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Raabe Teatro

presenta

Colleferro... città invisibile


Documentario teatrale sul caso Colleferro

sabato 6 novembre 2010 h 21


domenica 7 novembre h 18

Nel 1912 c’era una grande pianura circondata da colline verdi e dai Monti Lepini

un luogo perfetto per fondarci un’industria di esplosivi. Attorno alla fabbrica è sorta la ridente cittadina di
Colleferro. Se ci si arriva in macchina dall’autostrada ti danno il benvenuto le simpatiche sagome degli
inceneritori e del cementificio.

Sulla statale Casilina ti aspetta trionfante il monumento fallico al lanciatore Ariane. All’ingresso della città ti
accoglie una bella Rotonda..

Alcune delle città fantastiche (Maurilia, Moriana, Eusapia, Zaira, Pirra, ecc.) descritte da Italo Calvino nel
libro “Le città invisibili” fungono da trait d’union per raccontare, in pochi tratti essenziali, la storia di
Colleferro, storia di duro lavoro, dell’ esplosione della fabbrica, della guerra, del sotterramento di sostanze
e rifiuti tossici; la storia del fiume Sacco, veicolo incolpevole dei veleni dell’area industriale alle
piantagioni, agli animali e alla popolazione di tutta la Valle; la storia dell’inquinamento, della
contaminazione, della bonifica; la ricerca di un futuro diverso nel rispetto dell’uomo e della natura.

Scelta dei testi e musica: Bruno Panico Videoclip: Giuseppe Scelfo


Voce recitante: Rossella Grazzini Scenografia e Regia: Monica Giovinazzi

Raabe Teatro via Agostino Bertani 22 (Trastevere) Roma

info e prenotazioni: promozioneraabe@gmail.com; 388/6189252


Primi anni ‘90

All’interno dell’area industriale un’intensa attività di controllo ha portato alla scoperta di enormi quantità di
rifiuti industriali abbandonati nelle gallerie, negli impianti dimessi, nelle grotte e nei terreni dove, in
particolare, sono state evidenziate diverse aree di smaltimento di rifiuti pericolosi per un’ estensione di
oltre 4 ettari e uno spessore variabile da due a dodici metri. Indagini successive, effettuate su richiesta
della magistratura, hanno accertato una gravissima contaminazione delle acque superficiali.

Febbraio 2005

Una sostanza tossica per l’uomo, vietata in Italia dal 2001, è stata ritrovata in quantità superiore ai limiti di
legge nel latte dei bovini, nel fieno e nel mais. E’ il beta-esaclorocicloesano, un composto derivante dal
lindano, un pesticida prodotto sin dagli anni ‘50 dall’industria chimica Snia-Bpd.
La pericolosa sostanza si è riversata da centinaia di fusti interrati nella zona industriale fino a raggiungere le
sponde del fiume Sacco. E poi, da lì, nei campi, nelle coltivazioni, nel latte e sulla tavola della gente.

“Scaricavo i fusti nella zona chiamata Arpa” racconta un operaio. “Prima era una zona pianeggiante e
paludosa, adesso è una collina. Alcuni operai scavavano le buche con le ruspe, altri ci mettevano i fusti. Non
venivano neanche saldati”.

La bonifica

Negli anni ’90 la scoperta, il processo e la condanna: la Snia è stata riconosciuta colpevole per lo
smaltimento di rifiuti pericolosi dal tribunale di Velletri con l’obbligo di bonificare il sito. Nonostante la
grave situazione in cui versano Colleferro e la Valle del Sacco sia nota da molto tempo, non sono state
assunte, nel corso degli anni, misure efficaci atte a ridurre i danni e prevenirne di nuovi. Solo nel febbraio
2009 è iniziata la bonifica a cura dello Stato. Ma le misure adottate appaiono inadeguate, dettate più dalla
situazione di emergenza che da un piano organico per la risoluzione del problema.

Raabe Teatro via Agostino Bertani 22 (Trastevere) Roma

info e prenotazioni: promozioneraabe@gmail.com; 388/6189252

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