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Università Cattolica – Piacenza
A.A. 2009-10
Primo nucleo tematico
Lo Stato e le forme di Stato
Per forma di Stato si intende il rapporto tra il potere
pubblico e i cittadini, tra l’autorità e le libertà.
Lo Stato assoluto determina l’affermazione dello Stato
moderno, dotato di sovranità (non riconosce alcuna
potestà al di fuori di sé), nel quale i poteri sono
concentrati nel sovrano e le libertà non sono garantite
Lo Stato di polizia come evoluzione dello Stato
assoluto, caratterizzato dall’accrescersi delle finalità
dello Stato.
Lo Stato liberale di diritto
La fine dello Stato assoluto e il passaggio allo Stato di
diritto è determinato dai seguenti elementi:
a) La rivendicazione e garanzia delle libertà (vedi
dichiarazioni a partire dalla fine del ‘700)
b) l’assoggettamento dell’esercizio del potere al diritto
c) l’introduzione di istituti di giustiziabilità dell’esercizio del
potere
d) La teoria della separazione dei poteri
Ne deriva almeno la dualità Corona-Parlamento,
l’affermazione dei diritti di libertà, le prime forme di
sindacato sugli atti esercizio del potere
La Costituzione - contenuti
Art. 16 Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del
cittadino (Francia – 1789): “Ogni società in cui la
garanzia dei diritti non è assicurata, né la
separazione dei poteri determinata, non ha
costituzione”
Quindi costituzione come insieme di regole
fondamentali circa la forma di Stato (principi;
libertà; distribuzione dei poteri nei vari livelli
territoriali) e la forma di governo (rapporti tra
organi di vertice)
La Costituzione - tipologie
Costituzione formale e materiale: la prima contenuta in
un atto scritto, la seconda consuetudinaria
Costituzione rigida e flessibile: la prima non modificabile
secondo le procedure di approvazione delle leggi
ordinarie
Potere costituente e poteri costituiti: solo l’esercizio del
primo determina l’approvazione della Costituzione; i
poteri costituiti possono solo modificare la Costituzione
secondo le modalità stabilite dalla stessa Costituzione
Cenni di storia costituzionale
Lo Statuto Albertino
Le modificazioni dello Statuto in epoca fascista
I D.L.Lgt. 151/1944 e 98/1946
Il referendum monarchia-repubblica e l’elezione
dell’Assemblea Costituente il 2 giugno 1946
I lavori dell’Assemblea Costituente e le funzioni del
Governo
L’approvazione della Costituzione Italiana il 22.12.1947 e
la sua entrata in vigore il 1° gennaio 1948
I contenuti della Costituzione
Il principio sovraordinato della dignità della
persona e i principi fondamentali: democratico,
lavorista, personalista, del pluralismo (sociale e
istituzionale), di uguaglianza, internazionalista
Le libertà costituzionali e i diritti sociali
L’articolazione dei poteri statali
L’articolazione dei poteri tra gli enti costituenti la
Repubblica
La garanzia dei diritti: autonomia dei giudici e
Corte costituzionale
Una Costituzione rigida
Il procedimento aggravato di revisione
costituzionale (art. 138 Cost.):
a) Due deliberazioni con intervallo di almeno tre
mesi
b) La maggioranza qualificata in seconda
votazione o l’eventualità del referendum
Le parti immodificabili: forma repubblicana,
principi e libertà
Il controllo di costituzionalità
Una Costituzione in trasformazione
L’interpretazione costituzionale
Le riforme costituzionali (con particolare
riguardo alla riforma del titolo V – Seconda
parte)
Gli effetti delle fonti comunitarie
sull’ordinamento interno
Le tappe di formazione dell’Unione
Europea
CECA (1951)
CEE e CEEA (1957)
Unificazione degli organi delle tre comunità (Parlamento,
CGCE, Commissione e Consiglio)
Atto Unico Europeo (1986)
Trattato di Maastricht (1992)
Trattato di Amsterdam (1997)
Trattato di Nizza (2001)
Le vicende relative alla Costituzione Europea
Il Trattato di Lisbona (2007)
Competenze dell’Unione
Principio di attribuzione (art. 4 TUE)
Poteri impliciti (accordi internazionali in materia
di trasporti)
