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Copioni Puntate 10 11 12

SEGMENTO 1 – INTRO
PUNTATA 10
Fabio e il bambino Vincenzo armeggiano in scena con uno strano
marchingegno.
V – signor conduttore, così conciato fai veramente schifo!
F – perché tu non ragioni quadrimensionalmente, bambino Vincenzo…
ascolta, ieri notte ero in piedi sulla tazza del cesso…
V – perché sei stitico?
F – no, stavo appendendo un quadro alla parete. Sono scivolato e ho battuto
la testa. Quando mi sono risvegliato ho disegnato… questo (mostra alla
telecamera un disegno con un triangolo nero)
V – io lo so che cos’è, è una patonza!
F – infatti. Poi però ho inventato un marchingegno per viaggiare nel tempo e
adesso non vedo l’ora di provarlo. Ti dispiacerebbe schiacciare questo
pulsante bambino Vincenzo?
V – eh ma non succede niente!
F – sai che cosa significa questo bambino Vincenzo? Significa che questo
dannato aggeggio non funziona, 10 ore di lavoro buttate nel cesso!
V – (il bambino Vincenzo mostra una spina di corrente) hai provato ad
attaccare questa?
F – Grande Giove! La vedi questa, Marty? Questa è la risposta a tutte le tue
domande. Stanotte, a mezzanotte in punto, io ti rimanderò indietro nel
futuro!!!
V – (uscendo dal personaggio) Fa, non è che la stai prendendo un po’ troppo
sul serio?
F – (uscendo dal personaggio) sì, hai ragione, ma è dal ‘86 che sognavo di
dire sta minchiata… e comunque, come nel film originale, anche noi andremo
a testare la nostra macchina su un cane… pupazzo Lapa…
P – (da fuori) arrivo, sto finendo il sudoku!
F – sbrigati!
P – un attimo, sto finendo l’ultima pagina (rumore di sciacquone. Poi entra)
eccomi!
F – pupazzo Lapa tu sai cos’è questo?
P-…
F – questo è un telecomando in grado di pilotare la realtà. Ti faccio vedere.
Bambino Vincenzo vuoi accomodarti al tuo banco? Adesso gli cambio colore,
guarda (schiaccia un pulsante sul telecomando).
P – (prendendo la mazza) ah, ma questo è facile. Anche io gli cambio colore.
Te lo faccio tutto blu, o almeno in certi punti.
F – miscredente! Ti dimostro che il macchinario funziona. Adesso ti manderò
avanti di pochi secondi nel futuro e poi ti riporterò indietro. Avanti e indietro,
avanti e indietro, come…
P-…
F – pronti? Via! (Fabio preme un pulsante sul telecomando e il pupazzo Lapa
prende una pallonata in faccia) (l’azione, girata una vola sola, si ripete in
montaggio più volte, tipo 5 o 6) (alla fine il pupazzo Lapa si tocca il volto
dolorante)
P – ma che minchia è successo, c’ho un malditesta…
F – è molto semplice, mio fido canide… sei stato trasportato avanti e indietro
nel tempo!
P – sono tutte minchiate, me ne vado (fa per allontarsi ma viene raggiunto in
volto da una pallonata) ma porc…
F – balla, pupazzo Lapa, balla… inizia trin trun tran!!!
MUSICA E BALLETTO

