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Swami G.

Visarjana

Semplicemente Me Stesso
-Un viaggio-

Non aspettare che il giorno diventi notte per nasconderti dietro un sogno che diverr rimpianto

Indice
Introduzione Pensieri Poesie Lettere Racconti Pag. 2 3 84 121 129

2 Intro Quando scrivo accade qualcosa di magico. Dopo un piccolo sforzo iniziale, le parole cominciano ad auto-crearsi. Cercano uno spazio dove posizionarsi e formano una realt. E come se avessero una propria intelligenza. E come se sapessero cosa vogliono. E come se queste parole conoscessero la propria funzione e il destinatario del loro messaggio. Tempo fa scrivevo dove capitava: diari, quaderni, fogli volanti. Ritrovando per nella libreria di casa qualche mio scritto, mi capitava di non riconoscermi in ci che vi era annotato e cos inevitabilmente distruggevo il mio passato buttandolo nel cestino. Qualche anno fa un amico che amava ci che riuscivo ad esprimere con la penna, mi sugger di aprire un blog ovvero un diario su internet. L avrei potuto scrivere tutto ci che mi pareva senza il rischio di eliminare nulla: non rileggevo pi cosa avevo scritto in precedenza ma mi limitavo ad aggiungere una nuova pagina alle altre tutte le volte che ne avvertivo la necessit. Semplicemente Me Stesso il nome che ho dato a questo piccolo spazio e dopo due anni dalla sua creazione ho deciso di metterlo su carta. Quando aprii questo blog mi venne chiesto di fare una breve descrizione di me stesso e di cosa avrei parlato. Scrissi questo: Questo blog racconta la mia vita... Un tentativo di tornare a volare oltre i falsi limiti imposti dalla "societ civile"... Io credo che lAmore Vero esista. LAmore che non chiede niente e che si limita semplicemente ad amare. Un Amore che disseta il desiderio di Libert e che emana dolcemente il suo delicato profumo verso colui che sceglie di crederVi. Alcuni lo chiamano Dio, altri lo hanno nominato Vana Illusione Ma se fosse solo un ideale senza senso, allora quando sar sul letto di morte sar fiero di aver dedicato il prezioso tempo che mi stato concesso di vivere, alla ricerca di questo fantastico sogno... Anche in quel caso, le parole erano uscite da sole

Pensieri

4 "Ieri ho capito una cosa: che l'Amore non significa apparire... Oggi ne ho compreso un'altra: che posso chiedere". Non sono uno che commenta le frasi perch penso che ogni individuo abbia una visione personale della realt. Mi sono sempre stati antipatici i commenti critici sul mio librone di antologia... soprattutto quelli delle poesie di Leopardi e Foscolo. Ognuno deve commentarsela da s, la poesia. Pensieri e poesie sono come sacchetti a sorpresa: basta mettere la mano dentro e pescare. Ma brutto se qualcuno ti dice prima cosa troverai: e del resto ti dar solo una immagine distorta: la sua! Mi piace immaginare che ognuno di noi possa vedere la realt a modo suo... Completamente diversa dall'altro. Proprio nel senso che uno vede bianco e l'altro vede nero. E in quel sacchetto troveremo noi stessi! Volevo solo dire una cosa banale riguardo a quella frase: sappiamo tutti del mondo dell'immagine ma ne rimaniamo schiavi. Allora ci diciamo che non possiamo essere amati. Ma solo per la cattiva immagine che abbiamo di noi stessi. E' solo l'immagine che vediamo noi nel nostro specchio: gli altri ci vedono completamente diversi. E tentiamo di uniformare la nostra visione e la nostra vita al mondo. Perch ci diciamo che essere come gli altri ci far stare meglio. Ma credo che, per fortuna, tale tentativo sia impossibile. Quindi forse amare significa andare oltre questa ristretta visione... che l'apparenza. L'apparenza non solo esterna a noi ma anche quella interna. E spesso abbiamo paura di chiedere... Perch non ci sentiamo all'altezza... perch vediamo troppa responsabilit in questo semplice atto. E magari siamo capaci di dare molto ma abbiamo paura a chiedere. Non voglio commentare niente ma cercare di riflettere insieme a voi... Ch riflettere insieme sempre meglio che distruggersi da soli... Allora io dico la mia: forse il momento di chiedere... forse il momento di amare... Per molto tempo non abbiamo pi pensato a questo binomio: AMARE-CHIEDERE... Chiss... Poter chiedere... spesso si dice "amare vuol dire dare" ma questo un posto dove ci si pu (e ci si deve) interrogare su stessi. Allora io vi provoco... Non vi far la solita domanda: "Ma tu quanto riesci a dare?" vi faccio questa domanda: "Ma tu quanto riesci a chiedere?" A volte consideriamo cose pi grandi di noi... Concetti infiniti e immensi... Dimenticando l'origine, spesso troppo piccola per essere considerata... Ma una quercia nasce sempre da una inutile ed insignificante ghianda... E di tutto ci, quasi sempre, ne paghiamo le conseguenze... "Tutti gli uomini, di tutte le epoche, e ancora oggi, si dividono in schiavi e liberi; perch chi non dispone di due terzi della sua giornata uno schiavo, qualunque cosa sia per il resto: uomo di stato, commerciante, impiegato statuale, studioso" F. W. NIETZSCHE Non dar voce ai tuoi pensieri Nella vita, a volte, ti trovi a dover fare una scelta. Leggevo pochi giorni fa che in Giappone ci si basa soprattutto sull'intuizione che significa silenzio.

5 Ci sono infatti culture a "basso contesto" e culture ad "alto contesto": nelle prime necessario sostenere numerosi incontri e discussioni e porre un sacco di domande. Nelle seconde non necessario parlare molto perch ognuno conosce pensieri e sentimenti dell'altro. La nostra quindi una cultura a "basso contesto": qui uno non pu mai stare in pace che tanto nessuno percepisce, ma nemmeno minimamente, che cosa pensi. E allora ti bombardano di domande. La TV piena di dibattiti. Comizi a non finire. Esaltazione della Parola. E del resto proprio la cultura Cattolica che esalta la Parola. La Parola fonte di Vita. Allora tutti parlano per cercare di esprimere se stessi ma inutilmente perch tanto nessuno comprende. Nessuno comprende perch forse si persa la capacit di comprendere. Si persa perch la parola costruisce. Costruisce mondi e universi nuovi. Costruisce culture. Costruisce capitali economici. Costruisce nazioni e modi di pensiero e di azione. Ma la Parola solo parola di uno. Uno fra tanti. In Occidente non si usa pi il cuore. Si usano le parole. Si usa la ragione. Si usa il concetto e in esso si imprigiona qualsiasi cosa. Un concetto che deriva esclusivamente da una esperienza personale perch se il relativismo dovesse appartenere a qualcosa, allora lo farei figlio, servo e padrone dello schema concettuale. Mai cosa pi relativa ci fu del concetto. E il relativismo stesso diventa un concetto. Allora, tornando a me, perch come si sa non credo che esista nulla al di fuori di s e della propria vita, mi trovo adesso a fare una scelta. Una scelta inutile. Perch se ci pensi le scelte sono anche inutili. O solo inutili. Una vita di circa 80 anni (escluso incidenti) non pu permettersi di scegliere proprio un cazzo! E di ci ne sono convinto. Non saprei... Cercare almeno di cominciare, come in Giappone, ad agire di intuito e di cuore e lasciar perdere la ragione. La ragione che d una ragione a tutto. Una volta mi successe, in un arco di tempo abbastanza lungo, di osservare il comportamento di vari piccioni e da ci ne trassi una conclusione. Cio che i piccioni si comportano in un dato modo alla vista di un particolare oggetto. Allora, se fossi stato uno studioso o un ricercatore, magari avrei pubblicato qualche lavoro su qualche rivista. Insomma avevo capito un certo comportamento. Ovviamente un ricercatore che fa? Va anche a vedere se altri piccioni nel mondo fanno la stessa cosa, senn che ricerca ? Un po' di tempo dopo per compresi che i piccioni non si comportano affatto cos. Anzi. Il fatto che quei piccioni mangiavano un particolare tipo di cibo che gli dava un vecchietto della zona che gli faceva assumere quel comportamento. E allora uno si deprime e si dice: "certo che non ho capito proprio nulla!". Oppure continua basandosi sulla propria cecit, non approfondendo un bel niente ma continuando su quello schema che si costruito. Io penso che la maggior parte della gente fa cos. Non approfondisce. Vede 10, 100, 1000 casi e allora si fa una regola. (Pensate a quelli che vedono un solo caso e pensano che tutti siano cos!) E poi magari sbaglia sempre ma convinto di dare il giudizio esatto perch pensa di conoscere... pensa di sapere come gira il mondo... Questo il mio problema. Ogni giorno c' gente che ti giudica secondo i suoi parametri. Ma io non la condanno. Io condanno chi (e mi ci metto anche io... faccio una auto-condanna) ti giudica e parla! Cio non si limita a pensare qualcosa di errato ma lo dice pure. Cio d vita all'errore tramite l'unico potere che ha: la Parola. Per questo dico che la parola costruisce! Perch magari se tu pensi una stronzata consapevolmente, tu sai che una stronzata. Ma se la racconti in giro, magari qualcuno ci crede e germoglia e prende vita e cos puoi distruggere la vita di un altro! Ma ora non pensate a qualcosa di grave! Io posso semplicemente dire ad una persona: "stamattina hai i capelli che fanno schifo" e questa persona si fissa e ci sta male. E gli rovini la

6 giornata. E questa persona tratter male magari un'altra persona che molto sensibile e questa comincer a farsi domande ("ma perch oggi mi ha trattato cos?) etc. In una catena interminabile! E se oggi il mondo vi fa, bene o male, schifo lo dovete proprio a quelle due teste di cazzo (se ci credete) di Adamo ed Eva: perch assolutamente vero: PER UNA MELA SI COSTRUISCONO MONDI INTERI! Per un pensiero... Un semplice pensiero... E se non siete credenti la stessa cosa: qualche testa di cazzo l'ha detta proprio grossa e guardate come stiamo! Bisognerebbe vivere un po' pi di istinto, senza pensiero perch tanto poi roviniamo tutto. Perch diamo vita ai pensieri con le parole! "Non dar voce ai tuoi pensieri". Ma rimango io col mio inutile problema. Una stronzata. Ognuno ha esperienze diverse: mettetevelo bene in testa quando cercate di capire qualcuno! E se uno si comporta in un dato modo, probabilmente voi non avete capito proprio nulla del perch! Al 99.99%! E' bene basarsi su una intuizione positiva. Intuizione positiva quella che anzitutto non parte da nulla di negativo (e con negativo intendo proprio termini negativi: dolore, dispiacere, disgusto, cattiveria etc...). Allora facciamo un esempio: "io devo telefonare ad una persona che amo ma, lei, non mi guarda nemmeno di striscio. Se le telefono per le faccio capire che sono interessato allora magari non mi vuole pi vedere ed io soffrirei. Oppure se le telefono solo uno strazio per me, tanto lei mi tratta come amico". Oppure: "ma possibile che devo telefonare sempre io? E' meglio lasciar perdere almeno io me la dimentico e lei sta meglio per i fatti suoi etc.". In questa frase ci sono molte cose negative. Anzitutto lasciamo perdere il pensiero perch ci allontana dalla verit ma abbracciamo l'intuizione positiva. Cio la sensazione. Quindi la frase si riduce a: "io devo telefonare ad una persona che amo". Il resto pensiero e intuizioni negative: fateci caso... La vera intuizione positiva l'amore! Cio una sensazione particolare e piacevole. Allora mi devo basare su questa sensazione che mi fa stare bene e che non negativa perch non obbligo nessuno a far nulla n me stesso a reprimermi. Allora mi devo solo comportare secondo me stesso. Cio se amo una persona la tratter nel modo in cui si ama una persona. Senza pretendere nulla. Ma dando solamente, perch amore questo. Quindi bisogna cercare anche di depurare il termine da significati negativi dettati dal pensiero (come, nel caso dell'amore, la gelosia o il possesso). Per il resto... Freghiamocene dei risultati negativi: proprio perch sono negativi! E se dovessero arrivare lo stesso, almeno abbiamo agito secondo una intuizione e non abbiamo ferito nessuno, solo noi stessi. Meglio ferire una persona che due o mille. Ma, in fin dei conti, se seguiamo l'intuizione, non feriamo nemmeno noi stessi perch il presupposto era positivo e non possiamo darci colpe. E non possiamo dare colpe. E quindi non abbiamo sbagliato e ci significa che doveva andare per forza cos. Un'altra esperienza. Non una esperienza negativa, solo una esperienza... Neutra, n negativa n positiva. Senza pensiero ma intuizione. Leggera e sottile... Senza peso... Senza pensieri... Senza parole...

7 PANTANI Io non sono uno che segue gli sport tipo il ciclismo... Veramente non seguo proprio alcuno sport visto che la competizione mi fa schifo. Mi piacciono gli sport (se cos si possono chiamare) dove fai qualcosa per il tuo corpo e la tua mente (aerobica, yoga etc... e comunque dove non c' gara). Ci insegnano, da quando nasciamo, che dobbiamo competere di continuo... A scuola, nello sport, nella vita... Personalmente non credo nella competizione anche se vivo in un mondo di competizione. Ogni giorno dobbiamo competere: nel lavoro, nello studio, ma anche nelle cose pi semplici come lo stare fra amici (dove c' quello che deve essere bello, quello che deve essere al massimo della simpatia e cos via). E tutto ci nasconde il vero disagio interiore. Un disagio che nasce da uno scontro fondamentale: bisogna comportarsi bene o competere? Perch se ci fai caso ti dicono di comportarti bene ma poi ti spingono a competere. Se fai qualcosa per qualcuno trascurando te stesso ti dicono che sei un ingenuo perch devi pensare a te, che sei troppo buono. E questo accade quando ti dedichi a qualcuno con tutta la tua anima e veramente ti dimentichi di te. L'amore questo: correre insieme e dimenticarsi di esistere. Invece devi pensare sempre a te e competere: cos ti dicono. E se necessario, ti obbligano a schiacciare gli altri. Io credo invece in un mondo di collaborazione e cooperazione, dove tutti lavorano e si impegnano per tutti. Dove tutti si divertono anche per gli altri e non solo per se stessi... Pantani una delle tante vittime di questo sistema. Un sistema che ti porta a fare cose che non vorresti ma che devi fare. Perch se sai pedalare, devi continuare a pedalare e se qualcuno ti supera vieni ben presto dimenticato. Ma questa la vita. Non solo il caso del ciclismo o di una stupida gara sportiva. Gli anziani vengono dimenticati anche se in giovent erano stati molto considerati. Per qualunque persona la solita storia: il primo vince, il secondo non esiste. E poi la gente non perdona gli sbagli... Non dimentica mai! Anche se sei stato un grande, basta sbagliare una volta e sei fritto! E questo Pantani: un uomo che purtroppo caduto vittima della societ: la societ della competizione, la societ dell'accusa. Nella vita sei solo! Davanti a tutti (come era stato Pantani) o dietro tutti (come morto Pantani). Dietro tutti, dimenticato da tutti... In una qualche sperduta camera d'hotel... A farti una dose che ti sta per stroncare la vita a 34 anni... Ma la vita troppo breve per i rimpianti. Nella vita non ci sono eroi ma solo gente che lotta in una battaglia senza fine. E io penso che sia necessario distinguere fra se stesso e l'altro s. Fra se stesso (il ciclista), dove sei obbligato a fare certe scelte anche se contro i tuoi ideali e l'altro s, l'uomo, fragile e magari privo di tanti talenti. Dovremmo guardarci e scoprire chi siamo... Certo difficile e non voglio giudicare nessuno per le proprie scelte. Credo veramente che bisogna ritrovare un po' se stessi... In una societ di competizione bisogna capire chi siamo. Chi siamo realmente. Chiss, forse ritagliandoci un po' di spazio solitario. E parlare un po' con noi, dei nostri disagi e delle nostre vittorie. In tranquillit... davanti ad una bella tisana. Come in una di quelle foto antiche, in bianco e nero, dove i contadini si sedevano su uno sgabello alla fine della giornata lavorativa a sfumacchiarsi una calda pipa unta... Chiss, forse un giorno capiremo... Capiremo che non serve correre per arrivare primi. Che non serve arrivare primi a qualunque costo... Che non serve... Basta arrivare al traguardo, tutti insieme. Senza vincitori. Ma con la certezza di non essere soli in quella lunga, triste, massacrante, gioiosa e meravigliosa gara che la vita.

8 TERRORISMI Nulla che nasca dalla paura pu definirsi "vivente". La paura blocca e rende incapaci di agire; la paura rende gli uomini vittime dei sentimenti peggiori; la paura colpevolizza l'Innocenza e rende immortale l'Ingiustizia. Il terrore sterilizza pian piano i campi della vita. L'unico antidoto a tutto questo veleno rimane qualcosa di piccolo che si dimostra sempre eccellente: la comprensione. Comprendere l'altro ci rende coscienti di noi stessi, comprendere noi stessi ci rende perfetti. COMPENDIUM Mi sono alzato quella mattina di dicembre... Non volevo ma alla fine l'ho fatto. Non so se per colpa di qualcun altro. Ormai non interessa pi. La cosa che conta che c'ero e quindi ci sono. Non cercare il colpevole. E' un gioco inutile e deleterio! All'inizio ti vuoi imporre... Chiss forse stai solo seguendo qualche consiglio o cerchi di imitare chi pensi stia meglio di te. Ma come se sei gi qualcuno: sensibile, timido... Forse sei gi stato programmato in un certo modo o forse bastano veramente pochi secondi per creare un personaggio. Dipende dall'et. Insomma stavo dicendo che all'inizio ti vuoi imporre. Forse anche con rabbia. Ma poi, ad un certo punto (forse appunto per quella storia che sei stato programmato in quel modo) ritieni che il mondo ha ragione. E cos ti nascondi. Hai paura. Ma la paura una limitazione che qualcuno o qualcosa ti impone, anche in modo inconsapevole. Probabilmente sei tu stesso a importela. E' qualcosa di astratto... E' come un pensiero: non vorresti pensarci ma facendo ci gi nelle tua mente. La paura la limitazione. E' il tuo limite. E' la tua gabbia. Il resto non conta pi. Il resto tutto condizionato da questa gabbia. Il resto falso: una vita in cattivit una vita falsa. Ma non per condannare alcuno: una vita in gabbia ti fa credere di poter vivere solo questa vita. Anche perch se tu uscissi dalla gabbia probabilmente ti ucciderebbero. Come un canarino che nato in gabbia: non sa nemmeno volare. Ha sempre trovato il suo pasto in una vaschetta e quindi non saprebbe nemmeno che significa cercarsi da mangiare o da bere. Ma c' una soluzione. Perch una cosa nessuno ha potuto togliere al canarino: l'istinto. L'istinto sarebbe come dire quella cosa che avevamo prima che ci mettessero in gabbia. Non importa se siamo nati in gabbia o ci hanno catturati dopo. L'istinto qualcosa che esiste con noi. Da sempre. Come dire "lo Spirito". Quella cosa che ci fa sognare di vivere una vita libera. La paura ci dice che noi non potremmo vivere fuori dalla prigione ma l'istinto ci fa sognare di farlo. Come se in questo istinto noi siamo diversi. Non abbiamo pi limiti e siamo immortali poich nulla potrebbe farci male in quel mondo esterno. E' proprio come un sogno. Questo istinto ci vuol dire che l fuori non ci sono le regole della gabbia: se nella gabbia corri troppo veloce magari ti fai male; se nella gabbia non ti comporti in un dato modo, potresti morire. E la paura ti dice: "se nella gabbia pu succederti di morire,

9 figurati all'esterno. L c' l'ignoto! Almeno la gabbia la conosci! Ci vivi da sempre! Ma fuori? Come farai a cavartela?". Ma un buon segno. Ci sono quelli che hanno perso del tutto l'istinto e la gabbia li domina completamente. Questi non si pongono nemmeno il problema che fuori potrebbe essere diverso! Non sanno nemmeno che c' un fuori poich, del resto, la gabbia non il loro inferno ma il loro paradiso! La paura li domina completamente. Sono quelli che sopravvivono. Quelli che non hanno pi sogni. Allora l'istinto come un ricordo. Il ricordo di una vita passata fuori da quella gabbia. Per alcuni un ricordo vivo e presente, per altri lontano. Per altri solo una fantasia infantile. E questi ultimi sono appunto coloro che non sognano pi. Ma l'istinto forte. Basta poco per riaccenderlo. Ma la paura riesce a dominarlo. La morale e la religione sono una parte di quelle cose di cui si serve la paura per "far riflettere". Tramite il pensiero la paura fa riflettere. Fa riflettere che uscire dalla gabbia significherebbe "poter" morire; "poter" essere abbandonati da chi ci stato vicino ma non vuole uscire dalla gabbia; "poter"... Poter! Il dubbio l'unica arma della paura! La morale, la religione, le regole: sono cose che mettono il dubbio! Potremmo morire o non essere pi accettati o stare male! E allora meglio stare "al sicuro" in gabbia! Al sicuro con un carcertiere a cui noi diamo potere di tenerci sott'occhio, per proteggerci: la paura! Ma chi sta peggio chi convive non solo con la paura ma anche con quell'istinto! Quell'istinto di libert! Questo individuo non respira, si sente soffocato! Soffocato dalla gabbia! Ma anche terrorizzato da quella libert che lo sta chiamando come le sirene in un mare in tempesta! Vuole, ma qualcuno dice che non pu. Egli stesso si dice che non pu. Egli stesso si pone un limite. Un limite inesistente poich basato sul dubbio! "Potresti" morire... Ma anche no! Dovresti avere il 50% di possibilit di salvezza ma siccome la posta in gioco troppo alta, meglio non rischiare! Del resto c' di mezzo la tua vita! Anche se tu avessi il 99.9% di possibilit di riuscita c' sempre quello 0.1 di rischio... Se anche per uno 0.1% di insuccesso rimaremmo volentieri in gabbia, figuratevi per un 50%!!! Ma questa non una telecronaca sulla vita com' o come dovrebbe essere. Qui si deve trovare il rimedio. E per trovare il rimedio bisogna sapere dove sta il male. Le parole chiave sono: ISTINTO e DUBBIO! La LIBERTA' si raggiunge lanciandosi nell'istinto e abbandonando il dubbio! Questa la libert. Senza rischio non c' libert. Ora conosciamo il male (la paura e quindi il dubbio) che ci impone il limite. Ma sappiamo come uscirne (con l'istinto ovvero il rischio) che ci riporter alla nostra illimitatezza. Cosa dobbiamo fare ora? Lo yoga, la meditazione e varie infinite discipline di tutti i tempi e luoghi ti danno la possibilit di fare il salto. Ognuno ha i suoi metodi. Per alcuni invece bisogna buttarsi e basta, lasciandosi tutto alle spalle, senza stare a pensare a quale sia il modo pi giusto. Questo per difficile. Una vita trascorsa non pu essere cos inutile. Perch siamo noi. Con i nostri piccoli errori e le nostre piccole vittorie. Anche se in una gabbia. Qualcuno dice di lanciarsi fuori dalla gabbia tenendo sempre per presente chi siamo stati. Liberandosi comunque dalle paure che ci rifarebbero tornare in gabbia. La meditazione ci dice di osservare il pensiero e riconoscerlo quindi per il valore che ha: un inutile pensiero. Cos come molte discipline orientali. Quindi la paura diventa solo una illusione. Ma se non sai chi sei, come fai a sapere cosa vuoi? Tutte queste discipline diventano allora qualcosa che qualcuno ha inventato... ma non vanno bene per te! Perch chi le ha inventate le ha

10 fatte per se e non per un individuo con la tua esperienza! Del resto siamo tutti diversi! Come si fa a suggerire un metodo che io ho inventato a chi diverso da me? Ma prima di parlare dell'importanza di conoscere il proprio ruolo e di sapere chi siamo, bene trattare di alcune delle possibili limitazioni che non ci permettono di essere liberi e infiniti. Limitazioni che risalgono ad un progenitore comune: la paura. Quando sei per la strada ti dicono che sei: magro, basso, alto, grasso, bello, brutto etc... Di solito le cose negative non te le dicono ma te le fanno capire. O comunque le capisci tu quando vedi un manifesto che albeggia sulla strada di fronte casa tua dove c' una mega modella iper-bona dal fisico perfetto o idem un modello. Allora subito comprendi che sei inadeguato. Ti dici che cos non potrai mai essere e da questo deduci che non sarai mai nessuno nella vita. Questa una prima limitazione: la limitazione fisica. Cio puoi fare certe cose ma non tutte perch le altre sono riservate a chi bello, muscoloso etc... Di questo poi ne hai conferma perch "tutti gli altri" ti dicono che effettivamente cos! Che sei inadeguato a giocare a basket solo perch magari sei su una sedia a rotelle. Il limite fisico un limite molto forte, soprattutti nella societ odierna fatta di modelle e uomini fisicati presenti come simbolo di bellezza e quindi salute. La societ odierna fa sentire un uomo inadeguato perch ha il potente mezzo dei media: riviste, televisione, internet sono mezzi di comunicazione ultra-veloci per poter comunicare al mondo lo stereotipo di bellezza (e quindi salute, anche se poi non si capisce quanto di salute ci sia nelle modelle molto magre o nei cantanti che stanno dalla mattina alla sera a consumare sostanze stupefacenti per essere al top). Tutti ti dicono (o ti fanno capire, che ancora peggio) che sei inadeguato. Te lo dicono perch loro stessi, in prima persona, si sentono inadeguati. Allora magari un grasso dir ad un magro che troppo magro e viceversa. Insomma devono trovare il difetto in te affinch loro stiano un po' meglio ("c' chi sta peggio di me"). E' come un virus: un malato fa sentire malati anche gli altri. Gli trasmette la sua inadeguatezza al mondo. E gli altri si ammalano. Dall'infinito si passa al limitato: il fisico non ti permette di fare la modella (anche se lo vuoi); i capelli non ti permettono di fare ci che vuoi etc... E poi nasce il concetto di DNA: sei calvo perch tuo padre lo era; sei grasso per colpa del fisico di tua nonna; hai la costituzione fisica magra etc... Allora ti convinci che sei senza speranza! E questo solo per il fisico! Figurati quando scopri che sei depresso a causa dei tuoi geni; che puoi ammalarti al cuore e morire da un momento all'altro perch tuo zio ha fatto la stessa cosa... Allora inizi le diete, ad andare a farti i controlli dal dottore... Sei una catastrofe! Ma non ancora nulla! Figurati se da piccolo sei stato violentato e ti hanno inculcato questa paura magari a livello inconscio e ora sei impotente! Se da piccolo ti hanno detto che eri un fallito e ora ti comporti in un dato modo e non sai nemmeno perch! E non sai da dove vengono le tue paure e i tuoi limiti! Questo il limite! Ogni giorno rinfrescano le tue paure e ti dicono che sei: inadeguato, mortale, che non potresti vivere solo, che sei malato... E ti dicono: "come ti vedo male oggi" oppure "sto male" (e fanno sentire male anche te) o anche "che caldo, mi sembra di svenire" (e svieni anche tu). Da quando nasci: loro hanno dei problemi e cercano qualcuno che come loro stia male: mal comune, mezzo gaudio! E poi pure tu cominci a dire frasi negative del tipo "stamattina sto veramente male", "mamma mia, sono dimagrito ancora" etc. Te le dici e te le dicono. E non che diventi una persona limitata... Diventi limitatissimo!!! Con 2 milioni di handicap! E te lo dice pure la tv, i giornali etc. Sei circondato da negativi!!! E ti dicono pure che lo fanno per il tuo bene e quindi tu ci credi ancora di pi!!! "Mia madre mica vuole il mio male!!!" Ma se cresciuta in quel mondo

11 trasmetter il negativo anche a te (non lo fa per male, lo fa perch contagiata e te lo contagia. O magari lo fa anche in modo consapevole perch pensa che dirti "in che mondo cattivo viviamo" ti renda pi forte: INVECE STA SOLO CREANDO UN NUOVO MALATO!!!!!!). Penso che prima di parlare di altre cose bisogna cominciare a conoscere il nemico: bisogna riconoscere tutte queste cose che ci fanno sentire inadeguati e riconoscere che sono solo terrorismi affinch diventiamo pecore da essere controllate. Perch se siamo impauriti non possiamo fare nulla. Non possiamo vivere fuori dalla gabbia. Moriremmo subito. Bisogna reagire e dire: "Me lo dicono affinch diventi come loro. Un malato. Ma io sono infinito e illimitato. Mi amo perch sono unico. E torner ad essere chi sono. Io sono un essere senza limiti. Questo io sono. E se voglio, faccio qualsiasi cosa. Mi basta volere. L'inadeguatezza solo una idea. Una idea che qualcuno mi ha messo in testa ma io non mi far contagiare perch so chi sono. E se ho delle paure e non so perch ce le ho, significa che qualcuno me le ha messe magari quando ero troppo piccolo per capire. Moriranno anche quelle perch io so che mi hanno contagiato e che quelle paure non sono io ma solo cose estranee. E io le butter fuori e me ne liberer". Tutte le cose negative ci limitano: hai paura di un cane e quindi magari non fai una determinata cosa; sei geloso e allora sei schiavo di un pensiero e non vivi pi; hai paura di rimanere solo e allora costringi qualcuno a starti vicino e ne diventi schiavo (oltre ovviamente a fare del male a questa persona perch magari ti arrabbi anche nei suoi confronti, come se la colpa fosse sua che non ti vuole stare vicino!!! Ognuno deve essere libero!!! Costringere qualcuno la stessa cosa che ci hanno fatto quando ci hanno inculcato i nostri limiti: ci hanno costretti ad accettare!!! E ora siamo schiavi del limite!) Insomma tutte paure per non farti capire chi sei realmente. Tanto che alla fine pensi di essere le tue paure! Cio hai paura dell'acqua e allora pensi di essere un cattivo nuotatore; hai paura delle altezze e allora ti dici che non sarai mai uno scalatore! Alla fine sei le tue paure. Un uomo fatto di paure (non di sangue e ossa). Una torre con mattoncini di paura! Anche i tuoi obiettivi quindi diventano dipendenti dalle tue paure: "sar un impiegato perch non ho la forza di fare il sollevatore di pesi! Non ho il fisico!" Oppure ti dici che sei troppo stanco per fare una cosa: un altra paura di morire di stanchezza! O ci sono anche quelli che dicono di essere troppo vecchi per fare... Alla fine non sai chi sei (perch sei tutto limitato) e non sai nemmeno che lavoro fai (perch l'hanno scelto le tue paure!). Siamo immortali e infiniti! E' giunto il tempo di aprire gli occhi! Questa l'unica verit! E se c' chi muore perch convinto che deve morire! Se c' chi limitato perch convinto di esserlo! Se c' chi dimagrisce se non mangia perch convinto che senza cibo e acqua l'organismo non vive! Se c' chi ingrassa se mangia perch convinto che il cibo lo fa ingrassare! E se pensi che nessuno ti ami perch te l'hanno fatto credere o non ti hanno dato amore: ma diventa un tuo limite pensare che il mondo sia tutto pieno di gente che non sa amare e capirti! Una tua convinzione, perch anche tu diverrai come chi non ti ha dato amore: TI HANNO CONTAGIATO LA LORO SOFFERENZA! E diventi schiavo dell'odio e non puoi amare! O anche peggio: ami e vuoi qualcosa in cambio dell'amore che dai e soffri se il tuo amore ricompensato con odio! Sei uno schiavo! Non sai pi chi sei! Vittima dei limiti che ti hanno imposto! "Potresti amare infinitamente ma non ne sei capace! Puoi fare tutto quello che vuoi ma non ne sei capace!": ti dicono cos ma in realt sei tu che non ne vuoi essere capace! Ti sei fatto contagiare! Ma ora il momento di guarire!

12 Ti dicono che devi comportarti bene ma poi ti insegnano a competere e a schiacciare l'altro. Perch chi d amore a chi non lo merita o chi d amore e non viene ricambiato o chi d amore e viene ricambiato con odio solo uno stupido. Ti dicono che l'amore deve essere dato solo in cambio di altro amore. E te ne convinci! Chi quel pazzo che ama il suo persecutore? Ma questo un altro motivo per disorientare! "Mi devo comportare bene o lo devo fare solo in certi momenti e con certe persone?" Un altro motivo per non farti pi capire chi sei! Un altro dubbio! Una nuova paura! Che cos' l'amore? Cosa significa "voler bene"? Chi sei veramente? Quali sono i tuoi obiettivi? Queste sono le domande a cui devi rispondere! Comprendendo chi sei veramente potrai definire i tuoi obiettivi. E per realizzarli dovrai adottare quel modo di vita che l'amore. Prima di tutto dovrai voler bene a te stesso poich chi non ama se stesso non pu amare nessun altro. L'amore l'unico modo di vita poich a nessuno piace l'odio. A nessuno piace volersi sentir nonprotetto. L'amore proprio questo: sentirsi protetti e quindi agire in libert. Ma se noi ci comportiamo con falso amore diffonderemo questo falso amore che ricadr anche su di noi. Come chi semina paura. Un contagio! Dobbiamo contagiare amore: solo cos la paura cesser di esistere! Perch se noi invece di terrorizzare l'altro lo amiamo, questo ci amer per reazione! E cos l'amore si diffonder! Ma questo amore vero deve diffondersi, perch l'amore falso schiavit e quindi paura! Noi obblighiamo qualcuno ad amarci solo perch lo amiamo noi! E cos gli altri faranno con noi e diverremo loro schiavi! Un'altra gabbia! Nell'amore non esiste paura! L'amore quella capanna in cui il bambino si rifugia e cerca l'affetto che lo ricarica per affrontare la vita. Ma spesso quel bambino (che il nostro bambino interiore) in quella capanna non stato amato ma terrorizzato! Qualcuno gli ha insegnato che non esite l'amore puro ma solo un amore commerciale. Un amore che ti viene dato solo in cambio di qualcosa. I genitori di qul bambino hanno detto per esempio "se fai il cattivo non ti voglio pi bene!" e cos gli hanno insegnato a dare amore solo a chi fa il buono con lui!!! Non certo un amore disinteressato! Dobbiamo riscoprire quell'amore che cercavamo in quella capanna. Un amore gratuito e senza interesse. E dobbiamo darlo perch solo cos guariremo il nostro bambino interiore facendogli capire che un amore diverso pu esistere. Esiste! E cesser ogni paura. Saremo protetti poich quell'amore che cercavamo (e che cerchiamo) nell'altro ora con noi. L'altro siamo noi! Noi dobbiamo amarci! Noi dobbiamo amare! E basta diffonderlo per riceverlo. Come appunto il contagio! Ma questa volta un contagio positivo! Dal falso amore nascono persone malate! Dall'amore vero nascono persone sicure della loro identit e del loro obiettivo. Per sapere chi sei devi amare: cos le tue paure cesseranno di esistere e non sarai pi una torre fatta di mattoncini di paura ma una persona! Una persona infinita e illimitata. Immortale. E l'obiettivo diverr quello di diffondere questo amore che ti ha resuscitato dai morti! Perch eri morto e ora sei tornato alla vita! Voli fuori dalla gabbia, sicuro! Senza paura! Sei in armonia con te e con il tutto! E questa la tua missione sulla terra! Diventare armonia! Creare armonia! E se diventi armonico allora diventi il "dottore" dell'umanit. Basta che tu diffonda questo amore anche ad una sola persona e questa lo dar ad un'altra in un catena infinita che contager il mondo in pochi istanti! Come succede, in negativo, per le epidemie. Ma questa una cosa positiva! E poi l'amore ti ritorner. E la pura verr eliminata. Stiamo avvicinandoci al nocciolo della questione. Qual' il primo passo da fare? Ora che sappiamo queste cose come dobbiamo cominciare? Perch comunque non abbiamo ancora lasciato la gabbia e abbiamo paura addosso! E' come se fino ad ora abbiamo capito la verit ma fra capire e mettere in pratica la nostra paura ci dice che c' un po' di strada. Sappiamo che solo

13 la nostra paura che ce lo sta dicendo... Ma ancora forte! La nostra paura ci dice "ma sei proprio sicuro che sia cos?" E si insinua nuovamente il dubbio! Come abbiamo detto la prima cosa da fare e amare se stessi poich chi non si ama non pu amare! Ed proprio questa la strategia della paura: fare in modo che l'individuo non si ami! Ed infatti ti docono che sei brutto, grasso, magro etc... e cos, come dicevamo all'inizio di questa chiacchierata, ti fanno sentire inadeguato. Non sai pi chi sei e qual' il tuo ruolo! E cos non uscirai mai dalla gabbia perch pensi che solo nella gabbia puoi trovare amore! Quel falso amore di cui abbiamo parlato: l'amore che vuole in cambio qualcosa! Allora ora dobbiamo iniziare a camminare! La paura e le limitazioni che ne derivano ci fanno assumere atteggiamenti che riflettono tali paure. Ad esempio devo andare dal meccanico per controllare il livello dell'olio. Potrei controllarlo anche io ma non riesco a svitare il tappo dell'olio. Quindi decido di andare dal meccanico. Per mi sento uno stupido e mi dico: "che fallito che sono, chiss che penser il meccanico! Penser che non riesco nemmeno a svitare un tappo! Che vergogna". E cos vado dal meccanico con quell'atteggiamento da perdente! E lui mi considerer tale ma non perch pensa che sia un fallito ma perch io gli comunico, con le posizioni del mio corpo, con la mia voce o con le parole che sono un fallito! Facci caso! E' proprio cos! Quindi per una stupidaggine, per una paura, io mi faccio considerare in un dato modo e poi ne soffro! Ho fatto tutto io! Il mondo non c'entra nulla! Stai comunicando al mondo di essere un perdente ed il mondo ti vede semplicemente per come ti vedi tu! Hai costruito tutto tu con una semplice paura! Hai pensato di essere un debole e ora lo pensa anche un altro. E ovviamente la cosa si diffonde perch vale sempre la regola del contagio! Quindi sarebbe bastato andare dal meccanico con la verit in mano: "non so svitare il tappo, mi d una mano? Almeno controllo il livello dell'olio..." Che male c'? Quindi anche l'orgoglio un'arma della paura! Tanto per farti sentire inadeguato ancora una volta! Anche qui, qualcuno, ti ha messo in testa questo falso mito dell'orgoglio! Se c' orgoglio, dimenticati dell'amore! Dimenticati di fuggire dalla gabbia! Dimenticati della libert! Qualsiasi cosa che ti blocca o che ti fa comportare com non sei (cio non in accordo con la verit) paura! Se l'orgoglio ti blocca: paura! Se l'orgoglio ti fa comportare come non sei: paura! Se l'orgoglio non ti fa dire la verit e non ti fa esprimere liberamente: paura! Se ti vergogni: hai paura! Non ti stai esprimendo! Tu sei infinito! Illimitato! Un pensiero che ti blocca solo paura, non amore! E cos facendo non potrai dare amore n a te n a nessuno! L'unico orgoglio che non ti bloccher mai quello di sapere che sei infinito! Questo orgoglio ti far andare avanti nella tua opera d'amore! Sii orgoglioso di essere te stesso, libero e senza paura! Il falso orgoglio ti fa comportare come non sei. E' come il falso amore. Devi amare la verit! La paura solo inganno e falsit affinch tu non realizzi te stesso. La paura ti dice una menzogna, ti dice che sei limitato e quindi inadeguato. Ma tu sei l'opposto: sei infinito! Tu puoi fare tutto: questa libert! Puoi scegliere! Puoi mangiare o no: non sei schiavo di nulla per vivere (nemmeno del cibo)! Sei immortale! Puoi scegliere di mangiare ma lo fai solo per tuo piacere: non sei schiavo del cibo! Puoi benissimo vivere senza! Puoi mangiare all'infinito: non ingrasserai, non ti intossicherai! Nessun cibo pu limitarti! Sei infinito! Se invece non mangio non dimagrir n mi ammaler: non dipendo da nulla: sono libero!

14 Nasciamo gi con la paura: nei testi sacri orientali si parla di karma. Il karma sono le azioni delle vite passate che ci portiamo in questa vita. Sono le paure che ci hanno fatto agire in determinati modi che, come abbiamo visto, ci fanno agire da schiavi anche in questa vita. Le paure si trasmettono. Da vita a vita. I limiti viaggiano sul DNA. Le cellule sono inquinate da questa memoria. Le cellule hanno paura. Una paura quindi che imbeve lo spirito. Ogni cellula contaminata. Il DNA produce proteine di paura. E ogni cosa paura. Quindi le paure ci sono inculcate in questa vita ma non solo. Ancora prima di nascere. Non importa credere nella reincarnazione. Al momento del concepimento, nell'utero materno, appena prima della nascita: anche in questi momenti possiamo avere assorbito paura. Quando due individui non si amano e concepiscono, questo non amore nelle loro cellule. E il loro figlio, che l'unione delle loro due cellule, assorbe tale inquinamento. E comunque tutte le paure dei genitori (di tutta la loro vita) sono nella memoria delle loro cellule, nel loro DNA. Il figlio, essendo fatto da due loro cellule, le erediter. Inoltre quando ci si riferisce alle "altre vite" si pu anche pensarla in maniera diversa: in una stessa vita ricopriamo vari ruoli. Oppure quando superiamo qualche limite come se rinascessimo a nuova vita. Quindi dire "altra vita" pu significare tante cose. Nasciamo inquinati da mille paure (ad esempio quella di morire: sappiamo gi alla nascita che dobbiamo morire... E' scritto nel nostro DNA anche se magari non ne abbiamo ancora coscienza): una paura si tramuta in realt (ad esempio appunto la morte)! Possiamo morire da piccoli pur non sapendo (in coscienza) che possiamo morire (ma le nostre cellule lo sanno benissimo). Nasciamo pieni di paure che ci fanno agire da schiavi, durante la vita ce le aggiungono, stiamo male, e poi moriamo: tutto per un pensiero a cui crediamo ciecamente! Basta: dobbiamo capire come liberarci. Dobbiamo morire metaforicamente. Cambiare abito. Buttare le nostre paure. Resuscitare dai morti che ci circondano. Rinascere a nuova vita immortale! Ma come fare? Tornare indietro e ricordare. Ricordare quello che si pu. Quello che qualche trauma non ha nascosto in qualche parte remota della coscienza inaccessibile. Da quello cercare di capire. E' l'unica cosa che si pu fare. Capire chi si da questi piccoli frammenti. Come un puzzle dove ci sono pochi pezzi e da l cercare di indovinare il tutto. Qual' l'immagine. Cercando di non farsi prendere dall'emozione o da qualche falso indizio. Quando un pezzo bianco pu essere s una nuvola ma anche la schiuma del mare. Ricordare. Una cosa tira l'altra e scopri chi sei. Ti basta solo iniziare a vedere tutto quello che ti hanno appiccicato addosso: cio chi eri e chi sei ora. Chi eri rappresentato da quel puzzle di ricordi. Chi sei ora? Basta guardarti allo specchio. Le cose che fai probabilmente non sono quello che eri nel puzzle. Ti hanno appiccicato paure e dogmi e ti hanno trasformato. A volte ti trasformi anche da solo... perch meno doloroso. E quando ricordi puoi provare dolore e rabbia. Rabbia verso chi (o cosa) ti ha fatto cambiare. Verso chi ti ha obbligato a mettere la maschera. A girare mascherato per le strade. Ed qui che serve perdonare. Perch nessuno ha fatto niente di male. Tutti pensavano di fare il tuo bene. O comunque anche loro agivano spinti dalle loro paure. Anche loro non erano pi i loro puzzle. Purtroppo non tutti capiscono in tempo. Ma perdonare anche e soprattutto se stessi per aver permesso di cambiarci. Non potevamo fare altrimenti.

15 Il lavoro che si deve fare ora delicato. Sappiamo che sotto un affresco se ne nasconde un altro di altissimo valore: dobbiamo cerare di farlo venire alla luce. Non succede da un giorno all'altro ma con disciplina. Intanto dobbiamo eliminare le paure che ci hanno attaccato sopra ma stando attenti: con calma. Inizieremo a vedere chi siamo. Queste paure sono proprio la maschera. A volte ce ne sono diverse. Ricordiamoci per che ci che sta sotto delicato. Non esponiamolo subito alla luce: si rovinerebbe. Pian piano dobbiamo mostrarci come siamo e ci pu far paura (proprio perch non ci eravamo accettati e ci eravamo messi questa maschera). Ma se non lo facciamo perderemo il bellissimo dipinto sottostante o comunque un giorno ne pagheremo le conseguenze. Perch nessuno pu fingere in eterno. E se non sai chi sei e agisci per la maschera che porti un giorno potresti scoppiare e a quel punto che ne sar della tua vita? Scoprirai di avere un lavoro imposto dalla tua maschera; cos come la moglie o il marito e persino i figli; e vorrai scappare ma poi ci sono i sensi di colpa e il resto. Ma non mai troppo tardi. Basta che appena ve ne accorgiate corriate ai ripari. Iniziate una nuova (vecchia) vita: cio chi siete sempre stati senza paure o maschere. Vi apprezzerete e potrete apprezzare tutto il resto. Perch quello che siete: i vostri sensi non saranno pi tappati da false coperture. Vedrete la verit. Dopo aver scoperto chi , il bruco diventa farfalla. Quindi non spaventarti se ti trasformerai: la tua natura. Ma stavolta veramente la tua natura. Nessuno ti ha messo una maschera da farfalla. Dovevi diventarlo. Ma per farlo devi guardarti bruco senza averne paura, senza dare giudizi... E quindi, dopo averti accettato, diventerai naturalmente ci che la tua evoluzione. Osserva. Tutto come deve essere se non c' paura. Un bruco a cui hanno appiccicato delle ali sempre un bruco. Una farfalla una farfalla. Ha accettato il suo passato e ora pu volare libera. In una nuova forma. Il bruco non uno stupido bruco una potenziale farfalla. Un uovo non uno stupido uovo... una potenziale creatura. Ma necessario vedersi come si per riuscire ad evolvere. Se ad un bruco appiccichi le ali non diverr farfalla ma rimarr schiavo di una forma. Se apri un uovo perch vuoi che subito diventi qualcosa, non farai altro che uccidere ci che era in potenza. Quindi sii fiero di ci che sei stato e di ci che sei in questo momento, solo cos potrai diventare la tua natura." "Una parola, una sola parola per cui sarei disposto a morire: Libert. Libert di amare gratuitamente. Libert da tutto ci che offusca la mente, da tutto ci che rende impotenti e che distrugge. Anzitutto Libert dal denaro che ci rende suoi schiavi. Ci fa credere di essere indispensabile ed infatti, in poco tempo, ha acquistato un potere cos grande da essere superiore all'Amore. Faremmo chiss cosa per ricevere una ingente somma di denaro, saremmo disposti a chiudere gli occhi davanti ai dolori e alle sofferenze altrui. Saremmo disposti a soffrire noi stessi e a far soffrire per il denaro. Appena occupa le nostre tasche non riusciamo a farlo uscire, ci troppo caro. Libert dal denaro che non ci rende liberi. Libert dai preconcetti che ci vengono inculcati ogni giorno. Libert dalle favole che non ci fanno sognare. Libert dalle religioni che ci obbligano a credere solo per soggiogarci ai loro trucchi di potere. Libert dal potere che tutti vogliono regalarci. Quindi Libert dal razzismo; Libert dai proverbi che ci rendono schiavi di un'esperienza non oggettivamente dimostrabile.

