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INVERNO

Scusi, ha per caso Storia di una calimera? Il ragazzino ossuto e ricciolino mi guarda con aria di sfida, freno il desiderio di strozzarlo e faccio un lungo respiro. il 24 dicembre e la libreria un galeone del Seicento nel bel mezzo di una tempesta: onde enormi, marinai e mozzi che corrono da una parte allaltra della nave, bagnati e impauriti. Qualcuno cade fra i barili pieni di vivande che rotolano sul ponte, qualcuno gi sceso in cambusa a pregare. Persone ovunque che sbuffano se, dal momento in cui ti chiedono: Scusi al momento in cui consegni loro lagognato libro, passano pi di venti secondi, sgomitano per passare, si strappano dalle mani i libri, progettano tattiche per accaparrarsi lultimo gioco richiesto dal figlio. Nel bel mezzo della burrasca ci siamo noi librai, che rispondiamo con un sorriso, per la milionesima volta, che il pacchetto regalo lo fanno in cassa, che: S, sono della libreria, del resto ho un cartellino al
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collo, stile San Bernardo, che certifica la mia appartenenza a questa trib. Alla fine della giornata il sorriso si trasformato in un ghigno emiparetico che non riesco a togliere dalla faccia. Tutti coloro che mi vedono per strada, nel tragitto che va dalla libreria alla stazione, pensano che sia strafatto o impazzito. A forza di sorridere la mascella mi fa talmente male che devo fare esercizi di distensione: apro la bocca pi che posso e poi la chiudo in fretta, serro i denti e allungo le labbra stile Joker. Le persone che incrocio sul mio cammino mi guardano come se fossi fuori di testa, le mamme tirano a s i bambini e i vecchietti abbracciano le rispettive badanti. Durante lorgia per gli acquisti qualcuno alza bandiera bianca, corre in bagno a rifugiarsi per qualche secondo, cercando di liberarsi dalla presa dei clienti che continuano a dire: Scusi, scusi, scusi..., Arrivo subito, signora, s, s, sono subito da lei, la prego, devo assolutamente fare pip!. Sei gi fortunato se al bagno riesci ad arrivarci, perch qua ti fanno dei placcaggi che neppure un campione del mondo sarebbe in grado di liberarsi. il periodo pi caotico dellanno. Tutti azienda, distributori, case editrici e rifornitori puntano sul Natale per far quadrare i conti. E arriva di tutto, in quantit tali che potremmo ricostruire tranquillamente la muraglia cinese (cos, almeno, alcuni libri avrebbero uno scopo utile). Immancabili i volumi di autori come Bruno Vespa o Forattini, che sono lequivalente dei cinepanettoni dei Vanzina, poi c lAllevi natalizio, la vera storia dellultima Miss Maglietta
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bagnata, lultimo Odifreddi, che ormai scrive un libro a settimana. Sappiamo tutto su Dio grazie a Mancuso e andiamo a cena a Roma, Parigi o Londra con Ges e Augias. E se ci serve uninfusione di autostima possiamo sempre ricorrere al best seller di Roberto Re, magari evitando le seghe mentali grazie a Giacobbe (che nel frattempo ci ha fatto diventare belle, ricche e stronze). Insomma ce n davvero per tutti i gusti. A Natale non c spazio per le finezze, ogni angolo della libreria destinato alla vendita selvaggia: gadget, cartoline, bigliettini, libri su come fare lalbero di Natale, il presepe, il vestito da Babbo Natale, come imparare il bricolage, come ottenere una tavola perfetta, come fare in casa il pane, il formaggio, lo yogurt, le candele e creare simpatiche idee regalo con i tuoi rifiuti. Usare il dcoupage, anzi il feltro, forse meglio imparare a fare il sapone con la liposuzione della tua vicina! Per non parlare dei libri di cucina, che vedono unagguerritissima concorrenza fra la Clerici e la Parodi. Appena passato il periodo natalizio svaniranno le pile dei libri di cucina e compariranno quelle delle diete: la dieta a zona, la dieta a zona in sei settimane, la nuova zona facile, come raggiungere la zona, in zona con la soia, il bello della zona, facile controllare il peso se sai come farlo, la nuova dieta low carb, la dieta ideale, la dieta disintossicante in 48 ore, la dieta perfetta, la dieta del limone, la dieta Skinny Bitch, la dieta furba, la dieta Scarsdale, pancia sexy con la dieta degli addominali (questa lho provata pure io), la dieta senza dieta...
