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Livorno capoluogo?

Non scontato
il sindaco rivendica la sua contrariet ai criteri che formano le nuove Province e annuncia che la battaglia non finita
di Giovanni Parlato
1 PISA

Livorno capoluogo? Non darei ancora niente per scontato, afferma il sindaco Marco Filippeschi quando prospettiamo che il governo non ha intenzione di fare marcia indietro sui criteri che daranno vita alle nuove Province. E i tagli del governo Monti al numero delle amministrazioni provinciali, disegna una geopolitica locale in cui Livorno (che vanta il maggiore numero di residenti) la citt destinata a diventare capoluogo e non Pisa nonostante abbia pi cittadino nell'ambito di tutto il territorio provinciale. Se una legge si basa su criteri che ritengo insufficienti e sbagliati, ho tutto il diritto di dirlo nelle sedi istituzionali, continua ancora il sindaco il quale su questo tema non vuole chiudere assolutamente il sipario. Filippeschi sottolinea che proprio ieri si svolto il direttivo dell'Anci (l'associazione che raggruppa i Comuni) in cui il governatore della Regione, Enrico Rossi, ha ribadito la fondatezza della divisione della Toscana in tre aree vaste. Questa la scelta giusta.
Inoltre, il primo cittadino pisano ha avuto il mandato all'unanimit - dal consiglio comunale per cui si adoperi per difendere la storia e il ruolo di Pisa che centrale nella Toscana. Io non sono l'unico sindaco in Italia che pone certi interrogativi, ci sono altre situazioni e la stessa Siena nella nostra stessa condizione continua Marco Filippeschi -. Il consiglio comunale mi ha dato un mandato e vorrei che ognuno si mettesse nei panni dell'altro. Quella di Pisa non una battaglia campanilistica, non questo il senso e ribadisco che ritengo i criteri che hanno portato alla formazione delle nuove Province sbagliati. E non mi si pu dire di non discuterne in quanto i cit-

tadini hanno diritto ad avere risposte. Una posizione, la mia, che anche quella dei nostri parlamentari pisani. Il sindaco di Pisa anche coordinatore nazionale dei Cal, il consiglio delle autonomie locali. E in questo ruolo, Filippeschi ha incontrato il ministro Filippo Patroni Griffi. Da parte del ministro non c' stata grande apertura nonostante ci siano tanti casi aperti in diverse regioni, non solo in Toscana. Se resta la linea di fermezza del governo - spiega il sindaco - in Toscana ci saranno soltanto tre Province pi l'area metropolitana di Firenze. La legge prevede possibili accordi fra amministratori, ma prima di interloquire con le nostre citt vicine, dobbiamo prima fare valere con forza le nostre ragioni proposte anche dal consiglio comunale. Al sindaco, domandiamo se invece di focalizzare la battaglia sul capoluogo non sia il caso di puntare sulla distribuzione delle funzioni del nuovo ente. Quella un'altra partita - la risposta del primo cittadino -. Ora si sta decidendo sui capoluoghi, siamo sempre in questa fase: io propongo un criterio diverso per individuare i capoluoghi e sono a favore delle tre aree vaste. A questo seguir il decentramento dei vari organi dello Stato.
Sulla questione intervenuto anche il coordinamento provinciale del Pdl di Pisa che esprime la sua contrariet al decreto varato dal governo Monti sull'onda dell'emotivit e con criteri non assolutamente non condivisibili. Tuttavia, pur apprezzando l'impegno del presidente Rossi per Pisa capoluogo, nella proposta lacunosa e superficiale, emerge un aspetto elettoralistico.
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MARCO FILIPPESCHI

La scelta giusta quella della divisione della Toscana in tre aree vaste e dobbiamo fare valere con forza le nostre ragioni

Fiiippeschi, sindaco di Pisa , e sopra Cosimi, sindaco di Livorno

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