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IL MIUR CONDANNATO A RISARCIRE 31 DOCENTI PRECARI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Il MIUR condannato a risarcire 31 docenti precari della provincia di Bologna

Nella giornata di mercoled 7 dicembre 2011, presso il Tribunale del Lavoro di Bologna, giu dice Carlo Sorgi , si avuta la sentenza di primo grado per il ricorso giurisdizionale, patrocinato dalla GILDA degli INSEGNANTI di Bologna e condotto dal legale Avv. Claudio Moscati , a favore di un gruppo di docenti precari che da anni lavorano nel mondo della scuola.

Il ricorso riguardava 31 docenti, appartenenti al gruppo dei "precari storici" che lavorano in scuole della nostra provincia.

Il Giudice del Tribunale di Bologna, pur rigettando la richiesta di stabilizzazione dei docenti precari, ha dichiarato l'illegittimit del comportamento del Ministero dell'Istruzione nel discriminare il lavoro a tempo determinato, non consentendo ai docenti n la regolare progressione stipendiale n nella maggior parte dei casi la copertura economica dei mesi di luglio e agosto di ciascun anno.

Ha quindi condannato il Ministero a risarcire il danno subito da ciascun ricorrente, quantificandolo in 15 mensilit della retribuzione globale di fatto, con interessi e rivalutazione dalla data della sentenza ; inoltre lo ha condannato al ris arcimento delle differenze retributive tra i contratti a termine e quelli a tempo indeterminato, nei limiti della prescrizione quinquennale, oltre alle spese legali per circa

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2.000 euro ed accessori di legge .

La prossima settimana avremo il dispositivo della sentenza.

Questa sentenza riguarda solo il primo di sei gruppi di docenti (complessivamente, 206 ricorrenti , mentre non si sono ancora celebrate le udienze relative ai ricorsi da noi promossi nel 2008 in favore di due altri gruppi di docenti) che si sono rivolti alla Gilda degli Insegnanti di Bologna la scorsa primavera; il che rende l'idea delle cifre in gioco e dovrebbe indurre il Ministero a prendere atto che le normative comunitarie impongono una politica del personale scolastico che ponga termine a tutte quelle discriminazioni contrattuali che, finora, rendevano conveniente allo Stato assumere precari piuttosto che procedere alla loro stabilizzazione .

Siamo convinti che questo tipo di sentenze contribuisca a ribaltare questa convenienza e per questo motivo la Gilda degli Insegnanti di Bologna, oltre ad esprimere grande soddisfazione per il risultato ottenuto a livello locale, contenta di aver dato un contributo ad una soluzione pi generale che possa portare nel pi breve tempo possibile all'assunzione a tempo indeterminato di tutti quei docenti precari che non lavorano su "posti virtuali", ma da molti anni contribuiscono al regolare svolgimento di tutte le attivit scolastiche.

Bologna, 12 dicembre 2011

il coordinatore provinciale

Giovanni Cadoni

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