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INCONTRO CON UN UOMO STRAORDINARIO - 53

tratto dal blog http://ilgrandeignoto.blogspot.com di Angelo Ciccarella

La speranza spezzata la tua eredit. Fallimento di una vita di coraggio e di vilt. Troverai sul cammino fango e corruzione. E la voglia tu avrai di sdraiarti al suolo per guardare come in un film i colombi in volo. Ti faranno fumare per farti sognare che il futuro od un messia" presto tutto cambier. Ed avrai come vanto una nuova condanna ti diranno che il vento il respiro di una donna per far s che un lamento, uno solo, copra ogni tormento di un velo. Ma se tu rifiuterai di giocare all'attore forse un libro scriverai come libero autore. E tu forse parlerai di orizzonti pi vasti dove uomini celesti portandoti dei figli ti diranno: "Scegli!" ben sapendo che ridendo tu tu a loro ti unirai... [Mogol/Battisti - Gli uomini celesti] L'uomo che sogna soprattutto un essere vivente, e tutto ci che egli vede acquista vita. il regno di Proteo, ovvero della cosa che si trasforma per un'interiore forza. [Simone Weil] La natura ci pone un limite che se lo superiamo diventa ingestibile: quando ci ritroviamo confinati in un angolo reagiamo per disperazione e paura ed in questo contesto facebook e twitter possono
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amplificare le nostre emozioni ed accellerare i tempi di formazione di una massa critica. I figli della vedova nel loro delirio di onnipotenza (il potere un pagliativo, l'illusione misera e patetica di poter sconfiggere la morte) credono di avere gli strumenti per controllare ogni cosa ed un errore che si perpetua da sempre! Corrono il rischio di finire appesi ai lampioni: lo insegna la storia! In ambienti popolari dove ancora la gente si aggrega e socializza: bar, osterie, piccoli negozi, l'umore quello di chi sta aspettando il "LA"... non lo auspico ma ho la sensazione che siamo vicini. [anonima talenti] La nostra arte misura dell'intensit. [Scandurra] E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. [Matteo 24,22] Immagina un cerchio e immagina che ne stai percorrendo la circonferenza. Qualunque sia il punto in cui cominci il percorso, quello il tuo inizio. Ma, una volta che cominci a muoverti, non c fine; continui a girare in tondo. Se vuoi uscire fuori dal cerchio senza fine, devi essere consapevole che il cerchio ha un centro e che tu devi stare in quel centro, invece che lungo la circonferenza. Cos questo centro? la realt che risiede permanentemente nel Cuore di tutti gli esseri. la coscienza, verit ed amore. Tutti devono conoscere quel centro, se vogliono smettere di girare in tondo allinfinito, spostandosi continuamente da un punto allaltro (). Non c n inizio n fine nel centro, perch l cessa ogni direzione, distinzione e movimento. () Se riposi in quel centro, il mondo non potr turbarti o toccarti in alcun modo. [H.W.L. Poonja, maestro vedanta indiano del secolo scorso] [Satana] sa di aver forza solo se si fa passare per uno che sta dalla parte di Dio, per uno che sostiene la sua causa. Solo se si presenta come devoto a Dio il serpente pu essere malvagio. [] Se il male si mostra nella propria totale separazione da Dio, allora del tutto privo di forza, uno spauracchio per bambini, non occorre temerlo, anzi il male non concentra l la sua forza, e per lo pi su questo punto attrae lattenzione per distrarla da quellaltro punto in cui effettivamente vuole aprirsi la breccia ed irrompere. [Dietrich Bonhoeffer]

La bottega di Scandurra

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Ci accucciammo e brrrrrr... oltre i limiti terracielo, al di l della frontiera degli spazi ignoti, sull'istmo dei Nove Mondi. Ed eccoci a Deya citt-labirinto, immensa, lontana eppure familiare, soltanto collocata in un altro universo. Entrammo in una taverna, riconoscibilissima per i tavoli e gli avventori che chiacchieravano bevendo con allegria. Era a pianta quadrata iscritta in una croce greca. Geometria deyana, talvolta semplice come le costruzioni dei bambini. Lodore di fritto si espandeva anche all'esterno. Ci sedemmo ad un tavolo vicino la porta d'ingresso. Scandurra fece un cenno all'oste, insomma al titolare dell'esercizio. Questi con passo lento e strascicato si avvicin. Era un omone dalla faccia paciosa ma con un ghigno poco rassicurante, indossava un sinalone zozzo-sporco; ci tir un fogliaccio rigido dall'apparenza di men, anch'esso lordo e grasso. Scandurra gli chiese in una lingua ignota non so cosa, lo compresi dal modo interrogativo. L'omone si fece serio e chin il capoccione stempiato. Con inattesa velocit scomparve nel retrobottega. Chiesi al maestro cosa gli avesse detto. Mah, gli ho chiesto di portarci un frizzantino aromatizzato, focacce in abbondanza con sciroppo marmellatoso e... un camion blindato.

