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Laboratorio di Diritto dautore

Corte di Giustizia e diritto dautore Corte

Giorgio Giannone Codiglione Fisciano, 4 Aprile 2012

Indice Tematico delle decisioni in analisi:


Diritto dautore vs privacy:
C-275/06 Promusicae c. Telefonica de Espana SAU

Diritto dautore vs libert dimpresa e privacy C-70/10 Scarlet c. Sabam

C-360/10 Sabam c. Netlog Diritto dautore, copia privata ed equo compenso C-467/08 Padawan c. Sgae C-462/09 Stichting de Thuiskopie c. Opus Supplies Diritto dautore, Calcio, Diritti TV, comunicazione al pubblico
C-403/08 e C-429/08 Karen Murphy c. Media Protection Services

Diritto dautore, filodiffusione, comunicazione al pubblico C-162/10 Phonografic Performance (Ireland) Limited c. Irlanda C-135/10 Societ consortile fonografici (SCF) c. Marco del Corso Diritto dautore e classici del design C-168/09 Flos c. Semeraro Diritto dautore e tutela del software C-393/09 BSA c. Ministero della Cultura Rep.Ceca Diritto dautore - Concorrenza - Collecting societies Decisione Commissione Europea 16 Luglio 2008 CISAC

Decisione n. C-275/06 C-

c.

Fatto Nel 2005 Promusicae (Productores de Msica Espaa) chiede al Tribunale commerciale di Madrid di ingiungere al gestore Telefonica di rivelare lidentit di alcuni utenti che fruivano della connessione Internet da questultimo. Secondo Promusicae infatti alcuni utenti avevano ripetutamente violato il diritto dautore condividendo e scaricando files musicali attraverso piattaforme peer to peer quali KaZaa. La stessa Promusicae aveva in precedenza provveduto a raccogliere gli indirizzi IP degli utenti sospettati e si era vista contestualmente rifiutare da Telefonica la richiesta di accesso ai dati dei titolari degli abbonamenti. La questione, che verte sulla legittimit di tale richiesta, stata oggetto di un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE.

Decisione n. C-275/06 C-

c.

I diritti in contrasto: Privacy


(Art. 7 Carta di Nizza) Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle sue comunicazioni

Tutela della propriet intellettuale


(Art. 17, n.2, Carta di Nizza) La propriet intellettuale protetta

Fonti:
Direttiva 2000/31/CE (commercio elettronico) Direttiva 2001/29/CE (armonizzazione diritto dautore) Direttiva 2004/48/CE (rispetto dei diritti di propriet intellettuale) Direttiva 2002/58/CE (trattamento dei dati personali)

Decisione n. C-275/06 C-

c.

La decisione della Corte e i principi affermati:


Non previsto un obbligo, in capo agli ISP, di fornire lidentit dei propri utenti:
(Le direttive che regolano la tutela della privacy e della propriet intellettuale)(.) non impongono agli Stati membri, (), di istituire un obbligo di comunicare dati personali per garantire leffettiva tutela del diritto dautore nel contesto di un procedimento civile

Gli Stati membri, nella trasposizione delle direttive (e i giudici nell interpretazione delle normative di recepimento) dovranno sempre tenere conto dei diritti in gioco e garantirne un giusto equilibrio:
() il diritto comunitario richiede che i detti Stati, in occasione della trasposizione di tali direttive, abbiano cura di fondarsi su uninterpretazione delle medesime tale da garantire un giusto equilibrio tra i diversi diritti fondamentali tutelati dallordinamento giuridico comunitario

Decisione n. C-70/010 C-

c.

Fatto Nel 2004 Sabam (Societ belga degli autori ed editori) chiede al Tribunal de premire instance de Bruxelles di bloccare il downloading illegale di opere musicali contenute nel proprio catalogo, operato da alcuni utenti Scarlet attraverso programmi peer to peer. La richiesta viene accolta e Scarlet condannata a bloccare gli scambi. A sostegno della decisione, una norma di legge che consentirebbe di adottare provvedimenti inibitori contro intermediari i cui servizi vengono utilizzati da terzi per violare il diritto dautore o un diritto connesso. Scarlet propone appello dinanzi la Cour dappel de Bruxelles, la quale, a sua volta, solleva una questione pregiudiziale di fronte alla Corte di Giustizia UE.

