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Libera Mente 11
Libera Mente 11
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Per risparmiare occorre spendere Intervista a Maurizio Landini (sintesi) Caro Bollette: il tardivo piano del governo
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Il Consigliere regionale Romanelli sceglie di entrare nel gruppo Misto La crisi morde anche in Toscana Sgherri replica a PD e Lega Nord
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PI: Aeroporto Galilei e rinnovo CdA PI: Interrogazione sui bidoni tossici AR: Referendum consultivo sul comune unico del Casentino LI: LEnte c ma il parco no
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LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA INDICE PER IL 12 MAGGIO UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CONTRO IL GOVERNO MONTI Roma, 5 aprile 2012 La Federazione della Sinistra ha indetto per sabato 12 maggio una manifestazione nazionale contro le politiche del governo Monti. Questa manifestazione vuole essere uno spazio pubblico aperto a tutti, a tutte le forze sociali e politiche, a partire da SeL e IdV, ovvero a tutti coloro che ritengono che questo governo vada fermato e mandato a casa. infatti evidente che il governo Monti come si vede anche nellultima vicenda dellarticolo 18 sta aggravando la crisi con politiche recessive e nel contempo scarica sulla parte pi debole della popolazione i costi della crisi. Gravissimo, in particolare dopo la controriforma sulle pensioni, lultimo attacco allarticolo 18 che si configura, di fatto, come una vera e propria libert di licenziamento che render precario ogni lavoratore italiano. Un attacco ai diritti e alle condizioni dei lavoratori che non era riuscito nemmeno al governo Berlusconi. Contro questo governo che sta violando larticolo 1 della Costituzione, negando il principio secondo cui L'Italia una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, occorre costruire una vasta opposizione di sinistra: noi mettiamo a disposizione di questo obiettivo la manifestazione del 12 maggio. Massimo ROSSI, portavoce Federazione della Sinistra Oliviero DILIBERTO, Paolo FERRERO, Gianpaolo PATTA, Cesare SALVI
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Emergenza Lavoro
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La rivoluzione proprietaria
Secondo il governo la propriet del lavoro non del lavoratore, ma di chi lo compra. Hanno rovesciato la Costituzione
Loris Campetti su: Eddyburg.it del 5 aprile 2012
Mettiamoci nei panni di un imprenditore straniero, o anche indigeno: ha a disposizione la globalit del mondo per decidere dove investire con maggior profitto i suoi soldi. Perch dovrebbe scegliere l'Italia, in cui l'unica economia che tira e investe quella criminale? In cui la corruzione pubblica e privata raggiunge vertici da capogiro? In cui le infrastrutture fanno schifo? In cui i tempi della burocrazia e della giustizia sono preistorici? Adesso per gli imprenditori non hanno pi alibi, dice gioiosamente la coppia Monti-Fornero, e sapete perch? Perch stata introdotta la libert di licenziamento individuale, quelli collettivi c'erano gi. E dunque, benvenuti padroni finalmente liberi di fare carne di porco della forza lavoro. Non li liberiamo dalla camorra, dalla corruzione, dai disservizi ma possono sempre liberarsi degli operai. Ce lo chiedono i mercati e l'Europa, ai quali due governi hanno chiesto di chiedercelo. In Italia non c' lavoro, la disoccupazione pura e quella (finora, prima della controriforma degli ammortizzatori sociali) camuffata, esplodono mentre crolla il potere d'acquisto di salari e pensioni. Soprattutto piangono i giovani grazie alla riforma pensionistica. Il governo non ha uno straccio di progetto per rilanciare lo sviluppo, persino il peggiore che quello senza vincoli sociali e ambientali. E cosa fa Monti per sopperire a questo disastro? Cancella un pezzo di democrazia italiana: l'art. 18 dello Statuto. E per fortuna che c' stata la mediazione di Bersani, senn che sarebbe successo? La stessa cosa che succede ora, dopo la mediazione. Monti e