PUNTATA 11
Fabio presenta rapidamente il programma e introduce il bambino Vincenzo.
F – qual è la novità del giorno, bambino Vincenzo?
V – mia sorella piccola non è più vergine perché ieri è stata nel parcheggio
della Coop col suo ragazzo!
F – no, l’altra novità, bambino Vincenzo!
V – ah, il telecomandone per viaggiare nel tempo!
F – bravo bambino Vincenzo. E visto che tanto per cambiare non è ancora
arrivato, ti dispiacerebbe usare il telecomandone tecnologico per far apparire
il pupazzo Lapa?
V – certo!
Vincenzo preme un tasto del telecomandone e sul bancone dello studio
compare il pupazzo Lapa che dorme.
F – pupazzo Lapa, buongiorno… ti scazza se siamo in onda?
P – ah, scusate, mi sono addormentato… che ci faccio qui?
F – il bambino Vincenzo ti ha teletrasportato grazie al nostro telecomandone
tecnologico!
P - senti, bambino Vincenzo, non è che puoi usare il telecomandone per
andartene a fare…
F – pupazzo Lapa…
P – no, dicevo, non puoi mandarmi avanti nel tempo così divento puntuale e
non mi tolgono i soldi dallo stipendio?
V – ok, lo faccio!
Vincenzo usa il telecomando e il pupazzo Lapa compare con la cuffia da
doccia in testa e lo spazzolone in mano, gli occhi pieni di shampoo e dice…
P – un po’ più avanti, grazie…
Vincenzo usa il telecomando e il pupazzo Lapa compare mentre si fa la
barba in mutande.
P – ancora più avanti, cretino!
Vincenzo preme con più grinta e il pupazzo Lapa compare abbracciato ad
una bambola gonfiabile.
P – adesso è troppo, un po’ più indietro, prima che ti spacco!
Vincenzo preme ancora e il pupazzo Lapa compare in studio nel suo
abbigliamento solito.
F – pupazzo Lapa, che cosa fai tu esattamente al termine della puntata?
P – io sono cane, no? Mi piace giocare con gli animaletti di gomma…
F – quello non mi sembrava un animaletto, pupazzo Lapa!
P – e come no, era una maiala!!!
F – balla pupazzo Lapa!
MUSICA E BALLETTO

PUNTATA 12
Fabio presenta brevemente il programma. Poi introduce il bambino Vincenzo.
F – bambino Vincenzo, come mai il pupazzo Lapa è di nuovo in ritardo?
V – mi ha detto che doveva togliersi la sabbia dalle zampe perché aveva fatto
i suoi bisognini…
F – ma il pupazzo Lapa è un cane non un gatto! Non fa i bisognini nella
lettiera…
V – ah… allora mi sa che ha cagato di nuovo nel campo da beach volley!
F – bambino Vincenzo, ho passato tutta la notte a perfezionare il nostro
tecnologico telecomando. Perché non mandi avanti la puntata fino
all’ingresso del pupazzo Lapa?
V – ok!
Vincenzo schiaccia un pulsante ma la puntata va avanti fino ai titoli di coda.
F – (voce fuori campo) sei andato troppo avanti. Torna un po’ indietro!
V – ok!
Vincenzo va troppo indietro fino al finale della replica di Dj chiama Italia.
F – chi è questo signore coi capelli bianchi?
V – boh, lo vedo sempre correre al parco. Deve essere un borseggiatore…
F – vai un pelo più avanti, bambino Vincenzo… ancora un po’… un pelo più
avanti (batte le mani) perfetto! (qui l’audio torna in sync col video) Il pupazzo
Lapa!!!
P – (entra tutto sminchiato) ciao ciao bambini!
F - Pupazzo Lapa, che ti succede?
P – non puoi, capire, guarda… sono finito in un inferno di cristallo!
F – grande giove, ma è terribile. Il bambino Vincenzo ha usato il
telecomandone per spedirti dentro un film?
P – macchè! Sono entrato con la macchina in una vetreria… mi sono distrutto
tutto… c’ho ancora i pezzi di vetro nel…
F – balla pupazzo Lapa!