16 Libert dai discorsi che ci stregano e che ci ammaliano solo per non farci pensare. Libert dalle chiese che impongono di non agire liberamente: qualsiasi imposizione nemica della Libert. Non esistono preservativi, omosessuali, comunisti, atei, nazisti che possano impedire le nostre scelte. Libert dai farmaci che ci illudono e illudendoci eliminano la nostra libert di guardare una realt reale. Libert dalla violenza e dalle guerre che ci rendono servi di ideologie errate poich tutti hanno il diritto di opinione e parola. Tutto relativo agli spazi e ai tempi. Libert dai mass-media che ci rendono subordinati alla stessa violenza e al male che altri schiavi commettono. Libert dalla politica intesa come mezzo per accumulare denaro. Libert dalle magie, dalle stregonerie e da tutto ci che non vuole mostrarsi alla luce del sole. La Verit si nutre di Luce. Libert dal DNA che preclude qualsiasi intervento sulla nostra vita. Libert dalle scienze poich la perfezione sta solo nell'imperfezione. Libert dall'egoismo che impedisce la visione di una realt infinitamente pi maestosa". Quando tutti capiranno che non esiste Libert senza Amore, allora Anarchia sar sinonimo di Pace. "Esiste l'amore assoluto? Quello che non pretende nulla in cambio? O l'amore solo una invenzione della paura dell'uomo di rimanere solo? E' possibile amare chi ti sta crocifiggendo in qualche sperduto luogo del mondo? E' possibile amare chi sai ha gi progettato il tuo assassinio? L'amore assenza di paura... In tutti gli altri casi non vero amore!" Morti mi circondano. Hanno abbandonato la vita su questo pauroso campo di battaglia. Non si muovono. Fanno finta. Hanno smesso di lottare. Hanno preso la maschera di Nessuno per poter continuare a vagare, anonimi, negli inferi della normalit. Ma il loro corpo ora giace fra le rocce e la sabbia. Al confine. Maschere si rincorrono in una sfilata di moda dove conta la carne e non l'anima. Superficie. Lasciati andare. Distruggi l'idolo di carta. I pensieri distruttivi sono quelli che ti fanno cadere. Allontanali. Concentrati su una cosa. L'amore. I sentimenti positivi. E vola. Non ascoltarli. Rilassati. Tu sai amare e null'altro conta. Vedo un orizzonte blu davanti. Aria. Respira. In qualunque modo tu sia, tu sai amare. Dolcezza e tenerezza. Una volta vidi un anziano che a stento si reggeva in piedi: l'ho amato. Ho visto la sua dolcezza. Vecchio, storpio, folle: tu sei amore. Concentrati solo su questo. Puoi vedere l'amore perch lo sei. Anche i morti lo sapranno. Coloro che si sono arresi. Tu sei questa luce. Nulla potr fermare l'amore. Non puoi prendere su di te il mondo: limitati a fare ci che puoi. Sii sereno. E lascia che ognuno capisca l'importanza della libert. Non devi imporre. Se qualcuno ama la sua maschera non puoi

17 toglierla. Ma tu dai quello che puoi e vai per la tua strada. Non farti mettere una nuova maschera. Perch se qualcuno ti odia non puoi odiarlo anche tu. Rispettalo e vai per la tua strada. Sulla tua via ci sono dei segnali: osserva! Se stai male: non la strada giusta! Saluta cordialmente e cambia zona. Se qualcuno ti fa sbagliare strada inutile seguirlo! Respira. A pieni polmoni. Aria di Libert. Considerare la "diversit" subordinata alla "normalit" significher cercare di imprigionare qualcuno nella solitudine. Io penso che ognuno di noi ricco proprio perch diverso da qualsiasi altra persona. Se fossimo tutti uguali allora ci sarebbe solo monotonia. Non ci sarebbe nulla perch ognuno si ammalerebbe, si arrabbierebbe, nascerebbe, morirebbe, gioirebbe... tutto in ebbe nello stesso momento di tutti gli altri. E alla fine non ci sar-ebbe pi nessuno. Ed invece siamo tutti diversi e, alla faccia di chi ci dice il contrario (leggi, governi, medici e religioni), questo una ricchezza. Diversit non deve significare solitudine ma anzi: ricchezza! Una ricchezza che ognuna porta dentro di s e che mai nessun altro avr. Ognuno speciale. Anche io, tante volte, soprattutto in questo ultimo periodo (che sto veramente male), amerei essere uno come tutti, un anonimo! Perch sto di mer_a! La mia sensibilit mi fa soffrire e non la vorrei avere! Non vorrei essere emotivo ecc. Ma quando penso che sono unico, che solo io provo certe cose che non saprei spiegare nemmeno al pi grande scienziato della terra (e lui probabilmente non mi capirebbe), allora mi dico: ma faccio proprio cos schifo? Ch anche se sono uno scarto, certe volte la mia mente riesce a provare cose bellissime e anche bruttissime: ma sono mie! Sono cose uniche! Sono cose rare! Ci sono quelli che studiano gli insetti... E di insetti, caz_o, ce ne sono di quelli che fanno veramente ribrezzo! Per magari ne rimasto solo uno sulla terra ed una rarit! Allora questi studiosi sono felici quando vedono questa rarit! Anche se ad uno "normale" gli fa ribrezzo e spera sia meglio che scompaia anche questo ultimo esemplare! Ma se lo osservi bene, questo insetto, ti fa anche tenerezza. Non fa niente di male. E poi arrivi pure a tenerlo in mano e ti rattristi perch sai che quando lui morir, di lui rimarranno solo delle foto su qualche enciclopedia o su qualche rivista. Spero un giorno di essere fiero di quello che sono, perch sono unico! E di me un giorno rimarr, forse, un lontano ricordo. O forse solo una foto appiccicata su qualche stupida lapide. Ma forse nemmeno quella. Devo approfittare ora di quello che sono, SONO UNICO! Una cosa per cui vale la pena vivere il ricordo che ho di te quando, sul tuo divano, mi abbracciavi e ti muovevi su di me con passione. E la tua pelle calda contro le mie mani portava la mia mente su altre dimensioni. Il tuo respiro danzava insieme al mio con violenta dolcezza. Calore estasiante... Baci infiniti... Pensieri proibiti... Ora non ci sei pi, ma il ricordo non morir mai. E per questo io dico che vale la pena continuare a vivere! Sentire certe emozioni, percepire tali sensazioni non altro che vita... Ed per questo che voglio vivere!

18 Il segreto sta nella semplicit... Non c' tempo per fantasticare o per inutili pensieri! Siamo unici ed essenziali qui e ora! Siamo necessari subito! E ogni giorno un dono: non dobbiamo sprecarlo! All'inizio volevo cambiare gli altri, volevo un mondo di Pace e di Libert. Poi ho capito che era solo egoismo. Volevo cambiare tutto per starci meglio io, nel mondo. Allora mi sono detto che era meglio che cambiassi io: ognuno infatti ha la sua vita. Ed giusto che la viva. Allora quando qualcuno (o qualcosa) mi faceva soffrire mi dicevo che era la sua vita; che era un suo problema oppure mi arrabbiavo con me stesso perch mi faceva star male e ci non doveva avvenire. Ho sperato di diventare sordo: ci che sentivo non mi faceva star bene. Mi sono cos accorto che voler cambiare il mondo egoismo ma anche voler cambiare se stessi non giusto. Crei solo confusione: non sai pi chi sei e gli altri non sanno chi sei veramente. Ho capito che c' una soluzione. Accettarsi per quello che si . Non facile ma l'unica cosa da fare. Se ci accettiamo nulla e nessuno potr ferirci, n altri n noi stessi. In tutto l'universo siamo unici, con le nostre sensazioni e le nostre emozioni. E questa ricchezza non dobbiamo perderla. Scopo dell'essere vivente portare avanti questa ricchezza che si perfeziona sempre pi nel meraviglioso gioco della evoluzione. Voler cambiare questa ricchezza come voler colorare con colori acrilici un prezioso cristallo magari con qualche colore che piace a qualcun altro. E quando scopriamo di essere unici, gli altri ci aiuteranno a far risplendere questa gemma che in noi e a passarla, come testimone, nell'evoluzione. E faremo risplendere anche altre gemme. E tutto ci confluir verso quell'unica gemma, l'evoluzione suprema, Dio, lo Spirito o chiamatelo come vi pare. Non si va da nessuna parte se non comprendiamo la nostra ricchezza e quella degli altri. L'evoluzione un cammino insieme, dove ognuno sa chi e dove sta andando. L'evoluzione come un prato fiorito dove ogni fiore ha il suo colore e il suo profumo e tutti insieme colorano uno spazio che altrimenti sarebbe monotono e triste. Un solo fiore triste cos come fiori tutti uguali. Gioire per ci che si significa gioire insieme al mondo, un mondo variopinto e bello dove il singolo esiste in funzione del tutto e dove il tutto non ha senso senza il singolo. Come le gocce d'acqua per il mare e il mare per le gocce d'acqua. Pensa ad un fiore che si sta estinguendo: ne rimasto solo uno eppure, nonostante di altri fiori ve ne siano miliardi, la sua morte una tragedia. Si perde qualcosa che non ci sar pi e che qualcuno in futuro potr, forse, solo immaginare. Ognuno di noi ha il compito, con il suo particolare colore e profumo, di arricchire il quadro della vita e di contribuire alla evoluzione (evoluzione = un quadro sempre pi bello). E non so se la tua assenza da quel quadro lo far pi bello o pi brutto. Di sicuro so che lo far pi povero. Lberati dalle catene, continua a sognare, continua a lottare e scoprirai che la lotta non c', le catene non hanno vita propria, i sogni sono la tua realt ed esisti con la tua unicit e pace interiore. Ognuno deve fare le sue scelte e comprendere la propria vita. La preziosit dell'esistenza dipende da questa comprensione: non capire che ci che si ha fra le mani oro

19 rappresenta grande perdita di possibilit. Unici, come il falco, voliamo attraverso il mondo senza preoccuparci ma fieri della nostra bellezza e respirando ogni singola variazione del vento con ciascuna parte del nostro corpo. Liberi di volare, liberi di perderci sulle rotte dell'infinito che ci circonda. Carpe diem Oggi parlavo con mio fratello del pi e del meno. Ad un certo punto gli ho chiesto "ehy, ma secondo te, noi siamo normali rispetto alla maggior parte della gente? Cio siamo come tutti gli altri? O forse siamo pi sfigati? O magari abbiamo pi paranoie rispetto alla maggioranza delle persone? Ti sei mai chiesto cosa pensa la gente di te?" E lui mi ha risposto semplicemente: "E che c_zzo me ne frega, tanto fra massimo 40 anni sar morto!". Alle volte nella vita ci facciamo i problemi pi inutili e i pensieri pi assurdi quando la felicit sta a due passi. "...che c_zzo me ne frega, tanto fra massimo 40 anni sar morto!" Trovare una persona che comprenda le parole che non dico. Una persona che conosca i miei difetti e che mi aiuti a superarli come il vento trasforma pazientemente e rende morbide le forme delle montagne. Una persona a cui possa dare tutto ci che posso dare. Un amore che non finisce mai e che si accresce nel tempo come l'albero di baobab che da minuscolo seme diviene sfida per il cielo. Uno scambio perenne di sensazioni ed emozioni. Una persona con cui poter ridere e piangere. Un rapporto in cui non si pretende nulla ma che semplicemente vive, come un trifoglio in uno sterminato campo irlandese. Dove c' passione e vita. Contatto e anima. Sensibilit. Io non so se esista l'amore vero: non posso dimostrarlo. Non so nemmeno cosa sia. Mi piacerebbe che qualcuno mi insegnasse. O mi ricordasse... Perch ci che desidero forse non amore ma bisogno di ci che non ho mai avuto. Ed ognuno ha i suoi desideri... Ecco il mio sogno: una persona che mi ricordi come si f ad amare. Ecco il mio sogno. Enzo Baldoni Ucciso da coloro che sempre aveva cercato di comprendere. Lui che era contro la guerra, ucciso da chi si sentiva oltraggiato da questa guerra. Spero soltanto di capire che quelle che mi faccio io, sono solo "seghe mentali" e che bisogna cominciare ad agire al posto di sentenziare e ostentare ideali copiati da chiss quale libro. Capire, agire e lottare: le gabbie devono scomparire come il ghiaccio invernale davanti al sole primaverile. Basta con le paure e i luoghi comuni. Basta con le parole. Ricominciamo a volare! Enzo, spero di imparare qualcosa dalle tue azioni: l'unica cosa che posso fare per te! Ciao Enzo!

20 "Ognuno ha la sua guerra. Ti farai le ossa. E poi lotterai senza paura sapendo finalmente chi sei, conoscendo le tue idee e rispettando i tuoi ideali" Grazie Pino [Da una mail di Pino Scaccia] Ognuno ha la sua guerra Ognuno ha la sua guerra, certo! Ma finch pensi che combattere sia un dovere non capirai mai. Bisogna voler combattere, non dovere. Perch volere significa che siamo noi che abbiamo capito e lottiamo con "voglia" per i nostri ideali. Dovere significa che lo facciamo per qualcun altro: e col passare del tempo diventa pesante combattere per qualcun altro. Ma se lo vogliamo lo possiamo fare anche per un altro e per il mondo intero. Oggi ero in macchina insieme ai soliti pensieri quando, al semaforo, una ragazza mi ha superato. Sulla sua maglietta c'era scritto: "Heaven is Love" Trovatemi qualcosa che sia pi elegante dell'essenziale e creer per voi un vaso di cristallo che possa contenere l'intima essenza dell'infinito splendore dell'Universo Then... La vita una scelta. Una scelta di chi nasce o di qualcun altro. Filosofie, religioni, parole, idee. Milioni di libri, miliardi di siti internet. Ognuno con la sua personalissima opinione. Cantanti e poeti narrano la loro vita cercandovi un perch. Guerrieri che lottano per denaro o per un ideale. Giovani che muoiono inutilmente o per un nobile scopo. Santi e peccatori insieme a cercare una risposta o un motivo che possa dare una base da cui lanciarsi o su cui rimanere per sempre. Nella vita vedi tante cose. Ogni attimo pu insegnarti qualcosa, ogni persona pu essere un maestro. Poi arriva il momento di tirare le somme, di fare un bilancio. Si capisce ben presto che l'uomo vive nella scelta. Una scelta continua. L'uomo si trova su una barca, sballottato da venti impetuosi e onde infinite. Alla fine si ritrova da qualche parte senza aver mosso un dito. Oppure gli sembra di non essere giunto alla vera meta, nonostante gli immani sforzi. O ancora, d la colpa alle onde e ai venti avversi maledicendo il destino.

21 Si cerca l'errore: una ricerca inutile. Si guarda al passato e al possibile futuro. Ma non puo essere cos! Bisogna scegliere. Non ci si pu astenere. O scegli tu o sceglie qualcun (o qualcosa) altro. La scelta riguarda lo stile di vita... stile di vita che deve basarsi su un ideale. In tutti questi anni di vita ho cercato metodi, sistemi e regole per una vita migliore, meno dolorosa. Mi sono arrabbiato. Mi sono arrabbiato con chi non riesce a rispettare l'individuo. La gente uccide, spesso servendosi di una sola parola (i fucili fanno meno male). Vedo persone che non ascoltano o che interpretano in malo modo (il loro modo). Si parla continuamente e continuamente si arreca dolore. Vedo le guerre; impotente (e forse vigliaccamente) guardo il Tg. Mi sono arrabbiato perch ho visto il "medioevo": a scuola mi avevano insegnato che faceva parte di un'epoca passata. Ho visto chi arrecava dolore al suo prossimo per sfogare il proprio. Ho visto quelli che davano consigli offendendo e non rispettando l'altro. Allora ho cercato di trasmettere in silenzio le grida delle mie sensazioni credendo di emozionare qualcuno. Ho parlato pensando che mi capissero. Ho urlato ipotizzando che mi sentissero. Non cos che funziona... La vita una scelta: una tua scelta! E che tu voglia o meno oggi sei qui, forse non per causa tua, ma ci sei e devi scegliere. Non c' tempo per i rimproveri. Non c' tempo di capire dove (o stato) l'errore. E forse ora stai soffrendo, stai male, non sai... O forse stai bene, felice, ricco di gioia... Ma devi scegliere. Uno stile di vita basato su un ideale... E che significa? Devo finirla di parlare per essere ascoltato o urlare per essere compreso o piangere per essere consolato. Parlare per riuscire ad ascoltare! Urlare per riuscire a capire! Piangere per riuscire a consolare! E non perch sono bravo! Sono semplicemente sensibile ed ho un ideale (o forse meglio chiamarlo sogno). E se non scegli la sensibilit si rivolta contro di te e contro chi ti sta attorno. Quindi devo scegliere, cos non posso continuare. Ognuno di noi ha un ideale, un sogno: il mio forse banale: l'Amore. S, io credo che possa esistere l'Amore. Ecco il mio ideale: battermi per l'Amore. Ma l'Amore vero! Non quello per ottenere qualcosa in cambio. Non quello geloso e nemmeno quello che vuole possedere. Amore Vero. Fino ad oggi il mio stile di vita si basato sull'amore falso. Quello che deve essere sempre corrisposto. Quello che ti fa arrabbiare se non ti gratifica. Quello che ti fa divenire amante possessivo in cerca di qualcosa. Questo non n amore ideale n un ideale d'amore... Io credo che ci si possa comportare secondo tale stile di vita. Ovviamente dura! Non ce l'ho mai fatta. Ma ora devo... Non posso pi ritirarmi. Un amore che non vuole nulla in cambio: gli idealisti forse sono dei folli! Ma se qualcuno in passato non avesse fatto qualche follia ci sarebbe forse ancora da sperare in qualcosa? Vivere in Amore! Dando l'esempio affinch tale amore si trasmetta e sia contagioso. Spesso diamo ci che riceviamo. Un ideale, un sogno: sono le cose che non abbiamo mai avuto. E vale la pena combattere. Se rubi l'infanzia ad un uomo egli diventer probabilmente un ladro. Se uccidi la sua infanzia, egli sar certamente un assassino. Ma se scegliamo, io penso che possiamo farcela. Possiamo spezzare i vincoli col passato. Possiamo rinascere e fare del nostro ideale una realt concreta. Per avere una vita d'Amore dobbiamo anzitutto amare noi stessi. Stiamo scegliendo coraggiosamente qualcosa da portare avanti. Soli.

22 Consapevoli che la nostra vita serva a qualcosa. Dall'odio nasce odio. Dalla paura nasce paura. Da cose simili nascono solo cose simili. A scegliere si guadagna. Si guadagna una scelta. Non necessario dire particolari cose: basta agire. Dare un esempio. Essere da esempio. Poco tempo fa discutevo con una persona sul fatto che oggi esistono poche "guide spirituali", pochi "maestri" che possano veramente guidare la gente verso una maggiore coscienza e consapevolezza. Ma oggi mi domando: "Perch sperare in un altro? Perch aspettare qualcuno? Io ho aspettato fino ad ora: sono stanco!". Devo aspettare che qualcuno mi salvi? Che qualcuno decida per me? Non posso pi vivere in questo limbo: devo scegliere. Far molti errori, sar difficile... ma l'ho scelto io! Cazzo, l'ho scelto io! "Hai solo bisogno di tempo. Prenditi tutto quello che ti occorre e non ascoltare nessuno... Ascolta il tuo cuore" Grazie Vale! [Da una mail di una amica] "... cos riluce una buona azione in un mondo disilluso" [Un pensiero che non so dove ho trovato] Il fatto di essere unici e di provare e sentire cose che nessuno forse mai prover non deve assolutamente permettere di nasconderci. Penso che la maggior parte della gente provi queste cose ma forse ormai il loro "buon senso" le ha uccise o messe a tacere dietro una maschera di ridicola "normalit". Non lasciamo che uccidano i nostri sogni, manteniamo la nostra "anormalit" fino alla fine... Fregatene degli altri e di cosa ti dicono. Sono tutti infelici o gente che sorride senza sapere che la felicit altra cosa. Devi volerti bene e sognare al massimo perch quelli che senti e vedi tu dai tuoi occhi sar sempre solo tuo e capito veramente solo da te stesso. Non vorrai vivere la vita e le emozioni che ti ordinano e consigliano gli altri.?". La paura deve essere una virt, non un limite. Le cose si fanno semplicemente perch farle d gioia... Grazie Simone [Da una mail di Simone Moro]

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Purtroppo "osare" l'unica verit che sono riuscito a trovare in tanti anni di ricerca... Pesare e contro-pesare dovrebbe essere riservato agli immortali, io non lo sono. Rimanere a sognare? E' deleterio quando per uno come me ci non mi permette di fare quel passo che forse (e dico forse) mi cambierebbe un po' la vita. Chiss... Non sono un indovino... Ma vedo gente che sopravvive (perch continua a pesare e pensare) e il mio sogno vivere. Ormai ho visto tanti che non vivono pi e questo buttare veramente un dono. Ho visto gente che si sacrificata per niente, sprecando gli anni che poteva vivere e non l'ha fatto. La prima mia madre cha ha buttato la vita nel cesso e poi ha tirato l'acqua, poi tanti miei amici... Ed ora dicono che la vita solo una merda! Mi dicono "svegliati, devi crescere. La vita questo: un immane schifo". Hanno ragione? Chi lo sa! Una mia amica che ha dedicato tutta la vita a studiare, sempre sacrificata per un ipotetico futuro, deceduta dopo un incidente stradale un mese dopo la laurea. Voglio vivere... Ma ho paura. "Mi hanno insignito dell'onorificenza 'Bambino Permanente". Un giorno ero a Pisa e si avvicina una signora di quasi novant'anni, una donna straordinaria, Teresa Maffei, l'ultima sopravvissuta del gruppo dei delegati dell'Assemblea Costituente. la presidentessa della Lega per i diritti dei bambini e mi ha detto: questo premio non lo diamo tutti gli anni, perch non sempre troviamo un uomo che ha conservato il cuore di un bambino. Quel premio l'ho preso eccome, perch bisogna restare bambini. Un po' poeti. Io dico sempre: su un'isola lontana dovremmo mettere dei poeti, un giorno ne avremo bisogno". Tiziano Terzani 1938 2004 Auguri per uno splendido 2005 ricco di Pace, di Amore e di Libert. Affinch non ci sia pi paura ma solo energia per ricominciare in ogni secondo una nuova e stupenda vita. Gli avvenimenti di questi giorni ci hanno fatto capire che tutto molto precario... Dobbiamo allora cominciare a lavorare finalmente non per un ipotetico futuro, ma per un presente che ci avvolge continuamente con le sue tragedie e con le sue gioie. Vi auguro quindi di riuscire a trovare la gioia nell'attimo, perch ogni attimo come l'oro e purtroppo non torna pi... Vivete ogni istante di questo nuovo anno e dei successivi affinch un giorno possiate ricordare la vostra vita come un quadro dai colori forti e potenti, dove l'attimo una parte di qualcosa di meraviglioso e dove il tutto l'insieme di miliardi di stupendi sogni. Buon Anno!!! Oggi mi sono soffermato a guardare... Ero sullo scooter con un amico, guidava lui... Mi sono soffermato a guardare il fiume che ci correva accanto e le cose che ci passavano velocemente di

24 lato. Un palazzo antico del centro, molto famoso... Ne ho osservato, in particolare, una finestra in alto a sinistra. Era illuminata dall'interno. Quando guidi tu, non hai la possibilit di osservare. Invece quando guida un altro te ne dimentichi... Oggi la temperatura era molto bassa. Bassa al punto giusto per sentirla nei polmoni e respirarla. Avevo le ginocchia e i piedi congelati. Un anestetico molto efficace per le membra... abbastanza efficace per i pensieri. Devo tornare a scrivere con pi frequenza. Ne sento la necessit. Devo tornare a osservare. Se osservo trovo la mia pace. Forse perch osservo semplicemente me stesso... In silenzio... Comunque non facile. Non facile tornare a osservare... Osservare... non analizzare... semplicemente guardare... L'analisi porta ai concetti e quindi alla finzione e alla falsit... Invece quando osservi in silenzio un campo in inverno, ti abbandoni a lui. Lo ascolti senza replicare. Ti siedi su una panchina... Un attimo per se stessi dovrebbe significare un attimo di osservazione. Rivolgere lo sguardo fuori. Abbandonare i pensieri. Ascoltare il silenzio. Lontani dai caotici processi mentali... E' molto difficile... Ma dobbiamo provare: metterci in ascolto. Come quando si tenta di comprendere le parole di una conversazione a volume troppo basso. Mettersi in ascolto. E cos sentiremo e finalmente ascolteremo, il nostro vero Io. *Riusciremo mai a sentire chiaramente noi stessi? *Certamente! In un giorno non lontano... attraverso il profondo lago del silenzio... Riprendevo una riflessione alcuni giorni fa... Stavo leggendo un libro... Nelle filosofie orientali si parla di "servizio". Lo scopo dell'uomo servire (Dio, il creato... a seconda delle varie correnti filosofiche. Ma ben presto si capisce che non sussiste differenza essendo Dio considerato insito nel creato e non distaccato da esso...). La filosofia induista molto precisa su questo punto. Bisogna servire: un malato (per esempio facendo opere di assistenza), Dio (ornando un altare nel tempio), gli altri (magari cucinando per loro) etc. E non c' differenza fra questi tre esempi: si serve sempre Dio. Questo servizio svolto da tutti. Una pianta mangiata da un animale e quindi serve questo animale. Un animale diventa pasto per un altro animale: lo sta servendo. In pratica il servizio una Legge e nessuno vi si sottrae. Gli angeli lodano continuamente la gloria di Dio e quindi lo servono in piena coscienza e amore. L'uomo dovrebbe servire il creato in piena coscienza: da questa piena coscienza deriva quella immensa felicit chiamata Illuminazione (o Paradiso). Un esempio la compassione del Buddha, di Ges e dei grandi maestri come Gandhi, San Francesco... Queste grandi anime hanno servito il creato in amore. Credendo in quell'ideale. In piena coscienza hanno anche sofferto ma felici di avere una conoscenza che trascendesse i libri. La conoscenza era gi in loro. E leggendo questo libro ho appunto "dovuto" riguardare un po' questi grandi temi. Il servizio, la consapevolezza, la saggezza. La saggezza gi in noi ma qualcuno ci ha fatto credere che dovevamo dipendere da un "maestro" esterno: cos siamo diventati schiavi e magari

25 abbiamo paura della solitudine e abbiamo bisogno di "qualcuno". Ma, diceva questo maestro, una ghianda che viene liberata da una quercia lungo un fiume, anche se si allontana parecchio dalla sua fonte, trovato un buon terreno, diventer quercia: nessuno dovr insegnarli come fare a diventare quercia ("Quando vedi il maestro per la strada, uccidilo" dice Buddha. "Il maestro in te")... La ghianda non potr divenire cespuglio poich al suo interno ha quell'intelligenza (o Spirito) che lo porter a diventare ci che deve essere. Cos accade per un uovo di serpente e per tutto. La saggezza gi in noi. Basta aspettare. Alla fermata del treno... senza pretendere... E servire... Siamo nati per servire il creato. Ma con consapevolezza. Con gioia di servire. Ecco, su quest'ultimo punto mi perdevo... Oggi mi capitato un pezzo dal Vangelo di Matteo: "Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potr render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non pu restare nascosta una citt collocata sopra un monte, n si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perch faccia luce a tutti quelli che sono nella casa". Ah! Il sale non vive per se stesso. Non si sala da solo! La luce non serve ad illuminare se stessa! Allora forse questo il significato del servire: ognuno di noi ha una caratteristica come il sale o la luce (il sale rende i cibi salati; la luce illumina). E non ce ne accorgiamo nemmeno ma stiamo gi servendo qualcuno con la nostra caratteristica. Per alcuni il sale pu essere una cosa spiacevole (pensiamo ad una persona che per sbaglio ingoia l'acqua del mare, o ad una persona che ha la pressione alta e deve escludere il sale dalla sua dieta) ma per altri d sapore ai cibi. Allora magari una cosa che ci sembra brutta ci d in realt un insegnamento e noi stessi serviamo ad altri (anche magari con una parola che potrebbe sembrare non gentile). Quando perdiamo coscienza allora perdiamo il nostro gusto: "ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potr render salato?" domanda Ges. E questa perdita di sapore dovuta alle paure e quindi alla perdita della fede in noi stessi. Che siamo Dio ma ce ne siamo dimenticati... E nello stesso tempo siamo qui per servire Dio... Dare sale e onorare cos "la tavola" del creato, dal quale non siamo staccati ma di cui facciamo parte... E allora mi domando se anche una malattia o qualcosa che ci fa soffrire d "sale" alla minestra di qualcuno senza che noi ce ne accorgiamo... O forse il momento di riconsiderarci per il "gusto" che realmente ci appartiene... Niente parole oggi... Solo una cosa Io oggi Ti chiedo: Di essermi accanto, ancora una volta, mentre tento nuovamente (ma stavolta con coscienza) di superare i miei limiti.

- Pu un uomo cambiare il proprio destino?

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- Un uomo fa quel che pu, finch il suo destino non gli si rivela [Dal film The last Samurai] Nicola Pochi giorni fa, ascoltando il Tg, mi aveva colpito la storia di una cagnetta che aveva guidato le Forze dell'Ordine in un cassonetto della spazzatura, dove il padrone aveva "buttato" i suoi cuccioli. Una storia incredibile. Oggi apprendo con grande piacere la notizia della liberazione di Giuliana. Purtroppo Nicola morto. Nicola era un agente che doveva proteggere Giuliana. E' morto facendo il suo lavoro: facendo da scudo a Giuliana. Aveva 50 anni, Nicola. Era sposato. Era padre di due ragazzi. Cosa accomuna una cagnetta con Nicola? Semplicemente un comportamento incredibile. E poi mi vengono a dire che l'Amore non esiste... Che Dio una illusione... Che il mondo va in rovina... Che significa credere? Che significa, oggi, nel mondo della tecnologia e della scienza, avere fede? Io credo che Dio (o come lo si voglia chiamare) sia proprio questa cosa incredibile che nessuno pu spiegare e che necessariamente va "accettata" in termini di fede. Come spieghi altrimenti certi fatti (e questi sono solo due dei tanti) che accadono continuamente? necessario correre dei rischi. Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada Paulo Coelho, "Sulla sponda del fiume Piedra..." "Il mondo un teatro d'amore" (Proverbio Kashmiri) Esercizi Quando scopri una verit devi cercare di attuarla. Contagiare il mondo col proprio stile di vita si chiama esempio. La verit Ma qual la verit? Lascolto pu curare: ascoltare significa smettere di arrabbiarsi e di stressarsi.

27 Lascolto pu riempire, ma difficile metterlo in pratica: spesso infatti ci si aspetta qualcosa. Non tanto una ricompensa ma, ad esempio, ci si potrebbe aspettare che qualcuno si aspetti qualcosa da noi. In realt credo che nessuno pretenda niente: basta ascoltare. Lascolto suggerisce la risposta. Un no, non infastidisce nessuno ma pu accadere che infastidisca me quando lo pronuncio. Invece lascolto un dono. Basta quello e nientaltro. Possono dirti tutto o niente, ma se ascolti, come faranno a ferirti? Ascolto significa per eliminare maschere, paure etc. Scoprire che sono soltanto alibi. Lascolto quindi ascolto dellaltro, del mondo, di s, delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni. Ascoltare la vita senza giudizio significa amare. Ma come fare? Ci sono situazioni che ti colpiscono dentro. Cazzotti nello stomaco. Bombe. Penso almeno a tre situazioni che mi urtano. Portare lascolto in queste situazioni Se c ascolto non c ustione. Un sentire differente Penso a quelle terapie che sono dette energetiche o vibrazionali. Una sostanza viene diluita molte volte o, in altri casi, viene solo rappresentata energeticamente. Cosa insegna tutto ci? Forse che necessario un ascolto sottile. Un ascolto molto pi potente che non d reazioni collaterali come quelle ustioni di cui conosciamo bene, ahim, gli effetti. Un ascolto diverso. Un ascolto che permetta la comprensione. Un ascolto senza maschera: ascoltare la sofferenza giudicando, porta ad un dolore maggiore. Ma come fare? Educazione allascolto sottile. Ascolto di conoscenza che lopposto di ascolto superficiale. Ora penso a quegli esercizi orientali (ma anche occidentali) chiamati meditazione. Esercizi di ascolto. Ascolto diverso. Respiro, posizioni per il corpo, preghiera Percorsi di consapevolezza. Consapevolezza un altro modo di chiamare lascolto. Il vero messaggio molto potente. Lo si capta con lascolto sottile. Sedersi in meditazione non significa saper ascoltare. Ci deve essere qualcosa di pi. Poi ci sono anche quelle maschere Probabilmente come in palestra E necessario allenarsi. Creare il silenzio in s per riuscire ad ascoltare veramente. Pensieri, paure, aspettative Tutte queste cose vietano la percezione profonda. Forse lascolto fa cadere le maschere. Con lallenamento si riesce a sentire Allinizio dura Come qualsiasi allenamento. Si comincia da poco, lentamente. Ma necessario iniziare. Meglio prima. Non la santit! O forse santit in un senso diverso da quello che le si d oggi. Se io mi incazzo perch sono fatto cos, perfetto cos. Ascoltando per potrebbe andar via anche lincazzatura. La cosa fondamentale per laccettazione. Criticarti non ti porta lontano. Fai solo il gioco dellascolto superficiale. Lascolto profondo non d critica poich libero dal giudizio. Cera uno a cui faceva male il ginocchio. Bestemmie, parolacce, sfortuna Ma lo stava veramente ascoltando il suo dolore? O stava ascoltando i suoi dolorosi pensieri? Ascoltare ma non giudicare. Sei solo tu che ti fai soffrire E inutile dare la colpa agli altri. Un treno, a volte, meglio perderlo. Una visione chiara rende le cose facili. Naturali. Uno degli obiettivi da raggiungere dovrebbe proprio essere la dimensione naturale. Natura istinto ma anche ricerca del vero. Oggi, per fare un altro esempio (il solito esempio), il sesso un tab. E inutile dire il contrario. Sembra innaturale.

28 Paradossalmente pi naturale essere uccisi in guerra che farsi una sana scopata. Sembra che non muoia nessuno in queste guerre alla TV. Quando muore un connazionale magari una tragedia apocalittica. Ma ben presto si dimentica. Ci sono in giro videogames violentissimi e film pieni di sangue a cui ogni giovane (bambino, adolescente) pu liberamente accedere. Si parla tanto di terrorismo: ma ogni notizia del Tg molto pi che terrorizzante. E magari si dice ai giovani che devono ascoltare il telegiornale per essere informati. Ad un certo punto un giovane pu chiedere una informazione sul sesso e allora scatta il tremendo imbarazzo. Siamo pi felici se un giovane sa come si muore ma riteniamo immorale insegnarli come indossare un profilattico. Poi magari la madre sviene se la figlia incinta o se ha la sifilide. La paura contagiosa, il piacere no. Non si parla di amore Meglio parlare di morti, politiche assurde, danni del capitalismo, schiavit, barbarie, dolore, malattia, omicidi, guerre, violenza negli stadi, droga e via dicendo. Come se esistesse solo questo. Come se amore ce n poco. Cos facendo ce ne sar veramente poco perch un giorno nessuno sapr pi cos Scomparir. Scompariranno le coccole, i baci, le carezze, i massaggi, due corpi nudi che si abbracciano, toccarsi, leccarsi, legarsi, bendarsi O forse saranno solo esclusiva dei ricchi in qualche costosissima beauty-farm E qualcuno dir che peccato perch lo fanno i ricchi cattivi La fantasia diventata una malattia! Qualcosa che si fa di nascosto. Qualcosa che non si chiede ma di cui si parla solo con se stessi. E poi, tutti stressati, si va a bombardare qualche povero paese medio-orientale. Che quello non male. Maschere e paure. Ascoltare e guarire. A volte faccio cose per non sentire. Di nascosto. Per non sentire rimproveri, giudizi; per non sentire lurlo della coscienza: prodotto di una societ malata che non ama ma che sa perfettamente (?) cosa sia il peccato, lodio etc. A volte faccio queste cose di nascosto quando invece potrebbero dare piacere anche ad altri. Potrebbero fornire di coraggio chi non riesce a cambiare la propria vita. Potrebbero dare lesempio affinch qualcuno possa dire: allora non sono solo! Credevo di non potercela fare Ora, nel suo gesto, ho trovato il coraggio di cambiare. Frullato Un frullato, la mattina, fa bene. La frutta fresca aiuta la mente e il corpo. Aiuta a mantenersi giovani. A volte ragioniamo come se fossimo immortali. A volte? Forse un po' di pi... Progetti per il futuro, gioia futura, figli futuri, famiglia futura, la casa futura... Tutti impegnati in questi frullati che assicurano la salute futura. "Dove voglio arrivare?" se lo chiedono in molti. Pure io me lo chiedo. Pochi giorni fa parlavano del nuovo Papa dicendo che sia intransigente, fautore dell'assolutismo. A volte mi capita di sentire gente che vieta la sensibilit. Chi sensibile, soprattutto se maschio, sar schiacciato. "L'omme omme" diceva qualcuno. Frullati di uova crude e frutta secca. Regalano un fisico speciale a chi fa body-building. In chi, cio, costruisce il suo corpo a immagine e somiglianza di una statua greca. Di un Colosso di Rodi. Di uno di quelli che si vedevano nei circhi tanti anni fa con quegli appellativi del tipo "l'uomo pi forte del mondo". Che magari ti piegavano le barre di ferro con i denti.

29 Oggi si mangia poco zucchero perch senn vengono le carie (e le barre di ferro non si possono pi piegare), il diabete o anche un corpo pi grasso. Si ha paura della dolcezza. Infatti di dolcezza ce n' poca. Tutti si lamentano, per si vergognano a essere dolci. Il dolce fa ingrassare... "Dove voglio arrivare?!" se lo chiedono in molti. Pure io me lo chiedo. Ci sono forse valori forti? Ognuno ha paura di lottare per la propria idea. Ma mi sembra che le cose belle ci sono giunte sempre da chi ha lottato per la propria idea e per il proprio ideale. Anzi no, belle non la parola giusta. Diciamo che c' pi tranquillit, pi energia, pi sentimento interiore (quella cosa che senti dentro) a credere. Un valore. Dov' un valore? Tu hai un valore? Ah, gi... Il futuro il tuo valore! Il frullato che ti permetter di giungere ai 110 anni superando coloro che non ti hanno voluto ascoltare. Coloro che ti deridevano quando comprasti il tuo frullatore. Sogni di immortalit... Tutti pronti a schiacciare l'altro pur di arrivare nel futuro. Magari ricchi e potenti. Ma che te ne farai quando sei vecchio dei soldi se non avrai qualcosa che rimane? E cosa rimane se non un sentimento, un ideale... Il resto se ne v. I soldi non servono pi. Una famiglia per assisterti? Che gravoso compito gli affidi... Saranno capaci? O si stancheranno ben presto di te? Ci sono le case di riposo, gli ospedali... Sei solo. Solo tu con una idea. Tu con la tua sensibilit. Perch quella ti rimasta. Nonostante volevi nasconderla. Nonostante qualcuno ti avesse detto che saresti rimasto schiacciato. I mortali rimangono schiacciati comunque. Sensibili e insensibili. Idealisti e disillusi. Alla fine rimangono soli, l. Nonostante i frullati proteici, la dieta mediterranea, il salutismo e l'educazione fisica. Nonostante avessero scartato gli zuccheri pur conoscendo benissimo il loro bisogno di prendere e donare dolcezza. Nonostante le diete senza sale, anche se il sale serve alle cellule per comunicare... Comunicare se stesse. Con i loro pregi, virt e difetti. Pi che altro il sale serve loro a scambiare, ad aprire lo spiraglio verso l'esterno. Ad ascoltare. Alla fine si rimane soli, l. Sul proprio letto (per i pi fortunati), o sul letto di qualcuno di cui si dimenticata l'identit (fortunati anche questi). Credere; perseguire qualcosa di vero. Una via... Qualcosa che rimane. Alla fine non siamo soli. Qualcosa rimasto. Non sono gli odori della frutta nel frullatore, non sono sogni futuri e non nemmeno un Papa. Non il muscolo che hai duramente allenato. Non n lo zucchero che hai scartato n quello che non hai saputo evitare. Non credo nemmeno che sia il sale... Sono i soldi? Ci sono quelli che li conservano per la bara e il funerale... Mi fanno sorridere. Forse lasciato su un prato irlandese (mi piace il trifoglio) su un'alta montagna sarei un gradito pasto per vari esserini della natura. Ma una bara! Al buio, al chiuso! Senza respir... Gi ma se sono morto non respiro e non vedo nemmeno il buio! Questo il futuro... Qualcosa su cui ridere e fare una battuta. Ma ti prego, non dirmi che ci credi! Non dirmi che una cosa seria! Non dirmi che passerai la vita su questo progetto! Vita di morte... La cosa che rimane quello che hai ora. O meglio, che sei ora! Se comincio ad ascoltare forse ci metto una vita, forse morir senza esserci riuscito. Ma rimane. Un paesaggio, un oceano... Qualcosa che hai visto con occhi diversi. Il ricordo di un profumo particolare. Qualcosa che hai ascoltato senza futuro, senza passato. Ricordo di un presente vivo. E questa una capacit che rimane. Anche quando non vedr pi, comunque avr visto. Veramente. Uno scopo diverso e interiore da raggiungere ora. Perch la vita di un mortale solo ora. Prima non c' mai stata, dopo non ci sar pi. E' solo un attimo. Un sorriso, una lacrima. Sono cose di ora. E forse (ma solo forse) in futuro si moltiplicheranno le lacrime e i sorrisi. Vedrai, sentir, ascolteremo insieme. E se c' qualcuno che ti abbraccia forse (ma solo forse) pi bello. Mano nella mano. E se non c' nessuno, se sei solo, allora hai vissuto. E' questo il compito. E' questo l'ascolto.

30 L'illusione, la gelosia, l'aspettativa... tutto fa parte dell'uomo. Non sono cose da demonizzare. Ma se ti illudi e intanto vivi e ascolti... Nasce la speranza che cosa diversa. Non sono i soldi o un bel corpo. Ch quelli se ne vanno o non sono sempre utili. Respiro. Boccata d'aria. Profumo intenso. Luci e ombre di uno spettacolo senza fine. Sfioro il tuo corpo e ti ascolto. Guido in autostrada e vedo un cielo diverso, pi chiaro. E' un attimo. Solo un attimo. L'avr perso per sempre? Non mi interessa, non voglio passare la mia vita a cercare di realizzarlo nuovamente. Un nuovo attimo arriver. Ed quella la vita. Quell'attimo. Perch la vita di un mortale solo ora. Prima non c' mai stata, dopo non ci sar pi. Il resto sono discorsi. Il resto la sopravvivenza. Viviamo solo in un attimo e dopo moriamo. Fino al prossimo attimo. Eppure nessuno si preoccupa del nostro funerale, nessuno vede cosa accade realmente. Ma quell'attimo d'oro. Perch raro. E so di per certo che quell'attimo di vita potrebbe durare in eterno se solo fossimo pronti ad ascoltarlo eternamente. Se solo fossimo pronti ad ascoltarlo. Se solo fossimo pronti ad ascoltare. Ascoltare e mai pi morire; in eterno. Esseri immortali di attimi d'amore... Oggi piove... Sfoghi [di giovent] Sono andato dal dermatologo che, guardandomi la testa, mi ha detto con fare sarcastico: "a questi tuoi capelli concedo tre anni di tempo; fra tre anni tornerai qui completamente calvo". Sono passati 12 anni. I capelli sono ancora l. Certamente sono meno. Da quel dermatologo non sono pi tornato. Qualche sera fa c'era un film in TV dove uno scienziato famoso rispondeva con due frasi secche ad un giornalista che lo provocava. "Carissimo, la Scienza si basa su ipotesi. Non c' nulla di meno certo della Scienza". Gi, "di meno certo". Tutte ipotesi. Come quella dei capelli che mi avrebbero inesorabilmente abbandonato dopo tre anni. Fossero almeno ipotesi positive... No! Tutte terroristiche! Cos forse se poi non capitano ci rimaniamo tutti meglio. Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Magari intanto qualcuno anche morto a causa dello stress. A me personalmente piace tantissimo l'ipotesi della catastrofe ambientale. Ci sono due correnti. O almeno era cos fino a poco tempo fa. Una corrente sostiene che il pianeta tender a congelarsi (il sole si spegner o forse la terra se ne andr per conto suo nell'universo, uscendo dalla sua orbita). Un'altra dice che il nostro pianeta tender a riscaldarsi sempre pi. Poi ci sono i colpevolisti che dicono che comunque sar colpa dei deodoranti spray, le macchine, il disboscamento etc. Invece ci sono quelli che sostengono che tutto debba compiersi secondo un processo naturale (vedi Dinosauri che nonostante non avessero usato automobili e non avessero abbattuto alberi per farsi gli stuzzicadenti, si estinsero ugualmente a causa di qualche glaciazione o di qualche tempesta di asteroidi). C'era un economista che diceva che quando la popolazione superava un certo limite, la natura provvedeva, magari mandando qualche carestia o pestilenza. Fortunatamente abbiamo comunque cominciato ad usare la benzina verde che ha aumentato le allergie perch, essendo "verde", lancia nell'aria particelle molto pi piccole della benzina rossa che cos si legano ai pollini e li fanno meglio entrare nel circolo del nostro corpo. E dove sta la buona notizia? E che ne so io! Non sono un politico n uno scienziato!

