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INDICE GENERALE
RELAZIONE SULLA GESTIONE COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI PROFILO DI BANCA SISTEMA COMPOSIZIONE E STRUTTURA DEL GRUPPO ORGANIGRAMMA ATTIVIT DI FACTORING ATTIVIT BANKING ATTIVIT DI TESORERIA - PORTAFOGLI DI PROPRIET I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI PATRIMONIO DI VIGILANZA E REQUISITI PRUDENZIALI DI VIGILANZA I RISULTATI ECONOMICI GESTIONE DEI RISCHI E METODOLOGIE DI CONTROLLO A SUPPORTO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL SEMESTRE ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE SCHEMI DI BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVIT COMPLESSIVA PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 30/06/2012 RENDICONTO FINANZIARIO NOTA ILLUSTRATIVE TABELLE DI DETTAGLIO SITUAZIONE SEMESTRALE BANCA SISTEMA AL 30 GIUGNO 2012 NOTE ILLUSTRATIVE
(METODO DIRETTO)
5 7 9 10 11 12 14 16 17 21 23 26 29 30 35 37 38 39 40 42 43 62 71 79
(*) Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato nominati con delibera dellAssemblea dei soci in data 29 giugno 2011. Si riportano qui di seguito le modifiche intervenute nel corso del 1 semestre 2012:
In data 16 gennaio 2012 il Dott. Howard Garland ha rassegnato le proprie dimissioni come Amministratore, cessando di conseguenza anche dalla carica di membro del Comitato Esecutivo. Successivamente, in data 1 febbraio 2012, il Dott. Garland stato sostituito dalla Dr.ssa Lindsey McMurray quale membro del Comitato Esecutivo. In data 9 marzo 2012 lAvv. Patrizio Messina stato sostituito dal Prof. Giorgio Basevi quale membro del Comitato Nomine e Retribuzioni. Successivamente, in data 4 aprile 2012, lAvv. Messina ha rassegnato le proprie dimissioni come Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore, cessando di conseguenza anche la carica di membro del Comitato Esecutivo e del Comitato Etico. In data 26 aprile 2012 il Dott. Michele Calzolari ha rassegnato le proprie dimissioni come Amministratore, cessando di conseguenza anche la carica di membro del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato Nomine e Retribuzioni; In data 27 aprile 2012 lAssemblea dei Soci ha nominato il Dott. Peter Wilkin come Amministratore; il Dott. Wilkin ha successivamente rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 21 maggio 2012.
(**) Collegio Sindacale nominato con delibera dellAssemblea dei soci in data 29 giugno 2011.
Fondazione Banco di Sicilia Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa SGBS S.r.l. (Societ del Managment) 51,67%
46.63%
Altri Azionisti
1.70%
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anni, la propria operativit attraverso il veicolo di cartolarizzazione Pubblica Funding No.1 S.r.l., costituito ai sensi della legge 130/99, i cui titoli obbligazionari sono stati interamente sottoscritti da The Royal Bank of Scotland Plc. Di seguito si riporta il grafico rappresentativo del Gruppo e delle societ rientranti nel perimetro di consolidamento:
97%
100%
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ORGANIGRAMMA
Lorganigramma del Gruppo Banca Sistema, aggiornato al 30 giugno 2012:
CDA
Compliance
Direzione rischio
Riporto amministrativo
DIREZIONE GENERALE
Le funzioni che si relazionano con lAmministratore Delegato sono:
Direttore finanziario Direttore del rischio Direttore operativo Direttore legale e affari societari Direttore banking Direttore marketing e comunicazione Direttore distribuzione factoring
PROFILI ORGANIZZATIVI
Al 31 dicembre 2011 le risorse umane presenti nel Gruppo sono cos riepilogate:
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ATTIVIT DI FACTORING
Il Sistema Sanitario Nazionale in Italia Il mercato italiano del factoring, sulla scia della crescita registrata nel 2011 pari al 22%, mostra una ulteriore crescita nel corso del 2012. Il continuo nervosismo nei mercati pubblici nazionali ha contribuito a favorire lutilizzo del factoring, da parte di molte aziende, al fine di gestire le proprie esposizioni. Il volume totale delle operazioni di factoring pari a circa il 10% del PIL nazionale e rappresenta oltre il 10% dei finanziamenti bancari a breve termine. Molte aziende continuano a utilizzare il factoring per affrontare ritardi nei pagamenti che, in Italia, sono tra i pi alti se paragonati al resto dellEuropa. La media dei ritardi nei pagamenti B2B (business to business) in Italia era pari a 34 giorni rispetto ai 18 giorni in Francia e 12 in Germania. I ritardi di pagamento nella PA sono significativamente peggiori rispetto al settore privato e la media del DSO della Pubblica Amministrazione in Italia una delle pi alte in Europa, attestandosi a 180 giorni, il triplo della media francese e cinque volte maggiore rispetto alla media equivalente tedesca. Il Sistema Sanitario Nazionale in Italia La Legge Finanziaria 2010 (Legge 191 del 23 dicembre 2009) ha stabilito il quadro per il finanziamento della Sanit per il triennio 2010-2012. Per il 2011, il Fondo Sanitario Nazionale ha concesso alle Regioni circa 106,9 miliardi rispetto a una spesa sanitaria di circa 111 miliardi, lasciando un deficit sanitario nel 2011 di circa 3 miliardi. Per il 2012 il Fondo di assistenza sanitaria fornisce finanziamenti per 108,8 miliardi. Inoltre, il 21 gennaio 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano Sanitario per il periodo 2011 - 2013. Il piano destinato a promuovere un miglioramento di una serie di settori del sistema sanitario, tra cui: ricerca, tecnologia, prodotti farmaceutici e di sicurezza sanitaria. Il 2011 ha visto un deterioramento in termini di DSO, sebbene sia ancora sotto i livelli medi osservati nel corso dellultimo decennio. Il DSO nel settore sanitario notevolmente pi lungo rispetto ad altre aree PA. Nel mese di gennaio 2012, il DSO medio ha raggiunto il livello pi alto a 317 giorni (circa l11% in pi rispetto allo stesso periodo nel 2011). Il DSO medio per i primi quattro mesi del 2012 stato 314 giorni. Banca SISTEMA e lattivit di factoring Tra il 1 dicembre 2011 e il 30 giugno 2012, Banca SISTEMA ha acquisito crediti pro-soluto per oltre 170 milioni di euro. Queste operazioni includono sia i contratti di factoring tradizionali, nonch i contratti di reverse factoring. Nonostante la maggioranza degli impieghi della Banca riguardi lacquisto di crediti sanitari, nel corso del primo semestre lattenzione si spostata anche verso acquisti in altri settori della Pubblica Amministrazione.
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Di seguito due tabelle rappresentative rispettivamente dellandamento storico del DSO e della crescita DSO medio.
372 357 330 340 359 336 307 299 322 285 264 271 259 241 258 301 313 277 282 267 294 290 302 306 336 346 330 337 331 305 305 286 269 292 351 315
318 320
297
307
316
300
259
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Fonte: Assobiomedica
307
305
306
304
305
307
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre Dicembre
Fonte: Assobiomedica
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ATTIVIT BANKING
Nel primo semestre 2012 lattivit dellarea Banking stata suddivisa tra la gestione delle attivit ordinarie derivanti dalla gestione delle crescenti richieste della clientela e lo sviluppo di nuovi prodotti nellottica di una totale revisione delle policy interne oltre che dei regolamenti MIFID. La raccolta netta, derivante dal prodotto SI Conto!, nel primo semestre stata pari a 221 milioni, in notevole incremento rispetto ai 16,8 milioni registrati al 31 dicembre 2011. Il totale dei depositi ammonta al 30 giugno a 235 milioni.
SI Conto! Raccolta
75 65 7,3 55 45 35 25 15 6,6 5 -5 0,7 set-11 ott-11 nov-11 5,2 4,3 dic-11 2,0 gen-12 feb-12 mar-12 0,7 42,2 16,8 18,8 41,2 83,4
119,3
179,3 60,0
235,5
1.000 100
12,6
56,2
10 1
0 0 0 0 0
apr-12
mag-12
giu-12
I clienti che hanno aperto un deposito vincolato al 30 giugno 2012 risultano pari a 5.852. La ripartizione per vincolo evidenzia una netta prevalenza delle durate di 12 e 24 mesi che rappresentano il 55% del totale. Al momento sono state sottoscritte 5 convenzioni con reti di Promotori per la distribuzione del SI Conto!, oltre a circa 30 convenzioni con Aziende a favore dei propri dipendenti, tesorerie, ed organizzazioni no profit.
Le masse amministrate risultano pari a 93,7 milioni di cui 68,7 milioni da clienti istituzionali e 25 milioni da clientela privata; in particolare va notato che la diminuzione delle masse amministrate della clientela privata dovuta alla conversione, da parte dei clienti, delle somme rimborsate in depositi vincolati. Lattivit di negoziazione titoli stata pari ad un totale di 21,6 milioni di cui 20,1 per clientela istituzionale ed 1,5 per clientela retail. Sono state rinnovate operazioni di Pronto contro Termine per un totale di 27 milioni.
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2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 143 25 set-11 ott-11 127 nov-11 94 dic-11 85 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 25 647 168 999 865 Clienti mese Clienti cumulati 295 389 474 1121 2120 2985
4554 1569
5852
10000
1298
1000
100
10
mag-12
giu-12
24 mesi 27%
18 mesi 7%
12 mesi 38%
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600 550 500 450 400 350 300 250 200 lug-11
ago-11
set-11
ott-11
nov-11
dic-11
gen-12
feb-12
mar-12
apr-12
mag-12
giu-12
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VOCI DELLATTIVO Cassa e disponibilit liquide Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attivit materiali Attivit immateriali di cui: avviamento Attivit fiscali Altre attivit Totale Attivo
Semestrale 30.06.2012 7 419 153.285 96.157 12.846 264.285 257 1.896 1.786 5.411 9.721 544.284
Bilancio 31.12.2011 8 623 63.189 22.090 212.205 173 2.024 1.786 4.956 7.303 312.571
Il totale attivo del Gruppo risulta pari a 544 milioni, in crescita di 232 milioni rispetto al 31 dicembre 2011.
Importi in migliaia di Euro
PORTAFOGLIO TITOLI Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Totale
Il Gruppo, in particolare la Banca, ha un impiego in titoli pari a 250 milioni, prevalentemente iscritti nella categoria delle Attivit finanziarie disponibili per la vendita e riconducibili a titoli di Stato Italiani; il 38% di tale portafoglio stato immobilizzato nella categoria delle Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza
e la scadenza degli stessi allineata a quella del finanziamento ottenuto da BCE. Al 30 giugno, a fronte della variazione negativa di fair value dei titoli di Stato Italiani, il Gruppo ha iscritto una riserva di valutazione negativa di patrimonio netto pari a 1,3 milioni al netto delle imposte anticipate.
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CREDITI VERSO CLIENTELA Pronti contro termine attivi Factoring Altri crediti Totale
La voce Crediti verso clientela, oltre al portafoglio crediti factoring di Banca SISTEMA e dei crediti cartolarizzati del veicolo PF, include impieghi finanziari riconducibili prevalentemente a pronti contro termine con la clientela per 27 milioni. Nel corso del primo semestre il Gruppo ha acquisito crediti pro-soluto per oltre 170 milioni di euro. A fronte del nuovo portafoglio acquisito,
il Gruppo ha stanziato una rettifica collettiva di portafoglio pari allo 0,3% del valore di bilancio. Le altre attivit si compongono di partite in corso di lavorazione a cavallo di periodo e di fatture da emettere commerciali riconducibili prevalentemente alla societ Solvi.
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Di seguito vengono forniti i commenti ai principali aggregati del passivo di stato patrimoniale.
Importi in migliaia di Euro
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passivit fiscali Altre passivit Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri Riserve da valutazione Riserve Capitale Patrimonio di pertinenza dei terzi Utile (Perdita) del periodo Totale del passivo e del patrimonio netto La voce Debiti verso banche si compone come segue:
Semestrale 30.06.2012 105.471 364.915 55.124 1.664 9.941 587 75 (1.290) 560 7.861 (21) (603) 544.284
Bilancio 31.12.2011 77.209 156.518 53.907 459 13.996 470 1.355 210 (123) 7.861 26 683 312.571
DEBITI VERSO BANCHE Debiti verso banche centrali Debiti verso banche Conti correnti e depositi liberi Finanziamenti (pct passivi) Totale
La raccolta da banche include sostanzialmente il finanziamento ottenuto dalla BCE per 100,3 milioni con scadenza 2015. Rispetto al 31 dicembre si assistito a
una riallocazione verso finanziamenti da banche centrali che ha permesso al Gruppo una riduzione del costo della stessa, oltre a un consistente incremento della raccolta.
Importi in migliaia di Euro
DEBITI VERSO CLIENTELA Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri debiti Totale
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I debiti verso la clientela mostrano un incremento significativo, riconducibile alla raccolta derivante dai depositi vincolati collegati al prodotto SI conto!, che ha avuto una crescita su base mensile di circa il 55%. Gli altri debiti, come per il precedente esercizio, includono prevalentemente le passivit a fronte di attivit cedute e non cancellate connesse al veicolo PF.
Le altre passivit includono prevalentemente pagamenti ricevuti a cavallo di periodo dai debitori ceduti e che, al 30 giugno, erano in fase di allocazione e da partite in corso di lavorazione ricondotte nei giorni successivi alla chiusura del periodo, oltre a debiti verso fornitori e debiti tributari.
Di seguito viene fornita la riconciliazione tra risultato e patrimonio netto della controllante con i dati di bilancio consolidato.
Importi in migliaia di Euro
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto Capogruppo Assunzione valore partecipazioni Avviamenti Patrimonio netto controllate Rettifica credito intercompany Dividendi Patrimonio netto consolidante Patrimonio netto di terzi Patrimonio netto Gruppo
Patrimonio netto 7.589 (5.420) 1.786 (640) 3.192 6.507 (21) 6.528
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Semestrale 30.06.2012 A. Patrimonio di base prima dellapplicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) B.2 filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C-D) F. Patrimonio supplementare prima dellapplicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) G.2 filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio di supplementare (TIER2) (H-I) M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N + O) 5.175 5.175 5.175 2.588 2.588 2.588 7.763 14 7.777
Bilancio 31.12.2011 5.226 5.226 5.226 2.613 2.613 2.613 7.840 57 7.897
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CATEGORIE / VALORI
A. ATTIVITA DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata su rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
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B.3 RISCHIO OPERATIVO 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi di calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attivit di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base/Attivit di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigil. incluso TIER 3/Attivit di rischio ponderate (Total capital ratio)
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I RISULTATI ECONOMICI
30.06.2012 5.267 (517) 127 3.175 8.052 (337) 7.715 (7.253) (41) (161) (14) (7.469) 246 (896) (650) (650) 47 (603)
Margine di interesse Commissioni nette Risultato netto dellattivit di negoziazione Utile da cessione o riacquisto di attivit finanziarie disponibili per la vendita Margine di intermediazione Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative Rettifiche/riprese di valore su attivit materiali Rettifiche/riprese di valore su attivit immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utile della operativit corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito desercizio Perdita della operativit corrente al netto delle imposte Perdita del periodo Perdita del periodo di pertinenza di terzi Perdita del periodo della Capogruppo
Il conto economico di gruppo al 30 giugno 2012 rileva un utile di 246 mila al lordo delle imposte e una perdita di 603 mila al netto delle stesse. La formazione del risultato del primo semestre 2012 riconducibile a un utile di Banca SISTEMA pari a 930 migliaia (1.730 al lordo delle imposte) cui si contrappone una perdita riportata dal veicolo di cartolarizzazione Pubblica Funding e dalle perdite delle controllate SF Trust Holding, SF Trust Servicing e SF Trust Italia.