SEGMENTO 2 – I PERCHE’
PUNTATA 10
F – quanto è bello approfondire. Quanto è bello andare in profondità, vero
pupazzo Lapa?
P – (si scaccola) minchia!
F – cosa stai facendo?
P – eh… il dottore mi ha detto che devo mangiare più frutta!
F – e che frutta sarebbe quella che investighi nelle tue narici?
P – fichi! Vuoi uno? Sono ottimi col prosciutto!
F – anche oggi ci occuperemo di approfondire, perché a noi non piace
rimanere in superficie, vero pupazzo Lapa? Perché chi galleggia in superficie
è un…
P – uno stronzo… ne ho visti tanti al mare a Gabicce…
F – un ignorante, e l’ignoranza sta sulla superficie delle cose
P – no, no, sta anche dentro, guarda lui…
F – ma per nostra fortuna noi possediamo O Sape, il grande libro dei perché,
che svela le risposte alle domande che ancora devono essere poste. E la
risposta alla domanda che voi tutti vi state facendo in questo momento è…
Meretrici! Qual è la domanda pupazzo Lapa?
Il pupazzo Lapa azzarda delle ipotesi. Fabio lo ferma e gli fa no no no con un
pupazzo.
F – qual è la domanda bambino Vincenzo?
V – perché mia mamma una volta al mese assomiglia ad uno zombie pallido
e mio padre dice che rompe le palle. E poi mio padre esce con 50 euro per
andare a comprare le sigarette, ma torna senza sigarette e senza soldi che
puzza di sedile?
F – bravo bambino Vincenzo, bello a papà… visto com’è intelligente?
P – ma lui bara, è facile così…
F – adesso ti dimostro che O Sape funziona. Leggerà su una delle sue
pagine la risposta alla domanda che frulla nella tua testa di cocker… e la
risposta è… Prima Tu! Qual era la domanda?
P – non era una domanda. Era un desiderio. Speravo che finivi sotto un treno
tu e il bambino Vincenzo…
F – e invece…

PUNTATA 11
Fabio introduce l’appuntamento con O Sape il grande libro dei perché. Poi
legge la risposta alla domanda che ancora deve essere posta.
F – e la risposta è… Fave!
P – la so! Fave è l’imperfetto del verbo fare… seconda persona… io favo, tu
fave… (poi improvvisa)
F – no no no, che cosa dice il pupazzo Del Piero?
P – e lo so io cosa dice… quello è tutto pervertito…
F – che cosa vorresti insinuare, pupazzo Lapa?
P – scusa tu in televisione parli con un cane, io parlo con un uomo… lui parla
con un uccello…
F – effettivamente… comunque no no no… qual è la domanda bambino
Vincenzo?
V – perché il pupazzo Lapa è basso e grasso e assomiglia a suo padre, tu sei
magro e alto e assomigli a tuo padre, e mio padre è bello e biondo e non mi
assomiglia per niente?
F – ecco, bravo bambino Vincenzo. La risposta è fave, perché pupazzo
Lapa?
P – perché a tua madre ci piacciono tanto i legumi… e ci piace fare le cene
con tanti tanti amici… è per questo che assomigli a tutto il quartiere…
F – no no no no
P – senti, facciamo in fretta. Stasera c’ho un uscita a quattro e il mio amico
Mimmo mi ha detto che la mia è troppo simpatica.
F – no, non dirmi altro. Adesso leggerò su O Sape la risposta a quello che
stai pensando. E la risposta è… Bud Spencer. Cosa ti stavi chiedendo?
P – com’era fisicamente. Vabbè, al massimo, invece di limonare mi faccio
sminchiare di pugni…

PUNTATA 12
Fabio introduce brevemente il momento dedicato a O Sape, il grande libro dei
perché. Poi legge la risposta alla domanda che ancora deve essere posta.
F – la risposta è… travone. Qual è la domanda?
P – (il pupazzo Lapa improvvisa la risposta)
F – no no no no, che cosa dice il canguro puro puro? Bambino Vincenzo,
leggi la domanda a questa risposta.
V – perché la vicina che vive di notte in casa del mio vicino, e il mio vicino
che ci vive di giorno, si assomigliano tantissimo, hanno la stessa voce ma
non li ho mai visti insieme contemporaneamente?
F – pupazzo Lapa, qual è il senso della risposta travone?
P – è… Rita Travone, la cantante! Che faceva Gian Burrasca ma era
femmina…
F – FFFFFF!
P – senti, a proposito del libro magico qua…
F – aspetta non dirlo. Ti darò subito la risposta che cerchi leggendola sulla
pagina. La risposta è… ci mancherai… qual era la domanda?
P – niente, domani vado a ritirare le analisi del sangue…
Fabio abbraccia il pupazzo Lapa, lo saluta ed esce commosso dallo studio.
Tutte le altre persone in studio abbracciano il pupazzo Lapa lasciandogli un
crisantemo, poi escono. Il pupazzo rimane da solo in scena coi fiori.