Decisione n. C-70/010 C-

c.

Diritto: Le conclusioni dellavvocato generale


Obbligo generale di sorveglianza in capo agli ISP Indeterminatezza degli utenti colpiti Legittimit degli strumenti di autotutela tecnologica Filtraggio e Blocco

Privacy e segreto delle comunicazioni


Art. 7 Carta di Nizza

Libert di informazione
Art. 11 Carta di Nizza

Decisione n. C-70/010 C-

c.

La decisione della Corte e i principi affermati: Le norme nazionali che tutelano la propriet intellettuale possono
disporre anche misure di autotutela tecnologica, ma devono rispettare il divieto, imposto dalla direttiva sul commercio elettronico, di adottare misure che obblighino gli ISP a procedere ad una sorveglianza generalizzata sulle informazioni che esso trasmette sulla propria rete.
Alla luce di quanto precede, occorre dichiarare che lingiunzione rivolta al FAI in questione di predisporre il sistema di filtraggio controverso lo obbligherebbe a procedere ad una sorveglianza attiva su tutti i dati di ciascuno dei suoi clienti per prevenire qualsiasi futura violazione di diritti di propriet intellettuale. Da ci si evince che tale ingiunzione imporrebbe a detto FAI una sorveglianza generalizzata, che vietata dallart. 15, n. 1, della direttiva 2000/31.

Il diritto di propriet intellettuale non n intangibile n assoluto.


Sebbene la tutela del diritto di propriet intellettuale sia sancita dallart. 17, n. 2, della Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea (in prosieguo: la Carta), non pu desumersi n da tale disposizione n dalla giurisprudenza della Corte che tale diritto sia intangibile e che la sua tutela debba essere garantita in modo assoluto.

Decisione n. C-70/010 C-

c.

La decisione della Corte e i principi affermati:

La configurabilit di un obbligo di sorveglianza generalizzata in capo agli


ISP lederebbe, oltre la libert e la privacy degli utenti, la libert di impresa dei providers stessi, costretti a predisporre un sistema informatico complesso e costoso.
Pertanto, uningiunzione di questo genere causerebbe una grave violazione della libert di impresa del FAI in questione, poich lobbligherebbe a predisporre un sistema informatico complesso, costoso, permanente e unicamente a suo carico, il che risulterebbe peraltro contrario alle condizioni stabilite dallart. 3, n. 1, della direttiva 2004/48, il quale richiede che le misure adottate per assicurare il rispetto dei diritti di propriet intellettuale non siano inutilmente complesse o costose.

Decisione n. C-70/010 C-

c.

I diritti in equilibrio alla luce della decisione della Corte


Libert dimpresa
Art.16 Carta di Nizza

Tutela della propriet intellettuale

Libert di informazione
Art. 11 Carta di Nizza

Privacy e segreto delle comunicazioni

Decisione n. C-360/10 C-

c.

Fatto

Il caso SABAM ha avuto un recente seguito, questa volta contro il social network Netlog, chiamato in causa come host provider e accusato di aver ospitato sulle proprie piattaforme dei link inseriti e condivisi dai propri utenti aventi ad oggetto contenuti coperti da diritti di privativa.

Decisione n. C-360/10 C-

c.

La decisione della Corte

La Corte ha confermato il trend espresso nella decisione precedente, negando la legittimit dellapplicazione di filtri tecnologici e delle operazioni di blocco dei files illegali, sottolineandone anche la eccessiva onerosit.
() siffatto divieto abbraccia, in particolare, le misure nazionali che obblighino un prestatore intermedio, come un prestatore di servizi di hosting, a realizzare una sorveglianza attiva su tutti i dati di ciascuno dei suoi clienti per prevenire qualsiasi futura violazione di diritti di propriet intellettuale. Peraltro, un siffatto obbligo di sorveglianza generale sarebbe incompatibile con larticolo 3 della direttiva 2004/48, il quale enuncia che le misure contemplate da detta direttiva devono essere eque, proporzionate e non eccessivamente costose (v. sentenza Scarlet Extended, cit., punto 36).

Decisione n. C-467/08 C-

Padawan SL c.