I commenti che seguono non contengono comparazioni con il precedente semestre in quanto il primo bilancio consolidato quello chiuso al 31 dicembre 2011. Il margine di intermediazione, di cui si fornisce di seguito un maggior dettaglio, si attesta a 8 milioni, a seguito del contributo positivo del margine di interesse pari a 5,3 milioni e dal risultato realizzato della gestione titoli pari a 3,2 milioni.
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Dati in 000
06.2012
Interessi attivi ed oneri assimilati Interessi attivi - Portafoglio titoli Interessi attivi - Crediti verso banche Interessi attivi - Crediti verso clientela Totale interessi attivi Interessi passivi e oneri assimilati Interessi passivi - Debiti verso banche Interessi passivi - Debiti verso clientela Interessi passivi - Titoli in circolazione Totale interessi passivi Margine di interesse (1.013) (3.399) (1.452) (5.864) 5.267 3.397 62 7.672 11.131
Gli interessi attivi sono prevalentemente composti dal portafoglio crediti factoring per 7,7 di cui 6,2 milioni relativi alla banca e dal portafoglio titoli per 3,4 milioni. Gli interessi passivi sono invece riconducibili per 2,2 milioni alla raccolta effettuata attraverso il Si conto! e
per 1,5 milioni dai titoli. Sul risultato del primo semestre ha inciso un incremento pi che proporzionale degli interessi passivi da Si conto! (gli stock sono passati da 83,8 milioni a 235,5 milioni, con un incremento del 180%) contrapposto a una crescita lineare degli interessi attivi da factoring.
Dati in 000
06.2012
Commissioni attive Commissioni attive - Attivit di collection Commissioni attive - Altre Totale Commissioni attive Commissioni passive Commissioni passive - Retrocessioni Commissioni passive - Collectors Commissioni passive - Altre Totale Commissioni passive Margine commissioni Le commissioni attive includono 885 mila di commissioni che Solvi riceve da clienti per la propria attivit di collection e altre commissioni per attivit di ricezione ordini, tenuta e gestione conti correnti. Le commissioni (841) (554) (25) (1.420) (517) passive includono 841 mila di compensi a introducer e retrocessioni di ricavi derivanti dai crediti cartolarizzati del veicolo PF ed 554 mila di commissioni retrocesse ai collector di Solvi. 885 18 903
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Dati in 000
06.2012
Risultato netto dellattivit di negoziazione Utili realizzati su titoli di debito portafoglio trading Risultato netto su differenze cambio Totale Utili da cessione o riacquisto Utili realizzati su titoli di debito portafoglio AFS Totale Totale risultati realizzati portafoglio titoli 3.175 3.175 3.302 148 (21) 127
Lutile realizzato riveniente dallintermediazione in conto proprio ed sostanzialmente riconducibile alle vendite effettuate nel mese di marzo in concomitanza
Dati in 000
06.2012
Spese per il personale Salari e stipendi Contributi e altre spese Compensi amministratori e sindaci Totale (2.742) (714) (325) (3.781)
Il personale del Gruppo pari a 73 unit (58 al 31 dicembre 2011). Il costo totale include 140 mila riconducile a incentivi allesodo. Le altre spese amministrative contengono costi non ricorrenti per 217 mila per integrazione del corrispettivo
della societ di revisione e spese di consulenza legate alla ristrutturazione del Gruppo. Comprendono, inoltre, 121 mila per il progetto K4F, il nuovo sistema gestionale dei crediti factoring verso cui la banca prevede di migrare entro la fine dellesercizio.
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identificazione dei rischi; misurazione e valutazione dei rischi; definizione e verifica dei sistemi di mitigazione dei rischi; monitoraggio dei rischi; reporting dei rischi.
Inoltre, attraverso listituzione del Comitato Gestione Rischi, la cui mission consiste nel supportare lAmministratore Delegato nella definizione delle strategie, delle politiche di rischio e degli obiettivi di redditivit, il Gruppo monitora su base continuativa i rischi rilevanti e linsorgere di nuovi rischi, anche solo potenziali, derivanti dallevoluzione del contesto di riferimento o dalloperativit prospettica del Gruppo.
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La Direzione Rischio monitora nel continuo il Rischio di Credito in cui incorre il Gruppo al fine di rilevare prontamente eventuali anomalie e/o discontinuit e valutare il perdurante mantenimento di un profilo di rischio in linea con le indicazioni strategiche fornite. Il Consiglio di Amministrazione responsabile, a livello di indirizzo e con specifiche attribuzioni, della definizione degli aspetti strategici e delle politiche di controllo aziendale. Con riferimento al rischio di controparte loperativit di Banca SISTEMA prevede operazioni di pronti contro termine attive e passive estremamente prudenti in quanto aventi quale sottostante prevalente titoli di Stato italiano. La mitigazione del rischio viene perseguita tramite unattenta gestione delle autonomie operative, stabilendo limiti sia in termini di responsabilit che di consistenza e composizione del portafoglio per tipologia titoli; la Direzione Rischio produce specifica reportistica al Comitato Rischi ed allAmministratore Delegato.
Il Gruppo misura il rischio di concentrazione geo-settoriale seguendo la proposta metodologica ABI. Lesposizione al rischio tasso di interesse sul banking book calcolata dal Gruppo coerentemente con quanto disciplinato dalla normativa mediante lapproccio semplificato di Vigilanza (Cfr. Circolare n. 263/2006, Titolo III, Allegato C). Lassunzione del rischio di tasso connesso allattivit di raccolta effettuata dalla Direzione Tesoreria avviene nel rispetto delle politiche e dei limiti fissati e approvati dal Consiglio di Amministrazione. Con lobiettivo di monitorare il rischio di tasso la Direzione Rischio riceve un report giornaliero sintetico della complessiva posizione di tesoreria. La reportistica relativa alla misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book viene prodotta con frequenza almeno mensile dalla Direzione Rischio e sottoposta allattenzione del Comitato Gestione Rischi nonch inviata allAmministratore Delegato. Non sono utilizzati strumenti di copertura, in considera-
Con riferimento al rischio di mercato la Banca non risulta avere esposizioni significative al rischio di mercato. Il sistema dei limiti in essere definisce unattenta ed equilibrata gestione delle autonomie operative, stabilendo limiti in termini di consistenza e di composizione del portafoglio per tipologia dei titoli; la Direzione Rischio produce con diversa cadenza (mensile/trimestrale) specifica reportistica in capo al Comitato Rischi e allAmministratore Delegato. Con riferimento al rischio operativo, attraverso la definizione di policy e regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie, il Gruppo gestisce linsorgere del rischio operativo. La Direzione Rischio produce con cadenza trimestrale ed indirizza al Comitato Rischi ed allAmministratore Delegato reportistica che evidenzia, tra laltro, Iindicatore sintetico del grado di complessit delloperativit aziendale, gli assorbimenti patrimoniali generati dal rischio operativo e la loro evoluzione rispetto allosservazione procedente.
zione dellesiguit del rischio di tasso assunto. Per garantire un adeguato livello di presidio sul rischio liquidit, il Gruppo ha seguito le disposizioni emanate dal Comitato di Basilea. Il Gruppo ha identificato le soglie di sorveglianza e i limiti per i bucket temporali definiti nella maturity ladder, nonch le procedure di gestione degli sconfini pi opportune. Come previsto dai requirement normativi, il monitoraggio del Rischio di Liquidit effettuato sia in condizioni di normale corso degli affari che in scenari di stress definiti secondo le indicazioni ricevute dallOrgano di Vigilanza. Il Gruppo ha inoltre adottato un piano di emergenza, il Contingency Funding Plan, con lobiettivo di delineare le strategie e le azioni praticabili, nonch di individuare i meccanismi di attivazione, per la gestione di improvvise crisi di liquidit. La definizione delle procedure per il
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reperimento di fonti di finanziamento in un contesto di tensione di liquidit garantiscono la continuit del business e consentono di sottrarsi al deterioramento della redditivit del Gruppo. Il Gruppo, in via prudenziale, mantiene costantemente una quantit di titoli e attivit prontamente liquidabili pari ad almeno il 20% del totale della raccolta effettuata mediante il prodotto di deposito Si conto!, al fine di ridurre sensibilmente leventualit che, a seguito di un imprevisto e consistente bank-run, possa essere compromessa la regolare operativit bancaria. La Direzione Rischio fornisce, con cadenza quindicinale, allAmministratore Delegato adeguata reportistica inerente il rischio di liquidit. La consapevolezza delle difficolt connesse alla quantificazione dei rischi di reputazione ha spinto il Gruppo a incentrare gli approfondimenti, per lattuazione di adeguati presidi a mitigazione degli stessi, sulla qualit degli assetti organizzativi e di controllo. Con riferimento al rischio strategico si ritiene opportuno porre particolare enfasi sul fatto che, per come configurato, questo rischio assume una connotazione di peculiare criticit, dovuta allelevata dinamicit richiesta agli organi decisionali nel definire adeguate e tempestive correzioni in coerenza col continuo mutare del contesto macroeconomico/congiunturale caratterizzante il mercato in cui il Gruppo svolge la propria attivit.
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Tipologia
RICAVI 40 40
Esponenti aziendali
Spese amministrative Interessi passivi Debiti verso clientela Interessi passivi Debiti verso clientela Interessi passivi Debiti verso clientela Crediti verso clientela
Titoli in circolazione Interessi passivi Interessi attivi Debiti verso clientela Interessi passivi Debiti verso clientela Interessi passivi TOTALE
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S.p.A. ha approvato, in data 27 aprile 2012, il Progetto di Riorganizzazione del Gruppo Societario. In data 14 maggio 2012 stata indirizzata allAutorit di Vigilanza una lettera contenente una dettagliata descrizione delle operazioni da attuare con relativa indicazione della tempistica di massima. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato le Linee guida attivit della Direzione Rischio, il Contingency Funding Plan, il Modello Organizzativo Processo ICAAP e il documento Risultanze del processo di valutazione interna delladeguatezza patrimoniale attuale e prospettica del Gruppo al 31 dicembre 2011. In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha svolto le verifiche previste dalla normativa di recente emanazione che ha introdotto il c.d. divieto di interlocking ed effettuato le relative comunicazioni alle autorit competenti. Il Consiglio di Amministrazione di Banca SISTEMA S.p.A. ha autorizzato, in data 28 maggio 2012, la pubblicazione delle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale, informativa al pubblico Terzo Pilastro, secondo le modalit previste dalla normativa applicabile. Per quanto riguarda il Progetto di Ristrutturazione del Gruppo Societario (approvato dal Consiglio di Amministrazione della Banca SISTEMA S.p.A. nella riunione del 27 aprile 2012), in data 12 giugno 2012 - con decorrenza 1 luglio 2012 -, stato stipulato il contratto di cessione di ramo dazienda tra SF Trust Italia e la Banca avente ad oggetti i contratti relativi ai rapporti di factoring, tutti i dipendenti ed alcuni beni accessori, rimanendo espressamente esclusi dalla cessione i rapporti attivi e passivi relativi alloperazione di cartolarizzazione Pubblica Funding. Le prossime attivit riguarderanno la cessione di azienda dalla societ SF Trust Servicing e SF Trust Holdings in relazione alle quali stata avviata la due diligence. Il Consiglio di Amministrazione della Banca SISTEMA S.p.A., in data 28 giugno 2012, ha approvato loperazione di sostituzione dellattuale titolo subordinato (lower tier II emesso da Banca Sistema) mediante scambio con un titolo subordinato di Euro 10.000.000,00 di nuova
emissione avente le medesime condizioni di subordinazione. In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la nomina del Dott. Federico Fabretti quale Responsabile della Funzione Internal Audit della Banca e del Gruppo e, in quanto tale la nomina a componente dellOrganismo di Vigilanza in sostituzione dellAvv. Marco Pompeo, nonch i documenti Politiche in materia di partecipazioni in societ non strumentali e Politiche in materia di operazioni con soggetti collegati e la nomina del Dott. Federico Fabretti. In parti data, sono state approvate le relazioni periodiche ed i piani programmatici delle attivit delle funzioni di Internal Audit e Compliance. Nel secondo semestre si prevede un significativo incremento degli impieghi commerciali grazie alla acquisizione di nuova clientela e allofferta di nuovi prodotti factoring. Il margine di interesse beneficer delleffetto dellincremento degli impieghi oltre che da una prevista riduzione dei costi della raccolta per la riduzione dei tassi BCE. Si prevede inoltre laccesso al sistema di rifinanziamento da Istituti Centrali attraverso la concessione a garanzia dei propri impieghi commerciali. Allo scopo di dare maggiore trasparenza sugli effetti derivanti da un de-consolidamento del veicolo di cartolarizzazione Pubblica Funding, si ritenuto opportuno effettuare lesercizio di preparare un bilancio consolidato pro-forma che ne rifletta gli impatti.