Ma come pagherai la colazione... e il camion soprattutto? Mi fa credito da una vita. Gli ho salvato il culo una volta e quando ho bisogno, lui pronto e disponibile. Mi teme, ma non mi conosce bene, so bbono come il pane io. Gi gi proprio cos... Maestro, tu sei una leggenda da queste parti. Cacchio, sono l'aiutante di un eroe. Fregnacce. Eroe, bah. Sono un fruttarolo in trasferta. Salto fossi di universi, ma senza merito. Ho avuto pi core di altri, tutto qua. Aiuto chi ha bisogno e lo fai pure tu, e questo mi rende felice. Sistemiamo certi squilibri e alterazioni. Siamo fatti di terra e stelle, solo che ce lo dimentichiamo spesso, allora i pochi che rammentano chi sono, si fanno carico dei casini degli altri e dei mondi. La stragrande maggioranza dell'umanit, perch smemorata, non in grado di vedere la Realt. I sensi la filtrano, per comprenderla. Si creano costrutti per affrontarla. Per vedere la Realt autentica, la sua totalit, necessario risvegliare il divino che dorme dentro di noi. Come si fa? Semplicemente ricordando chi siamo. A bottega questo facciamo, ricordiamo. E lo sperimentiamo mentre prepariamo il caffettuccio, cucinando il sughetto per le penne all'arrabbiata, sentendo l'uovo-anima presente in ogni cliente che entra. C' tutto un cosmo da scoprire dentro il nostro angoletto d'universo. Gente che va e che viene, anime che fanno capolino e chiedono un momento d'attenzione per dipanare un nodo creato quando erano su 'sto mondo. Passeggeri di aeronavi d'Atlantide, gatti ubriachi di vita e gente di frontiera. Ecco, io sono l, seduto dietro un banco, alla mia sinistra una vecchia bilancia bugiarda, alla destra una cassa leggera leggera, perch non sono io a far pagare i conti della vita. Un eroe? No, soltanto un uomo che crede nell'arte della magia e quel che peggio, l'adopera.

Mi vennero in mente alcune domande da rivolgere a Scandurra. Nel frattempo l'oste ci aveva servito focacce, vino, sciroppi di frutta. Mangiammo di gusto.
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CONTEMPLA LA CREAZIONE Noi come ci poniamo nei confronti degli universi? In fondo siamo sempre stranieri a casa degli altri. Hai detto che raddriziamo torti, mettiamo ordine nei casini altrui... tuttavia dici pure che a volte non si pu, non si deve intervenire n chiudere definitivamente un caso.

Quando si d una bella botta contro la solida consistenza dell'essere, stilosa 'sta espressione, sa di filosofia... la solida consistenza dell'essere... insomma quando vai a sbatte contro una porta, non a caso si dice: Ho visto le stelle!. La Creazione stata la rivoluzione pi grande della storia, la sola unica indispensabile rivoluzione positiva, e noi uomini abbiamo bisogno di allenarci continuamente alla meraviglia per l'esserci del mondo. Non c'entra il sentimento eh, anzi una faccenda concreta mettersi a guardare l'essere delle cose attorno a noi con la coscienza che esse sono il giornale quotidiano scritto dal Padre Celeste per non farci dimenticare che il suo gesto supremo stato quello di aver sottratto ogni cosa al nulla. I segni che ci mette davanti sono semplici, come una foglia, o spettacolari come le galassie o travolgenti come i mondi intermedi. Se vi ho insegnato veramente qualcosa di utile stato quello di allenarvi alla meraviglia; non l'ottimismo per reagire alle batoste della Vita, anzitutto una naturale vocazione dell'uomo alla battaglia. Quando le forze soccombono, quando si perde la presa, quando le cose della vita ci inchiodano senza la possibilit di reazione, c ancora una missione da compiere, c ancora una testimonianza da dare. La nostra nascita somiglia molto a un servizio di leva con cui il Creatore ci ha assunto nel suo progetto di operosa opposizione al nulla. Questo ci fa sentire vivi, pronti a fare qualcosa, poco o tanto poco importa, contro ci che avverso alla Vita, contro chi agevola il kaos, senza piangerci addosso o, peggio, senza prenderci per il culo, senza considerare i costi e i profitti. Ci troviamo in prima linea, basta e avanza. Gli Universi sono il polverone esplosivo, entusiasmante, drammatico, gioioso sollevato da Dio contro il nulla. E noi ci siamo finiti in mezzo; a volte difficile vederci chiaro. Ogni giorno siamo alle prese con piccole e grandi battaglie e diventa ultimamente frustrante fondare l'equilibrio della nostra vita sul bilancio tra risultati positivi e negativi, tra successi e disfatte. Allenarsi alla meraviglia , perci, un esercizio e non una teoria per ricordarci che il nostro agire accompagnato da una solida speranza di fondo: ci costringe a vedere il lavoro della vita non misurandolo con una lente d'ingrandimento, ma piuttosto con il cannocchiale di un