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Fornero sono contenti, la boccia in buca e se ne vantano a livello globale. I licenziamenti discriminatori saranno puniti con il reintegro, come prima. Peccato che nessun imprenditore scriva nella lettera di licenziamento che il poveraccio gay o iscritto alla Fiom, o la poveraccia incinta. S, per adesso varr per tutti, anche per chi lavora in aziende con meno di 15 dipendenti. Peccato che gi prima esistesse una legge di tutela contro le discriminazioni, a prescindere dal numero di dipendenti. Poi ci sono i licenziamenti disciplinari, in cui il reintegro si trasforma in optional nelle mani del giudice che solo in casi eccezionali potr ordinare al padrone di rimettere al lavoro la persona ingiustamente licenziata, altrimenti si limiter a imporre un indennizzo di 12-24 mensilit (con lo sconto rispetto al testo iniziale per non disturbare troppo i manovratori). Infine, i licenziamenti per motivi economici: il giudice, che espressamente non potr indagare sulle ragioni economiche dell'impresa, solo in caso in cui la motivazione sia manifestamente insussistente potr ordinare il reintegro. Ma come far a dimostrare l'insussistenza senza mettere il naso nell'economia dell'azienda? Cos si passa dalla norma alla eccezionalit. Monti e Fornero rivendicano la loro rivoluzione precisando che il diritto al reintegro non c' perch sancirebbe una concezione proprietaria del posto di lavoro. Che invece di propriet esclusiva del padrone, e cos si torna al proletario di Marx, proprietario solo della sua prole. Mentre Monti conferma la nostra analisi spiegando come il reintegro diventi altamente improbabile, la segreteria della Cgil plaude al nuovo sistema di regole. Una testimonianza illuminante dell'autonomia del sindacato dalle forze politiche. O almeno della Cgil. La Fiom di tutt'altro avviso, ma come noto Landini quello che tira i gatti morti sul finestrino di Marchionne, e anche di Monti.
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crisi e che tuttora ispirano le politiche recessive e di austerity dettate dalla politica tedesca e dalla tecnocrazie europea. [] Quello che ancor pi preoccupa poi il silenzio corale che ha accompagnato questo processo di modifica costituzionale in corso ormai da sei mesi, mentre in altri paesi europei su questi temi e sul connesso Fiscal Compact si stanno sviluppando discussioni e confronti assai vasti e in Francia si gioca la stessa campagna elettorale per le presidenziali. Questo fatto lascia allibiti. In un Paese come il nostro in cui su questioni di chiacchiericcio politico si fanno spesso campagne di stampa ampiamente sopra le righe, su un tema di cos rilevante portata, che tocca un cardine della Costituzione e la strumentazione della politica economica presente e futura, il silenzio totale. Questo mi fa pensare che, da un lato, in buona parte dei parlamentari, soprattutto fra quelli del centro-sinistra, non ci sia affatto la consapevolezza di ci che si sta approvando. Dallaltro lato che operi un silenzio interessato dei grandi mezzi di comunicazione, il cui orientamento politico-culturale ampiamente a favore della politica neoliberista e del governo Monti. In sostanza, siamo a met strada tra lincultura e il calcolo politico. [] ammissibile che ci avvenga su un tema cos importante? ammissibile che ci avvenga per opera di un Parlamento delegittimato dalla crisi politica e morale che sta squassando i partiti e le istituzioni? ammissibile che i due terzi siano calcolati su assemblee parlamentari che, elette con una legge ipermaggioritaria, non rappresentano milioni di elettori che non hanno potuto far pesare il loro voto alle ultime elezioni politiche? []