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STATO PATRIMONIALE ATTIVO Cassa e disponibilit liquide Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attivit materiali Attivit immateriali Attivit fiscali Altre attivit Totale Attivo
30.06.2012 7 419 153.285 96.157 12.866 202.350 257 1.896 5.411 9.856 482.504
31.12.2011 8 623 63.189 22.090 115.015 173 2.024 4.956 7.992 216.070
STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passivit fiscali Altre passivit Trattamento di fine rapporto personale Fondi per rischi ed oneri Riserve da valutazione Riserve Capitale Patrimonio di pertinenza di terzi Utile (Perdita) di periodo/esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto
30.06.2012 105.471 302.166 55.124 1.665 9.169 587 75 (1.290) 1.804 7.861 (6) (122) 482.504
31.12.2011 77.208 62.338 53.907 460 10.431 470 1.355 210 (123) 7.861 63 1.890 216.070
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CONTO ECONOMICO Margine di interesse Commissioni nette Risultato netto dellattivit di negoziazione Utili da cessione o riacquisto di attivit finanziarie disponibili per la vendita Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore per deterioramento di crediti Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Imposte sul reddito di periodo delloperativit corrente Perdita di periodo Perdita di periodo di pertinenza di terzi Perdita di periodo di pertinenza della Capogruppo
30.06.2012 4.498 647 127 3.175 8.447 (337) 8.110 (7.153) (41) (161) (14) (7.369) (896) (155) 33 (122)
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Voci dellattivo 10 20 40 50 60 70 120 130 140 Cassa e disponibilit liquide Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attivit materiali Attivit immateriali di cui: avviamento Attivit fiscali a) correnti b) anticipate 160 Altre attivit Totale dellattivo
30.06.2012 7 419 153.285 96.157 12.846 264.285 257 1.896 1.786 5.411 72 5.339 9.721 544.284
31.12.2011 8 623 63.189 22.090 212.205 173 2.024 1.786 4.956 106 4.850 7.303 312.571
Voci del passivo e del patrimonio netto 10 20 30 80 Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passivit fiscali a) correnti b) differite 100 110 120 140 170 190 210 220 Altre passivit Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi ed oneri: b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Capitale Patrimonio di pertinenza dei terzi Utile (Perdita) del periodo Totale del passivo e del patrimonio netto
30.06.2012 105.471 364.915 55.124 1.664 1.661 3 9.941 587 75 75 (1.290) 560 7.861 (21) (603) 544.284
31.12.2011 77.209 156.518 53.907 459 376 83 13.996 470 1.355 1.355 210 (123) 7.861 26 683 312.571
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CONTO ECONOMICO
Importi in migliaia di Euro
Voci 10 20 30 40 50 60 80 100 120 130 140 180 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Risultato netto dellattivit di negoziazione Utili da cessione o riacquisto di: a. attivit finanziarie disponibili per la vendita Margine di intermediazione Rettifiche di valore nette per deterioramento di b. crediti Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: a. 200 210 220 230 280 290 300 320 330 340 spese per il personale b. altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore su attivit materiali Rettifiche/riprese di valore su attivit immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utile della operativit corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dellesercizio Perdita della operativit corrente al netto delle imposte Perdita desercizio Perdita del periodo di pertinenza di terzi Perdita del periodo della capogruppo
30.06.2012 11.131 (5.864) 5.267 903 (1.420) (517) 127 3.175 3.175 8.052 (337) (337) 7.715 (7.253) (3.781) (3.472) (41) (161) (14) (7.469) 246 (896) (650) (650) 47 (603)
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Voci 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 Perdita desercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit materiali Attivit immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Attivit non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte Redditivit complessiva (Voce 10 + 110) Reddittivit consolidata complessiva di pertinenza di terzi Reddittivit consolidata complessiva di pertinenza della Capogruppo
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Variazioni dellesercizio
Esistenze al 01.01.2012
Esistenze al 31.12.2011
Variazioni di riserve
Capitale 8.631 683 (683) 210 (123) 683 (123) 683 7.861 -
7.861
7.861
Patrimonio netto di terzi al 30.06.2012 733 733 (707) (707) (47) (21)
-40210 683 -
a) azioni ordinarie
7.861
b) altre azioni
Riserve
(123)
a) di utili
b) altre
(123)
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
8.631
Variazioni dellesercizio
Esistenze al 01.01.2011
Esistenze al 31.12.2010
Variazioni di riserve
Capitale (1.790) (1.790) 1.790 (2.977) (2.964) (13) (2.977) 3.360 3.360 7.355 (1.790) 2.841 (1.256) 1.585 7.560 -
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a) azioni ordinarie
7.560
b) altre azioni
Riserve
1.585
a) di utili
(1.256)
b) altre
2.841
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
(1.790)
7.355
26
30.06.2012
A. ATTIVIT OPERATIVA 1. Gestione (2.438) 11.131 (5.864) (517) (3.702) (3.486) (134.136) 331 (88.422) (52.416) 8.940 303 (2.872) 232.889 28.262 208.396 1.217 (4.986) 96.315
interessi attivi incassati interessi passivi pagati commissioni nette spese per il personale altri costi
2. Liquidit generata/assorbita dalle attivit finanziarie
attivit finanziarie detenute per la negoziazione attivit finanziarie disponibili per la vendita crediti verso clientela crediti verso banche: a vista crediti verso banche: altri crediti altre attivit
3. Liquidit generata/assorbita dalle passivit finanziarie
debiti verso banche: a vista debiti verso clientela titoli in circolazione altre passivit
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit operativa B. ATTIVIT DI INVESTIMENTO 1. Liquidit generata da
attivit finanziarie detenute fino a scadenza acquisti di attivit materiali acquisti di attivit immateriali
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit di investimento C. ATTIVIT DI PROVVISTA Liquidit netta generata/assorbita dallattivit di provvista LIQUIDIT NETTA GENERATA/ASSORBITA NELLESERCIZIO
RICONCILIAZIONE - VOCI DI BILANCIO Cassa e disponibilit liquide allinizio dellesercizio Liquidit netta generata/assorbita nellesercizio Cassa e disponibilit liquide alla chiusura dellesercizio
30.06.2012 8 (1) 7
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NOTE ILLUSTRATIVE
ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE degli utilizzatori; attendibile, in modo che il bilancio: rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale - fiSEZIONE 1 - Dichiarazione di conformit ai principi contabili internazionali Il presente bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2012 stato predisposto ai fini della determinazione del risultato semestrale e ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, pertanto, il presente documento non pubblico ed , date le finalit della sua redazione, privo di alcune informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalla circolare di Banca dItalia n. 262/2005. Nella redazione del presente bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2012, approvato dal competente organo di Amministrazione della Banca, sono stati utilizzati i criteri di rilevazione e di valutazione conformi ai principi contabili internazionali - denominati IAS/IFRS - emanati dallInternational Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dellInternational Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, recepito in Italia allart. 1 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 e tenendo in considerazione la circolare Banca dItalia n.262 del 22 dicembre 2005, avente per oggetto gli schemi e le regole di compilazione del Bilancio delle Banche, modificata dal primo aggiornamento del 18 novembre del 2009. Lapplicazione dei principi contabili internazionali stata effettuata facendo riferimento anche al Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (Framework). In assenza di un principio o di una interpretazione applicabile specificamente a una operazione, altro evento o circostanza, il Consiglio di Amministrazione ha fatto uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile, al fine di fornire una informativa: rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte Nella nota integrativa sono stati spiegati gli eventuali motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del Nel rispetto dellart. 5 del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, qualora, in casi eccezionali, lapplicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali sia risultata incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non stata applicata. Nellesprimere un giudizio, il Consiglio di Amministrazione pu inoltre considerare le disposizioni pi recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un Quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore. Nellesercitare il giudizio descritto, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha fatto riferimento e considerato lapplicabilit delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente: le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati; le definizioni, i criteri di rilevazione e i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attivit, delle passivit, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico. nanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari del Gruppo; rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale; sia neutrale, cio scevro da pregiudizi; sia prudente; sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.
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risultato economico. Nel bilancio gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. La presente Relazione finanziaria composta dagli Schemi del bilancio semestrale abbreviato, Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditivit complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetti di variazione del patrimonio netto, oltre alle note esplicative, nonch dalla Relazione degli amministratori sulla gestione del semestre. SEZIONE 2 - Principi generali di redazione Il bilancio semestrale consolidato abbreviato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico del semestre, le variazioni del patrimonio netto e i flussi di cassa ed costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditivit complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio corredato dalla relazione degli amministratori sullandamento della gestione. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e/o nel successivo aggiornamento del 18 novembre 2009 emanata dalla Banca dItalia non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, rilevante, attendibile, comparabile e comprensibile, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Di seguito vengono indicati i principi generali che hanno ispirato la redazione dei conti di bilancio: le valutazioni sono effettuate nella prospettiva della continuazione dellattivit garantita dal supporto finanziario degli azionisti; i costi e i ricavi sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica; ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente negli schemi di stato patrimoniale e conto economico. Le voci aventi natura o destinazione dissimile sono rappresentate separatamente a meno che
siano state considerate irrilevanti; per assicurare la comparabilit dei dati e delle informazioni nei prospetti contabili, le modalit di rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo a meno che il loro cambiamento non sia diretto a rendere pi appropriata unaltra esposizione dei dati; nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi per lesercizio al quale si riferisce il bilancio; se un elemento dellattivo o del passivo ricade sotto pi voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa annotato, qualora ci sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilit anche a voci diverse da quella nella quale iscritto; non vengono effettuati compensi di partite, salvo nei casi in cui espressamente richiesto o consentito da un principio contabile internazionale o da una interpretazione o dalle disposizioni della richiamata Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti emanata dalla Banca dItalia; i conti del bilancio sono redatti privilegiando la prevalenza della sostanza sulla forma e nel rispetto del principio di rilevanza e significativit dellinformazione; per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico non vengono fornite le informazioni comparative in quanto si tratta del primo bilancio consolidato del Gruppo; relativamente allinformativa riportata nella nota integrativa stato utilizzato lo schema previsto da Banca dItalia; laddove le tabelle previste da tale schema risultassero non applicabili rispetto allattivit svolta dalla Banca, le stesse non sono state presentate. Nellambito della redazione del bilancio in conformit agli IAS/IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano gli importi delle attivit, delle passivit, dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Come previsto dallo IAS 8 limpiego di stime ragionevoli parte essenziale della preparazione del bilancio. Si informa che le stime necessariamente adottate nella redazione del presente bilancio non ne intaccano lattendibilit. Tali
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stime sono riviste regolarmente e si fondano principalmente sulle esperienze pregresse. Le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. In conformit a quanto disposto dallart. 5 del D. Lgs. n.
38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato redatto utilizzando lEuro come moneta di conto. In particolare il bilancio consolidato redatto in migliaia di Euro. SEZIONE 3 - Area e metodi di consolidamento Il bilancio consolidato include le risultanze patrimoniali ed economiche della capogruppo Banca SISTEMA e quelli delle societ da questa direttamente o indirettamente controllate consolidate secondo il metodo integrale:
Rapporto di partecipazione
Denominazioni A. Imprese A.1. Consolidate integralmente 1. S.F. Trust Holdings Ltd 2. S.F. Trust Servicing Ltd 3. S.F. Trust Italia S.r.l. 4. Solvi S.r.l. 5. Pubblica Funding
Sede
Quota %
1 1 1 1 2
Banca SISTEMA S.F. Trust Holdings S.F. Trust Holdings S.F. Trust Italia -
Legenda: (1) Tipo rapporto. 1. = maggioranza dei diritti di voto nellassemblea ordinaria 2. = influenza dominante 3. = accordi con altri soci 4. = altre forme di controllo 5. = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del decreto legislativo 87/92 6. = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del decreto legislativo 87/92 7. = controllo congiunto (2) Disponibilit voti nellassemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Metodo integrale Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale. Il concetto di controllo va oltre la maggioranza della percentuale di interessenza nel capitale sociale della societ partecipata e viene definito come il potere di determinare le politiche gestionali e finanziarie della partecipata stessa al fine di ottenere i benefici delle sue attivit. Il consolidamento integrale prevede laggregazione linea per linea degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle situazioni contabili delle societ controllate. A tal fine sono apportate le seguenti rettifiche:
a. il valore contabile delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e la corrispondente parte del patrimonio netto sono eliminati; b. la quota di patrimonio netto e di utile o perdita desercizio di pertinenza di terzi rilevata in voce propria.
Le risultanti delle rettifiche di cui sopra, se positive, sono rilevate - dopo leventuale imputazione a elementi dellattivo o del passivo della controllata - come avviamento nella voce 130 Attivit Immateriali alla data di primo consolidamento. Le differenze risultanti, se negative, sono imputate al conto economico. I saldi e le operazioni infragruppo, compresi i ricavi, i costi e i divi-
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dendi, sono integralmente eliminati. I risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Analogamente i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo cessato. Le situazioni contabili utilizzate nella preparazione del bilancio consolidato sono redatte alla stessa data. Il bilancio consolidato redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili. Se una controllata utilizza principi contabili diversi da quelli adottati nel bilancio consolidato per operazioni e fatti simili in circostanze similari, sono apportate rettifiche alla sua situazione contabile ai fini del consolidamento. SEZIONE 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Dopo la chiusura del periodo non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2012.
sedere i requisiti qualitativi stabiliti nellallegato A del Titolo II - Capitolo 4 della Circolare della Banca dItalia n 263 del 27.12.2006 Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche e successivi aggiornamenti.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione fatta in sede di rilevazione iniziale.
Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione avviene: i) alla data di regolamento, per i titoli di debito, di capitale e per le quote di O.I.C.R.; ii) alla data di sottoscrizione, per i contratti derivati.
La rilevazione iniziale delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione avviene al fair value con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente rilevati a conto economico ancorch direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitaSEZIONE 5 - Altri aspetti In data 27 aprile 2010 lAssemblea dei Soci di Banca SISTEMA in sede ordinaria ha conferito alla societ KPMG S.p.A. - Revisione e Organizzazione Contabile - lincarico per lo svolgimento dellattivit di controllo contabile ai sensi degli art. 2409-bis e seguenti del Codice Civile per i nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2018. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale le attivit finanziarie detenute per la negoziazione sono valutate al fair value con imputazione a conto economico delle relative variazioni. mente equivale al costo sostenuto per lacquisto.
Per dettagli in merito alle modalit di determinazione del fair value si rinvia al successivo paragrafo 18.3 Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari.
1. Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione Sono classificati nella presente voce gli strumenti finanziari per cassa detenuti ai fini di negoziazione . Detti strumenti finanziari devono essere esenti da qualunque clausola che ne limiti la negoziabilit o, in alternativa, devono poter essere oggetto di copertura e devono pos(1)
Gli utili e le perdite realizzati con la cessione o il rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritti nella voce di conto economico risultato netto dellattivit di negoziazione.
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Criteri di cancellazione Le attivit finanziarie detenute per la negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari a esse connessi o quando lattivit finanziaria oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i diritti contrattuali connessi alla propriet dellattivit finanziaria stessa.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per lacquisto. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, le attivit finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, con imputazione degli utili o delle perdite deri-
2. Attivit finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono classificate nella presente voce le attivit finanziarie non derivate non diversamente classificate come Attivit finanziarie detenute per la negoziazione o Attivit finanziarie valutate al fair value o Attivit finanziarie detenute fino a scadenza o Crediti. Gli investimenti disponibili per la vendita sono attivit finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere venduti per esigenze di liquidit, variazioni nei tassi dinteresse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. La designazione di uno strumento finanziario alla categoria in esame fatta in sede di rilevazione iniziale o a seguito di riclassifiche effettuate in conformit ai paragrafi da 50 a 54 dello IAS 39, cos come modificati dal Regolamento (CE) n 1004/2008 della Commissione Europea del 15 ottobre 2008. Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale delle attivit finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento sulla base del loro fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
vanti dalle variazioni di fair value, rispetto al costo ammortizzato, in una specifica riserva di patrimonio netto rilevata nel prospetto della redditivit complessiva fino a che lattivit finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una riduzione di valore. Per dettagli in merito alle modalit di determinazione del fair value si rinvia al successivo paragrafo 17.3 Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari. Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti allUnione Europea si ricorda che con provvedimento del 18 maggio 2010 la Banca dItalia ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilit di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009. Di tale facolt la Banca si avvalsa a partire dal calcolo del patrimonio di vigilanza (si veda anche successiva Parte F - Informazioni sul patrimonio). A ogni chiusura di bilancio effettuata la verifica dellesistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore ai sensi dei paragrafi 58 e seguenti dello IAS 39. Per i titoli di capitale quotati in un mercato attivo costituisce, inoltre, obiettiva evidenza di riduzione di valore la diminuzione significativa o prolungata del fair value al di sotto del costo di acquisto. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore ritenuta durevole. Qualora, invece,
(1) Le posizioni detenute ai fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di
beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso dinteresse. Per posizioni si intendono le posizioni in proprio e le posizioni derivanti da servizi alla clientela o di supporto agli scambi (market making).
