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COMMERCIALE II A.A. 2006/2007 TITOLI DI CREDITO Il titolo di credito un documento volto a favorire la circolazione dei diritti di credito.

. Lo sviluppo dei titoli di credito conseguenza della dinamica dei rapporti commerciali che esige la necessit di strumenti creditizi di facile trasferibilit che rendano pi semplice e sicura la circolazione dei diritti di credito(diritto ad ottenere una certa prestazione). Questo obbiettivo raggiunto attraverso lincorporazione del credito in documenti cartolari che permettono di sfruttare il regime di circolazione dei beni mobili;questi documenti sono appunto i titoli di credito. Il titolo di credito si presenta nella forma di un modulo prestampato da riempire col quale il debitore scrive e sottoscrive lobbligazione che nasce dal rapporto sottostante;la cui funzione principale appunto favorire la circolazione del credito. Se i titoli di credito non esistessero,lunico modo per trasferire un credito ad altri sarebbe quello di stipulare un contratto di cessione del credito. N.B. Cessione del credito (art. 1260)):i soggetti che operano nella cessione sono:cedente(creditore),ceduto (debitore),cessionario (terzo). Tale meccanismo prevede che il cedente pattuisca con il cessionario il trasferimento di un suo credito (che vanta verso il debitore ceduto). La cessione quindi intercorre tra il cedente e il cessionario del credito ed ha effetto, nei confronti del debitore ceduto, solo quando il debitore stesso lha accettata o gli stata notificata. Il cedente deve garantire sia lesistenza del credito che ladempimento da parte del debitore. Tuttavia, anche prima della notifica, il debitore che paga al cedente non liberato, se il cessionario prova che il debitore era a conoscenza dellavvenuta cessione (art 1264). Con la cessione il cessionario subentra nella stessa posizione che aveva il cedente e quindi a lui saranno opponibili tutte le eccezioni che potevano essere opposte al cedente ed inoltre acquister il credito solo se il cedente ne era il titolare. Incorporandosi nel documento il credito diventa a sua volta un bene mobile(si parla in tal caso di mobilizzazione del credito) e circola conseguentemente come qualunque altra cosa mobile. Ad esso pertanto applicabile la regola del possesso vale titolocontenuta nellart 1153 del Codice civile. Lart 1153 recita:colui al quale sono alienati beni mobili da parte di chi non proprietario, ne acquista la propriet mediante il possesso, purch sia in buona fede al momento della consegna e sussista un titolo idoneo al trasferimento della propriet. Questo articolo rappresenta un eccezione perch nessuno pu mai acquisire un diritto da chi non titolare. I presupposti per lacquisto della propriet secondo tale principio sono: che il bene sia mobile ci deve essere la consegna del bene ci deve essere la buona fede dellacquirente ci deve essere un titolo astrattamente idoneo a trasferire la propriet ( un titolo astrattamente idoneo il negozio giuridico annullabile mentre non lo il negozio giuridico nullo). Inoltre possibile applicare, ai titoli di credito, anche il principio della trascrizione (pubblicit) dei beni mobili registrati e dei beni immobili, che serve essenzialmente ad impedire che ci sia una doppia cessione dei beni (efficacia dichiarativa) cio serve a garantire la prevalenza nel conflitto tra pi acquirenti dello stesso bene. Per effetto dellincorporazione il credito acquisisce due caratteristiche comuni a tutti i titoli di credito: a) letteralit: significa che il diritto di credito vale nei limiti di quanto risulta dal contesto letterale dello stesso; quindi il debitore non potr adempiere ad una prestazione diversa da quella che risulta dal contesto letterale del titolo e conseguentemente il creditore non potr pretendere una prestazione diversa da quella che scritta sul titolo medesimo(il contesto letterale del titolo deve anche richiamare tutti i documenti collegati al titolo stesso). b) autonomia:significa indipendenza della posizione di ciascun portatore del titolo da quella del portatore precedente, sia sotto il profilo della titolarit del diritto che sotto quella del suo contenuto. Ci significa che non sono opponibili al nuovo portatore le eccezioni che erano opponibili al precedente(differenza con la cessione del credito). Con il termine eccezione si intende levento che il debitore evidenzia per evitare di adempiere cio per evitare il pagamento. Altri concetti importanti che caratterizzano i titoli di credito sono: 1. titolarit: il titolare il soggetto a cui appartiene il diritto cartolare. La titolarit del diritto collegata alla propriet del documento. 2. legittimazione(art.1994) il potere di esercitare il diritto portato dal titolo e il potere di trasferire ulteriormente il titolo. La legittimazione attiva collegata al possesso qualificato del titolo(cio il possesso che rispetta le regole previste per i vari tipi di titoli di credito). Alla legittimazione attiva si contrappone quella passiva,in quanto il debitore cartolare,a meno che non sia in colpa o dolo, liberato se adempie la prestazione nelle mani del portatore del titolo anche se questi non titolare. Se il debitore non adempie perch il portatore non titolare deve provarlo(ha lonere della prova). Normalmente la legittimazione e la titolarit circolano insieme, ma possibile trovare dei casi in cui circolano separatamente(nel caso in cui circolano separatamente maggior parte della dottrina afferma che la legittimazione prevale sulla titolarit cio se sono solo legittimato posso comunque esercitare e trasferire il diritto). Si capisce quindi che dal punto di vista dellesercizio del diritto conta essenzialmente il profilo della legittimazione ma condizione necessaria e sufficiente il possesso qualificato del titolo;ad essa si accompagna poi la presunzione della titolarit.

Per meglio comprendere quanto detto a riguardo,si pu fare un esempio:supponiamo che il portatore di un titolo di credito un ladro. In questo caso egli sar legittimato in quanto possessore ma non titolare perch manca un valido negozio di trasmissione tuttavia salvo prova contraria si presume tale. In questa ipotesi il ladro: pu trasferire il titolo ad un terzo portatore che sar poi sia legittimato sia titolare del titolo qualora agisca in buona fede (ossia ignaro del difetto di propriet nellalienante) e acquisti il possesso del titolo in conformit alle norme che disciplinano la circolazione (possesso qualificato). Lart 1994 a riguardo stabilisce che il terzo portatore,non soggetto a rivendicazione da parte del titolare originario,anche se non ci dice esplicitamente se questo proprietario del titolo. A riguardo infatti la dottrina si divide: o alcuni sostengono che il terzo portatore diventa titolare in quanto non esposto ad azione di rivendicazione. o altri sostengono, invece, che la propriet rimane al derubato e la differenza tra mala fede e buona fede serve solo ad evitare che il terzo portatore sia soggetto ad azione di rivendicazione pu pretendere ladempimento da parte del debitore cartolare;questo tenuto a pagare a meno che non provi che colui che ha richiesto ladempimento legittimato ma non titolare. N.B. Il requisito dellautonomia determina quindi un particolare regime delle eccezioni opponibili al portatore del titolo di credito; secondo lart. 1993 sono opponibili al portatore solo le eccezioni reali o assolute e le eccezioni a lui personali. In particolare: eccezioni reali o assolute:sono tassativamente elencate nellart 1993 e sono opponibili dal debitore a qualsiasi portare del titolo, a prescindere dalla sua posizione nella catena di circolazione del documento e dai suoi eventuali precedenti rapporti con il debitore. Tali eccezioni sono: 1. leccezione di forma: si riferisce alla limitazione che lordinamento pone allautonomia privata, imponendo che la dichiarazione cartolare debba avere un contenuto determinato pena linefficacia del titolo. 2. leccezione fondate sul contesto letterale del titolo : si riferisce ad un eventuale alterazione del documento verificatesi durante la fase di circolazione. 3. leccezione di falsit nella firma: si possono presentare due casi: - mancanza di firma autografa del debitore: il titolo di credito risulta invalido perch non stata mai assunta da nessuno lobbligazione. - firma autografa falsificata: non toglie validit al titolo ed un eccezione assoluta opponibile a qualsiasi soggetto che pretende ladempimento. 4. leccezione di difetto di capacit: si riferisce a tutte le ipotesi di esclusione o limitazione della capacit legale contemplate dal diritto comune con riferimento alla obbligazione cartolare come tale (non rientra in tale fattispecie il difetto di capacit naturale che non rilevabile dai pubblici registri dello stato civile). 5. leccezione di difetto di rappresentanza : si sostanzia in un rinvio alla disciplina generale dellagire in nome e per conto altrui. Il difetto di rappresentanza pu essere sanata, ex-tunc, con leventuale ratifica da parte del soggetto il cui nome appare speso nel contesto del titolo. 6. leccezione di mancanza delle condizioni necessarie per lesercizio dellazione : allude a tutte le ipotesi in cui la legge o lautonomia privata, mediante apposita indicazione sul titolo, condizioni lesercizio del diritto cartolare alladempimento di determinate formalit o al verificarsi di certi eventi. eccezioni personali:sono opponibili,dal debitore,solo ad un dato portatore e non ai successivi. Esse possono suddividersi in: 1. eccezioni personali in senso stretto:cio attinenti allo stesso portatore cartolare(quali per esempio:eccezioni per difetto di titolarit: il debitore rifiuta il pagamento perch il possessore legittimato non ha la propriet del titolo e quindi non ha la titolarit del credito:questa eccezione pu essere sollevata solo se il debitore ha le prove liquide;eccezioni per difetto di legittimazione dove manca il possesso qualificato) 2. eccezioni fondate sui rapporti personali:cio sui rapporti intercorsi con un determinato portatore che per il loro contenuto siano idonei ad incidere negativamente sulla pretesa cartolare(esempio tipico sono le eccezioni derivanti dal rapporto fondamentale sottostante come pu essere la compensazione di un credito che il debitore vanta verso il possessore) Il legislatore ha comunque inserito un temperamento riguardante le eccezioni personali; infatti in genere queste sono opponibili solo al portatore con il quale intercorso il rapporto personale e non ai successivi;ma lart 1993 al 2 comma,consente la propagazione delle eccezioni personali ad un portatore successivo se questultimo ha agito intenzionalmente a danno del debitore al momento dellacquisto titolo:si parla in tal caso di comunicabilit delle eccezioni personali (es: i portatori C e D si sono messi daccordo con il solo esclusivo scopo di privare il debitore della possibilit di opporre le eccezioni personali). Creazione del titolo di credito: consiste nella materiale redazione del documento su carta filigranata e nella sottoscrizione dello stesso da parte del soggetto che assume lobbligazione. La sottoscrizione deve essere autografa (o riprodotta meccanicamente se la legge lo consente) ma non necessariamente leggibile,essendo sufficiente un segno grafico che consente di risalire alla identit del sottoscrittore. Pu, inoltre, avvenire in proprio o per mezzo di un rappresentante (es: in caso di incapacit legale la sottoscrizione del titolo, a cura del rappresentante dellincapace, dovr avvenire facendo risultare dallo stesso tale qualit cos da evitare la responsabilit derivante da una firma in proprio). Dal momento in cui viene creato, il documento perfetto cio contiene tutti gli elementi che lo caratterizzano. La legge non stabilisce esplicitamente i requisiti per la valida formazione del titolo anche se sono ricavabili sulla base delle conseguenze derivanti dalla loro mancanza stabilite dallarticolo1993. Emissione del titolo di credito: consiste nell uscita del titolo dalla sfera di disponibilit del creatore/sottoscrittore, per entrare nella sfera di disponibilit del nuovo portatore (o primo portatore). Lemissione pu essere:

volontaria: il passaggio avviene per effetto di un contratto di rilascio del sottoscrittore che comporta lacquisto da parte del nuovo portatore sia della propriet (titolarit) che del possesso (legittimazione) del documento; e ci accade perch esiste: a) un rapporto sottostante: che costituisce la giustificazione dellemissione del titolo di credito. b) un valido negozio di emissione: una clausola, contenuta nel contratto principale, in relazione al quale il titolo di credito viene trasferito. c) la consegna del documento: che serve ad attribuire il possesso e quindi la legittimazione. La consegna del documento secondo alcuni autori ha una funzione perfezionativa (in quanto il negozio di emissione reale) mentre secondo altri ha una funzione esecutiva (in quanto considerano il negozio di emissione come un contratto consensuale). involontaria: il passaggio avviene senza volont del sottoscrittore e quindi viene a mancare un valido negozio di emissione. (es. consideriamo il caso in cui il titolo di credito stato smarrito e questo finisce nelle mani del portatore senza che ci sia stata la volont di emissione da parte del soggetto sottoscrittore;il soggetto che ha ritrovato il titolo sar possessore legittimato ma non proprietario in quanto non c stato un valido negozio di emissione, che fa acquistare la titolarit del diritto).

NB: Lemissione un momento importante perch, rispetto a questa, deve essere valutata sia la capacit del sottoscrittore di obbligarsi sia il potere di rappresentanza. Circolazione dei titoli di credito: con lemissione il titolo di credito comincia a circolare. La circolazione pu essere: impropria o anomala: consiste nella circolazione del titolo di credito secondo le forme del diritto comune cio secondo il meccanismo della cessione del credito. Con lapplicazione dei principi del diritto comune viene meno lautonomia, quindi, le eccezioni che erano opponibili al primo portatore saranno opponibili anche ai successivi. Decidere se utilizzare i meccanismi del diritto comune piuttosto che i meccanismi del diritto cartolare dipende: a) dalla volont delle parti: attraverso clausole che impediscono la circolazione del titolo utilizzando i principi del diritto cartolare. b) per disposizione di legge: ci sono norme che stabiliscono che la circolazione del titolo cambiario, dopo la scadenza del termine per levare il protesto, pu avvenire soltanto secondo i principi del diritto comune. La circolazione impropria tuttavia si verifica sempre ogni volta che si ometta di attribuire allacquirente il possesso qualificato del titolo(art 2015). Non possono essere oggetto di circolazione impropria i titoli al portatore e quelli girati in bianco. regolare: (rappresenta la faccia speculare dellemissione volontaria) affinch avvenga la circolazione regolare deve esserci un rapporto sottostante (che giustifica il fatto per cui io trasferisco il titolo) e un valido negozio di trasmissione (che serve a far in modo che sia passata la propriet dal primo portatore al successivo). La circolazione regolare comporta, quindi, lacquisto della propriet del documento (titolarit) e il possesso qualificato dello stesso (legittimazione) da parte del nuovo portatore. irregolare: presuppone che ci sia stato un negozio di trasmissione invalido o che non ci sia stato affatto (lipotesi quella del titolo smarrito o rubato). Classificazione dei titoli di credito:possono essere classificati: In base al regime di circolazione in: Titoli di credito al portatore : quello per il quale la legittimazione allesercizio del diritto cartolare data dalla pura e semplice materiale detenzione del documento. Correlativamente per il trasferimento della legittimazione sufficiente la mera consegna del titolo (ovviamente pi semplice il meccanismo di trasferimento e di legittimazione del titolo pi alto il rischio di furto e smarrimento). Per la qualificazione di un titolo di credito come al portatore sufficiente ma non necessaria la mancanza di un indicazione nominativa, infatti, anche laddove il documento rechi lintestazione ad un nome, esso resta al portatore se vi apposita clausola (pagabile al portatore) che esclude la rilevanza dellintestazione ai fini dellesercizio del diritto. Il portatore legittimato solo sulla base del possesso.

Titoli di credito allordine: si definisce allordine quel titolo di credito che reca, allatto dellemissione, lintestazione ad una persona determinata. Lindicazione nominativa del destinatario della prestazione pu variare durante la circolazione ad opera dello stesso portatore, mediante una dichiarazione apposta sul titolo che prende il nome di girata. La girata trasferisce tutti i diritti inerenti al titolo (art 2001) e consiste in un ordine impartito dal portatore (girante) al debitore, di effettuare la prestazione indicata sul titolo a favore di un terzo soggetto (giratario). La girata deve essere totalitaria (per tutta la somma) e incondizionata altrimenti viene considerata come non apposta;deve essere apposta sul titolo e sottoscritta dal girante;pu essere: - in pieno:la girata contiene oltre a quello del girante anche il nome del giratario; il giratario legittimato allesercizio del diritto in esso menzionato in base ad una serie continua di girate di cui lultima a suo nome;il giratario di una girata pu diventare il girante di quella successiva, senza interruzione. - in bianco: la girata in cui manca lindicazione del nome del giratario. Il portatore in questo caso legittimato in base ad una serie continua di girate di cui lultima in bianco;il titolo allordine in bianco circola come se fosse un titolo di credito al portatore perch si pu esercitare il diritto in base al mero possesso del documento. Lart 2012 va poi a definire gli obblighi del girante: salva diversa disposizione di legge o clausola contraria risultante dal titolo,il girante non obbligato per linadempimento delle prestazione da parte dellemittente. Ci significa che il girante,quando trasferisce il titolo di credito allordine al nuovo portatore sar solo garante dellesistenza del credito ma non delladempimento dello stesso, salvo diversa disposizione di legge o clausola contraria risultante dal titolo. Il portatore della girata in bianco potr poi: 1. riempire la cambiale con proprio nome o con quello di un'altra persona 2. girare la cambiale di nuovo in bianco o a persona determinata 3. trasmettere la cambiale a terzi senza riempire la girata in bianco e senza girarla

N.B. Accanto alla girata in pieno o in bianco,la legge prevede due forme di girate speciali che limitano in vario modo, la posizione del giratario. Esse sono: - girata per incasso o per procura (art 2013): una clausola in base alla quale viene attribuita al giratario la legittimazione attiva di un mero mandato ad incassare in nome e per conto del portatore precedente. Con questa clausola il giratario procuratore del girante per lincasso e ci significa che il giratario pu esercitare tutti i diritti inerenti al titolo ma non pu girare a sua volta il titolo,se non per procura. Il giratario essendo nominato procuratore non acquista una posizione autonoma quindi gli potranno essere opposte solo le eccezione personali che erano opponibili al girante (altro caso di comunicabilit delle eccezioni personali). Infine bisogna dire che lefficacia della girata per procura non cessa per la morte o per sopravvenuta incapacit del girante. - girata a titolo di pegno (art 2014): in questo caso la girata serve a costituire in pegno il titolo di credito, a favore del giratario. Il giratario pu esercitare tutti i diritti inerenti al titolo ma la girata da lui fatta vale solo come girata per procura cio il giratario in garanzia non pu trasferire il titolo se non per procura e questo accade perch vietato il sub-pegno. In questo caso il giratario acquista una posizione autonoma e quindi gli saranno opponibili solo le eccezioni a lui personali (e non quelle opponibili al girante). Ma nel caso in cui il giratario, ricevendo il titolo, ha agito intenzionalmente a danno del debitore saranno opponibili a questo soggetto le stesse eccezioni personali opponibili al girante (altro caso di comunicabilit delle eccezioni personali).

Titoli di credito nominativo: si caratterizzano per il fatto che la loro intestazione risulta non solo dal documento, ma da un registro tenuto dal debitore, di modo che la legittimazione cartolare offerta dalla coincidenza tra lidentit del portatore, il nome che risulta dal titolo e quello che risulta dal registro (ci significa che mi legittimo in base ad una doppia annotazione). Ne consegue che per il trasferimento di un titolo nominativo richiesta la cooperazione del debitore che deve appunto modificare il suddetto registro alla cui cura e responsabilit la legge affida liscrizione del nuovo portatore. In questo caso conosciamo due diversi modi per effettuare la circolazione del titolo: transfer(art 2022):consiste nel cambiamento dell intestazione nominativa. In generale il trasferimento mediante transfer avviene annotando il nome del nuovo acquirente, sia sul titolo,sia sul registro dellemittente ovvero mediante rilascio di un nuovo titolo,del quale viene fatta annotazione sul registro. Il transfer pu essere richiesto: - dallalienante: in questo caso la richiesta di trasferimento deve essere accompagnata oltre che dalla esibizione del titolo anche da una certificazione rilasciata da un notaio o agente di cambio, che accerti lidentit del richiedente (che dovr coincidere con il nome che risulta dal titolo e dal registro) e la sua capacit di disporre (ossia capacit di agire). - dall acquirente: in questo caso la richiesta di trasferimento deve essere accompagnata oltre che dallesibizione del titolo anche dallesibizione di un atto autentico (atto pubblico o scrittura privata autenticata) dal quale risulti il trasferimento, del titolo, da parte del precedente intestatario. girata del titolo nominativo (art 2023): la legge contempla la possibilit di attuare i trasferimenti intermedi, senza la collaborazione del debitore, ricorrendo al meccanismo della girata. Essa, per, si differenzia da quella dei titoli allordine: - sia per la forma: la girata deve essere datata e sottoscritta dal girante e deve contenere lindicazione del giratario (non consentita la girata in bianco). La sottoscrizione deve essere autenticata da un notaio o da un agente di cambio. - sia per gli effetti: il trasferimento mediante girata non ha effetti nei confronti dellemittente fino a che non ne sia fatta annotazione nel registro;infatti il giratario finch non avviene lannotazione sul registro del debitore potr ugualmente trasferire il titolo per girata, ma non potr esercitare i diritti portati dal titolo medesimo, nei confronti dellemittente.

N.B. Le azioni sono titoli nominativi e anchesse possono quindi circolare: attraverso transfer: con la doppia annotazione. mediante girata: il giratario di un titolo azionario ha, per, qualche diritto in pi rispetto al giratario di un titolo nominativo diverso. Infatti, senza aver ancora ottenuto lannotazione, il giratario pu partecipare allassemblea con il voto e pu incassare il dividendo. I diritti appena citati,attribuiti al giratario di un titolo azionario prima dellavvenuta annotazione, servono semplicemente a sollecitare gli amministratori ad effettuare lannotazione andando semplificare i meccanismi societari. In base al contenuto: Titoli di credito partecipativi (azioni) Titoli di debito (obbligazioni) Titoli connessi al contratto di trasporto In base alla rilevazione della causa: Titoli di credito casuali: quando risultano dal contesto letterale dello stesso sia il motivo che la causa (es:contratto si societ, contratto di trasporto ecc..)in relazione alla quale il titolo stato emesso Con i titoli di credito casuali si amplia il novero delle eccezioni opponibili al portatore infatti a questo soggetto gli potranno essere opposte non solo le eccezioni assolute e quelle personali ma anche quelle che sono legate ad un rapporto di societ (rapporto sottostante che rappresenta la causa per la quale stato emesso il titolo). Titoli di credito astratti (cambiale assegno): astratto il titolo perch pu essere emesso a fronte di qualunque rapporto sottostante quindi il motivo stato emesso il titolo non risulta dal contesto letterale dello stesso. In linea di principio al portatore di un titolo di credito astratto gli sono opponibili le eccezioni assolute e le sue personali. Cambiale: un titolo allordine, formale ed astratto, che attribuisce al possessore legittimo, il diritto incondizionato di farsi pagare una somma determinata alla scadenza in esso indicata. Dalla sua definizione si evincono le caratteristiche della cambiale: 1. un titolalo astratto: quindi la causa non menzionata nel contesto letterale del titolo.

2. un titolo allordine: quindi circola mediante girata e la legittimazione si acquista attraverso il possesso qualificato da una serie
continua di girate, di cui lultima al nome del giratario o in bianco.

