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DARIO CRESTO-DINA

La felicit non pu durare ma vivere senza innamorarsi qualcosa di orrendo

Mi dica almeno come vi siete incontrati. Uffa. Un giorno gli ho telefonato. Gli ho detto che volevo portargli dei sonetti, che non mi fidavo delle poste. Mi ha detto di richiamare la settimana seguente; mi ha dato un appuntamento. Sono partita in automobile da Belluno alle sei del mattino con un amico pellicciaio che doveva andare a

MILANO omando a Patrizia Valduga se possiede una sua definizione dellamore e lei mi risponde: Di mia no, ma ne ho tante di altri. il suo modo di travestirsi restando semplicemente bella e spaventata. Entusiasta, le riesce di ricordare nei dettagli che cosa indossava in una certa occasione di dieci anni fa: Evidente! Cappello Louise Brooks e impermeabile con collo di volpe, ma poi spazza subito il cammeo dalla memoria con la cruda quasi crudele realt delloggi, anzi delladesso: Andr a camminare su corso Buenos Aires, veloce come una mentecatta, per contrastare minimamente linevitabile caduta delle chiappe, che dopo quella dei denti e dei capelli ha preso a rattristarmi da qualche tempo, con un piumino corto, pantaloni termici, come osano autodefinirsi ma non vero, stivali, passamontagna di cotone e cappello anni 70. Leffetto sorprendente: ieri in tram una donna mi ha detto che sembro Eleonora di Aquitania. Robb de matt. Dice di lei Stefano Giovanardi presentando la sua opera letteraria nel Meridiano Mondadori dedicato ai poeti italiani del secondo Novecento: Fin dallesordio ha puntato tutte le sue carte sul ripristino rigoroso di generi metrici della tradizione, ma si ha limpressione che una griglia tanto costrittiva, coi suoi rapporti obbligati di rime e di misure sillabiche, funzioni per la poetessa da argine nei confronti di una piena sensuale altrimenti incontrollabile, nella vertigine tutta barocca della contemplazione di Eros attraverso Thanatos e viceversa. Esaurite le prefazioni, siamo qui a raccogliere le parole attorno allamore e al disamore, con annessi e connessi e il nostro cammino, com facile intuire, non potr che essere erratico. Torniamo dunque allinizio: di quali prestiti beneficia per definire lamore? Fame di ignoto, che prendo da Flaubert, oppure esercizio di resurrezione, che prendo da Dmitrij Sergeevi Merezkovskij, che dice il fine dellamore sessuale non la propagazione della vita, ma la resurrezione dei morti. Consideri per che sono morta da pi di otto anni: sono la persona meno adatta a parlare damore, non mi ricordo neanche pi come si fa. Mi sta dicendo che non fa lamore da otto anni o che da otto anni non sa pi riconoscere lamore? Le sto dicendo che da otto anni non faccio lamore che resuscita. Mi capitato di provare quattro o cinque volte, ma sono stata lasciata pi morta di prima. Lei vive, tuttavia. Le ribalto il pensiero: si pu vivere senza amore. vero che quando lo si ha perduto, intendo lamore, non si ha pi nulla da perdere e si dunque pi sereni e quasi felici? Francamente a me pare che vivere senza amore sia una vera schifezza. E la felicit non centra niente. La felicit non pu durare, sempre istantanea: se sei sempre felice, ammesso che sia possibile, non ti accorgi pi di esserlo. Lei ha tradotto Shakespeare e, soprattutto, Proust. Esiste una forma damore intellettuale che soddisfa anche i sensi? Posso citare Raboni? Ha scritto che pensa alla grande letteratura del passato come a un luogo aperto e polveroso, confuso e cruento, arena o circo o campo di battaglia gremito di presenze inquietanti e fraterne. Anche se molti di loro sono morti cento o trecento o mille anni fa, a noi non tocca venerarli come statue ma amarli come si amano i vivi. Amarli, cio lottare giorno dopo giorno con loro sapendo che un giorno potr anche succederci di non trovarli, di non capirli, di non amarli pi. cos che amo Proust e Shakespeare, e

PARLAMI DAMORE/31.
La poetessa Patrizia Valduga e i sentimenti Dalle definizioni letterarie a quelle esistenziali

LE PASSIONI CI FANNO RESUSCITARE


Flaubert, come se fossero vivi. Sto leggendo le lettere di Flaubert. Lo so, il massimo dellindiscrezione: non sono state scritte a me e io le leggo lo stesso, mi intrufolo nelle sue questioni intime, vengo a sapere dei suoi fastidi fisici, persino di come funzionano le sue viscere. Mi vergogno, ma ne sono perdutamente innamorata in questo momento. Come si produce in lei lamore, la disseminazione del male sacro, come scrive appunto il suo adorato Proust? Non so in che modo si prodotto in me lamore. So che lansia ce lho dentro da sempre. Oggi direi che un gran sofLa serie fio di quiete o, meglio, di benessere che pu farmi innamoParlami damore rare. Forse perch mi sempre pi difficile stare davvero beraccoglie ne con qualcuno. interviste sui Qualcuno. Abbiamo avuto tutti un qualcuno speciale. Lei sentimenti. ha trascorso pi di ventanni accanto a Giovanni Raboni, fiPatrizia Valduga, no alla sua morte, nel 2004. Come vi siete innamorati? poetessa (tra i Le rispondo che non rispondo. Abbia piet. Non pu imsuoi testi Libro maginare quanto odio risveglio ogni volta. Comprensibile, delle Laudi, del resto: ogni volta che vedo Giosetta Fioroni che parla di PaEinaudi) chiude rise, mi dispiaccio per Omaira Rorato. E Parise non lho la serie neanche conosciuto.

