Sei sulla pagina 1di 1

Considerato che: - il territorio biellese sta attualmente ospitando 49 profughi fuggiti dal conflitto libico presso i Salesiani di Muzzano;

- si tratta di unospitalit temporanea, in attesa che la Commissione Territoriale competente (a livello regionale) stabilisca a chi di loro sar possibile riconoscere il diritto d asilo; - essi, provenienti da diversi paesi dellAfrica Centrale e residenti stabilmente in Libia dove lavoravano, si sono trovati loro malgrado coinvolti nel conflitto libico: la fuga verso lEuropa stata per loro la sola via di scampo essendo bloccate dai libici le vie di ritorno verso i paesi dai quali provenivano; - questi giovani che, grazie al lavoro di operatori e volontari biellesi, hanno gi fatto in questi mesi significativi passi di integrazione, qualora fosse negato loro il riconoscimento del diritto dasilo si troverebbero nel giro di pochi mesi di fronte un futuro di grave incertezza; - la societ civile, che ha risposto con un generoso impegno verso questi profughi di fronte ad un vuoto importante lasciato dalla politica (ricordiamo tutti che lunica preoccupazione del Governatore Cota era che al Piemonte venissero assegnati meno profughi possibile, o che non ne venissero assegnati affatto), giudicher di certo con severit un eventuale rifiuto ad offrire loro qualche forma di accoglienza; SI INTERROGA Il Sindaco di Biella e gli assessori competenti Se non ritengano di non dover intervenire, insieme con lamministrazione provinciale, affinch il Ministero dellInterno si faccia carico di garantire un futuro il pi dignitoso possibile anche per i profughi ai quali, venisse negato il diritto dasilo. A questi ultimi potrebbe essere concesso, essendo profughi provenienti da un conflitto in un paese prossimo allEuropa, il permesso per motivi umanitari, dando loro la possibilit di restare in Italia ancora per il tempo necessario per inserirsi nel mondo del lavoro.

Potrebbero piacerti anche