3. un titolo formale: la forma un elemento esenziale per lesistenza del titolo; 4. un titolo completo: deve indicare tutti gli elementi indicati nel codice civile. 5. un titolo che assolve limposta di bollo: il bollo un aspetto di tipo fiscale che si realizza tramite lemissione della cambiale su dei
foglietti filigranati. Se la cambiale in regola con il bollo, fin dal momento della sua emissione, vale come titolo esecutivo, in caso contrario non pu essere utilizzata in giudizio (la regolarizzazione successiva per non gli consente mai pi di funzionare come titolo esecutivo).Limposta di bollo funzione sia dellimporto della cambiale sia della scadenza. Tutte le sottoscrizioni cambiarie sottostanno ad un rapporto fondamentale,le cui vicende non si ripercuotono sullobbligazione cartolare se non nei confronti del portatore con il quale tale rapporto viene intrattenuto. La cambiale disciplinata da una legge speciale:n1669/1933. I primi 99 articoli, della seguente legge, disciplinano la cambiale tratta mentre i successivi fanno riferimento al pagher cambiario (o vaglia cambiario). In ogni rapporto cambiario sempre possibile individuare : obbligato principale: colui sul quale ricade lobbligazione che nasce dalla cambiale cio colui che tenuto ad eseguire il pagamento. In particolare: - nella tratta: obbligato principale il trattario (se accetta), eventuale avallante. - nel pagher cambiario: obbligato principale lemittente, eventuale avallante. obbligato di regresso:sono coloro ai quali ci si pu rivolgere solo dopo aver inutilmente richiesto il pagamento allobbligato in via principale. In particolare - nella tratta: sono obbligati di regresso il traente, i giranti e i loro avallanti. - nel pagher cambiario: sono i giranti e i loro avallanti. Per cambiale tratta si intende un ordine incondizionato rivolto da un soggetto (traente) ad un altro soggetto (trattario) di pagare una somma determinata al portatore del titolo (prenditore). Sulla base di questa definizione possiamo individuare nella cambiale tratta 2 rapporti: rapporto di provvista: il rapporto intercorrente tra il traente e il trattario:ossia il motivo per il quale il traente ha indicato il trattario come tale;(il trattario debitore del traente) rapporto di valuta: il rapporto che intercorre tra traente e prenditore:ossia il motivo per il quale il traente sottoscrive il rapporto cambiario col prenditore;(il traente debitore del prenditore) A riguardo bene evidenziare che non sussiste nessun rapporto sottostente tra trattario e prenditore in quanto il traente che ha dato lordine al trattario di pagare al prenditore. In termini di struttura la tratta si avvicina molto allassegno bancario N.B. Tratta con cessione della provvista:consente la cessione pro-solvendo, del credito di provvista che il traente vanta nei confronti del trattario,a favore di ciascun portatore,senza il bisogno di separata cessione n di notifica al debitore se non da parte del primo prenditore;per questo motivo la cessione della provvista considerata una forma di garanzia. Tale forma di cambiaria si ottiene attraverso linserimento,per volont del traente, di una clausola nella cambiale tratta. Per affinch la clausola possa essere inserita occorrono alcune condizioni: il rapporto di provvista che lega il traente con il trattario deve consistere in una fornitura di merci. il primo prenditore deve essere una banca/banchiere;questo significa che loperazione ha una funzione ulteriore di garanzia perch la firma della banca da maggior forza alla cambiale. la tratta deve essere non accettata o non accettabile perch se consideriamo una tratta accettata automaticamente il trattario diventa obbligato principale quindi non sussiste pi il motivo di agire nei suoi confronti e quindi la clausola,per la cessione del rapporto di provvista,inserita nel titolo non viene fatta valere. I requisiti formali che deve possedere la cambiale tratta perch possa dirsi valida sono elencati nellart 1 della legge cambiaria e sono: 1. denominazione del titolo: la denominazione di cambiale deve essere inserita nel contesto del titolo e deve essere espressa nella lingua in cui esso redatto. 2. lordine incondizionato di pagare una somma determinata:ordine incondizionato significa che non pu esserci la sottoposizione a condizione n per ci che riguarda lordine da pagare, n per ci che riguarda laccettazione,pena la nullit del titolo. Per ci che riguarda la somma da pagare essa deve essere in primis determinata ed inoltre valgono le seguenti disposizioni: lart 5: afferma che nella cambiale pagabile a vista o a certo tempo vista il traente pu disporre che la somma sia produttiva dinteressi (in qualunque altra specie di cambiale la promessa dinteressi si ha per non scritta). Il tasso dinteresse deve essere indicato nella cambiale (mancando tale indicazione la clausola si ha per non scritta) e gli interessi iniziano a decorrere dalla data della cambiale, quando non sia indicata con decorrenza diversa. lart 6: afferma che la cambiale, con la somma da pagarsi scritta in lettere ed in cifre, vale, in caso di differenza, per la somma indicata in lettere e nel caso in cui la somma da pagarsi scritta pi di una volta (in lettere o in cifre)vale, se c differenza, per la somma minore. 3. indicazioni del trattario: consiste nel scrive il nome (o la ditta ove si tratti dimprenditore), la data di nascita e il codice fiscale del soggetto che designato a pagare (questa indicazione manca nel pagher cambiario). 4. indicazione della scadenza del titolo: la scadenza rappresenta il momento in cui il portatore acquista il diritto ad ottenere il pagamento;questo significa che il pagamento non potr essere richiesto prima del giorno stabilito; la scadenza di un titolo pu essere

di 4 tipi e la scelta di quale utilizzare dipende dal traente; la mancata indicazione della scadenza non pregiudica la validit del titolo infatti se sulla cambiale non viene indicata la scadenza essa sempre a vista: a vista: la cambiale scade, al momento in cui viene presentata al debitore per ottenere il pagamento. Se la cambiale viene emessa oggi pu essere presentata al debitore in qualunque momento, entro un termine massimo di 1 anno dalla data dellemissione, termine che comunque pu essere abbreviato o allungato dal traente o soltanto abbreviato dal girante. a certo tempo vista: la cambiale scade trascorso un certo tempo (fissato nella cambiale medesima) dalla data di presentazione della stessa al debitore;qualora il trattario rifiuti di accettare la cambiale il termine inizia a decorrere dal protesto per mancata accettazione. a certo tempo data: la cambiale scade trascorso un certo tempo dalla data di emissione. a giorno fisso: la cambiale scade in un giorno stabilito. 5. indicazione del luogo di pagamento:il titolo deve contenere i dati necessari per la sua ricostruzione: lomissione di tale indicazione colmata dalla legge che considera come luogo di pagamento, nella tratta, il luogo indicato accanto al nome del trattario. 6. indicazione del prenditore: il nome di colui al quale o allordine del quale deve farsi il pagamento. A questo proposito andiamo a distinguere: cambiale allordine dello stesso traente: significa che il traente e il prenditore sono la stessa persona. cambiale tratta sullo stesso traente: significa che il traente e il trattario sono la stessa persona. 7. indicazione del luogo di emissione della cambiale 8. sottoscrizione di colui che emette la cambiale: consiste nella firma del traente. Se la firma del traente falsa la cambiale comunque valida ossia pu continuare a circolare mentre se la firma non stata apposta, il difetto di firma va ad incidere sullintera validit del titolo. Per pagher cambiario si indente la promessa incondizionata rivolta da un soggetto (emittente) al portatore del titolo (prenditore) di pagare una somma determinata. In termini di struttura il pagher cambiario si avvicina molto allassegno circolare. Sulla base di questa definizione possiamo individuare nel pagher cambiario 1 solo rapporto: rapporto di valuta: rappresenta il rapporto che intercorre tra emittente e prenditore ossia il motivo che giustifica limpegno dellemittente di pagare una determinata somma al prenditore. I requisiti formali che deve possedere il pagher cambiario perch possa dirsi valido sono elencati nellart 100 della legge cambiaria e sonagli stessi validi per la cambiale tratta eccetto il fatto che non esiste un debitore dellemittente e quindi non ci sono indicazioni inerenti a questo. La mancanza di uno solo dei requisiti formali implica,in ambo i casi, linvalidit del titolo la loro presenza tuttavia necessaria solo al momento della presentazione del titolo allobbligato in via principale,mentre essi possono essere apposti durante la circolazione dando cos luogo alla c.d. cambiale in bianco. N.B. Cambiale in bianco: disciplinata dallart 14 ed caratterizzate dallassenza di alcuni elementi formali esaminati nellart 1 e nellart 100 delle legge cambiaria. Peculiare della cambiale in bianco sono tre profili: ci sono degli elementi che non possono mai mancare nella cambiale in bianco come: - la denominazione cambiaria che identifica il tipo di obbligazione assunta - sottoscrizione del traente o dellemittente ci sono degli elementi che possono mancare ma ci nonostante la cambiale non pu essere considerata in bianco in quanto ci sono norme suppletive che colmano lomessa esplicita indicazione di uno o pi requisiti formali. Tra questi troviamo: - la scadenza: se manca la scadenza la cambiale scade a vista - il luogo e la data di emissione: se non indicata vale il luogo e la data vicino al nome del traente o dellemittente ci sono elementi la cui mancanza mi permette di definire la cambiale in bianco: Tra questi troviamo: - la somma: la cambiale in bianco di somma deve essere sempre accompagnata da un accordo di riempimento cio dallaccordo che assiste la cambiale e che fissa i criteri con i quali deve essere riempita;il diritto di riempire la cambiale in bianco decade dopo 3 anni dal giorno dellemissione del titolo. Tale decadenza non opponibile al portatore di buona fede, al quale il titolo sia pervenuto gi completo. Qualora invece la cambiale venga riempita in modo difforme rispetto allaccordo di riempimento si realizza il cos detto abuso di bianco segno. Labuso di bianco segno non influisce sulla validit della cambiale ma v a generare un eccezione, che prende il nome di eccezione di abusivo riempimento cio di riempimento non conforme agli accordi. Questa eccezione opponibile: a chi ha riempito la cambiale in modo difforme a chi lha acquistata completa ma in mala fede. Ci significa che se la cambiale finisce nelle mani di un terzo portatore in buona fede essa valida e il debitore deve adempiere per limporto scritto. Fasi della cambiale tratta sono: 1)Accettazione(art 26 e ssi): laccettazione riguarda esclusivamente la cambiale tratta;attraverso laccettazione il trattario entra nel rapporto cambiario e si obbliga a pagare la somma indicata nel titolo; dal momento dellaccettazione il trattario quindi lobbligato principale (nei confronti di tutti i portatori della cambiale e anche nei confronti del traente) e come tale il pagamento fatto da questo automaticamente libera tutti gli obbligati cambiari estinguendo la cambiale. Per ottenere laccettazione necessaria la presentazione del titolo;di regola la presentazione del titolo facoltativa tranne nel caso in cui stata espressamente prescritta dal traente o del girante o

per quelle cambiali per la cui scadenza il termine inizia a decorrere proprio dallaccettazione (tratta a certo tempo vista); in questi casi obbligatoria. La presentazione,anche se facoltativa, tuttavia comporta un duplice vantaggio: non c il dubbio se il trattario effettua o meno il pagamento (in quanto se il trattario rifiuta laccettazione difficilmente poi effettuer il pagamento). mi consente di levare il protesto per mancata accettazione (il protesto la constatazione ufficiale del rifiuto dellaccettazione e del pagamento). La cambiale pu essere presentata per laccettazione da un portatore (soggetto legittimato) o da un semplice detentore (possessore non qualificato). N.B. Il traente pu anche vietare(con apposita clausola)la presentazione della tratta per laccettazione e in tal caso ricorre la figura della tratta non accettabile. Tuttavia vi sono casi in cui non possibile usufruire di questa clausola e in particolare ci avviene : nella cambiale a certo tempo vista (sarebbe contraddittorio) quando la cambiale pagabile presso un terzo o presso un luogo diverso da quello del domicilio del trattario Se il trattario non accetta non esposto ad alcuna responsabilit verso il portatore ma solo in via extracontrattuale nei confronti del traente e sempre se ed in quanto abbia autorizzato lemissione della tratta; per questo motivo capiamo quanto pu essere importante la clausola legata alla cessione del rapporto di provvista che da la possibilit di agire nei confronti del trattario (non accettante) sulla base del rapporto di provvista (e non sulla base del rapporto cambiario che non esiste). Laccettazione deve essere apposta sulla cambiale e pu consistere anche nella semplice sottoscrizione del trattario;deve essere incondizionata e conforme allordine ricevuto;la legge prevede anche laccettazione parziale cio limitata ad una parte della somma (art 30). N.B. Se laccettazione da parte del trattario avviene mediante una sottoscrizione invalida questo non toglie validit alle altre obbligazioni cambiarie, in altre parole: se la firma del trattario che accetta falsa: lui opporr la falsit della firma a qualunque portatore e non diventer mai obbligato cambiario nei confronti di nessuno. se la firma mancante: non mai esponibile nessuna azione cambiaria diretta, quindi, la cambiale risulta invalida. 2)Girata: la girata del titolo cambiario si caratterizza rispetto alla girata del titolo allordine in quanto assolve oltre alla funzione di trasferimento anche la funzione di garanzia delladempimento(il girante quando gira una cambiale assume lobbligazione cambiaria di regresso e quindi diventa un obbligato e garantisce che la tratta venga accettata e pagata). La funzione di garanzia delladempimento e di trasferimento per si arrestano in tutto o in parte in base a specifiche clausole previste nel contesto letterale della cambiale e in particolare: se stata inserita la clausola senza garanzia vado ad eliminare qualunque forma di garanzia del girante in ordine alladempimento. se stata inserita la clausola non allordine il titolo si trasferisce solo nella forma e con gli effetti della cessione ordinaria e quindi si arresta la funzione di trasferimento mediante girata. NB: Anche nellambito della girata dei titoli cambiari la legge prevede le girate speciali che limitano in vario modo, la posizione del giratario 3)Avallo: una dichiarazione cambiaria espressamente finalizzata a garantire lobbligazione assunta da un altro obbligato cambiario. Lavallo presenta le seguenti caratteristiche: 1. un obbligazione accessoria: lavallo valido anche se nulla lobbligazione garantita,salvo che tale nullit derivi da vizio di forma 2. un obbligazione autonoma :chi da la garanzia (avallante) assume la stessa posizione del soggetto che la riceve (avallato), quindi, lavallante presenta le stesse caratteristiche dellavallato e quindi il possessore della cambiale potr rivolgersi indifferentemente alluno o allaltro; Lavallo pu essere prestato oltre che da un estraneo anche da un firmatario a condizione per che il suo impegno venga a rafforzare la posizione del portatore. In questultimo caso per bisogna dire che il firmatario della cambiale non deve essere obbligato principale poich la posizione di avallante non aggiungerebbe maggior sicurezza per ladempimento della cambiale stessa (art 35). Lavvallo deve essere scritto sulla cambiale;di solito si usa la dizione per avallo seguita dalla firma dellavallante,ma basta anche la sola firma apposta sulla faccia anteriore della cambiale. ammesso lavallo parziale,dato cio per una sola parte della somma cambiaria. 4)Pagamento: la presentazione della cambiale per il pagamento un obbligo(e non una facolt)in quanto la cambiale un titolo di presentazione quindi devo necessariamente presentarla al soggetto che deve pagarla. La presentazione per il pagamento viene fatta dal possessore legittimato (colui che ha il possesso qualificato del titolo)al designato a pagare in via principale (colui che ha lobbligo di eseguire il pagamento; ma qualora il designato a pagare in via principale non effettui il pagamento lo faranno per lui gli obbligati di regresso). La presentazione per il pagamento viene effettuata alla scadenza; alla scadenza la cambiale deve essere completa. Chi effettua il pagamento alla scadenza validamente liberato, a meno che da parte sua non vi sia dolo o colpa grave infatti tenuto a verificare la regolare continuit delle girate(ma non a verificarne lautenticit). Per ci che riguarda gli effetti del pagamento questi sono diversi rispetto ai soggetti che la eseguono, infatti: se il pagamento stato effettuato dal debitore principale:si realizza lestinzione della cambiale.

se il pagamento stato effettuato dallobbligato di regresso:si realizza lestinzione dei diritti cambiari per tutti coloro che hanno firmato la cambiale dopo il soggetto che ha eseguito il pagamento. Quelli che invece hanno firmato prima saranno esposti alla richiesta di pagamento da parte di chi lo ha effettuato. Loggetto del pagamento rappresentato dalla somma, che risulta dal contesto letterale del titolo. Colui che ha pagato ha il diritto di ottenere la restituzione della cambiale quietanzata che serve essenzialmente ad impedire che,la cambiale venga messa nuovamente in circolazione e finisca nelle mani di un terzo portare di buona fede che pretender ulteriormente il pagamento. Il legislatore prevede anche (nellart 45)la possibilit del pagamento parziale. Il portatore, in questo caso, non pu rifiutare il pagamento perch altrimenti perde il regresso cio la possibilit di agire contro gli obbligati di regresso per la parte che ha rifiutato. Nel caso di pagamento parziale il trattario pu pretendere che ne sia fatta menzione nella cambiale e gliene sia data quietanza. Il portatore non tenuto ricevere il pagamento prima della scadenza e se questo viene effettuato si considera a rischio e pericolo del trattario nel senso che esso non potr effettuare la norma sulleffetto liberatorio del pagamento fatto al legittimato anche se non titolare. Azioni cambiarie:qualora il pagamento di una cambiale venga rifiutato dal trattario o non effettuato dallemittente il portatore pu far valere in giudizio il suo diritto Le azioni cambiarie possono essere: dirette: se esercitate nei confronti dellobbligato principale;il portatore in questo caso pu agire contro di lui senza rispettare alcuna particolare condizione, se non il termine di prescrizione di 3 anni che decorrono dalla scadenza della cambiale. di regresso: se esercitate nei confronti degli obbligati di regresso(traente,avallante,giranti e..) N.B. Il traente,laccettante,il girante e lavallante della cambiale rispondono in solido verso il portatore:ossia questultimo ha il diritto di agire contro queste persone individualmente o congiuntamente e non tenuto ad osservare lordine nel quale si sono obbligate. Per quanto concerne il contenuto lazione di regresso comprende: 1. la somma portata dalla cambiale non accettata o non pagata, 2. eventuali interessei compensativi e di mora; 3. le spese per la presentazione del titolo e la levata del protesto Analogo contenuto pu essere poi richiesto dallobbligato di regresso(che abbia pagato limporto chiesto)nei confronti degli altri firmatari di grado inferiore al suo. Per esercitare lazione di regresso il legislatore pone determinati presupposti: 1)presupposto sostanziale:consiste nel mancato pagamento alla scadenza,da parte dellobbligato principale. Lart 50 prevede anche la possibilit di agire in regresso anche prima della scadenza: se laccettazione sia stata rifiutata in tutto o in parte(rappresenta un presupposto autosufficiente dellazione) in caso di sottoposizione a procedure concorsuali del trattario/emittente in caso di cessazione dei pagamenti o lesecuzione infruttuosa dei sui beni in caso di fallimento del traente di una cambiale non accettabile. In questo caso si riduce enormemente la possibilit per il portatore di essere pagato essendo il traente lobbligato di regresso pi importante. N.B. Il legislatore inoltre prevede che,se il regresso viene esercitato prima della scadenza, sar dedotto uno sconto dallammontare della cambiale. Tale sconto calcolato in base al tasso ufficiale vigente alla data del regresso nel luogo del domicilio del portatore. 2)presupposto formale: rappresentato dal protesto che corrisponde allatto autentico redatto da P.U.( notaio o ufficiale giudiziario o, in mancanza di questi, segretario comunale)che constata ufficialmente lavvenuta presentazione della cambiale ed il conseguente rifiuto del pagamento o dellaccettazione. Dallart. 60 si evince che la levata del protesto condizione fondamentale per poter agire contro gli obbligati di regresso. N.B. Il protesto pu essere utilizzato dal portatore anche al solo fine di constatare in modo solenne il mancato buon fine del titolo prescindendo quindi dallazione di regresso. Il protesto soggetto a pubblicit in apposito Bollettino periodico curato dalla Camera di Commercio ed quindi evidente che qualora effettuato illegittimamente, esso fonte di danno risarcibile del quale risponderanno il solo portatore richiedente (se lillegittimit della richiesta di pagamento non sia desumibile dalla lettera del titolo), il solo pubblico ufficiale (se lillegittimit del protesto dovuta alla sua negligenza nellesame del titolo e nella ricerca ed individuazione dellobbligato), entrambi (se lillegittimit della richiesta desumibile dal contesto del titolo). Il P.U. o il portatore richiedente hanno la facolt presentare al presidente del tribunale,entro 5gg dal protesto,istanza per la sua cancellazione dal Bollettino. Il termine per levare il protesto stabilito dallart 51 ed diverso a seconda: se il protesto viene levato per rifiuto di accettazione : il termine quello per la presentazione della cambiale per laccettazione. Se non specificato un termine diverso, il termine per levare il protesto coincide con la scadenza della cambiale stessa. se il protesto viene levato per mancato pagamento: il termine va stabilito in base al tipo di scadenza della cambiale e in particolare: se la cambiale pagabile a giorno fisso o a certo tempo data o vista: posso levare il protesto entro 2 giorni feriali successivi a quelli in cui pagabile la cambiale. se la cambiale a vista: posso levare il protesto secondo le norme relative al protesto per mancata accettazione (quindi entro 1 anno dalla data di emissione).