I TEMPI DELCUORE
Corsico. A Corsico ho pranzato e ho bevuto del vino. Sono arrivata sotto casa sua piena di paura e allora ho bevuto mezzo whisky. Quando ha aperto la porta mi sono presentata con queste parole: sono un po ubriaca e mi scappa da pisciare. Ero vestita come Marlene Dietrich in Disonorata. Gli venuto da ridere. Poi ricordo che stava scrivendo una dedica per me su un suo libro, che mi sono inginocchiata per leggerla mentre la scriveva e che ci siamo baciati. andata cos. Grazie a Dio i sonetti gli sono piaciuti, se no finiva tutto l. Chi cera stato nella sua vita sentimentale prima di lui? Molti fidanzati e un marito. stato un amore fedele il vostro? Credo di s ma non posso giurarci. Bisogna essere fedeli spontaneamente, non per principio. Il fatto che io sono solo lultima arrivata nella vita sentimentale di Raboni. Ci sono state una prima e una seconda moglie e, tra luna e laltra, altre tre donne almeno hanno contato molto per lui, e a tutte quante ha dedicato versi e le ha amate quanto o pi di quanto ha amato me. Ogni volta mi sembra di fare quasi torto a loro, mi sembra di mettermi troppo in mostra. Ho parlato troppo di me e Giovanni, ora che stia zitta, anche perch sono

E DIVENTANO LE NOSTRE RADICI

Mi ero vestita come la Dietrich in Disonorata per incontrare Raboni. Gli venuto da ridere

quella che gli deve di pi, che non sarebbe esistita senza di lui. stato amico, amante, pigmalione e figlio. S, tutto questo: perch lho anche scritto aveva linfinita saggezza di un vecchio e la notte gli incubi di un bambino. Lui ora pi vivo in me di tutti i vivi che vedo. lunica immortalit che ci concessa: vivere nella mente di qualcuno, fosse anche uno

soltanto dei sette miliardi di vivi. Lei ha scritto di morte e damore. Cominciamo dalla prima, un passaggio da Requiem, cronaca della morte di suo padre: Invece Dio ti ha preso la parola/ e volevi parlarci e non riuscivi/ e sentivi la morte anche alla gola/ e non potevi dirci che morivi. Dolore e forza. lottava, lirica e narrativa al tempo stesso, che ha forza; non io. La fine di un amore come un lutto? Magari... da elaborare. Ma non scherziamo! Lamore finisce perch si cambia e la vita fatta, come dice Proust, di un perpetuo rinnovarsi delle cellule. Dal suo Cento quartine: Fa presto, immobilizzami le braccia,/crocefiggimi, inchiodami al tuo letto;/consolami, accarezzami la faccia;/scopami quando meno me laspetto. Ho scelto uno dei passi meno espliciti. Lei ha scritto e scrive molto di sesso. Perch? Perch la lingua batte dove il dente duole. A volte la lingua batte dove il dente vuole. Il sesso fatto bene, raccontato bene, piacere sublime. C chi gode a farlo bene e chi gode a farlo male. Tutto dipende dalla struttura psichica, dalla posta che la struttura psichica mette in gioco: se per disgrazia si investe troppo, i conti non tornano mai e si finisce per correre allinfinito dietro allinfinit del desiderio. Se mai c stata carne nelle mie poesie, si fatta subito verbo. Spesso la voce di una persona pi di met dellamore. Quanto amore c, invece, nellamore per le parole? Zenone aveva ragione di dire che la voce il fiore della bellezza. E questo Montaigne: un poeta vede con le orecchie e gode anche con le orecchie. Novantanove per cento per me. Immagino che lei stia a distanza di sicurezza da Internet e dalle relazioni digitali. Mi sono data un limite: non pi di unora di Internet al giorno. E ancora mi distraggo, mi perdo... Non mi piacciono i giornali dentro il computer, sono troppo vecchia per appassionarmici. Una volta cho cercato un uomo, stavo delle ore a guardare facce, unossessione. Mi ha salvata Zanzotto, dicendomi: No, Patrizia, l ci sono solo i rimasugli. Mai andata su Youporn, per me gli uomini sono eccitanti se sono vestiti. No, non fa proprio per me. Ho un motto: musica dal vivo, arte dal vero, persone di persona. Senta invece cosa scrive Flaubert allamico Louis Bouilhet il 13 marzo 1850, dopo aver passato una notte con la pi famosa cortigiana del Cairo, che aveva anche danzato per lui: Quant aux coups, ils ont t bon. Le troisime surtout a t froce, et le dernier sentimental. Non meraviglioso? Chiss cosa hanno fatto la volta feroce, chiss quante sono state le volte. Valgono di pi queste due proposizioni di tutte quelle migliaia di pagine di sfumature. Non trova?. Borges diceva che gli specchi e la copula sono abominevoli perch moltiplicano il numero degli uomini. A una certa et un po di misantropia aiuta? Magari aiuta chi passa la vita in mezzo agli altri e ne sazio e deluso, ma io la passo in casa da sola e, se non avessi qualcuno con cui bere un bicchiere di vino la sera, potrei anche buttarmi dalla finestra. Finora riuscita a passare davanti alle finestre aperte. Quali ormeggi lhanno salvata? Per me il luogo il tempo, e il tempo il cuore. Le radici sono in chi ho amato, amo, amer. (d. crestodina@repubblica. it)
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