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Fumoffu Sigma
16/09/08
Tuatha de Daanan
Signori, in riga!
Disse il Colonnello Testarossa, rivolgendosi al sergente maggiore Melissa Mao, al sergente Kurz Weber ed al suo pari
Sousuke Sagara.
La missione che dovrete affrontare sarà un’operazione di forcing verso le basi americane presenti in
Afghanistan.
Il Maggiore Kalinin vi spiegherà più avanti cosa dovrete fare, ora mi congedo per motivi di maggiore
importanza.
Detto ciò il colonnello si ritirò nelle sue stanze e si accinse a prendere in mano la cornetta del telefono.
Drin….drin…
-Pronto?
-Ciao Anto… Sono Tessa…sei impegnato in questo momento?
-COSA???? Erik tappati il buco del culo un secondo che sembra una chiamata importante!!!
-Noto che sei rimasto lo stesso gentleman dei tempi dei raid a Firenze!
-Mi fa piacere ci abbia fatto caso
-Come stai?
-Tutto bene grazie, e tu?…ti fai finalmente sentire dopo 10 anni di silenzio, immagino sia per un motivo importante.
-Non mi lamento, ma mi serve urgentemente il tuo aiuto, quindi tu ed il Sergente Maggiore Caprera siete chiamati
immediatamente a rapporto nel Dana.
-Ma il rachet di Sherwood? Lasciamo così com’è??
-Ci penseranno alcuni dei miei uomini. Richard Mardukas vi sta passando a prendere in elicottero, dovete essere
alle 14 in punto all’aeroporto di Stratford.
-MA…Non puoi…
-Tenente Testarossa, questo è un ordine.
-Erik, molla quella puttana, fai i bagagli e licenziami dal County, si parte tra 7 ore.
-Ma sto parlando con mia madre!
-Appunto
…
I due lasciarono la base e si trasferirono nell’appartamento che era precedentemente di possesso di Sagara, con il fine di
sistemare i bagagli:
-Ti sto dicendo che è la ragazza più bona che abbia mai visto!! Minca, ma hai visto che tette?
-Componiti Er, siamo in missione.
-A volte mi sembri quasi gay quando parli in questo modo.
-Non lo sono e Pamela, tua sorella, lo sa bene.
Pensiamo a trovare casa adesso, Sagara viveva in un buco!
-Sei tu che non ti sai accontentare, a Barcellona tentasti di occupare la Sagrada Familia!
-Sai che devo stare comodo, è uno dei miei pochi difetti
-pochi…
-Guarda che ti sento pirla…anzi fai una cosa, non ti voglio tra i coglioni nelle agenzie immobiliari, vai a farti un
giro della scuola, parla col preside e dimmi che ambiente ci trovi,… dimenticavo… è un ordine.
-Fottiti capo
-Fila
Palazzo Sakamoto
17/09/08
-Er ti piace??
-…
-L’ho pagato solo 70 milioni, un affare, ho aperto un mutuo quarantennale con una banca della zona.
Sembravano affidabili, avevano un accento siciliano..
-Allora c’è sicuramente da fidarsi..
-Entra che te la mostro
Il palazzo Sakamoto è un palazzo di 64 stanze in stile Luigi XVI nel centro di Nerima.
Esso è incastonato nel parco pubblico del quartiere,
Presenta una piscina interna, una esterna, idromassaggio, campo da calcetto al chiuso, due torrette di controllo e garage.
Senza contare il lago ed il boschetto personale,fiori all’occhiello della villa.
Erik restò letteralmente senza parole, ma da buon ufficiale si dedicò alle cose importanti:
19/09/08
Istituto Jindai, classe A anno 4’
Ragazzi, vi voglio presentare un nuovo studente che da oggi si unirà al nostro gruppo di studio.
Vi prego di dare un caloroso saluto di benvenuto ad Erik
-Il mio nome è Erik Caprera, piacere mio.
-CIAO ERIK!
-Puoi metterti in banco accanto ad Asame, e buon lavoro
-Ehilà bell’italiano hai da fare stanotte?
-Si ho un impegno con te, ci vediamo alle 11 a casa
-Ma se mamma si preoccupa?
-Dille che sei tra buone mani, molto buone.
Per evitare che si entri nell’hard già da ora spostiamoci nella 3’ A, dove invece è il turno del Tenente Testarossa di
presentarsi…
-Ragazzi, lui è…
Ma uno degli alunni, Shouji, la interruppe
-Non dica niente signorina.. Io…io ti conosco!!
Detto questo Shouji lanciò un pallone da calcio verso il Tenente, che lo stoppò con la schiena, se lo portò nell’incavo
del ginocchio e quindi di nuovo sul piede, fece due giri del mondo e poi rese palla all’ormai incantato ragazzo
giapponese
-Antonio Testarossa un autografo!!! *___*
- Ma non se ne parla neanche.
All’udire della parola Testarossa tutta la scuola si diresse in massa ad una velocità spaventosa verso l’aula 31, ed il
Tenente riuscì miracolosamente ad usare il sistema di trasmissione con Erik, che arrivò e lo sottrasse dalla furia
dell’intero Jindai.
-Birra con le amiche?
-Ah ah, allora Capo anche tu hai già adocchiato qualcuna!
-Purtroppo per te è la stessa che hai adocchiato tu.
-La bella Kaname? Ottima scelta, da intenditori.
-Come cazzo stai parlando? Mi pari mio nonno quando è ubriaco.
-Ricevuto capo.
Nel mentre nella 3’ A del jindai…
-Ed io che ieri a pranzo ci ridevo…ma allora è famoso davvero
-Sei andata a pranzo con Testarossa, uno dei migliori giocatori del mondo, e non mi dici nulla, piccola Kana?
-Cheti devo dire Kyoko, manco io lo sapevo, aspetta che rispondo al cellulare aspè…
Sì?, ah ciao, bene…m come fai ad avere il mio numero..ah ok, mmh a che ora? Va bene lo dirò anche agli
altri,dove? COSA?? Figo… certamente, buon pomeriggio
-Chi era piccola kana?
-Indovina era il nostro Maradona, dice che vuole organizzare una festa a casa sua con tutti i compagni stasera
-Bello a che ora?
-Alle 9,un classico
-Dove?
-Qui viene il bello, ieri mi ha detto che nell’appartamento di Sagara ci stava un po’ stretto e che doveva cambiare
casa
-E dove vive ora?
-Palazzo Sakamoto, spero non ci stia prendendo per il culo..
Fatto sta che alle 9 davvero il palazzo sakamoto è aperto agli invitati;
ci sono davvero tutti, da Mizuki a Kyoko, da Ren al Senpai Hayashimizu che era compagno di classe di Erik.
Difficile Dire quante se ne sia portate a letto Erik quella sera,quindi puntiamo il nostro focus su Antonio e Kaname
Che grazie a qualche pretesta del Testarossa si trovano soli in una delle innumerevoli stanze della villa.
Ed in quel momento parte da uno stereo “Ti scatterò una foto di Tiziano Ferro”
La piccola Kana non fece in tempo finire di parlare che il tempo si fermò, ed Antonio la baciò intensamente, ed appena
finito la prese per mano e la portò in una delle panchine del lago, illuminato solo dalla luna e senza accorgersene si
addormentarono, passando la notte lì. Soli.