31 Sulla chiesa vicino casa mia hanno montato una gigantesca antenna per i telefonini. "Grazie Parroco!" Del resto come dimostrare che le onde elettromagnetiche fanno male? Nel frattempo mettiamo l'antenna e mangiamoci un bel bicchiere di fragole transgeniche con panna. Ch tanto sappiamo che la panna fatta col latte delle nostre mucche e non fa altro che bene. Mucche nazionali. E poi chi lo dice che il transgenico fa male? Del resto la vita media si pure allungata! Ipotesi! Cio i dubbi rimangono sempre. Eppure crediamo a tutto! Soprattutto se negativo. C' quella cosa in pi che ci attira. Del resto cosa vi attira di pi? Un bicchiere d'acqua pulita o un bicchiere di acqua con all'interno disciolto un grammo di sostanza radioattiva? Molto pi bello il radioattivo! Pi colorato, pi eccitante. Siamo gente d'azione. Ci piace il pericolo! Altrimenti... sai che noia?! Buttiamoci a capo fitto nelle montagne russe pi alte del mondo, ch la vita ci d poche emozioni. Ci d poco panico. Desiderio tremendo di ansia! Poi ci sono quelli che si guardano migliaia di film intellettuali o film d'essay (che si pronuncia dess) che danno sempre quel tocco di eleganza in pi alla vita. Questi accenti a fine parola, che sogno! Che ti fanno serrare la bocca e parlare con le labbra attaccate ai denti. Ci sono dei film belli, altri bellissimi... Ma ce ne sono anche di orribili! Certe cose che uno pensa: probabilmente c' gente che li va a vedere per poi dire "sai, l'ho visto", per far vedere la propria cultura. Ma bando alle ciance. Tutta questa premessa per dire che il relativismo pure nelle cose che sembrano scontate. Vi confido una cosa. In un famoso testo di scienza, aggiornato secondo le pi recenti scoperte, si dice che "probabilmente le membrane delle cellule sono...". Cio non so se vi rendete conto: "Probabilmente": non sanno nemmeno com' fatta una cellula! Cio hanno una teoria di come sia fatta, ma non sanno se cos! Uno diventa relativista per forza! Perch "i luminari" hanno solo teorie! Poi magari sono esatte, nessuno lo mette in dubbio. Ma vi sembra scienza? E poi tali Signori si permettono di criticare altre teorie dissonanti dalla loro solo perch le considerano non verificate!!! Pazzesco! Ci sono migliaia di teorie, tanto per tornare al mio dermatologo, sulla possibile causa della caduta dei capelli. Leggevo l'altra volta su un' autorevole rivista scientifica che stanno per isolare "definitivamente" il gene dell'omosessualit. E che significa "definitivamente"? Che l'hanno scoperto a pezzi? Poi ovviamente uscir qualche farmaco che "cura" l'omosessualit!!! Vi rendete conto? Roba da Frankenstein! Poi magari scopriranno il gene dei carnivori, cio quelli che preferiscono la carne alle verdure e allora li cureranno perch si sa (?): le verdure fanno bene, la carne solo a dosi moderate... E allora il relativismo diventa necessario perch forse vero che non c' una verit unica. O meglio, magari c' ma prima di arrivarci dovranno passare almeno 20000 anni ma non ci arriveremo perch col fatto che non mangiano pi verdure, col fatto che ci sono i telefonini, c' l'inquinamento e il transgenico, gli spray e le automobili etc. Il pianeta diventer un forno (o un frigorifero) e ci scioglieremo (o ci iberneremo) molto prima. Insomma non c' speranza! Moriremo da relativisti! Che palle! Oppure c' anche chi crede nella propria verit. O in qualche verit di un altro, che magari fa moda. O anche perch questa verit la sente. E allora quando ne parla con gli altri si va subito allo scontro perch trovi sempre il relativista che ti rompe il cazzo, che ti dice "vanno bene tutte le verit"; e si incavola moltissimo se a te non va bene perch, come disse bene uno, "non c' peggior assolutista del relativista". Ma questo per farsi due risate. Che non se la prenda nessuno. Tanto per dire quante banalit esistono. Quante parole. Un mio caro amico un tempo mi disse: "vedi, se non esistesse la parola, non esisterebbe nulla di ci che ti circonda: strade, automobili, politici. E' tutto un gioco di parole". Forse aveva ragione. Giochi di parole. Ho letto su una rivista di psicologia che c' un luogo nel mondo dove non esiste l'ansia, ora non mi ricordo di preciso dove. Ma comunque non

32 questo l'importante. Ma sapete perch non c' ansia? Vi piacerebbe saperlo? Ve lo dico subito! Semplicemente perch questa parola non esiste nel loro vocabolario. Sembra una stupidaggine ed invece vero. Incredibile... Incredibile... Teatri... Come iniziare... Oggi non saprei... Cielo nuvoloso. Si dice che non si riesca a dormire bene finch non si sia risolto tutto. Finch la propria coscienza non abbia placato i suoi desideri. Da questo ho semplicemente arguito che non si pu vivere di sogni. Che bisogna metterli i pratica. Siete mai stati in teatro? A me piace molto. Vado raramente perch cerco qualcosa che mi piace. Qualcosa che mi dia "di pi". Shakespeare per esempio, lo amo. Pirandello un genio. Io credo che il teatro debba necessariamente riproporre la vita reale. E per farlo deve ricorrere al paradosso. Ch la vita reale paradossale. O, come fa Shakespeare, ricca di dubbi e stranezze. Ch sei l, sulla tua poltroncina rossa e che molte cose ti sfuggono. Non riesci mai a capire veramente. E ti dici che quello teatro. C'era un bellissimo film di qualche tempo fa dove qualcuno ripeteva "la vita un balocco". La vita non altro che un balocco. La vita non che un grande teatro in cui ogni attore ripropone incessantemente il proprio dramma, finch non si accorge di stare recitando in una grande commedia... E se ne accorge solamente quando comincia ad ascoltare chi lo circonda, finendo cos per capire se stesso... Qui il cielo nuvolo. Gi... Per ci sono anche spazi di azzurro. C' un vetro da pulire... Sento anche qualche rondine che urla... Due si rincorrono. E' cos. La vita un teatro. Non c' altra spiegazione. Questo desiderio di trovare spiegazioni a tutto, deleterio. Alla lunga ti distrugge. Perch impossibile. E' impossibile che una persona soffra, si lamenti dormendo su un letto di spine quando le basterebbe cambiare materasso. Magari uno di quelli delle televendite: quello con il lato invernale in Lana Merinos e col lato estivo in pura seta. Perch se dormi male e ti lamenti col mondo del tuo materasso ripieno di rami di rosa che ti lascia un milione di cicatrici addosso e cerchi consiglio da altri sul come evitare la tua sofferenza beh, s... Forse palese che un altro ti dica di cambiare materasso! Oh no?! Un tempo mi risposi una certa cosa. Perch queste situazioni capitano a tutti. Mi risposi che forse quella persona non avesse i soldi per cambiare materasso. Ma subito la cambiai in una risposta pi sofisticata. Ci misi dentro un po' di "pizzicologia". Ma proprio un pizzico. Quanto basta per insaporire e dar eleganza superficiale. Allora dissi: quella persona che si lamenta col mondo del materasso che gli toccato, non lo cambia perch non ce la fa. Allora subito insorge il titano che in te. "Quella una persona debole! Se fossi in lei, pur di avere un buon sonno ipotecherei la mia casa e andrei a dormire su un materasso comodo anche sotto un ponte." Finch non ti accorgi che pure tu stai dormendo su quel letto di spine e che ti lamenti. Allora cambia tutto. Allora dici che difficile a volte. Che si fa presto a giudicare. Invece ci sono mille fattori che influenzano la tua decisione. E che forse meglio continuare a lamentarsi. Perch a tenersi tutto dentro fa male. E allora prendiamocela col mondo! Quindi diventiamo esattamente come chi criticavamo. O forse lo eravamo sempre stati ma ora ne prendiamo coscienza. E' comunque sempre un passo avanti. Solo che ora soffriamo per le piaghe sulla nostra schiena e, in compenso, ci diamo pure di stronzi! Almeno prima si soffriva e

33 basta. Ora pi complesso. E' pi complesso anche perch ti arriva il titano di turno che ti dice: "ma sei il peggio! Ma alzati e cammina! Guarda me che ho agito, in che punto sono arrivato! Tu invece a sognare ideali insensati!" E magari ti fa pure quel sorrisetto di compassione. Come per dire: "belli gli ideali, ma quando devi magn che te pappi l'ideale???". E se sei un certo tipo, se sei fatto di una certa pasta o meglio, ch tanto capita a tutti prima o poi, se ti capita di veder chiaro, allora cominci a vedere il teatro. Vedi il teatro che c' intorno a te. vedi tutti questi attori ognuno a recitar la propria assurda parte. Che assurda non , o meglio non assurda per loro. Il fornaio che non trova una esatta corrispondenza fra allenatore e un certo calciatore pagato miliardi, la casalinga che ti parla male del politico di turno, l'anziano sempre seduto sulla solita panchina davanti alla chiesa, i discorsi del bar, le schedine al totocalcio mai azzeccate... Ognuno trasferisce il proprio "non risolto" nella vita di ogni giorno. E porca puttana! Lo vedi! E' palese! Fanno le stesse cose continuamente quando tu capisci, dall'esterno, che basterebbe che facessero un movimento diverso per cambiare la loro vita. Basterebbe che muovessero la mano in un altro senso! E allora magari ti arrabbi e vai l, ad urlarglielo a gran voce: "Cazzo Luigi, ma se ti fa male il collo, smetti di girarlo continuamente a destra!". E Luigi ti guarda stupito. Ti dice magari che hai pure ragione. O forse pensa: "ma questo proprio esaurito!, Ma che vuole da me!". E se ne va, girando per l'ennesima volta il collo a destra. E allora ridiamo. Ridiamo perch la commedia della vita. Perch proprio cos. Non possiamo cambiare la parte di un attore: non siamo i loro registi! E se la cambiassimo, il pubblico giustamente si incazzerebbe! Ha pagato un biglietto! E noi vogliamo solo rovinar tutto! E questa la vita! Ma perch cambiare il mondo? Qualcuno ha pagato un biglietto! Ognuno di noi deve risolvere un dramma che mette in scena ogni giorno: se noi vogliamo cambiare il dramma di qualcuno, siamo solo degli egoisti! Un individuo pu comprendere il suo dramma e uscire finalmente dalla sua perenne commedia solamente grazie a se stesso. Solamente comprendendo la propria parte. Altrimenti finisce come Luigi: che ci manda, giustamente, a cagare. Perch inutile dargli consigli. E' lui che deve capire che sta girando il collo a destra. E' lui che deve ascoltarsi! E' lui che deve ascoltare il mondo e vedere gli attori, il pubblico, il sipario e la musica. Solo lui. Se tu gli dai un consiglio sei solo una merda perch non stai dando la possibilit ad un uomo di ascoltare. Stai ascoltando tu per lui. Ma questo non serve. E' inutile e forse deleterio perch rinvii la sua possibilit di comprensione. Perch lui si arrabbia e si allontana ancora di pi da se stesso. Allora godiamoci lo spettacolo in prima fila. Ridiamo senza rovinare nulla a nessuno. Perch uscendo da teatro, l che viene il grosso. Cominciare a scoprire la propria parte. Non quella di Luigi, di Daniele o di Mauro ma la nostra. E allora credo che l sia necessario un ascolto pi sottile. Ma intanto avremo meno problemi. Perch ora sappiamo che non dobbiamo risolvere i problemi del mondo. Non abbiamo nessuna colpa riguardo ad altri. Ognuno continua a recitare la propria parte finch non se ne accorge. Finch non ne esce. Allora godiamoci il cammino verso la nostra liberazione. Ridiamo. Gli altri avranno la nostra compassione ma anche la libert dalle nostre false preoccupazioni. E ricordiamoci che non la meta a doverci dar gioia, bens il cammino per arrivarci. Proprio come una bella commedia a teatro: speriamo non finisca mai! Quando finisce, rimarr solo il divertimento, la gioia, le emozioni, le mille sensazioni che gli attori ci hanno saputo trasmettere durante lo svolgimento della loro prova. Fuori il cielo sempre nuvoloso... Ma un po' meno di prima...

34 Mirror Ayya Khema dice: "Si pensa spesso che la dottrina del Buddha insegni che la sofferenza sparir se si medita abbastanza o se si vedono le cose diversamente. Niente affatto. La sofferenza non se ne andr; la persona che soffre che se ne andr" Recollections La vita non che un grande teatro in cui ogni attore ripropone incessantemente il proprio dramma, finch non si accorge di stare recitando in una grande commedia... E se ne accorge solamente quando comincia ad ascoltare chi lo circonda, finendo cos per capire se stesso... Ognuno di noi deve risolvere il proprio singolo dramma: se noi vogliamo cambiare il dramma di qualcuno, siamo solo degli egoisti! Non stiamo facendo altro che togliere una grande opportunit a questo qualcuno. Un individuo pu comprendere il suo perenne dramma e uscire finalmente dalla sua personale commedia solamente grazie a se stesso. Solamente comprendendo la propria parte... In questi giorni si parla molto di referendum. Chi dice di votare s, chi dice di votare no, chi dice di astenersi. Io personalmente ho una mia idea ma non dir di votare s, di votare no o di astenersi. Io credo infatti che la cosa importante sia decidere con la propria testa e non con la testa di qualcuno che vuol far crederci che non siamo abbastanza intelligenti da non poter scegliere da soli. Chi sceglie con la propria testa non pu far altro che la cosa giusta. Diceva Ivan Turgenev: "Non aderisco alle opinioni di alcun uomo, ne ho alcune per conto mio". Buona scelta a tutti! Perch dannatamente vi ostinate a cercare ci che sta gi davanti ai vostri occhi? Giornata di oggi: tutto secondo le previsioni Pagina bianca... "Have you ever seen the rain" e uno splendido tramonto sul fondo... Le parole si fermano intrappolate in immagini passate... Ma oggi sono solo ricordi. "I wanna know, have you ever seen the rain?" quasi con insistenza. Ma l'hai mai vista la pioggia? Gi... Mi domando se hai mai visto la pioggia! Cos preoccupato dei capelli, del tuo abito nuovo... hai solo pensato al tuo ombrello. Per paura di... ho perso molte cose. Oggi mi capita di ascoltare la radio in macchina mentre volo sull'autostrada assolata. Dicono che sar siccit. Dicono che sarebbe meglio cominciare a risparmiare. Che forse l'acqua per lavarmi i denti non va sprecata cos... Che c' gente che vive nel deserto e che il nord Italia ben presto assomiglier a quel deserto. Che nei fiumi, di acqua, ce ne rimasta poca e i blackout si avvicinano. Forse sarebbe meglio usare meno il condizionatore. Sarebbe meglio non adoperare l'ascensore. Bere molta acqua e mangiare tanta frutta.

35 Cambio stazione. Meteo. Ri-cambio... I tumori della pelle e l'esposizione al sole. Poi arriva una bella canzone. Una di quelle tranquille, americane... Alla mia destra ci sono campi che sembrano infiniti. Qualche casa. Un contadino bruciacchiato dal sole sembra fissarmi. Guardo il cielo. Non c' una nuvola. Devo cominciare a preoccuparmi? Devo cominciare ad aver paura? Deserti incombenti, spiagge cancerogene, carie, il mio abito nuovo... Ma l'hai mai vista la pioggia?! Ti perdi la vita perch quello non si fa e quell'altro non si dovrebbe fare. Perch hai paura di... stai perdendo mille cose. Stai vivendo la vita del meteo e della TV. Una bella vita all'insegna della "scienza". Una vita di plastica. Corro in spiaggia col buco nell'ozono. Le piogge acide mi distruggono la pelle. Nella citt che non conosco, sicuramente mi perder. Ma forse meglio tornare a casa: le statistiche dicono che in estate i tradimenti sono in agguato. Oggi non sar la paura a scegliere per me. Oggi ho deciso di farmi un bel giro nel caldo afoso. Se dovessi cadere si alzer un gran vento fresco che mi sorregger e mi far sognare. E se il sudore non dovesse bastare, so per certo, nonostante la TV e la radio, che una pioggia torrenziale si butter dal cielo sul mio corpo, per rinnovare la mia pelle e le mie idee. Quel tempo di cui parli non esiste pi... Esiste solo questo istante in cui stai leggendo, in cui il tempo non pu esistere ancora. Esister solo appena diventer parte della mente. Cio quando, nuovamente, non esister pi. Il tempo non esiste se non nei ricordi... I ricordi non si possono giudicare perch ogni azione era dettata da infinite cause che non potevamo controllare. Noi non potevamo sbagliare. Doveva andare cos... Siamo troppo impegnati a controllare; vogliamo controllare anche ci che non esiste. Cigno, Io non credo che tu abbia sprecato tempo: per comprendere il quadro non ci si pu basare su due pennellate, ma sulla visione generale che tali pennellate creano al termine dell'opera. E alla fine ogni cosa acquista un senso, con o senza il nostro vano desiderio di controllo... Come l'acqua che nonostante un bimbo chiuda in un barattolo, torna sempre in cielo e quindi al fiume. Grazie Cigno Cryptos Seduto al bar. Musiche e suoni lontani. Una birra. Persone. Sorsi di spiritualit. Sete di ascolto. Sei disposto ad abbandonare le idee che hai su di te per aprirti ad una consapevolezza diversa? Per vedere la Realt? Sento... Mi chiedono cosa sia la spiritualit... cosa io intenda per ascolto. Chiedono. Domando. Mi domando. Mi domando se la gente possa decidere per me; se la moda possa influenzarmi; se il terrorismo possa ferire le mie idee. Rivoluzione. Rabbia.

36 Insieme di pietre dalla disposizione stranamente non casuale. Logicit trascendentale. Abbandonati. Al fiume. E non "abbandonti", come ci sembra di leggere. Un sentire nuovo e diverso. Abbandonare le idee mortali. Pressione. E' richiesta bella presenza. Cose che passano: aspetto, salute, malattia... Stati temporanei. Non idonei. La spiritualit lasciare tutto questo. Affidarsi. Cercando di ascoltare. Cercando di accettare un universo sensato che per me non ha ancora troppo senso. Amare. Lasciar cadere l'idea che ho su di me per scoprire veramente chi sono. Le lenti che ho indossato per osservare la realt? Lenti troppo spesse. Lenti che mi dimostrano una sola cosa: la paura di vedere veramente. Mi sono costruito un mondo a mia misura, un mondo da miope. Butto le lenti e non posso che vedere me. Nudo. Sensazione drammatica ma necessaria. Necessaria per non continuare. Per passare in un dopo che non pi prima. E cos non ci rimane altro che affidarci... Non ci rimane altro che "metterci in ascolto"... Non capita spesso di trovare certi silenzi cos ricchi di significato Sar quella quiete dopo il temporale che molti declamano Momenti di calma assoluta Nel mondo In me Semplicemente, lascia che accada... L'Amore non giudica. L'Amore non separa. L'Amore non distingue. L'Amore nasce per tutti. L'Amore non muore. L'Amore, semplicemente, ama.

37 Era una sera come tante altre. Per molti era come tante altre: non per me. Ero l. Stavo guardando il mare di emozioni che mi stavano opprimendo. In realt non le guardavo: erano loro che prendevano varie forme. Si attaccavano in alcune parti del corpo, senza abbandonarle. Quasi dotate di vita propria, sembrava stessero mettendo radici. C'era un film, di qualche tempo fa. Un famoso personaggio stava in una vasca da bagno ripetendo la frase "sto germogliando". Alcune piante stavano uscendo dal suo corpo. Cos quella sera. Non era l'unica sera in effetti. Avevo gi provato cosa significasse "stare germogliando". Non una cosa molto piacevole. E' semplicemente quando ti arriva una botta emotiva che si trasforma in sensazione irrazionale. Semplicemente... La ragione tenta di dare una interpretazione. Il pi delle volte fallimentare. Ragione e sentimento comunicano abbastanza male fra loro. La ragione dovrebbe limitarsi ad organizzare ma tenta sempre di spiegare. Chiss... Insomma, vi raccontavo di quella sera. Quando le emozioni private prendono forma. Gli oltraggi diventano palpabili. Ma sono illusioni. Solo illusioni. Illusioni di un ego che tenta ad ogni costo di rappresentarsi un mondo che non conosce minimamente. Un ego che si erge a difensore di realt di cui non conosce neppure lontanamente il significato. Avete mai guardato una persona negli occhi? Si dice che vi potete vedervi l'anima di quella persona. Io vi dico che li ho guardati quegli occhi. Quegli occhi dai quali l'ego tenta di difendersi. Occhi che l'esperienza ci ha insegnato a temere. Ma quale esperienza? Magari nemmeno la nostra! Quella di qualcuno che diceva che quest'altro aveva incontrato uno che... Roba da Telenovela infinita. Quei serial con due milioni di puntate. Ma quali orchi? Quali mostri? Ora ce ne sono tanti in TV: ci sono i cinesi che portano l'influenza aviaria, per esempio. Sentivo ieri sera in TV che hanno scoperto "polli clandestini" entrati furtivamente in Italia. Ma come?! Ma non eravamo pieni di controlli? Non mangiavamo solo polli "made in Italy"? Forse no... Poi ci sono i fenomeni atmosferici catastrofici come Catrina, Rita, Giulia... Tutti nomi di donna! Mah... Vi siete accorti che in questo periodo, quasi ogni giorno, muore un bambino in qualche ospedale dove era stato ricoverato per un semplice intervento alle tonsille? Dottori malefici! Uno magari si chiede: ma come mai le notizie dello stesso tipo escono sempre tutte insieme? Tipo epidemia? Un mese vanno di moda gli omicidi familiari; il mese dopo i cani che azzannano la gente; il mese prima invece magari andava di moda l'acqua con l'ammoniaca che ti servivano tranquillamente nei migliori bar della tua citt. Avete mai guardato una persona negli occhi? Ci vedrete l'anima. Ci vedrete qualcosa che la unisce a voi. I soliti problemi, magari. Le solite risate, le stesse preoccupazioni. La paura di vedere il proprio figlio andare verso la strada "sbagliata". L'anima. Forse un termine unico per indicare la nostra appartenenza ad uno stesso "tipo" vivente. L'uomo! L'uomo con le sue paure, i suoi pensieri, le sue gioie e i suoi dolori. Allora, per tornare sul seminato (come diceva mio nonno), insomma ero l. Sul letto. Con questi pensieri emotivi che ti assillano le membra. E ti dici che va tutto male, che non potrebbe andare peggio.

38 Poi ripensi un attimo. Ripensi al fatto che sia una cosa illusoria. Ma non un pensiero razionale. E' un pensiero che non sai nemmeno da dove deriva. Perch solitamente i pensieri ti fanno sprofondare ancora di pi nel buio. E' un pensiero intuitivo. Chiamatelo "creativo" o come vi pare. Una persona che conosco lo chiamerebbe "insight", chiss, forse per ostentare la propria conoscenza verso la lingua inglese o forse no. Ti capitano una serie di eventi forse scollegati. Ma non direi nemmeno cos. In passato ti sono capitati eventi attinenti la tua emozione di oggi. Eventi che, in qualche modo, ti hanno fatto ben sperare. Ti hanno fatto tirare quel "sospiro di sollievo" che solo una caramella alla menta avrebbe potuto far nascere nei tuoi polmoni accaldati. Ora questi eventi ritornano e noti quello stesso sospiro di sollievo. Una logicit trascendentale. Questo ti rincuora perch ti sta capitando e non puoi far altro che crederci. La ragione deve arrendersi. Stavolta non c' nulla da cui difendersi. E cos vai verso quegli occhi che temevi. In tranquillit. Li vedi pi umani, ora. Li vedi simili ai tuoi. Li vedi come i tuoi. Li vedi come quelli di ogni essere che vive. Ma non stai a guardare a quale etnia appartengano. Parli solo di vita. Piante, animali, persone. E forse anche il mondo inanimato. Ognuno con i suoi pensieri. S: quella pietra sul fiume. Anche lei con i suoi pensieri che raccontano di un mondo apparentemente senza vita dove il tempo e lo spazio hanno una loro valenza impercettibile. E lo guardo negli occhi. Come lo avevo visto in precedenza. Mi sembra il solito. Nonostante la gente mi avesse detto che... Nonostante il mondo ne parlasse male... A me pare una persona come me. Una persona una persona. Una persona una persona. E se lo guardi negli occhi, magari, ci vedi pure amore. Che poi la cosa ovvia. L'amore non pu essere solo da una parte. Non pu essere solo dalla tua parte. Sarebbe limitato. Forse un po' da egoisti. Forse un po' da "ben pensanti". Allora in quella sera poi le cose trovano una loro sistemazione. L'amore c'. Anche se magari non ti sembra. A volte lo cerchi ma in realt non sai neppure che forma abbia: per questo non lo trovi! Ti basi su quello che ti ha detto il tuo amico o tua madre. Se ci pensi poi,forse ne sanno meno di te. Ed questo che ti si presenta davanti. Certo se credo di sapere, di conoscere; se so di per certo che il mio giudizio esatto; se sono convinto che cos, allora io credo di aver poche speranze. E per vederlo basta che uno non ci rifletta pi. E' un fatto, non una opinione. Pensarci non serve. L'amore un fatto. Allora in quella sera buia, quando sei sul tuo letto, magari senza aver cenato, in preda ai pi strani pensieri su te e il mondo, sul futuro e sul passato allora magari, in quella sera, capita. Capita una cosa che ti porti dietro anche il giorno dopo. Credo... Non saprei. Ma cos. Una scintilla nel cervello che non viene dal cervello. Una cosa strana. L'amore. L'amore per quello che ti sta davanti, per te stesso e per il mondo. Per il passato e per il futuro. Per gli eventi e per le coincidenze. Comprendi che il caso non esiste. Vedi la logicit superiore che sta accadendo, che accaduta e che quindi deve consequenzialmente accadere. Perch l'amore c' gi. Ma se lo si cerca significa averne una idea ben precisa. E per questo ci sfuggir. Io non voglio vivere per apparire in un dato modo. Non mi interessa. La mia unica responsabilit quella di sapere che l'amore c'. Perch l'ho visto. Dappertutto. Ma prima di tutto lo devi sentire con te. Se non credi di poter essere continuamente perdonato, penserai agli errori e alle colpe. Crederai nella gelosia. Perderai di vista l'amore che per-dono. Un dono attraverso te stesso. Un dono che in ogni istante presente a prescindere dall'illusione di aver sbagliato.

39 Io posso rispettare l'opinione di tutti ma non credo che se c' qualcuno che per amore morto o si sacrificato senza magari averne nulla in cambio, beh, io questo non lo considero un superuomo uscito da chiss quale fumetto americano. Lo considero un uomo. Perch l'umanit di una persona si esprima proprio in un amore che prova piacere semplicemente perch sta amando. Sta amando un figlio sofferente, sta amando un genitore anziano, sta amando la moglie o il marito, sta amando la ragazza e il ragazzo, sta amando e basta. Per me, dire che "l'amore vuole amore altrimenti muore", non ha alcun senso razionale o spirituale. O meglio, un senso razionale ce l'ha: la paura di essere lasciati soli, di non piacere per come si ... E ci traspare anche la voglia di obbligare l'altro ad amarci! Cio io ti amo perch tu mi ami altrimenti l'amore muore! Insomma s, un bell'amore commerciale! Un amore cos limitato che chiamarlo amore mi sembra quasi una bestemmia. Ovviamente uno allora mi pu anche dire che l'uomo limitato e che quindi ama di quell'amore: beh, ma queste sono opinioni. Dire che si limitati come ammettere gi la sconfitta prima ancora di aver cominciato la gara. Io dico invece che siccome qualcuno l'ha fatto, siccome qualcuno andato oltre il limite, siccome qualcuno ha amato, dire che non si capaci di farlo nuovamente voler calcare il piede su una certa diversit fra gli uomini che in fondo non esiste. Altrimenti si cade nel razzismo. Perch le persone sono persone. Ed ognuno ha bisogno di un amore che non chiede nulla. Un amore che possa perdonare e non punire. Possa perdonare sempre. Di continuo. Se questo il nostro desiderio, la cosa deve partire da noi. Se invece proviamo piacere ad essere puniti o non ci sentiamo perdonati, allora magari giusto scegliere quel tipo di amore che se non viene ricambiato muore. Un amore destinato, in qualunque caso, a morire. Destinato a morire perch limitato gi nella sua definizione iniziale. O forse peggio: un amore che porta con se la paura di morire. Un amore pauroso che non pu amare pi di tanto proprio perch terrorizzato dai suoi stessi limiti. E la differenza fra illimitato e limitato la conosciamo tutti: la paura della morte. Forse sarebbe buono cominciare a guardare negli occhi di quella persona per vederci noi stessi. Per vederci, semplicemente, l'amore. Templi Sempre le solite storie. Nulla di nuovo sotto il sole. Qualche sera fa al Tg c'era un servizio dedicato al terrorismo. C'era un lista delle cose che sarebbero successe nei casi di attacchi pi vari e disparati (attacchi chimici, batteriologici etc.). E c'erano pure le misure che i vari governi avrebbero adottato in caso i terroristi sarebbero passati all'azione. La cosa interessante che in seconda serata ci sarebbe stato un programma dedicato ai "cambiamenti climatici e ad una possibile ipotesi sul futuro del pianeta" in mano ai cicloni e alle follie del tempo (ovviamente: mai che si dica che in futuro voleranno le farfalle e i cieli saranno limpidi). Chi mi legge sa quanto consideri folle la paura che l'uomo che si definisce "civile" riesce a infondere nei suoi simili tramite i mass-media. Molto pi crudele dei terremoti e dei cicloni. Che poi, diciamocela tutta, c' gente che aspetta ancora una casa dopo che il terremoto gliel'ha distrutta pi di quaranta anni fa. E non parliamo di paesi del Terzo Mondo. Qui si parla di Italia! Per quando c' da sventare l'apocalisse abbiamo gi i nostri angeli pronti all'attacco. Mah!

40 Lsciamo stare e facciamoci, se ci riesce, una risata sopra. Una risata amara. Ch poi tanto si sa: quelle paure che mettiamo tutti i giorni sul teleschermo davanti ai nostri figli, non sono altro che le nostre paure. Una mamma ammazza il figlio, un figlio ammazza la mamma; un uomo si suicida e un altro viene ucciso sulla strada davanti la propria villetta; una donna anziana viene derubata in casa; un cane azzanna un giovane e un bimbo muore in una sala operatoria. Questa la vita? Poi ci sono i programmi televisivi "intelligenti" dove uomini corteggiano donne che si concedono non molto facilmente (e viceversa) fino ad arrivare ad un gusto dell'orrido e della volgarit unici. Programmi che consideriamo reali e per cui ci arrabbiamo trasportandoli nella nostra limitata morale e nel nostro misero giudizio. Questa la vita? I Reality... questa parola anglofona che d "realt" alla finzione... Parole... S, solo parole. Purtroppo solo parole. Ed normale confondere poi il reale con lo spettacolo. I film con la vita. La fantasia con la verit. La verit... "Cos' la Verit?" Domanda quel tipo che pass alla storia pi per ci che non fece che per ci che fece. Alla domanda non ebbe risposta. Forse perch era troppo palese! Perch la risposta era gi davanti ai suoi occhi! Ma questo lo diciamo noi: perch noi sappiamo dov' la Verit! Noi conosciamo la differenza fra bene e male! Che cosa stupida! Pi vado avanti, e pi mi accorgo di non sapere proprio un cazzo! Il bene, il male, la verit: ma che significa? Sono solo parole. Parole che mi metto sulla bocca per comprendere il mondo a modo mio. E cos comincio a giudicare. Vedete: giudico pure la televisione! Tanto palese mi sembra il tentativo terroristico che persegue con i suoi programmi! Terroristico da una parte e di rincoglionimento dall'altra! Almeno cos ce ne rimaniamo a casa a vederci i telequiz, a non pensare ch tanto non ne siamo capaci e a delegare qualcuno che ne sa meno di noi ma che ha qualche mezzo in pi per comunicarci il contrario. E' un mio giudizio: di sicuro errato poich personale e basato sulla mia breve e poco spaziosa esistenza. Di sicuro errato perch un sacco di gente crede nella televisione. Del resto non sono altro che paure. Chi pu portarle sul teleschermo le porta l; c' chi le scrive (come sto facendo io) o chi le recita alla radio. Paure, giudizi, pregiudizi, emozioni personali, sensazioni limitate, egoismi della pi varia specie, sofferenze e dolori. Cose che contano molto, purtroppo. Cose che ti danno una tua personale visione del mondo. Cose contagiose perch ti rendi conto che la maggior parte della gente la pensa come te: e questo se ci pensate spaventoso! Ma pu dare sollievo... Tutti nella stessa barca a guardare la stessa merda. Magari la merda di qualche schifoso drago che si estinto miliardi di secoli fa ma che... sembra cos reale e cos attuale! Magari merda che servita a concimare quell'isoletta che guardiamo col nostro cannocchiale... Ma sempre merda! Puzza! Concime? Sar, ma io riesco solo a sentirne l'odore nauseabondo! Non riesco ad andare oltre. Mi fermo l. E che volete? Del resto ho un olfatto molto sviluppato! E si rimane l. Sulla barca. A credere che la gente che ci saluta sia solo letame. Tutti stretti sulla barca. A guardare luoghi che paiono lontani con il nostro cannocchiale impolverato. Avete notato che magari state guardando nel buco sbagliato? Basterebbe girare il cannocchiale e quell'isola sarebbe molto pi vicina e quel letame si trasformerebbe in "persone come voi" che vi danno il benvenuto su questo nuovo luogo incotaminato, che tanto piccolo non . Invece no! Difendiamoci contro l'aggressore! Combattiamolo! Informiamo il mondo della nostra paura! Almeno cos soffre anche lui e non siamo pi soli nel nostro dolore. Magari scopriremo che c' anche qualcuno che sta peggio di noi: cos almeno constateremo finalmente la nostra superiorit nei suoi confronti e potremo compatirlo e vivere meglio la nostra paura visto che "c' qualcuno che sta peggio di me"!

41 Tutto ci era solo un prologo... non spaventatevi. Era il solito sfogo che fa bene. Cos almeno dicono "i pizzicologi". Solo un consiglio: cercate di non spaventare chi vi sta accanto. Figli, sorelle, amici, nemici, nonne etc. La paura molto contagiosa. Non vorrei giungesse a me in breve tempo. Come l'influenza dei polli! Senn dovrei anche vaccinarmi... Comunque. Secondo voi giusto non fare una cosa che magari mi piacerebbe fare ma che non faccio perch ho paura? Qualcuno mi risponderebbe che bisogna fare quello che ci si sente senza rimpianti (e sarebbero quelli che non fanno mai un cazzo perch hanno una paura fottuta); qualcun altro mi direbbe che prima bisogna vedere se questa cosa farebbe male a qualcuno, in tal caso sarebbe sconveniente (e sono quelli che continuamente rompono i coglioni al prossimo). E allora mi risponderete: "ma che cazzo chiedi consigli se poi credi di sapere tutto tu? Volevo solo aiutarti e invece... Vedi a mostrarti gentile? Ne ricevi solo merda! Gi s, quella merda di quell'isoletta del cazzo che non sta nemmeno segnata sulle mappe da quanto puzzolente!" Non vi offendete dai... faceva sempre parte dello sfogo. Dicevo. Comunque. Mi era successa questa cosa: uno vuole fare una cosa ma poi ci comincia a ragionare ed finita. Mille paure, mille pensieri... E poi uno si domanda: "ma allora, veramente, credo proprio di sapere dov' la Verit". Avr ragione? Cio, se credo che un mio gesto possa cambiare l'universo, e quindi mi guardo bene dal farlo perch sono sicuro che lo cambier in negativo, allora so tutto! So cos' bene e cos' male! Quindi sono anche meglio di molti che invece hanno commesso "ingiustizia": per esempio chi fa le guerre o chi si approfitta della gente onesta o anche chi segna negativamente i propri figli per tutta la vita etc... Ho salvato il mondo! Che gran persona che sono! Nel mio piccolo ho contribuito a non creare un nuovo mostro che avrebbe "contagiato" la terra con la propria negativit. Grazie grazie grazie! Niente applausi prego! Tutto un ragionamento perverso nella mia mente di cose che non sono nemmeno accadute. O forse solo la paura di fare quella determinata cosa che invece avrebbe solo arrecato piacere... Paure ancestrali, di esperienze passate. Paure che nascono dal presumere cosa sia giusto per te e per gli altri. Sempre pi mi convinco che l fuori ci sia molto pi amore di quanto ne spererebbe la persona che si sente pi amata sul pianeta. C'era uno che disse che avrebbe ricostruito un tempio in tre giorni dopo averlo distrutto e che sarebbe riuscito a edificarlo nel cuore di un uomo, nonostante questo cuore fosse simile a pietra. Io credo che quel tempio gi stato costruito. E' la vita che con pazienza lo costruisce. Poi magari lo ributta gi e ricomincia a lavorare per renderlo sempre pi ospitale. Uno spazio sacro all'interno dell'uomo che possa ospitare l'amore che gi presente all'esterno di questa chiesa. Uno spazio che giorno dopo giorno deve essere svuotato dalle paure, dai preconcetti e dai giudizi. Deve essere svuotato dalle illusioni che non permettono all'Amore di entravi. E queste illusioni ogni giorno sporcano la visuale. Ma un processo naturale. Nessuna illusione, proprio perch tale, pu soggiornare per lungo tempo nel vostro silenzio sacro: anche perch questo tempio non dedicato alla paura. L'essere umano pu essere attraversato da ogni cosa ma il dolore deriva dal fatto che l'uomo non comprende di avere un grande potere. Questo potere la capacit di trattenere solo il necessario ad abbellire il tempio che ospiter l'Amore. Le cose che non servono a tale processo se ne andranno spontaneamente. Combatterle significa solo trattenerle; combatterle significa dar loro un' importanza che in realt non hanno assolutamente. Come accade nel processo digestivo: solo il necessario rimane, il resto diventa feci. Solo che noi, spesso e volentieri, queste feci le tratteniamo. Ce ne innamoriamo. Quasi in un rapporto masochistico. Tratteniamo le paure. Riempiamo i nostri spazi di giudizi, pensieri e morale. E sembra che l'amore resti fuori. Dentro non c' spazio anche per lui.

42 Siamo troppo ripieni di concetti. Come quei bign pieni di crema che sembra stiano per esplodere. E se trattenete le feci vi viene un gran mal di pancia. Perch il tempio dedicato ad altro, non ai giudizi. E si comprende come il dolore sia quindi il segnale che forse sarebbe anche il caso di lasciarsi andare. Di eliminare naturalmente cosa deve essere eliminato. Di assimilare l'unica cosa che veramente pu nutrirci. Una cosa di cui solo il proprio cuore pu comprendere il significato profondo e la vasta portata. Esiste qualcosa... Oltre... Sembra che il tempo debba finire da un momento all'altro La nostra priorit? Rincorrere qualcosa Inseguire qualcuno Poi arriva il momento in cui non capisci I tuoi pensieri? Fermarsi Muoversi Attimi di pausa interminabili La cosa in cui credo? Idee personali Gusti particolari Finch giunge o non giunge la Libert Cos' la Libert? Io lo so Tu lo sai E cos mi domando: "Chi pu star insieme a me nella mia Libert?"

43 Scelte Un bel mercoled... cos sembra, guardando il cielo dalla mia stanza. Basta poco, a volte, per decidere se il tempo sar favorevole al nostro progetto quotidiano. Basta osservare un pezzettino di cielo, l'intensit della luce e qualche passante che corre di fretta verso il posto di lavoro. Cos ci improvvisiamo metereologi, maghi in grado di interpretare questa atmosfera che spesso sembra non considerarci pi di tanto. Oggi avrei tanta voglia di scrivere, avrei voglia di parlare del sole, dei fiori, degli animali e degli uomini. Ma la tastiera del mio pc sembra inceppata. Non esce quasi nulla. O forse sono io... A volte mi sembra di poter vedere oltre quella siepe di cui parlava il famoso poeta. Altre volte la vista ricade verso i piedi. Questa oscillazione di emozioni sembra perenne. Senza equilibrio. Sta per cadere. Poi si riprende. Ora cade. Dopo si rialza. Non voglio accusare nessuno. So per certo che la propria visione che vacilla. Ma permettere che tale constatazione diventi il proprio alibi una oscenit. Mi domando cosa voglia dire la frase: "il mondo una merda". Chi la pronuncia ha una bella presunzione: quella di aver capito se stesso il mondo. Ma ancora peggio chi dice "io sono una merda". Almeno prima c'era solo presunzione, ora c' pura la rinuncia alla comprensione. O forse la solita frase di qualcuno che sta recitando la parte del filosofo sul proprio personale palcoscenico. Rinunciare alla comprensione rinunciare alla lotta. O meglio: decidere di non prendervi parte. Sappiamo gi di non uscirne vincitori. Non credo sia una sterile lotta. E' quella lotta contro quel velo che non mi permette la corretta visione di ci che . Certo, detta cos sembra facile. Ma ogni guerra vuole i suoi eroi e le sue vittime. Chi ha detto che facile? Ma soprattutto: chi ha detto che esiste un velo che oscura la mia vista? Gi: magari il mondo veramente una merda e pure io lo sono: del resto ne faccio parte. Che cosa l'amore quando credi che ormai per te non ci sia pi speranza? Che cosa sono i fiori o il sole quando la persona che pi hai amato se ne andata? Che cosa significa lottare quando sei preda della paura? Che cosa "una bella giornata" quando sei malato e stai soffrendo? Che cosa puoi vedere oltre ai morti che ti circondano? Questa la verit. O forse no. Ma nessuno te lo dimostrer. Nessuno ti dir mai se il mondo una tua visione o la visione di qualcun altro. Nessuno ti dir mai che oltre il teleschermo di casa tua c' qualcosa di pi. Perch non lo sa nemmeno lui. Non lo sa nessuno... o forse lo sanno in tanti ma tu non li conosci. Non li conosci perch non li vuoi vedere. Non li ascolti. Credi che i tuoi errori siano reali, dai importanza alle tue paure. Illusioni, delusioni, abbandono, insensatezza, fretta, morte, distacco. E allora stai a inquinare il mondo con i tuoi pensieri che non creano realt ma solo vuoti da poter colmare con le tue proiezioni. Vuoti pronti ad accogliere ci che vorresti essere. Un nulla pieno di nulla. Questo veramente irreale! Il pensiero creativo ma senza base reale creer solo spazi cos angusti da poter ospitare solo cose che non esistono. Che cosa l'amore? Che cosa sono i fiori? Ve lo dico io: sono quelle cose che bene cominciare a coltivare fin da subito. Perch sono le uniche cose reali. Sono cose che vanno al di l del nostro egoismo. Perch non tengono conto di ci che vorremmo essere ma ci dicono che gi siamo qualcosa di meraviglioso. Qualcosa che pu amare e creare. Si parla tanto di un mondo migliore. Sento spesso alla TV che i nostri figli saranno il futuro. Ed vero! Ma affinch siano un buon futuro, devono essere "coltivati" bene. Avete mai sentito di un bel giardino che non sia mai stato curato da un giardiniere premuroso? Io no!