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il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non pi di 18 mesi ma da non meno di 9, la Banca procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilit di recuperare lammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. Limporto trasferito a conto economico quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore gi precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. Limporto della perdita eventualmente accertata viene rilevato nella voce di conto economico rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attivit finanziarie disponibili per la vendita. Tale ammontare include altres il rigiro a conto economico degli utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica riserva di patrimonio netto. Qualora, in un periodo successivo, il fair value dello strumento finanziario aumenti e lincremento possa essere correlato oggettivamente a un evento che si verificato dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata con la rilevazione di riprese di valore nella medesima voce di conto economico ove attengano a elementi monetari (a esempio, titoli di debito) e a patrimonio netto ove relativi a elementi non monetari (a esempio, titoli di capitale). Lammontare della ripresa rilevabile a conto economico non pu eccedere in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Gli interessi attivi delle suddette attivit finanziarie sono calcolati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo con rilevazione del relativo risultato alla voce di conto economico interessi attivi e proventi assimilati. Gli utili o le perdite derivanti dalla cessione o dal rimborso delle suddette attivit finanziarie sono rilevate nella voce di conto economico utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attivit finanziarie disponibili per la vendita
e includono leventuale rigiro a conto economico degli utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica riserva di patrimonio netto. Criteri di cancellazione Le attivit finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari a esse connessi o quando lattivit finanziaria oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i diritti contrattuali connessi alla propriet dellattivit finanziaria. 3. Attivit finanziarie detenute sino a scadenza Alla data del bilancio consolidato il Gruppo non detiene Attivit finanziarie detenute sino a scadenza. 4. Crediti 4.1. Crediti verso banche Criteri di classificazione Nella presente voce figurano le attivit finanziarie per cassa verso banche che prevedono pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito ecc.). Sono inclusi anche i crediti verso Banche Centrali diversi dai depositi liberi (questi ultimi iscritti alla voce cassa e disponibilit liquide). Si rimanda al successivo paragrafo 4.2 Crediti verso clientela per quanto attiene i criteri di iscrizione, valutazione, cancellazione e rilevazione delle componenti reddituali dei crediti in esame. 4.2. Crediti verso clientela Criteri di classificazione I crediti verso clientela includono le attivit finanziarie per cassa non strutturate verso clientela che presentino pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti verso clientela sono costituiti per la quasi totali-
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t da anticipazioni a vista erogate alla clientela nellambito dellattivit di factoring a fronte dei crediti acquisiti pro-soluto nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali sia stata accertata linesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione. In aderenza al principio generale della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, unimpresa pu cancellare unattivit finanziaria dal proprio bilancio solo se per effetto di una cessione ha trasferito i rischi e benefici connessi con lo strumento ceduto. Lo IAS 39 infatti prevede che unimpresa cancelli dal proprio bilancio unattivit finanziaria solo se: a. trasferita lattivit finanziaria e con essa sostanzialmente tutti i rischi e i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dallattivit scadono; b. vengono meno i benefici connessi alla propriet della stessa. Affinch si verifichi un trasferimento di attivit finanziarie devono verificarsi in alternativa le seguenti condizioni: a. limpresa ha trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari dellattivit finanziaria; b. limpresa ha mantenuto i diritti a ricevere i flussi finanziari dellattivit finanziaria, ma ha assunto lobbligo di pagare gli stessi a uno o pi beneficiari nellambito di un accordo in cui tutte le seguenti condizioni siano verificate:
interessi maturati sulle stesse somme investite. Perch si verifichi un trasferimento di attivit finanziaria che determini la cancellazione dal bilancio del cedente, allatto di ogni trasferimento limpresa cedente deve valutare la portata degli eventuali rischi e benefici connessi allattivit finanziaria che mantiene. Per valutare leffettivo trasferimento dei rischi e dei benefici occorre comparare lesposizione dellimpresa cedente alla variabilit del valore corrente o dei flussi finanziari generati dallattivit finanziaria trasferita, prima e dopo la cessione. Limpresa cedente mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici, quando la sua esposizione alla variabilit del valore attuale dei flussi finanziari netti futuri dellattivit finanziaria non cambia significativamente in seguito al trasferimento della stessa. Invece si ha il trasferimento quando lesposizione a questa variabilit non pi significativa. In sintesi, si possono avere tre situazioni a cui corrispondono alcuni effetti specifici, ossia: a. quando limpresa trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della propriet della attivit finanziaria, essa deve stornare lattivit finanziaria e iscrivere separatamente come attivit o passivit i diritti o gli obblighi derivanti dalla cessione; b. quando limpresa mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della propriet dellattivit finanziaria, essa deve continuare a tenere iscritta lattivit finanziaria; c. quando limpresa non trasferisce n mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della propriet dellattivit finanziaria, essa deve giudicare gli elementi di controllo dellattivit finanziaria, e:
limpresa ha lobbligo di trasferire ogni flusso finanziario che raccoglie, per conto degli eventuali beneficiari, senza nessun ritardo. Leventuale investimento dei flussi finanziari per il periodo intercorrente tra lincasso e il pagamento deve avvenire solo in attivit finanziarie equivalenti alla cassa e comunque senza avere nessun diritto sugli eventuali
nel caso in cui conservi il controllo, deve continuare a riconoscere lattivit finanziaria fino al limite
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del suo impegno nellinvestimento. Ai fini della verifica del controllo il fattore discriminante da tenere in considerazione consiste nella capacit del beneficiario a cedere unilateralmente lattivit finanziaria, senza vincoli da parte dellimpresa cedente. Infatti, quando il beneficiario di un trasferimento di attivit finanziaria ha la capacit operativa di vendere lattivit finanziaria intera ad un terzo non correlato e lo pu fare unilateralmente, senza aver bisogno di imporre ulteriori limitazioni al trasferimento, limpresa cedente non ha pi il controllo dellattivit finanziaria. In tutti gli altri casi invece mantiene il controllo dellattivit finanziaria.
nuto per lacquisto. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti verso clientela sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dellammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra lammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.
Le forme di cessione di uno strumento finanziario pi frequentemente utilizzate possono avere riflessi contabili profondamente differenti:
Il tasso di interesse effettivo il tasso che attualizza il flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento in modo da ottenere esattamente il valore contabile netto allatto della rilevazione iniziale, che comprende sia i costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili sia tutti i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti. Tale modalit di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire leffetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. La stima dei flussi e della durata contrattuale del credito tiene conto di tutte le clausole contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze (come, a esempio, le estinzioni anticipate e le varie opzioni esercitabili),
nel caso di una cessione pro solvendo da ritenere che nella maggioranza dei casi il rischio connesso con lattivit ceduta rimanga in capo al venditore e pertanto la cessione non presenta i requisiti per la cancellazione contabile dello strumento venduto. La Banca effettua solo acquisti di credito pro soluto nei confronti della Pubblica Amministrazione e sono rappresentati dalla prima fattispecie. Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale di un credito avviene alla data di erogazione sulla base del suo fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione del credito stesso. Sono esclusi i costi/ ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale allammontare erogato o al costo soste-
senza considerare invece le perdite attese sul finanziamento. Il metodo del costo ammortizzato non si applica ai crediti senza una scadenza definita o a revoca, per i quali trascurabile leffetto dellapplicazione della logica di attualizzazione, che vengono pertanto valorizzati al loro valore di presunto realizzo. A ogni chiusura di bilancio viene effettuata unanalisi volta allindividuazione di crediti problematici che mostrano oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Sulle esposizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione, riferite a crediti acquistati a
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titolo definitivo nellambito dellattivit di factoring, in considerazione della qualit del credito e delle controparti debitrici, si ritiene non ricorrano i presupposti per leffettuazione di rettifiche di valore. Ci premesso, essendo iniziata nellesercizio la nuova attivit tipica si proceduto a una svalutazione prudenziale dei crediti pari allo 0,3%. Tale svalutazione prudenziale avvenuta anche in assenza di specifici e analitici rischi classificabili come crediti in sofferenza, esposizioni incagliate, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute. I crediti sui quali non si individuano evidenze oggettive di perdita sono soggetti a svalutazione collettiva. Non sono operate svalutazioni su crediti rappresentati da operazioni di pronti contro termine nonch su crediti verso societ del Gruppo. Limporto delle rettifiche di valore al netto dei fondi precedentemente accantonati e i recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti nel conto economico nella voce rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti. Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati dal bilancio quando sono considerati definitivamente irrecuperabili oppure in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. 5. Attivit finanziarie valutate al fair value Alla data del bilancio il Gruppo non detiene Attivit finanziarie valutate al fair value. 6. Operazioni di copertura Alla data del bilancio il Gruppo non ha effettuato Operazioni di copertura. 7. Attivit materiali Criteri di classificazione La voce include i beni, di uso durevole, detenuti per es-
sere utilizzati nella produzione del reddito, per locazione o per scopi amministrativi, quali i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi, le attrezzature di qualsiasi tipo e le opere darte. Tra le attivit materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, allorquando separabili dai beni stessi. Qualora i suddetti costi non presentano autonoma funzionalit e utilizzabilit, ma dagli stessi si attendono benefici futuri, sono iscritti tra le altre attivit e vengono ammortizzati nel pi breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilit delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione. Al valore delle attivit materiali concorrono anche gli acconti versati per lacquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento. Si definiscono a uso funzionale le attivit materiali possedute per la fornitura di servizi o per fini amministrativi, mentre si definiscono a scopo dinvestimento quelle possedute per riscuotere canoni di locazione e/o detenuti per lapprezzamento del capitale investito. Criteri di iscrizione Le attivit materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria e i costi aventi natura incrementativa che comportano un effettivo miglioramento del bene, ovvero un incremento dei benefici economici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilit di utilizzo degli stessi. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla prima rilevazione, le attivit materiali a uso funzionale sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore, conformemente
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al modello del costo di cui al paragrafo 30 dello IAS 16. Pi precisamente, le attivit materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio, sulla base della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, a eccezione:
economico nella voce risultato netto della valutazione al fair value delle attivit materiali e immateriali. Criteri di cancellazione Unattivit materiale eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene permanentemente ritirato dalluso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. 8. Attivit immateriali Criteri di classificazione La voce accoglie quelle attivit non monetarie prive di consistenza fisica che soddisfano le seguenti caratteristiche:
dei terreni, siano essi acquisiti singolarmente o incorporati nel valore del fabbricato, che non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile indefinita.
delle opere darte, che non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile indefinita e il loro valore normalmente destinato ad aumentare nel tempo.
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Le partecipazioni dei terzi (Non Controlling Interest NCI) nellacquisita sono valutate in proporzione alla quota di partecipazione dei terzi nel fair value delle attivit nette identificabili dellacquisita (ossia il goodwill riconosciuto riguarda solo la quota di controllo acquisita). Le variazioni nellinteressenza della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale (ossia operazioni con soci nella loro qualit di soci). In tali circostanze i valori contabili delle partecipazioni di controllo e delle partecipazioni dei terzi sono rettificati per riflettere i cambiamenti delle relative interessenze nella societ controllata e qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le partecipazioni dei terzi e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto deve essere rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuita ai soci della controllante. Con riferimento allavviamento rilevato in occasione di variazioni dellinteressenza partecipativa in una controllata dopo lottenimento del controllo, a seguito dellentrata in vigore dal 1 gennaio 2010 delle modifiche apportate nel 2008 allo IAS 27 Bilancio consolidato e separato si precisa che qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato viene rilevata direttamente a riduzione del patrimonio netto. La rettifica ai NCI prevede lattribuzione di un importo che proporzionato solo alle attivit nette identificabili della controllata escluso il goodwill. Criteri di iscrizione Le attivit immateriali sono iscritte, in sede di prima rilevazione, al costo comprensivo degli oneri di diretta attribuzione. Criteri di valutazione Successivamente alla prima rilevazione, le attivit immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite durevoli di valore per riduzione conformemente al c.d. modello del costo
di cui al paragrafo 74 dello IAS 38. Le attivit immateriali con vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della stima della loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Per le attivit acquisite nel corso dellesercizio lammortamento calcolato su base giornaliera a partire dalla data di entrata in uso dellattivit stessa. Per quelle cedute e/o dismesse nel corso dellesercizio, lammortamento conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione. Se esiste qualche evidenza che dimostri che unimmobilizzazione immateriale possa aver subito una riduzione durevole di valore, si procede al confronto tra il valore di carico e il valore di recupero. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce rettifiche di valore nette su attivit immateriali. Qualora i motivi della perdita durevole di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con rilevazione nella medesima voce di conto economico. Lammontare della ripresa non pu eccedere in ogni caso il valore che limmobilizzazione avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per i beni con vita utile indefinita quali, ad esempio, lavviamento, non si procede allammortamento, ma alla periodica verifica delladeguatezza del valore di iscrizione (impairment test) delle immobilizzazioni in conformit alle previsioni dello IAS 36. Lammontare delleventuale riduzione di valore, determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dellimmobilizzazione e il suo valore di recupero, rilevata a conto economico alla voce rettifiche di valore dellavviamento. Una perdita per riduzione di valore rilevata per lavviamento non pu essere eliminata in un esercizio successivo.
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Criteri di cancellazione Unattivit immateriale eliminata dallo stato patrimoniale qualora non siano attesi benefici economici futuri oppure al momento della cessione. 8.1 Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto e il fair value delle attivit e passivit acquisite nellambito di una aggregazione aziendale, che consiste nellunione di imprese o attivit aziendali distinte in ununica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali costituito dal fatto che una sola impresa, lacquirente, ottiene il controllo di una o pi attivit aziendali distinte riferibili allacquisito. Quando unimpresa acquisisce un gruppo di attivit o di attivi netti che non costituiscono unattivit aziendale, questa alloca il costo dellassieme alle singole attivit e passivit identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Unaggregazione aziendale pu dare luogo a un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale lacquirente la controllante e lacquisito una controllata dellacquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dellacquisto (c.d. purchase method).
Le operazioni di aggregazione realizzate con societ controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, lavviamento derivante da tali operazioni, nel bilancio separato iscritto: a. a voce 120 dellattivo di stato patrimoniale nellipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; b. a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. Nel bilancio consolidato le operazioni della specie sono oggetto di elisione e pertanto vengono rilevati unicamente i relativi costi sostenuti verso economie terze. 8.2 Allocazione del costo di unaggregazione aziendale alle attivit acquisite e alle passivit e passivit potenziali assunte Lacquirente: a. rileva lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale come attivit; b. misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce leccedenza del costo dellaggregazione aziendale rispetto alla quota dinteressenza dellacquirente nel fair value delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili. Lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale rap-
Il metodo dellacquisto prevede le seguenti fasi: a. identificazione dellacquirente (lacquirente limpresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attivit aziendali aggregate); b. determinazione della data di acquisizione; c. determinazione del costo dellaggregazione aziendale inteso come il corrispettivo trasferito dallacquirente ai soci dellacquisita; d. allocazione, alla data di acquisizione, del costo dellaggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attivit identificabili acquisite nonch delle passivit identificabili assunte; e. rilevazione delleventuale avviamento
presenta un pagamento effettuato dallacquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attivit che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale lacquirente valuta lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. Lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. Lacquirente, invece, verifica annualmente se abbia subto riduzioni di valore o, pi frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilit che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallap-
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posito principio contabile. Il principio stabilisce che, unattivit (ivi incluso lavviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, questultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il valore duso, definito dal par. 6 dello IAS 36. Ai fini della verifica di impairment lavviamento deve essere allocato a unit generatrici di flussi finanziari o a gruppi di unit, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non pu superare il segmento di attivit identificato ai sensi dellIFRS 8. 8.3 Avviamento negativo Se la quota di interessenza dellacquirente nel fair value netto delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili eccede il costo dellaggregazione aziendale, lacquirente: a. rivede lidentificazione e la misurazione delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili dellacquisito e la determinazione del costo dellaggregazione; b. rileva immediatamente a conto economico leventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione. 9. Attivit non correnti e gruppi di attivit in via di dismissione Criteri di classificazione Vengono classificate nella presente voce tutte le attivit non correnti e i gruppi di attivit in via di dismissione di cui allIFRS 5, ossia tutte le singole attivit non correnti o gruppi di attivit in via di dismissione (indicate convenzionalmente con la locuzione singole attivit) per le quali il valore contabile sar recuperato principalmente con unoperazione di vendita anzich con il suo uso continuativo nonch le unit operative dismesse (indicate con la locuzione gruppi di attivit in via di dismissione).