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Lavoratore di Autolinee Toscane licenziato. Sgherri: vicenda, se confermata, grave. Irrinunciabili clausole a tutela dei diritti del lavoro e sindacali nel futuro bando regionale per il TPL
Firenze, 29 marzo. Una vicenda gravissima. Che ha il sapore di un anticipazione degli scenari che si aprirebbero se venisse approvata la contro riforma governativa dellarticolo 18. necessario che anche le istituzioni tutte intervengano per quanto di loro competenza per contribuire al reintegro del lavoratore. Cos Monica Sgherri in merito al licenziamento di un dipendente di Autolinee Toscane. Il dubbio che la motivazione del licenziamento per motivi economici sia pretestuosa si tratta di un sindacalista Cobas certo sorge. Se si pensa che lazienda in questione con la sua propriet Ratp fra quelle che hanno presentato la domanda per aggiudicarsi lAtaf privatizzata - e magari partecipare al futuro bando per il trasporto regionale - allora le preoccupazioni certo aumentano. La vicenda fa emergere con ancora maggior urgenza una richiesta che ho gi avanzato con determinazione a suo tempo che venga messa in piedi una cabina di regia, che coinvolga anche il Consiglio Regionale, affinch nella razionalizzazione del trasporto pubblico locale e tutto liter conseguente siano salvaguardati i posti di lavoro oltre ad un servizio di trasporto pubblico adeguato. Tutto senza evitare di chiedere con forza al governo nazionale di azzerare i tagli effettuati a questo comparto essenziale, altrimenti il forte impegno della Regione compiuto in questi anni a fronte dei tagli governativi rischia di venir compromesso con conseguenze pesanti per i cittadini utenti e per i lavoratori del settore. Certo conclude Sgherri la vicenda specifica fa apparire come irrinunciabile la necessit di precise clausole nel futuro bando per la gara unica regionale capaci di imporre il rispetto dei diritti del lavoro, dei lavoratori, e sindacali da parte delle aziende che vi vogliano partecipare. Assicuro conclude Sgherri - il massimo impegno e la massima attenzione sulla vicenda ed esprimo solidariet e vicinanza al lavoratore licenziato.
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Sgherri replica al consigliere della lega nord Lazzeri: continuer a dormire sonni tranquilli. Pensi piuttosto ai tagli fatti dal Governo Berlusconi
Firenze, 3 aprile. Continuer a dormire sogni tranquilli nonostante che il Consigliere Lazzeri, come ha dichiarato alcuni giorni orsono, mi aspetti al varco. Il richiamo del consigliere della lega nord alla coerenza fa sorridere in quanto proviene da un esponente di una forza politica che quando stata per anni al governo, fino a pochi mesi fa ha praticamente azzerato i fondi per sociale e socio sanitario: viene da chiedersi perch Lazzeri sia rimasto nella Lega di fronte a scelte di questo tipo. Per quanto riguarda il merito: lesclusione della compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie alla quota socio sanitaria e,oggi della quota sanitaria dei servizi socio sanitari e sanitari ricordo che sono state e sono nostre battaglie storiche che abbiamo sempre portato avanti negli anni con coerenza. Coerenza che ci ha portato poche settimane fa a sostenere una campagna in questa direzione, campagna che tuttora in corso! Con questo ritengo la polemica chiusa e non replicher oltre.
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Bretella Prato Signa. Sgherri: si conferma necessaria ma ridimensionata. La lezione del dimensionamento giusto dovrebbe valere anche per il sottoattraversamento AV di Firenze.