Il portatore oltre a levare il protesto deve dare avviso al proprio girante e al traente della mancata accettazione e del mancato pagamento (art 52). Questo obbligo davviso molto importante soprattutto quando la cambiale non andata a buon fine in quanto il traente o il girante pu anticipatamente sapere che potr essere chiamato ad adempiere al pagamento. Lavviso deve essere dato entro i 4 giorni feriali successivi al giorno del protesto. Inoltre lobbligato di regresso deve, nei 2 giorni feriali successivi al giorno in cui ha ricevuto lavviso, informare il precedente girante e cos di seguito fino ad arrivare al traente (possiamo quindi notare che il traente ricever due avvisi: 1 dal portatore e 1 dal girante). La forma dellavviso libera ma si deve sempre provare di aver rispettato i termini suddetti. Coloro che non danno lavviso nei termini prestabiliti non decadono dal regresso ma sono responsabili della loro negligenza qualora abbia causato danno. In virt dell art 69, il protesto pu essere : fatto con atto separato: e chi vi procede deve fare menzione sulla cambiale (o sul duplicato, o sulla copia, o sul foglio di allungamento) scritto sulla cambiale, o sul duplicato, o sulla copia, o sul foglio di allungamento. Questo foglio deve essere aggiunto dal notaio (o dallufficiale giudiziario o dal segretario comunale) il quale provveder ad apporre il proprio sigillo sulla linea di congiunzione. Il protesto poi deve contenere (art 71): 1. la data 2. il nome del richiedente 3. lindicazione dei luoghi in cui fatto 4. loggetto delle richieste, il nome delle persone richieste, le risposte avute ecc 5. la sottoscrizione del notaio o dellufficiale giudiziario o del segretario comunale (e di eventuali collaboratori) Ci significa che nel protesto deve essere contenuta la descrizione analitica della vicenda, legata alla presentazione per laccettazione o per il pagamento. NB: Il protesto pu essere levato anche nei confronti di una persona morta o divenuta incapace. In determinate ipotesi previste dalla legge la mancata presentazione nei termini del titolo e la mancata levata del protesto non va ad incidere sulla conservazione e sullesercizio dellazione di regresso. La dispensa dal protesto rappresenta un evento eccezionale e in particolare ci possibile: nel caso di fallimento del trattario (accettante o meno) o di fallimento del traente (di tratta non accettabile): il protesto sostituito dalla dichiarazione di fallimento. nel caso in cui in precedenza gi stato levato il protesto per mancata accettazione. Questo possibile perch la levata del protesto per mancata accettazione gi va ad individuare la posizione di difficolt di colui che designato a pagare in via principale. per causa di forza maggiore (guerre, calamit naturali ec..):se la mancata levata del protesto dovuta ad uno ostacolo insormontabile possibile prolungare i termini stabiliti per levare il protesto. Inoltre se la forza maggiore dura oltre 30 giorni dalla scadenza, il regresso pu essere esercitato senza bisogno di presentazione e di protesto (dispensa dal protesto). Cessata la forza maggiore il portatore deve presentare, comunque, la cambiale per laccettazione o per il pagamento e se necessario deve levare il protesto. Una cosa molto importante da sottolineare che non sono considerati casi di forza maggiore i fatti puramente personali al portatore (o alla persona da lui incaricata di presentare la cambiale o di levare il protesto) quindi la causa di forza maggiore deve sempre essere un evento oggettivo e mai un evento soggettivo. Lesonero dal protesto pu essere anche conseguenza di apposite clausole cambiarie:le clausole in questione sono quelle denominate senza speseosenza protesto o altra equivalente;tali clausole tuttavia non esonerano dalla presentazione della cambiale nei termini prescritti. Queste clausole se apposte dal creatore del titolo (traente, emittente) hanno efficacia generale nei confronti di tutti gli obbligati di regresso, se apposte da un girante o da un suo avallante hanno effetto solo nei suoi confronti, restando invece lazione verso gli altri obbligati di regresso subordinata alla tempestiva levata del protesto. NB: Nellart 72 viene citato un caso dove il protesto viene sostituito da un'altra circostanza che assolve la stessa funzione. Stiamo parlando dell equipollente del protesto. Se il portatore lo consente,infatti il protesto pu essere sostituito da una dichiarazione di rifiuto dellaccettazione o di pagamento scritta e datata sulla cambiale,o sul foglio di allungamento o su atto separato e firmata dal trattario. Questa dichiarazione per avere effetto deve essere sottoposta a registrazione nei termini previsti per il protesto. I procedimenti (cambiali nel processo)che il portatore pu utilizzare per esercitare le azioni cambiarie sono 3 (i primi due possono essere scelti se la cambiale non a titolo esecutivo; il terzo pu essere scelto solo se la cambiale il regola con il bollo al momento dellemissione): procedimento di cognizione: il procedimento che viene effettuato dinnanzi al tribunale ordinario mediante atto di citazione, attraverso il quale il creditore convoca in giudizio il debitore cambiario ( considerato un procedimento contraddittorio perch sono presenti in giudizio sia il creditore sia il debitore). Se attraverso la sentenza (anche se non ancora definitiva) al creditore viene riconosciuto il suo diritto di credito questo potr inscrivere ipoteca giudiziale sui beni del debitore e ci rappresenta il primo passo per ottenere, tramite la vendita dei beni ipotecati,e il pagamento. Il debitore pu comunque far opposizione alla sentenza. procedimento di ingiunzione: si ricorre a tale procedimento qualora il creditore, in base ad una prova scritta contro il debitore, fa ricorso al tribunale e il giudice, senza chiamare in giudizio il debitore, pu emanare il decreto ingiuntivo (non considerato un procedimento contraddittorio poich il debitore non presente in giudizio). Il debitore pu comunque opporsi al decreto ingiuntivo entro 30 giorni, qualora entro suddetto termine non viene fatta opposizione (o questa viene rifiutata) il decreto acquisisce efficacia e diventa definitivo. Attraverso il decreto ingiuntivo il creditore pu inscrivere ipoteca giudiziale e ci rappresenta linizio del procedimento di esecuzione forzata sui beni del debitore azione esecutiva: se il creditore della cambiale in regola con il bollo dal momento dellemissione, la cambiale considerata titolo esecutivo e come tale non si deve procedere ad un accertamento preventivo del credito ma si pu direttamente pignorare i beni del

debitore, previa notifica del precetto. Il precetto, latto iniziale del procedimento esecutivo, e deve contenere la trascrizione della cambiale (o del protesto) e degli altri documenti necessari a dimostrare la somma dovuta. NB: Il debitore per contro pu, opporre in giudizio, contro il creditore, le eccezioni assolute (e non quelle personali) come ad esempio linvalidit della cambiale per difetto di forma. Spetta poi al giudice valutare se si tratta di eccezioni di lunga indagine. Nel caso in cui leccezione fosse di lunga indagine si pu ottenere una condanna provvisoria, con o senza cauzione, per dare maggiore garanzia al debitore che nel frattempo costretto a pagare (art 65 comma 2). Oltre alle azioni cambiarie possono spettare al possessore del titolo: 1. le azioni casuali (art 66): consentono al portatore di far vale in giudizio il diritto fondamentale sottostante che nasce in sede di emissione o in sede di trasmissione del titolo. Affinch si possa esercitare lazione casuale occorre che questo rapporto sottostante esista e che non si sia estinto per effetto dellistituto della novazione (che fa si che il nuovo rapporto sostituisce quello precedente).Le condizioni necessarie per lesercizio dellazione casuale sono: che ci sia stato rifiuto dellaccettazione e del pagamento Latto che attesta questo rifiuto il protesto. la cambiale deve essere restituita al debitore contro cui si agisce casualmente in modo tale da impedire che la cambiale giri nuovamente e che il debitore sia costretto a pagare sulla stessa. NB: Il debitore sottoposto allazione casuale ha comunque il diritto di essere rimborsato da eventuali precedenti obbligati di regresso.

2. azioni di arricchimento (art 67): il portatore pu esercitare tale azione dopo aver perduto, per prescrizione o per decadenza, lazione
cambiaria contro tutti gli obbligati. E consiste nella possibilit di agire nei confronti di un firmatario del titolo (verso il quale non abbia mai avuto azione casuale) per la somma della quale si sia ingiustificatamente arricchito non pagando la cambiale. Si tratta di unazione di tipo residuale perch non serve ad incassare la cambiale. Assegno bancario: disciplinato da una legge speciale: n1736/1933 e consiste in un titolo di credito allordine o al portatore,contenete lordine rivolto da un soggetto(traente)ad una banca(trattario),di pagare a vista una somma determinata in favore di un altro soggetto(prenditore) Esso si presenta quindi come una tratta a vista , con la particolarit che, mentre la tratta assolve ad una funzione di credito, lassegno bancario adempie ad una funzione di pagamento(consentendo a chi abbia somme disponibili presso una banca, di utilizzarle per effettuare pagamenti a terzi). Le altre principali differenze tra lassegno bancario e la tratta riguardano: lassegno bancario non ha mai scadenza futura perch, essendo uno strumento di pagamento, pu scadere solo a vista cio al momento della presentazione (la tratta pu avere scadenze future). il termine di presentazione dellassegno bancario molto breve infatti deve essere presentato al pagamento (art 32): entro 8gg se pagabile nello stesso comune in cui stato emesso, entro 15gg se pagabile in un altro comune, entro 20gg o 60gg a seconda che il luogo di emissione e quello di pagamento siano nello stesso o diverso continente (la tratta pu essere presentata entro 1anno dalla data di emissione). nellassegno bancario non prevista la fase di accettazione e questo significa che non c mai lobbligato in via principale (nella tratta c laccettazione). presso il trattario (banca o un banchiere) devono esistere i fondi al momento dellemissione dellassegno Alla base dellassegno bancario c il contrattato dassegno che il contratto in virt del quale la banca autorizza il cliente (traente) ad emettere assegni bancari e allo stesso tempo si obbliga, extra-cambiariamente, a pagare questi assegni salvo presenza di fondi sul conto del cliente (se non ci sono i fondi la banca non effettua il pagamento poich non mai obbligato principale). I fondi presenti sul conto possono essere in ogni momento prelevati dal traente per essere utilizzati in altro modo, proprio per questo il legislatore da la possibilit alla banca di apporre sullassegno bancario un visto che certifichi lesistenza di fondi disponibili sul conto del traente e che serve essenzialmente a vincolare tali fondi, destinati alla copertura di un assegno, fino al termine di presentazione dello stesso (il visto quindi non ha la funzione di far nascere un obbligazione principale cambiaria della banca nei confronti del portatore). Valgono per la circolazione dellassegno bancario le regole generali dei titoli di credito e quelle specifiche delle cambiali sulla responsabilit di regresso dei giranti. Tuttavia sono previste una serie di clausole volte a limitare la circolazione degli assegni bancari: clausola non allordine: significa che lassegno bancario pu essere trasferito soltanto mediante cessione e ci comporta lapplicazione dei principi di diritto comune. clausola non trasferibile (art 43): questa clausola impedisce la circolazione dellassegno. Infatti lassegno pu essere pagato unicamente allimmediato prenditore o, su richiesta di questo, pu essere accreditato sul suo c/c. La clausola non trasferibile obbligatoria per glia assegni dimporto superiore o uguale a 12.500. assegno turistico (art 44): era molto diffuso nel passato e veniva utilizzato per poter avere disponibilit allestero. Il meccanismo prevedeva che il portatore di un assegno bancario apponesse una firma al momento dellemissione dellassegno e una al momento della riscossione dello stesso. La banca poi cambiava lassegno turistico, sulla base della doppia identit delle firme del prenditore, ci significa che solo se le 2 firme erano uguali lassegno entrava in circolazione. clausola da accreditare (art 42): con questa clausola lassegno non pu essere pagato in contanti ma deve essere necessariamente accreditato su un conto. Il vincolo alla circolazione rappresentato dal fatto che se si vuole incassare quellassegno si deve necessariamente avere un conto corrente. La clausola da accreditare risulta dalla faccia anteriore del titolo. clausola di sbarramento (art 40-41): si possono apporre 2 linee trasversali e parallele sulla faccia anteriore dellassegno. Lo sbarramento pu essere:

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generale: quando tra le sbarre non c nessuna indicazione o presente la semplice parola banchiere ci produce una limitazione enorme nella circolazione in quanto rende lassegno pagabile solo ad un banchiere o ad un cliente del trattario. Lo sbarramento generale pu essere tranquillamente trasformato in sbarramento speciale mentre non possibile fare il contrario. speciale: quando tra le sbarre scritto il nome specifico di un banchiere (es. BNL). In questo caso lo sbarramento rende lassegno pagabile solo al banchiere indicato.

Assegno circolare:si presenta come un pagher cambiario a vista emesso da una banca, la cui funzione di strumento di pagamento rafforzata dal fatto che incorpora un credito verso una banca e quindi la sicura esigibilit. Oltre che allesistenza di fondi disponibili presso lemittente a favore del richiedente, lemissione di assegni subordinata allesistenza di un apposita autorizzazione rilasciata dallautorit competente. Lassegno circolare porta sempre lobbligazione cambiaria della banca (emittente) che si assume limpegno cambiario di pagare, a fronte della raccolta dellintera somma prevista dallassegno. Lassegno circolare pu essere solo allordine e ci significa che pu circolare solo mediante girata, scade a vista e il termine di presentazione di 30gg. NB: la banca anche tenuta a costituire una cauzione sulla quale i portatori hanno dei privilegi nellipotesi in cui le cose per la banca dovessero andare male.

CONTRATTI DIMPRESA Lattivit dimpresa si risolve in una serie di atti tra loro collegati in funzione dello scopo economico perseguito. I singoli atti nei quali lattivit si ricompone assumono,per il diritto,valore e portata differente:alcuni rivestono il carattere di atti materiali,privi di effetti giuridici,altri hanno il carattere di atti o negozi giuridici. Tra questi ultimi rivestono particolare importanza i contratti stipulati dallimprenditore: per organizzare lattivit imprenditoriale per svolgere lattivit imprenditoriale Fino allintroduzione del Codice civile del 1942 erano disciplinate solo due categorie di contratti: 1. contratti civilidisciplinati dal codice del 1865 2. contratti commercialidisciplinati dal codice di commercio del 1882 Lavvento della nuova codificazione ha segnato lunificazione dei due codici e la scomparsa della distinzione tra i due tipi di contratti. La dottrina formatasi sul vigente Codice civile per si da subito interrogata sullammissibilit di una categoria separata di contratti che prendesse il nome di contratti dimpresa. Una parte della dottrina infatti,in base allindividuazione di una serie di indici normativi ed extranormativi e sulla base di un gruppo di disposizioni di carattere generale,sosteneva che i contratti dimpresa fossero una categoria a se stante;mentre una parte escludeva totalmente che sussistevano particolari principi propri dei rapporti commerciali come tali. A partire degli anni 80 lo scenario normativo ha portato per alla conferma che i contratti dimpresa vanno considerati separatamente infatti fonti del diritto interno e di diritto internazionale consentono ora di delineare i contorni e i contenuti di un diritto speciale dei contratti dimpresa. Il diritto speciale dimpresa linsieme delle disposizioni che impongono o consentono uno specifico trattamento per i contratti a cui partecipa limprenditore. Tali disposizioni assicurano altres una particolare protezione al consumatore,considerato dalla legge,in modo tipico e astratto,contraente pi debole. Si evince quindi che il legislatore con questi contratti vuole assicurare la parit delle posizioni

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delle parti(imprenditore e consumatore). Negli ultimi anni il legislatore intervenuto anche con norme che tutelano limprenditore quale controparte pi debole del contratto con un altro imprenditore;si tratta dei c.d. contratti bilaterali. N.B. Oltre al principio della parit delle parti possibile individuare altri caratteri generali comuni ai contratti dimpresa tra i quali: 1. uniformit e standardizzazione dei contenuti e dei procedimenti di formazione del contratto :limprenditore nello svolgere lattivit dimpresa pone in essere un serie pressoch indefinita di rapporti giuridici;quindi limprenditore nellesercizio della sua attivit non pu ispirarsi alle esigenze del caso singolo ma deve necessariamente improntare la sua azione ad una unit di criteri e direttive 2. insensibilit dei contratti alle vicende personali dellimprenditore :lattivit dimpresa,in quanto volta alla realizzazione di uno scopo economico, suscettibile di proseguire,senza soluzione di continuit,anche con un soggetto diverso da quello che le ha dato impulso fino al momento dellavvicendamento. I contratti dimpresa possono essere distinti: a seconda che presuppongano o meno lesistenza dellorganizzazione imprenditoriale in: 1. contratti necessariamente dimpresa:quelli in cui una delle parti deve necessariamente essere imprenditore (es. contratto dappalto,rapporto di lavoro ecc..). 2. contratti normalmente dimpresa:quelli normalmente posti in essere da un imprenditore ma possono anche essere posti in essere da chi non imprenditore (es. contratto di trasporto,contratto dagenzia ecc). a seconda delloggetto che trattano in: 1. contratti di scambio o distribuzione di beni 2. contratti di esecuzione dopera o di servizi 3. contratti per la promozione o la conclusione di affari Contratti di scambio:attivit di scambio caratterizza la gran parte delle attivit dimpresa;tali contratti possono riguardare tanto limprenditore che fa commercio economico tanto limprenditore che fa produzione industriale. I contratti di scambio discendono tutti,direttamente o indirettamente,dal ceppo della compravendita. Tali contratti hanno due tipi di caratterizzazioni: 1. collegate allinserimento di clausole specifiche per limprenditore(es.clausole CIF,FOB) 2. collegate alle modalit nuove e alternative di vendita che limprenditore pu utilizzare(es. televendite) La compravendita:(art.1470) il contratto che ha per oggetto il trasferimento della propriet di una cosa o altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo La compravendita un contratto: 1. consensuale:in quanto si perfeziona con il realizzarsi dellaccordo delle parti 2. traslativo:in quanto comporta il trasferimento di un diritto in capo al compratore; 3. a prestazioni corrispettive 4. non formale:libera salvo che la natura delloggetto del contratto non richieda l'obbligatoriet della forma scritta (es. nel caso di trasferimento della propriet di cose immobili a pena di nullit),in tal caso si parler di contratto formale 5. a titolo oneroso 6. ad effetti reali:ossia leffetto traslativo non intermediato da una precedente obbligazione di dare,ossia di compiere un distinto negozio di trasferimento del bene Di norma leffetto traslativo si produce automaticamente al perfezionarsi dellaccordo contrattuale(art 1376). Con esso si verifica di regola anche il passaggio del rischio(sul compratore)del perimento o deterioramento fortuito del bene. Vi sono tuttavia ipotesi nelle quali il trasferimento rinviato, rispetto alla conclusione dellaccordo,al verificarsi di determinati atti;in questi casi l'efficacia della vendita soltanto obbligatoria ovvero l'alienante si obbliga a procurare all'acquirente l'acquisto della cosa (es. vendita cosa futura). Vi sono poi casi in cui i contraenti preferiscono rinviare il trasferimento del diritto alla prestazione di un loro successivo consenso. In questi casi il contratto non concreta pi una vendita ma un preliminare di vendita dal quale scaturisce lobbligazione di entrambe o una sola delle parti ad addivenire in un secondo momento alla conclusione della compravendita definitiva. La causa del contratto loperazione economica di scambio tra lalienazione di un diritto e il prezzo(che invece rappresentano loggetto del contratto). Loperazione economica di scambio pu essere accompagnata anche da delle pattuizioni accessorie a carico delle parti(di solito il venditore). N.B. Le pattuizioni accessorie possono addirittura arrivare ad essere prevalenti rispetto alla causa originaria del contratto di vendita e se ci si verifica la causa si modifica e si dar vita ad un contratto tipico o atipico a seconda dei casi(es. il contratto di compravendita tollera il montaggio delle piastrelle;nel momento in cui per laspetto del fare(montaggio) prevale su quello dello della vendita allora si avr un contratto dappalto). Loggetto della vendita costituito dalla cosa e dal prezzo o meglio dallattribuzione del diritto e del prezzo. Per quel che concerne la cosa pu essere oggetto di compravendita qualunque tipo di diritto per il quale possibile eseguire una trasmissione. In particolare possono essere trasferiti i diritti relativi ai beni mobili e immobili (c.d. vendite commerciali),i diritti di multipropriet,lazienda(il Codice civile detta una disciplina apposita per il trasferimento dazienda)e le partecipazioni sociali.

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Per quel che concerne il trasferimento di immobili oltre a richiedere una particolare forma la legge considera di regola inclusi nella vendita le pertinenze e gli accessori della cosa. Per quel che riguarda il trasferimento di cose mobili sono nate nella prassi numerose clausole concernenti i requisiti e la qualit delle merci negoziate. Tra queste: clausola merce vista e piaciuta:il bene prima di essere venduto stato esaminato dal compratore che quindi non pu sollevare in un secondo momento eccezioni/deduzioni per il vizio riconoscibile nel momento in cui stato esaminato; clausola salvo vista/salvo assaggio/salvo prova:il compratore ha la possibilit di accettare la merce solo dopo averla esaminata,assaggiata o provata Tali clausole in effetti lasciano al compratore la libert assoluta e insindacabile di accettare o rifiutare la merce;sotto il profilo giuridico tali vendite si dicono vendite con riserva di gradimento. Qualora invece il compratore possa rifiutare la merce solo se a seguito della prova essa risulti priva dei caratteri pattuiti allora si parla di vendita a prova(art 1521). Si parla invece di vendita con facolt di sostituzione del prodotto che assicurano la possibilit al compratore il diritto di modificare unilateralmente il contratto mediante la sostituzione del bene gi acquistato. Larticolo 1522 regola invece la clausola su campione che riguarda la vendita di beni lontani/non presenti nel momento in cui si esegue la vendita. In questo caso il contratto viene stipulato sulla base di un campione che viene estratto tra i beni. La qualit in queste circostanze viene considerata elemento essenziale del contratto quindi qualunque difformit da il diritto al compratore di risolvere il contatto stipulato. A tutte queste ipotesi si contrappone la vendita di merce nello stato di fatto in cui si trova(es. macchine usate) con cui le parti vogliono scambiare merce corrispondente ad un basso o minimo livello qualitativo con conseguente esonero del venditore dalla garanzia per quelle qualit che non sono essenziali alluso della cosa. Talvolta infine i produttori a scopi reclamistici/pubblicitari/promozionali,in aggiunta alla merce offrono un omaggio oppure un premio in tal caso si parla di vendite con omaggio/a premio. Per quel che concerne il prezzo oggetto della compravendita esso consiste nel corrispettivo che deve essere pagato dallacquirente per lacquisizione del diritto,che al momento della vendita deve essere determinato o almeno determinabile. Lomessa pattuizione dellentit del prezzo dovrebbe comportare la nullit del contratto per indeterminatezza delloggetto tuttavia il Codice civile prevede alcune disposizioni suppletive(art. 1474) destinate ad operare, il caso delle vendite commerciali, in caso di silenzio delle parti. Secondo tali disposizioni ove il contatto abbia per oggetto cose che il venditore vende abitualmente(tale articolo presuppone quindi che una delle parti sia imprenditore)il prezzo di vendita quello normalmente praticato dallalienante;ove le cose abbiano un prezzo di borsa o di mercato il prezzo corrisponder a quello dei listini o delle mercuriali del luogo della consegna o della piazza pi vicina al tempo della conclusione del contratto. Non ricorrendo alcuna delle ipotesi precedenti,qualora risulti che le parti hanno inteso riferirsi al giusto prezzo si applicano i principi del 1 e 2 comma altrimenti esso potr esser determinato da un terzo nominato con accordo delle parti(art. 1473:arbitraggio nel prezzo). N.B. Vendita a prezzo imposto:si ha quando ,in forza di clausola patrizia,il rivenditore al dettaglio nellacquistare la merce dal produttore o dal grossista,si obbliga a non rivenderla ad un prezzo diverso da quello da costui fissato. Per quel che concerne le spese della vendita vale il principio dettato dallarticolo 1475 secondo il quale ,in mancanza di diversa pattuizione,le spese del contratto di vendita e le altre accessorie gravano sul compratore,ma tra queste non vanno ricompresse la provvigione e il rimborso spese dovuti al mediatore che ai sensi dellarticolo 1755 gravano su ciascuno dei contraenti(come per esempio le spese notarili). Il contratto di vendita implica anche spese relative agli atti di esecuzione e queste sono disciplinate dallarticolo 1196 ,che pone a carico del debitore le spese delladempimento;questo significa che queste spese potranno gravare tanto sul compratore che sul venditore a seconda di chi sia debitore(se per esempio per vendere un immobile deve essere fatto un frazionamento catastale la spesa a riguardo grava sul venditore mentre le spese delle tratte per pagare gravano sul compratore). Esecuzione del contratto:il venditore obbligato a consegnare(art.1476) la cosa nelle condizioni in cui si trovava nel momento della stipulazione del contratto assieme agli accessori,le pertinenze e i frutti civili maturati e quelli naturali separati dal girono della vendita(art 1477). La consegna pu essere eseguita con le consuete modalit e perci potr essere effettiva,simbolica o consensuale. Riguarda alla consegna per bisogna distinguere: il tempo:salvo diversa volont delle parti,la consegna deve essere eseguita nel momento in cui si perfezione il contratto il luogo:a riguardo occorre distinguere tra vendite immobiliari e mobiliari. Nelle prime la consegna si esegue nel luogo dove limmobile si trova;quella simbolica la domicilio del venditore. Per le cose mobili,larticolo 1510 prevede che la consegna avvenga nel luogo in cui la cosa si trovava al tempo della vendita. Tali regole per valgono per le vendite di cose gi disponibili per la consegna nel luogo al momento della conclusione del contratto(vendite su piazza);quando invece non sono disponibili o debbano essere consegnate in luogo diverso(vendite da piazza a piazza)allora si applicano tutta una serie di ulteriori regole attinenti il trasporto,il passaggio del rischio,le spese di trasporto ecc N.B. Vendita con spedizione:(artt.1510-1511)la cosa deve esser consegnata in un luogo diverso da quello in cui si trova al momento della conclusione del contratto:la caratteristica principale di tale vendita che il venditore si libera dallobbligo della consegna rimettendo la cosa al vettore /spedizioniere;le spese di trasporto sono a carico del compratore. Tuttavia la disciplina commerciale conosce tutta una serie di clausole le c.d. clausole franco che ridistribuiscono le voci di spesa a carico del venditore o fra le parti. Si possono citare a riguardo le clausole: CIF:indica che il prezzo include le spese di assicurazione e di trasporto e viene apposta con frequenza nella vendita su documenti FOB:in base alla quale il venditore provvede a sue spese al caricamento della merce sulla nave e quindi al trasporto.