44 E allora facile dire "i nostri figli saranno il futuro". E' come dire "il mio giardino sar il futuro": ma se questo giardino non lo curi da ora, non avr un domani. O almeno non avr un domani reale. I nostri figli porteranno i nostri lamenti nel futuro. E personalmente vi dico che mi sono stancato di dire che il mondo una merda o di affermare che "io sono una merda". Mi sono stancato di usare il mondo come proiezione e di non riuscire pi a vedere la realt. Ch, diciamocela tutta: ma quando mai s' sentito che un'epoca stata pi felice di un'altra?! Cazzo prima c'erano i dinosauri che appena uscivi di casa per andare in ufficio ti sbranavano e, non esistendo ancora i telefoni, tua moglie non avrebbe mai saputo che fine avevi fatto. Poi c'erano le guerre barbariche e le invasioni dove c'era gente alta 3 metri e dal peso di 250 chilogrammi che t'ammazzava senza che te ne accorgessi (magari staccandoti la testa dal collo con un pugno). Poi il Medioevo, dove se stavi sui coglioni a qualcuno, ti mettevano al rogo come eretico. Dopo ci furono quei periodi che se eri un indios e se ti era capitato di essere sopravvissuto fino a Pasqua, la benedizione della casa era obbligatoria altrimenti ti facevano lo scalpo. Guerre di Indipendenza, guerre mondiali, dittatori... fino a giungere ai giorni nostri con gli anni di piombo, i terroristi, i polli raffreddati e le mucche isteriche. Non voglio fare nessuna morale e non mi permetto di dare consigli a nessuno. Ma non mi va che fra 3000 anni la gente si lamenti ancora perch ci sono guerre, roghi di periferia, sedie elettriche, depressione, ansia, pettegolezzi etc. E tantomeno non mi va che non si lamenti pi nessuno solo perch il genere umano stato disintegrato da qualche pollo, dall'elettromagnetismo dei cellulari, dal fumo attivo e passivo e dall'inquinamento acustico. No! Non mi va! Non mi va proprio! E non mi va che un mio possibile figlio o nipote mi dica che il mondo una merda: perch mi sentirei il diretto responsabile! Non mi va di farmi venire i rimorsi di coscienza a 90 anni (a parte che ce li ho gi ora)! Non mi va! Lo dico cos: lo dico a me stesso! Basta! Io sono qualcosa che pu amare e creare. E posso scegliere tra due cose: paura o amore. Che esista un velo che copre la mia visione palese: la vita non una merda e quindi non lo siamo nemmeno noi perch noi siamo la vita. Ora quindi sono davanti a due formule. Posso scegliere di creare qualcosa di irreale che si basa sulla paura. Irreale perch ci che vorrei essere in base alla paura (ad esempio di non piacere, di essere abbandonato; in base alla mia sofferenza del momento, alla gelosia etc.). Irreale perch appunto non ci che sono ma ci che "vorrei essere". Quindi siccome non "ci che sono" e quindi non reale io praticamente non costruisco nulla. Costruisco vuoto. Costruisco un mio desiderio egoistico ed egocentrico. Ma solo un desiderio e quindi non esiste. E' una costruzione inesistente. Oppure posso scegliere di creare qualcosa di reale che si basi sull'amore. Reale perch parte da ci che sono veramente. Dalla realt di questo momento. E non parte da una paura. Parte dall'amore: dall'amore verso me, verso te, verso coloro che mi circondano. Dall'amore verso il futuro e verso il passato. Dall'amore verso un figlio che nonostante sia handicappato: cazzo, tu lo ami e non ti spieghi perch! Dall'amore verso un fidanzato, verso una ragazza,verso una marito. Dall'amore verso l'amore stesso e verso la vita. Dall'amore verso qualcosa che so che c' anche se per ora non riesco a vedere: perch l'amore poi, come la fede! E' come quegli scienziati che credettero nell'atomo senza riuscire a vederlo perch non ne avevano i mezzi: oggi lo abbiamo visto! E allora vi dico: se scelgo la prima formula non faccio male a nessuno. Se scelgo di creare qualcosa che si basi sulla paura creo solo qualcosa di irreale. E quindi, a chi potrei far male creando qualcosa che non esiste? E' solo illusione! Ma tutti sappiamo quanto male faccia

45 l'illusione. Fa male perch qualcuno le d vita e potere. Fa male a chi le d importanza. E' come la paura: chi non ci crede non pu venirne bruciato perch conosce la sua inconsistenza. Ma chi ci crede beh... come vedere un vampiro a mezzanotte! Un trauma che ti rimane per tutta la vita! Scegliere questa prima formula scegliere di portare avanti l'illusione e tutti i suoi svantaggi. E' scegliere di riuscire a vedere il mondo fra 50 anni con le stesse lenti con cui lo vedo ora: violenza, paure, tristezza, angoscia, lamenti assordanti e senza voce. L'illusione contagiosa. Non mi va. Non mi va proprio. Voglio occuparmi del mio minuscolo giardino affinch il mio vicino possa farlo ancora pi bello del mio. Voglio ritrovarmi, fra 10 anni o meno, in un meraviglioso mondo pieno di fiori di tutte le specie, ricco di profumi mai sentiti e di colori mai visti. Un giardino immenso dove tutti possano ritrovarsi a parlare di un passato di cui hanno conservato tutto ci che buono e bello. Dove tutti possano ritrovarsi a parlare di un futuro ancora pi meraviglioso. Dove tutti possano vivere finalmente un presente di amore e di gioia. "Permettere che passi un solo giorno senza compiere un'azione d'amore un macigno che ostruir il tuo passo sul sentiero per l'ascolto della realt. Solo le azioni d'amore abbondano di vera gioia; tutte le altre azioni sono vuote e indistinguibili l'una dall'altra. L'unica vera azione reale l'Amore... il resto soltanto illusione" [Liberam. tratto da Tirukkural 4: 38-39]

Perch scrivere a Babbo Natale? Forse qualcuno, come capitato l'anno scorso, mi chieder se sia il caso di... tornare ad essere bambini! Credo proprio di s... e perch non farlo proprio a Natale? Del resto "Natale" significa proprio "Nascita"! Ogni Natale un po' come rinascere: si fanno bilanci, ci si guarda indietro e si rivolge uno sguardo pieno di attesa al nuovo anno che alle porte. Quanti Natali sono passati dalla vostra nascita? Per alcuni tanti, per altri pochi, per altri ancora la cosa non sembrer cos importante. Ma la cosa che conta che c' un nuovo anno, come se magicamente il passato fosse azzerato. Alcuni mi diranno che non proprio cos... ci sono cose che rimangono e che non possono essere cancellate: la nascita di un bimbo; l'inizio di una storia di amore stupenda; la macchina nuova; una bella amicizia che continua a durare nonostante la neve di quest'anno; il cellulare con la videocamera incorporata; un viaggio in Umbria; un film al cinema con la persona a cui vuoi bene. Ma ci sono anche cose meno belle: la violenza; la paura; la fine di una favola importante; la morte di una persona cara; la malattia e la sofferenza di chi anche quest'anno non potr festeggiare il Natale davanti ad un camino con le persone che pi ama; la rassegnazione (e la non rassegnazione) di chi non potr pi festeggiare nulla. La lettera a Babbo Natale serve proprio a questo: serve per raccontare le cose belle e sperare che continuino a durare; serve per parlare delle cose brutte con la speranza che il nuovo anno possa

46 portare un magico sorriso a noi, a chi ci vuole bene e anche a chi non ci conosce nemmeno; serve per arrabbiarsi e per urlare; serve per fermarsi ad ascoltare; serve a noi e agli altri. E Babbo Natale sar qui a leggervi tutti! Un abbraccio innevato con l'augurio che questo Natale possa portare un po' di magia soprattutto a chi ormai non ci crede pi... non ci crede pi perch la vita, a volte, difficile da capire. Vorrei scrivere mille cose o forse duemila ma non mi viene in mente niente o forse erroneamente credo di non avere molto tempo. In questi giorni che precedono il Natale mi soffermo ad osservare la gente che corre nei negozi per acquistare il regalo mancante o per comprare le ultime leccornie del gran cenone del 24. Ascolto chi si sente pi buono e chi mi chiede perch bisognerebbe essere pi buoni solo in questo periodo. Poi c' chi pensa alla festa del 31 dicembre e c' chi, anche per quest'anno, passer feste tristi, uguali a quelli passate, solo con se stesso (nonostante magari accanto abbia cento persone). Poi c' sempre chi mi chiede il senso di una lettera a Babbo Natale... C' la solitudine, la paura, la rabbia. Forse vero, i problemi non si cancellano in un giorno. Forse solo l'ennesima illusione. La lettera a Babbo Natale forse un senso non ce l'ha ma spesso sono le cose insensate che mi fanno stare bene. Qual' il significato del Natale? Beh, c' qualcuno che nasce e qualcuno che muore. Come sempre. Il 25 nasce qualcuno e il 31 muore un anno. C' circa una settimana di tempo che intercorre fra le due cose. Una settimana per rifletterci sopra. Scrivete una bella lettera a Babbo Natale, con i vostri buoni propositi. I buoni propositi sono i vostri desideri. Poi avete una settimana circa per rifletterci sopra. E dal primo gennaio cominciate a lavorarci. Con "buoni propositi" non intendo certo che dovete lavare i piatti per un anno (o forse s) o fare la carit a chi non ha un lavoro (o forse s). Il buon proposito quello che vi far stare meglio. Certo, probabilmente non avete la minima idea di cosa pu farvi star meglio. Droghe, amici, amore, alcool, soldi, matrimonio, separazione, palestra, dieta, nicotina e 3000 altre cose potrebbero farvi star meglio. A voi la scelta... La prima cosa da fare tentare di non giudicare. Non se ne ricava nulla. Non serve per vivere e anzi, fa vivere peggio. Magari vi fa sopravvivere, ma veramente questo ci che volete? Sopravvivere?! Allora mi dico che sarebbe meglio farsi meno problemi. Perch oltre a quelli che uno ha, ci sono pure quelli inventati che gli fanno una bella cornice intorno. C'era un personaggio famoso che disse: "quando un soldato viene colpito da una freccia soffre di due mali: uno quello arrecato dalla freccia che sta lacerando le sue carni e l'altro la paura che deriva dal pensiero che una freccia sta lacerando le sue carni". Oggi mi accorgo che non riesco pi a vivere la vita come una scoperta. Anzi: la vivo con paura. Per accorgersene basta fare un piccolo esperimento. Uscite di casa la mattina col proposito di tornare ad una ben precisa ora del pomeriggio. La cosa per pi evidente se uscite di casa, prendete un autobus, e andate in un posto che non conoscete (sempre col proposito di tornare a casa ad un'ora ben precisa o magari il giorno dopo). Lasciate a casa il cellulare, l'orologio e qualsiasi possibilit di comunicazione. Appena fuori casa dovete per forza affidarvi al mondo esterno. Il vostro orologio sar quello di un passante (o magari il rintocco di qualche campana) a

47 cui dovrete chiedere l'ora . E non potete comunicare con chi vi aspetta a casa a meno che non troviate una cabina telefonica funzionante e se, ovviamente, avete monete o schede telefoniche con voi. Da qui comprendo l'inganno della tecnologia: mi ha reso schiavo. A volte penso: ma come si faceva quando non esisteva il telefono, l'elettricit, il riscaldamento, l'autobus e via dicendo? Si viveva ugualmente. Meglio o peggio? Non saprei. Ci sono migliaia di persone al mondo che ancora oggi non hanno nemmeno una casa... Con ci non voglio dire che la tecnologia fa schifo. Anzi! E' il suo utilizzo che mi spaventa. Allora, tornando alla mia letterina: un buon proposito per me sarebbe quello di "lasciarmi andare". Vivere. Mettendo da parte queste paure che non mi lasciano volare. Fretta, tempo, soldi: potete dirmi tutte quelle frasi ciniche che si trovano su quegli odiosi portachiavi da parete (ad esempio: "la fortuna cieca ma la sfiga ci vede benissimo") ma personalmente queste cose mi incatenano. Odio i proverbi: sono un modo elegante per incatenarti al passato di qualcuno che non sei tu. Non tanto facile "lasciarsi andare": qualcuno mi dir che per lui lo ... Per me no. Lasciarsi andare cominciare a fidarsi del passante che ti dica l'ora o che ti presti 50 cent per telefonare a casa dove qualcuno si preoccupa per te. Perch uno che si preoccupa c' sempre. Anche se magari non te lo dice. E cos devi smettere di giudicare: ti devi solo fidare. Non puoi fare altrimenti. Del resto magari sei anche in un paese che conosci poco o che non conosci affatto. Su di un autobus pieno di sconosciuti. E per non aver paura ti devi pure fidare che le cose non possono che andare per il meglio. E cos magari cominci ad osservare il paesaggio che corre fuori dal finestrino. Magari nevica: e cosa pretendi? Del resto Natale! E non ti fa paura... ti piace. Ed a casa tutti, ma proprio tutti, sanno che ti stai divertendo. Che stai scoprendo qualcosa di nuovo. Qualcosa che potrai raccontare. E quelli che sono sull'autobus con te non sono pi estranei, sono persone con cui puoi parlare. Parlare senza giudicare. Ricominciare, come un bimbo, ad aspettarsi cose meravigliose. E la fantasia non pi fuga dalla realt o generatore di apprensione ma occhio nuovo con cui scoprire mondi meravigliosi. Nuovi mondi fisici e comunicativi. Che dite? Sar un buon proposito questo? Io credo di s. Avete qualche ora per scrivere una lettera a Babbo Natale, rifletterci per circa una settimana e poi buttare orologi e cellulari per cominciare a vivere un nuovo anno. Ch tanto, pensandoci poi sinceramente, cosa ve ne frega se qualcuno vi giudica? Forse avr i suoi buoni motivi... forse lui, la lettera a Babbo Natale, non la scrive pi da tanto tempo. Ma non c' tempo per giudicarlo: il mondo vi aspetta. Le emozioni vi daranno felicit nuove. Nessuno pu colpirvi se non glielo permettete. A volte siamo cos impressionati da qualcuno o da qualcosa che basterebbe conoscerlo per comprendere. Invece non riusciamo nemmeno a guardarlo in faccia tanto ci fa schifo. Gli diamo troppo potere... come se veramente potesse distruggerci o modificarci. A volte ci si arrabbia perch si crede che una situazione o una persona possa decidere la nostra vita. A volte ci si arrabbia perch si vorrebbe che un altro seguisse il nostro consiglio. Ma ogni persona un mondo a parte! Un mondo meraviglioso che pu meravigliarsi conoscendo altri mondi. Ma questa conoscenza non giudizio, non paura, non fretta, non difesa. E' solo Amore. Tutto accade in una atmosfera d'Amore... Questa era la mia letterina a Babbo Natale. Ho una settimana per rifletterci sopra e una vita davanti per ricominciare a stupirmi!

48 Vi regalo una frase di Langya Jiao e vi auguro un Buon Natale ed un Meraviglioso Anno Nuovo! "Pensa soltanto agli alberi, che lasciano che gli uccelli facciano i nidi e volino via, senza alcuna intenzione di chiamarli quando vengono e nessun desiderio che tornino quando volano via. Se i cuori delle persone potessero essere come gli alberi, non sarebbero lontani dalla legge della realt" A norma di legge C' qualcuno che ha deciso di affrontare la propria parte oscura. Sai, quella parte che ti fa paura... Quella parte che detesti. Alcuni dicono che non molto saggio andare a pescare qualcosa che hai nascosto. Se lo hai fatto... il motivo c'era. Altri vanno in terapia per riuscire almeno a capire di cosa si tratta. Ci sono quelli che criticano chi va dal medico: sono quelli che non hanno problemi. Si fumano solo 40 sigarette al giorno e per divertirsi devono assolutamente bere almeno tre bicchieri di vodka. Li rende socievoli. Ma loro stanno bene: mai un farmaco in tutta la loro vita (a parte quando arriva il mal di testa dopo sbornia... beh, ma in quel caso una pillola pi che giustificata). In America tutti hanno un'analista: non averlo da psicopatici. Chiss! Non ci capisco molto... Accendi la televisione e sentiti impotente: del resto l che sta la verit. Quanti morti! Quanto dolore! Quasi quasi provi vergogna a stare bene... Ch poi tanto sai benissimo che non stai nemmeno tanto bene... Quasi quasi ti vergogni a vivere in una societ che bene o male democratica. Poi c' sempre il solito stronzo di turno che ti dice che in democrazia sei manipolato psicologicamente... Ma che smetta di dire cazzate! E smetta pure di criticare il governo! Lo manderei in Argentina, l s che hanno problemi! E in Etiopia poi? Lasciamo perdere. Almeno qui non c' guerra! E non devi scappare a rifugiarti in qualche paese straniero! Stai cos bene qui! Anche se, diciamocela tutta, questi immigrati ci stanno sul cazzo! A mangiare alle nostre spalle! A non pagare le tasse! Qual' il tuo lato oscuro? Beh, forse ora pi chiaro! E' quella parte di te che odi e che ti terrorizza. Perch fa schifo! Ma fa ancora pi schifo pensare che faccia parte di te! Tu non puoi essere cos... mai! Sei la persona pi fantasticissima dell'universo! Cosa dici? Hai anche tu i tuoi difetti? Per scommetto che non sei razzista, che sei educato, che sei comunque un po' speciale. Beh, magari non sei buono, buono sinonimo di coglione. Per sei uno che si fa rispettare! A chi ti tratta male, sai cosa rispondere! Sei anche un bravo amante o una moglie comprensiva. Sei stato un figlio "normale". Ma che vorr dire poi "normale"? Che sei come tutti gli altri, n pi n meno? Ah! Capisco... Insomma sei nella norma... Come i dispositivi antincendio che stanno nelle aziende pi attente: anche loro sono nella norma. O meglio dire: sono a norma (di legge). Anche tu sei a norma di legge: non hai ancora ucciso nessuno n derubato qualcuno... O forse s? Ma tanto, sicuramente, avrai avuto le tue ragioni. E poi diciamocela tutta: chi non fa qualche cazzata nella vita? Ma insomma l'hai capito che 'sto lato oscuro? Qualche diabolica forza che vive in qualche fumetto americano? Non credo... Forse un capitolo di quel libro New Age che va di moda in questi giorni? Mi sa di no... Per vedo che leggi molto, hai una bella cultura. Grazie! Prego... Vedi, molto pi facile creare fumetti, libri, televisioni, guerre, religioni, dibattiti... E' molto pi facile creare tutto ci che capire che in realt quello che ti fa paura non in televisione. Quello

49 che ti fa schifo non sta nelle guerre dei telegiornali, negli assassini extracomunitari o nella tua famiglia. Quello che ti fa incazzare non sta in Vaticano, nelle Moschee o nella stanza di tuo fratello (che odi). Quello che ti fa paura non sta in qualche libro horror o al cinema o in tua suocera. Quello che non comprendi non sta nella tua citt, nel tuo governo o in tuo marito. Quello che detesti, quello che odi, quello da cui vorresti fuggire non sta fuori. Sta dentro! E' per questo che impossibile liberartene nonostante tu sia scappato in Alaska! Allora forse oggi il caso che ti guardi anche un po' dentro. Non difficile. Basta guardare fuori. E' difficile guardare in faccia chi non stimi: ma quello sei tu! E' complesso osservare le situazioni spiacevoli: ma quelle sei tu! Non che uno deve fare il santo! No! Questo no! Sarebbe una nuova menzogna. Guardare gli altri come persone, questo s. Guardare le situazioni per quello che sono... Non siamo immortali. Il mondo andato avanti anche senza tecnologia, senza farmaci e senza viaggi sulla Luna. Diceva mio nonno: "Nessuno necessario". Forse aveva ragione. Prendersela con pi calma non ti far morire, n far morire il mondo. Forse far morire quella fretta che oggi non ti permette pi di fermarti ad ascoltare tuo figlio e a parlargli di te; quella fretta che delega la tua parte "oscura" ai mass-media e alle sofferenze del mondo... Ch poi, sinceramente, non poi tanto oscura questa parte. Anzi forse luminosa. E' quella parte che dobbiamo accettare per diventare persone anche noi. Guardare in faccia quello che ti spaventa compiere un potente esorcismo. E' inutile continuare a proiettare. Puoi capire che ci che ti spaventa non altro che un uomo come te o una situazione che hai troppo esagerato. Guardare negli occhi chi ti ha fatto schifo fino ad ora significa riuscire a guardarti nello specchio e ad accettarti per come sei. Con tutti i tuoi errori e difetti, che poi tali non sono. Il vero razzismo lo compiamo ogni giorno verso di noi: un giudizio duro, senza scampo! Riuscire a diventare persone che riescono a gioire e a soffrire senza per questo rimanere schiavi di qualcosa o di qualcuno. Perch nessuno potr mai uccidere chi sei. Io credo che questo significhi essere una persona: accettarsi e cos compiere una scelta. Altrimenti ti vedrai sempre costretto a ripetere gli "errori" dei tuoi genitori, dei tuoi amici, dei tuoi colleghi o di chi hai sempre detestato. Rimarrai loro schiavo. Ed un giorno ti ritroverai a pronunciare quelle stesse frasi che ti diceva tuo padre 40 anni fa (e che tu odiavi e non capivi). E non capirai pi tuo figlio, il tuo compagno e nessun altro. E ti dirai, per tirarti su, che le generazioni passate erano migliori. Ma in cuor tuo saprai che non cos. Sei semplicemente diventato ci da cui avevi tentato per anni di fuggire: "un adulto brontolone e senza speranza". Invece capire chi hai davanti significa capire come sei fatto. E riuscendo a comprendere le parti che ti compongono potrai scegliere chi o cosa seguire o meglio, potrai scegliere di essere una persona nuova, unica e inimitabile. Che poi se ci pensi bene non una scelta: sei sempre stata una persona diversa. Ed questo il bello. Immagina un mondo pieno di fiori di un solo tipo! Che tristezza... Fortunatamente le cose vanno come devono andare... sempre... sempre con milioni di colori tutti diversi...

50 Sulla pena di morte Ci domandiamo: se i buoni uccidono tutti i cattivi... dopo quelli che restano sono buoni o cattivi? Meritano di vivere o morire? Parlando si insegna a parlare, Scrivendo si insegna a scrivere, Uccidendo si insegna ad uccidere... Partiti Oggi piove. Mi ritrovo davanti allo schermo del pc... In questi giorni mi capita di guardare la tv, di sentir parlare di reality, di politici, di elezioni. Un grande spettacolo. Poco tempo fa mi capitato di uscire con una amica che a termine serata mi ha detto che "un figlio lo si fa per egoismo, non per amore. Casomai l'amore viene dopo. Ma prima che ne sai di amore? Ti capita un figlio... forse perch lo vuoi, forse perch il tuo orologio biologico sta cominciando a ticchettare pesantemente, forse perch hai capito che "tutte le altre" ce l'hanno e tu no, forse per ignoranza..." Destra e sinistra. Oggi ci si divide cos. Poi per bene puntualizzare: "non di destra, di estrema destra" oppure "non tanto di sinistra, quanto di centro-sinistra". Insomma non ci si capisce pi nulla. Che poi per votare uno moderato ti tocca votare anche uno estremista o per votare uno che ti sta simpatico sai per certo che il tuo voto voler anche su uno che ti sta sulle palle (bipolarismo). E cos vai dal dottore a chiedere spiegazioni sull'influenza. Ti compri un bel vaccino e poi scopri di essere uguale a tutti gli altri. Beh, almeno, "mal comune, mezzo gaudio"! Massificazione. Stesso farmaco per milioni di persone tutte diverse. Ma poi mica tanto diverse: del resto si pu scegliere essenzialmente fra due cose. Meno male che ci sono solo due poli! Al massimo si potrebbero fare due farmaci dall'effetto opposto: uno di destra e uno di sinistra. Qui continua a piovere. Ho sentito che in questi giorni la neve caduta un po' da tutte le parti: non qui. Quando nevica strano. E' strano soprattutto dove solitamente non nevica mai. Arriva un silenzio quasi mistico e ci si sforza ad ascoltarlo senza interferirvi. Senti distintamente il tuo respiro. C' un rallentamento totale. Gesti attenti, calmi. Beh, forse la paura di rompersi una gamba cadendo sul ghiaccio o di slittare con la macchina che non ha le catene. Ma comunque strano. E' come se ci fosse necessit di abbandonare le urla e le corse. Come quando entri in un tempio. In rispettoso silenzio e senza fretta. Dovrebbe nevicare pi spesso. Lo share la misura in percentuale della quantit di ascolto che una trasmissione registra. Liti, oscenit, superficialit: elementi essenziali a farlo aumentare. Almeno cos si dice in giro. A volte ci si chiede se esista qualcuno che si faccia i cavoli suoi. Forse no. Tutti a spettegolare. Per avere qualcosa di cui parlare. Per soffocare i propri dolori. Per scoprire che c' qualcuno che sta peggio di te o che muore prima di te (che sollievo!). Per prendere coscienza che prima di te c' stato qualcun altro che ha fatto una bella figura di merda. Destra e Sinistra. Grandi fratelli e cugini minori. "Domeniche in" nome dell'audience e di chi sa cosa. E poi mi parlano pure di informazione!

51 Mi sembra la par condicio della superficialit! E questi figli poi: fatti per egoismo... Ma sar vero? Ch poi appena stanno male, basta fargli un bel vaccino e una bella dose di TV (di destra o di sinistra... a seconda dei gusti personali). Concetti. C' il liberale e il comunista, il buono e il brutto, il malato e il sano. Sembra quasi che non esistano pi uomini: esistono concetti in cui categorizzare gli uomini. Quasi una statistica. Stiamo l, a proiettare il nostro lato oscuro in continuazione. E poi arriva il solito furbo che ti dice: "ma io non sono pessimista, sono realista!" Come se la realt coincida con la sofferenza e quasi come che la felicit sia una utopia. Ma mi sembra logico! Se proietti ci che non comprendi di te, se proietti la tua paura, se proietti ci che ti sembra errato, come pensi che ci che vedi possa essere felice?! Del resto stai creando un mondo pieno di roba che ti terrorizza! E queste paure divengono personaggi dei partiti avversari, diventano uomini pronti a svaligiarci la casa, diventano donne che vogliono fregarci. E cos per combattere tutte queste cose (che non sono altro che noi stessi) magari ci mettiamo a votare per una parte piuttosto che per un'altra... Certo, finch una questione di voti, poco male. Il brutto arriva quando la proiezione giunge a livelli di guardia: allora ci mettiamo a bruciare sulla sedia elettrica uomini che hanno la sola colpa di rappresentare la nostra ombra in quel momento o cominciamo a sterminare milioni di individui in campi di sterminio costruiti dal nostro disagio. Non farti categorizzare. Non sei un concetto: sei quello che sei... un uomo! Sei diverso da ogni altro uomo per costituzione fisica e per esperienza di vita ma sei fratello di qualunque altro perch senti lo stesso bisogno di amore! Io credo che l'uomo sia alla ricerca di qualcosa che possa parlargli chiaramente. L'Amore ha un linguaggio lineare, semplice, conciso. Non c' confusione nell'Amore. Non vedo gente di destra o di sinistra: vedo persone. Non vedo assassini o ladri che potrebbe minacciare la mia casa: vedo le mie paure. Paure illusorie, non necessarie: perch l'Amore gi qui. Vedo un'esigenza di contatto, tranquillit e pace. Come si pu essere superficiali parlando dell'uomo? Come si pu essere impauriti quando si prende coscienza dell'Amore? Come si pu credere di essere inutili o di essere colpevoli, quando si comprende di essere uniti agli altri? Non facciamoci categorizzare. Ascolto, cura e amore sono le poche cose di cui ogni persona ha bisogno. Per i tempi a venire bisognerebbe rallentare. Proprio come accade alle grandi citt quando arriva, inaspettata, la neve. Cominciare a guardare e a guardarsi. Ci sono viaggiatori nel mondo... nessuno da cui fuggire. Ognuno in cerca di qualcosa che lo renda simile agli altri. Un linguaggio chiaro e sicuro che parli di sentimenti, di emozioni e di dolcezza. Un linguaggio che dia fiducia. Questo linguaggio non l fuori: dentro di te, ora. Ti sta parlando ma sta a te ascoltarlo ed accettarlo. Questo linguaggio ti sussurra che, nonostante ci che sembra, l'Amore non qualcosa da pretendere o conservare. L'Amore si accresce solo donandolo. E' come quando ti viene un'idea fantastica e la comunichi al mondo: pi persone vi credono e vi aderiscono, pi la tua felicit cresce! Se invece nessuno la considera, ti senti frustrato... E cos l'Amore: se lo doni la tua gioia aumenter, ma se lo nascondi, a che cosa potrebbe servire? Oggi io vedo persone che si fermano; oggi vedo persone che rallentano. Oggi vedo gente che si mette ad ascoltare e che allenta le proprie ansie. Oggi persone che bisbigliano e che abbassano il volume della loro voce per ascoltare il proprio silenzio. Non voglio essere un politico o un carnefice. Oggi voglio guardare cosa c' di me, su quella neve, che quasi mi obbliga a meditare.

52 Vedo che quella diversit che mi sembra tanto evidente in chi e in cosa incontro, fa parte di me. Posso accettarla, ora. Posso accettarmi. Non c' nulla da rimproverarsi: a volte questo amore assume forme che ancora non comprendo appieno, ma... so che c'. E questo bello. Qualcuno disse che la malattia ci che l'uomo ha creato per punirsi, poich si crede colpevole. Oggi c' da fare una scelta. Non ci sono scuse: o l'una o l'altra. Si pu scegliere un'idea di separazione e di frammentazione che sembra andare tanto di moda oppure un'idea di totalit e di unione che appartiene all'Amore. In questo c' libert. Continuare a dormire o svegliarsi? Sicuramente bisogna allenarsi: c' un'idea imperante di sofferenza che ci avvolge e ci soffoca. Bisogna vigilare e fare attenzione, casomai si scegliesse di svegliarsi, a non farsi contagiare nuovamente dal sonno della paura e del dolore. Ma si deve scegliere ora. Il tempo maturo. Il tempo adesso. Amare Ero a guardare la Tv... proprio ieri sera. C'era uno speciale su San Valentino. Uno speciale dedicato soprattutto ai giovani (come se i "meno giovani" non riuscissero pi ad amare... boh?!). Quando, ad un certo punto, veniva detto (riferendosi ai giovani): "... perch, per molti di loro, amare significa ancora essere felici". Beh, dopo mille notizie tragiche sentite al Tg mentre mangio (influenza aviaria in Italia, terrorismo internazionale, violenza, omicidi...) mi viene da chiedermi che cazzo significa. Che cazzo significa "... perch, per molti di loro, amare significa ancora essere felici". Che cazzo significa?! Forse per la maggior parte della gente "amare" non essere felici? Amare significa forse farsi due coglioni cos? Amare significa soffrire? Amare illudersi? A quello che ha fatto quel servizio (o comunque a colui che ha scritto questa cosa orribile che stata letta in televisione) mi veniva quasi da dire: "se stasera tua moglie non te l'ha data perch sei una emerita testa di minchia o se sei incazzato per qualche tuo motivo (e rispetto la tua incazzatura), non capisco perch devi sfogarti in un programma che, fra l'altro, va in onda in un orario dove ci sono anche i bambini che stanno ad ascoltarti!". E poi parlano di fascia protetta! Cazzo: nei Tg fanno vedere le peggio cose orribili come se esistesse solo il dolore e la morte e come se non esistessero pi le cose belle (un bimbo che nasce, un uomo che esce dal coma, una persona che ama) e poi mi dicono che c' "la salvaguardia del minore"! Scusate ma certe cose mi fanno imbestialire! Porca troia: stai facendo crescere una generazione che vive nella paura totale! Facendogli credere che deve difendersi a qualsiasi costo da qualsiasi cosa: e poi magari ci si lamenta che uno si droga, che si alcolizza, che ammazza i genitori (o i figli), che va allo stadio con i coltelli e le bombe a mano! Ma mi sembra il minimo! E si ha pure il coraggio anche di colpevolizzare un cittadino che, essendosi accorto che uno gli ha "rubato" il posto auto, esce fuori dalla macchina con la pistola e gli spara! Ma avete visto che cazzo proiettate in Tv, alla radio o sulle riviste? Pensate che quello che proiettate (cio la vostra insoddisfazione, paura e brama di controllo) non abbia influenza sulla gente??? Roba da far rabbrividire! Sono veramente incazzato e deluso... La fascia protetta... Ma proteggete le vostre menti malate! Urlate al mondo che la vita fa schifo (perch questo che state urlando) per poi magari non fate vedere due che scopano e che si divertono perch state proteggendo i bimbi?! Ma vaffanculo!

53 Poi arriva il solito stronzo che mi dice che questa la realt! Che la realt fare vedere il bimbo che muore in Africa di fame! Siccome ora sono incazzato, lo sapete che gli rispondo a questo "amante della realt"? O meglio, a questa emerita testa di merda? Che se veramente piange nel vedere che un bimbo sta morendo in Africa perch ha l'AIDS, la peste, l'ebola, e mangia un chicco di riso al giorno: "venditi il cellulare, la macchina, la casa, il computer e tutte quelle stronzate di cui credi non poter fare a meno e con il ricavato parti in missione per quel paese dove abita quel bimbo che forse ora non ci abita pi perch gi morto!". E se non te la senti (e ti rispetto lo stesso perch sei un uomo come me) non stare a urlare ai quattro venti che il mondo merda, che l'amore una illusione, che non c' nulla da fare, che devi difenderti da tutto e da tutti altrimenti verrai schiacciato. No! Questa non verit! Questo sei tu che proietti la tua paura sul mondo! Non stare a urlare il tuo disagio ai quattro venti facendo credere che sia un disagio insito nella realt: qualcuno potrebbe crederci. E qualcuno ci crede e ci ha creduto: basta accendere la televisione. Dramma e superficialit vanno a nozze ogni giorno ed in qualsiasi ora; partoriscono continuamente paura, volgarit e cattivo gusto. Addirittura arrivi a credere che sia il sesso il vero problema da nascondere ai figli! Ma ti rendi conto? Cio si comincia a credere che l'ineluttabilit del dolore sia qualcosa di necessario da comunicare e che l'amore inteso in ogni sua manifestazione (il sesso, le opere di carit, la bont, l'onest, il sacrificio positivo, i baci, gli abbracci, il contatto sensuale, le emozioni d'amore, le lacrime di gioia etc.) sia da censurare, banalizzare, ridicolizzare e talvolta occultare. Quasi che oggi amare diventa peccato mentre violentare diventa cosa naturale. Amare quasi lo si deve fare di nascosto (ch ci si vergogna), invece uccidere lo si fa in televisione davanti a tutti! Io, personalmente, so di per certo che l'Amore sta agendo silenziosamente. Che l'Amore sta operando una rivoluzione che non potrebbe andare in televisione. E' una cosa cos sottile che attraversa anche la pietra. E' una cosa che si sente e che si vive: non la si pu discutere in un bar. L'Amore non lo puoi illustrare in qualche programma di governo. Ma bisogna cominciare a coltivare adesso. Io so che un mondo di Amore possibile e che giunger sicuramente. Ma se giunger prima o dopo, oggi o fra un secolo, questo dipende solo da noi. Quindi concludo questo mio post con una domanda che mi venuta in mente ieri sera dopo aver visto quel servizio in televisione. Non prendetela come domanda pessimista e disillusa, non questo il mio intento. Prendetela come incoraggiamento a rimboccarvi le maniche perch l'Amore sicuramente arriver e coinvolger noi e il mondo in maniera totale, ma affrettare i tempi dipende solo da ciascuno di voi. Non esistono deleghe. Che cosa stiamo insegnando, oggi, ai nostri figli? Mi voglio porre questa domanda ogni volta che incontro una persona. Perch la paura si diffonde... ma anche l'Amore. Osservo. La luce non ha ombra. Prendete un ramo secco, conficcatelo nel terreno e date fuoco alla sua estremit libera. Proiettategli un fascio di luce sopra: sulla terra vedrete formarsi solo l'ombra del ramo ma non ci sar traccia dell'ombra della fiamma: la fiamma non ha ombra poich essa stessa luce . Dov' finita la nostra luce? Faccio ombra da tutte le parti... Mi capita di muovermi nella citt. Sono convinto che non potr mai trovare la chiave che ho perso. Sar attaccata ad un muro della piazza principale? Cosa dovrebbe farci una chiave su di un muro all'aperto? Niente!

54 Eppure stava proprio l. Qualcuno ce l'aveva messa. Qualcuno l'aveva trovata e l'aveva attaccata su quel muro convinto che io alzassi gli occhi e la riconoscessi. Ma quando sei convinto che una cosa non faccia parte di un determinato quadro, allora non la vedi. Credi che la sua presenza in quel luogo non abbia senso. Stai dando la tua interpretazione. Stai dando il tuo senso. Eppure la chiave c'era. E l'ho trovata solamente perch davanti a quel muro mi sono domandato: "dov' la mia chiave?". Era un muro troppo grande: la chiave si era mimetizzata in esso. Ricordi. Sul mio libro di testo delle scuole medie c'era una foto che ritraeva un tronco d'albero. O meglio, a vederlo cos, sembrava proprio un pezzo d'albero. Se per leggevi la didascalia della foto e riguardavi il tronco, ci vedevi una farfalla perfettamente mimetizzata. In realt, ora che lo sapevi, la farfalla non era pi cos tanto "perfettamente mimetizzata". Tronco e farfalla erano diventate due cose distinte. Se nella didascalia della foto ci fosse stato scritto "albero dell'Amazzonia", forse non avrei mai visto la farfalla ma mi sarei limitato a dare uno sguardo affrettato a quel tronco. Insomma, per farla breve, io credo che vedi la farfalla solo quando sei sicuro che essa ci sia e cos ti domandi: "ma dove diavolo 'sta farfalla?". E cos magari la vedi. Oggi mi guardo attorno. Vedo un passerotto che vola, vedo un tramonto, sento i rumori della citt affievolirsi. Qui l'amore c'. Io lo so. L'ho letto in non so quale didascalia. Ma dove diavolo ? C' una bella ombra a coprirlo... Una bella ombra composta dalle cose che ti hanno appiccicato addosso. Metti la luce dentro ad una lampada e proiettagli una luce ancora pi potente sopra: vedrai l'ombra della lampada trasformarsi in immagini inquietanti sul muro della tua cameretta. Ma non riuscirai a vedere la luce che ci sta dentro. Siamo abituati a vedere ombre (nonostante ci presupponga comunque l'esistenza di una luce). Sto cercando una farfalla da migliaia di anni ma sono sicuro che non sia su quel tronco che ho davanti... Basta una didascalia per smentirmi. La luce non ha ombra: essa illumina... semplicemente. Ecco l'Uomo; ecco il vero S. Egli illumina. Egli la torcia dell'Amore. Egli solo fiamma. Egli non possiede ombra. Oggi un Uomo ha guardato il suo "carnefice" negli occhi e si domandato: "ma dove diavolo pu essere la Luce qui? Ma dove cavolo l'Amore? Forse in quest'uomo che mi sta facendo soffrire? Non vedo bene... Eppure so che c'. Perch quest'uomo che mi sta davanti Luce! Io lo so! L'ho letto sulla didascalia che lo accompagna! Eppure mi sta uccidendo. Eppure mi fa soffrire. Ma sono sicuro che egli la Fiamma. Non pu oscurarmi con la sua ombra... Egli non ha ombra!" Mi domando. Ma possibile che in te che ogni giorno mi condanni, che ogni giorno mi illudi e mi deludi, che ogni giorno mi crocifiggi... possibile che in te ci sia Amore? Eppure io so che quella farfalla c'! Lo so. Lo sento. L'ho sperimentato. Cosa ho sperimentato? Non so spiegarlo... Allora magari vedo la Luce. Allora magari vedo l'Amore. E capisco anche cosa sia l'Amore. Comprendo cosa sia l'Amore vero. Non un amore che chiede ma un Amore che semplicemnete vive e che semplicemente ama donando la sua luce. E' quell'Amore che ti parla senza aprire bocca. In silenzio. E' l'amore di quella madre; l'amore di chi ama... Quando ti guardo la mia mente mi assorda: mi dice che mi fai soffrire, mi dice che mi fai male, mi dice che potrei deluderti. Ed in questa confusione, in questo caos, io non vedo la tua fiamma. Riesco solamente a percepire l'ombra di ci che non sono. L'ombra di un pensiero o di una idea. Non vedo chi sei: sto proiettando la mia paura. La paura di perderti e di perdermi. La paura della solitudine.

55 Ma se cerco la fiamma che in te, anche se un po' a fatica, riesco a sentire un amore speciale che mi parla silenziosamente. Un amore che mi parla di te. Un amore che mi dice che sei Luce. Ed in quella Luce vedo la mia Luce. Un incendio d'Amore comincia a diffondersi... basta un po' di vento. E' qualcosa di reciproco. Qualcosa che vive e si trasmette. Vive in te e in me, nonostante le paure che tentano di coprire la Realt. L'Amore vive. E' un fuoco sacro che non conosce morte. Niente pu spegnerlo poich esso l'unica cosa reale. Il resto illusorio... Ti puoi illudere di poter spegnere la vita ma fortunatamente non sar una illusione a mettere in difficolt la Verit. Come in un incubo, la mia paura ha preso le sembianze del mio nemico. Ma oggi scelgo di non rimanere legato al passato. L'Amore vive solo in questo istante: non ha passato n futuro. Vive libero! La sua fiamma d luce: non possiede ombra! Oggi io ti guardo e non soffro. Non sono solo: tu sei con me. Oggi sento una voce in te: essa mi parla della tua realt di Amore e mi comunica la voglia di scoprirmi. Quella Luce anche in me. Ecco cosa l'Amore! Oggi non vedo morte; non vedo cessazione; non vedo miseria; non vedo dolore. Morte, cessazione, miseria e dolore risiedono nella dimensione illusoria dell'ombra... La tua luce era stata eclissata dalle mie paure... Era tutto un incubo! Era tutto irreale! Oggi l'Uomo si svegliato e ha visto l'insensatezza della materia di cui era composto il suo sogno e se ne liberato. Oggi ha visto l'Amore. Un amore che non concepisce ombre. Un amore che si diffonde. Da cosa devo difendermi se l'Amore qui con me? Da cosa devo difendermi se io sono Amore? Hai visto l'Amore! E' sempre stato qui con te, non ti ha mai abbandonato. Oggi non sei pi il mio persecutore, oggi non sei pi un'ombra. Oggi io vedo in te l'Amore e ti risveglio. Oggi, risvegliandoti, mi sveglio. Hanno visto l'invisibile. Hanno toccato ci che non possiede forma. Hanno udito il silenzio. Seguendo il profumo dell'Eterno si sono dissetati alla Sua sorgente. Hanno dipinto il quadro della vita e poi sono scomparsi, entrando in ci che solo loro potevano sentire. Ma la musica che hanno composto rivive in ogni attimo. C' qualcuno che ha compreso come la Realt parli attraverso il tutto. Ogni frammento una goccia di universo: in s possiede l'infinito. Oggi nessuno pu essere ferito poich esiste una sola cosa. Quando mi incontro col mondo non posso che vedere l'unica Realt: pensieri d'Amore e bisogno di Pace. Il resto ha forma mutevole, illusoria e fragile. Il resto come nuvola che cambia aspetto a seconda del vento. Il resto la mia illusione che sta creando un mondo senza scampo. Qualcosa a cui non pu esser data spiegazione vive senza tempo e in nessun luogo. Puoi percepirla. Sta davanti a te, ovunque... Sei tu. Sono io. Siamo noi. Se non riesci a coglierla, forse solo perch stai ancora proiettando le tue nuvole credendo nella certezza del temporale che turba la tua quiete. Ora, tutto sta parlando di noi.

56 Libert significa liberare. Vedo l'Amore che abita in te, ascolto il tuo desiderio di Pace. Vedo me. Questa l'unica cosa che sta esistendo. Quando ci siamo staccati dall'Amore abbiamo creduto fosse possibile farlo. Abbiamo reso reale un pensiero. Reale per noi, ovviamente, ma ben lontano dalla vera Realt ove non esiste null'altro che Pace. Cos ora crediamo di vivere in un mondo a parte. Un mondo di separazione che oscilla incessantemente fra gioia e dolore. E cos, quando siamo felici, paradossalmente, la malinconia ci assale perch sappiamo che inevitabilmente torner il dolore. Abbiamo addirittura rovesciato la Verit credendo di non essere stati creati dall'Amore ma di poter crearLo noi... Abbiamo creduto di poter creare un amore che vive nel mondo degli opposti. Che razza di amore pu mai essere un amore siffatto? Un amore incerto, preda della paura. Un amore sottoposto all'incessante altalena che si muove fra felicit e sofferenza. Temporaneit del sentimento. Abbiamo creduto di poter essere indipendenti e illusoriamente liberi. Illusi di poter scegliere se amare o fare qualcos'altro. Quanto triste questa libert! Ci illudiamo di poter vivere separati dall'Amore cos da poter decidere come e quando crearLo! Fortunatamente solo illusione. L'Amore ci attende, sempre e comunque! Anche se noi ci illudiamo che non sia cos. Ora ci aspettiamo una punizione perch ci sentiamo in colpa... In colpa per aver creato un mondo impermanente, in balia del caso e della paura della fine. Ma come possiamo creare qualcosa dove regna l'infelicit se siamo solo capaci di amare? Sarebbe impossibile. Ed infatti lo . E come pu, l'Amore, condannarci? Egli sa che stiamo solamente vivendo un brutto incubo dove la separazione diventata legge! Purtroppo, momentaneamente, noi non vediamo l'illusione! Non capiamo che il mondo che ci siamo creati praticamente impossibile. Basterebbe capire questa semplice cosa per ritornare a vedere il mondo Reale, quel mondo creato dall'Amore e dai nostri pensieri di Pace. Ci siamo cos identificati con tale sistema di cose che conosciamo solo questa realt. E nonostante essa sia imbevuta di sofferenza poich anche il momento felice destinato a morire, preferiamo soffrire pur di non vedere qualcosa di cui ci siamo dimenticati. Crediamo che questo qualcosa, questa novit, possa distruggere la piccola identit in cui ci siamo racchiusi per sfuggire al mondo esterno e per separarci da lui. Crediamo che questa nostra piccola identit, pur destinata a finire, sia l'unica cosa che possa proteggerci. E c' pure questo bisogno di punizione. Questa punizione che giustifica il sentirsi in colpa per esserci allontanati. Questa punizione che giustifica, quindi, la separazione. Poich nell'Amore non pu esserci punizione. Addirittura ci rifiutiamo di amare questo Amore perch crediamo che possa punirci. Come si fa infatti ad amare qualcosa che pu punirci? Per sfuggire a questa punizione siamo disposti ad auto-punirci noi stessi. Per esempio abbiamo "creato" la malattia. La malattia che, per un momento, ci fa sfuggire dal tribunale in cui stiamo abitando da molti anni. Crediamo di essere giudicati da tutto e da tutti; crediamo di aver fatto qualcosa di male; crediamo di poterci comportare in un modo tale da non poter scampare alla massima pena. Alla fine ci condanniamo alla sedia elettrica con le nostre stesse mani e moriamo.

57 La morte: la dimostrazione ultima che la realt destinata a finire! Ma l'unica cosa destinata a finire proprio questa separazione che ci siamo inventati! O meglio: la separazione non mai esistita e quindi non essendo mai stata non pu nemmeno finire. Non , semplicemente. Nell'amore non c' morte n fine... Eppure cos difficile guardare all'Amore! Esso qui, ma siamo convinti che vederlo ci porterebbe alla distruzione! Ci porterebbe a qualcosa di cui non conosciamo nulla. E tutti sappiamo che talvolta preferibile soffrire che provare qualcosa di mai provato. Siamo cos abituati alla sofferenza che addirittura crediamo che essa dia "valore" alla felicit! Qualcuno mi ha detto che "la morte d valore alla vita". Che cosa triste ha detto! Questo spiega il perch oggi quasi nessuno di noi sa che cosa significhi amare incondizionatamente. Infatti tutti crediamo che il valore dell'amore non sia l'amore in s, ma la sua fine! E cos magari costringiamo qualcuno (o noi stessi) a fare cose che non vorrebbe perch non vediamo l'amore in s, ma la sua fine. Quale cosa orribile! E poi ci chiediamo: "ma perch non vedo l'Amore?" E qualcuno si rivolge a Dio dicendo: "ma perch permetti la sofferenza? Perch non ti fai vedere? Perch mi hai destinato a morire e a lasciare i miei cari?" Eppure Dio l! L'Amore l! Ma noi gli resistiamo... Quanto grande questa resistenza che opponiamo!!! Diceva Sigmund Freud "Il bisogno di punizione dei miei pazienti il peggior nemico dei miei tentativi di curarli. C' una sorta di soddisfazione a provare il dolore e cos molto difficile guarire. Sembra quasi che guarire non sia soddisfacente come soffrire. Bisogna fare capire al paziente che lui che si sta opponendo alla guarigione: deve guardare in faccia l'illusione e solo cos capir che si sta illudendo. Nascondere ai proprio occhi questo assurdo sistema di pensiero significa proteggerlo. Invece bisogna guardarlo in faccia e capirne l'assurdit. Capire l'assurdit di tale resistenza significa guarire". Continua Freud: "Chiunque si sia recato dal dentista in preda a un insopportabile mal di denti sa di avergli trattenuto il braccio quando vedeva avvicinare la tenaglia al dente malato." Oggi guardo a questa grande illusione che la mia resistenza a non vedere la Pace. Voglio guardare in faccia l'illusione per poterla spogliare della realt di cui l'ho investita con le mie credenze e i miei pregiudizi. Voglio vedere l'unica Realt possibile. Voglio vedere l'Amore! Tommy In questi giorni c' molto rumore. Ho seguito la vicenda del piccolo Tommy in TV e alla radio. Qualcuno dice di perdonare, altri di ricordare. C' chi pensa alla pena di morte o al carcere pi duro e pi sicuro. Qualcuno cerca di trovare il senso. Poi ci sono le elezioni, attese come i mondiali di calcio. Chi vincer? E ci si prepara alle maratone notturne per assistere agli esiti del voto. C' ancora la guerra. In molte parti del mondo c' ancora la guerra. Qualcuno sta aspettando di essere ucciso sulla sedia elettrica. Ci sono i poveri che muoiono di fame. In qualche parte del mondo ci sono pure quelli. Si accende la TV, si sfoglia un giornale. Si va al parco: oggi c' aria di Primavera. Ci sono i bimbi che corrono e i ragazzi che organizzano le prime partite di calcetto. Stasera si va a mangiare una pizza e poi in discoteca o a letto... Chiss. Magari una tisana davanti ad un vecchio film o un popcorn al cinema. E il gelato? Perch no?