Firenze, 4 aprile. Bretella Prato Signa. Se sugli aspetti giudiziari della vicenda doveroso che sia la magistratura a fare chiarezza, per quanto riguarda il merito la relazione del presidente Rossi oggi in Consiglio Regionale stata puntuale e chiara. Nella sostanza per vi il profondo disagio per il ripetersi di esempi di opere pubbliche, gi nate con un costo spropositato (perch il progetto era sovradimensionato rispetto alleffettivo fabbisogno) che nel tempo cresce in maniera smisurata fino a renderlo per la Regione insostenibile Il grande punto che rimane aperto riguarda il perch dellanticipo dei finanziamenti prima del progetto definitivo, e la fase pi che delicata e difficile oggi del loro recupero a causa della crisi in cui versano le imprese coinvolte - . Nello specifico del progetto quello che emerso da numerosi interventi al dibattito di questa mattina in Consiglio Regionale la riconferma della necessit di realizzare un ponte sullArno capace di soddisfare le esigenze soprattutto delle aree industriali delle due sponde e di Prato, ridimensionando quindi lopera alle effettive necessit e di conseguenza anche con impatti ambientali e costi sostenibili. Posizione questa che noi abbiamo storicamente sostenuto. La lezione che emerge dal dibattito di oggi, soprattutto affinch non si ripeta in futuro, quella che perch le opere infrastrutturali necessarie si realizzino devono essere dimensionate alle effettive necessit dei territori e dunque alla sostenibilit ambientale ed economica. Tutto questo ci inviterebbe, affinch la discussione non si ripeta in futuro, a rivedere il progetto di sottoattraversamento di Firenze: opera faraonica e totalmente sovradimensionata, ambientalmente devastante ed economicamente onnivora di tutte le risorse che potrebbero essere destinate alla modernizzazione del sistema ferroviario regionale e metropolitano, la vera priorit, altrimenti condannato a un a marginalizzazione insostenibile. La citt ha bisogno di unopera infrastrutturale per lattraversamento del trasporto veloce nazionale, ma il giusto dimensionamento sta nelle proposte conosciute di attraversamento in superficie!
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LEnte c, ma il parco no
Montioni tra immobilismo e degrado
Uniti per Suvereto
05/04/2012 - Il Parco di Montioni, uno dei pi estesi della Toscana istituito tra il 1996 e il 1998, abbandonato a s stesso, vittima della politica dei vari enti: il bosco degradato, i beni culturali trascurati, i sentieri scarsamente segnalati. Anche le uniche opere fatte oltre 10 anni fa dalle passate amministrazioni (restauro ex scuola, recupero stalloni a fini ricettivi, parcheggio, percorso dellallume) sono pressoch abbandonate. Lo stesso piano del parco, pagato e approvato dalla Provincia, giace inattuato nei cassetti. Il piano fu approvato dalla Provincia di Livorno nel 2008 e lallora assessore alle aree protette Anna Marrocco annunciava trionfalmente sui giornali che questo piano innovativo avrebbe fatto vivere il parco, promuovendo luso delle risorse forestali e naturali integrato con le attivit della comunit. Si parlava di agricoltura biologica e di turismo, ma a distanza di anni non si fatto niente. Lunica cosa che i nostri amministratori sono riusciti a fare un altro Ente che non funziona: il Consorzio per la Gestione del Parco Interprovinciale di Montioni, istituito tre anni fa e totalmente inattivo. Poltrone che finora non sono servite a niente. A fine 2009 furono gli stessi sindaci di Follonica e Suvereto a lamentare il mancato funzionamento, ma niente. Che bisogno cera di fare un altro ente quando cera gi la Societ dei Parchi, che costa cara ai comuni e che poteva gestire anche la maggior parte delle attivit di Montioni? Del Consorzio di Montioni fanno parte rappresentanti delle province di Livorno e Grosseto e dei comuni di Suvereto, Massa, Follonica, Piombino e Campiglia. Per Suvereto il posto nellEnte occupato dallassessore e vicesindaco Alessandro Teglia, che mai si preoccupato di riferire al Consiglio comunale sul Parco di Montioni e su cosa ha fatto lEnte parco in questi anni e sul bilancio dello stesso. Intanto sono usciti studi e ricerche che dimostrano limportanza ambientale, economica e culturale degli oltre 5000 ettari di Montioni, grandi potenzialit che potrebbero essere molto utili in tempi di crisi, per il turismo, per le attivit forestali e per loccupazione. Ma che nessuno si preoccupa di curare e di valorizzare. Nellultimo consiglio comunale Uniti per Suvereto ha provato a sollevare il problema, ma il sindaco Pioli ha risposto bruscamente che il Parco di Montioni non riguarda la Societ Parchi, che pure il Comune di Suvereto finanzia. necessario che nel Parco di Montioni vengano fatte delle azioni concrete e che questo parco sia riconnesso al sistema dei parchi della Val di Cornia e al sistema provinciale delle aree protette. Dovrebbe essere un vanto per il Comune di Suvereto e per la Val di Cornia, invece sembra un vecchio dimenticato. Uniti per Suvereto propone che i sindaci prendano liniziativa e di presentare subito un programma delle cose da fare per Montioni, partendo dalla cura del bosco e dai beni culturali presenti nel parco, inserendo queste iniziative nello schema pi generale di marketing territoriale che dovrebbero partorire a breve le amministrazioni.
