parte svanita, ma sempre incombente. Quella che partendo dalla forza di coscienza del limite delle risorse mette il primato sulle motivazioni ambientali. I beni comuni sono di tutti e devono bastare per tutti. Il libro indica sinteticamente, come una mappa che offre ai nuovi governanti, gli elementi programmatici di una piattaforma alternativa che si nutre di ciclo corto, di isole urbane, di salvaguardia della superficie agraria nazionale, rimboschimento, risparmio idrico ed energetico, ma soprattutto di nuova cultura e di "educazione permanente" per re-imparare sobriet e cooperazione.

Fabrizio Giovenale urbanista. Decano della vecchia guardia ambientalista, quella di Aurelio Peccei, Laura Conti, Antonio Cederna. Gi vicepresidente di Italia Nostra, tra i fondatori di Legambiente. Autore di saggi sulle politiche territoriali e ambientali: Come leggere la citt, 1977; Il tempo delle vacche magre, 1981; Nipoti miei, 1995; Rapporti uomo-Terra: che cosa cambiato, ottobre 2005 (in Accadde domani a cura di G. Prestipino e T. Serra, ed. Aracne). Ha collaborato a "Paese Sera", "Il Manifesto", "Avvenimenti". Scrive su "Liberazione", "La Nuova Ecologia", "QualEnergia". pp. 160, 10 Euro

PIETRO MITA

LO ZINGARO E IL COMUNISTA Ritratto di Pietro Al

Una vita nomade quella di Pietro Al. Militante di base, instancabile organizzatore politico nella sua Puglia degli anni 70. Senatore della Repubblica. Impegnato in forme nuove di militanza nellet del precariato diffuso, alla ricerca di un rapporto inesplorato tra politica di movimento e riflessione teorica nella Roma di inizio millennio. Proprio le generazioni di giovani che oggi si ribellano al neoliberismo possono leggere questo libro come il racconto di uno simile a loro, che ha provato a cambiare il mondo. E anche un libro sulla Puglia. Sulle contraddizioni, sulle aspettative e sulle lotte che hanno attraversato questa regione negli ultimi 40 anni.

Pietro Mita, per decenni insegnante di scuola media superiore, ha sempre conciliato lattivit politica e limpegno nella scuola pubblica italiana. La contestazione del 68 lo vide protagonista nellUniversit di Lecce e nella societ pugliese. Negli anni 70 partecip a diverse esperienze di movimento e di organizzazione politica nella nuova sinistra. E stato promotore di numerose iniziative culturali ed ambientaliste. Eletto Deputato nel 1992 per Rifondazione Comunista, nella Commissione Cultura della Camera, si occup di informazione radio-televisiva, Beni Culturali e Pubblica Istruzione. Sindaco di Ceglie Messapica fino al 1999 e dirigente nazionale dellANCI (Associazione Nazionale Comuni dItalia). Attualmente Consigliere Regionale in Puglia per Rifondazione Comunista. Novit Edizioni Punto Rosso, pagg 160, 10 Euro

ERNESTO SCREPANTI

IL CAPITALISMO Forme e trasformazioni


Il modo di produzione capitalistico non riducibile alla propriet privata dei mezzi di produzione. La storia cinsegna che ci pu essere sfruttamento capitalistico anche in sistemi in cui la propriet privata non svolge alcun ruolo nel controllo del processo produttivo. Abbiamo dunque bisogno di una teoria generale che riesca a dar conto anche del capitalismo di stato, del capitalismo corporativo e di altre forme ancora, oltre che di quello classico. La prima parte del libro propone la costruzione di una tale teoria generale partendo dalla tesi che listituzione fondamentale del capitalismo il lavoro salariato, cio la relazione contrattuale che genera il comando capitalistico nel processo produttivo. La seconda parte del libro affronta vari temi del dibattito sul capitalismo contemporaneo, dal postfordismo alla globalizzazione alla disoccupazione di massa. Dopo aver criticato varie opinioni correnti, propone uninterpretazione delle trasformazioni attuali del capitalismo come determinate dai movimenti di lungo periodo del conflitto di classe fondamentale e delle scelte politiche del grande capitale multinazionale. Conclude offrendo una spiegazione degli attuali processi di mondializzazione come manifestazioni di una forma nuova di imperialismo, limperialismo globale.

