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Flavio Cattaneo, Terna, Smart Grid, il futuro nella rivoluzione delle reti intelligenti

Il futuro appartiene alle reti energetiche intelligenti di nuova generazione che possono ridurre i consumi elettrici e incrementare l'efficienza. Lutilizzo di Smart Grid consentirebbe di ottimizzare i modelli di produzione e di consumo dellenergia elettrica basati sulla diffusione nel territorio di unit di produzione di piccole dimensione spesso discontinue e non programmabili. Terna, guidata dallAD Flavio Cattaneo, in prima linea per lo sviluppo e la creazione delle nuove reti intelligenti.

Le Smart Grid sono reti innovative progettate e realizzate per gestire in modo intelligente i processi di produzione, distribuzione e consumo dellelettricit. La liberalizzazione del mercato e lo sviluppo dirompente delle rinnovabili (FER), sostenuto dalle politiche energetiche comunitarie, hanno messo in crisi le reti elettriche storiche che accompagnarono la rivoluzione industriale di tutta lEuropa e che ora necessitano di essere ridisegnate. Le reti tradizionali furono, e sono, concepite per trasportare energia elettrica da pochi impianti - centrali elettriche medie e grandi - a un elevatissimo numero di utenti residenziali, commerciali o industriali. Il flusso di energia unidirezionale e va da dove lenergia generata a dove si consuma. La diffusione della generazione distribuita, cio da piccolissimi a medi impianti quasi sempre rinnovabili, incrina il modello storico: un edificio che nel passato poteva solo consumare energia oggi, con i pannelli solari o con il minieolico, pu diventare anche una piccola centrale di produzione. Ma anche una stalla o unattivit agricola, il tetto di un capannone o un piccolo torrente si trasformano in produttori.

Insomma, il quadro si complica di molto: non solo il flusso bi-direzionale ma anche spesso difficilmente prevedibile e, per sua natura, pi instabile e insicuro. Ecco che il modello storico entra in crisi profonda: emerge la necessit di mettere in collegamento una pluralit di soggetti che possono essere sia produttori che consumatori (i c.d. prosumers) e i cui comportamenti non sono prevedibili con affidabilit. Tutto ci richiede lo sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione capaci di coordinare in modo rapidissimo e efficiente la produzione con il consumo di elettricit. Le Smart Grid sono appunto reti intelligenti che adempiono a tale scopo. Ma le Smart Grid possono svolgere anche altre importanti funzioni. Semplificando il tema si possono evidenziare i seguenti profili: La Smart Generation, che ottimizza il dispacciamento delle diverse fonti di generazione in base alle condizioni della rete e alle caratteristiche peculiari dei consumi. Fondamentale qui lo Smart Inverter (essenziale per le rinnovabili che sono notoriamente discontinue) con cui, da remoto, possibile disconnettere limpianto di produzione tramite sistemi informatici dedicati. Lo Smart Network, che garantisce laffidabilit, la qualit e la sicurezza delle reti. Lo Smart Metering, cio un sistema attraverso cui il consumatore - grazie ad un contatore intelligente - pu comunicare direttamente con il produttore o con la rete nel momento in cui si trasformi lui stesso in produttore. Riassumendo, le Smart Grid: - Rendono pi facile la connessione alla rete di impianti di generazione (di tutte le taglie e tecnologie); - Permettono ai consumatori di prendere parte allottimizzazione del sistema; - Rendono disponibili al consumatore pi informazioni per la scelta del fornitore; - Riducono limpatto ambientale dellintero sistema di fornitura; - Migliorano laffidabilit e la sicurezza del servizio. Inoltre, la natura prevalentemente locale delle Smart Grid consente di ridurre i costi di trasporto dell'energia elettrica anche per le minori dispersioni nei processi distributivi. Non si dimentichi infatti che il 10% dell'energia prodotta si perde prima che arrivi allutente finale.