Premessa: Copia privata ed equo compenso LUE, con la direttiva 2001/29/CE, ha introdotto il concetto di copia privata e contestualmente ha disposto il riconoscimento a favore dei titolari dei diritti dautore di un equo compenso.
Art.5, co, 2, lett.b dir. 2001/29/CE: Gli Stati membri hanno la facolt di disporre eccezioni co, 2001/29/CE o limitazioni al diritto di riproduzione di cui all'articolo 2 per quanto riguarda: () le riproduzioni su qualsiasi supporto effettuate da una persona fisica per uso privato e per fini n direttamente, n indirettamente commerciali a condizione che i titolari dei diritti ricevano un equo compenso che tenga conto dell'applicazione o meno delle misure tecnologiche di cui all'articolo 6 all'opera o agli altri materiali interessati. LEGGE 22/04/1941 n.633 (Italia): Art. 71 sexies. Co. 1, LDA: E' consentita la riproduzione privata di fonogrammi e sexies. videogrammi su qualsiasi supporto, effettuata da una persona fisica per uso esclusivamente personale, purch senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali, nel rispetto delle misure tecnologiche di cui all'articolo 102-quater. Art. 71 septies, co. 1, LDA: Gli autori ed i produttori di fonogrammi, nonch i produttori septies, co. originari di opere audiovisive, gli artisti interpreti ed esecutori ed i produttori di videogrammi, e i loro aventi causa, hanno diritto ad un compenso (). Detto compenso costituito () da una quota del prezzo pagato dall'acquirente finale al rivenditore, ()

Decisione n. C-467/08 C-

Padawan SL c.
Fatto:

La Sgae contesta alla Padawan, societ che commercializza in Spagna CD, RW, DVD RW, nonch apparecchi mp3, il versamento riguardante il prelievo per copie private per gli anni 2002-2004. La Padawan viene condannata in primo grado, ma in appello i giudici rinviano la questione alla Corte di Giustizia europea. Nello specifico la Corte chiamata a pronunciarsi sullinterpretazione della nozione di equo compenso da corrispondere ai titolari dei diritti dautore ai sensi delleccezione per copia privata e ancora se il sistema adottato dallo Stato spagnolo, vale a dire quello in base al quale il prelievo per copia privata imposto indiscriminatamente su tutti gli apparecchi, sia da considerarsi legittimo.

Decisione n. C-467/08 C-

Padawan SL c.

La decisione della Corte e i principi affermati:


La nozione di equo compensodeve essere interpretata in modo uniforme in tutti gli Stati membri che abbiano introdotto leccezione per copia privata,
a prescindere dalla facolt riconosciuta agli Stati medesimi di determinare, entro i limiti imposti dal diritto dellUnione, segnatamente dalla stessa direttiva, la forma, le modalit di finanziamento e di prelievo nonch lentit di tale equo compenso.

I debitori del finanziamento dellequo compenso sono identificabili nei soggetti che dispongano e mettano a disposizione ad utenti privati apparecchiature, dispositivi nonch di supporti di riproduzione digitale.
tali soggetti dispongono della possibilit di ripercuotere lonere reale del finanziamento sugli utenti privati.

Il prelievo per copie private non deve essere applicato indiscriminatamente


Lart. 5, n. 2, lett. b), della direttiva 2001/29 devessere interpretato nel senso che necessario un collegamento tra lapplicazione del prelievo destinato a finanziare lequo compenso con riguardo alle apparecchiature, ai dispositivi nonch ai supporti di riproduzione digitale ed il presunto uso di questi ultimi a fini di riproduzione privata. Conseguentemente, lapplicazione indiscriminata del prelievo per copie private, segnatamente nei confronti di apparecchiature, dispositivi nonch di supporti di riproduzione digitale non messi a disposizione di utenti privati e manifestamente riservati ad usi diversi dalla realizzazione di copie ad uso privato, non risulta conforme con la direttiva 2001/29.

Decisione n. C-462/09 C-

c.