SEGMENTO 3 – BAMBOLA ARZACHENA


PUNTATA 10
Il pupazzo Lapa chiede al bambino Vincenzo di aiutarlo a fare una
commissione. Il bambino Vincenzo deve tenergli ferma l’ombra della
macchina mentre lui la sposta. Entra Fabio e urla.
F – sono arrapato! Scusate amici, scusate, scusate, scusate. (preme un tasto
sul telecomandone e mette in pausa i due). Sono arrapato… (prende una
sigaretta) sono nove puntate che aspetto di farlo… (si dirige verso la
bambola) ciao pupa, sei un bel pezzo di pezza… sì, sì, le conosco quelle
come te… prima Trudi Trudi, poi nudi nudi… porcella… lo vedo che mi guardi
con quegli occhi di plastica… sì, lo so, lo voglio anch’io… (finge che la
bambola lo tiri a sé) no, non così… voglio che la prima volta sia… speciale.
(finge che la bambola lo tiri di nuovo a sé) resistimi, baby, resistimi… prima
voglio vedere di che pasta sei fatta (le mette le mani sulle tette. Appena la
tocca parte la sirena e la bambola si anima).
BALLETTO
Durante il balletto la bambola colpisce Fabio al volto con la bacchetta Mirto.
F – ahia, ma che cazzo fai? Ma come stai? Ma chi sei?
B – sono la bambola Arzachena e questa è la mia bacchetta Mirto.
F – e attenta che non diventi la coda Mirto.
B – io sono la magica fatina del buoncostume e tu sei un maniaco, depravato
e porco…
F – ah, lo sai eh… allora, che vogliamo fare? Mi fai fare brum brum con la
moto, amore?
B – no, ti faccio fare bum bum dal mio fidanzato sbirro
F – Tequila?
B – no, t’encula!
F – sciocchezze… maialina, lo vuoi un po’ di salame?
B – no, sono vegetariana
F – (Fabio estrae un cacciatorino dalla tasca) è di cinghiale, me l’hanno
portato i miei genitori da Miami
B – spero che fai la stessa fine del cinghiale
F – baciami stupida... (Fabio si avvicina per baciare la bambola ma lei lo
tramortisce con un calcio nei coglioni e se ne va sputandogli addosso)
F – considerami…
PUNTATA 11
Fabio è seduto in scena su un puff. Il bambino Vincenzo gioca con Lapa allo
schiaffo del soldato (in compagnia di altri animaletti). A un certo punto Fabio
sclera per il casino e riavvolge i due che escono di scena.
F – ah… un po’ di silenzio… (schiocca le dita, parte una musica d’ambiente)
un po’ di musica, una sigaretta e… champagne…
Prende un cestello del ghiaccio con dentro una bottiglia e due flute. Si
avvicina alla bambola e posa il cestello. Con circospezione cerca di svegliare
la bambola. Visto che lei non reagisce prova con un impatto più profondo. La
bambola si anima.
BALLETTO
F – ciao, bambola
B – ciao, depravato… ma non l’hai ancora capito che la sigaretta la devi
accendere per fumarla?
F – stai scherzando… ah ah ah… poi si consuma… che ingenua… e poi qui
è zona no smoking
B – ma tua madre ti dava il latte di Chernobyl?
F – perché?
B – tu sei un coglione…
F – come prego?
B – dico che sembri un ragazzo tanto a modo invece sei disturbato
mentalmente
F – (finge di piangere) sì… ecco… questa è una storia che non ho mai
raccontato a nessuno… da piccolo… giocavo a pallone e… negli spogilatoi…
La bambola Arzachena cerca di consolare Fabio impietosita.
F - oddio… non so se ce la faccio… fa ancora male dopo così tanto tempo…
Fabio approfitta della situazione e cerca di metterle la lingua in bocca, ma
nella colluttazione esagera e le spezza il collo. Nel frattempo rientra il
pupazzo Lapa. Fabio lo sente arrivare e cerca di liberarsi del cadavere
gettandolo nel cestino.
P – che cosa stai facendo?
F – (finge di ballare con la bambola) salsa?
P – no, mi fa acidità… preferisco mangiare in bianco!