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il pagamento del prezzo:salvo diversa pattuizione,deve compiersi al momento della consegna,quindi se la consegna del bene differita anche il prezzo dovr essere pagato nel medesimo termine(tipico delle vendite di titoli di credito nei quali lesecuzione di solito differita ad ogni fine mese). Nelle vendite tra imprenditori il prezzo esigibile,dopo 30gg dal ricevimento della merce o della fattura. Sempre se non diversamente pattuito il pagamento del prezzo deve avvenire nel luogo della consegnaprincipio della contestualit degli adempimenti. Se il pagamento differito rispetto la consegna esso deve avvenire al domicilio o sede dellimpresa del venditore. Il pagamento deve avvenire con la moneta prevista dal contratto

N.B. Disciplina antiriciclaggio:non possono essere pagate in contanti le vendite con un prezzo superiore a 12.500;tali somme devono essere pagati tramite banca/intermediario finanziario a mezzo di libretto bancario o assegno contenente la clausola di non trasferibilit. Il contratto di vendita pu anche prevedere un frazionamento della consegna e in tal caso,salva diversa pattuizione,spettano al venditore ratei proporzionali al prezzo,contestualmente alle singole consegne. Tale vendita detta a consegne ripartite non va confusa con la somministrazione. La prima postula un interesse unitario del compratore mentre la seconda postula un bisogno duraturo o periodico del somministrato. N.B. Riguardo lesecuzione del contatto di vendita di solito sul venditore grava unulteriore obbligazione che quella di consegnare i titoli e i documenti relativi alla propriet e alluso della cosa venduta(art 1477)oltre a quelli necessari per lesercizio del diritto(per esempio carta di circolazione dei veicoli). Tale obbligo assume nelle vendite su documenti un ruolo centrale. Tali vendite hanno per oggetto lalienazione di merci rappresentate da titoli,la cui caratteristica che lobbligo della consegna dei beni venduti sostituito dallobbligo della consegna dei titoli(artt. 1527-1530). In tema di responsabilit il Codice civile detta una serie di norme a tutela delle parti contro gli inadempimenti delle obbligazioni derivanti dal contratto di vendita. Le disposizioni a riguardo prevedono ipotesi di responsabilit ordinaria e di responsabilit speciale. A questultima si possono far risalire tre ordini di responsabilit: 1. responsabilit che sorge in capo al venditore nel momento in cui un obbligazione nascente dalla vendita non viene attuata o vi una imperfetta attuazione delleffetto traslativo a causa di anomalie antecedenti alla conclusione del contratto(per esempio nelle vendite di cose altrui). Diciamo per che il compratore pu tutelarsi da tali eventualit(non assolvimento dellimpegno traslativo da parte del venditore)attraverso i c.d. istituti della garanzia. N.B. Sono istituti della garanzia:la garanzia per evizione;quella per vizi e mancanza di qualit,quelle per il cattivo funzionamento della cosa e garanzia aliud pro alio. Quelle che principalmente riguardano le vendite commerciali sono le garanzie per vizi e mancanza di qualit e infatti lart. 1490 stabilisce che il venditore tenuto a garantire che la cosa sia immune da vizi che la rendano inidonea alluso cui destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore;tale garanzia copre solo i vizi occulti. 2. responsabilit che sorge in capo al venditore nel momento in cui un bene di consumo non sia conforme a quanto pattuito nella vendita infatti gli articoli 1519 bis e 1519 nonies prevedono la garanzia di conformit dei beni di consumo responsabilit che sorge nel momento in cui il venditore non adempia allobbligazione di consegna della cosa o il compratore non adempia al pagamento del prezzo. Tale responsabilit sorge solo la vendita ha per oggetto cose mobili. A riguardo il Codice civile prevede forme speciali di tutela contrattuale;come nel caso di autotutela.

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N.B. Particolare il caso di impossibilit sopravvenuta della prestazione nel caso della vendita di beni mobili; infatti si deve fare una distinzione: 1. se il bene appartiene ad un genus illimitato non ipotizzabile la risoluzione per impossibilit sopravvenuta della prestazione 2. se il bene appartiene ad un genus limitato ipotizzabile la risoluzione per impossibilit sopravvenuta Tra i principali contratti di scambio,oltre alla compravendita individuiamo: il contratto estimatorio la somministrazione Il contratto estimatorio quel contratto con il quale una parte(tradens) consegna una o pi cose mobili allaltra(accipiens) e questa si obbliga a pagare il prezzo,salvo che restituisca le cose nel termine stabilito(art 1556). Il termine del contratto un termine necessario infatti ai sensi dellart. 1183 se esso non stabilito dalle parti determinato dal giudice. Lobbligo al pagamento del prezzo nasce nel momento in cui la cosa viene venduta a terzi o scaduto il termine pattuito senza la riconsegna delle cose ricevute. La regolamentazione codicistica di tale contratto la seguente: a) durante il temine contrattuale laccipiens acquista fin dal momento della consegna il potere di disporre della cosa ricevuta ma la propriet della stessa rimane al tradens(art 1558); b) fino al momento del pagamento del prezzo le cose non essendo ancora uscite dal patrimonio del tradens restano a garanzia dei suoi creditori mentre nessuna pretesa sulle stessa pu essere avanzata dai creditori dellaccipiens, c) i rischi per la perdita o il deterioramento della cosa cadono sullaccipiens,il quale non liberato dallobbligo di pagarne il prezzo anche se la perdita o il deterioramento della cosa non sono a lui imputabili(art 1557).

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La principale differenza con la vendita che essa un contratto ad effetti reali mentre il contratto estimatorio un contratto reale il che implica per il suo perfezionamento la consegna del bene che ne costituisce loggetto. Inoltre nella compravendita i rischi di deterioramento o perdita del bene cadono sul proprietario mentre nel contratto estimatorio ricadono sullaccipiens. Le ragioni che principalmente spingono alladozione di tale contratto di scambio rispetto alla vendita possono ricondursi: al fatto che consente specialmente ai rivenditori al dettaglio di rifornirsi di merci,anche in cospicue quantit,senza essere costretti a pagarle immediatamente al grossista/produttore al fatto che il rischio del commerciante ridotto perch egli non rischia giacenze di magazzino o invenduto. La somministrazione il contratto con il quale una parte si obbliga,verso corrispettivo di un prezzo,a eseguire, a favore dellaltra,prestazioni periodiche o continuative di cose(art.1559). La somministrazione non pu mai avere ad oggetto un servizio. La caratteristica fondamentale di tale contratto data dalla continuit o periodicit delle prestazioni che fanno di esso un rapporto di durata. In particolare: prestazioni periodiche sono quelle che si ripetono a distanza di tempo,a scadenze determinate prestazioni continuative sono quelle che si prolungano ininterrottamente nel tempo per tutta la durata del contratto Attraverso la somministrazione si riesce a soddisfare un bisogno durevole dellacquirente che necessita di pi atti esecutivi ed ecco perch la somministrazione anche nominata contratto di fornitura. La somministrazione pu trovare applicazione in contesti economici molto differenti quali per esempio le forniture alle P.A.,comunit od ospedali,contratti di erogazione dellacqua ecc La regolamentazione codicistica di tale contratto la seguente: a) raramente nel contratto viene stabilita con esattezza e precisione lentit della fornitura da somministrare infatti si usa indicare solitamente i quantitativi minimi e massimi relativi alla quantit complessiva da somministrare. Se per nulla si detto a riguardo(sia lentit di ogni singola prestazioni sia lentit totale della somministrazione)si intende pattuita la quantit corrispondente al normale fabbisogno del somministrato al tempo della conclusione del contratto(art. 1560). Tuttavia nel caso in cui non sia determinabile il fabbisogno del somministrato il contratto sar nullo per indeterminatezza delloggetto. Le parti possono peraltro prevedere,espressamente o implicitamente,la facolt del somministrato di richiedere o meno la fornitura e di fissarne la misura. b) le parti sono libere di determinare il corrispettivo dovuto dal somministrato nel modo pi vario. Qualora nessuna determinazione sia contenuta nel contratto trovano applicazione i criteri legali suppletivi previsti allart. 1474(art.1561). Per quel che concerne il pagamento del prezzo esso deve essere effettuato(art 1562): nel caso di prestazioni periodiche allatto delle singole prestazioni in proporzione di ciascuna di esse nel caso di prestazioni continuative alle scadenze duso c) la somministrazione pu avere durata determinata o indeterminata;in questultimo caso ciascuna parte potr recedere(art.1569) dal contratto dando preavviso(che se non c obbliga il recedente al pagamento dei danni). Nel caso invece sia a tempo determinato le parti non possono recedere salvo diversamente pattuito(art. 1373). Nel caso in cui una parte sia inadempiente laltra avr a disposizione gli ordinari mezzi(azione di inadempimento,azione di risoluzione,il risarcimento del danno ecc..)della tutela contrattuale;tuttavia gli artt.1564-1565 dettano una speciale disciplina per quel che concerne: la risoluzione:si pu esercitare lazione di risoluzione solo se linadempimento ha notevole importanza(art.1455) e che sia tale da menomare la fiducia nellesattezza dei successivi adempimenti (art 1564) la sospensione della somministrazione:si pu attuare la sospensione dellesecuzione del contratto nelle ipotesi di inadempimento di lieve entit, previo un congruo preavviso(art 1565);negli altri casi le forniture sono immediatamente sospendibili. Alla somministrazione possono essere apportate le pi varie clausole accessorie ma il codice vigente ne ha previsto espressamente alcune in considerazione della loro importanza e diffusione. Tra queste: 1)clausole di esclusiva che rafforzano la posizione del contraente a favore del quale vengono convenute e gli garantiscono una situazione di esclusivit nella esecuzione/ricezione della prestazione;la violazione dellobbligo di esclusivit da diritto allaltro contraente di richiedere,oltre al risarcimento del danno,la risoluzione del contratto. In particolare possono essere: - a favore del somministrante:il somministrato non pu ricevere da altri prestazioni della stessa natura,n pu,salvo patto contrario,procurarsele con mezzi propri(art 1567); - a favore del somministrato:il somministrante non pu eseguire ad altri,nella zona contemplata dallesclusiva e per la durata del contratto,prestazioni della stessa natura,e il somministrato ha lobbligo di promuovere nella zona assegnatagli,la vendita delle cose di cui ha lesclusiva e risponde dei danni in caso di inadempimento a tale obbligo anche quando il contratto sia stato eseguito rispetto al quantitativo minimo che fosse stato contrattato(art 1568); - a favore di entrambi i contraenti:gli obblighi predetti sono a carico,reciprocamente del somministrato e del somministratore; 2)patto di preferenza il patto con cui il somministrato si obbliga a dare la preferenza al somministrante qualora occorra stipulare un successivo contratto di somministrazione per lo stesso oggetto;da tale patto deriva lobbligo per il somministrato di comunicare al somministrante le condizioni fatte a terzi; il somministrante poi entro il temine prestabilito dovr comunicare se intende o meno avvalersi del diritto di preferenza. Tale patto valido purch lobbligo non eccede i 5 anni(il termine maggiore si riduce a 5).

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I contratti di servizi e di esecuzione di opere: tali contratti di discendono tutti,direttamente o indirettamente,dal ceppo dellappalto. 1)Lappalto:(art.1655) il contratto col quale una parte(appaltatore)assume,con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio,il compimento di unopera o di un servizio,verso un corrispettivo in denaro. Esso ha dunque ,ad oggetto un fare,il quale pu a sua volta consistere o nella realizzazione di unopera oppure nello svolgimento del servizio. Per quanto attiene ai requisiti del contratto di appalto ad esso si applicano le regole sui contratti in generale. Gli elementi caratterizzanti la prestazione dellappaltatore,che sempre un imprenditore,sono: lorganizzazione dei mezzi necessari per il compimento dellopera/servizio;lappalto infatti presuppone la disponibilit in capo allimprenditore di un complesso di mezzi produttivi,nonch limpiego del lavoro di altri soggetti la gestione dei rischi: limprenditore corre il rischio di non coprire i costi con il ricavato dellappalto, laddove fatti imprevisti dovessero andare ad incidere o sulla esecuzione dellopera o sullopera gi eseguita. N.B. I rischi che caratterizzano lattivit dellappaltatore possono provocare lo scioglimento del contratto infatti: lart 1672:stabilisce che nel caso vi sia limpossibilit sopravvenuta parziale alla prestazione dellopera il committente dovr pagare allappaltatore la parte di opera gia compiuta,nei limiti in cui per lui utile in proporzione al prezzo pattuito per lopera intera;nei casi di impossibilit totale allora si applicano le disposizioni dellarticolo 1463 lart 1673:stabilisce che il perimento o deterioramento dellopera non imputabile alle parti prima che essa sia accettata comunque a carico dellappaltatore(per intero o in parte a seconda che la materia sia stata fornita in tutto o on parte da lui stesso) il quale perci non soltanto potr esigere il corrispettivo dei lavori eseguiti ma sar obbligato a procedere alla ricostruzione o alla riparazione senza diritto a supplementi di prezzo;se il preimento/deterioramento avviene dopo laccettazione i rischi sono tutti a carico del committente Discorso particolare va fatto per lo scioglimento per recesso del committente;infatti il committente pu in qualsiasi momento e per qualunque ragione recedere dal contratto purch per lasci indenne lappaltatore dalle spese sostenute,dei lavori eseguiti e del mancato guadagno;la morte dellappaltatore in fine non di regola causa di scioglimento del contratto tuttavia il committente pu recedere dal contratto se la considerazione della presona dellappaltatore sia stata motivo determinate della stipula del contratto Lappalto inoltre un contratto: commutativo ossia entrambe le parti sopportano un rischio di inadempimento del contratto a prestazioni corrispettive perch entrambe le parti sono tenute allesecuzione di una prestazione ad esecuzione prolungata ossia il compimento dellopera/servizio non istantaneo,ma richiede il protrarsi dellattivit lavorativa per un certo periodo di tempo; N.B. Lappalto non va confuso con la somministrazione perch esso non riscontra un complesso di prestazioni che vengono attuate con una pluralit di atti esecutivi idonei a soddisfare un bisogno durevole del committente. Linteresse di questultimo unitario e infrazionabile tale da ricevere soddisfacimento solo con il conseguimento del risultato finale. Tuttavia vi sono appalti che possono avere ad oggetto prestazioni continuative o periodiche di servizi e in questo caso si applicano le regole della somministrazione(art 1677). Allinterno dellappalto possono individuarsi alcuni sottotipi che ricorrono con particolare frequenza nella pratica. In particolare si pu distinguere tra appalti privati e appalti pubblici a seconda della natura del soggetto committente. Altro sottotipo e il subappalto(sia pubblico che privato) con il quale lappaltatore incarica un terzo di eseguire,in tutto o in parte,lopera/servizio che forma oggetto del rapporto principale. Esso un contratto derivato nettamente distinto dal principale tanto vero che restano ferme tutte le responsabilit dellappaltatore principale col committente. Infatti eventuali difformit/vizi dellopera possono essere evocati in giudizio dal committente allappaltatore il quale pu poi esercitare unazione di regresso nei confronti del subappaltatore salvo lonere di comunicargli la denunzia dei vizi proveniente dal committente entro 60gg dal ricevimento. Il subappalto deve esser autorizzato dal committente(art 1656);la mancata autorizzazione rende lappaltatore inadempiente e si esporr alla risoluzione e al risarcimento del danno mentre il subappalto continua ad essere valido ed efficace. Effetti derivanti dallesecuzione del contratto: in primis bisogna dire che lappalto produce sovente il trasferimento della propriet in favore del committente,dellopera realizzata dallappaltatore;il trasferimento si verifica negli appalti con fornitura della materia da parte dellappaltatore(art. 1658). Tuttavia il trasferimento di propriet non un effetto essenziale dellappalto ma bens un effetto secondario. Effetti essenziali del contratto dappalto sono le obbligazioni che sorgono a carico di entrambe le parti: obbligazioni dellappaltatore :prima di tutto lappaltatore deve fare tutto il necessario per raggiungere il risultato promesso e da questa obbligazione fondamentale discendono poi tutte le altre: 1. obbligo di fornire i materiali necessari a compiere lopera(se la materia fornita dal committente lappaltatore deve comunicare prontamente eventuali difetti apparenti art 1663)e di eseguire lopera secondo le modalit convenute con il committente e a regola darte; 2. obbligo di non apportare variazioni al progetto fornito dal committente(responsabilit tecnica)e a seguire le istruzioni fornitegli dal medesimo utilizzando la necessaria perizia professionale anche al fine di evidenziare eventuali carenze ed errori del progetto o delle istruzioni;eventuali variazioni(artt. 1559-1661) al progetto devono essere concordate per iscritto col committente(lappaltatore non ha diritto a compenso per le variazioni accordate salvo diversa pattuizione)a meno che non siano necessarie( il giudice che stabilisce la necessariet di una variazione e leventuale variazione del prezzo;se questa poi supera il

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3. 4.

5.

6 del prezzo stabilito lappaltatore pu recedere dal contratto e ricevere un indennit)per lesecuzione a regola darte o non siano ordinate dal committente(purch le variazioni ordinate non superino il 6 del prezzo stabilito;le variazioni ordinate devono essere pagate dal committente);in ogni caso se le variazioni sono di notevole entit entrambe le parti hanno la possibilit di recedere dal contratto; obbligo di eseguire lopera/servizio nel termine pattuito,in difetto del termine pattizio,il termine da osservare quello richiesto dalla natura e dai caratteri della prestazione che,ove le parti non si accordino potr essere stabilito dal giudice; obbligo di consentire al committente di controllare lo svolgimento dei lavori e di verificare la regolarit in corso dopera;se nel corso delle verifiche durante lo svolgimento dei lavori il committente riscontra che lesecuzione dellopera non viene effettuata come dovrebbe,egli fissa un termine entro il quale lappaltatore si deve conformare a quanto stabilito a pena della risoluzione del contratto(risoluzione di diritto) e del risarcimento danni(art 1662); obbligo di prestare garanzia per le difformit e vizi dellopera(artt. 1667/1668);perch la garanzia operi occorre per che il committente non conoscesse i vizi e le difformit allatto dellaccettazione dellopera e che,inoltre,egli abbia denunciato(denuncia non necessaria se lappaltatore ha riconosciuto i difetti o se li ha occultati)tali difetti entro 60gg dalla scoperta(azione contro lappaltatore si prescrive in due anni dal girono della consegna);il committente che faccia valere la garanzia ha diritto di chiedere leliminazione dei difetti a spese dallappaltatore oppure con una congrua diminuzione del prezzo,fatto salvo il risarcimento del danno. Se i vizi e le difformit sono per gravi da rendere lopera inadatta allo scopo egli potr chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento.

N.B. La dottrina discute se considerare la responsabilit derivante dalla garanzia per difformit e vizi,che collocata nellarea della responsabilit dellappaltatore per inesattezza del risultato promesso,una responsabilit ordinaria o speciale. I dati normativi fanno ritenere che si tratti di una responsabilit speciale assoluta e oggettiva (indipendente dalla colpa dellappaltatore)alla quale possono ricondursi appunto pi azioni:eliminazione difetti,riduzione prezzo e risoluzione del contratto;per quanto attiene al risarcimento del danno questa azione pu essere esercitata dal committente solo nel caso in cui sia accertata la colpa dellappaltatore.

6. obbligo di prestare garanzia per la rovina o i difetti di cose immobili(art 1669); perch questa garanzia possa operare occorre
che il committente denunci allappaltatore la rovina o il vizio entro un termine perentorio di un anno(a pena di decadenza)dalla scoperta e lazione soggetta a prescrizione di un anno dalla denunzia;lappaltatore risponde verso il committente se,nei 10 anni dal compimento,limmobile rovina in tutto o in parte per difetto di costruzione o se limmobile stesso presenta comunque pericolo di crollo o altri gravi difetti.

obbligazioni del committente: il principale obbligo del committente quello di pagare il prezzo per lappalto che sorge con laccettazione dellopera in occasione del collaudo. Lentit prezzo viene normalmente stabilita dalle parti ma se nulla stabilito vi sono criteri suppletivi per la determinazione(art. 1657)ossia per la determinazione ci si basa su tariffe esistenti o sugli usi se esistenti altrimenti decide il giudice; la determinazione del prezzo pu essere: a) a corpo:ossia globalmente per tutta lopera b) a misura:in un tanto per ogni unit di misura Pu darsi che nel corso dei lavori si verifichino,per effetto di circostanze imprevedibili,degli aumenti o diminuzioni dei costi dei materiali e della mano dopera tali da aggravare per una delle parti lesecuzione del contratto. Il Codice civile ha cercato di mitigare questo rischio con larticolo 1664. Infatti larticolo consente: a) la revisione del prezzo(sia per appaltatore che per il committente)nei casi in cui gli eventi sopravvenuti causino un aumento/diminuzione del prezzo superiore al decimo del prezzo convenuto(imprevedibilit pu riguardare levento in se ma anche la misura);la revisione del prezzo pu esser chiesta solo per la differenza che eccede il decimo; b) difficolt di esecuzione per lappaltatore derivanti da cause geologiche,idriche e simili non previste dalle pari,che rendano notevolmente pi onerosa la prestazione,in tal caso lappaltatore ha diritto ad un equo compenso Al committente infine spetta il controllo della fase finale di esecuzione del contratto;le operazioni che spettano al committente(art 1665) e che contrassegnano questa fase sono: verifica finale:complesso di operazioni materiali e tecniche intese ad accertare se lopera sia stata eseguita conformemente al contratto;deve essere eseguita non appena lappaltatore invita il committente a farlo e nel caso in cui questo tralasci di procedere o la faccia in ritardo senza una giusta causa lopera si presume accettata collaudo: lesito della verifica,che viene riversato in una dichiarazione con cui il committente da atto che lopera conforme o meno accettazione;in seguito al collaudo il committente pu accettare o meno lopera;laccettazione si concreta in una dichiarazione di volont del committente con cui questi manifesta la volont di ricevere la prestazione dallappaltatore; pu avvenire con o senza riserve e pu essere tacita(quando non si comunica allappaltatore il risultato della verifica),espressa o presunta ex lege; consegna:con il quale il committente riceve il possesso e la disponibilit materiale dellopera Oltre allappalto tra i principali contratti per lesecuzione dopera o servizi troviamo: subfornitura trasporto assicurazione contratti bancari

