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AllIll.mo Presidente del Tribunale di Matera AllOn. Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Potenza AllOn.

Consiglio dellOrdine degli Avvocati di Matera

E per conoscenza AllIll.mo Presidente del Consiglio dei Ministri Roma AllIll.mo Ministro della Giustizia Roma Alla On. Corte Europea dei Diritti dellUomo CEDU Bruxelles

Noi sottoscritti Avvocati del Foro di Matera, in riferimento alla richiesta di parere ex art. 48 quinquies O.G., in data 13.09.2012, avanzata dal Presidente del Tribunale di Matera dr. Giuseppe Attimonelli Petraglione, avente ad oggetto laccentramento presso la sede centrale di Matera di tutto il contenzioso civile oggi pendente presso la sede distaccata di Pisticci e, conseguentemente, a seguito dellinvito rivolto dal Consiglio dellOrdine degli Avvocati di Matera ai propri iscritti di esprimere la propria opinione in merito, con il presente atto manifestiamo la nostra integrale e radicale opposizione al trasferimento del contenzioso, che riteniamo illegittimo ed inopportuno per i seguenti motivi di fatto e di diritto.

1. La carenza di personale presso la sede distaccata di Pisticci unicamente il frutto di una gestione del personale eseguita dalla sede centrale di Matera a dir poco non oculata, per non dire totalmente fallimentare ed ingiustificabile. Per quanto la pianta organica preveda 7 addetti, la direzione del personale di Matera, giammai attenta alle esigenze di Pisticci, dal 2006 ad oggi non ha mai provveduto ad assicurarla e, di contro, con una serie di provvedimenti inopportuni ha consentito lapplicazione di personale in carico alla sede distaccata di Pisticci presso altri uffici giudiziari, senza rimpiazzarli. Va valorizzato infine il dato che giammai sono state completate le procedure per linterpello e per la mobilizzazione dufficio del personale. In Basilicata il Ministero della Giustizia ha oltre 400 dipendenti e destinarne lo 0,5% a Pisticci non doveva rappresentare, in sei anni, un ostacolo insormontabile.

2. lart. 48 quinquies dellordinamento giudiziario non finalizzato a tamponare strategie di gestione del personale, ancor pi se infelici e/o inopportune. La sua funzione soprattutto quella di consentire la trattazione di singole udienze di singole cause o gruppi omogenei di cause non la iscrizione a ruolo delle cause n la integrale gestione delle stesse spostandole dalla sede centrale alla sede distaccata o, allopposto dalla sede distaccata alla sede centrale, per gravi motivi di opportunit quali, ad esempio, il mantenimento dellordine pubblico, le calamit naturali, i motivi di igiene e profilassi, ecc. La gravit dei motivi, per quanto non espressamente menzionata dalla legge, si impone in quanto lart. 48 quinquies O.G., se scorrettamente interpretato ed applicato, viola il

fondamentale principio, previsto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dellUomo, dallart. 6, paragrafo 1, della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali, nonch dallart. 25 della Costituzione italiana, del <giudice naturale precostituito per legge>. Per tale motivo la disposizione dellart. 48 quinquies va interpretata in senso rigorosamente restrittivo. Tutta la dottrina e la giurisprudenza sono univoche al riguardo e noi, per la semplicit e la chiarezza espositiva, ci pregiamo di richiamare la motivazione del provvedimento del Consiglio di Stato del 14.2.2012 che ha rigettato lappello interposto dal Ministero della Giustizia, dal Presidente del Tribunale di Milano e dal Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Milano, avverso la decisione del TAR LOMBARDIA MILANO SEZ.III n. 116/2012 che aveva sospeso un provvedimento ex art. 48 quinquies O.G. < Ritenuto che lart. 48 quater del r.d. 30 gennaio 1941, nr. 12, laddove fissa i criteri per lattribuzione degli affari alle Sezioni distaccate del Tribunale, pur non determinando una competenza per territorio in senso tecnico, disposizione pur sempre riconducibile al principio del giudice naturale precostituito per legge ex art. 25 Cost.; Ritenuto, pertanto, che la successiva disposizione derogatoria di cui allart. 48 quinquies va interpretata in senso rigorosamente restrittivo, non potendo il potere organizzatorio del Dirigente dellUfficio giudiziario essere impiegato quali che siano le legittime esigenze sottostanti per realizzare un pi o meno generalizzato trasferimento di competenze dalle Sezioni distaccate alla sede centrale del Tribunale, ci che di fatto avvenuto con i provvedimenti impugnati con sostanziale aggiramento dei principi sopra richiamati; Ritenuto, per le ragioni innanzi esposte, che lordinanza appellata merita integrale conferma; P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) respinge lappello (Ricorso numero: 543/2012). Condanna lAmministrazione al pagamento, in favore di controparte, delle spese del presente grado del giudizio cautelare, che liquida equitativamente in euro 1500,00 oltre agli accessori di legge. > ormai dal lontano anno 2006 che il Tribunale di Matera dapprima in modo timido, con la motivazione di dover far fronte ad una temporanea ed imprevista carenza di personale, dipoi sempre pi deciso ed automatico ad ogni fine danno e sempre con la stessa motivazione, ha attuato illegittimi provvedimenti di spostamento di intere materie di contenzioso non di udienze -, di durata annuale, sempre pi numerose con il passar del tempo (volontaria giurisdizione, decreti ingiuntivi e relative opposizioni, procedimenti cautelari, esecuzioni mobiliari e relative opposizioni, ecc.), ed ora e sempre con la medesima motivazione il Presidente del Tribunale di Matera chiede il parere per operare in via definitiva il trasferimento dellintero contenzioso civile dalla sede distaccata di Pisticci alla sede centrale di Matera. evidente che tale provvedimento, qualora emesso, integrerebbe i requisiti dellabnormit giuridica, ancor pi di quanto lo abbiano gi fatto i precedenti provvedimenti di spostamento parziale del contenzioso: adottarlo si rivelerebbe un imperdonabile errore ed una grave ingiustizia. oooOooo Ai motivi di antigiuridicit delladottando provvedimento si aggiungono chiari motivi di opportunit che dovrebbe indurre le autorit competenti ad abbandonarlo. risaputo che la sede distaccata di Pisticci dotata di una nuova sede giudiziaria, in tutto completata con grande dispendio di risorse economiche ma non inaugurata, di grande pregio e funzionalit, descritta