PUNTATA 12
Fabio entra in scena e chiede dov’è finito il telecomandone perché ha preso il
cialis.
F – dov’è il telecomandone?
V – non serviva a niente, l’ho scambiato con un mio amico che mi ha dato
questo (mostra un giocattolo)
F – Noooooooo!!! (sclera pesantemente. Poi va da pupazzo Lapa). Pupazzo
Lapa è il momento di saziare la tua sete di ignominia all’indirizzo del bambino
Vincenzo.
P – ok! Faccio portare subito un paio di birre e una fanta!
F – ma dove?
P – a casa sua! Tu l’hai detto!
F – no, mio amato carnefice. Fallo fuori! Polverizzalo. Terminalo!
P – ah, ho capito!
Il pupazzo Lapa convince il bambino Vincenzo che è iniziata la stagione della
caccia. Imbraccia un fucile e lo fa correre fuori dal set gridando pull. Poi gli
spara. Rimasto solo Fabio si dirige verso la bambola Arzachena.
F – bambola, io voglio aprirmi con te prima di aprire te… io sento qualcosa
che brucia dentro di me… un dolore che non riesco a domare. Io… devo fare
una domanda…
Mentre Fabio si commuove la bambola si anima e lo consola.
F – non hai fatto il balletto…
B – no, mi hai commossa troppo, non ho voglia di ballare
F – meno male, perché è porta via un sacco di tempo e si vede solo un po’ di
culo… (piange) Giacobbe…
B – che c’entra Giacobbe?
F – è il metodo Stanislavski… penso al mio amico Giacobbe se no non riesco
a piangere…
B – è morto?
F – no, è sposato…
B – senti, io ho capito che hai qualcosa dentro che vuoi tirare fuori. Anche io
sento la stessa cosa…
F – davvero?
B – sì, certo… però sono una ragazza all’antica e quindi vorrei che tu me lo
chiedessi. Fammi la fatidica domanda, amore…
F – ma tu cosa mi consigli per la candida?
La bambola Arzachena fa una faccia brutta.

SEGMENTO 4 – NONNA AL TELEFONO


PUNTATA 10
Il pupazzo Lapa e il bambino Vincenzo sono in scena davanti al bancone. Il
bambino Vincenzo deve fare i compiti.
P – fai i compiti, bestia, se no viene l’uomo tutto nero che ti porta via…
V – come quello che ha rapito mia nonna nel ‘44?
P – no, quello era vestito da militare e aveva l’accento americano… il babau,
l’uomo dell’armadio. Quando meno te l’aspetti esce dall’armadio e ti
aggredisce.
V – ma no, quello è Efisio, il tecnico di Sky che viene a casa per aggiustare la
mia mamma…
P – ecco appunto, se non vuoi diventare come quel cervo di tuo nonno e
quello stambecco di tuo padre…
V – ma mio padre non è uno stambecco!
P – forse non è stam, ma becco lo è di sicuro. Vedi di prenderti un diploma…
studia, studia…
Il bambino Vincenzo rimane solo in scena.
V – uffa uffa uffa io non c’ho voglia di fare i compiti. Che palle!!!!! Adesso
chiamo la mia nonna e me li faccio fare da lei, che è una informata.
TELEFONATA NONNA
Rientra il pupazzo Lapa.
P – allora, hai fatto i compiti?
V – sì, li ho finiti ora
P – li hai scritti in bella calligrafia, che sembrano proprio di un bambino?
V – sì…
P – bravo, che adesso devo andare a venderli ai tuoi compagnucci.
V – e a me non mi dai niente?
P – sì, certo, come no. Ti ho messo un milione di soldini magici dentro il
magico salvadanaio trasparente. Ma attento, si apre solo con la parola
magica.
V – e qual è ?
P – Ngula…
V – Ngula?
P – è una città… in Africa…
V – non lo sapevo…
P – perché sei ignorante, studia che io vado a fotocopiare il tuo quaderno.
V – ok ok
SQUILLA IL TELEFONO
TEL – hai fatto la cacca?
V – sì, dai, nonna mollami, l’ho fatta!