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I contratti di subfornitura permettono il decentramento dellattivit produttiva e sono i contratti con cui le grandi imprese affidano a piccole e medie imprese la fabbricazione di parti del prodotto finale da immettere nel mercato o lo svolgimento di fasi del processo produttivo. Tali contratti in cui ambo le parti sono necessariamente imprenditori(se non sono imprenditori non si ha subfornitura)non sono disciplinati dal Codice civile ma da una legge speciale la legge 18 giugno 1998 n192. Tale legge finalizzata alla tutela del contraente debole ossia il subfornitore(piccola/media impresa) nei confronti del committente(grande impresa). Con tale legge per la prima volta il contraente debole non assume la figura di consumatore(per la tutela di questi nel 1996 Stato introdotta una apposita disciplina). Secondo la maggior parte della dottrina per la subfornitura non una tipologia contrattuale ma una disciplina che si applica quando si verificano determinate circostanze indicate dallarticolo 1 della legge 192/1998 fermo restando che la tipologia contrattuale pu rientrare nella vendita,nella somministrazione ma soprattutto nellappalto(forte limitazione dellautonomia privata). Vengono previste dalla legge nellarticolo 1 due differenti fattispecie di subfornitura: subfornitura di lavorazione un imprenditore si impegna a effettuare per conto di un impresa committente lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime fornite dalla committente medesima subfornitura di prodotto o servizi con cui il subfornitore si impegna a fornire allimpresa prodotti o servizi destinati ad essere incorporati o comunque utilizzati nellambito dellattivit economica del committente o nella produzione di un bene complesso Entrambe le fattispecie sono caratterizzate dal profilo della dipendenza economica (perch il mercato di sbocco subfornitore il committente) e tecnologica (in quanto la legge stabilisce che il contratto deve prevedere che le prestazioni del subfornitore vengano eseguite in conformit al progetto esecutivo, conoscenze tecniche/tecnologiche, modelli o prototipi forniti dallimpresa committente il committente fornisce il suo know-how al subfornitore) del subfornitore rispetto al committente(la dipendenza distingue la subfornitura dallappalto in cui non c nessun tipo di dipendenza dellappaltatore dal committente). La tutela del contraente pi debole in tale disciplina evidenziata dal fatto che: il contratto di subfornitura deve avere la forma scritta a pena di nullit(nullit parziale e relativa:ossia va ad inificiare solo la clausola e non lintero contratto e c solo nel momento in cui chiesta dalla parte interessata);la forma scritta imposta al fine far conoscere al subfornitore il contenuto dellaccordo;tuttavia la scrittura privata pu essere sostituita da mezzi alternativi (es.fax) addirittura la forma scritta pu essere sostituita con linizio della prestazione da parte del subfornitoresi ha dunque una attenuazione della forma scritta ad substantiam;inoltre il subfornitore conserva il diritto al corrispettivo per la prestazione eseguita e al risarcimento delle spese sostenute in buona fede anche in caso di nullit(art 2 legge 192/98) il contratto di subfornitura deve possedere dei contenuti necessari indicati espressamente dalla legge(art 2 legge 192/98) quali: - requisiti specifici del bene/servizio richiesti dal committente - prezzo pattuito - termini e modalit di consegna,collaudo e pagamento nel contratto di subfornitura i termini di pagamento(e le conseguenze del mancato pagamento nei termini) sono stabiliti dalla legge (art 3 legge192/98):ossia decorrono solo a partire da determinati eventi(consegna bene o momento della comunicazione dellavvenuta esecuzione della prestazione) e sono fissati nel tempo(il prezzo deve essere corrisposto entro 60gg dalla consegna bene o dal momento della comunicazione dellavvenuta esecuzione della prestazione); Inoltre il subfornitore ha s lobbligo di mantenere il segreto(art. 7 l. 192/98)sulle conoscenze tecniche e tecnologiche che gli sono affidate dal committente ma ha il diritto di avere un congruo corrispettivo se dovesse trasferire a qualunque titolo al committente eventuali brevetti o invenzioni che lui realizzasse nellesecuzione del contratto medesimo(art 6 l. 192/98); pena la nullit del contratto. Sulla congruit del corrispettivo nel caso ci fosse disaccordo tra le parti decider il giudice. Per quel che concerne la responsabilit(art 5 l 192/98) del subfornitore allora bisogna dire che: ha la responsabilit del funzionamento e della qualit della parte o dellassemblaggio da lui prodotti o del servizio fornito secondo le prescrizioni contrattuali e a regola darte; non responsabile dei difetti di materiali e attrezzi forniti dal committente purch abbia tempestivamente segnalato i difetti eventuali contestazioni alla subfornitura devono essere sollevate dal committente entro i termini stabiliti dal contratto e/o dalla legge Discorso particolare va fatto poi per larticolo 9 della l.192/98,rubricato abuso di dipendenza economica. Questa norma inserita nella disciplina dei contratti di subfornitura ma in realt riguarda tutti i contratti stipulati tra imprenditori;la dottrina arrivata a questa conclusione sulla base di due considerazione: una di ordine letterale:in quanto nellarticolo si parla di imprese clienti e fornitrici una di ordine sistematico:in quanto questa norma doveva essere inserita nella legge antitrust Lapplicazione di tale norma richiede che si abbiano tre elementi fondamentali: 1. dipendenza economica :potere che ha un impresa di provocare un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi a carico di un'altra impresa; 2. mancanza di alternative sul mercato:reali e soddisfacenti per limpresa dominata;la dipendenza economica per essere tale deve implicare la mancanza di alternative di mercato per la dominata 3. abuso: pu consistere nel rifiuto di comprare/vendere,nella imposizione di condizioni contrattuali gravose o discriminatorie,nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto da parte dellimpresa committente.

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Il patto attraverso il quale si realizzi labuso di dipendenza economica nullo. Tuttavia quando il secondo comma dellarticolo 109 parla di relazioni commerciali in atto non detto che ci sia gi un contratto e perci la nullit viene meno;quindi probabilmente per abuso di dipendenza economica sufficiente solo il potere dellimpresa dominante.

FACOLTATIVO Il trasporto viene definito da Codice civile il contratto con il quale una parte(vettore)si obbliga verso corrispettivo a trasferire persone o cose da un luogo d un altro (art.1678). Contenuto del contratto la prestazione del vettore che consiste sempre nello spostamento di un bene materiale o di presone. Il vettore pu adempiere alla sua prestazione sia con i propri mezzi sia facendolo eseguire da altri ma comunque il rischio e la responsabilit del trasporto rimangono a carico di questo;la prestazione del vettore pu quindi definirsi come fungibile. La prestazione del vettore altres indivisibile ossia il trasporto deve essere integralmente realizzato per essere utile allaltra parte. Soggetti del contratto di trasporto sono in primis il vettore,che di solito coincide con limprenditore che si assume lobbligo di trasportare;si ha poi il creditore della prestazione(passeggero o mittente)cui pu aggiungersi il destinatario ossia colui al quale dovr essere consegnata una merce nel caso di trasporto di cose. Frequenti sono le ipotesi in cui il trasporto,sia di persone sia di cose,viene effettuato da imprese munite di concessione governativa che gestiscono servizi di linea e in tal caso lart.1679 prevede una disciplina(per assicurare il servizio agli utenti ed evitare situazioni di abuso)simile a quella delle imprese che operano in condizioni di monopolio. Sottotipi principali del contratto di trasporto sono: 1)Il trasporto di persone:non era regolato nel precedente codice di commercio disciplinato nel codice vigente unicamente per quanto concerne la responsabilit del vettore(art 1681/1682). Sono applicabili ad esso analogicamente le norme in materia di trasporto di cose. Il trasporto normalmente oneroso,pertanto sono diverse le ipotesi di: trasporto gratuito:il vettore si assume limpegno al trasporto ma senza corrispettivo trasporto amichevole:in cui manca lassunzione di un obbligo La stipulazione del contratto accompagnata dal rilascio,dietro pagamento di un corrispettivo,al viaggiatore di un biglietto di viaggio che ne documenta appunto lesistenza. Il biglietto necessario per esigere la prestazione del trasporto. Il vettore risponde per linadempimento ed il ritardo del trasporto secondo le regole generali in materia di obbligazioni per cui tenuto al risarcimento del danno se non prova che linadempimento/ritardo furono determinati da cause a lui non imputabili. Il vettore risponde altres per i sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio,nonch per la perdita o lavaria delle cose che il viaggiatore porta con se,se non prova di aver adottato tutte le misura idonee ad evitare il danno. Il viaggiatore per contro deve provare oltre allesistenza del contratto di trasporto anche lesistenza del sinistro e il nesso casuale tra esso e il danno sofferto. Tale regime di responsabilit trova applicazione anche nellipotesi di trasporto gratuito ma non in quello amichevole a cui si applicano le disposizioni inerenti la responsabilit extracontrattuale. 2)Il trasporto di cose: un contratto consensuale. La consegna o laffidamento al vettore fa parte del momento esecutivo del contratto e da questa deriva lobbligazione di custodia da parte del vettore. Nel trasporto di cose il contratto viene di norma concluso tra vettore e mittente,ma se le cose devono essere consegnate ad un destinatario che non sia lo stesso mittente il trasporto si configura come un contratto a favore del terzo. Nel trasporto di cose il mittente deve indicare esattamente il nome del destinatario,il luogo di destinazione,la natura e quantit delle cose trasportate e tutti gli altri elementi necessari,ma la sua obbligazione principale di pagare il prezzo(stabilito dalle parti anche se in materia operano con frequenza tariffe) del trasporto. Il contratto di trasporto di cose non un contratto formale,tuttavia su richiesta del vettore,il mittente deve rilasciare una lettera di vetture con le indicazioni di cui si appena detto e con le condizioni di trasporto. A sua volta il vettore su richiesta del mittente deve rilasciare un duplicato della lettera o una ricevuta di carico. Ove rilasciati con clausola allordine il duplicato della lettera di vettura e la ricevuta di carico acquistano natura e caratteri di titoli di credito. Fino al momento in cui le cose non passano a disposizione del destinatario,il diritto di disporne compete al mittente,al quale la legge riconosce unampia facolt di modificare il contratto anche in corso di esecuzione salvo lobbligo di rimborso di spese e risarcimento danni. Per qual che concerne le obbligazioni del vettore le principali sono quella di ricevere in consegna le cose,eseguire il trasporto secondo le modalit e nei termini previsti e riconsegnare le cose nel luogo di destinazione dandone avviso al destinatario,custodire le cose trasportate. Anche nel trasporto di cose vi un regime di responsabilit a carico del vettore;questi risponde infatti per linadempimento o il ritardo nelle stesse modalit del vettore nel trasporto di persone. Il vettore risponde altres per la perdita o avaria delle cose consegnategli dal momento in cui le riceve e fino al momento della consegna a patto che provi che la perdita/avaria dipendano da caso fortuito o dalla natura e vizi delle cose trasportate. Lentit del danno si calcola sulla base del prezzo corrente della cosa trasportata nel luogo e tempo della riconsegna. Il contratto di assicurazione(art. 1882): il contratto col quale lassicuratore, verso pagamento di un premio si obbliga a rivalere lassicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro(assicurazioni contro danni), ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana(assicurazione sulla vita). Lassicuratore come si evince dallart. 1883 necessariamente un imprenditore che esercita professionalmente attivit assicurativa. Le imprese di assicurazioni svolgono un importante ruolo nel mercato finanziario e proprio per questo motivo sono sottoposte ad una particolare disciplina pubblicistica volta a garantire,a tutela degli assicurati,il rispetto delle regole tecniche ed una corretta gestione. Lintera normativa stata di recente modificata mediante un provvedimento legislativo cui stato dato il nome di codice delle assicurazioni private.

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Le societ(s.p.a,societ cooperativa e di muta assicurazione) che intendono esercitare attivit assicurativa devono ottenere lautorizzazione da parte dellISVAP che anche lorgano competente per la vigilanza sullattivit da queste svolta. Le assicurazioni sono soggette a liquidazione coatta amministrativa. Oltre a quelle private esistono anche le assicurazioni sociali(INA,INPS,INAIL)anche se il Codice civile regola solo le prime mentre le seconde sono regolate da leggi speciali e in mancanza di queste allora subentrano le norme del codice. Un contratto di assicurazione ha le seguenti caratteristiche: 1. consensuale 2. un contratto per adesione:ossia limpresa assicuratrice predispone moduli/formulari con le condizioni contrattuali e lo sottopone alladesione del contraente il quale se aderisce accetta in blocco il contenuto; 3. deve avere forma scritta ad probationem(art.1888) 4. a prestazioni corrispettive perch entrambe le parti sono tenute allesecuzione di una prestazione 5. viene concluso con una scrittura privata, predisposta con clausole a stampa dallassicuratore,detta polizza,contenete tutte le condizioni contrattuali; la polizza pu essere nominativa, allordine o al portatore e in questi ultimi due casi il suo trasferimento comporta il trasferimento del credito verso lassicuratore, con gli effetti di una cessione ordinaria(art 1889) 6. aleatorio:perch ne lassicurato ne lassicuratore sanno se,quando e in che misura si verificher il sinistro I soggetti del rapporto assicurativo sono: lassicuratore:che deve essere un impresa autorizzata,pena,in difetto la nullit del contratto lassicurato/beneficiario:ossia il soggetto titolare dellinteresse esposto al rischio o quello al quale spetter lindennizzo laltro contraente(se c):colui che tenuto a pagare il premio Causa del contratto di assicurazione il trasferimento del rischio dallassicurato allassicuratore,nel senso che le conseguenze dellevento dannoso ricadranno non pi su di lui ma sullassicuratore che dovr pagare una somma a titolo di indennizzo. Tutto ci implica che il rischio,da intendersi come la possibilit che si avveri un evento dannoso(il verificarsi nella concreta realt di tali eventi si indica col nome di sinistro),sia lelemento essenziale del contratto. Poich un elemento essenziale esso deve esistere per tutta la durata del contratto;ne consegue che qualora questo non sia mai esistito o cessato prima della conclusione del contratto questo nullo (art. 1895). La cessazione del rischio successiva alla stipulazione invece causa di scioglimento del contratto(art. 1896) salvo il diritto dellassicuratore a percepire i premi fino al momento in cui la cessazione del rischio non sia comunicata. La legge provvede inoltre a delimitare a monte i rischi assicurabili,onde evitare frode o danno allassicuratore stabilendo che questi non obbligato per sinistri cagionati da dolo o colpa grave imputabili personalmente al contraente/assicurato/beneficiario(art. 1900). Corrispettivo dellassunzione del rischio il premio che deve essere versato anticipatamente in un'unica soluzione o in rate periodiche. Il premio si determina in funzione di due elementi: 1. premio netto:corrispondente allequivalente matematico del rischio:il premio proporzionale allentit del rischio quindi maggiore la probabilit del verificarsi dellevento dannoso,tanto maggiore sar la misura del premio; 2. il caricamento:spese di contratto e amministrative pi lutile dellassicuratore Entrambe queste voci sono calcolate in apposite tariffe,su basi percentuali che debbono essere preventivamente approvate dallautorit amministrativa. Norme particolari tutelano lassicuratore nei casi in cui le dichiarazioni inesatte o le reticenze dellassicurato lo abbiano tratto in inganno sulla entit del rischio e quindi sulla congruit del premio. Se il premio non viene pagato alle scadenze convenute il contratto non operativo prevedendo la legge una sospensione dellassicurazione cio una non copertura del rischio,tuttavia la legge prevede anche un periodo di tolleranza(art 1901) nel caso di ritardo nel pagamento entro il quale lassicuratore comunque tenuto al pagamento del sinistro(15gg per assicurazione danni e 20gg per assicurazione vita) Le assicurazioni private secondo il codice si dividono in: 1)Assicurazione contro danni:lassicuratore si obbliga a rivalere lassicurato,entro i limiti convenuti,dal danno ad esso prodotto da un sinistro. In tale tipologia assicurativa rientrano diverse figura che differiscono tra loro in base al rischio e linteresse assicurato:assicurazione incendio,assicurazione infortuni assicurazione per responsabilit civile ecc. Lassicurazione ha effetto dalle ore 24 del giorno della conclusione del contratto alle ore 24 dellultimo girono della durata stabilita dal contratto. Se la durata supera i 10 anni le parti trascorso il decimo anno,nonostante patto contrario,hanno la facolt di recedere con preavviso di 6 masi(art. 1899);il contratto pu essere prorogato tacitamente pi volte,ma ciascuna proroga non pu avere durata superiore a due anni. Le assicurazioni contro danni sono governate dal principio indennitario per effetto del quale lassicurato non pu mai ricevere,a titolo di risarcimento,una somma superiore allentit del danno sofferto. Lapplicazione di tale principio evita che il contratto,da mezzo di tutela dellintegrit del patrimonio si trasformi in una operazione puramente speculativa. Tale principio si ricava da svariate norme del Codice civile e fa si che lassicurazione non deve essere stipulata per una somma superiore al valore reale della cosa. La violazione di tale divieto,se vi stato dolo,comporta la nullit del contratto;in mancanza di dolo,invece,lefficacia del contratto limitata al valore reale della cosa assicurata(art. 1909). Ogni qual volta che lassicuratore paga lindennit allassicurato ha diritto di surrogarsi fino alla concorrenza dellammontare di essa,nei diritti dellassicurato verso gli eventuali terzi responsabili del danno(art. 1916). Ci significa che lassicuratore pu sostituirsi allassicurato nel richiedere il risarcimento ai terzi e a sua volta lassicurato non pu ottenere un seconda volta il risarcimento dal terzo. Nellambito delle assicurazioni contro danni riveste particolare importanza lassicurazione per la responsabilit civile. Si tratta del contratto con il quale lassicuratore si obbliga a tenere indenne lassicurato delle somme che questi abbia dovuto pagare a terzi a titolo di risarcimento danno per fatti causati con responsabilit civile(art 1917). La responsabilit civile pu essere tanto contrattuale che extracontrattuale e linteresse tutelato con tale tipologia assicurativa quello della conservazione del patrimonio dellassicurato esposto appunto al rischio di essere diminuito dal debito di risarcimento danni a favore del terzo. Lassicurazione non obbligata a pagare il

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danno direttamente al terzo infatti il danneggiato deve sempre agire contro il responsabile e costui potr eventualmente chiamare in causa lassicurazione e obbligarla a pagare direttamente il terzo. 2)Assicurazione sulla vita:lassicuratore si obbliga a pagare al beneficiario un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente direttamente la vita umana(morte o sopravvivenza ad una certa et). Questa assicurazione non ha scopo di risarcimento del danno ma bens scopo previdenziale poich mira a garantire al beneficiario la disponibilit di una somma con la quale far fronte ai propri bisogni. Levento pu riguardare tanto la vita propria quanto quella di un terzo;tuttavia lassicurazione per il caso di morte di un terzo non valida senza il consenso scritto della persona terza(art. 1919). Molto diffusa lassicurazione stipulata per un evento relativo alla propria vita e la somma assicurata invece attribuita ad un terzo designato dalla persona che contrae lassicurazione;si parla in tal caso di assicurazione a favore di u terzo. Sulla base di quanto detto dunque lassicurazione sulla vita pu essere: 1. per caso morte:quando la somma assicurata deve esser pagata al beneficiario a seguito della morte dellassicurato o del terzo; 2. per i caso sopravvivenza:quando la somma assicurata deve essere pagata allorch lassicurato raggiunga una certa et prestabilita nella polizza; 3. mista:quando la somma assicurata deve esser pagata alla morte dellassicurato o in alternativa,ad una certa data prestabilita se questi ancora in vita; Circa il premio e il suo pagamento valgono le stesse regole dellassicurazione ramo danni. C da dire per che nellassicurazione ramo vita quando il premio stato pagato regolarmente per un certo tempo lassicurato pu esercitare il diritto al riscatto dellassicurazione oppure la sua riduzione. Il diritto di riscatto consiste nel diritto di risolvere anticipatamente il contratto,sospendendo il pagamento del premio ed ottenendo dallassicuratore il pagamento immediato di una somma commisurata ai premi versati. Il diritto di riduzione consiste nel diritto di limitare il valore assicurato in relazione ai premi gia pagati. I contratti bancari sono i contratti conclusi dalle banche per lo svolgimento delle operazioni(attive e passive) attraverso il quale si procurano o impiegano risorse oppure attraverso il quale forniscono servizi. I contratti bancari hanno le seguenti caratteristiche: sino contratti per adesione devono avere la forma scritta e una copia deve essere data al cliente Le principali operazioni bancarie sono: deposito bancario operazioni accessorie il c/c bancario apertura di credito e anticipazione bancaria lo sconto Il deposito bancario la pi importante operazione passiva della banca ed il contratto mediante il quale la banca acquisisce la propriet della somma di denaro depositata assumendo lobbligo di restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del contratto o su richiesta del depositante(art. 1834). I soggetti nel contratto di deposito sono: 1. il depositante:colui che deposita la somma di denaro presso la banca e che acquista il diritto ad ottenerne la restituzione nella stessa specie monetaria o a semplice richiesta(deposito a vista)o alla scadenza 2. il depositario: la banca, un deposito irregolare in quanto essa ne acquisisce la propriet pertanto si applicano in quanto compatibili le norme sul mutuo; Loggetto del deposito costituito dalla somma di denaro Per quel che concerne le modalit di utilizzazione del somme depositate possono sintetizzarsi: i versamenti e prelevamenti si eseguono nella sede della banca i depositi possono essere semplici se la somma depositata non pu esser movimentata o a risparmio nel caso contrario . Nel deposito a risparmio la banca rilascia un libretto su cui vengono annotate tutte le operazioni compiute dal depositante(art. 1385). I libretti di deposito al risparmio possono essere: nominativi:se sono intestati fin dallinizio ad uno o pi soggetti determinati i quali soltanto possono eseguire i prelievi e versamenti e perci sono considerati documenti di legittimazione; al portatore:se il prelievo/versamenti pu essere eseguito da chiunque esibisca il libretto;sui libretti al portatore non possono essere depositate somme superiore a 12.500(legge antiriciclaggio) nominativi,ma pagabili al portatore:nei quali le operazioni possono essere compiute anche da persona diversa dallintestatario a condizione che possieda ed esibisca il libretto. N.B. Ai sensi dellart. 1852 il deposito bancario pu essere anche in c/c Operazioni accessorietra queste assumono particolare rilievo:

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1. il deposito di titoli in amministrazione (art. 1838): il deposito bancario pu avere ad oggetto,oltre al denaro,anche titoli da
amministrare. con tale deposito la banca, oltre a custodire i titoli dei clienti provvede anche alla loro amministrazione, esercitando i diritti ad essi inerenti(esigendo interessi e dividendi, provvedendo alla riscossione ecc..)e maturando il diritto ad un compenso per le prestazioni fornite ed al rimborso delle spese. Si tratta di un contratto misto di deposito di deposito e di mandato e di deposito dei titoli deposito regolare infatti la banca non pu disporne. La responsabilit della banca professionale per cui per essere esonerata da eventuali responsabilit,deve dimostrare di aver usato la specifica diligenza richiesta dal rapporto.

