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UNI ENV 12097:1999 --- UNI EN 12097:2007 a confronto Analisi delle due versioni della norma
l presente articolo prosegue la serie cominciata nello scorso numero di ProgettoGas in merito alle specifiche degli impianti di distribuzione aria climatizzata. Nelle scorso numero si affrontata la UNI EN 12097:2007 dal titolo Ventilazione degli edifici Rete delle condotte - Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte. L'interesse della presente esposizione quello di effettuare un analisi critica di confronto tra la versione 1999 cio la versione vecchia e ritirata e la versione attualmente in vigore del 2007 della medesima norma. Lo scopo quindi quello di fornire al lettore ulteriori strumenti di valutazione per l'applicazione intelligente della normativa tecnica.
lo di descrizione con chiaro riferimento al confinamento e protezione dallo spordi lavorazione in to in fase di posa.
Prima di procedere forniamo alcune la versione ritirata: definizioni tratte dalla versione del 1999, Livelli di pulizia: Classificazione
zione e posa in opera devono essere classi: dalla pi sporca alla pi pulita. E confinamento delle condotte in magazziArea di stoccaggio in cantiere: sottoposti. Essi sono identificati in tre inoltre previsto in riferimento alla singola
va vera e propria
non si scosta in maniera drastica dalla mantenuti ad al limite aggiornati e il sistema aeraulico deve poter
luogo destinato al deposito momentaAnche questo risulta ben definito a livelProgettoGas Gennaio/Febbraio 2008
ventilazione
pianto;
affrontato nellarticolo precedente e, per brevit di trattazioesso. ne, si rimanda ad Di seguito vorremmo analizzare gli elementi di discontinuit, dato che da un corretto approcmetodo di lavoro. cio ad essi possibiMateriale da installazione
zione aria;
un metro dalla porta di accesso non utilizzare viti o superfici taglienti, ....; te al pubblico di porte di accesso, le stesritegno contro la caduta accidentale; se devono essere assicurate con cavo di nel caso di installazione in zone aper-
le ricavare un valido sistema di bonifica variato in modo sostanziale: nella versione del 1999 si prospettava il coinvolgimento del produttore delle canalizzazioni, il quale avrebbe dovuto dichiarare quale fosse il metodo di bonifica idoneo per il suo prodotto. Una concezione di questo tipo, se da un lato risultava macchinosa, dallaltro integrato correttamente nella realizzamente testato dal produttore. garantiva che il sistema di bonifica fosse zione dellimpianto, e fosse preventivasenta al suo interno alcun riferimento al adottare dallimpianto e dai materiali perci slega il metodo di bonifica da La versione del 2007, invece, non pre-
caso di sistemi molto invasivi, quali la lancia di vapore o il cosiddetto robottino. La lancia di vapore pu esporre le superfici interne delle canalizzazioni a di deformarle o di danneggiarle; le guartemperature molto elevate, con il rischio nizioni dovrebbero essere a tenuta perfetta, per evitare perdite di vapore e con-
dense, e andrebbero previste di volta in volta le conseguenze della condensa canalizzazione. Il robottino invece che si potrebbe formare allesterno della impone dimensioni minime da rispettare, parti dellimpianto, botole di accesso peso dellapparecchiatura stessa. dette classi di pulizia. al fine di permette la bonifica di tutte le specifiche per le canalizzazioni verticali Unaltra differenza sostanziale che
sit di installazione di porte di accesso per la manutenzione degli stessi; tato per la pulizia e lascia un varco suffiaccesso per la manutenzione; .... se un accessorio pu essere smon-
e canalizzazioni in grado di sostenere il vogliamo analizzare riguarda le cosidNella norma del 1999 era previsto infatti che il produttore realizzasse le canalizProgettoGas Gennaio/Febbraio 2008
lizzazioni. Una simile soluzione pu creare delle difficolt nellintegrazione del sistema di bonifica, soprattutto nel
Materiale da installazione
ne tra i produttori solo 2. elimina tutti i riferilimpianto in fase di mento univoco per tutti. menti alle condizioni di pulizia per le parti del-
punto di vista della comprensione della una prossima revisione sarebbe auspicabile che, oltre allesplicita indicazione
dislocazione dei varchi di accesso. In delle portine di accesso sui disegni as visione generale dei varchi installati.