PUNTATA 11
Il bambino Vincenzo entra in scena e si dirige verso il pupazzo Lapa.
V – pupazzo Lapa ho un problema.
P – no, adesso ne hai due! (e lo minaccia)
V – sai quel salvadanaio magico dove hai messo tutti i soldini magici che mi
dai quando faccio i compiti? Ho detto la parola magica “gulash” ma non si
apre!
P – per forza, ignorante, la parola è Ngula… ma tanto adesso l’ho cambiata.
Ho messo una nuova password ma te lo dico solo dopo che hai fatto i
compiti. E mi raccomando scrivi in stampatello che poi i bambini non
capiscono e non pagano, quei piccoli bastardi.
V – ok… uffi, adesso chiamo la mia nonna, così faccio prima e divento più
ricco.
TELEFONATA NONNA
Rientra il pupazzo Lapa.
P – allora Vincenzo, hai finito i compiti che c’ho urgenza… devo comprare le
sigarette e i preservativi per stasera…
V – sì ho finito, però non sono sicuro di alcune risposte. Qual è il frutto
esotico più diffuso nel mondo?
P – gli spinaci
V – ah, giusto. Sei al quadrato?
P – fa vendere? No, scrivi: sette e mezza alla rotonda. Che prima c’ho degli
impegni.
V – ok, l’ultima: cosa c’è dentro il motore a Olio?
P – Stanlio!

PUNTATA 12
Il pupazzo Lapa entra in scena.
V – pupazzo Lapa c’è un problema!
P – oddio, i carabinieri!
V – no, un problema più piccolo
P – i nanabinieri!
V – no!
P – allora a posto. Ma tu cosa ci fai qui? Chi c’è rimasto in cantina con tutti i
tuoi amichetti cinesi a cucire i palloni?
V – boh… io devo fare i compiti!
P – ah, sì, giusto. A proposito, falli coi guanti questa volta… per le impronte
digitali…
V – le impronte
P – sì, dai. Fammi controllare che i bambini giù di sotto stiano giocando coi
palloni… bisogna sempre farli giocare, giorno e notte.
V – allora io faccio io compiti!
Il pupazzo Lapa esce.
V – col cavolo. Chiamo la mia nonna che è super informata, anche se è tutta
la settimana che prendo 4.
TELEFONATA NONNA
Il pupazzo Lapa rientra.
P – bambino Vincenzo, cosa si può fare con le porta?
V – si può aprire e chiudere
P – e chi è che ha aperto la porta della cantina e poi non l’ha chiusa?
V – io! Ho fatto cambiare un po’ l’aria
P – bene, e i tuoi amichetti cinesi che fine hanno fatto?
V – sono andati via, li ho accompagnati al bus
P – è terribile! Potrebbero perdersi e non tornare mai più, proprio ora che
c’ho un cargo che parte per Napoli…
V – accidenti, chiamo i nanabinieri?
P – no, no, no… però impara a chiudere le porte. Le porte devono stare
sempre chiuse.
V – non è vero, mio zio ha un concessionario e tiene le porte sempre aperte
P – tuo zio… è il fratello di tua madre?
V – sì
P – ah, allora deve essere una cosa di famiglia quella di tenere le cose
aperte
V – in che senso?
P – tuo zio il concessionario, tua madre le gambe… e fra poco anche la tua
testa!