58 Mi ricordo che questo nuovo Papa, al momento del suo insediamento, si chiedeva se fosse giusto tutto questo relativismo. A volte vien da chiederselo. Vien da chiederselo quando cominci a vedere il buio. Se ti ammazzano un figlio, che devi fare? Non saprei... C' qualcuno che dice: "posso perdonare tutto, ma questo no!". E magari qualcun altro ti dice che devi cominciare a pregare. Forse in certi casi si farebbe meglio a stare zitti al posto di dare consigli inutili. Certo, qualcuno potrebbe trovare conforto nella parola di un amico. Questo s. Ma che significa perdonare? Che significa pregare? Che significa odiare? Che significa vendicarsi? Un po' di giorni fa mi capitato di assistere ad una trasmissione dove ci si interrogava sul significato dell'amore e come fare ad amare. Uno degli invitati ha risposto cos: "c' una frase che ci dice il come e il perch: ama il prossimo tuo come te stesso; cos chiaro!". E' cos chiaro??? Ma che cazzo significa? E allora se io mi faccio schifo e non mi amo, sono autorizzato a non amare il mio prossimo? E poi: ma chi cazzo il mio prossimo? No, perch oggi c' una bella distinzione fra prossimo e prossimo! Basta sondare il campo e lo si scopre subito! Il mio prossimo quello che mi fa stare bene, che mi ascolta quando sto male, che mi rispetta se voglio stare in silenzio, che mi abbassa le tasse sulla casa (o che magari mi aiuta ad evadere il fisco), che non mi lascia solo nel momento del bisogno... Questo il mio prossimo! Perch se uno ti fa stare male, quello non il tuo prossimo! E' solo un pezzo di merda! Oggi io esco e nelle strade della mia citt vedo gente che discute dei mondiali di calcio e dei partiti politici; discute di morale e di etica. Vedo persone che vanno in cerca della Primavera, dell'amore e dell'amicizia. Vedo gente che parla di morti e di vivi, di assassini e di innocenti. Vedo persone che vanno al cinema, che mangiano un gelato o che cominciano a fare qualche sport in vista dell'estate. Ma dov' il senso? Mi domando dove sia il senso. Dov' il senso per quelli che muoiono di fame o che vedono il loro figlio morto accanto ad un fiume? Dov' il senso? Il senso te lo devi creare senn muori. Muori in qualche guerra che non hai voluto o nel letto dell'ospedale dove non volevi andare perch sapevi che ti avrebbero ucciso. Certe cose te le senti. Allora oggi c' chi offende l'avversario politico. C' chi offende il mondo e se stesso. C' chi offende un'idea perch non ne capisce il significato. C' chi offende il figlio e c' chi offende un fratello. Io oggi vedo molte offese. Mi offendo e offendo il mondo. Si parte dai giornali, dal successo, dalla vita quotidiana, dalla ricchezza, dalla sofferenza e dalla morte per offendere e giudicare. Si parte e poi ci si sente depositari di una verit che vorrebbe essere assoluta. Il bene e il male! Personalmente mi rendo conto di non saperne nulla eppure ogni giorno sono pronto a giudicare. Come se veramente sapessi dove sta il male e dove abita il bene. Come sono bravo! Che differenza c' fra me e Dio? C'era mia nonna che mi diceva: "prima di giudicare, pensaci duemila volte e, dopo aver cos pensato, chiudi la bocca e non fiatare". Ma poi si giudica lo stesso. C' qualcuno che mi direbbe: "beh, sono un uomo! Cosa vuoi che faccia?". Non tirare fuori la scusa che sei uomo solo per giustificare i tuoi errori. Sii uomo anche prima di giudicare e tirare le somme su un argomento di cui non conosci nulla. Cos facendo forse sar pi difficile che tu abbia la presunzione di sapere cosa giusto e cosa sbagliato. Perch sei solo un uomo. Mi inchino davanti a chi oggi mi dice di sapere esattamente cosa giusto e cosa sbagliato. Quelli che ti dicono: "beh, io una cosa cos non la farei mai!". Beati voi! Beati che siete cos sicuri. Io credo che invece un giorno potreste farlo. Non si pu sapere. Nulla certo. E quando lo farete allora l sar il male. Perch avrete sbagliato non solo davanti a chi vi giudica, ma anche davanti a voi stessi (a meno che tu non ti sia completamente bevuto il

59 cervello). Questo il meccanismo perverso del giudizio: chi giudica pu essere giudicato. Nessun giudice libero dal giudizio. Oggi purtroppo vedo un mondo che giudica. Mi vedo giudice. E cos cado nei sensi di colpa pi svariati o nei dubbi pi atroci. Non giudicare non significa giustificare. Non giudicare significa comprendere e, casomai, perdonare. Ch siamo tutti sulla stessa barca e quando affonda prevale il senso di sopravvivenza. Perdonare non significa essere idioti o codardi. Perdonare una grande dimostrazione di Amore. Ed dimostrando che si pu insegnare ad Amare. E' con la propria vita e col proprio gesto che si pu insegnare a vedere la vita senza paura e a vedere che c' qualcosa di pi per cui vale la pena andare avanti. Io ho conosciuto molta gente che uscita dal carcere e che tornata a delinquere. Nessuno ti d pi un lavoro e nessuno in carcere ti insegna ad amare. Per sopravvivere devi essere peggio degli altri, altrimenti ti ammali e muori. Il carcere non una bella vacanza. Stupri, violenza, terrore. Mi domando da cosa possa derivare la violenza dell'assassino. Io credo che bisogna ringraziare la fortuna se oggi ci si ritrovi qui a parlare e a giudicare l'operato di un altro uomo. Bisogna ringraziare il luogo dove siamo nati, la gente che ci circonda, l'affetto che qualcuno ci regala. Chi commette un omicidio una persona che tutte queste fortune non le ha avute. Non credo si uccida per piacere. Si uccide per paura, si uccide per qualche problema mentale, si uccide perch siamo rimasti soli, si uccide perch trovi qualcuno che ti giudica senza sapere nulla della tua vita. E si muore per lo stesso motivo. Si muore soli. Perch nessuno ti insegna cosa la vita. Io non so dove stia il giusto e cosa sia sbagliato. Vedo persone che hanno bisogno di Amore e quello credo sia il giusto. Io non sono cos sicuro che un giorno non commetter un grave errore che magari mi uccider. Ma credo che nel perdono e nell'amore ci sia un grande insegnamento per un mondo migliore. E magari cos ci sar anche meno gente che muore di fame o che si ammala di depressione. La pi grande malattia di oggi la paura. Nessuno ci dar indietro Tommy; nessuno ci dir la verit o ci dar il senso; nessuno far rinascere chi morto sotto le macerie di un terremoto o in un incidente stradale. O forse s. Nell'Amore si pu trovare la cosa e la persona che abbiamo persona. Vive negli occhi degli altri. Perch l'Amore non separa. Nell'Amore non c' morte. Nell'Amore la vita fluisce continuamente come un fiume che mai si arresta. Forse sbaglio ma credo che l'Amore e il Perdono siano una grande e dura sfida. Una sfida contro se stessi. Forse qualcosa di impossibile? Non lo so. Ma amare parzialmente equivale a lasciare fuori da noi parte del nostro prossimo. E questo solitudine. E la solitudine compagna della paura. E dalla paura nasce il giudizio. E quando c' il giudizio, c' sempre qualcuno da giudicare. E quando qualcuno si sente giudicato comincia a giudicare e crede possibile sia giusto risolvere il suo dramma con la morte. C' una grande sfida oggi. Pi grande di quella fra i contendenti delle varie fazioni politiche che si affronteranno domani; pi grande di quella delle squadre di calcio. Questa sfida si chiama Amore. Mi fermo a riflettere in silenzio sul davanzale del balcone di casa mia. I colori che riesco a vedere sono quelli che ho dentro me; ma dentro me ci sono anche i colori che non riesco a vedere. Devo farli uscire. I colori del mondo, oggi, dipendono da cosa riesco a vederci. E' una grande responsabilit. Perch come vedo io, vede anche chi mi sta accanto e chi gli sta accanto e cos via. In una lunga catena che ci unisce. Una catena che si chiama Amore.

60 Treni ad alta velocit Ponte sullo stretto ... .. . Ma dove stanno correndo tutti??? Che l'Amore possa trionfare su ogni croce che ogni giorno l'uomo tenta di costruire credendo cos di dare un senso al proprio dolore... Un augurio a tutti per una serena Pasqua ricca di piacevoli e profonde sensazioni A volte necessario fermarsi e socchiudere gli occhi. A volte necessario respirare. Nemmeno io so amare. Ma credo che bisogna cominciare a farlo. Perch la cosa pi naturale del mondo visto che l'unica cosa che sappiamo fare. Credo fermamente che ci si possa riuscire. "Ma non sono mica un santo, sono soltanto un uomo... il mio amore non pu limitarsi a dare. L'amore pretende anche...". Anche io lo dico. Miliardi di volte al giorno. Ma quello non amore. O almeno non lo per me. Poi ognuno ha la sua idea e fa le sue scelte. Non si tratta di essere santi o eroi. Si tratta di capire e accettare le proprie potenzialit e di scegliere cosa seguire. Quando sai che non sei solo, quando sai che nessuno pu ferirti, quando sai che puoi lasciarti andare allora non c' altro che Amore. Se invece credi nelle tue paure, nella solitudine e nel sacrificio allora il tuo amore non potr che pretendere. Ma non credo sia ci che vuoi. Anche perch cos facendo si costringe qualcuno a fare cose che magari non vorrebbe o che non sono nella sua natura. Questo non Amare: amare chi fa ci che vorremmo ci venisse fatto. Poca libert; molto sacrificio; tranquillit e pace quasi inesistenti. Nell'Amore non c' paura. Spesso si crede di sapere tutto sul mondo; si crede di saper dove sta il bene e cosa sia il male; si crede di conoscere se stessi e di sapere cosa sia giusto per s e per gli altri. Quando dico che "l'Amore, quello vero, non chiede nulla" molti credono che siano solo belle parole e che la vita sia ben altro. Se l'Amore fosse sacrificio ci significherebbe che qualcuno acquista qualcosa e qualcun altro la perde. O che magari entrambi perdono qualcosa di s. Davvero vi piacerebbe un amore cos fatto? A me no.

61 Anche perch, personalmente, se perdo qualcosa pretendo che quell'altro, come minimo, sia sempre come voglio io! Se un giorno mi tratta male o se credo che sia cambiato "in peggio" sono disposto a rinfacciargli il fatto che per lui ho perso parte di me. E non venitemi a raccontare la bella storiella che "perdendo qualcosa entrambi si costruisce una nuova e fantastica vita". Tutti sappiamo cosa sia la gelosia e cosa significhi perdere qualcosa. A parte il fatto che basta guardare la statistica: divorzi, separazioni... Prima "si amava" perch non se ne poteva fare a meno. Oggi pi facile dire "vaffanculo" appena le cose non ci vanno pi bene. Ricordo che appena fu introdotta la legge sul divorzio la prima coppia che ne usufru furono due ottantenni! E me lo chiamate amore? Diciamo piuttosto che quella malattia da cui nessuno immune: la paura. Paura di essere soli e altri tipi di paure. Altrimenti non spiegherei la gelosia e tutto il resto. Io non so amare. Ne sono convinto. Ma so che l'Amore dentro di me. Non so amare perch credo di sapere tutto. Credo di conoscere il mondo, gli altri, cosa pu fare piacere e cosa pu arrecare dolore. Ma spesso mi accorgo che mi sto sbagliando. Credo che l'Amore ci parler quando finalmente la smetteremo di fare i presuntuosi e ci lasceremo veramente guidare dal cuore. E farsi guidare dal cuore significa dire: "la mia vita si basa sulle mie piccole esperienze passate e con questo bagaglio inesistente credo di sapere tutto. Ed invece so meno di niente. E con questo niente mi permetto anche di giudicare o di pretendere di dare una spiegazione all'universo e a ci che mi capita?!". Amare lasciar parlare il cuore. Ma per riuscire a sentire cosa dice, bisogna far tacere il passato, le aspettative e il giudizio. Tutte cose che, se ci penso bene, sono una piccola ma potente illusione. Mi giunta via mail una lettera da un diario che vorrei condividere con voi. Non la lettera di una santa, ma di una persona come noi tutti. Questa persona fa la missionaria in Amazzonia: il suo lavoro lo potete vedere sul sito http://www.ragazzimissionari.it . Ecco le sue parole: "A chi mi chiede perch lo faccio, rispondo cos: O barco est mais seguro quando est no porto, mas nao foi para isso qu foram costruidos os barcos? che significa: "La barca pi sicura quando sta nel porto, ma non per questo che stata costruita." La nostra barca sta percorrendo le rive del Rio Solemoes. Lungo queste sponde abbiamo conosciuto gli indigeni Tikunas ed il primo impatto stato di sentirsi catapultati indietro nel tempo, verso una natura ancora incontaminata e gente pura. Quella lungo il fiume davvero un'esperienza a se stante, il sapore della libert palpita forte, ma non sempre facile stare in barca! Eppure bello dormire tutti in una stanza con le nostre amache variopinte, svegliarci con Frei Paolo che suona la chitarra, lavarsi nel fiume. Ma pi di tutto bello essere qui insieme ai Tikunas, comprendere le loro tradizioni senza criticarle, per lavorare insieme ad un progetto importante. Da ogni dove trasuda umanit, voglia di comunicare e condividere. E' proprio vero: non importa la condizione sociale, la lingua, l'aspetto fisico, la religione, quello che conta il cuore! Qui tutto sembra assumere un valore reale, vero, vivo.

62 Qui, assediati dagli insetti, avvolti da un caldo che penetra la pelle, circondati dalla povert, stiamo sperimentando la felicit! Che paese strano! Qui le formiche sembrano ragni, i ragni sembrano gatti ed i gatti sono simili a giaguari. Che paese strano! Qui i bimbi giocano con gli aquiloni e non piangono quando cadono! Qui i colori compaiono solo dopo, non come i nostri che il dopo lo vivono scomparendo. Che paese strano! Qui la gente si alza prestissimo, lavora tutto il giorno sui campi, per mangiare compie ore di canoe, rimane tutta la notte ad osservare la luna che si riflette vicino ad una nave, dove alcuni giovani vivono la loro missione. Eppure a me questo paese cos strano sembra tanto normale! Io non sono niente, probabilmente per alcuni di questi bambini sar solo un ricordo. Io non sono niente se non una goccia di questo grande fiume. Ma un raggio di sole mi illumina perch il niente stato creato per far risaltare il tutto. Quel Tutto che proprio Tutto e basta da s. E' l'Amore, quello semplice che non chiede nulla. Allora io sono fiera di essere niente e lasciare spazio a questo bellissimo Tutto, perch vuol dire lasciare fare all'Amore. E l'Amore non sbaglia mai! Questa la forza che nasce in me dalla preghiera e dalla fede." Diceva M. Proust: L'unico vero viaggio sarebbe non andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi, vedere l'universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno . Credo che amare senza condizioni significhi semplicemente vedere con i nostri veri occhi. Lasciar andare tutto e ripartire. Dedico questo mio scritt0 a tutti coloro che con le loro parole e con i loro gesti mi ricordano, soprattutto nei momenti che sembrano pi bui, che l'Amore, nonostante l'apparenza, c' ed sempre l... Tutta colpa dei treni C'era un grande film western ieri sera in televisione. Uno di quei film sempre nuovi. Credo di averlo visto una cinquantina di volte ormai... E ogni volta che lo rivedo c' sempre qualche frase che mi colpisce, qualcosa che mi fa riflettere. Ieri mi sono soffermato su una scena. C' un vecchietto, una specie di "enciclopedia" del paese che sa un po' tutto di tutti, a cui hanno costruito una ferrovia accanto casa. Appena arriva la locomotiva come se ci fosse un terremoto: trema tutto, le bottiglie cadono a terra ed entra un sacco di vapore dalle finestre. E questo vecchietto incavolato nero: non tanto con chi gli ha costruito la ferrovia davanti la porta di casa, ma con i treni e con la societ che vuole correre. E il vecchietto si interroga su dove gli uomini vogliano arrivare cos velocemente. Non a caso questo vecchietto soprannominato "il profeta".

63 Il vecchietto cos stressato per questo putiferio che, a qualsiasi quesito che gli venga posto, dopo aver risposto in modo abbastanza esauriente, aggiunge sempre la frase "tutta colpa dei treni!" (anche se i treni non c'entrano nulla). "Ma cos' questa maledetta fretta?" si domanda. E forse ha ragione. E' solo tutta colpa dei treni... Stamattina pioveva. Un temporale con tuoni e lampi. Ora ha smesso... il cielo sereno. Si corre. Si corre sempre. Come se qualcuno ti potesse rubare il tempo. Bisogna avvantaggiarsi. Eppure una strana competizione. E' come se l'uomo fosse immortale. C'era un tale che disse "vivi come se questo dovesse essere l'ultimo giorno della tua vita". In pochi lo hanno ascoltato. Cos' questa maledetta fretta? Schiavi di tutto. Del cibo, dei vestiti, delle sigarette, dei farmaci, delle malattie, della morte, delle emozioni... schiavi perfino di se stessi quando non si conosce nulla nemmeno del proprio corpo. Altrimenti? Beh, altrimenti si muore. Se non sei schiavo dei soldi muori di fame... e allora con la paura che c'... beh, meglio la schiavit. O si schiavi o si muore. Che cazzata... tanto si muore uguale! Ed invece non una cazzata. A volte sembra scontato: uno dice "io sono libero! Faccio quello che mi pare." Ma se non vai al lavoro per guadagnare i soldi necessari non mangi. Se non ti trovi un amico o una moglie rimarrai solo e quando ti ammalerai chi ti porta in ospedale? Stessa cosa se non hai figli: cosa farai da vecchio? E la casa? Se non hai casa non sopravvivi... Allora sale un demone dagli inferi e comincia a decidere lui per te. Chiamatelo karma, chiamatelo sfortuna, chiamatelo cattiva sorte, chiamatelo destino o come meglio vi pare. E questo demone decide di farti licenziare, di farti abbandonare dal tuo fidanzato, di farti ammalare e di far crollare la tua abitazione (assicurandosi che tu non sia in casa al momento dell'incidente). Che sfiga! Piccoli incidenti... Ma tanto non capiteranno mai a me! E poi statisticamente improbabile che accada tutto questo ad una sola persona. Quindi corro al lavoro e magari mi incazzo col mio superiore perch un emerito stronzo; mi faccio venire una bella ulcera (che tanto posso curare perch il mio stipendio me lo permette); corro a casa e mi incazzo con mia moglie perch non mi capisce ma fortunatamente ho la compagnia di amici che mi sostiene; poi la sera torno a casa, mi guardo la partita e cercando il telecomando scopro uno spinello sotto il divano... "Cazzo! Mio nonno si droga! O forse mio figlio? No, impossibile, sar quell'hippy merdoso di mio padre". Vita normale. Cose che capitano anche ai migliori. In un film un tizio diceva: "la vita una merda e poi si muore". Poi c' quello che non gliene frega niente. Ne conosco tanti. "Faccio quello che cazzo mi pare: vado con mille donne tanto la mia fidanzata non mi scoprir mai e anche se lo scoprisse... beh, la vita una e se non mi diverto ora quando lo faccio? A 100 anni? Mi fumo 'na bella sigaretta e mi scolo sei vodka alla pera. Amo il colesterolo e lo zucchero. Ch tanto prima o poi muoio. Ma almeno lo faccio con la pancia piena!". Stili diversi. Schiavit diverse. Solitamente si d la colpa a qualcuno. Magari alla famiglia. "Se sono un alcolista lo devo a mia madre"; "se sono in terapia a causa di mio marito!". Insomma si corre per non perdere 'sto benedetto treno e appena lo perdi sai benissimo qual' il motivo: un tuo familiare, l'avverso destino, il tuo amante, le Ferrovie dello Stato, Dio, la televisione, l'inquinamento acustico, uno dei tuoi tanti figli sparsi per il mondo o magari, se hai

64 poca stima di te e molta degli altri, ti fai venire i sensi di colpa dicendoti che la causa di tutto sei solo tu. Io credo che stiamo correndo troppo. Forse ora di fermarsi e vedere le cose senza fretta e senza paura. Io credo che la vita sia molto semplice. E' una questione di osservazione e di sentimento: osservare e sentire. Il resto accade, semplicemente. Gocce C' chi nasce soldato e per paura diventa poeta e c' chi nasce poeta e per paura si ritrova a fare il soldato. Nessuno sa come "dovrebbe essere". Ma tutti fanno finta di esserne assolutamente certi. La vita magica perch ci puoi incontrare qualsiasi cosa e chiunque ma spesso le idee non ti fanno soffermare sull'incanto dell'incontro. La paura ti stimola solamente a credere che prima o poi qualcosa finir. L'esistenza diventa il luogo della separazione. Non pi qualcosa di prezioso ma appare crudele: ora l'accento posto sull'abbandono e sulla solitudine. Ma c' qualcosa di pi dell'apparente sofferenza. C' l'Amore. C' qualcosa di pi della morte. C' la possibilit di incontrarsi. Ho conosciuto una signora che aveva un tumore. L'ho conosciuta in uno di quei luoghi di speranza e spiritualit, dove si dice che le acque facciano miracoli e dove si pensa che la preghiera sia pi efficace che in nessun altro luogo al mondo. Eravamo l... sulla stessa panchina. Abbiamo iniziato a parlare del pi e del meno. Ci siamo conosciuti. Ci siamo scambiati il numero di telefono. Abbiamo continuato a sentirci. Poi un giorno la sua malattia peggiorata. Mi ha chiamato. Sono corso a trovarla. Era in ospedale. Senza forze. Pallida. Mi ha sorriso. Mi ha chiesto di avvicinarmi e mi ha sussurrato: "quell'acqua ha veramente fatto il miracolo". Non capivo. Il suo aspetto trasmetteva tutto tranne che "salute e radiosit". Quale miracolo??? Ha continuato a fatica: "grazie a quell'acqua ci siamo incontrati. Se quel posto non fosse esistito non ci saremmo mai conosciuti. Quell'acqua veramente miracolosa. Se puoi, torna in quel luogo". Pochi giorni dopo un medico mi ha annunciato che quella signora morta. Non ci ho mai creduto. Esiste qualcosa oltre il corpo fisico che non comprendi e che rimane per sempre. E non parlo dei ricordi (che spesso ci fanno stare peggio) ma di qualcosa che vive. Qualcosa di difficilmente percettibile. Siamo troppo presi dalle paure, dallo stress... non sappiamo nemmeno chi siamo. I pensieri ci assalgono e ci convincono di essere onniscienti. Crediamo di sapere perfettamente come "dovrebbe" trascorrere la vita per poter essere finalmente felici. Magari intanto ci spariamo una pasticca, tanto per non sentire. Perch sappiamo pure cosa sia utile sentire e cosa sia invece da evitare.

65 La vita non n abbandono n solitudine. La vita non paura. La vita non un progetto n un ricordo passato. La vita . E' come perch non potrebbe essere diversamente. Nella vita ci incontriamo. Scriviamo poesie su una vita diversa e poi cominciamo a combattere senza sapere neppure il motivo. La vita non un'idea su cui scrivere qualcosa di estraneo. La vita siamo noi. La vita non cosa non c' e nemmeno cosa ci dovrebbe essere. Perch gi qui, ora. La vita si limita semplicemente ad esistere. In ogni momento ci offerta la possibilit di vivere un istante che ci pu far capire chi siamo sempre stati realmente. Basta esserci e dare a quest'attimo la possibilit di esistere. Esserci. Senza passato e senza futuro. Nella costruzione di un istante eterno. E' nell'istante che si pu comunicare col cielo e con i fiori. E' veramente cos banale parlare con i fiori? Bisognerebbe soffermarsi un po' di pi... Qualche sera fa ero sul balcone di casa quando ho visto la notte. Ho visto gente che sopravvive nascondendosi all'ombra dei vicoli pi bui. Gente che ha paura di perdere quel nulla che crede di possedere. Gente che in quel nulla ci "vive" perch non crede pi a niente. Non crede negli altri e non crede in s. Ho visto che questa gente ha una bottiglia di vodka nascosta nel cappotto perch sa come "dovrebbe comportarsi" (bere non educato n educativo). Questi individui sanno come "dovrebbero andare" le cose ma sanno anche che loro sono incapaci di vivere in quel modo. Forse ci sperano. Sperano che un giorno riusciranno a integrarsi. Intanto provano invidia. Invidiano un concetto di perfezione da loro stessi creato. Quando l'alcool fa il suo effetto queste persone si addormentano e sognano di essere ricche, in salute, magari anche famose e attorniate da amici che le amano. Poi si risvegliano nel cuore della notte. Al freddo. Hanno paura perch qualcuno potrebbe punirle per ci che hanno fatto. Perch non sono riuscite ad essere come "dovevano" essere. Queste persone a volte si lamentano, ma poi capiscono che, anche se la colpa fosse di qualcun altro, ormai non hanno pi scampo perch si sentono deboli e non hanno la forza per alzarsi di nuovo a guardare il sole. La vita accade. Si nasce. Qualcuno al posto giusto, qualcuno al posto sbagliato. Ma io dico che sono solo idee. Non c' giusto o sbagliato. La vita, se vita, non pu togliere nulla. E' un po' come la morte che essendo morte non pu fare niente. Al limite pu farti paura. Siamo noi che possiamo scegliere se vivere o morire. Siamo noi che possiamo costruire qualcosa semplicemente vivendo ogni istante in maniera produttiva. Come? A volte basta solo una parola; a volte anche un suono troppo. Spesso basta uno sguardo e una presenza. Ci sono momenti in cui basta il silenzio. Prendiamoci una pausa dal "come dovrebbe essere". Sediamoci. Con tranquillit aspettiamo questo attimo che lentamente si avvicina ma che continuamente ci accade . E' la vita! Un luogo dove puoi incontrare e incontrarti. La vita la puoi vivere senza avere niente. La vita la puoi vivere avendo meno di niente, come quella signora che ho conosciuto quel giorno sulla panchina.

66 Quella signora non si soffermava su cosa la vita le avesse potuto togliere... quella signora si basava su cosa la vita le aveva dato, le stava dando e le avrebbe dato. Ogni cosa che l'esistenza le dava era, per lei, un preziosissimo e unico dono. Credo che stia a noi trovare il significato dei doni della vita e l'amore che sta dietro ad ognuno di essi. Parole Spesso capita che uno si interroghi sul senso che qualcun altro vorrebbe dare al mondo. Capita pure che uno si guardi intorno, che ascolti qualche programma alla radio o che magari, proprio in quel preciso istante, decida di accendere la televisione. Il senso... ma che senso ha? Che senso ha voler dare senso alle cose? Il senso dovrebbe essere gi insito nelle cose stesse... Ad esempio mi faccio un caff la mattina con la caffettiera ma non mi chiedo che senso possa avere quella caffettiera. Diciamo che quell'oggetto ha uno scopo che ne potrebbe giustificare il senso che io ne do. Cio quella caffettiera ha senso di esistere perch esiste l'acqua e il caff in polvere. E poi magari mi ci faccio pure un buon caff che ha un fantastico aroma. Si d un senso... un piccolo senso... per la paura di potersi smarrire. Ma l'uomo o il mondo che senso hanno? Hanno senso in quanto esistono, semplicemente. Se mi trovo su un' isola deserta e apro la valigia e ci trovo la caffettiera, magari mi dico: "ma che senso ha questa caffettiera ora che magari mi servirebbe un cellulare per chiamare aiuto? Cio... sono cos agitato che un caff, ora, non ha senso!" Anche perch magari non ho caff, n fuoco per far bollire l'acqua. Che c'azzecca un caff dopo un naufragio? Probabilmente niente (ovviamente se non sei caffeinomane). E' vero! Un caff non c'entra nulla e quindi quella caffettiera non ha il suo scopo. Ma il senso ce l'ha. Ce l'ha sempre, perch il senso delle cose insito nelle cose stesse. Ma spesso noi confondiamo il senso con lo scopo. E cos vogliamo dare un senso alle cose partendo dal loro scopo. Se arrivo su di un'isola deserta, e ci trovo una caffettiera o magari una pentola o una pila scarica o anche una bottiglia senza il messaggio dentro, non ne vedo lo scopo ma il senso c'. O forse c' stato. Ma in realt il senso vive per sempre. Il senso nasce quando creo qualcosa e poi ci rimane per sempre. E' come la firma del produttore. Quando vedi una scarpa di Prada senza etichetta o magari un quadro senza firma, se te ne intendi, vedi subito se si tratta di falsi o no. E' come se ci fosse un'anima. E quest'anima l'impegno di chi l'ha costruito. Certo poi ci sono quelli che fanno costruire i palloni da calcio ai bimbi o c' il mercato orientale che dicono stia distruggendo quello nazionale. Ma quella firma si vede. Si vede nell'oggetto. E quello il senso. Si racconta di un tizio a cui avevano rubato tutto e che mor osservando l'unica cosa che gli era rimasta e che i ladri non avevano trovato: il suo splendido quadro di Gauguin. E mor cos. Senza pi mangiare o bere. E quando qualcuno gli diceva qualcosa lui rispondeva: "eppure, cos bello!". Pur non essendo di alcuna utilit, quel dipinto aveva un senso in se stesso. Come quando osservi un tramonto. Che scopo ha un tramonto? Certo, se sei un metereologo o un astronomo lo scopo ce l'ha... ma se sei un poeta dov' lo scopo? Non c'! Ma c' un senso che va oltre lo scopo. Vabb. Comunque, bando alle ciance.

67 Ero con un amico a parlare del pi e del meno quando ci capita di vedere una trasmissione in TV. Una trasmissione di quelle dove parlano i politici. Questi politici, ovviamente di avverse fazioni, giocavano a chi prometteva di pi. Ed come se la gente non capisca che stiano giocando. Infatti vince sempre chi promette di pi. Non importante se cosa venga promesso poi possa essere concesso e non nemmeno importante se, puntualmente, queste promesse non vengano mantenute. Puntualmente: perch cos! Questo non astrattismo: cos! Ma io credo che anche gli elettori giochino e si divertano. E' come quando guardi quei telequiz da casa e rispondi, tanto sai che non ci perdi n vinci niente. O quando giochi ai videogames di guerra, dove spari a tutti e non te ne frega niente se t'ammazzano: tanto c'hai tre vite! E dopo le tre vite puoi ricominciare daccapo! E non ti arresta nessuno. Cos uno va a votare, tanto come un gioco. Prima vince uno, poi l'altro... come nei videogames. Una cosa virtuale. Cosa ne sai poi che combinano veramente al governo? Magari sono tutti attori! Che recitano in televisione e poi a governare non ci va nessuno. C' un megacomputer che decide le leggi in base alle statistiche e alle preferenze della popolazione. Ho deciso di candidarmi. Basta che ti prometta un mega appartamento lussuoso. Non importa che io mantenga la promessa. E fra cinque anni, quando il mio mandato sta per scadere, ti prometto un'altra cosa (tanto te ne sei dimenticato o forse ci continui a sperare) e magari ti prometto un modesto garage. Poi dopo altri cinque anni ti prometto una macchina o forse un video-fonino (se esisteranno ancora). Bastano due parole e il gioco fatto. Ma purtroppo (o per fortuna) bisogna fare i conti con la propria umanit, il proprio "essere uomini". E un tizio, una mattina, si sveglia. E si sente sconvolto. E si domanda: "ma qual' il senso della vita?" E potrebbe capitare anche a te che stai leggendo (se non ti gi capitato). A te che stai leggendo per sbaglio e magari del senso (o dello scopo) della vita non te ne frega nemmeno niente. Ma questione di mesi, forse anni. E poi? E poi uno si accorge che il senso della vita non sono i soldi, la casa o il telefonino. Queste cose hanno un senso di per s e hanno anche uno scopo. Sono utili ma non servono a dare senso alla vita. Mi sto accorgendo come la gente rimanga spesso delusa perch crede fermamente che le cose materiali (compresi gli pseudo-sentimenti come l'amore che vorrebbe possedere) possono dare la felicit. Ed invece un continuo rimandare la tristezza. Perch oggi sei felice e domani no. Dov' finito l'uomo? Oggi c' il ricco, il magro, la persona in salute che fa sport; c' l'intellettuale o lo stilista. Non c' l'uomo. C' la tecnologia. Siamo nel 2006: nel secolo scorso sono stati scoperti gli antibiotici; la ricerca ha fatto passi da gigante nella cura dei tumori (mia nonna morta per un cancro al seno e oggi, grazie anche alla prevenzione, il cancro al seno stato quasi debellato); siamo stati sulla luna e oggi si sa molto di pi sul clima; molte aziende si adoperano per l'uso dei materiali riciclati; si vive molto di pi. Oggi si sanno molte cose per stare meglio eppure sembra che si stia peggio. Qualcuno dir che colpa dell'inquinamento, dei telefonini e del microonde. Io non credo. Certo c' pure lo smog, ma vedo che non interessa poi pi di tanto. L'importante fare le vacanze sul Mar Rosso o avere il televisore LCD. Oggi si punta sulle macchine. Tecnologia, robot, trapianti, telecomunicazioni, esperimenti genetici. Non sono cose cattive o buone. Sono cose. L'importante l'uomo. L'uomo ha un senso in se stesso. La vita ha un senso in se stessa e non dobbiamo cercarlo. C' e basta. E' come quello che guardava il Gauguin: lo guardava e basta. Certo qualcuno mi dir che forse era depresso perch gli avevano rubato tutto il resto e cos si disperava a guardare Gauguin. Ma

68 avete idea di quale sia oggi il tasso dei depressi o degli ansioni sul pianeta terra? Meglio che non ve lo dica. Si direbbe che "essere depressi" sia la norma e che chi non lo non sia umano. Ripeto sempre che qualcuno mi potrebbe dire che " la vita: un giorno depressi, un giorno felici... Ma meglio con il televisore che senza". Benissimo. Del resto c'era una famosa pubblicit di qualche tempo fa dove un tizio grassottello, provandosi una camicia e vedendo che gli calzava a pennello, diceva: "se sta bene a me, buona camicia a tutti". Ma la cosa che oggi mi domando : "perch se sta bene a tutti, a me non sta bene?". Sar che non mi sembra un gioco... mi sembra ci sia qualcosa di pi importante dietro (e pure davanti). La vita ha senso. Ed ha un senso molto profondo. Solo che oggi questo senso lo cerchiamo fuori dalla vita stessa. E ci confondiamo con i termini: qual' lo scopo della vita- oppure- qual' il senso? Lo scopo della vita non so quale sia... figuriamoci: non so nemmeno quale sia lo scopo della mia vita, immagina se ora so qual' quello della tua! C' qualcuno che dice che la vita abbia lo scopo di evolversi. E non una cazzata. Evolversi significa riuscire a comunicare. Oggi io sono oppresso dai pensieri e dalle paure. Io vivo una vita attraverso delle lenti colorate che hanno il colore delle mie idee e dei miei timori. E cos l'energia che ho dentro non riesce ad esprimersi. E' oppressa e inscatolata. Inscatolata nel mio ego. Voglio difendermi, non comprendo, sputo fuori la mia ira, mi rintano nel mio guscio... vi pare che io possa comunicare qualcosa di bello? Comunico questo disagio. E questo disagio si diffonde. Si diffonde come la pubblicit alla radio e cos cominci a credere di aver effettivamente bisogno di una Coca-Cola per stare meglio perch "tutti stanno meglio con Coca-Cola!" Diventa una vita mediocre e te ne accorgi ma credi che ormai sia troppo tardi per ricominciare a volare. Evolversi significa riuscire a esprimere la vita. E nell'evoluzione sopravvive chi ha da dire qualcosa che riuscir a farti volare. Chi non ha niente da dire, bene che scompaia. Non un fatto di razzismo: un fatto. Qualcosa che riuscir a farti volare, qualcosa che arriva dal cuore. Quell'energia che oggi imprigionata dalle tue stesse idee. Io credo che oggi tu abbia una responsabilit nei confronti del mondo. Non nei tuoi confronti: ma in quelli del mondo. Questa l'evoluzione. Se tu ricominci a volare, anche quello accanto a te lo far perch sapr che un altro l'ha fatto. Non serve a nulla la ricerca sul cancro se a farla una macchina. L'uomo non una macchina. Puoi curargli il cancro (forse) ma se non accudisci il suo spirito allora tutto vano. E' un altro cellulare che si rompe. Un altro televisore da sostituire. La vita ha un senso. Ed il nostro scopo quello di riscoprire tale senso e comunicarlo al mondo. Questo senso dentro la vita stessa ed quindi dentro noi stessi perch noi ne facciamo parte. Per riscoprire tale senso non dobbiamo far altro che metterci ad ascoltare. E non facile. Ascoltare significa anzitutto fare silenzio. Per fare silenzio bisogna capire che il senso della vita non lo si comprende col ragionamento. Noi non sappiamo cosa sia giusto o sbagliato. Noi non sappiamo come dovrebbero andare le cose. L'unica cosa che sappiamo qualcosa che sentiamo. Una specie di tensione. Non una idea o un ragionamento o una paura. E' la tensione del cuore: questa energia che vuole uscire e commuoverti e farti ridere e piangere insieme a chi ti sta intorno! Chiudo gli occhi e mi limito semplicemente ad ascoltare. Non voglio cambiare nulla di ci che sento perch il senso c'. Non voglio giudicare: va bene cos. Sento una macchina che passa, un clacson, un cellulare che suona, mia madre che prepara il caff, la televisione e la radio. Questa la vita! Questo il senso! Niente di pi, niente di meno. Ed stupendo che la vita sia cos semplice. Ed la semplicit che la rende unica e degna di essere vissuta.

69 La vita ora. Non c' domani e nemmeno ieri. Non ci sono colpe da rimproverarti n timori per il tuo futuro. Ora, libero come il falco, comunica, senza parole, la bellezza e la potenza della vita con la semplicit e la grazia di un semplice volo. In questa semplicit vivono insieme l'evoluzione, il senso e lo scopo. Vento La vita... Prima uno ha tanti sogni e poi l'unica preoccupazione diventa quella di arrivare alla fine del mese o di mettere da parte qualche soldino per farsi la vacanza al mare. Dice qualcuno "beh, si cresce. Prima non te ne frega nulla perch c' qualcuno che ti mantiene. Poi devi mantenerti da solo". Ci sono anche quelli che smettono di sognare molto presto. Bambini che vanno a lavorare e si spaccano la schiena. O magari fanno qualche furtarello non per "trasgredire" alle regole ma per non venire picchiati appena tornano a casa. Se una casa ce l'hanno. Ci sono anche quelli che, nonostante l'et adulta, continuano a fare i cazzoni perch se lo possono permettere. Stanno bene economicamente. "Bisogna essere indipendenti"... Mi domando chi l'abbia detto. Magari qualche ricco psicologo . Conosco una persona che per pagare il condominio e per farsi una vacanza d'estate si spacca la schiena tutto l'anno. Non ha figli, vive da sola. L'anno scorso non ce l'ha fatta a pagare tutte le spese e le vacanze sono saltate. Quest'anno forse ce la fa. Va al mare una settimana. E poi la vedi: stressata, stanca, arrabbiata quasi tutto l'anno. Sempre in cerca di qualcosa che le faccia guadagnare qualche euro. A queste ultime elezioni mi sembrato di capire che la vittoria stata decisa intorno all'argomento "pagare o meno qualcosa". Non ho sentito parlare nessuno, ad esempio, del problema "istruzione". Eppure la saggezza di chi governer domani un paese, deriva dall'istruzione che ha ricevuto da piccolo e da giovane. Ma a chi interessa un ministro saggio? Avete sentito quel simpatico tipo alla TV ed il suo messaggio ai giovani che si apprestavano a fare la maturit? Qualche saggia parola (del tipo: fate la maturit per bene ch poi c'avete l'universit) e poi un bell'aneddoto: che in pratica lui, prima della maturit, era cos agitato che ha fumato la sua prima sigaretta. Fortunatamente la prima sigaretta fu anche l'ultima. Che grande insegnamento di vita! Che parole coinvolgenti e piene di ricchezza profonda e sfumata! Ma alla gente basta che dici che pu pagare una tassa in meno e tutti ti votano. Magari i figli a scuola sono trattati male, in preda alle frustrazioni di qualche insegnante depresso che non pu comprarsi la parabola per vedere i mondiali. Magari tuo figlio cos arrabbiato con quel sistema che smette di studiare anche se ne avrebbe voglia e se ne va a lavorare. Magari tuo figlio non crede pi in se stesso o in te perch non crede nella vita che il mondo attraverso la scuola tenta di inculcargli. Per, chi se ne frega?! "Basta che mi tolgono l'imposta e cos me ne vado all'Elba a prendermi il sole. Mio figlio s'arrangia: tanto io il culo me lo son fatto fin ad ora. Adesso il momento che se lo faccia lui e capisca cosa la vita". E poi uno magari si domanda perch il figlio ha cominciato a drogarsi, a bere, perch si bombarda di antidepressivi o magari perch gli sta puntando un fucile addosso. Ma la scuola solo uno dei milioni di esempi. E' questa la vita? Credo di s. Cos dice la gente. Dipende dalla fortuna. Ora si corre a questo referendum, tanto per vedere chi ha avuto ragione alle scorse elezioni. Almeno cos mi sembra di capire. Se vince il no ha vinto la sinistra, se vince il s ha vinto la

70 destra. Magari la gente non sa nemmeno che cazzo va a votare per sa che il "no" "rosso" e il "s" "azzurro". Se vi va bene cos... va bene anche a me. Tanto ormai con il bipolarismo si sono risolte un sacco di cose. Ora la gente o di un colore o di un altro. E meno male che dicevano che il razzismo fosse stato superato! Molto meglio cos, almeno non ci sono tante scelte da fare. Ce ne sono solo due. E dopo aver messo una croce si torna a casa a occuparsi della prossima bolletta da pagare o del prossimo figlio da battezzare. Mi sembra il minimo che la gente sia incazzata per la propria vita e che ti sputi addosso la sua ira, la sua delusione e la sua insicurezza. Perch questa vita che tanto pubblicizzata, se la metti in un frullatore e poi ne studi la composizione, non altro che questo. Amarezza, dolore, insicurezza, paura, violenza e chi pi ne ha pi ne metta. C'era un tizio che qualche anno fa diceva che la vita abita in un "mondo difficile" con un "futuro incerto e felicit a momenti". Felicit a momenti, s. Magari quando ti fai quel cazzo di settimana al mare pensando al tuo futuro incerto e riflettendo sul mondo difficile che ti circonda. In questo post non parlo della vita come la vedo io... oggi non mi va perch in questo istante sono stanco, stufo, amareggiato e incazzato. Lo far sicuramente nel prossimo post perch nell'Amore, io ci credo (almeno fino ad ora). Nonostante mi si ripeta continuamente che la vita sia altro. Che la vita sia quello che ho scritto fino ad ora in questo post di oggi. Chiamatemi idealista o illuso ma se veramente vivere significa sopravvivere allora non capisco perch la morte faccia cos paura. Panta rei "Panta Rei" diceva molto tempo fa un tale Eraclito di Efeso. Panta rei: tutto incessantemente muta. E' impossibile bagnarsi nella stessa acqua di uno stesso fiume per due volte consecutive. Nel fiume non esiste un istante in cui l'acqua ristagna ed ogni goccia d'acqua che arriva alle tue labbra sempre nuova. Sempre fresca. Cos l'uomo. E' diverso in ogni istante. Le sue cellule cambiano aspetto continuamente e si rinnovano cos come i suoi pensieri. Ed inutile tentare di bloccare il flusso. C' sempre qualcosa di nuovo e di giovane. Qualcosa che ti attraversa. Qualcosa che sta comunicando con te. Per alcuni un'energia, per altri un linguaggio inesprimibile. Non la solita e ripetitiva cantilena. Accade in ogni istante. La puoi sentire. Ogni evento sempre diverso da un altro anche se per semplicit l'uomo cerca di trovare somiglianze col passato per riuscire a crearsi un tranquillo futuro. Ma non puoi controllare per sempre e alla fine devi farti travolgere. C'era un tizio che una volta mi disse che il problema dell'uomo non era solo uno e che ogni individuo aveva la sua storia. Forse era vero o forse no. Ma nella vita capita di dire e fare tante cose. Ci sono periodi in cui ti senti oppresso, quasi che credi che non ne uscirai mai pi. Poi un giorno, senza pensarci, le cose si risolvono e te ne dimentichi.

71 Ed intanto sei gi un'altra persona. Magari con qualche ricordo in pi e con qualche capello in meno. Ch tanto oggi esistono i trapianti e non c' alcun problema. A volte mi viene in mente un posto che visitavo da piccolo. C'era una cascata immensa e sotto, nel fiume, qualche pescatore. Chiss se quella cascata ancora cos immensa. Quando cresci le cose diventano pi piccole, come se hai deciso di rubargli quello spazio che era vitale per far sviluppare la loro magia. E magari poi ci torni a vedere quella cascata, ma ne rimani deluso. La magia se ne andata. E cos un nuovo tassello si aggiunge e magari un altro se ne va. Durante il tuo cammino ti capita di incontrare qualsiasi cosa e qualunque persona. E ad un certo punto della vita come se ti convincessi che ti stai fermando. Credi che certi eventi nuovi e speciali non si verificheranno pi. Come se l'imprevedibilit scomparisse. Come se il tempo si fermasse al passato. E ti giri indietro. Magari con nostalgia o forse... chiss. Forse uno lo fa perch stanco. Nel passato non ci sono solo eventi positivi, anzi. Per come dire "beh, la vita per me non ha pi segreti"... Una sorta di volersi tranquillizzare. Come se sei vecchio. E blocchi il tempo perch la sai troppo lunga. Sai come vanno le cose. Mi viene in mente mio nonno o qualche anziano che ho conosciuto. Che ti dicono, con estrema precisione, quando deve piovere perch hanno male alla gamba o alla mano ormai segnata dall'artrite. E poi magari non piove. Ma che importa? Tanto se ne sono gi dimenticati. Non tanto il fatto di voler lottare o meno contro i mulini a vento che ti definisce giovane o vecchio. Mulini a vento non ce ne sono pi. Forse nel sud della Francia o in Spagna ce li puoi trovare. Sono grandi e girano. Girano sempre. Ed ogni tocco di vento sempre nuovo, sempre diverso. Ma loro sono l, a girare. Senza farsi troppe domande. Un giorno c' il sole, un altro piove. Loro stanno l e non li smuove nessuno. Ci puoi lottare anche. Ma loro probabilmente non se ne accorgono. Continuano a farsi toccare dal vento. A volte si lotta per un'idea, che pu essere anche sbagliata. Ma poi, chi lo dice che sbagliata? E' un'idea. Una semplice idea. Durante il tuo cammino puoi incontrare chiunque. Puoi incontrare un pescatore sotto una cascata o un filosofo lungo il corso di un fiume. Puoi anche incontrare un vecchio e pure un bambino. E tutto continua a scorrere. Ma non perch la tua presenza non conti nulla. Ma perch conta e pure tanto. E poi magari quando credi di aver capito che tempo far perch la caviglia non ti fa pi male e ti prepari a partire per l'atteso week-end al mare, comincia a piovere. Ma che dico piovere: diluviare! E che ci puoi fare? Ti vuoi mettere a lottare contro i mulini a vento? E allora sorridi e ti dici che forse non c'hai capito veramente niente. E magari sei pure metereologo! Che figure... Non voglio capire pi niente. Perch tutto perfetto cos. Magari comincia pure a nevicare d'agosto... ed io che ne so! Non me ne intendo. Un po' come l'amore che quando pensi di esserne guarito per sempre, ti riammali. E ci soffri pure. Ma chi se ne frega. E' perch sei vivo. Ed insomma c' quest'acqua sempre fresca che ti attraversa. Come nuove possibilit e nuovi doni preziosi. A volte non sembrano doni, tutt'altro. Ma che ci puoi fare? C' un solo modo per comunicare. Un solo linguaggio. Parole sempre vive e universali. A volte ci facciamo dominare da qualche emozione negativa invece di approfittare di quelle positive. Ma niente e nessuno pu dominarci. C' qualcosa dentro. Qualcosa che batte. In ogni momento. Lasciamo che accada. Se andr come noi vorremmo o no, non importante. Lasciamo che scorra. E stiamo ad osservare.