2. il servizio delle cassette di sicurezza: il contratto in questione si compone di: una prestazione locatizia:avente ad oggetto la cassetta,pota in locali blindati in funzione della custodia

una prestazione di custodia:avente ad oggetto i locali in cui la cassetta stessa posta Dalla maggior parte della dottrina il contratto in questione di tipo misto,in cui cio sono presenti i caratteri della locazione e del deposito anche se comunque c chi sostiene tale contratto un contratto di locazione vera e propria chi come un deposito e chi come un contratto tipico che ha non funzione di deposito ne di locazione. In capo alla banca sorge,per il servizio prestato il diritto ad un compenso,solitamente annuo. La banca non risponde dei valori depositati ma tuttavia risponde per lidoneit e la custodia dei locali e per lintegrit della cassetta,salvo che la cattiva custodia sia dipesa dal caso fortuito(art 1839). Non costituisce caso fortuito il furto e la rapina,eventi che la banca ha lobbligo contrattuale di impedire. In caso di responsabilit la banca tenuta a risarcire il cliente(per dolo o colpa grave). In caso di morte dellintestatario,la banca che ne ha ricevuto comunicazione non pu prestarsi allapertura della cassetta se non con laccordo di tutti gli aventi diritto secondo le modalit stabilite dallautorit giudiziaria(art 1840). Quando il contratto scaduto,la banca pervia intimazione allintestatario e decorsi 6 mesi dalla medesima,pu chiedere al giudice lautorizzazione ad aprire la cassetta. Lapertura si esegue con lassistenza di un notaio e con le cautele fissate dal giudice(art. 1841). Il conto corrente bancario: il contratto mediante il quale la banca si impegna a svolgere il servizio di cassa(prelievi e addebiti,versamenti e accrediti) a favore e per conto del cliente, utilizzando i fondi da questi messi a disposizione. Il c/c bancario un contratto atipico misto(partecipe della causa di pi contratti). Il c/c bancario anche definito c/c di corrispondenza perch la banca solita comunicare al cliente con lettera lo svolgimento delle operazioni. Tale c/c si differenzia da quello ordinario in quanto qui il correntista pu esigere il saldo del conto in qualunque momento. Inoltre sono estranee al c/c ordinario tutte le operazioni affidate al correntista della banca nelle forme del conto di corrispondenza. Le nome che regolano il c/c bancario sono: le norme bancarie uniformi :allatto dellapertura del conto viene consegnato al cliente un libretto degli assegni,che deve esser custodito con diligenza. Il correntista deve depositare la propria firma per consentire la verifica della conformit e quindi dellautenticit della firma di traenza degli A/B e degli altri ordini. Il c/c bancario a tempo indeterminato sicch tanto la banca che il correntista possono recedere previo preavviso. Tuttavia i rapporti contabili tra banca e correntista vengono chiusi periodicamente;in particolare vengono chiusi annualmente i conti con saldo attivo per il cliente,con contestuale accredito degli interessi a favore del cliente e trimestralmente quelli con saldo passivo(scoperto di c/c)con contestuale addebito degli interessi. Gli interessi addebitati trimestralmente producono a loro volta interessi nella stessa misura(anatocismo). Gli estratti conto devono esser periodicamente inviati al cliente e si intendono approvati se entro 60gg dal ricevimento non sono contestati per iscritto. le norme del codice in tema di regolamento delle operazioni bancarie :in particolare oltre allart. 1852 che stabilisce che il saldo attivo del contro sempre esigibile dal cliente vengono disciplinati: 1. la pluralit di conti:se tra banca e correntista esistono pi rapporti o pi conti i saldi attivi/passivi si compensano reciprocamente,salvo patto contrario 2. la cointestazione di un conto:il c/c pu essere contestato e i contestatari,anche se legittimati a movimentare il conto separatamente,sono debitori e creditori in solido dei saldi del conto; le norme sul contratto di mandato:la banca risponde secondo le regole del mandato per lesecuzione di incarichi ricevuti da correntista o altro cliente(es. bonifici a favore di terzi); le norme sul contratto di c/c ordinario : secondo quanto prescrive lart. 1857 e precisamente dagli artt. 1826 (spese e diritti di commissione),1829(crediti verso terzi) e 1832(approvazione del conto); le norme regolanti i vari rapporti bancari tipici costitutivi della disponibilit(apertura di credito,sconto anticipazione ecc) Lo sconto bancario il contratto col quale la banca,previa deduzione dellinteresse,anticipa al cliente limporto di un credito verso terzi non ancora scaduto,mediante la cessione salvo buon fine(art. 1858). Lo sconto una delle principali operazioni attive della banca. La cessione del credito avviene pro-solvendo o salvo buon fine:il cliente cio garantisce non solo lesistenza del credito,ama anche il suo pagamento da parte del debitore. Se questultimo pertanto non paga alla scadenza,la banca oltre a poter far rivalere i diritti derivanti dai titoli ad essa trasmessi,ha anche diritto alla restituzione della somma anticipata. La banca come gi detto nelleffettuare lo sconto non corrisponde al cliente lesatto importo del credito ceduto ma uno inferiore;essa infatti sottrae allimporto del credito ceduto un ammontare pari agli interessi per il periodo che intercorre tra lo sconto e la scadenza,trattenendolo a titolo di corrispettivo. Lo sconto pu avere ad oggetto titoli di credito ma anche semplici ricevute bancarie o fatture. La forma di sconto pi comune quello cambiario in cui la cessione del credito avviene mediante la girata del titolo. Apponendo la girata lo scontatario(cliente)diviene obbligato in via di regresso per il pagamento del titolo;sicch se alla scadenza lobbligato principale non paga la banca pu chiedere il pagamento allo scontatario(art. 1859). Altra forma abbastanza comune di sconto quello su tratte documentate in cui la banca trattiene,oltre alle tratte,anche i documenti rappresentativi di merci. Il possesso di questi documenti attribuisce a sua volta alla banca il diritto di ritenzione delle merci stesse in garanzia al pagamento delle tratte fino a quando questo non sia stato effettuato(art. 1860).

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Lapertura di credito: il contratto col quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dellaltra parte una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato(art. 1842). Si tratta di un contratto di finanziamento per effetto del quale laffidato sa di poter disporre alloccorrenza di un determinato capitale. Si tratta altres di un contratto consensuale e non produce effetti reali ma solo un effetto obbligatorio. La banca in cambio di questa disponibilit,percepisce un interesse sulle somme utilizzate dal proprio cliente. Tale contratto deve avere forma scritta a pena di nullit e una copia deve essere data al cliente(se il cliente un consumatore il contratto a pena di nullit deve avere il contenuto minimo stabilito dallart. 126 del TU). Il credito pu essere utilizzato dallaffidato secondo le forme in uso. Lapertura di credito pu essere: semplice:laffidato pu utilizzare il credito una sola volta anche se in pi soluzioni in conto corrente:ossia laffidato pu utilizzare pi volte il credito e poi con successivi versamenti pu ripristinare la disponibilit (art. 1843). La concessione del credito pu essere: allo scoperto: la banca non assistita da alcuna garanzia e per calcolare i rischi che derivano dalloperazione pu fare affidamento solo sulla solvibilit del cliente; garantita:le garanzie prestate per la concessione possono essere reali o personali e possono prevenire oltre che dallaccreditato anche da un terzo. La garanzia permane fino alla fine del rapporto e quindi se anche laccreditato cessa momentaneamente di essere debitore della banca. Se nel corso dellaffidamento la garanzia diviene insufficiente rispetto al credito accordato la banca pu chiedere un supplemento di garanzia o recedere dal contratto. Molta attenzione dedicata infine dal legislatore al momento della estinzione del rapporto. A riguardo bisogna distinguere tra il deposito: 1. a tempo determinato:la banca non pu recedere prima della scadenza salvo che esista una giusta causa N.B. Secondo recenti disposizioni comunque la banca pu recedere dal contratto in qualsiasi momento anche se il credito a tempo determinato ma se il correntista un consumatore il recesso pu essere esercitato solo se sussiste giusta causa.

2. a tempo indeterminato:ciascuna della parti pu recedere in qualsiasi momento previo peravviso nel termine stabilito dal
contratto,dagli usi o in mancanza di 15gg.(il termine di peravviso pu esser derogato dalle parti). Il recesso della banca comporta la revoca del fido,la quale determina il divieto di ulteriore utilizzazione del conto e lordine di rientro,cio di restituzione delle somme utilizzate. A tal fine la banca deve concedere almeno 15gg di tempo al cliente per rimborsare le somme prelevate(il termine pu esser derogato dalle parti). Il recesso in ogni caso efficace quando giunge a conoscenza dellaltra parte anche se comunque la sospensione dellutilizzo immediata. Lanticipazione bancaria: una forma particolare di apertura di credito ed caratterizzata dal fatto che la banca mette a disposizione del cliente una somma in denaro ottenendo in garanzia il pegno di titoli o merci(art. 1846). Limporto del credito concesso determinato in ragione di una percentuale del valore dei beni dati in garanzia. Il rapporto tra somma anticipata e valore del pegno deve rimanere costante per tutta la durata del contratto. Anche lanticipazione pu essere: 1. semplice:la banca consegna al cliente una certa somma di denaro,che deve essere restituita a scadenza 2. in c/c:la banca accredita la somma al cliente che pu utilizzarla come crede purch ripristini sempre la disponibilit iniziale Il pegno pu essere regolare o irregolare dando luogo a due figure di anticipazione: propria: quando le cose ricevute sono individuate tramite un documento rilasciato dalla banca; in tal caso la propriet dei beni resta allaccreditato; la banca provvede alla loro custodia (a spese del cliente), senza poterne disporre; deve altres provvedere per conto del cliente e a sue spese allassicurazione delle merci date in pegno se questa risponde alle cautele duso; ha infine lobbligo di restituire le cose a scadenza del contratto quando lanticipazione rimborsata; impropria:garanzia costituita su depositi di denaro oppure da titoli o merci non individuati;la banca in tal caso diventa proprietaria dei beni avuti in pegno. Lanticipazione su pegno irregolare anche se,pur essendo avvenuta lindividuazione,la banca si sia riservata la facolt di disporne. Alla scadenza la banca dovr restituire merci o titoli dello stesso genere nella misura eccedente lammontare dei crediti garantiti. Tale eccedenza viene determinata in relazione al valore dei beni al tempo della scadenza dei crediti(art. 1851). Il beneficiario anche prima della scadenza,pu ritirare parte dei titoli e delle merci date in pegno,in proporzione a quanto restituito alla banca,purch il credito residuo risulti garantito a sufficienza(art. 1849). La banca ha poi il diritto di ottenere un supplemento di garanzia se il valore delle cose date in pegno diminuisce di 1/10 rispetto a quello iniziale;in mancanza essa pu procedere alla vendita dei beni dati in pegno ed ha il diritto al rimborso immediato del credito residuo non ancora soddisfatto(art. 1850). Contratti per la promozione o la conclusione di affari:il fine con essi perseguito dallimprenditore non lo scambio di beni/servizi o la realizzazione di un affare ma quello di promuovere,agevolare,o concludere un affare nellinteresse di unaltra persona. Con tali contratti quindi limprenditore fa da tramite ad un altro imprenditore o al consumatore. Tra le figure principali di questi contratti si ha il contratto di agenzia.

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Il contratto dagenzia: il contratto mediante il quale una parte, detta agente assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra parte, detta preponente, verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona determinata(art. 1742). Nel vecchio codice di commercio tale contratto era ricompresso nella figura del mandato. Come si evince chiaramente dalla definizione caratteristiche del contratto sono le seguenti: tale contratto non ha ad oggetto la conclusione di un specifico contratto ma unattivit finalizzata a promuovere la conclusione di affari tra preponente e terzi. Lagente perci un ausiliario dellimprenditore, che a sua volta riveste la qualit di imprenditore, e che perci non conclude i contratti procurati,i quali vengono direttamente stipulati dal preponenete. lattivit di promozione degli affari non esercitata occasionalmente bens stabilmente e professionalmente. Proprio per garantire la professionalit dellagente la legge stabilisce che questo per poter esercitare lattivit deve iscriversi in un ruolo istituito presso le camere di commercio. Liscrizione tuttavia subordinata alla presenza di determinati requisiti. La mancanza delliscrizioni implica la nullit del contratto di agenzia; lattivit di promozione degli affari gestita dallagente in maniera autonoma sotto laspetto organizzativo e a proprio rischio,assumendo egli stesso i rischi caratteristici dellimpresa lattivit di promozione degli affari limitata ad una determinata area geografica N.B. La disciplina del contratto dagenzia negli ultimi anni stata molto modificata in ultimo dalla legge comunitaria 1999. tale contratto inoltre regolato da numerosi accordi collettivi. Il contratto dagenzia attribuisce ad ambo le parti il diritto di esclusiva,in base al quale,salvo patto contrario il preponente non pu avvalersi di pi agenti nella stessa zona e per lo stesso tipo di affari,ne daltra parte lagente pu in quella stessa zona svolgere lattivit a favore di pi imprese preponenti tra loro in concorrenza. Il contratto dagenzia ovviamente fa nascere oltre ai diritti anche obblighi in capo alle parti;in particolare: 1. obbligazioni dellagente:esso in primis tenuto alla diligenza media nellesercizio della sua attivit;deve altres adempiere lincarico affidatogli secondo le istruzioni ricevute,deve fornire al preponente le informazioni riguardanti le condizioni di mercato ed ogni altra informazioni si riveli utile per valutare la convenienza dei singoli affari(art 1746),deve inoltre comunicare al preopnente la sopravvenienza di eventuali impedimenti che rendono impossibile o difficoltosa la prosecuzione de rapporto di agenzia(art 1747). 2. obbligazioni del preponente : la principale obbligazione quella del pagamento della provvigione allagente sugli affari conclusi. La provvigione il compenso dellagente ragguagliato in percentuale allimporto degli affari trattati dallagente. Lagente non ha diritto al rimborso delle spese di agenzia La misura di essa,in difetto di accordo, stabilita dalle tariffe o dagli usi. La provvigione per corrisposta allagente solo per i contratti che sono andati a buon fine(art 1748),tuttavia il ponente non tenuto ad accettare tutti gli affari che gli vengono proposti dallagente. Se una affare viene eseguito in modo parziale la provvigione che spetta allagente proporzionale alla parte eseguita. La mancata esecuzione del contratto quindi un rischio a carico dellagente. I cediti dellagente verso il preponente si prescrivono in 5 anni. Il contratto dagenzia pu essere a tempo determinato o indeterminato. Per quel che concerne il contratto a tempo indeterminato esso non altro che un contratto a tempo determinato che continua ad essere eseguito dalle parti successivamente alla scadenza. Nei contratti a tempo indeterminato ambo le parti possono recedere entro un termine stabilito,la cui durata non pu essere inferiore a sei mesi(art 1750). Tuttavia una volta che il rapporto si soglie il preponente tenuto a corrispondere allagente un indennit,la c.d. indennit di scioglimento rapporto; in base allart 1751 tale indennit deve esser per corrisposta se ricorrono le seguenti condizioni: agente abbia procurato nuovi clienti al preponente o sviluppato gli affari con i clienti esistenti e da ci derivino ancora vantaggi per il preponente anche dopo li scioglimento il pagamento di tale indennit sia equo Lindennit tuttavia non dovuta(art. 1751): quando il proponente abbia risolto il contratto per uninadempienza dellagente tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto quando sia strato lagente a recedere dal rapporto a meno che non vi sia una giusta causa derivante da circostanza imputabili allagente stesso o al preponente quando in base ad un accordo con il preponente lagente ceda ad un terzo i diritti e gli obblighi che derivano dal contratto dagenzia. La misura dellindennit proporzionale alle provvigioni ottenute nel corso del rapporto e si ottiene secondo una percentuale stabilita dai contratti collettivi

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PROCEDURE CONCORSUALI:FALLIMENTO PROCEDURE CONCORSUALI Lespressione procedure concorsuali comprende una serie di procedure nelle quali, con la presenza di un autorit pubblica viene regolato il rapporto tra un determinato soggetto e il complesso dei suoi creditori. Le procedure concorsuali sono disciplinate da leggi speciali: quella fondamentale il r.d. 16 marzo 1942 n267 modificato dal d.l. 14 marzo 2005 n35(convertito in legge 14 maggio 2005 n80)dal d.lgs 9 gennaio 2006 n. 5 (entrato in vigore il 16 luglio 2006). Le modifiche apportate riguardano in particolare: le azioni revocatorie il concordato preventivo la previsione di una riforma del diritto fallimentare (attraverso una legge delega). Nonostante le modifiche, la legge del 1942 continua tuttavia ad applicarsi nei fallimenti aperti prima del 16 luglio 2006 causando un problema di diritto intertemporale;ossia in questo momento coesistono due leggi che disciplinano lo stesso oggetto. Le procedure concorsuali previste dalla legge sono: fallimento concordato preventivo di cui sub-specie sono gli accordi di ristrutturazione dei debiti liquidazione coatta amministrativa: oltre ai principi generali contenuti nella legge fallimentare, sono previste leggi specifiche per ogni soggetto che pu essere assoggettato a liquidazione coatta amministrativa (essa prevista per esempio per le SICAV,le societ cooperative gli enti pubblici e per ognuna c un apposita legge speciale). amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi: la disciplina di questa procedura(legge Prodi 1979) nel tempo ha subito una serie di modificazioni ed integrazioni di cui ultime quelle introdotte dalla d.lgs 8 lugio 1999 n.270. Successivamente a seguito dellinsolvenza di un grande gruppo industriale (caso parmalat) stata introdotta una nuova procedura che costituisce una variante del d.lgs.270 e cio la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato dinsolvenza N.B. Le procedure concorsuali possono essere divise in: giudiziarie:perch disposte attraverso un provvedimento dellautorit giudiziaria,che altres nomina gli organi della procedura,ne definisce gli indirizzi e ne ha il superiore controllo(fallimento e concordato preventivo e accordi di ristrutturazione debiti) amministrative: perch disposte e gestite dallautorit amministrativa(liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria e ristrutturazione industriale) Ciascuna procedura concorsuale presenta proprie specificit anche con riferimento ai presupposti necessari per la loro attivazione. Ogni procedura concorsuale infatti ha dei presupposti oggetti e soggettivi. 1)Presupposti soggettivi: qualit di imprenditore commerciale :costituisce presupposto comune del fallimento, del concordato preventivo(accordi di ristrutturazione debiti)e dellamministrazione straordinaria(e ristrutturazione industriale) ma con una serie di qualificazioni dal dato testuale delle leggi speciali che la prevedono per la liquidazione coatta amministrativa Sono esclusi dallassoggettamento alle procedure concorsuali che suppongono la qualit di imprenditore commerciale,oltre allimprenditore agricolo,i piccoli imprenditori e gli enti pubblici,anche se esercenti attivit commerciali. Lart 1 co. 2 della legge

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fallimentare va a precisare la nozione di piccolo imprenditore: non sono piccoli imprenditori gli esercenti unattivit commerciale in forma individuale e collettiva che, anche alternativamente: - hanno effettuato investimenti nellazienda per un capitale di valore superiore a 300 mila ; - hanno realizzato, in qualunque modo risulti, ricavi lordi calcolati sulla media degli ultimi 3 anni (o dallinizio dellattivit se di durata inferiore) per un ammontare complessivo annuo superiore ad 200 mila . NB: Lart 1, con la riforma, va ad individuare il piccolo imprenditore attraverso criteri quantitativi rispetto alla definizione di tipo qualitativo contenuta nellart 2083 del Codice civile. Per quel che riguarda specificatamente lamministrazione straordinaria possono essere ammessi a tale procedura gli imprenditori individuali e collettivi soggetti al fallimento che presentano congiuntamente i seguenti requisiti: - un numero di lavoratori subordinati, non inferiore a 200, da almeno 1 anno - debiti per un ammontare complessivo non inferire: ai 2/3 del totale dellattivo dello stato patrimoniale e ai 2/3 dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni dellultimo esercizio. La legge, peraltro, prescinde dalla sussistenza di tali requisiti soggettivi quando limpresa (insolvente) sia legata ad impresa gi assoggettata alla procedura di amministrazione da rapporti di gruppo. Mentre per quel che riguarda specificatamente la ristrutturazione industriale sono fissati dei limiti quantitativi maggiori rispetto ai precedenti. Infatti tale procedura si applica alle imprese soggette al fallimento purch abbiano, singolarmente o come gruppo: - un numero di lavoratori subordinati non inferiore a 500, da almeno 1 anno - debiti per un ammontare complessivo non inferiore a 300 milioni di N.B. Imprenditore cessato e defunto: limprenditore defunto pu essere dichiarato fallito (art 11): entro un anno dalla data della morte se linsolvenza si era manifestata prima della morte o entro lanno successivo Possono altres essere dichiarati falliti sia limprenditore individuale sia quello collettivo entro un anno dalla cancellazione dal registro imprese, se linsolvenza si manifestata anteriormente o entro lanno successivo alla cancellazione (art. 10). Peraltro la legge consente che, in caso di imprenditore individuale o di cancellazione degli imprenditori collettivi dal R.I. eseguita dufficio, chi ne abbia interesse (es: creditore insoddisfatto) ha la facolt di dimostrare il momento delleffettiva cessazione dellattivit da cui far decorrere il termine annuale. Quindi per limprenditore individuale sia avvenuta o meno la cancellazione si potr sempre trovare il momento delleffettiva cancellazione mentre per limprenditore collettivo sembra che solo per il caso di cancellazione dufficio spetti tale facolt. Tali disposizioni si applicano anche al concordato preventivo. N.B. Imprenditore collettivo:nelle societ con soci con responsabilit limitata, la procedura concorsuale che riguardi la societ non investe anche costoro;un regime diverso opera, invece, quando vi sono soci illimitatamente responsabili. Larticolo 147 infatti prevede che la sentenza che dichiara il fallimento delle s.n.c.,s.a.s. e s.a.p.a. (la s.s. non fallisce mai in quanto non svolge attivit commerciale)produce anche il fallimento dei soci illimitatamente responsabili (non vero il contrario). A riguardo possiamo dire che: nella societ i nome collettivo falliscono tutti i soci nella societ in accomandita semplice e per azioni falliscono gli accomandatari e gli eventuali accomandanti che si ingeriscono nella gestione e che inseriscono i loro nome nella ragione sociale Il secondo comma del suddetto articolo ha risolto normativamente il problema dellestensione del fallimento ai soci illimitatamente responsabili, per i quali sia sciolto il rapporto sociale o comunque tale responsabilit sia cessata. In particolare prevede che la dichiarazione di fallimento produce il fallimento di questi soci, solo se: non decorso 1 anno : a) dallo scioglimento del rapporto sociale (recesso,morte,esclusione) b) dalle cessazione della responsabilit illimitata (trasformazione della societ) c) dalla fusione o scissione linsolvenza della societ, che ha portato alla dichiarazione di fallimento, sia antecedente alla limitazione della responsabilit del socio o dello scioglimento del rapporto. Peraltro la non soggezione alla procedura concorsuale non esclude la persistenza della responsabilit illimitata del socio cessato per le obbligazioni sorte in pendenza del vincolo sociale,nei confronti dei creditori sociali,che potranno quindi far valere le proprie pretese. Tale articolo,salvo patto contrario,trova applicazione anche nel caso di concordato preventivo,mentre,per quanto riguarda lamministrazione straordinaria tale disposizione non si applica nel caso in cui il socio abbia perduto tale qualit da oltre un anno. 2)Presupposto oggettivo: stato dinsolvenza del debitore costituisce il presupposto oggettivo del fallimento,dellamministrazione straordinaria e della ristrutturazione industriale; Insolvenza:lart 5 della legge fallimentare afferma che lo stato dinsolvenza si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori i quali dimostrano che il debitore non pi in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Regolarmente, non un avverbio di

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tipo temporale ma va ad indicare lutilizzo dei mezzi normali per adempiere alle obbligazioni (non un mezzo normale la svendita di beni per cerare liquidit). Non detto che linsolvenza implichi necessariamente che lattivo del patrimonio del debitore sia inferiore al passivo, potrebbe infatti anche essere superiore ma non sufficiente o inidoneo ad effettuare i pagamenti (es: interamente immobilizzato). Per ci che riguarda specificatamente lamministrazione straordinaria e la ristrutturazione industriale lo stato dinsolvenza deve essere accompagnato da concrete prospettive di recupero dellequilibrio economico delle attivit imprenditoriali. Tale risultato si pu realizzare: - attraverso la vendita dei complessi aziendali sulla base di un programma di prosecuzione dellesercizio dellimpresa di durata non superiore ad un anno. - attraverso la ristrutturazione economica e finanziaria dellimpresa, sulla base di un programma di risanamento di durata non superiore a 2 anni.

la grave irregolarit nella gestione e lo stato dinsolvenza per la liquidazione coatta amministrativa

La liquidazione coatta amministrativa,ha in linea di massima come presupposto oggettivo il riscontro,da parte dellautorit di vigilanza cui limpresa sottoposta,di gravi irregolarit di gestione;ma nel caso in cui lautorit amministrativa non prenda iniziative,qualora limprenditore versi in stato dinsolvenza, su richiesta dei creditori, il tribunale del luogo in cui ha sede limpresa pu accertare con sentenza tale situazione. Tale sentenza comunicata poi allautorit governativa che a questo punto tenuta a disporre la liquidazione.