Criteri di valutazione Le singole attivit non correnti o i gruppi di attivit in via di dismissione sono valutate al minore tra il valore di carico e il loro fair value al netto dei costi di cessione, a esclusione delle seguenti attivit che continuano a essere valutate in conformit al principio di riferimento: attivit fiscali differite; attivit derivanti da benefici per i dipendenti; strumenti finanziari; investimenti immobiliari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che si riferiscono alle singole attivit non correnti o i gruppi di attivit in via di dismissione e alle relative passivit in via di dismissione continuano a essere rilevati a voce propria mentre i proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che si riferiscono alle unit operative dismesse sono esposti, al netto della relativa fiscalit corrente e differita, nella voce utile (perdita) delle attivit non correnti in via di dismissione al netto delle imposte del conto economico. Nellipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dallesercizio di classificazione tra le attivit non correnti in via di dismissione, cessa il processo di ammortamento. 10. Fiscalit corrente e differita Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono rilevate nel conto economico in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate, a eccezione di quelle relative a partite addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalit avviene, per coerenza, a patrimonio netto. Laccantonamento per imposte sul reddito determinato in base a una prudenziale previsione dellonere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono
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determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore contabile di unattivit o di una passivit e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. Le attivit per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilit del loro recupero, valutata sulla base della capacit delle singole societ di generare con continuit redditi imponibili positivi. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce attivit fiscali e le seconde nella voce passivit fiscali. Per quanto attiene le imposte correnti sono compensati, a livello di singola imposta, gli acconti versati con il relativo debito dimposta, esponendo lo sbilancio netto tra le attivit fiscali correnti o le passivit fiscali correnti a seconda del segno. 11. Fondi per rischi e oneri Conformemente alle previsioni dello IAS 37 i fondi per rischi e oneri accolgono le passivit di ammontare o scadenza incerti relative a obbligazioni attuali (legali o implicite), derivanti da un evento passato per le quali sia probabile limpiego di risorse economiche per adempiere alle obbligazioni stesse, purch possa essere effettuata una stima attendibile dellimporto necessario alladempimento delle obbligazioni stesse alla data di riferimento del bilancio. Nel caso in cui il differimento temporale nel sostenimento dellonere sia rilevante, e conseguentemente leffetto di attualizzazione sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. Gli accantonamenti sono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Gli stessi sono rilevati nelle voci proprie di conto economico, secondo una logica di classificazione dei costi per natura della spesa. In particolare gli accantonamenti connessi agli oneri futuri del personale dipendente relativi al sistema premiante figurano tra le spese del personale, gli accantonamenti riferibili a rischi e oneri di natura fiscale sono rilevati tra le imposte sul reddito, mentre gli accantonamenti connessi al rischio di perdite potenziali non diret-
tamente imputabili a specifiche voci del conto economico sono iscritti tra gli accantonamenti netti per rischi e oneri. 12. Debiti e titoli in circolazione Criteri di classificazione I debiti verso banche e i debiti verso clientela includono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela (conti correnti, depositi liberi e vincolati, finanziamenti, pronti contro termine, ecc.), mentre i titoli in circolazione accolgono tutte le passivit di propria emissione (prestiti obbligazionari non classificati tra le passivit finanziarie valutate al fair value, ecc.). Tutti gli strumenti finanziari emessi dal Gruppo sono esposti in bilancio al netto degli eventuali ammontari riacquistati e comprendono quelli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Criteri di iscrizione Le suddette passivit finanziarie sono iscritte, in sede di prima rilevazione, allatto della ricezione delle somme raccolte o dellemissione dei titoli di debito. Liscrizione iniziale effettuata sulla base del fair value delle passivit, incrementato dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Il fair value iniziale di una passivit finanziaria solitamente equivale allammontare incassato. Eventuali contratti derivati impliciti nelle suddette passivit finanziarie, laddove ricorrano i presupposti previsti dagli IAS 32 e 39, sono oggetto di scorporo e di separata valutazione.
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passivit finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo, a eccezione delle passivit a breve termine che rimangono iscritte per il valore nominale in quanto leffetto dellattualizzazione risulta
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trascurabile. Criteri di cancellazione Le suddette passivit finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto, ancorch temporaneo, di titoli precedentemente emessi. Leventuale differenza tra il valore contabile della passivit estinta e lammontare pagato registrato nel conto economico, alla voce utile (perdita) da cessione o riacquisto di: passivit finanziarie. Qualora il Gruppo, successivamente al riacquisto, ricollochi sul mercato i titoli propri, tale operazione considerata come nuova emissione e la passivit iscritta al nuovo prezzo di ricollocamento. 13. Passivit finanziarie di negoziazione Alla data del bilancio il Gruppo non ha Passivit finanziarie di negoziazione. 14. Passivit finanziarie valutate al fair value Alla data del bilancio il Gruppo non ha Passivit finanziarie valutate al fair value. 15. Operazioni in valuta Tra le attivit e le passivit in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dalleuro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio delleuro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalit di conversione da utilizzare, le attivit e passivit in valuta sono suddivise tra poste monetarie e non monetarie. Criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono registrate in euro, al momento della rilevazione iniziale, applicando allimporto in valuta estera il tasso di cambio a pronti in vigore alla data delloperazione. Criteri di valutazione
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Il risultato di unoperazione di prestazione di servizi pu essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. I costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quanto il fair value determinato:
i costi sostenuti per loperazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento delloperazione. I ricavi sono rilevati solo quando probabile che i benefici economici derivanti dalloperazione saranno fruiti dalla societ. Tuttavia, quando la recuperabilit di un valore gi ricompreso nei ricavi connotata da incertezza, il valore non recuperabile o il valore il cui recupero non pi probabile rilevato come costo anzich come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dallutilizzo, da parte di terzi, di beni della societ, che generano interessi o dividendi, sono rilevati quando:
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. 17. Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dallorigine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo Crediti e Finanziamenti. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nellesercizio in cui sono rilevate. 18. Altre informazioni
18.1. Trattamento di fine rapporto del personale Secondo lIFRIC, il T.F.R. assimilabile a un beneficio successivo al rapporto di lavoro (post employmentbenefit) del tipo Prestazioni Definite (defined-benefit plan) per il quale previsto, in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame effettuata in base
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza;
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al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonch in virt delladozione di opportune basi tecniche demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato a una certa data in senso attuariale, distribuendo lonere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere, e non pi come onere da liquidare nel caso in cui lazienda cessi la propria attivit alla data di bilancio. La valutazione del T.F.R. del personale dipendente effettuata da un attuario indipendente in conformit alla metodologia sopra indicata. 18.2. Operazioni di pronti contro termine Le operazioni di pronti contro termine che prevedono lobbligo per il cessionario di rivendita/riacquisto a termine delle attivit oggetto della transazione (ad esempio, di titoli) e le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia rappresentata da contante, sono assimilate ai riporti e, pertanto, gli ammontari ricevuti ed erogati figurano in bilancio come debiti e crediti. In particolare, le suddette operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli di provvista sono rilevate in bilancio come debiti per limporto percepito a pronti, mentre quelle di impiego sono rilevate come crediti per limporto corrisposto a pronti. Tali operazioni non determinano movimentazione del portafoglio titoli. Coerentemente, il costo della provvista e il provento dellimpiego, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, vengono iscritti per competenza nelle voci economiche accese agli interessi. 18.3. Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari Il fair value definito dallo IAS 39 come il corrispettivo al quale unattivit potrebbe essere scambiata o una passivit estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, a una certa data di misurazione, escludendo transazioni di tipo forzato. Sottostante alla
definizione di fair value vi infatti la presunzione che la societ sia in funzionamento e che non abbia alcuna intenzione o necessit di liquidare, ridurre significativamente la portata delle proprie attivit o intraprendere unoperazione a condizioni sfavorevoli. Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value determinato sulla base delle quotazioni (prezzo ufficiale o altro prezzo equivalente dellultimo giorno di borsa aperta dellesercizio di riferimento) del mercato pi vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso. A tale proposito uno strumento finanziario considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili tramite un listino, operatore, intermediario, settore industriale, agenzia di determinazione del prezzo, autorit di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. In assenza di un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando tecniche di valutazione generalmente accettate nella pratica finanziaria, volte a stabilire quale prezzo avrebbe avuto lo strumento finanziario, alla data di valutazione, in un libero scambio tra parti consapevoli e disponibili. Tali tecniche di valutazione prevedono, nellordine gerarchico in cui sono riportate, lutilizzo: 1. Dellultimo NAV (Net Asset Value) pubblicato dalla societ di gestione per i fondi armonizzati (UCITS - Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities), gli Hedge Funds e le Sicav. 2. Di prezzi di transazioni recenti osservabili sui mercati. 3. Delle indicazioni di prezzo desumibili da infoprovider (a titolo di esempio, Bloomberg, Reuters). 4. Del fair value ottenuto da modelli di valutazione (a esempio, Discounting Cash Flow Analysis, Option Pricing Models) che stimano tutti i possibili fattori che condizionano il fair value di uno strumento finanziario (costo del denaro, rischio di credito, rischio di liquidit, volatilit, tassi di cambio, tassi di prepayment, ecc.) sulla base di dati osservabili sul mercato, anche in relazione a strumenti similari, alla data di valutazione. Qualora, per uno o pi fattori di rischio non
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risulti possibile riferirsi a dati di mercato, vengono utilizzati parametri internamente determinati su base storico-statistica. I modelli di valutazione sono oggetto di revisione periodica al fine di garantirne la piena e costante affidabilit. 5. Delle indicazioni di prezzo fornite dalla controparte emittente eventualmente rettificate per tener conto del rischio di controparte e/o liquidit (a titolo di esempio, il prezzo deliberato dal Consiglio di Amministrazione e/o Assemblea dei soci per le azioni di banche popolari non quotate, il valore della quota comunicato dalla societ di gestione per i fondi chiusi riservati agli investitori istituzionali o per altre tipologie di O.I.C.R. diverse da quelle citate al punto 1, il valore di riscatto determinato in conformit al regolamento di emissione per i contratti assicurativi). 6. Per gli strumenti rappresentativi di capitale, ove non siano applicabili le tecniche di valutazione di cui ai punti precedenti: i) il valore risultante da perizie indipendenti se disponibili; ii) il valore corrispondente alla quota di patrimonio netto detenuta risultante dallultimo bilancio approvato della societ; iii) il costo, eventualmente rettificato per tener conto di riduzioni significative di valore, laddove il fair value non determinabile in modo attendibile. Sulla base delle considerazioni sopra esposte e conformemente a quanto previsto dallIFRS 7, la Banca classifica le valutazioni al fair value sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significativit degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
da infoprovider o ottenuti con modelli valutativi che utilizzano in prevalenza dati di mercato per stimare i principali fattori che condizionano il fair value dello strumento finanziario). Appartengono a tale livello anche le valutazioni delle quote di O.I.C.R. effettuate sulla base del NAV (Net Asset Value) comunicato dalla societ di gestione, il cui valore viene aggiornato e pubblicato periodicamente (almeno mensilmente) ed rappresentativo dellammontare a cui la posizione pu essere liquidata, parzialmente o integralmente, su iniziativa del possessore.
Livello 3 - input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non osservabili sul mercato comportano ladozione di stime e assunzioni da parte del management (prezzi forniti dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio netto detenuta nella societ o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare significativi fattori che condizionano il fair alue dello strumento finanziario). Appartengono a tale livello le valutazioni degli strumenti finanziari al prezzo di costo. 18.4 Derecognition la cancellazione dallo stato patrimoniale di unattivit o passivit finanziaria rilevata precedentemente. Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attivit finanziarie necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attivit nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attivit finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
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individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dallattivit);
levare lattivit (o gruppo di attivit) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passivit corrispondente allimporto ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sullattivit cos come tutti gli oneri maturati sulla passivit. Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di
la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dellattivit). In assenza dei citati requisiti, le norme sulleliminazione devono trovare applicazione allattivit finanziaria (o gruppo di attivit finanziarie) nella sua interezza. Le condizioni per lintegrale cancellazione di unattivit finanziaria sono lestinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad unaltra controparte dei diritti allincasso dei flussi di cassa derivanti da tale attivit. I diritti allincasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dellattivit, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o pi entit e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
unattivit finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attivit oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poich i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati.
non sussiste lobbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dallattivit originaria;
vietata la vendita o la costituzione in garanzia dellattivit originaria, salvo quando questa a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
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TABELLE DI DETTAGLIO
Le tabelle della presente sezione sono espresse in migliaia di Euro. ATTIVO - VOCE 20 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value: Totale 30.06.2012 Totale 31.12.2011
L1 153.285 -
L2 419 419 -
L3 -
L1 63.189 63.189 -
L2 623 623 -
L3 -
TOTALE
1. Passivit finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passivit finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura
153.285 -
TOTALE
ATTIVIT FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Totale 30.06.2012 Totale 31.12.2011
Voci / Valori
1. Titoli di debito
Livello 2 -
Livello 3 -
Livello 2 -
Livello 3 -
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Voci / Valori
1. Titoli di debito a. Governi e Banche Centrali b. Altri enti pubblici c. Banche d. Altri emittenti 2. Titoli di capitale a. Banche b. Altri emittenti:
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ATTIVIT FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA - VOCE 50 Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
Totale 30.06.2012
Totale 31.12.2011
Voci / Valori
1. Titoli di debito
Livello 2 -
Livello 3 -
Livello 1 -
Livello 2 -
Livello 3 -
Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti Totale 30.06.2012 96.157 96.157 TOTALE 96.157 Totale 31.12.2011 -
Voci / Valori
1. Titoli di debito a. Governi e Banche Centrali b. Altri enti pubblici c. Banche d. Altri emittenti 2. Titoli di capitale a. Banche b. Altri emittenti:
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12.846 12.846
La voce accoglie prevalentemente la liquidit della Banca Capogruppo depositata presso altri istituti di credito in conti correnti di corrispondenza e su depositi over-night.
CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70 Crediti verso clientela: composizione merceologica Totale 30.06.2012 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario Totale 31.12.2011
27.296 236.582 407 TOTALE (valore di bilancio) TOTALE (fair value) 264.285 264.285
6. Factoring
7. Altre operazioni 8. Titoli di debito
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Totale 30.06.2012
Totale 31.12.2011
Depositi cauzionali Acconti fiscali Partite in corso di lavorazione Ratei attivi e fatture da emettere Migliorie su beni di terzi Risconti attivi non riconducibili a voce propria Altre TOTALE
La voce altre attivit si compone di partite in corso di lavorazione a cavallo di periodo e di fatture da emettere commerciali riconducibile prevalentemente alla societ Solvi. La voce altre in larga parte riconducibile a partite aperte nei confronti di cedenti iscritte nel bilancio di SF Trust Italia.
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PASSIVO
DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
105.471 105.471
364.915 364.915
La raccolta diretta da clientela include anche le passivit a fronte di attivit cedute e non cancellate derivante dalla recognition dei crediti cartolarizzati.
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Altre passivit: composizione Totale 30.06.2012 Debiti tributari verso Erario e altri enti impositori Pagamenti ricevuti in fase di riconciliazione Partite in corso di lavorazione Debiti verso dipendenti Debiti verso fornitori e altre partite 1.240 3.012 3.759 288 1.642 Totale 31.12.2011 733 4.063 5.785 919 2.496 13.996
TOTALE
9.941
La voce include prevalentemente pagamenti ricevuti a cavallo di periodo dai debitori ceduti e che al 30 giugno erano in fase di allocazione e da partite in corso di lavorazione ricondotte nei giorni successivi alla chiusura del periodo.
Voci / Forme tecniche 1. Attivit finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attivit finanziarie disponibili per la vendita 3. Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attivit finanziarie valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Altre attivit
Altre operazioni -
Gli interessi attivi registrano principalmente gli interessi su crediti della clientela relativi alla attivit tipica della nuova Banca SISTEMA, allapporto del Gruppo SFT e a Pubblica Funding. Si segnala che il Gruppo ha iscritto un importo pari a 33,4 milioni di Euro (di cui 6,3 milioni di Euro relativi alla Banca) relativi a interessi di mora su crediti da incassare e gi incassati cui stata applicata una rettifica di valore per il loro intero ammontare.
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Voci / Forme tecniche 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passivit finanziarie di negoziazione 6. Passivit finanziarie valutate al fair value 7. Altre passivit e fondi 8. Derivati di copertura
Altre operazioni -
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UTILI DA CESSIONE / RIACQUISTO - VOCE 100 Utili da cessione/riacquisto: composizione Totale 30.06.2012
Voci/Componenti reddituali Utili Attivit finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attivit finanziarie disponilbili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attivit Passivit finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passivit 3.356 3.356 -
Perdite
Risultato netto
(181) (181) -
3.175 3.175 -
Altre spese amministrative: composizione Totale 30.06.2012 Imposte indirette e tasse: Imposta di bollo e contratti di borsa Altre spese: Consulenze legali e spese di revisione Spese IT Pubblicit Affitti e spese inerenti Canoni outsourcing e infoproviders Spese rappresentanza e rimborsi spese Spese telefoniche e linee trasmissione dati Spese di noleggio Cancelleria e stampati Assicurazioni Contributi associativi Erogazioni liberali Altre 165 165 3.307 1.044 569 415 405 199 133 113 110 72 65 38 26 118
TOTALE
3.472
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Voci dellattivo 10 20 40 50 60 70 100 110 120 130 Cassa e disponibilit liquide Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Partecipazioni Attivit materiali Attivit immateriali Attivit fiscali a) correnti b) anticipate 150 Altre attivit Totale dellattivo
30.06.2012 6.884 418.965 153.284.879 96.157.452 12.610.848 198.380.298 375.000 161.235 19.854 5.406.321 67.325 5.338.996 5.009.889 471.831.625
31.12.2011 7.389 622.704 63.188.770 20.875.058 105.157.272 375.000 54.332 7.399 4.955.036 105.483 4.849.553 2.428.161 197.671.121
Voci del passivo e del patrimonio netto 10 20 30 80 Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passivit fiscali a) correnti b) differite 100 110 120 130 160 180 200 Altre passivit Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi ed oneri: b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Capitale Utile di periodo/desercizio Totale del passivo e del patrimonio netto
30.06.2012 105.365.264 293.037.324 55.124.048 965.424 962.405 3.019 9.387.176 358.101 4.903 4.903 (1.290.352) 89.408 7.860.742 929.587 471.831.625
31.12.2011 77.208.571 49.058.137 53.907.216 137.998 55.450 82.548 8.822.439 272.039 104.903 104.903 209.668 13.139 7.860.742 76.269 197.671.121
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Voci 10 20 30 40 50 60 80 100 120 130 140 150 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati MARGINE DI INTERESSE Commissioni attive Commissioni passive COMMISSIONI NETTE Risultato netto dellattivit di negoziazione Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b. attivit finanziarie disponibili per la vendita MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a. crediti RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Spese amministrative: a. 160 170 180 190 200 250 260 270 290 spese per il personale b. altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali Altri oneri/proventi di gestione COSTI OPERATIVI Imposte sul reddito dellesercizio delloperativit corrente UTILE / (PERDITA) DELLA OPERATIVIT CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE UTILE / (PERDITA) DI PERIODO
30.06.2012 30.06.2011 9.702.619 (5.049.138) 4.653.481 18.662 (490.558) (471.896) 147.629 3.174.567 3.174.567 7.503.781 (247.393) (247.393) 7.256.388 (5.534.495) (2.580.305) (2.954.190) (23.030) (14.168) 44.551 (5.527.141) (799.659) 929.587 929.587 675.891 (237.628) 438.263 118.290 (81.594) 36.696 286.647 761.606 15.870 15.870 777.476 (1.120.157) (567.328) (552.829) (10.654) (23.412) 372 (1.153.851) (376.375) (376.375) (376.375)
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Voci 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 Utile / Perdita desercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte Attivit finanziarie disponibili per la vendita Attivit materiali Attivit immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Attivit non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte Redditivit complessiva (Voce 10 + 110)
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Variazioni dellesercizio
Esistenze al 01.01.2012
Esistenze al 31.12.2011
Variazioni di riserve
Capitale 8.159.818 76.269 (76.269) 209.668 13.139 76.269 13.139 76.269 7.860.742 -
7.860.742
7.860.742
a) azioni ordinarie
7.860.742
b) altre azioni
Riserve
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
209.668
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Patrimonio netto
8.159.818
Variazioni dellesercizio
Esistenze al 01.01.2011
Esistenze al 31.12.2010
Variazioni di riserve
Capitale (1.790.247) (1.790.247) 1.790.247 (13.139) (2.827.706) (2.840.845) (2.840.845) 3.360.000 3.360.000 7.354.726 (1.790.247) 2.840.845 (1.255.871) 1.584.974 7.559.999 -
7.559.999 3.360.000 -
7.559.999
(3.059.257) (3.059.257)
3.059.257 3.059.257 -
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a) azioni ordinarie
7.559.999
b) altre azioni
Riserve
1.584.974
a) di utili
(1.255.871)
b) altre
2.840.845
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
(1.790.247)
Patrimonio netto
7.354.726
30.06.2012
30.06.2011
A. ATTIVIT OPERATIVA 1. Gestione (1.230.358) 9.702.619 (5.049.138) (471.896) (2.502.304) (2.909.639) (176.309.417) 351.368 (88.421.561) (93.470.419) 7.960.716 303.493 (3.033.014) 273.853.276 28.156.693 243.979.187 1.216.833 500.563 96.313.501 (358.179) 675.891 (237.628) 36.696 (567.328) (552.829) 287.019 (23.263.824) 239.300 4.063.435 (22.044.915) 178.393 (5.700.037) (22.749.503) (24.819.911) 37.795.689 (1.289) 9.805.015 (872.499)
interessi attivi incassati interessi passivi pagati commissioni nette spese per il personale altri costi altri ricavi imposte e tasse
2. Liquidit generata/assorbita dalle attivit finanziarie
attivit finanziarie detenute per la negoziazione attivit finanziarie disponibili per la vendita crediti verso clientela crediti verso banche: a vista crediti verso banche: altri crediti altre attivit
3. Liquidit generata/assorbita dalle passivit finanziarie
debiti verso banche: a vista debiti verso clientela titoli in circolazione altre passivit
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit operativa B. ATTIVIT DI INVESTIMENTO 1. Liquidit generata da
attivit finanziarie disponibili fino a scadenza acquisti di attivit materiali acquisti di attivit immateriali
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit di investimento C. ATTIVIT DI PROVVISTA
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NOTE ILLUSTRATIVE
ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE attendibile, in modo che il bilancio: rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformit ai principi contabili internazionali La presente situazione semestrale al 30 giugno 2012 stata predisposta ai fini della determinazione del risultato semestrale e ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, pertanto il presente documento non pubblico ed , date le finalit della sua redazione, privo di alcune informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalla circolare di Banca dItalia n. 262/2005. Nella redazione della presente situazione semestrale al 30 giugno 2012, approvato dal competente organo di Amministrazione della Banca, sono stati utilizzati i criteri di rilevazione e di valutazione conformi ai principi contabili internazionali denominati IAS/IFRS - emanati dallInternational Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dellInternational Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, recepito in Italia allart. 1 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 e tenendo in considerazione la circolare Banca dItalia n.262 del 22 dicembre 2005, avente per oggetto gli schemi e le regole di compilazione del Bilancio delle Banche, modificata dal primo aggiornamento del 18 novembre del 2009. Lapplicazione dei principi contabili internazionali stata effettuata facendo riferimento anche al Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (Framework). In assenza di un principio o di una interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, il Consiglio di Amministrazione ha fatto uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile, al fine di fornire una informativa: rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori; Nella nota integrativa sono stati spiegati gli eventuali motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio gli eventuali utili derivanti Nel rispetto dellart. 5 del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, qualora, in casi eccezionali, lapplicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali sia risultata incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non stata applicata. Nellesprimere un giudizio, il Consiglio di Amministrazione pu inoltre considerare le disposizioni pi recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un Quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore. Nellesercitare il giudizio descritto, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha fatto riferimento e considerato lapplicabilit delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente: le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati; le definizioni, i criteri di rilevazione e i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attivit, delle passivit, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico. della Banca; rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale; sia neutrale, cio scevro da pregiudizi; sia prudente; sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.
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dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. La presente Relazione finanziaria composta dagli Schemi del bilancio semestrale abbreviato, Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditivit complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetti di variazione del patrimonio netto, oltre alle note esplicative, nonch dalla Relazione degli amministratori sulla gestione semestrale consolidata cui si rimanda. SEZIONE 2 - Principi generali di redazione La situazione semestrale redatta con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico del semestre, le variazioni del patrimonio netto e i flussi di cassa ed costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditivit complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle note illustrative. Con riferimento alla relazione degli amministratori sullandamento della gestione si rimanda alla relazione semestrale consolidata. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e/o nel successivo aggiornamento del 18 novembre 2009 emanata dalla Banca dItalia non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, rilevante, attendibile, comparabile e comprensibile, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Di seguito vengono indicati i principi generali che hanno ispirato la redazione dei conti di bilancio: le valutazioni sono effettuate nella prospettiva della continuazione dellattivit garantita dal supporto finanziario degli azionisti; i costi e i ricavi sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica; ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente negli schemi di stato patrimoniale e conto economico. Le voci aventi natura o destinazione dissimile sono rappresentate separatamente a meno che siano state considerate irrilevanti;
per assicurare la comparabilit dei dati e delle informazioni nei prospetti contabili, le modalit di rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo a meno che il loro cambiamento non sia diretto a rendere pi appropriata unaltra esposizione dei dati; nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi per lesercizio al quale si riferisce il bilancio; se un elemento dellattivo o del passivo ricade sotto pi voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa annotato, qualora ci sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilit anche a voci diverse da quella nella quale iscritto; non vengono effettuati compensi di partite, salvo nei casi in cui espressamente richiesto o consentito da un principio contabile internazionale o da una interpretazione o dalle disposizioni della richiamata Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti emanata dalla Banca dItalia; i conti del bilancio sono redatti privilegiando la prevalenza della sostanza sulla forma e nel rispetto del principio di rilevanza e significativit dellinformazione; per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico vengono fornite le informazioni comparative; relativamente allinformativa riportata nella nota integrativa stato utilizzato lo schema previsto da Banca dItalia; laddove le tabelle previste da tale schema risultassero non applicabili rispetto allattivit svolta dalla Banca, le stesse non sono state presentate. Nellambito della redazione del bilancio in conformit agli IAS/IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano gli importi delle attivit, delle passivit, dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Come previsto dallo IAS 8 limpiego di stime ragionevoli parte essenziale della preparazione del bilancio. Si informa che le stime necessariamente adottate nella redazione del presente bilancio non ne intaccano lattendibilit. Tali stime sono riviste regolarmente e si fondano principalmente sulle esperienze pregresse.
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Le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. In conformit a quanto disposto dallart. 5 del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio redatto utilizzando lEuro come moneta di conto. In particolare la relazione semestrale redatta in unit di Euro. SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Titolo II - Capitolo 4 della Circolare della Banca dItalia n 263 del 27.12.2006 Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche e successivi aggiornamenti. La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione fatta in sede di rilevazione iniziale.
Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione avviene: i) alla data di regolamento, per i titoli di debito, di capitale e per le quote di O.I.C.R.; ii) alla data di sottoscrizione, per i contratti derivati.
La rilevazione iniziale delle attivit finanziarie detenute Dopo la chiusura del periodo non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2012. SEZIONE 4 - Altri aspetti In data 27 aprile 2010 lAssemblea dei Soci di Banca SISTEMA in sede ordinaria ha conferito alla societ KPMG S.p.A. - Revisione e Organizzazione Contabile - lincarico per lo svolgimento dellattivit di controllo contabile ai sensi degli art. 2409-bis e seguenti del Codice Civile per i nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2018. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale le attivit finanziarie detenute per la negoziazione sono valutate al fair value con imputazione a conto economico delle reA.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Per dettagli in merito alle modalit di determinazione del fair value si rinvia al successivo paragrafo 18.3 Criteri 1. Attivit finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione Sono classificati nella presente voce gli strumenti finanziari per cassa detenuti ai fini di negoziazione . Detti strumenti finanziari devono essere esenti da qualunque clausola che ne limiti la negoziabilit o, in alternativa, devono poter essere oggetto di copertura e devono possedere i requisiti qualitativi stabiliti nellallegato A del
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per la negoziazione avviene al fair value con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente rilevati a conto economico ancorch direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per lacquisto.
lative variazioni.
Gli utili e le perdite realizzati con la cessione o il rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value delle attivit finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritti nella voce di conto economico risultato netto dellattivit di negoziazione.
(1) Le posizioni detenute ai fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di
beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso dinteresse. Per posizioni si intendono le posizioni in proprio e le posizioni derivanti da servizi alla clientela o di supporto agli scambi (market making).