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progetto universale in cui siamo coinvolti. La Creazione il disegno di Dio, e il suo disegno prevede che anche noi ci mettiamo a disegnare. questo l'orizzonte vero in cui ogni nostra azione trova equilibrio, senso: gli esiti altalenanti delle nostre opere sono solo il fumo di superficie di una battaglia ben pi importante che ci tiene davvero tutti in piedi. Perch, in ogni caso e in qualunque circostanza, noi siamo parte e testimonianza di questo operoso spettacolo che l'essere. Mettersi a guardare, a ritrovare le stelle un sano e vigoroso esercizio di piena umanit. Ricordati che l'Essere, come creato, la bandiera che sventola in ogni remoto angolo dei Nove Mondi. Ricordati, l'Ombra con i suoi battaglioni ombrati non sono il Grande Nulla. No, l'Ombra la forza che si contrappone a noi, ma parte di quel codice binario che mette ordine al Kaos. Soltanto scontrandoci portiamo in equilibrio i piatti della bilancia.

Cosa vedi maestro alla fine del 2012? Credi che la gente capisca e scelga bene da che parte stare? Il futuro gi all'opera adesso, qui, su Deya e noi dobbiamo ancora combattere una guerra passata. Quanti uomini vedi al nostro fianco? Pochi, vero? sempre stato cos. L'Ombra, s, Shiva lo stupratore di mondi, incantatore di sensi e di coscienze, dirottatore di sessi, mostra meraviglie e poi... poi alza il velo e appare il suo volto sotto la maschera ed mostruoso. I potenti della Terra che credevano di guidare il mondo con le loro squadrette compassate, usando l'oro fregato all'Ordine rossocrociato e adorando idoli tebani, scopriranno troppo tardi di essere pupazzi nelle mani di potenze ignote. Eppure ne hanno fatti di danni. Hanno fondato un impero e quando hanno agito, hanno creato la realt. E mentre il resto del mondo stava analizzando quella realt, loro agivano di nuovo creandone unaltra e poi unaltra ancora. cos che sono andate le cose per secoli. Arriveranno aiuti luminosi da ogni dove, vero, ma anche creature sulfuree si ritroveranno sulle colline intorno Gerusalemme. Un lavoro da fare per il 2012 quello di attrarre dal firmamento l'energia nel nostro spazio esistenziale. Quanto amo 'sta benedetta Terra, ma quanto tosto difenderla. Angelo, fra poco mi lever dai cojoni per poi tornare alla fine. Sai a me piacciono le uscite e le entrate spettacolari. Non sono l'attore principale ma un buon caratterista che sulla scena cosmica fa la sua bella figura, dando sostanza alla trama. Interpretiamo dei ruoli, decisivo non stare fra gli spettatori quando andr a fuoco il teatro.

PLANANDO SOPRA BOSCHI DI BRACCIA TESE


Incontro con un uomo Straordinario 53 / tratto dal blog http://ilgrandeignoto.blogspot.com di Angelo Ciccarella

Finimmo le cibarie e ci alzammo veloci. Girammo intorno allo stabile ed entrammo nel suo cortile interno: una camionetta blu di forma circolare, blindata tipo militare, era parcheggiata in bella mostra. Scandurra spinse un pulsante in prossimit della portiera che si apr. La guida era a destra come in Inghilterra. Mi accomodai al posto del passeggero. L'abitacolo era avvolgente, anatomico, perfettamente avvolti. Il maestro prese la cloche e... decollammo. In pochi secondi dominavamo Deya dall'altezza di alcuni kilometri. Bellissima, intricata e intrigante, si estendeva a perdita d'occhio. Maestro ma sai guidare un aereo? No, perch?.

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