lo stato di crisi per il concordato preventivo e accordi di ristrutturazione

Stato di crisi: la nozione di crisi comprende un ampia fascia di situazioni di difficolt dellimprenditore che giunge fino allo stato dinsolvenza, quindi, per stato di crisi si pu intendere anche stato dinsolvenza ma non necessariamente stato di crisi coincide con stato di insolvenza;questo significa che anche un imprenditore che si trova in stato dinsolvenza pu essere ammesso a concordato preventivo(tuttavia se la domanda di concordato dichiarata inammissibile per insolvenza il tribunale dichiara dufficio il fallimento). FALLIMENTO Con lespressione fallimento si indica quella procedura giudiziaria che si apre allorquando un soggetto titolare di unimpresa commerciale non ha pi la capacit obbiettiva di far fronte puntualmente alle proprie obbligazioni. Il fallimento di regola si apre con la sentenza che dichiara il fallimento. La dichiarazione di fallimento pu essere pronunciata su (art. 6): ricorso del debitore:attraverso il deposito presso la cancelleria del tribunale competente,delle scritture contabili e fiscali obbligatorie concernenti i 3 esercizi precedenti e tutte le notizie utili ai fini della sussistenza delle condizioni per la dichiarazione di fallimento; ricorso di uno o pi creditori(caso pi frequente) istanza del pubblico ministero e in particolare ci avviene: quando linsolvenza rilevata durante il corso di un processo penale,ovvero dalla fuga,dalla latitanza dellimprenditore;dalla chiusura dei locali dellimpresa,dalla trafugazione,dalla sostituzione o dalla diminuzione fraudolenta dellattivo da parte dellimprenditore. quando linsolvenza risulta dalla segnalazione proveniente dal giudice che labbia rilevata nel corso di un procedimento civile N.B. Prima della riforma la dichiarazione di fallimento poteva essere pronunciata anche dufficio Larticolo 9 stabilisce che la sentenza dichiarativa di fallimento di competenza del tribunale del luogo dove si trova la sede principale dellimpresa: ossia la sede legale e non quella effettiva. Tuttavia si fa riferimento alla sede effettiva nel caso in cui si dimostri che la sede legale sia totalmente simulata. Il suddetto articolo disciplina, anche,il caso in cui avvenga il trasferimento della sede:se il trasferimento antecedente allesercizio delliniziativa di dichiarazione di fallimento, non rileva ai fini della competenza. La sentenza pronunciata in camera di consiglio ed il risultato di un procedimento di accertamento;infatti il Tribunale deve verificare la presenza dei presupposti (oggettivi e soggettivi) richiesti per le dichiarazione di fallimento. Il procedimento di accertamento pu portare: a) allemanazione della sentenza dichiarativa di fallimento b) al decreto di rigetto a)Emanazione della sentenza dichiarativa di fallimento: (art. 16)oltre a dichiarare il fallimento serve a dare impulso alla procedura, infatti nomina gli organi della procedura fallimentare e fissa i termini perch prenda avvio la procedura medesima. In particolare: 1. nomina il curatore 2. nomina il giudice delegato 3. ordina al fallito il deposito dei bilanci e delle scritture contabili e fiscali obbligatorie, nonch dellelenco dei creditori entro 3gg se non stato ancora eseguito in fase di richiesta dellimprenditore. 4. stabilisce il luogo, il giorno e lora delladunanza in cui si proceder allesame dello stato del passivo entro il termine perentorio di non oltre 120gg dal deposito della sentenza. 5. assegna il termine di 30gg anteriori alladunanza entro il quale i creditori e i terzi devono presentare alla cancelleria del Tribunale le domande di ammissione al passivo

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La sentenza di fallimento provvisoriamente esecutiva cio eseguita anche in caso di opposizione e produce i suoi effetti dal momento del suo deposito in cancelleria (pubblicazione)verso il debitore mentre produce i suoi effetti verso gli altri solo dal momento delliscrizione nel R.I. Contro la sentenza di fallimento, possono proporre appello:il debitore dichiarato fallito o qualunque interessato, entro 30gg (dalla data di notifica di sentenza di fallimento per il debitore e per gli altri dalla data di iscrizione della sentenza nel R.I),mediante deposito di un ricorso presso la corte dappello. La sentenza che accoglie lappello e, quindi, che revoca la sentenza dichiarativa di fallimento, mantiene inalterati quelli che sono gli effetti della procedura che sono stati prodotti fino a quel momento legittimamente(art. 18). b)Decreto di rigetto: il tribunale, che non riscontri la sussistenza dei presupposti per la dichiarazione di fallimento, provvede con decreto motivato di rigetto. In generale, i motivi per i quali verr rigettata la richiesta di fallimento sono: il venir meno dei presupposti, soggettivi ed oggettivi, per la dichiarazione di fallimento (es:mancanza qualifica di imprenditore commerciale) se il passivo del fallimento per debiti scaduti e non pagati complessivamente inferiore a 25.000 (questo accade perch le spese sostenute per la procedura di fallimento non sono assorbibili quando il passivo dello stato fallimentare < a 25.000). Lart 22 prevede che, contro il decreto di rigetto, il creditore ricorrente o il P.M. richiedente possano proporre reclamo alla corte dappello entro 15gg dalla comunicazione del provvedimento. Se la corte dappello accoglie il reclamo, rimette dufficio gli atti al Tribunale per la dichiarazione di fallimento. Gli effetti della dichiarazione di fallimento si producono sotto 4 diversi profili: 1)Effetti verso il fallito (art 42 e ss) produce verso il debitore effetti che riguardano: la sfera personale:comportano limitazioni alla libert personale del fallito,per le sole esigenze della procedura;in particolare: 1. il fallito non pu essere nominato n amministratore n sindaco di una societ 2. il fallito ha lobbligo di consegnare, al curatore, la corrispondenza inerente allattivit dimpresa compresa la posta elettronica (art 48) 3. il fallito ha lobbligo di comunicare, al curatore, il cambio di residenza o il cambio del proprio domicilio (art 49) 4. il fallito ha lobbligo di presentarsi, per fornire eventuali chiarimenti e informazioni, dinnanzi al giudice delegato, o al curatore, o al comitato dei creditori. la sfera patrimoniale: il fallito privo del potere di amministrare e di disporre dei suoi beni (spossessamento). Tale potere viene trasferito in capo al curatore a cui spetta anche la rappresentanza processuale. Dalla data di dichiarazione del fallimento il fallito non pu pi assumere nessuna obbligazione perch non ha pi un patrimonio da dare in garanzia quindi tutti gli atti da lui compiuti e tutti i pagamenti eseguiti sono inefficaci rispetto ai terzi creditori. Lo spossessamento riguarda tutti i beni del fallito che esistono alla data di dichiarazione del fallimento e anche quelli che pervengono al fallito durante la procedura stessa, ne sono invece esclusi i beni strettamente personali (es: i frutti derivanti dallusufrutto legale sui beni dei figli), i beni costituiti in fondo patrimoniale, i beni che non possono essere pignorati per disposizione di legge, gli assegni di carattere alimentare, gli stipendi, le pensioni ecc.. (art 46). 2)Effetti verso i creditori(art 51 e seg): possiamo individuare i seguenti effetti: i creditori possono innanzi tutto chiedere laccertamento del proprio credito solo facendo domanda di ammissione al passivo; i creditori ammessi al passivo,salvo diversa previsione di legge,non possono iniziare o proseguire azioni esecutive individuali sui beni del fallito:principio della par condicio creditorum(art 51):uguale trattamento dei creditori per i creditori chirografari(non assistiti da prelazioni) la dichiarazione di fallimento sospende il corso degli interessi convenzionali o legali fino alla chiusura del fallimento;i debiti pecuniari si presumono scaduti e si applicano particolari criteri di valutazione per alcuni crediti (es: i crediti pecuniari infruttiferi non ancora scaduti alla data di dichiarazione del fallimento sono ammessi al passivo per lintera somma. Tuttavia ad ogni singola ripartizione saranno detratti gli interessi composti, in ragione del 5% allanno, per il tempo che resta a decorrere dalla data del mandato di pagamento sino al giorno della scadenza del credito) i crediti muniti di prelazioni(privilegio,pegno,ipoteca)invece hanno diritto agli interessi che maturano dopo la dichiarazione di fallimento;inoltre quelli assistiti da pegno o privilegio possono essere autorizzati,dal giudice delegato, alla vendita del bene sul quale esiste la prelazione per i crediti pecuniari consentita la compensazione tra i debiti che i creditori hanno verso il fallito e i propri crediti nei confronti dello stesso i crediti derivanti da obbligazioni o altri titoli di debito sono ammessi al passivo al loro valore nominale(al netto di rimborsi gi effettuati) i crediti non pecuniari sono ammessi al passivo sulla base del loro valore alla scadenza o se ancora non scaduti sulla base del loro valore alla data della dichiarazione di fallimento; NB: Nel caso in cui di un debito siano responsabili pi soggetti in solido (tipiche le ipotesi del fallimento di societ con soci illimitatamente responsabili o della fideiussione prestata a favore del fallito) dettato un complesso di regole tendenti a consentire il soddisfacimento dei creditori, sui beni appartenenti ai debitori, prima che gli stessi possano esercitare tra di loro un eventuale diritto di regresso, ed a porre a disposizione del curatore i beni dei debitori, posti a garanzia dellazione di regresso del condebitore (art 61-62-63). 3)Effetti sugli atti pregiudizievoli dei creditori: la procedura fallimentare vuole sempre assicurare la par condicio creditorim ed per questo che nellattivo fallimentare rientrano non solo i beni appartenenti al debitore al momento della dichiarazione di fallimento,ma

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anche quei beni che hanno cessato di appartenere a lui anteriormente alla dichiarazione stessa,essendo stati trasferiti a terzi,ma che la legge ritiene siano stati ceduti appositamente per evitare lesecuzione e quindi il soddisfacimento dei creditori;si pala in tal caso di atti pregiudizievoli:atti che il fallito pone in essere a danno dei soggetti creditori nel fallimento Lo strumento tecnico-giuridico attraverso cui possibile ripristinare i beni ceduti a terzi allinterno del patrimonio del fallito : lazione revocatoria fallimentare. Ovviamente non tutti gli atti di disposizione compiuti dal debitore sono soggetti allazione revocatoria e proprio per questo si opera la seguente distinzione: atti non soggetti ad azione revocatoria che sono: - i pagamenti di beni e servizi effettuati durante la normale vita dellimpresa - le rimesse effettuate sul c/c bancario purch non abbiano ridotto in maniera consistente e durevole lesposizione debitoria del fallito nei confronti della banca - le vendite, a giusto prezzo, di immobili ad uso abitativo, destinati a costituire labitazione principale dellacquirente o di suoi parenti e affini entro il 3 - gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore purch posti in essere per consentire il risanamento della esposizione debitoria dellimpresa e per assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria e la cui ragionevolezza sia attestata ai sensi dellart 2501 comma 4 che tratta in materia di leverage nelle fusioni. - gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere per dare attuazione al concordato preventivo o allaccordo di ristrutturazione dei debiti - i pagamenti dei corrispettivi per prestazioni di lavoro effettuate da dipendenti ed altri collaboratori del fallito - i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili eseguiti alla scadenza per ottenere la prestazione di servizi strumentali (es: aiuto di avvocati e consulenti) per allaccesso alle procedure concorsuali di concordato preventivo. atti soggetti a revocatoria fallimentare che sono: atti a titolo gratuito (art 64): sono gi privi di effetto nei confronti dei creditori proprio per questo il curatore non deve dimostrare nulla per poter esercitare lazione revocatoria. Il curatore pu riprendersi i beni se questi atti sono stati compiuti dal fallito nei 2 anni anteriori alla dichiarazione di fallimento (sono esclusi da azione revocatoria i regali e le beneficenze che sono proporzionate rispetto al valore del patrimonio del fallito). pagamento di debiti che alla data di dichiarazione del fallimento o non sono scaduti o scadono il giorno stesso della dichiarazione (art 65): anche in questo caso il curatore non dovr dimostrare nulla se non il fatto che i pagamenti sono stati eseguiti nei 2 anni antecedenti alla dichiarazione di fallimento.

NB: la possibilit di revocare tali atti tanto maggiore quanto pi questi sono considerati sospetti cio fanno presumere pi facilmente una collusione tra il fallito e il terzo che mette in pericolo di realizzare la parcondicio.

atti che sono soggetti a revocatoria fallimentare , salvo che il 3 coinvolto, dimostri che non era a conoscenza dello stato dinsolvenza del debitore - atti a titolo oneroso compiuti nellanno anteriore alla dichiarazione di fallimento, in cui le prestazioni eseguite o le obbligazioni assunte dal fallito superano di oltre ci che ha lui stato dato o promesso. - atti estintivi di debiti pecuniari scaduti ed esigibili effettuati con mezzi anormali di pagamento, se compiuti nellanno anteriore alla dichiarazione di fallimento. - i pegni, le anticresi e le ipoteche giudiziali o volontarie costituiti nellanno anteriore alla dichiarazione di fallimento per debiti preesistenti e non scaduti. - i pegni, le anticresi e le ipoteche giudiziali o volontarie costituiti entro 6 mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento per debiti scaduti. - il pagamento di debiti liquidi ed esigibili - gli atti tra coniugi compiuti nel tempo in cui il fallito esercitava un impresa commerciale e quelli a titolo gratuito compiuti pi di 2 anni prima della dichiarazione di fallimento.

NB:Lazione revocatoria esiste anche, al di fuori del fallimento, per la tutela dei terzi. A riguardo bene dire che il legislatore da la possibilit di applicare allinterno della procedura concorsuale i principi del diritto comune (revocatoria ordinaria) nel caso in cui non stato possibile esperire lazione revocatoria fallimentare. Lazione revocatoria ordinaria sempre esercitata dal curatore che, dinnanzi al tribunale fallimentare dovr dimostrare lo stato dinsolvenza e la conoscenza di questo, da parte del terzo, inoltre, dovr provare il fatto che stato compiuto latto in frode degli altri creditori (art 66). La differenza pi importante tra revocatoria fallimentare e revocatoria ordinaria citata nellart 70 comma 2, che recita: colui che per effetto della revoca fallimentare ha restituito quanto aveva ricevuto ammesso al passivo fallimentare per il suo eventuale credito. Tale principio non vale per la revoca ordinaria dove il terzo coinvolto dallazione revocatoria non ha diritto a far valere il suo credito su un bene che viene restituito. 4)Effetti sui rapporti giuridici preesistenti: ossia i contratti (siano essi ad esecuzione istantanea, siano essi contratti di durata) che,al momento della dichiarazione di fallimento,non sono stati integralmente eseguiti dalle parti o non sono stati perfettamente compiuti. La disciplina dei rapporti preesistenti contenuta nellart 72, tale norma trova applicazione solo se non disposto diversamente per i singoli contratti e prevede che per effetto della dichiarazione di fallimento il contratto si sospende. Tuttavia la scelta di proseguire o sciogliere il contratto spetta al curatore fallimentare, che, autorizzato dal comitato del creditori, decide appunto se subentrare o meno nel contratto sospeso. Se il curatore non effettua questa scelta in modo tempestivo interviene il terzo contraente che pu mettere in mora il curatore facendogli assegnare, dal giudice delegato, un termine non superiore a 60gg decorso il quale il contratto si intende sciolto (il terzo

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interviene perch nel suo interesse non rimanere in una situazione di pendenza). Se il curatore fallimentare decide di subentrare nel contratto dovr adempiere a tutti gli obblighi mentre se decide di sciogliere il contratto non sussiste nessun obbligo di risarcimento del danno e ci accade perch lo scioglimento viene riconosciuto come esercizio di una facolt che spetta al curatore per legge. I contratti che sono disciplinati diversamente rispetto alla previsione dellart 72 sono: contratti di c/c, contratti bancari e di commissione (art 78): si sciolgono per il fallimento di una delle parti perch prevale lelemento personale. mandato (art 78): si scioglie per il fallimento del mandatario mentre se fallisce il mandate si dovr applicare lart 72. appalto (art 81): si scioglie per il fallimento di una delle parti se il curatore, non dichiara di voler subentrare nel rapporto, dando comunicazione allaltra parte nel termine di 60 giorni, serve quindi una manifestazione di volont del curatore per impedire che il contratto si sciolga. Nel caso di fallimento dellappaltatore il rapporto contrattuale si scioglie se la considerazione della qualit soggettiva stata motivo determinante nel contratto, salvo che il committente non consenta, comunque, la prosecuzione del rapporto ( qualit soggettiva significa: io committente scelgo quellappaltatore perch ho la convinzione che ha le capacit tecniche per lo scopo che intendo raggiungere). leasing (art 72 quater): tale articolo distingue i casi in cui: 1. se a fallire, la societ autorizzata alla concessione di finanziamenti sotto forma di leasing (concedente), il contratto prosegue perch si da rilievo al fatto che si tratta di un contratto collegato allattivit dimprenditore. Allutilizzatore gli rimane la facolt di acquistare, alla scadenza del contratto, la propriet del bene previo pagamento di canoni periodici e del prezzo pattuito. 2. se a fallire lutilizzatore si applica lart 72 cio il contratto si sospende salvo la volont del curatore di sciogliere o proseguire il contratto stesso. Tuttavia se il curatore ha dichiarato di sciogliere il contratto il concedente ha diritto alla restituzione del bene, ed tenuto a versare alla curatela, leventuale differenza tra la maggior somma ricavata dalla vendita o altra allocazione del bene stesso rispetto al credito residuo in linea capitale e ci per evitare un duplice vantaggio al concedente. Il fallimento un procedimento il cui svolgimento affidato a 4 organi ciascuno dei quali investito da speciali competenze e di particolari funzioni:

A. Tribunale fallimentare: il tribunale viene definito fallimentare in funzione dellattivit che svolge, che consiste essenzialmente
nel guidare la procedura fallimentare. In particolare: 1. dichiara il fallimento. 2. nomina gli altri organi della procedura (il giudice delegato e il curatore). 3. sovra intende allintera procedura fallimentare e decide su eventuali controversie che dovessero sorgere, nel corso della procedura, contro i provvedimenti del giudice delegato.

B. Giudice delegato: viene nominato con la sentenza di fallimento. Mentre in passato aveva il compito di dirigere lintera procedura
fallimentare, oggi, si limita a svolgere una funzione di vigilanza e controllo sulla regolarit della procedura. I poteri attribuiti al giudice delegato sono elencati nellart 25 della legge fallimentare: 1. riferisce al tribunale fallimentare su ogni affare per il quale richiesto un provvedimento di collegio 2. emette provvedimenti urgenti per la conservazione del patrimonio 3. convoca il curatore e il comitato dei creditori, quando lo ravvisi opportuno per il corretto svolgimento della procedura e nei casi previsti dalla legge 4. su proposta del curatore, liquida i compensi alle persone designate dal curatore per lespletamento di funzioni relative alla procedura, ed ha anche il potere di revocare lincarico dato al curatore medesimo 5. provvede nel termine di 15gg sui reclami proposti contro gli atti del curatore e del comitato dei creditori 6. autorizza, per iscritto, il curatore a stare in giudizio come attore o come convenuto e liquida i compensi agli avvocati nominati dal curatore 7. nomina il comitato dei creditori e sceglie il suo presidente 8. su proposta del curatore, nomina gli arbitri, nei casi consentiti dalla legge 9. procede allaccertamento del passivo e dei diritti reali e personali vantati da terzi

C. Curatore: nominato con la sentenza dichiarativa di fallimento. La funzione del curatore quella di amministrare il patrimonio
1. 2. 3. fallimentare, addirittura, ai sensi dellart 30, il curatore pubblico ufficiale in relazione alle sue funzioni. Lart 28 elenca i requisiti per essere nominati curatore: bisogna essere avvocati, dottori commercialisti, ragionieri e ragionieri commercialisti. Il tribunale nel provvedimento di nomina dovr indicare le specifiche caratteristiche e attitudini del curatore. la legge rispetto al passato apre la legittimazione anche a soggetti diversi dalle persone fisiche: studi professionali associati o societ tra professionisti di cui i membri devono appartenere ad una delle categorie elencate nel primo punto. possono anche essere chiamati a svolgere le funzioni di curatore coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in Spa, dando prova di adeguate capacit imprenditoriali e purch non sia intervenuta nei loro confronti dichiarazione di fallimento.

NB: per essere nominati curatore comunque non si deve essere legati da particolari rapporti di parentela o di affinit con il fallito o con i creditori. Questo requisito indispensabile per assicurare indipendenza e competenza al curatore, dato che rappresenta lorgano amministrativo delle procedura fallimentare. Analizzando lart 35 possiamo individuare alcuni casi in cui il curatore pu operare solo previa autorizzazione del comitato dei creditori o del giudice delegato: la riduzione dei crediti, le transazioni, i compromessi, la rinunzia alle liti, la cancellazione di ipoteche, la

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restituzione di pegni, lo svincolo delle cauzioni, laccettazione di eredit e donazioni e gli atti di straordinaria amministrazione. Se tuttavia il valore di queste operazioni supera i 50.000 e in ogni caso per le transazioni bisogna che venga ascoltato anche il giudice delegato.