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come se a Natale diventassimo tutti un po pi stupidi. Non si pu regalare, che so, un libro di Damasio (okay, forse la faccio un po troppo difficile), un saggio sullalimentazione come Il dilemma dellonnivoro o In difesa del cibo o, ancora, un Safran Foer. No! Bisogna spingere Dan Brown, Paolo Brosio, John Gray, la Argov o Moccia. Mi inumidisco le labbra, alla mia destra una vecchietta si sta avvicinando per chiedermi informazioni, un signore sta cercando di placcarmi a sinistra, sono accerchiato. Per non parlare della signora con i due bambini, che mindirizza uno sguardo supplicante. Forse vuoi Storia di una capinera. Dico fra i denti al ragazzino. Credo che la mia espressione non abbia pi niente di umano ormai. La libreria sottosopra, il telefono continua a squillare, il mare sempre pi agitato. Sono quasi sicuro che la professoressa ha detto Storia di una calimera. Quasi? Potrei diventare un serial killer natalizio. S... beh, non ne sono proprio sicuro. Serro i denti. Non esiste un libro con il titolo che mi chiedi. Strano, la mia prof non sbaglia mai. Ma lei ne davvero sicuro? Ho una contrazione alle mani, uno spasmo muscolare, trattengo il respiro, mi mordo la lingua. S, ne sono sicurissimo. Magari sento meglio dalla prof.
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Non faccio in tempo a rispondere al ragazzino che la signora si sta gi lamentando: sono troppo lento a servire i clienti. Senta lei..., sbotta nervosa. Devo comprare un regalo al mio nipotino, cosa mi consiglia? Quanti anni ha, signora? Ottantasette! La guardo incredulo. Non lei, signora, suo nipote. Sedici. E cosa legge di solito? Se lo sapevo mica le chiedevo un consiglio. In questo periodo vanno molto di moda i vampiri... Per carit, che poi non dorme la notte. Vuole che ci orientiamo su un classico? Quelli li legge gi per la scuola. Una storia damore? Vorr mica farlo diventare una donnicciola, vero? Allora un thriller o un giallo. Sa cosa faccio? Gli regalo il maglione che ho fatto ai ferri lanno scorso! Mi volto verso il signore mentre la mamma con i due bambini ha gi fermato una collega. Il signore tiene un libro in mano e me lo mostra indignato. Che vuol dire questo? Mi chiede sventolando il libro di Philip Pullman Il buon Ges e il cattivo Cristo. In che senso, scusi? Qui c scritto cattivo Cristo!
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C scritto anche buon Ges, signore. S, ma dopo c scritto cattivo Cristo. unoffesa! Signore, credo che non fosse nelle intenzioni dellautore offendere la sensibilit di nessuno. E secondo lei non unoffesa dire che Cristo cattivo? Forse dovrebbe leggere il libro prima di giungere a conclusioni affrettate, signore! E da quando si legge un libro per farsi unopinione? Cristo morto sulla croce per tutti noi. Anche per lei, sa? Come si fa a dire che Cristo era cattivo? Ma che porcherie vendete? Non lo sa che siamo a Natale? E mentre se ne va urlando che siamo dei blasfemi io osservo il cliente delle 19,55, che si ridotto allultimo per fare i regali e che ha una lista infinita di libri da chiedere. Si avvicina proprio mentre la collega annuncia che la libreria sta per chiudere. Allora, a quel punto, con il sorriso che vacilla e quel tic nervoso sotto locchio destro che riapparso almeno cinque ore fa, con una voce gutturale da film horror lo guardo ed esalo: Posso aiutarla?.

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Copertina: Valeria Rusconi Clerici

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