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La legge dell'energia e dell'impulso delle onde materiali

E. S hrodinger
Il prin ipio di Hamilton, dal quale si puo derivare2 l'equazione di erenziale
relativisti a esatta delle onde di de Broglie, pare pienamente giusti are le speranze he io avevo riposto3 in un'intima fusione della me ani a ondulatoria on
l'elettrodinami a lassi a. Se si aggiunge all'integrando (\funzione di Lagrange")
la ben nota funzione di Lagrange del ampo elettromagneti o in assenza di ari he,
ossia H2 E2 , si ottengono allo stesso tempo, quando si var^ oltre alla funzione
an he il potenziale, le quattro equazioni d'onda per quest'ultimo, ossia l'intera
elettrodinami a. Cio si deve alla ir ostanza per primo notata da Gordon (op.
it.), he la funzione di Lagrange delle onde di de Broglie, derivata rispetto ad
una omponente del potenziale, da la omponente orrispondente della tetra orrente. Come la piu importante onseguenza ulteriore si ottiene la legge dell'energia
e dell'impulso per il ampo totale, dalla quale si puo derivare il ontributo delle
ari he, ioe della funzione , al tensore d'energia e impulso. Mi e interamente
hiaro he tutto io dev'essere in qual he modo ontenuto nelle formulazioni assai
generali di O. Klein4 e di de Donder5 . Non mi pare tuttavia super uo esporre
questa unione nella forma piu sempli e possibile, senza rapporti on la teoria della
gravitazione e on l'interessante quinta oordinata, spe ialmente on riguardo ad
una frattura assai importante, he pur sempre si apre tra questa bella teoria di
ampo in se hiusa e l'esperienza (vedi la on lusione di questa Nota).
Sviluppiamo l'equazione delle onde ed il prin ipio di Hamilton nella forma introdotta da Gordon. La prima si s rive (si somma sempre da 1 a 4 sugli indi i
ripetuti due volte):






2
(1)
+ i'
i'
k
= 0;

x

dove s'e posto:

(2)

x

x1 ; x2 ; x3 = x; y; z ; x4 = i t
2e
2e

Ux ; Uy ; Uz ; '4 =
 iV
'1 ; '2 ; '3 =
h
h
k2 =

42 m20 2

h2

U; V sono i potenziali; e; m0 ; ; h le onsuete ostanti universali, i =

1. Va
notato in parti olare he on l'introduzione di tetravettori on quarta omponente
immaginaria non si distruggono le proprieta di realta. Si tratta solo di un mezzo
formale di al olo, per non dover s rivere in tutte le somme il quarto termine
1 Der Energieimpulssatz der Materiewellen, Annalen der Physik 82, 265-272 (1927).
2 O. Klein, Zeits hr. f. Phys. 37, 895 (1926); V. Fo k, ibidem 38, 242 (1926); J. Kudar, Ann.
d. Phys. 81, 632 (1926); W. Gordon, Zeits hr. f. Phys. 40, 117 (1926).

3 Ann. d. Phys. 79, 754 (1926).


4 op. it.
5 Th. de Donder e H. van den Dungen, Compt. rend. 5-7-1926.
1

in parti olare on il segno ambiato. Il passaggio al omplesso oniugato per io


riguarda solo le i he appaiono espli itamente e la funzione .
Se ondo Gordon (lo . it.) la (1) e derivabile da un integrale di Hamilton on
la funzione di Lagrange (reale)
(3)

Lm = ( + i' )( 

i' ) + k2 :

Barra = omplesso oniugato. Per abbreviazione si e posto




(4)
;  =
:
=

x

x

L'indi e va quindi eseguito dopo la barra. Per eseguire le derivate variazionali


si devono, ome ha notato Gordon, variare e  ome indipendenti. Si ri onos e
fa ilmente he si arriva allo stesso risultato he se si variassero indipendentemente
la parte reale e la parte immaginaria di ( ome e propriamente giusto). Cos una
derivata variazionale si s rive


 Lm
Lm
(5)

 = 0;

x

in a ordo on la (1); l'altra non da niente di nuovo. Se si moltipli a la (5) per 
si ottiene fa ilmente


  Lm
L
L
(6)
=  m +  m = Lm ;


x

quest'ultima ome Lm e omogenea di primo grado rispetto alle inque quantita 


e  . Se si passa al omplesso oniugato, il se ondo membro non ambia, e quindi
per sottrazione


Lm
  Lm
(7)
= 0:


x

Questa e per Gordon l'equazione di ontinuita dell'elettri ita. Si ri onos e he


(8)

 Lm
 

Lm
L
= i m:

'