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Criteri di cancellazione Le attivit finanziarie detenute per la negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari a esse connessi o quando lattivit finanziaria oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i diritti contrattuali connessi alla propriet dellattivit finanziaria stessa.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, le attivit finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, con imputazione degli utili o delle perdite derivanti dalle variazioni di fair value, rispetto al costo ammortizzato, in una specifica riserva di patrimonio netto rilevata nel prospetto della redditivit complessiva fino a
2. Attivit finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono classificate nella presente voce le attivit finanziarie non derivate non diversamente classificate come Attivit finanziarie detenute per la negoziazione o Attivit finanziarie valutate al fair value o Attivit finanziarie detenute fino a scadenza o Crediti.
che lattivit finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una riduzione di valore. Per dettagli in merito alle modalit di determinazione del fair value si rinvia al successivo paragrafo 17.3 Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari. Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli
Gli investimenti disponibili per la vendita sono attivit finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere venduti per esigenze di liquidit, variazioni nei tassi dinteresse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. La designazione di uno strumento finanziario alla categoria in esame fatta in sede di rilevazione iniziale o a seguito di riclassifiche effettuate in conformit ai paragrafi da 50 a 54 dello IAS 39, cos come modificati dal Regolamento (CE) n 1004/2008 della Commissione Europea del 15 ottobre 2008. Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale delle attivit finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento sulla base del loro fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per lacquisto.
di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti allUnione Europea si ricorda che con provvedimento del 18 maggio 2010 la Banca dItalia ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilit di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009. Di tale facolt la Banca si avvalsa a partire dal calcolo del patrimonio di vigilanza (si veda anche successiva Parte F - Informazioni sul patrimonio). A ogni chiusura di bilancio effettuata la verifica dellesistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore ai sensi dei paragrafi 58 e seguenti dello IAS 39. Per i titoli di capitale quotati in un mercato attivo costituisce, inoltre, obiettiva evidenza di riduzione di valore la diminuzione significativa o prolungata del fair value al di sotto del costo di acquisto. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore ritenuta durevole. Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non pi di 18 mesi ma da non meno di 9, la Banca procede ad analizzare ulteriori indicatori
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reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilit di recuperare lammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. Limporto trasferito a conto economico quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore gi precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. Limporto della perdita eventualmente accertata viene rilevato nella voce di conto economico rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attivit finanziarie disponibili per la vendita. Tale ammontare include altres il rigiro a conto economico degli utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica riserva di patrimonio netto. Qualora, in un periodo successivo, il fair value dello strumento finanziario aumenti e lincremento possa essere correlato oggettivamente a un evento che si verificato dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata con la rilevazione di riprese di valore nella medesima voce di conto economico ove attengano a elementi monetari (a esempio, titoli di debito) e a patrimonio netto ove relativi a elementi non monetari (a esempio, titoli di capitale). Lammontare della ripresa rilevabile a conto economico non pu eccedere in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Gli interessi attivi delle suddette attivit finanziarie sono calcolati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo con rilevazione del relativo risultato alla voce di conto economico interessi attivi e proventi assimilati. Gli utili o le perdite derivanti dalla cessione o dal rimborso delle suddette attivit finanziarie sono rilevate nella voce di conto economico utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attivit finanziarie disponibili per la vendita e includono leventuale rigiro a conto economico degli utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica riserva di patrimonio netto.
Criteri di cancellazione Le attivit finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari a esse connessi o quando lattivit finanziaria oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i diritti contrattuali connessi alla propriet dellattivit finanziaria. 3. Attivit finanziarie detenute sino a scadenza Alla data della presente situazione semestrale la Banca non detiene Attivit finanziarie detenute sino a scadenza. 4. Crediti 4.1. Crediti verso banche Criteri di classificazione Nella presente voce figurano le attivit finanziarie per cassa verso banche che prevedono pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito ecc.). Sono inclusi anche i crediti verso Banche Centrali diversi dai depositi liberi (questi ultimi iscritti alla voce cassa e disponibilit liquide). Si rimanda al successivo paragrafo 4.2 Crediti verso clientela per quanto attiene i criteri di iscrizione, valutazione, cancellazione e rilevazione delle componenti reddituali dei crediti in esame. 4.2. Crediti verso clientela Criteri di classificazione I crediti verso clientela includono le attivit finanziarie per cassa non strutturate verso clientela che presentino pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti verso clientela sono costituiti per la quasi totalit da anticipazioni a vista erogate alla clientela nellambito dellattivit di factoring a fronte dei crediti acquisiti
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pro-soluto nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali sia stata accertata linesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione. In aderenza al principio generale della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, unimpresa pu cancellare unattivit finanziaria dal proprio bilancio solo se per effetto di una cessione ha trasferito i rischi e benefici connessi con lo strumento ceduto. Lo IAS 39 infatti prevede che unimpresa cancelli dal proprio bilancio unattivit finanziaria solo se: a. trasferita lattivit finanziaria e con essa sostanzialmente tutti i rischi e i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dallattivit scadono; b. vengono meno i benefici connessi alla propriet della stessa. Affinch si verifichi un trasferimento di attivit finanziarie devono verificarsi alternativamente le seguenti condizioni: a. limpresa ha trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari dellattivit finanziaria; b. limpresa ha mantenuto i diritti a ricevere i flussi finanziari dellattivit finanziaria, ma ha assunto lobbligo di pagare gli stessi a uno o pi beneficiari nellambito di un accordo in cui tutte le seguenti condizioni siano verificate:
Perch si verifichi un trasferimento di attivit finanziaria che determini la cancellazione dal bilancio del cedente, allatto di ogni trasferimento limpresa cedente deve valutare la portata degli eventuali rischi e benefici connessi allattivit finanziaria che mantiene. Per valutare leffettivo trasferimento dei rischi e dei benefici occorre comparare lesposizione dellimpresa cedente alla variabilit del valore corrente o dei flussi finanziari generati dallattivit finanziaria trasferita, prima e dopo la cessione. Limpresa cedente mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici, quando la sua esposizione alla variabilit del valore attuale dei flussi finanziari netti futuri dellattivit finanziaria non cambia significativamente in seguito al trasferimento della stessa. Invece si ha il trasferimento quando lesposizione a questa variabilit non pi significativa. In sintesi, si possono avere tre situazioni a cui corrispondono alcuni effetti specifici, ossia: a. quando limpresa trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della propriet della attivit finanziaria, essa deve stornare lattivit finanziaria e iscrivere separatamente come attivit o passivit i diritti o gli obblighi derivanti dalla cessione; b. quando limpresa mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della propriet dellattivit finanziaria, essa deve continuare a tenere iscritta lattivit finanziaria; c. quando limpresa non trasferisce n mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della propriet dellattivit finanziaria, essa deve giudicare gli elementi di controllo dellattivit finanziaria, e:
limpresa ha lobbligo di trasferire ogni flusso finanziario che raccoglie, per conto degli eventuali beneficiari, senza nessun ritardo. Leventuale investimento dei flussi finanziari per il periodo intercorrente tra lincasso e il pagamento deve avvenire solo in attivit finanziarie equivalenti alla cassa e comunque senza avere nessun diritto sugli eventuali interessi maturati sulle stesse somme investite.
nel caso in cui conservi il controllo, deve continuare a riconoscere lattivit finanziaria fino al limite del suo impegno nellinvestimento.
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Ai fini della verifica del controllo il fattore discriminante da tenere in considerazione consiste nella capacit del beneficiario a cedere unilateralmente lattivit finanziaria, senza vincoli da parte dellimpresa cedente. Infatti, quando il beneficiario di un trasferimento di attivit finanziaria ha la capacit operativa di vendere lattivit finanziaria intera ad un terzo non correlato e lo pu fare unilateralmente, senza aver bisogno di imporre ulteriori limitazioni al trasferimento, limpresa cedente non ha pi il controllo dellattivit finanziaria. In tutti gli altri casi invece mantiene il controllo dellattivit finanziaria.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti verso clientela sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dellammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra lammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.
Le forme di cessione di uno strumento finanziario pi frequentemente utilizzate possono avere riflessi contabili profondamente differenti:
Il tasso di interesse effettivo il tasso che attualizza il flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento in modo da ottenere esattamente il valore contabile netto allatto della rilevazione iniziale, che comprende sia i costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili sia tutti i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti. Tale modalit di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire leffetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. La stima dei flussi e della durata contrattuale del credito tiene conto di tutte le clausole contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze (come, a esempio, le estinzioni anticipate e le varie opzioni esercitabili),
nel caso di una cessione pro solvendo da ritenere che nella maggioranza dei casi il rischio connesso con lattivit ceduta rimanga in capo al venditore e pertanto la cessione non presenta i requisiti per la cancellazione contabile dello strumento venduto. La Banca effettua solo acquisti di credito pro soluto nei confronti della Pubblica Amministrazione e sono rappresentati dalla prima fattispecie. Criteri di iscrizione Liscrizione iniziale di un credito avviene alla data di erogazione sulla base del suo fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione del credito stesso. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale allammontare erogato o al costo sostenuto per lacquisto.
senza considerare invece le perdite attese sul finanziamento. Il metodo del costo ammortizzato non si applica ai crediti senza una scadenza definita o a revoca, per i quali trascurabile leffetto dellapplicazione della logica di attualizzazione, che vengono pertanto valorizzati al loro valore di presunto realizzo. A ogni chiusura di bilancio viene effettuata unanalisi volta allindividuazione di crediti problematici che mostrano oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Sulle esposizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione, riferite a crediti acquistati a titolo definitivo nellambito dellattivit di factoring, in
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considerazione della qualit del credito e delle controparti debitrici, si ritiene non ricorrano i presupposti per leffettuazione di rettifiche di valore. Ci premesso, si proceduto a una svalutazione prudenziale dei crediti pari allo 0,3%. Tale svalutazione prudenziale avvenuta anche in assenza di specifici e analitici rischi classificabili come crediti in sofferenza, esposizioni incagliate, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute. I crediti sui quali non si individuano evidenze oggettive di perdita sono soggetti a svalutazione collettiva. Non sono operate svalutazioni su crediti rappresentati da operazioni di pronti contro termine nonch su crediti verso societ del Gruppo. Limporto delle rettifiche di valore al netto dei fondi precedentemente accantonati e i recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti nel conto economico nella voce rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti. Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati dal bilancio quando sono considerati definitivamente irrecuperabili oppure in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. 5. Attivit finanziarie valutate al fair value Alla data della situazione semestrale la banca non detiene Attivit finanziarie valutate al fair value. 6. Operazioni di copertura Alla data della situazione semestrale la banca non ha effettuato Operazioni di copertura. 7. Attivit materiali Criteri di classificazione La voce include i beni, di uso durevole, detenuti per essere utilizzati nella produzione del reddito, per locazione o per scopi amministrativi, quali i terreni, gli immobi-
li strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi, le attrezzature di qualsiasi tipo e le opere darte. Tra le attivit materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, allorquando separabili dai beni stessi. Qualora i suddetti costi non presentano autonoma funzionalit e utilizzabilit, ma dagli stessi si attendono benefici futuri, sono iscritti tra le altre attivit e vengono ammortizzati nel pi breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilit delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione. Al valore delle attivit materiali concorrono anche gli acconti versati per lacquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento. Si definiscono a uso funzionale le attivit materiali possedute per la fornitura di servizi o per fini amministrativi, mentre si definiscono a scopo dinvestimento quelle possedute per riscuotere canoni di locazione e/o detenuti per lapprezzamento del capitale investito. Criteri di iscrizione Le attivit materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria e i costi aventi natura incrementativa che comportano un effettivo miglioramento del bene, ovvero un incremento dei benefici economici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilit di utilizzo degli stessi. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla prima rilevazione, le attivit materiali a uso funzionale sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore, conformemente al modello del costo di cui al paragrafo 30 dello IAS 16. Pi precisamente, le attivit materiali sono siste-
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maticamente ammortizzate in ogni esercizio, sulla base della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, a eccezione:
Criteri di cancellazione Unattivit materiale eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene permanentemente ritirato dalluso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. 8. Attivit immateriali Criteri di classificazione La voce accoglie quelle attivit non monetarie prive di consistenza fisica che soddisfano le seguenti caratteristiche:
dei terreni, siano essi acquisiti singolarmente o incorporati nel valore del fabbricato, che non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile indefinita.
delle opere darte, che non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile indefinita e il loro valore normalmente destinato ad aumentare nel tempo.
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vit nette identificabili dellacquisita (ossia il goodwill riconosciuto riguarda solo la quota di controllo acquisita). Le variazioni nellinteressenza della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale (ossia operazioni con soci nella loro qualit di soci). In tali circostanze i valori contabili delle partecipazioni di controllo e delle partecipazioni dei terzi sono rettificati per riflettere i cambiamenti delle relative interessenze nella societ controllata e qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le partecipazioni dei terzi e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto deve essere rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuita ai soci della controllante. Con riferimento allavviamento rilevato in occasione di variazioni dellinteressenza partecipativa in una controllata dopo lottenimento del controllo, a seguito dellentrata in vigore dal 1 gennaio 2010 delle modifiche apportate nel 2008 allo IAS 27 Bilancio consolidato e separato si precisa che qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato viene rilevata direttamente a riduzione del patrimonio netto. La rettifica ai NCI prevede lattribuzione di un importo che proporzionato solo alle attivit nette identificabili della controllata escluso il goodwill. Criteri di iscrizione Le attivit immateriali sono iscritte, in sede di prima rilevazione, al costo comprensivo degli oneri di diretta attribuzione. Criteri di valutazione Successivamente alla prima rilevazione, le attivit immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite durevoli di valore per riduzione conformemente al c.d. modello del costo di cui al paragrafo 74 dello IAS 38. Le attivit immateriali con vita utile definita sono siste-
maticamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della stima della loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Per le attivit acquisite nel corso dellesercizio lammortamento calcolato su base giornaliera a partire dalla data di entrata in uso dellattivit stessa. Per quelle cedute e/o dismesse nel corso dellesercizio, lammortamento conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione. Se esiste qualche evidenza che dimostri che unimmobilizzazione immateriale possa aver subito una riduzione durevole di valore, si procede al confronto tra il valore di carico e il valore di recupero. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce rettifiche di valore nette su attivit immateriali. Qualora i motivi della perdita durevole di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con rilevazione nella medesima voce di conto economico. Lammontare della ripresa non pu eccedere in ogni caso il valore che limmobilizzazione avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per i beni con vita utile indefinita quali, ad esempio, lavviamento, non si procede allammortamento, ma alla periodica verifica delladeguatezza del valore di iscrizione (impairment test) delle immobilizzazioni in conformit alle previsioni dello IAS 36. Lammontare delleventuale riduzione di valore, determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dellimmobilizzazione e il suo valore di recupero, rilevata a conto economico alla voce rettifiche di valore dellavviamento. Una perdita per riduzione di valore rilevata per lavviamento non pu essere eliminata in un esercizio successivo. Criteri di cancellazione Unattivit immateriale eliminata dallo stato patrimoniale qualora non siano attesi benefici economici futuri oppure al momento della cessione.
