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ELASTINA: STRUTTURA E MOVIMENTO

PREMESSA
Le fibre elastiche, parte integrante della matrice extracellulare del tessuto connettivo, sono formate da
microfibrille di fibrillina e da matrice amorfa, contenente elastina.
Tra le caratteristiche principali di quest’ultimo polipeptide vi sono la sua notevole elasticità, cioè la capacità
di riprendere la forma originaria se sottoposta a forze di distensione e la resistenza ad agenti chimico-fisici
aggressivi.

DISCUSSIONE
Il movimento dell’elastina (fig.1) è reso possibile
dall’associazione tra proteine quali MAPGs e fibrilline. La
proteina MAPG-1, supportata dal citoscheletro, propaga
l’impulso per il movimento alla fibrillina, che costituisce le
microfibrille, nelle quali è presente la sostanza amorfa contenente
l’elastina, che realizza il movimento.

Fig.1: modello del movimento dell’elastina.


citoscheletro (in fucsia); MAPG-1 (in blu);
microfibrille di fibrillina (in azzurro); matrice
amorfa (in rosso); elastina (in giallo); MAPG-2
(in verde)

Le configurazioni molecolari dell’elastina, quindi l’entropia, cambiano in seguito alla deformazione


realizzando uno sforzo elastico(1) (fig.2).

Modulo di elasticità di taglio (G) Fig.2: parametri fisici dell’elastina


r: densità; R:costante univer. dei gas; T: temperatura
G=(rRT)/M assoluta; M: valor medio del peso della sezione
Modulo di Young (E) molecolare tra un cross link e il successivo.
E=2(1+n)*G n: coeff. di Poisson (n per l’elastina=0.5)

I legami cross-linking possono rompersi se sottoposti a


sforzi meccanici eccessivi. La sintesi dell’elastina procede fino alla pubertà per poi regredire
progressivamente. Probabilmente le fibre elastiche vanno incontro, con il passare degli anni, a usura dei
legami crociati, con conseguente riduzione dell’elastina stessa. Alcune patologie, come la sindrome di
Williams e quella di Marfan, causate rispettivamente dalla delezione del gene dell’elastina e da mutazioni a
carico del gene FBN-1 della fibrillina, ne provocano alterazioni strutturali.

CONCLUSIONI
Le fibre elastiche sono localizzate in diversi apparati dell’organismo vivente. La mancanza di elastina può
determinare gravi anomalie cardiache e varie deformità, motivo per cui la ricerca scientifica è sempre più
interessata a chiarire strutture e funzione dell’elastina. L’ultima frontiera in questo ambito è stata
l’isolamento della molecola TGF-beta1 che favorisce la produzione di tropoelastina e collagene, promuove la
formazione della fibre di elastina e inibisce l’attività dell’elastasi (enzima proteolitico).

Riferimenti:
- “Istologia”- P. Rosati et al.
- “Istologia”- V. Monesi et al.
- “Biologia molecolare della cellula”- B. Alberts et al.
- “Induced elastin regeneration by chronically activated smooth muscle cells for targeted aneurysm repair”- Kothapalli CR, Ramamurthi A.
Acta Biomater. 2010 Jan;6(1):170-8. Epub 2009 Jun 6.
(1)
- http://www.lenciclopedia.it/tessuti-biologici.html

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