SEGMENTO 5 – TELEIMPROMOZIONE
PUNTATA 10
F – finalmente bambini è il momento di divertirci usando le mani
P – ma che schifo, davanti a tutti…
F – hai equivocato pupazzo Lapa. Io intendevo che è ora di appiccicarsi un
po’ le mani con la colla…
P – pervertito, depravato…
F – pupazzo Lapa, perché qualsiasi affermazione suscita in te pensieri
peccaminosi?
P – a me? Ma stai scherzando? È che questo è il momento della
teleimpromozione.
F – da quando abbiamo uno sponsor?
P – Cari bambini, volete diventare grandi e forti come l’amante della vostra
mamma? È appena arrivato dalla spagna un nuovo prodotto per la merenda
super nutriente. Cugghiuna de toro.
F – mmm… appetitosi… e come si preparano?
P-…
F – sembrano piuttosto grandi. Quanti ne servono a persona?
P – eh, dipende. Tu quanti amici c’hai a cena?
F – 10
P – allora sono 10 cugghiuna
F – compreso me?
P – no, con te sono 11
F – e come si mangiano?
P – eh dipende… se sei uomo, donna o titubante
F – e come mai?
P – eh, perché ognuno c’ha un modo suo di mangiare i cugghiuna.
F – aaaaaaaahhhhh… ora ho capito cosa sono… pupazzo Lapa… non sono
catalani
P – no, sono catanesi…
F – sono testicoli!
P – no, sono cugghiuna… parla come mangi!
PUNTATA 11
F – quante cose si possono fare con un cartoncino. Tu pupazzo Lapa che
cosa hai fatto col cartoncino?
P – eh, ero molto giovane… andavo ai rave… stavo come i pazzi…
F – pupazzo Lapa io alludo al cartoncino colorato. Perché oggi con un paio di
forbici cambieremo radicalmente la vostra vita.
P – … perché invece non parliamo di una cosa più seria, il nostro nuovo
sponsor
F – che è successo a quello vecchio?
P - … queste sono batterie Durucel.
F – batterie per tutti gli usi… ad esempio si possono usare per alimentare la
bambola arzachena…
P – sì, infatti c’ho fatto un bel cambio di batterie la scorsa settimana… ci ho
messo una batteria da 100 volt
F – ma che dici, pupazzo Lapa. La bambola funziona con le ministilo…
P – se ce le cambi su, se ce le cambio io…
F – non dire scempiaggini, pupazzo Lapa, anche tu avrai una stilo
P – io c’ho la stilo, la panda, la grande grande punto con sotto due doblò
così…
F – aaaahhh, ho capito cosa sono queste durucel, pupazzo Lapa. Chi
cantava Luci a San Siro?
P – lampaden, cantante francese…
F – no, era Vecchioni, e che cosa fa Vecchioni dopo un concerto?
P-…
F – no, Vecchioni quando scende dal palco, piglia la macchina e si leva dai…
P – ah, come Baglioni
F – esatto, e pure come Dalla
P – in che senso?
F – che se non te ne vai ti strappo una palla…
P – col cavalletto o senza?
PUNTATA 12
F - quante cose si possono fare con il succo di limone
P – eh… quante…
F – no, pupazzo Lapa, io sto parlando di scrivere con l’inchiostro simpatico
P - … Vabbè facciamo invece la teleimpromozione di oggi
F – esatto. Si avvicina la festa del… papà e cosa regalerete al vostro babbo?
P – una bottiglia di grappa… no, questa maschera che si chiama Scambì…
F – e a cosa serve?
P – a non farsi riconoscere
F – in che occasione?
P – quando i vostri genitori vanno in quei locali…
F – pupazzo Lapa, questa maschera è per andare in posti equivoci a fare
porcate
P – no, sennò si chiamerebbe porcì
F – ah, certo, e in che settore infiliamo questa maschera?
P-…
F – no, io parlavo di product placement, dove la mettiamo questa maschera?
P – che domande… in faccia…
F – ah ecco…

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