D. Comitato dei creditori: inizialmente questo organo aveva una funzione consultiva, oggi, invece ha una funzione di vera e propria
vigilanza sulloperato del curatore e inoltre ha il potere di autorizzare lo svolgimento di determinati atti previsti dalla legge (art 35). Il comitato dei creditori viene nominato dal giudice delegato entro 30gg dalla sentenza di fallimento, composto da 3 o 5 membri scelti tra i creditori, in modo da rappresentare in misura equilibrata quantit e qualit degli stessi. Questo organo, ed ogni suo componente, possono ispezionare in qualunque tempo le scritture contabili e i documenti della procedura, ed hanno diritto a chiedere notizie e chiarimenti al curatore e al fallito. Procedura fallimentare:essa si svolge attraverso fasi successive,tra loro coordinate per il raggiungimento del medesimo fine. Tali fasi sono: 1. la conservazione del patrimonio del fallito 2. laccertamento del passivo 3. laccertamento dellattivo 4. lamministrazione del patrimonio del fallito 5. la liquidazione dellattivo 6. il riparto dellattivo 7. chiusura del fallimento 1)Conservazione del patrimonio(art. 84 e ss l.fall.) finalizzata ad evitare che il patrimonio del fallito subisca perdite e quindi che si verifichi la possibilit che la sua consistenza non sia pi sufficiente per soddisfare i creditori. Questa fase si apre con lapposizione dei sigilli,che viene disposta automaticamente con la sentenza dichiarativa di fallimento e segue immediatamente ad essa. Lapposizione dei sigilli di competenza del curatore(prima era del giudice delegato)con lassistenza del cancelliere del tribunale che ha dichiarato il fallimento e se sorgono difficolt pu chiedere lassistenza della forza pubblica. frequente il caso in cui i beni del fallito si trovino in pi luoghi;in tal caso il giudice delegato nomina uno pi coadiutori(prima erano i giudici di pace competenti) ai quali vengono delegate le operazioni di opposizione dei sigilli. Per i beni per i quali non possibile apporre i sigilli viene fatto un apposito verbale contente la descrizione di questi;in fine i sigilli non vengono apposti sul denaro,titoli di credito e scritture contabili del fallito,che vengono direttamente consegnate al curatore che provvede alla custodia. Lapposizione dei sigilli un provvedimento temporaneo ed infatti ad esso segue,previo avviso del fallito e del comitato dei creditori,la erezione dellinventario,a cura del curatore assistito dal cancelliere. Nel corso delle operazioni di inventario il giudice delegato pu anche decidere di restituire ai terzi che ne facciano richiesta i beni su cui questi vantano diritti reali o personali. Con linventario il curatore acquisisce il possesso dei beni del fallito. Oltre allinventario in questa fase il curatore deve. formare e depositare in cancelleria lelenco dei creditori,sulla base delle scritture contabili del fallito e delle altre notizie che pu raccogliere,con lindicazione dellammontare dei crediti e degli eventuali diritti di prelazione. redigere il bilancio dellultimo esercizio se non ancora presentato dal fallito redigere il programma di liquidazione(entro 60gg chiusura inventario):contiene le modalit e i termini previsti per la realizzazione dellattivo;tale programma deve essere sottoposto,previo parere favorevole del comitato dei creditori, al giudice delegato per lapprovazione. Una volta autorizzato il programma potranno essere avviata la procedura di liquidazione. Mentre il cancelliere deve redigere il fascicolo della procedura dove vengono inseriti tutti gli atti,i ricorsi e i provvedimenti della procedura tranne quelli che devono essere custoditi separatamente per motivi di sicurezza 2)Accertamento del passivo:(art 92 e ss l.fall.) finalizzata a stabilire quali e quanti debiti gravano sul fallito. Tale fase superflua quando evidente linsussistenza dellattivo ossia quando il patrimonio del fallito non sufficiente per effettuare distribuzioni in favore di alcuno dei creditori che hanno presentato domanda di ammissione. Laccertamento del passivo si articola in due sub-fasi: A)Fase obbligatoria che si conclude davanti al giudice delegatodopo aver redatto lelenco dei creditori il curatore deve inviare un avviso a tutti i creditori e titolari dei diritti reali e personali,sui beni mobili/immobili di propriet del fallito o in possesso dello stesso. Lavviso pu essere fatto per posta,telefax e posta elettronica. Ricevuto lavviso,tutti coloro che intendono far valere i loro diritti devono presentare una domanda di ammissione al passivo. La presentazione della domanda deve avvenire 30gg prima delladunanza fissata per lesame del passivo e si propone con ricorso da depositare,anche per via telematica alla cancelleria del tribunale competente. Ovviamente se non viene presentata alcuna domanda di ammissione al passivo si chiude il fallimento. N.B. La data e il luogo in cui si terr,innanzi al giudice delegato,ladunanza per lesame dello stato passivo fissato nella sentenza che dichiara il fallimento. Sulla base delle domande il curatore predispone il progetto di stato del passivo che poi deposita in cancelleria almeno 15gg prima delladunanza,dandone comunicazione ai creditori e agli altri interessati che possono esaminare il progetto e depositare osservazioni fino a 5gg prima delludienza. In sede dudienza poi il progetto del passivo presentato dal curatore viene esaminato dal giudice delegato. In particolare il giudice delegato decide,con decreto succintamente motivato,su ogni domanda,disponendone laccoglimento,il rigetto o lammissione con riserva. N.B. Lammissione con riserva pu avvenire solo nei casi espressamente previsti dalla legge; in particolare possono essere ammessi con riserva:

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i crediti sottoposti a condizione i crediti che non possono essere fatti valere nei confronti del fallito se non dopo aver escusso un debitore principale i crediti mancanti della produzione del titolo ossia manca la documentazione giustificativa e la mancanza indipendente dal volere del creditore salvo che la produzione avvenga nei termini fissati da giudice i crediti accertati da una sentenza anteriore al fallimento e non ancora passata in giudicato

Terminato lesame di tutte le domande che pu durare anche pi di una udienza,il giudice delegato forma lo stato passivo e con decreto lo rende esecutivo. Quindi lo stato passivo lelenco di tutti i creditori, che hanno presentato domanda di ammissione entro il termine previsto,con indicazione per ciascuna domanda del provvedimento assunto dal giudice delegato. I provvedimenti assunti dal giudice producono effetti solo allinterno della procedura fallimentare. Immediatamente dopo che lo stato del passivo divenuto esecutivo,il curatore lo comunica,secondo le modalit previste dalla legge,a tutti coloro che hanno presentato domanda e che coloro che non sono stati ammessi o ammessi con riserva possono contestare la decisione del giudice e tentare di far valere le proprie ragioni con gli strumenti messi a loro disposizione dalla legge. B)Fase eventuale che si svolge davanti al tribunale fallimentarefase che si apre dopo che il giudice delegato ha reso esecutivo lo stato del passivo; questa fase infatti si caratterizza per limpugnazione dello stato del passivo ed una fase eventuale in quanto possibile che non via sia contestazione alcuna allo stato del passivo formato. Gli strumenti di contestazione dellesito delle domande di ammissione al passivo sono: 1. lopposizione:fatta dal titolare del credito escluso o accolto in parte nei confronti del curatore 2. limpugnazione:il curatore,o il creditore contestano lammissione della domanda di un concorrente e quindi limpugnazione viene fatta nei confronti di questultimo 3. la revocazione: rimedio proponibile solo se gi sono scaduti i termini per proporre lopposizione e limpugnazione;per ricorrere alla revoca si deve dimostrare che i provvedimenti di rigetto o di accoglimento sono stati determinati da falsit,dolo errore essenziale di fatto o dalla mancata considerazione di documenti decisivi ,non prodotti nei termini per fatti non imputabili al ricorrente. N.B. Per la proposizione di tali giudizi sempre necessaria lassistenza di un avvocato. La definitivit dello stato del passivo non pregiudica tuttavia i creditori negligenti. Infatti coloro che non abbiano proposto domanda di ammissione nei termini, e comunque entro i 12 mesi dalla data di approvazione del passivo,possono presentare domanda tardiva. Il procedimento di ammissione delle domande tardive identico a quello delle domande presentate nei termini per il creditore tardivo partecipa alla ripartizione delleventuale residuo di attivo solo dopo il riparto fra i creditori intervenuti tempestivamente. Ci per non vale: per i crediti assistiti da diritto di prelazione per i crediti fatti valere dopo i termini per cause non imputabili al creditore 3)Accertamento dellattivo:lo stato attivo linsieme di tutti i beni/diritti del fallito;questa fase non espressamente prevista dalla legge fallimentare ma nasce dallesigenza di stabilire se ci sono beni o diritti di terzi compresi nel patrimonio. Tali beni/diritti devono essere restituiti. La restituzione di eventuali di diritti di terzi questa viene fatta: dal giudice delegato se il diritto del terzo risulta chiaro,previo parere favorevole alla restituzione del curatore e del comitato dei creditori; se il diritto del terzo contestato si procede allapplicazione della stessa procedura prevista per laccertamento del passivo; 4)Amministrazione del patrimonio:come gi detto con linventario il curatore acquisisce il possesso dei beni che costituiscono il patrimonio del fallito subentrando nella loro amministrazione;amministrare il patrimonio significa gestirlo,ossia il curatore deve compiere tutti quegli atti necessari per evitare il deterioramento o la perdita dei beni del fallito ivi compreso lesercizio provvisorio dellimpresa. Esercizio provvisorio dellimpresa(art.104 l.fall.): il tribunale gi con la sentenza che dichiara il fallimento pu disporre lesercizio dellimpresa per lazienda nel suo complesso o per rami specifici della stessa. Tuttavia tale possibilit condizionata da due elementi: 1. lesercizio dellimpresa consentito solo se dalla sua interruzione pu derivare un danno grave(nei confronti di chiunque possa vantare un interesse apprezzabile alla prosecuzione dellattivit) 2. lesercizio dellimpresa consentito solo se non provoca pregiudizio ai creditori(questa secondo elemento prevale sul primo) Qualora invece lesercizio dellimpresa non venga disposto con la sentenza di fallimento, pu essere chiesto,al giudice delegato,dal curatore previo parere favorevole del comitato dei creditori. Il giudice concede leventuale autorizzazione attraverso un decreto motivato. Durante il periodo di esercizio provvisorio il curatore deve attuare tutta una serie di cautele per evitare pregiudizi al regolare svolgimento della procedura infatti: almeno ogni 3 mesi deve informare il comitato dellandamento della gestione ogni semestre deve presentare un rendiconto deve informare senza indugio il comitato sui fatti che possono influire sulla prosecuzione Una volta disposta la continuazione: i contratti pendenti alla data del fallimento proseguono,salvo che il curatore non intenda sospenderli

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i crediti sorti nel corso dellesercizio provvisorio sono soddisfatti in prededuzione(ci comporta che il loro ammontare eroda le somme disponibili per i creditori concorsuali)

Lesercizio provvisorio dellimpresa cessa: con provvedimento del giudice delegato nel momento in cui il comitato dei creditori si pronunci in tal senso con provvedimento del tribunale ogni qual volta lo ritenga necessario o opportuno sentiti il curatore e il comitato. Al momento della cessazione si applicano le norme sui rapporti giuridici pendenti. N.B. Lart. 104-bis della legge stabilisce altres che il comitato dei creditori,se lo ritiene opportuno,pu richiedere al giudice delegato lautorizzazione allaffitto dellazienda del fallito(anzich lesercizio provvisorio) tuttavia la scelta dellaffittuario ed il contenuto di affitto spettano esclusivamente al curatore. Il contratto daffitto per legge deve contenere una serie clausole nellinteresse della procedura fallimentare. Laffittuario di azienda con pi di 15 dipendenti gode,al momento della vendita della stessa, di un diritto di prelazione. Il fallimento,una volta cessato il contratto daffitto, escluso da responsabilit per i debiti contratti dallaffittuario. 5)Liquidazione dellattivo:consiste nella realizzazione dellattivo del fallimento. La liquidazione deve avvenire secondo le modalit e i termini stabiliti nel programma di liquidazione(che ovviamente se necessario pu essere modificato o integrato). Il criterio primario di liquidazione indicato nellart. 105 l.fall il quale stabilisce che si deve procedere prima alla vendita dellazienda o di un ramo di essa ovvero dei beni e di rapporti in blocco e se poi questa vendita non consente un maggiore soddisfazione dei creditori si proceder alla vendita dei beni e dei diritti singolarmente. Questo perch la vendita dei beni/diritti singolarmente meno vantaggiosa rispetto alla vendita dellazienda/ramo di essa e della vendita in blocco dei beni/rapporti. E previsto altres che il curatore fallimentare possa procedere alla liquidazione mediante lattuazione di operazioni straordinarie di impresa ed attraverso la cessione di crediti ,anche se oggetto di giudizio e le cessione di azioni revocatorie. Le modalit di vendita sono indicate nellart. 107 ed anche se fanno riferimento alla sola vendita di beni immobili possono essere applicate ad ogni tipologia di vendita. Il primo comma del suddetto articolo detta quella che deve essere considerata una regola di applicazione generale a tutti i tipi di vendita e atti di liquidazione quale che sia il bene oggetto della stessa. Secondo tale comma la vendita deve essere: effettuata tramite procedure competitive:cio una procedura ove possono partecipare pi soggetti da porre in competizione tra loro sulla base di stime:effettuate,salvo il caso di beni di modesto valore, da parte di operatori esperti e che vi sia idonea pubblicit ed informazione(la legge prevede che venga emesso un decreto ministeriale che individui le forme di pubblicit ritenute idonee) N.B. Per quanto riguarda la vendita dellazienda nel suo complesso si applicano le regole dettate dallart. 107 (stima,informazione,competitivit)nonch quelle dettate dallart. 2556 del Codice civile. Vengono altres dettati dallart 105 due principi: 1. la doverosit delle consultazioni sindacali 2. esclusa la responsabilit dellacquirente per i debiti afferenti lazienda ceduta:e questo per evitare che si alteri la procedura fallimentare:quindi il curatore preferisce incassare per intero il prezzo della vendita(per intero perch leventuale accollo di debiti da parte dellacquirente andrebbe a ridurre il prezzo della vendita) e poi andare ad adempiere le obbligazioni nella misura in cui risulta dallaccertamento dello stato passivo. La fase conclusiva di ogni liquidazione deve,nonostante lampia autonomia riconosciuta al curatore,passare al vaglio del giudice delegato e del comitato dei creditori;infatti il curatore deve informare questi organi sugli esiti delle procedure di vendita depositando in cancelleria la relativa documentazione. Il giudice delegato infatti,su istanza del fallito,comitato o interessato,ha il potere di sospendere le operazioni di vendita o il suo perfezionamento(in questultimo caso listanza deve essere presentata prima che siano trascorsi 10gg dal deposito in cancelleria della documentazione relativa). 6)Ripartizione dellattivo: la fase nella quale i creditori concorrono per il soddisfacimento dei loro diritti,nei limiti di quanto realizzato e nel rispetto delle legittime cause di prelazione. La ripartizione avviene sulla base di un prospetto delle somme disponibili frutto dellattivit di liquidazione compiuta e un progetto di ripartizione delle stesse tre i vari creditori ammessi. Il progetto di ripartizione e il prospetto delle somme sono redatti dal curatore a partire dalla data di approvazione del passivo e ogni 4 mesi;nello specifico il progetto di ripartizione deve essere sottoposto al vaglio del giudice delegato che,previo parere favorevole del comitato dei creditori,o approva ordinando il suo deposito in cancelleria. Dopo il deposito il curatore deve avvisare tutti i creditori i quali entro 15gg dalla ricezione possono proporre reclamo contro il programma.. Laspetto pi importante della fase di ripartizione per quello inerente lordine con il quale devono essere soddisfatti i creditori concorrenti. Questo ordine dettato dallart. 111 ed il seguente: 1. pagamento dei crediti prededucibili:sono tali quelli che sorgono in occasione o in funzione delle procedure concorsuali disciplinate dalla legge fallimentare e quelli cos definiti da una specifica norma; 2. pagamento dei crediti muniti di diritto di prelazione sulle cose vendute 3. pagamento dei creditori chirografari e quelli privilegiati per i quali non stata ancora realizzata la garanzia o per la parte rimasta insoddisfatta dopo la realizzazione della garanzia. La distribuzione di quanto ricavata dalla liquidazione avviene normalmente a gradi mediante:

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ripartizioni parziali ossia ripartizioni effettuate man mano che si formano disponibilit per soddisfare i creditori;le ripartizioni parziali devono tener conto del fatto che taluni crediti possono ancora essere in fase di accertamento(domande tardive,impugnazioni)e che altri crediti o non sono ancora stati liquidati o non sono sorti. Ci comporta la necessit di procedere allaccantonamento di somme per far fronte a tali crediti. In particolare lart. 113 stabilisce che le ripartizioni parziali non possono superare l80% delle somme disponibili e tale percentuale si riduce appunto in virt di questi accantonamenti. ripartizione finale:si ripartisce tutto lattivo liquidato(rimanete dopo le ripartizioni parziali) e viene effettuata dopo aver liquidato il compenso del curatore e lapprovazione del conto di gestione o rendiconto (esposizione analitica di tutte le movimentazioni contabili effettuate e della descrizione dellattivit di gestione della procedura posta in essere dal curatore);con essa vengono ripartite anche le somme accantonate con i riparti parziali;le somme spettanti ai creditori che non si presentano a riscuotere o sono irreperibili vengono depositate sul conto del fallimento ove resteranno a disposizione dei creditori titolari per 5 anni poi saranno devolute allo Stato.

7)Chiusura del fallimento: il Capo VIII della legge fallimentare dedicato alla cessazione della procedura fallimentare ed diviso in due sezioni,che si riferiscono rispettivamente: alla chiusura del fallimento al concordato fallimentare Chiusura del fallimento: il fallimento si chiude nei casi espressamente previsti dallarticolo 118 l.fall. e sono: a) mancata proposizione,nel termine fissato dalla sentenza di fallimento,di domande di ammissione al passivo(questo non significa che non ci sono crediti in quanto se questi mancassero non ci sarebbe fallimento) b) quando,anche prima della ripartizione finale,le ripartizioni effettuate soddisfino i crediti ammessi,ovvero se comunque i debiti sono estinti e sono pagati anche tutti i debiti e le spese in prededuzione c) quando sia stata compiuta la ripartizione finale dellattivo d) per insufficienza dellattivo,accertata durante la procedura di fallimento Alle suddette ipotesi va aggiunta lipotesi di concordato fallimentare Verificatasi una delle ipotesi di chiusura,il Tribunale su istanza del curatore,del debitore o di ufficio dichiara, mediante decreto motivato,la chiusura del fallimento. Verso il decreto del tribunale proponibile reclamo alla corte dappello. A seguito della chiusura cessano tutti gli effetti del fallimento sul patrimonio del fallito e gli organi preposti alla procedura decadono. Con la chiusura del fallimento(escluso il caso di concordato) tutti i crediti che non siano soddisfati(anche per i soli interessi)possono essere azionati nei confronti del debitore tornato in bonis(in vit dellart.2740 per il quale il debitore risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri) a meno che esso non abbia ottenuto il beneficio dellesdebitazione. Il che significa che se il fallimento chiuso a seguito delle ipotesi di ripartizione finale dellattivo o per mancanza dellattivo il fallimento pu essere riaperto. Concordato fallimentare: una forma particolare di chiusura del fallimento con la quale si realizza la soddisfazione paritaria dei creditori senza ricorrere alla fase di liquidazione dellattivo. Il concordato si apre su proposta del debitore o di uno o pi creditori o di un terzo(tra cui il curatore),o di una societ cui esso partecipi o sottoposta a comune controllo. Il contenuto della proposta non tipicamente determinato e quindi pu essere il pi diverso. infatti si pu avere una proposta: a) di tipo remissorio:c limpegno a pagare i creditori in una certa percentuale b) di tipo dilatorio:si pagano i crediti per intero ma con dilazioni c) pu essere offerta la cessione dei beni dellattivo ai creditori stessi:cio cedere i beni ai creditori senza passare attraverso la fase di liquidazione d) vi pu essere lipotesi di garanzie prestate da terzi e) un terzo si assume tutte le obbligazioni che risultano dal concordato in cambio della cessione dei beni del fallimento Il proponente il concordato deve prestare idonee garanzie per la soddisfazione dei crediti nei limiti offerti,nonch per il pagamento delle spese di procedura e del compenso del curatore (e se previsto al comitato dei creditori). N.B. Nella proposta i creditori possono anche esser suddivisi in classi omogenee e si avr quindi un trattamento economico e/o finanziario diverso a seconda della classe di appartenenza. La proposta deve essere presentata al giudice delegato,che ottenuto il parere favorevole del comitato dei creditori e del curatore(nonch del tribunale se la proposta contiene la suddivisioni in classi dei creditori) dispone che la stessa sia comunicata ai creditori,i quali sono chiamanti ad esprimere il loro eventuale dissenso. Il dissenso o lassenso dei creditori si ottiene mediante votazione. Hanno diritto di voto: i creditori chirografari:a favore dei quali non sia stato previsto il pagamento integrale del credito i creditori privilegiati: che abbiano rinunciato,anche parzialmente,al diritto di prelazione o che in base alla proposta non saranno soddisfatti integralmente(tali creditori possono esprimere il loro assenso tramite il principio del silenzio assenso) La proposta approvata,se si ha lassenso della maggioranza dei creditori ammessi al voto e se i creditori sono divisi in classi la maggioranza dei crediti ammessi al voto nelle classi medesime;si considerano consenzienti i creditori che non facciano pervenire,entro il termine fissato dal giudice,il loro dissenso;da ci si evince che il dissenso deve essere dichiarato espressamente.(art. 128 l.fall.). Se la proposta stato approvata ha inizio il procedimento di omologazione che termina con un decreto di omologazione motivato del tribunale. Entro 30gg tale decreto pu essere reclamato se ci non avviene il tribunale dichiara con sentenza (sentenza di omologazione)la chiusura del fallimento rendendo efficace il concordato.

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La sentenza di omologazione del concordato produce immediatamente due effetti: vincola il fallito alladempimento degli obblighi assunti e rende obbligatorio il concordato per tutti i creditori anteriori alla apertura del fallimento,compresi quelli che non hanno presentato domanda di ammissione al passivo i quali per non hanno diritto alle garanzie date nel concordato da terzi.. In quanto procedura particolarmente delicata il concordato eseguito sotto la sorveglianza del giudice delegato,il curatore e del comitato dei creditori. Il concordato pu anche essere risolto o annullato. risolto se le garanzie promesse non vengono date ovvero se gli obblighi assunti non sono adempiuti. La risoluzione,e dichiarata dal tribunale,su ricorso di un creditore concordatario,del curatore,dufficio. annullato se si scopre che stato dolosamente esagerato il passivo ovvero sottratta o dissimulata una parte rilevante di attivo. Lannullamento dichiarato dal tribunale,su istanza del curatore o di un creditore,in contraddittorio delle parti. Sia nel caso di risoluzione che di annullamento del concordato si riapre la procedura fallimentare. N.B. Il ricorso alla procedura di concordato avviene perch implica: il risparmio di spese per i creditori maggiore rapidit nella chiusura del fallimento Riapertura del fallimento: il fallimento pu esser riaperto: 1. nelle ipotesi di chiusura del fallimento per ripartizione finale dellattivo o insussistenza dellattivo quando, entro 5 anni dal decreto di chiusura,risulta che nel patrimonio del fallito esistano attivit in misura tale da rendere utile il provvedimento o quando lo stesso offra garanzia di pagare almeno il 10% a vecchi o nuovi creditori. La riapertura dichiarata dal tribunale su istanza del debitore o di qualunque creditore. I vecchi e i nuovi creditori concorrono alle nuove ripartizione per le somme loro dovute al momento della riapertura dedotto quanto anno percepito nelle precedenti ripartizioni,salve in ogni caso le legittime cause di prelazione. 2. nei casi di risoluzione o annullamento del concordato fallimentare. Esdebitazione: un istituto introdotto con la riforma della legge fallimentare(artt.142-145)attraverso il quale si libera il fallito delleredit del fallimento. Con la chiusura del fallimento(escluso il caso di concordato)infatti, tutti i crediti che non siano stati soddisfati(anche per i soli interessi)possono essere azionati nei confronti del debitore tornato in bonis ma con il procedimento dellesdebitazione ci non possibile. Con lesdebitazione infatti si dichiarano inesigibili,nei confronti del fallito tornato in bonis,i debiti non integralmente soddisfatti nellambito della procedura fallimentare e quelli anteriori allapertura del fallimento che non abbiano presentato domanda di ammissione al passivo(questi possono rivalersi solo sugli eventuali coobligati e fideiussori). Ledebitazione tuttavia non pu riguardare determinati crediti di carattere strettamente personale o che derivino da un illecito extra-contrattuale indicati al 3 co. dellart 142 Tale beneficio pu essere concesso solo al fallito persona fisica e solo quando ricorrano alcuni requisiti: oggettivi:nel corso della procedura di fallimento siano stati almeno in parte soddisfatti i creditori ammessi al passivo soggettivi:sono che il fallito: 1. abbia cooperato con gli organi della procedura 2. non abbia ritardato o contribuito a farlo,lo svolgimento della procedura 3. abbia sempre consegnato al curatore la propria corrispondenza 4. non abbia distratto attivo,esposto passivit inesistenti,cagionato o aggravato il dissesto o fatto ricorso abusivo al credito 5. non abbia beneficiato dellesdebitazione nei 10 anni precedenti alla richiesta 6. non sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per bancarotta fraudolenta o per altri delitti connessi allesercizio dellattivit dimrpesa. L0esdebitazione, concessa dal tribunale, su richiesta del fallito,che sentito il curatore ed il comitato dei creditori,con il decreto di chiusura del fallimento o con successivo decreto,su richiesta del debitore(non oltre 1 anno chiusura fallimento)dichiara con decreto lesdebitazione. Il decreto del tribunale che dichiara l0esdebitazione reclamabile ai sensi dellart.26 l.fall.

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