dallo stesso Presidente Attimonelli Petraglione, nella nota conferenza stampa dello scorso 11 settembre: < un bellissimo palazzo degli anni Trenta, perfettamente riqualificato in 4 anni di lavoro, un edificio tecnicamente funzionale Ledificio pronto ed in attesa di essere inaugurato, ma non accade perch nonostante le mie richieste formali il Ministero della Giustizia, che deve dare il nulla-osta, (due richieste a giugno e luglio) non ha risposto, non manifestando alcuna volont al riguardo > Tale sede, oltre a risultare bellissima e dotata di ogni confort, anche tecnologico, rispetta tutte le normative in vigore, quali quelle in tema di sicurezza, di ambiente, di abbattimento delle barriere architettoniche, ecc. Di contro ledificio adibito a sede centrale del Tribunale di Matera, gi allo stato attuale e figuriamoci per il futuro allorquando potrebbero giungere gli affari della sede distaccata di Pisticci presenta criticit che lo rendono perlomeno parzialmente inidoneo; le aule sono insufficienti cos come gli arredi; alcune udienze del tipo delle esecuzioni mobiliari od immobiliari, si tengono in aule anguste ed improprie che costringono gli avvocati, in piedi, a mo di gregge, senza uno scanno per scrivere, ad aspettare per ore intere in situazione di promiscuit e mancanza daria; quando piove penetra acqua dai solai, motivo per cui vengono transennati i corridoi e/o le aule di udienza; lintero tribunale mette a disposizione del pubblico un solo gabinetto con una sola tazza per le donne ed un solo gabinetto ed una sola tazza per gli uomini, antigienici, con perdite di acqua e con le porte che non si chiudono, motivo per cui le donne hanno bisogno di una figura protettiva messa davanti allingresso in quanto lantibagno comune a maschi e femmine; vi , per vero, un altro bagno al secondo piano con altre due tazze, una per gli uomini e una per le donne, con gli stessi problemi, ma non nemmeno segnalato quale bagno, per cui non si sa se destinato al pubblico o al personale; di bagno per portatori di handicap manco a parlarne: se ne devono usufruire devono cercare una struttura esterna vagando per la citt; i detenuti, sembra, non hanno a disposizione alcun servizio loro destinato; gli avvocati, pur essi, per questione di par condicio, hanno un solo bagno, promiscuo, con una sola tazza, presso la sede dellOrdine; per quanto il dato possa sembrare a qualcuno insignificante, ma la cartina al tornasole dellinidoneit del Tribunale di Matera ad ospitare il maggior carico rinveniente dalla sede distaccata di Pisticci, vi la atavica mancanza, nellaula delle udienze penali del GUP, del cartello previsto dalla normativa sugli arredi degli uffici giudiziari, riportante la scritta < LA LEGGE E UGUALE PER TUTTI > P.Q.M. Noi avvocati del foro di Matera ci opponiamo nel modo pi deciso e radicale alladozione del provvedimento ex art. 48 quinquies O.G. prospettato dal Presidente del Tribunale di Matera Dr. Giuseppe Attimonelli Petraglione e su cui viene chiesto il parere e, qualora, nonostante gli evidenziati profili di inopportunit ed illegittimit, oltrech di contrariet ai principi della carta costituzionale e precisamente allart. 25 della Costituzione Italiana, dovesse essere emanato, preannunziamo immediato ricorso al TAR Basilicata per la sospensione ed il conseguente annullamento. Il presente atto viene inviato anche al Ministero della Giustizia affinch provveda, in via di urgenza, a dar riscontro alle richieste inviate dal Presidente del Tribunale di Matera, di cui sopra si fatto cenno, concedendo il nulla osta al trasferimento del Tribunale di Pisticci dallattuale sito alla nuova sede ubicata in via Cantisani. Pisticci 29.9.2012

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