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EMERGENZA LAVORO
Commissione regionale per lemergenza occupazionale: mozione per lavoratori esodati dopo riforma Fornero e sistema centri per limpiego a rischio con soppressione Province
da www.consiglio.regione.toscana.it
Mozione per lavoratori esodati dopo riforma Fornero. Laula approva latto presentato dalla commissione per lemergenza occupazionale che impegna la Giunta ad intervenire presso Governo e Parlamento Firenze La Giunta regionale impegnata ad attivarsi con Governo e Parlamento perch siano risolti tutti i problemi creati dallultima riforma pensionistica nei lavoratori over 50 esodati, in mobilit o autorizzati alla contribuzione volontaria e che non possono pi accedere in tempi rapidi al trattamento pensionistico. quanto dispone una mozione approvata allunanimit sottoscritta dai componenti la commissione emergenza occupazionale (primo firmatario il presidente, Paolo Marini, FdS-Verdi). Sistema centri per limpiego a rischio con soppressione Province. Laula approva una mozione che sollecita la riorganizzazione amministrativa necessaria per le politiche economiche e del lavoro. Firenze La soppressione delle Province rischia di avere ripercussioni sulle politiche economiche e del lavoro, e segnatamente sui centri per limpiego. Di qui linvito alla Giunta regionale per attivarsi con Governo e Parlamento, perch siano tenuti presenti questi aspetti allinterno del processo di riorganizzazione della struttura amministrativa dello Stato. quanto prevede una mozione approvata dal consiglio e presentata dai componenti della commissione emergenza Il testo votato prende le mosse dalle riforme pensionistiche intervenute nel nostro Paese e assume la prospettiva di migliaia di lavoratori senza reddito da lavoro, ammortizzatori sociali e senza possibilit di accesso alla pensione per alcuni anni. Al momento, afferma il testo, appare ancora indefinito il meccanismo di accesso e i fondi a disposizione per la non applicabilit delle norme contenute nella riforma Fornero per i lavoratori esodati, meccanismo che appare non solo fumoso ma anche di entit indefinita. Il testo votato ricorda che anche recentemente il Parlamento ha accolto un ordine del giorno in cui venivano sollevati numerosi problemi suscitati dalla riforma Fornero, e con il quale si invitava il Governo ad intervenire rapidamente per risolvere il problema. di in considerazione le attuali crisi economiche sul territorio toscano, nella soluzione delle quali gli enti territoriali sono chiamati a dare il loro fattivo contributo. La soppressione delle Province determinerebbe un vuoto amministrativo e politico nella gestione delle crisi aziendali e di conseguenza tutte le vertenze ricadrebbero nelle competenze della Regione, che resterebbe lunico ente territoriale in grado di svolgere un ruolo attivo nella gestione delle vertenze stesse. Ma bisogna essere consapevoli che le risorse della Regione da sole non possono essere sufficienti per garantire il rilancio dello sviluppo regionale a fronte di una crisi che attraversa leconomia mondiale.
occupazionale (primo firmatario Paolo Marini, FdS-Verdi). Astenuto il consigliere dellIdv Rudi Russo, che aveva invitato a rinviare la mozione in commissione per prospettare unidea da farne poi oggetto della mozione. Gli ha risposto Paolo Marini, precisando che la mozione gi un punto di mediazione, che non vuole entrare nel merito, ma prospettare un problema che si creerebbe in Toscana se, contestualmente alla cancellazione delle Province, non si prendessero appositi provvedimenti. Il testo prende atto della prevista costituzione di enti di secondo livello (cos nelle Disposizioni urgenti per la crescita, lequit e il consolidamento dei conti pubblici: Dl 6 dicembre 2011). Vengono quin-
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