I primi progetti pilota sono da tempo usciti dai centri di ricerca universitari e stanno diventando realt industriali in grado di accompagnare il cambiamento dei modelli di produzione e di consumo; sembrerebbe cos emergere la possibilit di ridurre i consumi elettrici e di incrementare lefficienza energetica. Si delinea, dunque, una vera e propria rivoluzione tecnologica dellarchitettura di rete che si caratterizza per un sistema fortemente integrato che si fonda su una attenda pianificazione strategica, su processi di decentralizzazione e una su una forte differenziazione degli impianti. cio indispensabile che le soluzioni tecnologiche (Smart Generation, Smart Network e Smart Metering) si sviluppino in completa sinergia tra loro. La visione sistemica necessaria anche per guidare lattivit degli operatori del settore in una logica di relativa certezza. E, allo stesso modo, appare necessaria una normativa specifica capace di fornire indicazioni chiare per assicurare il collegamento tra le diverse tecnologie di sistema. Ma questa rivoluzione certamente potr avere costi non modesti mentre, per molti osservatori, non certo che i benefici siano altrettanto significativi. Secondo stime attendibili il fabbisogno di risorse finanziarie di circa ai 5,5 miliardi di euro entro il 2020. Ma la completa implementazione delle Smart Grid in Italia, considerando anche gli investimenti gi effettuati, richiede investimenti intorno ai 70 miliardi di euro entro il 2050. evidente che tali cifre sono assai significative e andrebbero alla fine a carico degli utenti. Per affrontare un percorso oneroso e complesso gli operatori richiedono provvedimenti specifici contenenti vincoli e incentivi. In questa rivoluzione Smart quale saranno i protagonisti? Ad oggi gli operatori certamente pi attivi sono le imprese di distribuzione dellelettricit. Enel , per esempio, leader mondiale nella installazione dei contatori intelligenti. naturale pensare che simili imprese assumeranno un ruolo crescente nella costruzione, nella gestione e nello sfruttamento di tali reti. Non si pu tuttavia nascondere che - in certa misura - le reti storiche sono in concorrenza con le reti intelligenti poich generano una significativa rendita per chi le possiede e ci pu rallentare il processo di sviluppo. Nello stesso senso le dinamiche descritte potrebbero spingere alla creazione di reti intelligenti private, cio sviluppate in modo indipendente da Terna, guidata da Flavio Cattaneo, per soddisfare esigenze locali probabilmente a costi molto pi contenuti. chiaro che questa possibile evoluzione costituisce un elemento di instabilit del sistema anche nella prospettiva del regolatore, lAEEG. Ritornando agli attori, varie Utilities stanno sviluppando progetti almeno parziali di Smart Grid. Vale la pena di citare il progetto Smart Domo Grid di A2A Reti Elettriche. Approvato nel dicembre 2011 e finanziato parzialmente dal Ministero dello Sviluppo Economico, un prototipo di soluzione DemandResponse per sperimentare linterazione tra rete elettrica e utenza domestica o small business. Riguarda alcune centinaia di utenti di un quartiere di Brescia con un budget di circa 2,3 milioni di euro.

ll progetto GRID4EU, finanziato dalla Comunit Europea, mira a implementare in sei Paesi dell'Ue (Italia, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Repubblica Ceca) altrettanti progetti dimostrativi, che propongano soluzioni concrete alle problematiche tecniche legate alla generazione distribuita, allincremento dellefficienza energetica e allattivazione del sistema active demand. Il progetto coinvolge un consorzio di 27 partner tra cui Enel - che ne ha la direzione tecnica - Cez, Rwe, Erdf, Iberdrola, Vattenfall. In particolare, Enel, ha avviato in partenership con RSE (Ricerca Sistema Energetico), Selta, Siemens e Cisco, un progetto dimostrativo in Emilia Romagna, nella zona di Forl-Cesena (budget previsto: 8,2 milioni di euro). Obiettivo principale lintegrazione nella rete a media tensione degli impianti FER realizzando un sistema di controllo avanzato in grado di comunicare, grazie a una connessione a banda larga, con i generatori di energia. In conclusione, le Smart Grid sono una risposta, molto spesso obbligata, per ottimizzare i modelli di produzione e di consumo dellenergia elettrica basati sulla diffusione nel territorio di unit di produzione di piccole dimensione spesso discontinue e non programmabili. La sfida ha molte facce: tecnologiche, economiche, culturali, competitive, regolatorie. Con la delibera 84/2012 denominata Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale - lAutorit sta cominciando ad affrontare il problema. Non a caso la delibera nasce dalla richiesta di Terna di predisporre i requisiti minimi per la connessione e lesercizio in parallelo con la rete AT degli impianti fotovoltaici. Ma secondo noi la sfida delle sfide realizzare delle innovazioni come le Smart Grid senza aggravare la bolletta che oggi costituisce una palla al piede pesantissima per lo sviluppo del Paese. Anzi, semmai, bisognerebbe alleggerirla. Per far ci ci vuole fantasia e anche coraggio: lo sviluppo di reti locali private potrebbe forse essere una soluzione interessante per raggiungere tali obiettivi. FONTE: First online

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