Ernesto Screpanti insegna Economia Politica allUniversit di Siena. Tra le sue pubblicazioni recenti sullo stesso tema si segnala The Fundamental Institutions of Capitalism, Routledge, Londra 2001. Collana Il presente come storia - pp. 184, 13 Euro - ISBN 88-8351-054-2

EUROPA, DOVE VAI? Dalla crisi del percorso liberista della costruzione europea alle prospettive alternative
Saggi di Luigi Vinci, Franco Russo, Isidoro D. Mortellaro, Lidia Menapace, Andrea Ricci, Roberto Musacchio, Mario Agostinelli, Marco Bersani Formato 11x16, pp 144, 8 Euro, ISBN 88-8351-051-8
Dopo la bocciatura della Costituzione europea ad opera dei referendum popolari di Francia e Olanda, eventi che denotano la crisi profonda del percorso liberista della costruzione europea e non un arretramento nazionalistico e di destra, quali prospettive alternative si aprono per un processo di unit europea basato sulla democrazia partecipativa reale e sui bisogni fondamentali delle popolazioni? E quali le analisi e le proposte di una sinistra alternativa all'altezza della sfida sociale e politica in campo?

GIOVANNI VIANSINO

IMPERO ROMANO - IMPERO AMERICANO Ideologie e prassi


E possibile la comparazione tra lImpero Romano e lImpero Americano? Il libro mostra come questa comparazione fatta dagli intellettuali di Bush sia solo un prodotto ideologico con lo scopo di legittimare un dominio tuttaltro che simile a quello antico dei romani.

Novit, pp. 198, 12 Euro

STEFANO CALZOLARI - MIMMO PORCARO

L'INVENZIONE DELLA POLITICA Movimenti e potere


Quali sono le pi importanti novit introdotte dal "movimento dei movimenti" nel pensiero e nell'azione politica? E' possibile restare fedeli a queste novit e, nello stesso tempo, trovare la strada d'una maggiore continuit e di una maggiore efficacia, evitando sia l'ossessione per il potere di Stato che la retorica del "sociale"? E, ancora, quanto siamo di fronte a novit reali e quanto invece a indicazioni urgenti per un pensiero della politica all'altezza dei tempi che ancora non c'? Con tagli teorici che si incrociano e si differenziano i due saggi contenuti nel volume iniziano a rispondere a questi problemi che sono all'ordine del giorno.

Novit. pp. 664, 15 Euro

RAFFAELE K. SALINARI

RE-ESISTENZA CONTRO SOPRA-VIVENZA - SECONDA EDIZIONE Tredici affermazioni di liberazione dallImpero-fattuale


"Questo un saggio di critica del bioliberismo. Tutto ci che vi si critica dunque intimamente connesso al nostro essere. La lotta politica e quella interiore si riflettono reciprocamente, dato che l'avversario parte di noi. Chi presume di essere gi nel numero dei "re-esistenti" non lo legga. Chi invece intuisce di essere a cavaliere tra le due concezioni opposte dell'essere ci trover - spero - argomenti di riflessione". La fase imperiale realmente operante vede contrapporsi due espressioni del vivente radicalmente distinte. Da una parte lottanto i Re-esistenti: nati per creare l'Evento Unico della liberazione, essi affermano il libero dispiegarsi di ogni espressione-di-vita, la loro necessit di perseguire il gioco dell'appartenenza ad un sistema-mondo di relazioni che si riconosce nel "rispetto del destino di tutti". Ad essi si oppongono i Sopra-viventi, gli adepti del potere gerarchizzante, i servi dell'Impero-fattuale. Il loro scopo quello di sequestrare la possibilit della liberazione totale reificando la vita. Alienando il vivente da se stesso essi cercano di impedirne la liberazione perch non possono riprodursi che all'interno di un sistema imperiale nel quale, alcune espressioni-di-vita, letteralmente sopra-vivono ad altre. In tredici affermazioni l'autore delinea un "percorso insurrezionale" giocato sulla creazione istantanea di un "tempo nuovo", consapevolmente libero dai condizionamenti imperiali. E' il tempo dell'Orizzonte degli Eventi, nel quale la liberazione si materializza istantaneamente per chi in grado di "far insorgere consapevolmente il proprio amore".

Coedizione Punto Rosso/Carta, pp. 160, formato 11x16,5, 8 Euro, ISBN 88-8351-048-8 Raffaele K. Salinari nato a Zurigo nel 1954. Medico-chirurgo, ha lavorato per oltre venticinque anni nelle Nazioni Unite e in diverse Organizzazioni Umanitarie in Africa, Asia e America latina. Autore di numerosi saggi sulle tematiche della cooperazione internazionale allo sviluppo, docente di Diritto della cooperazione nelle Universit di Bologna, Parma e Urbino. Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes e membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale. A cura di IMMA BARBAROSSA E SIMONA RICCIARDELLI

LA ROSA E LE SPINE
Atti del seminario internazionale su Rosa Luxemburg. Napoli, Bagnoli, Citt della Scienza, 4 dicembre 2004 Presentazione di Scipione Semeraro, intervento di Fausto Bertinotti. pp. 144, 10 Euro

Edizioni Punto Rosso Via G. Pepe 14, 20159 Milano Tel. e Fax 02/875045 02/874324 edizioni@puntorosso.it www.puntorosso.it

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