Ancora sulla nozione di equo compenso:


In linea di principio, lutente finale che effettua a titolo privato la copia a dover essere considerato il debitore dellequo compenso. Tuttavia, consentito agli Stati membri di istituire un prelievo per copia privata a carico dei soggetti che mettono a disposizione di detto utente finale apparecchiature, dispositivi o supporti di riproduzione. Inoltre, spetta agli Stati Membri garantire sia la riscossione dellequo compenso , sia che gli autori ricevano effettivamente lo stesso, destinato ad indennizzarli dal pregiudizio causato dalle copie private.
() spetta allo Stato membro che ha istituito un sistema di prelievo per copia privata a carico del fabbricante o dellimportatore di supporti di riproduzione di opere protette, e nel territorio del quale si produce il pregiudizio causato agli autori dallutilizzo a fini privati di loro opere da parte di acquirenti che vi risiedono, garantire che tali autori ricevano effettivamente lequo compenso destinato ad indennizzarli di tale pregiudizio. A tale riguardo, la sola circostanza che il venditore professionale di apparecchiature, dispositivi o supporti di riproduzione sia stabilito in uno Stato membro diverso da quello in cui risiedono gli acquirenti priva di incidenza su tale obbligo di risultato. Spetta al giudice nazionale, in caso di impossibilit di garantire la riscossione dellequo compenso presso gli acquirenti, interpretare il proprio diritto nazionale in modo da consentire la riscossione di detto compenso presso un debitore che agisce in qualit di venditore professionale.

Decisione n. C-403/08 C(Grande Sezione) Fatto Nella decisione conflusicono due cause, la n. C-403/08 e la n. C-429/08, aventi ad oggetto questioni analoghe. Nella pi celebre, il caso nato in seguito alla decisione presa da Karen Murphy, titolare di un pub di inglese, di diffondere allinterno del suo locale le partite della Premier League utilizzando un decoder satellitare fornito da unemittente TV greca, licenziataria esclusiva solo per quel paese dei diritti connessi alle trasmissioni al pubblico via satellite degli incontri di calcio inglese della massima serie.

Decisione n. C-403/08 C(Grande Sezione)

La decisione della Corte e i principi affermati:


Una normativa nazionale che vieti limportazione, la vendita o lutilizzazione di schede di decodificazione straniere contraria al principio della libera prestazione dei servizi (art. 56 TFUE), oltre che al principio della concorrenza (art. 101. TFUE) Un incontro di calcio non pu essere qualificato come unopera di intelletto. Ad ogni modo esso, pu essere considerato meritevole di tutela analoga a quella della propriet intellettuale (se previsto dagli stati membri), ma a condizione che risponda al principio di proporzionalit. La funzione della propriet intellettuale non quella di garantire in ogni caso la possibilit di chiedere il pi alto compenso possibile ma di assicurare ai titolari un adeguato e ragionevole compenso dallo sfruttamento commerciale dei contenuti.

Decisione n. C-403/08 C(Grande Sezione)

Sul concetto di comunicazione al pubblico


La diffusione di un evento sportivo incluso in unemissione televisiva codificata in locale pubblico da considerarsi come unautonoma comunicazione al pubblico (art. 3.1 direttiva 2001/29CE), qualora sia destinata a raggiungere un pubblico nuovo. Per pubblico nuovo la Corte ha inteso il pubblico che non sia stato preso in considerazione dagli autori delle opere protette nel momento in cui hanno ne hanno autorizzato lutilizzazione, ovvero i detentori di apparecchi televisivi i quali, individualmente o nella loro sfera privata o familiare ricevano il segnale e seguono le trasmissioni.
Art 3.1 Direttiva 2001/29/CE: Gli Stati membri riconoscono agli autori il diritto esclusivo di autorizzare o vietare qualsiasi comunicazione al pubblico, su filo o senza filo, delle loro opere, compresa la messa a disposizione del pubblico delle loro opere in maniera tale che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente.

Decisioni nn. C-162/10 CC-135/10

c. Irlanda c. Marco del Corso

Diritto dAutore e filodiffusione Le due decisioni riguardano entrambe il concetto di equa remunerazione per lutilizzazione del fonogramma e la nozione di utente e comunicazione al pubblico, nel settore alberghiero e in quello degli studi odontoiatrici Concetto di comunicazione al pubblico: differenza tra albergo e studio dentistico
Il gestore di un albergo da considerarsi un utente che effettua un atto di comunicazione al pubblico mettendo a disposizione nelle camere dei clienti apparecchi televisivi e/o radio. La nozione di comunicazione al pubblico prevista dalla art. 8, par. 2., direttiva 92/100/CE, non comprende la diffusione gratuita di fonogrammi effettuata allinterno di uno studio odontoiatrico privato da un libero professionista e fruita dalla clientela indipendentemente dalla propria volont.