De niamo la tetra orrente ome


(9)

s = 

Lm
;
'

dove  e una ostante universale da determinarsi. Intendiamo on s le quattro


quantita, he nella teoria di Lorentz si s rivono
(10)

v
s1 ; s2 ; s3 =  ; s4 = i:

Completiamo ora la nostra funzione di Lagrange (3), om'e possibile se ondo la


(9), in modo he per variazione di ' si ottengano da essa le leggi del ampo
elettromagneti o. Poniamo



1
1 ' '
' '
(11)
Le = f f =
4
4 x x
x x

on l'abbreviazione

f =

(12)

'
x

'
:
x

Se ondo la (2) e le formule onsuete si ha

f14 =

(13)

2e

2e
2e
iEx ; f24 =
iEy ; f34 =
iE ;
h
h
h z
2e
2e
2e
f23 =
Hx ; f31 =
Hy ; f12 =
H;
h
h
h z

dove E, H rappresentano il ampo nelle unita solite. Assumiamo ora ome funzione
di Lagrange

L = Lm + Le

(14)

e otteniamo per variazione rispetto a ' nel modo noto

L
s
f
=
= :
x '


(15)
Con il valore della ostante

=

82 e
la (15) reppresenta la osidetta se onda quaterna delle equazioni di Maxwell Lorentz, mentre la prima e per la (12) soddisfatta identi amente. Con la (12) e on
la ondizione aggiuntiva di Maxwell (' =x = 0) la (15) diventa l'equazione del
potenziale

 2 '
s
= :
x x


(15')

Dalla (150 ) (e dalla ondizione aggiuntiva di Maxwell) e fa ile veri are he

T
f s
=   ;
x


(16)
dove

T = f f  Le

(17)

e il noto tensore degli sforzi, dell'impulso e dell'energia di Maxwell (a meno di


una ostante universale). Il se ondo membro della (16) indi a se ondo Lorentz
l'energia o l'impulso sottratto dall'elettrone al ampo. Questo se ondo membro si
puo per mezzo della (9) e dell'equazione d'onda (5) di parimenti esprimere ome
divergenza di un tensore, il tensore d'energia-impulso della ari a (ovvero della
\materia"). Si ottiene immediatamente




f s
' ' Lm Lm '

Lm
(18)
=
=
'
;

x

x

'

' x

x

'

l'ultima per la onservazione della tetra orrente [Eq. (7) e (8). Si trova inoltre
(19)

Lm Lm ' Lm  Lm


Lm   Lm  
=
+  +
+
:
+ 
x
' x


  x   x

Ma per la (4)

   
=
et .,
x x

(20)

os e possibile trasformare gli ultimi due termini ome in un'integrazione per parti,
on la quale trasformazione quattro termini si an ellano per la (5). Si ottiene


Lm Lm '
  Lm
Lm
=
+
(21)
+
 


x

' x

x

 

 

Sottraiamo questa dalla (18) e otteniamo




f s Lm
  Lm
Lm
Lm
=
+ 
+ '

x x   
 
'



L
L
L
m
m
m

(22)
=
 Lm
'

 

x
S
=
;
x

 

 

'

dove introdu iamo il tensore dell'energia delle ari he o della \materia":


(23)

L
L
L
S =  m +  m + ' m
 
'
 

 Lm :

Dalla (16) e dalla (22) si ottiene


(24)


(T + S ) = 0
x  

ome omplessiva legge di onservazione dell'energia e dell'impulso per il ampo


elettromagneti o e per il ampo d'onda di de Broglie presi insieme.
Il al olo fornis e il tensore S simmetri o. Si trova fa ilmente ome espressione
espli ita
(25) S =   +   + i' ( 

 )+ i' ( 

 )+2 ' '

 Lm ;

ovvero la seguente, modellata piu strettamente sulla forma (3) di Lm :


(25')

S = (  + i' )( 

i' ) + (  + i' )( 

i' )  Lm :

Lo s alare di Laue (somma diagonale) S non e nullo, a di erenza di T . Si trova
inoltre fa ilmente
(26)

S = 2(Lm + k2 ):

Il tensore omplessivo ammette la seguente rappresentazione, ben nota in asi


analoghi, mediante la funzione di Lagrange omplessiva

L '
L ' L
L
L
(27) T + S =  '   +   +   +
'  L;
+
'

x
x

'