72 Nutriamoci della visione di quella meravigliosa acqua perch, da qualsiasi parte o da qualunque altezza cada, sempre un fantastico e meraviglioso spettacolo. Vuoi forse fermare una cascata e portartene un pezzo a casa? La cascata nel tuo cuore e da l nessuno mai potr portartela via. Scintille In questi giorni mi venuta in mente pi volte la parabola del figliuol prodigo. Sicuramente la conoscerete meglio di me. In pratica c' un giovane che vive felicemente con la propria famiglia in una casa lussuosa: servi, cibi di ogni tipo, feste tutti i giorni... Poi c' un parco immenso con un sacco di palme, l'amaca e profumi inebrianti che provengono dalle diversissime e numerosissime specie di fiori che circondano la casa. Farfalle, uccelli rari... Frutti esotici di varie specie. Insomma, una di quelle case che sono state costruite appositamente per qualche favola ambientata nell'antica India alla corte di qualche ricco principe. Nonostante tutto ci per il giovane, un giorno, pensa che sia l'ora di lasciare casa, parenti e amici e avventurarsi per il mondo a cercare un po' di indipendenza e nuovi stimoli. Va dal padre, lo prega di dargli la sua parte di eredit, apre la porta di casa, s'incammina lungo il vialetto, esce dal cancello e scompare all'orizzonte. Diceva un mio amico che pi soldi hai in tasca e pi velocemente scompaiono a meno che tu non li investa in immobili. Il protagonista della nostra storia probabilmente non li invest in immobili ed infatti, in poco tempo, si ritrova a non averne. Diventa un barbone, ma non per sua scelta, per scelta dei soldi che sono "magicamente" scomparsi. Si sa: un investimento sbagliato, un cavallo perdente, una spesa di troppo... E insomma ben presto si ritrova a dormire sotto i ponti e a mangiare gli avanzi trovati nella spazzatura. E non ce la fa: forse c' caldo umido come in questi giorni e se sei un barbone non puoi permetterti l'aria condizionata o l'acqua Uliveto. Allora i morsi della sete si fanno sentire e pure quelli della fame. Magari basterebbe uno di quei panini col wurstel, ma il nostro amico mettendosi la mano in tasca non trova nulla. E la gente sembra indifferente. E' solo. Ha paura. Non sa che fare. Ripensa a casa sua, ai banchetti succulenti, alla Coca-cola, al gelato Algida, al televisore che aveva in camera sua, ai piedi del letto. Un magnifico plasma! Ed ora non ha pi nulla... Ha dovuto vendere pure il cellulare per pagare un debituccio. E da quel cellulare, ora, si rende conto di non aver mandato neppure un SMS ai suoi vecchi che, forse, pensavano a lui, preoccupati e ignari di dove si fosse trovato. "Lo sai che faccio? Quasi quasi torno a casa... Ma ho paura! Che dir mio padre?! Mi sono comportato da degenerato..." si dice e intanto si guarda intorno. Ora sulla riva di un fiume accanto a un cumulo di immondizia. Esce un topo: "cavolo, da come grosso sembra un cane!" esclama il nostro amico. "Devo tornare a casa. Dir a mio padre di assumermi come suo servo. Dormir nella stalla e manger il cibo avanzato dal pasto dei maiali!". E cos si incammina verso casa, e mentre si avvicina gi sente il profumo dei fiori del suo giardino, la frescura che le palme emanano... In lontananza vede suo fratello e poi suo padre... C' anche sua madre: "che bello!", pensa. Appena superato il cancello suo padre gli corre incontro: non gli chiede nulla, non vuole sapere nulla. Piange... di felicit. Ed allora il nostro amico, dopo averlo abbracciato, dice "padre non sono degno nemmeno di essere chiamato figlio. Da oggi in poi sar il pi piccolo dei tuoi servi:

73 manger nella stalla da solo e dormir insieme agli animali". Ma il padre non lo ascolta nemmeno: ordina che si faccia una grande festa perch suo figlio tornato. Suo figlio tornato! Quando ero piccolo ricordo che c'era la guerra in Libano. Ricordo Gheddafi, il mostro di Firenze, le sparatorie in America (magari a danno di qualche "negro"... ch andava di moda chiamarli cos, oggi invece siamo pi civili perch sulle sedie elettriche ci bruciamo i neri, senza la "g")... Li vedevo in TV. Al Tg. Sono cresciuto con queste cose. Ah, poi c'era anche l'Etiopia e quei bimbi che morivano mangiati dalle mosche. Oggi accendo la TV e c' di nuovo la guerra in Libano, Gheddafi, il presidente degli USA, qualche serial-killer... Gli stupratori, i malati di AIDS. Poi c' l'Italia che vince il mondiale, gli scandali... I poveri ci sono sempre. Ma quelli c'erano pure prima dell'AIDS. Come pure i malati e gli emarginati. Quelli che una volta chiamavi negri, drogati, handicappati ora che sei pi evoluto li chiami neri (o "di colore": ma qual' il plurale di "di colore"?), tossicodipendenti, inabili (o disabili o invalidi o diversamente abili). Io credo che c' stato un tempo in cui l'uomo era come quel giovane. Abitava nell'Amore: Lo coltivava e ne gustava i frutti. Poi arrivato qualcuno che ha deciso che la cosa pi importante non era l'Amore ma il peccato, l'errore e comunque qualcosa che ti facesse venire il senso di colpa. Io non credo che l'Amore ti possa condannare. Proprio non ci credo. Io non credo che ti possa fare venire sensi di colpa. Casomai sei tu che te li fai venire ma perch quando ti allontani da quella casa lussuosa dove c' Amore, credi che quell'Amore si possa vendicare non accogliendoti pi presso di Lui. Parliamoci chiaro: una madre pu anche mettere una legge da non trasgredire (ma non credo) ma se la trasgredisci, tu sei sempre suo figlio! Credi forse che ti possa punire e non amarti pi? Mi sento dire di Adamo ed Eva che per una mela furono condannati a soffrire praticamente in eterno, visto che ancora mi sembra che questo dio non sia tornato a "giudicare". Cio, sar un discorso banale, ma che c' da giudicare? Per una mela? Cio per una mela un bambino muore di AIDS in Etiopia? Forse il giudizio si riferisce al fatto che Dio, quando tu tornerai da Lui, ti dir: "caro mio, ti stavi illudendo! Io ci sono sempre stato, sei tu che te ne sei andato ed io non ti ho fermato perch ti amo cos tanto che non voglio costringerti a fare nulla. E comunque sapevo che saresti tornato perch come puoi vivere senza Amore?". Quindi la parola giudizio, pi che a Dio, si riferisce a te che capirai (giudicherai) che senza Amore vero, si vive male. Questo un sano giudizio! Ma giudizio non significa punizione... Io non credo esista punizione peggiore che mangiare fra i maiali e vivere senza Amore. Io credo che Adamo ed Eva se ne andarono spontaneamente dal "paradiso terrestre" (come il figliuol prodigo)... Ma poi, senza andare a toccare la religione ch poi magari mi arriva una bomba o un anatema in testa, c' un periodo (o forse c' stato in passato) che abbiamo creduto di poter vivere senza Amore come quel giovane. Ma senza amore non si vive. Ti riduci a fare il barbone... Ad avere paura, a provare invidia... A non saper pi comunicare perch ti rifugi in una misera idea, sotto un ponte a cercare di difenderti da un topo che sembra un cane quando invece c' l'Amore che ti aspetta (ma tu non lo sai, perch pensi che chi ti ama sia incazzato con te... che paradosso! Se ti ama, come fa ad arrabbiarsi con te?). Ma l'Amore fa paura. Credi che ti possa punire perch te ne sei andato. E magari ti incazzi pure con Lui perch ti dici "come mai ha permesso di allontanarmi da Lui?". E allora gli dai un nome (ad esempio "Dio"), accusandolo delle punizioni che ti infligge quando sei tu che te le stai infliggendo perch credi che sia tutto cos reale... Oppure magari ti arrabbi con te stesso perch non capisci e non sai che fare. Quando invece una grande recita. Dove c' l'assassino, il boia, la

74 vittima... E tutti accomunati da questa mancanza di Amore che si fa sentire. Perch se credi di non essere amato, puoi pure uccidere. E tutti recitano, in questo grande teatro. Accomunati da questa falsa mancanza di Amore e da questa presunzione di poter essere salvati da qualche misera idea o schiacciati da qualche impotente paura. E magari ti fai pure un amore a tuo uso e consumo, pieno di gelosia, solo per la paura di poter perdere qualcosa o qualcuno e rimanere solo, vittima della morte e dei sensi di colpa. Ma tuo padre sempre l, ad aspettarti. E lui non giudica. Un padre vero non giudica, ti sa solo amare. Perch sei suo figlio. E magari ti permette anche di fuggire lontano da lui perch l'Amore Libert. E tu sei libero anche di non amare e di credere di poter vivere con un amore artificiale. E magari ti innamori di un'idea che non ti fa pi comunicare con nessuno perch hai paura che qualcuno possa rubartela, questa idea. E poi che ti rimane? Ma non puoi vivere senza Amore. Come si fa a tornare indietro? Come si fa a tornare nell'Amore? Ci vuole tanto coraggio: come quel giovane che aveva paura della punizione. Eppure quel giovane il coraggio l'ha trovato. Non c' nulla di cui aver paura perch l'Amore c' e quando c' l'Amore posso pure dormire sotto un ponte perch niente mi fa paura. C' mio padre che mi sorveglia ed io devo pensare ad una cosa sola: che la vita un dono. Ed anche se mi trovo su una sedia a rotelle e sto male e mi dicono che il mio corpo morir ben presto, mi basta un attimo per guardare una foglia o per guardare negli occhi chi mi sta vicino e poi socchiuderli, felice, perch quell'attimo non andato sprecato. Non andato sprecato in un pensiero del tipo "so io come dovrebbe essere la vita ed invece sono qui a patire". Perch noi non sappiamo niente. Fra un istante potrei morire: e quindi, che devo fare? Come faccio a ritrovare la mia casa piena di Amore e a ritrovare me stesso? Guardati intorno perch ci sei gi. Non ci sono errori, punizioni, paure, colpa, peccati. Guardati intorno, cazzo! E vivilo questo istante! Fai un sorriso, guarda il cielo, ascolta i rumori che ci sono nella strada: ecco la vita! Perch fra un istante potresti non esserci pi e non hai vissuto neppure un rumore di quello che ti circonda... sempre intento a giudicare e a distinguere fra cosa giusto e cosa ingiusto. Fra cosa bello e cosa sbagliato. Non c' niente di giusto o di ingiusto. La vita un dono ed molto semplice: ti basta solo un respiro per assaggiare l'aria! Ti basta un sorriso per comunicare. Ti basta sfiorarti per capire che ci sei anche tu, ora. Nella vita. E se poi muoio domani a causa della malattia, che me ne frega?! Sono comunque riuscito a raccontarvi questa storia. Ed ho vissuto. Ti ho baciata quando avevo paura che mi avresti detto che una storia con me non ti interessava. Che importa! Ho comunicato con te! Ho detto a mia madre con un sorriso che era tutto ok! E ti sembra poco? E non ti fare problemi... non ce ne sono. Vivi ora. Questo il segreto: non c' n passato e n futuro. Esiste il presente. E se vuoi vivere devi farlo nel presente. Il resto non c'. E' un sogno, un'idea, un progetto, un ricordo. Non devi salvare nessuno. Ma puoi vivere e cos trasmettere al mondo il significato dell'attimo, senza fare niente, solo vivendo. E il mondo capir. Questo processo si chiama evoluzione. Mi hanno messo in questo corpo per vivere, anche un solo istante. Vivere il presente: una magnifica e irripetibile emozione! Se l'energia che ho dentro ora, che appunto si chiama vita e che non muore perch si trasforma, volasse magicamente in una foglia che dal vento sta per essere staccata per essere portata sulla

75 citt, forse il pensiero che sono una foglia praticamente morta (perch mi sono staccato dalla mia pianta) mi impedirebbe di godermi questo stupendo volo? Beh, ora forse s, perch sono i miei pensieri a governarmi. Ma questa non la vita: ed io voglio assaporare questo volo... Ch forse l'ultimo... Ma chi se ne frega?! Cazzo: sono una scintilla e voglio vivere! Voglio illuminare la notte per un attimo e farmi vedere da un bimbo che cos potr costruire la sua favola imparando che anche una scintilla pu creare la vita; imparando che anche una scintilla, la cui esistenza dura pochi istanti, pu creare una emozione eterna ed irripetibile. Essenza Spesso mi chiedono cosa intenda con il termine "Amore"... A volte lo chiamo Dio e qualcuno si offende perch non ama la religione cattolica. A volte qualcuno mi dice che impossibile amare senza pretendere nulla in cambio. Con il termine Amore intendo quella esperienza che capita quando guardi un tramonto e rimani assorto in esso senza pensieri n cupidigia. E sei tranquillo. E riesci a comunicare con la natura. Oppure quando, mano nella mano con il tuo fidanzato, ti senti forte e protetta e non hai paura di nulla. N del passato e n del futuro. E comunichi con il tuo essere scoprendo che fai parte dell'universo intero. L'Amore una Energia senza tempo e senza spazio. Alcuni la chiamano Dio, altri Nirvana, altri Felicit... Spesso l'Amore non comprensibile perch la mente non riesce a comprendere l'infinito; pu, al massimo, immaginarlo. Questa Energia non giusta n sbagliata o forse sia giusta che sbagliata. E' tranquilla come un lago in primavera e agitata come un mare in tempesta. Racchiude in s gli opposti ed quindi completa. E' maschile e femminile. E' notte e giorno. E' sole e luna. E' bianco e nero. E' sintesi di ragione e fantasia, coscienza e incoscienza. E' tutto ci poich non soggetta alle categorie mentali e ai concetti. Sembra quindi qualcosa di incomprensibile. Eppure immaginabile e anche sperimentabile. Si manifesta nei corpi, nelle natura, in tutto ci che ci circonda come il sole, i fiori e le stelle. Piante, uomini e pietre contengono l'Amore. Questa Energia in tutto: anche in ci che non riusciamo a vedere. Questo Amore puro equilibrio: in esso convivono il caldo e il freddo e la vita e la morte. Questo Amore, per sperimentare se stesso, abita la "materia". Nella materia c' il tempo, lo spazio e la prevalenza periodica di un opposto sull'altro. Questo Amore necessita del pensiero, dei sensi e delle emozioni per riuscire a comprendersi e sperimentarsi. Tale consapevolezza (comprensione e sperimentazione) pu durare un attimo (ad esempio quando si rimane incantati, senza pensieri, davanti ad uno stupendo paesaggio) oppure pu estendersi nel tempo. C' un processo che si chiama "evoluzione" che porta la materia ad una consapevolezza sempre maggiore finch ogni essere pu sperimentare l'Amore totalmente. Purtroppo per c' un rischio: un individuo che possiede una mente, pur essendo abitato dall'Amore, pu cominciare a fantasticare e ad avere paura. Perch non distingue fra vita e sopravvivenza del proprio corpo. E cos comincia ad aver paura di morire. La morte significa, per lui, cessazione e scomparsa.

76 Cos questa Energia che voleva sperimentarsi grazie ai sensi del corpo, rimane imprigionata. Schiacciata dai pensieri. Il corpo non ha pi la funzione di manifestare l'Amore e di viverLo ma diventa una prigione. Possiamo sciogliere queste paure con la pura osservazione e il puro ascolto del mondo. Cio guardando il mondo senza pensieri. Vedere l'Amore riporta l'Amore al giusto posto. Ogni uomo cerca di trovare equilibrio, tranquillit duratura e pace ma a volte lo fa in maniera errata proprio perch soggetto alle paure: cerca la pace portando guerra e cerca la tranquillit servendosi dello scompiglio. Per riassumere esiste un Energia che in equilibrio perfetto. Per sperimentare questo equilibrio, questa Energia abita la materia ma qui non sempre riesce a trovare l'equilibrio. Ci accade perch il corpo libero di agire come vuole: pu seguire la ragione oppure l'emozione; pu vivere l'attimo o rincorrere strane idee. La sintesi di questi opposti la sperimentazione dell'Amore. Trovare l'equilibrio in se stessi significa anche diffonderlo al resto del mondo. I maestri orientali ci suggeriscono che il corpo umano, rispetto alle pietre, alle piante o agli animali capace di consapevolezza maggiore ed quindi una "fortuna" avere una forma umana. Si potrebbe sperimentare l'Amore quasi istantaneamente. La materia per spesso "sbaglia strada" proprio perch in balia della paura: si identifica con se stessa e comincia a recitare. Come in un teatro, l'uomo non comprende pi che la sua parte solo finzione e identificandosi con un corpo mortale, non distingue pi. Come due cavalli diversi che trainano un carro, cos l'uomo trainato dalla ragione che lo porta da una parte e dalle emozioni che lo portano dall'altra. Cos entra in crisi. Crisi significa separazione. Ci accade ad ogni singola cellula del corpo: anch'essa, come in una grande recita, comunica con le cellule vicine e lontane tramite sostanze (ormoni e altro) che vengono liberate come le parole utilizzate dagli uomini. Forse parole sbagliate, perch fanno parte della finzione teatrale. L'ascolto e l'osservazione pura fanno scoprire l'Amore che l'essenza delle cose. Noi siamo come bussole. Prendete in mano una bussola e fatela girare velocemente su se stessa sopra un piano orizzontale. L'ago magnetico all'interno di questa bussola non si fermer mai perch vorrebbe dirigersi verso Nord, ma muovendo la bussola questo Nord cambia continuamente. Appena fermiamo la bussola l'ago osciller per un po', trover il Nord e finalmente si fermer. Questo l'equilibrio. Fermarsi ad ascoltare ci far trovare naturalmente ci che cerchiamo. Perch spesso non sappiamo cosa cercare: ma la risposta gi in noi. La risposta in quell'ago magnetico che gi in noi e sa come orientarsi. Per dobbiamo fermarci altrimenti l'ago impazzisce. A volte ci capita di guardare un tramonto e sentirci bene. Capita di stare insieme a qualcuno e non avere paura. E' come se il cervello smettesse di angosciarci con i suoi pensieri e ci troviamo in uno stato di equilibrio. Ci sentiamo bene. Facciamo pace con i nostri errori e integriamo in noi ci che ci appariva dissonante. Questo stato, che appunto si chiama equilibrio, non tranquillit. Non pace. Non "riuscire a non pensare". Non felicit e nemmeno gioia. E' equilibrio. Equilibrio fra pensare e non pensare; equilibrio fra tranquillit e agitazione; equilibrio fra gioia e dolore. Se il Nord rappresenta l'equilibrio, ovvero dove l'ago sta fermo, cio la nostra vera posizione, l'Est e l'Ovest saranno ad esempio la pace e l'ansia. Se spostiamo la bussola in modo che l'ago vada sulla pace, l'ago, per tornare all'equilibrio, prima andr verso l'ansia, poi torner alla pace e

77 cos, a poco a poco torner al Nord, oscillando fra pace e ansia. Arriver cio all'equilibrio. Dove possibile sperimentare l'Amore. Ma solo se la bussola ferma! Orientandoci verso la pace, sicuramente l'ago torner sull'ansia. Perch, grazie a tante piccole oscillazioni, vuole solo trovare l'equilibrio. C'era un maestro che diceva che la felicit non importante: importante la via di mezzo. Perch la felicit porta al dolore.. ed una continua oscillazione. Attimi di dolore e di gioia. Ma solo attimi. Mai nulla di certo. Invece stare fermi sulla via di mezzo rappresenta l'equilibrio. Che appunto il nostro compito. E' la direzione naturale del nostro "ago". Fermiamoci ad ascoltare: vedremo l'Amore, parleremo con Lui e attraverso di Lui. Ci sintonizzeremo e cos facendo porteremo evoluzione perch anche gli altri si sintonizzeranno. Quando poi questo Amore lascer questo corpo, si sar sperimentato e voler in un altro essere oppure torner nell'universo infinito dal quale aveva avuto "la fortuna" di potersi staccare per sperimentarsi. Come una goccia che si era staccata dal mare ed aveva avuto la fortuna di percorrere i fiumi, cadere in un lago, far parte di una nuvola, essere assorbita da una pianta e essere bevuta da una formica assetata. Poi questa goccia torna al mare da dove la sua avventura era iniziata e racconta, alle amiche gocce che ancora non sono partite, le bellezze del mondo. Perch l'equilibrio non ha senso se non pu essere sperimentato. Non ha senso che una goccia viva immobile nel mare se non pu vivere al di fuori di esso (magari anche nelle branchie di un pesce). Se quella goccia rimane l, immobile, come se fosse morta. Allora questa Energia che ora abita questo tuo corpo potrebbe uscire e magari abitare un fiore e sperimentare come si sta in un fiore. Potrebbe andare a far parte della luce del sole che riscalda e illumina oppure, semplicemente, tornare nell'oceano di Amore da cui proveniva e raccontare all'Amore stesso cosa significa Amore! Perch appunto, in quell'oceano di Amore, inutile starci se non ci si sperimenta. Sei come un uomo morto. Essere oggi qui, a scrivere, per me un grande privilegio. Molte gocce mie sorelle in quell'oceano di Amore non hanno avuto ancora la fortuna di staccarsi e vivere (e forse non l'avranno mai). Mi aspettano affinch io possa raccontar loro cosa significa vivere e cosa significa amare. Loro "vivono" nell'astratto. Non hanno pensieri, non possono parlare o ascoltare. Non possono toccare o sperimentare nulla. Non possono baciare o stendersi su un prato a guardare il cielo; non possono fare l'amore o vedere un bel film al cinema. E' come se non esistessero. Come le bussole, noi abbiamo gi un ago magnetico all'interno e non dobbiamo fare nulla. Agitarsi peggiora le cose. Dobbiamo solo fermarci e permettere all'ago di orientarsi. Altrimenti l'ago impazzisce e a noi vengono le vertigini. Osservare e vivere. Osservare vivere. L'equilibrio: dove ragione e irrazionalit sono sullo stesso piano, come piatti di una bilancia. Si parte da l e si sperimenta l'Amore che in noi e in tutto. Non voglio essere tranquillo n agitato; non voglio n amare n odiare; non voglio n vivere n morire. Sono solo illusioni. La realt l'equilibrio fra questi opposti. E questo equilibrio gi in me e lo posso sperimentare fermandomi e ascoltando. I pensieri, le idee e le paure possono passare... non li fermer. Non li far miei. Ascoltare significa anche "non sapere". Non sapere cosa voglio n come dovrebbero andare le cose. Perch le certezze non le trovo nei pensieri, ma sono gi nel mio cuore. La conoscenza gi in me.

78 Se invece cerco la conoscenza, mi perder: come quella bussola che girava, indecisa, da qualsiasi parte non sapendo che dentro aveva un ago magnetico. Basta fermarsi e il tuo ago ti parler. Angosce, pensieri, illusioni sono il risultato dell'identificarsi con l'aspetto materiale e della conseguente paura di perdersi. E finisci la tua vita con la falsa consapevolezza di sapere dove sia il Nord quando invece hai sempre camminato verso l'Ovest solo perch "credevi" di sapere come poter cambiare il mondo. Ma il mondo va bene cos. E se anche non andasse bene cos perch tutti - e dico tutti- compreso il sole e le stelle, si comportano come bussole impazzite; la gente muore come mosche in guerre che non condividi; i virus uccidono i bambini e distruggono i raccolti... L'unica cosa che puoi fare metterti in silenzio ad ascoltare te e ci che ti circonda, trovare il tuo equilibrio e vedrai che anche il resto trover il proprio Nord. Questo processo, che si chiama evoluzione, si trasmette spontaneamente perch in ognuno di noi c' la medesima goccia di Amore. Il medesimo ago. Il tempo, lo spazio e l'individualit servono a queste gocce per riuscire a "vedersi". Come quando ti guardi allo specchio e ti vedi! Altrimenti sarebbero solo gocce in un mare di gioia che non possono gioire. Come esseri dormienti. Inconsapevoli. Lo scopo, quindi, la consapevolezza dell'Amore. Maledizione! Qual il codice che pu farmi scendere da questo palcoscenico? Qual questo linguaggio che pu parlare all'inconscio? Non riesco ad andare oltre Mi sono fermato FIDUCIA Unico linguaggio per poter comunicare. Unico modo per poter ascoltare. Ed ora... Non ti rimane altro da fare che metterti in volo. Senza pi paura. Confidando nel vento. Semplicemente.

79 Verso la fine del 1800 un signore chiamato Oscar Wilde cos dice: "Vivere la cosa pi rara al mondo... la maggior parte della gente si limita ad esistere". Nuove tecnologie, globalizzazione, denaro: oggi la sopravvivenza nei paesi industrializzati assicurata! Ma se non mi bastasse pi "sopravvivere"? Se volessi "vivere"? Oggi mi domando: "dove stanno correndo tutti? Per andare dove poi?" Stamattina ero alla fermata dell'autobus. Un tizio si ferma, mi guarda e mi dice: "non so cosa fare della mia vita. Sono troppo condizionato. Ho mille paure e mille idee. Non so cosa voglio. O meglio, so cosa vorrebbero le mie paure. Ma come faccio a capire chi sono veramente? Come faccio a trovare il mio vero S? Ho un'immagine di come dovrei essere. Ho un'immagine di come dovrebbe essere il mondo ma non so assolutamente chi sono. Ma vorrei capire chi sono: a prescindere dall'idea di come vorrei o potrei essere" La risposta mi viene cos. Senza pensarci. Mi viene dai suoi occhi. "Scusa, ma se sei consapevole di non sapere chi sei, cosa stai cercando? Tu mi dici che cerchi te stesso. Cerchi di capire chi sei. E' come uno che cerca una caffettiera in un immenso centro commerciale. E non pu chiedere informazioni a nessuno perch non ci sono commessi. Non ha mai avuto una caffettiera. Cerca di capire come potrebbe essere fatta in base a ci che ha visto su un cartellone pubblicitario. E magari in quel centro commerciale non hanno neppure la marca che ha visto sul cartellone pubblicitario. Quindi non la trover mai. Perch l, in quel centro commerciale, non esiste. Che cosa cerchi? Qualcosa che non conosci. Qualcosa di sentito dire. Qualcosa che hai osservato su un libro; qualcosa che hai visto in TV; o forse cerchi l'idea di qualcun altro. Se vuoi sapere chi sei, smetti di cercare. Smetti di cercare. E' l'unica risposta che posso darti". Una farfalla, mediamente, vive solo qualche giorno. A che serve sopravvivere per una vita se puoi vivere un istante? La paura vive nel passato e si nutre di futuro. Ma l'Uomo vive solo nel Presente. Se hai paura allora non stai vivendo: ora non ci sono idee, pensieri o paure. Ora ci sei tu. Ora c' la vita e niente altro.

80 Leggevo l'altro giorno su di una importante rivista il risultato di due diversi sondaggi che avevano come oggetto il famoso "buco nell'ozono". Un sondaggio diceva che il buco si sarebbe allargato e le cose sarebbero peggiorate sempre pi a causa dell'inquinamento, un altro sosteneva che non c'era da preoccuparsi perch comunque il buco dell'ozono si allarga e si restringe ma non certo a causa dei gas prodotti dall'inquinamento ma per colpa della naturale evoluzione del clima. Il primo sondaggio era finanziato da una nota associazione ambientalista. Il secondo da un importante gruppo di industriali. Ho sentito anche in TV che forse ci sar una glaciazione ma il giorno dopo, sempre sullo stesso canale, ho sentito che il clima diverr sempre pi caldo e che i ghiacciai scompariranno. Una rivista famosa diceva che l'incidenza dei morti per tumore aumenter nei prossimi anni del 33% e che non mai stata cos alta. Ma siccome la malattia tumorale statisticamente colpisce gli anziani e siccome l'et di mortalit degli anziani sta aumentando, normale che l'incidenza di tumori aumenti: semplicemente ci sono pi anziani! E siccome di qualcosa si deve morire perch ancora non siamo immortali... E' una cosa normalissima. Poi dire che l'incidenza "non mai stata cos alta": che significa? Quando chiesi a mio nonno di cosa era morta sua madre mi rispose che era morta "perch le era mancato il fiato"! Vi rendete conto! Oggi si sa perfettamente di cosa muore qualcuno, mentre una volta, non essendoci attrezzature sviluppate, non si sapeva. E quindi come si fa a dire che "l'incidenza non mai stata cos alta" se prima non si sapeva nemmeno di cosa si moriva? Magari morivano tutti di tumore!!! Ma non si poteva sapere... C' un terrorismo mediatico assurdo! Tutto basato sul denaro! Chi paga di pi pu dire la sua! E noi come i polli! Tutti a crederci! Ci rimpinziamo di farmaci, di paure, di idee... Pure le idee! Ormai ascolto il Tg per puro divertimento! C'erano due notizie in successione: la prima di quella bimba bielorussa che per questione burocratiche non potevano essere affidata ad una famiglia italiana pur sapendo che nell'orfanotrofio a cui era stata affidata aveva subito alcune violenze. Nella notizia successiva un esponente di un partito si interrogava su come poter risolvere la questione in Iran... Ora io mi domando: non siamo nemmeno capaci di occuparci di una bambina che sta male "per problemi burocratici" e poi ci si interroga su alte questioni filosofiche e su culture che con la nostra non hanno nulla a che fare. Vabb. Poi ogni tanto arriva qualche esponente di chiesa che comincia a parlare dell'aborto, della famiglia... Cio: ma sa una sega lui che cavolo la famiglia! "Se tuo marito ti picchia, mi raccomando, hai fatto un giuramento davanti a dio: sopporta!"; "non usare il preservativo, usa la castit: se ti viene il prurito, fai un figlio ma mi raccomando solo se sei sposata. Perch se ti masturbi sei colpevole, se trombi sei colpevole ma se hai 20 figli un dono di dio!" Ma poi questi figli me li mantiene la chiesa???... Vabb. Mi fanno ridere questi tipi che parlano dell'integrazione razziale: cazzo, non riesci a discutere civilmente col tuo vicino di casa perch ti ha piantato un albero che d sul tuo giardino per parli "dei problemi di integrazione razziale". Scusate ma a me sembra un paradosso. Ora si stanno ammazzando per la finanziaria che era meglio prima e invece prima dicevano che non andava bene. Io mi faccio una semplice domanda: ma non che forse (ma sicuramente sbaglio) questi politici (destra, sinistra, centro, luna, marte...) sono un po' come quei ricercatori che fanno i sondaggi e dicono le cose in base all'incentivo che ricevono? Ma mi sbaglio di sicuro! E' tutta gente che fa l'interesse del popolo. S. Credo di s.

81 Ci sono dei cartelloni giganti (ma giganti!) nella mia citt (sicuramente anche nella vostra) dove a caratteri immensi c' scritto che l'influenza si avvicina: vaccinatevi! Orrore! L'influenza si avvicina! Ma che fine ha fatto l'influenza aviaria? Che doveva diffondersi a macchia e sterminare interi popoli!!! Boh... In TV e nei giornali non c' pi: quindi significa che non c' pi. Perch oggi si ragiona cos: se lo dice il Tg allora vero, se non lo dice non c' da preoccuparsi. Cos come i terroristi. La Tv non lo dice pi e quindi si pu uscire tranquillamente a visitare musei. Vedete, io avrei molto da dire, ma tanto poi, e lo dico col cuore, salta fuori il primo stronzo che mi dice: "la vita va cos"; "l'integrazione razziale una importante problema"; "Israele ha ragione" oppure "i Palestinesi hanno ragione". Ve lo dico col cuore. Veramente. Perch non capisco. Cazzo ho un amico che sta sulla sedia a rotelle e suo padre fa volontariato. Fa volontariato da una vita! Aiuta la gente che sta male, gli anziani, gli invalidi etc. Presta servizio sulle ambulanze etc. E se ne vanta anche! E tutta la gente dice: "che gran persona, una vita dedicata al mondo che soffre!". Ma io conosco suo figlio e conosco la sua famiglia. Beh, questo "sant'uomo" col figlio paralitico non ci parla nemmeno! Perch "gli d fastidio"! E poi non racconto il resto... E non vi meravigliate: ce ne sono migliaia che fanno cos! Non vi stupite! Allora io mi domando: "ma porca troia, questo ha un figlio che soffre, una moglie che non ce la fa pi perch ha la casa sulle spalle e mi viene a raccontare che fa volontariato? Ma... Boh!" Non capisco. Non capisco perch ci si interroga sulle guerre se la prima cosa che fate la guerra a casa vostra! Mi sembra il minimo che ci siano le guerre se siamo in questo modo! Avrei tanto da dire. Quando parlo d'Amore arriva il coglione che mi dice: "s ma se la tua donna ti tradisce ci soffri... come fai a dire dell'Amore che non si soffre?" oppure "beh, ma l'Amore astratto perch poi in concreto le cose son diverse". E vedete, continuo a non capire. Forse sbaglio io. Una volta avevo scritto una poesia sull'Amore e un tale mi dice "beato te che hai trovato la donna!". Oggi accendi la televisione: appena si parla di amore significa "trombare"; si parla di guerra e significa "Iran" o quei paesi in quel posto; si parla di pace e allora significa "pace in medioriente"; si parla di spiritualit e allora significa il "Papa" e mille altre cose. Lavori, fai figli, pensi a come mantenere la famiglia, pensi ai tuoi piccoli "lussi" o comodit, fai finta di fare volontariato e pure di andare in chiesa o magari ti metti a criticare i politici e il Papa; sei incazzato: perch normale che tu lo sia visto che conduci una vita che ti fa schifo. Poi magari arrivo io e ti dico: "l'Amore, vivere il Presente..." e ti incazzi pure! Perch mi dici "ma che cazzo significa vivere il presente! Io amo ma mi spacco la schiena perch il governo una merda. Poi arriva qualche cazzo di prete che mi dice pure che non posso trombare... E poi, merda, vedi come va il mondo?! Guerre, inquinamento, cibi transgenici... ed ora arriva pure l'influenza! Se m'assento tre giorni dal lavoro merda! E pensa che quel lavoro mi fa pure schifo, ma che vuoi... la famiglia la devo mantenere: quella sanguisuga di mia moglie! E poi i miei figli... Ah, non ti sposare mai!"

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Ora questo che vi dico magari per chi mi legge sar un caso estremo, ma non tanto estremo: gente cos ne conosco. Ora non voglio dare qualche ricetta ch poi mi si accusa di voler fare "il maestro": mi considero solo una persona che si fa un po' di domande... Forse sbaglio. Dovrei smettere e dire "che me ne frega, io faccio il mio e gli altri si arrangino!". Sarebbe meglio. Siceramente vi domando: ma veramente credete di stare vivendo una vita vostra? Veramente vi credete di stare vivendo? Mi parlate del passato che indispensabile al futuro perch ci che siete passato e non ci rinunciate... Ma veramente credete di stare vivendo il presente? Io non voglio sapere nulla, non voglio risposte: a me non interessa. Non m'interessa che vi giustifichiate con me! Un giorno dovrete giustificarvi con voi stessi! E quando non sarete pi giovani i sogni che avete ora si trasformeranno in rimpianti. E vi direte che non avete vissuto. Se credete di stare vivendo bene, una vita al massimo con voi e col mondo: sono felice per voi! Vi invidio... Se credete di non stare vivendo bene allora cercate di cominciare ad essere consapevoli. Ad essere testimoni di ci che continuamente vi accade! Per fermare la guerra guardate la vostra rabbia, osservatela. Osservate le vostre idee e i vostri pregiudizi. Siate vivi! Osservate. Fatevi trasportare all'interno dalle vostre emozioni e le paure guariranno. Perch l'inconsapevolezza che vi uccide e che uccide! Non dovete fare niente tanto si muore lo stesso! E quando muori non te ne frega un cazzo se ti fanno un bel funerale o se ti buttano in un tombino: perch non senti niente! Se avete ora un attimo cercate di esserne consapevoli, non fatelo andar via. E se sfugge riprovateci. Per Amare non dovete amare altrimenti sarete falsi! Vi sforzerete di fare una cosa ma l'amore spontaneo! Non gelosia o possesso. Non paura di rimanere soli. L'Amore accade quando siete consapevoli. Non dovete amare: accade e basta! Essere consapevoli significa che dovete esserci! Cazzo: quando guidate la macchine non ci siete: perch pensate a chiss cosa! Un maestro disse: "vivere significa essere consapevoli" ed il discepolo rispose "cio? Che devo fare?" il maestro gli domand: "cosa accade se non respiri?" ed il discepolo "beh, muoio!". Il maestro allora disse: "allora lo sai cosa devi fare: devi essere consapevole di ogni respiro che fai altrimenti muori!" Ed il discepolo disse: "la respirazione mi viene automaticamente... non devo osservarla perch avvenga" Ed il maestro rispose: "allora, sei sempre stato morto!". Se fate una cosa, sappiate che siete voi a farla: i pensieri lasciateli andare. Non acchiappateli, Non distruggeteli! Lasciateli passare... Se mangiate, mangiate e basta (non pensate che ingrasserete senn i pensieri vi faranno ingrassare); se bevete, bevete e basta, assaporate cosa state bevendo e ricordatevi che siete voi che state bevendo! Ma voi non siete un corpo: quello il dono dei vostri genitori. Voi siete di pi! Un orecchio non serve a nulla se non c' qualcuno che ascolta. Ecco voi siete chi ascolta! Potete creare un corpo in laboratorio e dargli la vita ma non sar mai vivo perch sar come una casa disabitata che ha finestre ma attraverso quelle finestre non guarda nessuno. Voi siete quello che abita il corpo. E anche se il corpo muore voi rimanete: questo l'Amore! Ma se voi usate il corpo come una casa disabitata perch voi all'interno state dormendo e sognando il vostro passato o il vostro futuro, non guarderete mai lo stupendo paesaggio che l fuori da quelle finestre e che si chiama presente.

83 E in quel presente non c' spazio per "fare" potete solo "osservare". Osservate la vita, amate. Ma non amate "per forza"! Amare una cosa che accade indipendentemente da voi. Accade quando guardate fuori dalla finestra e vi sentite in comunione d'Amore e gioia. Il passato e il futuro accadono quando sognate. Svegliatevi e vivete. Non lasciate che vi accada come al giovane discepolo che "subiva" la respirazione perch era diventata abitudine. Morite alle vecchie abitudini e rinascete. Non fate diventare la vita un'abitudine. Accorgetevi di stare respirando! Di stare bevendo o mangiando! Accorgetevi di vivere! Perch non si muore o si vive una sola volta: la vita e la morte accadono continuamente.

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Poesie

85 A volte non esiste pi niente. Soli, davanti ad una immagine, cercano di arricchirsi provando altro, invano. Si sentono poveri perch l'unica cosa che considerano "vera ricchezza" gli sfugge. Non riescono a capire e a carpire il segreto. Sono bloccati perch hanno paura di agire. Vivono in una inutile fantasia della mente accorgendosi presto che essa piena di vuoto. Ma non vi rinunciano. Lottano contro se stessi cercando di trovare mille ragioni che non soddisfano la ragione della passione, unico vero nemico. Forse sono illusi. Forse sono vigliacchi poich non riescono a comunicare, se non a se stessi, la loro emozione. Non raggiungono mai la fine del sentimento. Io li chiamo non amati, qualcuno li ha chiamati amanti. Ch bruciano nella loro stessa passione. Nella follia sono disposti a morire pur di non sfuggire a quella immagine che mai li abbandona. Non hanno il coraggio di dire. Hanno paura di perdere una assurda guerra dettata da quel mondo privo di anima per cui la vita non altro che una finta questione materiale.

Punto Pioggia sul volto Di donna Senza Nulla Chiedere Al destino Mi avventurai In solitudine Lungo quel sentiero Non avevi niente Di pi Non osai chiedere Non so Parlare Senza Aver capito Ma Di una cosa Sono certo Abiti Nei miei pensieri Vuoti Fatti d'aria Ma in quell'aria Io vivo Di te. Non riesco A trovare Altro Perch Esisti Solo Tu

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Ero l sul letto aspettavo mentre la mia ragione favoriva il rispetto nei confronti del mondo. Un rispetto odiosamente falso fatto di bugie e irrealizzabili illusioni... non aspettare mai! E' solo un mondo falso senza prigioni vere ma con tanti schiavi vittime di un destino senza fine! Ma come te lo devo dire che non ho altri che te? Maledetto l'amore! Maledetto l'amore che possesso e gelosia perch da questo mi sono fatto ingannare e non ho nulla che il mio egoismo ma... ti amo! Ti amo!

87 Mantra una parola sanscrita. Esso la preghiera (con un significato un po' diverso da quello che noi siamo abituati a dare a questo termine). Come tale esso agisce sulla mente e sulla materia. Esso distrugge il pensiero e libera dallo schema. La sua recitazione porta all'esperienza estatica. Mantra Lottare per sentire. Dar voce al dolore. Spogliare di senso compiuto il termine e assaporarne la vera essenza. Ascoltare. Lanciarsi nel vuoto ed essere la paura. Confondere la propria voce con quella del silenzio. Sudare per correre. Essere il respiro e tornare al vento. Ancora di pi. Un battito di vuoto elettrico. Oltre l'immagine. Essere il sogno del mondo. Liberarsi dal concetto. Capovolgere il significato. Volare dentro la roccia. Carpire. Al di l del pensiero. Distruggere. Non agire.

88 LIMITE Sensazioni Si agitano Senza senso In me Mentre Fuggi Oltre I miei sospiri Cerco di non Ottenere Nulla Eppure Odo Potenti Urla Dentro la mia testa Ormai vuota Chiudo gli occhi E non Cessano Le emozioni Che rendono Viva La mia Pelle Brucia Un intenso calore Finch Il sangue Non Diventa Ghiaccio Che perfora Con Incredibile violenza Il mio corpo sotterraneo Respiro I miei occhi vagano In cerca di Isole Su cui approdare Per Cacciare Infine Questa assurda capacit di pensare

89 Ares Alle volte capita di perdere il senso dello spazio. La stanchezza invade con prepotenza le membra e tutto sembra illusorio e allucinante. Il tempo scorre in maniera indipendente da qualsiasi logica mentale. La paura soppiantata da una sensazione di stordimento. Il corpo allora vive in uno stato di leggerezza surreale. Non c' vita n dolore. Solo sonno. Un sonno che decide di vivere in una mente che si rifiuta di affrontare la realt. Una realt troppo poco reale. Nella vita esistiamo esclusivamente dentro il nostro piccolo mondo... Un mondo dal quale a volte ci sentiamo respinti; un mondo troppo stretto o troppo grande... Un mondo in cui piangiamo... Un mondo per cui gioiamo... Dovremmo riportare forse il tutto alle sue reali dimensioni: in uno stato di assenza di pensiero ma di completa osservazione. L'osservazione che porta alla visione della sensazione, la quale non altro che una sottile e infinita vibrazione della coscienza. Sera Sensazioni di calma Pervadono Il mio essere Senza Offrire Riparo Alla misera Capacit Di lottare Contro il tempo Vedo Con occhi ormai stanchi Le luci Che dentro un futuro Di carta Inanimate Si rincorrono Cerco di perdermi Senza volont In una fitta rete Di Passato Nei cui meandri Assisto Con piacere Alla disfatta Del senso Del mio orientamento Gravitazionale

90 "La luce che colpisce l'occhio causa un dolore che noi chiamiamo visione..." Luce Mi muovo lentamente insieme al vento Chiudo gli occhi e vedo Orizzonti senza confini, oceani di sabbia, isole sommerse Suoni d'acqua immobile partoriscono brividi sulla mia pelle accaldata Spighe dorate su di un campo lontano si affollano sul tuo volto Odori di viaggi passati penetrano con silenzi assordanti nel mio corpo inerme Nudo, senza difese, mi appresto a cadere In te la mia fame d'aria rimane appagata. In te, senza pensieri, riesco a orientarmi e fuggire dal mio labirinto. In te, ancora una volta, le mie dita cercano quella percezione inesistente che crea pesanti nuvole di consistenza eterea In te, finalmente, io vedo

Lanciandomi dal ponte ho tentato di pensare, ho cercato di credere, ho provato a capire. Quando ti lanci gi percepisci una sola cosa. Una cosa che coinvolge ogni senso. Non so se sia paura. Non so se sia solo paura. Non riesci pi a collegare il tempo con lo spazio. I piedi cercano la sicurezza poich non sono pi accolti dalla terra. La mente non ha appigli. Il corpo trema ma non puoi sentirlo perch non hai termini di paragone. Tutto sta tremando insieme a te.

91 L'unica cosa che credi ti tenga ancora in vita il vento. Ma io credo che in quell'istante la mente non si illuda. E' per questo che avverti qualcosa di inspiegabile. Percepisci il vuoto. Ed hai paura perch, in quell'attimo, anche tu fai parte di quel vuoto. Quel vuoto che distrugge le tue illusioni e le tue certezze. Quel vuoto in cui vivi ogni attimo della tua vita. Quel vuoto che, da sempre, riempi con i tuoi pensieri fatti di nulla. Che riempi per paura di sperimentare la materia di cui sei realmente fatto. E quando sei in aria, senza nulla sotto ai piedi, senza certezze, senza passato n futuro; quando sei in aria solo con te stesso e con l'aria che ti sorregge; l che stai vivendo. La vita non la tua piccola e inutile certezza fatta di nulla ma un vuoto molto pi grande. E percependo totalmente quel vuoto riuscirai veramente a vivere l'assenza. E in quella assenza scoprirai finalmente cosa significa esistere. Vuoto Con tutto il corpo Ti tocco Senza paura Riemergo Da uno stato Di Calma Apro gli occhi Mi trovo sulla parte pi alta Il nulla Al di sotto Solo vento Che sfiora Il volto rilassato Fresche sensazioni Pervadono Le forme Senza concetti Volo gi Sensazione di vuoto cosmico Riempie assolutamente La mia persona Senza lasciare Lacune Non penso Il rumore ovattato Oscura La paura Del dopo Vivo L'istante Nutrendomi Dalla sua infinita sorgente

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Quando ti innamori di un falco devi solo sperare che lui non ti abbandoni mai. Non puoi far altro che dargli tutto, perch lo ami; ma non puoi aspettarti nulla in cambio. Devi solo sperare. Non puoi farlo tuo. Non sar mai tuo. Se lo metti in gabbia morir in pochissimo tempo. Si rifiuter di mangiare e di bere e si uccider. E tu soffrirai perch difficile veder morire chi ami. Il falco, come la maggior parte degli esseri viventi, nato libero e deve morire libero. Non puoi imprigionarlo. Lo puoi osservare volare: stupendo. Se chiudi gli occhi puoi ascoltare il suo fantastico richiamo, in silenzio, nella lussureggiante vallata che ti circonda. Devi usare un guanto molto spesso quando lui si verr a posare sul tuo avambraccio, per evitare che tu venga ferito. Il falco esprime la voglia di libert che dorme in ciascuno di noi. Quella voglia che qualcuno ha spento o che volontariamente abbiamo soffocato. Anche noi un tempo volavamo e urlavamo come il falco. Anche noi siamo stati liberi. Ma qualcuno ci ha chiuso in questa gabbia. E non riusciamo pi a ricordare. Non riusciamo pi a volare. Ci lasciamo morire. E pensiamo che tutto sia chiuso in quella gabbia. Che non esista mondo esterno. E quando ci innamoriamo di qualcuno lo vorremmo solo per noi. Vorremmo che avesse occhi solo per noi. Spesso siamo gelosi perch pensiamo che un altro possa portarcelo via. E facendo cos ci comportiamo come quell'uomo che si innamorato del falco e lo ha chiuso in una gabbia per paura di essere abbandonato. Ma questo non amore. Noi ci siamo innamorati del falco mentre era in volo. Ci siamo innamorati del falco libero. Ci siamo innamorati della sua grazia. Ci siamo innamorati della sua bellezza. Ci siamo innamorati del suo urlo nella nostra grande vallata. Il falco nella gabbia qualcosa di altro. Qualcosa di molto diverso. Quando osserviamo il falco di cui ci siamo innamorati dobbiamo solo sperare. Dobbiamo solo sperare che non voli via per non fare pi ritorno. Ma se ci dovesse accadere non possiamo fare nulla. Non dobbiamo fare nulla. L'amore questa capacit di osservare la bellezza infinita di un falco senza cercare di farla nostra. Senza cercare di inquinarla con qualche sentimento di possesso che di amore non ha nulla.

93 Nella paura non esiste amore. Nell'amore non c' paura. E il possesso rivela semplicemente la paura di essere liberi. Soffio Ti vedo Libero e senza Limiti Volare In cerca Dell'assoluto Che ci circonda E cadere in picchiata Come volessi afferrarlo In una sorta Di danza A me Dedicata. Ringrazio chi mi ha dato gli occhi: ora io posso perdermi nel tuo volo. Ringrazio chi mi ha donato le orecchie: ora io posso ascoltare la tua gioia. Ringrazio chi mi ha concesso di toccare: ora io posso sentirti sotto le mie mani. Ringrazio te: ora io esisto.