Principio di sussidiarietà (art. 5 TUE)
Principio di proporzionalità (art. 5 TUE)
Competenze esclusive (art. 3 TFUE)
Competenze concorrenti (art. 4 TFUE)
Competenze integrative (art. 6 TFUE)
Le politiche dell’Unione Europea
Soppressione degli ostacoli alle quattro libertà fondamentali (delle
merci, delle persone, dei servizi e dei capitali) e tutela della
concorrenza come nucleo originario delle politiche dirette ad
instaurare il mercato comune
Le altre politiche comunitarie introdotte o rafforzate
successivamente: politica economica e monetaria, occupazione,
politica commerciale comune, cooperazione doganale, politica
sociale, istruzione, formazione professionale, cultura, sanità
pubblica, protezione dei consumatori, reti transeuropee, industria,
ambiente, politica estera e di sicurezza, giustizia
Politica estera e di sicurezza comune; cooperazione di polizia e
giudiziaria
Le istituzioni comunitarie
- Parlamento europeo
- Consiglio europeo
- Consiglio,
- Commissione europea,
- Corte di Giustizia dell’Unione Europea (e Tribunale di
prima istanza),
- Banca Centrale Europea,
- Corte dei Conti
- Altri organi: Comitato economico-sociale, Comitato delle
Regioni, Banca europea degli investimenti, mediatore
Fonti comunitarie
Trattati
Regolamenti:
a) Portata generale del regolamento
b) Obbligatorietà di tutti i suoi elementi
c) Diretta applicabilità in tutti gli Stati membri
Direttive:
a) Portata individuale delle direttive
b) Obbligatorietà integrale, ma di una fonte che ha per contenuto le
finalità da perseguire (non forme e mezzi)
c) Obbligo di attuazione in un termine
d) L’inattuazione è fonte di responsabilità(obbligatori per finalità, non
per mezzi e forme)
Fonti comunitarie e diritto interno
Principio del primato del diritto comunitario
Il limite dei principi supremi della Costituzione
Principio dell’applicazione diretta
L’applicazione diretta da parte delle pubbliche
amministrazioni
Principio dell’effetto diretto e le fonti self
executing
Ricorso per infrazione
Infrazione dello Stato membro
Iniziativa: Commissione (art. 226 TCE) o Stato membro (art. 227
TCE)
Fase precontenziosa: parere della Commissione (artt. 226 e 227
TCE)
Fase contenziosa: ricorso della Commissione (o dello Stato
membro) alla Corte di Giustizia
Sentenza di accertamento della Corte di Giustizia e obbligo dello
Stato membro di darvi osservanza (art. 228, parag. 1 TCE)
Secondo procedimento di infrazione e ricorso alla Corte per
pagamento di una somma forfetaria o di una penalità (art. 228,
parag. 2 TCE)
Legge comunitaria annuale
Le leggi n.86/1989 e 11/2005 sulla partecipazione
dell’Italia al processo normativo della UE e sulle
procedure di esecuzione degli obblighi comunitari
Partecipazione del Parlamento, delle Regioni, degli enti
territoriali e delle parti sociali al processo di formazione
delle decisioni comunitarie
La legge comunitaria annuale
L’attuazione delle direttive comunitarie da parte delle
Regioni e delle Province autonome
Competenza pregiudiziale
Pronuncia in via pregiudiziale della Corte di Giustizia
(art. 234 TCE) su:
A) Interpretazione trattati
B) Validità e interpretazione atti dell’Unione
Ordinanza di rinvio da parte del giudice nazionale su
istanza di parte o d’ufficio:
a) Facoltà di rinvio se è ammesso ricorso contro la
decisione del giudice nazionale
b) Ma obbligo se giudice nazionale di ultima istanza
Effetti delle sentenze pregiudiziali: a) obbligo di
adeguamento; b) effetti retroattivi
Livello d’integrazione dell’Unione
Elementi tipici di uno Stato federale:
a) L’effetto diretto delle fonti dell’Unione nell’ordinamento
degli Stati membri
b) I criteri di ripartizione delle competenze tra Unione e Stati
membri
c) La prevalenza del criterio della maggioranza
nell’assunzione delle decisioni
Elementi tipici di una confederazione di Stati (sentenza
della Corte cost. tedesca 30 giugno 2009
a) La permanente centralità del potere degli Stati membri (i
sovrani dei trattati)
b) Il diritto di recesso