Build, vi fosse uno schema semplificato Relativamente alla distribuzione dei var-
installazione;
di tutto limpianto per consentire una chi di accesso va segnalato che anche per la nuova edizione della norma, le bocchete di mandata o le griglie di ripresa sono considerabili alla stregua di disposizione degli accessori di distributenzione attraverso il controsoffitto. scelta consente, attraverso un corretta zione, di evitare un soprannumero di portine e limitare gli interventi di manuUna scelta invece particolarmente oneporte di accesso allimpianto. Questa
bero consentito di garantire allutente E doveroso porre laccento su questo aspetto, dato che nel corso dei monitoallinterno dellimpianto proprio in fase di raggi video spesso si rileva la presenza di calcinacci o particolato accumulatosi pianto pulito in fase di collaudo. finale un risultato di qualit e quindi lim-
nel quale eventualmente depositare il buonsenso dovrebbe suggerire di adottare comunque questo tipo di accorgipratica.
Laltro punto di forte discontinuit legato alla regolamentazione della distanza tra i varchi
montaggio.
mente collegate al tipo di utilizzo previpianto non costituisca una causa di dispersione del particolato in ambiente. normativa nelledizione del 2007 uno La cancellazione di questa prescrizione garantire che, sin dal primo avvio, limsto per limpianto e sono necessarie per
sione del 1999 proponeva uno schetipo, un possibile ma di un impianto schema dei varchi da installare. La soluzione grafica presenta innumerevoli vantaggi dal
Stoccaggio non idoneo
di accesso. La ver-
dei suoi limiti pi rilevanti. Lassenza di le parti coinvolte, per i seguenti motivi:
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varco portandolo dal vecchio non pi di nuovo ad ogni cambio di sezione, od dotta rettilinea. ogni curva >45 ed ogni mt 7,5 di conQuesta nuova situazione tecnica risulta mt 10 lineari o due curve >= 45 al
mento assai discutibile: il tubo flessibile deve essere completato con componente di accesso rigido ogni minimo mt 6. Una considerazione di questo tipo lascia giunzione tra la canalizzazione fissa e gli accessori alla diffusione. Utilizzando quantomeno perplessi dato che il tubo flessibile andrebbe utilizzato solo come tratti cos lunghi si garantisce unottima facilit di montaggio, una buona flessibimanutenzionabilit. Inoltre andrebbe lit in caso di ridefinizione degli spazi serviti dallimpianto ma una pessima verificata la reale perdita di funzionalit In entrambe le versioni, comunque, il dellimpianto. tubo flessibile deve poter essere manuprassi dovrebbe prevedere, in caso di
laggravio di costi dovuti alla presenza delle portine di accesso o la necessit di tempo. modificare limpianto in un secondo Un altro punto sul quale importante coordinamento tra le parti coinvolte nella progettazione e realizzazione dellimpianto per ottenere il massimo del risulciascuna figura professionale. progettazione. insistere in maniera decisa riguarda il
versione della norma completamente illustrati di applicazioni pratiche come ad esempio la distanza minima tra contro-
latitante sono le appendici con esempi soffitto e condotto munito di porta di accesso e laccessorio da manutenziosono sempre di immediata comprensio-
tato sfruttando le competenze proprie di Lultimo punto su cui si vuole insistere lutilizzo critico della normativa in fase di
accesso, la distanza tra una porta di nare, ... le rappresentazioni grafiche vista era molto pratica e fruibile. Queste reali necessit dei manutentori. Quasi nella versione 2007. utili per facilitare la comprensione delle rappresentazioni grafiche erano molto ne e la versione 1999 da questo punto di
loco. parere comune, invece, che la le visto lesiguo aggravio di costi che questo comporta e la difficolt di bonifiCONCLUSIONI:
nenti atti a facilitare la manutenzione delle reti UNI ENV 12097:1999: Ventilazione degli edifici -
tutta la parte grafica stata eliminata A questo punto ci sia consentita una pre-
bili: nella nuova versione di norma si lit delle tubazioni flessibili al fine di sfiparla, come nella vecchia di ispezionabilarle e manutenzionarle. Nella nuova
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nenti atti a facilitare la manutenzione delle reti UNI ENV 12097 Requisiti relativi ai componenti
di un impianto di distribuzione aria oppuIl primo riguarda la necessit di informarsi correttamente su quali siano i sistemi di bonifica esistenti, quali ricono-
atti a facilitare la manutenzione delle reti di conProgetto Gas Novembre 2007 G.U 05.05.2000
dotte di aerauliche - Ufficio Tecnico Aria 1) Linee guida per il controllo della legionellosi