Decisione n. C-168/09 CFatto

c. Semeraro

La controversia ha per oggetto i diritti dautore sulla lampada Arco, classico del design e frutto del genio di Achille e Pier Giacomo Castiglioni e prodotta dalla Flos, societ attiva nel settore degli apparecchi di illuminazione di pregio. Secondo Flos infatti la ditta Semeraro Spa avrebbe violato tali diritti, producendo Fluida: la lampada, importata dalla Cina, di fatto identica alla Arco. La questione, rinviata dal Tribunale di Milano alla Corte di Giustizia UE, verte sulla compatibilit della normativa predisposta dal legislatore italiano in tema di copiatori con la direttiva 98/71/CE sulla protezione giuridica dei disegni e dei modelli

Arco

Fluida

Decisione n. C-168/09 C-

c. Semeraro

La decisione della Corte:


La Corte ha di fatto dato ragione ai copiatori, affermando che la protezione non applicabile ai disegni e i modelli che siano divenuti di pubblico dominio(*) prima dellentrata in vigore delle normative nazionali che hanno recepito la direttiva 98/71/CE (*) Con laccezione di pubblico dominio si intendono quei disegni o modelli mai registrati o divenuti tali a seguito della scadenza della registrazione N.B.: La decisione della Corte di Giustizia si pone tuttora in contrasto con il novellato articolo 239 C.p.i., nel quale si estende la protezione per diritto dautore anche alle opere del disegno industriale che erano di pubblico dominio anteriormente alla data del 19 aprile 2001 (data dellentrata in vigore della legge di recepimento della direttiva 98/71. La questione, con lentrata in vigore del D.L. 70/2011 del 13 maggio scorso pareva essersi risolta con una presa datto del legislatore italiano rispetto alle decisioni del giudice comunitario, ed una conseguente, ennesima, modifica dellart. 239 c.p.i. In realt la legge di conversione (legge 12 luglio 2011, n.106) ha soppresso completamente il comma 10 dellart. 8 del decreto legge e, quindi, cancellato lultima revisione allart. 239 CPI, lasciando irrisolta tale problematica.

Decisione n. C-393/09 C-

c.

La questione e la decisione: Quale tutela accordare allinterfaccia utente grafica di un programma per elaboratore?

Linterfaccia grafica non pu fruire della tutela mediante diritto dautore sui programmi per elaboratore. Essa infatti soltanto uninterfaccia di interazione, che consente la comunicazione tra il programma per elaboratore e lutente, ma non di riprodurre detto programma e dunque non sottoposta alla tutela dispostadalla direttiva 91/250/CE (sulla tutela giuridica dei programmi per elaboratore). Non neppure applicabile la tutela prevista dalla direttiva 2001/29/CE sul diritto dautore.

Decisione Commissione europea 16 Luglio 2008

Profili di rilevanza della decisione:


Con la decisione antitrust CISAC la Commissione Europea ha proibito CISAC alle 24 societ europee di gestione collettiva del diritto d'autore di limitare la possibilit di offrire i propri servizi ad autori e utilizzatori al di fuori dei propri territori di appartenenza.

Le pratiche proibite consistono nelle clausole standard di reciproca


rappresentanza contenute nei contratti predisposti dalla CISAC (International Confederation of Societies of Authors and Composers), che, secondo la Commissione, violano l'art. 81 del Trattato UE e l'art. 53 dellaccordo EEA: la decisione ha imposto la modifica di tali contratti ed usi, senza prevedere per alcuna sanzione. Tali modifiche sono state promosse dalla Commissione per offrire benefici agli autori, che potranno cos scegliere la societ che meglio pu negoziare i propri diritti (sulla base della qualit del servizio, dell'efficienza nella collecting e nel livello di provvigione trattenuta, oltre che agli utilizzatori, nel caso di licenze per l'utilizzo delle opere musicali in Internet, via cavo e via satellite.

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