  


 x
x

nella quale il parallelo e on la rappresentazione della funzione di Hamilton mediante


la funzione di Lagrange nella me ani a del punto.
Si deve ri ordare he le nostre omponenti dei tensori S e T hanno la dimensione si a m 4 . Devono essere moltipli ate per la ostante

h2 2
;
323 e2
on la dimensione del quadrato di una ari a, per rappresentare si amente l'energia, l'impulso e gli sforzi (n.b.: ulteriori difetti dimensionali possono essere notoriamente ripianati on potenze di ).
Se i si hiede ora, se questa teoria di ampo in se hiusa - a pres indere dalla
provvisoria man ata onsiderazione dello spin dell'elettrone - orrisponda alla realta
nel modo ome per l'innanzi si sperava da teorie simili, la risposta e negativa. Gli
esempi al olati, per tutti l'atomo di idrogeno, mostrano infatti he nell'equazione
d'onda (1) non si e sostituito quel potenziale, he risulta dalle equazioni del potenziale (15') on la tetra orrente (9). Inve e e noto he per l'atomo di idrogeno si
introdu e nella (1) per ' il potenziale pre ssato del nu leo ed eventuali ampi
elettromagneti i \esterni", e si risolve l'equazione per . Dalla (9) si al ola poi
la distribuzione delle orrenti \prodotta" da questa , da questa se ondo la (15')
il potenziale da essa prodotto. Questo da poi, on l'aggiunta del potenziale pre ssato, il potenziale on il quale l'atomo opera all'esterno ome un tutto. Si trova os
( on un'opportuna normalizzazione della , per la quale in verita man a inoltre il
fondamento nella teoria di ampo ) da un lato la neutralizzazione della ari a del
nu leo a grande distanza, dall'altro la radiazione. Per quanto riguarda il tentativo
naturale di sostituire il potenziale ora trovato nell'equazione (1) e di al olare una
\se onda approssimazione", si deve dire: on il potenziale di neutralizzazione non si
puo pro edere a atto in questo modo, si modi herebbero ompletamente i valori
dei termini, per io sarebbero ne essari molti ulteriori passi di approssimazione he,
quando il pro edimento onverge, senza al un dubbio non riportano ai orretti termini dell'idrogeno, ma ( on ari a nu leare 2) ai termini dell'atomo di elio. Inve e,
quando si trattassero i potenziali radiativi nel modo des ritto, si dovrebbe ottenere
la ne essaria orrezione radiativa 6 , almeno quando si assuma he una vibrazione
normale sia e itata fortemente, e tutte le rimanenti assai debolmente.
Proprio la proprieta di hiusura delle equazioni di ampo appare spezzata in
modo singolare. Oggi questo non si ries e a apire interamente, ma lo si puo
ollegare alle due ose seguenti.
1. Lo s ambio di energia ed impulso tra il ampo elettromagneti o e la \materia"
non avviene in realta nel modo ontinuo, ome la legge di ampo (24) fa redere.
2. An he nella teoria di Lorentz nelle equazioni di moto di un elettrone si deve
introdurre solo il ampo degli altri elettroni, non il ampo proprio. La reazione di
6 vedi Ann. d. Phys.

81, 129 (1926).

quest'ultimo e per la parte preponderante tenuta in onto n dall'enun iazione delle


equazioni di moto ome massa elettromagneti a. Ad esso orrisponde nell'equazione
(1) il termine on k2 . In se onda approssimazione risulta poi an he nella teoria di
Lorentz dalla reazione del ampo proprio la forza di reazione della radiazione.
Se la soluzione della di olta realmente si debba er are solo nell'interpretazione
puramente statisti a della teoria di ampo avanzata da al une parti7 lo dobbiamo
las iare in via del tutto provvisoria inde iso. Personalmente questa interpretazione
mi pare oggi non piu8 de isivamente soddisfa ente, an he se essa si rivela utile in
prati a. Essa mi pare signi hi una troppo fondamentale rinun ia alla omprensione
del singolo evento.
Merita menzione un aspetto soddisfa ente della di olta di ui si parla. Mentre
la natura on il suo omportamento reale rompe la proprieta di hiusura del sistema di equazioni di ampo, essa viene in ontro alle nostre apa ita matemati he
in misura sorprendente: la teoria dell'atomo di idrogeno diventerebbe matemati amente ina essibile, se i ' nell'equazione (1) non indi assero potenziali dati, ma
se al posto di questi si dovessero introdurre quelli he si al olano per mezzo della
(9) e della (15') dalla soluzione da er arsi.
Zuri h, Physikalis he Institut der Universitat.
(ri evuto il 10 di embre 1926)

7 M. Born, Zeits hr. f. Phys.

38, 803 (1926); 40, 167 (1926); P.A.M. Dira , Pro . Roy. So .

A. 112, 661 (1926); an he W. Gordon, op. it.

8 vedi Die Naturwissens haften

12, 720 (1924).

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