94 Amaro Continuo a viaggiare Per lande desolate Senza tempo Non ricordo la meta Non ricordo l'inizio Non vedo Non capisco Ho cercato di parlarti Non riesci a sentirmi Sei troppo decisa Legata Impaurita Mi guardi Mi osservi Sono sempre l Forse Sono io Io solo Vorrei Non riesco Mi nascondo Ma se devo accettare Un mondo nuovo Che mi ospita Preferisco Morire Con un sogno Liberi come il vento Veloci Niente fermate Nessun ostacolo Nessun limite Niente pensiero Pura sensazione Solo noi

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Ieri Sensazioni eteree Su di noi Piovono Gocce Pesanti Nessun pensiero Turba La quiete La mente Poggia Sull'emozione Di Un attimo Di tregua Fresco Senza paura Senza importanza Siamo liberi Dal peccato Di noi stessi Volare Infinitamente Su ali Di pura Perfezione Morire Sulle tue labbra Senza pensare Alla diversit Che ci separa

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Sonno Insieme Nudi Senza pudore Nuotiamo Nella calda Isola Che nessuno Ha per noi Creato Gabbiani volano In un cielo Colorato Nel quaderno Di un bimbo Mai nato Dormire Senza rimorsi In un abbraccio Dove la pelle Diventa Voce Sulla bocca Del vigliacco E il sudore Ricchezza Nelle mani del mendicante

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Infinitamente Sensibilit di una goccia scorre lentamente sulla pelle accarezzando infinitesimi frammenti senza ricordi fresca nuova sempre pi vicina senza regole nel sogno di chi sta nascendo al di l del tempo in una nuova realt priva di confini dove l'oceano azzurro bagna di bianche emozioni spiagge di vento infinito Sensazioni di calma apparente Ascolto i miei pensieri Ormai libero Goccia d'acqua immobile Nel ritrovato oceano di pace

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La voglia di Libert la Libert stessa. E' pi forte di qualsiasi cosa. Di qualsiasi paura. Di qualsiasi prigione. La senti dentro. Crescere sempre di pi. Infinita. Illimitata. Diventa pi grande di te. E tu cedi alla sua forza. Devi cedere. E quando ti sei arreso alla sua potenza, solo allora puoi raccontare agli umani cosa sia l'Immortalit. Stanotte ho sognato la Libert Come un tempo Insieme ad un'idea Correvo Verso l'oceano Infinitamente Niente case attorno Solo il vento a spingermi Verso un sogno Indimenticabile Aria leggera Profumi selvaggi Una forza incredibile Un'energia sconfinata Nessuna paura Senza maschere Fiero In volo La sento in me La Libert

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Il treno correva, conoscendo perfettamente la sua meta. Io invece osservavo. Osservavo le gocce di pioggia che si rincorrevano in un gioco privo di significato. Il significato invece c'era. Ma se lo avessi capito allora, non avrei potuto far nulla. Perch il treno correva, conoscendo perfettamente la sua meta. Riflesso Dietro i vetri. Pioggia. Null'altro. Ricordo le tue mani. Ricordo l'amore. Ricordo lampi di cielo correre sui prati senza meta. Ricordo pace nel dolore. Ricordo gioia nel sacrificio. Ricordo sere senza stelle. Ricordo Preferisco un sogno che non si avvera ad un vita senza sogni Stanotte ho sognato Che tutti i bimbi del mondo potevano sognare. Che tutte le persone potevano parlare. Stanotte ho sognato un'isola. Un girotondo di popoli. Stanotte ho sognato gente che cantava insieme su una spiaggia. Davanti ad un fuoco senza fine. Stanotte ho sognato il vento che mi spingeva. Ho sognato il falco che ricominciava a volare. Stanotte ho sognato ed ho capito. Ho capito che senza sogni impossibile sognare. E' impossibile sognare bimbi, persone, isole, nazioni, spiagge, falchi. E' impossibile capire. Voglio vivere con un sogno.

100 Una parola pu offendere il pi integerrimo degli uomini. Una parola pu rendere pi breve la giornata del carcerato. Una parola pu uccidere. Una parola pu salvare. Prepariamo con mesi di anticipo il discorso che faremo alla persona amata. Ci premuriamo di non offendere un amico usando un certo tipo di terminologia che potrebbe toccare i suoi punti deboli. Ma quando siamo di fronte ad un bimbo che non conosce il linguaggio, beh... allora le cose cambiano! Le nostre parole diventano buffi gesti. Il nostro linguaggio si riempie di strane alchimie sonore. Quel bimbo che ci sta davanti non vuole ascoltare i nostri concetti: cerca solo una presenza. Una presenza che non dice niente ma che ricca di dolcezza, di amore, di sensibilit, di protezione. Una presenza silenziosa, ricca di significato. Questa canzone la dedico a te. A te che stai cercando di dare un significato all'amore non con le parole ma con la consapevolezza della tua stupenda fragilit. Tu Dolce Frammento di vita Mi osservi Tu Senza parole Con segreti sguardi Hai toccato La mia anima Tu Con gesti Complici Hai offerto riparo Al mio corpo Senza rimproveri Solo col tuo Amore Dietro la schiena Sorridi Felice Senza chiedere Senza parlare In un bacio Hai compreso

101 Dedico questa mia poesia ad una persona che si chiama solo e semplicemente Louise. La dedico a lei perch oggi molto difficile accontentarsi. Oggi molto difficile cercare di abbandonare le proprie maschere per vivere in un certo modo. E' difficile perch qualcuno ha inventato un termine che si chiama paura. Invece lei, Louise, vuole solo chiamarsi Louise. Lei lotta e sente. Ascolta. Lei si interroga. Forse, a volte, le sembra che tutto sia inutile. Che la vita sia fuggita. Ma lei sa che non possibile. Una voce l'ha chiamata. Le ha detto qualcosa. Sembrava un miraggio. Ci sono cose che non possono essere spiegate. Ci sono meraviglie che non possono essere dimenticate. Ci sono sensazioni che non possono essere pronunciate... Almeno solo per non rompere l'equilibrio del piccolo cristallo che nella sua bellezza precipita dall'altura di una gigantesca montagna e che affida la sua vita ad un infinito e magnifico istante. E quella voce... quella voce che chiama Louise. Le sussurra che... Beh, le sussurra che forse non siamo soli. L, oltre quella apparente malinconia, esiste un luogo pronto ad accoglierci ed una persona pronta ad amarci. Solo Louise? E ti sembra poco? Io sono con te... Siamo soli (?) Volavo Nulla poteva ferirmi Una vita Un sogno Una luce Frammenti di te Fiori Canti di festa Ma ora Volavo Solo Con un ricordo Avevo visto Avevo vissuto Ora Volavo Senza pi limiti Non pi paure Niente lamenti Consapevole di me Di te In un mondo Solo Semplicemente Nostro

102 La tua bellezza dar un senso sconosciuto alle mie emozioni. Dal tuo seno prender la linfa che nutrir la mia anima. Dall' acqua che si muove in te trarr la mia forza. Dentro te, io riuscir ad assumere la mia forma. Insieme Usciamo In una nuova vita Da nuove avventure Da un nuovo amore Da te Dai tuoi baci Dalle tue carezze Dalle tue mani Io voglio rinascere "Conchiglia, da dove viene il tuo prezioso contenuto? Dal silenzio!" [Sa'di] Davanti Un aereo Solca L'aria Scompare Seduto Contemplo La vita Parole Insignificanti Sospiro

103 Paesaggio Volo Sulle tue forme Lasciando Segni Di me Occhi. Osservo Ansimante L'Inenarrabile Bocca. Sapori Irreali. Piacere Sublime Trafigge La carne Orecchie. Ora Odo I tuoi veloci Sospiri. La tua lingua Serpente Evoca L'Inconfessabile Naso. Profumi. La mandibola Serra Piene Insensate Sensazioni Con me stesso Ti avvolgo Nel tuo corpo Ti amo

104 Respiriamo Insieme La vita. Saziamoci Della Sua Essenza Now, I'm breathing (ora, respiro) Libero Soffio Nell'acqua Dell'emozione Con grazia Sfioro Le corde Dell'anima Sensazione Di pace Abbraccia Il mio Spirito Sto Attraversando Il Limite Ti prego Soffia Soffia dolcemente sulle mie labbra Donami l'immortalit dei sensi Aiutami a dimenticare Affinch io possa ritrovarti al di fuori di me

105 Incontro Odi Rumori Vicini Di assenza Contempli Paure Irreali Percorri Confusa La strada Ascoltami Tu Offri Riparo Tu Colori La vita Che cosa posso fare io, per farti comprendere il tuo potere se non urlare la tua forza al vento affinch tu stessa possa finalmente udire la mia voce? Non sei sola... Io sono qui...

106 Fuori Ascolta, Oltre Il confine Esistono Mondi Diversi Silenziosi Ricchi Fuori da te rivolto, Osserva Il fiore Senti L'odore del corpo Ascolta La voce Assapora le mie labbra Tocca la profondit dell'essere Ascolto Silenzi Diversi Respiro Sospeso

107 Silenzio Il tempo si fermato Dalla mia stanza vedo Il sole illumina una casa Colline Il cielo Poche e dolci note Silenzio Pace

108 Stare in ascolto. Spostare l'attenzione sull'altro. Vedere e osservare il flusso che esce da s. Ascoltare. La vita piena di cose da vedere, sentire, ascoltare. Non ci che entra importante. L'esterno. Siamo abituati a "sentire" negativamente. Un flusso che ci percuote e ci stupra. Possiamo dare. Un flusso che esce. L'ascolto nasce quando l'attenzione esce e va sull'altro. Un flusso entra ora in maniera diversa. Sapori, energie che riempiono. Apertura, ascolto. Per assorbire. Lamenti, rimproveri, ingiustizie, giudizi... Aprirsi significa imparare. Il mondo d piacere, l'ascolto cura. Alle volte incontri qualcuno per caso... e ti accorgi che il caso non esiste! Una parola pu cambiare una vita. Consapevolezza. Una cellula muta il suo pensiero. Accetta il suo ricordo. Cos, in un click, pu cambiare tutto ci che le sta attorno. In un attimo ti ritrovi lenti pi pulite. Visione pi nitida. Ascoltare: guardare in modo diverso. Proiettarsi verso il mondo. Non stare ad aspettare... Osservare in silenzio senza dar consiglio... Gustando. A poco a poco. Come a guardar sott'acqua. Pulito. Amare ascoltare. Ed in un istante ti ritrovi ad essere felice per ci che hai: incredibile! Sei tu. Via e scopo: ora perfettamente chiari. Qui. Ascoltare senza giudizio. Un bel film, ti lascia qualcosa dentro. Ascoltare le parole. Non lo facevo da tanto. E' difficile. Mi sono arrugginito. E poi ad un tratto le cose appaiono pi nitide. Attimi di silenzio ricchi di felicit. Svuotare il mondo dalle proprie maschere. Vederlo com'. Amare. Sentire. Ci che hai diviene ci che sei. Lo sento. Puoi gustare il tuo piatto preferito in due modi: con la lingua o con i pensieri... Ma la lingua ha quella funzione specifica... Significati Dietro La porta Origlio Voglio Me stesso Mi giro Ti vedo Nell'attimo in cui dimenticavo di cercarmi, ascoltando la tua favola, mi sono trovato

109 Testa di Drago (I slept the whole night through) Paesaggi Di suoni Lontani Ascolto Nella nebbia Del mio silenzio Ricordi Mai vissuti Riaffiorano Nella pace Del mio sogno Il vento piega i giunchi al mio passaggio Odo la musica della penombra Ti sto cercando

110 Ad alcuni era stato proibito un sogno. Un tempo pensavo che fosse stato giusto cos. Poi mi guardai attorno e cos vidi. Vidi qualcosa che continuamente tornava e mai moriva. Ora capisco cosa fosse. Era la nostra stessa vita che incessantemente ritorna in ogni istante. Ad alcuni era stato proibito un sogno e cos su questa nuova realt il loro corpo si era addormentato. Una nuova realt che li obbligava ad agire in continuo suggerendogli di uscire da questa eternit. Avevano lottato ma si erano arresi. E sulla sconfitta da essi stessi inflitta avevano costruito le loro case. Ancora non comprendo bene. So per che si ripete in eterno. E so anche che c' un passaggio che conduce fuori. Un passaggio sempre aperto. Vederlo significa vedere se stessi. E questo fa paura. Superare questa paura significa uscire dalla ruota. Rivoluzione Seduto In cima al colle Aspettando Che tu aprissi Una porta Gi aperta Bussavo Guardando Me stesso Ho aspettato Il momento Mai giunto Silenzi Di voci Mai create Un sogno Caduto Dentro me Mai pi

111 Essenziale (Prophecy) Necessit Ha colto La mente Nuda Corri Verso La Luce Insieme Abbiamo sognato Realt Abbiamo visto Possibilit Lascia andare la paura... Osserva... Pace...

112 Ritratto Inspiro Odore passato Nuovi grattacieli Costruzioni imponenti Piramidi Senza Tempo Fermo Ricco Immobile Mi ascolto Ti ascolto Felice In me Sorrido Lago Calmo Sento Come agire Cosa fare Cosa dire Sogni di altri Altri sogni

113 Incontri Corro verso te... non so chi sei Dubbi Possibilit Vie Pensieri Giochi Sole Sabbia Strade infinite Ho visto un deserto pieno di vita. Ho scoperto il tempo prima ancora che cominciasse. Ho guardato un uomo che piangeva. Ho sentito il cielo dietro una nuvola. Ho toccato la vita Stacca Abbandonati Lasciati attraversare Accendi Sintonizzati Ascolta Vita A volte c' solo bisogno di un po' di silenzio; di un po' di calma; di un po' di riposo. A volte c' solo bisogno di fermarsi; di fermarsi ad ascoltare; di fermarsi ad aspettare. A volte c' solo bisogno di abbandonarsi; di abbandonarsi al vento e farsi trasportare.

114 Non capita spesso di trovare certi silenzi cos ricchi di significato Sar quella quiete dopo il temporale che molti declamano Momenti di calma assoluta Nel mondo In me L'Amore non giudica. L'Amore non separa. L'Amore non distingue. L'Amore nasce per tutti. L'Amore non muore. L'Amore, semplicemente, ama. Esiste qualcosa... Oltre... Oggi io... Oggi ho ascoltato la radio. Dicevano qualcosa anche in TV. C'era gente che parlava, fuori. Ma oggi io... Oggi io voglio solo lasciarmi andare.

115 Sembra che il tempo debba finire da un momento all'altro La nostra priorit? Rincorrere qualcosa Inseguire qualcuno Poi arriva il momento in cui non capisci I tuoi pensieri? Fermarsi Muoversi Attimi di pausa interminabili La cosa in cui credo? Idee personali Gusti particolari Finch giunge o non giunge la Libert Cos' la Libert? Io lo so Tu lo sai E cos mi domando: "Chi pu star insieme a me nella mia Libert?"

116 Fumo d'esperienza Pu sembrare, a volte, che il mio contrasti con il tuo. Se guardo meglio, per, il dubbio mi appare per ci che : fumo d'esperienza. Mi tuffo allora nella tua acqua. Non penso al freddo che potrebbe accogliermi. Vedo qualcosa di sconosciuto che potrebbe nascere. Qualcosa di stupendo. Non avverto pensieri: mi immergo solamente nelle prospettive. Credo di non sapere; sono sicuro di non conoscere. Da queste altezze non vedo il male e il bene: non posso far altro che limitarmi a osservare. Mi siedo. Aspetto. E' vero: l esistono regole; l ci sono forme passate che generano arresto. Ma io, della vita, non so nulla. Mi fermo. Osservo.

Soffi di vento sulla mia faccia nuda Sul tetto del mondo mi sono fermato a guardare C'era una donna, un frate, un ragazzo Ogni mio capello era mosso dall'aria Avevo lasciato il fumo d'esperienza Mi accingevo a scoprire la vita Ascolto. Piano. Le tue emozioni. Le tue sensazioni. Maschere Palcoscenico Attori Musica Pubblico Applausi Lacrime Sorrisi Vita

117 L'Amore mi guida: ora non mi manca niente. L'erba fresca diventata il mio letto; acque sempre tranquille accompagnano la mia barca. L'Amore mi rende certo e mi conduce per il giusto cammino. Lo fa senza nulla volere in cambio: Egli Amore, semplicemente. Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun pericolo, perch Tu sei con me. La tua guida mi d sicurezza. Davanti a me hai preparato un banchetto. Cospargi di olio profumato il mio capo. Il mio calice trabocca di miele e frutti odorosi. Non so pi cosa sia un nemico... vedo solo Amore. Felicit e pace mi saranno compagne per tutti i giorni della mia vita e abiter nella casa dell'Amore... per sempre. [Interpretazione personale del Salmo 22] A volte necessario fermarsi e socchiudere gli occhi. A volte necessario respirare. Bamboo Socchiudo gli occhi. Lascio i ricordi. Ascolto. Sulla mia mano C' un punto Che parla Del vento Che attraversa Il mondo Senza mai fermarsi. Corre e percepisce la vita. Respira.

118 Dubbi Quante volte ho cercato di cambiare il mondo... troppe. Quante volte ho cercato di cambiare me stesso... troppe. Questa ostinazione di creare qualcosa di diverso, qualcosa che non c'. E poi sto qui, a pensare. A pensare cosa potrei fare. E sto qui ad aspettare. Ad aspettarti. Forse invano. E divento schiavo del tempo e dei dubbi. Umile servo dei sensi e delle emozioni. E non bello... perch non so. E non bello perch credo che il sapere non mi renderebbe felice. Perch non ci sei solo tu ma ci sono pure io. E dico che la vita andrebbe vissuta cos, senza tanti perch. Senza tante riflessioni, idee o timori. Cos come accade che un giorno t'innamori e non ne capisci la ragione. Accade e basta. Perch non c' ragione. Ma mi ritrovo qui, invece, a cercare di capire e a tentare di salvare ci che sento. Come se credessi veramente che questo sentimento che non mi permette neppure di dormire, possa uccidermi se non si nutre, almeno per un istante, dalle tue labbra.

Perch vorrei ma non posso Cambiare la vita, Scrivere nuove regole, Portare la verit, Creare la giustizia. Perch vorrei ma non posso Renderti felice, Essere me stesso, Amarti. Perch vorrei ma non posso. E non posso perch vorrei

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Suoni L'Amore nella mente... ma non puoi pensarlo. Puoi solo sentirlo. L'Amore nei libri di storia... ma non puoi cambiarlo. Puoi solo leggerlo. Non c' memoria di ci che stato. Non c' coscienza di ci che accadr. Non devi fare niente. Non puoi far niente. E' un privilegio di tutti: puoi solo viverlo... E' Amore Come l'acqua che disseta Come l'acqua che rinfresca Come l'acqua che scorre, senza mai fermarsi Goccia (caduta libera) Memoria del tutto Muori nella vita Respirando. Voli. Senti Incredibili rumori Senza senso. Cadi. Scompari. Riappari.

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Correre Respirare Fermarsi Riposare

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Lettere

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Caro D, Le cose che oggi mi impressionano sono molto poche. La televisione mi insegna che tutto pu essere manipolato, la vita mi insegna la competizione. Ero sul ponte dell'autostrada ieri notte. Mi ero fermato ad osservare le macchine che sfrecciavano in direzione Milano. Non so se l'hai mai fatto anche tu. Ero con la faccia verso Roma e quindi vedevo le macchine da sotto sfrecciare verso di me. In realt delle macchine vedevo poco. Pi che altro vedevo fari. Tanti fari che mi venivano incontro. Un brivido. Come se mi fossero venute veramente addosso. Quasi paura. Ieri ero solo, sul ponte dell'autostrada. Erano passate da poco le due. Era buio. Guardavo gi e non pensavo. L'aria era fredda come le mie mani. La mattina ero stato a lavare l'auto in un autolavaggio vicino casa e l'addetto alla pulizia interna mi aveva chiesto se per caso avevo freddo. Subito dopo aveva aggiunto che il freddo era solo un'idea: bastava non pensarci. Sul ponte si sentiva il boato delle auto che sfrecciavano ad alta velocit. Ma io sentivo freddo. Mi capitava che lo sguardo non fosse fisso, ma che andasse sulle colline circostanti alla ricerca di qualche luce. Mi capita spesso. Ma era tutto molto buio. Sai che sul ponticino dell'autostrada c' una rete metallica abbastanza alta: forse per evitare che qualcuno si butti di sotto. La tentazione effettivamente sempre molto forte. Ma mi ci voleva poco: bastava arrampicarmi e passare dall'altra parte. Volare e atterrare in mezzo alla via per Milano. Sicuramente non sarei atterrato in ottime condizioni. Ma forse sarei atterrato vivo. E poi... Poi niente. Pi niente. Questo Natale non sono stato a messa. Non credo pi che Dio voglia avere qualcosa da spartire con uno come me. Ci stavo pensando l'altra notte. Non riuscivo a dormire: ormai sono pi le notti che non dormo che quelle in cui sogno. Ma tu che t'intendi di robe mentali e religioni strane: ma che cazzo significa che il freddo solo un'idea e basta non pensarci? A me sembra un'altra stronzata per illudermi che posso cambiare. Dio m'ha fatto cos e ora m'attacco! Sono cos e basta... Ma perch dovrei cambiare? Ah gi... Devo cambiare perch cos sto male! E che ne sai che magari c'ho qualche gene (come li chiami tu e i tuoi amici dottori) che devo essere per forza cos, cio che devo stare per forza male o che, incosciamente (come diceva il tuo amico Jung che tanto ami), godo a stare cos? Godo a farmi venire la nausea e il rigetto per il mondo (e per la fottutissima gente che mi circonda) e godo in quell'attimo, sull'autostrada, a farmi venire l'idea, non del freddo, ma di farla finita? Che tanto, e forse l'unica verit che mi rimane, so benissimo che se non esiste nulla dopo la morte almeno non soffro pi in questa vita e se esiste, so che Dio mi perdoner e anzi si scuser con me e mi far abitare in un paradiso dove il pensiero non esiste ma dove si vive solo di sensazioni tattili, olfattive, uditive, visive e gustative... Come quando ti fai una mega-pasticca d'acido che non pensi pi a un benemerito cazzo! Ma che vivi di quelle sensazioni straordinarie. E cos in questo paradiso godrai solo di sensazioni, come quando fai l'amore con una ragazza stupenda che ti ama e raggiungete l'orgasmo insieme e in quell'attimo sentite solo quello e non pensate a niente... E venite insieme in un urlo! E non conoscete pi nulla della bellezza, della bruttezza, del male e del bene, della vergogna e del pudore, del disgusto e del piacere! Ed come se sentiste con tutto il corpo... e il cervello per un attimo muore (diventa solo un ammasso di cellule senza senso). E siete sudati e i corpi rigidi sono pervasi da sensazioni estreme. Il caldo assurdo vi avvolge. Non pensi! Non pensi ma godi e basta! Godere significa essere oltre! E cos quando ti lanci nel vuoto, adrenalina pura e poi nulla... Solo sensazioni. Perch il cervello si spento. Sei come quei cazzo di molluschi di cui mi parlavi che non hanno il cervello ma hanno le cellule nervose che sentono uguale ma non capiscono niente. Cio sentono e se li tocchi in un punto del corpo si spostano ma solo per riflesso, perch non pensano niente. Come quando ti battono il martelletto sul ginocchio e ti si muove la gamba: mica ci pensi! Lo fai e basta!

123 Allora tu sei separato. Ma non separato in qualche senso filosofico... Separato proprio fisicamente. Cio, visto che ti sei lanciato sull'autostrada, sei con un pezzo del corpo sotto un camion blu, con un altro pezzo sotto una lancia delta metallizzata e magari c'hai l'orecchio sulla siepe l vicino. Poi c' un po' di sangue su una targa ecc. E allora ogni parte magari reagisce perch c'ha ancora le cellule nervose, come quel mollusco schifoso. Ma anche le cellule del sangue si muovono perch pensano che devono andare al cuore perch sono programmate per farlo. Non sanno che il cuore sotto lo pneumatico della fiesta bianca, a kilometri di distanza! E non pensi pi ad un cazzo perch sei frammentato. Come uno specchio rotto che riflette mille cose diverse ma che non sa nulla del tutto-insieme. Una delle poche cose che mi impressiona oggi come faccia il cervello ad avere tutti quei pensieri inutili in cos poco spazio... E' come mettere tutti gli oceani del mondo in uno di quei contenitori per i rotolini fotografici: ma come cazzo faccio? Non sono mica Mago Merlino! Eppure... Ti auguro un 2004 senza pensieri di alcun genere, ti auguro il vuoto della mente e la percezione sensoriale assoluta... magari in compagnia della donna dei tuoi sogni :) Un abbraccio forte M Caro Babbo Natale, anche quest'anno eccoci giunti in questo periodo di feste. L'ultima mia "lettera di desideri" risale a parecchio tempo fa. In quel periodo avevo scritto ad un tuo collega, l'anno che se ne stava andando. Soprattutto gli avevo consegnato i miei dolori e avevo fatto, fra le tante cose, una precisa richiesta: una maggiore consapevolezza di quello che c'era intorno a me. Perch anche dove c' dolore c' amore, anche dove sembra finito tutto ci deve essere l'amore perch quella piccola fiammella che ancora arde, nonostante il vento, non pu esistere senza la speranza di un mondo nuovo. E questa speranza non una illusione, non deve esserlo. Deve essere gi presente e nutrire tutti. Ma bisogna accorgersene senn inutile e subentrano le solite seghe mentali. Ti chiedo un regalo che duri tutta la vita. Un regalo che forse ho gi in casa e nella realt che mi circonda ma che non riesco pi a vedere. Un regalo che tanti anni fa mi era stato fatto da quell'anno che se ne andava. Mi era stato concesso di vedere la speranza nella sofferenza. Dare amore. Rivedermi e riprendere la mia vita nelle mie mani. Ecco il mio desiderio: ritrovare quella energia per stare vicino a chi mi vuole bene, a chi non mi vuole bene e a chi sta peggio di me. E questi ultimi sono tanti. Ma si sa, quando soffri, credi che il tuo dolore sia il peggiore in assoluto. Ritrovare quella energia d'amore e di libert che ci sostiene. E gioire di questo. Gioire del fiore e di un ideale. Gioire di quella strada e di quella tranquillit in cui ci si imbatte in ogni istante "per caso". Dove c' qualcuno che sta soffrendo ma che ti insegna la gioia o dove c' qualcuno che ama e ti insegna la pace. Perch se non riesco a ritrovare tutto ci, a che serve il resto? Ricordo con tanta emozione, in una chiesa, una ragazza sulla sedia a rotelle che cantava in un coro. Ricordo un sorriso. Ricordo un bellissimo capodanno con una bellissima donna accanto a me. Ricordo un divano, ed io e la mia ragazza a fare l'amore davanti ad un film ("Intervista col vampiro"). Ricordo il sapore di birra. Ricordo una sigaretta in un anfiteatro pieno di gente, a ballare sotto la pioggia, insieme a migliaia di persone. A ballare con Max Gazz, Elisa e Carmen Consoli. Ricordo un invalido e sua madre che lo amava, nel dolore. Ricordo un'estate al mare, una ragazza tedesca, a baciarci per una notte intera. Ricordo il sapore delle sue labbra. Ricordo musiche e odori. Ricordo gente. Ricordo un panino con la salsiccia preso in un paninaro per la

124 strada, un panino con mille salse piccanti. Ricordo Luca e Marco, con cui portavamo da mangiare a chi stava male, agli anziani, agli invalidi. Con il nostro mitico fiorino. Ricordo il bowling e i tanti film al cinema con Jacopo. Ricordo le sere ad inseguire le ragazze, a divertirci. Ricordo le figuracce con qualche donna (che magari non ci stava ;)) e ricordo i bambini sui pulmini. Ricordo sguardi accattivanti. Ricordo tante cose belle. Che devono tornare. E per questo Babbo Natale, dopo tanti anni, ti chiedo qualcosa che avevo ma che ho perso. Ma non definitivamente, perch la sento in me. Ti chiedo la libert di quei giorni. La tranquillit di quelle sere mentre guardavo le stelle con la mia mano nella mano di chi sapevo volermi bene. Ti chiedo, in pratica, di riuscire a vedere nuovamente le cose con quegli occhi. Con quella libert e quell'amore ma anche con quell'incoscienza che caratterizza i bimbi. E poi a letto, con la coscienza a posto... Stanco nel fisico ma pieno di speranze. E con un bel sorriso con cui guardarmi fiero allo specchio e con cui poter trasmettere qualcosa di bello agli altri. Faccio una richiesta anche per tutti quelli che conosco e che non conosco, tutti quelli che sono stati offesi e che non credono pi o che credono a poche cose o che credono che credere sia sbagliato. Per tutti coloro ai quali qualcuno o qualcosa ha soffocato un sogno o un desiderio. Per quei bambini che sono diventati grandi troppo presto. Per quegli adulti che hanno dimenticato di essere stati bimbi. Per quelli che sono in mezzo alle guerre. Per quelli che oggi non possono scriverti una lettera per i pi svariati motivi. Per tutti questi ti chiedo un piccolo segno. Qualcosa che possa ridare speranza e riempire il cuore. Ed infine una richiesta per i sognatori e gli idealisti. Per chi crede in un mondo migliore. Per i poeti. Perch io credo che saranno questi, un giorno, a salvare il mondo. Per tutti questi io ti chiedo una grande dose di energia affinch mai smettano di credere. Ti ringrazio e ti auguro uno splendido Natale e un nuovo anno pieno di lettere a te indirizzate... Per ricominciare a volare! Carissima, Siamo troppo abituati a pensare "lineare". Cio proprio come in una linea: inizio, parte centrale, fine. Personalmente credo sia riduttivo e limitante. Bisognerebbe pensare tridimensionalmente... in cerchi. Cio infiniti cerchi che si uniscono in determinati punti creando spazi e geometrie enormi (come catene, sfere etc.). Quando ci cammino dentro potrei camminare sempre nel solito cerchio (e quindi dal futuro tornare al passato) o cambiare cerchio e vedere qualcosa di nuovo. Questione di probabilit: credo sia praticamente impossibile percorrere il solito cerchio ma potrebbe anche capitare. O magari ce ne accorgiamo e cambiamo cerchio. Oppure una questione che " il momento giusto" e accade. Il tempo presente non pu esistere perch istantaneo. Cio quello che ti capita quando devi fare qualcosa di cui non sai il risultato: ti chiedi " bene farla o no?". Appena la fai per gi passato ed inutile rimproverarti e dire: "era meglio non farla, che stupida!". Oppure magari, se va bene, vantarti e prendertene il merito. Possibilit. Quindi in termini di tempo istantanea, non ci puoi ragionare, fuori dal tempo. Il futuro non esiste. E' una pura illusione dire che determinato dal passato. Semplicemente perch il passato non esiste pi. E non puoi determinare una cosa su un'altra che non esiste. Altrimenti sapremmo con certezza il nostro futuro. Chi si laurea in ingegneria dovrebbe fare l'ingegnere... Ma non vero perch tutto imprevedibile. In realt io credo che l'imprevedibilit sia una cavolata! Un altro modo che l'uomo ha di giustificarsi quando non sa che pesci prendere!

125 Il senso generale del tutto c', ma l'uomo troppo limitato per coglierlo. Ovviamente non tutti gli uomini (parla la mia esperienza): questo un discorso in generale, tanto per capirsi. L'uomo crede di sapere cosa sia giusto per lui e cosa sia giusto in generale ma non cos. E ne abbiamo mille dimostrazioni, oggi come mai prima. Conoscevo una persona che aveva studiato tutta la vita per laurearsi in medicina. Non aveva respirato un secondo, sempre sui libri. Non usciva mai di casa. Poi si laure e si regal una vacanza all'estero col fidanzato. Successe un incidente e questa mia amica perse la vita. Noi non controlliamo nulla. Delle volte desideriamo cose e appena le abbiamo ci accorgiamo che sono superflue e non ci rendono felici come ci aspettavamo. Il senso c' anche nel dolore. Te ne accorgi dopo. Dopo aver sofferto ti dici che era giusto cos: per comprendere tante cose, perch quello che stavi facendo era sbagliato etc. O forse non te ne accorgerai mai. E' inutile giudicare azioni che "sembrano" inammissibili. Magari sembrano a te. Ma nel quadro generale sono necessarie per un progetto pi grande che va oltre i nostri personali fini. Perch in tale progetto c' anche il mondo. Gli ecosistemi, la gente che la pensa diversamente, le piante di mais. Ma noi ovviamente pensiamo solo nel nostro piccolo. Chi volesse dire ad un pittore daltonico che sta sbagliando colori sarebbe un egoista e un folle! Chi lo dice che la realt quella che vedi tu e non quella che vede il daltonico? Potremmo essere noi quelli "sbagliati". E poi separare l'astratto dal concreto non molto reale. Per l'astrattista la realt sta proprio in ci che noi giudichiamo astratto e non in ci che noi consideriamo concreto. Io non credo che tu stia parlando al vento. Ognuno ha la sua visione e non sbagliata. Siamo noi che ci vediamo l'errore. Questo io intendo come controllo: vedere l'errore. Personalissimo sbaglio di valutazione. Ognuno ha da percorrere la propria strada e ha da comprendere da s. E magari ci accorgeremo che non sbagliato lui, ma siamo sbagliati noi. Certo forse fra 20 anni: per questo sostengo che sia inutile parlare di tempo che fugge. Le cose accadono quando non ce lo aspettiamo e quando giusto che accadano... E non credo nemmeno che siamo sbagliati noi: credo che facciamo parte del quadro. Certo questa la mia esperienza. Poi si pu credere che tutto un orrendo caso e che non ci sia un ben preciso senso. Continuo a pensare che comunque un senso ci sia e che, per quanto mi riguarda, non lo comprendo o lo comprendo solo parzialmente. Mi capitano per cose che non possono essere semplicemente dettate dal caso e in cui noto un "misterioso" legame Un abbraccio forte Ciao, Avevo pensato di scriverti una lettera al giorno ed aggiungerla ad un libro. Tre lettere e tre libri. Sono solo rimasti i libri; una lettera andata distrutta; le altre due non sono mai state scritte. Ora c questa qui Forse una lettera strana Capisco come ti senti, il tuo stato danimo, le tue emozioni, la tua impotenza davanti a certe situazioni che sembrano assurde. A volte si rimane preda delle paure e si agisce di conseguenzaNon si pu parlare nemmeno di sbagli. Si agisce cos, senza la minima consapevolezza. Magari cercando di salvare il salvabile. Cosa posso dirti?

126 Posso solo dirti che vale la pena lottare per ci in cui si crede. Vale la pena lottare per Amore. Questo me lo hai insegnato tu. Cerca sempre di lottare per lAmore. Cerca sempre di lottare per ci in cui credi. Cerca sempre di lottare per la tua serenit e per la tua libert. Ne vale la pena. Non sei il tipo che si arrende: e questo lo so perch su certe cose non mi sbaglio. Hai tantissima energia e la usi per fare mille cose. Forse tutte queste cose ti aiutano a non pensare. A parer mio dovresti fare meno cose ed impegnare questa tua immensa energia per combattere per quello in cui credi. Questa solo una mia opinione Non sono bravo a dare consigli o meglio, di consigli ne potrei dare milioni ma passerei per un incoerente visto che forse farei meglio a consigliare me stesso. Mi ripeti spesso che praticamente non ci conosciamo: ma davvero lo credi? E solo un fatto di conoscenza? Io invece un po penso di conoscerti Magari mi sbaglio ma come ti ho detto prima, su certe cose ci azzecco. Io credo che tu sia una persona che merita attenzioni, amore e tranquillit. Fai duemila cose, arrivi alla sera che non ce la fai pi nemmeno a respirare. Sembri una superdonna da fumetto! Come dicevo, ho limpressione che tu faccia cos solo per non pensare. Io credo che tu abbia bisogno di attenzioni, amore e serenit. E credo che tu non sia una superdonna, ma una donna super. Forse lamore, la pace e tutto il resto sono cose che si conquistano, non saprei. So per che se non ci credi, tutto inutile. Se non credi in te, se non scopri quanto tu stessa puoi darti, tutto inutile. Allora veramente giunto il momento di usare questa tua energia da donna super per lottare per te stessa e ci non implica arrivare a pezzi la sera perch hai raccolto due miliardi di olive. Io so che ce la farai. Io so che farai la scelta giusta. Perch io credo in te. Sar una magra consolazione, ma sappi che c almeno uno che oggi crede in te. E so che ce ne sono tantissimi altri. Non ti rid le felpe: forse ora sono motivo di dolore ma un giorno saranno ricordo di una persona speciale che ho incontrato lungo il mio cammino e che, anche se per poco, mi ha dato il coraggio di interrogarmi su certi aspetti di me che le mie paure avevano nascosto. E per ci non posso far altro che ringraziarti. Ricordo che una volta, durante una lezione, il Professore ci raccont un fatto a cui aveva assistito personalmente. C stato un brutto incidente in autostrada. Una macchina si cappottata e, dal finestrino, una donna riesce a tirarsi fuori. E intontita per il colpo ma subito si ricorda del bambino che ha lasciato in auto. Corre verso il mezzo semidistrutto ma non sa che fare Ad un certo punto prende la macchina, la solleva e la capovolge rimettendola in posizione normale! Per salvare il figlio, questa donna di nemmeno 50 kg ha compiuto un gesto fisicamente impossibile: sollevare una macchina di grossa cilindrata, rimetterla in strada, aprire lo sportello e prendere il suo bimbo. Chiamala energia, chiamalo amore o forza di volont: il fatto che una madre per il proprio figlio ha la forze necessaria per sollevare una montagna! Prima ti ho detto: lotta per la tua libert, lotta per la serenit lotta per la dolcezza che meriti, usa la tua energia per raggiungere questo scopo! Ma a volte fare una passo decisivo sembra impossibile. Lho provato e lo provo sulla mia pelle. Ed allora ti dico: se non riesci a lottare per te, se non credi di meritare amore, se in questo istante credi di meritare solo qualche sofferenza perch credi di non poter dare pi di cos e ti senti uguale a chi non approvi Se non ce la fai, fallo per tuo figlio!

127 Tuo figlio, il tuo bimbo, ha diritto a nascere e crescere nellamore e nella serenit! Se vuoi capovolgere la tua vita come quella donna sullautostrada aveva capovolto la sua automobile, pensa a tuo figlio! E non avrai pi paura Pensa a tuo figlio: affinch un giorno possa essere felice di stare al mondo e possa ringraziarti per averlo messo al mondo. Quanta gente oggi maledice la sua famiglia? Quanta gente oggi odia stare al mondo? Ne conosco tanti, troppi. Tu e tuo figlio avete diritto alle attenzioni, allamore e alla serenit familiare che meritate. Perch se gli adulti si fanno le loro ragioni e continuano bene o male a vivere nella sofferenza mascherandola con qualche zuccherino, un bambino non capisce. Un bambino non potr far altro che star male con s e con il mondo perch, un giorno lontano che forse nemmeno ricorda pi (o forse s), non ha compreso una dinamica familiare che per un adulto normale. I genitori forse credono che le cose suppergi andranno sempre allo stesso modo o forse credono di potere controllare gli eventi mettendo magari qualche toppa di qua o di l. Ma nessuno controlla nulla e soprattutto nessuno pu far cambiare qualcun altro se non lui stesso a voler cambiare. Allora a volte bene fare un po i maghi e cercare di prevedere il futuro. Non bisogna cambiare nulla o nessuno (anche perch quasi sempre impossibile) ma necessario cercare di capire e lottare per ci che si crede sia la cosa giusta. Qual la cosa giusta? Beh, oggi si dice che tutto relativo Credo per che il diritto di un bambino a crescere in un ambiente sereno e pieno di amore sia una cosa assolutamente giusta. E su questo non si pu discutere. Qui non c relativit che tenga! Tutti hanno diritto alla serenit ma soprattutto chi, come i bimbi, non pu difendersi e non ha la capacit intellettiva per spiegarsi il mondo dei grandi fatto spesso di teatri, maschere, finzioni e sopravvivenza. Perch un adulto, spesso, dimentica di vivere e comincia a sopravvivere. Si crede che un bambino non abbia coscienza: io credo invece che sia come un gigantesco registratore ad alta definizione! Registra tutto e di pi! Solo che, come un registratore, non capisce cosa registra. E quindi questo bambino cresce con un sacco di registrazioni in testa, registrazioni incomprese che si trasformeranno in cose buone o paure, a seconda di cosa hai registrato. Ora smetto di scrivere Mi pare di aver detto tutto. O forse non ho detto niente. Ma la cosa che mi sta a cuore che, mentre leggi queste righe, tu possa sentire cosa sto provando mentre scrivo. Se riesci a sentirlo, allora il mio piccolo scopo stato raggiunto. Nella vita, come accade per il registratore, credo che conti molto di pi ci che si sente rispetto a ci che si capisce. Perch se lo senti allora significa che qualcosa entrato nel cuore, se lo capisci e basta allora il tutto verr filtrato, scomposto in parti e quindi distrutto in base alle tue esperienze, paure e idee. Quando litighi con una persona a cui vuoi bene, dimostrare di avere ragione non ha senso. Non ti fa stare bene, anzi! Nessuno di noi ha ragione. Quando la discussione fra due persone che si vogliono bene finita, chi ne risulta vincitore il vero perdente. Non questione di avere ragione o torto: questione di sentimenti ed emozioni! E nei sentimenti e nelle emozioni, avere ragione, non ha mai alcun senso. Un abbraccio immenso

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Racconti

130 Un racconto I parte A volte basta solo un attimo per capire la vita, altre volte nemmeno una vita intera. Tante cose sono accadute e il ricordo vola sempre su quelle un po' pi tristi. Sono quelle che ti permettono di farti delle domande. Sono importanti perch servono a crescere. Ma le cose belle sono quelle che ti fanno continuare. Alle volte si preferisce rimanere piccoli perch dura accettare certe cose. Allora ci si comincia a drogare con la TV, i farmaci, il telefono, lo shopping. Pensare fa male. Per non crescere si rinuncia a sognare e ad amare. Allora arriva l'amico che ti dice "l'amore una bella leggenda", "chi pensa per s fa per tre", "aiutati che Dio ti aiuta"... Eppure Pinocchio uno che si fatto un culo cos per diventare bambino... Ma non credi nemmeno pi alle favole. Pensare che amavo la Fata Turchina! Poi c'era Robin Hood che lottava per qualcosa in cui credeva... come pure Gandhi e i figli dei fiori... Peter Pan era riuscito a volare! Gente che crede di cambiare il mondo con un fiore! Gente che crede di poter portare una fiaba nelle oscure menti dei politici. Poi c'era Woodstock con la sua musica ricca di mille significati emotivi. C'eravamo tutti l. A sognare un mondo migliore. A lottare per un ideale. Non dico fosse giusto, n che fosse sbagliato. Ma era un fatto. Un qualcosa in cui credevi. Oggi fa un po' paura. "Meglio regalare il cellulare a mio figlio che va alle elementari, chiss cosa potrebbe accadergli". Una volta c'era anche l'autostop. Lottare implica anche coraggio. Ma non ci si pensava. Forse eravamo incoscienti. Sprovveduti. Ho fatto cose che nemmeno io so come. Dormire un'ora a notte abbracciato alla mia donna. S, la chiamo cos: "la mia donna". E non certo per maschilismo o per senso del possesso. Era la mia donna. Un gusto stupendo sulle sue labbra. E dopo aver dormito un'ora ero gi pronto per affrontare un'intera giornata. Perch insieme avevamo visto le stelle nel cielo, mano nella mano, in una splendida fredda notte. Ci riscaldavamo con i nostri corpi. Ora ci sono molti neon... Di stelle se ne vedono poche. Mi nutrivo di energia. L'energia dei sogni e dell'amore. Poi c'era il gusto della birra. L'ho sempre amato. Mi lascia in bocca qualcosa di magico. Un po' di erba in una sigaretta... Sotto la pioggia ad ascoltare il concerto dei Nomadi... Con la maglietta rossa di Che Guevara che mi scoloriva addosso... Ero pure sudato... A saltare, saltare a ritmo di musica... Polvere nelle arene all'aperto... Non si respirava nemmeno... Stavamo con i ragazzi handicappati (si chiamavano cos prima e mai nessuno si offeso) a farli divertire... A correre sui prati... E poi mia nonna mi raccontava le favole. Mi tagliava la fettina di carne con le mani e me la imboccava. Aveva un sapore diverso... Un bel sapore. Mi comprava le bistecche, la nonna. Ero felice con lei. Ci divertivamo. Ora c' il transgenico ed i "vegetariani di classe". I vegetariani di classe che comprano una mela biologica staccando un assegno. Poi ci sono quelli delle "diete dimagranti culturali". Le diete dimagranti culturali che si trovano sulle riviste dal parrucchiere. "Allora s, tutti al ristorante macrobiotico con la carta di credito che ho appena iniziato la dieta dell'uva". Eravamo l, insieme alla nostra donna. A vedere le stelle. A baciarla. Senza paura. Ad ascoltare Patti Smith con la convinzione che la gente avesse il potere per cambiare il mondo. A

131 manifestare la nostra voglia di ridere e divertirci. La voglia di stare con la nostra donna, sotto quelle stelle luminose. O sotto la pioggia senza ombrello. Manifestavamo il nostro diritto di sognare. Nudi, abbracciati. A fare l'amore mille volte e sognare un mondo senza frontiere. Senza guerre. Insieme ai pellerossa a cantare odi alla Luna che ci sorvegliava. Ieri ho sentito un bimbo che avr avuto 7 anni arrabbiarsi con la madre. Le ha detto: "se il videogioco me lo vuoi regalare, compramelo ora. Ma non ti inventare che me lo porter Babbo Natale!". Diritto a sognare... Dovrebbe stare nella Costituzione... Diritto a sognare... Sempre e comunque... II parte In un minuto vorrei scrivere quello che non ho mai detto. Non facile. Quante esperienze passate, quanti libri... La sapienza spesso rimane proprio l. Sui libri. Qualcuno si realizzato e lo ha comunicato... Allora tutti hanno pensato che quella fosse finalmente la via giusta. Come diceva qualcuno, "mi piacerebbe stare alla stazione". Ad aspettare. Una stazione di quei paesi piccoli di montagna dove il treno passa raramente. Magari, sullo sfondo, un bel paesaggio innevato. Aspettare in tranquillit il prossimo treno che deve arrivare. Senza pretendere. Godendo di quello che si ha... Magari una bustina di crackers non salati in superficie ed un biglietto di cui non si legge pi la destinazione. Una bottiglietta d'acqua. Ma nella vita vedi tante cose e apprendi molto. Poi c' quella paura, magari di rimanere soli o di trovare troppa gente. Tanti dubbi. George Michael - "Jesus to a Child": sta girando sul giradischi... Musica stupenda... Un po' triste, forse... Scrivere in un minuto una vita intera? Quanto passato... Quanto presente... Quanto futuro... Eppure ce la devo fare. In quella stazione, sulla panchina. Con la sciarpa attraverso la quale esce un sospiro che presto diventa nuvola. Aspettare. Aspettare il prossimo treno. La disciplina, la conoscenza... Molto resta, ma se non riesci a metterla in azione allora... Allora difficile. Rimane su un libro. Abbandonato su una panchina dentro una stazione ferroviaria. Con nostalgia... Aspettare un treno senza pretendere che rispetti l'orario, senza pretendere che vada dove vogliamo... Su una barca... Lo dicevo tempo fa: "su una barca a farsi trasportare dalla corrente". Forse Dio questo: Lasciarsi andare. Ma poi c' la paura. In agguato. La tentazione che forse... Che forse non esiste nulla. Che tentazione grossa. La paura. La paura di rimanere soli. Mille dubbi. Quando ero l, ad ascoltare Max Gazz, non mi interessava. Eravamo a ballare nella polvere, in mezzo al fumo delle canne. Ma dov' finita quella spensieratezza e incoscienza? Dove sei? Dove sei, Chiara? Ti ho lasciata senza tante parole, senza tante spiegazioni... Cos... Le serate in discoteca a ritmo di Techno-music... Senza mai stancarsi... Un drink e poi in pista. Con la faccia bollente. Sudore intenso. La pelle che bruciava. Ora sto qui a farmi tanti pensieri inutili... Mi divertivo e non me ne importava niente. Mi stordivo. Felice.