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8.1 Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto e il fair value delle attivit e passivit acquisite nellambito di una aggregazione aziendale, che consiste nellunione di imprese o attivit aziendali distinte in ununica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali costituito dal fatto che una sola impresa, lacquirente, ottiene il controllo di una o pi attivit aziendali distinte riferibili allacquisito. Quando unimpresa acquisisce un gruppo di attivit o di attivi netti che non costituiscono unattivit aziendale, questa alloca il costo dellassieme alle singole attivit e passivit identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Unaggregazione aziendale pu dare luogo a un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale lacquirente la controllante e lacquisito una controllata dellacquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dellacquisto (c.d. purchase method). Il metodo dellacquisto prevede le seguenti fasi: a. identificazione dellacquirente (lacquirente limpresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attivit aziendali aggregate); b. determinazione della data di acquisizione; c. determinazione del costo dellaggregazione aziendale inteso come il corrispettivo trasferito dallacquirente ai soci dellacquisita; d. allocazione, alla data di acquisizione, del costo dellaggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attivit identificabili acquisite nonch delle passivit identificabili assunte; e. rilevazione delleventuale avviamento Le operazioni di aggregazione realizzate con societ controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, lavviamento derivante da tali operazioni, nel bilancio separato iscritto: a. a voce 120 dellattivo di stato patrimoniale nellipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; b. a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. 8.2 Allocazione del costo di unaggregazione aziendale alle attivit acquisite e alle passivit e passivit potenziali assunte Lacquirente: a. rileva lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale come attivit; b. misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce leccedenza del costo dellaggregazione aziendale rispetto alla quota dinteressenza dellacquirente nel fair value delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili. Lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dallacquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attivit che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale lacquirente valuta lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. Lavviamento acquisito in unaggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. Lacquirente, invece, verifica annualmente se abbia subto riduzioni di valore o, pi frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilit che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallapposito principio contabile. Il principio stabilisce che, unattivit (ivi incluso lavviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, questultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il valore duso, definito dal par. 6 dello IAS 36.
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Ai fini della verifica di impairment lavviamento deve essere allocato a unit generatrici di flussi finanziari o a gruppi di unit, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non pu superare il segmento di attivit identificato ai sensi dellIFRS 8. 8.3 Avviamento negativo Se la quota di interessenza dellacquirente nel fair value netto delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili eccede il costo dellaggregazione aziendale, lacquirente: a. rivede lidentificazione e la misurazione delle attivit, passivit e passivit potenziali identificabili dellacquisito e la determinazione del costo dellaggregazione; b. rileva immediatamente a conto economico leventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che si riferiscono alle singole attivit non correnti o i gruppi di attivit in via di dismissione e alle relative passivit in via di dismissione continuano a essere rilevati a voce propria mentre i proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che si riferiscono alle unit operative dismesse sono esposti, al netto della relativa fiscalit corrente e differita, nella voce utile (perdita) delle attivit non correnti in via di dismissione al netto delle imposte del conto economico. Nellipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dallesercizio di classificazione tra le attivit non correnti in via di dismissione, cessa il processo di ammortamento. 10. Fiscalit corrente e differita
9. Attivit non correnti e gruppi di attivit in via di dismissione Criteri di classificazione Vengono classificate nella presente voce tutte le attivit non correnti e i gruppi di attivit in via di dismissione di cui allIFRS 5, ossia tutte le singole attivit non correnti o gruppi di attivit in via di dismissione (indicate convenzionalmente con la locuzione singole attivit) per le quali il valore contabile sar recuperato principalmente con unoperazione di vendita anzich con il suo uso continuativo nonch le unit operative dismesse (indicate con la locuzione gruppi di attivit in via di dismissione). Criteri di valutazione Le singole attivit non correnti o i gruppi di attivit in via di dismissione sono valutate al minore tra il valore di carico e il loro fair value al netto dei costi di cessione, a esclusione delle seguenti attivit che continuano a essere valutate in conformit al principio di riferimento: attivit fiscali differite; attivit derivanti da benefici per i dipendenti; strumenti finanziari; investimenti immobiliari.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono rilevate nel conto economico in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate, a eccezione di quelle relative a partite addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalit avviene, per coerenza, a patrimonio netto. Laccantonamento per imposte sul reddito determinato in base a una prudenziale previsione dellonere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore contabile di unattivit o di una passivit e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. Le attivit per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilit del loro recupero, valutata sulla base della capacit della Banca di generare con continuit redditi imponibili positivi. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce attivit fiscali e le seconde nella voce passivit fiscali.
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Per quanto attiene le imposte correnti sono compensati, a livello di singola imposta, gli acconti versati con il relativo debito dimposta, esponendo lo sbilancio netto tra le attivit fiscali correnti o le passivit fiscali correnti a seconda del segno. 11. Fondi per rischi e oneri Conformemente alle previsioni dello IAS 37 i fondi per rischi e oneri accolgono le passivit di ammontare o scadenza incerti relative a obbligazioni attuali (legali o implicite), derivanti da un evento passato per le quali sia probabile limpiego di risorse economiche per adempiere alle obbligazioni stesse, purch possa essere effettuata una stima attendibile dellimporto necessario alladempimento delle obbligazioni stesse alla data di riferimento del bilancio. Nel caso in cui il differimento temporale nel sostenimento dellonere sia rilevante, e conseguentemente leffetto di attualizzazione sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. Gli accantonamenti sono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Gli stessi sono rilevati nelle voci proprie di conto economico, secondo una logica di classificazione dei costi per natura della spesa. In particolare gli accantonamenti connessi agli oneri futuri del personale dipendente relativi al sistema premiante figurano tra le spese del personale, gli accantonamenti riferibili a rischi e oneri di natura fiscale sono rilevati tra le imposte sul reddito, mentre gli accantonamenti connessi al rischio di perdite potenziali non direttamente imputabili a specifiche voci del conto economico sono iscritti tra gli accantonamenti netti per rischi e oneri.
nanziarie valutate al fair value, ecc.). Tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Banca sono esposti in bilancio al netto degli eventuali ammontari riacquistati e comprendono quelli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Criteri di iscrizione Le suddette passivit finanziarie sono iscritte, in sede di prima rilevazione, allatto della ricezione delle somme raccolte o dellemissione dei titoli di debito. Liscrizione iniziale effettuata sulla base del fair value delle passivit, incrementato dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili allacquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Il fair value iniziale di una passivit finanziaria solitamente equivale allammontare incassato. Eventuali contratti derivati impliciti nelle suddette passivit finanziarie, laddove ricorrano i presupposti previsti dagli IAS 32 e 39, sono oggetto di scorporo e di separata valutazione.
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passivit finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo, a eccezione delle passivit a breve termine che rimangono iscritte per il valore nominale in quanto leffetto dellattualizzazione risulta trascurabile. Criteri di cancellazione
12. Debiti e titoli in circolazione Le suddette passivit finanziarie sono cancellate dal Criteri di classificazione I debiti verso banche e i debiti verso clientela includono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela (conti correnti, depositi liberi e vincolati, finanziamenti, pronti contro termine, ecc.), mentre i titoli in circolazione accolgono tutte le passivit di propria emissione (prestiti obbligazionari non classificati tra le passivit fibilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto, ancorch temporaneo, di titoli precedentemente emessi. Leventuale differenza tra il valore contabile della passivit estinta e lammontare pagato registrato nel conto economico, alla voce utile (perdita) da cessione o riacquisto di: passivit finanziarie. Qualora la Banca,
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successivamente al riacquisto, ricollochi sul mercato i titoli propri, tale operazione considerata come nuova emissione e la passivit iscritta al nuovo prezzo di ricollocamento. 13. Passivit finanziarie di negoziazione Alla data della situazione semestrale la banca non ha Passivit finanziarie di negoziazione. 14. Passivit finanziarie valutate al fair value Alla data della situazione semestrale la banca Passivit finanziarie valutate al fair value. 15. Operazioni in valuta Tra le attivit e le passivit in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dalleuro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio delleuro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalit di conversione da utilizzare, le attivit e passivit in valuta sono suddivise tra poste monetarie e non monetarie. Criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono registrate in euro, al momento della rilevazione iniziale, applicando allimporto in valuta estera il tasso di cambio a pronti in vigore alla data delloperazione. Criteri di valutazione A ogni data di riferimento del bilancio: non ha
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico dellesercizio in cui sorgono alla voce risultato netto delle attivit di negoziazione o, laddove attengono ad attivit/passivit finanziarie per le quali ci si avvale della fair value option di cui allo IAS 39, alla voce risultato netto delle attivit e delle passivit finanziarie valutate al fair value. Quando un utile o una perdita relativi a un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza di cambio relativa a tale elemento rilevata anchessa a patrimonio netto nellesercizio un cui sorge. Viceversa, quando gli utili o le perdite di un elemento non monetario sono rilevati nel conto economico, la differenza di cambio rilevata anchessa nel conto economico nellesercizio in cui sorgono come sopra specificato. 16. Ricavi Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dellattivit ordinaria dellimpresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dallapporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilit quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di unoperazione di prestazione di servizi pu essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
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i costi sostenuti per loperazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento delloperazione. I ricavi sono rilevati solo quando probabile che i benefici economici derivanti dalloperazione saranno fruiti dalla societ. Tuttavia, quando la recuperabilit di un valore gi ricompreso nei ricavi connotata da incertezza, il valore non recuperabile o il valore il cui recupero non pi probabile rilevato come costo anzich come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dallutilizzo, da parte di terzi, di beni della societ, che generano interessi o dividendi, sono rilevati quando:
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. 17. Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dallorigine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo Crediti e Finanziamenti. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nellesercizio in cui sono rilevate. 18. Altre informazioni 18.1. Trattamento di fine rapporto del personale Secondo lIFRIC, il T.F.R. assimilabile a un beneficio successivo al rapporto di lavoro (post employmentbenefit) del tipo Prestazioni Definite (defined-benefit plan) per il quale previsto, in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la valutazione di fine periodo della posta in esame effettuata in base al me-
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza;
todo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonch in virt delladozione di opportune basi tecniche demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato a una certa data in senso attuariale, distribuendo lonere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere, e non pi come onere da liquida-
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re nel caso in cui lazienda cessi la propria attivit alla data di bilancio. La valutazione del T.F.R. del personale dipendente effettuata da un attuario indipendente in conformit alla metodologia sopra indicata. 18.2. Operazioni di pronti contro termine Le operazioni di pronti contro termine che prevedono lobbligo per il cessionario di rivendita/riacquisto a termine delle attivit oggetto della transazione (ad esempio, di titoli) e le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia rappresentata da contante, sono assimilate ai riporti e, pertanto, gli ammontari ricevuti ed erogati figurano in bilancio come debiti e crediti. In particolare, le suddette operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli di provvista sono rilevate in bilancio come debiti per limporto percepito a pronti, mentre quelle di impiego sono rilevate come crediti per limporto corrisposto a pronti. Tali operazioni non determinano movimentazione del portafoglio titoli. Coerentemente, il costo della provvista e il provento dellimpiego, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, vengono iscritti per competenza nelle voci economiche accese agli interessi. 18.3. Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari Il fair value definito dallo IAS 39 come il corrispettivo al quale unattivit potrebbe essere scambiata o una passivit estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, a una certa data di misurazione, escludendo transazioni di tipo forzato. Sottostante alla definizione di fair value vi infatti la presunzione che la societ sia in funzionamento e che non abbia alcuna intenzione o necessit di liquidare, ridurre significativamente la portata delle proprie attivit o intraprendere unoperazione a condizioni sfavorevoli. Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value determinato sulla base delle quotazioni (prezzo ufficiale o altro prezzo equivalente dellultimo
giorno di borsa aperta dellesercizio di riferimento) del mercato pi vantaggioso al quale la Banca ha accesso. A tale proposito uno strumento finanziario considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili tramite un listino, operatore, intermediario, settore industriale, agenzia di determinazione del prezzo, autorit di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. In assenza di un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando tecniche di valutazione generalmente accettate nella pratica finanziaria, volte a stabilire quale prezzo avrebbe avuto lo strumento finanziario, alla data di valutazione, in un libero scambio tra parti consapevoli e disponibili. Tali tecniche di valutazione prevedono, nellordine gerarchico in cui sono riportate, lutilizzo: 1. Dellultimo NAV (Net Asset Value) pubblicato dalla societ di gestione per i fondi armonizzati (UCITS - Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities), gli Hedge Funds e le Sicav. 2. Di prezzi di transazioni recenti osservabili sui mercati. 3. Delle indicazioni di prezzo desumibili da infoprovider (a titolo di esempio, Bloomberg, Reuters). 4. Del fair value ottenuto da modelli di valutazione (a esempio, Discounting Cash Flow Analysis, Option Pricing Models) che stimano tutti i possibili fattori che condizionano il fair value di uno strumento finanziario (costo del denaro, rischio di credito, rischio di liquidit, volatilit, tassi di cambio, tassi di prepayment, ecc.) sulla base di dati osservabili sul mercato, anche in relazione a strumenti similari, alla data di valutazione. Qualora, per uno o pi fattori di rischio non risulti possibile riferirsi a dati di mercato, vengono utilizzati parametri internamente determinati su base storico-statistica. I modelli di valutazione sono oggetto di revisione periodica al fine di garantirne la piena e costante affidabilit. 5. Delle indicazioni di prezzo fornite dalla controparte emittente eventualmente rettificate per tener conto del rischio di controparte e/o liquidit (a titolo di esempio, il prezzo deliberato dal Consiglio di Ammi-
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nistrazione e/o Assemblea dei soci per le azioni di banche popolari non quotate, il valore della quota comunicato dalla societ di gestione per i fondi chiusi riservati agli investitori istituzionali o per altre tipologie di O.I.C.R. diverse da quelle citate al punto 1, il valore di riscatto determinato in conformit al regolamento di emissione per i contratti assicurativi). 6. Per gli strumenti rappresentativi di capitale, ove non siano applicabili le tecniche di valutazione di cui ai punti precedenti: i) il valore risultante da perizie indipendenti se disponibili; ii) il valore corrispondente alla quota di patrimonio netto detenuta risultante dallultimo bilancio approvato della societ; iii) il costo, eventualmente rettificato per tener conto di riduzioni significative di valore, laddove il fair value non determinabile in modo attendibile. Sulla base delle considerazioni sopra esposte e conformemente a quanto previsto dallIFRS 7, la Banca classifica le valutazioni al fair value sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significativit degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 3 - input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non osservabili sul mercato comportano ladozione di stime e assunzioni da parte del management (prezzi forniti dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio netto detenuta nella societ o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare significativi fattori che condizionano il fair alue dello strumento finanziario). Appartengono a tale livello le valutazioni degli strumenti finanziari al prezzo di costo. 18.4 Derecognition la cancellazione dallo stato patrimoniale di unattivit o passivit finanziaria rilevata precedentemente. Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attivit finanziarie necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attivit nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attivit finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dellattivit). In assenza dei citati requisiti, le norme sulleliminazione
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devono trovare applicazione allattivit finanziaria (o gruppo di attivit finanziarie) nella sua interezza. Le condizioni per lintegrale cancellazione di unattivit finanziaria sono lestinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad unaltra controparte dei diritti allincasso dei flussi di cassa derivanti da tale attivit. I diritti allincasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dellattivit, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o pi entit e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
zione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attivit oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poich i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati.
non sussiste lobbligo da parte della banca a corrispondere importi non incassati dallattivit originaria;
vietata la vendita o la costituzione in garanzia dellattivit originaria, salvo quando questa a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
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