132 Sul divano di Chiara, ci abbracciavamo. Senza pudori. Miliardi di baci. Anche in macchina. Con le mani che scivolavano dappertutto. Ma dove sono finite tutte queste cose? Mi fa schifo la nostalgia. Sembra che le cose non debbano pi tornare... In quella stazione, ad aspettare un treno. Senza fretta. Ora una lacrima mi riga il volto... Gli occhi bruciano... E non me ne frega niente se un uomo dovrebbe "fare l'uomo". Io so che un uomo vero sa piangere... Altrimenti chiamatemi come vi pare... Appiccicatemi qualche adesivo preconfezionato... Ma mi piacerebbe tornare in quella incoscienza. E' dura. Vorrei ballare, divertirmi e non pensare! Come quando... Beh, s: come allora! Forse Dio questo: Lasciarsi andare. S, ne sono convinto. Le paure dei giudizi: ah! Che schifo! "Sei grasso, sei magro, sei malato, sei diverso!"... E' brutto essere "qualcuno" da soli. Anche la sensibilit diventa un difetto. Mi piacerebbe tornare su quel divano a fare l'amore... Per sempre. Mi piacerebbe tornare in quella discoteca a ballare. Poi la notte guidare sull'autostrada. Che bella sensazione. L'autostrada di notte. Che tranquillit. Che pace. Mi piacerebbe tornare a urlare in quel concerto. E poi tornarmene a casa mezzo sordo... Andare a letto e dormire... profondamente. Un ideale per cui morire... forse... Anche quello ci vorrebbe. Anche quello c'era. E mentre ci abbracciavamo sul divano, il copri-divano pian piano scivolava... Una cassetta continuava a girare nel videoregistratore... Ma ormai l'audio era incomprensibile. Un whisky e cola al bancone o una birra. A volte un Manhattan con poco ghiaccio... E in pista... Che danze... Le ragazze ammiccanti... Le risate con gli amici... Aspettare un treno alla fermata... senza pretese... senza destinazione... III parte Una volta mio nonno, che era appena uscito dal coma, con aria quasi stupita, mi chiese: "e tu chi sei?". Povero nonno, non ricordava pi nulla. Non riconosceva pi nessuno. Sarebbe peggiorato progressivamente. Quando part per un mondo migliore, piansi tanto. Ho visto tanta gente andarsene ma non ho mai pianto cos, come quando piansi per mio nonno. Eppure quella domanda che mi fece... Su quella domanda c'era molto di pi da riflettere invece che etichettarla semplicemente come "effetto del morbo di Alzheimer o dell'aterosclerosi". Ma allora ero piccolo e non capivo. Oggi che sono un po' pi grande mi domando: "chi sono?" e ripenso cos al mio nonnino. "Chi sono?". Gi... Nella vita si recitano diverse parti. Personalmente non rileggo mai ci che scrivo perch lo trovo stupido: ogni volta che scrivo sono qualcosa di diverso e non mi ritrovo per nulla in ci che ho scritto in precedenza. Ma credo che sia necessario ricucire. Rimettere insieme tutti questi personaggi, ragionare sulle cose spiacevoli e, soprattutto, porre l'accento sul bello che accaduto. Un grande scrittore disse: "La bellezza salver il mondo". E non c' nulla di superficiale in questa frase. La bellezza di un attimo, qualunque esso sia, non torna pi. Allora cominciamo a ricucire. Cominciamo a ricordare le maschere ed i ruoli che ci hanno visti protagonisti dei nostri mille spettacoli. Ricordiamo i colleghi di scena. Ricordiamo i volti degli spettatori e l'espressione del regista. Ma soprattutto, di quel palco, cerchiamo di ricordiamo noi stessi, le nostre sensazioni, le nostre emozioni.

133 Questo il significato di questa biografia. Una biografia non autorizzata: spesso difficile raccontare se stessi in tutta sincerit. E' difficile buttare a terra i propri vestiti e mostrarsi nudi. Oggi difficile scoprire i propri punti deboli. Forse lo sempre stato. Ma vedete, io credo che una volta le cose fossero diverse. C'erano ruoli ben definiti. Ora ci sono molti dubbi. Prima non era naturale porsi domande... Oggi, nell'era delle certezze, c' troppa incertezza. E' quelle legge immutabile degli opposti: ogni cosa ha il suo contrario. E pi luci ci sono, pi ombre compaiono. Non sapere, comporta anche una maggiore accettazione. Spesso non si accettano molte cose. La malattia e la morte sono solo due esempi. Oggi c' molta pi speranza e quindi molto pi dolore. Chi ha la possibilit si perde nei mille labirinti e nelle mille scelte che in ogni istante possibile fare. Chi non pu, invidia chi ha una possibilit in pi. Il mondo delle possibilit. Dopo tanto tempo e mille esperienze mi sono accorto che la ragione, la scienza e tutto ci che ne consegue nettamente inferiore alla fede. Con fede intendo la fiducia che l'uomo pu riporre in qualsiasi cosa, anche nella scienza stessa. Ma se non c' questa fede nessuna scienza, nessun dio potr mai risolvere completamente il problema dell'uomo. Una preghiera orientale cos recita: "Come la barca segue il suo fiume Senza nulla temere Cos io, Oh Dio, Mi affido al tuo Amore" Affidarsi. Leggendo i testi sacri di qualsiasi religione si apprende come la fede sia la vera portatrice di salvezza. "La tua fede ti ha salvato" ripete Ges eseguendo i suoi miracoli lungo le infinite strade dell'antico mondo. Non dice "Io ti ho salvato" dice "la tua fede ti ha salvato". E il Buddha sovente ripete: "Se dovessi incontrare il Maestro lungo il tuo sentiero, uccidilo". Poich quel maestro in realt dentro te. Basta riscoprirlo. Certo non facile. Ma, sempre per citare un maestro indiano, "voi vi affannate poich credete di avere solo un tempo. Se riusciste a vedere l'eternit allora ricomincereste ad assaporare l'aria". In precedenza mi ero soffermato sulla necessit di lasciarsi trasportare dal fiume, in tranquillit. Lasciare in pace il tempo e affidarsi. Ci sono state cose brutte, vero. Ci sono state cose belle, vero anche questo. Bisogna per sospendere il giudizio almeno per un attimo. Guardare in modo diverso. Una vita un insieme di colori da cui nasce un quadro. Un quadro stupendo poich unico. Un quadro fatto dalle nostre scelte (e, perch no? Anche da scelte di altri). Nell'universo non esiste un quadro uguale. Quel quadro siamo noi. Le nostre sensazioni, emozioni, sconfitte, vittorie... Non voglio che vadano perse. Non sono un profeta: non mi interessa. Non sono un maestro: l'ho capito, finalmente. Ma sono uno stupendo quadro. Con una vita non infinita e proprio per questo preziosa. Ma preziosa ancora di pi perch unica: siamo prototipi realizzati in un unico modello. La vita di un uomo vale tanto. Anzi, fuori da qualsiasi stima commerciale. Inestimabile. E l'amore non qualcosa di stupendo? Mondi che si avvicinano... Certo non facile: ognuno con la sua idea, ognuno con se stesso. Ma un passo in pi. Ci sono stati match di boxe, studi filosofici, errori gravi e bugie. C' stato l'amore, l'odio, il dolore. La scuola, il lavoro, gli incontri piacevoli e pure quelli spiacevoli. C' stato il sorriso e il pianto. La sofferenza, i momenti felici insieme, gli addii. C' stato chi ha voluto e chi non ha

134 voluto. Ora per esempio c' De Gregori con Alice: "ma tutto questo Alice non lo sa". C' stato tanto per cui pensare, c' stato qualcuno con cui confidarsi. C' stato l'orgoglio e il tradimento. C' stato il coraggio, il ripensamento, il vittimismo e l'eroismo. C' stato l'amore e il sesso. Ci sono stati i baci e i pentimenti. C' stato sforzo, sentimento e passione. C' stato pure Alan Sorrenti (magari su un vecchio vinile: "Tu sei l'unica donna per me"). C' stato tempo per dire "sarebbe stato meglio se non l'avessi fatto" o per dire "ma guarda che fortuna!". E di cose ce ne sono state e ce ne saranno. Queste sono solo una infinitesima parte. E dovrei abbandonare questo ricco quadro in qualche angolo polveroso della mia cantina piena di vini e insetti? Non posso. Non voglio. Ora voglio solo arricchire quello che ho gi. Voglio renderlo ancora pi bello. Certo molte cose che vorrei, ora sono solo dipinte nel quadro... Non ci sono pi. Ma sono con me. Nel mio cuore. E questo assicura loro l'immortalit. Un quadro ad olio incompleto. Ma dalle cose che vedo sar un capolavoro. Un'opera d'arte. Un dipinto da attaccare in qualche museo. Quelle opere che ti lasciano di stucco e ti fanno venir voglia di dire "Ammazza, un artista con i contro-cazzi!". Solo che non puoi dirlo ad alta voce senn ti buttano fuori dal museo. Magari se ammazzi qualcuno in una guerra di cui non sai i motivi, ti mandano al Tg ma se usi la parola "cazzo" sei solo un immorale. O magari se fai l'amore in macchina ti fanno la multa per se terrorizzi i bambini in tv con qualcosa di violento sei solo un mass-media. Ai bambini bisognerebbe insegnare l'amore. L'amore comprende anche, fra le mille altre cose, i baci e lo stare insieme nudi, abbracciati su un letto caldo, a farsi le coccole. Invece magari si lasciano i propri figli ad uccidere "i cattivi" davanti ad un computer privo di emozioni mentre noi, silenziosamente, consumiamo un veloce rapporto sessuale. "Il piccolo potrebbe scandalizzarsi e rimanere turbato!". Potrebbe rimanere turbato vedendo due persone che si amano? Invece non rimane turbato a vedere i suoi genitori che litigano? Non rimane turbato quando deve prendere le difese di uno dei due anche se li ama entrambi? Non rimane turbato davanti alle guerre? Non rimane turbato davanti ai videogames che badano a lui sostituendo i suoi genitori? Non rimane turbato davanti a certi films? Non si turba guardando il Tg? Cazzo! Sembra che nel mondo ci siano solo morti! Ecco la moralit... Ma questa, un'altra storia. IV parte Non so a voi, ma a me hanno sempre insegnato a distinguere bene fra sogno e realt. O meglio: fra sogno e sogno. Perch ci sono sogni che vanno bene (potere, denaro...) e per cui vale la pena impegnarsi ma ci sono anche sogni "campati in aria" (amore, bont...). Cos si crea subito la prima crisi della vita. Nell'aria volano dolci teorie: l'amore universale, la pace, il rispetto reciproco e tante altre perline. Ma quando si tratta della tua vita dimentica tutto! Subito ti insegnano a competere perch, si dice, che la competizione arricchisca. Quando avevo dieci anni, avevo una mia teoria: la competizione arricchisce chi vince. Chi perde ci rimane male... Ma poi capisci che te la insegnano non per una stupida corsa a ostacoli ma perch la devi adottare nella vita. Perch ad un certo punto ti vieni a scontrare con un altro che vuole la stessa cosa che vuoi tu. E allora devi lottare per averla. Anche a costo di metterlo nel culo a quell'altro. Tanto per essere sportivi. Allora "il rispetto" rimane una parola stampata su qualche dizionario o un termine da tirar fuori in qualche occasione tanto per sfoggiare la propria moralit e per unirla alla moralit comune. Sogno o realt? Ma lasciamo perdere... Ch dire Realt voler parlare di cose pi grandi di noi. Di realt probabilmente si pu conoscere quella personale. Ma nemmeno quella...

135 E cos si cresce in societ. Si impara a perdere (magari con traumi che rimangono a livello inconscio); a schiacciare il nemico (o almeno a tentare di riuscirci); a parlar bene di etica, solidariet e religione; a dar consigli sul come e sul quando... Perch ovviamente si pretende pure di saperla lunga sulla realt. Si pretende di aver esperienza! Si comincia ad erudire il prossimo basandoci su ci che ci hanno insegnato. Ed allora come un virus contagioso: le nostre paure e contraddizioni si trasmettono inesorabilmente. Cominciamo a dire "beh, certo. Devi comportarti bene ma se quello ti fa soffrire fallo soffrire tu di pi" o anche "quello si merita tutto il tuo disprezzo" e "tu ti sei fatto il culo e quello pretende di diventare il direttore?". Io ci ho pensato bene. Sono cose orribili! Perch poi si comincia a dire "mica sar il primo a evadere le tasse?! Sta a vedere che lo Stato si impoverisce per causa mia... Ma vaffanculo!". Un granello di sabbia non fa una spiaggia ma se quel granello non sarebbe mai arrivato? Questo tanto per evidenziare la contraddizione... Ch poi uno si domanda: "ma che cazzo devo fare?" "Conto solo io o forse anche gli altri?". Ad un certo punto della tua vita ti ritrovi principe nel tuo castello cinto da alte mura. E queste mura le hai realizzate per difenderti. Difenderti da quello che te lo vuole tirare nel culo; difenderti dai giudizi del mondo che dicono che sei orrendamente grasso; difenderti per non soffrire. Ma le tue paure rimangono con te, fra le tue mura. Non riescono ad uscire perch le mura sono alte e tu le innalzi ogni giorno di pi credendo che le tue paure siano fuori. Non siamo pi noi stessi. Diventiamo queste paure. La pi grande di queste paure il futuro: agiamo come se fossimo immortali! E rimaniamo soli nel nostro castello a pensare ai futuri attacchi del destino, degli altri e anche ai futuri attacchi del passato! Perch poi crediamo anche che il passato debba tornare: e a questa brutta immagine diamo il nome di "esperienza"! Abbiamo un termine per tutto. Ognuno nel suo castello a difendersi dai terrorismi che si diffondono come pestilenze attraverso le televisioni, i giornali, gli amici, i nemici, i parenti, i genitori, gli ospedali e chi pi ne ha pi ne metta. Tutti uniformati dietro le mura a combattere contro i mulini a vento! Senza pi sogni veri ma solo sogni egoistici, ipocriti... Incubi pi che sogni. Sempre preoccupati di realizzare la propria fortuna, di accumulare denaro... Preoccupati che qualcuno possa portarci via ci di cui nemmeno disponiamo. E ci consola il fatto di non essere soli: "mal comune, mezzo gaudio". Che tristezza! Ed infatti ci preoccupiamo di segnalare le malattie che affliggono il nostro prossimo, magari con sincero dispiacere. Ma si sa che il vicino ha sempre qualcosa di peggio. Come diceva il maestro, forse non dovremmo preoccuparci della pagliuzza che sta nell'occhio dell'amico, ma della trave che si conficcata nel nostro. Ma bello sapere che non si soffre da soli! A cosa siamo arrivati: a sperare che un altro stia male! A dire che un altro sta peggio di noi! Proprio triste il mondo! Guerre, pestilenze, fame, morte: qualcuno cos sta peggio di noi! Invece noi, illusi di essere immortali! Illusi che le nostre barriere potranno proteggerci. E cos di conseguenza agiamo combattendo estenuanti battaglie; credendo che il medioevo sia un periodo storico quando invece un periodo dell'anima. Credendo che la realizzazione sia l: che la realizzazione sia un "far magicamente scomparire i nostri problemi". Ma quelli sono trucchi da prestigiatore. Perch agiamo come quello che volle nascondere l'olio sott'acqua: ma si sa che l'olio torna sempre a galla. Mi dicono che quando avr lavoro e famiglia sar diverso. Che devo lottare per questo e lasciar perdere inutili ideali. Subito dopo mi erudiscono sulla loro estrema infelicit nelle loro famiglie e nel loro lavoro. Ma allora: di cosa mi state parlando? Mi dite che i miei problemi scompariranno se mi realizzer professionalmente e affettivamente e poi voi stessi state di merda: non sapete nemmeno di cosa parlate! Non siete realizzati semplicemente perch dietro il lavoro, la famiglia e i figli avete nascosto i vostri problemi per non risolverli. Ma tornano sempre a galla. E sempre pi grossi.

136 Ed brutto vedere questi che cercano di realizzare nei propri figli se stessi. E li costringono a fare certe cose per realizzare se stessi. Ma come pu un invidioso, mi domando, dare un consiglio? E poi mi ridono in faccia se dico che forse bisognerebbe vivere l'attimo. E mi rispondono con la solita cosa insulsa: "E allora secondo te dovrei abbandonare tutto e vivere alla giornata morendo di fame?". Quanta banalit!!! Credete forse di essere immortali? Beh, allora continuate a soffrire ch riceverete la vostra ricompensa in futuro! Io per ci credo poco... Ad ascoltare male gli altri e il mondo si finisce solo col costruire barriere pi alte e a gioire degli insuccessi altrui che diventano unico nostro vero successo e quindi vanto e quindi consigli da distribuire al mondo per continuare il triste contagio della paura. Un po' di tempo fa ero sotto casa ad aspettare un amico per andare al cinema. Passa il proprietario del negozio accanto al mio portone e mi dice: "godi ora, ch quando ti sposi hai solo responsabilit: moglie, figli...". Cio, come per dire, sii felice finch puoi ch tanto poi ti dovrai sposare per forza (perch cos magari sei indipendente e schiavizzi tua moglie) e col cazzo che ti diverti pi! Certo perch poi porti i tuoi problemi nella tua nuova famiglia, intanto i problemi sono cresciuti e c' una povera disgraziata (che fra l'altro porta i suoi problemi) che deve assorbire la tua merda e tu devi assorbire la sua. Roba da urlo! A volte capita che nella vita fai delle cose per gli altri senza chieder nulla in cambio, e questo ti fa piacere. Poi per arriva lo stronzo di turno (ch quello arriva sempre e magari pure il tuo migliore amico) e ti comincia a dire: "ma chi te lo fa fare? Lo vedi come ti tratta? Non ti merita!" e allora ti butta quel cazzo di tarlo dentro che comincia a lavorare. E ti chiedi: "ma lo sai che ha ragione? Io mi affatico, mi faccio in quattro per lui e lui cosa fa? Mi tratta pure male. Ma io non sono mica un santo! Ma vaffanculo". Certo: perch si ragiona sempre in termini di baratto. Se io do una cosa, lui mi deve dare qualcosa in cambio. Non sapendo che ci che si riceve gi presente in ci che si d. Dare ricevere. E pensare che prima di incontrare quello stronzo che ti d il suo consiglio di merda eri pure felice di dare senza ricevere nulla. Nel dare si riceve molto, moltissimo. Una ricchezza infinita. E cos invece ora si finisce in un castello ad ascoltare inconsciamente il proprio dramma. Si sente che l'altro sta peggio di noi ("mal comune mezzo gaudio"), si sente la sofferenza. Si riesce a sentire solo quella solitudine e quel distacco che ci siamo procurati costruendo quelle alte mura. E' questo un ascolto superficiale. Questo d incomunicabilit: io dico una cosa e tu ne capisci un'altra poich percepisci solo elementi legati al tuo dramma. Mi fanno ridere quelli che si basano sull'errore di un'altra persona: cio basta che uno sbaglia una volta nella vita che te lo rinfacciano in eterno! Quale estrema povert di Spirito!!! Paura, maschere e disagi non devono diventare alibi per non vivere appieno il dono dell'esistenza. Non devono diventare alibi per costruire la propria corazza. Perch poi ci si rimane intrappolati dentro. E' inevitabile... Tutto diventa meccanico. Anche gli affetti diventano cose materiali e creano la gelosia che la paura di perdere tali cose materiali. Come se l'affetto fosse denaro. Spesso per nuovamente "l'esperienza passata" che torna a farla da padrona grazie alla memoria. E questa memoria diventa madre di una paura presente che ci svela un futuro negativo. "Me lo sono sudato e col cazzo che me lo lascio scappar via": con questa frase dimostriamo al mondo e a noi stessi la nostra fragilit ma soprattutto la fragilit di ci che ci parso di costruire. Ma come pu qualcosa che non esiste (il passato) partorire una paura per qualcosa che non esiste (futuro)? Questo il dramma e il paradosso. E pensare che ci consideriamo figli della scienza! Ed invece non siamo altro che dei superstiziosi incalliti! La paura chiamata gelosia distrugge quel castello di carte che abbiamo creato e che abbiamo chiamato "relazione". Ma le relazioni si basano su altre cose. Tutto accade al momento giusto. L'affinit, il sentire in maniera diversa, l'ascolto profondo, la sintonia sono quelle cose che creano un rapporto eterno.

137 Ma abbiamo perso questo sentire diverso... Abbiamo perso questa spiritualit che va oltre, per concentrarci sulle paure che generano continuamente maschere. Abbiamo perso la spontaneit. Il fiume scorre placido senza porsi problemi arrivando al mare. L'ascolto significa vedere come coloro che ci circondano hanno costruito anch'essi alti castelli in cui recitano la loro minima parte in eterno. Il grande filosofo diceva: "l'eterno ritorno dell'uguale". Perch recitiamo questa parte finch non ci svegliamo. Finch non vediamo veramente. E dopo aver visto le altrui fortezze che di giorno in giorno si accrescono, vedremo finalmente la nostra. La commedia che recitiamo giorno dopo giorno, le paure che ci obbligano a compiere azioni meccaniche simili a tic nervosi ma di cui non ce ne siamo mai accorti. E sarebbe il caso allora di cominciare a sceneggiare una nuova vita, fatta di felicit. Sarebbe forse il momento di diventare registi del proprio film. Avete la presunzione di cambiare il mondo quando vivete nelle vostre prigioni. Protetti. Insieme alle vostre paure. Ma come pensate di stare agendo liberamente se siete prigionieri di voi stessi, delle vostre paure, delle vostre esperienze fatte di fumo, del vostro passato e del vostro piccolo illusorio futuro? La recitazione e i ruoli: questo il vero dramma del mondo. Perch siamo attori inconsapevoli! E allora credo che solo l'ascolto pu salvarci. Guardare oltre quegli alti muri che ci siamo costruiti per vedere i muri degli altri e poi vedere noi stessi, specchio del mondo. E quei muri, fatti di nulla, si scioglieranno come neve al sole. Che significa "vivere l'attimo"? Significa semplicemente porsi in ascolto, creare quel giusto silenzio in noi, diventare i registi di se stessi. Ch c' troppo chiasso, troppa confusione e troppe parole per riuscire a vedere chiaramente. Altrimenti, come diceva il filosofo, tutto si ripeter in eterno. E lasciate perdere il tempo e la morte, che sono concetti limitanti e limitati. Tutto torner in eterno. Proprio l'altro giorno ascoltavo una trasmissione dove si parlava di guarigioni miracolose. Guarire veramente un miracolo ma se non si conosce il significato della malattia e del disagio, come si penser di guarire? Credo che il disagio e la malattia siano proprio essi stesso un miracolo: essi sono il grido di qualcuno che ci dice di cambiare... Che cos non va bene. Che ora di smettere di recitare! Ma spesso non ascoltiamo. E continuiamo a ripetere i soliti gesti senza capire, senza accorgerci di star recitando la medesima parte mille e mille volte. Uscire da questo circolo il miracolo. Il disagio la voce che ci supplica di vedere oltre e cos liberarci. Quindi mi domando: perch pretendo di voler cambiare tutto e di poterci riuscire se ancora non vedo me stesso e sono prigioniero della mia maschera? Alla luce di tutto questo, alla luce di un ascolto sottile che si chiama consapevolezza, alla luce di questa nuova comprensione ha senso la propria indipendenza. Ha senso un proprio stile di vita che pu dare un esempio al mondo affinch ognuno possa far cadere le proprie prigioni di pietra. E cos i sensi di colpa muoiono poich l'errore ha causato una nuova coscienza. E nessuno pi responsabile di nessun altro se non di se stesso. Perch ognuno deve raggiungere questa consapevolezza da solo. Questa solidariet e rispetto. Altrimenti cadiamo nuovamente nell'errore di voler cambiare l'altro secondo le nostre esigenze. Ed invece ognuno ha diritto ai suoi tempi e ha diritto alla comprensione del proprio dramma e al suo scioglimento definitivo. E l'ascolto vero d anche comunicazione. L'incomunicabilit scompare... E cos si scopre l'originalit di ognuno, i maestri che incontriamo sulla nostra via, la necessit del non-intervenire. Perch dura riconoscere in chi ci ha ferito un possibile maestro. E' pi facile odiare che amare. E quindi siamo l, col nostro stile originale di vita. Dopo aver scoperto la commedia del mondo e il nostro ruolo. Cominciando a lavorare sul nostro nuovo film. Godendoci il cammino che ci porter al termine di questo nuovo, grande, ma finalmente nostro e solo nostro progetto. Perch

138 non la meta a dar soddisfazione, ma la via che ad essa ci conduce. O meglio: il raggiungimento della sommit non altro che l'insieme dei gradini che l, ci hanno permesso di arrivare. E cos ora abbiamo una nostra personalit indipendente. Una personalit da difendere perch unica. Una personalit maestosa in un oceano di altre personalit ricche e in movimento. Una nuova considerazione di s. Una stima unica di una persona che ha abbandonato quell'ego che non la faceva respirare. Che non la faceva agire liberamente. Porsi in ascolto senza pi voler cambiar nulla. Liberi. Calma e pazienza. Senza pi necessit temporali. Poich come diceva il maestro, "chi ha seminato potenti querce sotto cui stendersi per riposare, dovr aspettare un po' di pi di chi ha seminato erba. Ma come li riparer l'erba? Meglio aspettare un po' di pi a osservare la propria quercia che cresce". Mai pi a dire: "non c' tempo, non c' tempo" ma a parlare di Spirito, di Infinito, di Calma. E come la quercia cresce tranquillamente poco per volta cos si sviluppa la comprensione. Forzare i tempi inutile e innaturale. Non si farebbe altro che tornare alla commedia. Non si farebbe altro che tornare alla finzione. Bisogna digerire e far proprio. E magari, sperimentando, ci verr da dire, sorridendo: "ma guarda, era proprio cos..." E capiremo che il mondo pu cambiare non con mille parole ma forse, probabilmente, con l'esempio della nostra vita e dei nostri piccolissimi gesti. Ed inizier un nuovo stupendo contagio. Cos si assapora ogni attimo della via che porta al traguardo e ci si diverte. Ch la vita, forse, proprio questo... V parte Bombe. Bombe in medio-oriente. Bombe dai cavalcavia. Bombe a Londra. Bombe ipotizzate. Bombe mai lanciate. Hiroshima. Vietnam. Tibet. Fame. Morti. Malattie. Terzo mondo. Acqua. Siccit. Deserti. Animali in via di estinzione. Futuro improbabile. Parole. Politiche. Governi. Guerra. Omicidi. Farmaci. Pesticidi. Drammi quotidiani. Drammi piccolissimi. Traumi. Ipotesi. Scienza. Tecnologia. Traffico. Inquinamento. E tanto altro... Sono seduto davanti allo schermo del mio PC. La mia tastiera produce rumori ovattati sotto le mie dita. Ogni tanto guardo i tasti. Un CD corre sul lettore dello stereo: "I still believe" (di Timmy Cappello, il sassofonista di Tina Turner). Era tanto che non lo ascoltavo. "I still believe": nonostante tutto, io ancora credo. Io ancora ci credo. Credo nel mondo. Credo nelle donne e negli uomini. Credo nei bambini. Qualche giorno fa un amico mi ha mandato un messaggio: sua madre era in ospedale. Non conosco il motivo. Non aveva voglia di parlarne. Mi richiamer. Un po' di settimane fa ho incontrato alcuni vecchi compagni del liceo: quattro chiacchiere, tanti figli e molte malattie. Qualche morto. Matrimoni, convivenze. Impieghi, disoccupazione. A volte sembra di vivere in un mondo a parte. Quando eravamo al Liceo sembrava che mai nessuno avesse dovuto subire attacchi dalle malattie. Mai nessuno si sarebbe sposato... Qualcuno ora invece ha anche divorziato. E i figli poi... Roba da grandi! Poi cresci e capisci che quello che c' in TV pu accadere anche a te.

139 Eppure eravamo tutti l. Con i nostri ideali. Ora non c' pi nessuno in piazza. Non c' nessuno a manifestare contro il governo, a discutere della Lira pesante (che ora non c' nemmeno pi), a comprare quei giornali che parlavano di luoghi lontani: Argentina, Cuba, Madagascar... Cambiano le prospettive. Cambiano i pensieri. C' da occuparsi di altre cose. E magari ci si comincia a lamentare. Un lamento silenzioso. Passivo. Non c' pi la rivolta. C' una rivolta silenziosa. Magari alla fermata del tram. Ma a volte non c' nemmeno quella. Si finge che gli interessi siano altri e che "ci va bene cos" o che "siamo ben coscienti del fatto che siano solo parole, ma i fatti sono troppo complessi". C' questo tizio che canta e che dice che, nonostante si trovi su una barca che sta affondando in mezzo all'oceano, al buio e fra i ghiacci, ancora crede! Mi guardo intorno. Ma che importa a me dei fatti troppo complessi? Figuriamoci... Schiavi dei farmaci e di mezzi inquinanti che ci porteranno all'autodistruzione. C' quello che si alcolizza per non pensare e c' quello che si droga per non amare. E mi vengono anche a raccontare che "nonostante il mondo sia una merda, noi abbiamo fatto tanto per cambiarlo". Vediamo un po'. C' una sorta di compensazione. Abbiamo inventato l'antibiotico e sono nati i virus. Quelli, col cazzo che li ammazzi! Vabb... "Per almeno posso concedermi di andare in automobile fra i villaggi impestati dall'AIDS". E cos nacque l'inquinamento. Effetto serra, Ozono etc. "Dai, fammi telefonare a mia moglie che mi hanno detto che il microonde fa male alla salute e trasforma le cellule. Per, a pensarci bene, ho letto su quella rivista dal barbiere che pure il cellulare fa male: e allora come la chiamo?" "User i segnali di fumo... tanto in Amazzonia un po' di legno in meno non fa male. Pensa che deforestano ampie zone per fare stuzzicadenti e quaderni!". Mi rilasso davanti alla TV. Meno male che c' quella. 1 Canale: "Non prendete l'aereo, ci sono i terroristi!" 2 Canale: Un bel documentario..."Fra qualche anno i ghiacciai si scioglieranno completamente e..." 3 Canale: "Nonostante la scarsit di risorse idriche bene bere tanta acqua..." Vedete... io non ce l'ho con nessuno. A volte qualcuno mi chiede che cosa intenda dire con certe mie affermazioni. Che forse sono cose campate in aria. Mi chiedono se voglio insegnare qualcosa. Figuriamoci... A tal proposito cito la frase di uno scrittore che amo particolarmente: "Quelli che non riescono pi a imparare, si sono messi ad insegnare". C'era mio nonno che usava una espressione per quella gente che uscendo dalla messa domenicale era solita soffermarsi sulle gradinate della chiesa a parlar male di quello e di quell'altro: "Ama Dio e fotti il prossimo". Spesso nei miei scritti mi sono soffermato a porre l'accento sull'incoerenza della Societ in cui vivo: la morale da una parte e l'egoismo dall'altra. Come se nella vita, per sopravvivere, devi buttarlo necessariamente in culo al tuo prossimo. E con il termine "sopravvivere" intendo anche un posto di lavoro, la carriera etc. E se ti comporti bene allora ti elogiano ma appena ti va male ti dicono: "hai visto, a far del bene?". E cos, consapevolmente o meno, ti viene da "gioire" per quelli che soffrono. Non intendo "gioire" in modo palese: per ne parli e il tuo spirito ne esce sollevato sapendo che c' qualcuno pi sfortunato della tua persona. E questo succede sempre. A partire dalla famiglia in cui viviamo. Dai nostri cari... Dicevo prima... Io credo. Nonostante tutto, io ancora ci credo.

140 Ancora ci credo perch ho capito che fortunatamente l'uomo non controlla proprio un benemerito cazzo. E dico fortunatamente perch se l'uomo potesse fare qualcosa, allora veramente ci saremmo estinti. Ma non un secolo fa. Un miliardo di anni fa. Guardate, a me va bene l'opinione di chiunque. Se Bush fa la guerra avr le sue ragioni. Cos come i terroristi. Ormai non mi interessa. Se l'uomo potesse agire veramente per cambiare qualcosa, personalmente mi cagherei addosso a guardare certi capi di governo che sono stati eletti "per fare il bene della Nazione". Non mi preoccupo perch so che non cos che funziona. Se funzionasse cos non rimarrebbe che il suicidio. Ci colpevolizziamo per il passato, per la gente che non la pensa come noi... Guardate: io c'ho un passato di merda alle spalle. Eppure mi rendo conto che senza quel passato io non sarei chi sono ora. Non sarei la persona che si fa certe domande di cui personalmente a volte mi stupisco. Non mi darei certe risposte. Certamente non sono la perfezione. Anzi credo di essere uno fra i pi dissociati esseri del posto in cui vivo. Ma sono fatto cos. Cos come tu sei fatto cos. Ed il massimo della perfezione possibile. Ho capito una cosa. Che il problema non sta affatto nell'altro. Se vai a scavare profondamente nella vita di chiunque ci puoi trovare cos tanta cacca che alla fine gli daresti anche la concessione di ammazzare qualcuno: "Del resto, ne ha tutto il diritto". Ma il fatto che tanto non conosceremo mai l'altro cos a fondo e anche quando lo conosceremo, dovremo fare i conti con le nostre idee. E con quelle ci si scherza poco! Ti limitano! Non c' niente da fare. La tua morale, le tue idee... Tutta roba per farti vivere nel tuo mondo che tu hai confezionato per te in base al passato e con il quale ti stai illudendo del tuo futuro. Paure, convinzioni, ideali. Ma vi rendete conto che la paura di fare una cosa pu diventare l'alibi per farsi una filosofia di vita? E poi magari ci crediamo pure! Perch spesso avviene in modo cos sottile che neppure ce ne accorgiamo. Lasciatevi dire una cosa. Io personalmente non controllo nulla. Ovviamente parlo per me. Ho passato tutta la mia vita a pianificare e dare un senso. Ma tutto fuggito. E' tutto fuggito perch, secondo me, in realt c' gi un senso. Sforzatevi quanto vi pare: non potete aggiungere un altro senso alle cose. Sarebbe una tragedia. Questo per un motivo molto semplice. L'egoismo. Fare un mondo basato su valori che per me sono giusti! Una cosa orribile nonostante magari i vostri valori vi sembrino il massimo della bellezza universale! Nel medioevo c'erano dei valori che oggi non ci sono pi, come nell'antica Grecia. In molti luoghi del mondo ci sono usanze che, a fatica, stento a comprendere. E con ci non dico che magari le donne a cui strappano il clitoride stanno meglio delle donne occidentali per un motivo culturale. No! Ma ci sono cose che esistono in occidente a cui io preferirei l'evirazione! Penso solo ad alcune malattie come la depressione che non esistono nelle trib non civilizzate. Cazzo, di depressione si muore! Una cosa orribile. O anche ai tumori derivanti dall'uso di sostanze artificiali. Cosa da far accapponare la pelle... Io non sto a giudicare cosa sia meglio. Questo no! Non so nemmeno cosa sia meglio per me. Un tempo avevo un sacco di desideri che ora mi rendo conto essere inutili e con cui non saprei cosa fare. Un grande maestro orientale dice: "Prendete un uomo e dategli tutto: vorr ancora di pi! Perch la vera malattia dell'uomo il desiderio". Il desiderio di controllare. Controllare se stesso, le malattie, il mondo, la finanza e l'economia, la moglie o il marito, l'amante e il fidanzato. La suocera!!! Una bella sfida! Controllare perfino la morte e la vita. Illusioni. Illusioni che finiscono. Finiscono perch si basano su cose che finiscono. Come gli ideali e le idee, come la bellezza e la salute, come la malattia e il denaro.

141 Per questo sostengo che in tutto ci sia una intelligenza che d un senso al vivere. Una intelligenza che fuori dai piccoli giochi delle brame umane. Una intelligenza che adopera una visione universale. L'uomo adopera la sua visione ristretta. Una visione basata su eventi passati e quindi inesistenti. E non pu controllare nulla perch in questa sua visione c' spazio solo per lui e per pochi altri. E se a questo aggiungete che l'uomo non sa assolutamente cosa sia meglio per lui e per gli altri, io credo che tutto ci che accade sia una grande benedizione. Lo vedo. Vedo certi bambini che sanno amare, nonostante certi genitori. Vedo i sorrisi e la gioia, nonostante spesso tutti ti dicano che l fuori una giungla. Vedo che molti amano, nonostante qualcuno di coloro che hanno conosciuto "meriterebbe" solo odio. E vedo me: non so vedere oltre. Vedo cose che alle volte non so spiegare ma che mi emozionano. Anche dove magari le cose non sembrano andare benissimo. Ascoltare vedere. Ascoltare vedere pi chiaramente. In silenzio. Ascoltare arrivare a strappare quel sottile velo formato dalle mie illusioni e dalle mie idee limitanti. Dalle mie paure. Perch so che dietro quel velo c' una visione pi ampia dove ogni cosa al posto giusto. La sofferenza deriva dal cercare di farsi una visione parallela a questa. Una visione in cui noi possiamo controllare. Una visione illusoria perch non c' nulla da controllare . C' gi quest' altra visione, che ha gi senso e che gi ricca di gioia e di amore. Ed io credo che l'uomo fatto per amare e per giore di questo amore. Io ci credo. Io ancora credo AMORE Odori in una stanza. Voci lontane. Ombre si sovrappongono in un angolo. Il tempo si fermato. Fuori le automobili sfrecciano nella notte. Ogni tanto un faro sul soffitto mi riporta, sempre con pi fatica, alla realt. La finestra socchiusa. Profumi intensi. Tonalit arancio-scuro fanno appena intravedere la forma delle candele. La tua pelle brucia sotto le mie mani. Sento solamente un unico respiro. I polmoni si infiammano. Il sudore opprime il mio volto. Tutto perfetto. Senza logica. Non esiste domani, non esiste passato. La punta delle dita scivola lungo il tuo corpo di seta e conto le sensazioni che ad ogni istante si accalcano nella mia anima. Attraverso l'addome, odo il tuo ritmo. Mi stringi. Le tue unghie lasciano ricordi sulla mia schiena accaldata. Nudi, senza paura. Liberi. I capelli umidi si attaccano al petto. Scuoti la testa. Le tue labbra si fanno strada attraverso i miei pudori. Ti stringi a me, in un abbraccio potente destinato a durare per sempre. Le guance si sfiorano. Il collo diventa facile preda. Si offre, morbido, a denti insaziabili. I muscoli si tendono. Il cuore sta per esplodere in uno schianto ovattato. Il respiro affannoso. Non c' dolore. Non c' piacere. I sensi sottomettono, ormai quasi per intero, l'intelletto. Il tempo scomparso. Odori mai sentiti riempiono la mente. La fame insostenibile.

142 Il tuo seno, come acciaio rovente sull'incudine del fabbro, lascia indelebili oscenit sulla mia ormai labile memoria. Lo Spirito, a gran voce, chiede piet. Due corpi tesi in un unico individuo preda di violente contrazioni. Un sapore indescrivibile. Un sapore crudo fa salivare ininterrottamente le fauci, ormai serrate, come le spire del serpente attorno alla sua preda impotente. Aculei lacerano la mia schiena. Affondo le mie dita in te, ormai mia stessa carne. La lingua non si ferma mentre le palpebre, socchiuse, non permettono agli occhi di trovare la loro sicurezza. Nell'istante tutto fermo eppure in rapido movimento. Il pensiero morto. I sensi occupano il mondo intero. Colore rosso intenso pulsa nelle mie orecchie. Ma non sento nulla. Mi percepisco. Ti percepisco. Sono pieno di te. Sono pura sensazione. Sensazione cieca, sorda, senza odore n sapore. Una sensazione che non riesce a toccare ma che esiste. Infinitamente. In noi. In me. In te. Nessuna differenza ci separa. Non pi traguardi. Non pi paura. Solo e puramente... Sensazione! Il segreto Prima di lasciare il suo corpo, mio nonno mi chiam accanto a s e mi volle svelare il "segreto della vita". Mi disse proprio cos: "ora ti confider un segreto, il segreto della vita". A quel tempo ero un ragazzino e non capivo perch un uomo come mio nonno dovesse morire. Proprio non lo capivo. Era un uomo eccezionale mio nonno. Un uomo di grande cultura; severo; onesto con s e con il mondo in cui credeva; ironico. Ed insomma in quel giorno che a me sembrava una tragedia, mi chiam vicino a s, mi prese la mano e mi disse: "io me ne sto per andare. Ma non devi essere triste. Me ne vado per un po', perch questo mio corpo un po' stanco. Poi ci rivedremo. Ma ora voglio confidarti un segreto. Il segreto della vita. Oggi viviamo in un mondo dove sembra che non esista altro che il denaro e la violenza. Ma non cos. C' solo una grande confusione. Per vivere bene devi fare una semplice cosa. Che ora ti dir. Intanto portami un bicchiere d'acqua che ho la bocca secca". Beh, come ho gi detto, a me sembrava gi una tragedia che dovesse morire lui. Figuriamoci cosa mi importava delle violenze o del denaro! Per quel discorso lo ricorder per sempre perch mio nonno stava per svelarmi un segreto. Ero col bicchiere d'acqua in mano e glielo poggiai sulle labbra. Bevve un sorso. Aveva le labbra quasi blu. "Ecco cosa devi fare." mi disse "Oggi c' gente che andata sulla Luna e ci sono pure un sacco di medicine nuove. Per come vedi alla televisione, la gente continua a morire. Una volta tutte queste cose non si sapevano perch non c'era la televisione. E con tua nonna la sera si andava a letto presto. O magari si stava davanti alla finestra a guardare la neve e la gente che passava. Poi quando le tue zie erano piccole stavamo a raccontare storie di fantasmi o di principesse. Ed allora magari le tue zie si impaurivano o si innamoravano e poi si andava tutti a letto. Ora le storie te le raccontano in televisione o magari le leggi sulle riviste dal barbiere. E cos le storie di fantasmi e di principesse non le raccontiamo pi perch le raccontano meglio in televisione. Non ti devi immaginare pi nulla: vedi le immagini e ti impaurisci o sogni come facevano le tue zie ascoltando le nostre favole. Non sbagliato tutto questo. Mi dai un altro po' d'acqua?". "Certamente" dissi.

143 Era in ospedale mio nonno. Aveva approfittato dell'assenza di altri parenti per parlarmi. Per svelarmi questo segreto. Non l'aveva detto a nessuno. Lo disse solo a me. "Come ti dicevo: la televisione, le medicine, i viaggi sulla Luna... Non sono cose sbagliate. Perch ti possono fare impaurire o sognare. E provare certi sentimenti non sbagliato perch noi siamo uomini! E dobbiamo provarle certe sensazioni perch questa la vita." Mentre mi parlava era come se non avesse paura di morire. Mi era sempre pi chiaro che non stava morendo ma stava solo intraprendendo un nuovo viaggio per portare questo messaggio (che mi stava comunicando) anche ad altre persone e ad altri mondi. "Queste cose" continu "non sono sbagliate. Ma la cosa che le pu rendere "cattive" che le tue zie che si impaurivano o che si innamoravano sapevano bene che ci di cui parlavamo io e tua nonna erano solo racconti. Invece oggi se accendi la televisione credi che sia tutto vero; se prendi una pillola credi che non lascerai mai questo corpo; se vai sulla Luna credi che sei a un passo da Dio. C' una cosa bella in tutto. Se ora ti affacci alla finestra per esempio c' il sole. Ed una cosa bella perch fa vivere le piante con i suoi racconti ma se non piove potrebbe farle anche morire. Sono racconti diversi. Uno ti fa sognare e gioire, l'altro ti fa impaurire. Ma sono solo racconti. Vedi ora io so che tu sei triste perch non capisci perch io me ne debba andare. E te la prenderai con qualcuno: magari con Dio, con te stesso, con il mondo che ingiusto o crudele, con i medici che non mi hanno salvato. Ma questo solo un racconto. Che magari ti impaurisce e ti intristisce. Ed giusto che sia cos perch sei un uomo e devi provare queste cose. Ma devi anche sapere che solo un racconto. Io vado solo da un'altra parte senza questo vestito che chiamiamo corpo. Vado a vedere altre cose. Forse vado anche sulla Luna, ma senza un missile. Vado ad ascoltare altri racconti. Non con queste mie orecchie, ma con altre orecchie. Vado a vedere altri luoghi, ma non con questi occhi. Vado a raccontare le mie storie ad altra gente, ma non con questa bocca. La vita un bel racconto: che ti fa sognare, ti fa piangere, che ti fa gridare, che ti fa arrabbiare. Perch sei un essere vivente. Anche le piante si arrabbiano e pure il Sole. Anche loro sognano e si impauriscono. Ma il segreto che solo un racconto. E cos la paura passa perch era solo un racconto e rimane la gioia di poter vivere ed ascoltare nuovi racconti. Anche con corpi diversi. Quindi vivi e ascolta i racconti, anche quelli della televisione, che sono molto belli. Ma sappi sempre che sono racconti altrimenti crederai di vedere la Verit dove Verit non c'. E sarai sempre triste o forse ti capiter di essere un po' triste e un po' felice. Ed invece devi essere felice per il semplice fatto che riesci ad ascoltare racconti che magari possono sembrare tristi. Come io che sono sul letto e la gente poi ti dir che sono morto. Ma tu non credergli. E' un racconto. Un racconto per farti paura. Ma tu sai che non la Verit. Perch io non sono questo corpo ma sono molto di pi. Io sar sulla Luna o magari in India ad ascoltare e raccontare nuove storie. Non sar di certo in qualche tomba! Mi fa pure schifo! Ecco il segreto: per vivere la vita" e mi fece un sorriso come quando stava per raccontare una delle sue barzellette "per vivere bene la tua vita devi chiedere consigli agli altri. Se non sai cosa fare, se non riesci a fare qualcosa... Chiedi consiglio agli altri. Ascoltali attentamente e poi informati se hai capito bene cosa ti hanno consigliato ripetendogli cosa ti hanno detto. Per esempio: tu non sai se andare a lavorare a Roma o Milano e loro ti suggeriscono Milano. Allora tu dopo aver ascoltato approfonditamente tutte le loro motivazioni, gliele ripeti e vedi se hai capito bene. E poi alla fine gli dici: bene, allora Milano sembra il posto giusto. Ecco la cosa importante soprattutto ascoltare le motivazioni, perch ovviamente se uno ti d un consiglio a caso non serve a niente. Mi passi un po' d'acqua?".

144 Il nonno mi stava dicendo di ascoltare i consigli degli altri. Ma soprattutto di vedere se erano ben motivati. Era quello l'importante. "Allora... stavo dicendo. Quando finalmente saprai che gli altri ti hanno consigliato di andare a Milano, quando avrai capito bene le loro motivazioni, allora sarai pronto. Fai le valigie e vattene di corsa a Roma!" Forse non avevo capito bene o forse il nonno cominciava a dare i numeri! E il nonno se ne accorse benissimo, sorrise e mi guard negli occhi. I suoi occhi erano stanchi. E continu cos "Hai capito bene! Ecco il segreto. Vivi la tua vita ma mai quella di un altro. Ognuno di noi speciale ed unico. E' questa la vita: un racconto speciale. Ed ognuno di noi non ha Verit ma solo racconti da raccontare. Ma se ci mettiamo a raccontare racconti uguali finiamo per credere all'unico racconto che oggi compare in televisione. Ed il mondo diventer tutto uguale. E tutti correranno dietro lo stesso racconto credendo che sia la vera vita. Ma ognuno ha la sua vita ed ognuno ha i suoi racconti. Quindi ridi e divertiti perch non moriamo mai. Sono solo i racconti che cambiano, ed giusto che sia cos. Il mio racconto sta per finire ma un altro ne sta per cominciare. Un altro tutto nuovo, magari appena sono sulla Luna ne ascolter mille nuovi e poi te li verr a raccontare attraverso i tuoi figli o magari attraverso il sole. Dai, ora vai, che ho sonno. Ma prima dammi un bacio" Uscii dalla stanza. Non rividi pi il corpo di mio nonno. Piansi tanto. Ora quando mi guardo intorno o guardo la TV o ascolto qualcuno, sorrido. E mi vengono in mente le parole di mio nonno, in quel giorno d'estate, quando il Sole era alto e con i suoi raggi raccontava al mondo un'altra delle sue meravigliose storie.

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